Pozzato deferito
Pozzato deferito
da http://sport.sky.it
La procura ha chiesto per il ciclista un anno di squalifica per doping. Il capitano della nazionale, secondo il regolamento del Cio, sarà costretto a saltare le Olimpiadi
Un anno di squalifica "per aver frequentato il medico Ferrari, inibito a vita": è questa la richiesta della Procura al Tribunale antidoping del Coni per Filippo Pozzato.
Il capitano della nazionale di ciclismo salterà dunque le Olimpiadi di Londra perché il regolamento Cio, il Comitato Olimpico Internazionale, non consente ai deferiti la partecipazione ai Giochi.
Il ciclista, vincitore della Milano-Sanremo 2006 e capitano azzurro al Mondiale del 2010, è chiamato a rispondere dei suoi probabili contatti con il discusso medico Michele Ferrari, coinvolto nell'inchiesta dell'Usada (l'agenzia antidoping americana) che ha messo sotto la propria lente l’attività di Lance Armstrong. A confermare i sospetti di una frequentazione del capitano della Farnese con il medico inibito già dalla Federciclismo (i tesserati non possono avvalersi delle sue prestazioni professionali), secondo una sentenza della Disciplinare del 2002, ci sarebbe anche un'intercettazione del 2009 in cui il ciclista veneto ammetterebbe di avvalersi delle consulenze di Ferrari, su cui indaga anche la Procura di Padova.
"Pozzato escluso dai Giochi? Finora in caso di deferimento è sempre stato così. Voglio leggere le motivazioni, ma il fatto che questa federazione stia privilegiando i contenuti etici rispetto a quelli sportivi è ormai acclarato". Così Renato Di Rocco, presidente della Federciclismo, commenta all'Adnkronos la notizia del deferimento di Filippo Pozzato da parte della procura antidoping del Coni. Già nei giorni scorsi Di Rocco aveva detto che in caso di deferimento l'esclusione di Pozzato dalla squadra per le Olimpiadi sarebbe stata scontata.
Pozzato era tornato a correre in Slovenia dopo la frattura al polso rimediata al Giro ma ora la decisione della Procura gli precluderà la partecipazione ai Giochi di Londra, l'obiettivo della stagione, insieme al Mondiale, a cui il ciclista si stava preparando intensamente. "Olimpiade a rischio? Non sono io che giudico, quindi vediamo cosa mi diranno - aveva spiegato pochi giorni fa saputo della convocazione da parte della Procura antidoping - Vediamo come va, sono tranquillo". Londra 2012 sarebbe stata per il ciclista vicentino la seconda Olimpiade dopo quelle di Atene 2004.
mah...
La procura ha chiesto per il ciclista un anno di squalifica per doping. Il capitano della nazionale, secondo il regolamento del Cio, sarà costretto a saltare le Olimpiadi
Un anno di squalifica "per aver frequentato il medico Ferrari, inibito a vita": è questa la richiesta della Procura al Tribunale antidoping del Coni per Filippo Pozzato.
Il capitano della nazionale di ciclismo salterà dunque le Olimpiadi di Londra perché il regolamento Cio, il Comitato Olimpico Internazionale, non consente ai deferiti la partecipazione ai Giochi.
Il ciclista, vincitore della Milano-Sanremo 2006 e capitano azzurro al Mondiale del 2010, è chiamato a rispondere dei suoi probabili contatti con il discusso medico Michele Ferrari, coinvolto nell'inchiesta dell'Usada (l'agenzia antidoping americana) che ha messo sotto la propria lente l’attività di Lance Armstrong. A confermare i sospetti di una frequentazione del capitano della Farnese con il medico inibito già dalla Federciclismo (i tesserati non possono avvalersi delle sue prestazioni professionali), secondo una sentenza della Disciplinare del 2002, ci sarebbe anche un'intercettazione del 2009 in cui il ciclista veneto ammetterebbe di avvalersi delle consulenze di Ferrari, su cui indaga anche la Procura di Padova.
"Pozzato escluso dai Giochi? Finora in caso di deferimento è sempre stato così. Voglio leggere le motivazioni, ma il fatto che questa federazione stia privilegiando i contenuti etici rispetto a quelli sportivi è ormai acclarato". Così Renato Di Rocco, presidente della Federciclismo, commenta all'Adnkronos la notizia del deferimento di Filippo Pozzato da parte della procura antidoping del Coni. Già nei giorni scorsi Di Rocco aveva detto che in caso di deferimento l'esclusione di Pozzato dalla squadra per le Olimpiadi sarebbe stata scontata.
Pozzato era tornato a correre in Slovenia dopo la frattura al polso rimediata al Giro ma ora la decisione della Procura gli precluderà la partecipazione ai Giochi di Londra, l'obiettivo della stagione, insieme al Mondiale, a cui il ciclista si stava preparando intensamente. "Olimpiade a rischio? Non sono io che giudico, quindi vediamo cosa mi diranno - aveva spiegato pochi giorni fa saputo della convocazione da parte della Procura antidoping - Vediamo come va, sono tranquillo". Londra 2012 sarebbe stata per il ciclista vicentino la seconda Olimpiade dopo quelle di Atene 2004.
mah...
Re: Pozzato deferito
http://olimpiadi.blogosfere.it/2012/06/ ... ennis.html
Londra 2012: Sara Errani guida gli azzurri del Tennis
Forse è OT, ma forse. Il tennis italiano a Londra porta certamente del moral alto alla comitiva azzurra.
Ps. Buonanotte procuratore, sogni d'oro!
Londra 2012: Sara Errani guida gli azzurri del Tennis
Forse è OT, ma forse. Il tennis italiano a Londra porta certamente del moral alto alla comitiva azzurra.
Ps. Buonanotte procuratore, sogni d'oro!
-
- Messaggi: 35
- Iscritto il: martedì 4 gennaio 2011, 18:40
Ingiustizia Pozzato
Oggi è stata fatta ingiustizia..... nei rriguardi di Pippo Pozzato, un deferimento per aver frequentato il dott. Ferrari, che tra l'altro, da quanto mi risulta, non è mai risultato iscritto ufficialmente neò registro dei medici inibiti e tra l'altro lo stesso Pozzato ha dichiarato che non era conoscenza dell'inibizione e una volta saputo non ci è più andato. Ma, accettando anche il deferimento( immaginiamo quanto possa costare al corridore e ai suoi tanti tifosi rinunciare all'OLimpiade), come si fa a chiedere un anno di squalifica, mettendo a repentaglio così la fase più calda della carriera di un corridore che quest'anno ha già dimostrato di essere tornato ad alti livelli, con lo spettacolare secondo posto al Fiandre? Io sono convinto che i suoi avvocati lotteranno sino all'ultimo per al massimo sei mesi di squalifica, visto che tra l'altro Pippoè stato collaborativo. Certo che noi italiani vvogliamo sempre farci del male da soli... e regaleremo ai nostri avversari alla gara olimpica un Pozzato in meno....
Re: Ingiustizia Pozzato
puo' darsi benissimo che ci piace farci del male ecc...ma che Ferrari fosse inibito e non potesse essere frequentato lo sapevo pure io; e non lo sa Pozzato che è un ciclista professionista?
bah
bah
Kruijswijk... il resto è noia
"Siamo in gennaio, siamo in Australia ma per me questo e' il successore di Froome nell'albo d'oro della grand boucle.."
21/01/2017 barrylyndon su Porte
"Siamo in gennaio, siamo in Australia ma per me questo e' il successore di Froome nell'albo d'oro della grand boucle.."
21/01/2017 barrylyndon su Porte
- barrylyndon
- Messaggi: 18492
- Iscritto il: venerdì 10 dicembre 2010, 15:20
Re: Ingiustizia Pozzato
invece sembra che ufficialmente Ferrari non fosse nella lista nera..stando ai si dicemeriadoc ha scritto:puo' darsi benissimo che ci piace farci del male ecc...ma che Ferrari fosse inibito e non potesse essere frequentato lo sapevo pure io; e non lo sa Pozzato che è un ciclista professionista?
bah
Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
Re: Pozzato deferito
Premesso che anch'io credo che sia stata inopportuna la frequentazione, si deve ammettere che Filippo Pozzato ha ragione.
Questo è il casellario della Federazione Ciclistica:
http://www.federciclismo.it/giustizia/tna.asp
Ci sono i medici Lazzaro e Santuccione, ma non c'è (E CONTINUA A NON ESSERCI) il dott. Ferrari. Perchè non è dato saperlo. Bisognerebbe chiederlo al Federale Di Rocco.
Nonostante la grave e stranissima mancanza-dimenticanza il Presidente ha oggi affermato che:
"Pozzato escluso dai Giochi? Finora in caso di deferimento è sempre stato così. Voglio leggere le motivazioni, ma il fatto che questa federazione stia privilegiando i contenuti etici rispetto a quelli sportivi è ormai acclarato". Così Renato Di Rocco, presidente della Federciclismo, commenta la notizia del deferimento di Filippo Pozzato. Giá nei giorni scorsi Di Rocco aveva detto che in caso di deferimento l'esclusione di Pozzato dalla squadra per le Olimpiadi sarebbe stata scontata.
http://www.gazzetta.it/Ciclismo/28-06-2 ... 4524.shtml
Abbiamo un Presidente Etico più che Sportivo.
Questo è il casellario della Federazione Ciclistica:
http://www.federciclismo.it/giustizia/tna.asp
Ci sono i medici Lazzaro e Santuccione, ma non c'è (E CONTINUA A NON ESSERCI) il dott. Ferrari. Perchè non è dato saperlo. Bisognerebbe chiederlo al Federale Di Rocco.
Nonostante la grave e stranissima mancanza-dimenticanza il Presidente ha oggi affermato che:
"Pozzato escluso dai Giochi? Finora in caso di deferimento è sempre stato così. Voglio leggere le motivazioni, ma il fatto che questa federazione stia privilegiando i contenuti etici rispetto a quelli sportivi è ormai acclarato". Così Renato Di Rocco, presidente della Federciclismo, commenta la notizia del deferimento di Filippo Pozzato. Giá nei giorni scorsi Di Rocco aveva detto che in caso di deferimento l'esclusione di Pozzato dalla squadra per le Olimpiadi sarebbe stata scontata.
http://www.gazzetta.it/Ciclismo/28-06-2 ... 4524.shtml
Abbiamo un Presidente Etico più che Sportivo.
Re: Pozzato deferito
A me semplicemente non piace la giustizia sommaria, né quella ad orologeria.
Perché viene colpito Pozzato, per un'intercettazione che arriva sui giornali, prima delle Olimpiadi?
Quanti ciclisti andavano e continuano ad andare da Ferrari e la passano indenni?
Perché viene colpito Pozzato, per un'intercettazione che arriva sui giornali, prima delle Olimpiadi?
Quanti ciclisti andavano e continuano ad andare da Ferrari e la passano indenni?
Un giorno potremo raccontare ai nipotini che noi siamo stati fortunati a veder correre Sagan
Re: Pozzato deferito
Questa è un'altra vicenda che si preannuncia paradossale, boh ...
Io ancora devo capire se Ferrari è inibito o no... Sembrerebbe di si, perché in effetti la motivazione della richiesta di squalifica è "per aver frequentato il medico Ferrari, inibito a vita"...; ma da più parti si legge che questa inibizione o non c'è mai stata o è scaduta o non è più valida: oltre al link di Alfiso, avevo letto infatti anche questo interessante articolo postato da donchisciotte: http://blog.cyclingpro.it/2012/06/18/le ... i-pozzato/, e di articoli come questi ce ne sono altri in rete.
Senza considerare poi la tempistica: il Coni che si sveglia prima delle Olimpiadi, e solo dopo l'intervento dei giornalisti
Spero solo che Pozzato (e poi Visconti e Scarponi) abbiano dei buoni avvocati...!
Io ancora devo capire se Ferrari è inibito o no... Sembrerebbe di si, perché in effetti la motivazione della richiesta di squalifica è "per aver frequentato il medico Ferrari, inibito a vita"...; ma da più parti si legge che questa inibizione o non c'è mai stata o è scaduta o non è più valida: oltre al link di Alfiso, avevo letto infatti anche questo interessante articolo postato da donchisciotte: http://blog.cyclingpro.it/2012/06/18/le ... i-pozzato/, e di articoli come questi ce ne sono altri in rete.
Senza considerare poi la tempistica: il Coni che si sveglia prima delle Olimpiadi, e solo dopo l'intervento dei giornalisti
Spero solo che Pozzato (e poi Visconti e Scarponi) abbiano dei buoni avvocati...!
"Il bene si fa ma non si dice e sfruttare le disgrazie degli altri per farsi belli è da vigliacchi"
Re: Pozzato deferito
si, ma sono stati postati altri articoli sempre su cycling pro o tuttobiciweb dove appunto 'sta benedetta inibizione è saltata fuori da qualche parte
Kruijswijk... il resto è noia
"Siamo in gennaio, siamo in Australia ma per me questo e' il successore di Froome nell'albo d'oro della grand boucle.."
21/01/2017 barrylyndon su Porte
"Siamo in gennaio, siamo in Australia ma per me questo e' il successore di Froome nell'albo d'oro della grand boucle.."
21/01/2017 barrylyndon su Porte
Re: Pozzato deferito
metti pure i link, così almeno ci capisco qualcosa, perché finora...meriadoc ha scritto:si, ma sono stati postati altri articoli sempre su cycling pro o tuttobiciweb dove appunto 'sta benedetta inibizione è saltata fuori da qualche parte
Comunque io ho letto che all'inizio c'era questa inibizione
http://www.cycling.it/oggetti/prot.325( ... 002%20.pdf
ma poi siccome la sanzione prevista inizialmente per chi trasgrediva non è più ammissibile oggigiorno, allora l'inibizione stessa non è più valida... Doveva essere rifatta da capo, cosa che la Federazione chiaramente non ha fatto...
"Il bene si fa ma non si dice e sfruttare le disgrazie degli altri per farsi belli è da vigliacchi"
Re: Pozzato deferito
L'articolo di Tuttobiciweb che ho linkato parla, appunto, di inibizione, pronunciata dalla CDFN il 22 febbraio 2002. Credo che -tuttavia- qualche errore, se non altro, di forma, ci sia stato, in quanto nell'elenco linkato da Alfiso il dottor Ferrari non è presente.meriadoc ha scritto:si, ma sono stati postati altri articoli sempre su cycling pro o tuttobiciweb dove appunto 'sta benedetta inibizione è saltata fuori da qualche parte
Questo senza entrare nel merito della sostanza (rapporti di un ragguardevole -sembrerebbe- numero di tesserati con un dottore su cui si nutrivano molti dubbi già all'epoca del rapporto Donati).
Insomma, a mio parere la domanda principale resta aperta: perchè Ferrari non è in quell'elenco? Mi piacerebbe capirlo, non certo per difendere il dottore in questione -verso il quale non nutro la minima stima- o chi ha bussato alla sua porta; ma per capire se -eventualmente- ci può essere stato qualcosa che assomiglia a una copertura, oppure tutto è perfettamente spiegabile (e si chiedono quindi lumi a qualcuno che sia eventualmente in grado di spiegare)
Re: Ingiustizia Pozzato
Se, vabhè... «Ascolta: mi da Ferrari ghe so andà perché ghe l’ho domanda mi» F.P.casagrande ha scritto:Oggi è stata fatta ingiustizia..... nei rriguardi di Pippo Pozzato, un deferimento per aver frequentato il dott. Ferrari, che tra l'altro, da quanto mi risulta, non è mai risultato iscritto ufficialmente neò registro dei medici inibiti e tra l'altro lo stesso Pozzato ha dichiarato che non era conoscenza dell'inibizione e una volta saputo non ci è più andato.
Re: Pozzato deferito
Ok Meriadoc, tutto vero. Saltiamo pure la leggerezza un poco ipocrita di Pozzato (ovvero del suo legale, che a mio avviso su quello imbastirà la difesa) che Filippo non sapesse dell'inibizione. Sarà pure discutibile, ma il legale l'ha utilizzata sapendo dove andava a parare.meriadoc ha scritto:si, ma sono stati postati altri articoli sempre su cycling pro o tuttobiciweb dove appunto 'sta benedetta inibizione è saltata fuori da qualche parte
Ovvero, è tacito che la legge non ammette ignoranza. Giusto, ma ignoranza di cosa? Di un dispositivo del Coni? No, caro mio.
Se uno è condannato all'interdizione dai pubblici uffici, la stessa interdizione deve essere riportata in casellario. La sentenza non è legge (che non ammette ignoranza). Le conseguenze di una sentenza vanno poi riportate negli strumenti esecutivi della legge, i casellari che (loro sì) non ammettono ignoranza.
Pertanto il presente documento (recuperato da Bufalino - ovvero ns. collega forumista Bubba Dj):
andava recepito nel casellario della Federazione Ciclistica Italiana e in quello delle altre federazioni per competenza.
Il Tribunale Nazionale Antidoping aggiorna l'elenco dei suoi provvedimenti, ma la loro esecuzione ed i relativi controlli spettano alle federazioni.
Perchè la Federazione Ciclistica Italiana non aveva aggiornato il suo casellario? E, a maggior ragione, perchè non provvede ad aggiornarlo nemmeno ora, nonostante stia avallando un provvedimento di sospensione per Filippo Pozzato per la "frequentazione di soggetto inibito"?
I ciclisti si puniscono a prescindere, i dirigenti (che se avessero un minimo di decenza si dimetterebbero) restano al loro posto ed interpretano la parte degli "etici". Resta il fatto che non si capisce perchè il dott. Ferrari abbia avuto questo occhio di riguardo da parte della Fci (se lo sono scordato) in questi anni.
Io una idea ce l'ho, ma forse mi sbaglio, visto che il federale Di Rocco è così etico. Se Ferrari fosse fulminato dalla virtù sulla via per Damasco ... quante ne avrebbe da raccontare! Sugli eritro-poi-ETICI dirigenti Coni ovviamente.
Ci voleva l'imbeccata o'clock di Eugenio Capodacqua e lo sputtanamento di Pippo Pozzato per ricordare alla Federazione la dimenticanza?
Il documento sopra in immagine è vecchio di dieci anni: presidente del Fci era Giancarlo Ceruti. La decisione della Commissione di Disciplina venne presa su sollecitazione della Procura Coni, che all’epoca non aveva potere sanzionatorio diretto. Letti gli atti del processo penale contro Ferrari (che si concluse con una assoluzione, rassicurante non solo per Ferrari), i federali decisero che nelle deposizioni dei suoi corridori c’era abbastanza materiale per emanare un provvedimento disciplinare contro di lui. Ferrari non si presentò alla convocazione. E i giudici se ne uscirono con una inibizione al tesseramento senza limite temporale. E’ una sanzione che (con i nuovi regolamenti di disciplina della Fci) oggi non esiste più: la Federazione può solo radiare; è la Procura Coni che casomai inibisce. Come non esiste più nei nuovi regolamenti di disciplina della Federazione "il divieto di frequentazione di un inibito" e non esistono le relative sanzioni per chi trasgredisce.
C'è altro da dire?
Re: Pozzato deferito
Tra l'altro tutta la vicenda mi sembra abbastanza simile a quella che ha portato all'assoluzione di Jeannie Longo
Re: Pozzato deferito
Che c'è una gran confusione. Nel 2001 l'Ufficio di Procura Antidoping del CONI deferisce il dott. Ferrari davanti alla Commissione Disciplinare della FCI in qualità di organo dell'UCI. L'inibizione permanente è esecutiva? E se si lo è anche per l'UCI?alfiso ha scritto:E’ una sanzione che (con i nuovi regolamenti di disciplina della Fci) oggi non esiste più: la Federazione può solo radiare; è la Procura Coni che casomai inibisce. Come non esiste più nei nuovi regolamenti di disciplina della Federazione "il divieto di frequentazione di un inibito" e non esistono le relative sanzioni per chi trasgredisce.
C'è altro da dire?
Nel caso di Pozzato la FCI sta "subendo" l'iniziativa del CONI; ecco il comunicato ufficiale ( http://www.coni.it/notizie/18007-antido ... ifica.html ): L’Ufficio Procura Antidoping ha disposto il deferimento dell’atleta Filippo Pozzato (FCI) al Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità per essersi avvalso della consulenza e prestazione di soggetto inibito durante il periodo 2005-2010 e quindi in modo continuo e reiterato, violando le disposizioni normative succedutesi durante l’anzidetto periodo, con richiesta di un anno di squalifica. Sicuramente in questi anni è cambiata la gestione della giustizia sportiva in tema di doping (dalle singole federazioni al CONI) ma il comunicato parla chiaro: per il CONI l'inibizione permanente di Ferrari è valida e Pozzato, tesserato per una federazione che fa parte del CONI, non poteva avvalersi dei suoi servigi per cui il CONI stesso, attraverso il Tribunale Nazionale Antidoping, giudicherà Pozzato.
Ed il presidentissimo Di Rocco che fa? Risponde "Obelisco" mentre guarda volare l'uccello padulo.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Re: Pozzato deferito
la situazione si fa sempre più farsesca:
http://blog.cyclingpro.it/2012/07/02/po ... o-ferrari/
http://blog.cyclingpro.it/2012/07/02/po ... o-ferrari/
Re: Pozzato deferito
Chi pagherà i danni a Pozzato (almeno da quello che si legge)?
Con quali soldi? Pubblici?
Con quali soldi? Pubblici?
Un giorno potremo raccontare ai nipotini che noi siamo stati fortunati a veder correre Sagan
Re: Pozzato deferito
Il problema è che non li pagherà Di Rocco. Lascerà il puffo al prossimo consiglio federale.robot1 ha scritto:Chi pagherà i danni a Pozzato (almeno da quello che si legge)?
Con quali soldi? Pubblici?
Perchè, una cosa è certa, con questa faccenda Pozzato chiederà danni milionari. Sul piano del diritto ha già vinto. Non ci sono storie.
Purtroppo lo avevo anticipato. Ora gli azzeccagarbugli stanno solo pensando all'escamotage.
A loro serve che una procura metta nel fascicolo quella registrazione e trovare una formula di accusa più compatibile.
Il deferimento sugli elementi che sappiamo è perdente in partenza, perchè non c'è la violazione del regolamento.
A meno che le squalifiche possano essere ammesse anche sulla base delle notizie della Gazza.
E Bettini continua a non comunicare la nazionale.
Mai più così in basso. Uno schifo totale.
Re: Pozzato deferito
Assurdo, grottesco, incredibile ...dietzen ha scritto:la situazione si fa sempre più farsesca:
http://blog.cyclingpro.it/2012/07/02/po ... o-ferrari/
Non riesco neanche a commentare.
"Il bene si fa ma non si dice e sfruttare le disgrazie degli altri per farsi belli è da vigliacchi"
Re: Pozzato deferito
Dopo che è uscito l'articolo, mi pare di Capodacqua, sulla "intercettazione" di Pozzato, la procura si è mossa subito convocando il veneto, per poi deferirlo con l'unico obiettivo di fargli saltare le Olimpiadi, (senza quell'articolo non sarebbe successo niente). Mentre per quanto riguarda gli altri citati in quel famoso articolo, ossia Scarponi, Visconti e Bertagnolli, effettivamente sono stati convocati, ma poi però la data è stata rinviata a chissà quando, perché tanto loro alle Olimpiadi non ci vanno e quindi che gliene frega alla Procura...
"Il bene si fa ma non si dice e sfruttare le disgrazie degli altri per farsi belli è da vigliacchi"
Re: Pozzato deferito
Secondo voi chi e' il corridore che ha passato (ricatto ? ) la telefonata con Pippo ?
Le uniche indescrezioni che ho letto e' che si tratta di un ex pro' di media levatura, veneto, amico (ex ?) di Pozzato.
Se fate una ricerca ne vengono fuori 2-3 corridori.
Le uniche indescrezioni che ho letto e' che si tratta di un ex pro' di media levatura, veneto, amico (ex ?) di Pozzato.
Se fate una ricerca ne vengono fuori 2-3 corridori.
- danilodiluca87
- Messaggi: 1762
- Iscritto il: sabato 11 dicembre 2010, 0:15
- Località: Frosolone (IS)
Re: Pozzato deferito
Per sdrammatizzare un po', in questo video il vero motivo del deferimento di Pozzato!
- danilodiluca87
- Messaggi: 1762
- Iscritto il: sabato 11 dicembre 2010, 0:15
- Località: Frosolone (IS)
Re: Pozzato deferito
ciao giovanii in questi giorni c'è stato qualche comunicato, intervistaa ecc.ecc... dell'ACCPI???????
Il KILLER di Spoltore
Re: Pozzato deferito
Ti dirò di più Winter. Questo che scrivo nessun blog lo ha ancora riportato. Metto in blu il concetto.Winter ha scritto:Grazie ad entrambi per aver fatto un po' di chiarezza
ennesima figuraccia della FCI e del suo pseudo presidente
Andrebbe anche sviscerato il perchè Di Rocco preferisce derubricare in toto l'inibizione chiedendo lumi al Coni e nell'attesa del pronunciamento trasformarla in un provvedimento a tempo.
Con le dovute proporzioni, sarebbe come se il parlamento, cancellando l'ergastolo, avesse deciso di mettere tutti gli "ex ergastolani" in libertà perchè non c'era più l'ergastolo. In sostanza Di Rocco, giurista sopraffino, ha affermato questo quando ha parlato di pasticcio.
Come se il pasticcio fosse di altri o del vecchio presidente (che di certo non era pure lui un fenomeno).
Raggiunge il ridicolo quando afferma all'Adn Kronos:
"Pozzato escluso dai Giochi? Finora in caso di deferimento è sempre stato così. Voglio leggere le motivazioni, ma il fatto che questa federazione stia privilegiando i contenuti etici rispetto a quelli sportivi è ormai acclarato"
Di Rocco vuole leggere le motivazioni non per Pozzato, ma per sè stesso. Se il deferimento di Pozzato (di cui non si conosce ancora il dispositivo nel dettaglio, secondo me lo stanno ancora riscrivendo ) fosse avvenuto per la frequentazione dell'inibito (per il solo Coni) Ferrari, la violazione di Pozzato sarebbe inesistente e la responsabilità sarebbe di Di Rocco. Ovvio che a quel punto Pozzato potrebbe dare il via ad una causa milionaria di risarcimento danni verso la Fci.
Ecco che a questo punto diventa necessario aggiustare il tiro prima del pronunciamento del Tribunale Nazionale Antidoping.
Non si potrà fare riferimento alla frequentazione del medico inibito, certamente si farà riferimento alle "parole equivoche" pronunciate da Pozzato nella telefonata "intercettata", ma intercettata non dalle Autorità. Infatti quella prova nel diritto normale non potrebbe essere utilizzata perchè estorta, quindi illegittima. Dal momento che, a cascata, il diritto civile si applica in quello sportivo (in termini di prove) quella "intercettazione" potrà essere presa in esame dal Tribunale Nazionale Antidoping? E' l'ultimo appiglio per Di Rocco e spero che ciò vergognosamente non avvenga.
Se non avvenisse il deferimento di Pozzato sarebbe stato nullo ed illegittimo e dopo qualche avvocatone farà il suo lavoro.
I danni chi li pagherà a quel punto?
Ps. Perchè la FMSI non viene obbligata dal Coni a fare pulizia al suo interno? Perchè volpi e faine tra i medici la fanno sempre franca?
Perchè Di Rocco si è dimenticato di Ferrari? Di Rocco ha mai avuto contatti con il centro di Ferrara?
Il problema, come hai scritto, è la natura del deferimento. In realtà ad oggi non sappiamo la vera natura del deferimento.jumbo ha scritto:non ho nessuna simpatia per di rocco, ma il fatto di non convocare un deferito ha il suo perchè: che figura ci fanno la nazionale e la federazione (e il ciclismo italiano) se pozzato prende una medaglia e poi dopo pochi mesi da deferito passa a squalificato e quindi perde la medaglia conquistata?
poi valgono tutte le perplessità del mondo per un deferimento per un fatto che probabilmente non sussiste.
certo anche pozzato che cavolo ci è andato a fare da un medico così chiacchierato (inibito o no che sia)?
Ovvio poi che non si deve portare un deferito e anche che Pozzato che "ignora" il Testarossa cattivone non è granchè credibile.
Ma guai comunque ad abbandonare la strada del diritto per un "regime etico" come ha ben scritto Maìno.
Ci aggiungo solo che il regime etico in questo caso viene fatto da dirigenti che in passato hanno pagato parcelle dopanti. Uomini ERITROpoiETICI.
Re: Pozzato deferito
ripeto, nessuna simpatia per di rocco e C., e ancor meno per i regimi etici in tutti i campi.
con gli elementi di oggi pozzato non viene squalificato, ma magari tra un mese e mezzo esce una telefonata in cui dice che ferrari gli ha fatto prendere qualcosa, o magari no, ma la possibilità esiste e farebbe ancora più scandalo essendo già nota la frequentazione con un personaggio chiacchierato.
dopo la medaglia persa da rebellin, tanto per fare un esempio, si può comprendere la cautela sul tema, sempre alle olimpiadi.
con gli elementi di oggi pozzato non viene squalificato, ma magari tra un mese e mezzo esce una telefonata in cui dice che ferrari gli ha fatto prendere qualcosa, o magari no, ma la possibilità esiste e farebbe ancora più scandalo essendo già nota la frequentazione con un personaggio chiacchierato.
dopo la medaglia persa da rebellin, tanto per fare un esempio, si può comprendere la cautela sul tema, sempre alle olimpiadi.
Re: Pozzato deferito
Temo paradossalmente che ciò che tu paventi sia invece l'auspicio di Di Rocco.jumbo ha scritto:ma magari tra un mese e mezzo esce una telefonata in cui dice che ferrari gli ha fatto prendere qualcosa, o magari no, ma la possibilità esiste e farebbe ancora più scandalo essendo già nota la frequentazione con un personaggio chiacchierato.
Un evento del genere lo solleverebbe dalle sue responsabilità, annacquerebbe il pasticcio federale. Insomma per RDR Pippo Pozzato adesso va incastrato.
Di tutta questa vicenda c'è poi un ulteriore assurdo. Nonostante tutto questo gran parlare, a prescindere dalla vicenda Pozzato, nè Coni nè Fci stanno provvedendo a risolvere la faccenda Ferrari. Nel casellario della Fci il nome di Michele Ferrari non compare e continua paradossalmente a non comparire.
Nessuno dal Coni si sta muovendo nei confronti della Fci per far applicare una norma, quale che sia. Pagnozzi ha ribadito che il Coni applicherà le regole, quali?
Se Ferrari è inibito per il Coni, perchè non lo è per la Fci? E perchè il Coni ha omologato il Regolamento di Giustizia approvato dalla gestione Di Rocco che ha eliminato le inibizioni a vita e poi ritiene valida ed esecutiva quella di Ferrari?
Sarebbe stupendo se domani un ciclista tipo Giancarlo Magrini, un bastardissimo toscano bastian-contrario con du' palle tante, si svegliasse e decidesse con tanto di comunicato stampa di rivolgersi al Dott. Michele Ferrari per avere da lui consulenze come preparatore atletico.
Il ciclista Bastiano Contrario sarebbe deferito? Come? Per che cosa?
Direbbe Alex Drastico: "Ma chi? Ma come? Ma chi cazzu?"
Che bello sarebbe! Domani, le comiche
Ps. Purtroppo nessuno risponde alla domanda sibillinamente retorica di DDL87. Tutti allineati e coperti i corridori 2012
danilodiluca87 ha scritto:ciao giovanii in questi giorni c'è stato qualche comunicato, intervistaa ecc.ecc... dell'ACCPI???????
Re: Pozzato deferito
Nel casellario disciplinare della FCI ci sono diversi soggetti a cui risulta comminata un'inibizione a vita. Per cui credo che il problema di fondo rimanga che la sentenza del 2002 ha comminato una inibizione senza specificarne la durata; una volta approvato il Regolamento di Giustizia e Disciplina (2007) non c'erano le basi, forse, per iscrivere nel casellario Ferrari specificando la durata del procedimento disciplinare nei suoi confronti.
Da ignorante in materia penso che uno dei pochi appigli cui potrebbe appoggiarsi il TNA siano i rapporti che (numerosi?) ciclisti (Pozzato compreso) hanno intrattenuto con Ferrari prima del 2007 (prima dell'uscita del 'famoso' casellario in cui il dottor F. non è presente).
Da ignorante in materia penso che uno dei pochi appigli cui potrebbe appoggiarsi il TNA siano i rapporti che (numerosi?) ciclisti (Pozzato compreso) hanno intrattenuto con Ferrari prima del 2007 (prima dell'uscita del 'famoso' casellario in cui il dottor F. non è presente).
Re: Pozzato deferito
Non è inibizione, è radiazione.Huck Finn ha scritto:Nel casellario disciplinare della FCI ci sono diversi soggetti a cui risulta comminata un'inibizione a vita.
Ragionevole pensare anche questo.Huck Finn ha scritto:Da ignorante in materia penso che uno dei pochi appigli cui potrebbe appoggiarsi il TNA siano i rapporti che (numerosi?) ciclisti (Pozzato compreso) hanno intrattenuto con Ferrari prima del 2007 (prima dell'uscita del 'famoso' casellario in cui il dottor F. non è presente).
Re: Pozzato deferito
In pratica è quello, però nel casellario scrive "Sanzione --> Inibizione" - "Scadenza --> A vita" per numerosi soggetti (il dottor Santuccione, ad esempio).alfiso ha scritto:Non è inibizione, è radiazione.Huck Finn ha scritto:Nel casellario disciplinare della FCI ci sono diversi soggetti a cui risulta comminata un'inibizione a vita.
Poi magari tecnicamente anche questo è un errore, non so.
Re: Pozzato deferito
Azz, vero! Questa me la ero persa PazzescoHuck Finn ha scritto:In pratica è quello, però nel casellario scrive "Sanzione --> Inibizione" - "Scadenza --> A vita" per numerosi soggetti (il dottor Santuccione, ad esempio).alfiso ha scritto:Non è inibizione, è radiazione.Huck Finn ha scritto:Nel casellario disciplinare della FCI ci sono diversi soggetti a cui risulta comminata un'inibizione a vita.
Poi magari tecnicamente anche questo è un errore, non so.
Bel colpo Huck
Se così fosse vuol dire che la natura di "inibizione" ha due diversi concetti fra Fci e Coni.
Perchè la lista del TNA non dipende dal regolamento di Giustizia della Fci.
La Fci mutua le decisioni del TNA per aggiornare il casellario.
Si apre uno scenario ulteriore da analizzare.
Re: Pozzato deferito
Allora, sono andato a vedere.
In effetti il provvedimento di inibizione del TNA può essere a vita (non capisco perchè quelli della Fci preesistenti no).
In ogni caso se non è convalidabile quello preesistente Fci viene meno anche la possibilità (per par condicio) di deferire Pozzato col pretesto che tu avevi sopra indicato:
Un bel pasticcio. Fossi in Di Rocco, a questo punto, cercherei di dimostrare anche che Pozzato è affiliato ad Al Qaida.
In effetti il provvedimento di inibizione del TNA può essere a vita (non capisco perchè quelli della Fci preesistenti no).
In ogni caso se non è convalidabile quello preesistente Fci viene meno anche la possibilità (per par condicio) di deferire Pozzato col pretesto che tu avevi sopra indicato:
Inoltre in giurisprudenza non puoi condannare sulla base di un regolamento non più valido.Huck Finn ha scritto:Da ignorante in materia penso che uno dei pochi appigli cui potrebbe appoggiarsi il TNA siano i rapporti che (numerosi?) ciclisti (Pozzato compreso) hanno intrattenuto con Ferrari prima del 2007 (prima dell'uscita del 'famoso' casellario in cui il dottor F. non è presente).
Un bel pasticcio. Fossi in Di Rocco, a questo punto, cercherei di dimostrare anche che Pozzato è affiliato ad Al Qaida.
Re: Pozzato deferito
alfiso ha scritto:Fossi in Di Rocco, a questo punto, cercherei di dimostrare anche che Pozzato è affiliato ad Al Qaida.
La celebre cellula di Montecarlo!
- danilodiluca87
- Messaggi: 1762
- Iscritto il: sabato 11 dicembre 2010, 0:15
- Località: Frosolone (IS)
Re: Pozzato deferito
ehhhh allora di che parliamo....alfiso ha scritto:....Ps. Purtroppo nessuno risponde alla domanda sibillinamente retorica di DDL87. Tutti allineati e coperti i corridori 2012danilodiluca87 ha scritto:ciao giovanii in questi giorni c'è stato qualche comunicato, intervistaa ecc.ecc... dell'ACCPI???????
la prossima volta quando parlate di calcio, ricordate che in serie A hanno scioperato per dei motivi banali, soprattutto per i calciatori delle serie minorii....pensatecii e poi potete parlar male del calcioo....
non esiste un minmo di unione nel gruppo sia dei ciclisti e sia delle squadre, ed i motivi li ho spiegatii molte volte, e le conseguenze sono ancora più chiaree....
Il KILLER di Spoltore
Re: Pozzato deferito
Una quasi esaustiva intervista di CyclingPro a Pippo Pozzato. Molti risvolti interessanti emergono.
http://blog.cyclingpro.it/2012/07/08/po ... esclusiva/
POZZATO: “IO E MICHELE FERRARI”. INTERVISTA ESCLUSIVA.
Filippo Pozzato è il primo atleta, il primo ciclista ad accettare di rendere noti i dettagli del suo rapporto con il dottor Michele Ferrari. E’ anche il primo a farlo con dei giornalisti e non solo con l’autorità giudiziaria. Non di sua spontanea volontà – naturalmente – ma a seguito della richiesta di squalifica (un anno) avanzata dalla Procura Antidoping del Coni nei suoi confronti per aver frequentato il medico Ferrari, teoricamente “soggetto inibito” e quindi infrequentabile.
Pozzato parla, invece di chiudersi nel consueto mutismo (suggerito sistematicamente dai legali) di tutti quelli che hanno a che fare con la giustizia sportiva: per questo merita rispetto.
La richiesta di squalifica del vicentino è la più veloce della storia dell’antidoping italiano: sabato 16 giugno il procuratore Ettore Torri ha letto l’articolo su Repubblica che dava conto di un’“ammissione telefonica” di Pozzato durante una chiacchierata con un amico, lunedì 18 giugno l’ha convocato, mercoledì l’ha incontrato, venerdì l’ha deferito al TNA chiedendo un anno di squalifica e rendendo di fatto impossibile la sua convocazione in nazionale per i Giochi di Londra, dove sarebbe dovuto essere il capitano designato della nazionale azzurra nella prova in linea.
Pozzato – che si è detto disponibile a rispondere a qualunque domanda sulla sua frequentazione con Ferrari – accetta il confronto nello studio Guardamagna/Capello di Milano, alla presenza dell’avvocato Pierfilippo Capello – che interviene di frequente nella discussione – e del suo procuratore Alex Carera.
CYCLING PRO: Il 16 giugno è uscita su Repubblica la trascrizione della tua ormai famosa telefonata con un «corridore amico» in cui gli confidavi di essere “cliente” di Ferrari. Ti aspettavi la pubblicazione?
Filippo POZZATO: Assolutamente no.
CP: Eri a conoscenza dell’esistenza della registrazione?
POZZATO: No.
CP: Eppure si è scritto di un possibile “ricatto” legato a questa registrazione, cosa che presuppone il fatto che tu ne conoscessi l’esistenza prima della pubblicazione su Repubblica.
Avv. CAPELLO: Noi non ne abbiamo parlato. E comunque questo è un particolare che esula dall’inchiesta sportiva e che vorremmo tenere riservato.
CP: Vorremmo avere una conferma del fatto che la telefonata non sia frutto di un’intercettazione giudiziaria.
CAPELLO: Non lo è. L’autore della registrazione ha deposto davanti alla Procura del Coni assumendosi la paternità dell’azione.
CP: Quindi voi sapete chi è l’autore.
CAPELLO: E’ la persona con cui Filippo stava parlando al telefono, il suo nome è negli atti di deferimento.
CP: Vorremmo saperlo anche noi.
CAPELLO: Il signor Guido Trenti.
***
(Guido Trenti, nato a Milano ma residente a Vicenza, classe 1972. Di doppio passaporto italiano e americano, è stato professionista dal 1996 al 2008. Ha corso assieme Pozzato in Fassa Bortolo nel 2003 e 2004, in QuickStep nel 2005 e 2006 e in Liquigas dal 2007 al 2008, quando si è ritirato dall’attività. Il “divorzio” con Pozzato sarebbe avvenuto proprio nel 2008, quando Pippo passò alla Katusha. La registrazione è del 2009. ndr).
***
CP: E’ legale registrare una telefonata all’insaputa dell’interlocutore e poi usarla come prova?
CAPELLO: Questo è un discorso complesso. Di certo è illegale ricattare una persona tramite una telefonata. Sul fronte penale sicuramente non si può usare una prova acquisita in questo modo: la registrazione va fatta dall’autorità giudiziaria ed è soggetta ad autorizzazione. La giustizia sportiva è molto più “elastica” (vedi quello che succede nel calcio) e tende ad ammettere prove di origine molto varia.
CP: E’ vero che la Procura del Coni non ha fisicamente in mano la registrazione?
CAPELLO: C’è di più: la Procura del Coni ha letto l’articolo su Repubblica e ha convocato Pozzato in sole 48 ore senza disporre della registrazione (che non ha mai acquisito) e senza sentire l’autore dell’articolo. Questo risulta agli atti.
CP: Quindi Pozzato ha ammesso la sua colpa senza che ve ne fosse una prova fisica?
POZZATO: Non c’è bisogno di prove. Ritengo di non avere alcuna colpa e quindi non ho alcun problema ad ammettere di aver frequentato Michele Ferrari a chi me lo chiedeva e me lo chiede. Compreso il Coni.
CP: La domanda che ci poniamo, Filippo, è per quale motivo Guido Trenti ha prima (nel 2009) registrato la conversazione e poi (recentemente) fatto avere questa registrazione a Repubblica.
POZZATO: Credo dovreste chiederlo a lui.
CP: Sappiamo che eravate compagni di squadra e anche amici. E’ successo qualcosa?
POZZATO: Siamo stati per anni compagni di camera, non solo di squadra. L’ho sempre portato con me nelle nuove squadre facendogli firmare bei contratti ma poi il rapporto si è un po’ allentato perché a me non andava più di frequentarlo. Allora si è fatto vivo lui due o tre volte, forse. Gli ho prestato dei soldi che non ho più rivisto. Anche l’anno scorso è venuto a casa a piangere, chiedendomi dei soldi. Poi è successa questa cosa.
CP: Quando hai conosciuto Michele Ferrari e quando ha cominciato ad essere il tuo allenatore?
POZZATO: Esattamente dieci giorni dopo il Giro d’Italia del 2005 e quindici giorni prima del Campionato Italiano in cui arrivai secondo, a Pescara.
CP: Era Ferrari il tuo allenatore quando hai vinto la Milano-Sanremo del 2006?
POZZATO: Era Ferrari.
CP: Quanto è andato avanti questo rapporto?
POZZATO: Assiduamente fino alla metà del 2008, poi ho cominciato ad andarci meno. Meno significa che se prima facevo con lui un test ogni venti giorni, poi ho cominciato a farli più di rado e a sentirlo solo telefonicamente. Dal 2008 al 2010 il mio tecnico era Sandro Callari: in quel periodo Ferrari lo sentivo solo occasionalmente e l’avrò visto due volte in tutto: non era più il mio allenatore.
CP: Quando si parla di Ferrari si parla sempre di denaro. Ovvero dei molti soldi che chiederebbe ai suoi atleti. Nel tuo caso si è scritto di 30/40 mila euro l’anno. Confermi queste cifre?
POZZATO: Di questioni economiche non vorrei parlare perché so che su questo argomento ci sono delle inchieste giudiziarie (I movimenti di denaro tra Ferrari e alcuni suoi atleti sono indagati dalla Procura di Padova, pm Benedetto Roberti, ndr).
CP: Comunque confermi che pagavi Ferrari per delle prestazioni professionali da allenatore?
POZZATO: Certo, ma non le cifre che sono scritte. Di meno.
CP: Molti faticano a credere che così tanti soldi servano solo a pagare test e tabelle. Da Ferrari andavi solo per quello?
POZZATO: Esatto. E voglio sottolineare un concetto: ne valeva la pena.
CP: Perché?
POZZATO: E’ il più bravo, lo sanno tutti. Gli altri allenatori copiano – e non sempre bene – le tabelle che ha inventato lui. Lo dico per esperienza. Ha un sistema di allenamento diverso da tutti e più avanti di tutti. Ha cambiato radicalmente il mio modo di fare Sfr (le Salite di Forza Resistenza, ndr), ad esempio. E in poche settimane sono migliorato di più che in sei mesi con altri. Lui sa portarti e tenerti su quel filo sottile che c’è tra essere in forma e andare in overtraining.
CP: Hai avuto altri allenatori?
POZZATO: Li ho provati praticamente tutti: Cecchini, Sassi, Guercilena, Callari…
CP: Fatichiamo a capire che un allenatore possa essere nettamente più bravo di gente del livello di alcuni di quelli che hai citato. Spiegaci perché lo sarebbe.
POZZATO: Ferrari ti segue sempre da vicino, il contatto è continuo. Le tabelle si fanno giorno per giorno e non sono dei prestampati. Gli altri spesso ti finiscono con il lavoro, lui sa dosare bene il lavoro e soprattutto il recupero. Ad altissimi livelli questo fa la differenza.
CP: Parli di tanti test sul campo. Dove li facevate?
POZZATO: All’inizio andavo da lui, in una salita sull’Appennino di cui non ricordo il nome…
CP: Monzuno?
POZZATO: Bravo, il Monzuno. Poi lui ha cominciato a venire da me, a casa mia. Abbiamo fatto test sul Monte Grappa e in un paio di passi alpini dalle parti di Livigno. Uno era l’Albula Pass.
CP: Come ti seguiva?
POZZATO: In camper. Il camper mi serviva per farmi la doccia quando avevo finito.
CP: Ti faceva dei prelievi ematici?
POZZATO: Durante i test, per verificare i livelli di lattato dopo le prove incrementali in salita, ovvio.
CP: Quando facevate questi test indossavi la maglia della squadra?
POZZATO: Ovviamente sì.
CP: Quindi non prendevi particolari precauzioni per non farti scoprire?
POZZATO: Assolutamente no.
CP: I tuoi direttori sportivi sapevano che ti allenava Ferrari?
POZZATO: Sì, certo.
CP: Tutti?
POZZATO: Direi di sì.
CP: Anche Luca Scinto, il tuo attuale direttore sportivo?
POZZATO: Scinto sa che andavo da Ferrari, ma sa che dal 2009 non ci vado più. Non ho mai mentito con nessuno.
CP: Si dice che la tua frequentazione con Ferrari sia stata all’origine del tuo “divorzio” con la Liquigas. E’ vero?
POZZATO: No. Ci sono stati altri motivi.
CP: Tu dici di non sapere che Ferrari era inibito.
POZZATO: Non lo sapevo e sfido chiunque a saperlo: non c’è un solo documento in cui questa cosa sia scritta nero su bianco. Ho cercato ma non ho trovato nulla sia nelle carte del Coni che in quelle dell’Uci. Ho cercato un eventuale divieto perché era mio dovere professionale farlo: ma non c’era. Perché dovevo aver paura di fare una cosa per la quale non esistevano divieti?
CP: Ma non ti metteva a disagio allenarti con uno con una fama così sinistra?
POZZATO: Senti, io corro con un sacco di atleti e direttori sportivi che hanno avuto squalifiche anche lunghe per fatti di doping pesante. Perché avrei dovuto sentirmi a disagio per farmi allenare da uno che non è mai stato condannato o non ho mai sbagliato. Il lavoro è lavoro.
CP: Pensi di essere finito in mezzo a un gioco più grande di te, dove il Coni ha fatto pressioni alla sua Procura per essere tutelato sul fronte Olimpiadi?
POZZATO: Non credo di essere io l’obbiettivo del Coni: il loro obbiettivo è Ferrari. Ma in mezzo sono rimasto incastrato io.
CP: Quanti corridori vanno da Ferrari?
POZZATO: Non è mio compito dirlo. Ma nel gruppo tutti sanno chi va da Ferrari come tutti sapevano che io ci andavo. Alla Procura del Coni basterebbe porre la domanda che ha posto a me a tutti gli altri.
CP: Molti hanno sollevato seri dubbi sul deferimento. Pare non ci sia nemmeno la citazione puntuale della violazione di regolamento.
CAPELLO: Il meccanismo di deferimento in realtà è lungo undici pagine. In Procura non sono così sprovveduti come potrebbe sembrare dal succinto comunicato pubblicato sul sito del Coni. La Procura accusa Filippo di aver violato l’articolo 3.2 del NSA, che fa divieto di frequentare soggetti inibiti. (Curiosamente in casi analoghi come quello Santuccione/Riccò la Procura ha richiamato un articolo diverso, il 4.6 delle istruzioni operative UPA, ndr).
CP: Il punto è: Ferrari è inibito o meno?
CAPELLO: Per noi no. Ragioniamo in termini generali e non sul caso Pozzato: che modo uno delle migliaia di tesserati alla Federciclismo può sapere se può o non può frequentare una certa persona? Non il dottor Michele Ferrari ma un ipotetico dottor Mario Rossi? Se io passo professionista come faccio a sapere se è o non è frequentabile? Bene, esiste il Casellario FCI e Ferrari non vi è incluso. Allora come faccio ad essere a conoscenza del provvedimento? Potrei consultare l’organo ufficiale della Fci, «Il Mondo del Ciclismo». Quando è stato squalificato Ferrari? Per saperlo dovrei consultare una a una le pubblicazioni settimanali di quindici anni, ovvero 750 giornalini, ovvero ottomila pagine? Questa è la “diligenza” che avrebbe dovuto mettere Filippo Pozzato per sapere che Ferrari era inibito? Bene: a oggi l’unica pubblicazione che dichiara Ferrari inibito è un giornalino del 2002.
CP: Poi c’è il discorso della sentenza scritta male, forse non più valida.
CAPELLO: Certo: una sentenza giuridicamente imprecisa che la Commissione Disciplinare voleva “correggere” in appello. E l’appello non c’è mai stato. Ma io vorrei tornare sul discorso generale: l’inibizione di Ferrari è “invisibile”. Ogni sei mesi il Coni aggiorna l’elenco dei farmaci dopanti, ma non aggiorna mai l’elenco degli inibiti. Ma è possibile? Ma che strumenti pratici ci sono per tutelare un atleta? Beh, sulla base di questo ragionamento non hanno condannato e nemmeno processato Pozzato: gli hanno impedito di fare le Olimpiadi per fatti risalenti a tre anni e mezzo prima. Non sono tre mesi di squalifica: è la perdita di una delle opportunità più importanti che possa toccare a un atleta in tutta la sua carriera.
http://blog.cyclingpro.it/2012/07/08/po ... esclusiva/
POZZATO: “IO E MICHELE FERRARI”. INTERVISTA ESCLUSIVA.
Filippo Pozzato è il primo atleta, il primo ciclista ad accettare di rendere noti i dettagli del suo rapporto con il dottor Michele Ferrari. E’ anche il primo a farlo con dei giornalisti e non solo con l’autorità giudiziaria. Non di sua spontanea volontà – naturalmente – ma a seguito della richiesta di squalifica (un anno) avanzata dalla Procura Antidoping del Coni nei suoi confronti per aver frequentato il medico Ferrari, teoricamente “soggetto inibito” e quindi infrequentabile.
Pozzato parla, invece di chiudersi nel consueto mutismo (suggerito sistematicamente dai legali) di tutti quelli che hanno a che fare con la giustizia sportiva: per questo merita rispetto.
La richiesta di squalifica del vicentino è la più veloce della storia dell’antidoping italiano: sabato 16 giugno il procuratore Ettore Torri ha letto l’articolo su Repubblica che dava conto di un’“ammissione telefonica” di Pozzato durante una chiacchierata con un amico, lunedì 18 giugno l’ha convocato, mercoledì l’ha incontrato, venerdì l’ha deferito al TNA chiedendo un anno di squalifica e rendendo di fatto impossibile la sua convocazione in nazionale per i Giochi di Londra, dove sarebbe dovuto essere il capitano designato della nazionale azzurra nella prova in linea.
Pozzato – che si è detto disponibile a rispondere a qualunque domanda sulla sua frequentazione con Ferrari – accetta il confronto nello studio Guardamagna/Capello di Milano, alla presenza dell’avvocato Pierfilippo Capello – che interviene di frequente nella discussione – e del suo procuratore Alex Carera.
CYCLING PRO: Il 16 giugno è uscita su Repubblica la trascrizione della tua ormai famosa telefonata con un «corridore amico» in cui gli confidavi di essere “cliente” di Ferrari. Ti aspettavi la pubblicazione?
Filippo POZZATO: Assolutamente no.
CP: Eri a conoscenza dell’esistenza della registrazione?
POZZATO: No.
CP: Eppure si è scritto di un possibile “ricatto” legato a questa registrazione, cosa che presuppone il fatto che tu ne conoscessi l’esistenza prima della pubblicazione su Repubblica.
Avv. CAPELLO: Noi non ne abbiamo parlato. E comunque questo è un particolare che esula dall’inchiesta sportiva e che vorremmo tenere riservato.
CP: Vorremmo avere una conferma del fatto che la telefonata non sia frutto di un’intercettazione giudiziaria.
CAPELLO: Non lo è. L’autore della registrazione ha deposto davanti alla Procura del Coni assumendosi la paternità dell’azione.
CP: Quindi voi sapete chi è l’autore.
CAPELLO: E’ la persona con cui Filippo stava parlando al telefono, il suo nome è negli atti di deferimento.
CP: Vorremmo saperlo anche noi.
CAPELLO: Il signor Guido Trenti.
***
(Guido Trenti, nato a Milano ma residente a Vicenza, classe 1972. Di doppio passaporto italiano e americano, è stato professionista dal 1996 al 2008. Ha corso assieme Pozzato in Fassa Bortolo nel 2003 e 2004, in QuickStep nel 2005 e 2006 e in Liquigas dal 2007 al 2008, quando si è ritirato dall’attività. Il “divorzio” con Pozzato sarebbe avvenuto proprio nel 2008, quando Pippo passò alla Katusha. La registrazione è del 2009. ndr).
***
CP: E’ legale registrare una telefonata all’insaputa dell’interlocutore e poi usarla come prova?
CAPELLO: Questo è un discorso complesso. Di certo è illegale ricattare una persona tramite una telefonata. Sul fronte penale sicuramente non si può usare una prova acquisita in questo modo: la registrazione va fatta dall’autorità giudiziaria ed è soggetta ad autorizzazione. La giustizia sportiva è molto più “elastica” (vedi quello che succede nel calcio) e tende ad ammettere prove di origine molto varia.
CP: E’ vero che la Procura del Coni non ha fisicamente in mano la registrazione?
CAPELLO: C’è di più: la Procura del Coni ha letto l’articolo su Repubblica e ha convocato Pozzato in sole 48 ore senza disporre della registrazione (che non ha mai acquisito) e senza sentire l’autore dell’articolo. Questo risulta agli atti.
CP: Quindi Pozzato ha ammesso la sua colpa senza che ve ne fosse una prova fisica?
POZZATO: Non c’è bisogno di prove. Ritengo di non avere alcuna colpa e quindi non ho alcun problema ad ammettere di aver frequentato Michele Ferrari a chi me lo chiedeva e me lo chiede. Compreso il Coni.
CP: La domanda che ci poniamo, Filippo, è per quale motivo Guido Trenti ha prima (nel 2009) registrato la conversazione e poi (recentemente) fatto avere questa registrazione a Repubblica.
POZZATO: Credo dovreste chiederlo a lui.
CP: Sappiamo che eravate compagni di squadra e anche amici. E’ successo qualcosa?
POZZATO: Siamo stati per anni compagni di camera, non solo di squadra. L’ho sempre portato con me nelle nuove squadre facendogli firmare bei contratti ma poi il rapporto si è un po’ allentato perché a me non andava più di frequentarlo. Allora si è fatto vivo lui due o tre volte, forse. Gli ho prestato dei soldi che non ho più rivisto. Anche l’anno scorso è venuto a casa a piangere, chiedendomi dei soldi. Poi è successa questa cosa.
CP: Quando hai conosciuto Michele Ferrari e quando ha cominciato ad essere il tuo allenatore?
POZZATO: Esattamente dieci giorni dopo il Giro d’Italia del 2005 e quindici giorni prima del Campionato Italiano in cui arrivai secondo, a Pescara.
CP: Era Ferrari il tuo allenatore quando hai vinto la Milano-Sanremo del 2006?
POZZATO: Era Ferrari.
CP: Quanto è andato avanti questo rapporto?
POZZATO: Assiduamente fino alla metà del 2008, poi ho cominciato ad andarci meno. Meno significa che se prima facevo con lui un test ogni venti giorni, poi ho cominciato a farli più di rado e a sentirlo solo telefonicamente. Dal 2008 al 2010 il mio tecnico era Sandro Callari: in quel periodo Ferrari lo sentivo solo occasionalmente e l’avrò visto due volte in tutto: non era più il mio allenatore.
CP: Quando si parla di Ferrari si parla sempre di denaro. Ovvero dei molti soldi che chiederebbe ai suoi atleti. Nel tuo caso si è scritto di 30/40 mila euro l’anno. Confermi queste cifre?
POZZATO: Di questioni economiche non vorrei parlare perché so che su questo argomento ci sono delle inchieste giudiziarie (I movimenti di denaro tra Ferrari e alcuni suoi atleti sono indagati dalla Procura di Padova, pm Benedetto Roberti, ndr).
CP: Comunque confermi che pagavi Ferrari per delle prestazioni professionali da allenatore?
POZZATO: Certo, ma non le cifre che sono scritte. Di meno.
CP: Molti faticano a credere che così tanti soldi servano solo a pagare test e tabelle. Da Ferrari andavi solo per quello?
POZZATO: Esatto. E voglio sottolineare un concetto: ne valeva la pena.
CP: Perché?
POZZATO: E’ il più bravo, lo sanno tutti. Gli altri allenatori copiano – e non sempre bene – le tabelle che ha inventato lui. Lo dico per esperienza. Ha un sistema di allenamento diverso da tutti e più avanti di tutti. Ha cambiato radicalmente il mio modo di fare Sfr (le Salite di Forza Resistenza, ndr), ad esempio. E in poche settimane sono migliorato di più che in sei mesi con altri. Lui sa portarti e tenerti su quel filo sottile che c’è tra essere in forma e andare in overtraining.
CP: Hai avuto altri allenatori?
POZZATO: Li ho provati praticamente tutti: Cecchini, Sassi, Guercilena, Callari…
CP: Fatichiamo a capire che un allenatore possa essere nettamente più bravo di gente del livello di alcuni di quelli che hai citato. Spiegaci perché lo sarebbe.
POZZATO: Ferrari ti segue sempre da vicino, il contatto è continuo. Le tabelle si fanno giorno per giorno e non sono dei prestampati. Gli altri spesso ti finiscono con il lavoro, lui sa dosare bene il lavoro e soprattutto il recupero. Ad altissimi livelli questo fa la differenza.
CP: Parli di tanti test sul campo. Dove li facevate?
POZZATO: All’inizio andavo da lui, in una salita sull’Appennino di cui non ricordo il nome…
CP: Monzuno?
POZZATO: Bravo, il Monzuno. Poi lui ha cominciato a venire da me, a casa mia. Abbiamo fatto test sul Monte Grappa e in un paio di passi alpini dalle parti di Livigno. Uno era l’Albula Pass.
CP: Come ti seguiva?
POZZATO: In camper. Il camper mi serviva per farmi la doccia quando avevo finito.
CP: Ti faceva dei prelievi ematici?
POZZATO: Durante i test, per verificare i livelli di lattato dopo le prove incrementali in salita, ovvio.
CP: Quando facevate questi test indossavi la maglia della squadra?
POZZATO: Ovviamente sì.
CP: Quindi non prendevi particolari precauzioni per non farti scoprire?
POZZATO: Assolutamente no.
CP: I tuoi direttori sportivi sapevano che ti allenava Ferrari?
POZZATO: Sì, certo.
CP: Tutti?
POZZATO: Direi di sì.
CP: Anche Luca Scinto, il tuo attuale direttore sportivo?
POZZATO: Scinto sa che andavo da Ferrari, ma sa che dal 2009 non ci vado più. Non ho mai mentito con nessuno.
CP: Si dice che la tua frequentazione con Ferrari sia stata all’origine del tuo “divorzio” con la Liquigas. E’ vero?
POZZATO: No. Ci sono stati altri motivi.
CP: Tu dici di non sapere che Ferrari era inibito.
POZZATO: Non lo sapevo e sfido chiunque a saperlo: non c’è un solo documento in cui questa cosa sia scritta nero su bianco. Ho cercato ma non ho trovato nulla sia nelle carte del Coni che in quelle dell’Uci. Ho cercato un eventuale divieto perché era mio dovere professionale farlo: ma non c’era. Perché dovevo aver paura di fare una cosa per la quale non esistevano divieti?
CP: Ma non ti metteva a disagio allenarti con uno con una fama così sinistra?
POZZATO: Senti, io corro con un sacco di atleti e direttori sportivi che hanno avuto squalifiche anche lunghe per fatti di doping pesante. Perché avrei dovuto sentirmi a disagio per farmi allenare da uno che non è mai stato condannato o non ho mai sbagliato. Il lavoro è lavoro.
CP: Pensi di essere finito in mezzo a un gioco più grande di te, dove il Coni ha fatto pressioni alla sua Procura per essere tutelato sul fronte Olimpiadi?
POZZATO: Non credo di essere io l’obbiettivo del Coni: il loro obbiettivo è Ferrari. Ma in mezzo sono rimasto incastrato io.
CP: Quanti corridori vanno da Ferrari?
POZZATO: Non è mio compito dirlo. Ma nel gruppo tutti sanno chi va da Ferrari come tutti sapevano che io ci andavo. Alla Procura del Coni basterebbe porre la domanda che ha posto a me a tutti gli altri.
CP: Molti hanno sollevato seri dubbi sul deferimento. Pare non ci sia nemmeno la citazione puntuale della violazione di regolamento.
CAPELLO: Il meccanismo di deferimento in realtà è lungo undici pagine. In Procura non sono così sprovveduti come potrebbe sembrare dal succinto comunicato pubblicato sul sito del Coni. La Procura accusa Filippo di aver violato l’articolo 3.2 del NSA, che fa divieto di frequentare soggetti inibiti. (Curiosamente in casi analoghi come quello Santuccione/Riccò la Procura ha richiamato un articolo diverso, il 4.6 delle istruzioni operative UPA, ndr).
CP: Il punto è: Ferrari è inibito o meno?
CAPELLO: Per noi no. Ragioniamo in termini generali e non sul caso Pozzato: che modo uno delle migliaia di tesserati alla Federciclismo può sapere se può o non può frequentare una certa persona? Non il dottor Michele Ferrari ma un ipotetico dottor Mario Rossi? Se io passo professionista come faccio a sapere se è o non è frequentabile? Bene, esiste il Casellario FCI e Ferrari non vi è incluso. Allora come faccio ad essere a conoscenza del provvedimento? Potrei consultare l’organo ufficiale della Fci, «Il Mondo del Ciclismo». Quando è stato squalificato Ferrari? Per saperlo dovrei consultare una a una le pubblicazioni settimanali di quindici anni, ovvero 750 giornalini, ovvero ottomila pagine? Questa è la “diligenza” che avrebbe dovuto mettere Filippo Pozzato per sapere che Ferrari era inibito? Bene: a oggi l’unica pubblicazione che dichiara Ferrari inibito è un giornalino del 2002.
CP: Poi c’è il discorso della sentenza scritta male, forse non più valida.
CAPELLO: Certo: una sentenza giuridicamente imprecisa che la Commissione Disciplinare voleva “correggere” in appello. E l’appello non c’è mai stato. Ma io vorrei tornare sul discorso generale: l’inibizione di Ferrari è “invisibile”. Ogni sei mesi il Coni aggiorna l’elenco dei farmaci dopanti, ma non aggiorna mai l’elenco degli inibiti. Ma è possibile? Ma che strumenti pratici ci sono per tutelare un atleta? Beh, sulla base di questo ragionamento non hanno condannato e nemmeno processato Pozzato: gli hanno impedito di fare le Olimpiadi per fatti risalenti a tre anni e mezzo prima. Non sono tre mesi di squalifica: è la perdita di una delle opportunità più importanti che possa toccare a un atleta in tutta la sua carriera.
Re: Pozzato deferito
Il problema è che Pozzato andava da Michele Ferrari e non da Mario Rossi... lo sapevo pure io che Ferrari era stato inibito... il "bello" della giustizia sportiva (a differenza di quella ordinaria) è che la sostanza prevale spesso sulla forma.alfiso ha scritto: CAPELLO: Per noi no. Ragioniamo in termini generali e non sul caso Pozzato: che modo uno delle migliaia di tesserati alla Federciclismo può sapere se può o non può frequentare una certa persona? Non il dottor Michele Ferrari ma un ipotetico dottor Mario Rossi? Se io passo professionista come faccio a sapere se è o non è frequentabile? Bene, esiste il Casellario FCI e Ferrari non vi è incluso. Allora come faccio ad essere a conoscenza del provvedimento? Potrei consultare l’organo ufficiale della Fci, «Il Mondo del Ciclismo». Quando è stato squalificato Ferrari? Per saperlo dovrei consultare una a una le pubblicazioni settimanali di quindici anni, ovvero 750 giornalini, ovvero ottomila pagine? Questa è la “diligenza” che avrebbe dovuto mettere Filippo Pozzato per sapere che Ferrari era inibito? Bene: a oggi l’unica pubblicazione che dichiara Ferrari inibito è un giornalino del 2002.
Re: Pozzato deferito
Anche la mucca pazza andava da Ferrari
Con il declino inevitabile del tuo "maliamino" (con tutte le cose scritte si fatica a crederlo un tuo beniamino), su quanti ancora intendi badilare m...a?
Garantista e con alto senso del diritto. Diritto? ... Diciamo parallelo a "quello" del Priapo.
Con il declino inevitabile del tuo "maliamino" (con tutte le cose scritte si fatica a crederlo un tuo beniamino), su quanti ancora intendi badilare m...a?
Garantista e con alto senso del diritto. Diritto? ... Diciamo parallelo a "quello" del Priapo.
Re: Pozzato deferito
la vicenda acquisisce ulteriore visibilità passando sul corriere
http://www.corriere.it/sport/12_luglio_ ... b050.shtml
http://www.corriere.it/sport/12_luglio_ ... b050.shtml
-
- Messaggi: 530
- Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 22:37
Re: Pozzato deferito
Quella di Pozzato è la più importante intervista a un ciclista su questi temi. Guarda caso Ferrari era solo inibito e l'inibizione non può durare sempre, deve trasformarsi in radiazione che per Santuccione è stato fatto ma per Ferrari no ( è veramente sorprendente no? Non siamo tutti sopraffatti dallo stupore?).
Pozzato mette bene in luce la differenza fra Ferrari e gli altri.
Pozzato mette in luce come in un ciclismo usato dal sistema ai propri fini si possa essere oggetto di ricatti da parte di un ex compagno di squadra.
Mi pare che se non si vivesse in un mondo di idioti che guardano il dito che indica la luna le domande sarebbero: perché Ferrari non è stato radiato? Perché Trenti ha fatto quella registrazione? Come è arrivata a Repubblica? Perché la Procura Coni si è lanciata su un articolo di giornale avendo una inibizione poco funzionale a squalifiche pesanti e possibile oggetto di ricorsi costosissimi ? E' veramente Ferrari l'obiettivo, come dice Pozzato? O la salvaguardia del Coni?
Pozzato mette bene in luce la differenza fra Ferrari e gli altri.
Pozzato mette in luce come in un ciclismo usato dal sistema ai propri fini si possa essere oggetto di ricatti da parte di un ex compagno di squadra.
Mi pare che se non si vivesse in un mondo di idioti che guardano il dito che indica la luna le domande sarebbero: perché Ferrari non è stato radiato? Perché Trenti ha fatto quella registrazione? Come è arrivata a Repubblica? Perché la Procura Coni si è lanciata su un articolo di giornale avendo una inibizione poco funzionale a squalifiche pesanti e possibile oggetto di ricorsi costosissimi ? E' veramente Ferrari l'obiettivo, come dice Pozzato? O la salvaguardia del Coni?
Verità e giustizia per Marco Pantani, una battaglia di civiltà.
Lasciamolo in pace un cazzo!
Lasciamolo in pace un cazzo!
Re: Pozzato deferito
l'infamata l'ha fatta Trenti?
Kruijswijk... il resto è noia
"Siamo in gennaio, siamo in Australia ma per me questo e' il successore di Froome nell'albo d'oro della grand boucle.."
21/01/2017 barrylyndon su Porte
"Siamo in gennaio, siamo in Australia ma per me questo e' il successore di Froome nell'albo d'oro della grand boucle.."
21/01/2017 barrylyndon su Porte
Re: Pozzato deferito
Dai, non far finta di essere sorpresomeriadoc ha scritto:l'infamata l'ha fatta Trenti?
Penso che pure l'intervistatore lo sapesse... voleva solo la conferma
non ho ancora controllato in giro se c'è qualche intervista di Trenti in risposta.. me l'aspetto "pacata" come al solito
Fanta cicloweb 2015:
Tour 2015 - 19a tappa - SJ M.nne - Toussuire (24 Luglio)
utenti ignorati:
Scostante_Girardengo
Tour 2015 - 19a tappa - SJ M.nne - Toussuire (24 Luglio)
utenti ignorati:
Scostante_Girardengo
Re: Pozzato deferito
è molto strano non leggere alcuna dichiarazione da parte dei corridori a riguardo del loro ex collega Guido Trenti
Re: Pozzato deferito
Interviene nella vicenda, dicendo la sua, pure il dott. Ferrari.
http://capodacqua.blogautore.repubblica ... ent-page-1
Raccapricciante la frase:
"Umberto Veronesi , in una intervista del 5 aprile 2011, afferma : ” Prendete l’ EPO : chi assicura che faccia male? Chi va in montagna per 15 giorni ottiene gli stessi effetti”. Studi recenti affermano che l’ EPO abbia effetti positivi su cervello e cuore, se assunta alle dosi opportune."
Esilaranti questi passaggi:
FERRARI a Capodacqua: "Infine La informo che NON è mai stato presentato alcun appello al controverso provvedimento di inibizione della FCI del 2002."
CAPODACQUA a Ferrari: "Da ultimo la notizia dell’appello all’inibizione: è di fonte federale. Stessero le cose come lei dice, a maggior ragione quella delibera avrebbe valore definitivo. Lei non si sarebbe neppure appellato …"
Stando a quanto dice Capodacqua, in Federazione si sono inventati l'appello di Ferrari
Di male in peggio. Non ci sono più parole.
http://capodacqua.blogautore.repubblica ... ent-page-1
Raccapricciante la frase:
"Umberto Veronesi , in una intervista del 5 aprile 2011, afferma : ” Prendete l’ EPO : chi assicura che faccia male? Chi va in montagna per 15 giorni ottiene gli stessi effetti”. Studi recenti affermano che l’ EPO abbia effetti positivi su cervello e cuore, se assunta alle dosi opportune."
Esilaranti questi passaggi:
FERRARI a Capodacqua: "Infine La informo che NON è mai stato presentato alcun appello al controverso provvedimento di inibizione della FCI del 2002."
CAPODACQUA a Ferrari: "Da ultimo la notizia dell’appello all’inibizione: è di fonte federale. Stessero le cose come lei dice, a maggior ragione quella delibera avrebbe valore definitivo. Lei non si sarebbe neppure appellato …"
Stando a quanto dice Capodacqua, in Federazione si sono inventati l'appello di Ferrari
Di male in peggio. Non ci sono più parole.
- Maìno della Spinetta
- Messaggi: 10525
- Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 15:53
Re: Pozzato deferito
Ho controllato la lista della federciclismo,
ancora niente nome di Michele Ferrari.
Ahahah, mi fa ridere sta cosa,
uno salta le olimpiadi per una telefonata registrata da un privato, ripresa da un giornale, relativa a un fatto non vietato
ahahahah
e poi la federciclismo etica lo tiene fuori
ahahahahaha
ma se è così etica, e ferrari è così antietico, ma perché non l'hanno messo nella lista di inibiti e radiati!?
ahahahah
ridicoli, ridicoli, diritto calpestato, morto, e con lui l'etica, che non è cosa diversissima dal diritto, ma che diventa "stupida intransigenza" quando si è stati insipienti.
Comunque il timing è interessante: intercettato nel 2009.
Salta fuori adesso.
In poche parole il duo "Repubblica"-"Spione di turno" ha la facoltà di fregare le olimpiadi al pisquano di turno.
Sapevamo aveva la facoltà di fregare le candidature politiche, ma non le olimpiadi.
Comunque Trenti sembra proprio un simpaticone: tanto per sapere: cosa fa adesso di lavoro?
Ci godo se lo multano per tentata estorsione, figlio di p....a; se ci teneva così tanto alla giustizia chiedeva a un giudice di intercettare quella comunicazione (e rimaneva un brighella comunque); chi intercetta privatamente per estorcere...
Guarda Nibali POZZ!! Vai fino in fondo davanti ai giudici!
ancora niente nome di Michele Ferrari.
Ahahah, mi fa ridere sta cosa,
uno salta le olimpiadi per una telefonata registrata da un privato, ripresa da un giornale, relativa a un fatto non vietato
ahahahah
e poi la federciclismo etica lo tiene fuori
ahahahahaha
ma se è così etica, e ferrari è così antietico, ma perché non l'hanno messo nella lista di inibiti e radiati!?
ahahahah
ridicoli, ridicoli, diritto calpestato, morto, e con lui l'etica, che non è cosa diversissima dal diritto, ma che diventa "stupida intransigenza" quando si è stati insipienti.
Comunque il timing è interessante: intercettato nel 2009.
Salta fuori adesso.
In poche parole il duo "Repubblica"-"Spione di turno" ha la facoltà di fregare le olimpiadi al pisquano di turno.
Sapevamo aveva la facoltà di fregare le candidature politiche, ma non le olimpiadi.
Comunque Trenti sembra proprio un simpaticone: tanto per sapere: cosa fa adesso di lavoro?
Ci godo se lo multano per tentata estorsione, figlio di p....a; se ci teneva così tanto alla giustizia chiedeva a un giudice di intercettare quella comunicazione (e rimaneva un brighella comunque); chi intercetta privatamente per estorcere...
Guarda Nibali POZZ!! Vai fino in fondo davanti ai giudici!
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Re: Pozzato deferito
Conosci personalmente Trenti per dargli degli epiteti cosi lusinghieri?
A volte bisognerebbe mettere in discussione quello che appare....
comunque non e' un figlio di Padova, e' un figlio di Milano, in Veneto ci e' andato dopo a vivere...
A volte bisognerebbe mettere in discussione quello che appare....
comunque non e' un figlio di Padova, e' un figlio di Milano, in Veneto ci e' andato dopo a vivere...
- Maìno della Spinetta
- Messaggi: 10525
- Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 15:53
Re: Pozzato deferito
c'hai ragione anche te,Fiammingo ha scritto:Conosci personalmente Trenti per dargli degli epiteti cosi lusinghieri?
A volte bisognerebbe mettere in discussione quello che appare....
comunque non e' un figlio di Padova, e' un figlio di Milano, in Veneto ci e' andato dopo a vivere...
non lo conosco di persona e mi baso su un'intervista.
Solo che il mio post su un forum non ha alcun influsso nella vita di Trenti,
una spiata riproposta su un giornale con quella tiratura come Repubblica sì.
La ponderatezza necessaria è diversa - non dico che è giusto infamare la gente sui forum: ho sbagliato e sono stato affrettato a dare del figlio di Padova a uno sconosciuto - però il fastidio che ti dà vedere una cosa del genere compiuta su un mezzo innoquo dovrebbe a maggior ragione farti scattare quando viene fatta sui massmedia attraverso il bieco mezzo della spiata.
Se hai altri elementi per mettere in discussione quello che appare, e non vuoi pubblicarli, scrivimi in PM; fidati, io non ripubblico le conversazioni private.
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.