L'aveva detto il meteo: sabato e domenica freddo intenso (sai che novità), vento (uff!) e neve oltre i 200 metri. Infatti, come volevasi dimostrare, le alture sopra Voltri ed Arenzano sono imbiancate. Le altre, dalla catena del Beigua in poi, sono avvolte in nuvole bianche che fanno pensare ad una bella tempesta di neve in corso.
Oggi esco di pomeriggio.
Ho avuto delle giornate pazzesche in settimana, sabato mattina devo ricaricare le batterie e lo faccio con una sana dormita. Quando ci vuole ci vuole.
Andrò incontro al buoi, al freddo, avrò meno tempo, di pomeriggio, ma va bene così. Domenica farò la mattina.
Parto alle 14, già tardi.
Il mio programma è arrivare sino all'imbocco della Val Polcevera. Devo attraversare la città.
Da lì ho in programma una serie di "vasche" sulla nuova strada che va da Sampierdarena a Pontedecimo.
Appena però imbocco la valle cambio idea. La velocità si abbassa da 30 km/h a 15. Calo improvviso? Crisi di fame (macché!)? Figurarsi! Il problema è 'sto vento che mi stoppa, mi si butta in faccia, attraversa tubolari ed ossa e sembra volermi portare con sé. No, non se ne parla, facciamo inversione ché è meglio.
Attraverso l'Aurelia, dove trovo comunque mulinelli e raffiche (si registrano diversi fuorisoglia di concentrazione), mi porto fino ad Arenzano.
Fa un freddo di gran lunga sopportabile, dà fastidio il vento e basta. Hai detto niente... Sul lungomare di Arenzano non c'è nessuno. In un normale sabato pomeriggio questa striscia di ciottoli interrotta da palme e rasente la spiaggia brulica di persone: milanesi e torinesi che si godono il weekend soleggiato, ragazzi del luogo, fidanzatini mano nella mano che si guardano negli occhi per delle mezz'ore (e nessuno dei due che abbia il coraggio di dire all'altro:«
Ti è rimasto del prezzemolo tra i denti»!). Prezzemolo a parte, devo ammettere di avere fatto parte di quest'ultima categoria, in passato.
Ritorno, 30 km facili facili (in totale saranno 61, tutto fieno che metto in cascina), non fosse per il traffico. Quando la strada è libera di auto e un po' più sicura faccio alcune serie di scatti (Fabio docet, allenare la forza neuromuscolare è un caposaldo dell'allenamento).
In pianura vado bene, qualche difficoltà sulle salite che affronto. Una di esse è inevitabile, visto che conduce alla porta di casa. La supero con meno patemi di altre volte, ma in salita non sono affatto brillante. Pazientare ed allenarsi, non posso che migliorare.
Domani danno neve. Ci credo due volte... Sulla costa farà solo un po' più freddo del solito.
Teoricamente uscirei con Luca, per testarne la forma in vista di Giffoni.