Coronavirus

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eliacodogno
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Re: Coronavirus

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Strong ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 9:48
Mah guarda si può anche criticare, anche perché di fatto è evidente che se siamo su questo forum è perché abbiamo una discreta quota di tempo da “perdere”.
Però a criticare siamo tutti capaci , meno Invece a trovare soluzioni realmente applicabili All’interno di quai contesti.
Ma anche qui non ce ne possiamo fare una colpa perché è evidente che non abbiamo la minima idea di come funzionino realmente certe cose (dal percorrere OLTRE 35000 km l’anno a circa 40km/h di media al dover affrontare una situazione unica che sta mettendo in ginocchio tutto il mondo)

Come ho già scritto, è Mortificante rendersi conto che le poche persone al mondo che potrebbero portarci fuori brillantemente da questa situazione , stanno perdendo il loro tempo a scrivere Di ciclismo calcio politica e salute su questo forum.
Ah, stavo quasi dimenticando l’utilità di firmare petizioni online....
Inadeguati.


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

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Re: Coronavirus

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eliacodogno ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 10:01
Strong ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 9:48
Mah guarda si può anche criticare, anche perché di fatto è evidente che se siamo su questo forum è perché abbiamo una discreta quota di tempo da “perdere”.
Però a criticare siamo tutti capaci , meno Invece a trovare soluzioni realmente applicabili All’interno di quai contesti.
Ma anche qui non ce ne possiamo fare una colpa perché è evidente che non abbiamo la minima idea di come funzionino realmente certe cose (dal percorrere OLTRE 35000 km l’anno a circa 40km/h di media al dover affrontare una situazione unica che sta mettendo in ginocchio tutto il mondo)

Come ho già scritto, è Mortificante rendersi conto che le poche persone al mondo che potrebbero portarci fuori brillantemente da questa situazione , stanno perdendo il loro tempo a scrivere Di ciclismo calcio politica e salute su questo forum.
Ah, stavo quasi dimenticando l’utilità di firmare petizioni online....
Inadeguati.
Bene. Inadeguati come tutti quelli che hanno fatto tagli alla sanità negli ultimi 30anni.
Adesso La speranza è che ripetere questo mantra “inadeguati” , ci permetta di salvare migliaia di vite.
Dai forse possiamo provare con una petizione online, magari se la firmiamo tutti ....

Le misure attuali le stiamo semplicemente copiando dagli altri paesi europei.
Ad un lockdown Generalizzato ci arriveremo Solo se gli ospedali saranno in grave difficoltà.


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Re: Coronavirus

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aitutaki1 ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 23:18 Il dettaglio che sfugge è che dato che non si può combattere una guerra persa mandando al massacro l' intero paese bisogna concentrare le risorse disponibili su chi è debole e vulnerabile limitando le perdite.
Guardate che ci vuole un attimo a passare da scene come queste alle vie di fatto , quando magari sei sfrattato , il bancomat sta a secco , e se "esci" la visa te la tagliano davanti.
In prima fila nelle proteste volti noti della camorra.
Per caso parteggi per loro?
Coprifuoco e lockdown penalizzano orari e luoghi che garantiscono i profitti più alti alla camorra.


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Re: Coronavirus

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eliacodogno ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 8:08
Felice ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 23:36 (vorrei vedere voi al loro posto... anzi no, meglio di no, perchè non sapreste neppure da che parte cominciare)
Tipo astenersi da critiche verso i ciclisti perché non fai almeno 35mila km anno. Magari nemmeno ti siedi su un sellino.
Ottimo :pc:

Inadeguati, come la guardia nobile del marchese del Grillo, è il commento migliore.
Vedessi qualcuno che li critica all'opera sarebbe lo stesso perché è gente scelta a caso.
Elia, forse il fatto che tutta europa sia nelle cacca dovrebbe far riflettere.... Nessuno dice che i politici, o comunque chi ha preso le decisioni, siano perfetti ed abbiano fatto le cose giuste. Certamente si poteva fare meglio. In alcuni casi, in funzione delle realtà locali, anche molto meglio. Ti posso assicurare che qui in Francia le cose sono assolutamente uguali. Il governo non ha fatto questo, il governo non ha fatto quell'altro, ecc. A me è sempre stato sulle palle il governo Macron, ma devo riconoscere che se fossero al potere quelli che lo criticano non saprebbero fare nulla di meglio del governo attuale.

E' la "sindrome 5 stelle": parli, critichi, urli, poi un giorno disgraziato al potere ci finisci tu e si scopre che non hai la minima idea di cosa fare.

Per alcuni forumisti il discorso è diverso: si pretende che il governo usi la bacchetta magica, oplà, un tocco e via, il gioco è fatto. Ma soprattutto che quel tocco di bacchetta magica non perturbi le nostre sacrosante abitudini: perchè, insomma, c'è quello che deve andare a fare il suo giro in bici, quell'altro che deve correre ogni giorno, c'è quello che ha la doppia casa e non può fare a meno di andarci nel we e quello che va in palestra e rinuciarci non può, e poi c'è quello a cui piace andare al cinema allo spettacolo delle 22 e di andare invece a quello delle 4 del pomeriggio non se ne parla proprio.
Ecco, che il governo si dia da fare, che operi svelto e bene, sfoderi la bacchetta magica se necessario, ma che soprattutto faccia questo preservando gli irrinunciabili diritti elencati sopra.

E poi si parla, si parla....

Si sbandiera il modello svedese e non si riesce a capire che averci 50 abitanti per km2 o avercene più di mille come qui in Ile de France non è la stessa cosa. Che averci i giovani che a diciottanni vivono per conto loro o averci gli ultratrentenni che sono ancora in casa con papà e mamma non è la stessa cosa. Ma si continua a tirare fuori la Svezia ad nauseam senza mai provare a spiegare, provare a capire come mai la Svezia abbia fatto infinitamente peggio degli altri paesi scandinavi e come mai questi ultimi abbiano fatto infinitamente meglio di paesi come l'Italia, la Spagna o la Francia. Colpa solo e unicamente dei governi? O magari ci sarà anche qualche altra ragione?

Glissiamo sul fatto che parlare di fascismo perchè vien detto di stare a casa dopo le 23 per ragioni sanitarie è ridicolo a dire poco...


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Re: Coronavirus

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Strong ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 10:15
Bene. Inadeguati come tutti quelli che hanno fatto tagli alla sanità negli ultimi 30anni.
Adesso La speranza è che ripetere questo mantra “inadeguati” , ci permetta di salvare migliaia di vite.
Allora diciamo che sono nel loro, così allunghiamo la vita a tutti.

La critica ai precedenti governi (dalla quale non sono esente) è utile come quando in azienda la colpa di tutto è di quello che ha appena dato le dimissioni.

Oh, poi anche se sono inadeguati ce li teniamo


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Re: Coronavirus

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eliacodogno ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 11:49
Strong ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 10:15
Bene. Inadeguati come tutti quelli che hanno fatto tagli alla sanità negli ultimi 30anni.
Adesso La speranza è che ripetere questo mantra “inadeguati” , ci permetta di salvare migliaia di vite.
Allora diciamo che sono nel loro, così allunghiamo la vita a tutti.

La critica ai precedenti governi (dalla quale non sono esente) è utile come quando in azienda la colpa di tutto è di quello che ha appena dato le dimissioni.

Oh, poi anche se sono inadeguati ce li teniamo
È molto semplice ...
20 anni fa c’erano 8000/9000 terapie intensive e tanto personale specializzato in più.
Ora si parla di lockdown al riempimento di 2300 terapie intensive....
Fai un po’ i tuoi conti


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Re: Coronavirus

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Felice ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 11:23
Per alcuni forumisti il discorso è diverso: si pretende che il governo usi la bacchetta magica, oplà, un tocco e via, il gioco è fatto. Ma soprattutto che quel tocco di bacchetta magica non perturbi le nostre sacrosante abitudini: perchè, insomma, c'è quello che deve andare a fare il suo giro in bici, quell'altro che deve correre ogni giorno, c'è quello che ha la doppia casa e non può fare a meno di andarci nel we e quello che va in palestra e rinuciarci non può, e poi c'è quello a cui piace andare al cinema allo spettacolo delle 22 e di andare invece a quello delle 4 del pomeriggio non se ne parla proprio.
Guarda, passo 10 ore in boita (rigorosamente con mascherina) il resto a casa, e così la maggior parte delle persone che conosco direttamente. Quelle che ancora fortunatamente hanno un lavoro perlomeno


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Felice ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 11:23
eliacodogno ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 8:08
Felice ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 23:36 (vorrei vedere voi al loro posto... anzi no, meglio di no, perchè non sapreste neppure da che parte cominciare)
Tipo astenersi da critiche verso i ciclisti perché non fai almeno 35mila km anno. Magari nemmeno ti siedi su un sellino.
Ottimo :pc:

Inadeguati, come la guardia nobile del marchese del Grillo, è il commento migliore.
Vedessi qualcuno che li critica all'opera sarebbe lo stesso perché è gente scelta a caso.
Elia, forse il fatto che tutta europa sia nelle cacca dovrebbe far riflettere.... Nessuno dice che i politici, o comunque chi ha preso le decisioni, siano perfetti ed abbiano fatto le cose giuste. Certamente si poteva fare meglio. In alcuni casi, in funzione delle realtà locali, anche molto meglio. Ti posso assicurare che qui in Francia le cose sono assolutamente uguali. Il governo non ha fatto questo, il governo non ha fatto quell'altro, ecc. A me è sempre stato sulle palle il governo Macron, ma devo riconoscere che se fossero al potere quelli che lo criticano non saprebbero fare nulla di meglio del governo attuale.

E' la "sindrome 5 stelle": parli, critichi, urli, poi un giorno disgraziato al potere ci finisci tu e si scopre che non hai la minima idea di cosa fare.

Per alcuni forumisti il discorso è diverso: si pretende che il governo usi la bacchetta magica, oplà, un tocco e via, il gioco è fatto. Ma soprattutto che quel tocco di bacchetta magica non perturbi le nostre sacrosante abitudini: perchè, insomma, c'è quello che deve andare a fare il suo giro in bici, quell'altro che deve correre ogni giorno, c'è quello che ha la doppia casa e non può fare a meno di andarci nel we e quello che va in palestra e rinuciarci non può, e poi c'è quello a cui piace andare al cinema allo spettacolo delle 22 e di andare invece a quello delle 4 del pomeriggio non se ne parla proprio.
Ecco, che il governo si dia da fare, che operi svelto e bene, sfoderi la bacchetta magica se necessario, ma che soprattutto faccia questo preservando gli irrinunciabili diritti elencati sopra.

E poi si parla, si parla....

Si sbandiera il modello svedese e non si riesce a capire che averci 50 abitanti per km2 o avercene più di mille come qui in Ile de France non è la stessa cosa. Che averci i giovani che a diciottanni vivono per conto loro o averci gli ultratrentenni che sono ancora in casa con papà e mamma non è la stessa cosa. Ma si continua a tirare fuori la Svezia ad nauseam senza mai provare a spiegare, provare a capire come mai la Svezia abbia fatto infinitamente peggio degli altri paesi scandinavi e come mai questi ultimi abbiano fatto infinitamente meglio di paesi come l'Italia, la Spagna o la Francia. Colpa solo e unicamente dei governi? O magari ci sarà anche qualche altra ragione?

Glissiamo sul fatto che parlare di fascismo perchè vien detto di stare a casa dopo le 23 per ragioni sanitarie è ridicolo a dire poco...
Partiamo dal fondo , è il metodo che è fascista e questo è un dato di fatto, ma che il fine giustifichi i mezzi non è certo una novità.
Il problema è che questi rigurgiti di schiavitù scopiazzati pedissequamente da qualche altro genio tipo Gallera, De Luca, Fontana etc non sono nemmeno efficaci, per due motivi :

- Quantità, con il coprifuoco di quale percentuale riduci la permanenza "esterna" della popolazione ? poco o nulla, molti usciranno prima e eventualmente continueranno l' aggregazione in luoghi privati. Poi queste stesse persone non è che stiano chiuse in casa nel resto del tempo.

- Qualità, i nottambuli non sono certo tra le categorie più a rischio, e per motivi di età sicuramente maggiormente asintomatici e quindi molto meno contagiosi. Poi è dimostrato che la trasmissione del virus è infinitamente maggiore al chiuso rispetto ai luoghi aperti.

O forse viviamo in una società di vampiri che si materializzano con le tenebre ?

Certo che gli altri paesi europei sono nelle stesse condizioni, sono anche in mano agli stessi gruppi finanziari e alle stesse lobbies e se ti aspetti che questi facciano i tuoi interessi di cittadino , auguri. PS i pentastellati sono figli degli stessi padri di cui sopra, solo alcuni non se ne rendono conto.

Veniamo alla stupidaggine suprema , Milano (la mia città) è in tutto comparabile con Stoccolma. Sia per densità che per composizione dei nuclei familiari. Sono gli altri paesi scandinavi che NON sono comparabili, in misura minore la Norvegia e maggiore la Finlandia.


Uguaglianza, Fratellanza e Tolleranza
.·. Sic Semper Tyrannis .·.

Dove ... Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti, alcuni hanno diritti e altri no.
Dove questo verbo attecchisce alla fine c'è il lager. (P. Levi)

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Re: Coronavirus

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Strong ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:00 È molto semplice ...
20 anni fa c’erano 8000/9000 terapie intensive e tanto personale specializzato in più.
Ora si parla di lockdown al riempimento di 2300 terapie intensive....
Fai un po’ i tuoi conti
I conti non li devo fare io, ma se per i bandi COVID che hanno fatto da ste parti una fetta del personale è arrivato abbondantemente dalla regione del governatore-sceriffo, vuol dire che ad esempio quel simpatico fascistello di centrosinistra (inadeguato) sarà probabilmente a corto di personale. Se così fosse sarebbe anche colpa sua, che poteva farsi i SUOI conti anziché fare il RAS sulla tv locale.


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Re: Coronavirus

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Per capire di cosa stia parlando
Moltiplicare 100 (decessi al giorno - ipotesi molto ottimistica) per i giorni che ci saranno da oggi a fine aprile.

18.000 morti
Poi ognuno si faccia il calcolo con il suo fattore moltiplicativo preferito ....
A dare retta a quelli che non vogliono misure restrittive c’è solo da sperare che “finiscano” le persone da far morire


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Re: Coronavirus

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eliacodogno ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:13
Strong ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:00 È molto semplice ...
20 anni fa c’erano 8000/9000 terapie intensive e tanto personale specializzato in più.
Ora si parla di lockdown al riempimento di 2300 terapie intensive....
Fai un po’ i tuoi conti
I conti non li devo fare io, ma se per i bandi COVID che hanno fatto da ste parti una fetta del personale è arrivato abbondantemente dalla regione del governatore-sceriffo, vuol dire che ad esempio quel simpatico fascistello di centrosinistra (inadeguato) sarà probabilmente a corto di personale. Se così fosse sarebbe anche colpa sua, che poteva farsi i SUOI conti anziché fare il RAS sulla tv locale.
Hai idea di quanto ci voglia a formare personale per la TI?


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Re: Coronavirus

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Il problema vero è che sto virus non è cambiato in maniera significativa. Unica differenza è che ora sappiamo che succederà lasciandolo circolare e un minimo di più su come evitare che ci si aggravi troppo.

A livello contagi ora c'è la situazione che a leggere varie analisi e studi c'era a cavallo tra gennaio e febbraio nelle zone più colpite. O a metà febbraio a seconda dell'ottimismo (più si va indietro peggio stiamo messi). Se arriviamo alla situazione di Marzo ma diffusa in tutta Italia che succede? Il se ormai pare perfino retorico purtroppo.

In tutto il mondo i governi applicano più o meno le stesse misure consci di questo. Poi mille cose andrebbero fatte meglio, soprattutto quanto a misure di sostegno a chi rischia di finire in mezzo alla strada.

Il problema però rimane che succederà quando gli ospedali saranno saturi. E ormai non vedo come lo si possa evitare/fermare se non come la scorsa volta.


PS: De Luca andrebbe preso a calci non solo per quel che dice Elia, ma anche per quanto si vantava della differenza con la situazione in Lombardia durante il lockdown quando era evidente che prima o poi sarebbe toccata pure a lui.

In ogni caso prendere a calci De Luca non risolverebbe nulla adesso :(


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Re: Coronavirus

Messaggio da leggere da Strong »

chinaski89 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:18
In ogni caso prendere a calci De Luca non risolverebbe nulla adesso :(
Esatto
Conte , salvini, speranza, gallerà, bersani, ecc ecc
Non serve proprio a nulla prenderli a calci adesso

Ecco perché chi si focalizza su queste critiche credo non abbia ancora capito un cazzo o forse no gliene frega un cazzo dei sui famigliari, amici ecc ecc.
Dobbiamo tutti andare in auto protezione e se non lo capiamo noi per primi saranno cazzi per tutti.
E invece stiamo qui a postare immagini degli scagnozzi della camorra che protestano perché co il coprifuoco gli verranno a mancare grossa parte dei profitti legati al mercato dello spaccio.
Zioprete!!!


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Re: Coronavirus

Messaggio da leggere da eliacodogno »

Strong ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:17
eliacodogno ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:13
Strong ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:00 È molto semplice ...
20 anni fa c’erano 8000/9000 terapie intensive e tanto personale specializzato in più.
Ora si parla di lockdown al riempimento di 2300 terapie intensive....
Fai un po’ i tuoi conti
I conti non li devo fare io, ma se per i bandi COVID che hanno fatto da ste parti una fetta del personale è arrivato abbondantemente dalla regione del governatore-sceriffo, vuol dire che ad esempio quel simpatico fascistello di centrosinistra (inadeguato) sarà probabilmente a corto di personale. Se così fosse sarebbe anche colpa sua, che poteva farsi i SUOI conti anziché fare il RAS sulla tv locale.
Hai idea di quanto ci voglia a formare personale per la TI?
Ah lei è anche medico? 4 cc di placibbio
I reparti covid sono solo t.i. prendo atto. E tutti gli assunti con i bandi covid li hanno presi per fare le pulizie


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Re: Coronavirus

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eliacodogno ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:41
Strong ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:17
eliacodogno ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:13

I conti non li devo fare io, ma se per i bandi COVID che hanno fatto da ste parti una fetta del personale è arrivato abbondantemente dalla regione del governatore-sceriffo, vuol dire che ad esempio quel simpatico fascistello di centrosinistra (inadeguato) sarà probabilmente a corto di personale. Se così fosse sarebbe anche colpa sua, che poteva farsi i SUOI conti anziché fare il RAS sulla tv locale.
Hai idea di quanto ci voglia a formare personale per la TI?
Ah lei è anche medico? 4 cc di placibbio
I reparti covid sono solo t.i. prendo atto. E tutti gli assunti con i bandi covid li hanno presi per fare le pulizie
Va be ciao...
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#ciclopompiniavicenda

P.s
Volevo approfittarne per ringraziare tutti quelli (e siete veramente tanti) che mi hanno inviato messaggi di sostegno e incoraggiamento via PM


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Re: Coronavirus

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aitutaki1 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:05
Felice ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 11:23
Elia, forse il fatto che tutta europa sia nelle cacca dovrebbe far riflettere.... Nessuno dice che i politici, o comunque chi ha preso le decisioni, siano perfetti ed abbiano fatto le cose giuste. Certamente si poteva fare meglio. In alcuni casi, in funzione delle realtà locali, anche molto meglio. Ti posso assicurare che qui in Francia le cose sono assolutamente uguali. Il governo non ha fatto questo, il governo non ha fatto quell'altro, ecc. A me è sempre stato sulle palle il governo Macron, ma devo riconoscere che se fossero al potere quelli che lo criticano non saprebbero fare nulla di meglio del governo attuale.

E' la "sindrome 5 stelle": parli, critichi, urli, poi un giorno disgraziato al potere ci finisci tu e si scopre che non hai la minima idea di cosa fare.

Per alcuni forumisti il discorso è diverso: si pretende che il governo usi la bacchetta magica, oplà, un tocco e via, il gioco è fatto. Ma soprattutto che quel tocco di bacchetta magica non perturbi le nostre sacrosante abitudini: perchè, insomma, c'è quello che deve andare a fare il suo giro in bici, quell'altro che deve correre ogni giorno, c'è quello che ha la doppia casa e non può fare a meno di andarci nel we e quello che va in palestra e rinuciarci non può, e poi c'è quello a cui piace andare al cinema allo spettacolo delle 22 e di andare invece a quello delle 4 del pomeriggio non se ne parla proprio.
Ecco, che il governo si dia da fare, che operi svelto e bene, sfoderi la bacchetta magica se necessario, ma che soprattutto faccia questo preservando gli irrinunciabili diritti elencati sopra.

E poi si parla, si parla....

Si sbandiera il modello svedese e non si riesce a capire che averci 50 abitanti per km2 o avercene più di mille come qui in Ile de France non è la stessa cosa. Che averci i giovani che a diciottanni vivono per conto loro o averci gli ultratrentenni che sono ancora in casa con papà e mamma non è la stessa cosa. Ma si continua a tirare fuori la Svezia ad nauseam senza mai provare a spiegare, provare a capire come mai la Svezia abbia fatto infinitamente peggio degli altri paesi scandinavi e come mai questi ultimi abbiano fatto infinitamente meglio di paesi come l'Italia, la Spagna o la Francia. Colpa solo e unicamente dei governi? O magari ci sarà anche qualche altra ragione?

Glissiamo sul fatto che parlare di fascismo perchè vien detto di stare a casa dopo le 23 per ragioni sanitarie è ridicolo a dire poco...
Partiamo dal fondo , è il metodo che è fascista e questo è un dato di fatto, ma che il fine giustifichi i mezzi non è certo una novità.
Il problema è che questi rigurgiti di schiavitù scopiazzati pedissequamente da qualche altro genio tipo Gallera, De Luca, Fontana etc non sono nemmeno efficaci, per due motivi :

- Quantità, con il coprifuoco di quale percentuale riduci la permanenza "esterna" della popolazione ? poco o nulla, molti usciranno prima e eventualmente continueranno l' aggregazione in luoghi privati. Poi queste stesse persone non è che stiano chiuse in casa nel resto del tempo.

- Qualità, i nottambuli non sono certo tra le categorie più a rischio, e per motivi di età sicuramente maggiormente asintomatici e quindi molto meno contagiosi. Poi è dimostrato che la trasmissione del virus è infinitamente maggiore al chiuso rispetto ai luoghi aperti.

O forse viviamo in una società di vampiri che si materializzano con le tenebre ?

Certo che gli altri paesi europei sono nelle stesse condizioni, sono anche in mano agli stessi gruppi finanziari e alle stesse lobbies e se ti aspetti che questi facciano i tuoi interessi di cittadino , auguri. PS i pentastellati sono figli degli stessi padri di cui sopra, solo alcuni non se ne rendono conto.

Veniamo alla stupidaggine suprema , Milano (la mia città) è in tutto comparabile con Stoccolma. Sia per densità che per composizione dei nuclei familiari. Sono gli altri paesi scandinavi che NON sono comparabili, in misura minore la Norvegia e maggiore la Finlandia.
Stoccolma ha più del doppio di abitanti per km quadrato rispetto a Milano


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Re: Coronavirus

Messaggio da leggere da eliacodogno »

Strong ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:45
eliacodogno ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:41
Strong ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:17

Hai idea di quanto ci voglia a formare personale per la TI?
Ah lei è anche medico? 4 cc di placibbio
I reparti covid sono solo t.i. prendo atto. E tutti gli assunti con i bandi covid li hanno presi per fare le pulizie
Va be ciao...
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P.s
Volevo approfittarne per ringraziare tutti quelli (e siete veramente tanti) che mi hanno inviato messaggi di sostegno e incoraggiamento via PM
Ascolta, io non so quali siano i gap di personale, di formazione e qualifiche nelle strutture e sul territorio, vivo di altro. Non ne ho proprio idea, lo ignoro totalmente, ma nel mio settore si fa così: hai da fare per 10, hai 8 persone, assumi. Avresti bisogno di 2 che siano alti, biondi ed esperti, ma in cerca di lavoro ce ne sono 2 poco esperti, di media statura e castani.

Anziché fare domande tipo "Hai idea di quanto ci voglia a formare personale per la TI?" (la risposta è scontata: NON LO SO), puoi spiegarmi ad esempio: assumere personale giovane con bandi a termine è inutile perché la situazione richiede un aumento del 200% del personale che sta esclusivamente in terapia intensiva e per formare questi soggetti ci vanno 3 lauree, 2 master e 10 anni sul campo. Ergo, un De Luca non poteva fare nulla di più, e le regioni che hanno aumentato il proprio personale assumendo giovani senza quel tipo di formazione ed esperienza hanno solo buttato soldi dalla finestra, al limite riescono a fare qualche tampone in più, ma è irrilevante.



Tutto il resto è Califano (e il p.s. in particolare darebbe l'idea che tu sia stato intimidito da qualcuno, e ci tengo a dissociarmi)


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Re: Coronavirus

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aitutaki1 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:05
Felice ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 11:23
Si sbandiera il modello svedese e non si riesce a capire che averci 50 abitanti per km2 o avercene più di mille come qui in Ile de France non è la stessa cosa. Che averci i giovani che a diciottanni vivono per conto loro o averci gli ultratrentenni che sono ancora in casa con papà e mamma non è la stessa cosa. Ma si continua a tirare fuori la Svezia ad nauseam senza mai provare a spiegare, provare a capire come mai la Svezia abbia fatto infinitamente peggio degli altri paesi scandinavi e come mai questi ultimi abbiano fatto infinitamente meglio di paesi come l'Italia, la Spagna o la Francia. Colpa solo e unicamente dei governi? O magari ci sarà anche qualche altra ragione?
Veniamo alla stupidaggine suprema , Milano (la mia città) è in tutto comparabile con Stoccolma. Sia per densità che per composizione dei nuclei familiari. Sono gli altri paesi scandinavi che NON sono comparabili, in misura minore la Norvegia e maggiore la Finlandia.
1) Apprendo con grande piacere che i diciottenni milanesi vivono per la maggior parte per conto loro. Ti confesso che non lo sapevo. Ti confesso pure che non ci credo.

2) Stoccolma non è la Svezia. 976000 Svedesi circa abitano a Stoccolma, i restanti 9 milioni 254 mila vivono altrove.

3) Densità di popolazione della Città Metropolitana di Milano: 2082 ab/km2
Densità di popolazione della Contea di Stoccolma: 260 ab/km2

4) Densità di popolazione del comune di Milano: 7675 ab/km2
Densità di popolazione di Stoccolma città: 5118 ab/km2

Per favore, piantiamola una buone volta di confrontare quello che è inconfrontabile.

Se invece vuoi fare una cosa utile, prova a spiegarci per quale insieme di sfortunate coincidenze la curva blu sta così terribilmente al di sopra delle altre, le quali sembrano invece comportarsi più o meno nello stesso modo.
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aitutaki1
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Re: Coronavirus

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goditi il giro litigheremo poi


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Felice
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Re: Coronavirus

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A dire il vero ora pensavo di uscire. Ma magari un'occhiata al Giro per vedere se c'è una buona ragione per incollarmi allo schermo la dò...


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Re: Coronavirus

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Dieci giorni di isolamento e mutua, mettendo in merda colleghi e datore di lavoro in un periodo di picco lavorativo.
Tamponato negativo comunicato ora

:cincin:


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dietzen
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Re: Coronavirus

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nemecsek. ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 16:53 Dieci giorni di isolamento e mutua, mettendo in merda colleghi e datore di lavoro in un periodo di picco lavorativo.
Tamponato negativo comunicato ora

:cincin:
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Re: Coronavirus

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nemecsek. ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 16:53 Dieci giorni di isolamento e mutua, mettendo in merda colleghi e datore di lavoro in un periodo di picco lavorativo.
Tamponato negativo comunicato ora

:cincin:
Meno male, da noi per ora solo falsi allarmi


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
Pirata81

Re: Coronavirus

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A Genova ci hanno già precluso le ferie e anche la 104 per i prossimi mesi. Siamo in emergenza.
Anche oggi altri 79 pazienti in terapia intensiva con 19600 nuovi casi.
Aspettiamo solo che la direzione sanitaria decida per la sospensione dell'attività ordinaria e ambulatoriale e che si definisca l'ospedale come full Covid.
Ho parlato con un collega del Ps stamattina,e mi ha confermato che la suddivisione in Ps Covid e Ps non Covid è impossibile da mantenere visto l'afflusso di pazienti.
La situazione è difficile,temo che andrà a finire molto peggio che a marzo.
Nel mio reparto ci attendiamo la trasformazione in reparto Covid la prossima settimana.


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Re: Coronavirus

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Felice ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 15:23
aitutaki1 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:05
Felice ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 11:23
Si sbandiera il modello svedese e non si riesce a capire che averci 50 abitanti per km2 o avercene più di mille come qui in Ile de France non è la stessa cosa. Che averci i giovani che a diciottanni vivono per conto loro o averci gli ultratrentenni che sono ancora in casa con papà e mamma non è la stessa cosa. Ma si continua a tirare fuori la Svezia ad nauseam senza mai provare a spiegare, provare a capire come mai la Svezia abbia fatto infinitamente peggio degli altri paesi scandinavi e come mai questi ultimi abbiano fatto infinitamente meglio di paesi come l'Italia, la Spagna o la Francia. Colpa solo e unicamente dei governi? O magari ci sarà anche qualche altra ragione?
Veniamo alla stupidaggine suprema , Milano (la mia città) è in tutto comparabile con Stoccolma. Sia per densità che per composizione dei nuclei familiari. Sono gli altri paesi scandinavi che NON sono comparabili, in misura minore la Norvegia e maggiore la Finlandia.
1) Apprendo con grande piacere che i diciottenni milanesi vivono per la maggior parte per conto loro. Ti confesso che non lo sapevo. Ti confesso pure che non ci credo.

2) Stoccolma non è la Svezia. 976000 Svedesi circa abitano a Stoccolma, i restanti 9 milioni 254 mila vivono altrove.

3) Densità di popolazione della Città Metropolitana di Milano: 2082 ab/km2
Densità di popolazione della Contea di Stoccolma: 260 ab/km2

4) Densità di popolazione del comune di Milano: 7675 ab/km2
Densità di popolazione di Stoccolma città: 5118 ab/km2

1) Apprendo con grande piacere che ti sei fissato su i diciottenni , io no ma avendo abitato sia a città studi, in centro e in porta romana, ti direi che i singles e le coppie sono la maggioranza, cosa che puoi facilmente verificare in ogni supermercato all' interno della cerchia dei navigli semplicemente osservando le confezioni. Spesso se la famiglia si allarga per diversi motivi si tende a trasferirsi appena fuori. Valgono solo i 18nni o ragioniamo sul fatto che nelle grandi città le famiglie siano spesso mono o bi composte?

2) Milano non è la Lombardia 1.352.000 Lombardi abitano a Milano i restanti 8 milioni 700 mila vivono altrove.

3) Densità di popolazione della Città Metropolitana di Milano: 2082 ab/km2
Densità di popolazione della Contea di Stoccolma: 260 ab/km2 (casomai avresti dovuto considerare la provincia, ma chi ha mai parlato dell' Hinterland ?)

4) Densità di popolazione del comune di Milano: 7675 ab/km2
Densità di popolazione di Stoccolma città: 5118 ab/km2 Tranquillamente confrontabili anche se ho letto dati differenti

Per favore, piantiamola una buone volta di confrontare quello che è inconfrontabile.

Sei tu che vuoi accorpare Norvegia e Finlandia in un confronto che non ha nessuna base.
Perchè in Svezia ci siano stati molti decessi all' inizio, lo sai benissimo anche tu, si è puntato sul medio-lungo periodo e i conti si faranno alla fine.
Ma io eviterei di abbassarci allo scontro poco costruttivo, altrimenti è facile confrontare Svezia e Lombardia e ribaltare il grafico precedente, perchè qui abbiamo zone in cui la brillante azione di Fontana ha spazzato via una generazione, con una mortalità ben peggiore e ritrovandosi al punto di partenza , mentre OGGI la Svezia è fuori da qualsiasi emergenza.
Certo che gli è costato e anche caro, io non voglio essere negazionista di nulla e tantomeno voglio azzuffarmi su un forum.
Anzi scusatemi, non uso per scelta nessun social, e magari esagero nella presenza su questo argomento. Ma tutti dobbiamo sforzarci di pensare con la nostra testa , perchè media e governi condividono proprietà dirette e indirette e interessi che tutto hanno a cuore tranne il nostro bene.
Attenti a rinunciare a diritti che "sembrano futili" perchè creato il precedente poi riaverli integralmente non sarà facile , avremo nel migliore dei casi una crisi economica alle porte, come pensate che verrà governata ?

Te lo dico senza odio ma appoggiare acriticamente politiche da stato totalitario è una cosa di cui potresti pentirti. Naturalmente non te lo auguro.
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Re: Coronavirus

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@Winter,
come è la situazione in VdA?
Al tg c'era un servizio abbastanza catastrofico (con grossi assembramenti a Cervinia per l'apertura della stagione sciistica, e ammassamenti in funivia)


Un giorno potremo raccontare ai nipotini che noi siamo stati fortunati a veder correre Sagan
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Felice
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Re: Coronavirus

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aitutaki1 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 20:18
Felice ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 15:23
aitutaki1 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 12:05

Veniamo alla stupidaggine suprema , Milano (la mia città) è in tutto comparabile con Stoccolma. Sia per densità che per composizione dei nuclei familiari. Sono gli altri paesi scandinavi che NON sono comparabili, in misura minore la Norvegia e maggiore la Finlandia.
1) Apprendo con grande piacere che i diciottenni milanesi vivono per la maggior parte per conto loro. Ti confesso che non lo sapevo. Ti confesso pure che non ci credo.

2) Stoccolma non è la Svezia. 976000 Svedesi circa abitano a Stoccolma, i restanti 9 milioni 254 mila vivono altrove.

3) Densità di popolazione della Città Metropolitana di Milano: 2082 ab/km2
Densità di popolazione della Contea di Stoccolma: 260 ab/km2

4) Densità di popolazione del comune di Milano: 7675 ab/km2
Densità di popolazione di Stoccolma città: 5118 ab/km2

1) Apprendo con grande piacere che ti sei fissato su i diciottenni ,
Ti ho parlato dei diciottenni, perchè in media i giovani Svedesi prima dei diciottanni sono già fuori di casa, a differenza degli Italiani che se ne vanno dopo i 30.
aitutaki1 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 20:18 io no ma avendo abitato sia a città studi, in centro e in porta romana, ti direi che i singles e le coppie sono la maggioranza, cosa che puoi facilmente verificare in ogni supermercato all' interno della cerchia dei navigli semplicemente osservando le confezioni. Spesso se la famiglia si allarga per diversi motivi si tende a trasferirsi appena fuori. Valgono solo i 18nni o ragioniamo sul fatto che nelle grandi città le famiglie siano spesso mono o bi composte?
Ah beh, se le fonti sono le tue osservazioni al supermercato siamo a posto.
aitutaki1 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 20:18 2) Milano non è la Lombardia 1.352.000 Lombardi abitano a Milano i restanti 8 milioni 700 mila vivono altrove.
Bravo. E allora adesso confronta la densità di popolazione di questi 8 milioni e 700 mila Lombardi che non vivono a Milano con la densità della popolazione dei 9 milioni e 254 mila Svedesi che non vivono a Stoccolma.
aitutaki1 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 20:18 3) Densità di popolazione della Città Metropolitana di Milano: 2082 ab/km2
Densità di popolazione della Contea di Stoccolma: 260 ab/km2 (casomai avresti dovuto considerare la provincia, ma chi ha mai parlato dell' Hinterland ?)
Provincia? Quale provincia? Privincia di Stoccolma?? Per Stoccolma o parli della contea di Stoccolma o parli della "grande Stoccolma", la quale ha tre comuni in meno della contea. La densità di popolazione della Grande Stoccolma è di 498 ab/km2, meno di 1/4 della densità della Città Metropolitana di Milano.
aitutaki1 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 20:18 4) Densità di popolazione del comune di Milano: 7675 ab/km2
Densità di popolazione di Stoccolma città: 5118 ab/km2 Tranquillamente confrontabili anche se ho letto dati differenti

Dopodichè siccome non abbiamo i dati covid relativi solamente a Milano e solamente a Stoccolma, questa osservazione non serve a niente.
aitutaki1 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 20:18
Felice ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 15:23 Per favore, piantiamola una buone volta di confrontare quello che è inconfrontabile.
Sei tu che vuoi accorpare Norvegia e Finlandia in un confronto che non ha nessuna base.
Questa poi è una perla rara: confrontare la Svezia con Norvegia, Finlandia e Danimarca non ha nessuna base, mentre invece tirarla in ballo un post sì e un post no quando si parla dell'Italia come fai tu è perfettemente pertinente???
Piuttosto, prendo atto che sei incapace di trovare anche una sola minima giustificazione al macello che c'è stato in Svezia in confronto a quanto è invece avvenuto nei paesi limitrofi.
aitutaki1 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 20:18 Perchè in Svezia ci siano stati molti decessi all' inizio, lo sai benissimo anche tu, si è puntato sul medio-lungo periodo e i conti si faranno alla fine.
Ma io eviterei di abbassarci allo scontro poco costruttivo, altrimenti è facile confrontare Svezia e Lombardia e ribaltare il grafico precedente, perchè qui abbiamo zone in cui la brillante azione di Fontana ha spazzato via una generazione, con una mortalità ben peggiore e ritrovandosi al punto di partenza , mentre OGGI la Svezia è fuori da qualsiasi emergenza.
Come OGGI sono fuori da qualsiasi emergenza anche gli altri paesi che si trovano a quelle latitudini e questo senza bisogno di pagare un prezzo così alto in termini di vite umane.
aitutaki1 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 20:18 Attenti a rinunciare a diritti che "sembrano futili" perchè creato il precedente poi riaverli integralmente non sarà facile , avremo nel migliore dei casi una crisi economica alle porte, come pensate che verrà governata ?

Te lo dico senza odio ma appoggiare acriticamente politiche da stato totalitario è una cosa di cui potresti pentirti. Naturalmente non te lo auguro.
Che siano politiche da stato totalitario è opinione solamente tua. Sono politiche certamente migliorabili, magari parzialmente o anche totalmente sbagliate, ma sono volte alla salvaguadia della vita e della salute dei cittadini. Politica da stato totalitario è lasciar crepare la gente magari in nome del grande dittatore dei tempi moderni: l'economia.


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Re: Coronavirus

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Felice ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 21:19 Ti ho parlato dei diciottenni, perchè in media i giovani Svedesi prima dei diciottanni sono già fuori di casa, a differenza degli Italiani che se ne vanno dopo i 30.
Ma che abbiano 18 invece di 22 o 37, se vivono soli o in coppia non cambia nulla nel rischio contagio, poi dovresti sapere che a tutte le latitudini spesso si condivide un abitazione negli anni di studio.
Felice ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 21:19 Ah beh, se le fonti sono le tue osservazioni al supermercato siamo a posto.
Direi di si avendoci vissuto un ventennio, ed è una cosa che noti subito se invece il Supermercato sia a Corsico o a Cologno
Felice ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 21:19 Bravo. E allora adesso confronta la densità di popolazione di questi 8 milioni e 700 mila Lombardi che non vivono a Milano con la densità della popolazione dei 9 milioni e 254 mila Svedesi che non vivono a Stoccolma.
A che pro ?
Felice ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 21:19 Provincia? Quale provincia? Privincia di Stoccolma?? Per Stoccolma o parli della contea di Stoccolma o parli della "grande Stoccolma", la quale ha tre comuni in meno della contea. La densità di popolazione della Grande Stoccolma è di 498 ab/km2, meno di 1/4 della densità della Città Metropolitana di Milano.
Provincia di Milano se vuoi , e non ho capito il perchè, confrontare la contea di Stoccolma.
Felice ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 21:19 Dopodichè siccome non abbiamo i dati covid relativi solamente a Milano e solamente a Stoccolma, questa osservazione non serve a niente.
Ma è l' unica pertinente per un confronto omogeneo, e riusciremo anche a trovare i dati.
Felice ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 21:19 Questa poi è una perla rara: confrontare la Svezia con Norvegia, Finlandia e Danimarca non ha nessuna base, mentre invece tirarla in ballo un post sì e un post no quando si parla dell'Italia come fai tu è perfettemente pertinente???
Piuttosto, prendo atto che sei incapace di trovare anche una sola minima giustificazione al macello che c'è stato in Svezia in confronto a quanto è invece avvenuto nei paesi limitrofi.
Io ti ho risposto, se non vuoi accettarlo non posso certo costringerti.
Felice ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 21:19 Che siano politiche da stato totalitario è opinione solamente tua. Sono politiche certamente migliorabili, magari parzialmente o anche totalmente sbagliate, ma sono volte alla salvaguadia della vita e della salute dei cittadini. Politica da stato totalitario è lasciar crepare la gente magari in nome del grande dittatore dei tempi moderni: l'economia.
Se non riesci a comprendere con la ragione che in tutte le costituzioni dei paesi "democratici" le libertà personali sono rigidamente tutelate e ritenute elementi fondanti della democrazia stessa, abbi almeno l' onestà di verificare quando e da chi siano state azzerate con i provvedimenti che vuoi giustificare.
Coprifuoco, lasciapassare, divieti di spostamento in Europa si sono visti principalmente qui:

Fascismo in Italia
Franchismo in Spagna
Nazismo in Germania
Ceausescu in Romania
DDR
Tito in Yugoslavia

historia magistra vitae

Come vedi non sono l' unico pirla a preoccuparsi di queste sottigliezze, purtroppo in Italia abbiamo una corte costituzionale e un Presidente della Repubblica totalmente addormentati
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Re: Coronavirus

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Nonostante la Svezia abbia attuato una politica di contenimento mirata al medio-lungo periodo rischiando molti decessi nel breve e con i suoi problemi nelle RSA, questo è l' impietoso confronto con La Lombardia dei lockdown , lasciapassare e coprifuoco.
Grazie Fontana
E già che ci siamo facciamoci un idea del personaggio , aldilà dei risvolti penali da accertare.

https://www.ilpost.it/2020/10/20/fontana-accuse/
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Re: Coronavirus

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aitutaki1 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 22:28 Nonostante la Svezia abbia attuato una politica di contenimento mirata al medio-lungo periodo rischiando molti decessi nel breve e con i suoi problemi nelle RSA, questo è l' impietoso confronto con La Lombardia dei lockdown , lasciapassare e coprifuoco.
Grazie Fontana
E già che ci siamo facciamoci un idea del personaggio , aldilà dei risvolti penali da accertare.

https://www.ilpost.it/2020/10/20/fontana-accuse/
Le differenze tra la situazione della prima regione dell'occidente dove è scoppiata l'epidemia e quella di chi l'ha vista scoppiare in paesi vicini con alcune settimane di anticipo e tutto il tempo per prepararsi, credo non abbia bisogno di spiegazioni.
Poi se ti piace svalutare la misura del lockdown attribuendola a Fontana, quando è stata attuata da tutti i paesi occidentali, vedi tu.

Le accuse a Fontana comunque con il lockdown non c'entrano niente, e quanto alle ultime di report, penso che non appena Fontana avrà tempo di pensare ad altro dalla nuova emergenza, sono convinto che ci sarà lavoro per l'ufficio legale della trasmissione.


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Re: Coronavirus

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jumbo ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 22:46
aitutaki1 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 22:28 Nonostante la Svezia abbia attuato una politica di contenimento mirata al medio-lungo periodo rischiando molti decessi nel breve e con i suoi problemi nelle RSA, questo è l' impietoso confronto con La Lombardia dei lockdown , lasciapassare e coprifuoco.
Grazie Fontana
E già che ci siamo facciamoci un idea del personaggio , aldilà dei risvolti penali da accertare.

https://www.ilpost.it/2020/10/20/fontana-accuse/
Le differenze tra la situazione della prima regione dell'occidente dove è scoppiata l'epidemia e quella di chi l'ha vista scoppiare in paesi vicini con alcune settimane di anticipo e tutto il tempo per prepararsi, credo non abbia bisogno di spiegazioni.
Poi se ti piace svalutare la misura del lockdown attribuendola a Fontana, quando è stata attuata da tutti i paesi occidentali, vedi tu.

Le accuse a Fontana comunque con il lockdown non c'entrano niente, e quanto alle ultime di report, penso che non appena Fontana avrà tempo di pensare ad altro dalla nuova emergenza, sono convinto che ci sarà lavoro per l'ufficio legale della trasmissione.
1 Tutto il tempo , certo però quando vale per gli altri ? tipo adesso ? Non abbiamo avuto anche noi tutto il tempo ?
2 Certo infatti sono tutti governi condizionati dagli stessi gruppi, pressati dall' opinione pubblica rincoglionita (scusa il francesismo)dagli stessi media
3 Come ho scritto per le accuse si vedrà, sono e sarò sempre garantista, ma sugli affari "familiari" hai già il metro del personaggio che non è certo quello di uomo delle istituzioni ma di faccendiere , per essere politically correct, inappropriato anche se fosse tutto legale
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Re: Coronavirus

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

1)

Adesso il bando lo fanno? Non a giugno, adesso? Ma seriamente?

2) Qua spiegato uno studio di Lancet su come le misure di chiusura abbiano impatti diversi nell'abbassare l'indice RT:
https://www.dailymail.co.uk/sciencetech ... shows.html


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Felice
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Re: Coronavirus

Messaggio da leggere da Felice »

aitutaki1 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 22:04 ......
Aitutaki, hai tirato fuori almeno due perle che meritano di essere incorniciate. La prima è questa:
aitutaki1 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 20:18 Veniamo alla stupidaggine suprema , Milano (la mia città) è in tutto comparabile con Stoccolma. Sia per densità che per composizione dei nuclei familiari.
Qual'è la fonte di questa preziosa informazione? Ebbene, come tu ci hai detto, sono le osservazioni che tu hai fatto facendo le compere nei supermercati di Milano. Bene, bene...

La seconda è questa:
aitutaki1 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 20:18
Sei tu che vuoi accorpare Norvegia e Finlandia in un confronto che non ha nessuna base.
Un confronto della Svezia con Norvegia, Finlandia e Danimarca non ha nessuna base dici tu, quando sono mesi che instancanbilmente, ossessivamente non fai altro che confrontare la Svezia con l'Italia. Perchè è noto a tutti che il confronto tra Svezia e Italia poggia su una base solida. Come no... Te lo si fa notare e tu cosa fai? Ma sì cambiamo, confrontiamo la Svezia con la Lombrdia, confronto altamente pertinente questo...

Direi che non c'è più ragione di continuare la discussione. Chi ha avuto la pazienza di leggere ha tutti gli elementi per farsi un'opinione.


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Re: Coronavirus

Messaggio da leggere da Felice »

Qui un articolo di Giorgio Parisi, grande fisico e presidente dell'Accademia dei Lincei:

https://www.huffingtonpost.it/entry/mis ... ZfbX7NNlD0


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Re: Coronavirus

Messaggio da leggere da aitutaki1 »

Felice ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 23:42
aitutaki1 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 22:04 ......
Aitutaki, hai tirato fuori almeno due perle che meritano di essere incorniciate. La prima è questa:
aitutaki1 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 20:18 Veniamo alla stupidaggine suprema , Milano (la mia città) è in tutto comparabile con Stoccolma. Sia per densità che per composizione dei nuclei familiari.
Qual'è la fonte di questa preziosa informazione? Ebbene, come tu ci hai detto, sono le osservazioni che tu hai fatto facendo le compere nei supermercati di Milano. Bene, bene...

La seconda è questa:
aitutaki1 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 20:18
Sei tu che vuoi accorpare Norvegia e Finlandia in un confronto che non ha nessuna base.
Un confronto della Svezia con Norvegia, Finlandia e Danimarca non ha nessuna base dici tu, quando sono mesi che instancanbilmente, ossessivamente non fai altro che confrontare la Svezia con l'Italia. Perchè è noto a tutti che il confronto tra Svezia e Italia poggia su una base solida. Come no... Te lo si fa notare e tu cosa fai? Ma sì cambiamo, confrontiamo la Svezia con la Lombrdia, confronto altamente pertinente questo...

Direi che non c'è più ragione di continuare la discussione. Chi ha avuto la pazienza di leggere ha tutti gli elementi per farsi un'opinione.
Mettile in firma , no problem

1 Milano è la mia città ci ho vissuto a lungo , in 3 abitazioni diverse, lavorato e vivo attualmente a 5 minuti di macchina dal confine.
Si ho la presunzione di conoscerla, quello del packaging era solo un esempio ma a mio modesto avviso calzante se vuoi essere annoiato ti potrei elencare la composizione dell' ultimo condominio abitato.
Mi limito al mio piano .. su 9 appartamenti eravamo la famiglia più popolosa anche in 2 , poi diventati 3

2 Il confronto è tra la realtà che conosco (Lombardia) e quello della voce fuori dal coro, tra la repressione e la persuasione, tra le pattuglie a misurare le distanze dei cani e delle persone da casa e la civiltà . Per te non ha senso ? Va bene, ma non pretendere che questi confronti non si possano fare


Uguaglianza, Fratellanza e Tolleranza
.·. Sic Semper Tyrannis .·.

Dove ... Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti, alcuni hanno diritti e altri no.
Dove questo verbo attecchisce alla fine c'è il lager. (P. Levi)

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jumbo
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aitutaki1 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 22:58
jumbo ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 22:46
aitutaki1 ha scritto: sabato 24 ottobre 2020, 22:28 Nonostante la Svezia abbia attuato una politica di contenimento mirata al medio-lungo periodo rischiando molti decessi nel breve e con i suoi problemi nelle RSA, questo è l' impietoso confronto con La Lombardia dei lockdown , lasciapassare e coprifuoco.
Grazie Fontana
E già che ci siamo facciamoci un idea del personaggio , aldilà dei risvolti penali da accertare.

https://www.ilpost.it/2020/10/20/fontana-accuse/
Le differenze tra la situazione della prima regione dell'occidente dove è scoppiata l'epidemia e quella di chi l'ha vista scoppiare in paesi vicini con alcune settimane di anticipo e tutto il tempo per prepararsi, credo non abbia bisogno di spiegazioni.
Poi se ti piace svalutare la misura del lockdown attribuendola a Fontana, quando è stata attuata da tutti i paesi occidentali, vedi tu.

Le accuse a Fontana comunque con il lockdown non c'entrano niente, e quanto alle ultime di report, penso che non appena Fontana avrà tempo di pensare ad altro dalla nuova emergenza, sono convinto che ci sarà lavoro per l'ufficio legale della trasmissione.
1 Tutto il tempo , certo però quando vale per gli altri ? tipo adesso ? Non abbiamo avuto anche noi tutto il tempo ?
2 Certo infatti sono tutti governi condizionati dagli stessi gruppi, pressati dall' opinione pubblica rincoglionita (scusa il francesismo)dagli stessi media
3 Come ho scritto per le accuse si vedrà, sono e sarò sempre garantista, ma sugli affari "familiari" hai già il metro del personaggio che non è certo quello di uomo delle istituzioni ma di faccendiere , per essere politically correct, inappropriato anche se fosse tutto legale
1. Stavamo confrontando la prima ondata. In ogni caso, gli errori di Francia Spagna UK Italia Belgio Olanda Svizzera Austria ... nel gestire la seconda ondata non c'entrano niente e non diminuiscono il disastro svedese della prima ondata, il cui effetto benefico sulla seconda è ancora tutto da vedere.
2. Ok quindi tutto il mondo complotta per non farti uscire a correre.
3. Mettersi a parlare degli errori di Fontana (con un garantismo un po' naif se permetti) ripeto che non c'entra niente e sembra tanto un modo per deviare su un argomento sul quale trovare facile consenso.


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Felice
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Schermata 2020-10-25 alle 00.28.36.png
Schermata 2020-10-25 alle 00.28.36.png (642.09 KiB) Visto 3284 volte
https://www.lastampa.it/esteri/2020/10/ ... 1.39453134

Ben 6.592 contagi e 10 morti solo ieri. Con un rapporto di 494,9 casi ogni 100 mila abitanti. Il doppio che in Italia e in Austria, cinque volte più che in Germania. La Svizzera sta per essere travolta dal picco della pandemia e corre ai ripari.....


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aitutaki1
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Re: Coronavirus

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jumbo ha scritto: domenica 25 ottobre 2020, 0:15
1. Stavamo confrontando la prima ondata. In ogni caso, gli errori di Francia Spagna UK Italia Belgio Olanda Svizzera Austria ... nel gestire la seconda ondata non c'entrano niente e non diminuiscono il disastro svedese della prima ondata, il cui effetto benefico sulla seconda è ancora tutto da vedere.
2. Ok quindi tutto il mondo complotta per non farti uscire a correre.
3. Mettersi a parlare degli errori di Fontana (con un garantismo un po' naif se permetti) ripeto che non c'entra niente e sembra tanto un modo per deviare su un argomento sul quale trovare facile consenso.
1 Se quello svedese (per cui abbiamo aggravanti ma anche attenuanti ) è un disastro il nostro in Lombardia col doppio e coda delle bare cosa è ?

2 casomai pedalare (causa legamenti ginocchio), ho una figlia minore in affidamento congiunto dall' altra parte della città che è ritenuto giustificato motivo etc etc quindi NO, e non c'è nessun complotto , ci sono invece interessi e pressioni per orientare le scelte politiche

3 Centra tantissimo dato che la sanità è organizzata su base regionale , e se permetti dare in mano i fondi a un soggetto che li dispensa alla figlia e al genero è abbondantemente oltre quanto possa essere tollerato, anche se i fatti non costituissero reato


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jumbo
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Re: Coronavirus

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aitutaki1 ha scritto: domenica 25 ottobre 2020, 0:43
jumbo ha scritto: domenica 25 ottobre 2020, 0:15
1. Stavamo confrontando la prima ondata. In ogni caso, gli errori di Francia Spagna UK Italia Belgio Olanda Svizzera Austria ... nel gestire la seconda ondata non c'entrano niente e non diminuiscono il disastro svedese della prima ondata, il cui effetto benefico sulla seconda è ancora tutto da vedere.
2. Ok quindi tutto il mondo complotta per non farti uscire a correre.
3. Mettersi a parlare degli errori di Fontana (con un garantismo un po' naif se permetti) ripeto che non c'entra niente e sembra tanto un modo per deviare su un argomento sul quale trovare facile consenso.
1 Se quello svedese (per cui abbiamo aggravanti ma anche attenuanti ) è un disastro il nostro in Lombardia col doppio e coda delle bare cosa è ?

2 casomai pedalare (causa legamenti ginocchio), ho una figlia minore in affidamento congiunto dall' altra parte della città che è ritenuto giustificato motivo etc etc quindi NO, e non c'è nessun complotto , ci sono invece interessi e pressioni per orientare le scelte politiche

3 Centra tantissimo dato che la sanità è organizzata su base regionale , e se permetti dare in mano i fondi a un soggetto che li dispensa alla figlia e al genero è abbondantemente oltre quanto possa essere tollerato, anche se i fatti non costituissero reato
Ad ogni argomento che poni ti ho già risposto in interventi precedenti, segno che è inutile andare avanti a confrontarsi.


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Maìno della Spinetta
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Re: Coronavirus

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Il prof Terna, sulla Stampa

Con il senno del poi è facile fare meglio, il problema è quando ripeti gli stessi errori. E noi, con la seconda ondata di coronavirus, stiamo ripercorrendo la stessa strada. Errori compresi. Stiamo tagliando la società a fette per categorie commerciali: scuole a singhiozzo, bar chiusi in certe ore, centri commerciali lucchettati nei weekend, zone rosse. E’ partito così l’inverno scorso, dopo poche settimane eravamo tutti imprigionati in casa. Intendiamoci: la strategia ha una sua logica, evitare la diffusione del Covid. Ma il virus non agisce per professioni, non sceglie aree geografiche, non guarda l’orologio. Prolifera libero, si diffonde, è la sua natura.
Andare a caccia di numeri, come fa questa rubrica, significa però anche andare in profondità. Scoprire cosa significano quei numeri, come interpretarli. Oggi ne analizzeremo due: 224 e 4,5. Il primo è quanto ci è costato il lockdown di quest’inverno. Impressionante, vero? Il secondo è quanto invece avrebbe potuto costare, con il senno del poi.
A Torino ci sono tre professionisti che durante il primo lockdown si sentivano spesso per telefono. O meglio, in video call. Fanno lavori anche molto diversi, ma gravitano tutti intorno al Centro Einaudi e si sono appassionati tutti allo stesso problema: come evitare di far morire la società schivando al contempo i morti?
Tutto è partito dalla constatazione di Gianpiero Pescarmona, un medico e biochimico dell’Università di Torino. Mentre si guardava alla curva epidemica, Pescarmona ha iniziato a studiare come agisce il virus e ha scoperto quel che ora si sa con un certo grado di scientificità: il coronavirus non colpisce tutti allo stesso modo. I suoi effetti più nefasti li riserva agli anziani e ai malati. Secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità l’età media dei morti di Covid è 80 anni. Il numero medio di patologie di cui queste persone erano affette è 3,4. Solo il 3,8% dei morti non aveva alcuna patologia pregressa e soltanto 399 persone (l’1,1% dei 35.563 deceduti usati come campione) aveva meno di 50 anni, 87 di loro meno di 40 e di questi ultimi 64 avevano gravi malattie cardiovascolari, renali, psichiatriche, avevano il diabete o erano obese. Non è proprio pescare con la rete a strascico, il profilo è piuttosto delineato.
Covid libero, ma fragili protetti
Quando combatti un nemico invisibile spari nel mucchio, rischiando di uccidere anche i tuoi alleati. Ma quando lo conosci meglio perché non prendere la mira? Pescarmona ha fatto un’ipotesi: e se invece di chiudere tutte le attività si mettessero in lockdown solo le persone fragili, ovvero anziani e malati? Si potrebbero lasciare le attività aperte e senza rischiare un’ecatombe. L’idea è piaciuta molto a Giuseppe Russo, direttore del Centro Einaudi, che fortunatamente è anche un economista esperto di analisi costi benefici. Così Russo ha iniziato a studiare l’ipotesi dal suo punto di vista.
Qui incontriamo il nostro primo numero: 224 miliardi. Russo ha calcolato che ogni giorno del lockdown ci è costato 4,235 miliardi di euro tra mancata produzione, mancati consumi, mancato indotto (se non fai un taglio di capelli anche chi ti vende lo shampoo non guadagna) ed effetto di trascinamento del Pil (se perdi il 9% in un anno e pensi di poterne recuperare il 6 l’anno dopo hai ancora un gap del 3% per ritornare al punto in cui eri quando c’è stato il crollo). Il costo giornaliero del lockdown, moltiplicato per i 53 giorni di chiusura, fa appunto 224 miliardi di euro.
Un risparmio del 99%
Ma cosa sarebbe successo se fossero stati mandati a casa solo i lavoratori fragili? Qui il calcolo si fa interessante. Su una platea di 18,1 milioni di dipendenti in Italia, solo 1.303.200 sono fragili che non potrebbero svolgere attività di smartworking. Se venissero mandati a casa, sostituiti temporaneamente da lavoratori più giovani o robusti, sarebbero al riparo del Covid. Ovvio, dovresti indennizzati. Più o meno come quando si è in malattia. Allo Stato questo indennizzo costerebbe 162,77 milioni di euro al giorno (lo stipendio medio di un dipendente è di 124,90 euro al giorno). A questa spesa, però, andrebbero sottratti 76,19 milioni di impatto positivo sull’economia. Ora, infatti, hai una schiera di nuovi lavoratori sostituti che prima erano fuori dal mercato del lavoro. Gente con uno stipendio, in grado di spendere e consumare. Questo fa bene all’economia. Moltiplicando la spesa giornaliera rimanente per i 53 giorni di lockdown, la nostra chiusura sarebbe costata appena 4,5 miliardi di euro.
Ma se lascio tutte le attività aperto il contagio non galoppa?


Col senno del poi, è chiaro, sarebbe stato un bel risparmio. E se utilizzassimo oggi questo sistema? Ora bisogna affrontare un altro problema: cosa accade al contagio se tutte le attività restano aperte? Qui entra in gioco il terzo protagonista delle video call dello scorso inverno. Si tratta di Pietro Terna, professore di economia in pensione, specializzato in modelli previsionali. Terna ha ideato uno strumento fantastico: ha ricreato con un software la società piemontese in scala uno a mille. Gli abitanti del suo micromondo virtuale hanno le stesse caratteristiche (in scala percentuale) di quelli reali: età, patologie, professione. Si muovono su mezzi pubblici o privati. Incontrano persone nei fine settimana. Hanno scambi sul lavoro. Modificando le variabili iniziali Terna è così in grado predire “cosa sarebbe successo se…”. Usando il suo modello il professore ha studiato una serie di scenari valutando come cambia la curva del contagio al cambiare delle ipotesi iniziali.Ebbene, dopo mille cicli di epidemia, il modello ha restituito un responso: i numeri tra una chiusura totale e l’ipotesi di un lockdown mirato solo per i lavoratori fragili sono molto vicini. Aumenterebbero i contagi, vero, ma non di molto e la curva dei decessi e dei ricoveri in terapia intensiva sarebbe praticamente identica. Sono i due obiettivi che si cerca di raggiungere con le chiusure: ridurre i morti ed evitare che gli ospedali vadano in tilt provocando anche decessi di persone che il Covid non l’hanno mai avuto ma che devono avere a che fare con un sistema sanitario in emergenza pandemia.

Matematicamente l’idea del Centro Einaudi sembra dunque funzionare. Questo spiega anche perché, vedendo le ultime strette anti Covid di questi giorni, i tre professionisti storcano il naso. E’ del tutto inutile chiudere i locali a una certa ora o alternare le classi delle superiori se non togli dal mercato del lavoro il boccone prediletto del virus: i fragili. Il rischio è restare intrappolati nel dilemma: salvare vite umane o salvare l’economia, senza una vera via d’uscita. La terza via, però, come abbiamo visto non è così impercorribile. Basterebbe cambiare una piccola legge: attualmente i medici di famiglia non possono mandare a casa un lavoratore a rischio malattia, possono farlo solo se l’assistito ha una malattia conclamata. Il risultato è che i datori di lavoro sono costretti a tenere i propri dipendenti fragili, cercando vanamente di proteggerli da un virus infido. I lavoratori sono costretti ad andare a lavorare, sapendo di essere soggetti suscettibili e non sentendosi per nulla protetti. Proteggerli temporaneamente forse aiuterebbe entrambi. Salverebbe delle vite e salverebbe l’economia. Sembra la panacea di tutti i mali, ma andare a caccia di numeri serve proprio a questo: evitare gli errori del passato e trovare soluzioni più intelligenti


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Re: Coronavirus

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Maìno della Spinetta ha scritto: domenica 25 ottobre 2020, 9:22 Il prof Terna, sulla Stampa

Con il senno del poi è facile fare meglio, il problema è quando ripeti gli stessi errori. E noi, con la seconda ondata di coronavirus, stiamo ripercorrendo la stessa strada. Errori compresi. Stiamo tagliando la società a fette per categorie commerciali: scuole a singhiozzo, bar chiusi in certe ore, centri commerciali lucchettati nei weekend, zone rosse. E’ partito così l’inverno scorso, dopo poche settimane eravamo tutti imprigionati in casa. Intendiamoci: la strategia ha una sua logica, evitare la diffusione del Covid. Ma il virus non agisce per professioni, non sceglie aree geografiche, non guarda l’orologio. Prolifera libero, si diffonde, è la sua natura.
Andare a caccia di numeri, come fa questa rubrica, significa però anche andare in profondità. Scoprire cosa significano quei numeri, come interpretarli. Oggi ne analizzeremo due: 224 e 4,5. Il primo è quanto ci è costato il lockdown di quest’inverno. Impressionante, vero? Il secondo è quanto invece avrebbe potuto costare, con il senno del poi.
A Torino ci sono tre professionisti che durante il primo lockdown si sentivano spesso per telefono. O meglio, in video call. Fanno lavori anche molto diversi, ma gravitano tutti intorno al Centro Einaudi e si sono appassionati tutti allo stesso problema: come evitare di far morire la società schivando al contempo i morti?
Tutto è partito dalla constatazione di Gianpiero Pescarmona, un medico e biochimico dell’Università di Torino. Mentre si guardava alla curva epidemica, Pescarmona ha iniziato a studiare come agisce il virus e ha scoperto quel che ora si sa con un certo grado di scientificità: il coronavirus non colpisce tutti allo stesso modo. I suoi effetti più nefasti li riserva agli anziani e ai malati. Secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità l’età media dei morti di Covid è 80 anni. Il numero medio di patologie di cui queste persone erano affette è 3,4. Solo il 3,8% dei morti non aveva alcuna patologia pregressa e soltanto 399 persone (l’1,1% dei 35.563 deceduti usati come campione) aveva meno di 50 anni, 87 di loro meno di 40 e di questi ultimi 64 avevano gravi malattie cardiovascolari, renali, psichiatriche, avevano il diabete o erano obese. Non è proprio pescare con la rete a strascico, il profilo è piuttosto delineato.
Covid libero, ma fragili protetti
Quando combatti un nemico invisibile spari nel mucchio, rischiando di uccidere anche i tuoi alleati. Ma quando lo conosci meglio perché non prendere la mira? Pescarmona ha fatto un’ipotesi: e se invece di chiudere tutte le attività si mettessero in lockdown solo le persone fragili, ovvero anziani e malati? Si potrebbero lasciare le attività aperte e senza rischiare un’ecatombe. L’idea è piaciuta molto a Giuseppe Russo, direttore del Centro Einaudi, che fortunatamente è anche un economista esperto di analisi costi benefici. Così Russo ha iniziato a studiare l’ipotesi dal suo punto di vista.
Qui incontriamo il nostro primo numero: 224 miliardi. Russo ha calcolato che ogni giorno del lockdown ci è costato 4,235 miliardi di euro tra mancata produzione, mancati consumi, mancato indotto (se non fai un taglio di capelli anche chi ti vende lo shampoo non guadagna) ed effetto di trascinamento del Pil (se perdi il 9% in un anno e pensi di poterne recuperare il 6 l’anno dopo hai ancora un gap del 3% per ritornare al punto in cui eri quando c’è stato il crollo). Il costo giornaliero del lockdown, moltiplicato per i 53 giorni di chiusura, fa appunto 224 miliardi di euro.
Un risparmio del 99%
Ma cosa sarebbe successo se fossero stati mandati a casa solo i lavoratori fragili? Qui il calcolo si fa interessante. Su una platea di 18,1 milioni di dipendenti in Italia, solo 1.303.200 sono fragili che non potrebbero svolgere attività di smartworking. Se venissero mandati a casa, sostituiti temporaneamente da lavoratori più giovani o robusti, sarebbero al riparo del Covid. Ovvio, dovresti indennizzati. Più o meno come quando si è in malattia. Allo Stato questo indennizzo costerebbe 162,77 milioni di euro al giorno (lo stipendio medio di un dipendente è di 124,90 euro al giorno). A questa spesa, però, andrebbero sottratti 76,19 milioni di impatto positivo sull’economia. Ora, infatti, hai una schiera di nuovi lavoratori sostituti che prima erano fuori dal mercato del lavoro. Gente con uno stipendio, in grado di spendere e consumare. Questo fa bene all’economia. Moltiplicando la spesa giornaliera rimanente per i 53 giorni di lockdown, la nostra chiusura sarebbe costata appena 4,5 miliardi di euro.
Ma se lascio tutte le attività aperto il contagio non galoppa?


Col senno del poi, è chiaro, sarebbe stato un bel risparmio. E se utilizzassimo oggi questo sistema? Ora bisogna affrontare un altro problema: cosa accade al contagio se tutte le attività restano aperte? Qui entra in gioco il terzo protagonista delle video call dello scorso inverno. Si tratta di Pietro Terna, professore di economia in pensione, specializzato in modelli previsionali. Terna ha ideato uno strumento fantastico: ha ricreato con un software la società piemontese in scala uno a mille. Gli abitanti del suo micromondo virtuale hanno le stesse caratteristiche (in scala percentuale) di quelli reali: età, patologie, professione. Si muovono su mezzi pubblici o privati. Incontrano persone nei fine settimana. Hanno scambi sul lavoro. Modificando le variabili iniziali Terna è così in grado predire “cosa sarebbe successo se…”. Usando il suo modello il professore ha studiato una serie di scenari valutando come cambia la curva del contagio al cambiare delle ipotesi iniziali.Ebbene, dopo mille cicli di epidemia, il modello ha restituito un responso: i numeri tra una chiusura totale e l’ipotesi di un lockdown mirato solo per i lavoratori fragili sono molto vicini. Aumenterebbero i contagi, vero, ma non di molto e la curva dei decessi e dei ricoveri in terapia intensiva sarebbe praticamente identica. Sono i due obiettivi che si cerca di raggiungere con le chiusure: ridurre i morti ed evitare che gli ospedali vadano in tilt provocando anche decessi di persone che il Covid non l’hanno mai avuto ma che devono avere a che fare con un sistema sanitario in emergenza pandemia.

Matematicamente l’idea del Centro Einaudi sembra dunque funzionare. Questo spiega anche perché, vedendo le ultime strette anti Covid di questi giorni, i tre professionisti storcano il naso. E’ del tutto inutile chiudere i locali a una certa ora o alternare le classi delle superiori se non togli dal mercato del lavoro il boccone prediletto del virus: i fragili. Il rischio è restare intrappolati nel dilemma: salvare vite umane o salvare l’economia, senza una vera via d’uscita. La terza via, però, come abbiamo visto non è così impercorribile. Basterebbe cambiare una piccola legge: attualmente i medici di famiglia non possono mandare a casa un lavoratore a rischio malattia, possono farlo solo se l’assistito ha una malattia conclamata. Il risultato è che i datori di lavoro sono costretti a tenere i propri dipendenti fragili, cercando vanamente di proteggerli da un virus infido. I lavoratori sono costretti ad andare a lavorare, sapendo di essere soggetti suscettibili e non sentendosi per nulla protetti. Proteggerli temporaneamente forse aiuterebbe entrambi. Salverebbe delle vite e salverebbe l’economia. Sembra la panacea di tutti i mali, ma andare a caccia di numeri serve proprio a questo: evitare gli errori del passato e trovare soluzioni più intelligenti
Quello che dicono questi signori ha sicuramente senso.
Tuttavia si scontra con una struttura sociale nella quale i giovani vanno via dalla famiglia d'origine a 30 anni e più (e quindi i genitori sono già sulla sessantina), in cui fuori dalle città in molti vivono in case e villette con i nonni al piano terra e figlia, genero e nipoti al primo piano, in cui i baby sitter sono spesso i nonni stessi.

Tra l'altro io vedo da me in ufficio ora, con lavoro da remoto al 50% siamo tutti a distanze di assoluta sicurezza nei giorni di presenza. Non è sicuramente quello un momento di pericolo. Poi dipende come uno arriva sul luogo di lavoro, lo so.

Ma è per dire che la realtà è sempre più complessa dei modelli che tanti pur bravissimi studiosi possono studiare.


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Re: Coronavirus

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jumbo ha scritto: domenica 25 ottobre 2020, 8:34 Ad ogni argomento che poni ti ho già risposto in interventi precedenti, segno che è inutile andare avanti a confrontarsi.
Ti leggo con piacere sul ciclismo, ma quando vuoi ridurre un tema serio come i diritti primari a "quindi tutto il mondo complotta per non farti uscire a correre" il confronto lo hai già abbandonato.

Idem @Felice che pensa (legittimamente) che la salute sia il valore supremo e che i collateral damages sulla democrazia e sull economia siano invece irrilevanti con la seconda che è anche brutta e cattiva.
Peccato che un economia più disastrata voglia dire sanità ancora peggiore, scuola sempre più abbandonata, disoccupazione per tanti e precarizzazione per molti, mentre i capitali speculativi e improduttivi ci sguazzerebbero ancora di più.

poi cita l' articolo di Parisi, un bell' articolo tecnico che però giustamente pone più domande che risposte, centrato sulla necessità di avere dati e saperli analizzare. Non è certo un articolo pro repressione anzi, teme per misure "generiche e non mirate al cuore del problema" e dubita anche delle chiusure dei centri commerciali nel fine settimana. Certo è pur sempre uscito su una testata del gruppo Gedi e il titolo è irrobustito per assolvere la sua funzione di richiamo.

Ringrazio Maino, che ha postato un articolo che spiega perchè sia inutile "sparare nel mucchio" ma le risorse (che non sono illimitate) vadano utilizzate per la protezione dei vulnerabili, che di riflesso è la protezione di tutti.

Torno brevemente al tema libertà e anche all' odiato tema "Svezia". Anzi partiamo dal secondo , di cui non sono un tifoso acritico e ammetto di non conoscerne nemmeno in profondità il sistema di contrasto dell' epidemia, cerco di documentarmi perlopiù in lingua inglese perchè da noi è un argomento tabù.
Errori sembra ce ne siano stati , ma anche qui l' approccio mi pare costruttivo avendoli riconosciuti con pubbliche scuse.
Rimane però l' unico esempio di intervento strategico che possa essere base di confronto e quindi di progresso.
Il privilegiare i diritti personali rispetto al resto dell' europa non credo vadano intesi come un lusso che si siano concessi ma invece come uno degli elementi ritenuti necessari all' efficacia stessa nel contrasto al virus, così come dai "padri" fondatori delle costituzioni moderne sono stati considerati la base su cui costruire la democrazia.
Ultima modifica di aitutaki1 il domenica 25 ottobre 2020, 11:25, modificato 2 volte in totale.


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Re: Coronavirus

Messaggio da leggere da aitutaki1 »

jumbo ha scritto: domenica 25 ottobre 2020, 10:42
Quello che dicono questi signori ha sicuramente senso.
Tuttavia si scontra con una struttura sociale nella quale i giovani vanno via dalla famiglia d'origine a 30 anni e più (e quindi i genitori sono già sulla sessantina), in cui fuori dalle città in molti vivono in case e villette con i nonni al piano terra e figlia, genero e nipoti al primo piano, in cui i baby sitter sono spesso i nonni stessi.

Tra l'altro io vedo da me in ufficio ora, con lavoro da remoto al 50% siamo tutti a distanze di assoluta sicurezza nei giorni di presenza. Non è sicuramente quello un momento di pericolo. Poi dipende come uno arriva sul luogo di lavoro, lo so.

Ma è per dire che la realtà è sempre più complessa dei modelli che tanti pur bravissimi studiosi possono studiare.


Uguaglianza, Fratellanza e Tolleranza
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Re: Coronavirus

Messaggio da leggere da chinaski89 »

aitutaki1 ha scritto: domenica 25 ottobre 2020, 11:12
jumbo ha scritto: domenica 25 ottobre 2020, 10:42
Quello che dicono questi signori ha sicuramente senso.
Tuttavia si scontra con una struttura sociale nella quale i giovani vanno via dalla famiglia d'origine a 30 anni e più (e quindi i genitori sono già sulla sessantina), in cui fuori dalle città in molti vivono in case e villette con i nonni al piano terra e figlia, genero e nipoti al primo piano, in cui i baby sitter sono spesso i nonni stessi.

Tra l'altro io vedo da me in ufficio ora, con lavoro da remoto al 50% siamo tutti a distanze di assoluta sicurezza nei giorni di presenza. Non è sicuramente quello un momento di pericolo. Poi dipende come uno arriva sul luogo di lavoro, lo so.

Ma è per dire che la realtà è sempre più complessa dei modelli che tanti pur bravissimi studiosi possono studiare.
Ma tu non eri quello che diceva era stata una follia chiudere le scuole per poi riversare bambini ecc dai nonni e parenti fragili?

Davvero non cogli la contraddizione?

La soluzione di quei professori funziona soltanto se tutti i fragili vivono isolati dal resto del mondo.. che sia piuttosto utopico mi pare chiaro. Anche perchè se ci fosse una soluzione semplice per salvare capra e cavoli la applicherebbero subito. Come dimostra la mai proclamata zona rossa lombarda il punto di vista economico non è certo sottovalutato dai vari governi eppure.

Continuiamo pure a pensare di avere facili soluzioni in tasca osteggiate dai poteri forti. Daje


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Re: Coronavirus

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chinaski89 ha scritto: domenica 25 ottobre 2020, 13:31

Ma tu non eri quello che diceva era stata una follia chiudere le scuole per poi riversare bambini ecc dai nonni e parenti fragili? (*)

Davvero non cogli la contraddizione?

La soluzione di quei professori funziona soltanto se tutti i fragili vivono isolati dal resto del mondo.. che sia piuttosto utopico mi pare chiaro. Anche perchè se ci fosse una soluzione semplice per salvare capra e cavoli la applicherebbero subito. Come dimostra la mai proclamata zona rossa lombarda il punto di vista economico non è certo sottovalutato dai vari governi eppure.

Continuiamo pure a pensare di avere facili soluzioni in tasca osteggiate dai poteri forti. Daje
L' articolo dice esattamente quanto sto ripetendo (non per mia volontà) da sempre

Graduare le protezioni, utilizzare le risorse in maniera mirata, proteggere i vulnerabili (o fragili che è lo stesso), accettare che il virus circoli dove fa meno danni. Di facile non c'è proprio nulla , anzi ci sono mille difficoltà ma non per questo dobbiamo accontentarci dei disastri di Conte, De Luca, Fontana e soci.

(*) Ho sempre sostenuto , non da oggi ma anche da allora, che PRIMA andassero protetti i nonni/fragili/deboli/vulnerabili e che quindi per questo fosse una follia chiudere le scuole per bombardarli con le armi "NBC" umane, poi la mia opinione personale è contraria alla chiusura per i minori ma favorevole alla riduzione e allo scaglionamento delle lezioni per tutelare NON LORO ma tutto l' indotto (docenti, personale, trasporti).
Dove vedi la contraddizione ?

Purtroppo il Lockdown vi salverà
non dal virus verso il quale è poco efficace , vi salverà dalle vostre paure amplificate dai media che vi fanno non solo accettare ma invocare risposte "forti" anche se indegne di uno stato civile .
Ultima modifica di aitutaki1 il domenica 25 ottobre 2020, 14:28, modificato 1 volta in totale.


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Maìno della Spinetta
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Re: Coronavirus

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jumbo ha scritto: domenica 25 ottobre 2020, 10:42
Maìno della Spinetta ha scritto: domenica 25 ottobre 2020, 9:22 Il prof Terna, sulla Stampa

Con il senno del poi è facile fare meglio, il problema è quando ripeti gli stessi errori. E noi, con la seconda ondata di coronavirus, stiamo ripercorrendo la stessa strada. Errori compresi. Stiamo tagliando la società a fette per categorie commerciali: scuole a singhiozzo, bar chiusi in certe ore, centri commerciali lucchettati nei weekend, zone rosse. E’ partito così l’inverno scorso, dopo poche settimane eravamo tutti imprigionati in casa. Intendiamoci: la strategia ha una sua logica, evitare la diffusione del Covid. Ma il virus non agisce per professioni, non sceglie aree geografiche, non guarda l’orologio. Prolifera libero, si diffonde, è la sua natura.
Andare a caccia di numeri, come fa questa rubrica, significa però anche andare in profondità. Scoprire cosa significano quei numeri, come interpretarli. Oggi ne analizzeremo due: 224 e 4,5. Il primo è quanto ci è costato il lockdown di quest’inverno. Impressionante, vero? Il secondo è quanto invece avrebbe potuto costare, con il senno del poi.
A Torino ci sono tre professionisti che durante il primo lockdown si sentivano spesso per telefono. O meglio, in video call. Fanno lavori anche molto diversi, ma gravitano tutti intorno al Centro Einaudi e si sono appassionati tutti allo stesso problema: come evitare di far morire la società schivando al contempo i morti?
Tutto è partito dalla constatazione di Gianpiero Pescarmona, un medico e biochimico dell’Università di Torino. Mentre si guardava alla curva epidemica, Pescarmona ha iniziato a studiare come agisce il virus e ha scoperto quel che ora si sa con un certo grado di scientificità: il coronavirus non colpisce tutti allo stesso modo. I suoi effetti più nefasti li riserva agli anziani e ai malati. Secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità l’età media dei morti di Covid è 80 anni. Il numero medio di patologie di cui queste persone erano affette è 3,4. Solo il 3,8% dei morti non aveva alcuna patologia pregressa e soltanto 399 persone (l’1,1% dei 35.563 deceduti usati come campione) aveva meno di 50 anni, 87 di loro meno di 40 e di questi ultimi 64 avevano gravi malattie cardiovascolari, renali, psichiatriche, avevano il diabete o erano obese. Non è proprio pescare con la rete a strascico, il profilo è piuttosto delineato.
Covid libero, ma fragili protetti
Quando combatti un nemico invisibile spari nel mucchio, rischiando di uccidere anche i tuoi alleati. Ma quando lo conosci meglio perché non prendere la mira? Pescarmona ha fatto un’ipotesi: e se invece di chiudere tutte le attività si mettessero in lockdown solo le persone fragili, ovvero anziani e malati? Si potrebbero lasciare le attività aperte e senza rischiare un’ecatombe. L’idea è piaciuta molto a Giuseppe Russo, direttore del Centro Einaudi, che fortunatamente è anche un economista esperto di analisi costi benefici. Così Russo ha iniziato a studiare l’ipotesi dal suo punto di vista.
Qui incontriamo il nostro primo numero: 224 miliardi. Russo ha calcolato che ogni giorno del lockdown ci è costato 4,235 miliardi di euro tra mancata produzione, mancati consumi, mancato indotto (se non fai un taglio di capelli anche chi ti vende lo shampoo non guadagna) ed effetto di trascinamento del Pil (se perdi il 9% in un anno e pensi di poterne recuperare il 6 l’anno dopo hai ancora un gap del 3% per ritornare al punto in cui eri quando c’è stato il crollo). Il costo giornaliero del lockdown, moltiplicato per i 53 giorni di chiusura, fa appunto 224 miliardi di euro.
Un risparmio del 99%
Ma cosa sarebbe successo se fossero stati mandati a casa solo i lavoratori fragili? Qui il calcolo si fa interessante. Su una platea di 18,1 milioni di dipendenti in Italia, solo 1.303.200 sono fragili che non potrebbero svolgere attività di smartworking. Se venissero mandati a casa, sostituiti temporaneamente da lavoratori più giovani o robusti, sarebbero al riparo del Covid. Ovvio, dovresti indennizzati. Più o meno come quando si è in malattia. Allo Stato questo indennizzo costerebbe 162,77 milioni di euro al giorno (lo stipendio medio di un dipendente è di 124,90 euro al giorno). A questa spesa, però, andrebbero sottratti 76,19 milioni di impatto positivo sull’economia. Ora, infatti, hai una schiera di nuovi lavoratori sostituti che prima erano fuori dal mercato del lavoro. Gente con uno stipendio, in grado di spendere e consumare. Questo fa bene all’economia. Moltiplicando la spesa giornaliera rimanente per i 53 giorni di lockdown, la nostra chiusura sarebbe costata appena 4,5 miliardi di euro.
Ma se lascio tutte le attività aperto il contagio non galoppa?


Col senno del poi, è chiaro, sarebbe stato un bel risparmio. E se utilizzassimo oggi questo sistema? Ora bisogna affrontare un altro problema: cosa accade al contagio se tutte le attività restano aperte? Qui entra in gioco il terzo protagonista delle video call dello scorso inverno. Si tratta di Pietro Terna, professore di economia in pensione, specializzato in modelli previsionali. Terna ha ideato uno strumento fantastico: ha ricreato con un software la società piemontese in scala uno a mille. Gli abitanti del suo micromondo virtuale hanno le stesse caratteristiche (in scala percentuale) di quelli reali: età, patologie, professione. Si muovono su mezzi pubblici o privati. Incontrano persone nei fine settimana. Hanno scambi sul lavoro. Modificando le variabili iniziali Terna è così in grado predire “cosa sarebbe successo se…”. Usando il suo modello il professore ha studiato una serie di scenari valutando come cambia la curva del contagio al cambiare delle ipotesi iniziali.Ebbene, dopo mille cicli di epidemia, il modello ha restituito un responso: i numeri tra una chiusura totale e l’ipotesi di un lockdown mirato solo per i lavoratori fragili sono molto vicini. Aumenterebbero i contagi, vero, ma non di molto e la curva dei decessi e dei ricoveri in terapia intensiva sarebbe praticamente identica. Sono i due obiettivi che si cerca di raggiungere con le chiusure: ridurre i morti ed evitare che gli ospedali vadano in tilt provocando anche decessi di persone che il Covid non l’hanno mai avuto ma che devono avere a che fare con un sistema sanitario in emergenza pandemia.

Matematicamente l’idea del Centro Einaudi sembra dunque funzionare. Questo spiega anche perché, vedendo le ultime strette anti Covid di questi giorni, i tre professionisti storcano il naso. E’ del tutto inutile chiudere i locali a una certa ora o alternare le classi delle superiori se non togli dal mercato del lavoro il boccone prediletto del virus: i fragili. Il rischio è restare intrappolati nel dilemma: salvare vite umane o salvare l’economia, senza una vera via d’uscita. La terza via, però, come abbiamo visto non è così impercorribile. Basterebbe cambiare una piccola legge: attualmente i medici di famiglia non possono mandare a casa un lavoratore a rischio malattia, possono farlo solo se l’assistito ha una malattia conclamata. Il risultato è che i datori di lavoro sono costretti a tenere i propri dipendenti fragili, cercando vanamente di proteggerli da un virus infido. I lavoratori sono costretti ad andare a lavorare, sapendo di essere soggetti suscettibili e non sentendosi per nulla protetti. Proteggerli temporaneamente forse aiuterebbe entrambi. Salverebbe delle vite e salverebbe l’economia. Sembra la panacea di tutti i mali, ma andare a caccia di numeri serve proprio a questo: evitare gli errori del passato e trovare soluzioni più intelligenti
Quello che dicono questi signori ha sicuramente senso.
Tuttavia si scontra con una struttura sociale nella quale i giovani vanno via dalla famiglia d'origine a 30 anni e più (e quindi i genitori sono già sulla sessantina), in cui fuori dalle città in molti vivono in case e villette con i nonni al piano terra e figlia, genero e nipoti al primo piano, in cui i baby sitter sono spesso i nonni stessi.

Tra l'altro io vedo da me in ufficio ora, con lavoro da remoto al 50% siamo tutti a distanze di assoluta sicurezza nei giorni di presenza. Non è sicuramente quello un momento di pericolo. Poi dipende come uno arriva sul luogo di lavoro, lo so.

Ma è per dire che la realtà è sempre più complessa dei modelli che tanti pur bravissimi studiosi possono studiare.
Però io sento di lavare le mani e mascherine. Io, che i genitori li ho in casa perché da soli non avrebbero potuto farcela, li ho "dotati" di bagno proprio, living proprio, insomma una minizona dove il rischio di contagio tra me e i miei figli, immersi nel mondo, e loro fosse esclusa. Campagne di sensibilizzazione su cene separati (dove si chiacchiera) e, dove possibile, bagni separati non l'ho mai sentita. Sarebbe utile.


Risultati incoraggianti sull'efficacia dei trattamenti sanitari negli USA
https://www.journalofhospitalmedicine.c ... lity-rates
LA MORTALITÀ PER I RICOVERATI È CALATA DRASTICAMENTE DA MARZO A ORA


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
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jumbo
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Re: Coronavirus

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aitutaki1 ha scritto: domenica 25 ottobre 2020, 14:05
chinaski89 ha scritto: domenica 25 ottobre 2020, 13:31

Ma tu non eri quello che diceva era stata una follia chiudere le scuole per poi riversare bambini ecc dai nonni e parenti fragili? (*)

Davvero non cogli la contraddizione?

La soluzione di quei professori funziona soltanto se tutti i fragili vivono isolati dal resto del mondo.. che sia piuttosto utopico mi pare chiaro. Anche perchè se ci fosse una soluzione semplice per salvare capra e cavoli la applicherebbero subito. Come dimostra la mai proclamata zona rossa lombarda il punto di vista economico non è certo sottovalutato dai vari governi eppure.

Continuiamo pure a pensare di avere facili soluzioni in tasca osteggiate dai poteri forti. Daje
L' articolo dice esattamente quanto sto ripetendo (non per mia volontà) da sempre

Graduare le protezioni, utilizzare le risorse in maniera mirata, proteggere i vulnerabili (o fragili che è lo stesso), accettare che il virus circoli dove fa meno danni. Di facile non c'è proprio nulla , anzi ci sono mille difficoltà ma non per questo dobbiamo accontentarci dei disastri di Conte, De Luca, Fontana e soci.

(*) Ho sempre sostenuto , non da oggi ma anche da allora, che PRIMA andassero protetti i nonni/fragili/deboli/vulnerabili e che quindi per questo fosse una follia chiudere le scuole per bombardarli con le armi "NBC" umane, poi la mia opinione personale è contraria alla chiusura per i minori ma favorevole alla riduzione e allo scaglionamento delle lezioni per tutelare NON LORO ma tutto l' indotto (docenti, personale, trasporti).
Dove vedi la contraddizione ?

Purtroppo il Lockdown vi salverà
non dal virus verso il quale è poco efficace , vi salverà dalle vostre paure amplificate dai media che vi fanno non solo accettare ma invocare risposte "forti" anche se indegne di uno stato civile .
È impossibile confrontarsi con qualcuno che prima ancora di iniziare a dialogare ha già stabilito cosa pensa il suo interlocutore.


Gimbatbu
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Re: Coronavirus

Messaggio da leggere da Gimbatbu »

In merito metto l' articolo di Saviano sulla Repubblica di oggi. Spesso non sono in perfetta sintonia con i suoi articoli, ma oggi lo condivido pienamente.


Il laboratorio napoletano
di Roberto Saviano
Protesta a Napoli
Quello che è successo a Napoli è il segnale di ciò che potrebbe accadere nel resto d'Italia e in Europa. È troppo facile pensare che quella rivolta sia stata organizzata dai clan camorristi o dagli ultras del tifo
24 Ottobre 2020

Quello che è successo a Napoli è il segnale di ciò che potrebbe accadere nel resto d'Italia e in tutta Europa. Napoli continua ad avere questo strano destino, di essere un territorio che anticipa le tendenze, come un laboratorio in cui si sperimenta quello che accadrà altrove. È fin troppo facile pensare che quella rivolta sia stata organizzata dai clan camorristi o dagli ultras del tifo, benché i pregiudicati fossero co-protagonisti dei disordini insieme al variegato e delirante mondo no-mask e al fascistume. Certo, va detto che dal lockdown la camorra ha tutto da guadagnare, i clan stanno approfittando a piene mani di questa politica così incapace e altalenante, fragile e disorganizzata.

De Luca si mostra come il salvatore, il nonno burbero che ti dà uno scapaccione se metti il naso fuori dalla mascherina, il preside di scuola che ti dà un calcio nel sedere se crei assembramenti: ceffoni e calci che tutto sommato sei disposto a prendere perché sai che l'obiettivo è quello di proteggerti, di educarti alla disciplina e al rispetto della sicurezza. Ma è davvero così? De Luca è spaventato perché sa che negli ultimi cinque anni ha smantellato con tagli su tagli la sanità campana. E quindi il disastro che vuole scongiurare è un disastro generato anche da lui. Il presidente della Regione non è ovviamente il solo responsabile del disastro della sanità campana, frutto di mezzo secolo di ruberie. Il sistema sanitario della Campania sta in piedi grazie al talento spesso straordinario e all'impegno, spesso eroico, dei singoli individui ma ancora vede i cittadini fuggire altrove per curarsi. De Luca ne è consapevole e non può fare altro che chiudere. Ma chiudere senza trovare una compensazione economica significa uccidere interi settori commerciali e distruggere migliaia di vite.

L'intervento di Conte del 22 ottobre, il suo discorso alla nazione, non ha rassicurato nessuno. È servito a difendere quello che aveva fatto, giocando con la retorica del sacrificio di infermieri, medici, paramedici, volontari e persone il cui impegno è invece tutt'altro che retorico, usati per coprire l'incapacità di fronteggiare l'emergenza: le migliaia di positivi asintomatici chiusi in casa, che non sanno quando riavranno la possibilità di fare un tampone, la disorganizzazione totale nei tracciamenti, i laboratori che non riescono ad avere i reagenti, la mancanza di vaccini anti-influenzali. Il caos è immenso. Il commissario Arcuri tutto questo poteva immaginarlo? Poteva. Poteva fronteggiare tutto questo con maggiore organizzazione? Poteva. Ad aggravare la situazione si aggiungono i litigi dei virologi in perenne conflitto tra loro, che dicono tutto e il contrario di tutto, trovando ospitalità sui mezzi di informazione, che non hanno il tempo né la voglia, né spesso le risorse per verificare, quindi ogni ipotesi diventa titolo. L'unica verifica che si fa è che l'ipotesi sia stata avanzata. In passato si dava spazio alle ipotesi più bizzarre ma che avevano sostanza. Invece adesso l'ipotesi, qualunque sia, viene annunciata. E le ipotesi, nella velocità dei clic, diventano semi-verità.

In un clima del genere, come si poteva pensare di non scatenare il cospirazionismo, di non innescare letture ideologiche? Il virus cinese, "l'Hiv dell'aria", è stato generato dal 5G che ci renderà automi, o previsto da Bill Gates, o è il complotto dei rettiliani, o altre idiozie.

E ora inizieranno le insurrezioni. È naturale che si crei un mix di disperazione unita a fanatismo unito a chi è abituato a essere violento. Ma provare a guardare soltanto quest'ultima parte della dinamica mostrerebbe solo l'ennesima cecità.

È ovvio che la pandemia da Covid, nella sua diffusione, sta facendo arricchire settori ben precisi del capitalismo contemporaneo. In Italia c'è un governo che ha nella sua maggioranza i 5 Stelle, forza politica che ha teorizzato l'incompetenza, basata sul più nefasto dei principi: l'uno vale uno, che quando ti trovi a dirigere un Paese significa che puoi mettere un ministro senza alcuna competenza all'istruzione, puoi mettere chiunque, preso a caso, anche a capo dell'esecutivo. E questo governo è riuscito a far ricadere tutta la responsabilità sulle regioni, scaricandola altrove. È stato l'ultimo trucco. Ma nonostante questo tentativo, non riusciranno ad apparire come i salvatori del Paese nella situazione di disagio. I disastri emergenziali in genere sono manna per qualsiasi potere, perché portano la società ad avvicinarsi al capo, a prescindere dal suo colore politico. La paura porta a sopportare la privazione della libertà e concede lo stato di eccezione, ambito ideale per ottenere consenso, clientele e rafforzare la propria influenza. Il potere che ha Conte non l'ha avuto probabilmente nessun Primo Ministro dal dopoguerra a oggi ma questo non è servito a preparare il Paese alla seconda ondata, non è servito a rendere più solida un'Italia resa fragilissima dalle mezze decisioni, dai mezzi finanziamenti, dalle mezze informazioni. Napoli ha solo mostrato quello che sta per succedere. Come può fermarsi tutto questo? Non si può, è troppo tardi.


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Re: Coronavirus

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aitutaki1 ha scritto: domenica 25 ottobre 2020, 14:05
chinaski89 ha scritto: domenica 25 ottobre 2020, 13:31

Ma tu non eri quello che diceva era stata una follia chiudere le scuole per poi riversare bambini ecc dai nonni e parenti fragili? (*)

Davvero non cogli la contraddizione?

La soluzione di quei professori funziona soltanto se tutti i fragili vivono isolati dal resto del mondo.. che sia piuttosto utopico mi pare chiaro. Anche perchè se ci fosse una soluzione semplice per salvare capra e cavoli la applicherebbero subito. Come dimostra la mai proclamata zona rossa lombarda il punto di vista economico non è certo sottovalutato dai vari governi eppure.

Continuiamo pure a pensare di avere facili soluzioni in tasca osteggiate dai poteri forti. Daje
L' articolo dice esattamente quanto sto ripetendo (non per mia volontà) da sempre

Graduare le protezioni, utilizzare le risorse in maniera mirata, proteggere i vulnerabili (o fragili che è lo stesso), accettare che il virus circoli dove fa meno danni. Di facile non c'è proprio nulla , anzi ci sono mille difficoltà ma non per questo dobbiamo accontentarci dei disastri di Conte, De Luca, Fontana e soci.

(*) Ho sempre sostenuto , non da oggi ma anche da allora, che PRIMA andassero protetti i nonni/fragili/deboli/vulnerabili e che quindi per questo fosse una follia chiudere le scuole per bombardarli con le armi "NBC" umane, poi la mia opinione personale è contraria alla chiusura per i minori ma favorevole alla riduzione e allo scaglionamento delle lezioni per tutelare NON LORO ma tutto l' indotto (docenti, personale, trasporti).
Dove vedi la contraddizione ?

Purtroppo il Lockdown vi salverà
non dal virus verso il quale è poco efficace , vi salverà dalle vostre paure amplificate dai media che vi fanno non solo accettare ma invocare risposte "forti" anche se indegne di uno stato civile .
Le mie paure? Guarda non ti definisco perchè sono gentile. Dimmi che cazz di paure dovrei avere se so benissimo, avendo fatto il test, di averlo già fatto senza manco accorgermene! Fosse solo per me sai che mi frega?! Le mie paure amplificate dai media questa è la più bella guarda


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Re: Coronavirus

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Maìno della Spinetta ha scritto: domenica 25 ottobre 2020, 14:25
jumbo ha scritto: domenica 25 ottobre 2020, 10:42
Maìno della Spinetta ha scritto: domenica 25 ottobre 2020, 9:22 Il prof Terna, sulla Stampa

Con il senno del poi è facile fare meglio, il problema è quando ripeti gli stessi errori. E noi, con la seconda ondata di coronavirus, stiamo ripercorrendo la stessa strada. Errori compresi. Stiamo tagliando la società a fette per categorie commerciali: scuole a singhiozzo, bar chiusi in certe ore, centri commerciali lucchettati nei weekend, zone rosse. E’ partito così l’inverno scorso, dopo poche settimane eravamo tutti imprigionati in casa. Intendiamoci: la strategia ha una sua logica, evitare la diffusione del Covid. Ma il virus non agisce per professioni, non sceglie aree geografiche, non guarda l’orologio. Prolifera libero, si diffonde, è la sua natura.
Andare a caccia di numeri, come fa questa rubrica, significa però anche andare in profondità. Scoprire cosa significano quei numeri, come interpretarli. Oggi ne analizzeremo due: 224 e 4,5. Il primo è quanto ci è costato il lockdown di quest’inverno. Impressionante, vero? Il secondo è quanto invece avrebbe potuto costare, con il senno del poi.
A Torino ci sono tre professionisti che durante il primo lockdown si sentivano spesso per telefono. O meglio, in video call. Fanno lavori anche molto diversi, ma gravitano tutti intorno al Centro Einaudi e si sono appassionati tutti allo stesso problema: come evitare di far morire la società schivando al contempo i morti?
Tutto è partito dalla constatazione di Gianpiero Pescarmona, un medico e biochimico dell’Università di Torino. Mentre si guardava alla curva epidemica, Pescarmona ha iniziato a studiare come agisce il virus e ha scoperto quel che ora si sa con un certo grado di scientificità: il coronavirus non colpisce tutti allo stesso modo. I suoi effetti più nefasti li riserva agli anziani e ai malati. Secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità l’età media dei morti di Covid è 80 anni. Il numero medio di patologie di cui queste persone erano affette è 3,4. Solo il 3,8% dei morti non aveva alcuna patologia pregressa e soltanto 399 persone (l’1,1% dei 35.563 deceduti usati come campione) aveva meno di 50 anni, 87 di loro meno di 40 e di questi ultimi 64 avevano gravi malattie cardiovascolari, renali, psichiatriche, avevano il diabete o erano obese. Non è proprio pescare con la rete a strascico, il profilo è piuttosto delineato.
Covid libero, ma fragili protetti
Quando combatti un nemico invisibile spari nel mucchio, rischiando di uccidere anche i tuoi alleati. Ma quando lo conosci meglio perché non prendere la mira? Pescarmona ha fatto un’ipotesi: e se invece di chiudere tutte le attività si mettessero in lockdown solo le persone fragili, ovvero anziani e malati? Si potrebbero lasciare le attività aperte e senza rischiare un’ecatombe. L’idea è piaciuta molto a Giuseppe Russo, direttore del Centro Einaudi, che fortunatamente è anche un economista esperto di analisi costi benefici. Così Russo ha iniziato a studiare l’ipotesi dal suo punto di vista.
Qui incontriamo il nostro primo numero: 224 miliardi. Russo ha calcolato che ogni giorno del lockdown ci è costato 4,235 miliardi di euro tra mancata produzione, mancati consumi, mancato indotto (se non fai un taglio di capelli anche chi ti vende lo shampoo non guadagna) ed effetto di trascinamento del Pil (se perdi il 9% in un anno e pensi di poterne recuperare il 6 l’anno dopo hai ancora un gap del 3% per ritornare al punto in cui eri quando c’è stato il crollo). Il costo giornaliero del lockdown, moltiplicato per i 53 giorni di chiusura, fa appunto 224 miliardi di euro.
Un risparmio del 99%
Ma cosa sarebbe successo se fossero stati mandati a casa solo i lavoratori fragili? Qui il calcolo si fa interessante. Su una platea di 18,1 milioni di dipendenti in Italia, solo 1.303.200 sono fragili che non potrebbero svolgere attività di smartworking. Se venissero mandati a casa, sostituiti temporaneamente da lavoratori più giovani o robusti, sarebbero al riparo del Covid. Ovvio, dovresti indennizzati. Più o meno come quando si è in malattia. Allo Stato questo indennizzo costerebbe 162,77 milioni di euro al giorno (lo stipendio medio di un dipendente è di 124,90 euro al giorno). A questa spesa, però, andrebbero sottratti 76,19 milioni di impatto positivo sull’economia. Ora, infatti, hai una schiera di nuovi lavoratori sostituti che prima erano fuori dal mercato del lavoro. Gente con uno stipendio, in grado di spendere e consumare. Questo fa bene all’economia. Moltiplicando la spesa giornaliera rimanente per i 53 giorni di lockdown, la nostra chiusura sarebbe costata appena 4,5 miliardi di euro.
Ma se lascio tutte le attività aperto il contagio non galoppa?


Col senno del poi, è chiaro, sarebbe stato un bel risparmio. E se utilizzassimo oggi questo sistema? Ora bisogna affrontare un altro problema: cosa accade al contagio se tutte le attività restano aperte? Qui entra in gioco il terzo protagonista delle video call dello scorso inverno. Si tratta di Pietro Terna, professore di economia in pensione, specializzato in modelli previsionali. Terna ha ideato uno strumento fantastico: ha ricreato con un software la società piemontese in scala uno a mille. Gli abitanti del suo micromondo virtuale hanno le stesse caratteristiche (in scala percentuale) di quelli reali: età, patologie, professione. Si muovono su mezzi pubblici o privati. Incontrano persone nei fine settimana. Hanno scambi sul lavoro. Modificando le variabili iniziali Terna è così in grado predire “cosa sarebbe successo se…”. Usando il suo modello il professore ha studiato una serie di scenari valutando come cambia la curva del contagio al cambiare delle ipotesi iniziali.Ebbene, dopo mille cicli di epidemia, il modello ha restituito un responso: i numeri tra una chiusura totale e l’ipotesi di un lockdown mirato solo per i lavoratori fragili sono molto vicini. Aumenterebbero i contagi, vero, ma non di molto e la curva dei decessi e dei ricoveri in terapia intensiva sarebbe praticamente identica. Sono i due obiettivi che si cerca di raggiungere con le chiusure: ridurre i morti ed evitare che gli ospedali vadano in tilt provocando anche decessi di persone che il Covid non l’hanno mai avuto ma che devono avere a che fare con un sistema sanitario in emergenza pandemia.

Matematicamente l’idea del Centro Einaudi sembra dunque funzionare. Questo spiega anche perché, vedendo le ultime strette anti Covid di questi giorni, i tre professionisti storcano il naso. E’ del tutto inutile chiudere i locali a una certa ora o alternare le classi delle superiori se non togli dal mercato del lavoro il boccone prediletto del virus: i fragili. Il rischio è restare intrappolati nel dilemma: salvare vite umane o salvare l’economia, senza una vera via d’uscita. La terza via, però, come abbiamo visto non è così impercorribile. Basterebbe cambiare una piccola legge: attualmente i medici di famiglia non possono mandare a casa un lavoratore a rischio malattia, possono farlo solo se l’assistito ha una malattia conclamata. Il risultato è che i datori di lavoro sono costretti a tenere i propri dipendenti fragili, cercando vanamente di proteggerli da un virus infido. I lavoratori sono costretti ad andare a lavorare, sapendo di essere soggetti suscettibili e non sentendosi per nulla protetti. Proteggerli temporaneamente forse aiuterebbe entrambi. Salverebbe delle vite e salverebbe l’economia. Sembra la panacea di tutti i mali, ma andare a caccia di numeri serve proprio a questo: evitare gli errori del passato e trovare soluzioni più intelligenti
Quello che dicono questi signori ha sicuramente senso.
Tuttavia si scontra con una struttura sociale nella quale i giovani vanno via dalla famiglia d'origine a 30 anni e più (e quindi i genitori sono già sulla sessantina), in cui fuori dalle città in molti vivono in case e villette con i nonni al piano terra e figlia, genero e nipoti al primo piano, in cui i baby sitter sono spesso i nonni stessi.

Tra l'altro io vedo da me in ufficio ora, con lavoro da remoto al 50% siamo tutti a distanze di assoluta sicurezza nei giorni di presenza. Non è sicuramente quello un momento di pericolo. Poi dipende come uno arriva sul luogo di lavoro, lo so.

Ma è per dire che la realtà è sempre più complessa dei modelli che tanti pur bravissimi studiosi possono studiare.
Però io sento di lavare le mani e mascherine. Io, che i genitori li ho in casa perché da soli non avrebbero potuto farcela, li ho "dotati" di bagno proprio, living proprio, insomma una minizona dove il rischio di contagio tra me e i miei figli, immersi nel mondo, e loro fosse esclusa. Campagne di sensibilizzazione su cene separati (dove si chiacchiera) e, dove possibile, bagni separati non l'ho mai sentita. Sarebbe utile.


Risultati incoraggianti sull'efficacia dei trattamenti sanitari negli USA
https://www.journalofhospitalmedicine.c ... lity-rates
LA MORTALITÀ PER I RICOVERATI È CALATA DRASTICAMENTE DA MARZO A ORA
Eh finchè riescono a curarti verissimo, ora però siamo a febbraio imho. Solo che in tutta Italia. Spero di sbagliarmi


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