Parcheggio post "fuori post" sul doping

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pietro
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Re: Parcheggio post "fuori post" sul doping

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Dato che si parlava di Contador, metto qua un articolo che farà piacere a el-condor
https://www.google.com/url?sa=t&source= ... sw&ampcf=1


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
Gianluca Avigo - bove

Re: Gilberto Simoni

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Mamma mia che brutto periodo mi avete fatto tornare in mente. Da Madonna di Campiglio fino al Nibali della vuelta 2009 e poi l'ottimo giro 2010, ho veramente pochi bei ricordi di quel ciclismo. Forse l'amaro in bocca per la vicenda Pantani, la Spocchia dell'americano, l'ombra evidente del doping su tutto e tutti, ma secondo me fu un decennio quasi insignificante. Ricordo volentieri solo poche corse e pochi personaggi. Per esempio Savoldelli, mi è sempre piaciuto, forse anche perché siamo coetanei e da ragazzini in qualche gara ci siamo incrociati, per il resto davvero anni bui. L'elenco delle disillusioni è davvero lungo. Albi d'oro chi di prezioso hanno veramente poco. Va be! Scusate il malinconico OT


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GregLemond
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Re: Gilberto Simoni

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Io ho sempre avuto un idea particolare...
Che basso sia stato paradossalmente sfavorito da OP (mettiamola cosi, non tutti sono stati alle regole...)
Si sarebbe altrimenti costruito un Palmares surreale (in tutti i sensi)


nunziol
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Re: Gilberto Simoni

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GregLemond ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 10:04 Io ho sempre avuto un idea particolare...
Che basso sia stato paradossalmente sfavorito da OP (mettiamola cosi, non tutti sono stati alle regole...)
Si sarebbe altrimenti costruito un Palmares surreale (in tutti i sensi)
Basso non ha avuto poi fortuna in carriera
Sfortunato a trovarsi Armstrong prima
Il giro 2005 perso per il cagotto
OP che gli ha tolto probabilmente la doppietta Giro-Tour 2006
Quella caduta sull'Etna che gli compromise il Tour 2011 ed infatti la sua carriera ad alti livelli è finita la
Forse avrebbe vinto un altro paio di giri e un altro Tour
Senza l'Op a quest'ora sarebbe la con i grandissimi
Certo,sé è finito nell'OP è colpa sua


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Beppugrillo
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Re: Gilberto Simoni

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Basso è riuscito neanche lui sa come a non farsi togliere la vittoria del Giro 2006, direi che è stato estremamente fortunato. Purtroppo tutto quel periodo tocca giudicarlo o a prescindere dal doping o solo sulla base delle squalifiche reali o sulla base di pettegolezzi e sensazioni, in ogni caso ci si sbaglia e di molto.

Sulle varie dichiarazioni di Simoni negli anni, secondo me era molto fuori luogo quando andava sul personale (non ricordo di preciso, ma cose tipo "non sono uomini", "Cunego bastardo ignorante"). Sennò uno sportivo che mostra la sua rabbia per circostanze sfortunate o presunte scorrettezze per me è comprensibilissimo, però c'è modo e modo, non devi attaccare così gli avversari (per dire, Cunego che a Varese si incazza per aver perso da Ballan per me è molto meglio di "tutti bravi, grande squadra, che vinca il migliore e così via"). Poi è chiaro che quei fatti specifici nella sua mente avevano dei colpevoli chiarissimi per cui non era facile non scendere sul personale. A Bergamo evitò le interviste facendo capire di essere incazzato con le moto (per me aveva ragione) e così per me va benissimo, è normale


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GregLemond
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Re: Gilberto Simoni

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nunziol ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 11:42
GregLemond ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 10:04 Io ho sempre avuto un idea particolare...
Che basso sia stato paradossalmente sfavorito da OP (mettiamola cosi, non tutti sono stati alle regole...)
Si sarebbe altrimenti costruito un Palmares surreale (in tutti i sensi)
Basso non ha avuto poi fortuna in carriera
Sfortunato a trovarsi Armstrong prima
Il giro 2005 perso per il cagotto
OP che gli ha tolto probabilmente la doppietta Giro-Tour 2006
Quella caduta sull'Etna che gli compromise il Tour 2011 ed infatti la sua carriera ad alti livelli è finita la
Forse avrebbe vinto un altro paio di giri e un altro Tour
Senza l'Op a quest'ora sarebbe la con i grandissimi
Certo,sé è finito nell'OP è colpa sua
Si, ma l OP è stata un po' troppo Ad Hoc per i miei gusti... o meglio, se ne son salvati diversi...
Quindi Basso fortunato non direi...

Pero, considerando Basso al top... si sarebbe riscritta la storia del ciclismo in quel periodo...
Perchè nel 2007 se non erro sarebbe stato in Discovery...


nunziol
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Re: Gilberto Simoni

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GregLemond ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 14:48
nunziol ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 11:42
GregLemond ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 10:04 Io ho sempre avuto un idea particolare...
Che basso sia stato paradossalmente sfavorito da OP (mettiamola cosi, non tutti sono stati alle regole...)
Si sarebbe altrimenti costruito un Palmares surreale (in tutti i sensi)
Basso non ha avuto poi fortuna in carriera
Sfortunato a trovarsi Armstrong prima
Il giro 2005 perso per il cagotto
OP che gli ha tolto probabilmente la doppietta Giro-Tour 2006
Quella caduta sull'Etna che gli compromise il Tour 2011 ed infatti la sua carriera ad alti livelli è finita la
Forse avrebbe vinto un altro paio di giri e un altro Tour
Senza l'Op a quest'ora sarebbe la con i grandissimi
Certo,sé è finito nell'OP è colpa sua
Si, ma l OP è stata un po' troppo Ad Hoc per i miei gusti... o meglio, se ne son salvati diversi...
Quindi Basso fortunato non direi...

Pero, considerando Basso al top... si sarebbe riscritta la storia del ciclismo in quel periodo...
Perchè nel 2007 se non erro sarebbe stato in Discovery...
In squadra con Contador...


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Re: Gilberto Simoni

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Beppugrillo ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 12:09 .... A Bergamo evitò le interviste facendo capire di essere incazzato con le moto (per me aveva ragione) e così per me va benissimo, è normale
Non ricordo questa di Bergamo ma mi hai fatto comunque venire in mente Lanfranchi :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:


herbie
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Re: Gilberto Simoni

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nikybo85 ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 20:54
Beppugrillo ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 12:09 .... A Bergamo evitò le interviste facendo capire di essere incazzato con le moto (per me aveva ragione) e così per me va benissimo, è normale
Non ricordo questa di Bergamo ma mi hai fatto comunque venire in mente Lanfranchi :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:
Dire che Basso sia stato "fortunato" a tenersi il Giro 2006 , quando gli mancherebbero un paio di Tour che altri frequentatori di Fuentes hanno in bacheca, mi sembra alquanto azzardato.
Nemmeno Simoni ha potuto usufruire di alcuna apertura, e questo dovrebbe farlo riflettere su quanto Basso gli sia "nemico". Ma è indubbio che il modo di porsi stesso di Basso sia in totale antitesi con quello di Simoni, ed è proprio questa viscerale diversità che non poteva che sfociare prima o poi in una netta contrapposizione.
L'intervista della mattina seguente all'arrivo dellì'Aprica per me rimane una delle pagine di contorno più divertenti in assoluto della intera storia del ciclismo, e di questo il merito principale va a Gilberto. In seconda battuta, e in maniera totalmente involontaria, alla De Stefano.
Personalmente, ho quasi sempre fatto il tifo per Simoni, tranne in quelle rarissime occasioni in cui c'era Pantani di mezzo.
Per il resto, per me a Basso mancano tre GT, se ci fosse stata una forma sufficiente di giustizia nel ciclismo di quel decennio: a Simoni credo di no, andava troppo piano a crono.


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Beppugrillo
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Re: Gilberto Simoni

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herbie ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 2:02
nikybo85 ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 20:54
Beppugrillo ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 12:09 .... A Bergamo evitò le interviste facendo capire di essere incazzato con le moto (per me aveva ragione) e così per me va benissimo, è normale
Non ricordo questa di Bergamo ma mi hai fatto comunque venire in mente Lanfranchi :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:
Dire che Basso sia stato "fortunato" a tenersi il Giro 2006 , quando gli mancherebbero un paio di Tour che altri frequentatori di Fuentes hanno in bacheca, mi sembra alquanto azzardato.
Nemmeno Simoni ha potuto usufruire di alcuna apertura, e questo dovrebbe farlo riflettere su quanto Basso gli sia "nemico". Ma è indubbio che il modo di porsi stesso di Basso sia in totale antitesi con quello di Simoni, ed è proprio questa viscerale diversità che non poteva che sfociare prima o poi in una netta contrapposizione.
L'intervista della mattina seguente all'arrivo dellì'Aprica per me rimane una delle pagine di contorno più divertenti in assoluto della intera storia del ciclismo, e di questo il merito principale va a Gilberto. In seconda battuta, e in maniera totalmente involontaria, alla De Stefano.
Personalmente, ho quasi sempre fatto il tifo per Simoni, tranne in quelle rarissime occasioni in cui c'era Pantani di mezzo.
Per il resto, per me a Basso mancano tre GT, se ci fosse stata una forma sufficiente di giustizia nel ciclismo di quel decennio: a Simoni credo di no, andava troppo piano a crono.
Per quanto mi riguarda, se ti trovano positivo (o equivalenti) c'è il 99% di probabilità che hai rubato tutto quello che hai vinto dal primo giorno della tua carriera a quello della positività, se poi 15 giorni prima dello stop sembravi Merckx col motorino quel 99% sale ancora di più. I dubbi al massimo ce l'ho sulla presunta ingiustizia subita dagli sconfitti, perché, Bufalo a parte, le certezze non ci sono su nessuno. Le ingiustizie dell'OP sono evidenti, ma a subirle sono stati i tifosi e il mondo del ciclismo, non i colpevoli


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Re: Gilberto Simoni

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Beppugrillo ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 7:43 Per quanto mi riguarda, se ti trovano positivo (o equivalenti) c'è il 99% di probabilità che hai rubato tutto quello che hai vinto dal primo giorno della tua carriera a quello della positività, se poi 15 giorni prima dello stop sembravi Merckx col motorino quel 99% sale ancora di più. I dubbi al massimo ce l'ho sulla presunta ingiustizia subita dagli sconfitti, perché, Bufalo a parte, le certezze non ci sono su nessuno. Le ingiustizie dell'OP sono evidenti, ma a subirle sono stati i tifosi e il mondo del ciclismo, non i colpevoli
Non funziona così secondo me.
I bivi ci sono nelle carriere di tutti, lo conferma gente che tanto per il doping (o meglio l'antidoping) ha perso tutto e non credo abbia interesse a mentire.
Non è che scegli a priori se doparti in base a quanto sei onesto

Comunque non c'è dubbio che Basso s'è fatto (per ragioni diverse e anche casuali) un periodo di stop dalle corse che contano incredibilmente lungo.


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Re: Gilberto Simoni

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herbie ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 2:02
nikybo85 ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 20:54
Beppugrillo ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 12:09 .... A Bergamo evitò le interviste facendo capire di essere incazzato con le moto (per me aveva ragione) e così per me va benissimo, è normale
Non ricordo questa di Bergamo ma mi hai fatto comunque venire in mente Lanfranchi :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:
Dire che Basso sia stato "fortunato" a tenersi il Giro 2006 , quando gli mancherebbero un paio di Tour che altri frequentatori di Fuentes hanno in bacheca, mi sembra alquanto azzardato.
Nemmeno Simoni ha potuto usufruire di alcuna apertura, e questo dovrebbe farlo riflettere su quanto Basso gli sia "nemico". Ma è indubbio che il modo di porsi stesso di Basso sia in totale antitesi con quello di Simoni, ed è proprio questa viscerale diversità che non poteva che sfociare prima o poi in una netta contrapposizione.
L'intervista della mattina seguente all'arrivo dellì'Aprica per me rimane una delle pagine di contorno più divertenti in assoluto della intera storia del ciclismo, e di questo il merito principale va a Gilberto. In seconda battuta, e in maniera totalmente involontaria, alla De Stefano.
Personalmente, ho quasi sempre fatto il tifo per Simoni, tranne in quelle rarissime occasioni in cui c'era Pantani di mezzo.
Per il resto, per me a Basso mancano tre GT, se ci fosse stata una forma sufficiente di giustizia nel ciclismo di quel decennio: a Simoni credo di no, andava troppo piano a crono.
Ciao Herbie non so se hai sbagliato il quote, non avevo argomentato niente aldilà della battuta. Ovviamente lo dico solo nel caso tu dovessi parlare con altri utenti che non hanno ricevuto il quote, non certo perché mi dia fastidio.... comunque sono anche d'accordo sulla tua posizione tra l'altro su questo post.


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GregLemond
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Re: Gilberto Simoni

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Beppugrillo ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 7:43
herbie ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 2:02
nikybo85 ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 20:54

Non ricordo questa di Bergamo ma mi hai fatto comunque venire in mente Lanfranchi :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:
Dire che Basso sia stato "fortunato" a tenersi il Giro 2006 , quando gli mancherebbero un paio di Tour che altri frequentatori di Fuentes hanno in bacheca, mi sembra alquanto azzardato.
Nemmeno Simoni ha potuto usufruire di alcuna apertura, e questo dovrebbe farlo riflettere su quanto Basso gli sia "nemico". Ma è indubbio che il modo di porsi stesso di Basso sia in totale antitesi con quello di Simoni, ed è proprio questa viscerale diversità che non poteva che sfociare prima o poi in una netta contrapposizione.
L'intervista della mattina seguente all'arrivo dellì'Aprica per me rimane una delle pagine di contorno più divertenti in assoluto della intera storia del ciclismo, e di questo il merito principale va a Gilberto. In seconda battuta, e in maniera totalmente involontaria, alla De Stefano.
Personalmente, ho quasi sempre fatto il tifo per Simoni, tranne in quelle rarissime occasioni in cui c'era Pantani di mezzo.
Per il resto, per me a Basso mancano tre GT, se ci fosse stata una forma sufficiente di giustizia nel ciclismo di quel decennio: a Simoni credo di no, andava troppo piano a crono.
Per quanto mi riguarda, se ti trovano positivo (o equivalenti) c'è il 99% di probabilità che hai rubato tutto quello che hai vinto dal primo giorno della tua carriera a quello della positività, se poi 15 giorni prima dello stop sembravi Merckx col motorino quel 99% sale ancora di più. I dubbi al massimo ce l'ho sulla presunta ingiustizia subita dagli sconfitti, perché, Bufalo a parte, le certezze non ci sono su nessuno. Le ingiustizie dell'OP sono evidenti, ma a subirle sono stati i tifosi e il mondo del ciclismo, non i colpevoli
Hai ragione in pieno, ma quello che voglio dire... è che l OP ha fatto dei danni a Basso che ad altri non ha fatto


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Re: Gilberto Simoni

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eliacodogno ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 9:03 Non funziona così secondo me.
I bivi ci sono nelle carriere di tutti, lo conferma gente che tanto per il doping (o meglio l'antidoping) ha perso tutto e non credo abbia interesse a mentire.
Non è che scegli a priori se doparti in base a quanto sei onesto

Comunque non c'è dubbio che Basso s'è fatto (per ragioni diverse e anche casuali) un periodo di stop dalle corse che contano incredibilmente lungo.
Beh l'interesse a mentire secondo me c'è sempre, aver perso tutto non significa aver dovuto restituire i premi eventualmente rubati. Se confessi che hai vinto 100 gare dopandoti il rischio di trovarti 100 cause dagli organizzatori e altre 100 dai secondi classificati c'è sempre. Comunque sì, sono d'accordo che in alcuni casi il doping arriva in seguito a eventi particolari oppure è un'ultima carta per farsi dare altri 2-3 anni di stipendio, quel 99% probabilmente è da abbassare. Per quel periodo però mi tengo il mio 99%.


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Re: Gilberto Simoni

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nikybo85 ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 9:17

Ciao Herbie non so se hai sbagliato il quote, non avevo argomentato niente aldilà della battuta. Ovviamente lo dico solo nel caso tu dovessi parlare con altri utenti che non hanno ricevuto il quote, non certo perché mi dia fastidio.... comunque sono anche d'accordo sulla tua posizione tra l'altro su questo post.
sì, ho proprio sbagliato il quote! :(


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Re: Gilberto Simoni

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eliacodogno ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 9:03
Beppugrillo ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 7:43 Per quanto mi riguarda, se ti trovano positivo (o equivalenti) c'è il 99% di probabilità che hai rubato tutto quello che hai vinto dal primo giorno della tua carriera a quello della positività, se poi 15 giorni prima dello stop sembravi Merckx col motorino quel 99% sale ancora di più. I dubbi al massimo ce l'ho sulla presunta ingiustizia subita dagli sconfitti, perché, Bufalo a parte, le certezze non ci sono su nessuno. Le ingiustizie dell'OP sono evidenti, ma a subirle sono stati i tifosi e il mondo del ciclismo, non i colpevoli
Non funziona così secondo me.
I bivi ci sono nelle carriere di tutti, lo conferma gente che tanto per il doping (o meglio l'antidoping) ha perso tutto e non credo abbia interesse a mentire.
Non è che scegli a priori se doparti in base a quanto sei onesto

Comunque non c'è dubbio che Basso s'è fatto (per ragioni diverse e anche casuali) un periodo di stop dalle corse che contano incredibilmente lungo.
Incredibile lungo no. Si è fatto due anni di squalifica come qualunque positivo. Era dentro fino al collo nell'OP, direi che ci sta.
Chiaro, sono capitati nel suo momento migliore, a cui c'era arrivato comunque in sinergia con ciò che gli causò lo stop. Non si trattó di un gatto che attraversò la strada.


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GregLemond
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Re: Gilberto Simoni

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Belluschi M. ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 15:26
eliacodogno ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 9:03
Beppugrillo ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 7:43 Per quanto mi riguarda, se ti trovano positivo (o equivalenti) c'è il 99% di probabilità che hai rubato tutto quello che hai vinto dal primo giorno della tua carriera a quello della positività, se poi 15 giorni prima dello stop sembravi Merckx col motorino quel 99% sale ancora di più. I dubbi al massimo ce l'ho sulla presunta ingiustizia subita dagli sconfitti, perché, Bufalo a parte, le certezze non ci sono su nessuno. Le ingiustizie dell'OP sono evidenti, ma a subirle sono stati i tifosi e il mondo del ciclismo, non i colpevoli
Non funziona così secondo me.
I bivi ci sono nelle carriere di tutti, lo conferma gente che tanto per il doping (o meglio l'antidoping) ha perso tutto e non credo abbia interesse a mentire.
Non è che scegli a priori se doparti in base a quanto sei onesto

Comunque non c'è dubbio che Basso s'è fatto (per ragioni diverse e anche casuali) un periodo di stop dalle corse che contano incredibilmente lungo.
Incredibile lungo no. Si è fatto due anni di squalifica come qualunque positivo. Era dentro fino al collo nell'OP, direi che ci sta.
Chiaro, sono capitati nel suo momento migliore, a cui c'era arrivato comunque in sinergia con ciò che gli causò lo stop. Non si trattó di un gatto che attraversò la strada.
Vero, ma se fosse stato squalificato nel 2010 come "qualcun altro" si parlerebbe di un altra storia


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Re: Gilberto Simoni

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Belluschi M. ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 15:26 Incredibile lungo no. Si è fatto due anni di squalifica come qualunque positivo. Era dentro fino al collo nell'OP, direi che ci sta.
Chiaro, sono capitati nel suo momento migliore, a cui c'era arrivato comunque in sinergia con ciò che gli causò lo stop. Non si trattó di un gatto che attraversò la strada.
Incredibilmente lungo sì, perché il decorso della squalifica non è partito da quando ha smesso utilmente di correre, ovvero dal Tour 2006, ma 6 mesi o più dopo. D'altra parte certo, avesse confessato il giorno dopo l'esclusione di Strasburgo sarebbe rientrato già nell'estate 2008 (se non prima, come altri che hanno avuto sconti di pena per la collaborazione).
Beppugrillo ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 10:49 Beh l'interesse a mentire secondo me c'è sempre, aver perso tutto non significa aver dovuto restituire i premi eventualmente rubati. Se confessi che hai vinto 100 gare dopandoti il rischio di trovarti 100 cause dagli organizzatori e altre 100 dai secondi classificati c'è sempre. Comunque sì, sono d'accordo che in alcuni casi il doping arriva in seguito a eventi particolari oppure è un'ultima carta per farsi dare altri 2-3 anni di stipendio, quel 99% probabilmente è da abbassare. Per quel periodo però mi tengo il mio 99%.
Io credo proprio al bivio che racconta Tyler Hamilton... ai 1000 giorni che fai prendendo nulla e faticando da bestia per finire le corse (e non c'è nessun premio di mezzo, quindi le cose stanno così...). Se poi prepararti in un certo modo di dà quel vantaggio, da finire le corse a stento a stare davanti, per chi non se la sente di prepararsi non ci sono speranze (ergo, chi sta davanti... mi dispiace, ma io credo che certe cose diano un reale e tangibile vantaggio, e di superuomini non ce ne sono ancora)
Poi ovvio c'è chi non se la sente e fa altro, ma credo altresì che la rinuncia alla carriera professionistica non abbia ricadute identiche su tutti. Il rampollo di buona famiglia sa che si iscriverà in un college prestigioso e avrà una vita splendida comunque, chi nasce a vicolo corto vede nel professionismo ad ogni costo l'unica possibilità di non friggere a vita patatine al McDonald's.

Il discorso sui premi e sulle cause dei secondi classificati o degli organizzatori non mi pare poi confermato dai casi di positività / confessione postuma. Anche perché logicamente quando beccano il primo mi pare impossibile che costui l'abbia fatta in barba a un gruppo di verginelle.


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

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Re: Gilberto Simoni

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GregLemond ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 15:58
Belluschi M. ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 15:26
eliacodogno ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 9:03

Non funziona così secondo me.
I bivi ci sono nelle carriere di tutti, lo conferma gente che tanto per il doping (o meglio l'antidoping) ha perso tutto e non credo abbia interesse a mentire.
Non è che scegli a priori se doparti in base a quanto sei onesto

Comunque non c'è dubbio che Basso s'è fatto (per ragioni diverse e anche casuali) un periodo di stop dalle corse che contano incredibilmente lungo.
Incredibile lungo no. Si è fatto due anni di squalifica come qualunque positivo. Era dentro fino al collo nell'OP, direi che ci sta.
Chiaro, sono capitati nel suo momento migliore, a cui c'era arrivato comunque in sinergia con ciò che gli causò lo stop. Non si trattó di un gatto che attraversò la strada.
Vero, ma se fosse stato squalificato nel 2010 come "qualcun altro" si parlerebbe di un altra storia
Un altro flusso di eventi, senz'altro.
Ma senza Fuentes e con la spada di Damocle della squalifica non è detto che sarebbe stato allo stesso modo performante, anzi. Già solo al Tour 2006 doveva vedersela comunque con Ullrich, che mi pare fosse in crescita.

Anche Valverde alla fine della fiera non è che abbia avuto tutto sto guadagno a posticipare la squalifica. Ha potuto vincere varie corse prima, ma allo stesso tempo ne ha perse altre nel periodo 2010-2011


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GregLemond
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Re: Gilberto Simoni

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Belluschi M. ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 16:28
GregLemond ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 15:58
Belluschi M. ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 15:26
Incredibile lungo no. Si è fatto due anni di squalifica come qualunque positivo. Era dentro fino al collo nell'OP, direi che ci sta.
Chiaro, sono capitati nel suo momento migliore, a cui c'era arrivato comunque in sinergia con ciò che gli causò lo stop. Non si trattó di un gatto che attraversò la strada.
Vero, ma se fosse stato squalificato nel 2010 come "qualcun altro" si parlerebbe di un altra storia
Un altro flusso di eventi, senz'altro.
Ma senza Fuentes e con la spada di Damocle della squalifica non è detto che sarebbe stato allo stesso modo performante, anzi. Già solo al Tour 2006 doveva vedersela comunque con Ullrich, che mi pare fosse in crescita.

Anche Valverde alla fine della fiera non è che abbia avuto tutto sto guadagno a posticipare la squalifica. Ha potuto vincere varie corse prima, ma allo stesso tempo ne ha perse altre nel periodo 2010-2011
Premetto: per me Spagna = DDR

Detto questo, facciamo correre basso nel 2006 e 2007... adesso si parlerebbe di un altro ciclista.
E di un altro ciclismo.

Basso nel 2006 era al super top... non è sovrapponibile con valverde...


Cthulhu
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Re: Gilberto Simoni

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GregLemond ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 16:31
Belluschi M. ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 16:28
GregLemond ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 15:58

Vero, ma se fosse stato squalificato nel 2010 come "qualcun altro" si parlerebbe di un altra storia
Un altro flusso di eventi, senz'altro.
Ma senza Fuentes e con la spada di Damocle della squalifica non è detto che sarebbe stato allo stesso modo performante, anzi. Già solo al Tour 2006 doveva vedersela comunque con Ullrich, che mi pare fosse in crescita.

Anche Valverde alla fine della fiera non è che abbia avuto tutto sto guadagno a posticipare la squalifica. Ha potuto vincere varie corse prima, ma allo stesso tempo ne ha perse altre nel periodo 2010-2011
Premetto: per me Spagna = DDR

Detto questo, facciamo correre basso nel 2006 e 2007... adesso si parlerebbe di un altro ciclista.
E di un altro ciclismo.

Basso nel 2006 era al super top... non è sovrapponibile con valverde...
Spagna =DDR=Italia.
Non facciamo le verginelle, che sono venuti tutti a imparare da noi come dopare e doparsi, vedi Armstrong e Fuentes, ad esempio.


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Re: Gilberto Simoni

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Belluschi M. ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 16:28 Un altro flusso di eventi, senz'altro.
Ma senza Fuentes e con la spada di Damocle della squalifica non è detto che sarebbe stato allo stesso modo performante, anzi. Già solo al Tour 2006 doveva vedersela comunque con Ullrich, che mi pare fosse in crescita.

Anche Valverde alla fine della fiera non è che abbia avuto tutto sto guadagno a posticipare la squalifica. Ha potuto vincere varie corse prima, ma allo stesso tempo ne ha perse altre nel periodo 2010-2011
Be' poi c'è la categoria dai contorni non definiti (ma sappiamo per certo che esiste) di quelli che hanno schivato la tempesta.
Di qui la mia scarsa propensione a bastonare Basso e company.
Tra l'altro anche ai tempi di Birillo il dominio messo in campo non era da tutti fra coloro che frequentavano lo studio di Ufe.

In quanto a Valverde penso che avesse perso il 2008 avremmo perso alcune delle performance più notevoli di tutto il suo percorso (sprint di Plumelec al Tour sopra a tutto). Magari poi avrebbe realizzato altrettanto nel periodo della squalifica


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Re: Gilberto Simoni

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GregLemond ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 16:31
Belluschi M. ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 16:28
GregLemond ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 15:58

Vero, ma se fosse stato squalificato nel 2010 come "qualcun altro" si parlerebbe di un altra storia
Un altro flusso di eventi, senz'altro.
Ma senza Fuentes e con la spada di Damocle della squalifica non è detto che sarebbe stato allo stesso modo performante, anzi. Già solo al Tour 2006 doveva vedersela comunque con Ullrich, che mi pare fosse in crescita.

Anche Valverde alla fine della fiera non è che abbia avuto tutto sto guadagno a posticipare la squalifica. Ha potuto vincere varie corse prima, ma allo stesso tempo ne ha perse altre nel periodo 2010-2011
Premetto: per me Spagna = DDR

Detto questo, facciamo correre basso nel 2006 e 2007... adesso si parlerebbe di un altro ciclista.
E di un altro ciclismo.

Basso nel 2006 era al super top... non è sovrapponibile con valverde...
Come ho scritto sopra, senza Fuentes anche lui si sarebbe dovuto 'riorganizzare'.
Inutile nascondersi, il marginal gain non era indifferente. Il Bufalo Gutierrez che batté nettamente due ottimi corridori come Simoni e Cunego per me è il test ideale per farsi un'idea di come si muovevano gli equilibri.
Quindi a mio avviso nel 2006-2007-2008 Basso poteva anche vincere varie corse, ma di certo senza la supremazia di quel giro, nonché la gamba dei Tour in cui fece podio.
Presto o tardi comunque una squalifica l'avrebbe scontata anche lui.
Io credo che non gli manchi poi così tanto tra piazzamenti e vittorie.


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GregLemond
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Re: Gilberto Simoni

Messaggio da leggere da GregLemond »

Cthulhu ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 16:41
GregLemond ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 16:31
Belluschi M. ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 16:28

Un altro flusso di eventi, senz'altro.
Ma senza Fuentes e con la spada di Damocle della squalifica non è detto che sarebbe stato allo stesso modo performante, anzi. Già solo al Tour 2006 doveva vedersela comunque con Ullrich, che mi pare fosse in crescita.

Anche Valverde alla fine della fiera non è che abbia avuto tutto sto guadagno a posticipare la squalifica. Ha potuto vincere varie corse prima, ma allo stesso tempo ne ha perse altre nel periodo 2010-2011
Premetto: per me Spagna = DDR

Detto questo, facciamo correre basso nel 2006 e 2007... adesso si parlerebbe di un altro ciclista.
E di un altro ciclismo.

Basso nel 2006 era al super top... non è sovrapponibile con valverde...
Spagna =DDR=Italia.
Non facciamo le verginelle, che sono venuti tutti a imparare da noi come dopare e doparsi, vedi Armstrong e Fuentes, ad esempio.
Il mio è un discorso piu ampio.
Poi mi fermo qui, non è il posto.
Scusa Admin.


Luca90
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Re: Thibaut Pinot, "l'antagonista"

Messaggio da leggere da Luca90 »

Il Complottista ha scritto: sabato 5 settembre 2020, 20:11 Ha vinto un Lombardia .
Può fare benissimo nelle classiche e nelle brevi corse a tappe .
6 anni dal podio al Tour 2014 e appena una Top Five raggiunta da allora nelle corse di tre settimane .
Non è sempre sfiga su , al netto che lo scorso anno forse faceva podio ma sarebbe anche potuto saltare ( come al Giro 2018) , non ha la testa e la resistenza per arrivare in fondo a un grande Giro .
Altro corridore rovinato per non ottenere che un pugno di mosche .
Magari rabocca meno degli altri...
Ricordo a un finale di un grande giro che aveva l'ematocrito bassissimo... come era giusto che fosse... :cincin:


2015:TreValliVaresine
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

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Beh, mi pare che sulla penultima salita erano rimasti in 12.
Quindi sono andati forte.
Certo, i tempi dei vari Armstrong,Ullrich,Pantani,Virenque che si scattavano e si controscattavano addosso non tornano mai più.
Per fortuna aggiungo; anche se ci si diverte di meno.


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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

Messaggio da leggere da paolo117 »

Cthulhu ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:35 Beh, mi pare che sulla penultima salita erano rimasti in 12.
Quindi sono andati forte.
Certo, i tempi dei vari Armstrong,Ullrich,Pantani,Virenque che si scattavano e si controscattavano addosso non tornano mai più.
Per fortuna aggiungo; anche se ci si diverte di meno.
Accostare Pantani con Virenque Ulrich e Armstrong mi ha fatto rabbrividire. Virenque non ha mai staccato nessuno in vita sua. I francesi all'epoca mi facevano tenerezza che avevano lui come idolo. Per non parlare dello schifo che mi fece con l'esultanza il giorno della morte di Casartelli. Ulrich aveva un motore da fuoriclasse ma la testa no, infatti a parte il 97 non ricordo di sue azioni o scatti furiosi. Sull'americano non mi esprimo. Magari questa frase stava bene con gli anni di Lemond Roche Fignon e Delgado . Ogni giorno era una battaglia lì.


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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

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paolo117 ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:43
Cthulhu ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:35 Beh, mi pare che sulla penultima salita erano rimasti in 12.
Quindi sono andati forte.
Certo, i tempi dei vari Armstrong,Ullrich,Pantani,Virenque che si scattavano e si controscattavano addosso non tornano mai più.
Per fortuna aggiungo; anche se ci si diverte di meno.
Accostare Pantani con Virenque Ulrich e Armstrong mi ha fatto rabbrividire. Virenque non ha mai staccato nessuno in vita sua. I francesi all'epoca mi facevano tenerezza che avevano lui come idolo. Per non parlare dello schifo che mi fece con l'esultanza il giorno della morte di Casartelli. Ulrich aveva un motore da fuoriclasse ma la testa no, infatti a parte il 97 non ricordo di sue azioni o scatti furiosi. Sull'americano non mi esprimo. Magari questa frase stava bene con gli anni di Lemond Roche Fignon e Delgado . Ogni giorno era una battaglia lì.
Mi sa che non te le ricordi le tappe di quegli anni: scatti e controscatti, si anche di Ullrich.
E poi, perché su Armstrong non ti esprimi ? Lui gli scatti li faceva. E era gonfio né più né meno degli altri.
Ultima modifica di Cthulhu il venerdì 11 settembre 2020, 18:52, modificato 1 volta in totale.


Winter
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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

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Cthulhu ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:35 Beh, mi pare che sulla penultima salita erano rimasti in 12.
Quindi sono andati forte.
Certo, i tempi dei vari Armstrong,Ullrich,Pantani,Virenque che si scattavano e si controscattavano addosso non tornano mai più.
Per fortuna aggiungo; anche se ci si diverte di meno.
diciamo che se vedi alcune facce.. non per tutti i tempi son cambiati :D


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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

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Cthulhu ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:50
paolo117 ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:43
Cthulhu ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:35 Beh, mi pare che sulla penultima salita erano rimasti in 12.
Quindi sono andati forte.
Certo, i tempi dei vari Armstrong,Ullrich,Pantani,Virenque che si scattavano e si controscattavano addosso non tornano mai più.
Per fortuna aggiungo; anche se ci si diverte di meno.
Accostare Pantani con Virenque Ulrich e Armstrong mi ha fatto rabbrividire. Virenque non ha mai staccato nessuno in vita sua. I francesi all'epoca mi facevano tenerezza che avevano lui come idolo. Per non parlare dello schifo che mi fece con l'esultanza il giorno della morte di Casartelli. Ulrich aveva un motore da fuoriclasse ma la testa no, infatti a parte il 97 non ricordo di sue azioni o scatti furiosi. Sull'americano non mi esprimo. Magari questa frase stava bene con gli anni di Lemond Roche Fignon e Delgado . Ogni giorno era una battaglia lì.
Mi sa che non te le ricordi le tappe di quegli anni: scatti e controscatti, si anche di Ullrich.
Guarda le ricordo benissimo. Ulrich per prima cosa saliva in progressione e non scattava. Fece una bella azione sulla Madeleine nel 98 con Pantani incollato a ruota e poco altro..durante i Tour di Armstrong a parte il 2003 in cui era un pò più brillante lo ricordo sempre ingobbito e in difficoltà.
P.s. su Armstrong non mi esprimo perché avevo già capito l'andazzo..ho appena finito di leggere il libro di Walsh e sono abbastanza suscettibile sul tema , ma non voglio finire off-topic. Mi stupisco di quanta gente ci sia ancora a difenderlo comunque.
Ultima modifica di paolo117 il venerdì 11 settembre 2020, 18:56, modificato 1 volta in totale.


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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

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paolo117 ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:43 Virenque non ha mai staccato nessuno in vita sua. I francesi all'epoca mi facevano tenerezza che avevano lui come idolo. Per non parlare dello schifo che mi fece con l'esultanza il giorno della morte di Casartelli.
Come non ha mai staccato nessuno?
Il tourmalet?
Courchevel 97? Dove mandò fuori tempo massimo metà gruppo
E la tappa del Larrau nel 96?


Cthulhu
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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

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Winter ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:51
Cthulhu ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:35 Beh, mi pare che sulla penultima salita erano rimasti in 12.
Quindi sono andati forte.
Certo, i tempi dei vari Armstrong,Ullrich,Pantani,Virenque che si scattavano e si controscattavano addosso non tornano mai più.
Per fortuna aggiungo; anche se ci si diverte di meno.
diciamo che se vedi alcune facce.. non per tutti i tempi son cambiati :D
Se non altro ora devono stare molto più attenti. Non credo che ora si alzino alle tre di notte a fare la cyclette altrimenti la marmellata che hanno al posto del sangue smette di circolare.
All'epoca non c'era nemmeno il test per l'EPO.


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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

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paolo117 ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:53
Cthulhu ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:50
paolo117 ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:43
Accostare Pantani con Virenque Ulrich e Armstrong mi ha fatto rabbrividire. Virenque non ha mai staccato nessuno in vita sua. I francesi all'epoca mi facevano tenerezza che avevano lui come idolo. Per non parlare dello schifo che mi fece con l'esultanza il giorno della morte di Casartelli. Ulrich aveva un motore da fuoriclasse ma la testa no, infatti a parte il 97 non ricordo di sue azioni o scatti furiosi. Sull'americano non mi esprimo. Magari questa frase stava bene con gli anni di Lemond Roche Fignon e Delgado . Ogni giorno era una battaglia lì.
Mi sa che non te le ricordi le tappe di quegli anni: scatti e controscatti, si anche di Ullrich.
Guarda le ricordo benissimo. Ulrich per prima cosa saliva in progressione e non scattava. Fece una bella azione sulla Madeleine nel 98 con Pantani incollato a ruota e poco altro..durante i Tour di Armstrong a parte il 2003 in cui era un pò più brillante lo ricordo sempre ingobbito e in difficoltà.
P.s. su Armstrong non mi esprimo perché avevo già capito l'andazzo..ho appena finito di leggere il libro di Walsh e sono abbastanza suscettibile sul tema , ma non voglio finire off-topic. Mi stupisco di quanta gente ci sia ancora a difenderlo comunque.
Io non lo difendo,non lo sopportavo...trovo però incoerente infamarlo come dopato e poi avere come idolo Pantani.
Tutto qui.


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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

Messaggio da leggere da paolo117 »

Winter ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:55
paolo117 ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:43 Virenque non ha mai staccato nessuno in vita sua. I francesi all'epoca mi facevano tenerezza che avevano lui come idolo. Per non parlare dello schifo che mi fece con l'esultanza il giorno della morte di Casartelli.
Come non ha mai staccato nessuno?
Il tourmalet?
Courchevel 97? Dove mandò fuori tempo massimo metà gruppo
E la tappa del Larrau nel 96?
Ma dai su..su 1000 scatti di Virenque forse ne è andato a segno uno. Ha sempre preso mazzate da Pantani..I suoi scatti non li rimpiango proprio .


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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

Messaggio da leggere da paolo117 »

Cthulhu ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:59
paolo117 ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:53
Cthulhu ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:50
Mi sa che non te le ricordi le tappe di quegli anni: scatti e controscatti, si anche di Ullrich.
Guarda le ricordo benissimo. Ulrich per prima cosa saliva in progressione e non scattava. Fece una bella azione sulla Madeleine nel 98 con Pantani incollato a ruota e poco altro..durante i Tour di Armstrong a parte il 2003 in cui era un pò più brillante lo ricordo sempre ingobbito e in difficoltà.
P.s. su Armstrong non mi esprimo perché avevo già capito l'andazzo..ho appena finito di leggere il libro di Walsh e sono abbastanza suscettibile sul tema , ma non voglio finire off-topic. Mi stupisco di quanta gente ci sia ancora a difenderlo comunque.
Io non lo difendo,non lo sopportavo...trovo però incoerente infamarlo come dopato e poi avere come idolo Pantani.
Tutto qui.
Ci sono enormi differenze tra le loro 2 storie. E sono abbastanza evidenti.


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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

Messaggio da leggere da Winter »

paolo117 ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 19:00
Winter ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:55
paolo117 ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:43 Virenque non ha mai staccato nessuno in vita sua. I francesi all'epoca mi facevano tenerezza che avevano lui come idolo. Per non parlare dello schifo che mi fece con l'esultanza il giorno della morte di Casartelli.
Come non ha mai staccato nessuno?
Il tourmalet?
Courchevel 97? Dove mandò fuori tempo massimo metà gruppo
E la tappa del Larrau nel 96?
Ma dai su..su 1000 scatti di Virenque forse ne è andato a segno uno. Ha sempre preso mazzate da Pantani..I suoi scatti non li rimpiango proprio .
Da pantani le prendevano tutti
Virenque era un corridore resistente
Non aveva un grosso scatto
Ma non aveva paura di attaccare da lontano

Io di scatti oggi non ne ho visti


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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

Messaggio da leggere da paolo117 »

Winter ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 19:04
paolo117 ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 19:00
Winter ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:55
Come non ha mai staccato nessuno?
Il tourmalet?
Courchevel 97? Dove mandò fuori tempo massimo metà gruppo
E la tappa del Larrau nel 96?
Ma dai su..su 1000 scatti di Virenque forse ne è andato a segno uno. Ha sempre preso mazzate da Pantani..I suoi scatti non li rimpiango proprio .
Da pantani le prendevano tutti
Virenque era un corridore resistente
Non aveva un grosso scatto
Ma non aveva paura di attaccare da lontano

Io di scatti oggi non ne ho visti
Si era un attaccante vero, il ciclismo è cambiato. Ma tra tanti non mi sento di rimpiangerlo. Purtroppo poi si ostinano a mettere questi muri finali che sono la cosa meno spettacolare che ci sia.


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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

Messaggio da leggere da Winter »

Ma la salita prima era perfetta per un attacco


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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

Messaggio da leggere da paolo117 »

Si vero. Ma con questi muri finali ormai si sa già come.va a finire. Bernal forse poteva provare a anticipare ma visto come è scoppiato alla fine avrebbe preso 2 minuti . Jumbo aveva ancora 3 uomini . Fortuna Pogacar mi sembra l'unico coraggioso .


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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

Messaggio da leggere da beppesaronni »

pietro ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 19:37
frcre ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 17:41
lemond ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 17:38
Che, un primis, deve imparare a guidare la bici e dipoi "on verra" sulle salite lunghe con avversari. :)
Nell'unica salita lunga con avversari che ha affrontato ha staccato Landa, Carapaz, Yates, Bennet ecc
Ma infatti, altro livello Evenepoel, anche rispetto a Bernal, Pogacar, Van der Poel, Van Aert, ecc...
Sw gli frugano a modo nelle tasche, eveneopel diventa uno dei tanti.
Vedrai se mi sbaglio


Ad Insbruck, Valverde e Nibali non arriveranno nei primi 5.
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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

Messaggio da leggere da pietro »

beppesaronni ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 20:00
pietro ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 19:37
frcre ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 17:41

Nell'unica salita lunga con avversari che ha affrontato ha staccato Landa, Carapaz, Yates, Bennet ecc
Ma infatti, altro livello Evenepoel, anche rispetto a Bernal, Pogacar, Van der Poel, Van Aert, ecc...
Sw gli frugano a modo nelle tasche, eveneopel diventa uno dei tanti.
Vedrai se mi sbaglio
Ahahahahahahah


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

Messaggio da leggere da chinaski89 »

pietro ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 20:07
beppesaronni ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 20:00
pietro ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 19:37
Ma infatti, altro livello Evenepoel, anche rispetto a Bernal, Pogacar, Van der Poel, Van Aert, ecc...
Sw gli frugano a modo nelle tasche, eveneopel diventa uno dei tanti.
Vedrai se mi sbaglio
Ahahahahahahah
Altro livello rispetto a quelli citati manco per idea comunque.. magari in futuro, ora no di certo


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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

Messaggio da leggere da pietro »

chinaski89 ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 20:08
pietro ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 20:07
beppesaronni ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 20:00

Sw gli frugano a modo nelle tasche, eveneopel diventa uno dei tanti.
Vedrai se mi sbaglio
Ahahahahahahah
Altro livello rispetto a quelli citati manco per idea comunque.. magari in futuro, ora no di certo
No, già ora secondo me, in futuro non so, dovrà recuperare dall'infortunio


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

Messaggio da leggere da lemond »

paolo117 ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:43
Accostare Pantani con Virenque Ulrich e Armstrong mi ha fatto rabbrividire. Ulrich aveva un motore da fuoriclasse ma la testa no, infatti a parte il 97 non ricordo di sue azioni o scatti furiosi. Sull'americano non mi esprimo.
Ma davvero ti sembra appropriato questo verbo? Ulrich è stato un grandissimo, così come Pantani e avevano più gambe che testa (s.m). Armstrong invece entrambe e non per caso ha vinto 7 Tour.
paolo117 ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:43 Magari questa frase stava bene con gli anni di Lemond Roche Fignon e Delgado . Ogni giorno era una battaglia lì.
Fra chi? Quando Fignon e Lemond erano al massimo gli altri due non esistevano proprio e solo un anno Laurent e Greg hanno potuto scontrarsi e vinse proprio quello che andava meno, anche se per 8 secondi. :(


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

Messaggio da leggere da paolo117 »

lemond ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 20:16
paolo117 ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:43
Accostare Pantani con Virenque Ulrich e Armstrong mi ha fatto rabbrividire. Ulrich aveva un motore da fuoriclasse ma la testa no, infatti a parte il 97 non ricordo di sue azioni o scatti furiosi. Sull'americano non mi esprimo.
Ma davvero ti sembra appropriato questo verbo? Ulrich è stato un grandissimo, così come Pantani e avevano più gambe che testa (s.m). Armstrong invece entrambe e non per caso ha vinto 7 Tour.
paolo117 ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:43 Magari questa frase stava bene con gli anni di Lemond Roche Fignon e Delgado . Ogni giorno era una battaglia lì.
Fra chi? Quando Fignon e Lemond erano al massimo gli altri due non esistevano proprio e solo un anno Laurent e Greg hanno potuto scontrarsi e vinse proprio quello che andava meno, anche se per 8 secondi. :(
Armstrong aveva la testa ma anche soldi,potere,coperture ( vedi donazioni all'Uci) e il miglior dottore. Ho specificato che Ulrich come talento non era secondo a nessuno ma non era certo un attaccante dai. Virenque lo era ma nn aveva sto gran motore. Roche e Delgado inferiori a Fignon e Lemond ma nell 87 se le diedero di Santa ragione.


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eliacodogno
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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

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beppesaronni ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 20:00
pietro ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 19:37
frcre ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 17:41

Nell'unica salita lunga con avversari che ha affrontato ha staccato Landa, Carapaz, Yates, Bennet ecc
Ma infatti, altro livello Evenepoel, anche rispetto a Bernal, Pogacar, Van der Poel, Van Aert, ecc...
Sw gli frugano a modo nelle tasche, eveneopel diventa uno dei tanti.
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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

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paolo117 ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 19:02
Cthulhu ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:59
paolo117 ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:53

Guarda le ricordo benissimo. Ulrich per prima cosa saliva in progressione e non scattava. Fece una bella azione sulla Madeleine nel 98 con Pantani incollato a ruota e poco altro..durante i Tour di Armstrong a parte il 2003 in cui era un pò più brillante lo ricordo sempre ingobbito e in difficoltà.
P.s. su Armstrong non mi esprimo perché avevo già capito l'andazzo..ho appena finito di leggere il libro di Walsh e sono abbastanza suscettibile sul tema , ma non voglio finire off-topic. Mi stupisco di quanta gente ci sia ancora a difenderlo comunque.
Io non lo difendo,non lo sopportavo...trovo però incoerente infamarlo come dopato e poi avere come idolo Pantani.
Tutto qui.
Ci sono enormi differenze tra le loro 2 storie. E sono abbastanza evidenti.
Erano tutti dopati, quindi o uno fa finta di nulla e magari mette un asterisco virtuale su tutte le corse dai primi anni 90 al 2006 o condanna tutti.
Non mi sembra un gran che dare del dopato a quello che mi stava sulle palle e della vittima a quello per cui tifavo.
Sul resto, la differenza fondamentale è che noi siamo cattolici ( siamo tutti peccatori,il padreterno fa la faccia feroce ma alla fine è un bonaccione, ce la caviamo al massimo con un po' di purgatorio ) e gli americani puritani ( facciamo finta di nulla per chissà quanto tempo, poi improvvisamente scopriamo l'acqua calda e cominciamo a bruciare i peccatori ancor prima che li bruci l'inferno ).
Se Pantani fosse stato americano ora sarebbe un simbolo negativo per eccellenza .
Se Armstrong fosse stato italiano sarebbe ancora un idolo. Staremmo tutto il tempo a sbraitare che " erano tutti dopati ma le vittorie le hanno cancellate solo a lui, è un complotto"
Da ateo razionalista, non mi ritrovo in nessuno dei due modi di pensare.
Ultima modifica di Cthulhu il venerdì 11 settembre 2020, 22:13, modificato 1 volta in totale.


Poohbook
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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

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Salve a tutti, a me Roglic sembra in totale controllo e Bernal anche se non è ancora tagliato fuori dai giochi vai più piano degli sloveni. Se non ci sarà un calo dei due e sinceramente non si vede come possa avvenire si giocano il terzo posto Porte, Bernal e Landa. Anch’io non vedo Uran sul podio. Anche se le prossime tappe alpine sono quelle più adatte a lui. Per quanto riguarda i vari paragoni con Armstrong, Ullrich, Pantani etc, beh mi dispiace dirlo ma essendo stati tutti dopati il paragone è improponibile. Trovo assurdo che ci sia ancora qualcuno che consideri Pantani un idolo oppure il più grande scalatore di tutti i tempi etc etc. Se questo è il ragionamento allora Armstrong è stato il più vincente al tour de France. Per me quella generazione di ciclisti non esiste compreso il pirata. Ma sappiamo tutti come funziona in Italia.....


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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

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Cthulhu ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 22:11
paolo117 ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 19:02
Cthulhu ha scritto: venerdì 11 settembre 2020, 18:59
Io non lo difendo,non lo sopportavo...trovo però incoerente infamarlo come dopato e poi avere come idolo Pantani.
Tutto qui.
Ci sono enormi differenze tra le loro 2 storie. E sono abbastanza evidenti.
Erano tutti dopati, quindi o uno fa finta di nulla e magari mette un asterisco virtuale su tutte le corse dai primi anni 90 al 2006 o condanna tutti.
Non mi sembra un gran che dare del dopato a quello che mi stava sulle palle e della vittima a quello per cui tifavo.
Sul resto, la differenza fondamentale è che noi siamo cattolici ( siamo tutti peccatori,il padreterno fa la faccia feroce ma alla fine è un bonaccione, ce la caviamo al massimo con un po' di purgatorio ) e gli americani puritani ( facciamo finta di nulla per chissà quanto tempo, poi improvvisamente scopriamo l'acqua calda e cominciamo a bruciare i peccatori ancor prima che li bruci l'inferno ).
Se Pantani fosse stato americano ora sarebbe un simbolo negativo per eccellenza .
Se Armstrong fosse stato italiano sarebbe ancora un idolo. Staremmo tutto il tempo a sbraitare che " erano tutti dopati ma le vittorie le hanno cancellate solo a lui, è un complotto"
Da ateo razionalista, non mi ritrovo in nessuno dei due modi di pensare.
Forse non sei informatissimo su Lance Armstrong. Il discorso erano tutti dopati nel suo caso non regge neanche lontanamente. E la stronzata di Italiani e Americani lascia il tempo che trova. Dici Armstrong italiano idolo ma dove ? Pantani è stato msszo in croce per un 52 percento o di ematocrito . Abbandonato da stampa e colleghi . Massacrato dalla magistratura manco fosse il peggior delinquente. Armstrong era stato trovato positivo al tour del 99 e fu salvato, al giro di Svizzera e fu salvato . Era un mafioso. Basta leggere il libro di Walsh per capire cosa ha fatto a Lemond Walsh Betsy Andreu, Swart la O'Reilly e sappiamo bene cosa fece a Simeoni. Per cui trovo ridicolo anche solo accostare una feccia simile al povero Pantani, che ci è morto per quel 52 percento di ematocrito mentre l'altro faceva donazioni all'Uci o si faceva retrodatare certificati . Per cui di cosa stiamo PARLANDO ??? Il solito discorso erano tutti dopati non regge ma neanche lontanamente.


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Re: Tour 2020 - 13a tappa: Châtel-Guyon - Puy Mary (191.5 Km)

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A me dispiace dirlo e soprattutto parlare di chi non c’è più. La differenza tra Pantani e Armstrong è una sola l’americano oltre al doping aveva le istituzioni dalla sua parte! Forse dimentichi che al tour 1998 grazie al dossier del senato francese. Alla fine, i nomi dei dopati in quel fatidico Tour 1998 escono alla luce del sole e non si salva più nessuno. Per parte italiana, ci ritroviamo pure Tafi, Cipollini, Sacchi, tanto per ribadire ancora una volta il già noto, e cioè che negli anni Novanta l'Epo era pratica comune e diffusa. E ti credo: in quel periodo, come mossa per arginare il doping ematico, la federazione internazionale (Uci) ebbe la grande idea di fissare il tetto dell'ematocrito a 50. Per atleti con valori personali intorno a 42-44 era come un doping libero: tutti autorizzati al rabbocco Epo fino alla soglia legale, come dimostrò anche la famosa mattina di Campiglio, al Giro '99, quando Pantani precipitò nel fango sforando i limiti, ma tanta bella gente la sfangò fermandosi a 49,9.

Era dopato Pantani, era dopato il secondo (Ullrich), era dopato mezzo mondo. Ovviamente soltanto un idiota potrebbe pensare che il fenomeno fosse circoscritto a quella annata, il ruggente 1998. L'Epo nasce molto prima, come confessato da Riis, un altro vincitore (1996) con ematocrito atomico, e come i più recenti studi di fisiologia stanno pensando rianalizzando lo stesso mito Indurain, capace nei suoi cinque Tour di sviluppare potenze umanamente inspiegabili.

È tutta un'era, è tutta una storia che va presa e passata agli archivi con questo asterisco doveroso: andavano fortissimo, ma erano dopatissimi. La prova finale, la madre di tutte le prove che demolisce ufficialmente Pantani, può gettare nello sconforto e nell'imbarazzo soltanto i sindaci che hanno eretto suoi monumenti in piazza, i volontari che hanno intitolato squadre ciclistiche al suo nome, le fondazioni che hanno raccolto denaro in suo onore. Costoro, guidati dalla mamma Tonina, hanno difeso fino allo stremo l'idea che Marco fosse una vittima, un perseguitato, un martire, contro il quale oscure congiure avevano ordito le più bieche manovre in sede di provette antidoping.


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