non vorrei sbagliare, ma mi pare che sia Powell e Carter non fossero nei tre ai trials giamaicani, quindi ai mondiali avrebbero partecipato FORSE solo alla staffetta.
Chi ha fatto i controlli, la Wada?
Powell arrivò 7° mentre Carter 4°. Tuttavia mi sembra che i trials giamaicani prevedano la qualificazione automatica dei primi due più il terzo scelto dal settore tecnico
Toccante il commento di un provato Franco Bragagna "E pensare che Gay e Powell si erano allontanati dal ciclismo a causa della massiccia diffusione del doping..."
Kruijswijk... il resto è noia
"Siamo in gennaio, siamo in Australia ma per me questo e' il successore di Froome nell'albo d'oro della grand boucle.."
21/01/2017 barrylyndon su Porte
meriadoc ha scritto:Toccante il commento di un provato Franco Bragagna "E pensare che Gay e Powell si erano allontanati dal ciclismo a causa della massiccia diffusione del doping..."
meriadoc ha scritto:Toccante il commento di un provato Franco Bragagna "E pensare che Gay e Powell si erano allontanati dal ciclismo a causa della massiccia diffusione del doping..."
Premesso che nell'atletica, come nel ciclismo, penso NON si possa vincere senza l'uso di certe pratiche illecite.
Però uno guarda Bolt e pensa che questo sia fisicamente un marziano, lo stereotipo dell'atleta del 2030. Da lui ti aspetti che faccia cose turche, doping o non doping.
Gay che corre in 9.70 invece mi ha sempre puzzato
Ad Insbruck, Valverde e Nibali non arriveranno nei primi 5.
beppesaronni ha scritto:Premesso che nell'atletica, come nel ciclismo, penso NON si possa vincere senza l'uso di certe pratiche illecite.
Però uno guarda Bolt e pensa che questo sia fisicamente un marziano, lo stereotipo dell'atleta del 2030. Da lui ti aspetti che faccia cose turche, doping o non doping.
Gay che corre in 9.70 invece mi ha sempre puzzato
Non è che la stai tirando a qualcuno ?
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
meriadoc ha scritto:Toccante il commento di un provato Franco Bragagna "E pensare che Gay e Powell si erano allontanati dal ciclismo a causa della massiccia diffusione del doping..."
beppesaronni ha scritto:Io aspetto che ri-peschino Gatlin, con le mannella marmellata.
E credo sia questione di ore
Ci sono stati parecchi rumors in rete, tanto che Gatlin ha dovuto smentire di aver ricevuto comunicazioni.
Lui e LaShawn Merritt sono i due a maggior rischio a mio avviso, ma entrambi sono Nike non è semplice la questione per l'USADA.
Per ora saltano fuori sono nomi Adidas....
Gatlin l'ho citato spesso come uno di quelli che va più forte adesso (31anni) che prima della squalifica.
Merritt mi pare proceda con i piedi di piombo dopo la precedente squalifica all'acqua di rose.
Ma queste sono storie vecchie, ci sarebbe da puntare i riflettori sulla prosciuttona degli ostacoli, il nuovo fenomeno a stelle e striscie.
beppesaronni ha scritto:Io aspetto che ri-peschino Gatlin, con le mannella marmellata.
E credo sia questione di ore
Ci sono stati parecchi rumors in rete, tanto che Gatlin ha dovuto smentire di aver ricevuto comunicazioni.
Lui e LaShawn Merritt sono i due a maggior rischio a mio avviso, ma entrambi sono Nike non è semplice la questione per l'USADA.
Per ora saltano fuori sono nomi Adidas....
Gatlin l'ho citato spesso come uno di quelli che va più forte adesso (31anni) che prima della squalifica.
Merritt mi pare proceda con i piedi di piombo dopo la precedente squalifica all'acqua di rose.
Ma queste sono storie vecchie, ci sarebbe da puntare i riflettori sulla prosciuttona degli ostacoli, il nuovo fenomeno a stelle e striscie.
Ma quella vedrai che fuori dagli USA, appena la Paerson si mette in tiro, verrà massacrata con puntualità
Ad Insbruck, Valverde e Nibali non arriveranno nei primi 5.
beppesaronni ha scritto:Io aspetto che ri-peschino Gatlin, con le mannella marmellata.
E credo sia questione di ore
Ci sono stati parecchi rumors in rete, tanto che Gatlin ha dovuto smentire di aver ricevuto comunicazioni.
Lui e LaShawn Merritt sono i due a maggior rischio a mio avviso, ma entrambi sono Nike non è semplice la questione per l'USADA.
Per ora saltano fuori sono nomi Adidas....
Gatlin l'ho citato spesso come uno di quelli che va più forte adesso (31anni) che prima della squalifica.
Merritt mi pare proceda con i piedi di piombo dopo la precedente squalifica all'acqua di rose.
Ma queste sono storie vecchie, ci sarebbe da puntare i riflettori sulla prosciuttona degli ostacoli, il nuovo fenomeno a stelle e striscie.
Bolt che dire?
La penso un po' come Beppe, e` l'Eddie dello sprint, doping o no e` di un'altra categoria. Non e` neppure una montagna di muscoli se questo può indicativo di qualcosa.
Protetto? Se e` per questo avrebbe dovuto esserlo pure T.Gay il suo principale antagonista, con Blake ai box per problemi fisici. Se dovessero trovarlo positivo sarebbe un colpo peggiore di quello di Ben Johnson per l'atletica e lo sport in generale. Non lo escludo a priori perché a qualcuno il suo dominio potrebbe dare fastidio e non vorrei che queste positivita` sopratutto quella di Gay, fossero un modo per preparare il terreno e procedere alla restaurazione.
galliano ha scritto:Bolt che dire?
La penso un po' come Beppe, e` l'Eddie dello sprint, doping o no e` di un'altra categoria. Non e` neppure una montagna di muscoli se questo può indicativo di qualcosa.
Protetto? Se e` per questo avrebbe dovuto esserlo pure T.Gay il suo principale antagonista, con Blake ai box per problemi fisici. Se dovessero trovarlo positivo sarebbe un colpo peggiore di quello di Ben Johnson per l'atletica e lo sport in generale. Non lo escludo a priori perché a qualcuno il suo dominio potrebbe dare fastidio e non vorrei che queste positivita` sopratutto quella di Gay, fossero un modo per preparare il terreno e procedere alla restaurazione.
Anche qui considerazioni di politica. Il dubbio c'è.
Ho appena postato in un altro thread che mi sembra che sia a questo livello che il discorso vada collocato.
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Basso ha scritto:Può sembrare che io sia fissato col tennis. Ma questi dati dell'Usada sono clamorosamente sconcertanti, oltre ogni peggiore aspettativa.
La tabella qui riportata indica i controlli dell'Usada nel primo trimestre 2013 per ogni sport.
Alessandro Mastroluca su Ubitennis torna sul problema doping. Apprezzabile il fatto che uno dei siti tennistici che racchiude alcune delle firme storiche di questo sport (Ubaldo Scanagatta e Rino Tommasi su tutti) si interroghi sull'argomento. Ma il dato che vorrei approfondire non è tanto il numero assoluto dei controlli indipendenti, quanto quello relativo. Nella scherma i tesserati (non necessariamente atleti) sono 19.989, quindi nei 3 mesi è stato controllato uno schermitore ogni 2855. Qualcuno sa quanti sono i ciclisti e i tennisti negli USA?
A proposito di tennis, ecco cosa dice Quinzi, il 17enne che ha vinto wimbledon junior quest'anno.
Aveva appena ricevuto i complimenti di Novak Djokovic, che ne aveva messo in risalto il talento, dopo averlo visto vincere il torneo juniores a Wimbledon. Gianluigi Quinzi ha "ricambiato" le belle parole del numero 1 del mondo con un commento che di certo non avrà fatto piacere al serbo. "Il doping nel tennis? Quando vedi giocatori come Djokovic disputare match lunghi 5 ore e poi presentarsi in campo, il giorno seguente, con la stessa intensità, è difficile non pensar male - ha detto il 17enne talento azzurro in un'intervista a Mediaset -. Non sto dicendo che Nole o altri tennisti in particolare si dopino, questo non lo so. Ma a me vengono dei dubbi, quando vedi certi recuperi incredibili".
FEDERER E NADAL — In precedenza, l'azzurrino era partito da altri due big: "Tipo Nadal e Federer - ha detto Quinzi - io vedo che non li prendono mai, invece un 30-40 al mondo lo prendono. Penso che nel circuito tutti devono essere uguali sul doping, anche se sei Nadal o Federer, se devono prendere loro, devono prenderli, non è che puoi dire se prendo loro poi finisce il tennis. Io non lo so se loro sono dopati o qualcun altro, tutti però devono essere uguali per me".
L'intento di Quinzi, probabilmente, non era quello di additare i big del circuito quali presunto "imbroglioni", ma di sicuro il suo pensiero non passerà inosservato, specialmente quando si tratta di argomenti delicati come questo. E ancora di più dopo la sospensione dell'altro serbo Troicki per violazione delle regole antidoping.
Intanto Marin Cilic (tennista) si è fatto 3 mesi di sospensione (silent ban) con un finto problema al ginocchio (mi ricorda qualcuno) per un controllo positivo.
Ma stavolta qualcuno ha parlato.
robot1 ha scritto:Intanto Marin Cilic (tennista) si è fatto 3 mesi di sospensione (silent ban) con un finto problema al ginocchio (mi ricorda qualcuno) per un controllo positivo.
Ma stavolta qualcuno ha parlato.
- sei dopato nel tennis? SILENT BAN ovvero te ne vai in ferie un pochino e raccontiamo in giro che sei infortunato.
- stai sulle balle a qualcuno nel ciclismo? NOISY RUMOR ovvero spargiamo in giro voci, sottintendiamo strane frequentazioni, spieghiamo "scientificamente" che certe prestazioni non sono possibili.
- sei dopato nel tennis? SILENT BAN ovvero te ne vai in ferie un pochino e raccontiamo in giro che sei infortunato.
- stai sulle balle a qualcuno nel ciclismo? NOISY RUMOR ovvero spargiamo in giro voci, sottintendiamo strane frequentazioni, spieghiamo "scientificamente" che certe prestazioni non sono possibili.
La cosa divertente è come viene trattata la faccenda del corriere.it
Un articoletto all'acqua di rose che praticamente fa passare la cosa come una bazzecola, nessun cenno al silent ban.
Molto più duri sono i commenti di appassionati che si leggono sui forum tematici. http://www.corriere.it/sport/13_luglio_ ... 79b1.shtml
Risibile questo passaggio:
"LA DROGA «RICREATIVA» - Nel tennis non sono molto frequenti i casi di positività a sostanze proibite. Fanno scalpore i casi dei grandi big che hanno fatto uso di cocaina (Mats Wilander nel 1995, Martina Hingis a Wimbledon nel 2007, Richard Gasquet nel 2009, per citare i più celebri). C'è stato André Agassi che ha ammesso di aver fatto uso di anfetamine per vincere la depressione. C'è stata Jennifer Capriati sorpresa con un anello non pagato e, si dice, distratta dall'aver fumato marijuana."
Insomma questi tennisti sono un po' biricchini, ma niente più.
Il Tennis fa benissimo a fare come con Cilic, per tutelarsi.
Ridicoli i 18 mesi a Troicki, invece.
Sarebbe interessante notare quanti degli "infortunati" a Wimbledon siano spariti dai tornei successivi (Cilic era defender a Umago, con probabile ingaggio...).
beppesaronni ha scritto:
Tra l'altro, anche Nesta Carter sarà sospeso come Asafa Powell ...
Solo per chiarire che, al contrario di quanto ipotizzato da talune fonti, Nesta Carter non è risultato positivo ad alcun controllo.
Tant'è che sta partecipando alla diamond league e si sta preparando per i mondiali.
Buon per lui e ovviamente anche per la staffetta giamaicana.
La storia della Straneo è del tutto particolare, ma ponderata con le variabili che l'hanno contraddistinta è accettabile senza tirare fuori questioni di doping.
Nel periodo pre-asportazione della milza, quando correva con l'handicap della malattia era comunque tra le 3 non professioniste più forti di Italia, correndo su tempi lusinghieri per una donna (1h14' sulla mezza).
E constatato che correva sempre in condizioni di invalidante anemia i risultati prendono connotati ancor più straordinari. Risolto il problema ha iniziato a conseguire grossissimi miglioramenti, che hanno assunto legge esponenziale nel 2011, dove a marzo corse la mezza alla Stramilano in 1h13' per poi passare a 1h09' in ottobre a Cremona.
Da lì ha potuto diventare atleta a tempo pieno (il ché agevola di tantissimo l'attività) continuando costantemente il miglioramento.
L'altro ieri abbiam visto la miglior Straneo all-time, con un potenziale in maratona che non saprei quantificare (in teoria col caldo che c'era potrebbero volare minuti su minuti in meno rispetto a una gara con clima standard, ma ci sono atleti che questa variabile riescono a gestirla alla meraviglia, pagando poco rispetto alle condizioni ideali).
Non avesse la storia sopra elencata, i dubbi che periodicamente vengono sollevati sull'atleta li chiamerei certezze. Ma in questo caso sono abbastanza sicuro sul fatto che sia pulita, non foss'altro per come si schiera e si accanisce contro il doping (a parte che dopo il caso Didoni su questo frangente non mi sorprenderebbe più nulla).
confermo..un' ex atleta di buon livello mi ha raccontato la stessa storia per soddisfare i miei dubbi nel merito(parlo del piazzamento alla maratona olimpica) dissipando molti dei miei sospetti.
Ultima modifica di barrylyndon il lunedì 12 agosto 2013, 16:01, modificato 1 volta in totale.
non è una notizia di doping chimico, genetico o quale che l'è,
riguarda altro doping.
La Bartoli, una mediocre tennista di 28 anni, che dal poco è arrivata a vincere Wimbledon, esausta da allenamenti e infortuni si ritira.
A pensar male è un bel silent ban di 2 anni,
ma la cosa che mi colpisce non è questa. Per me sino a prova contraria è strapulita. è stata dopata dalla vita... non ci si può ridurre a 28 anni a esser stanchi e massacrati da infortuni. a volte mi chiedo che differenza passi tra il barare per vincere e l'ammazzarsi di allenamenti per vincere
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Divertente questo scambio di battute tra due pesisti: l'americano Cantwell (campione del mondo nel 2009, ma escluso ai trials USA) e il tedesco David Storl vincitore degli ultimi due mondiali.
************************************************************************************************* christian cantwell @Cwell2strong4u 16 Aug
@GarageStrength @RyanWhitingUSA i got zero confidence in east german system. Nothing else to say
[Non ho alcuna fiducia nel sistema della germania est (!!). Null'altro da aggiungere]
christian cantwell @Cwell2strong4u 16 Aug
@GarageStrength look at last three results before today? I mean i been in sport long time.....seen this before! #mihknevich
[Avete visto gli ultimi tre risultati (di Storl) prima del mondiale? Gareggio da molti anni... ho già visto questo film!] (Mihknevich è un pesista bielorusso, squalificato a posteriori.)
David Storl @shotputdevil 18 Aug (30 minutes ago)
@Cwell2strong4u come to germany and test me! But be careful you can be tested too!
[Vieni in Germania a farmi un controllo antidoping! Ma stai attento perchè potresti essere controllato pure tu!]
christian cantwell @Cwell2strong4u 18 Aug (20 minutes ago)
@shotputdevil u are obviously the best. U are world champ! Why u care my opinion? Besides everyone is clean right ; )
[Tu sei il migliore, ovviamente. Tu sei il campione del mondo! Che t'importa della mia opinione? E poi tutti sono puliti, chiaramente]
Come spesso accade gli yankies non hanno preso bene la sconfitta inattesa e subito partono le accuse di doping.
Mi ricordano quelle alla nuotatrice cinese Ye Shiwen a Londra.
Diverte soprattutto il fatto che gli atleti tedeschi sono tra i più controllati al contrario dei colleghi a stelle e strisce.
Divertente che il lancio del peso, notoriamente specialità ad alto rischio, ha visto molti americani primattori negli ultimi vent'anni, dal '90 in poi gli unici quattro a lanciare sopra i 22.50 sono stati tutti americani. I primi due entrambi pluri-squalificati.
Divertente che Storl è un lanciatore con una struttura muscolare non eccessivamente imponente, al contrario di Cantwell.
Divertente che Storl sta avendo una crescita molto graduale, senza misure stratosferiche, ed è notoriamente il miglior talento tra i giovani lanciatori.
Divertente che Storl è nato nel '90, ma questo basta per il buon Cantwell McCarthy a farlo diventare il frutto dei famigerati laboratori della Germania Est
Per completare l'opera gli americani hanno pure fatto ricorso (perdendolo) contro l'omologazione del lancio vincente di Storl, facendo una figura meschina visto che il lancio era palesemente valido.
sto diventando un esperto di moda
...a proposito :
han pubblicato delle foto della mia ragazza su sto giornale, quindi faccio finta che mi interessa e inizio a sfogliarlo. Le faccio: "minchia ma sono tutti ricchioni". Lei (nordica): no, non sono molto ricchi. pagano poco".
Infatti ti vedevo piu' da Internazionale che da giornale di Moda
Non ho mai letto Vanity Fair pero' se hai il numero di qualche amica della tua ragazza , lo prendo volentieri
Study Revealing Doping in Track Strikes Hurdle
By TIM ROHAN
Published: August 22, 2013 23 Comments
Doping experts have long known that drug tests catch only a tiny fraction of the athletes who use banned substances because athletes are constantly finding new drugs and techniques to evade detection. So in 2011, the World Anti-Doping Agency convened a team of researchers to try to determine more accurately how many athletes use performance-enhancing drugs.
More than 2,000 track and field athletes participated in the study, and according to the findings, which were reviewed by The New York Times, an estimated 29 percent of the athletes at the 2011 world championships and 45 percent of the athletes at the 2011 Pan-Arab Games said in anonymous surveys that they had doped in the past year.
By contrast, less than 2 percent of drug tests examined by WADA laboratories in 2010 were positive.
The researchers were eager to publish their results, which they believed would expose a harsh reality of modern sports: that far more athletes are doping than might be imagined, and that current drug-testing protocols catch few of the cheaters. But after a final draft of the study was submitted to the antidoping agency, the organization ultimately told the researchers they could not publish their findings at this time, according to three of the researchers, who requested anonymity because they signed nondisclosure agreements with the agency. The agency said track and field’s world governing body needed to review the findings first, the researchers said.
“It was going to be a really sensitive issue, and they needed time to figure out how to deal with it,” one of the researchers said. “What was going to be the international response?”
Nick Davies, a spokesman for track’s governing body, the International Association of Athletics Federations, said in an e-mail that the original study “was not complete for publication,” adding that it was “based only on a social science protocol, a kind of vox pop of athletes’ opinions.” Davies indicated blood tests from the world championships this month in Moscow would be combined with the previous research to produce what the I.A.A.F. believed would be a more comprehensive study.
In an e-mail, WADA confirmed “the position as set out by the I.A.A.F.”
The researchers said that their work was important and sound enough to stand alone, and that it made little scientific sense to combine their work with that of a study they did not conduct.
The project began in 2011 when the researchers created a randomized-response survey, a common research technique that is used to ask sensitive questions while ensuring a subject’s confidentiality. The researchers conducted their interviews at two major track and field events: the world championships in Daegu, South Korea, and the Pan-Arab Games in Doha, Qatar.
Athletes at the events answered questions on tablet computers and were asked initially to think of a birthday, either their own or that of someone close to them. Then, depending on the date of the birthday, they were instructed to answer one of two questions that appeared on the same screen: one asked if the birthday fell sometime between January and June, and the other asked, “Have you knowingly violated anti-doping regulations by using a prohibited substance or method in the past 12 months?”
The study was designed this way, the researchers said, so only the athlete knew which of the two questions he or she was answering. Then, using statistical analysis, the researchers could estimate how many of the athletes admitted to doping.
The researchers noted that not every athlete participated, and those who did could have lied on the questionnaire, or chosen to answer the birthday question. They concluded that their results, which found that nearly a third of the athletes at the world championships and nearly half at the Pan-Arab Games had doped in the past year, probably underestimated the reality.
The team examined its data and in the spring of 2012 had a manuscript it was prepared to publish. But when the final draft was submitted to WADA, the agency told the team not to publish. WADA wanted it to do more research at another event. The agency’s reasoning was not exactly clear to the researchers, who mostly opposed the idea, the three researchers said.
For the next several months, the team and WADA exchanged correspondence, debating whether to publish. In January 2013, after WADA gave permission, an inquiry was sent to the journal Science, which decided not to consider the study for publication. The researchers said it was rejected because the subject matter did not fit. A spokeswoman for Science said she could not comment specifically, but said the journal declined the vast majority of submissions.
WADA expressed support in submitting the study to other journals. Then, in March, the researchers said, the agency told them not to publish but to wait for the I.A.A.F. to review the findings. The researchers said they were blindsided.
John Hoberman, a University of Texas professor who is an expert on performance-enhancing drugs, said the study’s findings dispelled the notion that doping was a deviant behavior among a few athletes.
“Either the sport is recruiting huge numbers of deviants,” he said, “or this is simply routine behavior being engaged in by, more or less, normal people.”
He added, “That’s dangerous for WADA, because that’s a character issue.”
In May, Dick Pound, a former WADA chairman, presented a report, ordered by the agency, on the current state of drug testing. In part, he and his team concluded, “There is no general appetite to undertake the effort and expense of a successful effort to deliver doping-free sport.”
Pound said in a telephone interview Thursday: “There’s this psychological aspect about it: nobody wants to catch anybody. There’s no incentive. Countries are embarrassed if their nationals are caught. And sports are embarrassed if someone from their sport is caught.”
Don Catlin, a prominent antidoping scientist, said he was not sure that WADA had the resources to rein in doping.
“Those are profound numbers,” Catlin said about the researchers’ findings. “It’s disturbing. I’m not surprised, though.”
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Qui in vacanza mi sta capitando si sfogliare quotidianamente la Gazzetta. Nella pagina dell'atletica i titoloni relativi ad ipotesi ed accuse di doping si stanno sprecando.
Dove sono finiti tutti i gomblottisti che sostenevano che la Rosa combatteva crociate solo contro il ciclismo?
Belluschi M. ha scritto:Qui in vacanza mi sta capitando si sfogliare quotidianamente la Gazzetta. Nella pagina dell'atletica i titoloni relativi ad ipotesi ed accuse di doping si stanno sprecando.
Dove sono finiti tutti i gomblottisti che sostenevano che la Rosa combatteva crociate solo contro il ciclismo?
dovresti saperlo che pure l'atletica, è uno sport di sacrificio....
poi, per i prossimi anni, si affacciato un certo personaggio, un velocista, con un certo carisma....
Belluschi M. ha scritto:Qui in vacanza mi sta capitando si sfogliare quotidianamente la Gazzetta. Nella pagina dell'atletica i titoloni relativi ad ipotesi ed accuse di doping si stanno sprecando.
Dove sono finiti tutti i gomblottisti che sostenevano che la Rosa combatteva crociate solo contro il ciclismo?
dovresti saperlo che pure l'atletica, è uno sport di sacrificio....
poi, per i prossimi anni, si affacciato un certo personaggio, un velocista, con un certo carisma....
Non ho ben capito a cosa vuoi alludere. Ungaretti non è mai stato il mio forte alle superiori...
In relazione col documentario sugli steroidi e sulla società dopata...cosa ne pensate di questo?
Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
@belluschi: l'altro giorno c'era un articolo che partendo dal fatto che non si sono infranti record, tesseva le lodi dell'atletica come uno sport pulito,eccetera eccetera...era un articolo di un'ipocrisia unica!
Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
Maìno della Spinetta ha scritto:non è una notizia di doping chimico, genetico o quale che l'è,
riguarda altro doping.
La Bartoli, una mediocre tennista di 28 anni, che dal poco è arrivata a vincere Wimbledon, esausta da allenamenti e infortuni si ritira.
A pensar male è un bel silent ban di 2 anni,
ma la cosa che mi colpisce non è questa. Per me sino a prova contraria è strapulita. è stata dopata dalla vita... non ci si può ridurre a 28 anni a esser stanchi e massacrati da infortuni. a volte mi chiedo che differenza passi tra il barare per vincere e l'ammazzarsi di allenamenti per vincere
Marion Bartoli paga dazio alla sua struttura fisica, nel senso di strutturale, genetica.
E' una ragazza che, per restare nel peso, deve fare sforzi quasi disumani.
Non oso pensare come diventerà quando smette.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Strano che un consumatore abituale di crack, cocaina e dipendente da farmaci presenti sulla lista vietata della WADA non abbia mai avuto problemi ai controlli. Stessa lega, ricordo, che nella stagione scorsa sospese per sole 20 partite (quindi un mese circa) il turco Turkoglu per essere risultato positivo agli steroidi.
(Per tacere dell'abnorme massa muscolare di taluni come, per non fare nomi, di un certo Lebron James )
pacho non me l aspettavo
)