Montana Miller ha scritto:La posizione di Nibali è indifendibile.
Un vero uomo manifesta il proprio malcontento dentro le mura di casa presso la moglie,delegando a lei il compito di esternarlo al Mondo.
Possibilmente su social network e con stile British.
Chris Froome positivo al salbutamolo durante la Vuelta 2017
Re: Vincenzo Nibali 2018
Re: Vincenzo Nibali 2018
Ossessionati da Nibali.Montana Miller ha scritto:La posizione di Nibali è indifendibile.
Un vero uomo manifesta il proprio malcontento dentro le mura di casa presso la moglie,delegando a lei il compito di esternarlo al Mondo.
Possibilmente su social network e con stile British.
Difendibile ?
Indifendibile ?
Vero uomo ?
Ma di cosa stiamo parlando ?
Ha espresso un parere, ed in modo anche piuttosto educato.
Anch'io, personalmente, non avrei detto nulla (pure nel caso Di Luca), perchè so che, doping o non doping, se vogliono farti fuori ti fanno fuori e poi lo sputtanamento è all'ennesima potenza, ma se esprimere un parere è una cosa che deve essere perfino "difesa" non ci salviamo più, altro che fine del ciclismo.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Re: Vincenzo Nibali 2018
Ridi, ridi, che la mamma ha fatto i (gli) gnocchi.vale95 ha scritto:Montana Miller ha scritto:La posizione di Nibali è indifendibile.
Un vero uomo manifesta il proprio malcontento dentro le mura di casa presso la moglie,delegando a lei il compito di esternarlo al Mondo.
Possibilmente su social network e con stile British.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Re: Vincenzo Nibali 2018
personalmente me ne sarei stato zitto per il semplicissimo motivo che per come funziona il circo prima o poi capita a tutti.
questo non vale solo per nibali ma per tutti. sky compresa.
il corridore più sincero sarà quello che risponde, alla domanda sul doping: sono pagato per correre in bicicletta.
ci sono troppe antipatie e ricvalità più o meno nascoste. c'è sempre qualcuno che pensa che l'altro abbia vinto perché può andare fuori parametro.
non è roba nuova: pantani nel 1997 chiese che telekom e festina venissero controllate "meglio". tempo due anni e anche lui finì in pellicceria.
questo non vale solo per nibali ma per tutti. sky compresa.
il corridore più sincero sarà quello che risponde, alla domanda sul doping: sono pagato per correre in bicicletta.
ci sono troppe antipatie e ricvalità più o meno nascoste. c'è sempre qualcuno che pensa che l'altro abbia vinto perché può andare fuori parametro.
non è roba nuova: pantani nel 1997 chiese che telekom e festina venissero controllate "meglio". tempo due anni e anche lui finì in pellicceria.
Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
mancano all'appello i trasportatori di ossigeno, l'epo e affini.
vedo parecchio gh e gli anabolizzanti ma nei corridori di prima fascia manca proprio l'epo.
chi è l'ultimo forte beccato con l'epo?
riccò?
mi pare abbastanza evidente che sky abbia aggirato il regolamento giocando su questa cosa con wiggo e froome.
tuttavia qualcuno mi dovrebbe spiegare come fa a stare in piedi bardet.
quindi il tuit mattutino di jv non ha senso. prima ce l'aveva col budget ora con il doping di sky.
johnatan guarda che non corre solo la sky in bicicletta. la domanda che resta sempre uguale è come fanno ad arrivare ad un'incollatura (come al tour 17) ad uno che è pieno? la domanda riguarda anche vaughters.
vedo parecchio gh e gli anabolizzanti ma nei corridori di prima fascia manca proprio l'epo.
chi è l'ultimo forte beccato con l'epo?
riccò?
mi pare abbastanza evidente che sky abbia aggirato il regolamento giocando su questa cosa con wiggo e froome.
tuttavia qualcuno mi dovrebbe spiegare come fa a stare in piedi bardet.
quindi il tuit mattutino di jv non ha senso. prima ce l'aveva col budget ora con il doping di sky.
johnatan guarda che non corre solo la sky in bicicletta. la domanda che resta sempre uguale è come fanno ad arrivare ad un'incollatura (come al tour 17) ad uno che è pieno? la domanda riguarda anche vaughters.
Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
quello del ciclismo è l'unico "mondo" che demonizza chi vince e santifica chi perde
il primo è sicuramente dopato, dal secondo in poi sono tutti puliti ed incazzati perchè il primo ha barato
il primo è sicuramente dopato, dal secondo in poi sono tutti puliti ed incazzati perchè il primo ha barato
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Chris Froome 2018
Allargando un po' il discorso, io credo che per il Team Sky stia arrivando la fine.
Una serie di fattori me lo fanno pensare.
I problemi di immagine che deriveranno da questa storia e anche da altre polemiche passate
Il cambio della guardia ai vertici UCI
Il fatto che ormai la sponsorizzazione va ananti da tanti anni
E, dulcis in fundo, il fatto che Murdoch sta per vendere i suoi asset a Disney, compresa la quota di partecipazione di Fox in bSkyb
Non so se il management della squadra ha già sondato altre alternative, ma non mi sorprenderei se Sky dovesse chiudere la sponsorizzazione alla fine della stagione 2018.
Una serie di fattori me lo fanno pensare.
I problemi di immagine che deriveranno da questa storia e anche da altre polemiche passate
Il cambio della guardia ai vertici UCI
Il fatto che ormai la sponsorizzazione va ananti da tanti anni
E, dulcis in fundo, il fatto che Murdoch sta per vendere i suoi asset a Disney, compresa la quota di partecipazione di Fox in bSkyb
Non so se il management della squadra ha già sondato altre alternative, ma non mi sorprenderei se Sky dovesse chiudere la sponsorizzazione alla fine della stagione 2018.
Re: Vincenzo Nibali 2018
Nino, penso che Montana si riferisse proprio a Froome è a sua moglie che gestisce il suo account Twitter.nino58 ha scritto:Ridi, ridi, che la mamma ha fatto i (gli) gnocchi.vale95 ha scritto:Montana Miller ha scritto:La posizione di Nibali è indifendibile.
Un vero uomo manifesta il proprio malcontento dentro le mura di casa presso la moglie,delegando a lei il compito di esternarlo al Mondo.
Possibilmente su social network e con stile British.
Era ironico
2018: 1° classifica generale L'ALTRO circuito 1000
Re: Vincenzo Nibali 2018
ma noi dai, non dovevi spiegarglielo...Merlozoro ha scritto:Nino, penso che Montana si riferisse proprio a Froome è a sua moglie che gestisce il suo account Twitter.nino58 ha scritto:Ridi, ridi, che la mamma ha fatto i (gli) gnocchi.vale95 ha scritto:
Era ironico
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Vincenzo Nibali 2018
Concordo.castelli ha scritto:personalmente me ne sarei stato zitto per il semplicissimo motivo che per come funziona il circo prima o poi capita a tutti.
questo non vale solo per nibali ma per tutti. sky compresa.
il corridore più sincero sarà quello che risponde, alla domanda sul doping: sono pagato per correre in bicicletta.
ci sono troppe antipatie e ricvalità più o meno nascoste. c'è sempre qualcuno che pensa che l'altro abbia vinto perché può andare fuori parametro.
non è roba nuova: pantani nel 1997 chiese che telekom e festina venissero controllate "meglio". tempo due anni e anche lui finì in pellicceria.
Già quando mi iscrissi al forum, nel 2005, sostenevo che avrei avuto paura a far correre un figlio in bici perchè sapevo che, anche se non si fosse dopato ma che avessero voluto, per qualunque ragione, farlo fuori, sarebbe risultato positivo a qualcosa.
Confermo oggi quello che scrissi allora.
Per questo preferisco sempre che i corridori evitino di parlare delle positività degli altri, a meno che abbiano visto con i loro occhi.
Senza alcuna ipocrisia verso la realtà del doping, che esiste, eccome se esiste, e a larga diffusione.
Ultima modifica di nino58 il giovedì 14 dicembre 2017, 9:56, modificato 1 volta in totale.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Vincenzo Nibali 2018
Ridi pure tu, che di gnocchi ce n'è un piatto caldo pronto anche per te.Strong ha scritto:
ma noi dai, non dovevi spiegarglielo...
Von Rock ? Nein, danke.
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Re: Chris Froome 2018
Qui si parla di asma da sforzo e di concentrazioni di salbutamolo tollerate da UCI che comunque sono molto più alte di quelle di chi prende il ventolin perchè ha l'asma.galliano ha scritto:Non sono un medico e quindi mi chiedo se ciò che legittimamente sostieni può costituire, in sostanza, un negare a chi soffre di asma la possibilità di fare il ciclista professionista.jumbo ha scritto: Concordo
Questa cosa del salbutamolo perché ti viene l'asma da sforzo non si può sentire.
Se ti viene l'asma da sforzo, significa che stai chiedendo troppo al fisico, ed è giusto che il giorno dopo tu vada più piano in uno sport di resistenza e una corsa a tappe, non che devi prendere una medicina per continuare ad andare forte uguale.
Quello su cui dovrebbe riflette il mondo del ciclismo è questo, non il mg in più.
In altre parole i ciclisti asmatici ne soffrono solo sotto sforzo oppure anche a riposo o, meglio, nella vita quotidiana?
Perché se il problema emerge solo sotto sforzo allora lo si può considerare alla stregua di altre carenze quali la mancanza di recupero, ecc. e quindi l'uso di medicinali dovrebbe essere tollerato con limiti più bassi.
Inoltre, anche chi soffre di svariati altri disturbi o handicap fisici si trova menomato rispetto alla possibilità di fare ciclismo professionale, questo è ovvio e non mi pare un buon motivo per permettere "supporti" al limite o oltre il limite della logica.
- Dr. Solma Di Cormano
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Re: Chris Froome 2018
Ragionevole, però secondo me in questo contesto è necessario differenziare un "limite fisiologico" come può essere il personale livello di ematocrito, la cui alterazione esogena configura un evidente illecito, da un "limite fisiopatologico" come l'insorgenza di asma da sforzo, in cui le prestazioni massimali di un'atleta possono venire alterate (in misura variabile in differenti situazioni) da un interferente patologico, oltretutto ben controllabile con appropriata terapia. Diciamo che estendendo il tuo ragionamento, qualsiasi farmaco dovrebbe essere vietato allo sportivo in competizione, anche il paracetamolo per controllare la febbre (del resto se ti sei preso la febbre è un limite tuo, o no?)jumbo ha scritto:Qui si parla di asma da sforzo e di concentrazioni di salbutamolo tollerate da UCI che comunque sono molto più alte di quelle di chi prende il ventolin perchè ha l'asma.galliano ha scritto:Non sono un medico e quindi mi chiedo se ciò che legittimamente sostieni può costituire, in sostanza, un negare a chi soffre di asma la possibilità di fare il ciclista professionista.jumbo ha scritto: Concordo
Questa cosa del salbutamolo perché ti viene l'asma da sforzo non si può sentire.
Se ti viene l'asma da sforzo, significa che stai chiedendo troppo al fisico, ed è giusto che il giorno dopo tu vada più piano in uno sport di resistenza e una corsa a tappe, non che devi prendere una medicina per continuare ad andare forte uguale.
Quello su cui dovrebbe riflette il mondo del ciclismo è questo, non il mg in più.
In altre parole i ciclisti asmatici ne soffrono solo sotto sforzo oppure anche a riposo o, meglio, nella vita quotidiana?
Perché se il problema emerge solo sotto sforzo allora lo si può considerare alla stregua di altre carenze quali la mancanza di recupero, ecc. e quindi l'uso di medicinali dovrebbe essere tollerato con limiti più bassi.
Inoltre, anche chi soffre di svariati altri disturbi o handicap fisici si trova menomato rispetto alla possibilità di fare ciclismo professionale, questo è ovvio e non mi pare un buon motivo per permettere "supporti" al limite o oltre il limite della logica.
In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. La società dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia. Invece accetta la follia come parte della ragione, la fa diventare ragione attraverso una scienza che si incarica di eliminarla.
Re: Chris Froome 2018
E' inquietante che una "positività" risalente al 7 settembre venga comunicata il 13 dicembre.
E' evidente che c'è qualcosa che non va.
E' evidente che c'è qualcosa che non va.
Nostalgia canaglia per il ciclismo anni '90
Re: Chris Froome 2018
E' successo tante altre volte che le positività venissero ufficializzate mesi dopoSteven ha scritto:E' inquietante che una "positività" risalente al 7 settembre venga comunicata il 13 dicembre.
E' evidente che c'è qualcosa che non va.
Re: Chris Froome 2018
Abbiamo un nuovo membro nel partito del "gombloddo!!!111", ecco a voi Tony Martin:
http://www.todaysport.it/2017/12/14/cas ... ure_90525/
http://www.todaysport.it/2017/12/14/cas ... ure_90525/
Re: Chris Froome 2018
Steven ha scritto:E' inquietante che una "positività" risalente al 7 settembre venga comunicata il 13 dicembre.
E' evidente che c'è qualcosa che non va.
curiosità: qualcuno conosce i tempi effettivi con cui fanno le analisi e poi le controanalisi?
ovverto: testi il 7, analisi fatte il.... di conseguenza controanalisi fatte il.... comunicazione a squadra e atleta il.....
"la mente è come il paracadute, funziona solo se si apre" A. Einstein
Re: Chris Froome 2018
Ieri leggevo che la notizia della positività è stata comunicata a Froome e alla Sky il 20 settembre, il giorno della crono mondiale in Norvegia.simociclo ha scritto:Steven ha scritto:E' inquietante che una "positività" risalente al 7 settembre venga comunicata il 13 dicembre.
E' evidente che c'è qualcosa che non va.
curiosità: qualcuno conosce i tempi effettivi con cui fanno le analisi e poi le controanalisi?
ovverto: testi il 7, analisi fatte il.... di conseguenza controanalisi fatte il.... comunicazione a squadra e atleta il.....
Re: Chris Froome 2018
sky ha la sponsorizzazione fino al 2020 (poi certo avranno clausole contrattuali per rescindere, anche se al momento non pare esserci questo rischio), mentre già nei mesi scorsi si parlava che, con la vendita della baracca da parte di Murdoch, sarebbe venuto meno l'investimento nel ciclismo. però appunto per le prossimi tre stagioni sono coperti, salvo sorprese.Fabruz ha scritto:Allargando un po' il discorso, io credo che per il Team Sky stia arrivando la fine.
Una serie di fattori me lo fanno pensare.
I problemi di immagine che deriveranno da questa storia e anche da altre polemiche passate
Il cambio della guardia ai vertici UCI
Il fatto che ormai la sponsorizzazione va ananti da tanti anni
E, dulcis in fundo, il fatto che Murdoch sta per vendere i suoi asset a Disney, compresa la quota di partecipazione di Fox in bSkyb
Non so se il management della squadra ha già sondato altre alternative, ma non mi sorprenderei se Sky dovesse chiudere la sponsorizzazione alla fine della stagione 2018.
Re: Chris Froome 2018
la comunicazione dell'uci a froome e sky è del 20 settembre, e in effetti di solito i risultati dei test antidoping, in linea di massima, si hanno in una settimana - dieci giorni.simociclo ha scritto:Steven ha scritto:E' inquietante che una "positività" risalente al 7 settembre venga comunicata il 13 dicembre.
E' evidente che c'è qualcosa che non va.
curiosità: qualcuno conosce i tempi effettivi con cui fanno le analisi e poi le controanalisi?
ovverto: testi il 7, analisi fatte il.... di conseguenza controanalisi fatte il.... comunicazione a squadra e atleta il.....
per le controanalisi è più difficile essere precisi perché immagino che l'atleta coinvolto possa nominare un perito di parte per assistere al test, quindi ci sono dei tempi burocratici e organizzativi che presumibilmente vengono concordati fra le parti.
Re: Chris Froome 2018
che poi non è stata mica comunicata volontariamente...krea ha scritto:E' successo tante altre volte che le positività venissero ufficializzate mesi dopoSteven ha scritto:E' inquietante che una "positività" risalente al 7 settembre venga comunicata il 13 dicembre.
E' evidente che c'è qualcosa che non va.
hanno dato la notizia le monde e guardian, solo a quel punto l'uci ha fatto uscire un comunicato.
Re: Chris Froome 2018
● 1. Dottor Guardascione,
cosa può essere successo?
«Froome potrebbe aver
assunto dosi eccessive di
farmaco. Ma altri fattori
possono influenzare quel
valore così alto».
● 2. Quali?
«Una riduzione dell’escrezione
renale del farmaco, per
motivi metabolici. Ipoidratazione,
disidratazione, stato
febbrile.Oun effetto accumulo
delle dosi lecite prese nei
giorni precedenti, con
riduzione dello smaltimento
del salbutamolo. E pure un
errore tecnico nel controllo».
● 3. Nel caso di Ulissi, nei
giorni precedenti e
successivi al controllo i
valori del salbutamolo erano
molto bassi?
«Sì. Il valore di quel giorno
sarebbe stato spiegabile con
22-24 ‘puff’ in poche ore,
Diego ne fece 5-6. È come se
un autovelox ti beccasse a
300 all’ora su una Panda. Tu
poi devi dimostrare che l’auto
è tarata male: mica semplice.
Ma andare a 300 all’ora con
una Panda non è possibile».
cosa può essere successo?
«Froome potrebbe aver
assunto dosi eccessive di
farmaco. Ma altri fattori
possono influenzare quel
valore così alto».
● 2. Quali?
«Una riduzione dell’escrezione
renale del farmaco, per
motivi metabolici. Ipoidratazione,
disidratazione, stato
febbrile.Oun effetto accumulo
delle dosi lecite prese nei
giorni precedenti, con
riduzione dello smaltimento
del salbutamolo. E pure un
errore tecnico nel controllo».
● 3. Nel caso di Ulissi, nei
giorni precedenti e
successivi al controllo i
valori del salbutamolo erano
molto bassi?
«Sì. Il valore di quel giorno
sarebbe stato spiegabile con
22-24 ‘puff’ in poche ore,
Diego ne fece 5-6. È come se
un autovelox ti beccasse a
300 all’ora su una Panda. Tu
poi devi dimostrare che l’auto
è tarata male: mica semplice.
Ma andare a 300 all’ora con
una Panda non è possibile».
FC 2017: Dwars, La Panne, Itzulia, Vuelta - Comb., Japan Cup, "L'Altro Lombardia"
FC 2018: 3° GC, Tour of the Alps, , "L'Altro Mondiale"
FC 2019: 4° GC, Limburg, California
FC 2020: 3° GC, 1° FC a Squadre, Delfinato, Tour a Squadre, Vuelta Tempo, 1° Obb. Zero Punti
FC 2021: 2° GC, Slovenia, Camp. Ita, Sett. Ita, Norvegia, Plouay
FC 2022: Kuurne, Tappa 14 Tour
FC 2018: 3° GC, Tour of the Alps, , "L'Altro Mondiale"
FC 2019: 4° GC, Limburg, California
FC 2020: 3° GC, 1° FC a Squadre, Delfinato, Tour a Squadre, Vuelta Tempo, 1° Obb. Zero Punti
FC 2021: 2° GC, Slovenia, Camp. Ita, Sett. Ita, Norvegia, Plouay
FC 2022: Kuurne, Tappa 14 Tour
Re: Chris Froome 2018
Provo una grande tristezza per questa notizia. Più per l'effetto che ha e che avrà, che per la notizia in sè.
Penso che non ci sia nessun gombloddo dietro: Froome e i suoi tecnici hanno fatto i furbi con i "marginal gains" superando il limite (magari influenzati dalla prestazione meno brillante del giorno prima) e sono stati giustamente beccati. Anzi, mi pare pure che gli sia stata offerta sin troppa protezione, in altri casi la notizia è arrivata già all'atto del primo esito senza attendere le controanalisi.
Poi non me la sento di spalare tutta la m***a su di Froome adesso: non sono mai stato suo tifoso, ho sempre goduto come un riccio le (poche) volte che ha perso, ma c'è anche da parametrare l'infrazione commessa, grave ma non gravissima (come chi andava di EPO o di altre sostanze). Certo il danno di immagine è immenso: quasi più per colpa di certi pennivendoli (mi scuso con Marco e i colleghi se si sentono offesi, non è il loro caso) che non sapendo di cosa si sta parlando (o nonostante dovessero sapere di cosa si sta parlando) spalano più fango rispetto a quanto sia dovuto.
Poi non so quanto sia giusto o meno vietare il ciclismo a chi soffre di asma o allergie. Non credo sia giusto evitare l'utilizzo di un qualsiasi medicinale: è ovvio che in questo caso occorre fissare delle soglie, e purtroppo c'è chi (come pare facesse o faccia la Sky) sfrutta a suo vantaggio questi limiti (che i medici che sono intervenuti prima di me hanno indicato essere comunque abbastanza tolleranti).
Si è fatto un compromesso e credo (e spero) che chi ha fissato tale limite abbia tenuto conto delle possibili forzature. Forse è il caso di riparametrare questa soglia, abbassandola, ma non credo sia il caso di eliminare l'utilizzo dei medicinali. L'alternativa, non credo molto praticabile, e far visitare il corridore, prima della somministrazione del farmaco, da un medico indipendente specializzato nei controlli antidoping. Ma sto andando OT.
Penso che non ci sia nessun gombloddo dietro: Froome e i suoi tecnici hanno fatto i furbi con i "marginal gains" superando il limite (magari influenzati dalla prestazione meno brillante del giorno prima) e sono stati giustamente beccati. Anzi, mi pare pure che gli sia stata offerta sin troppa protezione, in altri casi la notizia è arrivata già all'atto del primo esito senza attendere le controanalisi.
Poi non me la sento di spalare tutta la m***a su di Froome adesso: non sono mai stato suo tifoso, ho sempre goduto come un riccio le (poche) volte che ha perso, ma c'è anche da parametrare l'infrazione commessa, grave ma non gravissima (come chi andava di EPO o di altre sostanze). Certo il danno di immagine è immenso: quasi più per colpa di certi pennivendoli (mi scuso con Marco e i colleghi se si sentono offesi, non è il loro caso) che non sapendo di cosa si sta parlando (o nonostante dovessero sapere di cosa si sta parlando) spalano più fango rispetto a quanto sia dovuto.
Poi non so quanto sia giusto o meno vietare il ciclismo a chi soffre di asma o allergie. Non credo sia giusto evitare l'utilizzo di un qualsiasi medicinale: è ovvio che in questo caso occorre fissare delle soglie, e purtroppo c'è chi (come pare facesse o faccia la Sky) sfrutta a suo vantaggio questi limiti (che i medici che sono intervenuti prima di me hanno indicato essere comunque abbastanza tolleranti).
Si è fatto un compromesso e credo (e spero) che chi ha fissato tale limite abbia tenuto conto delle possibili forzature. Forse è il caso di riparametrare questa soglia, abbassandola, ma non credo sia il caso di eliminare l'utilizzo dei medicinali. L'alternativa, non credo molto praticabile, e far visitare il corridore, prima della somministrazione del farmaco, da un medico indipendente specializzato nei controlli antidoping. Ma sto andando OT.
Re: Chris Froome 2018
Stai dicendo cose molto sagge, al di là dell'OT o non OT.Bomby ha scritto: Si è fatto un compromesso e credo (e spero) che chi ha fissato tale limite abbia tenuto conto delle possibili forzature. Forse è il caso di riparametrare questa soglia, abbassandola, ma non credo sia il caso di eliminare l'utilizzo dei medicinali. L'alternativa, non credo molto praticabile, e far visitare il corridore, prima della somministrazione del farmaco, da un medico indipendente specializzato nei controlli antidoping. Ma sto andando OT.
La terzietà "preliminare", anche più di quella sanzionatoria (pur necessaria come l'ossigeno), è l'elemento indispensabile ad evitare utilizzi impropri di farmaci per gli atleti sottoponibili a test antidoping.
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
D'accordissimo, come se il doping ti desse 15 secondi di vantaggio in volata...castelli ha scritto: johnatan guarda che non corre solo la sky in bicicletta. la domanda che resta sempre uguale è come fanno ad arrivare ad un'incollatura (come al tour 17) ad uno che è pieno? la domanda riguarda anche vaughters.
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Re: Chris Froome 2018
Condivido in pieno. Evitiamo sempre di pensare ai complotti. Semplicemente se tu giochi sempre al limite del fuorigioco, anche se sei il più bravo di tutti in questo mestiere, prima o poi capita che sbagli e che il guardalinee alzi la bandierina. O, se vogliamo fare un paragone più calzante col ciclismo, anche se sei un grande discesista, se tiri troppo la corda capita che prima o poi cadrai. Ed è quello che immagino sia successo a Froome in quel controllo. Daltronde sappiamo tutti che Sky non ha mai negato di utilizzare i medicinali entro i limiti imposti dalle leggi.Bomby ha scritto:Provo una grande tristezza per questa notizia. Più per l'effetto che ha e che avrà, che per la notizia in sè.
Penso che non ci sia nessun gombloddo dietro: Froome e i suoi tecnici hanno fatto i furbi con i "marginal gains" superando il limite (magari influenzati dalla prestazione meno brillante del giorno prima) e sono stati giustamente beccati. Anzi, mi pare pure che gli sia stata offerta sin troppa protezione, in altri casi la notizia è arrivata già all'atto del primo esito senza attendere le controanalisi.
Quoto ancora. Purtroppo se nella rete cade il pesce grosso, tutti i media si sentono leggitimati a parlarne in un certo modo senza badare minimamente ai fatti, alla sostanza in questione e a tutti gli altri dettagli che in vicende come queste sono fondamentali. E ne vien fuori solo un letamaio.Bomby ha scritto: Poi non me la sento di spalare tutta la m***a su di Froome adesso: non sono mai stato suo tifoso, ho sempre goduto come un riccio le (poche) volte che ha perso, ma c'è anche da parametrare l'infrazione commessa, grave ma non gravissima (come chi andava di EPO o di altre sostanze). Certo il danno di immagine è immenso: quasi più per colpa di certi pennivendoli (mi scuso con Marco e i colleghi se si sentono offesi, non è il loro caso) che non sapendo di cosa si sta parlando (o nonostante dovessero sapere di cosa si sta parlando) spalano più fango rispetto a quanto sia dovuto.
Anche io non credo sia giusto vietare l'uso di ogni medicinale, ma sono convinto che bisognerebbe dare una bella stretta. Se un corridore cade, si produce una ferita e deve prendere un antinfiammatorio, magari prescritto dal medico di corsa, per me va bene. In questi casi si tratta di un'assunzione dovuta ad una particolare contingenza. Se invece passiamo al campo delle malattie croniche, come l'asma, il discorso diventa diverso perchè c'è l'evidente rischio di usare a proprio vantaggio la presunta patologia. Non è possibile che la % di asmatici nella popolazione europea sia del 10% circa, mentre tra i ciclisti si arrivi al 45% (numeri de l'Equipe). Qui va data quantomeno una stretta.Bomby ha scritto: Poi non so quanto sia giusto o meno vietare il ciclismo a chi soffre di asma o allergie. Non credo sia giusto evitare l'utilizzo di un qualsiasi medicinale: è ovvio che in questo caso occorre fissare delle soglie, e purtroppo c'è chi (come pare facesse o faccia la Sky) sfrutta a suo vantaggio questi limiti (che i medici che sono intervenuti prima di me hanno indicato essere comunque abbastanza tolleranti).
Si è fatto un compromesso e credo (e spero) che chi ha fissato tale limite abbia tenuto conto delle possibili forzature. Forse è il caso di riparametrare questa soglia, abbassandola, ma non credo sia il caso di eliminare l'utilizzo dei medicinali. L'alternativa, non credo molto praticabile, e far visitare il corridore, prima della somministrazione del farmaco, da un medico indipendente specializzato nei controlli antidoping. Ma sto andando OT.
Cobblestone 2012, 2013,2018 & 2021 - 1° Classifica Generale
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Basterebbe proibire tutti i tue ed esenzioni varieMaìno della Spinetta ha scritto:Dal gennaio 2015 la wada ha riscontrato 244 AAFs ne ciclismo, 111 per il ciclismo su strada. 61 sanzionati, 42 archiviati, 8 pendenti. Fonte, cyclingnews nei commenti i nomi degli archiviati non li conosciamo, ma se ci sono i casi vuol dire che la squalifica è tutt'altro che automatica.
Sei malato? Nn corri
Re: Chris Froome 2018
Un commento molto lucido, che condivido in totoBomby ha scritto:Provo una grande tristezza per questa notizia. Più per l'effetto che ha e che avrà, che per la notizia in sè.
Penso che non ci sia nessun gombloddo dietro: Froome e i suoi tecnici hanno fatto i furbi con i "marginal gains" superando il limite (magari influenzati dalla prestazione meno brillante del giorno prima) e sono stati giustamente beccati. Anzi, mi pare pure che gli sia stata offerta sin troppa protezione, in altri casi la notizia è arrivata già all'atto del primo esito senza attendere le controanalisi.
Poi non me la sento di spalare tutta la m***a su di Froome adesso: non sono mai stato suo tifoso, ho sempre goduto come un riccio le (poche) volte che ha perso, ma c'è anche da parametrare l'infrazione commessa, grave ma non gravissima (come chi andava di EPO o di altre sostanze). Certo il danno di immagine è immenso: quasi più per colpa di certi pennivendoli (mi scuso con Marco e i colleghi se si sentono offesi, non è il loro caso) che non sapendo di cosa si sta parlando (o nonostante dovessero sapere di cosa si sta parlando) spalano più fango rispetto a quanto sia dovuto.
Poi non so quanto sia giusto o meno vietare il ciclismo a chi soffre di asma o allergie. Non credo sia giusto evitare l'utilizzo di un qualsiasi medicinale: è ovvio che in questo caso occorre fissare delle soglie, e purtroppo c'è chi (come pare facesse o faccia la Sky) sfrutta a suo vantaggio questi limiti (che i medici che sono intervenuti prima di me hanno indicato essere comunque abbastanza tolleranti).
Si è fatto un compromesso e credo (e spero) che chi ha fissato tale limite abbia tenuto conto delle possibili forzature. Forse è il caso di riparametrare questa soglia, abbassandola, ma non credo sia il caso di eliminare l'utilizzo dei medicinali. L'alternativa, non credo molto praticabile, e far visitare il corridore, prima della somministrazione del farmaco, da un medico indipendente specializzato nei controlli antidoping. Ma sto andando OT.
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Re: Chris Froome 2018
i tempi tecnici non lo sosimociclo ha scritto:Steven ha scritto:E' inquietante che una "positività" risalente al 7 settembre venga comunicata il 13 dicembre.
E' evidente che c'è qualcosa che non va.
curiosità: qualcuno conosce i tempi effettivi con cui fanno le analisi e poi le controanalisi?
ovverto: testi il 7, analisi fatte il.... di conseguenza controanalisi fatte il.... comunicazione a squadra e atleta il.....
però molte volte viene data la notizia di una positività in attesa delle controanalisi
qua le controanalisi già si avevano ....
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
d'accordissimoo con te Winter
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Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Vabè ma questo è un estremismo come la liberalizzazione totale del doping: nel "mondo di tutti i giorni" esiste la mutua, ma se tu stai a casa due giorni dall'ufficio non perdi una gara a tappe con conseguente ricaduta economica e soprattutto sportiva.Winter ha scritto:Basterebbe proibire tutti i tue ed esenzioni varieMaìno della Spinetta ha scritto:Dal gennaio 2015 la wada ha riscontrato 244 AAFs ne ciclismo, 111 per il ciclismo su strada. 61 sanzionati, 42 archiviati, 8 pendenti. Fonte, cyclingnews nei commenti i nomi degli archiviati non li conosciamo, ma se ci sono i casi vuol dire che la squalifica è tutt'altro che automatica.
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Re: Chris Froome 2018
Se e' vero che l'UCI e' stata costretta a confermare la positivita' di Froome solo dopo l'uscita della notizia sui giornali, allora le cose cambiano.
NOn necessariamente in meglio per Froome
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Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
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Re: Chris Froome 2018
Tony Martin è precipitoso,come al solito.La notizia è uscita e il fatto che l'UCI non abbia preso un'immediata posizione che scagioni Sky,a mio avviso è tutt'altro che una buona notizia per loro.Il cambio dei vertici UCI poteva dare a pensare che qualcuno fosse prevenuto nei loro confronti,invece concedono tutte le possibilità del caso per difendersi e tutelarsi.E' tutta un'altra cosa...Potrei dire che penso li fotteranno ugualmente,ma in realtà ritengo l'abbiano già fatto.Ripeto,la notizia ormai è uscita e hanno avuto 3 mesi per evitarlo,entrambe le parti,senza successo da una e volontà dall'altra.
Volendo fare dietrologia,mi ero fatto l'idea che l'UCI avrebbe creato problemi a Sky nella prossima stagione,per la ragione più ovvia,invece c'è stata proprio retroattività su una che nessuno si aspettava.Sky per prima.Poi può anche essere Froome abbia fatto 2 spruzzi in più e che fosse la prima volta.
E l'asma da sforzo è quantomeno una malattia di nuova generazione.
Volendo fare dietrologia,mi ero fatto l'idea che l'UCI avrebbe creato problemi a Sky nella prossima stagione,per la ragione più ovvia,invece c'è stata proprio retroattività su una che nessuno si aspettava.Sky per prima.Poi può anche essere Froome abbia fatto 2 spruzzi in più e che fosse la prima volta.
E l'asma da sforzo è quantomeno una malattia di nuova generazione.
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Magari se ti ammali perdi una consegna importante di un lavoro, vai in penale, non riesci a fare una offerta per un lavoro bello e remunerativo.
Non è che tutti fanno gli impiegati delle poste a parte i ciclisti professionisti.
Inoltre lo sport, cerchiamo di ricordarlo, fa parte di quelle attività riconducibili al mondo dello spettacolo. Non cadono ponti, non esplodono centrali nucleari, non si provocano inefficienze nei trasporti o nella sanità se uno sportivo non fa bene il suo lavoro. E' un lavoro che ha dei suoi codici e dovrebbe avere una sua etica, che fanno parte della sua stessa ragione di esistere.
Non è che tutti fanno gli impiegati delle poste a parte i ciclisti professionisti.
Inoltre lo sport, cerchiamo di ricordarlo, fa parte di quelle attività riconducibili al mondo dello spettacolo. Non cadono ponti, non esplodono centrali nucleari, non si provocano inefficienze nei trasporti o nella sanità se uno sportivo non fa bene il suo lavoro. E' un lavoro che ha dei suoi codici e dovrebbe avere una sua etica, che fanno parte della sua stessa ragione di esistere.
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Winter ha scritto:Basterebbe proibire tutti i tue ed esenzioni varieMaìno della Spinetta ha scritto:Dal gennaio 2015 la wada ha riscontrato 244 AAFs ne ciclismo, 111 per il ciclismo su strada. 61 sanzionati, 42 archiviati, 8 pendenti. Fonte, cyclingnews nei commenti i nomi degli archiviati non li conosciamo, ma se ci sono i casi vuol dire che la squalifica è tutt'altro che automatica.
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però winter se vediamo il ciclismo (come altri sport professionistici ) come uno show (e credo che debba essere così)
capisci che il discorso che fai tu non aiuterebbe.
Dobbiamo considerare che il ciclismo è lìunico sport che, in competizione, "obbliga" l'altleta ad uno sforzo fisico notevole per 20gg consecutivi
se non gli venisse concesso neppure di curare gli eventuali malanni avremmo continue defezioni.
Per lo show è importante che le star siano tutte presenti e nelle migliori condizioni possibili per potersi dare battaglia creando interesse
senza tue ed aiuti vari partono in 180 ed arrivano in 70.
che ci siano alcune sostanze o pratiche vietate ok ma per i "medicinali da banco" credo che debba esserci utilizzo libero sotto la responsabilità dell'altleta e dei team
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Io invece sono più vicino alla posizione di Winter.
Non stiamo guardando uno spettacolo di gladiatori.
Anche con i farmaci di banco si possono alterare le prestazioni in modo significativo, e ci si può fare del male alla salute in modo significativo.
Non stiamo guardando uno spettacolo di gladiatori.
Anche con i farmaci di banco si possono alterare le prestazioni in modo significativo, e ci si può fare del male alla salute in modo significativo.
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Bisogna vedere se l'abuso di questi "medicinali da banco" serve davvero per curare un malanno che sopraggiunge durante la corsa oppure questo abuso serve di fatto a far andare più forte l'atleta. La Juventus di Moggi ed Agricola ricordo bene che fu condannata e poi prescritta non per doping ma per per abuso di farmaci leciti dall'effetto dopante. In altre parole l'allora medico della Juventus utilizzava i comuni farmaci da banco oltre i normali dosaggi non per curare i semplici malanni dei calciatori ma per migliorarne le prestazioni. Ed a mio avviso è un po quello che succede nel ciclismo. Se Tue ed aiuti vari servissero davvero a curare i normali malanni potevo capire, ma trovo veramente assurdo che tra i migliori ciclisti del pianeta la percentuale di quelli affetti da patologie di un qualche tipo che richiedono l'utilizzo di particolari farmaci per curarli sia di gran lunga superiore alla percentuale di quelle stesse patologie nella popolazione che non pratica sport ad alti livelli. Viene naturale poi pensare che ci sia qualcos'altro sotto, ed ecco perchè alla fine sarebbe meglio la soluzione drastica che taglia i possibili imbrogli a monte che non consentire i giochetti che vengono fatti adesso. Perchè per uno che è davvero malato ed ha bisogno di quei farmaci ce ne sono almeno 10 che usano questa scusa per averne vantaggi dal punto di vista prestazionaleStrong ha scritto:
però winter se vediamo il ciclismo (come altri sport professionistici ) come uno show (e credo che debba essere così)
capisci che il discorso che fai tu non aiuterebbe.
Dobbiamo considerare che il ciclismo è lìunico sport che, in competizione, "obbliga" l'altleta ad uno sforzo fisico notevole per 20gg consecutivi
se non gli venisse concesso neppure di curare gli eventuali malanni avremmo continue defezioni.
Per lo show è importante che le star siano tutte presenti e nelle migliori condizioni possibili per potersi dare battaglia creando interesse
senza tue ed aiuti vari partono in 180 ed arrivano in 70.
che ci siano alcune sostanze o pratiche vietate ok ma per i "medicinali da banco" credo che debba esserci utilizzo libero sotto la responsabilità dell'altleta e dei team
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Appunto!jumbo ha scritto:Magari se ti ammali perdi una consegna importante di un lavoro, vai in penale, non riesci a fare una offerta per un lavoro bello e remunerativo.
Quindi, come tu t'imbottisci di medicinali la sera prima e vai in ufficio la mattina dopo, loro hanno il "diritto" di curarsi e stringere i denti durante la tappa pur di arrivare in fondo e domani sarà un altro giorno...
Che poi qualcuno ne abbia abusato e ne abuserà, questo è un altro paio di maniche... ma io non leverei la possibilità delle TUE a prescindere.
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
non è la stessa cosa dai. lo sport è una competizione dove l'obiettivo è primeggiare sugli altri e sappiamo bene che l'abuso di alcuni farmaci (anche tra quelli consentiti) può portare a dei vantaggi significativi a livello prestazionale. E sappiamo bene che c'è chi se ne approfitta, sfruttando una presunta patologia per usare i farmaci consentiti per altri fini. Nessuno ti obbliga a fare sport a certi livelli, se non sei sano come un pesce vorrà dire che non farai sport a certi livelli oppure che nel momento in cui la tua patologia influirà sulle tue prestazioni ne accetterai le conseguenze andando più piano in corsa. Non stiamo parlando di una febbre o di un mal di pancia che possono prendere a chiunque da un giorno all'altro, stiamo parlando di patologie di cui si è a conoscenza già da prima che inizino le corse. L'esempio del corridore professionista non ha nulla a che vedere con il lavoratore che si deve svegliare la mattina per andare all'ufficio34x27 ha scritto:Appunto!jumbo ha scritto:Magari se ti ammali perdi una consegna importante di un lavoro, vai in penale, non riesci a fare una offerta per un lavoro bello e remunerativo.
Quindi, come tu t'imbottisci di medicinali la sera prima e vai in ufficio la mattina dopo, loro hanno il "diritto" di curarsi e stringere i denti durante la tappa pur di arrivare in fondo e domani sarà un altro giorno...
Che poi qualcuno ne abbia abusato e ne abuserà, questo è un altro paio di maniche... ma io non leverei la possibilità delle TUE a prescindere.
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Il problema è che quando gli asmatici tra i ciclisti sono il 45% e tra la popolazione normale il 10%, la sensazione comune è che questi farmaci non vengono usati per stringere i denti e arrivare al giorno dopo, ma per alterare le prestazioni.
Inoltre come dicevo sopra, lo sport professionistico non è una di quelle attività necessarie al progresso dell'umanità o alla regolarità della vita civile, ma è uno spettacolo che vive anche sulla parità di condizioni per avere un confronto ad armi pari. Regole diverse per mondi diversi.
Inoltre come dicevo sopra, lo sport professionistico non è una di quelle attività necessarie al progresso dell'umanità o alla regolarità della vita civile, ma è uno spettacolo che vive anche sulla parità di condizioni per avere un confronto ad armi pari. Regole diverse per mondi diversi.
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Non è del tutto vero.NibalAru ha scritto: Non stiamo parlando di una febbre o di un mal di pancia che possono prendere a chiunque da un giorno all'altro, stiamo parlando di patologie di cui si è a conoscenza già da prima che inizino le corse.
Se io soffro di allergie e non lo scopro a 10 anni ma a 25 o 30 perchè non dovrei potermi curare per quelle 5-6 settimane l'anno e fare il ciclista professionista? Ripeto: l'occasione fa l'uomo ladro, ma non per questo bisogna negare indistintamente a tutto il gruppo la possibilità di "metterci una pezza" quando serve.
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
io a queste statistiche non ci credo ed ul motivo è semplicejumbo ha scritto:Il problema è che quando gli asmatici tra i ciclisti sono il 45% e tra la popolazione normale il 10%, la sensazione comune è che questi farmaci non vengono usati per stringere i denti e arrivare al giorno dopo, ma per alterare le prestazioni.
Inoltre come dicevo sopra, lo sport professionistico non è una di quelle attività necessarie al progresso dell'umanità o alla regolarità della vita civile, ma è uno spettacolo che vive anche sulla parità di condizioni per avere un confronto ad armi pari. Regole diverse per mondi diversi.
in medicina spesso si legge che certe malattie sono più comuni di quanto si pensi semplicemente per il fatto che la maggior parte delle persone
si tiene il malanno senza "dichiararlo" facendosi curare
questo vale per tante patologie "lievi" che se colpiscono quello che si guarda la gara di ciclismo sul divano con birra patatine e tastiera fumante neppure se ne rende conto, ma se, ad esempio, la sindrome da colon irritabile colpisce uno che si deve fare 20gg a tutta con 40° pioggia grandine neve ecc ecc magari qualcosa per tenere a bada il lieve malanno la prende.
stessa cosa per le sindromi asmatiche...
dubito che di sti tempi questo problema colpisca solo il 10% della popolazione, più probabile che colpisca 1 su 2 e che il 10% sia solo quello che cerca di curarsi
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Per lo stesso identico motivo per cui a me che sono miope solo da qualche anno (mi manca solo un grado per occhio adesso ma fino ai 18-20 anni non avevo alcun problema di vista) mi è stato impedito di passare le visite mediche di un concorso pubblico perchè non avevo i requisiti per fare quel determinato lavoro ormai. Ripeto, un conto è che ti viene la febbre durante la corsa, questo non lo può prevedere, ma che tu hai l'asma lo sai già da prima altrimenti non esisterebbero i Tue. Ma se gli asmatici nella popolazione normale sono il 10% mentre tra i ciclisti il 45% capisci a me che qui non si tratta di una pezza quando ti prende l'asma sfortunatamente durante la corsa nella stragrande maggioranza dei casi, qui si parla d'altro34x27 ha scritto:Non è del tutto vero.NibalAru ha scritto: Non stiamo parlando di una febbre o di un mal di pancia che possono prendere a chiunque da un giorno all'altro, stiamo parlando di patologie di cui si è a conoscenza già da prima che inizino le corse.
Se io soffro di allergie e non lo scopro a 10 anni ma a 25 o 30 perchè non dovrei potermi curare per quelle 5-6 settimane l'anno e fare il ciclista professionista? Ripeto: l'occasione fa l'uomo ladro, ma non per questo bisogna negare indistintamente a tutto il gruppo la possibilità di "metterci una pezza" quando serve.
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Stragrande maggioranza, appunto, mettiamo anche l'80% dei casi... ci vuole un bel coraggio però a prendersi la responsabilità di impedire al 20% che è in buona fede di curarsi e provare a portare a termine una tappa/corsa con la possibilità di incassare soldi e gloria sportiva.NibalAru ha scritto: qui non si tratta di una pezza quando ti prende l'asma sfortunatamente durante la corsa nella stragrande maggioranza dei casi, qui si parla d'altro
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
io sono miope e non posso fare il pilota di caccia.34x27 ha scritto:Non è del tutto vero.NibalAru ha scritto: Non stiamo parlando di una febbre o di un mal di pancia che possono prendere a chiunque da un giorno all'altro, stiamo parlando di patologie di cui si è a conoscenza già da prima che inizino le corse.
Se io soffro di allergie e non lo scopro a 10 anni ma a 25 o 30 perchè non dovrei potermi curare per quelle 5-6 settimane l'anno e fare il ciclista professionista? Ripeto: l'occasione fa l'uomo ladro, ma non per questo bisogna negare indistintamente a tutto il gruppo la possibilità di "metterci una pezza" quando serve.
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Ammesso che sia così come dici tu (ma francamente non credo) a quel punto ti curi quando sei a casa tua non quando sei in competizione in una corsa per andare più forte di un altro sapendo (perchè si sa, inutile girarci intorno) che eccessive dosi del tuo farmaco o un miscuglio di farmaci comunque consentiti possono consentirti di migliorare le prestazioni. Ripeto, fare il ciclista professionista non è un diritto che spetta a tutti, lo sport di per se è un qualcosa che fa selezione e vanno avanti i più sani, i più forti, i più resistenti. Ci sono sport come il basket dove se non sei alto almeno 1.90 non puoi nemmeno pensare di avvicinarti a giocare a certi livelli. Mica se vado io che sono 1.80 posso curare la mia "patologia" usando trampoli o molle sotto i piedi per saltare di più ed arrivare a canestro, semplicemente mi dedico a fare altro nella vitaStrong ha scritto:io a queste statistiche non ci credo ed ul motivo è semplicejumbo ha scritto:Il problema è che quando gli asmatici tra i ciclisti sono il 45% e tra la popolazione normale il 10%, la sensazione comune è che questi farmaci non vengono usati per stringere i denti e arrivare al giorno dopo, ma per alterare le prestazioni.
Inoltre come dicevo sopra, lo sport professionistico non è una di quelle attività necessarie al progresso dell'umanità o alla regolarità della vita civile, ma è uno spettacolo che vive anche sulla parità di condizioni per avere un confronto ad armi pari. Regole diverse per mondi diversi.
in medicina spesso si legge che certe malattie sono più comuni di quanto si pensi semplicemente per il fatto che la maggior parte delle persone
si tiene il malanno senza "dichiararlo" facendosi curare
questo vale per tante patologie "lievi" che se colpiscono quello che si guarda la gara di ciclismo sul divano con birra patatine e tastiera fumante neppure se ne rende conto, ma se, ad esempio, la sindrome da colon irritabile colpisce uno che si deve fare 20gg a tutta con 40° pioggia grandine neve ecc ecc magari qualcosa per tenere a bada il lieve malanno la prende.
stessa cosa per le sindromi asmatiche...
dubito che di sti tempi questo problema colpisca solo il 10% della popolazione, più probabile che colpisca 1 su 2 e che il 10% sia solo quello che cerca di curarsi
Ultima modifica di NibalAru il giovedì 14 dicembre 2017, 16:34, modificato 1 volta in totale.
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Come ti dicevo prima lo sport è competizione, vince chi fa più selezione, chi è più forte, anche chi è più sano, se hai l'asma lo devi mettere in conto, è un tuo limite come lo è il mio il fatto che sia miope34x27 ha scritto:Stragrande maggioranza, appunto, mettiamo anche l'80% dei casi... ci vuole un bel coraggio però a prendersi la responsabilità di impedire al 20% che è in buona fede di curarsi e provare a portare a termine una tappa/corsa con la possibilità di incassare soldi e gloria sportiva.NibalAru ha scritto: qui non si tratta di una pezza quando ti prende l'asma sfortunatamente durante la corsa nella stragrande maggioranza dei casi, qui si parla d'altro
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Ok ma capisci che sono limiti curabili? Qui non stiamo parlando di doti naturali innate che ce le hai o no e stop...NibalAru ha scritto:Come ti dicevo prima lo sport è competizione, vince chi fa più selezione, chi è più forte, anche chi è più sano, se hai l'asma lo devi mettere in conto, è un tuo limite come lo è il mio il fatto che sia miope34x27 ha scritto:Stragrande maggioranza, appunto, mettiamo anche l'80% dei casi... ci vuole un bel coraggio però a prendersi la responsabilità di impedire al 20% che è in buona fede di curarsi e provare a portare a termine una tappa/corsa con la possibilità di incassare soldi e gloria sportiva.NibalAru ha scritto: qui non si tratta di una pezza quando ti prende l'asma sfortunatamente durante la corsa nella stragrande maggioranza dei casi, qui si parla d'altro
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Capisco che sono curabili, ma capisco ancora di più che per uno che si cura davvero ce ne stanno 100 che usano la scusa di curarsi per falsare la competizione. La competizione quindi viene alterata in ogni caso. Ma se devo scegliere preferisco che paghi quel solo onesto per non favorire i 100 furbi, e fare in modo che vinca davvero il più forte alla fine non il più furbo34x27 ha scritto:
Ok ma capisci che sono limiti curabili? Qui non stiamo parlando di doti naturali innate che ce le hai o no e stop...
Re: Il Doping nel ciclismo attuale
Beh il mondo non gira solo sul bianco o sul nero.... comunque rispetto la tua opinione senza condivederla.NibalAru ha scritto:Capisco che sono curabili, ma capisco ancora di più che per uno che si cura davvero ce ne stanno 100 che usano la scusa di curarsi per falsare la competizione. La competizione quindi viene alterata in ogni caso. Ma se devo scegliere preferisco che paghi quel solo onesto per non favorire i 100 furbi, e fare in modo che vinca davvero il più forte alla fine non il più furbo34x27 ha scritto:
Ok ma capisci che sono limiti curabili? Qui non stiamo parlando di doti naturali innate che ce le hai o no e stop...