Campionati del Mondo su Pista Hong Kong 2017

Donne, Under, Juniores, ma anche Pista, Cross, MTB, BMX, Ciclismo Indoor
Admin
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Re: Campionati del Mondo su Pista Hong Kong 2017

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:clap: :clap: :clap:


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Flipper
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Re: Campionati del Mondo su Pista Hong Kong 2017

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Complimenti a Slegar per l'analisi statistica :clap:


marc
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Re: Campionati del Mondo su Pista Hong Kong 2017

Messaggio da leggere da marc »

Non ho avuto gli orgasmi di Londra 16, ma è stato cmq un bel Mondiale. I momenti migliori a mio avviso scratch, keirin, e finale Omnium.

Deludenti le poche sfide della velocità che quei geni dell'Uci ci hanno fatto vedere. Lo squilibrio forse è derivato dal fatto che Glaetzer e Niederlag sono stati declassati dalla giuria per motivi che ignoro, così come nel keirin è successo a Eilers (e ci poteva stare) e Pervis (non ho capito perchè).

Sull'Americana il nuovo regolamento mi pare cervellotico e anti-spettacolare, come si era già detto in precedenti discussioni. Le coppie possono anche arrivare a giocarsi la gara all'ultimo sprint, ma con i 20 pt al posto del giro guadagnato si anestetizza lo spettacolo in modo inaccettabile. Vengono favorite le squadre che adottano una tattica sparagnina concentrandosi sui piazzamenti negli sprint e non sulla romantica ed esaltante caccia al giro, che poi è l'essenza dell'Americana (che anche i commentatori italiani, tranne Martinello, ormai chiamano solo Madison, vabbuò). La tendenza era emersa con chiarezza già in Coppa, ma nella gara iridata è stata ancora più evidente. E pensare che questo cambio di regolamento è stato introdotto dopo l'Americana Cav-Wiggo dell'ultimo mondiale, cioè dopo una roba libidinosa, valli a capire quei geniacci di Aigle.

A proposito di regolamenti trovo assurdo il chilometro con qualifiche e finale, così si snatura la prova, che in due tempi diventa quasi di resistenza come è stato detto nel pezzo. Boh, poco male vista la marginalità (a mio avviso) della disciplina.

Infine una provocazione. Personalmente, non riuscendo ad appassionarmi di ciclismo femminile (pur riconoscendo le prodezze autentiche delle varie Barbieri e Vogel) rimpiango i programmi dei Mondiali anni Novanta, quando le uniche prove femminili in calendario erano inseguimento ind e velocità ind. Non voglio offendere nessuno, sia chiaro, ma non capisco perchè la "parità di genere" a livello di esposizione mediatica debba valere solo per il ciclismo minore, in cui le ore di programmazione Tv dedicate a maschi e femmine sono identiche. Cosa che non avviene, come ben sappiamo, per il ciclismo su strada. Questo a mio avviso ingolfa eccessivamente il programma serale obbligando le Tv a fare scelte di tagli per noi dolorose (vale per la Rai ma persino per Eurosport). Un programma della sessione serale più snello, magari mettendo alcune finali femminili nella sessione pomeridiana, garantirebbe una fruizione più comoda.

Sempre a proposito di presunte "parità di genere" trovo che sull'Americana femminile, prima di vedere qualcosa di tecnicamente accettabile, dovranno passare ancora diversi anni. Spero di non essere accusato di sessismo (accusa che rispedirei subito al mittente) se dico che questa disciplina mi pare poco adatta alle donne per ragioni fisiologiche


perché per me il ciclismo non è ancora una passione onanistica, ma è un pezzo di cultura popolare e familiare.
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Subsonico
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Re: Campionati del Mondo su Pista Hong Kong 2017

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marc ha scritto:
Sempre a proposito di presunte "parità di genere" trovo che sull'Americana femminile, prima di vedere qualcosa di tecnicamente accettabile, dovranno passare ancora diversi anni. Spero di non essere accusato di sessismo (accusa che rispedirei subito al mittente) se dico che questa disciplina mi pare poco adatta alle donne per ragioni fisiologiche
"Parita' di genere", "sessismo", "ragioni fisiologiche", sei tu che stai cercando di portare il discorso su un ambito ideologico che non appartiene a questo mondo. La madison femminile è una disciplina fresca e per questo, come ben dici, allo stato attuale è tecnicamente grezza, oltre ad avere uno stretto bacino di praticanti qualificate. Ma parlare di ragioni fisiologiche mi sembra fuori dalla realtà.


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marc
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Re: Campionati del Mondo su Pista Hong Kong 2017

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Subsonico ha scritto:
marc ha scritto:
Sempre a proposito di presunte "parità di genere" trovo che sull'Americana femminile, prima di vedere qualcosa di tecnicamente accettabile, dovranno passare ancora diversi anni. Spero di non essere accusato di sessismo (accusa che rispedirei subito al mittente) se dico che questa disciplina mi pare poco adatta alle donne per ragioni fisiologiche
"Parita' di genere", "sessismo", "ragioni fisiologiche", sei tu che stai cercando di portare il discorso su un ambito ideologico che non appartiene a questo mondo. La madison femminile è una disciplina fresca e per questo, come ben dici, allo stato attuale è tecnicamente grezza, oltre ad avere uno stretto bacino di praticanti qualificate. Ma parlare di ragioni fisiologiche mi sembra fuori dalla realtà.
Immaginavo che saresti arrivato tu, con un intervento prevedibile peraltro. Vedo che le premesse non sono servite a nulla. Fermo restando che ho detto che negli anni la tecnica verrà affinata, per ragioni fisiologiche intendo ovviamente che il cambio non riesce a essere efficace, in proporzione, come lo è per gli uomini. E il cambio nell'americana vale molto, altrimenti si fa la corsa a punti. Evidentemente i miei dubbi sono quelli di chi ha lasciato fuori l'americana femminile dal programma Uci fino al 2016


perché per me il ciclismo non è ancora una passione onanistica, ma è un pezzo di cultura popolare e familiare.
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Alanford
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Re: Campionati del Mondo su Pista Hong Kong 2017

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Non vuoi essere accusato di sessismo e poi mi scrivi queste cose :D
marc ha scritto: rimpiango i programmi dei Mondiali anni Novanta, quando le uniche prove femminili in calendario erano inseguimento ind e velocità ind.
Si capisce già tutto...meno gare femminili si vedono e meglio stai ;)
marc ha scritto: non capisco perchè la "parità di genere" a livello di esposizione mediatica debba valere solo per il ciclismo minore, in cui le ore di programmazione Tv dedicate a maschi e femmine sono identiche. Cosa che non avviene, come ben sappiamo, per il ciclismo su strada.
Verissimo, sarebbe l'ora di pareggiare anche quello su strada :D
marc ha scritto: Un programma della sessione serale più snello, magari mettendo alcune finali femminili nella sessione pomeridiana, garantirebbe una fruizione più comoda.
Va bene, snelliamo il programma serale. Mettiamo anche qualche finale maschile il pomeriggio, giusto? :diavoletto:
marc ha scritto:Sempre a proposito di presunte "parità di genere" trovo che sull'Americana femminile, prima di vedere qualcosa di tecnicamente accettabile, dovranno passare ancora diversi anni. Spero di non essere accusato di sessismo (accusa che rispedirei subito al mittente) se dico che questa disciplina mi pare poco adatta alle donne per ragioni fisiologiche
Qui ti sei salvato in corner :D ...perchè te lo assicuro, quel "ragioni fisiologiche" mi ha fatto accapponare la pelle!

Caro marc, la tua idiosincrasia verso le donne è patologica, ma del resto......nessuno è perfetto (cit.)! :D :cincin:


marc
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Re: Campionati del Mondo su Pista Hong Kong 2017

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Alanford ha scritto:Non vuoi essere accusato di sessismo e poi mi scrivi queste cose :D
marc ha scritto: rimpiango i programmi dei Mondiali anni Novanta, quando le uniche prove femminili in calendario erano inseguimento ind e velocità ind.
Si capisce già tutto...meno gare femminili si vedono e meglio stai ;)
marc ha scritto: non capisco perchè la "parità di genere" a livello di esposizione mediatica debba valere solo per il ciclismo minore, in cui le ore di programmazione Tv dedicate a maschi e femmine sono identiche. Cosa che non avviene, come ben sappiamo, per il ciclismo su strada.
Verissimo, sarebbe l'ora di pareggiare anche quello su strada :D
marc ha scritto: Un programma della sessione serale più snello, magari mettendo alcune finali femminili nella sessione pomeridiana, garantirebbe una fruizione più comoda.
Va bene, snelliamo il programma serale. Mettiamo anche qualche finale maschile il pomeriggio, giusto? :diavoletto:
marc ha scritto:Sempre a proposito di presunte "parità di genere" trovo che sull'Americana femminile, prima di vedere qualcosa di tecnicamente accettabile, dovranno passare ancora diversi anni. Spero di non essere accusato di sessismo (accusa che rispedirei subito al mittente) se dico che questa disciplina mi pare poco adatta alle donne per ragioni fisiologiche
Qui ti sei salvato in corner :D ...perchè te lo assicuro, quel "ragioni fisiologiche" mi ha fatto accapponare la pelle!

Caro marc, la tua idiosincrasia verso le donne è patologica, ma del resto......nessuno è perfetto (cit.)! :D :cincin:

Alanford dalle faccine capisco che non c'è ostilità in quello che dici, a parte il riferimento alla patologia che prendo sullo scherzo. La mia è solo una preferenza. Non essendo appassionato di ciclismo femminile gradivo maggiormente i programmi dei mondiali anni Novanta, che non significa vivaiddio rimpiangere l'Alabama degli anni Cinquanta o la Germania degli anni Trenta (vade retro Saragat). A meno che si debba dedurre che negli anni Novanta l'UCI fosse l'avanguardia retriva del sessismo.

Il programma così ricco sfavorisce la fruizione televisiva persino sulle Tv tematiche, tant'è che chi guardava la tv si è perso il Mondiale della corsa a punti e altro se non ricordo male. Del resto 3 ore e mezza di diretta per la sessione serale sono oggettivamente difficilmente sostenibili per un palinsesto. La mia preferenza va al ciclismo maschile, quindi in cuor mio preferirei vedere gare maschili. Tutto qui. Preferenza che ritengo legittima. Questo non significa dover tornare indietro e cancellare le prove femminili, ma eventualmente rimodulare il programma (a proposito di finali maschili, mi pare che lo scorso anno il chilometro fu fatto in sessione pomeridiana senza diretta tv, per dire)

Quello che dici sul ciclismo su strada femminile è appunto una battuta, una pia illusione. Un auspicio legittimo, per carità. Ma sai benissimo che non può essere così. Io mi limito a mettere in luce questa ipocrisia di fondo. Non tua, che segui il ciclismo femminile. Ma di chi non lo segue e però reclama spazi teorici per una disciplina a cui in realtà è sostanzialmente disinteressato.

Dove c'è il business (ciclismo su strada) è accettabile la disparità di trattamento mediatico? E dove il business non c'è (ciclismo su pista) diventa inaccettabile persino ipotizzare programmazioni diverse? Bizzarro.

La prossima volta per il Giro delle Fiandre su 3 ore di programmazione ne facciamo 1.30 per le donne e 1.30 per gli uomini. Poi ne riparliamo ;)

Sull'Americana non mi sono affatto salvato in corner: per ragioni fisiologiche intendo appunto l'efficacia, in proporzione, del gesto tecnico. Non vedo a cos'altro avrei potuto riferirmi. Ripeto, dei dubbi in questo senso ci saranno pur stati se questa disciplina per le donne è stata introdotta solo nel 2016.


perché per me il ciclismo non è ancora una passione onanistica, ma è un pezzo di cultura popolare e familiare.
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