Questa poi...
Uno si sistema un pomeriggio per vedere il Muro di Huy...
Ma ci sono sempre loro pronti ricordarti che il ciclismo attuale non merita un miliardesimo dei nostri sforzi e della nostra passione.
Oggi che dovevo prenotare un'albergo in cima all'Alpe di Siusi per seguirmi un paio di tappe del Giro... puah!
Ho sempre pensato (e scritto) che il "caso Henao" fosse inquadrabile in un contesto di mercimonio antidoping (suo scopo principale ora).
Il fatto che lo fermino prima della Freccia Vallone, obbiettivo stagionale, non può che rafforzare ulteriormente questa mia convinzione.
Tutti ci fanno una signora figura e destando una quantità tollerabile di scandalo, aggiustano i loro conti interni/esterni.
Tra parentesi, si spiegherebbe la poca considerazione che gli è stata concessa quest'anno nelle gerarchie Sky, nonostante la gamba.
Non è che possono, D-E-V-O-N-O bombardarlo di controlli dalla mattina alla sera se hanno dei sospetti.
Finchè non lo trovano positivo, se mai dovesse accadere.
Ma così, beh così, è un'indecenza inenarrabile.
Henao ha una storia di problemi con l'ematocrito alla vigilia (e non al termine) delle corse da quando è junior.
Lo hanno fermato alla mattina della sua prima Vuelta de la Juventud da U23.
Sky lo han fermato 2 anni orsono per effettuare non meglio precisati "studi scientifici".
Terminati i quali si sono lanciati in autentiche orazioni volte ad elogiarne l'atteggiamento, la trasparenza e stronzate varie.
Non sono riusciti MAI a rintracciargli manco un'aspirina, nonostante i radar che in un mondo normale sarebbero dovuti suonare.
Concludo dicendo un'ultima cosa.
Personalmente sono giunto alla conclusione che nella storia recente del ciclismo queste dinamiche hanno trovato una breve e relativa finestra di tregua con l'ultimo McQuaid, sotto pressione mediatica ed elettorale.
Non avrei mai pensato di poter sostenere una tesi tanto ardita: il pepe al culo è l'unico modo per contenere stò schifo.
Non dico rispolverare la gendarmeria, ma come casca un muro potrebbe cadermene un'altro.
Il rischio è, come al Tour '98, quello di fermare le Fiat Punto e lasciar sfrecciare indisturbate le Ferrari per le strade desolate di Gotham City.
Però inizio ad intravederne anche qualche lato positivo, allo stato delle cose. Inquietante.
Altro che dottrine Cookson di normalizzazione, prudenza, tutela degli assets strategici, vogliamoci bene...
Ma dai!