Sul caso Riccò

Per discutere, analizzare, approfondire tutto quello che riguarda il tema più dibattuto del ciclismo
Avatar utente
danilodiluca87
Messaggi: 1762
Iscritto il: sabato 11 dicembre 2010, 0:15
Località: Frosolone (IS)

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da danilodiluca87 »

aèèèèèè Tex....tu mi sembri quelle associazioni consumatori, associazioni cattoliche e presunti cattolici che si sentono offesi per una bestemmia alle 4 e mezza di notte al Grande Fratello.....quando viviamo in un mondo basato sulle bestemmie, offese e cattiveria ben più graviii :D :D :D :D


Il KILLER di Spoltore
levraro
Messaggi: 361
Iscritto il: venerdì 24 dicembre 2010, 17:36
Località: valaperta (lc)

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da levraro »

granfondista ha scritto:
Tranchée d'Arenberg ha scritto:
Forse è sfigato perchè probabilmente tanti altri sono più furbi e le cose le fanno con più attenzione e meno superficialità. Resta il fatto che (sempre che tutto quello che è emerso a livello mediatico sia vero) iniettarsi da solo nelle vene del sangue tenuto 25 giorni in frigo, senza "l'ausilio" di un medico che ti dica cosa puoi rischiare, a me pare veramente folle, pazzesco. E sinceramente non penso che in gruppo tutti siano così incoscienti da ricorrere a questa pratica con queste dinamiche, perchè altrimenti oggi stesso sarebbe necessario bloccare tutti i professionisti e fermare il ciclismo agonistico. Non è neanche una questione di regole e leggi infrante, non si tratta di prendere per il culo i tifosi e gli avversari. E' principalmente un problema legato alla salute di ragazzi giovani e almeno inizialmente sani.
Io non credo alla storia del sangue nel suo frigo, è troppo anche per uno come lui.
Penso lo abbia detto (sempre che sia vero) per non coinvolgere gli altri implicati in questa squallida storia, ovviamente non spinto da altruismo ma dalla paura di eventuali ritorsioni.
se non avesse fatto tutto da solo allora chi l'ha seguito sarebbe ancora meno competente di lui....


granfondista
Messaggi: 612
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 12:39

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da granfondista »

levraro ha scritto:
granfondista ha scritto:
Tranchée d'Arenberg ha scritto:
Forse è sfigato perchè probabilmente tanti altri sono più furbi e le cose le fanno con più attenzione e meno superficialità. Resta il fatto che (sempre che tutto quello che è emerso a livello mediatico sia vero) iniettarsi da solo nelle vene del sangue tenuto 25 giorni in frigo, senza "l'ausilio" di un medico che ti dica cosa puoi rischiare, a me pare veramente folle, pazzesco. E sinceramente non penso che in gruppo tutti siano così incoscienti da ricorrere a questa pratica con queste dinamiche, perchè altrimenti oggi stesso sarebbe necessario bloccare tutti i professionisti e fermare il ciclismo agonistico. Non è neanche una questione di regole e leggi infrante, non si tratta di prendere per il culo i tifosi e gli avversari. E' principalmente un problema legato alla salute di ragazzi giovani e almeno inizialmente sani.
Io non credo alla storia del sangue nel suo frigo, è troppo anche per uno come lui.
Penso lo abbia detto (sempre che sia vero) per non coinvolgere gli altri implicati in questa squallida storia, ovviamente non spinto da altruismo ma dalla paura di eventuali ritorsioni.
se non avesse fatto tutto da solo allora chi l'ha seguito sarebbe ancora meno competente di lui....
Su questo non ci piove.


Meglio brocco che Di Rocco: Cicloweb forever!!
Winter
Messaggi: 26480
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 19:33

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Winter »

granfondista ha scritto:
Tranchée d'Arenberg ha scritto:
Forse è sfigato perchè probabilmente tanti altri sono più furbi e le cose le fanno con più attenzione e meno superficialità. Resta il fatto che (sempre che tutto quello che è emerso a livello mediatico sia vero) iniettarsi da solo nelle vene del sangue tenuto 25 giorni in frigo, senza "l'ausilio" di un medico che ti dica cosa puoi rischiare, a me pare veramente folle, pazzesco. E sinceramente non penso che in gruppo tutti siano così incoscienti da ricorrere a questa pratica con queste dinamiche, perchè altrimenti oggi stesso sarebbe necessario bloccare tutti i professionisti e fermare il ciclismo agonistico. Non è neanche una questione di regole e leggi infrante, non si tratta di prendere per il culo i tifosi e gli avversari. E' principalmente un problema legato alla salute di ragazzi giovani e almeno inizialmente sani.
Io non credo alla storia del sangue nel suo frigo, è troppo anche per uno come lui.
Penso lo abbia detto (sempre che sia vero) per non coinvolgere gli altri implicati in questa squallida storia, ovviamente non spinto da altruismo ma dalla paura di eventuali ritorsioni.
Da Santuccione e da altri non poteva piu' andare
Il telefono sotto controllo (vedi i fatti dell'anno scorso..)
Come poteva fare?
Come gia' scritto da Altri non è il primo ne sara' l'ultimo a farsi un autoemotrasfusione
Senza era uno dei tanti , con il sangue arricchito è uno dei migliori
Vediamo da junior è stato beccato , da dilettante idem
La Federazione vieta giustamente il passaggio ai Pro e lui pasa con Gianetti (e i suoi buon uffici all'UCI che gli regalano un certificato..)
In compenso corridori con lo stesso talento (o anche superiore vedi il suo compagno di nazionale..) puliti smettono dopo un anno..
Due anni fa beccato tra i pro per Cera , l'anno scorso intercettazioni di nuovo su di lui..
Non mi dispiaceva come corridore ma per il ciclismo non è certo un grande perdita

Riuso una frase di Mentheour
Se mi avessero detto che per arrivare nei primi 5 al tour devi bere un litro di benzina.. l'avrei fatto

Ricco' è uno di quelli


Admin
Messaggi: 14953
Iscritto il: domenica 21 giugno 2009, 22:48

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Admin »

TEX ha scritto:
Admin ha scritto:
Seguo con grande interesse tutto quello che state scrivendo. Certo, la voglia di intervenire non è tantissima. Avevo pure preso Riccò al fantaciclismo, che disastro :D

Questa probabile radiazione la mettevo in conto sin dal primo momento, speravo solo che si facesse almeno un paio di stagioni buone prima di essere ribeccato, ma poi magari il rimpianto sarebbe stato maggiore.
Ah si? Avevi preso Riccò al fantaciclismo?
Puoi mettere tutte le faccine che vuoi, ma hai scritto una cazzata fuori posto lo stesso!
Guarda.... che quasi crepa, per pirla che sia stato bisognerebbe stare attenti a fare delle battute del genere, non l'hanno beccato positivo ad una gara, il che avrebbe giustificato ironia e sarcasmo a piene mani.
Si tratta in ogni caso di un tizio che stava per morire.
Non conta un accidente che se la sia cercata o meno, ok?
C'è un limite a tutto!
Speravi che si facesse almeno due anni buoni prima di farsi ribeccare? Bella soddisfazione sarebbe stata eh? Ma fammi il piacere.
E meno male che sei l'amministratore del forum, se anche del sito non lo so.....
Una cosa del genere la potevo fare io o qualche altro utente e per questo venire bacchettato dall'"admin" di turno, non di sicuro chi ha la responsabilità della moderazione.
Hai fatto una battutaccia da bar che andava bene per un ematrocrito alto.
Questo forum, di cui sono un poco assiduo frequentatore, mi dava un idea di serietà, in questo caso mi ha proprio deluso.
Se devo essere bannato per lesa maestà me ne farò una ragione.
Tex, onestamente non penso di meritarmi questa invettiva.
Senza rancore. :cincin:


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Avatar utente
Subsonico
Messaggi: 7588
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 19:13

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Subsonico »

Admin ha scritto:
TEX ha scritto:
Admin ha scritto:
Seguo con grande interesse tutto quello che state scrivendo. Certo, la voglia di intervenire non è tantissima. Avevo pure preso Riccò al fantaciclismo, che disastro :D

...
Ah si? Avevi preso Riccò al fantaciclismo?
.....
Tex, onestamente non penso di meritarmi questa invettiva.
Senza rancore. :cincin:
Marco questa storia ti perseguiterà a vita e te lo meriti!

C'è gente ieri che ha telefonato apposta al cellulare dell'Admin per sfottere....


VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...

"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
Capitone di Pozzuoli
Messaggi: 8
Iscritto il: martedì 8 febbraio 2011, 18:38

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Capitone di Pozzuoli »

Da una parte mi fa pensare parecchio il fatto che anche qui, per molti, sia così importante la correttezza del circuito seguito dalle informazioni. Insomma pure qui la verità giuridica, o pregiuridica, rischia di diventare più importante della 'verità morale' (non saprei come definirla altrimenti). Dall'altra mi trovo abbastanza d'accordo con quanto scritto da donchisciotte. E' una riflessione amara, che per molti versi non fa una piega. Leggo poi che c'è chi sperava che Riccò "potesse farsi almeno un paio di stagioni buone prima di essere ribeccato". Ebbene, anche leggendola con gli occhiali dello sconforto e delle ore in cui si è sotto shock (ammesso che la notizia che Riccò sia un dopato incallito abbia scioccato qualcuno), questa affermazione è raggelante.


mestatore
Messaggi: 343
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 22:52

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da mestatore »

elisamorbidona ha scritto:il discorsco dei cetrioli avariati era per dire che nelle ipotesi diagnostiche non si può prendere per oro colato quello che dice il paziente "in evidente stato di shock", quando si tratta di stilare un documento ufficiale come un referto va omesso tutto ciò che non è obiettivamente ancora non riscontrabile con certezza. La cura prestato al momento poi è tutta, ma tutta una altra cosa.
Altrimenti come mai per tutti i grandi nomi dello sport finiti al PS. per evidenti errori di dosaggio farmacologico dopante non è nai stata aperta alcuna indagine? Perchè una cosa è la cura prestata al momento, tutta una altra cosa ciò che viene messo a referto, visto che in assenza di dati diagnostici certi il medico l'ipotesi doping non la mette a referto. La cura ematologica intensiva va applicata ugualmente in quei casi, che si tratti di reazione ad autotrasfosione o ad altro, lasciando che siano altri, in possesso di un quadro più generale e completo, aad azzardare ipotesi, soprattutto quella della diagnosi-doping.n Logico che a voce poi è chiaro che all'ematologo o al nefrologo o all'immunologo che sia riferisci quando "confessato" dal paziente.
Non ho parlato di RIccò, ho solo parlato del medico che ha messo a referto una confessione di doping sostituendosi al magistrato e cogliendo al volo una splendida occasione di avanzamento di carriera.
Il medico non deve dare notizia di reato quando il reato è evidentemente sotto i suoi occhi, non è un investigatore privato il medico del PS, altrimenti dove andremmo a finire?
cara elisa,
non hai ben chiaro come siano regolati gli avanzamenti di carriera dei medici negli ospedali pubblici....

il (wiki)leak puo' venire dal medico, dal personale in servizio, dalla procura (cosa piu' probabile).
ti assicuro che non è mia intenzione difendere i medici, spesso del tutto indifendibili, ma vorrei solo che fosse chiaro a tutti quali sono gli obblighi e le procedure.
il referto è un obbligo stabilito dalla legge, la completezza delle informazioni sulla cartella clinica è necessaria per l'efficacia della cura.

spiegami, perchè non è da te, quindi il medico che vede una donna picchiata e con lesioni compatibili con uno stupro ( che peraltro la paziente riferisce) non deve fare nulla se non comunicarlo al ginecologo di turno.?
beninteso, non intendo assimilare dal punto di vista morale uno stupro, delitto odioso, ad un infrazione della legge antidoping ( oltre alla violazione della piu' importante disciplina della conservazione e l' utilizzo degli emoderivati, dell' abuso di professione medica, etc etc), mea , come tu sai , la legge non distingue il tipo di reato.
imoltre , l' emissione di una prognosi riservata presuppone la presenza di lesioni gravissime, che sono perseguibili d' uffico e non su querela. anche per questo la procura viene avvisata .
insomma, la legge funziona così e di conseguenza la prassi nei ps di tutta italia si è modulata su questi dettati, che peraltro hanno un loro perchè...

quanto allo stato di shock, in medicina significa una compromissione dei parameti vitali molto grave e non solo una confusione mentale. credo che ,per quanto pirla, richie rich non avesse motivo di fare un autodenuncia falsa. spero che la paura che ha provato in quei momenti e che lo ha spinto a fare una cosa giusta e utile per lui ( cercare di indirizzre il medico verso la diagnosi corretta), non gli scompaia con il miglioramento delle condizioni di salute e anzi , lo aiuti nele sue scelte future.
ti dirò di piu', anche se non ci credo, spero che la stessa paura venga a qualche suo sconsiderato collega ( calciatore , tennista...) uso a simili rischiose pratiche.

i posti in rianimazione ( che sono pochi) e spesso insufficienti) non dovrebbero servire per deficienti che fanno cose insensate, ma per vittime di incidenti sul lavoro, giovani ciclisti investiti, ammalati di tumore che subiscono interventi complessi che necessitano di un ' assistenza post-operatoria di alta intensità....
poi, non ci sono santi o peccatori, per fortuna, ma solo malati gravi e si danno a tutti quelli che ne hanno bisogno, finchè c'è ne sono.
siamo tutti poveri cristi e non voglio fare moralismo d' accatto, ma insomma, almeno una riflessione....

ciao bella, attendo che ritornino le gare, per godere delle tue analisi tecniche impareggiabili.

mesty


non sono ciclisti, la fatuita' delle loro vite mi sciocca- T. Krabbe', la corsa.
mestatore
Messaggi: 343
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 22:52

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da mestatore »

dimenticavo, complimenti all' admin per l' articolo in homepagebravo, prafo.
in 2 giorni mi ritrovo ad elogiare admin sul doping e donchi...
correzioni di tiro o miracoli del nuovo cicloweb?

un abbraccio

mesty


non sono ciclisti, la fatuita' delle loro vite mi sciocca- T. Krabbe', la corsa.
Avatar utente
elisamorbidona
Messaggi: 81
Iscritto il: sabato 11 dicembre 2010, 15:06

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da elisamorbidona »

le lesioni inconfondibili della donna stuprata conducono quasi inconfutabilmente all'ipotesi di reato. C'è pressochè la certezza del reato, lo stupro, quindi va messo a referto. L'uomo che arriva ancora vivo con il coltello nel costato che tappa il pneumotorace è stato accoltellato. Se stili un documento ufficiale che sia avvenuto un accoltellamento lo devi mettere. Ma il blocco renale con embolia polmonare (forse) non conduce per deduzione logica alla emotrasfusione fallita. HA molte diverse possibili cause e molto più probabilmente con-cause, tutte da accertare, e in un secondo momento, qualunque cosa dica il paziente, il medico del PS che stila un documento che sarà trasmesso alla procura non deve azzardare una ipotesi di reato non corroborata da precisi dati analitici. L'ipotesi di reato va comunicata di fronte a dati di alta probabilità. E di fatti è evento raro che in seguito a referto di PS vengano aperte indagini da parte del magistrato, nonstante le migliaia e migliaia di donne con lividi che arrivano, di persone in stato di overdose, e infine di atleti, amatori e professionisti, in condizioni critiche per probabili errori nel dosaggio di farmaci dopanti. In quanti casi di atleti anche di fama giunti al PS in quelle condizioni si è arrivati a segnalare il reato? MAI. Eppure questi atleti in preda al panico te lo dicono sempre che hanno preso questo e quello...mai sentito che il medico di fronte ad una situazione clinica critica, ma probabilisticamente parlando con molte possibili cause, vada a mettere a referto la dichiarazione dell'atleta. Naturalmente perchè di fronte comunque ad una non certezza scientifica della eziologia dell'episodio, il medico non va a "rovinare" professionalmente il paziente, ma si limita al suo compito di curante, lasciado eventualmente all'inquirente il suo. Che poi sia risaputo che due su tre atleti che arrivano in condizioni critiche, soprattutto amatori, sia a causa del doping è tutto un altro discorso.
MA ancora una volta nel ciclismo siamo di fronte ad una prima volta e non mi levo dalla testa che il medico in questione ben conoscendo la situazione di "appestato" del personaggio in questione ( abita a pochi km) abbia riflettuto un po' e infine deciso di prenderdi al volo l'occasione d'oro.
Anche io credo che la sacca di sangue tenuta in casa sia solo una dichiarazione per coprire altri. Da dove sia venuta una simile bomba a mano però andrebbe chiarito.


Avatar utente
Zanarkelly
Messaggi: 250
Iscritto il: venerdì 10 dicembre 2010, 0:38
Località: Rezzato (BS)

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Zanarkelly »

elisamorbidona ha scritto: .......
Giuro Elisa che non capisco proprio il tuo punto di vista: il medico non ha azzardato nessuna ipotesi di reato.
Ha compilato un referto, in cui ha riportato, come si fa in tutti i casi, i sintomi riferiti dal paziente, l'anamnesi ed eventuali avvenimenti o comportamenti adottati dal paziente che potrebbero avere qualche rilevanza, oltre ovviamente alle sue conclusioni mediche, alle cure prestate, alla prognosi, ecc. Questo referto è un documento ufficiale che, stando a quello che dice Mesty, nel caso di una prognosi riservata viene comunicato alle procure e fa scattare d'ufficio un'inchiesta (che poi probabilmente si spegne subito nei casi dove l'ipotesi di reato non è riscontrata).
Può darsi che la fuga di notizie sia partita dalla Procura, può darsi che sia stato lo stesso medico a raccontare tutto a qualche giornalista che glielo chiedeva, può darsi che abbia venduto la notizia; ritengo però impossibile che il medico si sia inventato tutto, perchè ci vorrebbe davvero tanta, ma tanta fantasia.
Forse Riccò ha un po' "condito" la verità per coprire qualcuno, potrebbe essere, anche se mi sembra improbabile che una persona in preda ad un blocco renale, tra tutte le balle che può raccontare al medico che lo sta curando, vada a dirgli la cazzata più grande che può escogitare.

Però qui la questione è tutt'altra, e cioè che questo pirla, perchè è un pirla (fortunatamente scampato al pericolo, e ne sono contento, sia chiaro!), c'è ricascato ancora e di nuovo per causa sua si getterà merda addosso al ciclismo, ai ciclisti (tra l'altro non ce n'è uno che lo sopporti), ai tifosi, ecc.
Certo, mi dirai, non paga mai nessun ds, nessun medico, pagano solo i ciclisti: vero, questa sarebbe una questione da approfondire e sarebbe un gran cosa riportare le suddette figure alle loro rersponsabilità. Però nel frattempo vediamo di toglierci di mezzo questo corridore-danno; poteva essere sicuramente un bel talento, un ciclista spettacolare, ma per tre scatti ed una manciata di gare ben corse ha fatto pagare al movimento un prezzo altissimo. Ne valeva la pena?


Al mondo esistono due categorie di ciclisti: quelli che appartengono al Lando Team e ... quelli che vorrebbero tanto appartenervi
Avatar utente
eliacodogno
Messaggi: 6999
Iscritto il: venerdì 24 dicembre 2010, 1:27
Località: Segusium

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da eliacodogno »

Magari io vivo nel mondo delle favole ma non ricordo di sportivi sull'orlo del trapasso per motivi riconducibili al doping, almeno in epoca recente (poi è possibile che degli altri si taccia, mentre il ciclista è come sempre sbattuto in prima pagina).
Se la presunta confessione di Riccò al medico (lascio perdere il discorso della confidenzialità, sinceramente non so nulla in materia) fosse stata estorta o fosse anche solo in parte falsa o imprecisa credo che la fidanzata del modenese avrebbe già smentito le dichiarazioni del medico, almeno a mezzo stampa. Certo, è sicuro che questa storia assurda coinvolga altre persone ma non credo che la realtà si discosti troppo da quello che abbiamo sentito sinora (ho cercato invano appigli per dimostrare a me stesso il contrario...)


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
Avatar utente
Laura Grazioli
Messaggi: 1891
Iscritto il: mercoledì 1 dicembre 2010, 18:53
Località: Brescia

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Laura Grazioli »

Per buona pace di quelli che accusano il medico l'ospedale di Pavullo ha dichiarato che il medico ha rilasciato il referto solo alle autorità competenti (Procura, come automatico nei casi di prognosi riservata): quindi la notizia non è trapelata dall'ospedale.
Visto che Riccò è stato preso per i capelli e stava per morire (ricordiamocelo) perchè avrebbe dovuto mentire al medico? Sarebbe stato peggio! Insomma meglio la vita o la carriera? Io dico la prima.


Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
cyclingchecco
Messaggi: 3
Iscritto il: lunedì 31 gennaio 2011, 9:56

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da cyclingchecco »

Adesso basta! Riccò nessuno lo voglia più in gruppo! Riccò e tutti quelli che NON amano questo sport tolgano il disturbo!


mestatore
Messaggi: 343
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 22:52

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da mestatore »

elisamorbidona ha scritto:le lesioni inconfondibili della donna stuprata conducono quasi inconfutabilmente all'ipotesi di reato. C'è pressochè la certezza del reato, lo stupro, quindi va messo a referto. L'uomo che arriva ancora vivo con il coltello nel costato che tappa il pneumotorace è stato accoltellato. Se stili un documento ufficiale che sia avvenuto un accoltellamento lo devi mettere. Ma il blocco renale con embolia polmonare (forse) non conduce per deduzione logica alla emotrasfusione fallita. HA molte diverse possibili cause e molto più probabilmente con-cause, tutte da accertare, e in un secondo momento, qualunque cosa dica il paziente, il medico del PS che stila un documento che sarà trasmesso alla procura non deve azzardare una ipotesi di reato non corroborata da precisi dati analitici. L'ipotesi di reato va comunicata di fronte a dati di alta probabilità. E di fatti è evento raro che in seguito a referto di PS vengano aperte indagini da parte del magistrato, nonstante le migliaia e migliaia di donne con lividi che arrivano, di persone in stato di overdose, e infine di atleti, amatori e professionisti, in condizioni critiche per probabili errori nel dosaggio di farmaci dopanti. In quanti casi di atleti anche di fama giunti al PS in quelle condizioni si è arrivati a segnalare il reato? MAI. Eppure questi atleti in preda al panico te lo dicono sempre che hanno preso questo e quello...mai sentito che il medico di fronte ad una situazione clinica critica, ma probabilisticamente parlando con molte possibili cause, vada a mettere a referto la dichiarazione dell'atleta. Naturalmente perchè di fronte comunque ad una non certezza scientifica della eziologia dell'episodio, il medico non va a "rovinare" professionalmente il paziente, ma si limita al suo compito di curante, lasciado eventualmente all'inquirente il suo. Che poi sia risaputo che due su tre atleti che arrivano in condizioni critiche, soprattutto amatori, sia a causa del doping è tutto un altro discorso.
MA ancora una volta nel ciclismo siamo di fronte ad una prima volta e non mi levo dalla testa che il medico in questione ben conoscendo la situazione di "appestato" del personaggio in questione ( abita a pochi km) abbia riflettuto un po' e infine deciso di prenderdi al volo l'occasione d'oro.
Anche io credo che la sacca di sangue tenuta in casa sia solo una dichiarazione per coprire altri. Da dove sia venuta una simile bomba a mano però andrebbe chiarito.
elisa cara,
ma perchè ti incaponisci?
in presenza di dati clinici e anamnestici quali noi conosciamo, la crisi emolitica intravasale da reazione trasfusionale sembra in base ai criteri diagnostici altamente probabile. quanto il coltello nel torace. poi c'è pure gente che ti dice che è caduta sul coltello.
mi puoi cortesemente indicare quali altre cause di crisi emolitica intravasale tu avresti dedotto e in base a quale criterio probabilistico?

poi, i medici non sono mica quelli di ER o dei telefilm, generalmente non si curano di indagare piu' di tanto su quello che dice il paziente.in generale e non nello specifico.
al contrario, spesso in procura non si curano molto di un referto per una rumena violentata, ma spesso drizzano le orecchie ed i peli pure se il referto riguarda un ricco'. ma questo è un altro problema e sinceramente non mi tocca.

sono stupito da questo guardare la luna ed indicare il dito ,che non è da te.

comunque l' argomento è stato sviscerato a sufficienza e non credo si debba aggiungere molto.
mi attendo invece altre capriole da ricco' e dal suo entourage.
spero di sbagliarmi, per il bene del ragazzo e del ciclismo pure.
per il ragazzo, che spero abbia imparato la lezione, per il ciclismo, che di un personaggio così poco accorto , chiaccherato da junior, fermato da under, salvato da gianetti, beccato tra mille gradassate da pro non ha davvero bisogno.

aggiungo che metre gli auguro ogni gran bene per salute e vita ( cosa che verosimilmente presuppone un cambaiamento radicale del suo modo di intendere la vita stessa), come corridore a sto punto non mi sembra sta gran perdita.
poteva essere un grande dicono morris e prof e a loro devo credito, di fatto è stato un pirla e mi resta il dubbio che pure in condizioni basali non fosse sto fenomeno invivncibile.

certamente sono d' accordo con te per quello che riguarda la necessità di ulteriori indagini
di gente con danni fisici ( amatori e prof) in seguito al doping , di sicuro c'è abbondanza. a mia conoscenza si tratta nella maggioranza dei casi di disturbi insorti progressivamente ed in maniera subacuta in cui il ricorso alle strutture mediche avviene in modo differente rispetto all' arrivo di un ambulanza del 118 in un dea, con un paziente in condizioni critiche e conseguente necessita' di referto.

ciao

mesty

ciao

mesty


non sono ciclisti, la fatuita' delle loro vite mi sciocca- T. Krabbe', la corsa.
Avatar utente
elisamorbidona
Messaggi: 81
Iscritto il: sabato 11 dicembre 2010, 15:06

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da elisamorbidona »

Laura Grazioli ha scritto:Per buona pace di quelli che accusano il medico l'ospedale di Pavullo ha dichiarato che il medico ha rilasciato il referto solo alle autorità competenti (Procura, come automatico nei casi di prognosi riservata): quindi la notizia non è trapelata dall'ospedale.
Visto che Riccò è stato preso per i capelli e stava per morire (ricordiamocelo) perchè avrebbe dovuto mentire al medico? Sarebbe stato peggio! Insomma meglio la vita o la carriera? Io dico la prima.
per prima cosa ci tengo a precisare ancora una volta che non ce l'ho assolutamente con la fuga di notizie. Il problema non è che l'indagine sia comparsa sui giornali, anzi.
Il problema è il medico che , pur rimanendo nell'ambito di ciò che può fare, ha operato una forzatura dei dati clinici in suo possesso mettendo su documento uffiaciale una ipotesi di reato non di immediata evidenza (come l'accoltellamento o lo stupro)fondata in primis sulla dichiarazione del paziente. Non è scientifico e non viene di norma fatto proprio nelle migliaia di casi di atleti in condizioni critiche che "ufficialmente" vengono curati per altro. Gente che sviene nel bel mezzo di un allenamento o di una gara, che va in crisi cardiaca mentre dorme ecc.. ecc..,per lo più amatori, ma anche numerosi e famosi atleti professionisti da un giorno all'altro ritrovatisi all'ospedale con diagnosi fumose e inconcludenti.

Infatti vorrei proprio vedere se, con Ibrahimovic al posto di Riccò (o anche solo un altro corridore meno "appestato" di lui), sul referto sarebbe comparsa immediatamente la probabile autotrasfusione.

Invece in questo caso, nemmeno un giorno di attesa, nemmeno una serie di analisi ematologiche approfondite, visita al PS e referto con ipotesi di autotrasfusione. Che poi la trasfusione fallita sia una causa con buona probabilità, ma non con assoluta certezza, ma non certo tra le prime che vengono prese in considerazione in questi casi, ripeto, è tutto un altro discorso.
E poi: se non si fosse ipotizzata l'autotrasfusione, la situazione di RIccò non sarebbe stata valutata ugualmente di estrema criticità e non sarebbero state applicate le stesse urgenti cure ematologiche? Non mi pare proprio che si possa dire che Riccò si sia salvato la vita dicendo dell'autoemotrasfusione , e altrimenti sarebbe stato curato in tutt'altro modo....
Non sto qui dicendo nulla sulla moralità di Riccò, sul fatto che debba o meno pagare pesantemente le sue crudeli malefatte ecc. ecc.
Ammetto di essere molto prevenuta nei confronti di una categoria che ormai alla preoccupazione per il paziente fa quasi sempre precedere la preoccupazione di coprirsi le spalle da ogni possibile lato , ma sto solo giudicando il comportamento a mio giudizio opportunistico e alquanto insolito per non dire altro, di un medico di pronto soccorso.
Ultima modifica di elisamorbidona il giovedì 10 febbraio 2011, 14:37, modificato 2 volte in totale.


Avatar utente
megalon
Messaggi: 25
Iscritto il: lunedì 13 dicembre 2010, 6:39

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da megalon »

Come precedente simile mi viene in mente ciò che successe a Mauro Gianetti. Dopo essere stato ricoverato in pericolo di vita (grave insufficienza renale ed epatica), il medico che lo salvò, Gérald Gremion, in quel caso volle sporgere denuncia contro ignoti partendo dal presupposto che il malore di Gianetti fosse dovuto all'abuso di PFC, e che Gianetti non si sarebbe potuto iniettare da solo quella sostanza.

http://archives.tdg.ch/TG/TG/-/article- ... t-mortelle


mestatore
Messaggi: 343
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 22:52

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da mestatore »

elisamorbidona ha scritto:
Laura Grazioli ha scritto:Per buona pace di quelli che accusano il medico l'ospedale di Pavullo ha dichiarato che il medico ha rilasciato il referto solo alle autorità competenti (Procura, come automatico nei casi di prognosi riservata): quindi la notizia non è trapelata dall'ospedale.
Visto che Riccò è stato preso per i capelli e stava per morire (ricordiamocelo) perchè avrebbe dovuto mentire al medico? Sarebbe stato peggio! Insomma meglio la vita o la carriera? Io dico la prima.
per prima cosa ci tengo a precisare ancora una volta che non ce l'ho assolutamente con la fuga di notizie. Il problema non è che l'indagine sia comparsa sui giornali, anzi.
Il problema è il medico che , pur rimanendo nell'ambito di ciò che può fare, ha operato una forzatura dei dati clinici in suo possesso mettendo su documento uffiaciale una ipotesi di reato non di immediata evidenza (come l'accoltellamento o lo stupro)fondata in primis sulla dichiarazione del paziente. Non è scientifico e non viene di norma fatto proprio nelle migliaia di casi di atleti in condizioni critiche che "ufficialmente" vengono curati per altro. Gente che sviene nel bel mezzo di un allenamento o di una gara, che va in crisi cardiaca mentre dorme ecc.. ecc..,per lo più amatori, ma anche numerosi e famosi atleti professionisti da un giorno all'altro ritrovatisi all'ospedale con diagnosi fumose e inconcludenti.

Infatti vorrei proprio vedere se, con Ibrahimovic al posto di Riccò (o anche solo un altro corridore meno "appestato" di lui), sul referto sarebbe comparsa immediatamente la probabile autotrasfusione.

Invece in questo caso, nemmeno un giorno di attesa, nemmeno una serie di analisi ematologiche approfondite, visita al PS e referto con ipotesi di autotrasfusione. Che poi la trasfusione fallita sia una causa con buona probabilità, ma non con assoluta certezza, ma non certo tra le prime che vengono prese in considerazione in questi casi, ripeto, è tutto un altro discorso.
E poi: se non si fosse ipotizzata l'autotrasfusione, la situazione di RIccò non sarebbe stata valutata ugualmente di estrema criticità e non sarebbero state applicate le stesse urgenti cure ematologiche? Non mi pare proprio che si possa dire che Riccò si sia salvato la vita dicendo dell'autoemotrasfusione , e altrimenti sarebbe stato curato in tutt'altro modo....
Non sto qui dicendo nulla sulla moralità di Riccò, sul fatto che debba o meno pagare pesantemente le sue crudeli malefatte ecc. ecc.
Ammetto di essere molto prevenuta nei confronti di una categoria che ormai alla preoccupazione per il paziente fa quasi sempre precedere la preoccupazione di coprirsi le spalle da ogni possibile lato , ma sto solo giudicando il comportamento a mio giudizio opportunistico e alquanto insolito per non dire altro, di un medico di pronto soccorso.
vabbè, ti incaponisci.

mi sa , che aldila' di pregiudizi ed opinioni preconcette, in questo caso non sai bene come funzionano le cose.

quali altre ipotesi diagnostiche potevano reggere oltre lo prime ore, se i dati clinici ed anamnestici sono quelli trapelati?
quanto credi ci voglia per fare una tc del torace con mdc per escludere come primo screening un embolia polmonare? un paio d' ore a dir tanto, in qualunque dea con una tc spirale. per la scinti, magari di notte , bisognava andare a modena, ma di solito con la tc il quadro è sufficiente. quanto pensi ci voglia per un referto di un test di coombs , per un emoglobinuria etc? anche li' poche ore, un paio dai.

stiamo parlando di un ospedale che deve fornire dei dati clinici, non di un laboratorio della wada che deve dimostrare la presenza di plasticizers....

poi, dimmi , oltre all' improbabile indigestione di cetrioli avariati ( effettivamente i cetrioli sono pesanti, a me rinvengono sempre), quali altre cose doveva escludere il tapino a pavullo, una colica ( dai , un eco, 10 minuti...ev poi non ci sta con la febbre che si alza così rapidamente) con un forte nesso causale tra quadro clinico e dichiarazioni del paziente?

insomma sono abbastanza stupito che un tipo, in servizio di notte in una struttura sanitaria che ha agito correttamente , dal momento che ricco' se l' è sfangata, rispettando la legge debba essere accusato di di opportunismo.

la diagnosi è corretta, altamente probabile, concorda con le dichiarazioni del paziente, il referto va emesso.
parlo mica di un eroe, uno che ha fatto quello che doveva fare, rispettato al legge.
vabbè che in questo paese , seguire la legge è da pirla, pero' dai...

emesso il referto, sarà la magistratura ad accertare la verità giuridica dei fatti , nei tempi e nei modi consoni.
vabbè che in questo paese ci sono le toghe rosse, i giudici che odiano il ciclismo , etc pero' dai , poi ci sono le ammissioni, i patteggiamenti, le intercettazioni, le testimonianze , i riscontri, i bonifici....

ok, saro' prevenuto anche io, ma considerare chiunque lavori in un pronto soccorso un paraculo che pensa solo a salvare il proprio di culo, quando magari passa la notte a districarsi tra gente che è andata lì 5 giorni dopo una banale distorsione , tanto era sulla strada dopo il cinema e la pizza e veniva comodo non fare l' impegnativa e non pagare il ticket, e poi si lamente delle attese perchè magari dietro la vetrata c'è un pirla che sta tirando le cuoia perchè si è calato di ogni.....dai , elisa non è da te.

poi , vedremo, ma continua a non sembrarmi giusto guardare la luna e prendersela con il dito

ciao, con stima immutata

mesty


non sono ciclisti, la fatuita' delle loro vite mi sciocca- T. Krabbe', la corsa.
donchisciotte
Messaggi: 530
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 22:37

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da donchisciotte »

Sono d'accordo con Mestatore, solo su un punto no. Elisamorbidona ha azzeccato l'esempio. S fosse stato Ibra e non Riccò, non so come ma ci sarebbero state alte probabilità che la trasfusione non sarebbe stata conosciuta all'esterno. Magari perché un calciatore di alto livello magari andava in qualche struttura protetta, non all'ospedale pubblico. Mi ricordo la Di Centa, trasportata dal nord europa in aereo a.... Ferrara :roll:


Verità e giustizia per Marco Pantani, una battaglia di civiltà.
Lasciamolo in pace un cazzo!
Avatar utente
elisamorbidona
Messaggi: 81
Iscritto il: sabato 11 dicembre 2010, 15:06

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da elisamorbidona »

bisogna contestualizzare le cose altrimenti rischia di apparire normale anche ciò che non lo è.
Arriva un paziente in quelle condizioni, che deve comunque risolvere urgentemente il blocco renale, la grave intossicazione ematica con tutte le conseguenze del caso, e il medico del PS pensa subito a mardarlo in radiologia per una tac con mezzo di contrasto (pericolosetto, in quella situazione, direi, ma forse sono prevenuta...) , scintigrafia, test di coombs e quant'altro per escludere diagnosi alternative alla emotrasfusione "confessata"? Avranno davvero fatto così, fermo restando che anche in caso di diagnosi diversa le prime cure sarebbero pur sempre state quelle? Voglio proprio vedere se dai dati del PS risultano queste indagini diagnostiche che avrebbero dato una buona probabilità al dato anamnestico oppure se non si è proceduto subito alle analisi più immediate e alle cure più urgenti rimandando ad un momento più opportuno le diagnosi differenziali.
Certo che il medico non ha trasgredito alcuna legge e regolamento...però la legge è fatta per l'uomo, va applicata con buon senso e difatti così si fa sempre in un luogo così esposto come il pronto soccorso (tra l'altro, tra i medici di cui mi fido di più ci sono proprio quelli che hanno avuto lunga esperienza proprio là).
Arriva una donna con segni di botte subite, è probabilissimo da quello che racconta che sia stato il marito. Cosa fai, segnali subito l'ipotesi di reato mettendo il naso in una situazione che non sai, con persone che non conosci, andando a creare sicuramente grossi problemi familiari, magari del tutto sproporzionati rispetto alla crisi di un momento? Oppure usi il buon senso e curi senza intrometterti? quando poi la donna ti si ripresentasse una volta alla settimana con quegli stessi segni allora sì che metteresti nero su bianco ben chiaro e specifico nei più minuti particolari...o no? DI solito, tra persone che non pensano di essere appunto ad ER, funziona così, mi pare, o no? Se poi sei di fronte ad un tentato omicidio è tutta un'altra cosa, ma nel caso di Riccò al limite potevi sporgere denuncia contro ignoti come fatto a suo tempo dal medico svizzero, ma dopo attenta e ponderata riflessione su un complesso di dati a tua disposizione, non in seguito ad una convulsa visita in pronto soccorso.
Stessa cosa con gli atleti, già rischiano la vita, se gli metti "tentato doping" sul referto gliela rovini del tutto. Logico che poi gli parli molto molto seriamente cercando di salvargliela definitivamente la vita....Difatti succede sempre così, tranne in questo caso.
Ripeto: per me la realtà è che, conoscendo il personaggio e sentita la "confessione", non si è perso troppo tempo e si è messo nero su bianco pur prestando le dovute cure salva-vita. Solo che questo è approfittare di una situazione usando una misura diversa da quella che usi per tutti gli altri. Fermo restando naturalmente la giusta condanna del corridore recidivo, non del criminale aggiungerei io.

Per quanto riguarda il dito e la luna: bisogna per forza di cose parlare del nocciolo della questione - e in questo caso si sono già stesi fiumi di moralizzanti e demagogizzanti parole - oppure si può anche discutere di ciò che, al margine, stona e desta perplessità umane, prima ancora che semplicemente etiche?
Ultima modifica di elisamorbidona il giovedì 10 febbraio 2011, 18:54, modificato 1 volta in totale.


Avatar utente
eliacodogno
Messaggi: 6999
Iscritto il: venerdì 24 dicembre 2010, 1:27
Località: Segusium

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da eliacodogno »

donchisciotte ha scritto:Sono d'accordo con Mestatore, solo su un punto no. Elisamorbidona ha azzeccato l'esempio. S fosse stato Ibra e non Riccò, non so come ma ci sarebbero state alte probabilità che la trasfusione non sarebbe stata conosciuta all'esterno. Magari perché un calciatore di alto livello magari andava in qualche struttura protetta, non all'ospedale pubblico. Mi ricordo la Di Centa, trasportata dal nord europa in aereo a.... Ferrara :roll:
Il caso della Di Centa appartiene ad un altro periodo dello sport (la diffusione dell'EPO era pressochè totale), così come il caso di Gianetti che qualcuno citava sopra. Allo stato attuale uno sportivo preso per i capelli per essersi sottoposto a trattamenti dopanti un po' sgangherati non è una notizia da tutti i giorni. O forse gli altri casi passano sempre sotto silenzio.
Nel calcio la lotta al doping fa ridere, le squalifiche sono ultra sporadiche e le pene comminate fanno ridere, inutile cercare paragoni con quel mondo.


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
HugoStiglitZ
Messaggi: 13
Iscritto il: mercoledì 9 febbraio 2011, 13:53

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da HugoStiglitZ »

No ragazzi, ha ragione Elisa.. La colpa non è di Riccò, è del medico che ha visto in lui una possibilità di far carriera ed ha pensato a questo complotto.
La colpa è della società che lo considera un caprio espiatorio e lo perseguita da quando era juniores.
Anche nel 2001 i medici pensarono bene di fermare l'allora 17enne corridore per diventare famosi.. E' tutto un complotto.
E' colpa degli altri corridori che l'hanno isolato soltanto perchè aveva un caratteraccio.
E' colpa dei giornalisti che non aspettavano altro di avere una notizia del genere per avere di che scrivere per mesi.
E' colpa dei calciatori che guadagnano troppo e si dopano come i ciclisti ma nessuno dice loro nulla.
E' colpa di Cannavaro, ci fosse stato lui al posto di Riccò di sicuro avrebbero insabbiato tutto.
E' colpa di ibrahimovic, che al massimo l'hanno beccato flirtare con Piquè e non si è mai presentato al pronto soccorso con un blocco renale..
E' colpa di Vania che l'ha lasciato solo, mentre lui era stato un compagno esemplare quando nei guai ci era finita lei..
E' colpa del sistema malato, dei giudici faziosi, dei comunisti, di Aldo Sassi che l'ha portato sulla cattiva strada, dei cetrioli avariati, della disoccupazione..
Ma dai, siamo seri. E' indecente che ci sia ancora chi si ostina a difendere certe persone..
Riccò è stato fermato due volte da juniores, cinque volte da dilettante, poi ha fatto quella porcata del certificato di valori di ematocrito naturalmente alti, poi l'hanno beccato al Tour positivo al CERA, poi hanno beccato la fidanzata, poi hanno beccato il fratello della fidanzata.. Però lui sempre pulito eh... Non si è mai fatto tirare dentro..
E adesso questa.. e nonostante tutto qualcuno ancora lo difende.. Davvero mi sembra di rivedere la scena con Berlusconi e i suoi fans..
Elisa, io penso che le persone come te facciano male al ciclismo. Va bene essere amica dei corridori ma negare l'evidenza mi sembra troppo.
Se non sbaglio (non vorrei dire una cavolata quindi se non sei tu ti chiedo scusa in anticipo) venivi spesso alle gare elite/under23 qualche anno fa.. Ed eri sempre in compagnia dei corridori della Pagnoncelli, anch'essi perseguitati dalle ingiustizie.. Eri sempre in giro con Rossi, Carini e compagnia bella.. Anche loro sono innocenti e non hanno mai fatto nulla?
Un'ultima cosa.. Ho letto l'articolo in homepage e sono d'accordo su quasi tutto con l'autore, eccetto su un passaggio che riporto:

"...Eppure. Intanto, che Riccò viva la vita che è in grado di vivere, non dovrà certo sopportare il nostro sdegno o le nostre paternali. Semmai, la solidarietà che si deve a una persona che è stata sul punto di morire (fortunatamente le sue condizioni di salute migliorano, nel pomeriggio è stata sciolta la prognosi e nei prossimi giorni il paziente dovrebbe essere dimesso); e il rispetto che si deve a uno sconfitto, quale innegabilmente oggi Riccardo è (che sia sconfitto dal sistema, o da se stesso, o da chissà cosa, sempre sconfitto rimane)..."

Ecco, perchè io dovrei essere soldidale con Riccò? Perchè dovrei rispettare la sua sconfitta? Io ho smesso di praticare ciclismo a livello agonistico perchè i vari Rossi, Riccò, Carini vincevano 50 gare all'anno e io/noi facevamo la figura dei ciclisti della domenica... Io non ho avuto la possibilità di diventare professionista perchè i posti venivano tutti presi da questi personaggi.. Io non ho mai firmato un contratto da professionista e Riccò ha guadagnato centinaia di migliaia di euro col ciclismo.. E sarebbe lui lo sconfitto? Non io che ho dovuto rinunciare a sogni e guadagni per colpa di persone come lui?


Avatar utente
elisamorbidona
Messaggi: 81
Iscritto il: sabato 11 dicembre 2010, 15:06

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da elisamorbidona »

elisamorbidona ha scritto: Fermo restando naturalmente la giusta condanna del corridore recidivo, non del criminale aggiungerei io.

Per quanto riguarda il dito e la luna: bisogna per forza di cose parlare del nocciolo della questione - e in questo caso si sono già stesi fiumi di moralizzanti e demagogizzanti parole - oppure si può anche discutere di ciò che, al margine, stona e desta perplessità umane, prima ancora che semplicemente etiche?
non mi pare di scrivere in sanscrito. Un po' sgrammaticato a volte ma comprensibile italiano.
Nessuno vuole assolvere Riccò o dire che l'autotrasfusione è una invenzione del medico.
però almeno leggere quanto è scritto e interpretare il significato delle parole nell'unico modo in cui è interpretabile potresti farlo.
Certo, l'unica cosa che fa la differenza nel ciclismo è il doping, nient'altro... :D
Ultima cosa, penso che oggi chi governa l'Italia e il Mondo stia proprio dall'altra parte della barricata rispetto a Riccò e al ciclismo in generale, altrimenti sì che l'atto del medico sarebbe stato di grande coraggio e non di grande opportunismo.

Ultimissima: l'esempio dei cetrioli avariati non era riferito alla vicenda Riccò. E' scritto con chiarezza quello che si voleva dire.
Sono sicura che molti ragazzi con vero talento hanno dovuto fermarsi, non è improbabile che tra questi ci sia anche tu.
La colpa però è anche dei percorsi che trovi in quelle categorie, certe qualità non emergono mai, certi ds non riescono a vedere al di là del mero risultato, certi metodi di allenamento penalizzano, invece di far crescere, chi ha certe qualità (perchè forza forza e forza, ad esempio?) ecc..ecc.. Infine anche il doping che tu avrai, penso, saggiamente rifiutato, certo. Ma non ti ha tagliato le gambe il doping di quelli che vincono e vincerebbero ugualmente anche senza, ti ha escluso dal professionismo il doping di quelli che fino all'anno prima non vanno e dovrebbero fare altro, ma trovano la scorciatoia e da un anno all'altro cominci a vederli con il binocolo. Con quelli dovresti avercela secondo me....
Forse ho capito l'Elisa a cui ti riferisci, ma penso che sull'argometo darebbe ragione a te.


mestatore
Messaggi: 343
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 22:52

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da mestatore »

ma elisa , non sono qui a parlare di medicina con te, ma se sospetti un 'embolia polmonare, come tu hai affermato , devi avere una diagnosi , che puoi fare con una tc, che non è pericolosa se eseguita con le dovute precauzioni.
se ha una embolia, ,se non scoaguli il paziente lo ammazzi, , se ha uno shock settico (possibile trasfusione contaminata) oppure una reazione emolitica post.trasfusionale, se lo scoaguli , lo ammazzi.
io non so cosa abbbiano fatto a pavullo, di preciso quale fosse il quadro e quale i dubbi diagnostici, ma gli esami fatti per certo servivano a fare diagnosi e a instaurare la cura giusta. ti ripeto che si parla di un pronto soccorso, e gli esami sono finalizzati a capire cosa fare, non a come incul.are ricco'
si parla di servizio sanitario , non di wada o uci.
fidati, in pronto soccorso nella mia vita ci ho passato un po'di tempo.....

quanto al fatto del calcio, ricordo che nel caso della morte di foe, il camerunense deceduto in campo e dei 2 spagnoli ( il capitano dell'espanyol cui iniesta dedico' il gol mondiale ed il terzino del siviglia) sui media si fecero gli stessi discorsi piu' o meno fatti per il povero denis zanette.
di calciatori di serie a finiti in dea nelle condizioni di ricco' proprio non si ha menzione.
d' accordo che nel calcio l'antidoping fa ridere, d' accordo che non sono mamolette, ma teniamo le giuste prospettive
inoltre , mi preoccuperei di quello che succede in casa mia, il ciclismo e non tanto di quello che capita in casa di altri

hugostiglitz-pacho +1

mesty


non sono ciclisti, la fatuita' delle loro vite mi sciocca- T. Krabbe', la corsa.
Avatar utente
Subsonico
Messaggi: 7588
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 19:13

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Subsonico »

mestatore ha scritto:
quanto al fatto del calcio, ricordo che nel caso della morte di foe, il camerunense deceduto in campo e dei 2 spagnoli ( il capitano dell'espanyol cui iniesta dedico' il gol mondiale ed il terzino del siviglia) sui media si fecero gli stessi discorsi piu' o meno fatti per il povero denis zanette.
di calciatori di serie a finiti in dea nelle condizioni di ricco' proprio non si ha menzione.

mesty
Forse perchè in quell'ambito c'è la possibilità di evitare che certi fatti escano fuori dall'ospedale...io scommetto che è già successo, e più di una volta.
eppoi ricordo di un certo Ronaldo nel '98...


VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...

"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
mestatore
Messaggi: 343
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 22:52

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da mestatore »

Subsonico ha scritto:
mestatore ha scritto:
quanto al fatto del calcio, ricordo che nel caso della morte di foe, il camerunense deceduto in campo e dei 2 spagnoli ( il capitano dell'espanyol cui iniesta dedico' il gol mondiale ed il terzino del siviglia) sui media si fecero gli stessi discorsi piu' o meno fatti per il povero denis zanette.
di calciatori di serie a finiti in dea nelle condizioni di ricco' proprio non si ha menzione.

mesty
Forse perchè in quell'ambito c'è la possibilità di evitare che certi fatti escano fuori dall'ospedale...io scommetto che è già successo, e più di una volta.
eppoi ricordo di un certo Ronaldo nel '98...
ma veramente , nel caso di ronaldosi parlo' di doping e overdose di farmaci.
a mancare non furono i media, ma gli apparati di controllo federali.

e comunque il caso era di altra gravità dal punto di vista sanitario.
ricordo male o ronaldo gioco' comunque qualche minuto.?


non sono ciclisti, la fatuita' delle loro vite mi sciocca- T. Krabbe', la corsa.
Avatar utente
Subsonico
Messaggi: 7588
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 19:13

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Subsonico »

mestatore ha scritto:
Subsonico ha scritto:
mestatore ha scritto:
quanto al fatto del calcio, ricordo che nel caso della morte di foe, il camerunense deceduto in campo e dei 2 spagnoli ( il capitano dell'espanyol cui iniesta dedico' il gol mondiale ed il terzino del siviglia) sui media si fecero gli stessi discorsi piu' o meno fatti per il povero denis zanette.
di calciatori di serie a finiti in dea nelle condizioni di ricco' proprio non si ha menzione.

mesty
Forse perchè in quell'ambito c'è la possibilità di evitare che certi fatti escano fuori dall'ospedale...io scommetto che è già successo, e più di una volta.
eppoi ricordo di un certo Ronaldo nel '98...
ma veramente , nel caso di ronaldosi parlo' di doping e overdose di farmaci.
a mancare non furono i media, ma gli apparati di controllo federali.

e comunque il caso era di altra gravità dal punto di vista sanitario.
ricordo male o ronaldo gioco' comunque qualche minuto.?
altro che qualche minuto, giocò tutta la partita!
ovviamente facendo schifo, eh..


VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...

"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
Avatar utente
elisamorbidona
Messaggi: 81
Iscritto il: sabato 11 dicembre 2010, 15:06

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da elisamorbidona »

Una cosa è scrivere dei sospetti in un articolo di giornale, un'altra è stendere un referto che inchioda ad una squalifica un atleta.
Io ho scritto che le cause e con-cause di una situazione simile possono essere varie (di embolia polmonare ne ha parlato il padre di Riccò non io ;) ) , e che soprattutto non credo proprio che al PS di Pavullo si sia avuto il modo e il tempo di accertare l'ipotesi di reato - doping da emotrasfusione al punto da metterlo a referto, cosa che in genere si arriva a fare in casi estremi, tipo appunto gli accoltellamenti, i casi di reiterata violenza, cose del genere. Guarda caso mai quando è un atleta di alto livello a presentarsi con problemi "strani", appunto svenimenti improvvisi, crisi cardiache a riposo in individui cardiologicamente sanissimi, crisi epatiche e/o renali improvvise. Il caso citato di Ronaldo è la solo la punta dell'iceberg, che riguarda molto anche il mondo dello sport amatoriale. Tutti gli atleti nel panico ti dicono cosa hanno fatto per filo e per segno, però è la prima volta che a referto trovi "confessione di tentato doping". Guarda caso non si tratta di un calciatore di serie A ma di un ciclista di serie A, non uno qualunque, il più detestato dagli stessi colleghi (non discuto che avranno le loro ottime ragioni) . Stop. Conforto vocale ai peana sul demonio del ciclismo non credo che ce ne sia bisogno. Io piuttosto sottolineavo questo aspetto, marginale per carità, della vicenda che mi è apparso molto insolito, emanante un profumo già sentito in altre vicende italiche viste nel recente passato.


Avatar utente
eliacodogno
Messaggi: 6999
Iscritto il: venerdì 24 dicembre 2010, 1:27
Località: Segusium

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da eliacodogno »

La vicenda Ronaldo la ricordo in modo confuso, mi pare che subito si fosse parlato di convulsioni di origine epilettica. Mi pare anche di ricordare che Edmundo, sostituto del Fenomeno, si fosse arrabbiato in modo tremendo, quasi demolendo lo spogliatoio, quando gli riferirono che avrebbe giocato il compagno che praticamente non stava in piedi.

Cmq accostare quella vicenda a quella del modenese è una forzatura, la gravità dei due casi è completamente diversa.


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
mestatore
Messaggi: 343
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 22:52

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da mestatore »

elisamorbidona ha scritto:Una cosa è scrivere dei sospetti in un articolo di giornale, un'altra è stendere un referto che inchioda ad una squalifica un atleta.
Io ho scritto che le cause e con-cause di una situazione simile possono essere varie (di embolia polmonare ne ha parlato il padre di Riccò non io ;) ) , e che soprattutto non credo proprio che al PS di Pavullo si sia avuto il modo e il tempo di accertare l'ipotesi di reato - doping da emotrasfusione al punto da metterlo a referto, cosa che in genere si arriva a fare in casi estremi, tipo appunto gli accoltellamenti, i casi di reiterata violenza, cose del genere. Guarda caso mai quando è un atleta di alto livello a presentarsi con problemi "strani", appunto svenimenti improvvisi, crisi cardiache a riposo in individui cardiologicamente sanissimi, crisi epatiche e/o renali improvvise. Il caso citato di Ronaldo è la solo la punta dell'iceberg, che riguarda molto anche il mondo dello sport amatoriale. Tutti gli atleti nel panico ti dicono cosa hanno fatto per filo e per segno, però è la prima volta che a referto trovi "confessione di tentato doping". Guarda caso non si tratta di un calciatore di serie A ma di un ciclista di serie A, non uno qualunque, il più detestato dagli stessi colleghi (non discuto che avranno le loro ottime ragioni) . Stop. Conforto vocale ai peana sul demonio del ciclismo non credo che ce ne sia bisogno. Io piuttosto sottolineavo questo aspetto, marginale per carità, della vicenda che mi è apparso molto insolito, emanante un profumo già sentito in altre vicende italiche viste nel recente passato.
ma forse non scrivo in italiano.
all' ospedale di pavullo arriva un paziente in pericolo di vita , con sintomi significativi per una reazione avversa trasfusionale
a pavullo fanno diagnosi e iniziano il trattamento di un paziente con reazione trasfusionale in un paziente con prognosi riservata.
diagnosi confermata dalle dichiarazioni del paziente
è stato emesso referto, come prevede la legge.
la procura procede d' ufficio, calciatore, pongista o ciclista.

se non fanno referto a pavullo, a modena devono farlo.
se no violano la legge
quando sciolgono la prognosi a modena, devono comunicare all' autorità giudiziaria la prognosi e la diagnosi .
è la legge, in italia c'è gente che la rispetta, anche se in questo caso non ti piace.

ti segnalo, che a parte il doping, è un reato molto grave trattare degli emocomponenti al di fuori dei canali consentiti, avis e banche del sangue.
la legge è molto severa riguardo a queste procedure.

chi ha fatto referto non è uno zelante delatore, è uno che ha seguito la legge
non vedo motivo di eccezione, considerati i costi che sopporta la comunità per il trattamento intensivo del ciclista
la vita se l'è rovinata il cobra, non il tapino di guardia a pavullo.
non farà certo carriera per questo.

poi ricco' neghera', cambierà 3 versioni e alla fine cercherà qualunque espediente per tornare a correre prima.
ha gia' lasciato con un comunicato stampa la moglie del figlio appena nato , promesso lealtà ad un uomo con un tumore al cervello condannato a morte...
che problema c'è, il cattivo è il dottore, ricco' potrà ancora proclamare che ha cambiato vita e giurare sempiterna fedeltà ai valori eterni del ciclismo e dello sport.
poi, se si è calato sangue avariato, mica la colpa è sua, ma del sistema.
e poi, che sfiga, c'era un dottore cattivo....

ciao

mesty


non sono ciclisti, la fatuita' delle loro vite mi sciocca- T. Krabbe', la corsa.
Mad
Messaggi: 751
Iscritto il: sabato 11 dicembre 2010, 8:48
Località: Noceto

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Mad »

Su questo caso voglio scrivere come dirigente di una società che fa correre i ragazzi dai 7 ai 18 anni. Noi abbiamo deciso di non parlarne in giro perché è tutta pubblicità negativa che ci facciamo, in un periodo in cui gli sponsor ridimensionano gli impegni o se ne vanno, in cui i ragazzi sono attratti dalle sirene degli altri sport che promettono soldi facili e gloria ( giusto ieri abbiamo perso un G6 attratto dalla facilità del pallone e della palla ovale). Come in tutte le regioni c'è chi appoggia il presidente del comitato e chi lo vedrebbe meglio a zappare la terra. Per una volta il Sig. Balboni ha scritto una cosa che deve mettere daccordo tutti quanti:


Caro Direttore,
in questi ultimi giorni il ciclismo ha di nuovo riempito le pagine dei giornali per motivi che non riguardano lo sport, l’accento è caduto sul mondo delle due ruote, sulle sue responsabilità, su chi può aver aiutato l'atleta Modenese, sulla possibile violazione della sua privacy.
Dubbi legittimi per chi legge, e problemi da rimandare alle autorità competenti.
Quello che credo è che, ancora una volta, si dimenticano le vere vittime di queste situazioni. Mi riferisco a tutti quei volontari che operano all'interno delle società di base. Vorrei dare voce a queste figure, fondamentali, per la vita del ciclismo. Questi veri e propri "campioni del ciclismo" operano, quotidianamente, a stretto contatto con genitori, piccoli sponsor locali, educatori, per mettere i ragazzini nelle condizioni ideali di fare il loro sport preferito. Voglio dare "voce" alla indignazione di chi opera all'interno del ciclismo vero, sano, quello delle piccole società.
Mi auguro che questi "campioni del ciclismo", non perdano la voglia di mettere il loro tempo a disposizione di quelle migliaia di ragazzini che vedono nella bicicletta il loro strumento di felicità. Voglio dare “voce” ai problemi quotidiani di questi volontari, quando, per esempio, si devono relazionare a piccoli sponsor che vivono con difficoltà queste particolari situazioni.
A livello professionistico i grandi manager riescono sempre, o quasi, a trovare aziende che veicolano il loro marchio attraverso il ciclismo, ma il nostro mondo, il nostro ciclismo poggia sugli sponsor di “paese”, quelli dei 2/300 Euro. Senza questi, le società di base non esisterebbero.
Questi" campioni" non solo devono avere grandi doti comunicative quando devono rispondere alle domande di genitori "impauriti" dalle notizie del doping ma devono affrontare, anche, il problema della sicurezza. Questi nostri "campioni" devono ogni giorno scoprire strade idonee agli allenamenti e intavolare un dialogo con le amministrazioni comunali per la costruzione di circuiti protetti, in particolare per i più giovani. La nostra Regione deve dire GRAZIE a tutte queste società, alle loro attività, al loro tempo ma soprattutto alla loro dignità sportiva.
Il ciclismo non è doping, non è inganno: è una storia di autentici valori da preservare.

http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pa ... &allcomm=1


Avatar utente
Laura Grazioli
Messaggi: 1891
Iscritto il: mercoledì 1 dicembre 2010, 18:53
Località: Brescia

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Laura Grazioli »

Grazie a Balboni per ricordarsi dei volontari del ciclismo: ogni giorno bisogna affrontare i genitori che si preoccupano per sicurezza e doping. Dirgli "c'è anche negli altri sport" non li tranquillizza affatto (semmai è peggio). Non tutti i genitori sono degli esaltati frustrati che vogliono solo vedere i figli vincere, spesso sono loro stessi volontari che macinano chilometri per portare i bambini alle corse.
Grazie a dio il ciclismo non è solo il professionismo.


Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
Mad
Messaggi: 751
Iscritto il: sabato 11 dicembre 2010, 8:48
Località: Noceto

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Mad »

Laura Grazioli ha scritto:Dirgli "c'è anche negli altri sport" non li tranquillizza affatto (semmai è peggio).
No, non è una questione di tranquillità ma di fiducia. Come fanno a crederti se ogni volta che finiamo in prima pagina è per doping? Finché non lo provano sulla pelle dei figli nessuno di loro sa veramente cosa voglia dire. Certo, quelli più svegli se ne accorgono presto, basta vedere le ore di allenamento che vengono propinate ai bambini, tali da renderli degli alieni sociali: non hanno più tempo per studiare, per giocare perché si allenano tutti i pomeriggi per due o tre ore.


Avatar utente
Laura Grazioli
Messaggi: 1891
Iscritto il: mercoledì 1 dicembre 2010, 18:53
Località: Brescia

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Laura Grazioli »

C'è tanto da fare sul lavoro nel movimento giovanile soprattutto per la questione allenamenti: soprattutto come fanno i genitori a darti fiducia quando buona parte dei DS ha avuto problemi di doping?


Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
Avatar utente
Laura Grazioli
Messaggi: 1891
Iscritto il: mercoledì 1 dicembre 2010, 18:53
Località: Brescia

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Laura Grazioli »

Volevo aggiungere un'ultima cosa: il tirare in ballo sempre la scusa "se fosse stato un calciatore" è francamente adesso patetica. Per un semplice motivo non è successo a un calciatore: loro hanno i loro ospedali e i loro medici. Da quanto tempo anche con Cicloweb chiediamo le sedi delle squadre? Da quando esiste il sito. Se la FCI/UCI non sono interessate a fare le sedi, anche per tutelare i loro atleti, evitiamo sempre di tirare in ballo gli altri. Perchè non sappiamo, per una volta, riconoscere che anche NOI abbiamo un sacco di colpe, che li abbiamo i problemi?


Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
Strong
Messaggi: 11043
Iscritto il: mercoledì 12 gennaio 2011, 11:48

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Strong »

Qui si continua a fare l'esempio con i calciatori: "se ci fosse stato un calciatore al posto di Riccò...."
Ma secondo me basterebbe guardare molto molto più vicino...."se ci fosse stato un altro ciclista al posto di Riccò...."
Non vorrete mica farmi credere che Kirchen era cardipoatico, vero!?!
Eppure...ricovero....cure immediate....coma farmacologico....e poi....tutto insabbiato!
Nessun medico o giornalista che sbattesse in prima pagina un caso di doping fin troppo evidente, e nessuna procura ad indagare.

Io non dico che Riccò non sia uno scellerato (forse, e dico forse, più scellerato di altri) però non posso accettare chi spara fango solo sul bersaglio facile e mette la coda tra le gambe o si cela dietro un no comment quando ha davanti una "tigre".
Per questo, i vari commenti di cancellara/quinziato/visconti/BETTINI (oddio ha parlato pure lui!!) sono abbastanza penosi almneo quanto la scelleratezza di Riccò


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Avatar utente
Laura Grazioli
Messaggi: 1891
Iscritto il: mercoledì 1 dicembre 2010, 18:53
Località: Brescia

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Laura Grazioli »

A dire il vero Kirchen aveva familiarità con la malattia infatti sia il nonno che lo zio erano morti della stessa cosa. Ovviamente non dico affatto che non sia possibile quello che dici te.
L'unica differenza è che è stato Riccò a dichiarare al medico quello che aveva fatto... magari Kirchen non ne ha avuto il tempo visto che era già in coma...


Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
Avatar utente
Laura Grazioli
Messaggi: 1891
Iscritto il: mercoledì 1 dicembre 2010, 18:53
Località: Brescia

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Laura Grazioli »

I commenti dei compagni di Riccò scellerati... ci dimentichiamo come lui trattò la sua fidanzata vero? Certo tanto Vania era solo una ciclista donna... conta zero! Bello dimenticarsi di queste cose, molto bello.


Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
Mad
Messaggi: 751
Iscritto il: sabato 11 dicembre 2010, 8:48
Località: Noceto

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Mad »

Il problema, in ogni sport è farsi degli amici. Kirchen bene o male non ha particolari nemici in gruppo e quando ha avuto quel problema cardiaco il grande pubblico non se lo filava minimamente. Diverso è il discorso Riccò: la prima volta ha confessato mentre stava dando spettacolo al Tour, mica la sagra di paese, e così facendo è diventato un nome facile da ricordare per il pubblico. Lo stesso discorso può valere per Basso: infondo aveva appena vinto il giro con una dimostrazione di forza incredibile. Il punto, come al solito, sta tutto nella grandezza del pesce che è caduto nella rete.


Strong
Messaggi: 11043
Iscritto il: mercoledì 12 gennaio 2011, 11:48

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Strong »

Laura Grazioli ha scritto:I commenti dei compagni di Riccò scellerati... ci dimentichiamo come lui trattò la sua fidanzata vero? Certo tanto Vania era solo una ciclista donna... conta zero! Bello dimenticarsi di queste cose, molto bello.
Guarda che io stò dando del penoso sia a Riccò che ai commenti dei suoi colleghi.
Non mi sembra di recitare la parte del suo avvocato d'ufficio, stò solo cercando di essere il più razionale possibile senza farmi condizionare da simpatie o ANTIPATIE.


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Strong
Messaggi: 11043
Iscritto il: mercoledì 12 gennaio 2011, 11:48

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Strong »

Laura Grazioli ha scritto:A dire il vero Kirchen aveva familiarità con la malattia infatti sia il nonno che lo zio erano morti della stessa cosa. Ovviamente non dico affatto che non sia possibile quello che dici te.
L'unica differenza è che è stato Riccò a dichiarare al medico quello che aveva fatto... magari Kirchen non ne ha avuto il tempo visto che era già in coma...
Ho citato lui ma chissà quati altri casi ci saranno stati (non sono dell'ambiente)


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Avatar utente
eliacodogno
Messaggi: 6999
Iscritto il: venerdì 24 dicembre 2010, 1:27
Località: Segusium

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da eliacodogno »

Strong ha scritto:
Laura Grazioli ha scritto:A dire il vero Kirchen aveva familiarità con la malattia infatti sia il nonno che lo zio erano morti della stessa cosa. Ovviamente non dico affatto che non sia possibile quello che dici te.
L'unica differenza è che è stato Riccò a dichiarare al medico quello che aveva fatto... magari Kirchen non ne ha avuto il tempo visto che era già in coma...
Ho citato lui ma chissà quati altri casi ci saranno stati (non sono dell'ambiente)
Credo che l'attacco di Kirchen sia tutto un altro discorso, riferito a un difetto congenito (ne esistono e per gli sportivi questo può causare problemi del tutto simili). Ovviamente credo, magari il lussemburghese ci ha fregati tutti, perchè bello e simpatico, mentre Riccò è brutto sporco e cattivo. Sta di fatto che il modenese ha confessato pratiche dopanti, già accertate una prima volta, è recidivo, dunque lo salutiamo. Quando emergerà qualcosa di simile su Kirchen anche lui sarà invitato ad andarsene a casa; sulla base sei sospetti si può squalificare anche tutto il gruppo, ma non mi pare un discorso sensato...


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
Strong
Messaggi: 11043
Iscritto il: mercoledì 12 gennaio 2011, 11:48

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Strong »

eliacodogno ha scritto:
Strong ha scritto:
Laura Grazioli ha scritto:A dire il vero Kirchen aveva familiarità con la malattia infatti sia il nonno che lo zio erano morti della stessa cosa. Ovviamente non dico affatto che non sia possibile quello che dici te.
L'unica differenza è che è stato Riccò a dichiarare al medico quello che aveva fatto... magari Kirchen non ne ha avuto il tempo visto che era già in coma...
Ho citato lui ma chissà quati altri casi ci saranno stati (non sono dell'ambiente)
Credo che l'attacco di Kirchen sia tutto un altro discorso, riferito a un difetto congenito (ne esistono e per gli sportivi questo può causare problemi del tutto simili). Ovviamente credo, magari il lussemburghese ci ha fregati tutti, perchè bello e simpatico, mentre Riccò è brutto sporco e cattivo. Sta di fatto che il modenese ha confessato pratiche dopanti, già accertate una prima volta, è recidivo, dunque lo salutiamo. Quando emergerà qualcosa di simile su Kirchen anche lui sarà invitato ad andarsene a casa; sulla base sei sospetti si può squalificare anche tutto il gruppo, ma non mi pare un discorso sensato...
Però sarebbe meglio leggere prima di replicare.
Io stò facendo riferimneto alla divesità di trattamento riservata a Riccò rispetto a Kirchen (in questo caso) in una situazione molto simile al Ps.
Diversità di trattamento da parte dei medici e dei media.
Si parlva della diversità di trattamento tra ciclista e calciatore in situazioni del genere ed ho voluto precisare che esiste una diversità di trattamento anche tra ciclista e ciclista


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
HugoStiglitZ
Messaggi: 13
Iscritto il: mercoledì 9 febbraio 2011, 13:53

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da HugoStiglitZ »

Infatti nessuno dice che Riccò sia l'unica mela marcia del ciclismo. La mia idea è che oramai il ciclismo faccia schifo, e lo dico dopo averlo vissuto da dentro per cinque anni; eppure ritengo che Riccò sia riuscito, da subito, ad esserne il peggior interprete che abbia mai visto/conosciuto..

In più vorrei aggiungere una mia considerazione sul mondo del calcio. Per anni sono stato convinto che nel calcio succedessero le stesse cose che accadono nel ciclismo, con la differenza che li fanno meno controlli, ci sono più soldi, le federazioni sono più potenti etc..
Però io da tre anni lavoro nel mondo del calcio come preparatore fisico (categoria eccellenza), e posso assicurarvi che il ciclismo dilettantistico (under23/elite, quindi la stessa fascia di età) è incredibilmente peggio..
Non ho esperienze dirette per quanto riguarda il calcio professionistico.. Però ho avuto modo di stare a contatto per molto tempo con un mio professore universitario che è un ematologo e lavora anche per la WADA. (Ho fatto la tesi di laurea con lui, tema: il CERA) Ebbene, lui mi ha raccontato molte cose sul mondo del professionismo. E mi ha riferito che nel calcio ad alto livello c'è un abuso di sostanze molto ma molto minore rispetto al ciclismo. I casi più frequenti sono legati all'uso di sostanze come cocaina o simili, usate a scopo ricreativo e non per migliorare le prestazioni..
Poi ovviamente si tratta, per quanto autorevole, di un'opinione personale..


Avatar utente
eliacodogno
Messaggi: 6999
Iscritto il: venerdì 24 dicembre 2010, 1:27
Località: Segusium

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da eliacodogno »

Strong ha scritto:Però sarebbe meglio leggere prima di replicare.
Io stò facendo riferimneto alla divesità di trattamento riservata a Riccò rispetto a Kirchen (in questo caso) in una situazione molto simile al Ps.
Diversità di trattamento da parte dei medici e dei media.
Si parlva della diversità di trattamento tra ciclista e calciatore in situazioni del genere ed ho voluto precisare che esiste una diversità di trattamento anche tra ciclista e ciclista
Proprio perchè ho letto ti dico che sbagli: i giornali (per una volta) non hanno riportato illazioni o supposizioni ma le parole dello stesso Riccò ha riferito al medico. Aggiungo una cosa: all'uscita della notizia, prima che il modenese parlasse, non ho letto (nemmeno fra le righe) sospetti sulle cause del suo ricovero

http://www.gazzetta.it/Ciclismo/07-02-2 ... 6776.shtml

Se in questo noti disparità di trattamento con Kirchen devi dirmi dove sta (e devi provare che nel caso del lussemburghese i medici hanno agito in modo diverso)


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
Strong
Messaggi: 11043
Iscritto il: mercoledì 12 gennaio 2011, 11:48

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Strong »

eliacodogno ha scritto:
Strong ha scritto:Però sarebbe meglio leggere prima di replicare.
Io stò facendo riferimneto alla divesità di trattamento riservata a Riccò rispetto a Kirchen (in questo caso) in una situazione molto simile al Ps.
Diversità di trattamento da parte dei medici e dei media.
Si parlva della diversità di trattamento tra ciclista e calciatore in situazioni del genere ed ho voluto precisare che esiste una diversità di trattamento anche tra ciclista e ciclista
Proprio perchè ho letto ti dico che sbagli: i giornali (per una volta) non hanno riportato illazioni o supposizioni ma le parole dello stesso Riccò ha riferito al medico. Aggiungo una cosa: all'uscita della notizia, prima che il modenese parlasse, non ho letto (nemmeno fra le righe) sospetti sulle cause del suo ricovero

http://www.gazzetta.it/Ciclismo/07-02-2 ... 6776.shtml

Se in questo noti disparità di trattamento con Kirchen devi dirmi dove sta (e devi provare che nel caso del lussemburghese i medici hanno agito in modo diverso)
è stato Riccò a chiamare la Gazzetta informandoli della "confessione" che ha fatto al medico del pronto soccorso?
Da quando in qua un referto medico è pubblico?
Come mai la procura ha incominciato ad indagare dopo quanto apparso sulla Gazzetta dello Sport?
Chi ha fatto la "soffiata" alla Gazzetta dello Sport se non uno dei medici del PS?

Detto questo non voglio dire che Riccò non sia un pirla scellerato in odore di (giusta) radiazione, ma analizzo RAZIONALMENTE quello che si è mosso attorno a
questo caso, che per altri ciclisti non ha questi atteggiamenti da "avvoltoio"


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Strong
Messaggi: 11043
Iscritto il: mercoledì 12 gennaio 2011, 11:48

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Strong »

Apprendo oggi dalla gazzetta dello sport:

venerdi: riccò è al centro mapei effettua esami del sangue e vari test (tutto ok)
sabato: si inietta la sacca e si allena
domenica: ....pronto soccorso, ecc. ecc.

quindi fino a venerdì è "pulito" e poi sabato si fa la sacca, consapevole che al seguente controllo al centro mapei si sarebbero accorti di tutto?

funziona così? (non ne ho idea)
dai test del sangue si riesce a capire se uno si è fatto una sacca "ossigenata"?

io continuo a sostenere che di "santi" nel ciclismo non ce ne sono (neppure il Dott. Sassi)


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Avatar utente
elisamorbidona
Messaggi: 81
Iscritto il: sabato 11 dicembre 2010, 15:06

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da elisamorbidona »

HugoStiglitZ ha scritto:Non ho esperienze dirette per quanto riguarda il calcio professionistico.. Però ho avuto modo di stare a contatto per molto tempo con un mio professore universitario che è un ematologo e lavora anche per la WADA. (Ho fatto la tesi di laurea con lui, tema: il CERA) Ebbene, lui mi ha raccontato molte cose sul mondo del professionismo. E mi ha riferito che nel calcio ad alto livello c'è un abuso di sostanze molto ma molto minore rispetto al ciclismo. I casi più frequenti sono legati all'uso di sostanze come cocaina o simili, usate a scopo ricreativo e non per migliorare le prestazioni..
Poi ovviamente si tratta, per quanto autorevole, di un'opinione personale..
mi risulta che la cocaina è nell'elenco delle sostanze dopanti se assunta nell'arco dei 4 o 5 giorni antecendenti la gara. Vogliamo vedere quanti calciatori di grande nome in meno, con squalifiche di due anni, giocherebbero oggi con solo qualche, raro, controllo alla vigilia delle partite, anche solo per la cocaina? Vogliamo pensare a quanto appeal in meno avrebbero campionati e coppe senza i Ronaldinho, i Messi, Ibrahimovic, i grandi talenti insomma? Cioè esattamente quello che avviene nel ciclismo?
Sul professore che lavora per WADA: sappiamo bene come la WADA faccia poco o niente per trovare qualcosa in sport che siano diversi da ciclismo o atletica, figuriamoci il calcio, se la fonte delle informazioni è un dipendente della WADA di certo non c'è da aspettarsi che dica che invece non è così. Sentiamo altre fonti però, come quelle di ex calciatori che parlano degli aiuti farmacologici anche solo negli anni 60 e 70, cioè la preistoria del doping "scientifico"...leggiamo un pò la storia sportiva delgi ultimi anni , con vicende famose concluse con l'insabbiamento, tipo quella della provette dell'Acqua Acetosa o quella dell'arsenale di medicinali nella sede di una certa squadra (ma non credo che sia diverso quello delle altre...)?

@Laura: vero quello che dici, ma la colpa è dei tifosi? Se le squadre di calcio hanno i loro ospedali "sicuri" a cui rivolgersi è o non è una copertura per aggirare la legge sportiva e civile? E' o non è una disparità abissale rispetto al ciclismo? Se però queste cose non si possono nemmeno dire, allora cosa altro si può fare?

@mestatore: ciascuno dei due ha capito l'opinione dell'altro, vedo, pur non condividendola. Secondo te il medico ha seguito una procedura normale ed automatica nel mettere a referto l'anamnesi di tentato doping, secondo me ha operato una forzatura della prassi senza avere in mano solidi elementi che si sarebbe potuto procurare col tempo (salvo che col tempo il paziente non sarebbe più stato in condizioni di panico...). Forzatura che non ha precedenti nei numerosi casi di atleti, professionisti e soprattutto amatori presentatisi in condizioni simili e che molto probabilmente non avrà seguito.

Sto ad aspettare qualche altro caso di indagine antidoping da pronto soccorso, credo che aspetterò molto a lungo.


Strong
Messaggi: 11043
Iscritto il: mercoledì 12 gennaio 2011, 11:48

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Strong »

eliacodogno ha scritto:
Strong ha scritto: Se in questo noti disparità di trattamento con Kirchen devi dirmi dove sta (e devi provare che nel caso del lussemburghese i medici hanno agito in modo diverso)
c'è poco da provare! nel caso di kim nessuno ha fatto trapelare nulla tant'è vero che ad oggi nessuno ha ufficializzato la causa del malore (la sua squadra ha addiritura negato che si trattasse di un problema cardiaco ed ha chiosato con un "malore causato da problemi respiratori")
Questo per me è "insabbiare" o comunque, visto che si parla di ricovero ospedaliero, rispetto della privacy!
I medici non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali e nemmeno ufficiose ai giornalisti per cui nessuno è venuto a sapere nulla e la procura antidoping non può certo aprire un fascicolo perchè un ciclista è finito al ps.
Certo che se la Gazzetta dello Sport sbatte in prima pagina: "RICCO RICOVERATO PER DOPING" cavalcando una soffiata di un medico dell'ospedale, magari una controllatina la vanno a dare! cosa dici?


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Avatar utente
eliacodogno
Messaggi: 6999
Iscritto il: venerdì 24 dicembre 2010, 1:27
Località: Segusium

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da eliacodogno »

Strong ha scritto: è stato Riccò a chiamare la Gazzetta informandoli della "confessione" che ha fatto al medico del pronto soccorso?
Da quando in qua un referto medico è pubblico?
Come mai la procura ha incominciato ad indagare dopo quanto apparso sulla Gazzetta dello Sport?
Chi ha fatto la "soffiata" alla Gazzetta dello Sport se non uno dei medici del PS?

Detto questo non voglio dire che Riccò non sia un pirla scellerato in odore di (giusta) radiazione, ma analizzo RAZIONALMENTE quello che si è mosso attorno a
questo caso, che per altri ciclisti non ha questi atteggiamenti da "avvoltoio"
A me risulta una tempistica (magari convulsa) di questo tipo: Riccò parla dell'emotrasfusione, il medico stila il referto che perviene alla procura la quale a questo punto acquisisce gli esami cui è stato sottoposto il modenese. In mezzo la fuga di notizie che ha consentito alla rosea di pubblicare il tutto (grosso problema questo che però non riguarda solo il caso di Riccò, non facciamo finta di cadere dalle nuvole). Onestamente l'inizio delle indagini conseguente al fatto che la Gazzetta avesse dato notizia del malore di Riccò è una tua supposizione che a me non risulta (e di cui non avevo ancora sentito parlare), anche visti gli sviluppi. Se in tutto questo tu vedi un intento persecutorio da parte di qualcuno che voleva costruire sporchi guadagni o semplicemente che odiava il personaggio (i medici, i giudici o altre entità) secondo me sbagli, cmq i fatti potrebbero darti ragione, non si sa mai.


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
Rispondi