Alla fine ci siamo incontrati, e c'era pure Alberto-Lando con famiglia.
Bellissima giornata, minimamente compromessa dal meteo che a un certo punto ha visto abbassarsi di molto la temperatura: stare ad aspettare la corsa un paio d'ore, con qualche ulteriore preoccupazione per quattro gocce di pioggia fredda che hanno cominciato a scendere verso le 16, in un luogo senza ospedali nelle vicinanze
, ha aggiunto un pizzico di avventura alla cosa. Per fortuna tutto sommato il clima non si è poi messo al bruttissimo, anche se si è dovuto rinunciare per precauzione all'anello programmato, con discesa-salita al Sestriere e poi ritorno a Susa (o vicinanze, come vedremo).
Ma andiamo con ordine: innanzitutto va segnalata la giornata storta di uffa-Aru: fin dalle prime rampe in asfalto del Finestre, si è notato che non teneva le ruote dei migliori. Giornata di scarsissima forma, aggravata dall'handicap di aver posto su un portapacchi improvvisato una valigia dal peso imprecisato, che anche in un check-in aeroportuale avrebbe probabilmente imposto una sovrattassa per "overweight"...
Seguendo gli ordini di scuderia, Bitossi-Landa ha quindi atteso il proprio capitano per tutto il percorso: il GPS parla chiaro, la differenza tra il tempo trascorso e il tempo in movimento supera la mezz'ora.
(durante le soste, consumati rifornimenti per circa 8.000 kcal: 2 panini, una banana, quasi 1 litro di borracce con sali minerali)
Solo ai -3 km dal GPM, come accadrà poi nella manifestazione di contorno, il gregario designato ha provato un attacco che è andato ovviamente a buon fine: però, nonostante il recupero su vari Zakarin in fuga dalla mattinata, incontrati ai - 700 m. i due DS Vino-Martinelli (Euge-Robby), che hanno imposto la sosta definitiva, la maglia azzurra è andata inopinatamente persa.
Consueta bolgia su al GPM, con andatura a passo d'uomo per raggiungerlo, e poi ritorno alla postazione Astana ai -700 m.
Nell'attesa della manifestazione amatoriale prevista qualche ora dopo, il meritato riposo, preoccupato come detto dalle minacce climatiche e dalla temperatura in discesa libera. Grande visuale su almeno 2 km di salita.
Qualche considerazione sui protagonisti della corsa amatoriale, apprezzati da vicino per qualche secondo e con qualche problema di visuale, e relativa impossibilità di fare foto decenti:
- Landa in grandissimo spolvero
- Zakarin ancora "in tiro"
- Aru veniva su "di testa", ma tutto sommato bene
- Contador faccia brutta, ma velocità ancora notevole
- gruppetto dei primi inseguitori in affanno
- nessun Tinkoff per almeno 20 minuti...
- grandi applausi a Pippo Gilbert
- Kiryienka praticamente nudo...
- applausoni a Finetto (simpaticissimo) e Kluge (che tentava un disperato attacco alla maglia nera), i due ultimi a transitare
Come detto, visti i nuvoloni che si stavano addensando sulla Val Chisone, abbandonata l'idea di chiudere un anello col Sestriere, si è ridiscesi dallo sterrato, fra l'altro umidiccio. Personalmente, quasi senza freni (pattini da sostituire...). Vista poi la registrazione della tappa, non ci sarebbero stati problemi di pioggia, ma forse meglio così, viste le condizioni del capitano...
Finale, dopo i saluti coi DS a Bussoleno, con ulteriore salita verso il parcheggio dell'auto (in mattinata: "Dove ci fermiamo?" - "Mi piace il nome di Chianocco"), salita di un paio di km che si è rivelata con punte oltre il 10%.
Saluti alla bellissima val di Susa con visita dell'orrido di Chianocco e un'ombra di rosso alla locale sede degli Alpini...
PS: dimenticavo, Colle delle Finestre spaziale, grandissima salita che sta scalando rapidamente la mia classifica di preferenza: siamo praticamente ai livelli di Stelvio, Gavia, rifugio Calvanico. Cioè salite impegnative, ma che fanno sognare per la bellezza dei paesaggi, la varietà delle pendenze e del tracciato, ecc.
Speriamo sia utilizzato sempre di più al Giro: fra l'altro consente anche l'uso della mtb, con varianti interessantissime che mi piacerebbe andare ad esplorare, come il giro in quota dell'Assietta.