quel Tour è inciso nella storia ormai, c'hanno poco da invalidare..herbie ha scritto:dopo che tentarono in ogni modo di interromperlo, quel Tour, forse ora ci stanno riuscendo, finalmente, ad invalidarlo...TIC ha scritto:Tour 1998 : quasi tutti i 60 campioni riesaminati sono positivi all'EPO. Chissa' perche' e' uscito solo quello di Jaja finora.
La cinquantina di Italiani presenti a quel Tour :
http://blog.cyclingpro.it/2013/06/25/ch ... a-vinsero/
Sul caso Riccò
Re: Sul caso Riccò
Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? (Tour 2018)
Remco Evenelimits.
O Remco Bluffenepoel.
Sono il DMM nello scoprire i bluff del ciclismo
Beppesaronni
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Re: Sul caso Riccò
prosegue la querelle dopo i tweet di riccò...
http://blog.cyclingpro.it/2013/06/26/ri ... combinato/
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"Il male trionfa sempre, perche' il bene e' stupido" [Lord Casco]
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Re: Sul caso Riccò
Riccardo si è un attimino sbilanciato negli ultimi tweet, non so a che pro sinceramente, se voleva parlare poteva farlo prima, ora e così è inutile e rischia di andarsi ad infognare in una vicenda più grande di lui. Sinceramente penso che abbia già abbastanza problemi senza bisogno di cercarsene altri, però evidentemente, nonostante quello che prova a far credere, non ha ancora digerito il boccone..cauz. ha scritto:prosegue la querelle dopo i tweet di riccò...
http://blog.cyclingpro.it/2013/06/26/ri ... combinato/
Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? (Tour 2018)
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Re: Sul caso Riccò
...oppure quello a cui hanno erroneamente inviato tutta la lista era lui ...Brogno ha scritto:Riccardo si è un attimino sbilanciato negli ultimi tweet, non so a che pro sinceramente, se voleva parlare poteva farlo prima, ora e così è inutile e rischia di andarsi ad infognare in una vicenda più grande di lui. Sinceramente penso che abbia già abbastanza problemi senza bisogno di cercarsene altri, però evidentemente, nonostante quello che prova a far credere, non ha ancora digerito il boccone..cauz. ha scritto:prosegue la querelle dopo i tweet di riccò...
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e in quel caso i tempi li detta Riccardino.
Dopodichè, la mia opinione è che non abbia nulla.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Sul caso Riccò
è anche la mia.nino58 ha scritto:...oppure quello a cui hanno erroneamente inviato tutta la lista era lui ...Brogno ha scritto:Riccardo si è un attimino sbilanciato negli ultimi tweet, non so a che pro sinceramente, se voleva parlare poteva farlo prima, ora e così è inutile e rischia di andarsi ad infognare in una vicenda più grande di lui. Sinceramente penso che abbia già abbastanza problemi senza bisogno di cercarsene altri, però evidentemente, nonostante quello che prova a far credere, non ha ancora digerito il boccone..cauz. ha scritto:prosegue la querelle dopo i tweet di riccò...
http://blog.cyclingpro.it/2013/06/26/ri ... combinato/
e in quel caso i tempi li detta Riccardino.
Dopodichè, la mia opinione è che non abbia nulla.
però il dubbio rimane, e la reazione dell'uci è quantomeno sospettosamente tempestiva.
stiamo a vedere, più con curiosità che interesse all'ennesima sputtanata di nomi ex-post.
riguardo a riccò, be', credo che l'incoscienza sia uno degli aspetti più spiccati del suo carattere, nel bene e nel male. quindi non stupirebbe ne' se avesse degli elementi ne' se fosse una balla.
(e -mi sbilancio- nel caso fosse vero credo che il depositario dei 48 nomi potrebbe essere piepoli, piuttosto che riccò)
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- matteo.conz
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Re: Sul caso Riccò
dubito che riccò abbia la lista,anzi nessuno dei 4 la ha. Se io la avessi avrei di certo un contratto da ciclista prof in una squadra wt anche se non sn mai salito in bici da corsa.
Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
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Re: Sul caso Riccò
simeoniTIC ha scritto:Tour 1998 : quasi tutti i 60 campioni riesaminati sono positivi all'EPO. Chissa' perche' e' uscito solo quello di Jaja finora.
La cinquantina di Italiani presenti a quel Tour :
http://blog.cyclingpro.it/2013/06/25/ch ... a-vinsero/
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Sul caso Riccò
Ma guarda che Simeoni e' stato reo-confesso, e' dunque uno dei pochi che non ha niente da perdere.Strong ha scritto:simeoniTIC ha scritto:Tour 1998 : quasi tutti i 60 campioni riesaminati sono positivi all'EPO. Chissa' perche' e' uscito solo quello di Jaja finora.
La cinquantina di Italiani presenti a quel Tour :
http://blog.cyclingpro.it/2013/06/25/ch ... a-vinsero/
Il problema e' che in mezzo a quei 52 partecipanti Italiani ci sono delle bandiere del ciclismo italiano (non solo Pantani) e comunque molti che anche adesso svolgono un ruolo attivo e importante nel mondo del ciclismo. Poi e' anche vero che solo una parte dei 52 italiani sono presenti nella lista dei 60 e che forse di quelli presenti nella lista qualcuno non risultera' positivo, ma sarebbe comunque un terremoto.
E lo stesso dicasi per gli altri paesi.
Re: Sul caso Riccò
simeoni è probabilissimo che ci sia, visto che fu beccato poco dopo e confessò di aver usufruito della testarossa per anni
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Re: Sul caso Riccò
certo lo sapevo...mi ha divertito rileggere il suo nomeTIC ha scritto:Ma guarda che Simeoni e' stato reo-confesso, e' dunque uno dei pochi che non ha niente da perdere.Strong ha scritto:simeoniTIC ha scritto:Tour 1998 : quasi tutti i 60 campioni riesaminati sono positivi all'EPO. Chissa' perche' e' uscito solo quello di Jaja finora.
La cinquantina di Italiani presenti a quel Tour :
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Il problema e' che in mezzo a quei 52 partecipanti Italiani ci sono delle bandiere del ciclismo italiano (non solo Pantani) e comunque molti che anche adesso svolgono un ruolo attivo e importante nel mondo del ciclismo. Poi e' anche vero che solo una parte dei 52 italiani sono presenti nella lista dei 60 e che forse di quelli presenti nella lista qualcuno non risultera' positivo, ma sarebbe comunque un terremoto.
E lo stesso dicasi per gli altri paesi.
vediamo se i mapei continueranno a godere di protezione
ballerini, di grande, nardello
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Re: Sul caso Riccò
http://cyclismactu.net/news-divers-ricc ... 36786.html
Nuove sfide personali per il Cobra
Il record del Ventoux , Alpe d'Huez e Galibier
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Re: Sul caso Riccò
Non ci posso credere....
http://www.repubblica.it/sport/ciclismo ... -84867698/
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Meglio brocco che Di Rocco: Cicloweb forever!!
Re: Sul caso Riccò
dovrà rifornire qualche prof in gruppogranfondista ha scritto:Non ci posso credere....
http://www.repubblica.it/sport/ciclismo ... -84867698/
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Re: Sul caso Riccò
O semplicemente chi fa le granfondo, visto chi era in sua compagnia.Strong ha scritto:dovrà rifornire qualche prof in gruppogranfondista ha scritto:Non ci posso credere....
http://www.repubblica.it/sport/ciclismo ... -84867698/
http://www.gazzetta.it/Ciclismo/30-04-2 ... 5800.shtml
Un giorno potremo raccontare ai nipotini che noi siamo stati fortunati a veder correre Sagan
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Re: Sul caso Riccò
cosa c'è da aspettarsi da uno che è stato pronto a scaricare la compagna perchè accusata di dopinggranfondista ha scritto:Non ci posso credere....
http://www.repubblica.it/sport/ciclismo ... -84867698/
Sui pedali è stato proprio un bel vedere, ma per il resto un personaggio su cui non vale più la pena scrivere altro.
Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
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Re: Sul caso Riccò
Ma possibile che in un caso come quello di Riccò , se è vera quest'ultima cosa, nessuno veda la grandezza della follia? L' unicità inspiegabile? Non c'è un ciclista, nessuno, con il curriculum di Riccardino in fatto di doping e con la capacità puntualissima di farsi beccare sempre Un cupio dissolvi che non può suscitare solo indignazioni moralistiche o penali.
C'è una grandezza in quella follia, ti attrae l'idea di capire che c'ha in testa uno così.
Talentuoso e estremo come nessun ciclista nel vivere sull'orlo del precipizio.. E' troppo semplice insultarlo. L'enormità spariglia sempre le carte, incuriosisce, mette di buonumore.
questa nuova follia ( se vera), questo nuovo salto dell'asticella dell'autodissoluzione, questa nuova enormità. W IL COBRA!!!
Non vale neppure la parabola dei talenti Riccardino non ha conservato il suo talento ( secondo me grandissimo) sotto la terra, timoroso e pavido, per consegnarlo intatto al padrone.
Riccardino il suo talento l'ha giocato ( Tour 2008), l'ha fatto brevemente fruttare, l'ha dissipato, ha fatto mille cose che nessuno ha mai fatto in una bramosia di dissolvimento fragorosa.
Si è sempre fatto beccare anche rocambolescamente. E' un giocatore d'azzardo, è ossessivo, è sfrontato e perde sempre, non la scampa mai. Non è il servo timoroso della parabola, non consegnerà al padrone un talento inutilizzato, gli consegnerà la sua vita scapestrata, il suo cupio dissolvi, la breve stagione del suo talento, la folle, enorme coazione a ripetere.
Il padrone resterà spiazzato da questo servitore così improbabile. No, la parabola di Riccò non può suscitare solo prevedibili moralsmi e indignazioni, la parabola di Riccò è un romanzo e i personaggi dei romanzi hanno bisogno di un narratore, di curiosità, di apertura mentale, di capacità di stupirsi e di umorismo. Hanno bisogno di Flaubert che dica che quella meschina, ignorante, ambiziosa, sciocca signora di provinciache era Emma Bovary, "c'est moi" e ci regali una storia.
Lo so, lo seppelliranno di prevedibili, razionali, persino giustificati insulti.
Ma dopo che l'avranno insultato non avranno ancora detto niente.
C'è una grandezza in quella follia, ti attrae l'idea di capire che c'ha in testa uno così.
Talentuoso e estremo come nessun ciclista nel vivere sull'orlo del precipizio.. E' troppo semplice insultarlo. L'enormità spariglia sempre le carte, incuriosisce, mette di buonumore.
questa nuova follia ( se vera), questo nuovo salto dell'asticella dell'autodissoluzione, questa nuova enormità. W IL COBRA!!!
Non vale neppure la parabola dei talenti Riccardino non ha conservato il suo talento ( secondo me grandissimo) sotto la terra, timoroso e pavido, per consegnarlo intatto al padrone.
Riccardino il suo talento l'ha giocato ( Tour 2008), l'ha fatto brevemente fruttare, l'ha dissipato, ha fatto mille cose che nessuno ha mai fatto in una bramosia di dissolvimento fragorosa.
Si è sempre fatto beccare anche rocambolescamente. E' un giocatore d'azzardo, è ossessivo, è sfrontato e perde sempre, non la scampa mai. Non è il servo timoroso della parabola, non consegnerà al padrone un talento inutilizzato, gli consegnerà la sua vita scapestrata, il suo cupio dissolvi, la breve stagione del suo talento, la folle, enorme coazione a ripetere.
Il padrone resterà spiazzato da questo servitore così improbabile. No, la parabola di Riccò non può suscitare solo prevedibili moralsmi e indignazioni, la parabola di Riccò è un romanzo e i personaggi dei romanzi hanno bisogno di un narratore, di curiosità, di apertura mentale, di capacità di stupirsi e di umorismo. Hanno bisogno di Flaubert che dica che quella meschina, ignorante, ambiziosa, sciocca signora di provinciache era Emma Bovary, "c'est moi" e ci regali una storia.
Lo so, lo seppelliranno di prevedibili, razionali, persino giustificati insulti.
Ma dopo che l'avranno insultato non avranno ancora detto niente.
Verità e giustizia per Marco Pantani, una battaglia di civiltà.
Lasciamolo in pace un cazzo!
Lasciamolo in pace un cazzo!
Re: Sul caso Riccò
Riccò è il GG Allin del Ciclismo. Fine.
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
Re: Sul caso Riccò
Puro dadaismo.sceriffo ha scritto:Twitta che fa 4 / 5 ore di bici al giorno. Ma a che pro?
(In realtà so che voleva fare il record del Ventoux)
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
Re: Sul caso Riccò
Però spesso vedo che tanta gente rivede in Riccò il pirata, ma parliamoci chiaro, Riccò con il pirata non ha nulla a che fare.
Non è perchè uno è romagonolo e sale con le mani sotto al manubrio (cosa che Pantani se non erro ha fatto solo dopo il 96) che allora la gente ci deve rivedere il pirata.
Come ciclista non c'è paragone, parliamoci chiaro , Riccò non ha fatto manco un decimo di quello che ha fatto il "giovane" Pantani.Non facciamo il paragone sul Pantani "adulto" poi che il paragone non sussiste.
Se già la differenza come ciclisti è grandissima, la differenza come uomini poi diventa abissale.Pantani è sempre stato un signore in gruppo, uno che si batteva per i colleghi , non uno che passava il tempo a sfotterli e magari poi le buscava pure.
Pantani era uno che all'epoca non faceva nulla di più di quello che facevan tutti , ed è semplicemente stato preso per una percentuale minima di errore.
Riccò veniva chiamato CARICCO' già da dilettante,ha un rapporto con il doping scandaloso come pochi altri ciclisti che io ricordi.
Riccò oltretutto è uno che ha scaricato la moglie quando è stata coinvolta in casi di doping al posto che starle accanto per aiutarla, Pantani ha abbandonato i suoi cari rifiutandosi di farsi aiutare per non farli soffrire .
Quindi altro che grande Riccò , Riccò è un assoluto menfreghista ciarlatano codardo , un ciclista di cui il mondo del ciclismo senta poca mancanza , ma un uomo di cui il mondo extra ciclistico ne accusa la presenza.
Non è perchè uno è romagonolo e sale con le mani sotto al manubrio (cosa che Pantani se non erro ha fatto solo dopo il 96) che allora la gente ci deve rivedere il pirata.
Come ciclista non c'è paragone, parliamoci chiaro , Riccò non ha fatto manco un decimo di quello che ha fatto il "giovane" Pantani.Non facciamo il paragone sul Pantani "adulto" poi che il paragone non sussiste.
Se già la differenza come ciclisti è grandissima, la differenza come uomini poi diventa abissale.Pantani è sempre stato un signore in gruppo, uno che si batteva per i colleghi , non uno che passava il tempo a sfotterli e magari poi le buscava pure.
Pantani era uno che all'epoca non faceva nulla di più di quello che facevan tutti , ed è semplicemente stato preso per una percentuale minima di errore.
Riccò veniva chiamato CARICCO' già da dilettante,ha un rapporto con il doping scandaloso come pochi altri ciclisti che io ricordi.
Riccò oltretutto è uno che ha scaricato la moglie quando è stata coinvolta in casi di doping al posto che starle accanto per aiutarla, Pantani ha abbandonato i suoi cari rifiutandosi di farsi aiutare per non farli soffrire .
Quindi altro che grande Riccò , Riccò è un assoluto menfreghista ciarlatano codardo , un ciclista di cui il mondo del ciclismo senta poca mancanza , ma un uomo di cui il mondo extra ciclistico ne accusa la presenza.
Re: Sul caso Riccò
AntiGazza ha scritto:Però spesso vedo che tanta gente rivede in Riccò il pirata, ma parliamoci chiaro, Riccò con il pirata non ha nulla a che fare.
Non è perchè uno è romagonolo e sale con le mani sotto al manubrio (cosa che Pantani se non erro ha fatto solo dopo il 96) che allora la gente ci deve rivedere il pirata.
Come ciclista non c'è paragone, parliamoci chiaro , Riccò non ha fatto manco un decimo di quello che ha fatto il "giovane" Pantani.Non facciamo il paragone sul Pantani "adulto" poi che il paragone non sussiste.
Se già la differenza come ciclisti è grandissima, la differenza come uomini poi diventa abissale.Pantani è sempre stato un signore in gruppo, uno che si batteva per i colleghi , non uno che passava il tempo a sfotterli e magari poi le buscava pure.
Pantani era uno che all'epoca non faceva nulla di più di quello che facevan tutti , ed è semplicemente stato preso per una percentuale minima di errore.
Riccò veniva chiamato CARICCO' già da dilettante,ha un rapporto con il doping scandaloso come pochi altri ciclisti che io ricordi.
Riccò oltretutto è uno che ha scaricato la moglie quando è stata coinvolta in casi di doping al posto che starle accanto per aiutarla, Pantani ha abbandonato i suoi cari rifiutandosi di farsi aiutare per non farli soffrire .
Quindi altro che grande Riccò , Riccò è un assoluto menfreghista ciarlatano codardo , un ciclista di cui il mondo del ciclismo senta poca mancanza , ma un uomo di cui il mondo extra ciclistico ne accusa la presenza.
Re: Sul caso Riccò
veramente non capisco dove molti vedano sto gran talento ciclistico di ricco'.
mi dispiace se il caro amico prof si arrabbiera' quando leggera' , ma io non ho mai visto rikirich correre alla pari con gli altri... sicuramente non da dilettante, ( fermato enne volte, superchiaccherato e odiato ) e chi come me e winter bazzicava quel mondo in quegli anni ben ricorda...e tantomeno da professionista
certo lo facevano anche altri, ma la sua pervicacia ed esagerazione possono affascinare sul piano letterario ma non certo su quello sportivo.
quanto ai paragoni con il pirata , per favore si rispetti marco ed il suo spessore sportivo e soprattutto umano. Qui non c' e' paragone , guardate i suoi uomini quanto l' hanno amato e chiedete a chi ha corso con con ricco' cosa ne pensa,,,
è indegno questo tentativo da parte di ricco' di sfruttare la figura e la grandezza del pirata per darsi un tono, è infantile ed indegno tutto questo fiorire di elzeviri ed eleganti accostamenti a fine giornalistici e letterari tra 2 figure che proprio non ci azzeccano dal punto di vista della grandezza umana e sportiva.
a mio giudizio alla base di questo accostamento ci puo' essere solo una grande ignoranza delle vicende sportive ed umane oppure il piacere di scrivere e di leggersi.
fa così figo tifare ed elogiare i "mauduit" . mica vorrete essere così banali da tifare per un bravo ragazzo , che noia....
invece gli stessi che sparano sul mondo delle gf, sono pronti a difendere ricco' che dichiara che la sua nuova attivita' sara' preparare giovani e proprio granfondisti ( indovinate a chi servivano quei prodotti e a chi li avrebbaro rivenduti richie e l' amico... di gente che vive così nel mondo delle gf qualcuno c'e')
certo fare un lavoro vero è fatica e stress, meglio fare il preparatore ed i tentativi di record di scalate senza antidoping, tanto un fesso che ti da una bici e una maglietta qualche soldino da investire magari in un bel commercio, si trova sempre
poi mi direte che è colpa del medico del pronto soccorso che l' ha denunciato ( che notoriamente è uno che aveva chissa' quali fini e non un poveraccio che fa il suo lavoro e rispetta leggi e doveri), mi direte che era un influenza anziché una cattiva trasfusione, mi direte che passava lì per caso e sapete lo sfiga..
anche qui decideranno i giudici, anche qui per carita' si aiuti il ragazzo e non lasciamolo solo, va bene, basta che gli si trovi un lavoro vero, che vada ad assistere assieme al banana gli anziani a cesano boscone ma stia lontano dal pedale...li si fa solo male e fa solo del male.
a proposito, cicli maggi ha gia' avuto 7/8 corridori fermati o arrestati negli ultimi anni .... sara' sicuramente solo sfortuna per lo sponsor versiliese e per chi ci mette i soldi.
chi mi conosce sa che queste cose gia' le ho scritte in tempi non sospetti, mica approfitto del momento propizio
ad essere sincero spero che si capisca che manco c'è l' ho con ricco', di cui mi ero fatto un idea tanti anni fa , personale e sul campo, ma piuttosto con tutti i suoi eleganti paladini.
che si lasci stare marco quandom si difende e si parla del cobra
pirata e cobra non vanno insieme, mai.
quando si mettono insieme pomi e pere ( stavo per scrivere ***** e risotto) mi salta la mosca al naso
mi dispiace se il caro amico prof si arrabbiera' quando leggera' , ma io non ho mai visto rikirich correre alla pari con gli altri... sicuramente non da dilettante, ( fermato enne volte, superchiaccherato e odiato ) e chi come me e winter bazzicava quel mondo in quegli anni ben ricorda...e tantomeno da professionista
certo lo facevano anche altri, ma la sua pervicacia ed esagerazione possono affascinare sul piano letterario ma non certo su quello sportivo.
quanto ai paragoni con il pirata , per favore si rispetti marco ed il suo spessore sportivo e soprattutto umano. Qui non c' e' paragone , guardate i suoi uomini quanto l' hanno amato e chiedete a chi ha corso con con ricco' cosa ne pensa,,,
è indegno questo tentativo da parte di ricco' di sfruttare la figura e la grandezza del pirata per darsi un tono, è infantile ed indegno tutto questo fiorire di elzeviri ed eleganti accostamenti a fine giornalistici e letterari tra 2 figure che proprio non ci azzeccano dal punto di vista della grandezza umana e sportiva.
a mio giudizio alla base di questo accostamento ci puo' essere solo una grande ignoranza delle vicende sportive ed umane oppure il piacere di scrivere e di leggersi.
fa così figo tifare ed elogiare i "mauduit" . mica vorrete essere così banali da tifare per un bravo ragazzo , che noia....
invece gli stessi che sparano sul mondo delle gf, sono pronti a difendere ricco' che dichiara che la sua nuova attivita' sara' preparare giovani e proprio granfondisti ( indovinate a chi servivano quei prodotti e a chi li avrebbaro rivenduti richie e l' amico... di gente che vive così nel mondo delle gf qualcuno c'e')
certo fare un lavoro vero è fatica e stress, meglio fare il preparatore ed i tentativi di record di scalate senza antidoping, tanto un fesso che ti da una bici e una maglietta qualche soldino da investire magari in un bel commercio, si trova sempre
poi mi direte che è colpa del medico del pronto soccorso che l' ha denunciato ( che notoriamente è uno che aveva chissa' quali fini e non un poveraccio che fa il suo lavoro e rispetta leggi e doveri), mi direte che era un influenza anziché una cattiva trasfusione, mi direte che passava lì per caso e sapete lo sfiga..
anche qui decideranno i giudici, anche qui per carita' si aiuti il ragazzo e non lasciamolo solo, va bene, basta che gli si trovi un lavoro vero, che vada ad assistere assieme al banana gli anziani a cesano boscone ma stia lontano dal pedale...li si fa solo male e fa solo del male.
a proposito, cicli maggi ha gia' avuto 7/8 corridori fermati o arrestati negli ultimi anni .... sara' sicuramente solo sfortuna per lo sponsor versiliese e per chi ci mette i soldi.
chi mi conosce sa che queste cose gia' le ho scritte in tempi non sospetti, mica approfitto del momento propizio
ad essere sincero spero che si capisca che manco c'è l' ho con ricco', di cui mi ero fatto un idea tanti anni fa , personale e sul campo, ma piuttosto con tutti i suoi eleganti paladini.
che si lasci stare marco quandom si difende e si parla del cobra
pirata e cobra non vanno insieme, mai.
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non sono ciclisti, la fatuita' delle loro vite mi sciocca- T. Krabbe', la corsa.
Re: Sul caso Riccò
Bravissimo Mesty, null'altro da aggiungere.
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
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Re: Sul caso Riccò
Io penso che paragonare una persona con un'altra, anche in presenza di alcune affinità, sia a prescindere sbagliato.
E' esistito un solo Pantani, esiste un solo Ivan Basso, Riccò, Di Luca, Pirazzi (oddio, qua forse un altro che prova a imitarlo ultimamente c'è ). Al massimo i paragoni si possono fare con il peso di vittorie/piazzamenti ottenuti da ognuno.
A me sinceramente Riccò piace come personaggio. Tifavo per lui quando correva e mi diverto di gusto a leggere le sue sparate da sborone che periodicamente pubblica anche adesso che di fatto con l'agonismo ha giocoforza smesso. Non lo ritengo però una vittima del sistema. A dire il vero non ritengo nessuno vittima del sistema ciclismo, Pantani compreso.
Riccò sapeva quali fossero le regole e ha sempre giocato troppo sul filo del fuori gioco alla Pippo Inzaghi. Fosse stato furbo come alcuni colleghi sarebbe ancora attualmente, con buone probabilità, il corridore di riferimento del ciclismo italiano assieme a Nibali.
Le doti per me le aveva, perché nel biennio 2007-2008 aveva tirato fuori dei numeri che non si inventano solo col doping.
Per il resto sono dell'idea che nella vita privata ognuno sia libero di fare ciò che vuole, ovviamente nel rispetto della legge. Se la sua attività di 'Preparatore', con la quale presumo riesca a campare permettendogli di fatto di fare ancora una vita da professionista, prevede anche lo spaccio di sostanze dopanti è giusto che paghi in sede civile/penale in base alle leggi vigenti.
E' esistito un solo Pantani, esiste un solo Ivan Basso, Riccò, Di Luca, Pirazzi (oddio, qua forse un altro che prova a imitarlo ultimamente c'è ). Al massimo i paragoni si possono fare con il peso di vittorie/piazzamenti ottenuti da ognuno.
A me sinceramente Riccò piace come personaggio. Tifavo per lui quando correva e mi diverto di gusto a leggere le sue sparate da sborone che periodicamente pubblica anche adesso che di fatto con l'agonismo ha giocoforza smesso. Non lo ritengo però una vittima del sistema. A dire il vero non ritengo nessuno vittima del sistema ciclismo, Pantani compreso.
Riccò sapeva quali fossero le regole e ha sempre giocato troppo sul filo del fuori gioco alla Pippo Inzaghi. Fosse stato furbo come alcuni colleghi sarebbe ancora attualmente, con buone probabilità, il corridore di riferimento del ciclismo italiano assieme a Nibali.
Le doti per me le aveva, perché nel biennio 2007-2008 aveva tirato fuori dei numeri che non si inventano solo col doping.
Per il resto sono dell'idea che nella vita privata ognuno sia libero di fare ciò che vuole, ovviamente nel rispetto della legge. Se la sua attività di 'Preparatore', con la quale presumo riesca a campare permettendogli di fatto di fare ancora una vita da professionista, prevede anche lo spaccio di sostanze dopanti è giusto che paghi in sede civile/penale in base alle leggi vigenti.
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Re: Sul caso Riccò
Ho riletto mezza pagina del thread e non mi pare ci sia qualcuno che paragoni Pantani a Riccò ( a meno che non mi sia sfuggito), d'altronde è un paragone improponibile.
Il piano letterario aiuta a capire molto più che il piano della cronaca.
L'ho detto, giustificati, razionali motivi di biasimo. Dopo aer elencato i motivi di biasimo, però, non si sarà ancora detto niente.
Non perché sia necessario capirci qualcosa ma se, per caso, uno volesse farlo, deve andare su un piano diverso.
Come era sciocca, immotivatamente ambiziosa, cattiva con il povero marito, superficiale e chissà quante altre cose negative quella Emma di provincia così insignificante, poi è arrivato Flaubert ed Emma Bovary è diventata un'altra cosa. E, forse, ci abbiamo capito qualcosa di più.
Poi, che ognuno resti della sua idea, solo Pantani non c'entra nella cronaca relativa a Riccò.
Su un altro piano, invce, parafrasando Nietzsche, quando guardi a lungo dentro l'abisso ( mentale, psicoloico, esistenziale) anche l'abisso vorrà vedere dentro di te.
E con questo avrò annoiato a morte molti, lo so.
Il piano letterario aiuta a capire molto più che il piano della cronaca.
L'ho detto, giustificati, razionali motivi di biasimo. Dopo aer elencato i motivi di biasimo, però, non si sarà ancora detto niente.
Non perché sia necessario capirci qualcosa ma se, per caso, uno volesse farlo, deve andare su un piano diverso.
Come era sciocca, immotivatamente ambiziosa, cattiva con il povero marito, superficiale e chissà quante altre cose negative quella Emma di provincia così insignificante, poi è arrivato Flaubert ed Emma Bovary è diventata un'altra cosa. E, forse, ci abbiamo capito qualcosa di più.
Poi, che ognuno resti della sua idea, solo Pantani non c'entra nella cronaca relativa a Riccò.
Su un altro piano, invce, parafrasando Nietzsche, quando guardi a lungo dentro l'abisso ( mentale, psicoloico, esistenziale) anche l'abisso vorrà vedere dentro di te.
E con questo avrò annoiato a morte molti, lo so.
Verità e giustizia per Marco Pantani, una battaglia di civiltà.
Lasciamolo in pace un cazzo!
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Re: Sul caso Riccò
Però, Donchi, anche a me pare che tentare di conferire dignità letteraria ad un caso come questo sia decisamente eccessivo.
Se proprio dovessi dare un nome a comportamenti simili, li definirei "conformismo scriteriato". E questo tipo di comportamento, almeno ai miei occhi, non ha certo bisogno di un cantore, che mi aiuti a svelarne possibili sottotracce, elementi di genialità o peculiarità. (A ben vedere poi, anche la Emma di Flaubert non era il soggetto principale del romanzo, quanto l'ambiente meschino che la circondava. Particolari che il filone romantico precedente "dimenticava" sempre di mettere in luce).
Non sto in alcun modo dicendo che i conformisti "con criterio" siano meglio degli scriteriati: solo che entrambi non sono per me meritevoli di approfondimento.
E sai perché? Perché casi simili ce li ho sotto gli occhi tutti i giorni, e la loro prosaicità ed ordinarietà mi è evidente, e mi ispira tuttalpiù sconforto che ha poco a che fare con la creatività.
Per esempio, occupandomi anche di Servizi al Lavoro, ho classificato da tempo una certa categoria, che ironicamente chiamiamo "gli incollocabili" (o più poeticamente "mi spezzo ma non mi impiego"... ). Sono persone che periodicamente o cronicamente ricompaiono, fallimento dopo fallimento, non di rado, anzi quasi sempre, cercando di esternalizzare le colpe/responsabilità di un mancato compimento di un progetto di inserimento lavorativo (soprattutto verso te, operatore, che ancora non hai trovato un lavoro adatto a loro, e che ovviamente ti arricchisci alle loro spalle usufruendo di spropositati finanziamenti pubblici... ).
In particolare uno di loro sta arricchendo le mie finanze: già collocato al lavoro 10 anni fa, ne ha persi nel frattempo almeno altri 7, molte volte impedendo anche, vista la fallimentare esperienza e la relativa impressione lasciata, di poterla riproporre ad altri soggetti.
Devo dire che spesso la "sfortuna" sembra accanirsi su di lui: il giorno prima di un colloquio importante ha un incidente in scooter, per cui si presenta al colloquio tutto bendato e scorticato, oppure addirittura non ci va. Poi, chissà perché, anche in ambienti di lavoro insospettabili, incontra puntualmente qualcuno che "ce l'ha con lui": ex-fidanzati della sua attuale fiancée, o attuali di una sua ex...
Ci vuole poco a capire che la "sfortuna", appunto messa tra virgolette, c'entra poco: si scopre facilmente che lo scooter era stato comprato con i soldi ricevuti come indennizzo da un'assicurazione, mentre gli era stato suggerito di risparmiarli in vista di tempi di vacche magre, che le sue ex-fidanzate sono più dei suoi tentativi di trovare lavoro, ecc, ecc.
Che c'entrano questi casi con le vicende del nostro Riccardino? C'entrano, c'entrano eccome. Se non altro alla luce di quello che ho chiamato conformismo scriteriato (tutti i miei amici hanno lo scooter, perché io no?). L'unica differenza è che i miei incollocabili sono semplicemente privi di qualsiasi talento. Ma questo atteggiamento, facilmente catalogabile alla voce stupidità, ha per me il potere di azzerare qualsiasi anelito di "poesia", che si parta da una condizione di talento o meno.
Se proprio dovessi dare un nome a comportamenti simili, li definirei "conformismo scriteriato". E questo tipo di comportamento, almeno ai miei occhi, non ha certo bisogno di un cantore, che mi aiuti a svelarne possibili sottotracce, elementi di genialità o peculiarità. (A ben vedere poi, anche la Emma di Flaubert non era il soggetto principale del romanzo, quanto l'ambiente meschino che la circondava. Particolari che il filone romantico precedente "dimenticava" sempre di mettere in luce).
Non sto in alcun modo dicendo che i conformisti "con criterio" siano meglio degli scriteriati: solo che entrambi non sono per me meritevoli di approfondimento.
E sai perché? Perché casi simili ce li ho sotto gli occhi tutti i giorni, e la loro prosaicità ed ordinarietà mi è evidente, e mi ispira tuttalpiù sconforto che ha poco a che fare con la creatività.
Per esempio, occupandomi anche di Servizi al Lavoro, ho classificato da tempo una certa categoria, che ironicamente chiamiamo "gli incollocabili" (o più poeticamente "mi spezzo ma non mi impiego"... ). Sono persone che periodicamente o cronicamente ricompaiono, fallimento dopo fallimento, non di rado, anzi quasi sempre, cercando di esternalizzare le colpe/responsabilità di un mancato compimento di un progetto di inserimento lavorativo (soprattutto verso te, operatore, che ancora non hai trovato un lavoro adatto a loro, e che ovviamente ti arricchisci alle loro spalle usufruendo di spropositati finanziamenti pubblici... ).
In particolare uno di loro sta arricchendo le mie finanze: già collocato al lavoro 10 anni fa, ne ha persi nel frattempo almeno altri 7, molte volte impedendo anche, vista la fallimentare esperienza e la relativa impressione lasciata, di poterla riproporre ad altri soggetti.
Devo dire che spesso la "sfortuna" sembra accanirsi su di lui: il giorno prima di un colloquio importante ha un incidente in scooter, per cui si presenta al colloquio tutto bendato e scorticato, oppure addirittura non ci va. Poi, chissà perché, anche in ambienti di lavoro insospettabili, incontra puntualmente qualcuno che "ce l'ha con lui": ex-fidanzati della sua attuale fiancée, o attuali di una sua ex...
Ci vuole poco a capire che la "sfortuna", appunto messa tra virgolette, c'entra poco: si scopre facilmente che lo scooter era stato comprato con i soldi ricevuti come indennizzo da un'assicurazione, mentre gli era stato suggerito di risparmiarli in vista di tempi di vacche magre, che le sue ex-fidanzate sono più dei suoi tentativi di trovare lavoro, ecc, ecc.
Che c'entrano questi casi con le vicende del nostro Riccardino? C'entrano, c'entrano eccome. Se non altro alla luce di quello che ho chiamato conformismo scriteriato (tutti i miei amici hanno lo scooter, perché io no?). L'unica differenza è che i miei incollocabili sono semplicemente privi di qualsiasi talento. Ma questo atteggiamento, facilmente catalogabile alla voce stupidità, ha per me il potere di azzerare qualsiasi anelito di "poesia", che si parta da una condizione di talento o meno.
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Re: Sul caso Riccò
Caro Bitossi, non è che dignità letteraria ce la debba avre per forza un personaggio positivo o non conformista.
I casi che mi citi, i fallimenti reiterati, solitamente significano qualcosa dal punto di vista psicologico.
Conformismo scriteriato mi piace, solo che, solitamente, il conformista tende a coprirsi le spalle, siccome è scriteriato ha spalle scopertissime.
E può finire male.
Perciò intriga di più del conformista con criterio.
La serialità del fallimento, dell'essere beccati, del dire la cosa sbagliata, sempre, che ti devo dire? Io penso che ne verrebbe fuori un bel romanzo, anche se il personaggio principale fosse l'ambiente circostante ( a proposito della Bovary che non c'entra nulla... a te ha mai colpito il fatto che i suoi amanti brillassero di qualche pallida luce solo con lei e fuori da quel rapporto fossero tutti amebe? ).
Tuttavia sono discorsi così, penso che nessuno scriverà un romanzo su di lui e temo che di lui si occuperà la cronaca, in fondo anche noi ce ne occupiamo perché anni fa mostrò talento ciclistico ( così almeno la penso io e prof e altri, mentre altri sono convinti che di talento non ne avesse ma, secondo me, sbagliano)
I casi che mi citi, i fallimenti reiterati, solitamente significano qualcosa dal punto di vista psicologico.
Conformismo scriteriato mi piace, solo che, solitamente, il conformista tende a coprirsi le spalle, siccome è scriteriato ha spalle scopertissime.
E può finire male.
Perciò intriga di più del conformista con criterio.
La serialità del fallimento, dell'essere beccati, del dire la cosa sbagliata, sempre, che ti devo dire? Io penso che ne verrebbe fuori un bel romanzo, anche se il personaggio principale fosse l'ambiente circostante ( a proposito della Bovary che non c'entra nulla... a te ha mai colpito il fatto che i suoi amanti brillassero di qualche pallida luce solo con lei e fuori da quel rapporto fossero tutti amebe? ).
Tuttavia sono discorsi così, penso che nessuno scriverà un romanzo su di lui e temo che di lui si occuperà la cronaca, in fondo anche noi ce ne occupiamo perché anni fa mostrò talento ciclistico ( così almeno la penso io e prof e altri, mentre altri sono convinti che di talento non ne avesse ma, secondo me, sbagliano)
Verità e giustizia per Marco Pantani, una battaglia di civiltà.
Lasciamolo in pace un cazzo!
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