Con le nuove odierne ossessioni...

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barrylyndon
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Con le nuove odierne ossessioni...

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Tralascio Gavia e Liegi sotto la neve...vado piu' in avanti negli anni per sottolineare i cambiamenti drastici avvenuti in gruppo e fuori di esso in pochissimi anni.
Questa' Vuelta e' la punta, esasperata, di un Iceberg.
1) Tappa Giro 2010 Montalcino..neutralizzata prima degli sterrati, lasciando quella ventina di corridori incoscenti, la cui sicurezza interessa a pochi, a giocarsi la tappa.
2) Tappa Gardeccia. Giro 2011, tempo neutralizzato a Canazei.
3) Tappa 3 cime di Lavaredo Giro 2013, tempo neutralizzato a Misurina..o forse anche sul 3 Croci.
4) Tappa pave' Tour de France 2014.Tempo neutrallizato prima del primo pezzo di Pave'...(lo ammetto, quel giorno prima della tappa lo avrei fatto pure io...poi....no :D )
5) Giro 2019 tappa Ponte di Legno.Tempi presi in cima al Mortitolo.
6) Vuelta 2020 tappa Aramon Formigal, tempi presi in cima al Puerto de Cotefabio.
7 Giro 2021 Tappa Campo Felice, tempo neutralizzato a Rocca di Cambio.
8) Giro 2021 Tappa Cortina, tempo neutralizzato in cima al Giau.
9) Tour 2021 Tappa neutrallizzata sul Col de Romme.
Altre idee?


"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
ntun
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Re: Con le nuove odierne ossessioni...

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non sono preciso come molti di voi nei ricordi e nei nomi
ricordo un colombiano di Reverberi (o Gianni Savio) che a Pila (o era altrove) si ritirò ai 3 dall'arrivo per il freddo
non ricordo se fosse Rujano o perez Cuapio

comunque, con i canoni odierni
tappa neutralizzata per il freddo
lui salvo al bar a bersi un bombardino
nessuna carrettata di melma addosso come poi effettivamente gli arrivò
e magari diventava un Campione (scherzo, se manco mi ricordo il nome...)


Erinnerung
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Re: Con le nuove odierne ossessioni...

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Val Martello 2014, con Gavia e Stelvio sotto la neve e la successiva discesa “neutralizzata”…con polemiche.
Forse sarebbero arrivati a Bormio…


lucks83
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Re: Con le nuove odierne ossessioni...

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Erinnerung ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 8:42 Val Martello 2014, con Gavia e Stelvio sotto la neve e la successiva discesa “neutralizzata”…con polemiche.
Forse sarebbero arrivati a Bormio…
A val Martello non avrebbero nemmeno fatto partire la tappa, con i canoni odierni da mezze pippe freddolose.

Ma pensa poi alla Roubaix 2021 di Colbrelli: due anni dopo vedo montare la protesta e un probabile annullamento anche in un'occasione come quella.
Sai com'è: troppo fango, rischiamo di cadere e poi ci si sporca la tutina.


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nemecsek.
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Re: Con le nuove odierne ossessioni...

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Morbegno 2020


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lucks83
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Re: Con le nuove odierne ossessioni...

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nemecsek. ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 11:43 Morbegno 2020
Purtroppo la situazione è iniziata a precipitare verso il ridicolo proprio quel giorno.
Si è creato il precedente, e adesso gabbie aperte ad ogni tipo di neutralizzazione.

E indovinate chi era il capo popolo che guidava la protesta dei corridori, quel giorno?
Vi dò un indizio: era un corridore australiano a fine carriera, che si sarebbe ritirato di lì a poco, che non aveva nessuna velleità di classifica, tantomeno speranza di vittoria di tappa ....
Ebbene sì....

Era Adam Hansen.


herbie
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Re: Con le nuove odierne ossessioni...

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lucks83 ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 11:50
nemecsek. ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 11:43 Morbegno 2020
Purtroppo la situazione è iniziata a precipitare verso il ridicolo proprio quel giorno.
Si è creato il precedente, e adesso gabbie aperte ad ogni tipo di neutralizzazione.

E indovinate chi era il capo popolo che guidava la protesta dei corridori, quel giorno?
Vi dò un indizio: era un corridore australiano a fine carriera, che si sarebbe ritirato di lì a poco, che non aveva nessuna velleità di classifica, tantomeno speranza di vittoria di tappa ....
Ebbene sì....

Era Adam Hansen.
io dico che non si può fare di tutta l'erba un fascio.

Una cosa è togliere metà tappa di una tappa totalmente pianeggiante da correre sotto l'acqua fredda in un Giro fatto a fine ottobre dove i corridori si erano gelati sullo Stelvio il giorno prima.
Una tappa inutile nella quale non è cambiato assolutamente nulla nè per i corridori, nè per gli spettatori, nè per i contenuti tecnici della corsa, nè per la classifica, togliendo i primi 100 chilometri.
E la stessa cosa sarebbe stata togliendo il passo delle Radici, inutilmente a inizio tappa, e il Sempione, altrettanto inutilmente a inizio tappa, quest'anno al GIro.

Tutt'altro discorso, TOTALMENTE differente è quello di impoverire o tagliare finali o valichi delle tappe di montagna che devono riscrivere la classifica anche in virtù dei molti metri di dislivello. Tappa , quelle sì , che hanno un interesse forte, che sono attese, che attirano il pubblico.

Sono due "danni" incommensurabilmente differenti, per lo spettacolo, e per questo sport.
Dato il fatto ormai non si può fare a meno di scendere a patti con queste sempre più incomprensibili pretese sindacali, O DIO MIO, non sarà possibile trovare una contrattazione del tipo: ti tolgo mezza giornate di freddo inutile n tappe inutili, e quindi sofferenza inutile, ma NON MI ROMPI I COGLIONI quando le tappe sono quelle importanti , quelle che fanno spettacolo, quelle che poi le fanno a tutta non più di mezzo gruppo, i capitani e i gregari più forti???


lucks83
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Re: Con le nuove odierne ossessioni...

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herbie ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 13:18
lucks83 ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 11:50
nemecsek. ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 11:43 Morbegno 2020
Purtroppo la situazione è iniziata a precipitare verso il ridicolo proprio quel giorno.
Si è creato il precedente, e adesso gabbie aperte ad ogni tipo di neutralizzazione.

E indovinate chi era il capo popolo che guidava la protesta dei corridori, quel giorno?
Vi dò un indizio: era un corridore australiano a fine carriera, che si sarebbe ritirato di lì a poco, che non aveva nessuna velleità di classifica, tantomeno speranza di vittoria di tappa ....
Ebbene sì....

Era Adam Hansen.
io dico che non si può fare di tutta l'erba un fascio.

Una cosa è togliere metà tappa di una tappa totalmente pianeggiante da correre sotto l'acqua fredda in un Giro fatto a fine ottobre dove i corridori si erano gelati sullo Stelvio il giorno prima.
Una tappa inutile nella quale non è cambiato assolutamente nulla nè per i corridori, nè per gli spettatori, nè per i contenuti tecnici della corsa, nè per la classifica, togliendo i primi 100 chilometri.
E la stessa cosa sarebbe stata togliendo il passo delle Radici, inutilmente a inizio tappa, e il Sempione, altrettanto inutilmente a inizio tappa, quest'anno al GIro.

Tutt'altro discorso, TOTALMENTE differente è quello di impoverire o tagliare finali o valichi delle tappe di montagna che devono riscrivere la classifica anche in virtù dei molti metri di dislivello. Tappa , quelle sì , che hanno un interesse forte, che sono attese, che attirano il pubblico.

Sono due "danni" incommensurabilmente differenti, per lo spettacolo, e per questo sport.
Dato il fatto ormai non si può fare a meno di scendere a patti con queste sempre più incomprensibili pretese sindacali, O DIO MIO, non sarà possibile trovare una contrattazione del tipo: ti tolgo mezza giornate di freddo inutile n tappe inutili, e quindi sofferenza inutile, ma NON MI ROMPI I COGLIONI quando le tappe sono quelle importanti , quelle che fanno spettacolo, quelle che poi le fanno a tutta non più di mezzo gruppo, i capitani e i gregari più forti???
Sono d'accordo anche io che mozzare la tappa di Morbegno al Giro 2020 non ha comportato nessun danno tecnico alla corsa.
Era un lungo trasferimento verso Asti e non sarebbe cambiato nulla.

Il problema è che, assecondandoli, hanno aperto le gabbie e creato il precedente: si era sempre detto, fino a quel momento, che si sarebbe intervenuti con tagli e neutralizzazioni SOLO in caso di Extreme weather conditions.
Quel giorno non c'erano i presupposti per applicare il protocollo, ma la protesta sindacale di qualche corridore svogliato, ha portato ad intervenire lo stesso con un taglio di 130 km.

Purtroppo gli organizzatori hanno a che fare con corridori che hanno sempre meno voglia di affrontare queste "variabili" metereologiche.
Quest'anno al Giro Hanno usato la scusa del meteo a Borgofranco d'Ivrea, quando il motivo della protesta era un altro, e il giorno dopo si sono fatti il Sempione e la relativa discesa gelata in condizioni ben peggiori di quelle che avrebbero trovato il giorno prima sul GSB e peggiori di quelle che hanno trovato sul passo delle Radici giorni prima, che quello sì che era da tagliare vista la sua inutilità a inizio tappa di Viareggio.

Il discorso che fai tu sarebbe buono e giusto e mi trova d'accordo: vi facilito le cose quando le tappe sono moscie e non mi rompete le palle quando ci sono le tappe decisive.
Ma questa generazione di corridori mi pare abbia poca memoria e ancora meno riconoscenza verso i favori che, eventualmente, farebbe loro un'organizzatore di GT.
E non perdono occasione per chiedere tagli, neutralizzazioni o annullamenti.
Difficile scendere a patti con chi ragiona così, perché se ti dimostri buono e comprensivo, l'inchiappettata è dietro l'angolo.


Erinnerung
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Re: Con le nuove odierne ossessioni...

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herbie ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 13:18
lucks83 ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 11:50
nemecsek. ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 11:43 Morbegno 2020
Purtroppo la situazione è iniziata a precipitare verso il ridicolo proprio quel giorno.
Si è creato il precedente, e adesso gabbie aperte ad ogni tipo di neutralizzazione.

E indovinate chi era il capo popolo che guidava la protesta dei corridori, quel giorno?
Vi dò un indizio: era un corridore australiano a fine carriera, che si sarebbe ritirato di lì a poco, che non aveva nessuna velleità di classifica, tantomeno speranza di vittoria di tappa ....
Ebbene sì....

Era Adam Hansen.
io dico che non si può fare di tutta l'erba un fascio.

Una cosa è togliere metà tappa di una tappa totalmente pianeggiante da correre sotto l'acqua fredda in un Giro fatto a fine ottobre dove i corridori si erano gelati sullo Stelvio il giorno prima.
Una tappa inutile nella quale non è cambiato assolutamente nulla nè per i corridori, nè per gli spettatori, nè per i contenuti tecnici della corsa, nè per la classifica, togliendo i primi 100 chilometri.
E la stessa cosa sarebbe stata togliendo il passo delle Radici, inutilmente a inizio tappa, e il Sempione, altrettanto inutilmente a inizio tappa, quest'anno al GIro.

Tutt'altro discorso, TOTALMENTE differente è quello di impoverire o tagliare finali o valichi delle tappe di montagna che devono riscrivere la classifica anche in virtù dei molti metri di dislivello. Tappa , quelle sì , che hanno un interesse forte, che sono attese, che attirano il pubblico.

Sono due "danni" incommensurabilmente differenti, per lo spettacolo, e per questo sport.
Dato il fatto ormai non si può fare a meno di scendere a patti con queste sempre più incomprensibili pretese sindacali, O DIO MIO, non sarà possibile trovare una contrattazione del tipo: ti tolgo mezza giornate di freddo inutile n tappe inutili, e quindi sofferenza inutile, ma NON MI ROMPI I COGLIONI quando le tappe sono quelle importanti , quelle che fanno spettacolo, quelle che poi le fanno a tutta non più di mezzo gruppo, i capitani e i gregari più forti???
D’accordo totalmente. Gi organizzatori del Giro (ma anche quelli della Vuelta) dovrebbero fare esattamente questo.
(Escludo il Tour perché tanto lì non si lamenta mai nessuno, potrebbero pure correre sotto una pioggia di meteoriti).
Come dici bene, concedere qualcosa nelle giornate interlocutorie, se c’è il concreto rischio di correre in situazioni difficili, ed essere irremovibili sulle tappe importanti.
A meno di eventi davvero estremi..tipo nevicate con temperature negative..
Facile parlare poi, ma una gestione diversa il giorno del Passo delle Radici, forse avrebbe salvato Tao dalla caduta e non ci avrebbe privato del Gran San Bernardo (anche se col traforo)..
Anche essere più furbi nel disegno delle corse: conosci i tuoi polli, sai che le discese sono sempre messe sotto la lente di ingrandimento, bene, assicurati che le strade siano nelle condizioni migliori possibili.
Hansen vuole 3 Km prima dell’arrivo dopo una discesa lunga? bene, fai il giro del paese e metti l’arrivo dopo 3200 m! (Tanto non cambia assolutamente nulla).
Vuoi (vivaddio!) fare il tappone da oltre 200 Km? Evita un’inutile tappa di pianura di 240 subito a ridosso!
Ecc..
Insomma concentra le difficoltà dove ha senso che ci siano e non infarcire la corsa di troppe tappe inutilmente pesanti..
Non renderti attaccabile per delle ingenuità e cerca di preservare il contenuto tecnico della corsa che vuoi disegnare.


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Re: Con le nuove odierne ossessioni...

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però la tappa di Asti di 250 km un senso ce l'aveva eccome: il colle dell'Agnello dopo la tappa di Cancano e il NON riposo di Asti avrebbe premiato i fondisti. E infatti i corridori, impiccati dalla Ineos in val Venosta e tostati da 6 ore in sella verso Asti, si son presi una bella miciola già verso Sestriere.


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
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Maìno della Spinetta
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Re: Con le nuove odierne ossessioni...

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Comunque il primo colpo basso fu il Crostis del 2011.


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Re: Con le nuove odierne ossessioni...

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Erinnerung ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 14:51
... cut...

Facile parlare poi, ma una gestione diversa il giorno del Passo delle Radici, forse avrebbe salvato Tao dalla caduta e non ci avrebbe privato del Gran San Bernardo (anche se col traforo)..
Anche essere più furbi nel disegno delle corse: conosci i tuoi polli, sai che le discese sono sempre messe sotto la lente di ingrandimento, bene, assicurati che le strade siano nelle condizioni migliori possibili.
Hansen vuole 3 Km prima dell’arrivo dopo una discesa lunga? bene, fai il giro del paese e metti l’arrivo dopo 3200 m! (Tanto non cambia assolutamente nulla).
Vuoi (vivaddio!) fare il tappone da oltre 200 Km? Evita un’inutile tappa di pianura di 240 subito a ridosso!
Ecc..
Insomma concentra le difficoltà dove ha senso che ci siano e non infarcire la corsa di troppe tappe inutilmente pesanti..
Non renderti attaccabile per delle ingenuità e cerca di preservare il contenuto tecnico della corsa che vuoi disegnare.
Non mi e' ben chiaro come, visto che Tao e' caduto nella tappa successiva, quella che arrivava a Tortona


lucks83
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Re: Con le nuove odierne ossessioni...

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Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 15:15 però la tappa di Asti di 250 km un senso ce l'aveva eccome: il colle dell'Agnello dopo la tappa di Cancano e il NON riposo di Asti avrebbe premiato i fondisti. E infatti i corridori, impiccati dalla Ineos in val Venosta e tostati da 6 ore in sella verso Asti, si son presi una bella miciola già verso Sestriere.
Vero anche quello.
Era un finale per corridori con un grandissimo fondo, quello del Giro 2020. Con il mezzo riposo verso Asti, sono cambiate le caratteristiche del finale.


lucks83
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Re: Con le nuove odierne ossessioni...

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Erinnerung ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 14:51
herbie ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 13:18
lucks83 ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 11:50

Purtroppo la situazione è iniziata a precipitare verso il ridicolo proprio quel giorno.
Si è creato il precedente, e adesso gabbie aperte ad ogni tipo di neutralizzazione.

E indovinate chi era il capo popolo che guidava la protesta dei corridori, quel giorno?
Vi dò un indizio: era un corridore australiano a fine carriera, che si sarebbe ritirato di lì a poco, che non aveva nessuna velleità di classifica, tantomeno speranza di vittoria di tappa ....
Ebbene sì....

Era Adam Hansen.
io dico che non si può fare di tutta l'erba un fascio.

Una cosa è togliere metà tappa di una tappa totalmente pianeggiante da correre sotto l'acqua fredda in un Giro fatto a fine ottobre dove i corridori si erano gelati sullo Stelvio il giorno prima.
Una tappa inutile nella quale non è cambiato assolutamente nulla nè per i corridori, nè per gli spettatori, nè per i contenuti tecnici della corsa, nè per la classifica, togliendo i primi 100 chilometri.
E la stessa cosa sarebbe stata togliendo il passo delle Radici, inutilmente a inizio tappa, e il Sempione, altrettanto inutilmente a inizio tappa, quest'anno al GIro.

Tutt'altro discorso, TOTALMENTE differente è quello di impoverire o tagliare finali o valichi delle tappe di montagna che devono riscrivere la classifica anche in virtù dei molti metri di dislivello. Tappa , quelle sì , che hanno un interesse forte, che sono attese, che attirano il pubblico.

Sono due "danni" incommensurabilmente differenti, per lo spettacolo, e per questo sport.
Dato il fatto ormai non si può fare a meno di scendere a patti con queste sempre più incomprensibili pretese sindacali, O DIO MIO, non sarà possibile trovare una contrattazione del tipo: ti tolgo mezza giornate di freddo inutile n tappe inutili, e quindi sofferenza inutile, ma NON MI ROMPI I COGLIONI quando le tappe sono quelle importanti , quelle che fanno spettacolo, quelle che poi le fanno a tutta non più di mezzo gruppo, i capitani e i gregari più forti???
D’accordo totalmente. Gi organizzatori del Giro (ma anche quelli della Vuelta) dovrebbero fare esattamente questo.
(Escludo il Tour perché tanto lì non si lamenta mai nessuno, potrebbero pure correre sotto una pioggia di meteoriti).
Come dici bene, concedere qualcosa nelle giornate interlocutorie, se c’è il concreto rischio di correre in situazioni difficili, ed essere irremovibili sulle tappe importanti.
A meno di eventi davvero estremi..tipo nevicate con temperature negative..
Facile parlare poi, ma una gestione diversa il giorno del Passo delle Radici, forse avrebbe salvato Tao dalla caduta e non ci avrebbe privato del Gran San Bernardo (anche se col traforo)..
Anche essere più furbi nel disegno delle corse: conosci i tuoi polli, sai che le discese sono sempre messe sotto la lente di ingrandimento, bene, assicurati che le strade siano nelle condizioni migliori possibili.
Hansen vuole 3 Km prima dell’arrivo dopo una discesa lunga? bene, fai il giro del paese e metti l’arrivo dopo 3200 m! (Tanto non cambia assolutamente nulla).
Vuoi (vivaddio!) fare il tappone da oltre 200 Km? Evita un’inutile tappa di pianura di 240 subito a ridosso!
Ecc..
Insomma concentra le difficoltà dove ha senso che ci siano e non infarcire la corsa di troppe tappe inutilmente pesanti..
Non renderti attaccabile per delle ingenuità e cerca di preservare il contenuto tecnico della corsa che vuoi disegnare.
Però per concedere qualcosa nelle giornate interlocutorie, ci sarebbe pur sempre un protocollo per Extreme weather conditions, approvato da corridori,team e organizzatori.

Se cominciamo a concedere, senza che si verifichino suddette condizioni, poi chi decide quando è giusto o sbagliato andare incontro ai corridori?
Diventa il far west, come appunto stiamo constatando ultimamente.

Poi sono assolutamente d'accordo, e lo avevo detto anche nel thread del Giro, che gli organizzatori dovrebbero farsi furbi, conoscendo i corridori, le loro lamentele e l'aria che tira ultimamente.

È inutile farcire il disegno generale di dislivelli, tappe per velocisti con salite a inizio corsa che non servono a nulla, discese pericolose a ridosso del traguardo o strade dissestate su valichi inediti over 2000, è pericoloso pure farcire una corsa come il Giro di salite ad altissime quote in più tappe della stessa edizione, con i conseguenti psicodrammi.
Un paio di tappe con salite oltre quota 2000 a maggio sono già sufficienti.

Dico io: mettiti il più possibile al riparo da eventuali scioperi o proteste, cerca di evitare il più possibile i tagli alle tappe, non cercarti rogne burocratiche come il Gran San Bernardo il weekend dell'ascensione, con gli svizzeri che guadagnano con il tunnel e non aprono il valico.
Non mi sembra ci voglia un genio per capirlo...


herbie
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Re: Con le nuove odierne ossessioni...

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lucks83 ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 15:48
Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 15:15 però la tappa di Asti di 250 km un senso ce l'aveva eccome: il colle dell'Agnello dopo la tappa di Cancano e il NON riposo di Asti avrebbe premiato i fondisti. E infatti i corridori, impiccati dalla Ineos in val Venosta e tostati da 6 ore in sella verso Asti, si son presi una bella miciola già verso Sestriere.
Vero anche quello.
Era un finale per corridori con un grandissimo fondo, quello del Giro 2020. Con il mezzo riposo verso Asti, sono cambiate le caratteristiche del finale.
mah....se metti pure me in mezzo al gruppo a 40 all'ora in totale pianura è come stare dietro a un camion, fai 100 watt se non ci sono nemmeno curve. Non sopravvalutiamo i chilometraggi. I chilometraggi fanno selezione e induriscono la gamba se ci sono rilanci , tracciati tortuosi, delle difficoltà altimetriche , battaglia.
Altrimenti no. Poi 130 km erano tre ore scarse a 80 watt chiacchierando. Solo, era un problema di freddo che avrebbe sicuramente fatto ammalare molti, in quella stagione dove anche una giornata di Sole non è sufficiente a farti sudare abbastanza da risolverti raffreddori e problemini vari.
Non è cambiato pressochè nulla della selettività del finale di quel Giro....o meglio...briciole.
Come non sarebbe cambiato nulla nell'economia atletica del Giro senza il Passo delle Radici. Lasciamo stare Tao, ma sarebbe con buona probabilità rimasto in corsa Evenepoel quel giorno.
Ultima modifica di herbie il lunedì 4 settembre 2023, 16:25, modificato 1 volta in totale.


jumbo
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Re: Con le nuove odierne ossessioni...

Messaggio da leggere da jumbo »

lucks83 ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 15:48
Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 15:15 però la tappa di Asti di 250 km un senso ce l'aveva eccome: il colle dell'Agnello dopo la tappa di Cancano e il NON riposo di Asti avrebbe premiato i fondisti. E infatti i corridori, impiccati dalla Ineos in val Venosta e tostati da 6 ore in sella verso Asti, si son presi una bella miciola già verso Sestriere.
Vero anche quello.
Era un finale per corridori con un grandissimo fondo, quello del Giro 2020. Con il mezzo riposo verso Asti, sono cambiate le caratteristiche del finale.
Sì però la miciola se la sono presa comunque salendo verso Sestriere, ma partendo da Abbiategrasso anziché Morbegno.

Il cambio di connotati quel Giro l'ha avuto anche per la modifica della tappa del Sestriere, che doveva prevedere Agnello e Izoard.


herbie
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Re: Con le nuove odierne ossessioni...

Messaggio da leggere da herbie »

jumbo ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 16:24
lucks83 ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 15:48
Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 15:15 però la tappa di Asti di 250 km un senso ce l'aveva eccome: il colle dell'Agnello dopo la tappa di Cancano e il NON riposo di Asti avrebbe premiato i fondisti. E infatti i corridori, impiccati dalla Ineos in val Venosta e tostati da 6 ore in sella verso Asti, si son presi una bella miciola già verso Sestriere.
Vero anche quello.
Era un finale per corridori con un grandissimo fondo, quello del Giro 2020. Con il mezzo riposo verso Asti, sono cambiate le caratteristiche del finale.
Sì però la miciola se la sono presa comunque salendo verso Sestriere, ma partendo da Abbiategrasso anziché Morbegno.

Il cambio di connotati quel Giro l'ha avuto anche per la modifica della tappa del Sestriere, che doveva prevedere Agnello e Izoard.
eggià.


lucks83
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Re: Con le nuove odierne ossessioni...

Messaggio da leggere da lucks83 »

herbie ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 16:25
jumbo ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 16:24
lucks83 ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 15:48

Vero anche quello.
Era un finale per corridori con un grandissimo fondo, quello del Giro 2020. Con il mezzo riposo verso Asti, sono cambiate le caratteristiche del finale.
Sì però la miciola se la sono presa comunque salendo verso Sestriere, ma partendo da Abbiategrasso anziché Morbegno.

Il cambio di connotati quel Giro l'ha avuto anche per la modifica della tappa del Sestriere, che doveva prevedere Agnello e Izoard.
eggià.
Si , infatti quando presentarono la tappa del Sestriere modificata mi venne l'orticaria, pensando all'originale.
Poi per fortuna i corridori erano cotti dai giorni precedenti e volarono le miciole.
Che bella tappa, a ricordarla.
Molto emozionante.


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Re: Con le nuove odierne ossessioni...

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

jumbo ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 16:24
lucks83 ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 15:48
Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 15:15 però la tappa di Asti di 250 km un senso ce l'aveva eccome: il colle dell'Agnello dopo la tappa di Cancano e il NON riposo di Asti avrebbe premiato i fondisti. E infatti i corridori, impiccati dalla Ineos in val Venosta e tostati da 6 ore in sella verso Asti, si son presi una bella miciola già verso Sestriere.
Vero anche quello.
Era un finale per corridori con un grandissimo fondo, quello del Giro 2020. Con il mezzo riposo verso Asti, sono cambiate le caratteristiche del finale.
Sì però la miciola se la sono presa comunque salendo verso Sestriere, ma partendo da Abbiategrasso anziché Morbegno.

Il cambio di connotati quel Giro l'ha avuto anche per la modifica della tappa del Sestriere, che doveva prevedere Agnello e Izoard.
Mi spiego meglio. Tappe interlocutorie possono rivelarsi comunque impegnative e hanno un loro senso perché possono portare al limiti corridori senza molto recupero o con poco fondo.

La logica dei giri di Castellano comunque era quella: poche tappe a incasinare il Giro, tapponi veri e incasinati nel weekend


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nino58
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Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 14:38

Re: Con le nuove odierne ossessioni...

Messaggio da leggere da nino58 »

Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 4 settembre 2023, 15:16 Comunque il primo colpo basso fu il Crostis del 2011.
Preciso.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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