My Gravel Year

Per raccontare le proprie avventure in bici, le uscite, gli allenamenti, le gare amatoriali e le gran fondo
pragserfranz
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My Gravel Year

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Una quarantina di km intorno a Mestre per andare a scambiarci gli auguri con Alberto e gli amici del Pedale Veneziano. In testa un'idea: pedalare tutto l'anno per raggiungere un traguardo, ambizioso il giusto per uno che è montato in sella ad una bici solo tre anni prima.

E' cominciato così il mio 2019 gravel, il primo gennaio, di buon mattino.
Per tutto il mese, giorno dopo giorno, sulle strade e gli sterrati che ho imparato a conoscere, da quando nel 2016 ho inforcato la scassatissima MTB Nuzzi di mio papà, allargando sempre più il raggio dei miei giri alla ricerca di nuove rotte, ho macinato km, freddo, ghiaccio, vento, fango, acqua e polvere.

Mi sono ripromesso di muovermi per quanto possibile in bici, o al massimo in treno e di ridurre l'uso dell'auto al minimo indispensabile. E così ho "imparato" a raggiungere il Montello ed i Colli lungo sterrati e strade secondarie, perfino i Berici e Vicenza e quando si è trattato di partecipare al primo raduno gravel dell'anno, il 26 gennaio in Slovenia, ho preso il treno quando mancavano ancora due ore all'alba, per scendere a Monfalcone e pedalare nel Carso innevato fino a Nova Gorica.

Il Vipava Valley Gravel, molto più degli appuntamenti a cui avevo partecipato nel 2018, ha acceso qualcosa dentro di me. Ho pedalato con gente che avevo già incrociato, gente che va forte, in gamba e simpatica. Per me, abituato a pedalare nella mia solitudine o con quei due-tre fidati soci di pedalate, misurarmi con "altri" motori, non perdere le scie e, insieme, fare conoscenza di persone belle e interessanti percorrendo una traccia mozzafiato è stato davvero...davvero...fantastico.
Ero così felice che i km per tornare in Italia sono letteralmente volati anche se ero stanchissimo.

Finito gennaio con 1300 km sul groppone, a febbraio ci ho dato dentro, tra Serraglio, Restera, Ostiglia, sterrati e stradine tra Naviglio, Laguna, Sile, Piave e Dese, mentre maturava il progetto un pò folle di organizzare una carovana di cicloattivisti climatici per la Marcia per il Clima e contro le grandi opere di fine marzo a Roma. Il mese corto, quello con tre giorni in meno, e le gelate di fine inverno non mi impediscono di portare a casa 1500 km.

Marzo comincia col botto con una bella #Ronda2018 con gli amici del Pedale Veneziano, una settimana ed è già Gravel dei Mulini, a casa di quel pazzo di Matteo. Neanche i crampi alla pancia rovinano una giornata grigia, umida ma... bellissima! E poi... arriva il grande momento della TheClimateRide: si parte per Roma! Si comincia andando incontro a Matteo e a Daniela in arrivo dal Veneto Orientale. Il giorno dopo partiamo da Marghera per raggiungere Ferrara. Sarà una giornata emozionante, al gruppo di una ventina di ciclisti e cicliste che forma la carovana si uniscono in tanti a Mira, Dolo, Padova, Monselice, Rovigo. Ogni tappa e occasione per incontrare comitati e attivisti che ci salutano ed applaudono il nostro arrivo, a Ferrara in tanti ci aspettano in piazza. Saranno giorni incredibili, attraversando mezza Italia, incontrando scolaresche, comitati, cittadini, amministrazioni virtuose, percorrendo strade e sterrati, ciclabili e tracce improvvisate. La compagnia, gli incontri, il viaggio, lo scopo, tutto fa di questa avventura un'esperienza indimenticabile. E indimenticabile è arrivare a Roma ed avere l'onore di aprire il corteo di centomila persone in sella alle nostre biciclette!
Tornati a casa, tra una gravel clandestina col Pedale e la VagoMato finisce che in carniere porto a casa 1900 km.

Aprile, dolce pedalare. Tra #Ronda (e prova generale coi fioi del PV), giri del Massiccio del Grappa, puntate ad Asolo, uscite infrasettimanali sulle "mie solite" strade, facciamo 1700 km e le gambe girano che è una bellezza.

Maggio porta la primavera, le giornate che si allungano, i primi tepori che anche se piove il freddo non lo senti. E i 100 km dell'AltaMarcaGravel di Eddy, nel fango e sotto il diluvio, volano via senza fatica. Bello è tracciare con Matteo e Daniela e scoprire nuovi sterrati caorlotti, bella la social ride di Diego per la festa di sant'Urbano, fantastica la Gravel di Soave con Pier e gli amici veronesi. E poi via col giro Serraglio, Brenta, Muson, Ostiglia, Restera ogni volta che si può fino a fare altri 1800 km. L'estate è alle porte ed inizio a pensare che la mia idea, ambiziosa e un pò pazza, sia fattibile. Mi sto divertendo un sacco, cosa chiedere di più?

A Giugno, le giornate sono lunghissime, si pedala al fresco dell'alba come verso sera. E le Gravel ride si moltiplicano. Bello pedalare sulla traccia della GravelMarca con Marco, Beppe e Lara, bellissimo scoprire gli sterrati della VillaRondaBike, e poi le prime puntate verso le spiagge, coi primi tuffi, ed il "solito giretto di controllo" verso la Pustertal. Il tempo in sella scorre che è una bellezza, sole, vento e l'inconfondibile tintarella del ciclista da sfoggiare prima di un tuffo ristoratore nelle acque del Mort o delle Fontane Bianche. Alla fine del mese, alla vigilia delle tanto agognate ferie, il contakm segna 1900 e rotti, le gambe non le ho mai sentite così...

Luglio, il mese delle vacanze... prima della montagna c'è tempo per una fantastica cavalcata da Fincantieri a.... Fincantieri. Da Monfalcone a Marghera lungo 200 km di sterrati e ciclabili è un bel modo di festeggiare l'inizio delle ferie. E poi è montagna. E tra i percorsi classici e la ricerca di nuove avventure, quest'anno arrivano i miei primi "2000": lo sterrato di Prato Piazza, il Passo Stalle e poi lo splendido, selvaggio Klamm Joch. Che bello sfrecciare da Franzenfeste a Lienz, che sensazione di libertà, di meraviglia, salite, discese, sentieri, sterrati, incontri e saluti. Ogni volta tornare a casa, lassù a GuggenBerg sopra Taisten, è una faticosa gioia. E pedalare con Gaia sulle rampe intorno al maso per trovare il posto perfetto dove fotografare il tramonto. Cosa chiedere di più? E pazienza se tornati in laguna si piomba nell'afa più opprimente, nella sauna della palude... All'alba ed al tramonto è bello pedalare! 1800 km anche questo mese sono volati, ce la farò?

Agosto comincia con la NightGravel di Matteo. Poi è ricerca di refrigerio, fosse una pioggia estiva o un bagno al mare o nel Brenta, nella vallata bellunese o sulle colline di Conegliano, ogni occasione è buona per inforcare la #Poderosa e godersi l'estate. Arrivi alla fine del mese e quasi non ti accorgi di averne fatti 2000!

Settembre fa rima con Istria, lo sapevate? Vento, sole mare, terra rossa che quando piove è come colla e pietre aguzze. Paesini medievali, colline, muri, sterrati e spiagge incantate. Un paradiso. Partire all'alba e poi raggiungere le "mie ragazze" al mare, in tempo per un tuffo ed un burek sotto il sole di mezzogiorno. E rilassarsi all'ombra di un frassino in riva al mare. Pochi giorni ma intensi e impagabili. La carica per affrontare l'autunno che arriverà... e tornati a casa tornano anche le Gravel Ride. In friuli, un paradiso gravel, per quella dei Fiumi, e poi con Eddy e le Strade dei Vini. Se considero i tanti impegni di lavoro, i 1600 km sono un bellissimo risultato. Se di questi 1600, qualche centinaio poi li hai fatti sulle rotte della Parenzana e dintorni, valgono doppio come i jolly di Giochi senza frontiere!

Sarà che ci sono nato, ma a me Ottobre piace tantissimo. Non fa caldo, non fa freddo, non piove, i colori della natura cominciano a virare dal verde verso le tonalità autunnali... E allora, ti viene voglia di esplorare, di pedalare, da solo ed in compagnia, di riempirti gli occhi di panorami che cambiano ogni giorno un pò... Mare, campagne, colline, Pedalate contro la tratta, Gravel dee Masenete (che beo un giro sensa vardar el gps!) o ronde 2020 in anteprima, argini e sterrati come se non ci fosse un domani e poi si parte con Ride With Us Bruxelles edition! Quest'anno i cicloattivisti per il clima andranno a portare all'Unione Europea decine e decine di lettere di comuni, associazioni, istituzioni e personalità che chiedono una sola cosa: un impegno concreto per contrastare i cambiamenti climatici causati dalle attività umane. Un gruppo fantastico, una grande avventura, uno scopo che nobilita il nostro pedalare. Lasciarli al confine tra Austria e Svizzera è un colpo al cuore, pedalare da solo sotto un diluvio verso Innsbruck e il treno che mi riporterà a casa è una bella esperienza ma col cuore sarei andato dall'altra parte... ottobre si chiude così, con oltre 2000 km e un velo di tristezza per l'avventura lasciata a metà.

Novembre è il mese delle social ride. La Valsana di Paolo, giù dalle ripide discese di Combai senza freni se non con le scarpe, per terra e sulla ruota posteriore, e poi Eddy e la sua Novello in gravel con tante facce conosciute, PJ, Beppe, Marco e tanta allegria. E la venexianissima Gravel dea Madona di PJ con Palo, Matteo ed Alessandra. E quella figata assurda della SantoGravel, sotto una pioggia torrenziale, roba da pazzi, con ruzzolone da paura, fango e acqua come se non ci fosse un domani! E, a finire il mese in gloria ci pensa Eddy che "regala" tracce occasioni e appuntamenti per pedalare in compagnia. Questo mese si chiude a 1300, il divertimento non manca, il traguardo è vicino ma comincio ad essere stanco.

Ormai è un conto alla rovescia: gli impegni extra ciclistici, tanti e diversi, e le giornate che si accorciano ce la mettono tutta per rendermi la vita difficile. Archiviata una bellissima ma faticosa Autunno in Gravel, pedalo in solitudine esplorando territori poco conosciuti e finendo fatalmente in tratturi resi pesantissimi dal fango. Certe volte, al ritorno a casa, io e la #Poderosa dovremmo essere infilati direttamente in lavatrice... La partecipazione #raphafestive scandisce gli ultimi giorni. Diego e la sua Winter social ride a sorpresa, senza traccia, sono un bel regalo di Natale, mentre l'incredibile serie di forature e di incidenti meccanici nelle ultime due uscite sono l'ultimo ostacolo. Il traguardo è lì dietro l'angolo. Se ci penso mi sembra quasi impossibile. Con i 1200 km di dicembre il totale fa 20000. Se penso che quattro anni fa il mio giro tipo era di 25 km, Zelarino-Bosco di Mestre e ritorno, una-due volte a settimana... L'applauso però non lo merito io ma le "mie ragazze", non posso che ringraziare Valentina e Gaia per la pazienza, e per il tempo che gli ho rubato. E grazie alla mia fidata #Poderosa, e a tutt* le persone con cui ho condiviso un piccolo o grande pezzo di strada. Tutt* insieme mi avete regalato l'emozione di sfidarmi e di mettermi alla prova, di vedere un piccolo pezzo di mondo dalla sella della mia bici, di conoscere belle persone e di allargare la mente.
Non è Grave...l, è soltanto un sogno.
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Bitossi
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Re: My Gravel Year

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Minkia... :diavoletto:

Complimentoni Franz! :clap: Pensa che quest’anno ho fatto solo 1400 km di Gravel, meno di un tuo mese... :boh:
Comunque per dare un’idea, 20000 km in Gravel equivalgono ad almeno 30000 km su strada. Non è che sei anche tu in pensione? :D

In ogni caso, a fine novembre mi è arrivata una Revolt Advanced 1 2020 di Giant (quella color vomito di ubriacone, col monocorona Apex), che conto di sfruttare bene nel prossimo anno. Per ora solo 250 km circa.
A prop, sono ancora relativamente neo di Gravel, e non le conosco bene tutte. La tua in foto è troppo sporca; che ferro è? :D

PS: buon anno! :cincin:


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Ringrazio la mia mamma per avermi fatto studiare da ciclista
pragserfranz
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Re: My Gravel Year

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Bitossi ha scritto: martedì 31 dicembre 2019, 9:57 Minkia... :diavoletto:

Complimentoni Franz! :clap: Pensa che quest’anno ho fatto solo 1400 km di Gravel, meno di un tuo mese... :boh:
Comunque per dare un’idea, 20000 km in Gravel equivalgono ad almeno 30000 km su strada. Non è che sei anche tu in pensione? :D

Grazie per i complimenti! In pensione? Noo, magari... chi la vedrà mai?? Ho un lavoro che mi permette di gestirmi tempi e giornate così posso organizzarmi bene, tutto qua! Beh, magari fossero tutti in off-road e poi ho fatto relativamente poco dislivello...

In ogni caso, a fine novembre mi è arrivata una Revolt Advanced 1 2020 di Giant (quella color vomito di ubriacone, col monocorona Apex), che conto di sfruttare bene nel prossimo anno. Per ora solo 250 km circa.
A prop, sono ancora relativamente neo di Gravel, e non le conosco bene tutte. La tua in foto è troppo sporca; che ferro è? :D

Ammazza che figata, la Giant Revolt! la mia è una Wilier Jareen modello base, nulla di chè ma ormai ci sono affezionato

PS: buon anno! :cincin:

Buon anno anche a te!


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