Vacanze in bici

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Beppugrillo
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Vacanze in bici

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Visto che sto già cominciando a programmare un mini-tour di vacanza in bici per l'anno prossimo apro questo thread per esperienze, programmi, consigli, itinerari, accessori, alberghi, strumenti per le prenotazioni, insomma tutto quello che riguarda le vacanze in bicicletta


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il_panta
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Re: Vacanze in bici

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Dove hai intenzione di andare? I viaggi possono essere di varia natura a seconda della voglia del momento.

Io ho fatto un viaggetto con la mia fidanzata tre anni fa sulla ciclabile del Danubio, sportivamente irrilevante perché è tutto pianura, ma è bello per molti motivi: durante il viaggio vedi il fiume crescere, vivi in un'atmosfera gioviale con molti altri ciclisti, famiglie con bambini, tutti con la tua stessa passione, vedi piccoli paesini caratteristici e soprattutto è molto comodo perché per dormire vai in casa di persone che mettono stanze a disposizione dei cicloviaggiatori, decidendo all'ultimo minuto e senza dover portare la tenda.

Un altro tipo di viaggio che ho sperimentato con piacere è quello in tenda. Non praticissimo, certo, ma è bellissimo avere sulla tua bici tutto di cui necessiti, accamparsi liberamente in pieno contatto con la natura. Ne ho fatto uno tra Toscana e Umbria e uno nel sud Italia.

Un tipo di viaggio che non ho provato ma da cui sono attratto è quello più sportivo, ad esempio un'idea che ho in testa da tempo è l'attraversamento dei Pirenei, cercando di viaggiare col minimo peso necessario, con borsa sottosella e da manubrio, senza portapacchi, dormendo bene e non lesinando sulla qualità del cibo e dei confort.

Per qualsiasi domanda non ti fare problemi!


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
Stylus
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Re: Vacanze in bici

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Non so quale sia la tua esperienza, i tuoi interessi, il tuo livello d'allenamento e la tua attrezzatura di base, dunque ti parlo della mia esperienza.

Lo scorso agosto ho fatto la mia prima breve vacanza partendo da casa e arrivando a Passo Resia, in Sudtirolo a confine con l'Austria: è stato un itenerario semplice, di sei giorni e quasi completamente percorso sulla famosa (e credo unica in italia) ciclabile dell'Adige. Avevo scelto quell'itinerario sia per curiosità mia personale e amore per la montagna, sia perché non ho potuto permettermi un grande allenamento in precedenza, sia perché comunque, trattandosi della prima volta ho voluto fare qualcosa di attrezzato, frequentato e non lontano da casa (la ferrovia poi correva quasi lungo tutto il percorso, conscio che avrei potuto riprendermi il treno qualora non sarei stato in grado di proseguire). Essendo stato un viaggio solitaria la parte turistica è stata per me meno prevalente, piuttosto limitate a passeggiate nel tardo pomeriggio sera nel luogo delle soste.
Non avendo altro che la mia bici da corsa (e non volendo neppure pensare ad altro perché per confort e cambi non penso sarei riuscito a fare tanti chilometri con un altro mezzo) ho optato per il bikepacking: borsa davanti, borsa dietro con il minimo indispensabile e alcuni accorgimenti tattici per cercare di sfruttare tutto lo spazio disponibile: all'inizio sembra un'impresa rifare le sacche la mattina prima di partire ma poi ci si prende la mano. Ho prenotato per ogni notte in un b&b diverso approfittando del calare della stagione (fine agosto: in realtà è stato molto caldo ma ciò mi ha permesso comunque di non dovermi per forza muovere prestissimo) per risparmiare un poco, ed è stato incredibile vedere quanta disponibilità vi sia stata anche dagli albergatori rispetto ai viaggiatori su due ruote: tutti avevano uno spazio dedicato e comunque mi hanno permesso se l'avessi voluto di portare la mia bicicletta in camera. La stessa ciclabile, trafficata ma non fastidiosa, perfettamente attrezzata con segnaletiche, aree di sosta, bicigrill, per quanto pensassi fosse frequentata da famigliole in uscita giornaliera, era invece frequentata soprattutto da viaggiatori come me e anche amatori che preferiscono usare la ciclabile anzichè la strada. Ho percorso in media 90 km al giorno, percorso facile, diventando un po' più impegnativo dopo Merano e con la salita finale del Resia (fatta su strada ma volendo c'è la ciclabile che continua) comunque molto semplice per chi è allenato. Alla fine dei sei giorni mio recupero ha risposto eccellentemente e avrei avuto la forza per continuare ancora ma non avrei piuttosto avuto la possibilità di portare abbastanza cambi (o lavare i miei vestiti). La zona è comunque un parco giochi per ciclisti, e volendo deviare dalla ciclabile le salite non mancano (oppure si può proseguire scendendo in austria verso Innsbruck e risalire dal Brennero).

Io mi sono divertito tantissimo perché mi piace pedalare. Ci sono credo due tipi di viaggiatori-ciclisti, quelli che preferiscono la parte "turistica-avventurosa" e si portano con se anche l'attrezzatura per campeggiare e si caricano di borse incuranti del peso e chi invece antepone la parte più "sportiva" cercando di essere leggeri per poter affrontare magari percorsi più accidentati e più velocemente. Come detto, non essendo partito con un grande allenamento e non avendo mai pedalato con dei pesi superiori alle mie borracce ho optato per la seconda versione: 7 chili in più rispetto al mio peso e sono rimasto abbastanza agile per godermi la mia vacanza.


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Beppugrillo
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Re: Vacanze in bici

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Io sto fantasticando su due ipotesi. La prima, molto più facile da realizzare, è fare base in un albergo e fare giri diversi ogni giorno partendo da lì. Per questo, sulle Alpi c'è davvero l'imbarazzo della scelta. In realtà poi ho ristretto le ipotesi a due: Dolomiti (Val di Fassa o l'albergo di fiducia dove andiamo con la famiglia in inverno, che è in Val Badia, però è in cima a un cacchio di muro che mi rovinerebbe tutte le uscite) e proprio la zona del Passo Resia, in particolare Malles, che è un punto decisamente strategico per una salita poco conosciuta che mi piacerebbe fare che si chiama Passo dello Stelvio oltre ad essere una zona fenomenale dal punto di vista turistico, a tutto tondo.
La seconda ipotesi invece è più avventurosa, pensavo ad un giro a tappe col bagaglio sugli Appennini, facendo 5 salite "iconiche" del centro Italia che sono Sassotetto, il Monte Prata, il Terminillo, Campo Imperatore e Prati di Tivo. Però per questa ho davvero molti dubbi, perché a differenza dell'esperienza di Stylus c'è il problema che non c'è la pista ciclabile, sono 7 giorni su strada (facendo il percorso ci ho aggiunto 2 tappe "facili", ma penso servirebbe almeno un giorno di riposo oltre a quei 7) e diventa davvero impegnativo, specie per uno come me che non è esattamente la versione italiana di McGyver, nel senso che mi piacciono le comodità e preferisco avere meno incognite possibile. Tra l'altro per questa seconda pensavo comunque alla mountain bike, perché garantisce qualche problema meccanico in meno e perché comunque mi sono ampiamente abituato a farci 90-100 km, però il peso sale ulteriormente, non so se avrei le gambe


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il_panta
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Re: Vacanze in bici

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Beppugrillo ha scritto: mercoledì 17 ottobre 2018, 12:50 Io sto fantasticando su due ipotesi. La prima, molto più facile da realizzare, è fare base in un albergo e fare giri diversi ogni giorno partendo da lì. Per questo, sulle Alpi c'è davvero l'imbarazzo della scelta. In realtà poi ho ristretto le ipotesi a due: Dolomiti (Val di Fassa o l'albergo di fiducia dove andiamo con la famiglia in inverno, che è in Val Badia, però è in cima a un cacchio di muro che mi rovinerebbe tutte le uscite) e proprio la zona del Passo Resia, in particolare Malles, che è un punto decisamente strategico per una salita poco conosciuta che mi piacerebbe fare che si chiama Passo dello Stelvio oltre ad essere una zona fenomenale dal punto di vista turistico, a tutto tondo.
La seconda ipotesi invece è più avventurosa, pensavo ad un giro a tappe col bagaglio sugli Appennini, facendo 5 salite "iconiche" del centro Italia che sono Sassotetto, il Monte Prata, il Terminillo, Campo Imperatore e Prati di Tivo. Però per questa ho davvero molti dubbi, perché a differenza dell'esperienza di Stylus c'è il problema che non c'è la pista ciclabile, sono 7 giorni su strada (facendo il percorso ci ho aggiunto 2 tappe "facili", ma penso servirebbe almeno un giorno di riposo oltre a quei 7) e diventa davvero impegnativo, specie per uno come me che non è esattamente la versione italiana di McGyver, nel senso che mi piacciono le comodità e preferisco avere meno incognite possibile. Tra l'altro per questa seconda pensavo comunque alla mountain bike, perché garantisce qualche problema meccanico in meno e perché comunque mi sono ampiamente abituato a farci 90-100 km, però il peso sale ulteriormente, non so se avrei le gambe
Io suggerisco di evitare val di Fassa in altissima stagione e nei weekend anche in media stagione, ti puoi trovare a mettere il piede a terra sulle salite perché si incrociano due pullman e a me dà fastidio e rovina la montagna. Secondo me Merano è stupendo, ci sono il Rombo, il Giovo, il Pennes, si può andare allo Stelvio (anche là in realtà c'è lo stesso problema del traffico), al Resia con le ciclabili. Tra le due io suggerisco la seconda, mentre per andare a fare il famoso Sellaronda e le bellissime salite che si possono fare in quelle zone suggerisco di andare a cavallo tra maggio e giugno o fine settembre, se se ne ha la possibilità.
Il giro dell'Appenino ha sempre un grande fascino ma capisco che per chi vive non al Nord le Alpi siano qualcosa di mitico. Tra l'altro il viaggio in bikepacking, in cui percorri realmente una bella fetta d'Italia, senza stazionare ogni notte allo stesso albergo, è il tipo di viaggio che (a me) lascia di più in termini di emozioni, anche se è più faticoso da organizzare.
Riguardo alla bici, se da qua all'estate avrai comprato la bici da corsa sappi che in bici da corsa si viaggia benissimo, secondo me molto meglio che in mountain bike! A parer mio, la bici da corsa su strada è non solo più rapida ma anche più comoda. Se hai bisogno di qualsiasi tipo di suggerimenti legato alle marche di borse da montare sulla bici, luci o qualsiasi altra cosa, non ti fare problemi!


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Beppugrillo
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Re: Vacanze in bici

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Un'altra "impresa" che mi piacerebbe molto provare è l'attraversamento delle Alpi. Mi piacerebbe molto una cosa sul genere Como-Zurigo ad esempio o anche più largo


herbie
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Re: Vacanze in bici

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il_panta ha scritto: mercoledì 17 ottobre 2018, 2:45

Un tipo di viaggio che non ho provato ma da cui sono attratto è quello più sportivo, ad esempio un'idea che ho in testa da tempo è l'attraversamento dei Pirenei, cercando di viaggiare col minimo peso necessario, con borsa sottosella e da manubrio, senza portapacchi, dormendo bene e non lesinando sulla qualità del cibo e dei confort.

Per qualsiasi domanda non ti fare problemi!
sui Pirenei non è semplice trovare alberghi con grandi comfort se cerchi quello. Molte strutture nelle grosse città, specie quelle termali, sono magari belle, ma datate.
Per il resto sono posti meravigliosi, a mio gusto. Più verso l'atlantico e i paesi baschi (francesi) vai, e più è verde, un incanto, per me. Molto diverso dalle Alpi, pochissime pinete, molto appenninico, ma anche con poche strade larghe.
La tipologia di viaggio con borsa da manubrio e portaborsa attaccato al reggisella non è comunque leggerissima, a 4 chili almeno per lo stretto necessario (a meno che alla sera non ti vesti da ciclista) arrivi, piùla roba che tieni sulla bici sempre. In certi casi è obbligatorio, ma a me il peso in più toglie un po' di serenità nella contemplazione delle cose, dovendo calcolare tempi più lunghi per non arrivare a sera troppo affaticato ( e godere anche della cena e della serata) . Toglie anche una buona dose di divertimento e di fluidità nella guida della bici. Questione di gusti, comunque.

C'è anche un famoso brevetto permanente che si chiama Raid Pyreneen che ha come tutte queste randonnée una versione randonneur ( con un limite di tempo espresso in ore che quasi ti costringe a pedalare anche di notte) e una turistica a tappe in più giorni.


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Maìno della Spinetta
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Re: Vacanze in bici

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

avventure in bici ne ho fatte alcune.
Una molto bella, che non dimenticherò mai, con sacche e zainetto su bici da corsa, è la Milano Alta Badia, con tappe in Val Camonica, Val di Fiemme, e Alta Badia. Stavo due giorni in un posto e mi spostavo (2 giorni a Edolo, 2 a cavalese, 2 in Alta Badia). Così avevo sempre un giorno per pedalare senza pacchi - una formula che consiglio.
Un 'altra, molto più lunga, è stata la Lourdes-Finisterre, passando per Santiago di Compostela. ça va sans dire, di posti dove dormire ce n'è a bizzeffe.
Stylus ha scritto: mercoledì 17 ottobre 2018, 11:21 sei giorni e quasi completamente percorso sulla famosa (e credo unica in italia) ciclabile dell'Adige.
Più brevi ma molto interessanti per le possibili divagazioni sul tema, ci sono le ciclabili della Valtellina http://sentiero.valtellina.it/,
e la ciclabile del po' https://www.zingarate.com/italia/lombar ... el-po.html



Sulla tipologia "1 posto-15 giorni in giro" mi son goduto la Val d'Aosta quest'anno, come ho ampiamente pubblicizzato :D
Se ti piace la MTB ti consiglio la Val Maira, dove hai passi alpini stupendi, ma anche lunghissimi itinerari MTB.


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Beppugrillo
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Re: Vacanze in bici

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Maìno della Spinetta ha scritto: mercoledì 24 ottobre 2018, 18:05 Stavo due giorni in un posto e mi spostavo (2 giorni a Edolo, 2 a cavalese, 2 in Alta Badia). Così avevo sempre un giorno per pedalare senza pacchi - una formula che consiglio.
Ecco a questo non avevo pensato ma può essere davvero la formula giusta. Magari trasferimento facile con i pacchi e poi giro più impegnativo e cicloturistico senza


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Beppugrillo
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Re: Vacanze in bici

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Con gli sconfinamenti in cima ai passi come funziona? Tipo se uno vuole salire sullo Stelvio da Prato allo Stelvio e scendere nella Val Monastero. Basta portare i documenti? O non servono manco quelli?


jumbo
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Re: Vacanze in bici

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Io la carta d'identità la porto sempre anche quando faccio giri dietro casa.
All'estero a prescindere dal fatto che facciano controlli, non andrei mai e poi mai senza documenti.


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il_panta
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Re: Vacanze in bici

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Devi avere il documento sempre con te, se ti fermano e non hai documenti è un problema. Oppure se fai un incidente... Sempre il documento con sè! Ad esempio io quest'anno ho trovato controlli al Moncenisio.


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Beppugrillo
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Re: Vacanze in bici

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Beh io in giro porto la patente, ho sempre la busta con quella, il telefono e i soldi, ma al confine con la Svizzera basta quella?


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il_panta
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Re: Vacanze in bici

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Beppugrillo ha scritto: venerdì 16 novembre 2018, 18:26 Beh io in giro porto la patente, ho sempre la busta con quella, il telefono e i soldi, ma al confine con la Svizzera basta quella?
In Italia va bene, ma da qualche anno la patente non ha più valore come documento fuori dall'Italia.


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