"Chiacchiericci" su Valverde

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Fedaia
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"Chiacchiericci" su Valverde

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Saro’ controcorrente, ma queste giornate “nere” per chi come me ama visceralmente questo sport, come ex corridore dilettante, ma sopratutto tifoso.
Posso serenamente accodarmi all’applauso generale per lo spagnolo, sentirmi emotivamente toccato dal suo pianto, ma per coerenza, non si puo’ tacere alla propria coscienza e se nel 2018, al termine di un Mondiale (260 km circa) a primeggiare e’ un tizio di 38 anni, significa che questo sport continua a girare mestamente su se’ stesso.
Detto questo, ora possiamo serenamente risalire sul carro dell’ipocrisia e del sentimentalismo spicciolo, elogiando sperticamente Piti, e, magari invece, farsi due grasse risate sulla pomposita’ dei trionfi di Raul Alarcon nel paraiso lusitano.. ignorando (o meglio fingendo di ignorare) trattarsi di due facce della medesima medaglia.
Bravo Alejandrooooo!!


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il_panta
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Re: Alejandro Valverde

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Fedaia ha scritto: domenica 30 settembre 2018, 18:24 Saro’ controcorrente, ma queste giornate “nere” per chi come me ama visceralmente questo sport, come ex corridore dilettante, ma sopratutto tifoso.
Posso serenamente accodarmi all’applauso generale per lo spagnolo, sentirmi emotivamente toccato dal suo pianto, ma per coerenza, non si puo’ tacere alla propria coscienza e se nel 2018, al termine di un Mondiale (260 km circa) a primeggiare e’ un tizio di 38 anni, significa che questo sport continua a girare mestamente su se’ stesso.
Detto questo, ora possiamo serenamente risalire sul carro dell’ipocrisia e del sentimentalismo spicciolo, elogiando sperticamente Piti, e, magari invece, farsi due grasse risate sulla pomposita’ dei trionfi di Raul Alarcon nel paraiso lusitano.. ignorando (o meglio fingendo di ignorare) trattarsi di due facce della medesima medaglia.
Bravo Alejandrooooo!!
Il singolo, per fortuna, non obbedisce alle leggi della statistica.
Se poi vuoi spiegare il suo andamento col doping ci spostiamo nell'altra sezione e lo facciamo senza problemi.
Ultima modifica di il_panta il domenica 30 settembre 2018, 18:29, modificato 1 volta in totale.


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pacho
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Re: Alejandro Valverde

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LA faccia di Bardet sul podio diceva tutto


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Lester
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Re: Alejandro Valverde

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il_panta ha scritto: domenica 30 settembre 2018, 18:28 Il singolo, per fortuna, non obbedisce alle leggi della statistica.
Se poi vuoi spiegare il suo andamento col doping ci spostiamo nell'altra sezione e lo facciamo senza problemi.
Io lo sposterei direttamente nella sezione trash, altro che doping.


La stima e la considerazione che hanno di lui i suoi colleghi valgono più di mille parole. Congratulazioni ad un grande campione. :clap:


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Fedaia
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Re: Alejandro Valverde

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Lester ha scritto: domenica 30 settembre 2018, 18:39
il_panta ha scritto: domenica 30 settembre 2018, 18:28 Il singolo, per fortuna, non obbedisce alle leggi della statistica.
Se poi vuoi spiegare il suo andamento col doping ci spostiamo nell'altra sezione e lo facciamo senza problemi.
Io lo sposterei direttamente nella sezione trash, altro che doping.


La stima e la considerazione che hanno di lui i suoi colleghi valgono più di mille parole. Congratulazioni ad un grande campione. :clap:
e lo decidi tu? io ho tutto il diritto di esprimere un mio pensiero.
immagino tu al massimo abbi fatto il giro del parchetto con la bici quindi non hai gli strumenti per comprendere il senso del mio discorso.
ci sta che tu possa aver gioito della vittoria di un’icona di questo sport, ma abbiate almeno la buona creanza di non eccedere, e qui mi ripeto, nella censura invece delle imprese di Raul Alarcon.
tutto qui.


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lemond
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Re: Alejandro Valverde

Messaggio da leggere da lemond »

Lester ha scritto: domenica 30 settembre 2018, 18:39
il_panta ha scritto: domenica 30 settembre 2018, 18:28 Il singolo, per fortuna, non obbedisce alle leggi della statistica.
Se poi vuoi spiegare il suo andamento col doping ci spostiamo nell'altra sezione e lo facciamo senza problemi.
Io lo sposterei direttamente nella sezione trash, altro che doping.


La stima e la considerazione che hanno di lui i suoi colleghi valgono più di mille parole. Congratulazioni ad un grande campione. :clap:
Ma soprattutto nessuna stima per chi cerca di offenderlo in maniera assurda, pensando che con il doping si possa far di tutto, ad es. vincere per ventisei anni di fila. Beata ingenuità. ;)


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
Fedaia
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Re: Alejandro Valverde

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lemond ha scritto: domenica 30 settembre 2018, 20:27
Lester ha scritto: domenica 30 settembre 2018, 18:39
il_panta ha scritto: domenica 30 settembre 2018, 18:28 Il singolo, per fortuna, non obbedisce alle leggi della statistica.
Se poi vuoi spiegare il suo andamento col doping ci spostiamo nell'altra sezione e lo facciamo senza problemi.
Io lo sposterei direttamente nella sezione trash, altro che doping.


La stima e la considerazione che hanno di lui i suoi colleghi valgono più di mille parole. Congratulazioni ad un grande campione. :clap:
Ma soprattutto nessuna stima per chi cerca di offenderlo in maniera assurda, pensando che con il doping si possa far di tutto, ad es. vincere per ventisei anni di fila. Beata ingenuità. ;)
beata ingenuita’ sara’ la tua😄😄
e pensare che non mi sembravi un tipo di favolette..


giorgio ricci
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Re: Alejandro Valverde

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Però, avrà pure le sue pozioni magiche, ma se non sei un fuoriclasse mica vinci da quando Moscon faceva ancora l'asilo.
Lui comunque nella pozione c'è caduto dentro da piccolo :D


Fedaia
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Re: Alejandro Valverde

Messaggio da leggere da Fedaia »

mai mi sognerei di discutere il talento di Valverde; scherziamo?
ma ogni cosa ha il suo tempo, e quando invece il tempo per alcuni si ferma, non vabene.
ma ripeto, se uno non ha fatto sport e precipuamente ciclismo, non puo’ capire fino in fondo di cosa si parla.


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GregLemond
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Re: Alejandro Valverde

Messaggio da leggere da GregLemond »

Mettiamola cosi... Balaverde ha avuto molto piu "credito" rispetto ai colleghi..


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Visconte85
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Re: Alejandro Valverde

Messaggio da leggere da Visconte85 »

pacho ha scritto: domenica 30 settembre 2018, 18:29 LA faccia di Bardet sul podio diceva tutto
:diavoletto:


2022: Rund um Koln, Giro t.20, combinata giro
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il_panta
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Re: Alejandro Valverde

Messaggio da leggere da il_panta »

Il singolo non obbedisce alla statistica. Per parlare di Valverde bisogna partire da qua e solo da qua. A questa frase aggiungo anche un "per fortuna", sai che palle sarebbe poter prevedere tutto sulla base di ciò che i predecessori hanno fatto prima di te?
Valverde fa cose fuori dal comune da tantissimi punti di vista.
Quali sono i corridori nel ciclismo moderno che approcciano la stagione come fa lui, con la costanza che ha avuto lui negli anni?
Quanti sono i corridori che sono arrivati alla sua età competitivi come lui?
Chi diffida di Valverde, dirà che queste cose dipendono dal doping, perché non è possibile alla sua età andare così, etc etc.
Queste persone dovrebbero dire secondo quali parametri non è possibile. Secondo la statistica? Fa sorridere, e fa capire che non si sa neppure cosa sia la statistica. Non c'è una sola ragione per cui non dovrebbe essere possibile fare ciò che fa Valverde secondo la statistica. La statistica non spiega le prestazione degli atleti in alcun modo, ma ne tiene traccia a posteriori, calcolando valori medi, varianza e mille possibili altri indicatori, ma usarla per prevedere la carriera di un atleta è una totale amenità. Inoltre la statistica ammette outlier, ovvero risultati fuori scala rispetto agli altri, eccezioni. Valverde è un eccezione. Evenepoel è eccezione, ben più di Valverde. Merckx era eccezione. Pantani era eccezione. Lo si può essere in longevità, in precocità, in tutto, in salita. La statistica sui fuoriclasse non esiste, proprio perché sono fuoriclasse.
Mi fa sorridere così come quando arrivano i santoni su Twitter a parlare di "prestazione sopra l'umano" o altre amenità simili mentre guardano le corse intenti a cercare i W/kg per gridare allo scandalo. Non ricordo il nome perché non do peso al nome degli incompetenti, ma chi stabilisce cosa è possibile ottenere lecitamente e cosa non lo è? La statistica? Queste persone dovrebbero solo tacere.

Parliamo anche di altre cose che rendono Valverde unico, altre cose che rendono Valverde unico. Il modo in cui è ritornato dall'infortunio, ad esempio, è unico, non ne ricordo altri che tornano immediatamente a questo livello. Doping pure questo?
Eppure di persone tornate così rapidamente ai propri livelli non me ne viene in mente nemmeno una, mentre di vecchietti terribili me ne viene in mente uno non più di 5 anni fa che fa impallidire Valverde.

Capire cosa renda Valverde diverso dagli altri è un'impresa ardua, un esercizio destinato a rimanere insoluto, ma è sicuramente un esercizio interessante e produttivo, se si vuole imparare a prendere qualcosa di costruttivo dal suo esempio mentre i ragazzini italiani arrivano pro che sono già bruciati.
C'è un'interessante correlazione tra due cose. Il modo in cui si allena Valverde, diversissimo da quello dei colleghi, e gli studi (non ho voglia di cercarli, ma ne esistono) che mostrano come un fisico di un non agonista, non esaurito dagli sforzi, tende a raggiungere picchi prestazionali in età matura, tra i 40 e i 45 anni se non sbaglio. Invece di gridare allo scandalo, questa mi sembra una correlazione interessante. Che il modo di allenarsi di Valverde si sposi bene con una carriera longeva è venuto in mente a qualcuno?
Oltre al logorìo fisico c'è anche il logorìo psicologico. Valverde si diverte, corre molto più di quanto si allena, vive le sconfitte con leggerezza, ma è sospinto verso il successo da una fiamma ancora viva, come dimostrano le lacrime di oggi. Ci teneva veramente tanto.

Il perché Valverde sia così ben voluto in gruppo è ovvio, perché ha sempre una parola buona per tutti ed è capace di gioire anche per le vittorie altrui. Vedere per capire dal minuto 4:40 di questo video: Valverde quel giorno è uno degli sconfitti di giornata, e a posteriori in quella tappa si può dire che perse il Giro d'Italia. Eppure la gioia per Nibali sembra sincera e totale.

Sono sicuro che un approccio mentale e fisico giochino un ruolo. Il resto è inciso nella sua genetica, che la statistica mai potrà descrivere.

Aggiungo anche che la teoria dell'invecchiamento spiegata da uno che ha corso da dilettante (fino ai 38 anni, giusto?) fa ancora più sorridere.
Domani farò fare un intervento a mio nonno, perché in quanto vecchio se ne intende.

pacho ha scritto: domenica 30 settembre 2018, 18:29 LA faccia di Bardet sul podio diceva tutto
La faccia di Bardet sarebbe stata quella anche se avesse perso da Woods. Anzi, forse sarebbe stata anche peggiore perché avrebbe coltivato più speranze di vittoria. Il ragazzo è molto forte e coraggioso, ma ha vinto molto meno di ciò che potrebbe.


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
castelli
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Re: Alejandro Valverde

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Anche wellens ha scaracchiato su valverde.

Ok il coraggio ma a sto punto dillo secco: valverde no puo' gareggiare per i fatti di 10 anni fa.

E'inutile dare di stronzo a uno solo se vince.
Con froome avevano adottato un metodo piu' equo:stattene a casa. Con valverde applicano il metodo sopracciglio alzato in caso di vittoria.

Pero' se dici a valverde: non dovresti essere qui lo fai correre male dal punto di vista psicologico, vedi sopra con froome.
In fondo e' pur sempre un tuo avversario.

Il metodo piu' opportuno e' forse tenere quelle cazzo di bocche chiuse e parlare nelle sedi politiche e non ai giornali alla vigilia o nel post gara quando vince il tuo avversario.


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Fedaia
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Re: Alejandro Valverde

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il_panta ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 0:13 Il singolo non obbedisce alla statistica. Per parlare di Valverde bisogna partire da qua e solo da qua. A questa frase aggiungo anche un "per fortuna", sai che palle sarebbe poter prevedere tutto sulla base di ciò che i predecessori hanno fatto prima di te?
Valverde fa cose fuori dal comune da tantissimi punti di vista.
Quali sono i corridori nel ciclismo moderno che approcciano la stagione come fa lui, con la costanza che ha avuto lui negli anni?
Quanti sono i corridori che sono arrivati alla sua età competitivi come lui?
Chi diffida di Valverde, dirà che queste cose dipendono dal doping, perché non è possibile alla sua età andare così, etc etc.
Queste persone dovrebbero dire secondo quali parametri non è possibile. Secondo la statistica? Fa sorridere, e fa capire che non si sa neppure cosa sia la statistica. Non c'è una sola ragione per cui non dovrebbe essere possibile fare ciò che fa Valverde secondo la statistica. La statistica non spiega le prestazione degli atleti in alcun modo, ma ne tiene traccia a posteriori, calcolando valori medi, varianza e mille possibili altri indicatori, ma usarla per prevedere la carriera di un atleta è una totale amenità. Inoltre la statistica ammette outlier, ovvero risultati fuori scala rispetto agli altri, eccezioni. Valverde è un eccezione. Evenepoel è eccezione, ben più di Valverde. Merckx era eccezione. Pantani era eccezione. Lo si può essere in longevità, in precocità, in tutto, in salita. La statistica sui fuoriclasse non esiste, proprio perché sono fuoriclasse.
Mi fa sorridere così come quando arrivano i santoni su Twitter a parlare di "prestazione sopra l'umano" o altre amenità simili mentre guardano le corse intenti a cercare i W/kg per gridare allo scandalo. Non ricordo il nome perché non do peso al nome degli incompetenti, ma chi stabilisce cosa è possibile ottenere lecitamente e cosa non lo è? La statistica? Queste persone dovrebbero solo tacere.

Parliamo anche di altre cose che rendono Valverde unico, altre cose che rendono Valverde unico. Il modo in cui è ritornato dall'infortunio, ad esempio, è unico, non ne ricordo altri che tornano immediatamente a questo livello. Doping pure questo?
Eppure di persone tornate così rapidamente ai propri livelli non me ne viene in mente nemmeno una, mentre di vecchietti terribili me ne viene in mente uno non più di 5 anni fa che fa impallidire Valverde.

Capire cosa renda Valverde diverso dagli altri è un'impresa ardua, un esercizio destinato a rimanere insoluto, ma è sicuramente un esercizio interessante e produttivo, se si vuole imparare a prendere qualcosa di costruttivo dal suo esempio mentre i ragazzini italiani arrivano pro che sono già bruciati.
C'è un'interessante correlazione tra due cose. Il modo in cui si allena Valverde, diversissimo da quello dei colleghi, e gli studi (non ho voglia di cercarli, ma ne esistono) che mostrano come un fisico di un non agonista, non esaurito dagli sforzi, tende a raggiungere picchi prestazionali in età matura, tra i 40 e i 45 anni se non sbaglio. Invece di gridare allo scandalo, questa mi sembra una correlazione interessante. Che il modo di allenarsi di Valverde si sposi bene con una carriera longeva è venuto in mente a qualcuno?
Oltre al logorìo fisico c'è anche il logorìo psicologico. Valverde si diverte, corre molto più di quanto si allena, vive le sconfitte con leggerezza, ma è sospinto verso il successo da una fiamma ancora viva, come dimostrano le lacrime di oggi. Ci teneva veramente tanto.

Il perché Valverde sia così ben voluto in gruppo è ovvio, perché ha sempre una parola buona per tutti ed è capace di gioire anche per le vittorie altrui. Vedere per capire dal minuto 4:40 di questo video: Valverde quel giorno è uno degli sconfitti di giornata, e a posteriori in quella tappa si può dire che perse il Giro d'Italia. Eppure la gioia per Nibali sembra sincera e totale.

Sono sicuro che un approccio mentale e fisico giochino un ruolo. Il resto è inciso nella sua genetica, che la statistica mai potrà descrivere.

Aggiungo anche che la teoria dell'invecchiamento spiegata da uno che ha corso da dilettante (fino ai 38 anni, giusto?) fa ancora più sorridere.
Domani farò fare un intervento a mio nonno, perché in quanto vecchio se ne intende.

pacho ha scritto: domenica 30 settembre 2018, 18:29 LA faccia di Bardet sul podio diceva tutto
La faccia di Bardet sarebbe stata quella anche se avesse perso da Woods. Anzi, forse sarebbe stata anche peggiore perché avrebbe coltivato più speranze di vittoria. Il ragazzo è molto forte e coraggioso, ma ha vinto molto meno di ciò che potrebbe.

Credimi, non sprecarti in panegirici del genere.. non ne vale la pena.
Sei contento che il tuo beniamino abbia vinto? Bene, goditela.
Io parlo di altro; ovviamente sono a conoscenza di chiacchericci non riportabili, per ovvie ragioni, su un forum pubblico e perche’ appunto non comprovabili, ma siccome, i chiacchericci non nascono mai dal nulla, a me bastano e avanzano per darmi conferma di quel che dico.
Invito solo a riflettere sulla irregolarita’ del rendimento di Valverde, che negli ultimissimi anni e’ andato ancora piu’ forte di annate passate, come pure la capacita’ di rendersi competitivo in corse come il Tour de France quando da piu’ giovane lo staccavano in 20.
Qui la statistica e l’eccezione ad essa centrano un tubo.
Il materiale umano e’ di primo ordine, unico. Il top per la sperimentazione.
Ma chissenefrega, c’e’ anche di peggio.
Rileggete il mio primo messaggio: non intendevo sminuire la sua vittoria, ma riflettevo sull’ipocrisia di fondo di chi ammette la grandezza della prestazione atletica di un giovanotto di 38 anni suonati al termine di un Mondiale durissimo dal punto di vista tecnico, quando invece e’ pronto a fare del sarcasmo sullo strapotere di un baldanzoso iberico alla Grandiosa o magari, ripensando al passato, quando il nonno volante made in USA scherzava in montagna il nostto buon Vincenzino..
O tutti o niente.
Tutto qui, spero di aver chiarito il concetto, concludendo ancora una volta con” il ciclismo sara’ migliore quando gente come Valverde si sara’ ritirata”.


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Walter_White
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Re: Alejandro Valverde

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Fedaia, ma per noi Alarcon è un grande, nessuno fa sarcasmo, il suo modo di correre è spesso spettacolare e non credo ecceda più regole dei suoi avversari in Portogallo
Potrebbe aspettare gli ultimi km ma dà spettacolo, per me è un grande
Horner invece fu una barzelletta, non mi capacito sul come gli abbiano permesso di fare quello che ha fatto
E pure al Tour 2011 senza la caduta per me avrebbe piallato tutti, con i wattaggi che faceva in California un mese prima


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
castelli
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Re: Alejandro Valverde

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Fedaia ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 9:00
il_panta ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 0:13 Il singolo non obbedisce alla statistica. Per parlare di Valverde bisogna partire da qua e solo da qua. A questa frase aggiungo anche un "per fortuna", sai che palle sarebbe poter prevedere tutto sulla base di ciò che i predecessori hanno fatto prima di te?
Valverde fa cose fuori dal comune da tantissimi punti di vista.
Quali sono i corridori nel ciclismo moderno che approcciano la stagione come fa lui, con la costanza che ha avuto lui negli anni?
Quanti sono i corridori che sono arrivati alla sua età competitivi come lui?
Chi diffida di Valverde, dirà che queste cose dipendono dal doping, perché non è possibile alla sua età andare così, etc etc.
Queste persone dovrebbero dire secondo quali parametri non è possibile. Secondo la statistica? Fa sorridere, e fa capire che non si sa neppure cosa sia la statistica. Non c'è una sola ragione per cui non dovrebbe essere possibile fare ciò che fa Valverde secondo la statistica. La statistica non spiega le prestazione degli atleti in alcun modo, ma ne tiene traccia a posteriori, calcolando valori medi, varianza e mille possibili altri indicatori, ma usarla per prevedere la carriera di un atleta è una totale amenità. Inoltre la statistica ammette outlier, ovvero risultati fuori scala rispetto agli altri, eccezioni. Valverde è un eccezione. Evenepoel è eccezione, ben più di Valverde. Merckx era eccezione. Pantani era eccezione. Lo si può essere in longevità, in precocità, in tutto, in salita. La statistica sui fuoriclasse non esiste, proprio perché sono fuoriclasse.
Mi fa sorridere così come quando arrivano i santoni su Twitter a parlare di "prestazione sopra l'umano" o altre amenità simili mentre guardano le corse intenti a cercare i W/kg per gridare allo scandalo. Non ricordo il nome perché non do peso al nome degli incompetenti, ma chi stabilisce cosa è possibile ottenere lecitamente e cosa non lo è? La statistica? Queste persone dovrebbero solo tacere.

Parliamo anche di altre cose che rendono Valverde unico, altre cose che rendono Valverde unico. Il modo in cui è ritornato dall'infortunio, ad esempio, è unico, non ne ricordo altri che tornano immediatamente a questo livello. Doping pure questo?
Eppure di persone tornate così rapidamente ai propri livelli non me ne viene in mente nemmeno una, mentre di vecchietti terribili me ne viene in mente uno non più di 5 anni fa che fa impallidire Valverde.

Capire cosa renda Valverde diverso dagli altri è un'impresa ardua, un esercizio destinato a rimanere insoluto, ma è sicuramente un esercizio interessante e produttivo, se si vuole imparare a prendere qualcosa di costruttivo dal suo esempio mentre i ragazzini italiani arrivano pro che sono già bruciati.
C'è un'interessante correlazione tra due cose. Il modo in cui si allena Valverde, diversissimo da quello dei colleghi, e gli studi (non ho voglia di cercarli, ma ne esistono) che mostrano come un fisico di un non agonista, non esaurito dagli sforzi, tende a raggiungere picchi prestazionali in età matura, tra i 40 e i 45 anni se non sbaglio. Invece di gridare allo scandalo, questa mi sembra una correlazione interessante. Che il modo di allenarsi di Valverde si sposi bene con una carriera longeva è venuto in mente a qualcuno?
Oltre al logorìo fisico c'è anche il logorìo psicologico. Valverde si diverte, corre molto più di quanto si allena, vive le sconfitte con leggerezza, ma è sospinto verso il successo da una fiamma ancora viva, come dimostrano le lacrime di oggi. Ci teneva veramente tanto.

Il perché Valverde sia così ben voluto in gruppo è ovvio, perché ha sempre una parola buona per tutti ed è capace di gioire anche per le vittorie altrui. Vedere per capire dal minuto 4:40 di questo video: Valverde quel giorno è uno degli sconfitti di giornata, e a posteriori in quella tappa si può dire che perse il Giro d'Italia. Eppure la gioia per Nibali sembra sincera e totale.

Sono sicuro che un approccio mentale e fisico giochino un ruolo. Il resto è inciso nella sua genetica, che la statistica mai potrà descrivere.

Aggiungo anche che la teoria dell'invecchiamento spiegata da uno che ha corso da dilettante (fino ai 38 anni, giusto?) fa ancora più sorridere.
Domani farò fare un intervento a mio nonno, perché in quanto vecchio se ne intende.

pacho ha scritto: domenica 30 settembre 2018, 18:29 LA faccia di Bardet sul podio diceva tutto
La faccia di Bardet sarebbe stata quella anche se avesse perso da Woods. Anzi, forse sarebbe stata anche peggiore perché avrebbe coltivato più speranze di vittoria. Il ragazzo è molto forte e coraggioso, ma ha vinto molto meno di ciò che potrebbe.

Credimi, non sprecarti in panegirici del genere.. non ne vale la pena.
Sei contento che il tuo beniamino abbia vinto? Bene, goditela.
Io parlo di altro; ovviamente sono a conoscenza di chiacchericci non riportabili, per ovvie ragioni, su un forum pubblico e perche’ appunto non comprovabili, ma siccome, i chiacchericci non nascono mai dal nulla, a me bastano e avanzano per darmi conferma di quel che dico.
Invito solo a riflettere sulla irregolarita’ del rendimento di Valverde, che negli ultimissimi anni e’ andato ancora piu’ forte di annate passate, come pure la capacita’ di rendersi competitivo in corse come il Tour de France quando da piu’ giovane lo staccavano in 20.
Qui la statistica e l’eccezione ad essa centrano un tubo.
Il materiale umano e’ di primo ordine, unico. Il top per la sperimentazione.
Ma chissenefrega, c’e’ anche di peggio.
Rileggete il mio primo messaggio: non intendevo sminuire la sua vittoria, ma riflettevo sull’ipocrisia di fondo di chi ammette la grandezza della prestazione atletica di un giovanotto di 38 anni suonati al termine di un Mondiale durissimo dal punto di vista tecnico, quando invece e’ pronto a fare del sarcasmo sullo strapotere di un baldanzoso iberico alla Grandiosa o magari, ripensando al passato, quando il nonno volante made in USA scherzava in montagna il nostto buon Vincenzino..
O tutti o niente.
Tutto qui, spero di aver chiarito il concetto, concludendo ancora una volta con” il ciclismo sara’ migliore quando gente come Valverde si sara’ ritirata”.
dai riporta 'sto chiacchiericcio*.
perché se non lo riporti sembra una scaracciata fatta apposta per dare di stronzo al panta che ha messo giù una ventina di righe argomentate.

anche michele scarponi è passato dal medico di valverde (e anche dall'altro), anche basso, anche ullrich, anche pantani, anche il campione del mondo di zolder (ma quello non si sa, se lo dici ti spacca la faccia). praticamente il ciclismo vincente degli anni zero.

ma qui l'unico stronzo è valverde assieme ad horner.

valverde che passa i controlli nel 2018 a casa mia è buono finché non lo trovano positivo.
buono, per me, vuol dire come gli altri, come froome e come quelli che hanno corso con vinokurov.

* mi ricorda quello che telefonò ad antenna 3 dicendo: ho visto il signor maurzio mosca acquistare cocaina in un parcheggio di milano.

bon.
Ultima modifica di castelli il lunedì 1 ottobre 2018, 9:51, modificato 1 volta in totale.


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
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ucci90
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Re: Alejandro Valverde

Messaggio da leggere da ucci90 »

E' un corridore che non si può non apprezzare, ma che non riesco ad ammirare per 3 motivi:
1. Il modo di correre, veramente poco interessante.
2. L'aver poco considerato nel fiore degli anni corse come Giro, Lombardia e Sanremo che avrebbe potuto tranquillamente vincere.
3. E' l'ultimo rappresentante di una generazione della generazione del sospetto legata al doping che vorrei al più presto accantonare.


castelli
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Re: Alejandro Valverde

Messaggio da leggere da castelli »

ucci90 ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 9:43 E' un corridore che non si può non apprezzare, ma che non riesco ad ammirare per 3 motivi:
1. Il modo di correre, veramente poco interessante.
2. L'aver poco considerato nel fiore degli anni corse come Giro, Lombardia e Sanremo che avrebbe potuto tranquillamente vincere.
3. E' l'ultimo rappresentante di una generazione della generazione del sospetto legata al doping che vorrei al più presto accantonare.
detto in termini semplici: poniamo che valverde se ne vada. ci teniamo altri 10 anni vinokurov a fare da maestro ai giovani?


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
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Re: Alejandro Valverde

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castelli ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 9:50
ucci90 ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 9:43 E' un corridore che non si può non apprezzare, ma che non riesco ad ammirare per 3 motivi:
1. Il modo di correre, veramente poco interessante.
2. L'aver poco considerato nel fiore degli anni corse come Giro, Lombardia e Sanremo che avrebbe potuto tranquillamente vincere.
3. E' l'ultimo rappresentante di una generazione della generazione del sospetto legata al doping che vorrei al più presto accantonare.
detto in termini semplici: poniamo che valverde se ne vada. ci teniamo altri 10 anni vinokurov a fare da maestro ai giovani?
No, infatti Vino fa parte della stessa generazione che per me con quella attuale c'entra 0 e che vorrei accantonare.


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Re: Alejandro Valverde

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Fedaia ha scritto: domenica 30 settembre 2018, 21:15 beata ingenuita’ sara’ la tua😄😄
e pensare che non mi sembravi un tipo di favolette..
Vediamo un po' chi crede nella favole, anche se l'argomento non è appropriato qui, però l'altra sezione per me non dovrebbe esistere o chiamarsi, semmai *così fan tutti, solo che Nadal non lo beccano mai, così come CR7, ma qualcuno usa l'offesa Valpiti! :grr:
Quindi la favola bella è quella di credere che ci sia qualcuno nel professionismo che è come la Madonna dopo il parto: illibata!

P.S. Non so se è congruente, ma due anni fa non mi reggevo in piedi e il dottore mi ha prescritto cinque fiale mi pare di nandrolone, ma l'effetto è stato quasi zero, questo per dire che su di me il doping non ha fatto miracoli.


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Re: Alejandro Valverde

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il_panta ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 0:13 Il singolo non obbedisce alla statistica. Per parlare di Valverde bisogna partire da qua e solo da qua. A questa frase aggiungo anche un "per fortuna", sai che palle sarebbe poter prevedere tutto sulla base di ciò che i predecessori hanno fatto prima di te?
Valverde fa cose fuori dal comune da tantissimi punti di vista.
Quali sono i corridori nel ciclismo moderno che approcciano la stagione come fa lui, con la costanza che ha avuto lui negli anni?
Quanti sono i corridori che sono arrivati alla sua età competitivi come lui?
Chi diffida di Valverde, dirà che queste cose dipendono dal doping, perché non è possibile alla sua età andare così, etc etc.
Queste persone dovrebbero dire secondo quali parametri non è possibile. Secondo la statistica? Fa sorridere, e fa capire che non si sa neppure cosa sia la statistica. Non c'è una sola ragione per cui non dovrebbe essere possibile fare ciò che fa Valverde secondo la statistica. La statistica non spiega le prestazione degli atleti in alcun modo, ma ne tiene traccia a posteriori, calcolando valori medi, varianza e mille possibili altri indicatori, ma usarla per prevedere la carriera di un atleta è una totale amenità. Inoltre la statistica ammette outlier, ovvero risultati fuori scala rispetto agli altri, eccezioni. Valverde è un eccezione. Evenepoel è eccezione, ben più di Valverde. Merckx era eccezione. Pantani era eccezione. Lo si può essere in longevità, in precocità, in tutto, in salita. La statistica sui fuoriclasse non esiste, proprio perché sono fuoriclasse.
Mi fa sorridere così come quando arrivano i santoni su Twitter a parlare di "prestazione sopra l'umano" o altre amenità simili mentre guardano le corse intenti a cercare i W/kg per gridare allo scandalo. Non ricordo il nome perché non do peso al nome degli incompetenti, ma chi stabilisce cosa è possibile ottenere lecitamente e cosa non lo è? La statistica? Queste persone dovrebbero solo tacere.

Parliamo anche di altre cose che rendono Valverde unico, altre cose che rendono Valverde unico. Il modo in cui è ritornato dall'infortunio, ad esempio, è unico, non ne ricordo altri che tornano immediatamente a questo livello. Doping pure questo?
Eppure di persone tornate così rapidamente ai propri livelli non me ne viene in mente nemmeno una, mentre di vecchietti terribili me ne viene in mente uno non più di 5 anni fa che fa impallidire Valverde.

Capire cosa renda Valverde diverso dagli altri è un'impresa ardua, un esercizio destinato a rimanere insoluto, ma è sicuramente un esercizio interessante e produttivo, se si vuole imparare a prendere qualcosa di costruttivo dal suo esempio mentre i ragazzini italiani arrivano pro che sono già bruciati.
C'è un'interessante correlazione tra due cose. Il modo in cui si allena Valverde, diversissimo da quello dei colleghi, e gli studi (non ho voglia di cercarli, ma ne esistono) che mostrano come un fisico di un non agonista, non esaurito dagli sforzi, tende a raggiungere picchi prestazionali in età matura, tra i 40 e i 45 anni se non sbaglio. Invece di gridare allo scandalo, questa mi sembra una correlazione interessante. Che il modo di allenarsi di Valverde si sposi bene con una carriera longeva è venuto in mente a qualcuno?
Oltre al logorìo fisico c'è anche il logorìo psicologico. Valverde si diverte, corre molto più di quanto si allena, vive le sconfitte con leggerezza, ma è sospinto verso il successo da una fiamma ancora viva, come dimostrano le lacrime di oggi. Ci teneva veramente tanto.

Il perché Valverde sia così ben voluto in gruppo è ovvio, perché ha sempre una parola buona per tutti ed è capace di gioire anche per le vittorie altrui. Vedere per capire dal minuto 4:40 di questo video: Valverde quel giorno è uno degli sconfitti di giornata, e a posteriori in quella tappa si può dire che perse il Giro d'Italia. Eppure la gioia per Nibali sembra sincera e totale.

Sono sicuro che un approccio mentale e fisico giochino un ruolo. Il resto è inciso nella sua genetica, che la statistica mai potrà descrivere.

Aggiungo anche che la teoria dell'invecchiamento spiegata da uno che ha corso da dilettante (fino ai 38 anni, giusto?) fa ancora più sorridere.
Domani farò fare un intervento a mio nonno, perché in quanto vecchio se ne intende.

pacho ha scritto: domenica 30 settembre 2018, 18:29 LA faccia di Bardet sul podio diceva tutto
La faccia di Bardet sarebbe stata quella anche se avesse perso da Woods. Anzi, forse sarebbe stata anche peggiore perché avrebbe coltivato più speranze di vittoria. Il ragazzo è molto forte e coraggioso, ma ha vinto molto meno di ciò che potrebbe.
Intervento tutto da applausi, tranne Quel *approcciare la stagione" in vece di preparare. Fossi stato un mio studente ti avrei dato 10 per il contenuto, ma anche tolto cinque punti per quest'espressione. :crazy: :diavoletto: :D


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Re: Alejandro Valverde

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Re: Alejandro Valverde

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34x27 ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 10:16
Seguo una semplice disciplina di vita:
Quello che fa incazzare Vayer mi rende contento


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Re: Alejandro Valverde

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Fedaia ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 9:00
Tutto qui, spero di aver chiarito il concetto, concludendo ancora una volta con” il ciclismo sara’ migliore quando gente come Valverde si sara’ ritirata”.
Intanto si è ritirato il Bagnino e non è poco e diverse volte ho riportato fatti su di lui e discorsi ascoltati, come persona, non chiacchericci con i quali, se analizzi la parola, ti sei risposto da solo.


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Re: Alejandro Valverde

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ucci90 ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 9:43 E' un corridore che non si può non apprezzare, ma che non riesco ad ammirare per 3 motivi:
1. Il modo di correre, veramente poco interessante.
2. L'aver poco considerato nel fiore degli anni corse come Giro, Lombardia e Sanremo che avrebbe potuto tranquillamente vincere.
3. E' l'ultimo rappresentante di una generazione della generazione del sospetto legata al doping che vorrei al più presto accantonare.
1) Il modo di correre è quello di uno veloce
2) La Sanremo non è una corsa seria, il Giro per uno spagnolo vale 1/10 del Tour e il Lombardia (a parte che non poteva venire in Italia per l'in.ma Torri) è quasi sempre stata in una data improponibile e infatti l'à vinta tre volte Cunego. :D
3) E tu credi che ora le gente vada a pane e acqua? Mah. :dubbio: :dubbio: :dubbio: :dubbio: :dubbio: :dubbio: :dubbio:


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Patate ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 10:21
34x27 ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 10:16
Seguo una semplice disciplina di vita:
Quello che fa incazzare Vayer mi rende contento
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Re: Alejandro Valverde

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lemond ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 10:32
ucci90 ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 9:43 E' un corridore che non si può non apprezzare, ma che non riesco ad ammirare per 3 motivi:
1. Il modo di correre, veramente poco interessante.
2. L'aver poco considerato nel fiore degli anni corse come Giro, Lombardia e Sanremo che avrebbe potuto tranquillamente vincere.
3. E' l'ultimo rappresentante di una generazione della generazione del sospetto legata al doping che vorrei al più presto accantonare.
1) Il modo di correre è quello di uno veloce
2) La Sanremo non è una corsa seria, il Giro per uno spagnolo vale 1/10 del Tour e il Lombardia (a parte che non poteva venire in Italia per l'in.ma Torri) è quasi sempre stata in una data improponibile e infatti l'à vinta tre volte Cunego. :D
3) E tu credi che ora le gente vada a pane e acqua? Mah. :dubbio: :dubbio: :dubbio: :dubbio: :dubbio: :dubbio: :dubbio:
Mi sembrano considerazioni molto molto imprecise.
Intanto la Sanremo non è seria in che senso? Poi, mi risulta che Contador e Purito siano spagnoli, ma hanno sempre onorato il Giro nel pieno della loro carriera. Infine il Lombardia, l'avrà vinto Cunego ma anche campioni indiscutibili come Gilbert e Bettini; poi per uno che ha puntato ilo mondiale praticamente ogni anno la data del Lombardia mi sembrerebbe proprio ideale.
Il modo di correre è sicuramente il migliore per lui, ma non posso dire che mi entusiasmi e mi tenga attaccato alla tv, sono gusti eh.


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Re: Alejandro Valverde

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Patate ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 10:21
34x27 ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 10:16
Seguo una semplice disciplina di vita:
Quello che fa incazzare Vayer mi rende contento
Ok come vuoi.
Pe me tifare AV è una roba fuori dal Mondo, terrestre e marziano. Son scelte di vita, come dici tu :cincin:


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Re: Alejandro Valverde

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lemond ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 10:32
ucci90 ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 9:43 E' un corridore che non si può non apprezzare, ma che non riesco ad ammirare per 3 motivi:
1. Il modo di correre, veramente poco interessante.
2. L'aver poco considerato nel fiore degli anni corse come Giro, Lombardia e Sanremo che avrebbe potuto tranquillamente vincere.
3. E' l'ultimo rappresentante di una generazione della generazione del sospetto legata al doping che vorrei al più presto accantonare.
1) Il modo di correre è quello di uno veloce
2) La Sanremo non è una corsa seria, il Giro per uno spagnolo vale 1/10 del Tour e il Lombardia (a parte che non poteva venire in Italia per l'in.ma Torri) è quasi sempre stata in una data improponibile e infatti l'à vinta tre volte Cunego. :D
3) E tu credi che ora le gente vada a pane e acqua? Mah. :dubbio: :dubbio: :dubbio: :dubbio: :dubbio: :dubbio: :dubbio:
1) con tutta la simpatia per Alejandro, ma non è solo quello dai potrei fare molti esempi, anche di corse perse per eccessivo attendismo

2) non veniva in Italia per tutt'altri motivi, che citi nella parentesi credo, infatti quando ha potuto al Giro ci è venuto

3) mai esistito sto mondo utopico in cui si va a pane ed acqua


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Re: Alejandro Valverde

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Fedaia ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 9:00
il_panta ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 0:13 Il singolo non obbedisce alla statistica. Per parlare di Valverde bisogna partire da qua e solo da qua. A questa frase aggiungo anche un "per fortuna", sai che palle sarebbe poter prevedere tutto sulla base di ciò che i predecessori hanno fatto prima di te?
Valverde fa cose fuori dal comune da tantissimi punti di vista.
Quali sono i corridori nel ciclismo moderno che approcciano la stagione come fa lui, con la costanza che ha avuto lui negli anni?
Quanti sono i corridori che sono arrivati alla sua età competitivi come lui?
Chi diffida di Valverde, dirà che queste cose dipendono dal doping, perché non è possibile alla sua età andare così, etc etc.
Queste persone dovrebbero dire secondo quali parametri non è possibile. Secondo la statistica? Fa sorridere, e fa capire che non si sa neppure cosa sia la statistica. Non c'è una sola ragione per cui non dovrebbe essere possibile fare ciò che fa Valverde secondo la statistica. La statistica non spiega le prestazione degli atleti in alcun modo, ma ne tiene traccia a posteriori, calcolando valori medi, varianza e mille possibili altri indicatori, ma usarla per prevedere la carriera di un atleta è una totale amenità. Inoltre la statistica ammette outlier, ovvero risultati fuori scala rispetto agli altri, eccezioni. Valverde è un eccezione. Evenepoel è eccezione, ben più di Valverde. Merckx era eccezione. Pantani era eccezione. Lo si può essere in longevità, in precocità, in tutto, in salita. La statistica sui fuoriclasse non esiste, proprio perché sono fuoriclasse.
Mi fa sorridere così come quando arrivano i santoni su Twitter a parlare di "prestazione sopra l'umano" o altre amenità simili mentre guardano le corse intenti a cercare i W/kg per gridare allo scandalo. Non ricordo il nome perché non do peso al nome degli incompetenti, ma chi stabilisce cosa è possibile ottenere lecitamente e cosa non lo è? La statistica? Queste persone dovrebbero solo tacere.

Parliamo anche di altre cose che rendono Valverde unico, altre cose che rendono Valverde unico. Il modo in cui è ritornato dall'infortunio, ad esempio, è unico, non ne ricordo altri che tornano immediatamente a questo livello. Doping pure questo?
Eppure di persone tornate così rapidamente ai propri livelli non me ne viene in mente nemmeno una, mentre di vecchietti terribili me ne viene in mente uno non più di 5 anni fa che fa impallidire Valverde.

Capire cosa renda Valverde diverso dagli altri è un'impresa ardua, un esercizio destinato a rimanere insoluto, ma è sicuramente un esercizio interessante e produttivo, se si vuole imparare a prendere qualcosa di costruttivo dal suo esempio mentre i ragazzini italiani arrivano pro che sono già bruciati.
C'è un'interessante correlazione tra due cose. Il modo in cui si allena Valverde, diversissimo da quello dei colleghi, e gli studi (non ho voglia di cercarli, ma ne esistono) che mostrano come un fisico di un non agonista, non esaurito dagli sforzi, tende a raggiungere picchi prestazionali in età matura, tra i 40 e i 45 anni se non sbaglio. Invece di gridare allo scandalo, questa mi sembra una correlazione interessante. Che il modo di allenarsi di Valverde si sposi bene con una carriera longeva è venuto in mente a qualcuno?
Oltre al logorìo fisico c'è anche il logorìo psicologico. Valverde si diverte, corre molto più di quanto si allena, vive le sconfitte con leggerezza, ma è sospinto verso il successo da una fiamma ancora viva, come dimostrano le lacrime di oggi. Ci teneva veramente tanto.

Il perché Valverde sia così ben voluto in gruppo è ovvio, perché ha sempre una parola buona per tutti ed è capace di gioire anche per le vittorie altrui. Vedere per capire dal minuto 4:40 di questo video: Valverde quel giorno è uno degli sconfitti di giornata, e a posteriori in quella tappa si può dire che perse il Giro d'Italia. Eppure la gioia per Nibali sembra sincera e totale.

Sono sicuro che un approccio mentale e fisico giochino un ruolo. Il resto è inciso nella sua genetica, che la statistica mai potrà descrivere.

Aggiungo anche che la teoria dell'invecchiamento spiegata da uno che ha corso da dilettante (fino ai 38 anni, giusto?) fa ancora più sorridere.
Domani farò fare un intervento a mio nonno, perché in quanto vecchio se ne intende.

pacho ha scritto: domenica 30 settembre 2018, 18:29 LA faccia di Bardet sul podio diceva tutto
La faccia di Bardet sarebbe stata quella anche se avesse perso da Woods. Anzi, forse sarebbe stata anche peggiore perché avrebbe coltivato più speranze di vittoria. Il ragazzo è molto forte e coraggioso, ma ha vinto molto meno di ciò che potrebbe.

Credimi, non sprecarti in panegirici del genere.. non ne vale la pena.
Sei contento che il tuo beniamino abbia vinto? Bene, goditela.
Io parlo di altro; ovviamente sono a conoscenza di chiacchericci non riportabili, per ovvie ragioni, su un forum pubblico e perche’ appunto non comprovabili, ma siccome, i chiacchericci non nascono mai dal nulla, a me bastano e avanzano per darmi conferma di quel che dico.
Invito solo a riflettere sulla irregolarita’ del rendimento di Valverde, che negli ultimissimi anni e’ andato ancora piu’ forte di annate passate, come pure la capacita’ di rendersi competitivo in corse come il Tour de France quando da piu’ giovane lo staccavano in 20.
Qui la statistica e l’eccezione ad essa centrano un tubo.
Il materiale umano e’ di primo ordine, unico. Il top per la sperimentazione.
Ma chissenefrega, c’e’ anche di peggio.
Rileggete il mio primo messaggio: non intendevo sminuire la sua vittoria, ma riflettevo sull’ipocrisia di fondo di chi ammette la grandezza della prestazione atletica di un giovanotto di 38 anni suonati al termine di un Mondiale durissimo dal punto di vista tecnico, quando invece e’ pronto a fare del sarcasmo sullo strapotere di un baldanzoso iberico alla Grandiosa o magari, ripensando al passato, quando il nonno volante made in USA scherzava in montagna il nostto buon Vincenzino..
O tutti o niente.
Tutto qui, spero di aver chiarito il concetto, concludendo ancora una volta con” il ciclismo sara’ migliore quando gente come Valverde si sara’ ritirata”.
Anche la stima dei colleghi non nasce dal nulla, ed è molto più affidabile dei tuoi chiacchiericci presunti.
Io ho argomentato, tu getti un sasso e nascondi la mano.
Valore zero. Però tu hai corso in bici, sticazzi!


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
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Re: Alejandro Valverde

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chinaski89 ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 13:06
1) con tutta la simpatia per Alejandro, ma non è solo quello dai potrei fare molti esempi, anche di corse perse per eccessivo attendismo

2) non veniva in Italia per tutt'altri motivi, che citi nella parentesi credo, infatti quando ha potuto al Giro ci è venuto

3) mai esistito sto mondo utopico in cui si va a pane ed acqua
Sono d'accordo sui punti 1 e 3, anche se credo che sul primo, molto sia dipeso da quell'idiota del suo D.S. Ad es. la tattica che usò nella famosa tappa della Vuelta con la quale consegnarono la stessa su un piatto di argento al Bagnino, secondo me, sarebbe stata da espulsione a vita! :x
Quanto al punto 2 mi pare che sia venuto al Giro quando ormai l'in.me Torri era stato accontentato, no?


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Re: "Chiacchiericci" su Valverde

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Però sti chiacchiericci mi incuriosiscono.
Lemond ci ha sempre messo la faccia, anche quando prendeva posizioni scomode.
Gettare il sasso e nascondere la mano, serve soprattutto ad alimentare la morbosità.
Questo senza voler offendere. Dire 'io ho sentito qualcosa che voi non sapete ma non lo posso dire', mi lascia perplesso. O non diciamo niente o diciamo apertamente queste cose senza naturalmente citare le fonti.
La mia opinione è che se Valverde spadroneggia a 38 anni, probabilmente il movimento è livellato verso il basso, però non credo che lui faccia cose diverse dagli altri. Poi il ciclismo spagnolo non è cresciuto in questi anni, mentre sono cresciuti abnormemente quello britannico e quello Colombiano. Non insinuo niente ma non credo che lui sia il demonio.
Ultima modifica di giorgio ricci il sabato 6 ottobre 2018, 23:38, modificato 1 volta in totale.


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Pavè
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Re: Alejandro Valverde

Messaggio da leggere da Pavè »

il_panta ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 0:13 Il singolo non obbedisce alla statistica. Per parlare di Valverde bisogna partire da qua e solo da qua. A questa frase aggiungo anche un "per fortuna", sai che palle sarebbe poter prevedere tutto sulla base di ciò che i predecessori hanno fatto prima di te?
Valverde fa cose fuori dal comune da tantissimi punti di vista.
Quali sono i corridori nel ciclismo moderno che approcciano la stagione come fa lui, con la costanza che ha avuto lui negli anni?
Quanti sono i corridori che sono arrivati alla sua età competitivi come lui?
Chi diffida di Valverde, dirà che queste cose dipendono dal doping, perché non è possibile alla sua età andare così, etc etc.
Queste persone dovrebbero dire secondo quali parametri non è possibile. Secondo la statistica? Fa sorridere, e fa capire che non si sa neppure cosa sia la statistica. Non c'è una sola ragione per cui non dovrebbe essere possibile fare ciò che fa Valverde secondo la statistica. La statistica non spiega le prestazione degli atleti in alcun modo, ma ne tiene traccia a posteriori, calcolando valori medi, varianza e mille possibili altri indicatori, ma usarla per prevedere la carriera di un atleta è una totale amenità. Inoltre la statistica ammette outlier, ovvero risultati fuori scala rispetto agli altri, eccezioni. Valverde è un eccezione. Evenepoel è eccezione, ben più di Valverde. Merckx era eccezione. Pantani era eccezione. Lo si può essere in longevità, in precocità, in tutto, in salita. La statistica sui fuoriclasse non esiste, proprio perché sono fuoriclasse.
Mi fa sorridere così come quando arrivano i santoni su Twitter a parlare di "prestazione sopra l'umano" o altre amenità simili mentre guardano le corse intenti a cercare i W/kg per gridare allo scandalo. Non ricordo il nome perché non do peso al nome degli incompetenti, ma chi stabilisce cosa è possibile ottenere lecitamente e cosa non lo è? La statistica? Queste persone dovrebbero solo tacere.

Parliamo anche di altre cose che rendono Valverde unico, altre cose che rendono Valverde unico. Il modo in cui è ritornato dall'infortunio, ad esempio, è unico, non ne ricordo altri che tornano immediatamente a questo livello. Doping pure questo?
Eppure di persone tornate così rapidamente ai propri livelli non me ne viene in mente nemmeno una, mentre di vecchietti terribili me ne viene in mente uno non più di 5 anni fa che fa impallidire Valverde.

Capire cosa renda Valverde diverso dagli altri è un'impresa ardua, un esercizio destinato a rimanere insoluto, ma è sicuramente un esercizio interessante e produttivo, se si vuole imparare a prendere qualcosa di costruttivo dal suo esempio mentre i ragazzini italiani arrivano pro che sono già bruciati.
C'è un'interessante correlazione tra due cose. Il modo in cui si allena Valverde, diversissimo da quello dei colleghi, e gli studi (non ho voglia di cercarli, ma ne esistono) che mostrano come un fisico di un non agonista, non esaurito dagli sforzi, tende a raggiungere picchi prestazionali in età matura, tra i 40 e i 45 anni se non sbaglio. Invece di gridare allo scandalo, questa mi sembra una correlazione interessante. Che il modo di allenarsi di Valverde si sposi bene con una carriera longeva è venuto in mente a qualcuno?
Oltre al logorìo fisico c'è anche il logorìo psicologico. Valverde si diverte, corre molto più di quanto si allena, vive le sconfitte con leggerezza, ma è sospinto verso il successo da una fiamma ancora viva, come dimostrano le lacrime di oggi. Ci teneva veramente tanto.

Il perché Valverde sia così ben voluto in gruppo è ovvio, perché ha sempre una parola buona per tutti ed è capace di gioire anche per le vittorie altrui. Vedere per capire dal minuto 4:40 di questo video: Valverde quel giorno è uno degli sconfitti di giornata, e a posteriori in quella tappa si può dire che perse il Giro d'Italia. Eppure la gioia per Nibali sembra sincera e totale.

Sono sicuro che un approccio mentale e fisico giochino un ruolo. Il resto è inciso nella sua genetica, che la statistica mai potrà descrivere.

Aggiungo anche che la teoria dell'invecchiamento spiegata da uno che ha corso da dilettante (fino ai 38 anni, giusto?) fa ancora più sorridere.
Domani farò fare un intervento a mio nonno, perché in quanto vecchio se ne intende.
Bell' argomentazione!


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il_panta
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Re: Alejandro Valverde

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Pavè ha scritto: sabato 6 ottobre 2018, 23:35
il_panta ha scritto: lunedì 1 ottobre 2018, 0:13 Il singolo non obbedisce alla statistica. Per parlare di Valverde bisogna partire da qua e solo da qua. A questa frase aggiungo anche un "per fortuna", sai che palle sarebbe poter prevedere tutto sulla base di ciò che i predecessori hanno fatto prima di te?
Valverde fa cose fuori dal comune da tantissimi punti di vista.
Quali sono i corridori nel ciclismo moderno che approcciano la stagione come fa lui, con la costanza che ha avuto lui negli anni?
Quanti sono i corridori che sono arrivati alla sua età competitivi come lui?
Chi diffida di Valverde, dirà che queste cose dipendono dal doping, perché non è possibile alla sua età andare così, etc etc.
Queste persone dovrebbero dire secondo quali parametri non è possibile. Secondo la statistica? Fa sorridere, e fa capire che non si sa neppure cosa sia la statistica. Non c'è una sola ragione per cui non dovrebbe essere possibile fare ciò che fa Valverde secondo la statistica. La statistica non spiega le prestazione degli atleti in alcun modo, ma ne tiene traccia a posteriori, calcolando valori medi, varianza e mille possibili altri indicatori, ma usarla per prevedere la carriera di un atleta è una totale amenità. Inoltre la statistica ammette outlier, ovvero risultati fuori scala rispetto agli altri, eccezioni. Valverde è un eccezione. Evenepoel è eccezione, ben più di Valverde. Merckx era eccezione. Pantani era eccezione. Lo si può essere in longevità, in precocità, in tutto, in salita. La statistica sui fuoriclasse non esiste, proprio perché sono fuoriclasse.
Mi fa sorridere così come quando arrivano i santoni su Twitter a parlare di "prestazione sopra l'umano" o altre amenità simili mentre guardano le corse intenti a cercare i W/kg per gridare allo scandalo. Non ricordo il nome perché non do peso al nome degli incompetenti, ma chi stabilisce cosa è possibile ottenere lecitamente e cosa non lo è? La statistica? Queste persone dovrebbero solo tacere.

Parliamo anche di altre cose che rendono Valverde unico, altre cose che rendono Valverde unico. Il modo in cui è ritornato dall'infortunio, ad esempio, è unico, non ne ricordo altri che tornano immediatamente a questo livello. Doping pure questo?
Eppure di persone tornate così rapidamente ai propri livelli non me ne viene in mente nemmeno una, mentre di vecchietti terribili me ne viene in mente uno non più di 5 anni fa che fa impallidire Valverde.

Capire cosa renda Valverde diverso dagli altri è un'impresa ardua, un esercizio destinato a rimanere insoluto, ma è sicuramente un esercizio interessante e produttivo, se si vuole imparare a prendere qualcosa di costruttivo dal suo esempio mentre i ragazzini italiani arrivano pro che sono già bruciati.
C'è un'interessante correlazione tra due cose. Il modo in cui si allena Valverde, diversissimo da quello dei colleghi, e gli studi (non ho voglia di cercarli, ma ne esistono) che mostrano come un fisico di un non agonista, non esaurito dagli sforzi, tende a raggiungere picchi prestazionali in età matura, tra i 40 e i 45 anni se non sbaglio. Invece di gridare allo scandalo, questa mi sembra una correlazione interessante. Che il modo di allenarsi di Valverde si sposi bene con una carriera longeva è venuto in mente a qualcuno?
Oltre al logorìo fisico c'è anche il logorìo psicologico. Valverde si diverte, corre molto più di quanto si allena, vive le sconfitte con leggerezza, ma è sospinto verso il successo da una fiamma ancora viva, come dimostrano le lacrime di oggi. Ci teneva veramente tanto.

Il perché Valverde sia così ben voluto in gruppo è ovvio, perché ha sempre una parola buona per tutti ed è capace di gioire anche per le vittorie altrui. Vedere per capire dal minuto 4:40 di questo video: Valverde quel giorno è uno degli sconfitti di giornata, e a posteriori in quella tappa si può dire che perse il Giro d'Italia. Eppure la gioia per Nibali sembra sincera e totale.

Sono sicuro che un approccio mentale e fisico giochino un ruolo. Il resto è inciso nella sua genetica, che la statistica mai potrà descrivere.

Aggiungo anche che la teoria dell'invecchiamento spiegata da uno che ha corso da dilettante (fino ai 38 anni, giusto?) fa ancora più sorridere.
Domani farò fare un intervento a mio nonno, perché in quanto vecchio se ne intende.
Bell' argomentazione!
Grazie! Mi dispiace che sia stata spostata qua, perché il doping ha una parte marginale in ciò che ho scritto, che anzi è una ricerca di cosa permetta a Valverde di essere così forte senza chiamare in causa il doping.


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lemond
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Re: "Chiacchiericci" su Valverde

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E dispiace anche a me, perché questa sezione non la frequento per svariate ragioni e prima fra tutte, quel che sanno tutti. :) Però Admin penso non avesse altra scelta e quindi farò un'eccezione, anche se non credo che il sig. Fedaia o il suo sodale (mi pare si chiami 34/27) metteranno per iscritto quelle insinuazioni tipiche di chi non ha argomenti. :)


Fanno festa i musulmani il venerdì
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Fedaia
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Re: "Chiacchiericci" su Valverde

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Allora, al netto dell’estremo rispetto per il palmares del murciano, che a bocce ferme, e’ davvero incantevole, voglio soltanto invitare a riflettere su un aspetto, fermo restando che nessuno di noi possa avere la risposta in tasca.
Come spiegate un andamento cosi irregolare nei picchi di rendimento di Valverde?
Se proviamo a rappresentare con un grafico tali livelli, vedremmo che nel suo caso, sorprendentemente, specie nelle gare a tappe, il livello si e’ alzato, quasi sconsideratamente, all’avanzare dell’eta’.
Da questo ipotetico grafico emerge chevUno con la sua classe, con la sua forza, andava meno forte in montagna, quando presumibilmente si faceva le sacche, di quando invece, e’ tornato a correre, pulito e lindo, mentre i suoi capelli si diradavano e le rughe gli increspavano il volto.
Questo e’ un miracolo degno di essere studiato, approfondito, e osannato.


Luca90
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Re: "Chiacchiericci" su Valverde

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vabbè la resistenza e il fondo con l'età migliora...


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barrylyndon
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Re: "Chiacchiericci" su Valverde

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Abbiamo digerito un 42 enne che vince la Vuelta con numeri degni del miglior Contador, piu' altre anomalie, nel corso degli anni...
Faccio fatica a credere che non si digerisca Valverde campione del mondo..


Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
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il_panta
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Re: "Chiacchiericci" su Valverde

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Fedaia ha scritto: domenica 7 ottobre 2018, 10:24 Allora, al netto dell’estremo rispetto per il palmares del murciano, che a bocce ferme, e’ davvero incantevole, voglio soltanto invitare a riflettere su un aspetto, fermo restando che nessuno di noi possa avere la risposta in tasca.
Come spiegate un andamento cosi irregolare nei picchi di rendimento di Valverde?
Se proviamo a rappresentare con un grafico tali livelli, vedremmo che nel suo caso, sorprendentemente, specie nelle gare a tappe, il livello si e’ alzato, quasi sconsideratamente, all’avanzare dell’eta’.
Da questo ipotetico grafico emerge chevUno con la sua classe, con la sua forza, andava meno forte in montagna, quando presumibilmente si faceva le sacche, di quando invece, e’ tornato a correre, pulito e lindo, mentre i suoi capelli si diradavano e le rughe gli increspavano il volto.
Questo e’ un miracolo degno di essere studiato, approfondito, e osannato.
Io ti ho già risposto, ma mi hai risposto di piantarla coi panegirici.
Comunque altri esempi di corridori migliorati con l'avanzare dell'età se ne trovano, per esempio Froome che ha fatto nelle ultime tre stagioni a 31-32-33 (se non sbaglio) le sue migliori stagioni nei grandi giri, e vediamo se continuerà a questi livelli. Poi c'è Geraint Thomas. Evans è un altro esempio di corridore che ha raggiunto l'apice nei grandi giri in tarda età, intorno ai 32 anni, Vinokourov pure intorno a quell'età là. Poi c'è Horner che supera tutti, c'è Sastre che raggiunge il suo massimo a 31-32-33-34 anni. Leipheimer ha ottenuto un buon risultato a 27 anni e poi i migliori risultati a 34-35-36, come Valverde, che ha iniziato a correre GT ad alto livello a 27 anni e ha continuato col top fino ai 36, andando a spanne, con due stagioni di vuoto in mezzo.
E' un paio di anni oltre gli altri, ma niente di così assurdo per questo millennio di GT in cui gli atleti migliorano fino in tarda età. Ciò in cui è migliorato sono le classiche, ma secondo me dipende da come vengono corse.
Mi sembrano altrettanto fuori scala gli Aru, Quintana, Schleck, che hanno ottenuto il massimo ben distante dai 30 anni in cui di solito l'atleta è al massimo.


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Re: "Chiacchiericci" su Valverde

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Io apprezzo la tua capacita’ analitica, ma se rileggi i nomi che mi hai fatto, capirai come tu non possa aver fatto altro che confermare piuttosto che smentire?
Valverde e’ forte, era forte, e’ sempre stato forte. Non ha dovuto aspettare nessuna maturazione psicofisica.
Parlo di altro.
Eri tu che mi parlavi di singolo che non obbedisce alla statistica?
Ecco, io infatti lo paragono sempre a lui stesso, alla sua di carriera non ad altri.
Ed e’ quello che mi lascia assai perplesso.
Poi se vuoi, Parliamo di altri fenomeni.
Totti a 37 anni giocava e decideva le partite entrando dalla panchina per 10-15 minuti, giocando praticamente da fermo.
Ibrahimovic a 37 anni e’ a regalar perle di classe dove? Negli Usa, in un calcio minore.
Vale Rossi si arrabatta come puo’, ma e’ palese che il tempo sia ormai di altri.
Federer seleziona le manifestazioni a cui partecipa.
Contador da un paio di anni correva piu’ di cuore e grinta piu’ che di gambe, nel senso che la sua proverbiale fucilata si era fatta un po’ a salve diciamo.
Etc etc.


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il_panta
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Re: "Chiacchiericci" su Valverde

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Scusami ma non ho capito cosa sostieni tu e non ho capito in che modo io stare avvalorando che Valverde è molto sospetto. Ti ho portato altri nomi di ciclisti la cui carriera raggiunge il massimo in età molto matura. Ovviamente ce ne saranno altrettanti che invece hanno un altro andamento, mi sembra ovvio, a maggior ragione se si parla anche di sport diversi.


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lemond
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Re: "Chiacchiericci" su Valverde

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il_panta ha scritto: domenica 7 ottobre 2018, 15:43 Scusami ma non ho capito cosa sostieni tu e non ho capito in che modo io stare avvalorando che Valverde è molto sospetto. Ti ho portato altri nomi di ciclisti la cui carriera raggiunge il massimo in età molto matura. Ovviamente ce ne saranno altrettanti che invece hanno un altro andamento, mi sembra ovvio, a maggior ragione se si parla anche di sport diversi.
Mi par di aver capito che lui sostenga più o meno questo: l'Embatido ha avuto una carriera strana, non lineare o, in altre parole, che non tiene conto della curva di Gauss; vale a dire una crescita, più o meno costante, fino ad arrivare ad un massimo, per poi decrescere.


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Re: "Chiacchiericci" su Valverde

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lemond ha scritto: domenica 7 ottobre 2018, 15:56
il_panta ha scritto: domenica 7 ottobre 2018, 15:43 Scusami ma non ho capito cosa sostieni tu e non ho capito in che modo io stare avvalorando che Valverde è molto sospetto. Ti ho portato altri nomi di ciclisti la cui carriera raggiunge il massimo in età molto matura. Ovviamente ce ne saranno altrettanti che invece hanno un altro andamento, mi sembra ovvio, a maggior ragione se si parla anche di sport diversi.
Mi par di aver capito che lui sostenga più o meno questo: l'Embatido ha avuto una carriera strana, non lineare o, in altre parole, che non tiene conto della curva di Gauss; vale a dire una crescita, più o meno costante, fino ad arrivare ad un massimo, per poi decrescere.
Corretto.


dietzen
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Re: "Chiacchiericci" su Valverde

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a me questa cosa spesso ripetuta che valverde vada più forte nei suoi trent'anni che non nei suoi venti sembra sempre più una leggenda metropolitana.
come che sarebbe più veloce o con uno scatto migliore adesso, ma evidentemente chi lo dice non ricorda certi suoi numeri del decennio passato.
anche in salita, pur senza parlare di uno scalatore di livello assoluto, abbiamo comunque uno che a 23 anni fa podio alla vuelta vincendo due tappe di montagna, che batte armstong nel primo arrivo in salita di un tour, che sull'angliru è secondo solo a contador, che al delfinato scava distacchi enormi sul ventoux. non mi pare che il valverde trentenne abbia mostrato prestazioni migliori di queste.
ricordo che il valverde giovane era un corridore che pativa un po' il recupero e infatti tendeva spesso a calare nell'ultima settimana dei grandi giri, alternava giornate di grazia a qualcuna storta pur nel quadro complessivo di un regolarista. mi sembra tutto sommato logico che andando avanti con gli anni abbia guadagnato ulteriore regolarità, sia diventato più solido, perdendo qualcosina nei picchi.
al netto del doping (per me quelli a pane e acqua non fanno gli atleti di mestiere), mi sembra un andamento perfettamente logico.


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il_panta
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Re: "Chiacchiericci" su Valverde

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Fedaia ha scritto: domenica 7 ottobre 2018, 21:28
lemond ha scritto: domenica 7 ottobre 2018, 15:56
il_panta ha scritto: domenica 7 ottobre 2018, 15:43 Scusami ma non ho capito cosa sostieni tu e non ho capito in che modo io stare avvalorando che Valverde è molto sospetto. Ti ho portato altri nomi di ciclisti la cui carriera raggiunge il massimo in età molto matura. Ovviamente ce ne saranno altrettanti che invece hanno un altro andamento, mi sembra ovvio, a maggior ragione se si parla anche di sport diversi.
Mi par di aver capito che lui sostenga più o meno questo: l'Embatido ha avuto una carriera strana, non lineare o, in altre parole, che non tiene conto della curva di Gauss; vale a dire una crescita, più o meno costante, fino ad arrivare ad un massimo, per poi decrescere.
Corretto.
Abbi pazienza allora, vediamo come sarà la discesa, che comunque nei grandi giri è già inziata. In ogni caso non vedo perché le carriere debbano essere necessariamente come dici tu. Ci sono esplosioni repentine con lenti declini (Cunego, Aru, Quintana), crescita molto lenta con declino improvviso (per esempio Indurain), atleti che crescono rapidamente, stanno su un alto livello a lungo. Magari tra due anni Valverde si staccherà alla Liegi da 30 corridori, alla maniera di Indurain. La carriera del singolo atleta non dev'essere necessariamente a forma gaussiana, anche se la maggior parte lo è (solito discorso della statistica).
Di curve simili a quelle di Valverde, ma non ai livelli del murciano, ce ne sono, ad esempio Cadel Evans. Cito lui, anche se ce ne sono altri e te li ho già elencati, perché ho avuto la percezione che alcuni nomi fatti prima non ti piacessero perché hanno avuto problemi di doping, mentre Cadel mi pare sia sempre stato sopra a ogni sospetto. Valverde ha "solo" spostato di un paio di anni avanti la carriera di Cadel.
Comunque mi sembrerebbe strana l'associazione tra doping e carriera longeva, andrebbe quantomeno motivata. Nella mia testa tendo a pensare che col doping spingi il corpo oltre le proprie reali possibilità e che quindi lo usuri più in fretta. Il declino nella carriera di un ciclista, inteso come sport di fondo, non è basata sull'età biologica, ma principalmente su usura da attività agonistica. A meno di credere che i dopatoni si dopino in maniera direttamente proporzionale al proprio declino fisico, non vedo correlazione tra un alto rendimento in tarda età e doping, al limite la posso immaginare come correlazione negativa. Il doping mi immagino innalzi la curva di rendimento lungo tutta la carriera, non nel finale di carriera.
Se la carriera di Valverde ad alti livelli è così lunga la causa la cercherei in altri fattori: stress e allenamento. Che Valverde si alleni in modo completamente diverso rispetto ai colleghi è evidente, ti invito a confrontare il suo account Strava (https://www.strava.com/athletes/2540705 ... la%20balin) ai tanti altri che preparano grandi giri. Purtroppo Nibali non usa Strava quando è in ritiro e Aru non ha proprio Strava. Guarda Froome cosa faceva a gennaio e i lunghi con tanto dislivello che faceva tra giro e tour, guarda Richie Porte come prepara il Tour e la Vuelta, guarda Kiwatkowski come si prepara. Sembra che facciano un altro sport.


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Re: "Chiacchiericci" su Valverde

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Si lo avevo gia’ spulciato il suo Strava. Davvero particolare


34x27

Re: "Chiacchiericci" su Valverde

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lemond ha scritto: domenica 7 ottobre 2018, 9:12 Fedaia o il suo sodale (mi pare si chiami 34/27)
Visto che mi tiri in ballo; io non sono il sodale di nessuno, semplicemente ho applaudito a un suo intervento perchè lo ritenevo degno di ciò. Potrei fare, e ho fatto in passato, la stessa cosa con te o chiunque altro su mille altri argomenti.

Alla prossima :cincin:


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Re: "Chiacchiericci" su Valverde

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34x27 ha scritto: lunedì 8 ottobre 2018, 12:38
lemond ha scritto: domenica 7 ottobre 2018, 9:12 Fedaia o il suo sodale (mi pare si chiami 34/27)
Visto che mi tiri in ballo; io non sono il sodale di nessuno, semplicemente ho applaudito a un suo intervento perchè lo ritenevo degno di ciò. Potrei fare, e ho fatto in passato, la stessa cosa con te o chiunque altro su mille altri argomenti.

Alla prossima :cincin:
dal latino sodalis 'amico, compagno (ma non solo di pane, anche di idee), collega etc. Il termine 'sodale' non denota un concetto inusitato, anzi, ma non è usato spesso: certi suoi sinonimi sono molto più comuni.
Appartiene a un registro piacevolmente letterario, il che al solito lo colloca naturalmente negli ambiti dell'aulico, ma talvolta si possono trovare margini per l'uso quotidiano, per esempio i sodali possono stare fianco a fianco, partecipi di una passione, di una missione o di un obbiettivo comune. e per es. certi sodali con la loro opera di volontariato incidono profondamente sulla vita locale.


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nemecsek.
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Re: "Chiacchiericci" su Valverde

Messaggio da leggere da nemecsek. »

al netto dei giudizzi squisitamente tennici su Bala, vedo na certa antipatia nei suoi confronti che se porta appresso (nun v' offendete) na certa puzzetta morale

qqua, anzi no qqua ma nell intimo della nostra stanzetta, ce dovremmo porre na domanda

quali cicatrici ha provocato il ciclismo di quei tempi?

che cicatrici? le ferite che ci portiamo appresso da quei anni
de che tempi? daje, fine 90 quello generato post festina
provocate a chi? quanno vedo Miculà in valvaraita je lo chiedo,qqua intendo ai tifosi

insomma, daje.. disincanto...incazzatura..repulsione pe quarche mese.. subblimazione...rimozione... :hippy:


PIU' MANGANELLI

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Fedaia
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Re: Alejandro Valverde

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Trovai ripugnante la Vuelta di Horner.
Se mi dici che Valverde potra’ ritagliarsi qualche giornata in grande stile, ok..ma tremo all’idea di vederlo lottare per le prime posizioni. A tutto deve esserci un limite.


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