Salve a tutti, apro questo topic sperando di non esser banale, ma visto che vi leggo belli attivi sui due pedali vi chiedo: foste fermi da mesi (per pigrizia, abitudine di dormire fino a tardi e altri vizi che vi siete addossati nell'invecchiare), da cosa ripartireste?
Detto così risulta sicuramente troppo vago: sono in buona forma (peso 60 per 180 cm) visto che ho accantonato la bici da tempo ma mi muovo comunque abbastanza, vorrei ripartire ma l'ultima volta che tentati fu una vera mazzata.
Il mio problema è che vivo in zona collinare (Fiesole, quando monto in sella faccio le strade su cui correranno il Mondiale 2013), quindi praticamente come mi muovo trovo salita: mi è sempre piaciuto di più un percorso "movimentato" che uno piatto (per questo spesso mi sgancio da mio padre, che ama invece più la pianura), ma ammetto che pensare di ripartire sui ritmi e sui percorsi che facevo quando andavo con regolarità è una follia.
Da cosa ripartireste? Nutrizione, chilometraggio, percorso...tutto quello che mi consigliereste insomma.
Ciao e grazie
Ripartire!
Re: Ripartire!
ciao, ti dico come ho fatto io. Non so se sia giusto o sbagliato, cmq giorno dopo giorno sto vedendo dei miglioramenti.
Premessa, erano 10 anni che non toccavo la bici, abbastanza schifato dall'agonismo. Al contrario di te, però, ero diventato obeso a causa di una vita ultrasedentaria per via del mio lavoro. In più fumavo un pacchetto di sigarette al giorno (stress dal lavoro) e la mia birretta (sciallo post-lavoro
giornaliera ci stava sempre. Insomma, uno schifo. Presumibilmetne,ero quindi in condizioni molto peggiori di te.
Ad ogni modo, dopo essermi messo in riga con l'alimentazione ed eliminato alcool e fumo, il primo mese ho cercato di non utilizzare MAI la corona grande (50 o 53), mantenendo una buona cadenza (100-105 pedalate al minuto), viaggiando per lo più con un 34/18-19.
Per quanto riguarda i percorsi e la frequenza di uscite: sono dell'avviso che sia meglio uscire frequentemente con chilometraggi ridotti, almeno all'inizio (anche se tendo a fare così tuttora). Quindi 4-5 uscite a settimana. La prima settimana, non ho mai superato i 40 km (la prima uscita, attorno ai 20!), mentre le restanti del primo periodo mai sopra i 60-5 km.
Per quanto riguarda l'altimentria sono convinto che qualche strappetto qua e la non faccia male, anzi. Aiuta a variare la frequenza cardiaca (non ci metterai tanto ad andare in acido:), a variare il ritmo ed abituarti pian pianino a carichi maggiori. Quindi, se nell'arco di un'uscita poniamo di 50 km vuoi inserire 3 o 4 strappetti di 1- 1.5 km per me fai bene.
Ultima cosa: più che fisicamente, l'ostacolo maggiore all'inizio è stato psicologico. Non è facile ricominciare a pedalare, poichè le gambe molto spesso non rispondono a dovere. Inotre, sempre durante le prime settimane, la fase più dura sarà il recupero che migliorerai con tempo: se qualche giorno ti sentissi scarico, è meglio evitare di uscire e rilassarsi.
Buone pedalate e in bocca al lupo
ciao!
ps: 180 x 60 kg? Mangia!
Premessa, erano 10 anni che non toccavo la bici, abbastanza schifato dall'agonismo. Al contrario di te, però, ero diventato obeso a causa di una vita ultrasedentaria per via del mio lavoro. In più fumavo un pacchetto di sigarette al giorno (stress dal lavoro) e la mia birretta (sciallo post-lavoro
giornaliera ci stava sempre. Insomma, uno schifo. Presumibilmetne,ero quindi in condizioni molto peggiori di te.Ad ogni modo, dopo essermi messo in riga con l'alimentazione ed eliminato alcool e fumo, il primo mese ho cercato di non utilizzare MAI la corona grande (50 o 53), mantenendo una buona cadenza (100-105 pedalate al minuto), viaggiando per lo più con un 34/18-19.
Per quanto riguarda i percorsi e la frequenza di uscite: sono dell'avviso che sia meglio uscire frequentemente con chilometraggi ridotti, almeno all'inizio (anche se tendo a fare così tuttora). Quindi 4-5 uscite a settimana. La prima settimana, non ho mai superato i 40 km (la prima uscita, attorno ai 20!), mentre le restanti del primo periodo mai sopra i 60-5 km.
Per quanto riguarda l'altimentria sono convinto che qualche strappetto qua e la non faccia male, anzi. Aiuta a variare la frequenza cardiaca (non ci metterai tanto ad andare in acido:), a variare il ritmo ed abituarti pian pianino a carichi maggiori. Quindi, se nell'arco di un'uscita poniamo di 50 km vuoi inserire 3 o 4 strappetti di 1- 1.5 km per me fai bene.
Ultima cosa: più che fisicamente, l'ostacolo maggiore all'inizio è stato psicologico. Non è facile ricominciare a pedalare, poichè le gambe molto spesso non rispondono a dovere. Inotre, sempre durante le prime settimane, la fase più dura sarà il recupero che migliorerai con tempo: se qualche giorno ti sentissi scarico, è meglio evitare di uscire e rilassarsi.
Buone pedalate e in bocca al lupo
ciao!
ps: 180 x 60 kg? Mangia!
Ultima modifica di pacho il giovedì 26 aprile 2012, 19:05, modificato 1 volta in totale.
Utenti ignorati: Strong, Salvatore77, beppesaronni
Re: Ripartire!
Io ripartirei dalla bici, e lascerei perdere il percorso e l'alimentazione! Ti cambi e parti, e quando sei stanco torni a casa. Che siano 5 o 50 km poco importa, è pur sempre un punto di partenza e non puoi davvero pretendere niente!
Re: Ripartire!
Anch'io non la farei tragica: conosco un sacco di gente che ha cominciato dopo i 40 (tra cui il sottoscritto... 
), spesso senza una base atletica relativa a pratiche precedenti. Anzi, ho presente anche dei casi di inizi coincidenti con l'andata in pensione (magari quando ci si andava un po' prima... 
): sapete com'è, la giornata libera davanti diventa un lago da attraversare, bisogna sfuggire alla depressione, o all'eccesso di entusiasmo per essersi levati dalle balle i colleghi, i figli sono grandi, la sciura Maria è contenta perché deve fare le pulizie, e tanto di trombare non se ne parla più... 
Bene, alcuni di questi novellini della terza età mi danno la paga, o comunque sono capaci di dare filo da torcere a chiunque.
In fin dei conti, a patto di conservare un fisico integro, il ciclismo è uno sport isometrico come pochi: la curva del miglioramento iniziale di prestazioni è estremamente favorevole. Un po' come nella corsa e nello sci di fondo, ma col vantaggio di un gesto atletico molto meno traumatico per le articolazioni, cadute a parte. Naturalmente cercando di evitare errori clamorosi, tipo fare 400 km dopo poche uscite (a me capitò di buttarmi in una Granfondo di 175 km con 18 salite al secondo anno di pratica: arrivai morto, ma il terzo giorno resuscitai...).
Quindi direi che il buon senso è il miglior consigliere, soprattutto all'inizio-inizio: uscite ben distribuite nel tempo ma costanti, km in progressione. Dopotutto ne bastano 5 in più alla settimana per trovarsi già alla fine del primo anno a coprire distanze superiori ai 100 km. E se si abita sul Mortirolo, pazienza: tenersi un po' di energie per il ritorno a casa, tantopiù che i rapporti di una compact o di una tripla al giorno d'oggi consentono di andare in agilità in quasi ogni situazione...
), spesso senza una base atletica relativa a pratiche precedenti. Anzi, ho presente anche dei casi di inizi coincidenti con l'andata in pensione (magari quando ci si andava un po' prima... ): sapete com'è, la giornata libera davanti diventa un lago da attraversare, bisogna sfuggire alla depressione, o all'eccesso di entusiasmo per essersi levati dalle balle i colleghi, i figli sono grandi, la sciura Maria è contenta perché deve fare le pulizie, e tanto di trombare non se ne parla più... Bene, alcuni di questi novellini della terza età mi danno la paga, o comunque sono capaci di dare filo da torcere a chiunque.
In fin dei conti, a patto di conservare un fisico integro, il ciclismo è uno sport isometrico come pochi: la curva del miglioramento iniziale di prestazioni è estremamente favorevole. Un po' come nella corsa e nello sci di fondo, ma col vantaggio di un gesto atletico molto meno traumatico per le articolazioni, cadute a parte. Naturalmente cercando di evitare errori clamorosi, tipo fare 400 km dopo poche uscite (a me capitò di buttarmi in una Granfondo di 175 km con 18 salite al secondo anno di pratica: arrivai morto, ma il terzo giorno resuscitai...).
Quindi direi che il buon senso è il miglior consigliere, soprattutto all'inizio-inizio: uscite ben distribuite nel tempo ma costanti, km in progressione. Dopotutto ne bastano 5 in più alla settimana per trovarsi già alla fine del primo anno a coprire distanze superiori ai 100 km. E se si abita sul Mortirolo, pazienza: tenersi un po' di energie per il ritorno a casa, tantopiù che i rapporti di una compact o di una tripla al giorno d'oggi consentono di andare in agilità in quasi ogni situazione...
Ringrazio la mia mamma per avermi fatto studiare da ciclista
Re: Ripartire!
quoto tutti quanti. a me accade periodicamente ogni 4-5 anni: mollo li' la bici da corsa per mesi, talvolta un anno... pur tenendomi la gamba dagli spostamenti quotidiani in bici che sono pur sempre quel fondo di 20-25 km al di' per tutto l'anno...
la ripartenza per me fa rima solo con divertimento.
non guardare nulla, ne' la bici ne' l'alimentazione ne' il peso ne' la velocita': goditela.
corona piccola davanti per non sfasciarti la gamba subito, uscite progressive partendo da pochi km intorno a casa, una volta o due la settimana, buona musica nelle orecchie (se pedali con le cuffie) e via...
se poi trovi un "socio" nelle tue stesse condizioni e' l'ideale
la ripartenza per me fa rima solo con divertimento.
non guardare nulla, ne' la bici ne' l'alimentazione ne' il peso ne' la velocita': goditela.
corona piccola davanti per non sfasciarti la gamba subito, uscite progressive partendo da pochi km intorno a casa, una volta o due la settimana, buona musica nelle orecchie (se pedali con le cuffie) e via...
se poi trovi un "socio" nelle tue stesse condizioni e' l'ideale
"Il male trionfa sempre, perche' il bene e' stupido" [Lord Casco]
@cauz_ | bidonmagazine.org | confindustrial.noblogs.org
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Re: Ripartire!
Grazie a tutti ragazzi, non volevo romanzare la cosa se così vi è parso, chiedevo solo se avevate suggerimenti per ripartire, e me ne avete dati di preziosi.
Il punto come detto è che visto dove abito è davvero dura trovare il percorso adatto per rimettere benzina nelle gambe, l'idea che avevo io ero provare a vedere il miglioramento progressivo su un percorso di un 20-25 km di cui 6-7 in salita...ma probabilmente rischierei di perdermi dietro al cronometro e diventare di cemento nel giro di mezz'ora.
Domattina se sto un pò meglio (l'allergia mi dà problemi respiratori nel periodo) provo ad avventurarmi, andrò dove mi porta il cuore
Il punto come detto è che visto dove abito è davvero dura trovare il percorso adatto per rimettere benzina nelle gambe, l'idea che avevo io ero provare a vedere il miglioramento progressivo su un percorso di un 20-25 km di cui 6-7 in salita...ma probabilmente rischierei di perdermi dietro al cronometro e diventare di cemento nel giro di mezz'ora.
Domattina se sto un pò meglio (l'allergia mi dà problemi respiratori nel periodo) provo ad avventurarmi, andrò dove mi porta il cuore
Re: Ripartire!
levegn ha scritto:Grazie a tutti ragazzi, non volevo romanzare la cosa se così vi è parso, chiedevo solo se avevate suggerimenti per ripartire, e me ne avete dati di preziosi.
Il punto come detto è che visto dove abito è davvero dura trovare il percorso adatto per rimettere benzina nelle gambe, l'idea che avevo io ero provare a vedere il miglioramento progressivo su un percorso di un 20-25 km di cui 6-7 in salita...ma probabilmente rischierei di perdermi dietro al cronometro e diventare di cemento nel giro di mezz'ora.
Domattina se sto un pò meglio (l'allergia mi dà problemi respiratori nel periodo) provo ad avventurarmi, andrò dove mi porta il cuore
le prime volte lascia a casa il computerino. Senza si vive anche meglio
Re: Ripartire!
Butta via il cronometro, l'indice di miglioramento è dato dal divertimento sotto sforzo: quando sentirai che sarà divertente fare fatica sarai sulla buona strada. Unico consiglio tecnico, già citato e sperimantato sulle gambe di tutti: agile, agile, agile per i primi mille o duemila chilometri e la forma arriva da sé.
Buone pedalate
Buone pedalate