Granfondo 2011

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il Cannibale
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Granfondo 2011

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Già che ci sono apro il primo 3D in questo spazio... Passerò alla storia per essere stato il primo!!!! :D


Buone gf a tutti!


"Gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare!"

Chissà com'è adesso la Domenica con Lei, dimmelo tu, che puoi sentire i brividi che da, dille che io, che io non l'ho tradita, che io non l'ho dimenticata mai... ed è per questo che ritornerei!
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Woodstock
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Re: Granfondo 2011

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Nel mese di maggio mi piacerebbe fare una capatina in Toscana per una GF, avevo pensato alla Michele Bartoli o alla Vernaccia, qualcuno di voi le ha mai corse?


Ve lo meritate Alberto Sordi!
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Plata
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Re: Granfondo 2011

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Ciao Wood,

io le ho fatte entrambe. Della Vernaccia non ho bellissimi ricordi, un po' perchè ero alle prime armi e un po' per il percorso non propriamente "bellissimo" a mio modo di vedere. L'inizio è davvero impegnativo, le salite non sono mai lunghissime ma ci sono delle rampe che una dopo l'altra ti stendono. Io ovviamente partii a tutta e alla fine, cotto come ero, svoltai per il medio. certo che poi questo è un parere ormai datato e che andrebeb rivisitato con una nuova partecipazione, perchè in fondo quelle zone sono piuttosto caratteristiche, anche se si può trovare molto di meglio in quella zona eh, se si cerca la Toscana da cartolina. Ultima cosa su quella mi ricordo delle strade (soprattutto a inizio gara) ai limiti della vergogna, tanto che persi una borraccia e l'altra feci un salvataggio alla Rampulla.

Per quanto riguarda la Michele Bartoli, sarà che l'ho fatta quest'anno in un periodo molto buono, che è la gara di casa e che alal partenza ci vado in bici... beh. direi che la preferisco.
Il percorso è più lungo della vernaccia, quest'anno 172 km. Non è difficilissima eh, intendiamosi, ma tia ssicuro che all'arrivo ci si passa molto provati. All'inizio si sviluppa quasi come gara in circuito, data la velocità, poi le cose iniziano a cambiare sulla terza salita. Mai terribile, ma la discesa richiede tanta attenzione. Strada strettissima e tecnica, la selezione si fa lì. Poi da lì ancora alternanza di strade ampie e strette, fino all'inizio della salita del Fiano. 5 km con punte velenose nel finale, breve discesa pericolosa e poi il lungo va a fare la salita del passo Sella, molto bella e regolare, che porta al punto di più alto di circa 800 m slm. Da qui inizia la follia: circa 45 km fra discesa e pianura che ti bruciano e ti uccidono. Per uno scalatore questo tratto è il più pericoloso, e biogan giocare d'intelligenza prima. Mai arrivare in cima al passo sella da solo, mai staccare gli altri in discesa, tutto stà nel sapersi costruire un gruppetto per spartirsi i compito nei falsopiani e nella piana. Chi non lavora poi c'è sempre, ma più gente c'è più c'è la possibilità di trovare altri disposti a darti una mano.
Finito questo tratto da "male al sedere" e da medie allucinanti, inizia il finale da classica vera, quando sono già stati percorsi circa 130-140 km. Prima una salita media, poi discese impegnative se non le conosci (io sono della zona e andavo a colpo sicuro), poi saliscendi per rovianrsi le gambe, altra salita media con nel finale il muro di San Gennaro, nel quale almeno te potresti aggrapparti a qualche lontana affinità territoriale. Io invece mi sono aggrappato alla bici e l'ho fatto a piedi, esagerando fra l'altro, perchè credevo che fosse da fare interamente e lì ci vuole una forza e bravura che non ho. Invece era solo il primo tratto e a saperlo ci potevo tranquillamente provare a farlo in bici.
Poi ancora discesa, un sorso di pianura, e via con la salita sterrata di San Martino. La salita in se non è impegnativa, è anzi molto veloce e bisogna avere il fegato nei tornanti a velocità sostenuta. Finito lo stratto una bella rampa nascosta, in asfalto, dà l'arrivederci alla sopracitata località fantasma. Ancora breve discesa, un pochino di pianura e arrivo in salita. Fine.

Io in quest'ultima mi sono divertito parecchio, fu una bella giornata. Andai in crisi nella salita dopo il lungo tratto di pianura, della serie che fui staccato da ogni componente del gruppetto che tanto amorevolmente avevo costruito. Al ristoro in cima mi fermai a mò di cicloturista e scolai 4 bicchieri di Coca Cola. Da lì in poi fui un'altra persona, feci tutto il resto della gara in solitaria, ma non perchè non trovai nessuno, ma perchè andavo come un treno e non mi faceva voglia accodarmi a qualcuno. Fu proprio una bella sensazione. Dopo l'arrivo ottimo pastaparty con amici, e quindi ritorno in bici verso casa. 200 km in tutto, e se non avessi fatto una gara anche il giorno prima (ma soprattutto calcolato meglio il reintegro calorico) non avrei avuto quella crisi e sarei andato molto meglio, ma gli errori sono fatti apposta per imparare.


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il Cannibale
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Re: Granfondo 2011

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Come al solito inizierò la stagione la prima Domenica di Febbraio: il 6 a Loano..... speremmu!


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Plata
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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da Plata »

il Cannibale ha scritto:Come al solito inizierò la stagione la prima Domenica di Febbraio: il 6 a Loano..... speremmu!
Spero per te che il tempo sia migliore di questo giorni... :roll:


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Re: Granfondo 2011

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Ieri prima gara dell'anno!

Percorso molto bello, la mia "gara" è stata letteralmente una passeggiata turistica: all'inizio della prima salita ero negli ultimi 50 e facevo delle ripetute: 2 minuti 5/8 battiti sotto soglia poi riposo, mi divertivo a superare quelli che non erano in giornata ai 20 km/h e poi farmi raggiungiere, quindi ripartire (mi avranno tirato cristi e madonne! :lol: ) poi nella mezza costa di Arnasco sono andato in scioltezza, mentre lo sravaion l'ho fatto costante a 10/12 battiti sotto la soglia, alla media di 17 km/h circa fin dove non ho incontrato un mio amico che ha forato, mi sono fermato ad aiutarlo e, siccome aveva il copertoncino ridotto male l'ho "scortato" fino al traguardo. Alla fine 100 km circa con 1585 mt di dislivello alla "folle" media di 25.4 km/h REALI, in classifica ci simo trovati tutti con 1 km/h in meno...mah...
Un buon allenamento. Mai andato fuori soglia. Giornata stupenda, 15° a Bardineto!!!! Mi sono tolto i gambali quando ho aiutato il mio amico per la foratura, spettacolare!


Domenica a Laigueglia col coltello fra i denti! :) 8-)


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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da il Cannibale »

Domani Laigueglia...


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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da il Cannibale »

... che skyfo!!!
111 Km 1732 mt di dislivello in 3h 53m media 28.2 km/h (dati REALI del mio Garmin...)


Sono avvilito, inca...volato e, soprattutto, deluso :(


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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da uffa »

dai, 1.2 km/h di media meglio di fabioilpazzo!

p.s.

i conti non tornano, dovrebbe essere 28.6 di media! non ti avvilire, è solo febbraio, gli scalatorini sono come i diesel...


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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da il Cannibale »

uffa ha scritto:dai, 1.2 km/h di media meglio di fabioilpazzo!

p.s.

i conti non tornano, dovrebbe essere 28.6 di media! non ti avvilire, è solo febbraio, gli scalatorini sono come i diesel...
Si, ho sbagliato a digitare, è 28.6 km/h di media.... In classifica mi hanno attribuito 29.26 km/h di media con 4h 00m 02 s ti tempo dal via e 03h 55m 50s di real time... mah :(


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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da il Cannibale »

e Domenica terza stagionale... Camogli... vediamo :?:


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Nievole
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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da Nievole »

Spostatemelo!

Dopo 2 mesi di tentativi infruttuosi riesco a fare il login! Evviva!

Tornando in topic, la prima domenica di marzo ci sarebbe una GF interessante, Fabio non te ne ha parlato? :D

Meglio la Bartoli cmq: parlando per esperienza personale, della Vernaccia salvo solo gli ultimi 30-40 km molto impegnativi e la location. Caos in partenza, strade spesso rovinate e panorami che vengono pubblicizzati ma dei quali non si ha quasi traccia lungo il percorso sono i punti negativi.

Invece Montecarlo ha l'ottima location, le zone veramente panoramiche da metà in poi, il minor numero di partecipanti e il tratto finale che sembra davero rubato ad una classica del nord.
Anche qui qualche punto dolente però c'è, primo tra tutti quell'orribile tratto di 40 km senza un metro di salita, anche i ponti hanno pendenze negative.

Ma l'importante è che dopo 2 mesi riesco a fare il login, alleluja.


:bici:
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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da Plata »

Nievole ha scritto:la prima domenica di marzo ci sarebbe una GF interessante
È la prima di Maggio, non di Marzo... :mrgreen:

A questo punto direi di iniziare con un po' di marketing :P
http://gfdellecerbaie.blogspot.com/


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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da il Cannibale »

Plata ha scritto:
Nievole ha scritto:la prima domenica di marzo ci sarebbe una GF interessante
È la prima di Maggio, non di Marzo... :mrgreen:

A questo punto direi di iniziare con un po' di marketing :P
http://gfdellecerbaie.blogspot.com/

l' 1 Maggio è il mio compleanno... mi faccio questo regalo?? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


Se vi dico che ci sarò, mi fate entrare in griglia VIP? (Come regalo di compleanno, si intende ;) )


PS Agli organizzatori: per piacere, niente tratto dietro macchina ad andatura controllata che è il momento più teso e pericoloso di una GF :ugeek:


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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da il Cannibale »

...... E domani si va a Camogli... probabilmente sotto la neve :shock:

PS: Rinnovo la richiesta: :mrgreen:

[quote="il CannibaleSe vi dico che ci sarò, mi fate entrare in griglia VIP? (Come regalo di compleanno, si intende ;) )


quote]


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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da Plata »

il Cannibale ha scritto: Se vi dico che ci sarò, mi fate entrare in griglia VIP? (Come regalo di compleanno, si intende ;) )
Ciao Luca,
ti faremmo entrare volentieri in griglia VIP... se ci fosse! La manifestazione è una cicloturistica e di agonistico ha solo quanti piatti di pasta uno riesce a mangiare una volta portato a termine il percorso :mrgreen:


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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da il Cannibale »

Plata ha scritto:
il Cannibale ha scritto: Se vi dico che ci sarò, mi fate entrare in griglia VIP? (Come regalo di compleanno, si intende ;) )
Ciao Luca,
ti faremmo entrare volentieri in griglia VIP... se ci fosse! La manifestazione è una cicloturistica e di agonistico ha solo quanti piatti di pasta uno riesce a mangiare una volta portato a termine il percorso :mrgreen:


Allora è la volta buona che riesco a vincere!! :lol: :lol: :mrgreen:

;)



EDIT:

Sono andato a Camogli, ho ritirato il pacco-gara e.... sono tornato a casa con le pive nel sacco :( :cry:


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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da il Cannibale »

Domenica a Celle Ligere per la GF Olmo




il 28 Agosto.... A SOELDEN PER L'OTZTALER RADMARATHON!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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Re: Granfondo 2011

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il Cannibale ha scritto:Domenica a Celle Ligere per la GF Olmo




Ritirato... :cry: :cry: :cry:


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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da endo765 »

il Cannibale ha scritto:
il Cannibale ha scritto:Domenica a Celle Ligere per la GF Olmo




Ritirato... :cry: :cry: :cry:
come mai?


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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da pitoro »

il Cannibale ha scritto:Domenica a Celle Ligere per la GF Olmo




il 28 Agosto.... A SOELDEN PER L'OTZTALER RADMARATHON!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Allora vengo anch'io. se ce la fai tu... :lol:


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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da il Cannibale »

endo765 ha scritto:
il Cannibale ha scritto:
il Cannibale ha scritto:Domenica a Celle Ligere per la GF Olmo




Ritirato... :cry: :cry: :cry:
come mai?
Giramento di testa, per poco non cado.... :?
Probabilmente non ho digerito la colazione :roll:





@Pitoro: bhè, dopo Sportful, Maratona, Pantani, Coppi... mi manca solo questa tra le gf più dure d'Europa (a parte Quebrantehouses, o come diavolo si scrive, ma lasciamo tempo al tempo).
Comunque hai ragione: se ci riesco io ci riescono davvero tutti! :mrgreen:


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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da Plata »

il Cannibale ha scritto:
il Cannibale ha scritto:Domenica a Celle Ligere per la GF Olmo




Ritirato... :cry: :cry: :cry:
dai Luca... ne fai talmente tante che una storta ci può stare... la prossima andrà meglio! ;)


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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da Plata »

Dal mio blog: Start me up, la passione non muore mai. GF Val di Cecina

Forte, ma che dico forte, fortissimo dei miei 110 km in tre uscite dal lunedì al sabato ho sempre pensato a questa GF con fiducia. Non mi ricordo più come è bello alzarsi la mattina senza sentirsi completamente stanchi, senza aver fatto nulla. E invece a sorpresa il risveglio è muto di certe sensazioni, strano! E allora una colazione molto leggera e gli ultimi preparativi. Ieri sera mi sono dimenticato di dare l’olio alla catena (sai che rumori sennò) e di mettere il chip alla bici (sai la novità).

Alle 7 e dieci abbandono casa portandomi dietro anche la solita e sgradevole sensazione di essermi dimenticato qualcosa. Di certo mi porto dietro una fiducia che non si spiega, ma pure delle motivazioni impensabili fino a un paio di settimane fa. Si fa presto a cambiare, molto di più di quanto si pensi. Prendere quel che viene e godere di tutti quegli attimi che questo sport continuerà a darmi. Così come non ci sono più tabelle da fare in settimana e programmi a lunga scadenza, non c’è nemmeno più l’animo corsaiolo estremizzato. Almeno credo.

Tempo dieci minuti e sono da Sara, oggi viene anche lei per fare un allenamento diverso dal solito.
Nemmeno un ora di viaggio fra le stupende colline pisane e livornesi che siamo arrivati. Ritiro dei numeri con tutta calma e preparazione allo stesso modo.

Nuvoloso e un po’ freschino, ma teoricamente dovrebbe uscire il sole entro poco. Mi fido dell’istinto e opto per pantaloni corti, maglietta estiva a maniche corte più manicotti e smanicato.
Si parte alla volta di un giretto di riscaldamento, ma non riesce molto bene visto che troviamo tante persone che conosciamo e quindi le classiche due parole sono di rito. Meglio così però, un parte valida dell’essenza di queste giornate: sport e amicizia.

Del giretto di riscaldamento rimangono un paio di km con un paio di allunghi. Soprattutto però una pericolosa sbandata in curva sulle strisce pedonali. Grip della ruota posteriore assente. Molto strano.

In griglia, tempo di togliersi la mantellina che si parte. L’obbiettivo? Fare a tutta la prima parte della gara per entrare nei gruppi buoni e poi fare il parassita. Così cerco di dare il massimo e non farmi passare avanti da troppe persone. Ci riesco anche abbastanza bene diciamo, e faccio una discreta figuretta quando credendo di salutare Whitney (compagna di Sara) saluto un’altra compagna conosciuta al ritiro dei numeri. Col cavolo che mi ha riconosciuto, vabbè.

La salita comunque è iniziata, il Guardistallo. A tutta, alla morte. Mi alzo sui pedali per rilanciare e... la ruota slitta. Assurdo. Ci riprovo, uguale. Fiducia compromessa.

In cima alla salita non sono piazzato male, anzi. Cerco di lavorare il meno possibile affidandomi ad altri per fendere l’aria. Nella discesa verso Casale Marittimo tocco i 75 km all’ora, anche troppi considerata la situazione odierna del grip. Ok che la strada è bagnata, ma così è eccessivo.

Nei km successivi, un continuo mangia e bevi, mi rendo conto che sono in un gruppo che non è il mio. Vanno troppo forte. Il contakm segna 38 di media. Non c’arrivo di certo in fondo a questi ritmi. Quindi sfruttando anche una curva poco felice mi defilo e mi stacco. Inutile fondersi subito.

La decisione sembra sia azzeccata, visto che il gruppo dietro ha un’andatura molto più congeniale alle mie gambe. Fabio, ricordati quanto poco ti sei allenato nell’ultimo mese!
Per fortuna c’è Carlo con cui fare due parole, il tempo passa meglio. C’è anche un tizio che mi fa notare la condizione del mio nastrino del manubrio. Si stà sfilando dal fondo, un bel problema. Sistemo come posso, ma dubito che riuscirò a portare il tappino sano e salvo all’arrivo.

Inizia la salita di Castagneto Carducci, che poi con lievi pendenze ci porterà ai 312 metri del teorico GPM. Mi limito a rimanere in gruppo, senza mettere la testa fuori, devo solo salvarmi. Riguardo al teorico GPM, è giusto precisare che una volta arrivati lì non c’è nessuna discesa, ma una strada che fra falsopiani e brevi salite e discese porta a Monteverdi.

Bivio fra i percorsi, giro per il lungo ovviamente, e sono fiero di farlo. Più avanti mi maledirò per questo, lo so, ma per quello ci sarà tempo.
La strada sale attorno al 6%, e anche qui non faccio altro che mantermi nelle prime dieci posizioni, riparato e senza fare inutili fuorigiri con inutili allunghi. Poi discesa e inizia l’ascesa verso Terrazzano, il punto più alto della GF. Come l’anno scorso in cima c’è un po’ di neve e pure quel simpatico tratto con pendenze fra il 10 e l’11%. Amichevole.

Nessun problema però, faccio fatica e forse più di quanta uno pseudo scalatore dovrebbe farne, ma sono sempre in testa ed è quello che conta. In discesa lotto alla sopravvivenza. Mi sembra di guidare sull’olio. L’odore invece è ben contagiato dagli impianti geotermici di Lardarello, che riempiono l’aria di innocui ma aromatici fumi solfurei.

Già, Lardarello. Ci siamo. Si entra sulla strada principale che conduce, fra uno strappo e l’altro, a Pomarance. Poco dopo questo centro abitato si svolta a sinistra, andando a prendere la stradicciuola che porta alla salita di Micciano, un vero incubo per molti. Anche per me, che mi stò iniziando a spengere.

Proprio nell’avvicinamento a questa salita, nello scendere nella valle del torrente Trossa, succede un mezzo misfatto. Siamo in parecchi e su una curva, che fortunatamente ricordavo bene nella sua insidiosità, mi cadono in due davanti. Li evito, quasi fermandomi, a costo però di un buco mica da poco che si è creato con quelli davanti. Rientrare è un problema. Per fortuna con la collaborazione di qualche altro ragazzo ci riusciamo, giusto in tempo vedere con gli occhi pieni di fuorisoglia il cartello di inizio salita. E pure quello che indica l11%. È un truffatore però, si arriva tranquillamente al 14%.

Il gruppo è piuttosto numeroso, ma già dalle prime rampe la selezione è subito evidente. Rimaniamo in una decina, e per quanto mi riguarda sono perfettamente consapevole di dover lottare duramente per non staccarmi. Sempre in ultima ruota, perché oltre proprio non ce la faccio. Il bello però è che uno a uno sono gli altri, quelli che mi stanno davanti, a staccarsi, tanto che in cima siamo appena in 3.

Due sorsate d’acqua volanti al ristoro e via in discesa. Magari via in discesa. Sono subito in difficoltà, anche per il fatto di sapere bene che la discesa è tecnica, rovinata e pure sporca. Tento invano di resistere al rientro dei superstiti del gruppo staccati nelle ultime rampe di salita, ma non c’è niente da fare e rientrano, superandomi.

In un attimo di distrazione generale arrivo troppo in velocità ad una curva, guarda caso proprio nel punto peggiore della discesa, in un tratto bagnato e completamente fessurato a causa del cedimento della strada. Nonc e la farò mai a finire la curva, e la riprova arriva dal fatto che pur provando a frenare omogeneamente la bici scula come non mai. Non mi rimane che affidarmi al destino. Esco di strada superando un fossetto indenne e riesco a far girare di quel minimo la bici per evitare di finire nel bosco. Sempre continuando ad andare, supero di nuovo il fosso con contraccolpi immani in posti che non dico e sono di nuovo in strada.

Per fortuna questa escursione non aggiunge terrore alla mia totale inettudine quotidiana in discesa, e riesco a rimanere con un gruppetto di altre vittime della salita nelle ultime curve della discesa.
In pianura mi accorgo subito che è una tragedia. Se tiro mi vengono fuori i crampi. Quindi, sbattendomene totalmente degli urloni che mi lanciano rimango in fondo, ma non a fare il furbo, semplicemente a sopravvivere!

Ci raggiungono altri da dietro e qualcuno lo raccattiamo per la strada. Io sempre in fondo. Mancano circa 25 km all’arrivo e non c’è un metro di pianura, è un continuo su e giù. Sono davvero a tutta, in pianura come non mai. Ed è proprio in pianura, qualche km prima dell’inizio dell’ultima salita, che un ragazzo mi urla contro di andare a tirare. Io rispondo che non ce la faccio, che farei dei buchi e basta, e lui mi dice che “se non ci si fa, si stà a casa”.

Ecco, quello non lo doveva proprio dire, perché chi mi conosce sa che dall’orgoglio posso far nascere cose inaspettate. Gli rispondo con un telegrafico “Ora si vede”, alla Bugno.

Inizia l’ultima salita, di 4 km. Mi porto subito nelle prime posizioni, perché come ho avuto modo di notare prima i crampi si fanno vivi soltanto in pianura. C’è un tale che tira, ma appena rallenta un po’ non esito a rilanciare. Il gruppo esplode, e quel ragazzo che mi ha consigliato di rimanere a casa riesce a vedere il mio didietro da vicino per soli cento metri. Bye bye stronzo.

Dalla cima all’arrivo è un trenino continuo per tentare di recuperare sul gruppo davanti, ben visibile a vista. Partecipo saltuariamente, perché le energie sono davvero poche e i principi di crampi parecchi. Ci riusciamo però, o meglio, ci riescono in prossimità dei -3 km. A questo punto si prepara tutto per la volata, ma siamo in troppi per le mie ambizioni e le mie gambe. Dopo aver rischiato 3 volte di prendere in pieno gli spartitraffico rinuncio definitivamente allo sprint e mi lascio trascinare sotto la linea d’arrivo.

76° assoluto alla media dei 34 e spicci. Un risultato sorprendente, considerato il fatto di andare decisamente più piano rispetto all’anno scorso. Veramente soddisfatto, perché tutta la differenza stà nel modo in cui ho affrontato la corsa. Se infatti nel 2010 ero si forte di una gamba migliore, c’è però da dire di tutte le energie sprecate in allunghi inutili. Oggi invece la mia gara è stata decisamente pulita e lineare, di esperienza direi. Limando il più possibile dove serviva, difendendomi nei tratti ostili e non esagerando laddove avevo al possibilità di andare più forte.

Quindi circa 35 posizioni guadagnate rispetto all’anno passato, con un distacco dal vincitore più che accettabile: 20 minuti.
E grande consapevolezza che questo “nuovo” ciclismo, molto simile a quello “vecchio” vissuto fino a qualche anno fa, potrà continuare a darmi lo stesso delle belle soddisfazioni.


herbie
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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da herbie »

grande Plata hai messo al suo posto il "fenomeno" di turno! Come vorrei avere assistito alla scena!
Guarda questi personaggi che pensano di stare facendo la Liegi-Bastogne-Liegi anche alla GF del salamino fritto (con tutto il rispetto per quella di Cecina, ma è per fare un esempio...), che vogliono imporre le "regole" di gara anche quando uno magari sta facendosi una piacevole passeggiata alla loro ruota di esagitati al 5% di grasso corporeo, che prendono tutto terribilmente, assurdamente sul serio come appunto un campione che si sta giocando la L-B-L e non il xyz-esimo posto alla Gf xyz, che non hanno la minia idea che chi gli sta intorno può avere il decuplo dei problemi che hanno loro in genere serviti e riveriti dalla famiglia intera, mi fanno letteralmente vedere rosso.
A parte che avrei visto rosso anche nei riguardi del tipo che si permette di fare osservazioni sul tuo nastro manubrio leggermente allentato, o come quelli che pedalano dietro a te dieci minuti e dall'alto della loro illuminata esperienza di navigati corridori de noantri a colpo d'occhio ti fanno osservare che hai la sella un pelo alta o la tacchetta forse un pelo storta...
più vado avanti e più mi convinco che guardare il pelo nell'uovo nei più sottili particolari di preparazione, alimentazione, allestimento tecnico della bici a questi livelli (dove le distanze dal vertice non si contano sui 3 watt perchè siamo vicini ai limiti umani, ma infinitamente più spesso sui 100 watt) spesso è solo ed esclusivamente controproducente.

P.S.: a proposito occhio Fabio a qualunque cosa ti senti battezzare per sacrosanta parlando con questo o quell'altro del gruppo dei ciclogranfondisti o amatori delle più variegate categorie: so per certo e anche per esperienza personale che c'è gente che mette in giro apposta "dritte" sbagliate, anche e facilmente scrivendo su siti web o perfino pubblicazioni di dubbia provenienza scientifica....del tipo: ma cosa mangi la mattina? Pastasciutta? bahhhh.... ma non sai che ormai si è capito che fa andare più piano??? ascolta me: questo e quello e basta, più leggero parti meglio è....certo, meglio è per loro che si fanno il pieno di carboidrati la sera e la mattina e a te ti mettono il tarlo nell'orecchio e magari va a finire che ti bevi davvero un caffè uno yogurt e una bustina di zuccheri e la sera una minestrina....


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Plata
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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da Plata »

Ciao Erbie,
riguardo all'alimentazione ti posso dire che l'ho un po' cambiata, lo devo ammettere. Ma ti posso anche assicurare che di svantaggi non ne ho avuti, in corsa. Ovviamente non sono stato a sentire l'esperto di turno della domenica mattina, ma facendomi una cultura e leggendomi diversi testi e pubblicazioni a carattere scientifico. La "grande scoperta" è stata quella in merito al timing dei carboidrati.
L'anno scorso ci stavo molto più dietro, adesso un po' alla carlona, ma il succo era/è molto semplice. I carboidrati hanno un tempo stimabile in 24-36 ore per essere stoccati come riserva nell'organismo sotto forma di glicogeno. da qui si capisce che mangiare un piatto di pasta 3 ore prima della gara non serve a nulla.
Decisi allora di provare, visto che in teoria un'alimentazione dle genere poteva risolvere anche un mio rognoso problema, cioè quello di forti dolori alla milza e al fegato durante la gara. Iniziai allora una dieta che prevedeva un sensibile calo della percentuale di nutrienti assunti dai carboidrati, aumentando invece le proteine ed i grassi. In pratica ci si allena senza aver mai il serbatoio di glicogeno pieno, stimolando il metabolismo lipidico (che diminuisce man a mano che l'intensità aumenta).
Poi, considerando la gara la domenica mattina, il venerdì mangiavo più carboidrati (la pasta a pranzo e la sera patate per esempio) andando a riempire il serbatoio del glicogeno (che fornisce circa 2000 kcal).
La mattina della gara assolutamente niente, o al limite uno jogurt 2-3 ore prima. Il risultato? Non nascondo che un po' di fame si ha, ma è per lo stomaco vuoto, non perchè ho le riserve vuote. Appena partito tutto questo scompare, perchè i pensieri sono ben altri. Non ho mai avuto, in tutte le gare che ho fatto, crisi di fame o a essa ricondicibili. Ma non solo. Anche i dolori della milza e del fegato, dovuti ad un lavoro di metabolizzazione ancora in corso (per esempio quando facevo le tanto consigliate colazioni abbondanti), erano spariti!

Adesso, anche per tutto quello che ho raccontato qualche pagina più in là, non seguo più questa dieta con la determinazione di un tempo, e mi limito solo a sfruttare quello che ho imparato per non far nascere quei dolori che in corsa sono molto debilitanti. ;)


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Plata
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Re: Granfondo 2011

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Vorrei segnale al buon Woodstock, visto che hai più volte ventilato una trasferta toscana verso Maggio, questo sito: http://www.circuitotoscanodicicloturism ... fondo.html Non sei nuovo a questo ciclismo quindi lo capirai subito! Se organizzi un weekend in quel periodo, da metà maggio a inizio giugno c'è una bella gamma di cicloturistiche del campionato toscano! Sarai il benvenuto nel gruppo dei "paperini"! Se ti posso consigliare, scegli fra il giro della Maremma e la Chianti Classic, che nonostante non le abbia mai fatte ti posso garantire che meritano incondizionatamente...
E poi con 7 euro d'iscrizione si mangiano certe crostate ai ristori che... :P


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il Cannibale
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Re: Granfondo 2011

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A proposito di cicloturistiche: novità sulla vostra? :)


"Gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare!"

Chissà com'è adesso la Domenica con Lei, dimmelo tu, che puoi sentire i brividi che da, dille che io, che io non l'ho tradita, che io non l'ho dimenticata mai... ed è per questo che ritornerei!
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Re: Granfondo 2011

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Mah, ho visto che Ale ha inserito sul sito la descrizione dei percorsi! Per il resto non saprei, è lui il guru, io mi limito a muovergli le critiche :mrgreen:


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Nievole
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Re: Granfondo 2011

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il Cannibale ha scritto:A proposito di cicloturistiche: novità sulla vostra? :)
Non sai quanto è difficile accontentare tutti.
Mi ero preparato dei percorsi davvero divertenti, ma anche parecchio spezzagambe. Ed in questi giorni passati a provarli non so se siano fattibili per tutti questi cicloturisti :D

Tutto procede per il meglio: abbiamo una logistica ottima, e sperando nel bel tempo proporremo campagne incontaminate, paesaggi favolosi, muri al 20%, settori sterrati.. ci manca il pavè ma vedremo di infilarcelo negli anni a venire ;)


:bici:
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Re: Granfondo 2011

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Nievole ha scritto:
il Cannibale ha scritto:A proposito di cicloturistiche: novità sulla vostra? :)
Non sai quanto è difficile accontentare tutti.
Mi ero preparato dei percorsi davvero divertenti, ma anche parecchio spezzagambe. Ed in questi giorni passati a provarli non so se siano fattibili per tutti questi cicloturisti :D

Tutto procede per il meglio: abbiamo una logistica ottima, e sperando nel bel tempo proporremo campagne incontaminate, paesaggi favolosi, muri al 20%, settori sterrati.. ci manca il pavè ma vedremo di infilarcelo negli anni a venire ;)

Se posso... vengo! ;)

Il 1° Maggio è il mio compleanno e potrei farmi questo regalo :)


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Re: Granfondo 2011

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Stavolta non ho avuto molta voglia di scrivere, e forse neanche il tempo a dirla tutta. Comunque domenica ho preso parte alla GF di Casciana Terme. Un vento clamoroso, tanto che più volte mi sono sentito letteralmente portare via la bici e ho fatto delle belle sudatine fredde. Il percorso un po' pericoloso per i miei gusti, soprattutto perchè sono partito in prima fila (insieme alla Lupa) e nei 15 km avanti di arrivare alla salita mi hanno passato davanti in mille. D'altronde non avevo la minima voglia di stare lì a lottare per le prime posizioni (non ne sono nemmeno capace del resto) per poi farmi staccare sulla prima salita.
Dopo aver evitato 4 (!!!) cadute finalmente un po' di salita, ma sono talmente corte che le soffro in una maniera allucinante. Poi fra il vento, le altre salitelle e la lucidità pari a zero (figlia anche della poca voglia di giornata) è stato un massacro fino al tratto finale del percorso. Lì molto meglio: sulla salita di Garetto (4 km di cui uno sempre sopra il 10%) ottima brillantezza e sono addirittura rientrato sul gruppo davanti (mi sentivo molto Scarponi alla Sanremo :P ) e sulla salita successiva idem.
In discesa stendiamo un velo pietoso... scandaloso!!! Poi ancora un'altra salita con ennesima rimonta e quindi arrivo dove ho fatto una mezza volata ma con poca convinzione.
Alla fine 80° a 23' dal primo, che mi va più che bene visto che il mio ultimo intento era la classifica.

Il lato positivo delle GF è che se ho dei problemi lì sono talmente a tutta che non ci penso... dovrei correre sempre! :lol:


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Re: Granfondo 2011

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Accidenti a me e iscrivermi con mesi d'anticipo... domenica mi tocca venire alla Spezia :P

Luca, te ci sei giusto?
E poi chi altro?

Vi avverto che io la piglio con calma, a girata. Sabato sarà una giornata di primavera e farò un bel giro per tagliarmi le gambe. Domenica farò con quel che rimane di me. L'agonismo lo tengo in serbo per staccare i pensionati le domeniche successive :)


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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da il Cannibale »

Plata ha scritto:Accidenti a me e iscrivermi con mesi d'anticipo... domenica mi tocca venire alla Spezia :P

Luca, te ci sei giusto?
E poi chi altro?

Vi avverto che io la piglio con calma, a girata. Sabato sarà una giornata di primavera e farò un bel giro per tagliarmi le gambe. Domenica farò con quel che rimane di me. L'agonismo lo tengo in serbo per staccare i pensionati le domeniche successive :)

Si, ci sono non ho idea di quel che farò perchè ho pochissimo allenamento, negli ultimi 15 giorni sono uscito solo 3-4 volte e giretti molto corti. Prenderò quel che viene :D


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Re: Granfondo 2011

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il Cannibale ha scritto: Si, ci sono non ho idea di quel che farò perchè ho pochissimo allenamento, negli ultimi 15 giorni sono uscito solo 3-4 volte e giretti molto corti. Prenderò quel che viene :D
A parte che ancora non si sa la storia del percorso... :evil: Spero solo che il primo tratto lungo la cosa rimanga perchè è un qualcosa di eccezionale. Poi nell'entroterra possono fare quel che vogliono. Al max taglio il percorso, visto che va di moda :P :roll:

Comunque, se mi dici che non la pigli a razzo potrei anche pensare di farti compagnia ;)


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Woodstock
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Re: Granfondo 2011

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Domani parto per il Belgio, vedo a cimentarmi nel Giro delle Fiandre, in questi mesi mi sono allenato scrupolosamente, ho iniziato la preparazione a metà ottobre accumulando circa 4000 km, mai un problema di salute, negli ultimi giorni, tosse, raffreddore, sintomi influenzali, mal di denti ed allergie mi hanno tormentato, spero di non aver perso la forma ideale che avevo raggiunto.
Mi aspettano circa 1800 Km di viaggio in furgone (più altrettanti al ritorno), speriamo bene, incrociate le dita per me!


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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da robby »

hai tutta la mia stima (e come ben sai anche un po' di invidia) elevata all'ennesima potenza. Vai fratello!!!


"Vai Marco, o salti tu, o salta lui...è saltato lui"
Marco Pantani, Montecampione 1998

Monsieur Kobram
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Re: Granfondo 2011

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Vai fratello, spaccale quelle pietre!!! (A Ballan 'sto titolo portò bene :) )

:)


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da Ottavio »

Woody,
l'anno scorso la Liegi, quest'anno il Fiandre, il prossimo anno non ti resta che la Rubé!

E pensare che fai tutti questi sforzi solo per essere in forma alla Kobram.


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il Cannibale
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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da il Cannibale »

Plata ha scritto:
il Cannibale ha scritto: Si, ci sono non ho idea di quel che farò perchè ho pochissimo allenamento, negli ultimi 15 giorni sono uscito solo 3-4 volte e giretti molto corti. Prenderò quel che viene :D
A parte che ancora non si sa la storia del percorso... :evil: Spero solo che il primo tratto lungo la cosa rimanga perchè è un qualcosa di eccezionale. Poi nell'entroterra possono fare quel che vogliono. Al max taglio il percorso, visto che va di moda :P :roll:

Comunque, se mi dici che non la pigli a razzo potrei anche pensare di farti compagnia ;)

Ciao Fabio, grazie per il pensiero ma ti annoieresti troppo a stare con me quando sono in forma, ora che la forma è ben lontana credo ti appisoleresti! :mrgreen: :mrgreen:

Hai ragione, è uno scandalo che non si sappia ancora il percorso, solo da noi in Liguria succedono queste cose! :x
Woodstock ha scritto:Domani parto per il Belgio, vedo a cimentarmi nel Giro delle Fiandre, in questi mesi mi sono allenato scrupolosamente, ho iniziato la preparazione a metà ottobre accumulando circa 4000 km, mai un problema di salute, negli ultimi giorni, tosse, raffreddore, sintomi influenzali, mal di denti ed allergie mi hanno tormentato, spero di non aver perso la forma ideale che avevo raggiunto.
Mi aspettano circa 1800 Km di viaggio in furgone (più altrettanti al ritorno), speriamo bene, incrociate le dita per me!
In bocca al lupo Franz! Dai che il prossimo anno andiamo a fare la Roubaix!! (e non lo dico tanto per dire... ;) )


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Woodstock
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Re: Granfondo 2011

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Amici, ce l'ho fatta!

Le strade fiamminghe sono quqlcosa di incredibile, mai un attimo di respiro, pavè, muri, vento, piste ciclabili assassine, asfalto rugoso, falsopiqni spaccagambe, puzza di letame in ogni dove, sono arrivato al traguardo esausto ,e commosso per la piccola impresa portata a termine. Mai provato tanta fatica in bici, chi snobba le classiche al cospetto dei GT dovrebbe provare a farsi in bici un muro in pavè al 20% per capire la grqndezza dei vari Boonen e Cancellara.

Quando torno dq Brugge (citta' bellissima) vi raccontero' qualcosa in più, ora vado a medicarmi le piaghe sulle mani...


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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da Laura Grazioli »

Franz numero uno!!


Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da herbie »

impresa per altro resa titanica da una autentica odissea- andata e ritorno- di xyz ore in furgone per raggiungere il Belgio dalla Campania....
applausi


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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da elisamorbidona »

herbie ha scritto:impresa per altro resa titanica da una autentica odissea- andata e ritorno- di xyz ore in furgone per raggiungere il Belgio dalla Campania....
applausi
Davvero! Complimenti Francesco!!


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il Cannibale
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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da il Cannibale »

Woodstock ha scritto:Amici, ce l'ho fatta!

Le strade fiamminghe sono quqlcosa di incredibile, mai un attimo di respiro, pavè, muri, vento, piste ciclabili assassine, asfalto rugoso, falsopiqni spaccagambe, puzza di letame in ogni dove, sono arrivato al traguardo esausto ,e commosso per la piccola impresa portata a termine. Mai provato tanta fatica in bici, chi snobba le classiche al cospetto dei GT dovrebbe provare a farsi in bici un muro in pavè al 20% per capire la grqndezza dei vari Boonen e Cancellara.

Quando torno dq Brugge (citta' bellissima) vi raccontero' qualcosa in più, ora vado a medicarmi le piaghe sulle mani...

Grandissimo Franz!!

Il prossimo anno nel velodromo di Roubaix! ;)


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Re: Granfondo 2011

Messaggio da leggere da Short Arm »

Grande Franz!
Molta invidia e profonda, profondissima ammirazione.
Complimenti, sei un Signor Ciclista


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Re: Granfondo 2011

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Solo applausi, peccato non ci sia più l'emoticon. Mitico Franz!


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Re: Granfondo 2011

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granfondista
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Re: Granfondo 2011

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uffa ha scritto:Immagine
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Meglio brocco che Di Rocco: Cicloweb forever!!
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Re: Granfondo 2011

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La GF di La Spezia è uno di quegli appuntamenti su cui uno fa il cerchietto rosso con grande anticipo. Io lo feci quel 14 Marzo dello scorso anno, quando per motivi vari persi il gruppetto con il quale avevo fatto tutta la gara e che mi avrebbe permesso di entrare nei 30. Un risultato clamoroso. Però non ci fu niente da fare, e mi dovetti accontentare di un arrivo in solitaria, valutando quanto sarebbe stato bello scattare su quell’ultima salita, staccare i miei compagni, buttarsi giù in discesa e vincere la volata di gruppo.

L’anno prossimo, mi dissi.

Quest’anno a La Spezia c’è un po’ più nebbia di primo mattino, ma molte aspettative in più riguardo al tepore che si nasconde dietro la condensa di acqua stratificata qualche centinaio di metri sopra le nostre teste.

Dentro la testa di nebbia e ne ho molta poca, se proprio vogliamo collegare il discorso di sopra a quello da introdurre. Chiamala nebbia, chiamali dubbi, chiamale idee, chiamali pensieri. Quanti pensieri sono andati e passati in un anno fra le sponde della mia mente pensando a questo giorno.
In un viaggio molto silenzioso si trova molto tempo per riflettere. Io l’ho fatto già abbastanza e mi accontento di pensare, ricordare.
Una stagione iniziata male, con i postumi di una brutta caduta. La terra fa male, le macerie di più. Poi il misuratore di potenza. I lavori più noiosi che abbia mai fatto, e pure i più duri. Grafici impossibili da interpretare, tabelle durissime da digerire e in mezzo tutta la mia sana voglia di questo sport. In alto tutte le mie motivazioni per rendere quest’ultima stagione agonistica la migliore di sempre. In basso quei maledetti foruncoli a mettere dinamite sulle colonne delle mie convinzioni e delle mie volontà.

Senza colonne portanti, un edificio viene giù. Il mio lo ha fatto. Ma senza rumore, senza sporcare, senza tragedie. Sono quei passi da fare prima o poi, quelli che rimandi a domani quando sai bene che prima o poi dovrai anche fare i conti con oggi.

Scegliere: la cosa più difficile della vita. Per me che sono un mago negli intrighi di strade sconosciute, senza nessun navigatore a farmi da supporto, scegliere fra due semplici bivi è stata una delle decisioni più sofferte in assoluto. Poi quel domani è arrivato e alla fine mi sono convinto di quale strada scegliere. Per una volta, ho scelto la più semplice.


La Spezia sorride poco con quei palazzoni, ma ti sveglia con quella sua brezza di mare e con quella sua voglia di prendere il largo con una delle sue navi momentaneamente ancorate a un fondale che mi è dato conoscere. Stamattina è ancora così, tale e quale a come l’ho lasciata lo scorso anno. Povera di parcheggi e ricca di mare e monti per lasciarsi andare in sogni.

Mi sono iscritto a Novembre, altrimenti non sarei qui, forse. Nella mente avevo programmato un bel fine settimana, ma quando ho saputo dell’annullamento del medio ho lasciato perdere i miei sogni di gloria montagnosi del sabato. Farò la gara, onorerò il mio numero e tutti i miei sogni cullati per questa GF. So però che non sarà come sempre. Il coltello che di solito in gara portavo fra i denti, lo ho lasciato a casa. Ho portato il cervello in compenso.

Sono le 9 e manca un ora alla partenza. Parto davanti e non mi faccio problemi di orario. C’è tempo. Passeggiando verso il furgone, dopo essermi fermato al bagno, trovo Carlo. Ex compagno di squadra, grandissimo e generoso pedalatore nei percorsi medi. Oggi anche a lui tocca il lungo.

-Weee Carloo!!
Lui si volta e mi vede, stà entrando in griglia.
-Ooo Fabiolino!! Allora?? Sei forma?
-Mah, e insomma... alla meglio come sempre!
-Oggi c’è da morì... speriamo di farcela... i lunghi son troppo lunghi per me...
-Eh lo so... bisogna gestirsi per non schiantà in fondo!
-Oh Fabio, ti va di farlo insieme?? Così ci si sprona a vicenda... se ti va di aspettarmi!!
Cavolo. L’idea era di fare la gara come Dio comanda. Ma non ho dubbi.
-Avoglia! Mi fa davvero piacere, ci si diverte anche di più se c’è qualcuno che si conosce!


Ed ecco che mi accorgo di quanto sono cambiato nel volgere di qualche settimana. Una volta mai e poi mai avrei barattato la mia gara per quella di un altro. Invece ora, senza pensarci, senza rancore, con estremo piacere, ho accettato in un nanosecondo un’esperienza nuova, nonostante ormai qualche anno l’abbia alle spalle. Una GF in compagnia di un amico.

Bravo Fabio.

In griglia giusto 5 minuti prima di partire, sfruttando le comodità dei Master Gold. Carlo è giusto qualche metro più indietro, nelle prime file della seconda griglia.
Dopo il via, passa nemmeno un minuto e mi supera dicendo “ci sono!”.
Neanche 2 km e inizia la prima salita: la Litoranea. Facile, non lunghissima, di rapporto.

-Carlo, questa va fatta a tutta. Poi ci si risparmia dopo, ma qui no. Fidati.
-Vai vai Fabio... va bene!

E così, d’esperienza, si sale a tutta. Faccio una bella sgasata e ci riportiamo su quella che vedo come la coda immaginaria del primo gruppo. Così è. A metà salita il frazionamento c’è già stato. Siamo nel primo gruppo,

-Ovvai Carlo.. siamo dentro!

Fino al valico ci ripariamo bene in gruppo, è una salita da stare in scia. Io sento di stare bene, non sono a tutta. Non so Carlo, ma anche lui è vigile e coprto. Bene così.
Poi la lunga galleria. Ci stava bene qualche urlaccio per fare gli scemi, ma son tutti professionisti e lascio perdere. Che buio però!

Di là dal tunnel c’è più nebbia, ma le 5 Terre non sanno nascondersi e le scorgo nonostante la miopia. Nel frattempo dolcissima discesa, rifiatiamo e aspettiamo l’attacco di Volastra, la salita più dura di giornata. Le sue rampe all’11%, dallo scorso anno, mi insegnano di portare rispetto e di fare poco il presuntuoso.

Le prime centinaia di metri sono delle rasoiate terribili per le mie gambe. Poi subentra quella che chiamerei genetica, e mentre i passisti si spengono la mia lucetta verde si accende. Vado su che è una bellezza. Potrei azzardare a dire che non sento la catena.
Carlo però la sente e mi dice che deve rallentare. Nessun problema. Lo invito ad andare su del suo passo.

-Fabio ma te vai eh... è quello il tuo gruppo!
-No no... s’era detto di farla insieme!

E così rallentiamo e i migliori se ne vanno. Le mie gambe mi lasciano pensare che c’è un bel po’ di margine per aumentare e stare con loro, ma non mi interessa. Un tempo sarebbe stata una tragedia, ora è una questione indolore e del tutto secondaria. Il ciclismo è anche amicizia e compagnia.
Arriva la cima, e la discesa. Alla prima curva dove serve una bella frenata con l’anteriore riscontro un grosso problema. Probabilmente un po’ d’olio sulla pista frenante. Un fatto terribile per me, già poco avvezzo in questo avvio di stagione alle discese, e mi ritrovo a dover fare a meno dell’utilità del freno più funzionale.

Prendo dei metri, diciamo che mi stacco. Poi rientro. Carlo è lì che si volta di continuo per vedere che cosa ho, dove sia. Gli dico del problema, invitandolo a proseguire per la sua gara. Per me c’è poco da fare. Poi qualche altre curva dove il freno serviva e il gruppo sparisce davanti a me.

La prendo con filosofia. Scendo al massimo delle mie scarse capacità verso Levanto, voltandomi spesso indietro per vedere se qualche groppone arrivasse. Negli ultimi km all’ingiù li sento arrivare, ma spingo per farmi riprendere a fine discesa, così da non staccarmi. Ci riesco, e mi accorgo pure che la ruota va decisamente meglio. Forse si è pulita, non so.

Sulla salita di Montale mi limito a stare nelle prime posizioni del nuovo gruppo, aspettando la temibile discesa che ci aspetta e, devo ammetterlo, soffrendo un po’. Oltre che tecnica, la discesa, me la ricordo sporca, con dossi, stretta, buche e auto parcheggiate male. Infatti è la fotocopia dello scorso anno, tranne per il fatto che a differenza del 2010 adesso in discesa sono una frana ed è solo una lotta per salvarsi in coda al gruppo (almeno se combino qualcosa, non faccio del male agli altri).

A poche centinaia di metri dal termine della discesa, complice un mezzo spavento causato da un liscio con una macchina parcheggiata male, prendo qualche metro ma non mi preoccupo. Appena finita la picchiata, una svolta a destra decreterà l’inizio della salita verso il Guaitarola e di tempo per rientrare ne avrò in abbondanza.

Ci metto giusto una manciata di secondi, tanto breve era il distacco, e senza strafare pia piano mi porto in testa. Siamo un bel gruppetto e le gambe mi fanno male. Mi conosco però e so bene che l’inizio delle salite è sempre la parte più traumatica, perlomeno per uno con le mie caratteristiche. Infatti più si sale, più mi sento bene. L’andatura non è alta, per me, e mi porto in testa a fare ritmo senza strappare. Mi lasciano solo e nessuno si prende la briga di seguire il mio passo. Rallento e aspetto, da solo non posso fare nulla, non ne vale la pena.

Ad un paio di km dal GPM scorgo una sagoma familiare. Allungo nella solita indifferenza generale e come immaginavo mi riporto su Carlo. Si è staccato dal nostro ex gruppetto e stà faticando non poco su quella che è la salita più lunga di giornata. Gli altri intanto ci riprendono e ci superano. Lui mi invita ad andare ma da quell’orecchio sono sordo: lo aspetto.

Sul falsopiano dopo il GPM do un paio di sgasate e con l’aiuto di Carlo nei primi metri della discesa ci riportiamo sotto. Per me ancora lotta alla sopravvivenza, fin quando la strada non trova il sole ed un asfalto buono. Sentendomi sicuro, in queste condizioni, ritrovo un po’ della lucidità perduta e dalla coda del gruppo mi ritrovo in testa semplicemente impostando delle curve meglio degli altri. Verso Ziona la strada ritorna brutta e io ritorno dietro, e negli ultimi terribili tornanti mi stacco proprio, ma non sono il solo.

Le gambe stanno più che bene e non mi faccio nessun problema aprendo il gas con il rapporto più lungo. Dopo un km di falsopiano a 65 orari ricevo un generoso cambio da Carlo, poi da un altro ragazzo, ed infine riapro il gas per gli ultimi metri prima del ricongiungimento. È fatta! Poi ci voltiamo e ci accorgiamo anche di aver trainato un bel gruppo di succhiaruote. Il solito gioco.

Da qui in po’ so di dover giocare di rimessa, perché di salita ne rimane proprio poco. Prima del Termine di Roverano non tiro un metro, poi inizia la salita e si crea un buco. Spero che Carlo non abbia problemi. Mi volto verso di lui e lo vedo bene tutto sommato. Allora accelero e riporto me e il resto della ciurma sui primi. D
Discesa brevissima ma fatta bene, poi mi riporto a centro gruppo, alimentandomi un po’. L’andatura va a scatti, e c’è un discreto rischio di un allungo e del classico buco impossibile da chiudere. Mi sento bene e lucidissimo, e puntando sempre lo sguardo in avanti mi accorgo che le mie paure erano fondate e che un piccolo drappello stà tentando di andarsene.

Mi allargo all’esterno, aumento l’andatura e propongo una via di mezzo fra l’allungo e lo scatto: quello che serve per far accodare gli altri, accendendo la miccia. Tutto va come previsto. Riprendo i fuggiaschi e dietro una bella fila indiana mi indica che i miei progetti sono stati ben calcolati.
Qui finisce il mio lavoro però, avanti i passisti.
Ma si va piano, troppo piano. Torno davanti per lavorare e quando tocca a me riporto con gradualità l’andatura sui 40 orari, una velocità quantomeno accettabile per tutti. Qualcuno poi invita tutti a tirare per un pochino, visto che siamo 50 e passa, ma come sempre siamo appena in dieci a tirare. Per un paio di volte poi, dopo il mio turno, mi accorgo (anche con urloni di Carlo) di essere da solo senza nessuno a ruota. Eppure non ho aumentato!

A questo punto decido di lasciar perdere questa sfida persa e di accomodarmi nel gruppo: l’impegno ce l’ho messo.

Svolta a destra e inzia il falsopiano, controvento, finale. Scelgo di rimanere ben coperto dalla parte opposta dalla quale arriva il vento, evitando le ultime posizioni per i classici problemi di buchi che possono creare. Parlo un po’ con Carlo (che ha tirato per buona parte dei km precedenti come il miglior gregario) visto che le pendenze lo permettevano.

Come girano le gambe. E come torna alla mente quel pensiero di scattare sull’ultima salita che avevo sognato l’anno scorso. Ne ho la possibilità, lo sento. Purtroppo di salita vera, al termine del falsopiano, so essercene molto poca, ma il risultato non conta. Voglio scattare. Voglio il mio momento di attenzione. La fiammata di gloria.

Comunico a Carlo le mie intenzioni bellicose e poco dopo vedo apparire un netto cambio di pendenza all’orizzonte. Moltiplica inserita, mi porto in testa al gruppo. In due tentano un silenzioso allungo. Butto giù un dente e li riprendo. Sento la strada tirare ancor di più. Butto giù un altro dente e parto.

Quello che si prova a scattare è una delle essenze del ciclismo. Che sia fra i professionisti o fra ciclorintronati non conta, l’emozione è la stessa. Indescrivibile.

E così spingo a tutta, ma per poco, perché ci immettiamo su un’altra strada che ci concede un breve tratto di pianura purtroppo. Calo un attimo. Ci prova un tizio e prontamente mi riporto sulla sua ruota. La strada risale. E io riparto secco a più non posso. Ma non basta. La salita finisce e così la mia gloria. Il gruppo è in fila indiana ma ancora unito. In discesa rimango nelle prime posizioni per un km, dove la strada, seppure molto tecnica, era bella. Iniziano le buche e tiro i remi in barca. La mia vita non cambierà se non corro questi rischi che non sento nelle mie corde.

Carlo mi supera. La discesa termina, siamo arrivati. 125 km in 3h53’, 23’ dal primo. Uguale all’anno scorso, con la grande differenza di sentirmi ancora bene mentre la volta scorsa arrivai cadavere, finito.

So che il mio gruppo era probabilmente quello mollato sulla seconda salita, ma sono terribilmente contento di sbattermene altamente. Sono davvero felice. Ho corso evitando i pericoli, ho lasciato andare senza problemi quelli che una volta avrei seguito a costo di scoppiare. E ho avuto il tempo di vedere quel che c’è intorno al percorso, scambiare due parole con chi conoscevo, ignorato totalmente i fenomeni che si inventano dei DS la domenica imponendo i loro ordini.

Stavo bene, le gambe erano dalla mia e ciò ha influito enormemente di sicuro. E chissà cose ne pensano le mie nozioni tecniche sugli allenamenti e sull’alimentazione. Io che da qualche settimana esco 3 volte al max nei 7 giorni senza tabelle in testa ma solo con la macchina fotografica in tasca.
Oppure io che il sabato sera ho mangiato fino a scoppiare fritti e carne. Sono stato solo quello che volevo essere, quello che adesso so di essere. Non un cicloamatore, ma un cicloinnamorato.


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