Sul caso Riccò

Per discutere, analizzare, approfondire tutto quello che riguarda il tema più dibattuto del ciclismo
Morris

Re: Sul caso Riccò

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Seb ha scritto:.... Mi spiace solo non poter riprendere al momento anche tutto quello che è stato scritto sul vecchio forum ma speriamo di poterlo fare al più presti. ;)
Lo vorrei tanto anch’io, visto che non ho memorizzato in un file quanto postai tanti anni fa…. ;)
Cominciando da quel thread del 2001, qui postato nel 2004….

Qualche sassolino…senza prosieguo.

Un applauso convinto ed i ringraziamenti più sentiti, all’autore del bellissimo intervento apparso su il ciclismo.it, qui riportato a stralci. Da un vecchio come me, che ha vissuto e lavorato nello sport e che ha iniziato a studiare il doping per la necessità di non sentirsi un pirla, l’ulteriore contentezza di vedere un giovane (perché l’autore di quell’articolo sicuramente lo è), che mi fa sentire ancor più nel giusto, dopo anni in cui ho rischiato sovente di sentirmi eretico….

Un grazie a Seb per la menzione relativa a quel doping genetico, che, quando ne parlai sul vecchio forum ben prima do Kohl, spinse qualcuno a definirmi un mezzo visionario o un incantatore….

Infine un accenno ad un’altra sostanza che menzionai tanti anni fa e che mi fece passare per un cretino, solo perché un famoso corridore italiano, acquistandola su Internet (così disse), si trovò un contenitore di acqua colorata: l’Hemassist. Un prodotto vecchio….giunto in esclusiva al più grande impostore della storia dello sport e di cui nessuno, forse per disponibilità diffusa a farsi sodomizzare anche dagli starnuti di quell’essere, ne ha mai parlato diffusamente. Come dire: basta avere sensi sufficienti per capire che i “tam tam” e le orecchie aperte, sono sul tema doping, le news più tali. In fondo chi aspetta certe ufficialità, rischia di essere “spassoso” come taluni testi di quel CONI che, fino a pochissimi anni fa (non so oggi perché non mi interessano più), giudicavano il Growt Hormone certamente come doping, ma dagli effetti sulle prestazioni, tutti da dimostrare…..

Bye


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megalon
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Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da megalon »

Un articolo di Le Monde cita la CERA nel 2004...verso la fine si dice che secondo la polizia italiana, la ricerca sfrenata di risultati avrebbe spinto molti corridori di primo piano a fare da cavia umana ricorrendo alla CERA, battezzata super-EPO...questo nel 2004.
(articolo che completa quello già riportato da Repubblica da Seb.

E la CERA viene associata come la possibile nuova EPO citata nelle intercettazioni nell'ambito di Oil for Drugs...quando Mazzoleni starebbe discutendo con Santuccione riguardo ad un nuovo tipo di EPO disponibile solo in America.
http://www.tdfblog.com/2004/07/le_monde_supere.html
http://www.tdfblog.com/2004/06/italian_doping_.html

La "super-EPO" serait apparue dans le peloton

LE MONDE | 30.06.04 | 13h30

Elle s'appelle CERA, pour Continuous Erythropoiesis Receptor Activator et est développée par le laboratoire pharmaceutique Roche.

La molécule n'est pas encore commercialisée mais pourrait bien être l'invitée surprise du prochain Tour de France, qui doit s'élancer samedi 3 juillet de Liège, en Belgique. Elle s'appelle CERA, pour Continuous Erythropoiesis Receptor Activator. Développée par le laboratoire pharmaceutique Roche dans le but de traiter les anémies associées aux maladies rénales chroniques et au cancer, elle permettrait, selon les dernières études cliniques réalisées par la firme helvétique, de stimuler l'érythropoïèse, la production d'hématies (globules rouges) par la moelle épinière de façon continue (***).

Encore en phase expérimentale, la CERA ne devrait pas être mise sur le marché - américain - avant 2007. Pourtant, les enquêteurs agissant dans le cadre de l'opération "Oil for Drug", une vaste enquête sur un trafic présumé de produits dopants en Italie qui a abouti, fin mai, à la mise en examen de 138 personnes, principalement dans le milieu cycliste, ont acquis la conviction que ladite molécule faisait déjà partie de l'arsenal pharmacologique de certains coureurs.

Des informateurs infiltrés au sein du milieu professionnel ont en effet alerté la brigade des stupéfiants au sujet de l'apparition de ce produit dans le peloton. Lors d'une conversation téléphonique interceptée par la police, un coureur italien expliquait ainsi à son médecin qu'il cherchait à se procurer un nouveau type d'érythropoïétine (EPO), introuvable en Italie.

STIMULATION CONTINUE

Comme les autres formes d'EPO (Aranesp, Dynepo) utilisées jusqu'ici par les sportifs pour doper leurs performances, la CERA possède l'intérêt principal d'améliorer le transport de l'oxygène dans le sang. Elle affiche aussi plusieurs avantages. Tout d'abord, elle n'est pas détectable, puisque non recherchée lors des contrôles antidopage. Ensuite, elle se distingue par sa capacité à stimuler en continu l'érythropoïèse.

"Avec cette molécule, il suffira de faire une dose avant le Tour de France pour tenir toute la durée de l'épreuve, quand il fallait deux ou trois doses avec l'Aranesp", résume Michel Audran, professeur à la faculté de pharmacie de Montpellier et spécialiste des transporteurs d'oxygène.

"Il s'agit d'un type d'EPO qui agit dans l'organisme sur une durée supérieure et stimule directement et continuellement l'érythropoïèse. Il est probable que son excrétion urinaire soit si basse qu'il sera impossible de la détecter avec les méthodologies actuellement utilisées lors des contrôles antidopage", explique Dario d'Ottavio, directeur du laboratoire de chimie analytique de l'hôpital Forlanini de Rome et membre de la commission antidopage du ministère italien de la santé. L'expert en toxicologie ajoute que "la dégradation de la CERA dans le corps serait, semble-t-il, plus lente couplée à une autre substance, le PEG (poliétilenglicole)".

Selon la police italienne, la recherche effrénée de résultats aurait poussé plusieurs coureurs de premier plan à jouer les cobayes humains en ayant recours à la CERA, déjà rebaptisée "super-EPO" dans le peloton.

Contacté par Le Monde, le laboratoire Roche n'a souhaité faire "aucun commentaire"sur le sujet, expliquant qu'il ne connaissait pas les "détails" de l'enquête des carabiniers italiens et que ladite molécule en était "encore au stade d'étude clinique".


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Maìno della Spinetta
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Re: Sul caso Riccò

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e la beccarono nel 2008 solo perché la Roche aveva dato la chiave per identificarne la molecola. Se no era ancora in giro... forse la Roche aveva altri prodotti da testare, e la CERA non le era più utile. In fatto di doping a pensar male ci si becca sempre.


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maglianera
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Re: Sul caso Riccò

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RICCO’ E’ INNOCENTE
Ma certo, si tratta del solito complotto di medici e magistrati rossi (probabilmente tifosi dell’Acqua e Sapone, o nostalgici della vecchia Saeco di Cipollini o addirittura della Flandria di Van Looy), ispirati da regimi illiberali come il Belgio Est, sostenuti da autentici professionisti della disinformazione come i Mestatore e i Travaglio, e che tengono nel loro ufficio il ritratto del Diavolo rosso Giovanni Gerbi. La prova è che Riccò è stato più volte messo sotto accusa fin dalle categorie giovanili, quindi è un perseguitato. Perché Alfredo Martini e Fiorenzo Magni non vengono mai controllati? A lui in passato hanno addirittura recapitato un avviso di garanzia mentre correva il Tour de France insieme ai ciclisti più importanti del mondo: non potevano aspettare che terminasse la carriera?
E comunque, se anche Riccò avesse fatto qualche trasfusione, a casa propria, come è noto, ciascuno deve poter fare quello che vuole. E uno che si allena oltre 24 ore al giorno per il bene del paese, avrà anche diritto, alla sera, di rilassarsi con qualche innocente trasfusione, dove non c’è nulla di piccante (niente peperoncino nell’alimentazione), mentre si raccontano barzellette e si ascoltano canzoni napoletane.
E non si parli male del medico che consiglia Riccò, che è una splendida persona, laureato con 110 e lode e di madrelingua inglese. In ogni caso la competenza a giudicare Riccò non può essere quella ordinaria, ma va trasferita al Tribunale dei Capitani, perché tutti i ciclisti sono uguali davanti alla legge, tanto che lui è più uguale degli altri.
Infine, il vero giudizio conclusivo spetta al Popolo, per cui se il 51% dei tifosi lo applaude, lui va assolto (i sondaggi, svolti da organismi del tutto indipendenti come l’Istituto Ferrari & Santuccione o il Club Forza Ricky di Modena, dicono che la fiducia in lui è sempre la più alta del mondo occidentale).
…e poi siamo in Italia, dove questo modo di ragionare trova tuttora ampio credito…


donchisciotte
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Re: Sul caso Riccò

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Veramente geniale il parallelo fra Berlusconi e Riccò. Quindi adesso Riccò farà una grande riforma della giustizia e della legge antidoping che decreterà l'immunità e impunità e non criticabilità di tutti i ciclisti il cui nome inizia per R e anche il cognome a qualsiasi titolo beccati. Poi si metterà sulle sue cinque televisioni, invierà videomessaggi alla nazione o si farà intervistare da Vespa per proclamare il suo pieno diritto di farsi trasfusioni come e quando vuole a casa sua.
Poi , sempre grazie alle sue cinque televisioni e ai suoi giornali per casalinghe inebetite ( da lui) proclamerà che chi è contro il doping è un moralista di merda che dopo aver proclamato la liberalizzazione delle droghe, si permette di criticare chi,a casa sua,si fa trasfusioni per stare meglio e poter fare, fare, fare.
Poi ci saranno cavalloni e, soprattutto, cavallone impazziti che in tutti i talk show della nazione proclameranno di credere che l'asino vola e il sole sorge a ovest pur di salvare lui e,sorattutto,con lui, il proprio posto di miracolato non ripetibile se Riccò venisse condannato.
Perché se non accade tutto questo e Riccò, come ogni ciclista, se lo bevono o gli danno fuoco, il paragone con Berlusconi è una stronz....
Non sono uguali né i reati né le persone che li commettono né il loro potere.
I buddhisti dicono che non si chiama cane un cane che vola.


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danilodiluca87
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Re: Sul caso Riccò

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donchisciotte ha scritto:Veramente geniale il parallelo fra Berlusconi e Riccò....
ahahahhahaah ha iniziato ad attaccare i giornalisti sul suo facebook...."leggere i quotidiani è come leggere i giornali di gossip mi fate ridere cari giornalisti ah ah ah ah ah ah ah!!!!! la vendetta è un piatto che va servito freddo!!!!"


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Coppel
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Re: Sul caso Riccò

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danilodiluca87 ha scritto:
donchisciotte ha scritto:Veramente geniale il parallelo fra Berlusconi e Riccò....
ahahahhahaah ha iniziato ad attaccare i giornalisti sul suo facebook...."leggere i quotidiani è come leggere i giornali di gossip mi fate ridere cari giornalisti ah ah ah ah ah ah ah!!!!! la vendetta è un piatto che va servito freddo!!!!"
L'ho appena letto anche io, chi lo capisce è bravo... :?


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maglianera
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Re: Sul caso Riccò

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donchisciotte ha scritto:Veramente geniale il parallelo fra Berlusconi e Riccò. Quindi adesso Riccò farà una grande riforma della giustizia e della legge antidoping che decreterà l'immunità e impunità e non criticabilità di tutti i ciclisti il cui nome inizia per R e anche il cognome a qualsiasi titolo beccati. Poi si metterà sulle sue cinque televisioni, invierà videomessaggi alla nazione o si farà intervistare da Vespa per proclamare il suo pieno diritto di farsi trasfusioni come e quando vuole a casa sua.
Poi , sempre grazie alle sue cinque televisioni e ai suoi giornali per casalinghe inebetite ( da lui) proclamerà che chi è contro il doping è un moralista di merda che dopo aver proclamato la liberalizzazione delle droghe, si permette di criticare chi,a casa sua,si fa trasfusioni per stare meglio e poter fare, fare, fare.
Poi ci saranno cavalloni e, soprattutto, cavallone impazziti che in tutti i talk show della nazione proclameranno di credere che l'asino vola e il sole sorge a ovest pur di salvare lui e,sorattutto,con lui, il proprio posto di miracolato non ripetibile se Riccò venisse condannato.
Perché se non accade tutto questo e Riccò, come ogni ciclista, se lo bevono o gli danno fuoco, il paragone con Berlusconi è una stronz....
Non sono uguali né i reati né le persone che li commettono né il loro potere.
I buddhisti dicono che non si chiama cane un cane che vola.
il paragone non era tra Riccò e l’importante personaggio a cui qualcuno può pensare. So benissimo che è molto più facile liberarsi di un Riccò qualsiasi (che infatti è già stato squalificato) che di un semidittatore sostenuto oltre che dai suoi soldi da molteplici interessi economici, politici e d’altro genere. Riccò è colpevole e vittima nello stesso tempo, l’altro vittima non direi. Il paragone era invece tra l’atteggiamento dei tifosi, sportivi o politici o altro, che pur di continuare a credere nei propri idoli sono anche disposti ad arrampicarsi sugli specchi o a considerare improbabili complotti e macchinazioni, oltre che a continuare a sviare l’attenzione sui comportamenti del proprio idolo per riporla su più o meno discutibili aspetti procedurali (il solito discorso del dito e della luna) per cui alla fine la colpa è sempre degli altri. I personaggi sono completamente diversi, ma i meccanismi psicologici mi sembrano abbastanza simili.


pitoro
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Re: Sul caso Riccò

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maglianera, cmq tu la giri quel tuo post è davvero molto molto piacevole. Davvero bravo.

Sulle questioni procedurali, sul cambiar discorso... Non sono solo i tifosi del fenomeno a partecipare a questo gioco, dev'essere un vizio congenito di gran parte della popolazione.

Aggiungo sui giornalisti: se sanno una cosa la devono dire, sono pagati per essere curiosi. E sono pagati per scrivere quello che scoprono. Vorrei che accadesse sempre, magari senza distorsioni o enfatizzazioni strumentali.
Purtroppo non è così: quanti giornalisti, anche tra quelli al seguito delle corse, sanno cose di cui si "accorgono" solo quando le stesse finiscono in Tv o in questura? Troppi.
A mio parere il peccato dei giornalisti è più spesso quello di omissione.


donchisciotte
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Re: Sul caso Riccò

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A Danilodiluca1987 che ride farei notare che Riccò parla da facebook, l'altro da cinque reti televisive nazionali più svariati giornali ( escludendo le oasi di Anno zero ecc. viste quasi sempre da quelli che già non lo tollerano.).
Riccò parla come gli viene ( nel 2008 prima sbraitò poi confessò e fece nomi per lo sconto), l'altro attraverso la strategia di consiglieri e avvocati ,che in gran parte sono parlamentari pagati da noi ,abituati a far credere alla gente il volo degli asini.
Maglianera, invece. Anche qua la differenza c'è. I tifosi di Riccò che lo difendono sono veramente pochi, pari all'assoluto niente di potere di cui dispone.
A parte qualche inebetito urlante, gli altri ( pochi) tendono a fare il discorso generale del doping ( che non è campato in aria), nessuno pensa che se è vero che Riccò si è fatto una trasfusione fai da sé e ci è quasi rimasto secco la colpa sia dei giornalisti.
E' chiaro che l'imputato, chiunque, a sua difesa può dire quello che vuole e tutti gli imputati lo fanno, gli amici e parenti che vogliono credere in lui lo difendono. Va bene, accade ovunque e sempre.
Ma solo un imputato è in grado di farsi leggi a sua misura, di convincere la gente che è un perseguitato da votare, di pagare ( anche con i soldi nostri facendoli eleggere a varie cariche) la corte dei miracoli che tutti i giorni raglia in televisione e sui giornali, di farsi votare nonostante sia ormai internazionalmente "l'utile idiota "che serve agli americani.
Perciò qualsiasi paragone con quest'uomo è sbagliato e falso.
E non ci aiuta ad avere sempre presente l'anomalia orribile ,unica al mondo che rappresenta.
Confondere l'insipienza arrogante di Riccò, la passione di alcuni suoi tifosi, la beceraggine di pochissimi, con Berlusconi è quello che impedisce poi di capire la differenza fra un puttanaio di quella portata e Vendola nudo 32 anni fa in un campo nudisti. Se ci facciamo portare a dire ( strategia berlusconiana) che siamo tutti uguali, che tutti facciamo schifo, perché è ugulae rapinare una banca e scaricare un disco da internet ( sempre furto è), che Riccò e i suoi tifosi sono uguali a Berlusconi, beh... è difficile che capiamo come stanno le cose. E la gente continua a farsi turlupinare da lui.
Mai chiamare cane un cane che abbaia. Capire la differenza.


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Principe

Re: Sul caso Riccò

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donchisciotte ha scritto: Se ci facciamo portare a dire ( strategia berlusconiana) che siamo tutti uguali, che tutti facciamo schifo, perché è ugulae rapinare una banca e scaricare un disco da internet ( sempre furto è)
E' la stessa identica strategia che avete propagandato per anni su cicloweb. I ciclisti sono tutti uguali - chi più, chi meno - "si dopano tutti". Fa piacere scoprire che in fondo in fondo sei berlusconiana anche tu (cosa che ho sempre sospettato!).


donchisciotte
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Re: Sul caso Riccò

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Si dovrebbe rispondere solo alle provocazioni intelligenti e non alla costante canizza dei miracolati e aspiranti miracolati berlusconiani.
Comunque, io ho sempre detto TUTTI I PROFESSIONISTI DELLO SPORT. Non tutti, questo l'ha detto Torri. Tutti i ciclisti ( quindi, alla lettera, tutti i dilettanti, amatori ecc.).
Sui professionisti confortata dalle dichiarazioni di quelli ( professionisti) che non avendo nulla più da temere, lo dicono " lo facevamo tutti".
Fra 15 anni lo diranno quelli di adesso.
Da quello che dicono PM che hanno indagato sulla scuola di ferrara ( i cui epigoni sono in attività sempre).
Adesso ( dopo il 2008) molti dicono che il doping fra i professionisti stia diminuendo, anche persone che stimo molto lo dicono. Non ci credo ma mi interrogo, mi faccio domande ( Riccò è il dopato estremo? Perché quando li beccano non crediamo mai che siano innocenti anche quando giurano e spergiurano? Non sarà che sono " diversamente dopati" con doping meno efficace della vecchia epo e più pericoloso?), non do per scontato, proprio per il credito grande che do ad alcune persone che lo dicono. Ma parlano, più o meno, dal 2008. Non di prima.
Certo, se poi vedo i preparatori che si frequentano, si sono frequentati o si frequenteranno pubblicamente o in incognito, io dico che i professionisti di tutti gli sport, sì.
Adesso, forse, con la differenza di chi viaggia su un certo tipo di doping e chi va sul fai da te.
P.S. A Claudio 82 non risponderò più, la sua presenza qua mi è chiarissima nelle motivazioni e negli intenti. E questi giochetti mi hanno stufato, sono vecchi.


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Re: Sul caso Riccò

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MariaRita, intanto ti sei conquistata la medaglia di voce e pensiero di CW :D

Hai ragione: di questi azzeccagarbugli da quattro soldi, bravi solo a infamare e confondere le acque per motivi personali prima ancora che professionali, ne possiamo fare a meno. Devono proprio venire su CW a esercitarsi da Ghedini?
Preferisco tutta la vita chi le fesserie le fa uscire dal cuore. In fondo chi non c'è mai cascato?


Admin
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Re: Sul caso Riccò

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Mi rendo conto che il parallelo proposto dall'ottimo Maglianera meritasse di essere sviscerato, nelle sue attinenze col ciclismo, anche volendo contestualizzare la situazione (mediatica e non solo) di Riccò, per questo non ho spostato tutto di là.

Ricordando che tutti qui hanno il diritto di esprimere le proprie idee come meglio credono (nel rispetto degli altri utenti), spero che si chiuda qui l'inutile lancio di frecciatine tra gli uni e gli altri e che, se proprio dovete continuare a parlare di Berlusconi, lo facciate da qui in poi nel thread appropriato.


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Principe

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Principe »

donchisciotte ha scritto:Si dovrebbe rispondere solo alle provocazioni intelligenti e non alla costante canizza dei miracolati e aspiranti miracolati berlusconiani.
Comunque, io ho sempre detto TUTTI I PROFESSIONISTI DELLO SPORT. Non tutti, questo l'ha detto Torri. Tutti i ciclisti ( quindi, alla lettera, tutti i dilettanti, amatori ecc.).
Non mi pare che cambi molto. Si tratta sempre di una generalizzazione falsissima, della tua personale "macchina del fango" utilizzata esclusivamente per alleggerire la posizione di Pantani. Ti va bene che il vecchio forum non si può leggere più... sennò ti avrei fatto vedere quanto odio hai riversato su tanti corridori, Cunego in primis solo per avvalorare la tua tesi del "sono tutti uguali". Ci vorrebbe un pò più di decenza da parte tua a criticare questo modo di fare.

E quest'altro ti da pure ragione... io non lo so... :roll:


donchisciotte
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Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da donchisciotte »

Mi ci tirano a forza, caro Admin. Io la buona volontà ce la metto ma quando, vigliaccamente, per attaccare me e le mie posizioni ( si può andare a guardare tutti i forum che volete, ho sempre parlato di PROFESSIONISTI) si tira in ballo una persona morta e che ha sofferto il soffribile, proprio a stare zitta non ce la faccio.
Non ho alcun bisogno di alleggerire la posizione di Pantani, visto che correva dieci anni fa adesso sono tutti d'accordo nel dire che allora lo facevano tutti, solo che, a differenza degli altri, lui era un campione e un uomo VERTICAL, non un'ameba.
Le mie posizioni sul doping risalgono esattamente al giugno 1969 ( positività di Eddy Merckx) quando Pantani non era neanche nato. E non sono io a dover " alleggerire la posizione di Pantani". E' la storia che lo ha già fatto per chi sa leggere la storia.
Soprattutto Pantani non è mai stato ipocrita, sul doping e su niente altro e se solo fosse vissuto di più, quanti ne avrebbe visti di cadaveri passare sul fiume.
Quanto a quanto ho detto su Cuneghino, mai parlato di odio ( sentimento che riservo a personaggi più importanti) ma di enorme, insopprimilbile e GIUSTA antipatia. L'uomo che ha vinto un Girino d'Italia aiutato da Mazzoleni e che andava da un noto preparatore.
L'uomo che si teneva sul letto il poster di Pantani dopato d'Italia per approfittare del pompaggio mediatico che l'assunzione a erede del morto gli dava.
L'uomo che partecipa agli scioperi e poi, aggrappato alla macchina del padrone, fa sì sì con la testina e chiede perdono. l'uomo che sta aspettando che rivoltino le classifiche di tutti i giri ma per quanto rivoltino non arrivano mai a mettere primo lui perché sta troppo lontano.
L'uomo che ha un forum dove si insulta CON ODIO chiunque ( compreso pantani sul quale sono dovuta intervenire come lucignoloanimagrande per far capire a qualche espertone che non stava citando a vanvera il libro di Brunel ma quello di Rendell), dove si è augurata la morte a Riccò ( e se si riprendeva che morisse atrocemente subito dopo) ed è dovuto intervenire uno dei carera ( finalmente!) per la gran paura che tutti si erano presi che Riccò poteva vincere quel Tour. la paura è stata tale che gli si augura la morte. E poi si viene qua a dire che io odio qualcuno.
Per non parlare dell'odio che tracima verso cicloweb reo dinon gridare al miracolo ogni volta che Cuneghino posa il c... sulla sella, accusati di ogni nefandezza, con la bava alla bocca.
E adesso che mi sono sfogata, caro Admin ( mi dicevi che ti auguravi che familiarizzassi col nuovo forum, ma lo vedi che se familiarizzo litigo) mettimi la sordina perché se questo tira fuori un'altra volta Pantani per accusare me, poi lo mando davvero aff.....come merita. Che è uno degli scopi per cui è venuto qua. farsi mandare aff.....

P.S. E "dà" voce del verbo dare, si scrive con l'accento!


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donchisciotte
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Re: Sul caso Riccò

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Mi scuso per qualche parolaccia del post precedente ma voglio adeguarmi al linguaggio istituzionale del paese, quello di Arcore...


Verità e giustizia per Marco Pantani, una battaglia di civiltà.
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Admin
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Re: Sul caso Riccò

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Va benissimo il confronto anche aspro, basta che non trascendiate (e che non infiliate Berlusconi gratuitamente in ogni thread) ;)


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
pitoro
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Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da pitoro »

Admin ha scritto:Va benissimo il confronto anche aspro, basta che non trascendiate (e che non infiliate Berlusconi gratuitamente in ogni thread) ;)
Il fatto è che non possiamo fare a meno di lui :D
(chiudo subito OT altrimenti mi banni davvero)


Principe

Re: Sul caso Riccò

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:lol:
Ultima modifica di Principe il martedì 22 febbraio 2011, 0:24, modificato 1 volta in totale.


bartoli
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Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da bartoli »

Ricco' ha rischiato davvero questa volta
Se gia la mia reputazione nei suoi confronti era bassa, adesso scende sottoterra
Cioe' ma dico io, cos'ha nella testa, i criceti sulla ruota? Hai una moglie e un figlio diamine, rischi di lasciarli per guadagnare un minuto su una salitella?
Per me non esiste piu


Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
Admin
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Re: Sul caso Riccò

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herbie ha scritto:leggo del ricovero di Serena Williams per qualcosa...che mi ricorda la vicenda Riccò... "embolia polmonare" è a referto a quanto pare. Però non erano gravi le condizioni,no...esistono anche le embolie polmonari senza alcun rischio per la salute evidentemente... però si tratta probabilmente dei tremendi effetti del jet lag per il viaggio coast to coast....sarà un evento così raro e inuadito avere uno sportivo di alto (ma anche basso) livello ricoverato in condizioni critiche riconducibili a problemi ematici?
Si trattava di un centro di cura pubblico, ma a referto non compaiono ipotesi di doping, come sempre d'altra parte.
Morris ha scritto:Ma cosa dici mai Herbie, i dopati sono solo nel ciclismo! Lo dice anche la Gazzetta del Gossip, pardon, Sport…. ;)
Nel tennis poi, li puniscono in maniera esemplare: suggerendo loro di dichiararsi infortunati per qualche mese…massimo quattro ;)
bartoli ha scritto:TENNIS – Come è stata possibile l'embolia polmonare di Serena Williams? Ne abbiamo parlato con il medico sportivo Lorenzo Alessandri, il quale ha formulato alcune ipotesi ed ha categoricamente escluso un’ipotesi di doping. Tuttavia non si possono fare previsioni sui tempi di recupero. Riccardo Bisti




Un’embolia polmonare a 29 anni. Pur senza voler pensar male a tutti i costi, qualcuno avrà avuto qualche dubbio sul malanno occorso a Serena Williams. In realtà, il suo nome non è mai stato associato al doping. Qualcuno ha sussurrato in merito alla sua massa muscolare (qualcun altro, più pragmatico, si è limitato a dire “è sovrappeso”) ma lei stessa, un paio d’anni fa, ha riconosciuto la bontà delle normative WADA cui si è sottoposta anche l’ITF. “In realtà sono molto restrittive – disse – anch’io una volta ho mancato un test a sorpresa. Ero a cena fuori e sono venuti a casa mia a controllarmi…Però queste regole salvaguardano l’integrità del nostro sport. E credo che il tennis sia uno degli sport più puliti in assoluto”. L’ITF pubblica annualmente la lista dei controlli antidoping, suddividendoli per torneo e tipologia di test. Nel 2008 ne sono stati effettuati 2018, nel 2009 siamo arrivati a 2126. Non sono ancora state rese note le statistiche dell’anno scorso. Limitandoci ai due anni precedenti, abbiamo verificato che Serena è stata controllata in 13 occasioni (di cui nove nel 2009). Le hanno testato le urine, il sangue e l’hanno persino sottoposta al test per rilevare la presenza di EPO (il 14 settembre 2009). Un test molto raro nel mondo del tennis, tanto che nel 2009 ne sono stati effettuati appena 21. La Federazione Internazionale sostiene che l’EPO non sia un grande problema nel tennis, sport incentrato (anche) su tecnica e velocità, mentre sarebbe più utilizzato in sport di resistenza come ciclismo, atletica e sci di fondo. In due occasioni (il 28 settembre 2008 e il 16 maggio 2009), Serena è stata anche sottoposta ai “famosi” test a sorpresa al di fuori delle competizioni.

Per cercare di capire le ragioni che hanno portato la 29enne americana a soffrire di un’embolia polmonare, abbiamo ascoltato l’autorevole parere di Lorenzo Alessandri, medico specializzato in medicina dello sport che opera presso alcune ASL tra Liguria e Toscana. “Premesso che quello che dirò è puramente ipotetico, perché bisognerebbe vedere le cartelle cliniche e sapere come si è evoluto l’infortunio di Serena – dice Alessandri – direi che possono esserci tre possibili spiegazioni”.

Quali?
La meno probabile, che escluderei a priori, è la lesione di un vaso sanguigno. Una cosa del genere può accadere con un evento traumatico, e non è questo il caso. Restano due possibilità: qualche settimana fa, Serena si è tolta il gesso. Questo fa pensare che sia stata ferma per un qualche periodo, forse addirittura bloccata a letto. In questi casi ci può essere un ristagno di sangue, che non circola nell’arto interessato. Questo fa si che si formino dei trombi. Infatti, in questi casi, esiste un farmaco che viene somministrato per prevenire la formazione dei trombi. Da questi possono poi staccarsi delle piccole parti (gli emboli, appunto): attraverso le vene arrivano al cuore e poi vengono pompati ai polmoni, che dunque possono essere tappati. Questa è una possibilità. L’altra può riguardare la presenza di una flebite: si tratta di un’infezione o infiammazione di una vena, il che può portare alla formazione di un trombo sulla flebite. Da lì c’è il passaggio al cuore e ai polmoni. Quest’ultima è una tesi plausibile, perché circa un mese fa era circolata la voce che Serena avesse un’infezione.

E’ dunque da escludere in modo assoluto un qualsiasi sospetto di doping?
Direi di si. Escludendo al 100% steroidi o sostanze del genere, l’unica sostanza che può portare a un’embolia è l’eritropoietina (la famigerata EPO, ndr). Ma è un tipo di doping utilizzato prevalentemente da fondisti, ciclisti, maratoneti. Inoltre, prima di arrivare a problemi di questo tipo, l’EPO porterebbe a guai renali e cardiaci. E poi non ha alcun senso che venga utilizzato da un’atleta ferma da 8 mesi…

E’ possibile ipotizzare i tempi di recupero?
No, direi di no. Non conosciamo le condizioni reali del paziente, né tantomeno l’intensità dell’embolia. Nelle sue manifestazioni più violente (non è questo il caso, fortunatamente), è una malattia che può portare alla morte. Dal trombo partono degli emboli che possono frammentarsi prima di essere pompati ai polmoni. La gravità del problema dipende dalla grandezza dell’embolo, che potrebbe chiudere le arterie. Dipende da quanto è stato colpito il polmone. Con le informazioni in nostro possesso non possiamo azzardare ipotesi.


Riccardo Bisti

Spaziotennis

Ricco' in area ciclismo? Io lo sposterei in OT non e' mica un ciclista
Seb ha scritto:
bartoli ha scritto: Ricco' in area ciclismo? Io lo sposterei in OT non e' mica un ciclista
E la Williams invece è Riccò travestito? :D
Morris ha scritto:
bartoli ha scritto: E’ dunque da escludere in modo assoluto un qualsiasi sospetto di doping?
Direi di si. Escludendo al 100% steroidi o sostanze del genere, l’unica sostanza che può portare a un’embolia è l’eritropoietina (la famigerata EPO, ndr). Ma è un tipo di doping utilizzato prevalentemente da fondisti, ciclisti, maratoneti. Inoltre, prima di arrivare a problemi di questo tipo, l’EPO porterebbe a guai renali e cardiaci. E poi non ha alcun senso che venga utilizzato da un’atleta ferma da 8 mesi…
Faccia il medico e sull'esame di doping, torni una prossima volta. Questo signore sa che l'epo la usavano (e la usano) i velocisti? Il recupero sa che cos'è? L'epo, non agisce forse anche sul recupero? E come collocherebbe costui lo sforzo e la successione degli eventi in un tennista? Ha mai sentito parlare di sport di forza resistente?
Sì, facciamoci una bella risata!

Bartoli, svegliati, abbiamo capito che credi che sia solo il ciclismo imbrattato di doping, ma almeno salva la tua fede, con interlocutori meno grossolani. Si può essere anche cattedrattici di Harvard (e quel dottore non lo è di certo!), ma se si dicono stupidaggini, stupidaggini rimangono.
herbie ha scritto:"E’ dunque da escludere in modo assoluto un qualsiasi sospetto di doping?
Direi di si. Escludendo al 100% steroidi o sostanze del genere, l’unica sostanza che può portare a un’embolia è l’eritropoietina (la famigerata EPO, ndr). Ma è un tipo di doping utilizzato prevalentemente da fondisti, ciclisti, maratoneti. Inoltre, prima di arrivare a problemi di questo tipo, l’EPO porterebbe a guai renali e cardiaci. E poi non ha alcun senso che venga utilizzato da un’atleta ferma da 8 mesi…"

già. D'altra parte leggendo qua e là pensavo che l'embolia polmonare avesse come causa immediatamente accertabile l'autoemotrasfusione fallita tanto da metterla subito a referto....
Ci si stupisce ancora che qualcuno parli di queste piccole differenze, ma che dico? sottigliezze forse..,sfumature...nel trattare casi molto simili.
Tanto più che la notizia della Williams esce quando la protagonista è già, parlante e cosciente e in grado di dare adeguata spiegazione autocertificata dell'episodio, fuori dall'ospedale, dove è stata curata con celerità e massima discrezione.

Tuttavia non è l'episodio della Williams, a cui auguro tutto il bene possibile da quella splendida forza della natura che è, ad uscire dalla norma.
E' l'epilogo da referto medico della carriera di Riccò ad essere, ad oggi, unico nel suo genere.


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
bartoli
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Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da bartoli »

Veramente Morris io non credo che solo il ciclismo sia imbrattato di doping
Ho solo voluto postare l'opinione di questo giornalista molto in gamba e preparato sul tema tennis


Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
Morris

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Morris »

bartoli ha scritto:Veramente Morris io non credo che solo il ciclismo sia imbrattato di doping
Ho solo voluto postare l'opinione di questo giornalista molto in gamba e preparato sul tema tennis
Potrà essere preparato sulle volèe, sul dritto, sul topspin ecc., o sulle particolarità delle superfici del tennis. Potrà conoscere alla perfezione la storia di questo sport e le caratteristiche distinguenti dei maggiori tennisti, ma non vede il doping incipiente di quello sport. E per giunta intervista un medico sportivo, che dice una stupidaggine. È talmente grossa, che un giornalista un minimo documentato (che è un suo dovere), ha l’obbligo di contestargliela. Altrimenti è un lacchè come tanti, o educa i lettori a genuflettersi, o a credere alla Befana. Buon per lui che è in buona compagnia....
Ciao!


bartoli
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Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da bartoli »

La mia opinione l'ho scritta qualche post sopra


Ricco' ha rischiato davvero questa volta
Se gia la mia reputazione nei suoi confronti era bassa, adesso scende sottoterra
Cioe' ma dico io, cos'ha nella testa, i criceti sulla ruota? Hai una moglie e un figlio diamine, rischi di lasciarli per guadagnare un minuto su una salitella?
Per me non esiste piu


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Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da l'Orso »

A Riccò faccio gli Auguri per una pronta guarigione, e non solo fisica.


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Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Mad »

Morris ha scritto:
bartoli ha scritto: E’ dunque da escludere in modo assoluto un qualsiasi sospetto di doping?
Direi di si. Escludendo al 100% steroidi o sostanze del genere, l’unica sostanza che può portare a un’embolia è l’eritropoietina (la famigerata EPO, ndr). Ma è un tipo di doping utilizzato prevalentemente da fondisti, ciclisti, maratoneti. Inoltre, prima di arrivare a problemi di questo tipo, l’EPO porterebbe a guai renali e cardiaci. E poi non ha alcun senso che venga utilizzato da un’atleta ferma da 8 mesi…
Faccia il medico e sull'esame di doping, torni una prossima volta. Questo signore sa che l'epo la usavano (e la usano) i velocisti? Il recupero sa che cos'è? L'epo, non agisce forse anche sul recupero? E come collocherebbe costui lo sforzo e la successione degli eventi in un tennista? Ha mai sentito parlare di sport di forza resistente?
Sì, facciamoci una bella risata!
Lo dicono anche ai corsisti della FCI :mrgreen:
La resistenza è la capacità dellʼorganismo di contrastare lʼaffaticamento durante
lʼesercizio fisico di una certa durata.
In molte specialità ciclistiche lʼesercizio fisico è protratto nel tempo; la resistenza
è quindi una capacità fondamentale della nostra disciplina sportiva.
Per la verità, la resistenza generale è indispensabile anche nella preparazione
di base di discipline sportive dove tale capacità non è predominante, poiché
consente di sopportare meglio lʼesercizio fisico e garantisce una buona capacità
di recupero.
Dal libro del Coni "Guida Tecnica Ciclismo"


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FofinhoCR7
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Re: Sul caso Riccò

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bartoli
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Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da bartoli »

Ah e' il ciclismo a fare schifo?
Secondo me e' lui a fare schifo


Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
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nino58
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Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da nino58 »

bartoli ha scritto:Ah e' il ciclismo a fare schifo?
Secondo me e' lui a fare schifo
Ma che vuol dire ? Anche a Borg, ad un certo punto, fece schifo il tennis.
( A McEnroe mai ).


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Davide 76
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Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Davide 76 »

Riccò oggi ha detto che vuole tornare a correre e che non ha fatto nessuna trasfusione! Che dire? Speriamo che stia lontano dal ciclismo e che qualcuno lo aiuti seriamente....per lui e per la sua famiglia! :cry:


Vado così forte in salita per abbreviare la mia agonia! (Marco Pantani)
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FofinhoCR7
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Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 14:20

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da FofinhoCR7 »

A me la storia della trasfusione continua a non convincere.... :?


Fabioilpazzo
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Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 15:44

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Fabioilpazzo »

Mah, come fa a fidarcisi più di lui? Veramente, ne abbiamo viste di ogni, però qua siamo oltre mi pare...


pitoro
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Iscritto il: venerdì 10 dicembre 2010, 18:30

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da pitoro »

ci saranno da qualche parte delle cartelle cliniche da cui sapere la verità. O no?


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desmoblu
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Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 19:39

Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da desmoblu »

Indipendentemente dalla posizione che si assume di fronte al doping- nel ciclismo e non-, mi pare che siamo di fronte a una persona abbastanza disprezzabile.
A parte i trascorsi 'remoti' (chiunque abbia seguito la sua carriera giovanile sa benissimo quale fosse la sua fama), è stato trovato positivo una prima volta, ha avuto uno sconto di pena che altri (cui lui fa riferimento, ovviamente senza nominarli) hanno evitato (o non hanno avuto), e ha rischiato la vita presumibilmente per un'autoemotrasfusione condotta in modo orribile. Certo, c'erano dei farmacisti dietro, i soliti stregoni etc. Però stranamente nessun medico lo ha seguito nella pratica (sono furbi, del resto), e il risultato è stato una sacca in frigo, conservata male e utilizzata ancora peggio. Naturalmente c'è sempre il beneficio d'inventario, ma i sintomi mostrati ben coincidono con le parole riportate dal medico di turno. E credo che il buon Riccò, in quel momento preso dalla sacrosanta paura di morire, abbia detto semplicemente la verità. Ora naturalmente dice 'deliravo' e 'non ricordo nulla', ma un delirio simile è fin troppo preciso e dettagliato, e stranamente ha portato alla cura adatta a salvargli la pellaccia. Insomma: credo che, se anche stesse delirando, abbia dimostrato una lucidità fuori dalla (sua) norma. Mi verrebbe da dire che, stando così le cose, è più lucido quando delira che non negli altri momenti.
Ma voglio ricordare adesso una sua immagine, lui a braccia larghe eocchi chiusi, un'immagine rubata (per me è una profanazione) a tutt'altro corridore e tutt'altra persona. Un certo Marco Pantani. Ecco, io credo che il più che rimpianto (ma da troppe poche persone) Pirata avrebbe agito e reagito in modo completamente differente, e con tutt'altra dignità. E ricordo, per inciso, che ha sopportato un trattamento ben peggiore del suo emulo, e senza mai una vera prova di colpevolezza.
In ogni caso, Pantani era assoluto, e coerente: qualità sempre più rare, ed inesistenti nel nostro (a meno di non credere al delirio miracoloso, alla storiella del emdico che si è inventato tutto, al virus e alle altre scemenze). La sua immagine a braccia larghe è quanto mai profanata, alla luce dei fatti.


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eliacodogno
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Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da eliacodogno »

Mi chiedo (nel caso in cui non sia squalificato e non vedo come, a meno che il medico non ritratti quanto detto) se qualche squadra sia pronta a far correre Riccardo.

Diciamo che da quanto emerge dalle dichiarazioni di Riccò e del suo avvocato, il modenese potrebbe essere anche assolto mentre Pellizotti ha chiuso la carriera per un caso a mio avviso meno chiaro e più povero di prove... Stranezze dell'antidoping :ugeek:


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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desmoblu
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Re: Sul caso Riccò

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Mah, in base a quello che dicono lui e l'avvocato (quale fonte più degna?). In realtà il caso Riccò è uno dei più gravi e manifesti degli ultimi anni (raramente capita che un professionista di primissimo livello, già squalificato e semigraziato, arrivi in ospedale in serio pericolo di vita, confessi un'autoemotrasfusione- confessione che con tutta probabilità gli salva la vita- salvo poi ritrattare ogni cosa accusando medici e giornalisti e sostenendo l'azione di un fantomatico 'virus').
Tra l'altro, se abbiamo buggerato il buon Contador e il suo filetto (o sottofiletto), questa del virus è una sparata 1000 volte più grossa: un virus si combatte con farmaci specifici (leggi 'antivirali'), per cui a rigor di logica, se il blocco renale era causato da un virus, i casi sono due: a)(poco) probabilmente Riccò era già sottoposto a tale trattamento, cosa che sarebbe chiara dalle analisi, dalle prescrizioni di un medico curante e dal passaporto biologico, b)il medico, per debellare la causa dell'infezione virale, avrebbe dovuto usare il farmaco (o i farmaci) adeguato(i). Non l'ha fatto, e ha agito secondo quanto 'confessato' (e ritrattato da Riccò). Caso strano, Riccò è salvo, e- caso ancora più strano- è risultato sano, dopo il 'fattaccio', anche senza trattamenti per fantomatici 'virus'.
Poi quel 'mi hanno detto che avevo un virus' vale come un'analisi scientifica (o socio-politica) di Aldo Biscardi.

Le dichiarazioni sue e dell'avvocato, poi, hanno la stessa importanza ma a livello giuridico.


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lemond
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Re: Sul caso Riccò

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desmoblu ha scritto:Indipendentemente dalla posizione che si assume di fronte al doping- nel ciclismo e non-, mi pare che siamo di fronte a una persona abbastanza disprezzabile.
Ah, codesta poi, se uno pensa di poter fare quel che vuole sul suo corpo e, per continuare a lavorare in un mondo di *ipocriti*, deve dire cose non vere, per te è fonte di disprezzo. Allora nella storia dell'uomo tu ne potresti salvare uno? Oppure sei d'accordo con quello che sostenne di non poter partecipare al gioco di chi aveva detto la bugia più grossa, perché era sempre stato sincero in vita sua. :twisted: Verità ... dove l'ò messa ??? :ugeek:


Fanno festa i musulmani il venerdì
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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

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desmoblu
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Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da desmoblu »

Per me è fonte di disprezzo (sempre tra virgolette, ammetto che è un termine assoluto e molto forte) chi non ha coerenza e coraggio.

Uno che per salvarsi la pelle ammette di aver fato determinate cose e poi, scampato il pericolo, accusa chi l'ha curato e ritratta ogni cosa (tra l'altro spalmando melma sul resto del peloton), ad esempio. Uno che scimmiotta Pantani, e crede di poterne ricalcare/mimare l'immagine più bella, senza averne il talento e senza avere un centesimo della sua coerenza (così testarda da costargli più cara che a chiunque altro), o un centesimo del suo coraggio. Uno che, e te lo dico avendo frequentato l'ambiente in modo diretto, era in odore di doping fin dalle categorie giovanili. Uno che ha usato il Cera e ne è uscito con sconti di pena e ottimi propositi, traditi in tempo zero ( e con un contratto a qualche zero in tasca, peraltro).
Susami, ma una persona così non mi va a genio- ed è una cosa che va oltre l'aspeto sportivo, perché sinonimo di scorrettezza anche nel vivere la vita.
E il ciclismo, lo ripetiamo spesso, è anche questo: una bellissima faticosa esigente palestra di vita.
(anche, sottolineo)


Strong
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Re: Sul caso Riccò

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vorrei riflettere sun una cosa:

per molti il caso Riccò è stato un caso di un demente dotato du QI ai minimi termini che ha fatto una cosa da inciosciente
praticandosi una AUTOemotrasfusione. Tutti a prenderlo per il culo con la storia del frigorifero ecc ecc..

Adesso c'è il caso Lampre e per cosa potrebbe essere accusato Ballan?....... AUTOemotrasfusione! accipicchia! stai a vedere che Riccò non è poi così tanto diverso dal resto del gruppo..... :twisted:
La mia idea è che ci siano delle pratiche dopandi abbastanza diffuse tra gli atleti "top" per cui attenzione a dare giudizi.


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Strong
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Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da Strong »



i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Re: Sul caso Riccò

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desmoblu ha scritto:Susami, ma una persona così non mi va a genio- ed è una cosa che va oltre l'aspeto sportivo, perché sinonimo di scorrettezza anche nel vivere la vita.
E il ciclismo, lo ripetiamo spesso, è anche questo: una bellissima faticosa esigente palestra di vita.
(anche, sottolineo)
Codesto è un altro discorso, che, fra l'altro condivido, salvo il fatto che *prima* lo sport, per lo più, era davvero quel che dici, ma *ora* non esiste più il diporto ed al suo posto c'è solo un lavoro, che uno cerca in tutti i modi di mantenere. Anche il rugby (esempio classico di ...) non è più ... e si nota dai boati che si levano dalle tribune contro chi (dell'altra squadra) tira le punizioni [e non perché non hanno deciso di giocare alla mano :D ].


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Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da desmoblu »

@ strong: non si parla di autoemotrasfusione. Qui si parla di un recidivo che arriva in ospedale in condizioni gravi, per salvarsi la pelle confessa, per salvarsi la busta paga ritratta e accusa che gli ha materialmente salvato la vita. Della serie: fosse "solo" l'emotrasfusione...
(giustamente fai notare che i Lampre 'sarebbero'- condizionale- protagonisti della stessa pratica, ma seguiti da medici e stregoni: possibilissimo, ma perché nessun medico ha assistito Riccò nella sua emotrasfusione? Perché sapevano che si sarebbe fatto beccare, presumo. L'unico che non ha capito che, al rientro dopo l'affaire Cera e con dei trascorsi come i suoi, non era indicato agire in questo modo è proprio Riccò. Ma da qui a dire che è un povero ingenuo, e quindi una vittima... beh, il passo è lunghetto).

@lemond: nessuno gli prescrive di correre (lavorare) in un mondo di ipocriti. E se per rimanerci ha mercanteggiato con Torri e compagnia, e poi si comporta in questo modo, è il più ipocrita di tutti. Ps: un mese fa diceva che 'il ciclismo fa schifo' e che i corridori gli fanno schifo e che voleva andare a fare l'operaio a 1000 euro al mese (meno pensieri, vita migliore), ora che vuole tornare a correre e non vede perché non potrebbe...
Ripeto, altri corridori erano di tutt'altra pasta.


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Re: Sul caso Riccò

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ahhhh Riccò nun dovevi andare a fare il barista???????
questo non lo dico per quello di cui ti accusano perchè non me ne frega niente, ed anche il mio ciclista prima disse una cosa e poi ne fece un'altra.....
però per tutte le cavolate e sparate degli ultimi anni, non mi manca proprioo....


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Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da lemond »

[quote="desmoblu]

@lemond: nessuno gli prescrive di correre (lavorare) in un mondo di ipocriti.
Sai ... "fare il disoccupato è duro :evil:

Ripeto, altri corridori erano di tutt'altra pasta.
Su questo, mi hai convinto :)


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Re: Sul caso Riccò

Messaggio da leggere da herbie »

desmoblu ha scritto:perché nessun medico ha assistito Riccò nella sua emotrasfusione? Perché sapevano che si sarebbe fatto beccare, presumo. L'unico che non ha capito che, al rientro dopo l'affaire Cera e con dei trascorsi come i suoi, non era indicato agire in questo modo è proprio Riccò. Ma da qui a dire che è un povero ingenuo, e quindi una vittima... beh, il passo è lunghetto).
io invece alle verità "mediatiche" vendute oggigiorno nella società della "fabbrica della notizia" andrei molto molto cauto nel credere.
Ma davvero pensi che uno con alle calcagna tutto il mondo sportivo, oltre che con una indagine sul cognato aperta, uno che ha già avuto più di una perquisizione in casa, tenga delle sacche di sangue nel frigorifero in cantina? Non sarà piuttosto che i "praticoni" altrimenti detti "preparatori" a cui, imprudentemente e stoltamente, si è rivolto, quelli che realmente gli hanno fatto rischiare la vita, non li può proprio denunciare in quanto probabilmente appartenenti ad una certa criminalità organizzata?
certamente, domande a cui può rispondere solo lui, ma la storia dei litri di sangue conservati in cantina come il latte fresco, al pari di altre favole riguardanti le storie delle "pecore nere" del doping mediaticamente ammansite, non me la bevo. Questo, per carità senza voler levare responsabilità o altro a Riccò.


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desmoblu
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Re: Sul caso Riccò

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Herbie... si, anche questo è possibile, ma in fondo nella storia del doping a livello professionistico (in qualunque sport) abbiamo visto degli atleti di primissimo livello fare cose da terzo mondo. Mariti che iniettano epo alle mogli (e non siamo nel ciclismo), mogli che scappano con borse frigo cariche di simpatici prodotti, kazaki su due ruote che si praticano autoemotrasfusioni nel mezzo di una grande corsa etc etc.
Tutto è possibile, ma non cambia la sostanza della confessione e della smentita. Anzi, forse è un'aggravante perché quando gli conveniva con Torri ha fatto il nome di Piepoli e di un paio di altri (sparare sulla croce rossa, visto che era già beccato), mentre evidentemente gli stregoni e i cardinali li protegge.
Questo sempre ritenendo improbabile un ricatto da parte della malavita.

Lemond...che dire? Riccò ha un anno in più di me, ha avuto contratti con tanti zeri e- a netto di spese legali e senza voler fare i conti in tasca a nessuno- dovrebbe avere la possibilità di vivere bene e di aprirsi il bar di cui favoleggiava qualche tempo fa. O se davvero crede che la vita dell'operaio a 1000 euro al mese sia più facile, bella e spensierata di quella di un corridore professionista.. beh, può anche provare quella strada. La realtà della nostra generazione è il precariato e, in un caso su due, la disoccupazione. Personalmente al momento mi arrabatto per tirare avanti, e sono in tanti nella mia situazione.
Incidentalmente, l'uscita sulla 'vita da operaio' mi ha offeso: non per altro, ma perché è un discorso da bambino viziato che non conosce la realtà di tanti suoi coetanei, che ha quasi ridicolizzato con questa uscita. Certo, non deve influenzare i miei giudizi, ma è solo un tocco di colore in più.


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lemond
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Re: Sul caso Riccò

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desmoblu ha scritto: Lemond...che dire? Riccò ha un anno in più di me, ha avuto contratti con tanti zeri e- a netto di spese legali e senza voler fare i conti in tasca a nessuno- dovrebbe avere la possibilità di vivere bene e di aprirsi il bar di cui favoleggiava qualche tempo fa. O se davvero crede che la vita dell'operaio a 1000 euro al mese sia più facile, bella e spensierata di quella di un corridore professionista.. beh, può anche provare quella strada. La realtà della nostra generazione è il precariato e, in un caso su due, la disoccupazione. Personalmente al momento mi arrabatto per tirare avanti, e sono in tanti nella mia situazione.
Incidentalmente, l'uscita sulla 'vita da operaio' mi ha offeso: non per altro, ma perché è un discorso da bambino viziato che non conosce la realtà di tanti suoi coetanei, che ha quasi ridicolizzato con questa uscita. Certo, non deve influenzare i miei giudizi, ma è solo un tocco di colore in più.
A me, al riguardo, viene in mente una riflessione di De Crescenzo, che cito a memoria. Se vuoi far del male a qualcuno, regalagli una cifra (ricorrente) per un certo tempo, in modo che lui si abitui ad un certo tenore di vita e ... poi, all'improvviso non dargli più niente. Se costui non si suiciderà, ci mancherà poco. :twisted:


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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Re: Sul caso Riccò

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Desmoblu, mi hai convinto, hai detto cose su Riccò che realmente mi fanno vedere la differenza fra lui e gli altri.
Riccò, purtroppo per lui, parla. E dice scempiaggini offensive, irritanti, da gradasso senza qualità.
Non ho letto le sue considerazioni ottuse sugli operai e la loro bella vita ma se le ha dette ha ragione desmoblu, assolutamente.
Essere sempre con l'occhio sul proprio ombelico, non cogliere il privilegio di avere soldi in un mondo dove i suoi coetanei e anche più vecchi di lui si arrabbattano con i lavori precari, è indice di una persona che deve crescere parecchio umanamente.
Non è un mostro, è in buona compagnia in Italia. è semplicemente un brutto personaggio.


Verità e giustizia per Marco Pantani, una battaglia di civiltà.
Lasciamolo in pace un cazzo!
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desmoblu
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Re: Sul caso Riccò

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Beh, per ogni Riccò ci sono 20000 suoi coetanei che guadagnano tra gli 0 e i 500 euro al mese, loro sì dimagriti declassati sottomessi disgregati (cit. Rino Gaetano). Non hanno mai visto i contratti di Riccò, un pargolo non possono permetterselo ma a volte se ne ritrovano uno. Magari hanno studiato vent'anni, o anche di più.
Per carità, non è un capo d'imputazione al modenese. Lui fa(ceva) il suo lavoro, più o meno bene, come tutti. Ma sentire che, con un presumibilmente pingue gruzzolo in tasca, vagheggia della bellezza della condizione dell'operaio (sempre più proletario, usiamo i termini corretti).. beh, è un po' sgradevole.
Se poi vogliamo giustificare il fatto che a)si sia dopato negando sempre tutto, b)beccato abbia fatto i nomi più comodi, tra cui quello del suo compagno e gregario, pur di avere uno sconto di pena, c)quando la moglie (col pargolo di cui sopra) è stata beccata lui abbia agito come sappiamo per convenienza personale (della serie: persona dalla forma e dall'odore assimilabili a prodotto digestivo), d)rientrato, con un ottimo contratto e la partecipazionen al Giro, abbia di nuovo fatto ricorso a pratiche dopanti, e)rischiando la pellaccia grazie a tali pratiche abbia confessato tutto, f)una volta fuori pericolo abbia accusato medico e personale che gli ha salvato la vita ("si è inventato tutto, è la sua parola contro la mia"), g)in seguito alla cosa abbia sputato su tutto il ciclismo, sui corridori etc etc (e qui straparlando di bar, tabaccherie e lavoro in fabbrica), h)due settimane dopo abbia rilasciato un'intervista in cui si dimostrava sicuro di un rientro, peraltro ripetendo accuse al medico e tirando in ballo ridicoli e fantomatici virus..

Comunque ripeto: nonostante tutto (e cosa?) rimane sempre un privilegiato, e di vaini (per dirla come dalle tue parti ;) ) per aprire il bar, o tabaccheria, ne dovrebbe avere (a differenza di chi non ha mai avuto nulla). De Crescenzo forse non considerava proprio questi ultimi, che ti assicuro sono tantissimi (e non meritano certe sparate).
Dimenticavo: alcuni di questi "fratelli figli unici" frequentano anche il forum, mi viene in mente un amico con pargolo in arrivo che qualche mese fa scrisse "è una cosa bellissima e inaspettata, ora sarà dura perchè sono stato licenziato e ho trovato un tempo determinato, ma in qualche modo me la caverò", e mi viene in mente un (per quello che capisco) bravissimo ragazzo che bada a sua madre, con pochi soldi in tasca e una vita non certo facile.


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