Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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Strong
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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Winter ha scritto: Nel giro di poche stagioni si passa da 10% di non dopati , a 10% di dopati
questo passaggio non mi convince...
10% dopati e 90% non dopati renderebbe ancor meno credibile questo sport

molto più credibile ("corrono ad armi pari") un 90% dopati e 10% puliti

se trovano il modo di fare 0% dopati ok altrimenti preferisco sempre 90/100% dopati


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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..certo che fare le pulci ad uno che ammette di aver buttato giù di tutto per anni (coca, pasticche ecc ecc) :diavoletto:


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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Strong ha scritto:..certo che fare le pulci ad uno
Non si tratta di fare le pulci a un ex corridore, quanto di sottolineare quanto basti poco (ovvero un racconto abbastanza raffazzonato) alla stampa generalista per tuffarsi a pesce sul concetto Ciclismo=Doping. Chiaro che per arrivare a ciò si debbano puntualizzare le parti di racconto che non tornano.


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Winter
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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Strong ha scritto:
Winter ha scritto: Nel giro di poche stagioni si passa da 10% di non dopati , a 10% di dopati
questo passaggio non mi convince...
10% dopati e 90% non dopati renderebbe ancor meno credibile questo sport

molto più credibile ("corrono ad armi pari") un 90% dopati e 10% puliti

se trovano il modo di fare 0% dopati ok altrimenti preferisco sempre 90/100% dopati
Era per comparare la situazione attuale
Dove chi non si dopa viene messo ai margini , preso in giro ecc (nel forum diversi han scritto che dovrebbe cambiar mestiere.. se vuoi far ciclismo ad alto livello il doping è indispensabile! poi non ci si puo' lamentare dell'equazione..)
Se c'e' un accordo tra le squadre , si puo' arrivare a cifre vicine a zero , basta volerlo


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Subsonico
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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Gasparre comunque a Cooke l'aveva battuto davvero, 2 anni prima al Tour de l'Avenir :diavoletto:


VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...

"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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rispondo, non rispondo, rispondo, non rispondo...

dai, al decimo post che faccio, questo lo lascio

1) l'intervista non è una confessione, è una mezza verità (e son stato largo) che per me equivale a una menzogna vestita a festa
2) i ladri che confessano (a metà) di aver rubato dopo che il reato è prescritto a casa mia non son da compatire, tantomeno da difendere, poi c'è chi li reputa la parte migliore dell'umanità e dei "vincenti", probabilmente con ragione, ma proprio tanta ragione...huuuu che ragione...
3) se gli ex ciclisti facessero confessioni piene, per smontare tutta l'ipocrisia che ancora c'è nel ciclismo... ma quello significherebbe avere i contrococomeri e se li avevano non sceglievano un "lavoro" per il quale sapevano già per certo che dovevan rubare (si capisce che son stufo di difendere 'sti saltimbanchi pedalatori?). Per quel che ho visto di Figueras ce n'è stato uno solo e poi pure lui ha chinato il capo... non so perché abbia ceduto anche uno con la sua testa, mi piacerebbe parlargli a quattrocchi per capire. Forse ha visto che alla fine al ciclismo pulito non ci teneva quasi nessuno, del resto a chi conviene?
4) dalla domanda in argomento, se ne esce o con un PMQ più accondiscendente con tutti ed oliando a destra e a manca, oppure ridimensionando il tutto e facendolo ripartire da zero, intendo da chi ha zero anni oggi: educazione, educazione, educazione (nella società di oggi pura utopia insomma).
5) meglio non svegliare il M...i che dorme senza una tenuta adeguata, datemi retta.
6) la battuta di spinoza è carina, però ultimamente si stanno un po' "ammosciando", forse perché non li copia più nessuno :D (mi avevan abituato troppo bene mi sa ...)
7) torno nel limbo.. a, buon circo a tutti :)
Ultima modifica di l'Orso il giovedì 7 febbraio 2013, 20:03, modificato 2 volte in totale.


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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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Admin ha scritto:
Strong ha scritto:..certo che fare le pulci ad uno
Non si tratta di fare le pulci a un ex corridore, quanto di sottolineare quanto basti poco (ovvero un racconto abbastanza raffazzonato) alla stampa generalista per tuffarsi a pesce sul concetto Ciclismo=Doping. Chiaro che per arrivare a ciò si debbano puntualizzare le parti di racconto che non tornano.
Una grossa parte del forum pensa che un ciclista che non si dopa è meglio che si ritiri
cosa ti aspetti ?
Quante volte avrai sentito dire dai tuoi amici , cosa segui a fare quello sport son tutti drogati ecc
Tenti di spiegarli che nemmeno negli altri sport (calcio , rugby ecc) vanno a pane e acqua
e che anche nel ciclismo c'e' gente che non prende nulla
Pero' se negli stessi appassionati l'equazione ciclismo-doping è radicata è partita persa


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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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l'Orso ha scritto: 4) dalla domanda in argomento, se ne esce o con un PMQ più accondiscendente con tutti ed oliando a destra e a manca, oppure ridimensionando il tutto e facendolo ripartire da zero, intendo da chi ha zero anni oggi: educazione, educazione, educazione.
la seconda opzione è quella che preferisco
Perdi probabilmente dai 5 ai 10 anni pero' rinasce uno sport
Senza esser estremista come te (zero anni..) , basta parlar chiaro ai ciclisti attuali


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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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Subsonico ha scritto:Gasparre comunque a Cooke l'aveva battuto davvero, 2 anni prima al Tour de l'Avenir :diavoletto:
Cooke nel frattempo era diventato professionista a tutti gli effetti dall'anno prima, indipendentemente dal doping questo fatto giocava senza dubbio a favore dell'australiano nel 2003.


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Slegar
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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Admin ha scritto:
pacho ha scritto:b.il vivaio Mapei selezionava i giovani che, oltre ad aver caricato relativamente meno, avevano delle reali qualità fisiche (conosco qualcuno andato a fare i test al centro e nonostante le corse vinte e i numeri in corsa, non è stato ingaggiato perchè risultato già troppo 'elaborato').
c. Mapei teneva questi giovani tranquilli un paio d'anni a disintossicarsi e preparare il motore per la futura elaborazione negli anni a venire.
Il vivaio Mapei (intendendo con ciò la squadra di terza categoria accanto a quella prof) è stato attivo compiutamente solo nel 2002. Un po' poco per un progetto simile (senza considerare che la Mapei chiuse proprio i battenti alla fine di quell'anno). In ogni caso il tuo punto c non lo capisco: questa disintossicazione era un progetto finalizzato a quel che tu dici? Quindi non ad avere un ciclismo pulito, ma ad avere dei corridori vincenti negli anni a venire, dopo nuovi trattamenti doping? Quindi questa Mapei che scopi aveva, in tutto ciò?
La squadra continental c'è stata solo nel 2002 perché solamente da quell'anno si son potute dividere le squadre; nel 2001 la Mapei in organico aveva circa 40 ciclisti, tra cui i giovani di belle speranze:
http://www.cicloweb.it/squadra/2001/map ... -2001.html

Il punto c è semplice da capire; per chi gestisce formazioni sportive di primissimo livello e vuole ottenere risultati a lungo termine il doping giovanile è una iattura in quanto mischia i valori degli "abarthizzati" con quelli dei "panettieri e acquaioli". In questo caso una formazione come la Mapei continental (o il gruppo giovani del 2001) aveva lo scopo di ripulire le croste, lasciar sedimentare, individuare i reali valori atletici per capire le reali potenzialità di ogni ciclista.


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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Winter ha scritto:
Admin ha scritto:
Non si tratta di fare le pulci a un ex corridore, quanto di sottolineare quanto basti poco (ovvero un racconto abbastanza raffazzonato) alla stampa generalista per tuffarsi a pesce sul concetto Ciclismo=Doping. Chiaro che per arrivare a ciò si debbano puntualizzare le parti di racconto che non tornano.
Una grossa parte del forum pensa che un ciclista che non si dopa è meglio che si ritiri
cosa ti aspetti ?
Quante volte avrai sentito dire dai tuoi amici , cosa segui a fare quello sport son tutti drogati ecc
Tenti di spiegarli che nemmeno negli altri sport (calcio , rugby ecc) vanno a pane e acqua
e che anche nel ciclismo c'e' gente che non prende nulla
Pero' se negli stessi appassionati l'equazione ciclismo-doping è radicata è partita persa
Dico da anni che bisognerebbe contestualizzare tutto meglio, per avere un quadro della situazione più chiaro. Però anziché cercare ad esempio di andare a capire bene come vanno le cose nel calcio, tantopiù di fronte alla farsa (cit.) di OP, un giornale "battagliero" come il Fatto va sul velluto pubblicando le confessioni dell'ennesimo ex che dice "ve lo dico io come vanno le cose nel ciclismo!", naturalmente lo fa per il bene di questo sport (peccato che scelga come mezzo un racconto pieno di falle). Che giornalismo è quello che pubblica acriticamente il solito teatrino di mezze affermazioni ammantate di rivoluzionarietà (quelle di ieri) e pietose smentite del "sistema" (quelle di oggi)?

È chiaro che se uno pensa che solo nel ciclismo ci sia il doping, la partita è già persa in partenza. Ma l'equazione Ciclismo=Doping non appartiene agli appassionati di questo sport, perché frustra anche la consapevolezza, ben radicata tra noi ciclovori (secondo me), che il ciclismo sia = anche a tante altre cose, che lo rendono bello e a tratti entusiasmante.

È un'equazione che viene perpetuata proprio da pezzi come quello apparso ieri sul Fatto.
Son quasi 10 anni che su questo forum discutiamo di queste cose, e guardacaso i temi sul tavolo son sempre gli stessi. Anche se si dice che oggi il doping sia meno diffuso (o usato in maniera più discreta) rispetto a 10 anni fa. Che significa? Che il problema non era tanto la quantità di doping circolante, quanto la gestione del problema, come su Cicloweb affermiamo da anni. Il problema è l'aver reso il doping l'aspetto principale del ciclismo, a livello mediatico prima ancora che sportivo, e questo, per quanto possa sembrare incredibile, è proprio dovuto a un'interminabile serie di scelte tafazziane da parte dei nostri dirigenti.

(Non è affatto peregrino quanto affermato da Benoix in altro thread: laddove ci sono dirigenti nuovi [o votati a una sana innovazione] abbiamo movimenti in piena salute).

Guarda come anche un ciclista (non faccio nomi, ognuno pensi a chi gli pare) le cui imprese, passate al microscopio come amiamo fare noi su questo forum, potrebbero destare qualche dubbietto, sia invece un formidabile traino per il movimento, the coolest rider in the world, semplicemente perché il sistema mediatico mainstream lo interpreta come un eroe e non come un reietto. Il sistema mediatico mainstream è stupido, come confermato dall'intervista a Gasparre, si beve sostanzialmente tutto, ed è quello che detta l'agenda setting per un intero movimento; e ciò di default è votato agli aspetti positivi, a meno che non vengano, dall'interno del movimento stesso, le scelte tafazziane di cui sopra, che immolano i protagonisti di uno sport su un altare di cui non si son capiti gli scopi.

Non ricordo chi faceva l'esempio di un tennista rimasto ai box per 7 mesi... il tennis è più credibile se uno dei suoi protagonisti è infortunato per 7 mesi, o lo è di più se quel protagonista viene squalificato per 2 anni? Prendiamo esempio.

Poi al nostro interno possiamo fare quello che ci pare, gentlemen agreements o quel che vuoi tu, se vogliamo limitare la portata del problema abbiamo degli strumenti che ce lo permetterebbero, in maniera molto discreta ma utile (il passaporto biologico), certo il doping non lo debelli, ci sarà sempre il taldeitali (parlo di team manager o di medico, non di corridore) di turno che troverà il modo di fare la furbata e guadagnare 1-2 anni sugli avversari. Ma la limitazione del danno, quella che qui andiamo auspicando da una vita, è realmente possibile, senza gli schizzi di fango a cui siamo purtroppo abituati e che non sono destinati a diminuire (abbiamo gia 3-4 casi potentissimi in via di sviluppo... vedi tu...).


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Winter
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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Admin ha scritto:
Non ricordo chi faceva l'esempio di un tennista rimasto ai box per 7 mesi... il tennis è più credibile se uno dei suoi protagonisti è infortunato per 7 mesi, o lo è di più se quel protagonista viene squalificato per 2 anni? Prendiamo esempio.

Poi al nostro interno possiamo fare quello che ci pare, gentlemen agreements o quel che vuoi tu, se vogliamo limitare la portata del problema abbiamo degli strumenti che ce lo permetterebbero, in maniera molto discreta ma utile (il passaporto biologico), certo il doping non lo debelli, ci sarà sempre il taldeitali (parlo di team manager o di medico, non di corridore) di turno che troverà il modo di fare la furbata e guadagnare 1-2 anni sugli avversari. Ma la limitazione del danno, quella che qui andiamo auspicando da una vita, è realmente possibile, senza gli schizzi di fango a cui siamo purtroppo abituati e che non sono destinati a diminuire (abbiamo gia 3-4 casi potentissimi in via di sviluppo... vedi tu...).
1) Non seguo il tennis , ma è facile intuire di chi stai parlando. Ogni sport gestisce il problema come crede. Il Ciclismo era arrivato ad un punto di non ritorno. Il Tennis non l'ha voluto fare , problemi loro
2) In parte d'accordo. Se da determinati eventi negativi (dall'affaire Festina in poi) , determinati parti del mondo del ciclismo non han alcuna intenzione di cambiare , si puo' far poco
Corridori che negli anni precedenti han come miglior piazzamento in 120 posto in un grande giro (e ha gia' fatto 4-5 stagioni tra i pro e han gia 27-28 anni..) e l'anno dopo fan podio o vincon il Tour , che credibilita' danno allo sport ciclismo ?
Un 40enne che vince il Paesi Baschi è normale ?eccetera
Recoba non ce lo vedo tornare all'Inter e vincere il Pallone d'oro trascinandoci alla Champions, nel ciclismo degli ultimi 20 anni succede
Non esiste nessuna gerarchia , il tizio trova la bomba o la preparazione giusta ed è fatta
Con un accordo tra le squadre ste cose non succederebbero perche' miglioramenti assurdi non sarebbero tollerati
Perde credibilita' il ciclismo , la perdiamo tutti


Belluschi M.
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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pacho ha scritto:Avevo anche cancellato tutto per darti una via di fuga dignitosa, di quelle che funzionano sempre...e invece niente, ti piace l'umiliazione pubblica. Ok.
Allora ti faccio il disegnino. Vediamo se poi la finisci.
a. nel mondo dilettantistico di Gasparre in Italia di fine anni '90, tutti facevano tutto.
b.il vivaio Mapei selezionava i giovani che, oltre ad aver caricato relativamente meno, avevano delle reali qualità fisiche (conosco qualcuno andato a fare i test al centro e nonostante le corse vinte e i numeri in corsa, non è stato ingaggiato perchè risultato già troppo 'elaborato').
c. Mapei teneva questi giovani tranquilli un paio d'anni a disintossicarsi e preparare il motore per la futura elaborazione negli anni a venire.
d. In questo periodo i Gasparre vedono che, nel regime Mapei, stanno rimanendo indietro rispetto a chi avevano sempre battuto a parità di condizione.
e. i Gasparre cambiano squadra e dato che i tecnici e i corridori non sono una mandria di incompetenti con la coda come li reputi si decide assieme di fare quello che va fatto. La stagione inizia a novembre, si carbura in inverno ed al mediterraneo e seguenti si vedono i risultati. Il discorso fila,eccome. Ma nella tua presunzione no. Ok.
Quoto il ragionamento.


Belluschi M.
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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Admin ha scritto:Ma rimanendo indietro come, se non ci sono confronti diretti?
Non necessariamente servono i confronti diretti per capire che si è rimasti indietro.
Quando quelli a cui davi la biada da dilettante iniziano a fare risultati, mentre tu non fai altro che raccogliere banane, ti rendi conto che c'è qualcosa che non va.


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nino58
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da nino58 »

Dobbiamo, prima di tutto noi, comprendere che il male attuale del ciclismo è nella corruzione dei vertici internazionali a cui il doping è servito come arma di ricatto verso chi ( i corridori), poi, ha dovuto "sganciare" per restare pulito.
Ne siamo convinti ?
Se sì, diffondere il concetto.
Se no, teniamoci l'equazione di partenza senza piagnucolare.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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Admin articolo da applausi :clap:


Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
BenoixRoberti

Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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Winter ha scritto:Se il 90% dei forumisti pensa che non si puo' far ciclismo ad alto livello senza doping (e lo pensa anche Armstrong..) , non si puo' rimediare
Winter ha scritto:nel forum diversi han scritto che dovrebbe cambiar mestiere.. se vuoi far ciclismo ad alto livello il doping è indispensabile!
Potrei certamente aver perso dei pezzi, ma chi e dove ha scritto quanto affermi? E poi vorrei capire da dove venga quel 90%
Temo che tu stia provocando gratuitamente in quelle due frasi.
Ancorché posano considerarsi utili provocazioni, andrebbero un minimo argomentate e spiegate. Messe così sono vessatorie.
Siccome le altre cose che hai scritto sono ragionate e, piacciano o non piacciano, sono analisi valide e sudate, perché rovinarle con delle provocazioni gratuite e fuori luogo?
Ci tengo particolarmente a questo 3D e, qualche spigolosità a parte, la discussione mi sembra valida e di discreta qualità. Attribuire patenti di filo-doping sminuisce le opinioni espresse dal supposto 90% e rende antipatiche a questi presunti quelle del supposto 10%.
La realtà non è così, valorizziamo il merito e non presunte fazioni fantasma, che a volte celano forme di snobismo o banali pretesti per emergere fra le opinioni altrui. Il piacere principale deve essere la condivisione e non la propria evidenziazione ideale.
Senza alcuna acredine personale beninteso.


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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da 53.11 »

Strong ha scritto:
53.11 ha scritto:Per gli altri questa copertura ancora viene fuori, quando salterà fuori che tutti venivano coperti e che tutti potevano caricare il canone allo stesso modo.. allora forse tornerà ad essere considerato un campione vero!
ma scusa ma hai letto la confessione di Gasparre (e quella di rsmussen, e quella di ... ecc ecc)
se "coprivano" uno come gasparre figuriamoci gli altri

se anche gasparre veniva informato dei controlli a sorpresa...a te le conclusioni.
io non ho tempo per starvi dietro!!! ma tu mi vuoi prendere in giro?!!! Ma altro che avvisare dei controlli a sorpresa... Armstrong al tour non è che non veniva controllato, semplicemente i risultati dei controlli venivano coperti e camuffati,...è ben diverso.. riguardo alle confessioni che dici tu.....ce ne sono stati di MAnzano!!! se permetti!!!!.......altro che battaglie personali.. qui si butta fumo neglio cchi e si svia l'argomento ..( e cmq qui siamo OT e chiedo di nuovo scusa)


BenoixRoberti

Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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Belluschi M. ha scritto:Mei-Di Napoli / Delion-Zimmerman è un confronto tirato molto coi capelli.
Non fosse altro per il fatto che io ho postato nomi di cui ho la certezza matematica della loro pulizia, avendoli anche conosciuti di persona.
Come loro, ci sono una vastità di atleti che hanno vinto titoli pesanti rispettando le regole, cosa molto più rara nel ciclismo.
Con questo non volevo dire che il ciclismo è l'inferno e il resto degli sport il paradiso. Anzi.
L'atletica non è un "paradiso", come è invece il calcio, ma a differenza del ciclismo le sue positività non fanno notizia e non generano morti da tritacarne come nel ciclismo (escludiamo la vicenda Schwazer).
Guardando i dati. La sensazione è che il ciclismo abbia pure meno squalificati in termini assoluti, o al limite siamo lì.
Non ci credevo ma la lista nera IAAF è lunghissima:
http://totallympics.com/forum.php?mod=v ... d&tid=3824

Di certo comparando le due liste con il sentiment comune avremmo delle belle sorprese.
Poi ovviamente ci sono gli sport dove tutto è terapeutico ed il doping non serve, perché i piedi buoni te li dà la natura.
Alla domanda, secondo voi qual è il rapporto fra squalificati nell'atletica e nel ciclismo sono certo che avremmo un 20 a 1 per il ciclismo.
Le notizie sono "come vengono proposte".
Ultima modifica di BenoixRoberti il venerdì 8 febbraio 2013, 20:03, modificato 1 volta in totale.


BenoixRoberti

Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

Vale la pena leggere il blog di CyclingPro con l'ultimo post che è allineatissimo a questa discussione.
http://blog.cyclingpro.it/2013/02/08/si ... o-coperti/

SI DOPANO SOLO I CICLISTI? PERCHE' GLI ALTRI SPORT RESTANO "COPERTI"?
C’è – giustamente – chi si incazza: “Ma perché quando si parla di doping si parla solo di ciclismo?”. Ieri è stato il turno del boss del Tour de France, Christian Prudhomme, che si riferiva al “Processo Puerto”: ciclisti messi totalmente a nudo mentre per le colpe del… resto del mondo né i giudici madrileni né molta stampa sembrano interessati a scoprire la verità.

Ieri la Gazzetta dello Sport (a pagina 37) ha dedicato tre righe esatte al fatto che due mezzofondisti russi dell’atletica leggera (Olesya Syreva e il maratoneta Mikhail Lemaev) sono stati squalificati per due anni per passaporto biologico irregolare. Basta una rapida ricerca per capire che della vicenda (eppure si tratta di atleti di livello mondiale) a livello mediatico non si è interessato quasi nessuno.

Eppure sarebbe eppure il caso di farlo e in fretta. Date un’occhiata a questo sito: http://tinyurl.com/aemt75k Riporta l’elenco degli specialisti di atletica leggera attualmente messi sotto sanzione dalla federazione internazionale, la Iaaf. È una lista lunghissima, che comprende ogni forma possibile di doping. Dal canto nostro abbiamo raccolto la voci di autorevoli esperti medici: i passaporti biologici dei 12/15 atleti fin ora sanzionati sarebbero spaventosamente irregolari e la situazione del doping ematico nell’atletica (uno dei pochissimi sport che fino adesso ha adottato il passaporto) “simile a quella del ciclismo degli anni Novanta”. Non a caso nessun sospeso per passaporto biologico irregolare dell’atletica ha fatto ricorso e tutti hanno accettato di buon grado sanzioni pesanti.

Certo, è palese che dietro a una situazione del genere (i maggiori problemi sono nell’Europa dell’est, in medio oriente e nell’area portoghese-spagnola) ci siano complicità e omissioni a livello centrale. Senza contare la complicità della stampa: nessun giornale europeo – che si sappia – ha fatto un’inchiesta seria su quello che sta succedendo nella regina di tutti gli sport.

Ma perché paga solo il ciclismo? Per una serie di motivi. Perché il ciclismo è dieci anni avanti agli altri nella lotta al doping. Perché il ciclismo ha il coraggio di aprire gli armadi e di cercare gli scheletri. Perché è uno sport popolare, amato e sotto i riflettori. C’è da esser orgogliosi? Sì, ma continuare ad assumersi tutte le colpe di un disastro su scala mondiale sarà pure nobile ma alla lunga può uccidere.


Belluschi M.
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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BenoixRoberti ha scritto:
Belluschi M. ha scritto:Mei-Di Napoli / Delion-Zimmerman è un confronto tirato molto coi capelli.
Non fosse altro per il fatto che io ho postato nomi di cui ho la certezza matematica della loro pulizia, avendoli anche conosciuti di persona.
Come loro, ci sono una vastità di atleti che hanno vinto titoli pesanti rispettando le regole, cosa molto più rara nel ciclismo.
Con questo non volevo dire che il ciclismo è l'inferno e il resto degli sport il paradiso. Anzi.
L'atletica non è un "paradiso", come è invece il calcio, ma a differenza del ciclismo le sue positività non fanno notizia e non generano morti da tritacarne come nel ciclismo (escludiamo la vicenda Schwazer).
Guardando i dati. La sensazione è che il ciclismo abbia pure meno squalificati in termini assoluti, o al limite siamo lì.
Non ci credevo ma la lista nera IAAF è lunghissima:
http://totallympics.com/forum.php?mod=v ... d&tid=3824

Di certo comparando le due liste con il sentiment comune avremmo delle belle sorprese.
Poi ovviamente ci sono gli sport dove tutto è terapeutico ed il doping non serve, perché i piedi buoni te li dà la natura.
Alla domanda, secondo voi qual è il rapporto fra squalificati nell'atletica e nel ciclismo sono certo che avremmo un 20 a 1 per il ciclismo.
Le notizie sono "come vengono proposte".
Diciamo pure che nell'atletica ci si dopa decisamente più "ad minchiam" che nel ciclismo, specie in diversi paesi orientali e sudamericani. Dove per "ad minchiam" intendo doparsi senza pensare come eludere con grado di rischio basso il controllo antidoping.
Ma senza scomodare loro, restiamo da noi con Schwazer. Nei primi 5 (come minimo) atleti più forti del momento della sua specialità. Doparsi da solo (o con l'aiuto di qualcuno che di doping presumo ne sapesse poco) con una sostanza che sanno anche i muri che risulta ai controlli. Non ce lo vedo Nibali a fare una cazzata del genere.

Una differenza sostanziale (che mi ero scordato di pubblicare l'altro ieri) tra ciclismo e altri sport, è insito nel mondo amatoriale. Sicché da come mi è parso di capire (anche leggendo qui sul forum) c'è una bella fetta di amatori che si dopano senza scrupoli. E l'ambiente lo accetta.
Nel podismo è ben diverso. Sia chiaro, qualche invasato che si dopa per migliorare di qualche minuto il tempo in maratona c'è sicuramente anche qui, ma tra i primi classificati di gare di carattere regionale/nazionale il livello di pulizia è molto alto.
Ma soprattutto c'è un approccio completamente differente nei confronti dei dopati, che vengono trattati come appestati e riempiti di insulti un po' da tutti.
Posso citare l'esempio dell'amico Pietro Colnaghi, risultato positivo a un controllo a seguito della 100Km del passatore. Positività causata da un farmaco a base di cortisone preso nelle settimane precedenti per curare un'infiammazione all'anca. Avrà pure tratto beneficio dal fatto della diminuzione del dolore, ma sappiamo tutti che il cortisone non modifica certo la cilindrata del motore. Anzi, a livello di effetti collaterali si può dire che alla fine della fiera ci si guadagna ben poco a prenderlo. Eppure da quel giorno su Colnaghi ho letto/sentito di tutto: "squalifica a vita"; "ecco perché andava così forte"; "dopato del....", per non parlare della gente che lo evita sistematicamente alle gare. Tanta.


Admin
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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Belluschi M. ha scritto:Schwazer. [...] Doparsi da solo (o con l'aiuto di qualcuno che di doping presumo ne sapesse poco) con una sostanza che sanno anche i muri che risulta ai controlli.
Se dai credito a questa versione mi perdi mille punti in un solo post...


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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da Belluschi M. »

Admin ha scritto:
Belluschi M. ha scritto:Schwazer. [...] Doparsi da solo (o con l'aiuto di qualcuno che di doping presumo ne sapesse poco) con una sostanza che sanno anche i muri che risulta ai controlli.
Se dai credito a questa versione mi perdi mille punti in un solo post...
Io su Schwazer sinceramente non ci ho capito nulla. Dico però che mi pare improbabile fosse seguito da qualcuno di bravo quando si è dopato. Perché con al seguito un Ferrari, o professionisti ad esso equiparabili, la vedo impossibile farsi silurare a 10 giorni dalla gara top per uso d'EPO.

Comunque mi piacerebbe sapere la tua idea sul suo caso, magari in un altro thread.


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robot1
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da robot1 »

Comunque alla fine, anche questa volta, da OP è uscito un nome di un ciclista, tra l'altro italiano.
E lo "scoop" è del giornale italiano che avrebbe meno interesse a sputtanare il ciclismo.
Quindi... a chi giova tutto ciò?
[modalità complottista]
Magari si arriverà alla tesi che, visto che si dopavano tutti, è necessaria una bella amnistia, con beatificazione di chi confessa?
[/modalità complottista]


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BenoixRoberti

Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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[MODALITA' COSMICA :hippy: ON]
DOPING: La dichiarazione del Presidente Renato Di Rocco sulle ultime “rivelazioni” dei media

Continua lo stillicidio di notizie provenienti da un passato oscuro, che non appartiene più al nuovo ciclismo.
Sono le scorie di quel sistema che abbiamo lasciato definitivamente alle spalle con la svolta culturale e con le buone pratiche di prevenzione e controllo intese a restituire credibilità all'ambiente e fiducia nel futuro.
Dopo l'Assemblea Nazionale di Levico Terme abbiamo messo un punto fermo per ripartire nel rispetto rigoroso delle regole che ci siamo dati.
Sollecitiamo ancora tutti gli enti interessati, nazionali e internazionali, magistrature e procure, a collaborare per fare chiarezza totale in tempi rapidi.
Non è tollerabile che i veleni del doping pregresso possano inquinare all'infinito il presente e offuscare anche l'immagine che il ciclismo ha rigenerato affrontando più di ogni altra disciplina sportiva il male alla radice.
[MODALITA' COSMICA :hippy: OFF]

:sasso: :sasso: :sasso:

[MODALITA' TENEREZZA :dunce: ON]
Michele Acquarone ‏@micacquarone
Ryder, Mark, Vincenzo, Taylor don't deserve that bad heritage. In you guys I still trust. Never betray us, please never do it.
Ryder, Mark, Vincenzo, Taylor non meritano questa cattiva eredità. In voi confido ancora. Non ci tradite, vi prego non fatelo.
:trofeo: :champion:
[MODALITA' TENEREZZA :dunce: OFF]

:muro: :muro: :muro: :no: :muro: :muro: :muro:
Ambarabà ciccì coccò, tre civette sul comò ...


grezz
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da grezz »

se la si vuole mettere in termini matematici in non dopati(come anche in tantissimi altri sport) sono un o(x) (una quantita' che puo' essere trascurata se paragonata al totale).Io rimango convinto che ci sia doping e doping un po' come salite e salite.ci son quelle al 10% e quelle al 4% e cosi' va per il doping.Chi esagera troppo viene squalificato.


BenoixRoberti

Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

Materiale per questa discussione.
Parla Jonathan Vaughters
http://www.cyclingnews.com/blogs/jonath ... ght-doping


Belluschi M.
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da Belluschi M. »

Nel frattempo, grazie "all'ottima" pubblicità dell'odierna Gazzetta, l'equazione sale per l'ennesima volta di grado.
Ho voluto farmi del male e sono andato sulla pagina su facebook del Re Leone e non è un bello spettacolo. Insulti pesanti all'atleta e al ciclismo. E anche le poche difese rimarcano che "è impossibile farsi 200Km alle loro andature, scalare... :blabla: "


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robot1
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da robot1 »

Molti sono d'accordo che uno dei migliori sistemi per potenziare l'antidoping sia il passaporto biologico (poi magari si può discutere sull'utilizzo e le modalità di comunicazione delle positività).
Tanti non amano (per usare un eufemismo) Capodacqua.
Ma qui mi pare che sia abbastanza equilibrato, e faccia una giusta denuncia:
http://capodacqua.blogautore.repubblica ... porto-bio/

Forse meglio non cercare, per cancellare l'equazione?
:angelo:


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cauz.
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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Ormai siamo per tutti lo sport dei drogati, la feccia di questa società. Sei un ciclista? Sei un dopato. Correre in bicicletta, è sempre stata la mia passione, da quando sono un ragazzino ho dedicato la mia vita alla realizzazione di un sogno, correre il Giro d'Italia. Avevo 15 anni quando il sabato sera me ne tornavo a casa fregandomene degli sberleffi dei miei coetanei che, rincasando alle 9 di sera mi consideravano un mezzo rincoglionito. Avevo 16 anni quando nel branco ero l'unico che si rifiutava di prendere una sigaretta in bocca perchè non era quella che mi faceva diventare grande, avevo 18 anni quando allo sballo del vino facile e abbondante preferivo un bicchiere di spuma al cedro. Avevo 21 anni quando il mio sogno si è avverato e 35 quando mi sono reso conto che era meglio cambiar mestiere. Non è passato giorno che non abbia pensato alla mia professione che poi era anche la mia passione. Andare a letto alle 10 non è mai stato un sacrificio e non mi sentivo ferito neanche quando qualche idiota a bordo strada mi prendeva per il culo solo perchè ero l'ultimo, a mezzora dal primo. Ho gioito come un bambino tutte le volte che ho dedicato gambe e cuore ad un compagno di squadra più forte di me, ho toccato il cielo con un dito quelle poche volte che sono riuscito a vincere una corsa e ho pianto dal dolore non so quante volte quando, insanguinato e ferito, riprendevo la mia bicicletta per andare insieme all' arrivo. Ho trascurato la mia famiglia, assecondato il mio istinto, seguito il mio cuore. Ho macinato 800.000 km, scalato salite impossibili. Ho lottato contro la neve della marmolada, combattuto l'afa sull' Aubisque. Ho cercato sempre di portare la bicicletta all'arrivo e mi sono sempre sentito un eroe anche se per la maggior parte della gente ero un mezzo corridore. Da corridore non mi è mai importato niente del giudizio altrui perchè ero in armonia con me stesso. Come sono in armonia ora nonostante il mio sport sia trattato come il peggiore di tutti. I corridori? Delle merde di uomini che son capaci solo di doparsi. Che poi siano capaci di correre sotto la neve o con 40 gradi nessuno lo dice. Che il 50% di loro guadagni 40.000 lordi cioè 1 euro a km (un prof può arrivare a percorrere 40000 km in un anno) non frega niente a nessuno e che l'unico loro pensiero sia quello di aiutare un proprio compagno di squadra dimostrando una generosità che non è più di questo mondo, una dote che mai viene sottolineata.
No, siamo un branco di drogati. Punto e basta. Poi viene fuori l'operacion Puerto. 500 sportivi coinvolti, 250 sacche di sangue in frigorifero. Dal 2006 solo il nome di qualche ciclista è saltato fuori. Italiani, tedeschi, colombiani ma soprattutto solo ciclisti. Fuentes dice che è disposto a collegare i codici ai nomi ma nessuno gli chiede nulla. Il file del pc non viene toccato per il diritto alla privacy. Fuente dice che se parla salta lo sport in Spagna e per essere tranquilli qualcuno pensa bene di lasciare le sacche di sangue fuori dal figorifero cosi, essendo danneggiate, non servono più a nulla. Il presidente di una squadra di calcio accusa il suo predecessore dicendo che ha pagato a Fuentes centinaia di migliaia di euro. Notizia che va a finire nelle brevi. Esce il nome di una squadra di calcio italiana ma subito a dire che è il nome di un corridore (ovvio) dell' est. Su un numero imprecisato di sacche c'era scritto "campionato d'Europa" e da quel che so io nel ciclismo non c'è tale manifestazione, nel calcio si. Fuentes dice di aver curato anche tennisti, calciatori, atleti dell'atletica leggera ecc ecc ma i nomi che vengono fuori di chi sono? Solo ciclisti. La wada si è presentata ai mondiali di calcio del 2006 ma sono stati rimandati a casa e nessuno ha mai detto nulla. Facile essere forti con i deboli e deboli con i forti. Cipollini era dopato? Non lo so, lo scopriremo ma vorrei sapere chi erano gli altri sportivi che tenevano sacche di sangue in quel frigorifero e soprattutto perchè io che sono un ciclista sono un dopato e tutti gli altri sono dei santi. Ma davvero pensate che il doping sia un problema solo del ciclismo? Ma se sono tra i pochi che accettano passaporto biologico, esami del sangue, reperibilità obbligatoria, perchè gli altri rifiutano tutto questo?


davide cassani, stasera, via facebook


"Il male trionfa sempre, perche' il bene e' stupido" [Lord Casco]
@cauz_ | bidonmagazine.org | confindustrial.noblogs.org
bartoli
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da bartoli »

Assolutamente meravigliosa ;)


Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
BenoixRoberti

Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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Fa male, fa molto male. :yes:


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Camoscio madonita
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da Camoscio madonita »

Grande Cassani, parole bellissime!
L'atteggiamento della gazzetta di 3 giorni fa è veramente pietoso: titolone in prima pagina! Nenche all'Italrugby dopo la vittoria con la Francia hanno dato il titolone centrale, ma solo lo spazio in alto. E questi qua,a 7 anni da OP e ad 11 anno dagli eventi cadono dalle nuvole ed inorridoscono... :drink:


Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
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francesco31
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da francesco31 »

Belluschi M. ha scritto:Nel frattempo, grazie "all'ottima" pubblicità dell'odierna Gazzetta, l'equazione sale per l'ennesima volta di grado.
Ho voluto farmi del male e sono andato sulla pagina su facebook del Re Leone e non è un bello spettacolo. Insulti pesanti all'atleta e al ciclismo. E anche le poche difese rimarcano che "è impossibile farsi 200Km alle loro andature, scalare... :blabla: "

Per capire a che punto siamo arrivati
sabato sera ero ad una festa di carnevale in maschera
tra i tanti costumi , dall'uomo ragno al super mario (l'idraulico...)
c'era un tizio vestito da ciclista con una finta endovena che usciva dall'avanbraccio
lo giuro non è una balla


Nicker
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da Nicker »

Purtroppo l'equazione ciclismo = doping è diventato un luogo comune per l'immaginario collettivo soprattutto tra i giovani. Se chiedo a un qualsiasi ragazzo di dirmi la prima cosa che gli viene in mente se dico "ciclismo", questi al 90% mi risponderà "Tutti dopati!". 15 anni fa un giovane mi avrebbe risposto Pantani; 30 anni fa Moser e Saronni..., invece adesso :(
E come si sa debellare un luogo comune è difficilissimo, ci vorrà tempo, tanto tempo...


"Il bene si fa ma non si dice e sfruttare le disgrazie degli altri per farsi belli è da vigliacchi"
aria
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da aria »

E noi continuiamo a tifare per il nostro sport preferito, nonostante tutto, andiamo avanti.


grezz
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da grezz »

Nicker ha scritto:Purtroppo l'equazione ciclismo = doping è diventato un luogo comune per l'immaginario collettivo soprattutto tra i giovani. Se chiedo a un qualsiasi ragazzo di dirmi la prima cosa che gli viene in mente se dico "ciclismo", questi al 90% mi risponderà "Tutti dopati!". 15 anni fa un giovane mi avrebbe risposto Pantani; 30 anni fa Moser e Saronni..., invece adesso :(
E come si sa debellare un luogo comune è difficilissimo, ci vorrà tempo, tanto tempo...
quotone in effetti siamo in pochi ad essere fiduciosi per il futuro.Ho amici stradisti che non seguono il ciclismo perche' son tutti dopati.Il problema e' che in quasi tutti gli sport e' cosi'. la nostra generazione ha una memoria che al massimo risale a pantani e associa a pantani l'immagine del mito che pero' si dopava.In tutto cio' anche i media non aiutano.Ora con cipo tutti mi dicono eh vedi anche lui si dopava ecc nel calcio queste cose non succedono :blabla: :blabla: solo qualcuno sta aprendo gli occhi e riconosce che e' impossibile che i dopati siano solo nel ciclismo.Siamo nati con pantani e con tutto la baraonda mediatica che ne e' venuta fuori e se devo dirne una anche l'ambiente dilettantistico-amatoriale non contribuisce per nulla a migliorare l'idea comune di ciclismo


tommaso
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da tommaso »

La proposta di Winter del 7 febbraio é di una semplicitá impressionante e secondo me risolverebbe davvero il problema. Controlli impeccabili per le 40 squadre pro tour e professional. I dilettanti possono continuare a fare ció che vogliono senza rovinare piú l'immagine del ciclismo e poi col tempo l'abbozzano anche loro, soprattutto se vogliono aspirare a diventare professionisti. É un passo doloroso ma necessario. Se l'associazione per un ciclismo credibile propone una cosa simile, tutte le squadre che in pochi mesi si sono associate, non potrebbero tirarsi indietro. Son troppo ottimista?


l'Orso
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da l'Orso »

tommaso ha scritto:La proposta di Winter del 7 febbraio é di una semplicitá impressionante e secondo me risolverebbe davvero il problema. Controlli impeccabili per le 40 squadre pro tour e professional. I dilettanti possono continuare a fare ció che vogliono senza rovinare piú l'immagine del ciclismo e poi col tempo l'abbozzano anche loro, soprattutto se vogliono aspirare a diventare professionisti. É un passo doloroso ma necessario. Se l'associazione per un ciclismo credibile propone una cosa simile, tutte le squadre che in pochi mesi si sono associate, non potrebbero tirarsi indietro. Son troppo ottimista?
...in pratica il mondo alla rovescia:
pompaggio aperto per mettersi in mostra e scavalcare gli altri, poi disintossicamento per passare...

Abbiamo una casa chiamata "ciclismo" che sta marcendo, fino a ieri abbiam nascosto ai più miopi la realtà ridipingendo le varie macchie che di tanto in tanto uscivano, oggi son uscite crepe ovunque ma nonostante ciò qualcuno pensa che intonacando i muri si possa andare avanti ancora.
Altri pensano che basti rifare i muri esterni, quelli visibili....
Io penso invece che se si vuole un ciclismo "onesto" vada semplicemente demolito, spazzate le macerie e rifondato.
Spiace perchè qualche mattone (dirigente/ds) sano quà e là c'è... ma i costi in termini di tempo per identificarli in mezzo al mucchio son troppo alti secondo me.
Se la politica del "più furbo=più bravo" è insita in chi forma i giovani, in chi gli da l'esempio, a volte anche in chi applaude, ci troveremo sempre, fra quelli che emergono, i meno onesti o quelli disposti a un compromesso con la loro etica.
Le altre alternative "a metà" ormai non sono ne credibili ne praticabili se non per prolungare l'agonia degli appassionati.

L'altra soluzione è tornare al passato facendo sparire il doping, intendo come vocabolo.

Giusto ieri sera ero alla riunione col gruppo sportivo di cui faccio parte (per ora tengo duro e anche per quest'anno un paio di garette le organizzeremo) e un socio si lamentava della situazione dicendo che secondo lui dovrebbero mettere multe milionarie e squalifica a vita a chi trovan positivo, alla mia obiezione sul fatto che via un "furbo" se ne trova sempre un altro, ha spostato il tiro sulle squadre costrette così a far da controllori, al che gli ho detto che già andava meglio volendo aggiungere che secondo me non era sufficiente ma son stato interrotto bruscamente da un appassionato di calcio (e di sport in generale) che era nella nostra stessa sala, sentendo i nostri discorsi se n'è uscito con tono piuttosto acceso:
<<Non siete più credibili! Non vi crederebbe più nessuno lo stesso, ormai l'unica soluzione è togliere i controlli antidoping!>>

Al che, piuttosto mesti abbiamo annuito e siam tornati a dibattere della prossima gara da organizzare...
.....nel mentre nell'altra sala del bar trasmettevano la partita della Juve - grande!! :) - dove ogni tanto si levavan urla del tipo: <<ma tiragli una gomitata a quello st...!!>> <<arbitro co....!!!>> <<tutta colpa della politica!!!>> (?!?) etc. etc. e fra una simulata, una trattenuta, un fallo tattico (?!?) e l'altro, si è arrivati alla fine della partita... a voler pensarci bene mette tristezza.


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Winter
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da Winter »

tommaso ha scritto:La proposta di Winter del 7 febbraio é di una semplicitá impressionante e secondo me risolverebbe davvero il problema. Controlli impeccabili per le 40 squadre pro tour e professional. I dilettanti possono continuare a fare ció che vogliono senza rovinare piú l'immagine del ciclismo e poi col tempo l'abbozzano anche loro, soprattutto se vogliono aspirare a diventare professionisti. É un passo doloroso ma necessario. Se l'associazione per un ciclismo credibile propone una cosa simile, tutte le squadre che in pochi mesi si sono associate, non potrebbero tirarsi indietro. Son troppo ottimista?
No se leggi bene io avevo scritto che per passare pro , una commissione deve valutare diversi parametri
Se un corridori ha valori ematici (o altro..) molto variabili non lo si fa passare
Ricco' , Quadranti ecc non avrebbero mai dovuto passare pro


tommaso
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da tommaso »

Ho capito bene, chi vuole passare pro deve essere pulito. Mi sembra l'unica alternativa. :clap:
Il problema é che chi ha permesso tutto fino ad ora non puó di colpo passare alla tolleranza zero.


herbie
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da herbie »

l'Orso ha scritto: Al che, piuttosto mesti abbiamo annuito e siam tornati a dibattere della prossima gara da organizzare...
.....nel mentre nell'altra sala del bar trasmettevano la partita della Juve - grande!! :) - dove ogni tanto si levavan urla del tipo: <<ma tiragli una gomitata a quello st...!!>> <<arbitro co....!!!>> <<tutta colpa della politica!!!>> (?!?) etc. etc. e fra una simulata, una trattenuta, un fallo tattico (?!?) e l'altro, si è arrivati alla fine della partita... a voler pensarci bene mette tristezza.
parto da queste parole, visto che mettono a fuoco un problema, se non IL problema, prettamente, esclusivamente sociale, dello sport di oggi. Lo smarrimento del senso stesso dello sport, e la sua trasformazione in potente veicolo di conflittualità , ma odio sincero sarebbe forse una parola più vicina alla realtà, tra le persone, esattamente ciò che sta più a cuore ai gruppi di potere che oggi tirano le file del mondo. Separare le comunità i gruppi, le persone, le une dalle altre. Induvidui isolati consumano il doppio rispetto a individui che vivono insieme. Individui che odiano li recluti facilmente per i tuoi scopi criminosi sotto false ideologie xenofobe e affini....
Ora però, la tua proposta di radere al suolo tutto non concretizzandosi in atti concreti da te prefigurati, io la traduco così: cessazione per un certo periodo di ogni tipo di competizione, ritiro definitivo di qualsivoglia licenza per tutti i corridori, ripartenza che gare e competizioni diverse dalle precedenti (che ovviamente non avranno più lo straccio di uno sponsor) con altri atleti....quali?....i cicloamatori?....ok loro sì che garantirebbero pulizia!
Altrimenti che cosa altro significa "ripartire da zero"?
Tuttavia, io credo fermamente che le cose di cui sopra, cioè questo radere al suolo tutto ciò che significa ciclismo professionistico sia esattamente il sogno proibito di chi da anni non fa che adoperarsi in ogni modo per mettere in luce il doping nel ciclismo e adombrare in ogni modo tutto il resto. Occore dunque aprire ogni porta a questo evidente disegno, insieme a quel modo umanamente aberrante di proporre lo sport che mettevi in luce nelle tue parole?

PS: da sempre sostengo che uno dei sistemi migliori per capire chi realmente ordisce complotti e/o organiza sistemi per meglio nuocere al suo prossimo, è stare a sentire chi per primo pronuncia parole come "complottismo", "dietrologia" e affini. Mi sbaglierò, per carità. L'esperienza finora conferma.


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Deadnature
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da Deadnature »

Cosa intendi con "ai giorni d'oggi"? Il tifo secondo me è conflittuale per definizione. E di scontri tra tifosi è piena la storia, quantomeno dagli anni Sessanta in poi, in Italia come in Europa. E mica solo nel calcio: dai racconti che mi fanno, i tifosi di Francesco Moser non erano esattamente dei gentlemen. E i tifosi che aggredirono Bartali e gli altri azzurri nel Tour che avrebbe potuto essere vinto da Magni?

P.S: io parlo spessissimo di complottismo e dietrologia. Non so però dirti se nuocio al prossimo o meno (sebbene in effetti io sia pagato per fare uno dei lavori più inutili del mondo)...
P.P.S: le frasi citate da L'Orso potrei dirle uguali identiche guardando una partita del Bologna. Non mi scandalizzano: le trovo l'equivalente di un pomeriggio coi videogiochi. Uno valvola di sfogo che sai perfettamente essere avulsa dalla realtà.


http://www.spazidisimpatia.wordpress.com
Spazi di simpatia, nel nome dell'amore che regna nella nostra splendida Terra
Un blog consigliato da Basso, quello giusto.

Aderii alla campagna di garbata moral suasion per cacciare Di Rocco. E infatti...
herbie
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da herbie »

Deadnature ha scritto: Non mi scandalizzano: le trovo l'equivalente di un pomeriggio coi videogiochi. Uno valvola di sfogo che sai perfettamente essere avulsa dalla realtà.
è esatto. L'odio evidente, sensibile, che traspare in certi momenti, sugli spalti di uno stadio, è un sentimento che fa parte della vita reale. che proviene anche da violenze subite, soprusi, oppure semplicemente da quel fondo oscuro che fa pur parte della natura umana. Se comincia a far parte di quella "parallela", simbolica se vogliamo, dello sport, significa che è avvenuto un problema. Uno slittamento. Una sovrapposizione di due piani, appunto, paralleli. Uno slittamento, detto a parte, che di certo fa comodo far avvenire a chi esercita quelle violenze, soprusi, ecc. ecc. Però pgni malinteso, equivoco, incoerenza di piani, come disequilibrio genera alla fine problemi. E infatti l'odio non ha senso quando l'avversario è un avversario di sport, non ci sono ragioni sufficienti. Ha senso la competizione, e ha senso anche stare a vedere come va a finire visto che per definizione trattasi anche di evento ludico, soggetto alla casualità. Dunque ha senso la curiosità, che è il sentimento, appunto, del distacco da ciò che accade nella realtà.
Sport diversi hanno un tifo diverso. Non si fa il tifo per un corridore come si fa il tifo per un tiratore di scherma ad esempio. Il corridore lo vedi soffrire, lo schermidore lo vedi "brillare", veloce, tanto per fare un esempio. E sostenere uno che soffre a lungo è molto diverso che sostenere uno che in un attimo infila una stoccata fulminea. perchè fare il tifo è questione di "sostenere", vero? essere felici quando un altro ottiene un successo, credo...
La realtà del tifo calcistico mi sembra molto diversa. Che poi le storture del tifo compaiano qua e là dovunque nel mondo dello sport, quello va da sè. Tuttavia ai fini dell' "educazione all'odio" di cui sopra, alcune situazioni sportive rendono molto meglio.Il passaggio del corridore in crisi, sconfitto, in cima al Fedaia ispira sentimenti leggermente diversi, in genere, rispetto alla squadra che esce dal campo con 4 reti al passivo.
per quanto riguarda i PS, può benissimo daris che mi sbagli, non è scienza, solo esperienza ancora lontana dall'essere esauriente. Per cui mi scuso.


aria
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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Ciclismo=doping
Pistorius non mi risulta fosse anche un ciclista!


Belluschi M.
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da Belluschi M. »

aria ha scritto:Ciclismo=doping
Pistorius non mi risulta fosse anche un ciclista!
E domani son pronto a scommettere che la prima pagina della Gazzetta sarà sua.
Questo per smentire chi sosteneva che ci sia un martellamento "ad-personam" solo per il ciclismo.
La verità è che se saltano fuori i grandi personaggi come Schwazer, Cipollini, Pistorius, non ci sono distinzioni tra sport. Tutto brodo per vendere di più.
Verrebbe fatta la stessa cosa se uscisse il nome di Federer o Leo Messi.


Strong
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da Strong »

Belluschi M. ha scritto: E domani son pronto a scommettere che la prima pagina della Gazzetta sarà sua.
sicuramente ne parlerà ma non credo che la gazza darà molto spazio alla questione steroidi perchè l'evento principale rimane comunque quello dell'omicidio.


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Subsonico
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da Subsonico »

Strong ha scritto:
Belluschi M. ha scritto: E domani son pronto a scommettere che la prima pagina della Gazzetta sarà sua.
sicuramente ne parlerà ma non credo che la gazza darà molto spazio alla questione steroidi perchè l'evento principale rimane comunque quello dell'omicidio.
Che poi sto collegamento steroidi-> omicidio mi pare non dico ridicolo...ma quanto meno fantasioso.


VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...

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matteo.conz
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

Messaggio da leggere da matteo.conz »

Beh collegamento fantasioso...ci sono esperti che dicono di no ma altri dicono che c'è un diretto collegamento tra testosterone e aggressività,violenza e anche paranoia. Poi lo dicono anche molti del giro delle palestre. Chiaro che non si può dire e probabilmente i farmaci non c'entrano ma non è una cosa così campata per aria.


Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53 :champion:
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aria
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Re: Ciclismo = Doping - Come rimediare all'equazione

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Fabrizio Macchi, 4 mesi di sospensione. Il Tas accoglie il ricorso della procura antidoping guidata da Torri.


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