Élite - Under 23 2019

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Mad ha scritto: mercoledì 26 giugno 2019, 21:36
Abruzzese ha scritto: mercoledì 26 giugno 2019, 4:01
Winter ha scritto: martedì 25 giugno 2019, 22:52 Ma gerbaudo non corre il campionato italiano a crono? È infortunato?
No, non risulta tra i partenti. Recentemente però ha corso sia il Rancilio a Parabiago, sia il Giro del Piave. Leggevo che aveva qualche problemino fisico, per cui non essendo al top probabilmente non è sufficientemente competitivo neppure per un piazzamento sul podio. Di certo, quello degli scorsi mesi, ad oggi, sembra essere stato un vero e proprio exploit estemporaneo.
In quella crono non è la prima volta che ci sono sorprese, temo che dovremo considerarlo così e nulla di più. :roll:
Io avevo già espresso qualche perplessità già in quei giorni lì, più che altro per certe cose che avevo sentito su quella gara negli scorsi anni. Tra l'altro era organizzata proprio dalla sua stessa squadra.


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Ma la prova in linea del campionato in linea quando si disputa/si è disputata??


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nikybo85 ha scritto: domenica 30 giugno 2019, 18:48 Ma la prova in linea del campionato in linea quando si disputa/si è disputata??
Oggi pomeriggio, in contemporanea con i professionisti. A breve arriva il resoconto su queste pagine ;)


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Abruzzese ha scritto: domenica 30 giugno 2019, 20:37
nikybo85 ha scritto: domenica 30 giugno 2019, 18:48 Ma la prova in linea del campionato in linea quando si disputa/si è disputata??
Oggi pomeriggio, in contemporanea con i professionisti. A breve arriva il resoconto su queste pagine ;)
Ah ecco mi pareva di aver letto che fosse in contemporanea....bene aspetto il resoconto visto che ormai lì ho persi :hammer:


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Scelta non molto comprensibile
farla il giorno prima che problemi dava?


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Winter ha scritto: domenica 30 giugno 2019, 21:18 Scelta non molto comprensibile
farla il giorno prima che problemi dava?
Bisogna considerare che, non essendoci più la settimana tricolore, ognuno si regola come meglio ritiene. In Toscana hanno deciso di puntare sulle cronometro giovanili e sugli Under 23, in Emilia sui professionisti. Le donne addirittura gareggeranno a fine luglio quest'anno, in Abruzzo. Se non c'è più, per motivi legati ai costi, una settimana esclusivamente dedicata a tutte le categorie, è difficile mettere d'accordo tutti e così ognuno tira l'acqua al suo mulino, a seconda di quello che le finanze permettono.


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Re: Élite - Under 23 2019

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Come preannunciato, eccovi il resoconto del campionato italiano ;) :

http://www.cicloweb.it/2019/06/30/tragu ... ano-frigo/


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Una cosa molto bella e interessante su Marco Frigo: in base a come va l'orale alla maturità potrebbe anche ottenere 100.


VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...

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Mi colipsce il fatto che siano stati protagonisti solo dei ragazzi che non lo sono stati al Giro ( se c'erano), e appunto che non si siano visti (sempre se c'erano) quelli in evidenza al Giro.


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Subsonico ha scritto: lunedì 1 luglio 2019, 9:30 Una cosa molto bella e interessante su Marco Frigo: in base a come va l'orale alla maturità potrebbe anche ottenere 100.
L'ho letta anch'io poi la cosa, sicuramente lodevole. :)


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nikybo85 ha scritto: lunedì 1 luglio 2019, 11:37 Mi colipsce il fatto che siano stati protagonisti solo dei ragazzi che non lo sono stati al Giro ( se c'erano), e appunto che non si siano visti (sempre se c'erano) quelli in evidenza al Giro.
Vera in parte come considerazione: delle squadre quella ha fatto l'impressione migliore è stata la Sangemini, però credo si siano organizzati un po' male, dal momento che nel finale ne avevano addirittura 3 nell'azione buona. In ogni caso Zana, che il Giro l'ha finito in crescendo, è stato protagonista ed è salito sul podio, Mazzucco che ha vinto la bellissima tappa di Gaiole in Chianti pure si è fatto vedere; Aleotti del Team Friuli al Giro si è visto ben poco ma ieri era uno dei più pimpanti in salita (e veniva pure dal podio nell'italiano a cronometro). Poi non dimentichiamo anche Dalla Valle, a cui la vittoria continua a sfuggire ma è sempre lì (tra ieri e Giro tanti piazzamenti) e pure Di Felice è un ragazzo che dallo scorso anno è spesso protagonista, nonostante abbia vinto una sola volta (soprattutto è ulteriormente migliorato in salita).

La Zalf sicuramente voleva rifarsi ed ha trovato la gran giornata di Marco Frigo, che come spesso accade per i ragazzi impegnati con la maturità ha osservato un periodo di stacco dalle gare ed è stato costretto a saltare il Giro Under (la stessa cosa accadde a Bagioli lo scorso anno). Comunque già ai primi di giugno andava forte (secondo al De Gasperi), per cui è arrivato ben preparato all'appuntamento.
Chi sicuramente è mancata un po' è stata la Colpack: un percorso come quello di ieri era perfetto per un atleta come Covi, che in teoria avrebbe potuto anche far valere lo spunto veloce se fosse arrivato davanti con qualcuno ma, a parte le prime fasi, non sembra aver vissuto una gran giornata. Così pure pare che Bagioli non stesse ancora bene. Ha provato a tenere alta la bandiera Colnaghi, che è un ragazzo che agli italiani va forte (da juniores fu secondo in un italiano) ma dopo aver speso tanto nel finale non ne aveva più.


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Abruzzese ha scritto: lunedì 1 luglio 2019, 18:09
nikybo85 ha scritto: lunedì 1 luglio 2019, 11:37 Mi colipsce il fatto che siano stati protagonisti solo dei ragazzi che non lo sono stati al Giro ( se c'erano), e appunto che non si siano visti (sempre se c'erano) quelli in evidenza al Giro.
Vera in parte come considerazione: delle squadre quella ha fatto l'impressione migliore è stata la Sangemini, però credo si siano organizzati un po' male, dal momento che nel finale ne avevano addirittura 3 nell'azione buona. In ogni caso Zana, che il Giro l'ha finito in crescendo, è stato protagonista ed è salito sul podio, Mazzucco che ha vinto la bellissima tappa di Gaiole in Chianti pure si è fatto vedere; Aleotti del Team Friuli al Giro si è visto ben poco ma ieri era uno dei più pimpanti in salita (e veniva pure dal podio nell'italiano a cronometro). Poi non dimentichiamo anche Dalla Valle, a cui la vittoria continua a sfuggire ma è sempre lì (tra ieri e Giro tanti piazzamenti) e pure Di Felice è un ragazzo che dallo scorso anno è spesso protagonista, nonostante abbia vinto una sola volta (soprattutto è ulteriormente migliorato in salita).

La Zalf sicuramente voleva rifarsi ed ha trovato la gran giornata di Marco Frigo, che come spesso accade per i ragazzi impegnati con la maturità ha osservato un periodo di stacco dalle gare ed è stato costretto a saltare il Giro Under (la stessa cosa accadde a Bagioli lo scorso anno). Comunque già ai primi di giugno andava forte (secondo al De Gasperi), per cui è arrivato ben preparato all'appuntamento.
Chi sicuramente è mancata un po' è stata la Colpack: un percorso come quello di ieri era perfetto per un atleta come Covi, che in teoria avrebbe potuto anche far valere lo spunto veloce se fosse arrivato davanti con qualcuno ma, a parte le prime fasi, non sembra aver vissuto una gran giornata. Così pure pare che Bagioli non stesse ancora bene. Ha provato a tenere alta la bandiera Colnaghi, che è un ragazzo che agli italiani va forte (da juniores fu secondo in un italiano) ma dopo aver speso tanto nel finale non ne aveva più.
Sì se si vedono bene le pieghe della gara si possono certamente estrapolare più sfaccetature che sfuggono leggendo il resoconto di pancia per andare più in fretta a vedere come si è risolta nelle fasi finali :hammer: :hammer:
Devo dire che Zana lo avevo sentito anche al Giro ma già me lo ero scordato, ho ancora poca dimestichezza coi nomi u23.
E poi è un periodaccio per chi segue più sport...ci si avvicina al Tour, free agency NBA, fase calda di F1 e MotoGP, Wimbledon....che vitaccia :D


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nikybo85 ha scritto: lunedì 1 luglio 2019, 18:45 Sì se si vedono bene le pieghe della gara si possono certamente estrapolare più sfaccetature che sfuggono leggendo il resoconto di pancia per andare più in fretta a vedere come si è risolta nelle fasi finali :hammer: :hammer:

Devo dire che Zana lo avevo sentito anche al Giro ma già me lo ero scordato, ho ancora poca dimestichezza coi nomi u23.

E poi è un periodaccio per chi segue più sport...ci si avvicina al Tour, free agency NBA, fase calda di F1 e MotoGP, Wimbledon....che vitaccia :D
Ah beh, visto che ti avevo detto che attualmente sono anche impegnato con gli esami, posso capire benissimo, visto che per me è uguale con le varie competizioni calcistiche e le gare ciclistiche da seguire :D :D

Comunque su Filippo Zana, ti posso dire che nelle categorie giovanili ha vinto varie corse ed è stato molto costante nelle corse impegnative. Forse anche lui adesso deve un po' capire se concentrarsi di più sulle corse di un giorno (penso che sia la cosa ottimale) o se provare ulteriormente a salire di livello nelle corse a tappe. Al momento se la cava bene in entrambe ma non ha quella confidenza con la vittoria che aveva qualche anno fa, ecco perché dovrebbe puntare forte su una delle due cose.


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Abruzzese ha scritto: lunedì 1 luglio 2019, 19:01
nikybo85 ha scritto: lunedì 1 luglio 2019, 18:45 Sì se si vedono bene le pieghe della gara si possono certamente estrapolare più sfaccetature che sfuggono leggendo il resoconto di pancia per andare più in fretta a vedere come si è risolta nelle fasi finali :hammer: :hammer:

Devo dire che Zana lo avevo sentito anche al Giro ma già me lo ero scordato, ho ancora poca dimestichezza coi nomi u23.

E poi è un periodaccio per chi segue più sport...ci si avvicina al Tour, free agency NBA, fase calda di F1 e MotoGP, Wimbledon....che vitaccia :D
Ah beh, visto che ti avevo detto che attualmente sono anche impegnato con gli esami, posso capire benissimo, visto che per me è uguale con le varie competizioni calcistiche e le gare ciclistiche da seguire :D :D

Comunque su Filippo Zana, ti posso dire che nelle categorie giovanili ha vinto varie corse ed è stato molto costante nelle corse impegnative. Forse anche lui adesso deve un po' capire se concentrarsi di più sulle corse di un giorno (penso che sia la cosa ottimale) o se provare ulteriormente a salire di livello nelle corse a tappe. Al momento se la cava bene in entrambe ma non ha quella confidenza con la vittoria che aveva qualche anno fa, ecco perché dovrebbe puntare forte su una delle due cose.
Esami che io ho posticipato alla sessione autunnale :D siamo grossomodo sulla stessa barca :cincin:

Aggiungo decisamente Zana al mio "taccuino". Però già mi spaventa ( cosa che ha in comune con Conci e Covi per dirne due giovani) questo fatto di dover capire su cosa concentrarsi. In Italia sembra un ciclo..da Cunego, Formolo..ora arriveranno anche i giovani a farci riempire tante pagine sulla loro "specializzazione".
La mia percezione è che se c'è il dubbio si possa partire dalle corse di un giorno, testandosi poi su brevi corse a tappe, e poi si vedrà, visto che a meno di fenomeni alla Bernal, la maturità per le grandi corse a tappe si trova più avanti con l'età. Ho detto una minchiata?
Inoltre, ho la percezione che questo tipo di dibattito sia più acceso in Italia, perchè, alla fine della fiera, i GT sono quelli che più si segue ( a parte i più appassionati), dove quindi ci si chiede se un corridore si possa misurare, e magari anche il corridore stesso ha questa percezione. In Belgio per esempio, pensa sia l'inverso. Ho detto un'altra minchiata?


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nikybo85 ha scritto: lunedì 1 luglio 2019, 19:35
Abruzzese ha scritto: lunedì 1 luglio 2019, 19:01
nikybo85 ha scritto: lunedì 1 luglio 2019, 18:45 Sì se si vedono bene le pieghe della gara si possono certamente estrapolare più sfaccetature che sfuggono leggendo il resoconto di pancia per andare più in fretta a vedere come si è risolta nelle fasi finali :hammer: :hammer:

Devo dire che Zana lo avevo sentito anche al Giro ma già me lo ero scordato, ho ancora poca dimestichezza coi nomi u23.

E poi è un periodaccio per chi segue più sport...ci si avvicina al Tour, free agency NBA, fase calda di F1 e MotoGP, Wimbledon....che vitaccia :D
Ah beh, visto che ti avevo detto che attualmente sono anche impegnato con gli esami, posso capire benissimo, visto che per me è uguale con le varie competizioni calcistiche e le gare ciclistiche da seguire :D :D

Comunque su Filippo Zana, ti posso dire che nelle categorie giovanili ha vinto varie corse ed è stato molto costante nelle corse impegnative. Forse anche lui adesso deve un po' capire se concentrarsi di più sulle corse di un giorno (penso che sia la cosa ottimale) o se provare ulteriormente a salire di livello nelle corse a tappe. Al momento se la cava bene in entrambe ma non ha quella confidenza con la vittoria che aveva qualche anno fa, ecco perché dovrebbe puntare forte su una delle due cose.
Esami che io ho posticipato alla sessione autunnale :D siamo grossomodo sulla stessa barca :cincin:

Aggiungo decisamente Zana al mio "taccuino". Però già mi spaventa ( cosa che ha in comune con Conci e Covi per dirne due giovani) questo fatto di dover capire su cosa concentrarsi. In Italia sembra un ciclo..da Cunego, Formolo..ora arriveranno anche i giovani a farci riempire tante pagine sulla loro "specializzazione".
La mia percezione è che se c'è il dubbio si possa partire dalle corse di un giorno, testandosi poi su brevi corse a tappe, e poi si vedrà, visto che a meno di fenomeni alla Bernal, la maturità per le grandi corse a tappe si trova più avanti con l'età. Ho detto una minchiata?
Inoltre, ho la percezione che questo tipo di dibattito sia più acceso in Italia, perchè, alla fine della fiera, i GT sono quelli che più si segue ( a parte i più appassionati), dove quindi ci si chiede se un corridore si possa misurare, e magari anche il corridore stesso ha questa percezione. In Belgio per esempio, pensa sia l'inverso. Ho detto un'altra minchiata?
Allora diciamo questo, visto che anche il tricolore di Formolo capita a fagiolo: la questione del capire su dove concentrarsi riguarda soprattutto quei corridori che si difendono bene ovunque ma che poi non sembrano veramente eccellere in nulla (dove per eccellere intendo soprattutto il vincere con una certa frequenza). Un ragazzo come Formolo (l'ho detto più volte) fin da ragazzo mostrava una buona regolarità tanto nelle gare a tappe quanto nelle corse di un giorno. Era sempre lì, il problema era che in volata era un paracarro (adesso è migliorato un pochino) e quindi in un arrivo a ranghi ristretti, le sue possibilità di vittoria diminuivano vertiginosamente. Così pure nelle gare a tappe: ha vinto un Giro delle Pesche Nettarine, che si svolgeva in 4 giornate, poi ha fatto un podio in Valle d'Aosta ma gli mancava sempre qualcosa per lottare concretamente per la vittoria. Ed è un po' quello che gli manca attualmente per riuscire concretamente ad essere della partita nei grandi giri. Finché si parla di arrivare attorno all'ottavo-nono posto, Davide ci può rientrare benissimo ma non è riuscito ancora (e non so se riuscirà a farlo) quel salto che lo porta a concludere almeno nei primi 5. Di contro, nelle corse in linea o nella singola giornata, grazie alla sua condotta garibaldina, ha mostrato un fondo non indifferente, che potrebbe portarlo a vincere corse anche partendo a 50 chilometri dalla conclusione. Ecco che quindi una condotta più aggressiva, unita alla buona resistenza, potrebbero portarlo ad essere un ottimo interprete di classiche dure piuttosto che un semplice piazzato da grandi giri.

Per questo io dicevo che secondo me uno come Covi, che almeno fino allo scorso anno mostrava di avere uno spunto veloce non indifferente e una buona esplosività (oltre al fatto che avendo praticato ciclocross e pista da ragazzo sa anche guidar bene la bici), lo vedrei più adatto alle classiche che alle corse in linea. Negli ultimi due anni è stato il miglior italiano al Giro Under e quest'anno è stato pure fin troppo bravo, considerando che Bagioli è uscito di scena presto ma resto dell'idea che il suo obiettivo non fosse quello di far classifica, almeno non così in alto. Vedendo com'è finito, direi che in resistenza ha guadagnato qualcosa ma i cambi di ritmo li ha sofferti terribilmente, sia perché i colombiani, obiettivamente, erano superiore, sia perché forse gli è venuta a mancare un po' quell'esplosività che gli conoscevo. Noi in Italia ci siamo portati a lungo il dilemma di Cunego, tanto che quel Giro vinto così presto sul breve fu la sua fortuna ma a lungo termine fu la sua sventura. Per questo auspico che ora che sarà in UAE non finisca per diventare un corridore discreto per i piazzamenti nei giri ma nulla più, col rischio di essere magari anche come un Ulissi che purtroppo nelle classiche non è mai riuscito a concretizzare quello che le doti, in teoria, dovevano permettergli.

Zana lo vedo come buon regolarista ma proprio per questo deve cominciare a capire i suoi punti di forza e i suoi punti deboli (tra fondo, tenuta, spunto veloce, esplosività) per capire dove concentrarsi.

Sui corridori da gara a tappe: usura o meno nel dilettantismo, polemiche o meno legate all'ambiente in cui è cresciuto, l'unico che veramente ha fatto vedere qualcosa, dove s'intende vincere o lottare per vincere in gare a tappe di una certa durezza, è stato Fabio Aru. Che si è giovato anche del fatto di aver corso in un periodo in cui alcune gare a tappe nel nostro calendario ancora venivano disputate (oltre al già citato Pesche Nettarine e il Friuli che è andato a fasi alterne, c'era anche il Valli Cuneesi, corsa bellissima e molto impegnativa). Adesso anche il calendario e la concorrenza con cui ci si confronta sono cambiati (prima il Dombrowski che già correva coi professionisti era ancora in minoranza, adesso ti confronti con gente che corre costantemente con le Continental e quindi è abituata a fare certi chilometraggi e gare), per cui se ci si presenta a determinate gare senza avere la sufficiente preparazione per affrontarle. Certo, chi spara molto o tutto adesso, è possibile che duri poco più avanti ma purtroppo tant'è. È divenuto tutto più delicato e bisogna essere veramente bravi nel districarsi. Però se si comincia a capire che forse il miglior sbocco può essere su un terreno invece che in un altro, tanto varrebbe puntare su quello.


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Nel silenzio generale mercoledì parte una corsa a tappe di addirittura 4 giorni in Italia: Giro del Veneto, con due tappe nel padovano, una nel vicentino e un arrivo in salita sul Nevegal.


VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...

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[/quote]

Allora diciamo questo, visto che anche il tricolore di Formolo capita a fagiolo: la questione del capire su dove concentrarsi riguarda soprattutto quei corridori che si difendono bene ovunque ma che poi non sembrano veramente eccellere in nulla (dove per eccellere intendo soprattutto il vincere con una certa frequenza). Un ragazzo come Formolo (l'ho detto più volte) fin da ragazzo mostrava una buona regolarità tanto nelle gare a tappe quanto nelle corse di un giorno. Era sempre lì, il problema era che in volata era un paracarro (adesso è migliorato un pochino) e quindi in un arrivo a ranghi ristretti, le sue possibilità di vittoria diminuivano vertiginosamente. Così pure nelle gare a tappe: ha vinto un Giro delle Pesche Nettarine, che si svolgeva in 4 giornate, poi ha fatto un podio in Valle d'Aosta ma gli mancava sempre qualcosa per lottare concretamente per la vittoria. Ed è un po' quello che gli manca attualmente per riuscire concretamente ad essere della partita nei grandi giri. Finché si parla di arrivare attorno all'ottavo-nono posto, Davide ci può rientrare benissimo ma non è riuscito ancora (e non so se riuscirà a farlo) quel salto che lo porta a concludere almeno nei primi 5. Di contro, nelle corse in linea o nella singola giornata, grazie alla sua condotta garibaldina, ha mostrato un fondo non indifferente, che potrebbe portarlo a vincere corse anche partendo a 50 chilometri dalla conclusione. Ecco che quindi una condotta più aggressiva, unita alla buona resistenza, potrebbero portarlo ad essere un ottimo interprete di classiche dure piuttosto che un semplice piazzato da grandi giri.

Per questo io dicevo che secondo me uno come Covi, che almeno fino allo scorso anno mostrava di avere uno spunto veloce non indifferente e una buona esplosività (oltre al fatto che avendo praticato ciclocross e pista da ragazzo sa anche guidar bene la bici), lo vedrei più adatto alle classiche che alle corse in linea. Negli ultimi due anni è stato il miglior italiano al Giro Under e quest'anno è stato pure fin troppo bravo, considerando che Bagioli è uscito di scena presto ma resto dell'idea che il suo obiettivo non fosse quello di far classifica, almeno non così in alto. Vedendo com'è finito, direi che in resistenza ha guadagnato qualcosa ma i cambi di ritmo li ha sofferti terribilmente, sia perché i colombiani, obiettivamente, erano superiore, sia perché forse gli è venuta a mancare un po' quell'esplosività che gli conoscevo. Noi in Italia ci siamo portati a lungo il dilemma di Cunego, tanto che quel Giro vinto così presto sul breve fu la sua fortuna ma a lungo termine fu la sua sventura. Per questo auspico che ora che sarà in UAE non finisca per diventare un corridore discreto per i piazzamenti nei giri ma nulla più, col rischio di essere magari anche come un Ulissi che purtroppo nelle classiche non è mai riuscito a concretizzare quello che le doti, in teoria, dovevano permettergli.

Zana lo vedo come buon regolarista ma proprio per questo deve cominciare a capire i suoi punti di forza e i suoi punti deboli (tra fondo, tenuta, spunto veloce, esplosività) per capire dove concentrarsi.

Sui corridori da gara a tappe: usura o meno nel dilettantismo, polemiche o meno legate all'ambiente in cui è cresciuto, l'unico che veramente ha fatto vedere qualcosa, dove s'intende vincere o lottare per vincere in gare a tappe di una certa durezza, è stato Fabio Aru. Che si è giovato anche del fatto di aver corso in un periodo in cui alcune gare a tappe nel nostro calendario ancora venivano disputate (oltre al già citato Pesche Nettarine e il Friuli che è andato a fasi alterne, c'era anche il Valli Cuneesi, corsa bellissima e molto impegnativa). Adesso anche il calendario e la concorrenza con cui ci si confronta sono cambiati (prima il Dombrowski che già correva coi professionisti era ancora in minoranza, adesso ti confronti con gente che corre costantemente con le Continental e quindi è abituata a fare certi chilometraggi e gare), per cui se ci si presenta a determinate gare senza avere la sufficiente preparazione per affrontarle. Certo, chi spara molto o tutto adesso, è possibile che duri poco più avanti ma purtroppo tant'è. È divenuto tutto più delicato e bisogna essere veramente bravi nel districarsi. Però se si comincia a capire che forse il miglior sbocco può essere su un terreno invece che in un altro, tanto varrebbe puntare su quello.
[/quote]

Hai detto tutto tu e mi trovi d'accordo...premesso che il capire a cosa un ragazzo si adatti penso sia cosa molto ardua..ma se lo è tanto per noi, per i tecnici che li seguono non c'è qualche parametro in più per capirlo...?


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nikybo85 ha scritto: martedì 2 luglio 2019, 0:04 Hai detto tutto tu e mi trovi d'accordo...premesso che il capire a cosa un ragazzo si adatti penso sia cosa molto ardua..ma se lo è tanto per noi, per i tecnici che li seguono non c'è qualche parametro in più per capirlo...?
Siamo in un'era in cui si possono fare test atletici all'avanguardia e tante volte si è sentito dire di ragazzi che avevano numeri spaventosi nei test. La realtà della gara poi però finiva per essere diversa e questo può dipendere da vari fattori: capacità di muoversi in corsa (se prima di uno strappo o una salita non corri davanti, appena si alza l'andatura rischi di dover sprecare energie inutili e quindi compromettere la prestazione); non adagiarsi troppo sulle proprie doti perché se non ci si allena costantemente senza lasciare nulla al caso, si può avere anche un talento sconfinato ma poi non si ottiene quel che si dovrebbe (e questa è una considerazione importante anche per i ragazzi che vengono dal nostro ambiente giovanili: qui praticamente si cresce avendo tutto, dal materiale alle bici all'avanguardia, fin da quando si è molto piccoli. I colombiani invece non credo che abbiano tutti questa fortuna, anzi...); dulcis in fundo il sacrificio, nel senso che quando si trova il terreno ideale per esprimersi, occorre votarsi interamente a quello.

Abbiamo detto più volte di Froome e io non smetterò mai di dire, fregandomene di tutto e di tutti, che in base a doti e talento naturali, lui non sarebbe mai diventato una macchina da Tour e da grandi giri. Ha avuto la fortuna di avere dietro una squadra come la Sky, potente sia economicamente che politicamente, in grado di metterlo nelle condizioni di attuare un programma all'avanguardia che, se rispettato in maniera ligia, poteva dare effetti incredibili. Loro ci hanno messo le condizioni, lui ci ha messo la testa, votandosi interamente alla causa (in quello occorre dargli merito, non avesse avuto la testa che ha avuto, non avrebbe retto a quel regime) ed è venuto fuori quello che abbiamo visto tutti.

Il ruolo dei tecnici, restando in un ambito prettamente formativo, è altresì importante: se nelle categorie giovanili s'insegna a correre nel vero senso della parola (dove intendo lo stare in gruppo, non sprecare energie inutili, utilizzare i rapporti giusti senza esagerare nell'uno o nell'altro senso, correre prendendo anche il vento in faccia etc.etc.), magari è anche più facile vedere quali possono essere le inclinazioni di un ragazzo con l'accumularsi delle esperienze (senza dimenticare poi che discipline come la pista, il ciclocross o anche la MTB sono molto importanti per la crescita). Poi naturalmente c'è l' "occhio", che è quello che porta ad individuare le doti di un ragazzo a prescindere dagli albi d'oro: se un ragazzo fa 20 vittorie all'anno tra gli Allievi perché magari si allena molto più dei suoi coetanei e quindi, anche fisicamente, è già bello che formato, non è detto che negli anni successivi diventi un fuoriclasse (anche perché gli Evenepoel, che pure sono ancora tutti da valutare nel tempo, sono casi più unici che rari). Però se si ci si accorge di certe qualità nel momento in cui l'occasione lo consente, magari si può avere ancora moltissimo margine per lavorarci su. Perché ho insistito molto su Colleoni, pur essendo un ragazzo che finora ha vinto pochissimo (credo che dagli Esordienti ad oggi abbia vinto una sola gara, tralasciando i vari piazzamenti)? Perché ho visto la grinta che ha messo e la tenuta che ha avuto nelle due tappe più dure del Giro Under ed anche se alla fine non ha vinto, non arrivi davanti con gente che si gioca la corsa se non hai un fondo e una resistenza importanti. Mi auguro che Savio, che ha deciso di puntarci a partire dal 2021, venga ripagato ed abbia avuto le stesse intuizioni che ho avuto io, che non sono un tecnico e che giudico da semplice osservatore e addetto ai lavori. Perché se questo ragazzo dovesse diventare un eccellente professionista, allora si dovrebbe essere legittimati a mandare a quel paese tutti quei team manager e direttori sportivi che si vantano di fare 60-70 vittorie all'anno nelle categorie giovanili e per cui i ragazzi sono semplicemente carne da macello.


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Re: Élite - Under 23 2019

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Dimenticavo una cosa: l'alimentazione, che si lega al discorso delle preparazioni. Sicuramente anche da questo punto di vista si sono fatti passi da gigante, dal momento che la figura del nutrizionista è diventata sempre più presente nelle varie squadre (almeno a certi livelli ma penso che anche a livello giovanile si sia diffusa). La corretta alimentazione è sicuramente importante ma il discorso può diventare estremamente pericoloso (perché causa anche scompensi psicologici) se quello del cibo e del peso diventa un'ossessione. Tradotto: quelli che dicono che per vincere si deve stare tirati come chiodi già da una certa età, dicono semplicemente un mare di cazzate. Perché, torno a ripetere, magari a livello giovanile puoi avere riscontri immediati ma poi tra i professionisti, quando trovi corridori che magari si allenano uguale o seguono regimi altrettanto rigorosi ma riescono a sopportarli anche mentalmente, che cosa succede?
Ce ne sono di ragazzi che rischiano di perdersi definitivamente dietro a queste cose, qualcuno l'ha pure dichiarato.


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Re: Élite - Under 23 2019

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Subsonico ha scritto: lunedì 1 luglio 2019, 21:46 Nel silenzio generale mercoledì parte una corsa a tappe di addirittura 4 giorni in Italia: Giro del Veneto, con due tappe nel padovano, una nel vicentino e un arrivo in salita sul Nevegal.
Questa è senza dubbio una buona notizia, considerando che c'è un bisogno di riavere delle belle corse a tappe. Tra l'altro nella formula della gara a tappe il Giro del Veneto manca addirittura dal 2007 (l'ultimo vincitore fu Julian Dario Atehortua, che avevo nominato giorni fa quando parlavo dei colombiani).


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Re: Élite - Under 23 2019

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Abruzzese ha scritto: martedì 2 luglio 2019, 3:20 Dimenticavo una cosa: l'alimentazione, che si lega al discorso delle preparazioni. Sicuramente anche da questo punto di vista si sono fatti passi da gigante, dal momento che la figura del nutrizionista è diventata sempre più presente nelle varie squadre (almeno a certi livelli ma penso che anche a livello giovanile si sia diffusa). La corretta alimentazione è sicuramente importante ma il discorso può diventare estremamente pericoloso (perché causa anche scompensi psicologici) se quello del cibo e del peso diventa un'ossessione. Tradotto: quelli che dicono che per vincere si deve stare tirati come chiodi già da una certa età, dicono semplicemente un mare di cazzate. Perché, torno a ripetere, magari a livello giovanile puoi avere riscontri immediati ma poi tra i professionisti, quando trovi corridori che magari si allenano uguale o seguono regimi altrettanto rigorosi ma riescono a sopportarli anche mentalmente, che cosa succede?
Ce ne sono di ragazzi che rischiano di perdersi definitivamente dietro a queste cose, qualcuno l'ha pure dichiarato.
Questo punto è importante. Se si comincia a voler diventare zombie già dai dilettanti allora buonanotte.


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Re: Élite - Under 23 2019

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Abruzzese ha scritto: martedì 2 luglio 2019, 3:20 Dimenticavo una cosa: l'alimentazione, che si lega al discorso delle preparazioni. Sicuramente anche da questo punto di vista si sono fatti passi da gigante, dal momento che la figura del nutrizionista è diventata sempre più presente nelle varie squadre (almeno a certi livelli ma penso che anche a livello giovanile si sia diffusa). La corretta alimentazione è sicuramente importante ma il discorso può diventare estremamente pericoloso (perché causa anche scompensi psicologici) se quello del cibo e del peso diventa un'ossessione. Tradotto: quelli che dicono che per vincere si deve stare tirati come chiodi già da una certa età, dicono semplicemente un mare di cazzate. Perché, torno a ripetere, magari a livello giovanile puoi avere riscontri immediati ma poi tra i professionisti, quando trovi corridori che magari si allenano uguale o seguono regimi altrettanto rigorosi ma riescono a sopportarli anche mentalmente, che cosa succede?
Ce ne sono di ragazzi che rischiano di perdersi definitivamente dietro a queste cose, qualcuno l'ha pure dichiarato.
Ci vogliono tante cose per fare un atleta e basta che ne salti una per perderlo. Sull'alimentazione ( e quindi sul peso) forse ci sono più rischi nel femminile, nelle mie poche esperienze con le selezioni regionali devo dire però che il problema è sopratutto nel consumo di frutta e verdura, dove di solito tornano indietro vassoi pieni di verdure comuni come insalata, pomodori e carote, salvo poi presentarsi al pomeriggio con mezzo litro di sali :hammer: :hammer:

Come diceva un ex allenatore di ciclismo che oggi si occupa di pallavolo: se spremi il corridore vince, ma poi quando vince meno finisce per smettere, se non lo spremi si stacca e prima o poi smette lo stesso. :mrgreen:

P.S. Lo sviluppo fisico può portare a delle differenze tali in certe fasce di età, che diventa anche difficile far restare coi piedi per terra certi elementi, gli basta così poco per vincere.


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Re: Élite - Under 23 2019

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Ecco a voi la top ten del Trofeo Città di Brescia.
Sicuramente Smarzaro ha trionfato in maniera veramente netta. :clap:

Saluti,Leonardo
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Re: Élite - Under 23 2019

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Giusto per ribadire che essere crossisti è veramente dannoso per la strada :D :D :D :D


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Re: Élite - Under 23 2019

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Ieri, come anticipato nei giorni precedenti, è scattato il Giro del Veneto a tappe, con successo di Davide Casarotto al termine di una fuga (quest'anno si è visto un po' a sprazzi, tuttavia dallo scorso anno ha cominciato a farsi vedere un po' di più nelle posizioni buone):

http://www.cicloweb.it/2019/07/03/giro- ... nhuIF1524s


Questa volta beffata la Zalf, dove tuttavia si mostra ancora in buona condizione Matteo Zurlo (fratello minore di Federico), che una decina di giorni fa aveva ottenuto la sua prima vittoria tra i dilettanti, aggiudicandosi il Giro del Piave.


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Re: Élite - Under 23 2019

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Ieri seconda tappa e volatone di gruppo, con successo di Leonardo Marchiori su Francesco Zandri (da juniores aveva fatto belle cose) e Jalel Duranti. Come potete leggere dalla news però, protagonista in negativo ieri è stata la giuria, che ha combinato un bel pastrocchio durante la tappa:

http://www.cicloweb.it/2019/07/04/venet ... DMD6HVPJqw


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Re: Élite - Under 23 2019

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A Monte Berico è stato Riccardo Lucca a trionfare nella terza tappa. Ragazzo che prometteva molto bene da juniores mentre tra gli Under 23 finora le cose non sono andate sempre per il verso giusto (e lo dimostrano anche i tre cambi di casacca in tre stagioni, dopo aver militato anche in Zalf e Colpack, prima di approdare in Work Service). Domani gran finale sul Nevegal, con Matteo Zurlo in maglia di leader e con la Zalf che avrà eventualmente anche Faresin da giocarsi :

http://www.cicloweb.it/2019/07/05/numer ... di-leader/


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Re: Élite - Under 23 2019

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Alla fine la Zalf, che sembrava avere la corsa in pugno, si ritrova clamorosamente beffata proprio sul più bello. La vittoria però sorride a Simone Ravanelli: stavo pensando che nei giorni scorsi mi sarei aspettato qualcosa in più dall'atleta del Gavardo, che però sul Nevegal alla fine si è preso tutto, tappa e classifica finale. Notevolissima la prova odierna di Di Felice, settimo classificato (lui che nasce come velocista):

http://www.cicloweb.it/2019/07/06/simon ... OBsSkV7o58


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Re: Élite - Under 23 2019

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Non pago del successo ottenuto in Veneto, Simone Ravanelli ha voluto fare anche il profeta in patria andando a vincere la Pessano-Roncola nella giornata di domenica (abita proprio a pochi chilometri dall'arrivo).
Segnali di nuovo incoraggianti per Andrea Bagioli, che dopo un pessimo periodo dal punto di vista fisico, sta ritrovando una buona gamba in vista del Giro della Valle d'Aosta.


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Re: Élite - Under 23 2019

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Abruzzese ha scritto: martedì 9 luglio 2019, 4:19 Non pago del successo ottenuto in Veneto, Simone Ravanelli ha voluto fare anche il profeta in patria andando a vincere la Pessano-Roncola nella giornata di domenica (abita proprio a pochi chilometri dall'arrivo).
Segnali di nuovo incoraggianti per Andrea Bagioli, che dopo un pessimo periodo dal punto di vista fisico, sta ritrovando una buona gamba in vista del Giro della Valle d'Aosta.
Ravanelli è il corridore della categoria che sto seguendo di più in questa stagione
classe '95, sta avendo una maturazione lenta, cresce un gradino di anno in anno, segno che lo stanno facendo lavorare e allenare in maniera conscenziosa alla BSCarrera
nei prossimi anni si potrà togliere soddisfazioni importanti


2022: Rund um Koln, Giro t.20, combinata giro
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Re: Élite - Under 23 2019

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Visconte85 ha scritto: domenica 14 luglio 2019, 12:46
Abruzzese ha scritto: martedì 9 luglio 2019, 4:19 Non pago del successo ottenuto in Veneto, Simone Ravanelli ha voluto fare anche il profeta in patria andando a vincere la Pessano-Roncola nella giornata di domenica (abita proprio a pochi chilometri dall'arrivo).
Segnali di nuovo incoraggianti per Andrea Bagioli, che dopo un pessimo periodo dal punto di vista fisico, sta ritrovando una buona gamba in vista del Giro della Valle d'Aosta.
Ravanelli è il corridore della categoria che sto seguendo di più in questa stagione
classe '95, sta avendo una maturazione lenta, cresce un gradino di anno in anno, segno che lo stanno facendo lavorare e allenare in maniera conscenziosa alla BSCarrera
nei prossimi anni si potrà togliere soddisfazioni importanti
Visto che l'hai chiamato, ha tirato fuori un'altra grande prestazione, vincendo il Giro del Medio Brenta ieri ;)

Sarà stata la sicurezza del passaggio nell'Androni, dopo la splendida prestazione al Giro dell'Appennino (in cui non aveva lesinato una mano a Cattaneo e Masnada :D ) ma adesso sembra che abbia trovato finalmente anche feeling con la vittoria. Quando passò dilettante riuscì a far vedere alcune cose interessanti al primo anno (si comportò abbastanza bene al Valle d'Aosta, quando era in Palazzago), poi però alternava spesso buone giornate a periodi decisamente più anonimi. Sicuramente potrebbe essere un'altra delle belle scommesse di Savio.

In tema di assoli, ieri grande prestazione pure per Andrea Cacciotti della Casillo Maserati, che si è aggiudicato la Freccia dei Vini con un cospicuo distacco.


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Re: Élite - Under 23 2019

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Scheda e lista partenti ufficiale del Giro della Valle d'Aosta
http://www.cicloweb.it/2019/07/15/giro- ... osta-2019/


Winter
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Re: Élite - Under 23 2019

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Speriamo di vedere i nostri protagonisti
magari qualche piccolo scalatore ;)

Curioso di vedere rubio se regge le fatiche del giro


Basso
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Re: Élite - Under 23 2019

Messaggio da leggere da Basso »

Prima giornata decisamente caotica http://www.cicloweb.it/2019/07/16/hinds ... a-prologo/ :)


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scile
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Problemi anche oggi al VDA col gruppo che ha sbagliato strada. Attualmente la corsa è neutralizzata.


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Abruzzese
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Re: Élite - Under 23 2019

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Certo che tra errori dei cronometristi e degli addetti del percorso, quest'anno siamo partiti proprio male :( :(


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Re: Élite - Under 23 2019

Messaggio da leggere da Winter »

Brutta giornata
di solito i problemi succedevano sempre in svizzera
se resta così classifica segnata
ma scaroni?

Oggi saranno arrivati tardissimo in albergo
5 squadre erano in bassa valle..
piccolo san bernardo eterno..tunnel pullman bloccato


Basso
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Re: Élite - Under 23 2019

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Comincio dalla fine: come giornalisti siamo arrivati in albergo esattamente alle 23.57 (a Saint Christophe, non quindi così lontano come quelli in bassa valle) :D

Scaroni stava male, già scendendo in auto dal Piccolo San Bernardo ha avuto problemi (vomito, per essere chiari).

Le squadre, principalmente quelle italiane, sono sul piede di guerra: più d'una ha minacciato di non presentarsi domani alla partenza, vediamo se alle parole seguono i fatti.

Per la cronaca di questa tappa veramente pazza ;) http://www.cicloweb.it/2019/07/17/ide-s ... -protesta/


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Re: Élite - Under 23 2019

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secondo voi in quanti ripartono domani ?


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2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
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Re: Élite - Under 23 2019

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Basso ha scritto: giovedì 18 luglio 2019, 0:33 Comincio dalla fine: come giornalisti siamo arrivati in albergo esattamente alle 23.57 (a Saint Christophe, non quindi così lontano come quelli in bassa valle) :D

Scaroni stava male, già scendendo in auto dal Piccolo San Bernardo ha avuto problemi (vomito, per essere chiari).

Le squadre, principalmente quelle italiane, sono sul piede di guerra: più d'una ha minacciato di non presentarsi domani alla partenza, vediamo se alle parole seguono i fatti.

Per la cronaca di questa tappa veramente pazza ;) http://www.cicloweb.it/2019/07/17/ide-s ... -protesta/
alle sei son passato davanti all'albergo delle 5 squadre .. erano ancora li
Purtroppo logisticamente non è semplice , avere gli alberghi in valle e dover andar nella valle della tarentaise..

Complimenti per l'articolo , finalmente ho capito com è andata
Purtroppo organizzativamente credo sia uno dei giorni peggiori per il giro della valle :(
Oggi è una tappa molto dura..
in piu' c'e' lo sterrato .. (e non è quello della lpbf)
speriamo in bene

i 3 seg racing (squadra che mi sta diventando sempre piu' antipatica) , tre minuti avanti al gruppo ?


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Re: Élite - Under 23 2019

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Winter ha scritto: giovedì 18 luglio 2019, 7:07 i 3 seg racing (squadra che mi sta diventando sempre piu' antipatica) , tre minuti avanti al gruppo ?
Esatto: la direzione corsa ha dato il via al gruppo (unito, prima dello stop la situazione era 20 nel gruppo dei migliori Rubio/Bagioli, giusto per chiamarlo così; ad una ventina di secondi un'ulteriore ventina, suppergiù, quindi alcuni staccati, poi a circa 2' la ventina con la maglia gialla, quindi svariati atleti dispersi uno ad uno). A molti ragazzi questo non è andato bene e hanno di fatto chiamato il barrage, restando fermi: Beza è partito dopo circa 1', a quanto m'hanno detto stamattina, "dall'autobarrage", venendo poco dopo imitato dai 3 SEG.


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Re: Élite - Under 23 2019

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Oggi inkelaar grandissima vittoria
corsa ormai anarchica
schelling perde tantissimo
bellicaud , che è venuto per preparare l avenir si ritrova in maglia
con van sevenant a un minuto
inkelaar a dieci

Dei nostri bene Oldani e conca
Oldani che fisico ha?


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Re: Élite - Under 23 2019

Messaggio da leggere da Basso »

Winter ha scritto: giovedì 18 luglio 2019, 18:35 Oggi inkelaar grandissima vittoria
corsa ormai anarchica
schelling perde tantissimo
bellicaud , che è venuto per preparare l avenir si ritrova in maglia
con van sevenant a un minuto
inkelaar a dieci

Dei nostri bene Oldani e conca
Oldani che fisico ha?
La cronaca con intervista ad Oldani. Le sue parole fuori onda "sono tutto fuorché uno scalatore" :D http://www.cicloweb.it/2019/07/18/kevin ... nda-tappa/


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Re: Élite - Under 23 2019

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Peccato , speravo fosse uno scalatore
ottimo articolo
domani sarà di nuovo battaglia
bellicaud non ha la squadra per tenere la maglia
se fossi in lui tornerei all attacco


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Re: Élite - Under 23 2019

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Winter ha scritto: giovedì 18 luglio 2019, 18:35 Dei nostri bene Oldani e conca
Oldani che fisico ha?
Stefano è un ragazzo che se la cava bene su vari percorsi, anche se attualmente gli manca un qualcosa per portarlo ad eccellere veramente su un terreno. Da Juniores è stato campione italiano a cronometro ed ha praticato pista per diversi anni (credo che abbia vinto almeno un tricolore anche lì nelle altre categorie giovanili). In volata è abbastanza veloce, tanto che quest'anno si è piazzato bene in varie gare, anche se non ha uno spunto tale da battere i velocisti. In salita sa tenere sulle medie distanze ma, come dice lui stesso, non è uno scalatore. Finora comunque per essere la prima annata con la Kometa è stata decisamente buona, manca solo la vittoria.

Per il resto, continuano ad essere un po' enigmatiche le prestazioni di Battistella e Bagioli: il primo finora nelle gare a tappe di notevole durezza disputate o si è ritirato per problemi fisici oppure è naufragato; Bagioli veniva da un periodo complicato ma dopo il Giro si stava riprendendo bene. Ho letto dalla cronaca che ha provato ad andare in fuga e non so se anche l'epilogo della tappa di mercoledì possa aver influito a livello di morale, sta di fatto però che è finito fuori da qualsiasi discorso concernente anche piazzamenti di rincalzo. Certo, la certezza del passaggio in Deceuninck può avergli dato nuove sicurezze, però finora nelle gare a tappe ha avuto, per vari motivi, prestazioni troppo altalenanti.
Monaco, come detto altre volte, sempre lì ma manca quel qualcosa per fare un deciso salto di qualità.
Mi fa piacere invece vedere ancora protagonista Conca, Savio potrebbe aver investito decisamente bene.

Infine Rubino: per lui ambientamento finora non così semplice nel salto dagli juniores ad un calendario comprendente gare con i professionisti e gare Under impegnative. Per adesso nessun acuto degno di nota, vedremo nel prosieguo.


"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

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Winter
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Re: Élite - Under 23 2019

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Anche oggi grandissimo spettacolo
Van sevenant dubito che perderà la maglia
Oggi i nostri han cercato il riscatto
però con risultati deludenti
nei primi 20..della generale due dei nostri
conca e baldaccini
conca è 1.90
baldaccini è almeno scalatore?


Basso
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Re: Élite - Under 23 2019

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Confermo, bella tappa http://www.cicloweb.it/2019/07/19/miche ... rza-tappa/

Baldaccini se la cava in salita, ma dal mio punto di vista, e spero vivamente di sbagliarmi, non sarà uno scalatore importante tra i grandi.


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Abruzzese
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Re: Élite - Under 23 2019

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Baldaccini andava bene in salita da juniores, anche se non parliamo propriamente di uno scalatore. È uno che si difende bene sui percorsi misti ma finora non ha mai fatto vedere cose veramente eclatanti in determinati contesti (oltre al fatto che, credo, abbia spesso lavorato per i suoi compagni in Colpack).

Purtroppo questo è quanto, andare a vedere le risultanze nella singola giornata conta fino ad un certo punto. Di scalatori col fisico minuto non se ne vedono molti ormai (ora come ora mi viene in mente il solo Aldo Caiati della Zalf, non presente alla gara ma comunque abbastanza incostante nel rendimento finora).

Comunque mi fa piacere che Bagioli si sia focalizzato almeno sulla maglia dei GPM (ricordo quando proprio ai tempi della Colpack la portò a casa Ciccone lì in Valle D'Aosta) una volta che l'obiettivo classifica è definitivamente sfumato.


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Re: Élite - Under 23 2019

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Basso ha scritto: venerdì 19 luglio 2019, 22:48 Confermo, bella tappa http://www.cicloweb.it/2019/07/19/miche ... rza-tappa/

Baldaccini se la cava in salita, ma dal mio punto di vista, e spero vivamente di sbagliarmi, non sarà uno scalatore importante tra i grandi.
Ma i ragazzi esclusi per comportamento non regolamentare cosa hanno combinato?


Winter
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Re: Élite - Under 23 2019

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Sì saranno attaccati alle ammiraglie (pratica molto diffusa)


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