Il doping degli anni '90

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Belluschi M.
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Il doping degli anni '90

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Admin ha scritto:E allora perché non viene aperto in questa sezione un thread dedicato a qualche contemporaneo del Pirata? Che so... un thread intitolato "Paolo Savoldelli"; o "Gianni Bugno"; o "Maurizio Fondriest"; o "Laurent Jalabert"; o "Pavel Tonkov"?.
Credo sia un'obiezione corretta.
Quindi in questo thread si potrà parlare di tutte le fattispecie del doping inerenti agli anni '90.


meriadoc
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Re: Il doping degli anni '90

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ma anche no


Kruijswijk... il resto è noia

"Siamo in gennaio, siamo in Australia ma per me questo e' il successore di Froome nell'albo d'oro della grand boucle.."
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aria
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Re: Il doping degli anni '90

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Direi, non solo del ciclismo ma anche degli altri sport.
Ad esempio che dire di Manuela di Centa?


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Subsonico
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Re: Il doping degli anni '90

Messaggio da leggere da Subsonico »

Io l'ho sempre detto che negli anni 10 ci sarebbe stato il revival anni '90.
"Tanta nostalgia degli anni '90, Quando il mondo era l'arca e noi eravamo Noè"


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Frenk
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Re: Il doping degli anni '90

Messaggio da leggere da Frenk »

Scrivi DOTT. CONCONI / MOSER su google e trovi sicuramente qualcosa d interessante. Conconi è il padre ( se non biologico, quantomeno chimico ) del dott. Ferrari. Moser è stato la sua prima grande cavia. Modificare i valori del sangue non era considerato doping. Un anfetamina era doping, l EPO no.

Ho trovato anche la lista dei principali atleti inseriti nel DBLAB


"Il numero degli atleti i cui dati sono inseriti nel file DBLAB è tuttavia notevolmente maggiore (470 secondo quanto riportato dalla sentenza del Tribunale di Ferrara).
Insieme a Conconi, Casoni, e Grazzi [modifica]
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nino58
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Re: Il doping degli anni '90

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Frenk ha scritto:Scrivi DOTT. CONCONI / MOSER su google e trovi sicuramente qualcosa d interessante. Conconi è il padre ( se non biologico, quantomeno chimico ) del dott. Ferrari. Moser è stato la sua prima grande cavia. Modificare i valori del sangue non era considerato doping. Un anfetamina era doping, l EPO no.

Ho trovato anche la lista dei principali atleti inseriti nel DBLAB


"Il numero degli atleti i cui dati sono inseriti nel file DBLAB è tuttavia notevolmente maggiore (470 secondo quanto riportato dalla sentenza del Tribunale di Ferrara).
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Ops.
Non c'è il Guappo.
Allora Lance era estraneo alle frequentazioni con Ferrari !!!!
Che cattivone quel Simeoni lì.


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Re: Il doping degli anni '90

Messaggio da leggere da Strong »

conconi, nino...si parla di conconi e degli anni 90.
il tuo incubo lo facciamo rientrare nel file "ferrari" e nel decennio seguente
ok?

in termini di doping, gli anni '90, sono sicuramente stati i peggiori (o migliori) ma quelli che ci hanno regalato lo spettacolo migliore
ci sarebbe da riflettere molto....


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Subsonico
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Re: Il doping degli anni '90

Messaggio da leggere da Subsonico »

Strong ha scritto:conconi, nino...si parla di conconi e degli anni 90.
il tuo incubo lo facciamo rientrare nel file "ferrari" e nel decennio seguente
ok?

in termini di doping, gli anni '90, sono sicuramente stati i peggiori (o migliori) ma quelli che ci hanno regalato lo spettacolo migliore
ci sarebbe da riflettere molto....
Ci credo che erano spettacolari, si narra che il corridore che si fece tutta la notte pedalando sui rulli prima dell'Amstel Gold Race pompasse al ritmo di "This is the rythm of the night"...tutt'altra storia rispetto al rigido rigore imposto dalla decadenza dell'house negli anni zero! Ogni estate sempre la stessa musica...per 7 anni di fila!


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Re: Il doping degli anni '90

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Subsonico ha scritto:
Strong ha scritto:conconi, nino...si parla di conconi e degli anni 90.
il tuo incubo lo facciamo rientrare nel file "ferrari" e nel decennio seguente
ok?

in termini di doping, gli anni '90, sono sicuramente stati i peggiori (o migliori) ma quelli che ci hanno regalato lo spettacolo migliore
ci sarebbe da riflettere molto....
Ci credo che erano spettacolari, si narra che il corridore che si fece tutta la notte pedalando sui rulli prima dell'Amstel Gold Race pompasse al ritmo di "This is the rythm of the night"...tutt'altra storia rispetto al rigido rigore imposto dalla decadenza dell'house negli anni zero! Ogni estate sempre la stessa musica...per 7 anni di fila!
senza infortuni ed incidenti avremmo assistito al dominio del pirata dal 94 in poi.
non dimenticare che dal 90 al 95 abbiamo ammirato il "fratello" europeo dell'incubo di nino
quello però andava bene a tutti anche se pesava 80 kg e spianava le salite?
evidentemente si....


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Re: Il doping degli anni '90

Messaggio da leggere da nino58 »

Strong ha scritto:conconi, nino...si parla di conconi e degli anni 90.
il tuo incubo lo facciamo rientrare nel file "ferrari" e nel decennio seguente
ok?

in termini di doping, gli anni '90, sono sicuramente stati i peggiori (o migliori) ma quelli che ci hanno regalato lo spettacolo migliore
ci sarebbe da riflettere molto....
Posso assicurare che il Guappo non mi ha mai dato questo genere di problemi.
Certamente non incubi, solo un po' di inevitabile disgusto (fin dal primo momento, alla Coppa Bernocchi del '93 , la settimana prima che diventasse Campione del Mondo) : aveva occhi che non mi piacevano.
Sembra, invece, che tu non riesca a scacciare i fantasmi.


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Re: Il doping degli anni '90

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Strong ha scritto:
non dimenticare che dal 90 al 95 abbiamo ammirato il "fratello" europeo dell'incubo di nino
quello però andava bene a tutti anche se pesava 80 kg e spianava le salite?
evidentemente si....
True Story.


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Re: Il doping degli anni '90

Messaggio da leggere da Belluschi M. »

nino58 ha scritto: Certamente non incubi, solo un po' di inevitabile disgusto (fin dal primo momento, alla Coppa Bernocchi del '93 , la settimana prima che diventasse Campione del Mondo) : aveva occhi che non mi piacevano.
Sembra, invece, che tu non riesca a scacciare i fantasmi.
A proposito di Oslo 1993, volevo chiedere a tutti coloro che non ritengono Armstrong un CAMPIONE a prescindere del doping, se anche in quel caso valeva la loro fantomatica tesi che era il più dopato del gruppo con divario rilevante su tutti gli altri (tesi a mio modo di vedere falsa).


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Re: Il doping degli anni '90

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Belluschi M. ha scritto:
nino58 ha scritto: Certamente non incubi, solo un po' di inevitabile disgusto (fin dal primo momento, alla Coppa Bernocchi del '93 , la settimana prima che diventasse Campione del Mondo) : aveva occhi che non mi piacevano.
Sembra, invece, che tu non riesca a scacciare i fantasmi.
A proposito di Oslo 1993, volevo chiedere a tutti coloro che non ritengono Armstrong un CAMPIONE a prescindere del doping, se anche in quel caso valeva la loro fantomatica tesi che era il più dopato del gruppo con divario rilevante su tutti gli altri (tesi a mio modo di vedere falsa).
Nessuno lo ritiene un non-campione.
E' che chi non si mette le fette di salame sugli occhi lo ritiene il corridore ciclista più paraculato della Storia, oltre che il più arrogante.


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Re: Il doping degli anni '90

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nino58 ha scritto: Nessuno lo ritiene un non-campione.
Settimana scorsa un utente (Morris) ha paragonato Armstrong senza doping a un amatore, quindi la tua assunzione "nessuno" è sbagliata.
nino58 ha scritto: E' che chi non si mette le fette di salame sugli occhi lo ritiene il corridore ciclista più paraculato della Storia, oltre che il più arrogante.
Mah, arrogante può anche darsi. Ma è una qualità che ritengo irrilevante nei miei giudizi sul ciclismo. Uno può essere pure un assassino nella vita fuori dai pedali, ma se mi piace come corridore tifo per lui allo stesso.
Paraculato non sono sicuro al 100%. Non fosse altro per il fatto che lui dopo anni il suo bello sputtanamento lo sta ricevendo, mentre diversi colleghi finiranno nella tomba da gente integerrima, almeno per ciò che concerne il giudizio dell'uomo comune.


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Re: Il doping degli anni '90

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Belluschi M. ha scritto:Paraculato non sono sicuro al 100%.
Paraculato al 101 % .


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Re: Il doping degli anni '90

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nino58 ha scritto: E' che chi non si mette le fette di salame sugli occhi lo ritiene il corridore ciclista più paraculato della Storia, oltre che il più arrogante.
più paraculato della storia non mi sembra visto che gli hanno tolto tutti i tour "sulla fiducia"
riis mi sembra molto ma molto più paraculato di Armstrong (tanto per citarne uno)
ammette il doping, gli lasciano il tour e tutte le vittorie e gli permettono ancora di essere a capo di un team :boh:

tra i più arroganti hai ragione, ma di campioni non arroganti, sbruffoni, pieni di se ecc ecc ne ricordo pochi
tutti a modo loro avevano alcune di queste caratteristiche che a te non piacciono ed ognuno le esternava a suo modo

da sportivo ti dico che senza certe doti fatichi a raggiungere certi livelli e soprattutto fatichi a rimanerci, a quei livelli, rischiando di trovarti ogni tre per due con il culo a terra.


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Re: Il doping degli anni '90

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quella lista ci restituisce un mito: non c'è la Belmondo,
praticamente unica negli sport di fatica a vincere in quegli anni senza figurare tra i conconisti.


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Re: Il doping degli anni '90

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Strong ha scritto:
nino58 ha scritto: E' che chi non si mette le fette di salame sugli occhi lo ritiene il corridore ciclista più paraculato della Storia, oltre che il più arrogante.
più paraculato della storia non mi sembra visto che gli hanno tolto tutti i tour "sulla fiducia"
E, per ora, solo paraculato.
E' chiaro che quello che deve ancora saltare fuori sposterebbe la questione dal campo dei favori a quello della corruzione.
Che è quello che interessa sapere.


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Re: Il doping degli anni '90

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Maìno della Spinetta ha scritto:quella lista ci restituisce un mito: non c'è la Belmondo,
praticamente unica negli sport di fatica a vincere in quegli anni senza figurare tra i conconisti.

Il mito Belmondo non l'abbiamo mai perso, quindi chi deve restituircelo ? ;)


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Re: Il doping degli anni '90

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da quella lista è abbastanza evidente il doping di squadra della Gewiss e della Carrera
a dimostrazione del fatto che, anche a quei tempi, si preferiva andare sul sicuro


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Morris

Re: Il doping degli anni '90

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Uno che pensa che il doping sia un fenomeno circoscritto agli anni ’90, o batte il chiodo continuamente sulle alchimie di quella decade, o è un ignorante, o è un provocatore, o un venduto, servo e genuflesso alle imperanti linee dell’ipocrisia che tanto ci cosparge e ci vuole padroneggiare, o è un potenziale idiota, magari con laurea. Ogni aspetto della vita e delle azioni umane, nel corso dei secoli, presenta una genesi e subisce evoluzioni, talvolta confuse come conclusioni o rarefazioni. Insistere nella differenzazione, zoomando sempre e comunque un singolo tassello di quel percorso, come perno delle disquisizioni, significa non farsi una ragione del perché “quel tema” abbia avuto nascita, ed ancor più si allontanano le eventuali ricerche di una risoluzione, ammesso ci possa essere. La visione globale dell’oggetto è essenziale, sempre, perché ne testimonia verità profonda, prendendo dalla metafisica il valore sommo che serve per giungere al possesso reale dell’argomento-problema-oggetto. Il resto sono percorsi, empiristici o scientifico-matematici di rilevamento, che possono divenire specchietti confondenti se presi a segmento isolato sulla lunghissima retta del tema. Il doping è uno stereotipo di quanto sopra.
Le alchimie sono iniziate nel 776 a.C. con le prime Olimpiadi dell’antica Grecia e si sono manifestate nel corso degli anni, con tanto di proibizionismo, quindi primo rudimentale antidoping, relativamente ad alcol, semi di sesamo, carne, controllo sulle incredibili pomate provenienti dalla Tracia, nonché sul primo segno evidente di spinta ormonale, consistente nel mangiarsi testicoli crudi di animali vivi. Tutto questo, e non solo, prima del 393 a.C., ovvero la data conosciuta della soppressione dei Giochi antichi.
S’è poi giunti senza controllo alcuno, all’epoca moderna iniziata nel 1896, con sviluppi sempre più diffusi di vera e propria droga, o di sostanze particolarmente ergogeniche, o atte ad alzare la soglia della fatica, in sostanza stimolanti, come la stricnina, i cui effetti potevano essere deleteri anche nello stesso esaurimento del singolo atto sportivo. Conseguentemente, si son visti eroi crollare, proprio per l’uso di quella sostanza e che poi la storia li abbia santificati come tali, non è altri che una conseguenza dell’ignoranza, o della volontà di creare altri processi simpatetici per definire e innalzare la pratica sportiva. La crescita oceanica nell’uso e nella diffusione dell’intera famiglia degli stimolanti come un vero fenomeno di massa, aprì l’istituzionalizzazione dell’antidoping, poco dopo la metà degli anni sessanta, quando già, però, si usavano ormoni introvabili nelle urine ed erano largamente in uso altrettanto introvabili stimolanti la corteccia surrenale. L’ingresso della ricerca e dei medici (già prima della nascita dell’antidoping), che sono innanzitutto atti alla cura, quindi pure “distributori” di farmaci, e non certo votati alla preparazione fisica, vizio tendenziale di forma che è poi stato causa di tanti mali dello sport, ha portato al cosiddetto doping ematico degli anni ’80 e ‘90, ma la ricerca dopante ha continuato imperterrita anche su altri fronti. Ed infatti, oggi, nonostante i supposti successi dell’antidoping, s’è passati a qualcosa di ancor più pesante e tangibile, definibile nell’universo genetico e non solo, che bypassa anche il cosiddetto passaporto biologico. Basta osservare. Quindi, lepre-doping e cacciatore-antidoping, continuano la loro corsa dove la lepre non sarà mai presa dal cacciatore. Ciò non stravolge nulla di quanto dibattuto e scritto qui, sull’opportunità o meno di continuare la guerra alle alchimie, quindi prima di questo thread inutile, nato al solo scopo di creare una “sorta di amnistia” per l’Impostore, sotto forma di “così facevan tutti quindi vinceva il più forte”. Le cose non stavano e non stanno così, perché “sportivamente” solo il citato soggetto (al tipo che mi ha chiesto di non usare questo termine perché offensivo, prima di avviare su di lui l’ignore list, cosa che non ho fatto per nessun utente, rispondo che sono italiano ed uso la lingua italiana), ha potuto godere. E tutto nacque sulla spinta-copertura essa stessa innalzante, d’una malattia sopraggiunta (paventante casistica e tipologia, di chi, nell’età del pieno sviluppo, si rimpinza di ormoni e ci sono diversi casi….), come strumento-progetto per scopi non solo sportivi, attraverso un ruolo tutto suo, assimilabile in chi è padrone, o membro di una elaborazione reale, tangibile, concreta, del “mistero della santissima Trinità”. Nelle epoche precedenti ci sono stati degli “scalini”, come ho scritto ancora, qui (prima dell’avvento di taluni “montatelli”), ma erano il frutto di autonome scoperte dei ricercatori del doping, spesso pure fortuite e limitate in termini di tempo. Oggi, invece, c’è un sospetto più numeroso, ma solo perché alle spalle, è appunto nata e sorta quella Trinità che ha progettato una sua entità sulla bicicletta, chiamata Impostore, e che ha fatto scuola per chi ha occhi. Che poi si veda l’agnomen ufficiale di costui allo stesso livello ciclistico di un Indurain, come qui s’è letto, è da gente, si è no, da seconda elementare in fatto di ciclismo.


Morris

Re: Il doping degli anni '90

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Belluschi M. ha scritto: Settimana scorsa un utente (Morris) ha paragonato Armstrong senza doping a un amatore, quindi la tua assunzione "nessuno" è sbagliata.
Egregio signorino dispensatore di insegnamenti dall’alto di somma cultura di caduta divina, i dati dicono che il tuo campionissimo, ha impiegato in una maratona, pur con alle spalle affinità sportive di settore, ed una genesi d’atleta fondata anche sul triathlon, dove insiste da sempre la componente podistica, un quarto d’ora in più del qui presente Euge Rambler. Un tipo, il forumista, alle prime esperienze di questo carattere e con la fama di essere un soggetto “dall’ematocrito claudicante”. Inoltre conosco, perché tanti sono stati miei atleti, autentici modesti, donne comprese, che al signor Lance Armstrong han dato palate di minuti su quel versante. Ognuno è libero di circostanziare e considerare quel dato come vuole, ma è altrettanto indubbio che i fatti-risultanze, non depongano a favore del tuo idolo. Ed in quanto alla personale collocazione dell’Impostore nella storia del ciclismo, come già scritto qui tanto tempo fa non vado oltre al …… campione da corse di un giorno che è stato fino all’estate del 1996, ma che per me non entra fra i primi 40 del lungo romanzo del pedale. La carriera ciclistica seguente il 1998, fino al 2010, è un’altra "cosa", che appartiene alle finzioni: ad un Toro Moreno nella sostanza sportiva, come da film del 1956, sublimata, a differenza del citato, nel potere di un sommo padrone, come da esempi a migliaia nel "ramingare" umano. Tutta roba adatta ai beccaccini. Tra l’altro, come ho detto ancora, sui tentacoli che s’era costruito e sulla sua realtà d’uomo, s’è scoperto ancora poco. Fra qualche lustro, parecchi di quelli che oggi mi odiano, avranno modo di dire che avevo ragione.
Adios!


Morris

Re: Il doping degli anni '90

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Maìno della Spinetta ha scritto:quella lista ci restituisce un mito: non c'è la Belmondo,
praticamente unica negli sport di fatica a vincere in quegli anni senza figurare tra i conconisti.
Maino, sei troppo intelligente e bravo, per prendere una lista monca, parzialissima e solo datata anni ’90, quando il “ferrarismo conconiano” era in auge da almeno un lustro ed era trasversale allo sport italiano, per innalzare una campionessa che merita quell’inchino, a cui m’associo. Quella lista è un altro malizioso segno dell’infelicità e dell’inutilità sul tema doping, di questo thread. Tanti di quelli che andavano a Ferrara, lì non ci sono, ad esempio tutti quelli degli anni ’80. Mancano soggetti di interi sport, calcio compreso. Sono amico di un campione che pur avendo vinto tanto a livello internazionale, pagò non poco l’esser stato il più in vista del suo settore, che ripudiava la strada ferrarese. Di quello sport nessuno è in quell’elenco, perlomeno da una veloce lettura.
La Belmondo è stata immensa, contrariamente alla rivale.... che non valeva la metà di una madre che prima o poi diventerà famosa…… per la figlia e di un talento enorme che viveva e vive in Val di Non. La Belmondo è storia per chiunque ami stile, bellezza e tangibilità. Una così grande, da spingere ... a miglior fortuna un’altra rivale, stavolta di gioventù, che poi divenne simbolo di altra disciplina….
Ciao!


Belluschi M.
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Re: Il doping degli anni '90

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Morris ha scritto:
i dati dicono che il tuo campionissimo, ha impiegato in una maratona, pur con alle spalle affinità sportive di settore, ed una genesi d’atleta fondata anche sul triathlon, dove insiste da sempre la componente podistica, un quarto d’ora in più del qui presente Euge Rambler. Un tipo, il forumista, alle prime esperienze di questo carattere e con la fama di essere un soggetto “dall’ematocrito claudicante”. Inoltre conosco, perché tanti sono stati miei atleti, autentici modesti, donne comprese, che al signor Lance Armstrong han dato palate di minuti su quel versante. Ognuno è libero di circostanziare e considerare quel dato come vuole, ma è altrettanto indubbio che i fatti-risultanze, non depongano a favore del tuo idolo.
I dati vanno anche circostanziati al fine di avere una tesi credibile.
La tua non lo è affatto e ti spiego immediatamente i motivi:

concordo sul fatto che vi sia affinità tra ciclismo e corsa a piedi, ancor di più (per palesi motivi) col triathlon, ma Armstrong corse quella maratona da 2h59' e rotti nel 2006, nelle seguenti condizioni:
1) attività ad alti livelli abbandonata da 15 mesi. Che sembrano pochi, ma per ciò che concerne l'esercizio aerobico sono un abisso, specie se ci si lascia andare fisicamente. E qui arriviamo al punto 2.

2) Situazione di sovrappeso rispetto a quando dominava i Tour. Si parlava di qualcosa come 10Kg, che non sono per niente pochi. Anche perché, evidentemente, saranno stati sicuramente 10Kg di massa grassa.

3) Preparazione pressapochista. Mi risulta che arrivò alla maratona preparandosi in modo tutt'altro che certosino. E pure per un uomo che ha rendite aerobiche incredibile non è facile sfangare l'ostica distanza della maratona.
Si fosse buttato sulla mezza, sarebbe andato in proporzione sicuramente meglio. Tra l'altro corse nel percorso di New York, che non è certo in prima fila per caratteristiche di scorrevolezza. I professionisti lasciano per strada un paio di minuti rispetto al percorso ideale, gli amatori potrebbero pagarne anche 3-4'. I neofiti (e Armstrong lo era) peggio ancora, essendo sulla carta quelli con maggiori probabilità di andare in contro alla "mina".
Collegato a questo punto, c'è anche il fattore motivazionale, che mi risulta non fosse su livelli stellari. Anzi, si parlò più di partecipazione finalizzata a far contento lo sponsor col baffo.


Da tutto ciò sopra esposto, segue che non vedo alcun legame tra la molto modesta prova in maratona di Armstrong e le sue presunte incapacità d'essere un CAMPIONE senza l'utilizzo di doping. Volevo vedere cosa sarebbe uscito se Ullrich si fosse buttato in maratona con le stesse modalità di Armstrong. E il talento del tedesco, doping o non doping, non è mai stato messo in dubbio.


Il discorso che hai fatto poteva reggere, se avesse corso la maratona durante il periodo di attività agonistica.
In quel caso, sono dell'idea che i migliiori ciclisti se si buttassero in maratona nel corso degli anni di attività (preparandola magari 2-3 mesi), sarebbero in grado di correre tranquillamente sotto le 2h30'.


Strong
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Re: Il doping degli anni '90

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Morris ha scritto:Uno che pensa che il doping sia un fenomeno circoscritto agli anni ’90, o batte il chiodo continuamente sulle alchimie di quella decade, o è un ignorante, o è un provocatore, o un venduto, servo e genuflesso alle imperanti linee dell’ipocrisia che tanto ci cosparge e ci vuole padroneggiare, o è un potenziale idiota, magari con laurea
meno male che una tastiera "pesante" del forum scrive quello che dico da un pò scontrandomi con gran parte dei forumisti.
per tanti il doping è stato "inventato" da armstrong e ferrari mentre è evidente che il doping "medico ed organizzato" ha radici ben pi lontane
Morris ha scritto: Ciò non stravolge nulla di quanto dibattuto e scritto qui, sull’opportunità o meno di continuare la guerra alle alchimie, quindi prima di questo thread inutile, nato al solo scopo di creare una “sorta di amnistia” per l’Impostore, sotto forma di “così facevan tutti quindi vinceva il più forte”
non mi sembra che sia così ma si cerca solo di capire come si è arrivati a questo.
si cerca di capire perchè uno come berzin non è mai stato "beccato"
si cerca di capire come mai nessuno della corazzata mapei non è mai stato beccato
poi può anche essere che a quei tempi non ci fosse il problema del doping...però...
Morris ha scritto: Oggi, invece, c’è un sospetto più numeroso, ma solo perché alle spalle, è appunto nata e sorta quella Trinità che ha progettato una sua entità sulla bicicletta, chiamata Impostore, e che ha fatto scuola per chi ha occhi.
beh, se la risposta è questa..... :boh:


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Re: Il doping degli anni '90

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Ma quindi Morris te infine cosa che A. sia un cyborg (robocop appunto) creato da big pharma?da ferrari&Co? o da entrambi col benestare del potere? cioè gli altri prendevano epo,corteccia,testosterone,ecc mentre lui era un esperimento genetico fatto su un malato praticamente spacciato? guarda io non so in cosa credere e in cosa no,non ho idee certe ascolto le varie tesi ma non mi convince ne quella dell' Impostore ne quella di belluchi,strong...sono daccordissimo però sul fatto che questi abbiano fatto scuola nel sistema di interpretare il ciclismo.
Ok il talento e la classe ma indurain era da meno di Lance? per far questo ci vogliono le gambe:

Le prestazioni di Miguel in salita.per me, non erano meno abnormi di quelle di lance,poi sullo spessore umano e Ciclistico...


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Frenk
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Re: Il doping degli anni '90

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matteo.conz ha scritto:Ma quindi Morris te infine cosa che A. sia un cyborg (robocop appunto) creato da big pharma?da ferrari&Co? o da entrambi col benestare del potere? cioè gli altri prendevano epo,corteccia,testosterone,ecc mentre lui era un esperimento genetico fatto su un malato praticamente spacciato? guarda io non so in cosa credere e in cosa no,non ho idee certe ascolto le varie tesi ma non mi convince ne quella dell' Impostore ne quella di belluchi,strong...sono daccordissimo però sul fatto che questi abbiano fatto scuola nel sistema di interpretare il ciclismo.
Ok il talento e la classe ma indurain era da meno di Lance? per far questo ci vogliono le gambe:

Le prestazioni di Miguel in salita.per me, non erano meno abnormi di quelle di lance,poi sullo spessore umano e Ciclistico...
Daccordissimo! Non possiamo limitare i risultati ( anche se macchiati ) di A al solo rendimento farmaceutico e a spalle ben coperte per muoversi a piacimento. Perlomeno non per 7 anni consecutivi. Ci vuole la testa di un fuoriclasse per rimanere al vertice e gestire tutto senza la minima flessione.


Belluschi M.
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Re: Il doping degli anni '90

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Frenk ha scritto: Daccordissimo! Non possiamo limitare i risultati ( anche se macchiati ) di A al solo rendimento farmaceutico e a spalle ben coperte per muoversi a piacimento. Perlomeno non per 7 anni consecutivi. Ci vuole la testa di un fuoriclasse per rimanere al vertice e gestire tutto senza la minima flessione.
Quoto.
SI sottovaluta sempre questo aspetto. Mantenere la spina attaccata per anni e anni dominando l'appuntamento più importante della stagione, è una dota rarissima. Da campione.
Dote, che per inciso, non si acquisisce col doping.


Admin
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Re: Il doping degli anni '90

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Frenk ha scritto:Non possiamo limitare i risultati ( anche se macchiati ) di A al solo rendimento farmaceutico e a spalle ben coperte per muoversi a piacimento.
Dài, ma è ridicola questa cosa. Anch'io se avessi le spalle coperte sapendo di poter fare come mi pare senza rischiare alcunché, sembrerei dio in terra.

E sia chiaro che questo pensiero non è rivolto al solo L.A., ma a tutti quelli che operano in condizioni simili a quelle in cui lui ha costruito la parte più importante della sua carriera. Fare di tutto per giustificare quelle situazioni (mettendoci dentro la questione del talento... ma che c'entra, anche altri con grande talento avrebbero potuto vincere 7 Tour di fila, se solo avessero avuto la possibilità di fare come Armstrong).

Insomma, il discorso del così fan tutti - e alla fine bene o male abbiamo dei risultati almeno parzialmente credibili - viene miseramente a cadere nel momento in cui solo uno del gruppo può fare come gli pare, fare in corsa quanti rabbocchi gli pare senza rischiare di essere beccato. Vi pare poco? A me pare una cosa che rivoluziona tutti gli ordini d'arrivo e le classifiche. E ancora qui a menarla "sì ma aveva del talento". Anche questa è la scoperta dell'acqua calda, ma è chiaro che quel bicchiere di talento in un mare di arroganza (cit.) non gli avrebbe mai permesso di vincere non dico 7, ma nemmeno un Tour.

Negare questo mi sembra un'arrampicata sugli specchi clamorosa.


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Frenk
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Re: Il doping degli anni '90

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Adesso vorrei spostare il discorso facendo una domanda a chi forse qui ne capisce più di me. Nei miei anni da dilettante mi é sempre stato detto che il doping in generale non ha sempre lo stesso effetto. Mi spiego: il primo anno vai a mille, il secondo a 950, il terzo hai la batosta... Se sei un fuoriclasse il rendimento dura semplicemente una o due stagioni in più. Poi quando la vite é spanata, puoi buttare giù quel che vuoi che l arrivo non lo vedi piu! Ora, chi se la sente di rispondere? La mia é una semplice domanda. Io credevo a quello che mi si diceva, però giuro, sono disposto a rivalutare tutto il mio pensiero perché in effetti non mi é mai stato spiegato da un vero medico, ma da chi caricava o aveva passato quei tempi.


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cauz.
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Re: Il doping degli anni '90

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Frenk ha scritto:Adesso vorrei spostare il discorso facendo una domanda a chi forse qui ne capisce più di me. Nei miei anni da dilettante mi é sempre stato detto che il doping in generale non ha sempre lo stesso effetto. Mi spiego: il primo anno vai a mille, il secondo a 950, il terzo hai la batosta... Se sei un fuoriclasse il rendimento dura semplicemente una o due stagioni in più. Poi quando la vite é spanata, puoi buttare giù quel che vuoi che l arrivo non lo vedi piu! Ora, chi se la sente di rispondere?

dubito si possa parlare cosi' genericamente di "doping".
dipende dalla sostanza, dal dosaggio, dalla frequenza con cui viene somministrata, dal corpo dell'atleta, dal tipo di sforzo cui e' sottoposto, ecc.. ecc...


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Re: Il doping degli anni '90

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Admin ha scritto: Anch'io se avessi le spalle coperte sapendo di poter fare come mi pare senza rischiare alcunché, sembrerei dio in terra.
Non credo proprio. Ripeto, viene completamente ignorata la componente caratteriale e psicologica quando si fanno questi ragionamenti.
Admin ha scritto: E ancora qui a menarla "sì ma aveva del talento". Anche questa è la scoperta dell'acqua calda, ma è chiaro che quel bicchiere di talento in un mare di arroganza (cit.) non gli avrebbe mai permesso di vincere non dico 7, ma nemmeno un Tour.
Questa è una tua parzialissima idea, che devi dimostrarmi con numeri.
Ove per numeri intendo i fantomatici dosaggi di doping in più di Armstrong rispetto a Ullrich, Pantani, Beloki, Basso, Vino, Kloeden ecc. ecc.
E si deve evincere che tale divario è sufficiente a spiegare il grosso divario che si manifestava in quegli anni SUL CAMPO.


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Re: Il doping degli anni '90

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Ti ho già risposto. Se Ullrich deve fare quel che deve fare stando attento a restare in certi limiti, l'altro non ha questa necessità.

Quanto al carattere, chi ti dice che io non ne abbia tanto quanto Lance? Io o qualsiasi corridore dell'epoca. Ripeto, parlare del carattere perde di ogni significato, nel momento in cui c'è alla base l'enorme disparità portata alla luce dall'inchiesta USADA.


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Re: Il doping degli anni '90

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ma a cosa serviva aprire un 3D sul doping anni 90 se alla fine si parla solo di Armstrong?? Non bastava l'altro?
Ha ragione Morris che diceva che questo topic è stato aperto solamente per giustificare Armstrong, non si sa poi bene perché...

Armstrong era un buon-ottimo corridore da corse di un giorno, anche un campione al limite (dipende sempre da cosa si intende per campione...), di certo non era uno predestinato a vincere 7 tour, poi quello che è successo dopo la sua malattia appartiene alla storia... I suoi tifosi continueranno sempre a difenderlo e giustificarlo, io non ne vedo il motivo però lo capisco... Certamente ci saranno nuove rivelazioni a breve, speriamo anche in nuove confessioni, perchè L.A. ne ha ancora molte da dire...


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Seb
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Re: Il doping degli anni '90

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cauz. ha scritto:
Frenk ha scritto:Adesso vorrei spostare il discorso facendo una domanda a chi forse qui ne capisce più di me. Nei miei anni da dilettante mi é sempre stato detto che il doping in generale non ha sempre lo stesso effetto. Mi spiego: il primo anno vai a mille, il secondo a 950, il terzo hai la batosta... Se sei un fuoriclasse il rendimento dura semplicemente una o due stagioni in più. Poi quando la vite é spanata, puoi buttare giù quel che vuoi che l arrivo non lo vedi piu! Ora, chi se la sente di rispondere?

dubito si possa parlare cosi' genericamente di "doping".
dipende dalla sostanza, dal dosaggio, dalla frequenza con cui viene somministrata, dal corpo dell'atleta, dal tipo di sforzo cui e' sottoposto, ecc.. ecc...
Se non ricordo male ne parlammo molto in un altro thread, forse sul vecchio forum. Vedo se riesco a ritrovarlo


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Re: Il doping degli anni '90

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Belluschi M. ha scritto:Questa è una tua parzialissima idea, che devi dimostrarmi con numeri.
Purtroppo i numeri per dimostrare le idee (la tua, che coincide con quella di Armstrong, e quella di Admin, che coincide con la mia) non li abbiamo. O meglio, l'unico numero è l'entità del pagamento con cui Armstrong ha finanziato la lotta al doping (così dicono, almeno).
Ora non c'è nessuno che paghi qualcuno senza ottenere da esso un beneficio esclusivo, a meno di atti di beneficenza.


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Re: Il doping degli anni '90

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a me sembra che i primi che "vogliono" parlare di LA in questo TD siano sempre i soliti (basta scorrere la cronologia del TD)

io, ad esempio, ho chiesto come mai gente come berzin o come quelli della mapei non sono mai finiti nelle grinfie dell'antidoping
forse l'unico è stato Musseuw con la ridicola confessione in cui ha detto che ha fatto uso di epo solo nel 2003 :lol:
gli anni prima ha dominato in lungo ed in largo "pulito" e l'unico anno in cui è ricorso (a detta sua) al doping ha fatto pena :D
comunque squalifica commiata dopo il ritiro

ho citato alcuni ma ce nesarebbero a decine

questi non si dopavano?
hanno avuto fortuna a non risultare positivi in nessuno dei "196" test a cui sono stati sottoposti
oppure?

chiedo a chi dice di "sapere"

io ho la mia idea costruita su basi solide in quanto nata da testimonianze dirette di quel mondo, ma mi piacerebbe che qualcuno approfondisse il discorso a 360°, altrimenti non serve a nulla


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Re: Il doping degli anni '90

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Admin ha scritto:Ti ho già risposto. Se Ullrich deve fare quel che deve fare stando attento a restare in certi limiti, l'altro non ha questa necessità.
admin, perdonami....posso sorridere? :)
ullrich con alle spalle il governo tedesco e la Telekom che deve fare le cose stando attendo restando dentro certi limiti e magari guardandosi attorno? :D
se mi avessi detto santaromita, ci avrei anche creduto ma ullrich, basso, ecc ecc proprio no....


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Belluschi M.
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Re: Il doping degli anni '90

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Strong ha scritto:a me sembra che i primi che "vogliono" parlare di LA in questo TD siano sempre i soliti (basta scorrere la cronologia del TD)

io, ad esempio, ho chiesto come mai gente come berzin o come quelli della mapei non sono mai finiti nelle grinfie dell'antidoping
forse l'unico è stato Musseuw con la ridicola confessione in cui ha detto che ha fatto uso di epo solo nel 2003 :lol:
gli anni prima ha dominato in lungo ed in largo "pulito" e l'unico anno in cui è ricorso (a detta sua) al doping ha fatto pena :D
comunque squalifica commiata dopo il ritiro

ho citato alcuni ma ce nesarebbero a decine

questi non si dopavano?
hanno avuto fortuna a non risultare positivi in nessuno dei "196" test a cui sono stati sottoposti
oppure?

chiedo a chi dice di "sapere"

io ho la mia idea costruita su basi solide in quanto nata da testimonianze dirette di quel mondo, ma mi piacerebbe che qualcuno approfondisse il discorso a 360°, altrimenti non serve a nulla
:clap: :clap: :clap:


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Re: Il doping degli anni '90

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Admin ha scritto:Ti ho già risposto. Se Ullrich deve fare quel che deve fare stando attento a restare in certi limiti, l'altro non ha questa necessità.
Non sta in piedi come scusa.
Posso accettare che Ullrich si dopasse meno di Armstrong, ma con divario molto molto stretto. Non stiamo parlando di uno che teneva le bottiglie di sangue nel frigo, ma di uno che si dopava seguito da signori professionisti.
Per venirti in contro, posso arrivare a dire che a piena parità di condizioni, Ullrich avrebbe vinto nel 2003.
Ma nei restanti Tour, Armstrong era superiore anni luce agli avversari doping o non doping.


Huck Finn
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Re: Il doping degli anni '90

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Senza voler fare polemica, mi stupisce (anche positivamente, in un certo senso) la sicurezza con la quale ci si schiera pro o contro il texano (mi riferisco solo al suo valore come atleta).

Questa sicurezza la posso capire certamente da chi sta o è stato dentro l'ambiente (Morris, Admin), che mi sembra l'unico modo per farsi un'idea un po' più ampia rispetto a quella che ci si può fare osservando quello che trapela all'esterno (inchieste, risultanze sportive, ecc.)

Dall'esterno, mi limito a considerare che il doping, e di questo sono convinto, varia le forze in campo in maniera significativa. 'Così fan tutti'? Forse (anzi, probabilmente) per come la vedo io.
Fan tutti allo stesso modo? Opinione personale --> No
Facendo allo stesso modo si 'azzerano' i valori di partenza? No

In parole povere, ritengo che il doping falsi forze e valori in campo (per non parlare di chi al doping rinuncia, restando tagliato fuori)

Ogni certezza apodittica riguardo al valore di un atleta lascia il tempo che trova, per me, a meno che non ci siano elementi che arricchiscono il quadro (l'inchiesta USADA apre uno squarcio a riguardo)


Nicker
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Re: Il doping degli anni '90

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Huck Finn ha scritto:Senza voler fare polemica, mi stupisce (anche positivamente, in un certo senso) la sicurezza con la quale ci si schiera pro o contro il texano (mi riferisco solo al suo valore come atleta).

Questa sicurezza la posso capire certamente da chi sta o è stato dentro l'ambiente (Morris, Admin), che mi sembra l'unico modo per farsi un'idea un po' più ampia rispetto a quella che ci si può fare osservando quello che trapela all'esterno (inchieste, risultanze sportive, ecc.)

Dall'esterno, mi limito a considerare che il doping, e di questo sono convinto, varia le forze in campo in maniera significativa. 'Così fan tutti'? Forse (anzi, probabilmente) per come la vedo io.
Fan tutti allo stesso modo? Opinione personale --> No
Facendo allo stesso modo si 'azzerano' i valori di partenza? No

In parole povere, ritengo che il doping falsi forze e valori in campo (per non parlare di chi al doping rinuncia, restando tagliato fuori)

Ogni certezza apodittica riguardo al valore di un atleta lascia il tempo che trova, per me, a meno che non ci siano elementi che arricchiscono il quadro (l'inchiesta USADA apre uno squarcio a riguardo)
:clap: :clap:
Io la penso esattamente come te.


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Belluschi M.
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Re: Il doping degli anni '90

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Huck Finn ha scritto:Senza voler fare polemica, mi stupisce (anche positivamente, in un certo senso) la sicurezza con la quale ci si schiera pro o contro il texano (mi riferisco solo al suo valore come atleta).

Questa sicurezza la posso capire certamente da chi sta o è stato dentro l'ambiente (Morris, Admin), che mi sembra l'unico modo per farsi un'idea un po' più ampia rispetto a quella che ci si può fare osservando quello che trapela all'esterno (inchieste, risultanze sportive, ecc.)

Dall'esterno, mi limito a considerare che il doping, e di questo sono convinto, varia le forze in campo in maniera significativa. 'Così fan tutti'? Forse (anzi, probabilmente) per come la vedo io.
Fan tutti allo stesso modo? Opinione personale --> No
Facendo allo stesso modo si 'azzerano' i valori di partenza? No

In parole povere, ritengo che il doping falsi forze e valori in campo (per non parlare di chi al doping rinuncia, restando tagliato fuori)

Ogni certezza apodittica riguardo al valore di un atleta lascia il tempo che trova, per me, a meno che non ci siano elementi che arricchiscono il quadro (l'inchiesta USADA apre uno squarcio a riguardo)
Il problema è che gli stessi Admin, Morris e BenoixRoberti a sostegno della loro tesi non portano avanti NUMERI. E senza quelli, siamo tutti nel campo delle supposizioni.
Quando saprò che Armstrong prendendo 110 della sostanza x incrementa di y secondi- watt; ecc. ecc. rispetto ad Ullrich che prendeva solo 90 di x, allora potrò cominciare a fare i miei conti ed elaborare il mio giudizio.

Ma finché l'unico (sterile) dato numerico è il 2h59' di Armstrong in maratona che presupporrebbe una sua grande scarsità aerobica senza doping (smentita dalle mie obiezioni qualche post sopra), non posso che continuare a giudicare le performance sul campo.


BenoixRoberti

Re: Il doping degli anni '90

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Chiedo di non essere citato a sproposito (non avendo partecipato in alcun modo) e credo sia mio diritto avere questa garanzia.
Non intendo partecipare.
Grazie anticipatamente.


Frenk
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Re: Il doping degli anni '90

Messaggio da leggere da Frenk »

Belluschi M. ha scritto: Ma finché l'unico (sterile) dato numerico è il 2h59' di Armstrong in maratona che presupporrebbe una sua grande scarsità aerobica senza doping (smentita dalle mie obiezioni qualche post sopra), non posso che continuare a giudicare le performance sul campo.

Credo e spero che quella di Morris fosse più una provocazione che una valutazione seria. Perché parrebbe davvero poca roba valutare un pluri vincitore di Tuor de france da una fioca prestazione in una maratona :uhm:


Huck Finn
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Re: Il doping degli anni '90

Messaggio da leggere da Huck Finn »

Belluschi M. ha scritto: Il problema è che gli stessi Admin, Morris e BenoixRoberti a sostegno della loro tesi non portano avanti NUMERI. E senza quelli, siamo tutti nel campo delle supposizioni.
Proprio per questo a mio avviso affermare in maniera ineludibile 'Armstrong sarebbe stato comunque un campione' è, per come la vedo io, un errore metodologico (o un'affermazione alla Riccò, per dire)

La mia opinione personale (ribadisco personale), poi, è che non tutto può essere detto a chiare lettere su un Forum. E da questo punto di vista entra in gioco l'attendibilità delle fonti. Un affermazione, anche non pienamente documentata, fatta da Morris, per me vale molto, vista l'attendibilità e la credibilità che si è costruito durante la sua storia forumistica (per quello che mi riguarda, visto che da appassionato sono andato a rileggermi tante discussioni del vecchio Forum).

Da questo punto di vista credo che si cerchi di gettare molto più fumo negli occhi con affermazioni come 'Anche Ullrich era coperto dal governo tedesco', ecc. che abbondano in tanti Topic di questo genere
Belluschi M. ha scritto:Ma finché l'unico (sterile) dato numeric o è il 2h59' di Armstrong in maratona che presupporrebbe una sua grande scarsità aerobica senza doping (smentita dalle mie obiezioni qualche post sopra), non posso che continuare a giudicare le performance sul campo.
Smentita non mi sembra il termine corretto. Dire che Armstrong è rimasto 15 mesi fermo dopo la fine dell'attività agonistica, o dire che si sia preparato alla carlona per l'impegno, rientra nel campo delle ipotesi, per dire

In ogni caso secondo me non è questo il punto, ma bensì quello che ho sottolineato. Come ho spiegato nel post precedente (o perlomeno ho cercato di farlo, poi posso chiarire meglio la mia posizione se serve), ritengo che il doping falsi in maniera significativa i valori in campo. Per cui ritengo che tuttalpiù, come Donati, si possa parlare di 'Campioni senza valore'. E' una considerazione amara, continuo a seguire il ciclismo perchè rispetto la fatica dei corridori, mi piacciono le gare, la tattica, ecc.. Ma dal punto di vista che stiamo trattando sono purtroppo disilluso


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Re: Il doping degli anni '90

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Huck Finn ha scritto:La mia opinione personale (ribadisco personale), poi, è che non tutto può essere detto a chiare lettere su un Forum. E da questo punto di vista entra in gioco l'attendibilità delle fonti. Un affermazione, anche non pienamente documentata, fatta da Morris, per me vale molto, vista l'attendibilità e la credibilità che si è costruito durante la sua storia forumistica (per quello che mi riguarda, visto che da appassionato sono andato a rileggermi tante discussioni del vecchio Forum).

Da questo punto di vista credo che si cerchi di gettare molto più fumo negli occhi con affermazioni come 'Anche Ullrich era coperto dal governo tedesco', ecc. che abbondano in tanti Topic di questo genere
il tuo approccio mi piace molto più di quello dei complottisti o dei "vendicatori" ed è chiaro che esprimi un giudizio distaccato e quindi meno condizionato da simpatie/antipatie/odio.


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Re: Il doping degli anni '90

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Strong ha scritto:admin, perdonami....posso sorridere? :)
ullrich con alle spalle il governo tedesco e la Telekom che deve fare le cose stando attendo restando dentro certi limiti e magari guardandosi attorno? :D
A me fa sorridere anche la ricerca di una strettissima contiguità fra governi nazionali e risultati sportivi, come quel simpaticone che continuava a dire che agli Europei l'Italia doveva far vincere la Germania, perché altrimenti la Merkel :whip: :D

Chiusa parentesi, anche Jan avrà avuto i suoi santi in Paradiso ma, stando a quanto ne sappiamo adesso, non ha finanziato l'UCI. E questo, essendo l'unico dato vero a nostra disposizione, per me fa qualche differenza tra Armstrong e i suoi contemporanei; sempre mantenendo valido l'assunto che non si paga senza ottenere vantaggi e limitando la beneficenza ad altri ambiti.


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Re: Il doping degli anni '90

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Strong ha scritto:
Admin ha scritto:Ti ho già risposto. Se Ullrich deve fare quel che deve fare stando attento a restare in certi limiti, l'altro non ha questa necessità.
admin, perdonami....posso sorridere? :)
ullrich con alle spalle il governo tedesco e la Telekom che deve fare le cose stando attendo restando dentro certi limiti e magari guardandosi attorno? :D
se mi avessi detto santaromita, ci avrei anche creduto ma ullrich, basso, ecc ecc proprio no....
Ullrich con alle spalle il governo tedesco? Dai, basta con questi esempi ridicoli.
Te ed M. State continuamente cercando di plasmare su altri corridori un modello che è stato unico. Con confronti che non stanno in piedi.

E la BCE prestava denaro all'UCI per mantenere il silenzio, magari?

E dietro Berzin chi c'era, i servizi segreti israeliani? (cit.)


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Re: Il doping degli anni '90

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eliacodogno ha scritto: A me fa sorridere anche la ricerca di una strettissima contiguità fra governi nazionali e risultati sportivi, come quel simpaticone che continuava a dire che agli Europei l'Italia doveva far vincere la Germania, perché altrimenti la Merkel :whip: :D
vabbè ma ti fa sorridere solo strong che parla di governo crucco e risultati sportivi oppure ti fa sorridere anche l'utente x del forum di cicloweb che associa bush a LA ?

i governi nazionali ci sono sempre stati dentro e ci soo esempi lampanti non vedo perchè non si possa supporre, tra le tante cose, anche questo


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