Il Doping nel ciclismo attuale

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nemecsek.
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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Beppugrillo ha scritto: lunedì 19 novembre 2018, 22:20 Beh sì chiaramente intendevo fatto in un modo che eviti di coinvolgere prestanome tipo il nonno del ds. Si individua una figura nel senso che si prende quello che comanda e si squalifica lui, non so come si chiama (Team Manager? Poi dipende dalla squadra).
2 atleti su 20 non significa nulla, ma manco 3 e neanche 19 se è per questo (cioè, se te ne trovano positivi 19 su 20 qualcosina che non va c'è, però non puoi squalificare anche il ventesimo)

be me pare che androni nel 2015 se fosse tutelata con un regolamento interno e intendesse agire in giudizio contro apollonio e quell artro col nome da teologo... dopo le positività e la conseguente sospensione della squadra--.. poi come sia finita lo ignoro...


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Basso
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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Diciamo che per un po' di tempo uno di quei due, quello da te citato con il cognome, se ne è stato prudentemente lontano dallo Stivale (per un po' anche fuori dall'area Schengen, hai visto mai), tornando nell'area con prefisso +39 grossomodo da un annetto.


11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
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Seb
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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Beppugrillo ha scritto: lunedì 19 novembre 2018, 22:20 Beh sì chiaramente intendevo fatto in un modo che eviti di coinvolgere prestanome tipo il nonno del ds. Si individua una figura nel senso che si prende quello che comanda e si squalifica lui, non so come si chiama (Team Manager? Poi dipende dalla squadra).
2 atleti su 20 non significa nulla, ma manco 3 e neanche 19 se è per questo (cioè, se te ne trovano positivi 19 su 20 qualcosina che non va c'è, però non puoi squalificare anche il ventesimo)
Diciamo che se in una squadra ci sono tre violazioni del regolamento antidoping nel giro di così poco tempo significa che ci sono certe carenze organizzative che richiedono delle contromisure: a me non sembra assurda come cosa una sospensione della squadra. Poi la squadra può far valere le proprie regione di fronte all'UCI ed il periodo di stop può anche essere di poco conto: il minimo è di 15 giorni per una doppia positività in 12 mesi, più altri 15 giorni se entro altri 12 mesi arriva anche la terza. Per lo stop massimo di 12 mesi (che a questo punto significherebbe non ottenere proprio la licenza direi) l'UCI dovrebbe provare che erano stati i dirigenti in persona a dopare gli atleti.


Luca90
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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se non sbaglio sono stati trovati positivi a sostanze diverse il che potrebbe aiutare la squadra ad evitare una lunga squalifica...


2015:TreValliVaresine
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2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
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Beppugrillo
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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Seb ha scritto: martedì 20 novembre 2018, 0:20 Per lo stop massimo di 12 mesi (che a questo punto significherebbe non ottenere proprio la licenza direi) l'UCI dovrebbe provare che erano stati i dirigenti in persona a dopare gli atleti.
Ok se è così è un po' meglio allora, diventa molto più logico. Pensavo fosse automatico


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Seb
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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Slegar ha scritto: venerdì 16 novembre 2018, 12:35 Andrè Cardoso, positivo ad un controllo antidoping il 18 giugno 2017, squalificato per quattro anni:
http://www.uci.org/inside-uci/press-rel ... A9-cardoso
Il caso di Cardoso è abbastanza particolare, abbiamo tradotto qui una sua lettera aperta pubblicata sui social network in cui spiega un po' la vicenda delle controanalisi
http://www.cicloweb.it/2018/11/20/andre ... ra-aperta/


andriusskerla
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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andriusskerla ha scritto: martedì 28 agosto 2018, 13:45 Errazkin assolto
Errazkin sospeso di nuovo


Basso
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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Tantissimi dubbi su questa sentenza http://www.cicloweb.it/2018/12/07/casi- ... settimane/


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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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Purtroppo è arrivata la squalifica di 4 anni per l'idolo di tutti noi Gonzalo Najar... :(


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Seb
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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Invece per restare in America Latina, si avvicina il grande appuntamento con la Vuelta a Costa Rica e stavolta abbiamo addirittura in anticipo le prime vittime: due costaricani positivi (pare al clenbuterolo) alla Vuelta a Guatemala. Non sono stati fatti nomi e non è neanche chiaro se siano sospesi o cosa: vedendo la startlist comunque non c'erano grossi nomi tra i ticos, l'unico forse Kristoffer Vega che ha vinto una tappa l'anno scorso.


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Patate
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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andriusskerla ha scritto: lunedì 10 dicembre 2018, 22:58 Purtroppo è arrivata la squalifica di 4 anni per l'idolo di tutti noi Gonzalo Najar... :(
Ed oggi il comunicato ufficiale della Vuelta che ufficializza la vittoria di Sevilla :gluglu:


Basso
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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matteo.conz
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53 :champion:
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
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Seb
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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Quattro anni allo spagnolo Jaime Rosón causa passaporto biologico
http://www.cicloweb.it/2019/02/15/4-ann ... in-tronco/


kokkelkoren
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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Era nell'aria.
Ma non è un po' severa la pena di 4 anni?
Ultimamente ne davano 2 anche in caso di positività conclamata (e non solo per anomalie nel passaporto)


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Seb
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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kokkelkoren ha scritto: domenica 17 febbraio 2019, 17:30 Era nell'aria.
Ma non è un po' severa la pena di 4 anni?
Ultimamente ne davano 2 anche in caso di positività conclamata (e non solo per anomalie nel passaporto)
No, ormai da alcune stagioni è cambiato il regolamento WADA e 4 anni è la sanzione standard


andriusskerla
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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Il TAS ha annullato la squalifica di Ibai Salas!


Theakston
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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Rilancio qui il discorso su Alarcon, Celano e altri perché, premesso che vale la presunzione d'innocenza fino a prova contraria, c'è un aspetto che mi colpisce.
Solitamente si dice che il doping non trasforma un asino in un cavallo, e che i campioni sarebbero stati tali con o senza doping, però, se sono attendibili alcuni dati riportati sul forum, lo spagnolo avrebbe fatto prestazioni a livello di top ten nei grandi giri, mentre al momento pare ridimensionato.
Concediamo al buon Raul di non essere proprio un brocco. In fondo se la Saunier Duval ti prende a 21 anni, qualche numero lo devi avere, anche se non credo avesse reputazione da scalatore. (mentre Celano non era nemmeno tra i migliori dilettanti e Garcia de Mateos non riusciva a passare).
Ora, se si ritiene che oggi i campioni siano mediamente abbastanza controllati e puliti, è possibile che un mediocre con pratiche illegali arrivi a realizzare prestazioni a livello dei migliori al mondo? C'è anche un thread che dice "epo non migliora le prestazioni"!
Se si, questo ti dice quanto sia stato penalizzato chi rispettava le regole!
Adesso ribalto la questione. Se oggi il livello dei migliori è meno sospinto dal doping rispetto ad anni fa, si è assistito ad un visibile calo delle prestazioni?
Ad esempio in atletica nei lanci dopo i primi anni 90 in parte c'è stato.


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barrylyndon
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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Prendendo per esempio una della montagne piu' "usate", in questi ultimi 30, l'Alpe d'Huez, si direbbe che le acque si siano un po' calmate..
Tra il 94 ed il 2008, si andava spesso sotto i 40 minuti di ascensione..il migliore in questi ultimi anni e' stato Quintana nel 2015 con 39.23..comunque a piu' di due minuti e mezzo da Pantani..

La scalata piu' veloce in era passaporto biologico si colloca oltre la top 20...e guardare certi corridori prima di Quintana, vengono i brividi..

1. 1995: 36:40 Marco Pantani 22.58 km/h
2. 1997: 36:53 Marco Pantani 22.45 km/h
3. 1994: 37:15 Marco Pantani 22.23 km/h
4. 2004: 37:36 Lance Armstrong 22.02 km/h
5. 1997: 37:40 Jan Ullrich 21.98 km/h
6. 2001: 38:03 Lance Armstrong 21.76 km/h
7. 1995: 38:04 Miguel Indurain 21.75 km/h
8. 1995: 38:04 Alex Zulle 21.75 km/h
9. 1995: 38:06 Bjarne Riis 21.73 km/h
10. 1997: 38:20 Richard Virenque 21.60 km/h
11. 1995: 38:34 Laurent Madouas 21.47 km/h
12. 2006: 38:35 Floyd Landis 21.46 km/h
13. 2006: 38:35 Andreas Klöden 21.46 km/h
14. 2004: 38:40 Jan Ullrich 21.41 km/h
15. 1994: 38:55 Richard Virenque 21.28 km/h
16. 2006: 39:00 Carlos Sastre 21.23 km/h
17. 2003: 39:08 Iban Mayo 21.16 km/h
18. 2004: 39:12 Andreas Kloden 21.12 km/h
19. 2004: 39:14 Jose Azevedo 21.10 km/h
20. 2006: 39:14 Levi Leipheimer 21.10 km/h
21. 1997: 39:20 Francesco Casagrande 21.05 km/h
22. 1997: 39:21 Bjarne Riis 21.04 km/h
23. 2015: 39:22 Nairo Quintana 21.03 km/h


Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
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pacho
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

Messaggio da leggere da pacho »

Ma infatti la tesi che il doping non trasforma un asino in un cavallo è una boiata pazzesca - spesso ripetuta da chi non ha mai appoggiato il fondoschiena su un sellino o da chi non ha mai attaccato il numero dietro la schiena.
Posto che nello sport professionistico un cavallo è cavallo perchè fa quello che c'è da fare, se uno rischia di più (e gli va bene, per una serie di motivi, dal fattore c. alle coperture ai piani alti), anche un mediocre (mediocre a quei livelli, sia chiaro, non il ciccione della domenica) può battagliare tranquillamente coi primi. Il 90 percento del ciclismo è resistenza, poche frottole. E se io corro a 42% contro uno che viaggia al filo dei 50% (nonostante abbia valori biologici e atletici simili ai miei), le prendo.... Altro che castelli per aria..
Se a questo ci aggiungiamo sostanza scarsamente rintracciabili come il gh, non c'è confronto.


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Winter
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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D'accordissimo con Pacho :clap: :clap:


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Visconte85
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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pacho ha scritto: sabato 23 febbraio 2019, 14:02 Ma infatti la tesi che il doping non trasforma un asino in un cavallo è una boiata pazzesca - spesso ripetuta da chi non ha mai appoggiato il fondoschiena su un sellino o da chi non ha mai attaccato il numero dietro la schiena.
Posto che nello sport professionistico un cavallo è cavallo perchè fa quello che c'è da fare, se uno rischia di più (e gli va bene, per una serie di motivi, dal fattore c. alle coperture ai piani alti), anche un mediocre (mediocre a quei livelli, sia chiaro, non il ciccione della domenica) può battagliare tranquillamente coi primi. Il 90 percento del ciclismo è resistenza, poche frottole. E se io corro a 42% contro uno che viaggia al filo dei 50% (nonostante abbia valori biologici e atletici simili ai miei), le prendo.... Altro che castelli per aria..
Se a questo ci aggiungiamo sostanza scarsamente rintracciabili come il gh, non c'è confronto.
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matteo.conz
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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pacho ha scritto: sabato 23 febbraio 2019, 14:02 Ma infatti la tesi che il doping non trasforma un asino in un cavallo è una boiata pazzesca - spesso ripetuta da chi non ha mai appoggiato il fondoschiena su un sellino o da chi non ha mai attaccato il numero dietro la schiena.
Posto che nello sport professionistico un cavallo è cavallo perchè fa quello che c'è da fare, se uno rischia di più (e gli va bene, per una serie di motivi, dal fattore c. alle coperture ai piani alti), anche un mediocre (mediocre a quei livelli, sia chiaro, non il ciccione della domenica) può battagliare tranquillamente coi primi. Il 90 percento del ciclismo è resistenza, poche frottole. E se io corro a 42% contro uno che viaggia al filo dei 50% (nonostante abbia valori biologici e atletici simili ai miei), le prendo.... Altro che castelli per aria..
Se a questo ci aggiungiamo sostanza scarsamente rintracciabili come il gh, non c'è confronto.
D'accordo con pacho anche se uso la bici elettrica. Ferrari (quindi conconi e forse mi pare che l'ha scritto anche d'ottavio) stima che una prestazione fatta a 1000 metri di differenza di quota è vicina all'8-10% quindi la differenza è parecchia quindi le differenze di vo2max possono essere numeri simili che in efferri possono trasformare un cavallo in un cavallo di razza. Da asino a cavallo la differenza è molta.


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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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barrylyndon ha scritto: venerdì 22 febbraio 2019, 19:40 Prendendo per esempio una della montagne piu' "usate", in questi ultimi 30, l'Alpe d'Huez, si direbbe che le acque si siano un po' calmate..
Tra il 94 ed il 2008, si andava spesso sotto i 40 minuti di ascensione..il migliore in questi ultimi anni e' stato Quintana nel 2015 con 39.23..comunque a piu' di due minuti e mezzo da Pantani..

La scalata piu' veloce in era passaporto biologico si colloca oltre la top 20...e guardare certi corridori prima di Quintana, vengono i brividi..

1. 1995: 36:40 Marco Pantani 22.58 km/h
2. 1997: 36:53 Marco Pantani 22.45 km/h
3. 1994: 37:15 Marco Pantani 22.23 km/h
4. 2004: 37:36 Lance Armstrong 22.02 km/h
5. 1997: 37:40 Jan Ullrich 21.98 km/h
6. 2001: 38:03 Lance Armstrong 21.76 km/h
7. 1995: 38:04 Miguel Indurain 21.75 km/h
8. 1995: 38:04 Alex Zulle 21.75 km/h
9. 1995: 38:06 Bjarne Riis 21.73 km/h
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Ma Gianni che ci ha vinto due volte era così scarso ? :boh:


Von Rock ? Nein, danke.
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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Ieri la Commissione Internazionale Antidoping (o come cavolo d'altro si chiama) si è recata nel ritiro italiano dei Mondiali su pista di Polonia per un controllo a sorpresa da effettuare a Viviani e a Rachele Barbieri, i soli due corridori italiani a non essere presenti alla rassegna.
Mi asterrei dal commentare.


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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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nino58 ha scritto: venerdì 1 marzo 2019, 9:08 Ieri la Commissione Internazionale Antidoping (o come cavolo d'altro si chiama) si è recata nel ritiro italiano dei Mondiali su pista di Polonia per un controllo a sorpresa da effettuare a Viviani e a Rachele Barbieri, i soli due corridori italiani a non essere presenti alla rassegna.
Mi asterrei dal commentare.
Secondo me i vampiri dell'UCI hanno provato profonda invidia verso lo Sci di Fondo dopo i fatti di Seefeld e, mossi da un forte spirito di rivalsa, hanno cercato di recuperare, andando a fare un controllo antidoping a Viviani in Polonia mentre questi vinceva una corsa WT in UAE.
Adesso il colmo sarebbe fargli arrivare una notifica di mancato reperimento. :diavoletto:


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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 1 marzo 2019, 11:57
nino58 ha scritto: venerdì 1 marzo 2019, 9:08 Ieri la Commissione Internazionale Antidoping (o come cavolo d'altro si chiama) si è recata nel ritiro italiano dei Mondiali su pista di Polonia per un controllo a sorpresa da effettuare a Viviani e a Rachele Barbieri, i soli due corridori italiani a non essere presenti alla rassegna.
Mi asterrei dal commentare.
Secondo me i vampiri dell'UCI hanno provato profonda invidia verso lo Sci di Fondo dopo i fatti di Seefeld e, mossi da un forte spirito di rivalsa, hanno cercato di recuperare, andando a fare un controllo antidoping a Viviani in Polonia mentre questi vinceva una corsa WT in UAE.
Adesso il colmo sarebbe fargli arrivare una notifica di mancato reperimento. :diavoletto:
Possibile, anche se Viviani non è ne' sant'Agostino ne' Padre Pio (ai quali veniva attribuito il dono dell'ubiquità).
Attendiamo conferme da Empoli.
Ultima modifica di nino58 il venerdì 1 marzo 2019, 12:02, modificato 2 volte in totale.


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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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nino58 ha scritto: venerdì 1 marzo 2019, 12:00
Tranchée d'Arenberg ha scritto: venerdì 1 marzo 2019, 11:57
nino58 ha scritto: venerdì 1 marzo 2019, 9:08 Ieri la Commissione Internazionale Antidoping (o come cavolo d'altro si chiama) si è recata nel ritiro italiano dei Mondiali su pista di Polonia per un controllo a sorpresa da effettuare a Viviani e a Rachele Barbieri, i soli due corridori italiani a non essere presenti alla rassegna.
Mi asterrei dal commentare.
Secondo me i vampiri dell'UCI hanno provato profonda invidia verso lo Sci di Fondo dopo i fatti di Seefeld e, mossi da un forte spirito di rivalsa, hanno cercato di recuperare, andando a fare un controllo antidoping a Viviani in Polonia mentre questi vinceva una corsa WT in UAE.
Adesso il colmo sarebbe fargli arrivare una notifica di mancato reperimento. :diavoletto:
Possibile, anche se Viviani non è ne' sant'Agostino ne' Padre Pio (ai quali veniva attribuito il dono dell'ubiquità).
Attendiamo conferme da lemond.
Perchè provocare lemond in questa maniera gratuita? :D :cincin:


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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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nino58 ha scritto: venerdì 1 marzo 2019, 9:01
barrylyndon ha scritto: venerdì 22 febbraio 2019, 19:40 Prendendo per esempio una della montagne piu' "usate", in questi ultimi 30, l'Alpe d'Huez, si direbbe che le acque si siano un po' calmate..
Tra il 94 ed il 2008, si andava spesso sotto i 40 minuti di ascensione..il migliore in questi ultimi anni e' stato Quintana nel 2015 con 39.23..comunque a piu' di due minuti e mezzo da Pantani..

La scalata piu' veloce in era passaporto biologico si colloca oltre la top 20...e guardare certi corridori prima di Quintana, vengono i brividi..

1. 1995: 36:40 Marco Pantani 22.58 km/h
2. 1997: 36:53 Marco Pantani 22.45 km/h
3. 1994: 37:15 Marco Pantani 22.23 km/h
4. 2004: 37:36 Lance Armstrong 22.02 km/h
5. 1997: 37:40 Jan Ullrich 21.98 km/h
6. 2001: 38:03 Lance Armstrong 21.76 km/h
7. 1995: 38:04 Miguel Indurain 21.75 km/h
8. 1995: 38:04 Alex Zulle 21.75 km/h
9. 1995: 38:06 Bjarne Riis 21.73 km/h
10. 1997: 38:20 Richard Virenque 21.60 km/h
11. 1995: 38:34 Laurent Madouas 21.47 km/h
12. 2006: 38:35 Floyd Landis 21.46 km/h
13. 2006: 38:35 Andreas Klöden 21.46 km/h
14. 2004: 38:40 Jan Ullrich 21.41 km/h
15. 1994: 38:55 Richard Virenque 21.28 km/h
16. 2006: 39:00 Carlos Sastre 21.23 km/h
17. 2003: 39:08 Iban Mayo 21.16 km/h
18. 2004: 39:12 Andreas Kloden 21.12 km/h
19. 2004: 39:14 Jose Azevedo 21.10 km/h
20. 2006: 39:14 Levi Leipheimer 21.10 km/h
21. 1997: 39:20 Francesco Casagrande 21.05 km/h
22. 1997: 39:21 Bjarne Riis 21.04 km/h
23. 2015: 39:22 Nairo Quintana 21.03 km/h
Ma Gianni che ci ha vinto due volte era così scarso ? :boh:
Precisanso che nel 90 Bugno era gia' nel gruppetto dei migliori ad inizio salita, con Delgado e Lemond, mi sembra, ed andarono talmente piano che qualcuno dietro rientro', evidentemente sino al 91 si era agli albori di epolandia..c'era,veniva usato, ma forse ancora in modo pioneristico..


Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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Antidoping UCI sempre sul pezzo (poi ci si sorprende che il doping sia sempre più avanti):
https://www.gazzetta.it/Ciclismo/28-02- ... 7271.shtml


fair play? No, Grazie!
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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barrylyndon ha scritto: venerdì 1 marzo 2019, 12:12
nino58 ha scritto: venerdì 1 marzo 2019, 9:01
barrylyndon ha scritto: venerdì 22 febbraio 2019, 19:40 Prendendo per esempio una della montagne piu' "usate", in questi ultimi 30, l'Alpe d'Huez, si direbbe che le acque si siano un po' calmate..
Tra il 94 ed il 2008, si andava spesso sotto i 40 minuti di ascensione..il migliore in questi ultimi anni e' stato Quintana nel 2015 con 39.23..comunque a piu' di due minuti e mezzo da Pantani..

La scalata piu' veloce in era passaporto biologico si colloca oltre la top 20...e guardare certi corridori prima di Quintana, vengono i brividi..

1. 1995: 36:40 Marco Pantani 22.58 km/h
2. 1997: 36:53 Marco Pantani 22.45 km/h
3. 1994: 37:15 Marco Pantani 22.23 km/h
4. 2004: 37:36 Lance Armstrong 22.02 km/h
5. 1997: 37:40 Jan Ullrich 21.98 km/h
6. 2001: 38:03 Lance Armstrong 21.76 km/h
7. 1995: 38:04 Miguel Indurain 21.75 km/h
8. 1995: 38:04 Alex Zulle 21.75 km/h
9. 1995: 38:06 Bjarne Riis 21.73 km/h
10. 1997: 38:20 Richard Virenque 21.60 km/h
11. 1995: 38:34 Laurent Madouas 21.47 km/h
12. 2006: 38:35 Floyd Landis 21.46 km/h
13. 2006: 38:35 Andreas Klöden 21.46 km/h
14. 2004: 38:40 Jan Ullrich 21.41 km/h
15. 1994: 38:55 Richard Virenque 21.28 km/h
16. 2006: 39:00 Carlos Sastre 21.23 km/h
17. 2003: 39:08 Iban Mayo 21.16 km/h
18. 2004: 39:12 Andreas Kloden 21.12 km/h
19. 2004: 39:14 Jose Azevedo 21.10 km/h
20. 2006: 39:14 Levi Leipheimer 21.10 km/h
21. 1997: 39:20 Francesco Casagrande 21.05 km/h
22. 1997: 39:21 Bjarne Riis 21.04 km/h
23. 2015: 39:22 Nairo Quintana 21.03 km/h
Ma Gianni che ci ha vinto due volte era così scarso ? :boh:
Precisanso che nel 90 Bugno era gia' nel gruppetto dei migliori ad inizio salita, con Delgado e Lemond, mi sembra, ed andarono talmente piano che qualcuno dietro rientro', evidentemente sino al 91 si era agli albori di epolandia..c'era,veniva usato, ma forse ancora in modo pioneristico..
mah. lemond si ritirò dal mondiale di stoccarda affermando il ritmo folle di quelli che tiravano. il mondiale lo vinse bugno che viene preso ad esempio di atleta con ematocrito alto naturale percui svantaggiato dall'epo.
domanda: se bugno è uno di quelli sfigati dall epo con incrementi di percentuali da più europa alle politiche perchè lemond dice che vanno in moto?
capisco il 34 di chiappa che arriva a 52. ma bugno è talento. è alto di natura, perdio.



attendo evenutalmente risposte, magari con tono cortese (ie è consentito il turpiloquio ma non lo sfregio della mobilia di casa).

tutti si portano a 55 di valore medio.
pantani, uno dei pochi di cui si conoscono i valori sanguigni abbastanza bene è vero che parte da un valore di ematocrito basso. ma quando viene introdotta la regola del 50 va più di quando può andare a 60, o sopra i 55.
altri altelti svaniscono dalla scena completamente con l'introduzione del limite del 50.


si possono trovare migliaia di spiegazioni del perché. puoi dire: pantani era giovane e ha trovato la maturità dal 97 in poi. quindi 94 e 95 non valgono un cazzo. ok.
quindi nel 97 e mezzo zoppo e con limite al 50 va di più che nel 94 integro. ri-ok.
la terza è che pantani faceva quel piffero che voleva infatti nel 98 era sopra il 50 according to fanini.

certo c'è riis l'asino. c'è la gewiss. c'è berzin. tutti ostracizzati e con alzata di sporacciglio derubricati a cessi sul sellino.
poi si arriva a jan ullrich che assume le stesse sostanze: ah, che talento jan!

paolo bettini, en passant, pre lugano 54 di ematocrito. spero sia giusta l'informazione perchè vado a memoria.
bettini è uno di quelli che va anche dopo il limite, ma nel 1996 si porta precauzionalemente a 54. sembra (sembra) un'assicurazione sulla performance più che una certezza di miglioramento di prestazione.


hgh ormone: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2657499/

facciamo la domanda: ci sono studi che evidenziano effetti del gh in ambito sportivo sulla performance? in maniera inequivocabile? si sa di preciso che se ne è abusato. si sa che fa male. ma è controverso se aumenti la performance sportiva.

risposta: 'sta a vede che nun fa un cazzo e che lo prendono perché non sanno che fare. ok, obbiezione accolta e fin lì ci arriva anche un tortellino come me. in ogni caso, rileggete la domanda e date una risposta che non sia lo fa anche lui lo faccio anche io, o se lo fa lui una ragione ci sarà.

oppure prendete per buono questo:
https://www.antidoping.ch/it/prevenzion ... a-crescita

come ti spieghi le moto sull'alpe?

è probabilmente un mix di accesso libero alla farmacia, in snenso ampissimo non a singola sostanza miracolosa, a dare quel tipo di performance.
ma quanto è la differenza tra pantani e quintana? ammesso che ora vadano a pane e acqua (c'è froome il cattivo sky che è un asino che vola, perdio 2018) quanto è la differenza tra marco pantani e quintana? ci sono tre minuti. ce ne saranno di meno? di più, in negativo? a favore o sfavore di chi? io la risposta in corde mio la so. non pretendo che sia la risposta che danno altri.


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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castelli ha scritto: sabato 2 marzo 2019, 9:44 mah. lemond si ritirò dal mondiale di stoccarda affermando il ritmo folle di quelli che tiravano. il mondiale lo vinse bugno che viene preso ad esempio di atleta con ematocrito alto naturale percui svantaggiato dall'epo.
domanda: se bugno è uno di quelli sfigati dall epo con incrementi di percentuali da più europa alle politiche perchè lemond dice che vanno in moto?
capisco il 34 di chiappa che arriva a 52. ma bugno è talento. è alto di natura, perdio.
non darei troppo peso a questa dichiarazione di lemond.
in fondo dietro ai 4 che si giocarono il titolo arrivò un discreto gruppo (una trentina) a una manciata di secondi.
non ci fu insomma una grande selezione, ma ci vorranno un altro paio di stagioni perché l'epo diventi tanto capillare da poterne diventare la spiegazione. (poi chiaro si usavano altre cose)
più semplicemente penso che lemond aveva già finito in calando il tour e al mondiale arrivò cotto.
(con questo non voglio dare patenti a tizio o caio, soltanto dire che l'opinione di un corridore in quel momento chiaramente fuori forma - almeno per me - non può essere un parametro)


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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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Alcune precisazioni.
nel 97, se la memoria non mi inganna, fu una delle poche tappe in cui l'Alpe fu preceduta dal nulla dal punto di vista altimetrico.Da tenere conto confrontando i tempi di Pantani.
Lo stesso arrivo', se non erro anche a 57 da ematocrito.
Ma il campione degli sbalzi era Chiappucci che dal 40 arrivava a 60..di quelli che si sanno..ovviamente.


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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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Stefan Denifl è stato fermato per doping ematico, sicuramente questo è il motivo della rinuncia al contratto con la CCC.
https://tirol.orf.at/news/stories/2967760/


castelli
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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dietzen ha scritto: sabato 2 marzo 2019, 14:20
castelli ha scritto: sabato 2 marzo 2019, 9:44 mah. lemond si ritirò dal mondiale di stoccarda affermando il ritmo folle di quelli che tiravano. il mondiale lo vinse bugno che viene preso ad esempio di atleta con ematocrito alto naturale percui svantaggiato dall'epo.
domanda: se bugno è uno di quelli sfigati dall epo con incrementi di percentuali da più europa alle politiche perchè lemond dice che vanno in moto?
capisco il 34 di chiappa che arriva a 52. ma bugno è talento. è alto di natura, perdio.
non darei troppo peso a questa dichiarazione di lemond.
in fondo dietro ai 4 che si giocarono il titolo arrivò un discreto gruppo (una trentina) a una manciata di secondi.
non ci fu insomma una grande selezione, ma ci vorranno un altro paio di stagioni perché l'epo diventi tanto capillare da poterne diventare la spiegazione. (poi chiaro si usavano altre cose)
più semplicemente penso che lemond aveva già finito in calando il tour e al mondiale arrivò cotto.
(con questo non voglio dare patenti a tizio o caio, soltanto dire che l'opinione di un corridore in quel momento chiaramente fuori forma - almeno per me - non può essere un parametro)
certo è sempre un insieme di fattori, di circostanze e si possono interpretare in molti modi il fatto che uno della classe di lemond non possa chiudere un gap di 30 secondi (non all'ultimo giro...). è possibile benissimo che non fosse in giornata anche se lui non menziona il fatto dicendo che era a tutta.
alcuni parlano di epo con la vittoria di bugno alla sanremo del 90, con chiappucci nel 91, gli italiani che hanno un approccio scientifico all'uso eppoi l'allargamento negli anni seguenti a tutti etc chiaramente ognuno la vede come vuole ed anche io penso sia un insieme di situazioni a dare il quadro alla vicenda di quegli anni.


minuto 3:


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mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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IlLince ha scritto: domenica 3 marzo 2019, 9:22 Stefan Denifl è stato fermato per doping ematico, sicuramente questo è il motivo della rinuncia al contratto con la CCC.
https://tirol.orf.at/news/stories/2967760/
era stata data la rinuncia al contratto del corridore come dovuta a motivi personali.
è chiaro che avendo questo tipo di notizie ufficiali eppoi vedere quello che c'è sotto (a quanto pare) non aiuta ad avere un quadro di come funzioni il tutto. quindi errori in un senso o in un altro di noi appassionati fuori dal giro (parlo inanzitutto per me) ci stanno tutti.

possiamo solo intuire, andare a naso. niente altro.


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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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castelli ha scritto: domenica 3 marzo 2019, 9:38
certo è sempre un insieme di fattori, di circostanze e si possono interpretare in molti modi il fatto che uno della classe di lemond non possa chiudere un gap di 30 secondi (non all'ultimo giro...). è possibile benissimo che non fosse in giornata anche se lui non menziona il fatto dicendo che era a tutta.
alcuni parlano di epo con la vittoria di bugno alla sanremo del 90, con chiappucci nel 91, gli italiani che hanno un approccio scientifico all'uso eppoi l'allargamento negli anni seguenti a tutti etc chiaramente ognuno la vede come vuole ed anche io penso sia un insieme di situazioni a dare il quadro alla vicenda di quegli anni.
nel 90/91 qualcuno che usava l'epo di sicuro esisteva (qualche olandese penso già alla fine degli ottanta). poi nel biennio successivo si capì meglio come sfruttarlo e si trovano casi lampanti di corridori di secondo piano o gregari che cominciano a vincere e si piazzano nelle classiche e nei grandi giri. intorno al 95 le conoscenze ormai sono diffuse in tutto il gruppo (per quanto comunque essere seguiti da un medico capace faceva ancora la differenza).
questa in estrema (e purtroppo troppo semplicistica) sintesi come interpreto io quel periodo.
e per questo, tornano al caso specifico, sono ragionevolmente sicuro che quel giorno lemond ebbe una banale controprestazione.


castelli
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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una mini puerto in austria.

https://www.krone.at/1875513

se dopo tutti i casini che ci sono stati in 20 anni si ricorre ancora al blood doping bisogna ripensare il meccanismo sanzionatorio.
perchè anche preidler è un medio calibro come ruffoni pirazzi etc etc. questa storia che nonostante il doping ti piazzi 30 esimo ha poco senso logico.
questi ciclisti hanno meno di 30 anni sono amici si conoscono tra loro e probabilmente parlano tra loro all'interno e all'esterno delle loro squadre. il sistema è ancora diffuso.
se in 20 anni non cambia nulla c'è bisogno di fare chiarezza e non pulizia. prima chiarezza ed essere sinceri perché come scritto sopra è poco credibile che uno si dopi e non abbia risultati. voglio dire rischia molto...troppo, a mio avviso


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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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basta che dall'austria 'sta storia sconfini in germania con qualche nome grosso.
verebbe giù tutto per l'importanza del mercato ciclistico (sponsorizzazioni) del paese e per il fatto di aver approvato una normativa antidoping abbastanza dura negli ultimi tempi.


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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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castelli ha scritto: domenica 3 marzo 2019, 9:45
IlLince ha scritto: domenica 3 marzo 2019, 9:22 Stefan Denifl è stato fermato per doping ematico, sicuramente questo è il motivo della rinuncia al contratto con la CCC.
https://tirol.orf.at/news/stories/2967760/
era stata data la rinuncia al contratto del corridore come dovuta a motivi personali.
è chiaro che avendo questo tipo di notizie ufficiali eppoi vedere quello che c'è sotto (a quanto pare) non aiuta ad avere un quadro di come funzioni il tutto. quindi errori in un senso o in un altro di noi appassionati fuori dal giro (parlo inanzitutto per me) ci stanno tutti.

possiamo solo intuire, andare a naso. niente altro.
Volendo fare un pò di dietrologia, il motivo della risoluzione di contratto potrebbe essere questo, ma non è assolutamente detto. Cioè, Denifl rinuncia al contratto in dicembre, poco prima di natale. Il 1° di marzo viene fuori sta bomba dall'austria. Sono passati più di due mesi. Se il vero motivo fosse questo, vuol dire che Denifl già sapeva che due mesi dopo, durante i mondiali di sci nordico, sarebbe arrivata la retata o che il corridore era comunque a conoscenza di un'idagine antidoping su una serie di sportivi austriaci e non. Possibile, ma mi pare strano.


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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 4 marzo 2019, 10:25
castelli ha scritto: domenica 3 marzo 2019, 9:45
IlLince ha scritto: domenica 3 marzo 2019, 9:22 Stefan Denifl è stato fermato per doping ematico, sicuramente questo è il motivo della rinuncia al contratto con la CCC.
https://tirol.orf.at/news/stories/2967760/
era stata data la rinuncia al contratto del corridore come dovuta a motivi personali.
è chiaro che avendo questo tipo di notizie ufficiali eppoi vedere quello che c'è sotto (a quanto pare) non aiuta ad avere un quadro di come funzioni il tutto. quindi errori in un senso o in un altro di noi appassionati fuori dal giro (parlo inanzitutto per me) ci stanno tutti.

possiamo solo intuire, andare a naso. niente altro.
Volendo fare un pò di dietrologia, il motivo della risoluzione di contratto potrebbe essere questo, ma non è assolutamente detto. Cioè, Denifl rinuncia al contratto in dicembre, poco prima di natale. Il 1° di marzo viene fuori sta bomba dall'austria. Sono passati più di due mesi. Se il vero motivo fosse questo, vuol dire che Denifl già sapeva che due mesi dopo, durante i mondiali di sci nordico, sarebbe arrivata la retata o che il corridore era comunque a conoscenza di un'idagine antidoping su una serie di sportivi austriaci e non. Possibile, ma mi pare strano.
Tutto puó essere, ma penso che questa operazione sia stata programmata da mesi, anche perché non avrebbe senso per Denifl, dopo aver rinunciato al contratto con la CCC, farsi le trasfusioni solamente per allenamento.


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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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castelli ha scritto: lunedì 4 marzo 2019, 9:35 basta che dall'austria 'sta storia sconfini in germania con qualche nome grosso.
verebbe giù tutto per l'importanza del mercato ciclistico (sponsorizzazioni) del paese e per il fatto di aver approvato una normativa antidoping abbastanza dura negli ultimi tempi.
Infatti, alla fine dell´articolo, Preidel dice che pensa che lo scandalo si alzerà a livello internazionale. Stiamo a vedere.


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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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IlLince ha scritto: lunedì 4 marzo 2019, 12:06
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 4 marzo 2019, 10:25
castelli ha scritto: domenica 3 marzo 2019, 9:45

era stata data la rinuncia al contratto del corridore come dovuta a motivi personali.
è chiaro che avendo questo tipo di notizie ufficiali eppoi vedere quello che c'è sotto (a quanto pare) non aiuta ad avere un quadro di come funzioni il tutto. quindi errori in un senso o in un altro di noi appassionati fuori dal giro (parlo inanzitutto per me) ci stanno tutti.

possiamo solo intuire, andare a naso. niente altro.
Volendo fare un pò di dietrologia, il motivo della risoluzione di contratto potrebbe essere questo, ma non è assolutamente detto. Cioè, Denifl rinuncia al contratto in dicembre, poco prima di natale. Il 1° di marzo viene fuori sta bomba dall'austria. Sono passati più di due mesi. Se il vero motivo fosse questo, vuol dire che Denifl già sapeva che due mesi dopo, durante i mondiali di sci nordico, sarebbe arrivata la retata o che il corridore era comunque a conoscenza di un'idagine antidoping su una serie di sportivi austriaci e non. Possibile, ma mi pare strano.
Tutto puó essere, ma penso che questa operazione sia stata programmata da mesi, anche perché non avrebbe senso per Denifl, dopo aver rinunciato al contratto con la CCC, farsi le trasfusioni solamente per allenamento.
Che l'operazione fosse preparata da mesi è cosa certa. Quando vanno così a botta sicura, vuol dire che hanno già da tempo un sacco di informazioni (o di indizi). Su questo non ci piove.
Quel che mi pare strano invece è che Denifl fosse già a conoscenza della questione oltre due mesi prima. Questo si che non mi convince.
Ha un fratello neall polizia austriaca? Beh, non credo. :D
Magari era stato già beccato in autunno e quindi anche per evitare che il polverone s'alzasse in un secondo momento e in modo fragoroso, ha deciso di mettersi da parte prima in maniera preventiva.


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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 4 marzo 2019, 13:56
IlLince ha scritto: lunedì 4 marzo 2019, 12:06
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 4 marzo 2019, 10:25

Volendo fare un pò di dietrologia, il motivo della risoluzione di contratto potrebbe essere questo, ma non è assolutamente detto. Cioè, Denifl rinuncia al contratto in dicembre, poco prima di natale. Il 1° di marzo viene fuori sta bomba dall'austria. Sono passati più di due mesi. Se il vero motivo fosse questo, vuol dire che Denifl già sapeva che due mesi dopo, durante i mondiali di sci nordico, sarebbe arrivata la retata o che il corridore era comunque a conoscenza di un'idagine antidoping su una serie di sportivi austriaci e non. Possibile, ma mi pare strano.
Tutto puó essere, ma penso che questa operazione sia stata programmata da mesi, anche perché non avrebbe senso per Denifl, dopo aver rinunciato al contratto con la CCC, farsi le trasfusioni solamente per allenamento.
Che l'operazione fosse preparata da mesi è cosa certa. Quando vanno così a botta sicura, vuol dire che hanno già da tempo un sacco di informazioni (o di indizi). Su questo non ci piove.
Quel che mi pare strano invece è che Denifl fosse già a conoscenza della questione oltre due mesi prima. Questo si che non mi convince.
Ha un fratello neall polizia austriaca? Beh, non credo. :D
Magari era stato già beccato in autunno e quindi anche per evitare che il polverone s'alzasse in un secondo momento e in modo fragoroso, ha deciso di mettersi da parte prima in maniera preventiva.
A dire il vero, mio cognato è nella Polizia ad Innsbruck :D, ma non centra nulla con questa operazione. Vivendo in Tirolo ho letto diverse interviste dei giornali locali a Denifl al momento della firma con la CCC, ed era veramente entusiasta di poter fare il Tour de France, poi dopo circa un mese la notizia dell´abbandono della squadra per motivi personali. Nel frattempo nessuna notizia o commento di lui.
A mio parere lo avevano giá avvisato.
Un´altra cosa, il medico tedesco che si occupava dei fondisti, di Denifl e Preidler, aveva giá lavorato con la Gerolsteiner. Penso che presto usciranno altri nomi.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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IlLince ha scritto: lunedì 4 marzo 2019, 16:00
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 4 marzo 2019, 13:56
IlLince ha scritto: lunedì 4 marzo 2019, 12:06
Tutto puó essere, ma penso che questa operazione sia stata programmata da mesi, anche perché non avrebbe senso per Denifl, dopo aver rinunciato al contratto con la CCC, farsi le trasfusioni solamente per allenamento.
Che l'operazione fosse preparata da mesi è cosa certa. Quando vanno così a botta sicura, vuol dire che hanno già da tempo un sacco di informazioni (o di indizi). Su questo non ci piove.
Quel che mi pare strano invece è che Denifl fosse già a conoscenza della questione oltre due mesi prima. Questo si che non mi convince.
Ha un fratello neall polizia austriaca? Beh, non credo. :D
Magari era stato già beccato in autunno e quindi anche per evitare che il polverone s'alzasse in un secondo momento e in modo fragoroso, ha deciso di mettersi da parte prima in maniera preventiva.
A dire il vero, mio cognato è nella Polizia ad Innsbruck :D, ma non centra nulla con questa operazione. Vivendo in Tirolo ho letto diverse interviste dei giornali locali a Denifl al momento della firma con la CCC, ed era veramente entusiasta di poter fare il Tour de France, poi dopo circa un mese la notizia dell´abbandono della squadra per motivi personali. Nel frattempo nessuna notizia o commento di lui.
A mio parere lo avevano giá avvisato.
Si, può essere. Per quello facevo la battuta sul fratello in polizia :D
IlLince ha scritto: lunedì 4 marzo 2019, 16:00 Un´altra cosa, il medico tedesco che si occupava dei fondisti, di Denifl e Preidler, aveva giá lavorato con la Gerolsteiner. Penso che presto usciranno altri nomi.
Temo anche io che sia alle porte qualche altra scossa di terremoto.


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andriusskerla
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

Messaggio da leggere da andriusskerla »

IlLince ha scritto: lunedì 4 marzo 2019, 16:00 Un´altra cosa, il medico tedesco che si occupava dei fondisti, di Denifl e Preidler, aveva giá lavorato con la Gerolsteiner. Penso che presto usciranno altri nomi.
La Gerolsteiner ha chiuso più di 10 anni fa e i dubbi sui loro corridori (dovuti al fatto che quasi tutti hanno iniziato ad andare più piano negli anni successivi) erano già emersi. Non penso che quest'inchiesta possa andare tanto indietro nel tempo.


IlLince
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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andriusskerla ha scritto: lunedì 4 marzo 2019, 17:02
IlLince ha scritto: lunedì 4 marzo 2019, 16:00 Un´altra cosa, il medico tedesco che si occupava dei fondisti, di Denifl e Preidler, aveva giá lavorato con la Gerolsteiner. Penso che presto usciranno altri nomi.
La Gerolsteiner ha chiuso più di 10 anni fa e i dubbi sui loro corridori (dovuti al fatto che quasi tutti hanno iniziato ad andare più piano negli anni successivi) erano già emersi. Non penso che quest'inchiesta possa andare tanto indietro nel tempo.
Intendo che aveva lavorato alla Gerolsteiner e che attualmente si occupava di Denifl e Preidler. Presumo che non siano gli unici che abbiano avuto a che fare con questo medico.


Winter
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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purtroppo dubito che andassero solo austriaci..
nei dintorni di Erfurt abitano alcuni campioni tedeschi :( (speriamo in bene)

tra l'altro Denifl è il cognato di Georg Totschnig (che correva in Gerolsteiner..)


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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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Winter ha scritto: lunedì 4 marzo 2019, 18:06 purtroppo dubito che andassero solo austriaci..
nei dintorni di Erfurt abitano alcuni campioni tedeschi :( (speriamo in bene)

tra l'altro Denifl è il cognato di Georg Totschnig (che correva in Gerolsteiner..)
Oggi, qui in Austria, riportavano che ci sarebbero altre 40 sacche ancora senza nome trovate al medico tedesco. Quali sarebbero i tedeschi della zona di Erfurt? Schachmann?


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nemecsek.
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale

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IlLince ha scritto: lunedì 4 marzo 2019, 20:48
Winter ha scritto: lunedì 4 marzo 2019, 18:06 purtroppo dubito che andassero solo austriaci..
nei dintorni di Erfurt abitano alcuni campioni tedeschi :( (speriamo in bene)

tra l'altro Denifl è il cognato di Georg Totschnig (che correva in Gerolsteiner..)
Oggi, qui in Austria, riportavano che ci sarebbero altre 40 sacche ancora senza nome trovate al medico tedesco. Quali sarebbero i tedeschi della zona di Erfurt? Schachmann?
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