Vero
Solo che i morti palestinesi uccisi da hamas non ne parla mai nessuno
Fatti di politica 2023
Re: Fatti di politica 2023
Solo che i morti palestinesi uccisi da hamas non ne parla mai nessuno
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olimpio bizzi
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Re: Fatti di politica 2023
Non capisco se questo utente è qualcuno di importante. Bannano gente per delle sciocchezze mentre questo può scrivere sempre cosa vuole ,offendere morti , invocare genocidi e gode di totale impunità . Misteri della fede
Re: Fatti di politica 2023
Non sono importante, sono urgente.olimpio bizzi ha scritto: ↑domenica 8 ottobre 2023, 18:25
Non capisco se questo utente è qualcuno di importante.
IL PIU' PULITO HA LA ROGNA.
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jerrydrake
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Re: Fatti di politica 2023
No dai Carlo... Non puoi farmi questo. Gli ebrei e Israele non sono la stessa cosa.lemond ha scritto: ↑domenica 8 ottobre 2023, 8:57
Non so che cosa sia successo ultimamente nella "terra promessa", però ormai sono anni che ho rinunciato a comprendere quel che succede colà, mi ricordo solo di Benigni che in una delle sue frase più felici disse "Macch'eccè?" P.S. Sarei comunque prevenuto nel giudicare, perché a me gli ebrei stanno simpatici, come popolo, mentre gli islamici no. Non c'è, ch'io sappia, nessun Einstein, Trotsky, Marx, Freud, Woody, Asimov, e via andare fra loro.
Re: Fatti di politica 2023
Lo so Jerry e infatti del conflitto israelo-palestinese non mi occupo, mi pare anche di averlo scritto.jerrydrake ha scritto: ↑domenica 8 ottobre 2023, 23:07No dai Carlo... Non puoi farmi questo. Gli ebrei e Israele non sono la stessa cosa.lemond ha scritto: ↑domenica 8 ottobre 2023, 8:57
Non so che cosa sia successo ultimamente nella "terra promessa", però ormai sono anni che ho rinunciato a comprendere quel che succede colà, mi ricordo solo di Benigni che in una delle sue frase più felici disse "Macch'eccè?" P.S. Sarei comunque prevenuto nel giudicare, perché a me gli ebrei stanno simpatici, come popolo, mentre gli islamici no. Non c'è, ch'io sappia, nessun Einstein, Trotsky, Marx, Freud, Woody, Asimov, e via andare fra loro.
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
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Re: Fatti di politica 2023
Da Andrea Graziosi "Ragionando sull'Italia" LIII
Questo successo, o insuccesso, parziale ebbe anche cause contingenti: la politica indebolita dallo scontro con i magistrati e messa in difficoltà dalla necessità di prendere misure impopolari, scontava anche la fine dei rapporti organici con il mondo intellettuale.
Nella seconda metà degli anni Novanta il paese si trovò a fare i conti con un grave rallentamento della produttività e questo ci fa capire che siamo arrivati a quelli che potremmo definire i limiti intrinseci del riformismo 1992-1998, cui pure non mancarono coraggio e determinazione.
I gruppi dirigenti che si susseguirono al governo ebbero sì una visione riformatrice, ma non vollero mai intaccare le regole costituzionali e quindi nessuno pensò di proporre un nuovo patto, limitandosi a vedere il tutto in termini di aggiustamenti, accompagnati dal minor numero possibile di tagli e da una maggior apertura nei confronti dell'Europa, anch'essa, peraltro, in linea con la scelta dei padri fondatori.
Ma se l'assunto era dover usare al meglio le poche risorse disponibili, destinandole ai giovani e alle loro esigenze, il varo di misure come la riforma Dini o la la legge Berlinguer andavano in senso opposto e furono un grave danno! E la cosa era tanto più vera in un paese in cui, come sappiamo, la maggior parte degli ultraquarantenni nel 1993 era cresciuta ed era stata istruita in condizioni di "ancien regime" ed era forse appena alfabetizzata, mentre le nostre università stavano continuamente perdendo terreno sul piano internazionale e dove vi erano vistosi fenomeni di emarginazione giovanile!
Ancora più grave fu l'adozione di leggi e atteggiamenti che scoraggiavano l'immigrazione: il sentimento pubblico fu indirizzato verso sentimenti ostili agli immigrati (non solo la Lega) in un paese che stava invecchiando e quindi, già di suo, aveva difficoltà ad adattarsi al nuovo mondo e spesso ne aveva paura!
Questo successo, o insuccesso, parziale ebbe anche cause contingenti: la politica indebolita dallo scontro con i magistrati e messa in difficoltà dalla necessità di prendere misure impopolari, scontava anche la fine dei rapporti organici con il mondo intellettuale.
Nella seconda metà degli anni Novanta il paese si trovò a fare i conti con un grave rallentamento della produttività e questo ci fa capire che siamo arrivati a quelli che potremmo definire i limiti intrinseci del riformismo 1992-1998, cui pure non mancarono coraggio e determinazione.
I gruppi dirigenti che si susseguirono al governo ebbero sì una visione riformatrice, ma non vollero mai intaccare le regole costituzionali e quindi nessuno pensò di proporre un nuovo patto, limitandosi a vedere il tutto in termini di aggiustamenti, accompagnati dal minor numero possibile di tagli e da una maggior apertura nei confronti dell'Europa, anch'essa, peraltro, in linea con la scelta dei padri fondatori.
Ma se l'assunto era dover usare al meglio le poche risorse disponibili, destinandole ai giovani e alle loro esigenze, il varo di misure come la riforma Dini o la la legge Berlinguer andavano in senso opposto e furono un grave danno! E la cosa era tanto più vera in un paese in cui, come sappiamo, la maggior parte degli ultraquarantenni nel 1993 era cresciuta ed era stata istruita in condizioni di "ancien regime" ed era forse appena alfabetizzata, mentre le nostre università stavano continuamente perdendo terreno sul piano internazionale e dove vi erano vistosi fenomeni di emarginazione giovanile!
Ancora più grave fu l'adozione di leggi e atteggiamenti che scoraggiavano l'immigrazione: il sentimento pubblico fu indirizzato verso sentimenti ostili agli immigrati (non solo la Lega) in un paese che stava invecchiando e quindi, già di suo, aveva difficoltà ad adattarsi al nuovo mondo e spesso ne aveva paura!
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martin eden
Re: Fatti di politica 2023
L'uccisione indiscriminata di ragazzi ad un rave party mi disgusta profondamente ed è pure politicamente suicida.
Israele invece, col suo regime razzista e paranoico, mi fa orrore da più o meno sempre. Lo trovo un'aberrazione colonialista sulla cartina geografica. La cattiva coscienza degli europei, che infatti ogni volta che scoppia una guerra si sdraiano penosamente al cospetto di Tel Aviv.
Un doppio standard - l'empatia massima con gli israeliani uccisi, frega una mazza dei palestinesi trucidati a frotte anche in tempi di "pace" - tuttavia destinato a crollare sotto il peso dei BRICS e del sud globale. Mi auguro il più presto possibile.
Israele invece, col suo regime razzista e paranoico, mi fa orrore da più o meno sempre. Lo trovo un'aberrazione colonialista sulla cartina geografica. La cattiva coscienza degli europei, che infatti ogni volta che scoppia una guerra si sdraiano penosamente al cospetto di Tel Aviv.
Un doppio standard - l'empatia massima con gli israeliani uccisi, frega una mazza dei palestinesi trucidati a frotte anche in tempi di "pace" - tuttavia destinato a crollare sotto il peso dei BRICS e del sud globale. Mi auguro il più presto possibile.
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Giavellotto
Re: Fatti di politica 2023
Non esiste una soluzione militare a questa situazione. Israele può affidarsi al targeted killing per decapitare Hamas - a patto di riuscire a rintracciare sul territorio i suoi esponenti chiave - ma, come dimostrato da un trentennio di targeted killing, le organizzazioni come Hamas non si fanno decapitare, e neanche disarticolare (perché non sono rigidamente verticistiche): nuovi capi, abili come e più dei precedenti, ne prendono il posto e si seguita col business as usual. Gli USA hanno sperimentato la stessa realtà con Al Qaida e con i talebani; fare del Joint Special Operations Command uno dei comandi chiave in Iraq non ha portato a granché.
Gli israeliani possono invadere la striscia di Gaza, ma si rischia il fiasco come già con Piombo Fuso nel 2008-9: Gaza e West Bank sono fra le aree a maggiore densità abitativa del pianeta, qualsiasi operazione si frammenta rapidamente nei sanguinosi e disordinati scontri casa per casa tipici della guerra urbana: a quel punto i progressi si misurano nell'ordine delle decine di metri conquistati a costo di centinaia di caduti, fra morti e feriti, da parte dell'attaccante. Si è già visto a Grozny, si è visto recentemente a Bucha; in MO si sono viste le difficoltà USA nel prendere Fallujah, e si trattava di rastrellare 3-4000 guerriglieri da un'area che contava 250.000 abitanti, non due milioni e mezzo come Gaza. E Israele, contrariamente alla Russia in Ucraina, non ha nemmeno una demografia tale da permettersi un simile bagno di sangue: neanche se alla fine portasse a un successo sul campo indistinguibile da una sconfitta.
Certo, nella guerra urbana si può concentrare più firepower nel tentativo di risparmiare la vita dei propri soldati, ma questo significa aumentare a dismisura le distruzioni materiali e con esse le vittime civili fra i palestinesi di Gaza: responsabilità che il governo israeliano, sull'onda dell'orrore di ieri, può anche essere pronto ad assumersi ora, ma che non gli verrebbe perdonata in ambito internazionale. Il gioco cinico di Hamas - per cui la popolazione palestinese non è soltanto una pedina da sacrificare, ma qualcosa il cui sacrificio aumenta tanto più il credito politico di Hamas quanto maggiori sono le sofferenze dei civili palestinesi - si basa proprio su questo: e sarà un gioco tanto peggiore oggi, che si paventa l'ipotesi di usare i civili israeliani catturati nei rastrellamenti di ieri come scudi umani a "difesa" degli obiettivi di Hamas. È anche possibile che la mattanza di ieri di civili israeliani, a prescindere dal soddisfare il puro gusto fine a se stesso di ammazzare ebrei che è proprio di Hamas, sia stato pensato per indurre Israele ad una mossa diretta contro Gaza, nella speranza di far impantanare l'IDF in scontri urbani che avrebbero l'alto prezzo che si è detto.
Poi esistono altre ipotesi praticabili sul campo, ma sono quelle peggiori da un punto di vista umanitario: nel senso che avrebbero un tale costo in termini di vittime civili al punto che la loro praticabilità secondo la grammatica militare si scontra con la logica politica, a patto che ne abbiano una. Si può assediare la striscia e prenderla per fame: non le interruzioni temporanee, fatte per rappresaglia, di acqua ed elettricità degli anni precedenti, o le forniture a singhiozzo, o gli intralci burocratici ai rifornimenti di medicine. Si tratterebbe di rimuovere forzosamente qualsiasi copertura mediatica nell'area (si pensi al caso di Shireen Abu Akleh), quindi procedere a sigillare Gaza e attendere che fame e malattie facciano il proprio corso. Un assedio regolare sarebbe una mattanza di innocenti nel tentativo di mettere le mani su poche migliaia di terroristi, e speriamo che non si arrivi mai a meditare una soluzione del genere.
Ed anche se uno di questi approcci venisse tentato con "successo", a dispetto delle perdite, Israele si ritroverebbe comunque a dover decidere cosa fare, ad operazioni concluse, della striscia di Gaza. Rioccuparla militarmente, tenendola in un limbo politico senza costrutto ed esponendosi al contempo allo stillicidio di un'occupazione militare onerosa, dei pattugliamenti strada per strada con la consueta litania di agguati, sparatorie, caduti, rappresaglie? Ritirarsi a missione finita, sia pur con un carico di distruzioni assai superiore alle volte precedenti, e lasciare che Hamas, o qualsiasi formazione terrorista affine ad Hamas, finga di rimettere insieme i cocci e torni a colmare il vuoto politico, a cominciare un nuovo ciclo? Esiste sempre un vuoto politico che va colmato *prima*, in territori che hanno bisogno non solo di legge e ordine, ma anche di diritti, per poter essere finalmente normalizzati.
Gli israeliani possono invadere la striscia di Gaza, ma si rischia il fiasco come già con Piombo Fuso nel 2008-9: Gaza e West Bank sono fra le aree a maggiore densità abitativa del pianeta, qualsiasi operazione si frammenta rapidamente nei sanguinosi e disordinati scontri casa per casa tipici della guerra urbana: a quel punto i progressi si misurano nell'ordine delle decine di metri conquistati a costo di centinaia di caduti, fra morti e feriti, da parte dell'attaccante. Si è già visto a Grozny, si è visto recentemente a Bucha; in MO si sono viste le difficoltà USA nel prendere Fallujah, e si trattava di rastrellare 3-4000 guerriglieri da un'area che contava 250.000 abitanti, non due milioni e mezzo come Gaza. E Israele, contrariamente alla Russia in Ucraina, non ha nemmeno una demografia tale da permettersi un simile bagno di sangue: neanche se alla fine portasse a un successo sul campo indistinguibile da una sconfitta.
Certo, nella guerra urbana si può concentrare più firepower nel tentativo di risparmiare la vita dei propri soldati, ma questo significa aumentare a dismisura le distruzioni materiali e con esse le vittime civili fra i palestinesi di Gaza: responsabilità che il governo israeliano, sull'onda dell'orrore di ieri, può anche essere pronto ad assumersi ora, ma che non gli verrebbe perdonata in ambito internazionale. Il gioco cinico di Hamas - per cui la popolazione palestinese non è soltanto una pedina da sacrificare, ma qualcosa il cui sacrificio aumenta tanto più il credito politico di Hamas quanto maggiori sono le sofferenze dei civili palestinesi - si basa proprio su questo: e sarà un gioco tanto peggiore oggi, che si paventa l'ipotesi di usare i civili israeliani catturati nei rastrellamenti di ieri come scudi umani a "difesa" degli obiettivi di Hamas. È anche possibile che la mattanza di ieri di civili israeliani, a prescindere dal soddisfare il puro gusto fine a se stesso di ammazzare ebrei che è proprio di Hamas, sia stato pensato per indurre Israele ad una mossa diretta contro Gaza, nella speranza di far impantanare l'IDF in scontri urbani che avrebbero l'alto prezzo che si è detto.
Poi esistono altre ipotesi praticabili sul campo, ma sono quelle peggiori da un punto di vista umanitario: nel senso che avrebbero un tale costo in termini di vittime civili al punto che la loro praticabilità secondo la grammatica militare si scontra con la logica politica, a patto che ne abbiano una. Si può assediare la striscia e prenderla per fame: non le interruzioni temporanee, fatte per rappresaglia, di acqua ed elettricità degli anni precedenti, o le forniture a singhiozzo, o gli intralci burocratici ai rifornimenti di medicine. Si tratterebbe di rimuovere forzosamente qualsiasi copertura mediatica nell'area (si pensi al caso di Shireen Abu Akleh), quindi procedere a sigillare Gaza e attendere che fame e malattie facciano il proprio corso. Un assedio regolare sarebbe una mattanza di innocenti nel tentativo di mettere le mani su poche migliaia di terroristi, e speriamo che non si arrivi mai a meditare una soluzione del genere.
Ed anche se uno di questi approcci venisse tentato con "successo", a dispetto delle perdite, Israele si ritroverebbe comunque a dover decidere cosa fare, ad operazioni concluse, della striscia di Gaza. Rioccuparla militarmente, tenendola in un limbo politico senza costrutto ed esponendosi al contempo allo stillicidio di un'occupazione militare onerosa, dei pattugliamenti strada per strada con la consueta litania di agguati, sparatorie, caduti, rappresaglie? Ritirarsi a missione finita, sia pur con un carico di distruzioni assai superiore alle volte precedenti, e lasciare che Hamas, o qualsiasi formazione terrorista affine ad Hamas, finga di rimettere insieme i cocci e torni a colmare il vuoto politico, a cominciare un nuovo ciclo? Esiste sempre un vuoto politico che va colmato *prima*, in territori che hanno bisogno non solo di legge e ordine, ma anche di diritti, per poter essere finalmente normalizzati.
Re: Fatti di politica 2023
ho scritto dei nativi americani perchè non è una situazione in cui si possa andare a simpatie , o meriti scientifico artistici pro Israele o pro Palestina.lemond ha scritto: ↑domenica 8 ottobre 2023, 11:40Non credo che per i palestinesi si possa parlare di sterminio, come per i nativi americani che poi hanno una storia talmente limitata purtroppo, che non hanno proprio potuto partorire nessun genio, credo.aitutaki1 ha scritto: ↑domenica 8 ottobre 2023, 10:59Neanche tra i nativi americani ...
non mi pare un buon motivo per il quale siano stati sterminati, e volendo essere obiettivi nelle radici del mondo arabo pur molto distanti da quelle europee cultura e conoscenza non mancano.
Senza giustificare l' attacco di Hamas quella palestinese è una situazione complicatissima della quale l' unica evidenza è che non si sia arrivati a una stabilizzazione pacifica o per lo meno incruenta, prevalgono i falchi di tutte e due le fazioni.
Tra quelli che ti stanno simpatici ti ricordo che ci furono anche quelli che finanziarono il nazismo.
O quelli che lo onorano (standing ovation!) come nell' allegato in cui applaudono un waffen SS, per chi non lo sapesse erano un corpo volontario
con giuramento di fedeltà a Hitler, corresponsabile di atrocità come Babij Jar a kiev , 30 mila ebrei trucidati
"ad opera dei nazisti e collaborazionisti ucraini ai danni della popolazione locale" (wikipedia!)
Come blandissima attenuante trattasi di attori ma non tutti lo ricordano
I palestinesi hanno più di 2000 anni di storia, già ai tempi di Giosuè (fermati o sole!) si auspicava un vero e proprio sterminio degli Amorrei, gli abitanti pre-israelitici della Palestina e della Transgiordania. P.S. Chi siano quegli attori pro-Hitler o che finanziarono il nazismo (bravi furbi!) non so, ma che significa? Mica ho detto che mi stanno simpatici tutti gli ebrei, solo quelli che un poco conosco e che apprezzo soprattutto per la loro autoironia e per, ripeto, spezzare il capello in 84! Gli islamici non credo amino molto ridere di sé e della divinità.
Comunque tra le riserve indiane e Gaza qualche similitudine è evidente.
Ripeto non ho alcuna pretesa di sviscerare la genesi della crisi "attuale" , che dura da cinquanta anni peraltro, certo col senno di poi
la nascita di Israele è stata volendo usare un eufemismo problematica, probabilmente al tempo affrettata come risarcitoria dell' olocausto.
Passando al resto del mio post che l' ascesa di Hitler sia stata finanziata da "banchieri" ebrei (US) è un fatto acclarato altrettanto che i rapporti anche commerciali siano proseguiti persino a conflitto in corso.
Ma del resto abbiamo appunto appena visto 2 attori (Zelensky e Trudeau) alzarsi in piedi ad applaudire un SS , della guardia del corpo
di Z. c sono le foto con la patch della I Panzerdivision Waffen SS Galizia, intitolata nientemeno che ad Adolf Hithler.
Non sono leggerezze o fatti casuali.
Sempre Z. nella visita italiana ha sfoggiato lo stemma del tridente ucraino (che già di suo vale come il fascio littorio del ventennio tra l' altro non rappresenta l' ucraina ma una parte della regione occidentale quella dell' ex grande polonia , e questi erano gli SS in quanto considerati non propriamente slavi ma germanici acquisiti)
arricchito della daga al centro, lo stesso che puoi trovare nel cimitero militare germanico al passo della futa, "stranamente"
nella lapide dedicata alle Waffen SS Ucraine responsabili della strage di Sant' Anna di Stazzena di sicuro e probabilmente Marzabotto.
Ma questi , gli ultranazionalisti criptonazisti sono gli unici che gli Yankees potevano usare e infatti dal 2014 sono ai vertici sia politici che militari.
Della popolazione "normale" chi poteva è scappato.
Tornando al medio oriente la prima evidenza, oltre ovviamente alle violenze e alle morti, è la disfatta Israeliana dove il Mossad da sempre
ritenuto l' eccellenza come intelligence non è riuscito ad accorgersi di oltre 500 razzi , parapendio e ruspe pronti all' opera.
Si sono fatti gabbare da una banda di combattenti in ciabatte armati con AK cinesi, RPG dell' era sovietica e altri reperti archeologici
paragonati ai sensori elettronici e alle mitragliatrici telecomandate israeliani.
Ammesso che sia così perchè la crisi congela sia il disgelo US con l' Iran che la distensione Israeliana con L' Arabia Saudita, in più
"giustifica" lo stato di guerra e rende più solido il potere di Netanyahu.
Vassapè come diresti tu
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Uguaglianza, Fratellanza e Tolleranza
.·. Sic Semper Tyrannis .·.
Dove ... Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti, alcuni hanno diritti e altri no.
Dove questo verbo attecchisce alla fine c'è il lager. (P. Levi)
μολὼν λαβέ Spartans Are Here
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Re: Fatti di politica 2023
Non so se gli israeliani abbiano cercato il pretesto sacrificando coscientemente qualche migliaio di innocenti, sarebbe abnorme, ma la storia ci ha insegnato che le cose abnormi sono sempre esisiite. Certo se pensano di sterminare 2,5 milioni di palestinesi significa che vogliono cercare di scalare la classifica dei professionisti del settore. Forse Giambattista Vico aveva ragione, cambiano soltanto di volta in volta i ruoli degli attori.
Re: Fatti di politica 2023
JP Morgan, Rockfeller Warburg e ti anticipo non sono teorie strampalate ma dati di fatto
Uguaglianza, Fratellanza e Tolleranza
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Re: Fatti di politica 2023
Jp morgan e rockfeller non sono ebrei
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Giavellotto
Re: Fatti di politica 2023
ma lascia stare. E' un piccolo poveretto complottaro da salotto che sputa e caga sopra a chi difende la propria casa e la propria famiglia e la propria vita. Più cerchi di spiegargli, più tira fuori invenzioni assurde. Poi, solo quando viene sbugiardato parola per parola, sparisce per un po', per poi ritornare qualche settimana dopo con panzane ancora più grandi.
Re: Fatti di politica 2023
lo sono entrambi
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Re: Fatti di politica 2023
Jp morgan vengono dal Galles
https://it.wikipedia.org/wiki/Junius_Spencer_Morgan
Carmathen
Rockfeller dalla germania e dall Inghilterra
https://en.wikipedia.org/wiki/John_D._R ... ov=srpw1_0
Re: Fatti di politica 2023
i rotschild dalla germania e quindi ?Winter ha scritto: ↑lunedì 9 ottobre 2023, 21:28Jp morgan vengono dal Galles
https://it.wikipedia.org/wiki/Junius_Spencer_Morgan
Carmathen
Rockfeller dalla germania e dall Inghilterra
https://en.wikipedia.org/wiki/John_D._R ... ov=srpw1_0
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Re: Fatti di politica 2023
Poi se ti piace dire che erano ebrei.. ma è una balla
Le due principali banche americane finanziatrici di Hitler erano jp morgan e chase national bank
Le due principali banche americane finanziatrici di Hitler erano jp morgan e chase national bank
Re: Fatti di politica 2023
I rotschild non han finanziato hitler
In compenso compravano terra in medio oriente negli anni 20
https://riforma.it/it/articolo/2017/05/ ... di-israele
Ultima modifica di Winter il lunedì 9 ottobre 2023, 21:36, modificato 1 volta in totale.
Re: Fatti di politica 2023
https://en.m.wikipedia.org/wiki/M._M._Warburg_%26_Co.
La banca warburg fu arianizzata nel 38
Gliela portarono via
Ne fondarono un'altra in inghilterra
La banca warburg fu arianizzata nel 38
Gliela portarono via
Ne fondarono un'altra in inghilterra
Re: Fatti di politica 2023
di warburg c'è il libro la famiglia comunque è legata alla nascita della FED, i MORGAN in realtà si sarebbero estinti nel 700'Winter ha scritto: ↑lunedì 9 ottobre 2023, 21:34 https://en.m.wikipedia.org/wiki/M._M._Warburg_%26_Co.
La banca warburg fu arianizzata nel 38
Gliela portarono via
Ne fondarono un'altra in inghilterra
ma un tale Gould (è un cognome ebraico al 100% e non è una colpa) sposò una Morgan e ne prese il cognome.
Ti preciso che ho ascendenze ebraiche seppur lontane
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Re: Fatti di politica 2023
mai detto lo abbiano fatto ma sono ebrei di origine tedesca , come gran parte degli askenaziti, tu lo hai scritto dei rockfellerWinter ha scritto: ↑lunedì 9 ottobre 2023, 21:31I rotschild non han finanziato hitler
In compenso compravano terra in medio oriente negli anni 20
https://riforma.it/it/articolo/2017/05/ ... di-israele
come fosse un esclusione
Uguaglianza, Fratellanza e Tolleranza
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Re: Fatti di politica 2023
Saranno degli altri morgan.. 
https://en.wikipedia.org/wiki/Junius_Spencer_Morgan
Il fondatore
È nato nel 1813
Viene citato che frequentava la chiesa episcopale
Il suo erede
https://en.wikipedia.org/wiki/J._P._Morgan
La madre era figlia di un pastore protestante
https://en.wikipedia.org/wiki/John_Pierpont
Anche jp è episcopale
IL FIGLIO
https://en.wikipedia.org/wiki/J._P._Morgan_Jr.
Che c era all epoca di hitler
Pure lui episcopale
https://en.wikipedia.org/wiki/Junius_Spencer_Morgan
Il fondatore
È nato nel 1813
Viene citato che frequentava la chiesa episcopale
Il suo erede
https://en.wikipedia.org/wiki/J._P._Morgan
La madre era figlia di un pastore protestante
https://en.wikipedia.org/wiki/John_Pierpont
Anche jp è episcopale
IL FIGLIO
https://en.wikipedia.org/wiki/J._P._Morgan_Jr.
Che c era all epoca di hitler
Pure lui episcopale
Re: Fatti di politica 2023
https://en.wikipedia.org/wiki/John_D._Rockefeller
Religione : Battista
L'attività di beneficenza di Rockefeller iniziò con il suo primo lavoro come impiegato all'età di 16 anni, quando donò il sei per cento dei suoi guadagni in beneficenza, come registrato nel suo registro personale. All'età di vent'anni, la sua beneficenza superava il dieci per cento del suo reddito. Gran parte delle sue donazioni erano legate alla chiesa. [31] La sua chiesa fu successivamente affiliata alla Northern Baptist Convention , che si formò dai battisti americani del Nord con legami con le loro missioni storiche per fondare scuole e college per liberti nel Sud dopo la guerra civile americana .. Rockefeller frequentava le chiese battiste ogni domenica; durante i viaggi frequentava spesso i servizi presso le congregazioni battiste afroamericane, lasciando una sostanziosa donazione. [31] Man mano che la ricchezza di Rockefeller cresceva, aumentavano anche le sue donazioni, principalmente a cause educative e di salute pubblica, ma anche per la scienza di base e le arti. Fu consigliato principalmente da Frederick Taylor Gates [112] dopo il 1891, [113] e, dopo il 1897, anche da suo figlio.
I rockefeller non erano ebrei
Religione : Battista
L'attività di beneficenza di Rockefeller iniziò con il suo primo lavoro come impiegato all'età di 16 anni, quando donò il sei per cento dei suoi guadagni in beneficenza, come registrato nel suo registro personale. All'età di vent'anni, la sua beneficenza superava il dieci per cento del suo reddito. Gran parte delle sue donazioni erano legate alla chiesa. [31] La sua chiesa fu successivamente affiliata alla Northern Baptist Convention , che si formò dai battisti americani del Nord con legami con le loro missioni storiche per fondare scuole e college per liberti nel Sud dopo la guerra civile americana .. Rockefeller frequentava le chiese battiste ogni domenica; durante i viaggi frequentava spesso i servizi presso le congregazioni battiste afroamericane, lasciando una sostanziosa donazione. [31] Man mano che la ricchezza di Rockefeller cresceva, aumentavano anche le sue donazioni, principalmente a cause educative e di salute pubblica, ma anche per la scienza di base e le arti. Fu consigliato principalmente da Frederick Taylor Gates [112] dopo il 1891, [113] e, dopo il 1897, anche da suo figlio.
I rockefeller non erano ebrei
Re: Fatti di politica 2023
Premesso che wikipedia abbia l' attendibilità del corriere o di Repubblica (vedi missile sul mercato di Kostiantynivka )
i gruppi Rothschild e Rockefeller si sono di fatto uniti nel 2012 , fai 2+2
LE FONTI FINANZIARIE DEL NAZISMO: TRE COLLOQUI CON HITLER Copertina flessibile – 2 febbraio 2021
di Sidney Warburg
)i gruppi Rothschild e Rockefeller si sono di fatto uniti nel 2012 , fai 2+2
LE FONTI FINANZIARIE DEL NAZISMO: TRE COLLOQUI CON HITLER Copertina flessibile – 2 febbraio 2021
di Sidney Warburg
Uguaglianza, Fratellanza e Tolleranza
.·. Sic Semper Tyrannis .·.
Dove ... Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti, alcuni hanno diritti e altri no.
Dove questo verbo attecchisce alla fine c'è il lager. (P. Levi)
μολὼν λαβέ Spartans Are Here
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jerrydrake
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Re: Fatti di politica 2023
Poco più di 12 nesi è il tempo che resta alla "giustizia" ammerigana per impedire il 2° mandato di Trump. Il ritiro dalle primarie democratiche di Robert Kennedy Jr. e la sua candidatura alle Presidenziali statunitensi pone una pietra tombale alle speranze di Biden di battere lo zio Donald. Kennedy era dato in tutti i sondaggi tra il 14% e il 16% per la nomination. Se anche solo un elettore su 3 dei suoi sostenitori lo seguisse nel suo percorso da 3° incomodo il Partito Democratico non avrebbe alcuna possibilità di vittoria.
Re: Fatti di politica 2023
in realtà i sondaggi danno il suo gradimento più alto fra i repubblicani che fra i democratici.jerrydrake ha scritto: ↑lunedì 9 ottobre 2023, 23:10 Poco più di 12 nesi è il tempo che resta alla "giustizia" ammerigana per impedire il 2° mandato di Trump. Il ritiro dalle primarie democratiche di Robert Kennedy Jr. e la sua candidatura alle Presidenziali statunitensi pone una pietra tombale alle speranze di Biden di battere lo zio Donald. Kennedy era dato in tutti i sondaggi tra il 14% e il 16% per la nomination. Se anche solo un elettore su 3 dei suoi sostenitori lo seguisse nel suo percorso da 3° incomodo il Partito Democratico non avrebbe alcuna possibilità di vittoria.
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jerrydrake
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Re: Fatti di politica 2023
Il gradimento è una cosa, il voto è un'altra. Kennedy prenderà qualche voto nelle Presidenziali, voti sicuramente di iscritti come elettori democratici o al più indipendenti. Non un voto verrà sottratto a Trump se riuscirà a concorrere. Poi che Kennedy piaccia ai repubblicani in contrapposizione a Biden è fin troppo ovvio.dietzen ha scritto: ↑martedì 10 ottobre 2023, 0:21in realtà i sondaggi danno il suo gradimento più alto fra i repubblicani che fra i democratici.jerrydrake ha scritto: ↑lunedì 9 ottobre 2023, 23:10 Poco più di 12 nesi è il tempo che resta alla "giustizia" ammerigana per impedire il 2° mandato di Trump. Il ritiro dalle primarie democratiche di Robert Kennedy Jr. e la sua candidatura alle Presidenziali statunitensi pone una pietra tombale alle speranze di Biden di battere lo zio Donald. Kennedy era dato in tutti i sondaggi tra il 14% e il 16% per la nomination. Se anche solo un elettore su 3 dei suoi sostenitori lo seguisse nel suo percorso da 3° incomodo il Partito Democratico non avrebbe alcuna possibilità di vittoria.
Re: Fatti di politica 2023
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
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Re: Fatti di politica 2023
Da Andrea Graziosi "Ragionando sull'Italia" LIDa Andrea Graziosi "Ragionando sull'Italia" LIV
L'Europa stava diventando sempre più "piccola" in un pianeta che solo pochi decenni prima aveva dominato e in Italia la classe dirigente, ma non solo, avevano perso le opportunità offerte dalla mondializzazione, vissuta invece con irritazione. Non a caso il discorso pubblico fu dominato da una *ossessione identitaria* e memorialistica, che non era solo imputabile al crescente peso degli anziani nel paese. Era infatti l'intiera Europa occidentale a vivere con disagio un fenomeno che coincideva con il suo ridimensionamento e la perdita di privilegi.
La svolta identitaria e quindi reazionaria reinterpretava un fenomeno culturale nato negli Stati Uniti per altri motivi, ovvero la necessità di affermazione di gruppi, prima sottoposti.
Questo spirito nuovo, anzi antico, si nutrì anche delle vecchie idee della Chiesa, tesa a recuperare le radici cristiane dell'Europa e a difenderne il passato, contro un presente minaccioso e trovò espressione politica in importanti correnti del centro-destra e in Forza Italia.
Anche i grandi quotidiani dettero un peso che si potrebbe definire ossessivo e questo produsse altresì un'interpretazione della storia che andò sotto il nome di "revisionismo". Fascismo, Resistenza e Comunismo generarono un dibattito, spesso ripetitivo, ma sempre *identitario* sul passato, che oscurò gli studi e inchieste che raccontassero al paese quel che stava succedendo sul pianeta. Per esempio, quasi nessuno parlava di India e Cina.
In sintesi, si può dire che, mentre si svuotavano idee un tempo piene di senso e di vita, anche se magari sbagliate, non c'erano parole nuove che ne prendessero il posto.
L'Europa stava diventando sempre più "piccola" in un pianeta che solo pochi decenni prima aveva dominato e in Italia la classe dirigente, ma non solo, avevano perso le opportunità offerte dalla mondializzazione, vissuta invece con irritazione. Non a caso il discorso pubblico fu dominato da una *ossessione identitaria* e memorialistica, che non era solo imputabile al crescente peso degli anziani nel paese. Era infatti l'intiera Europa occidentale a vivere con disagio un fenomeno che coincideva con il suo ridimensionamento e la perdita di privilegi.
La svolta identitaria e quindi reazionaria reinterpretava un fenomeno culturale nato negli Stati Uniti per altri motivi, ovvero la necessità di affermazione di gruppi, prima sottoposti.
Questo spirito nuovo, anzi antico, si nutrì anche delle vecchie idee della Chiesa, tesa a recuperare le radici cristiane dell'Europa e a difenderne il passato, contro un presente minaccioso e trovò espressione politica in importanti correnti del centro-destra e in Forza Italia.
Anche i grandi quotidiani dettero un peso che si potrebbe definire ossessivo e questo produsse altresì un'interpretazione della storia che andò sotto il nome di "revisionismo". Fascismo, Resistenza e Comunismo generarono un dibattito, spesso ripetitivo, ma sempre *identitario* sul passato, che oscurò gli studi e inchieste che raccontassero al paese quel che stava succedendo sul pianeta. Per esempio, quasi nessuno parlava di India e Cina.
In sintesi, si può dire che, mentre si svuotavano idee un tempo piene di senso e di vita, anche se magari sbagliate, non c'erano parole nuove che ne prendessero il posto.
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Re: Fatti di politica 2023
Devo dire che fino ad ora mi ero astenuto dal commentare questa vera e propria spazzatura.lemond ha scritto: ↑domenica 8 ottobre 2023, 11:26 Da Andrea Graziosi "Ragionando sull'Italia" LII
I riformismi da analizzare sono quelli 1992-1998: oltre 430.000 miliardi di correzione nel bilancio, che pose fine a 20 anni di irresponsabilità politica, intellettuale e finanziaria e rese possibile l'ingresso nell'euro.
I tagli riguardarono soprattutto i meccanismi di crescita automatica, e i redditi reali continuarono ad aumentare, raggiungendo, alla fine dei Novanta, un livello pari a 5,5 volte quello del 1951.
Sostanzialmente un' opera di mistificazione volta ad incensare una delle figure peggiori che abbiano attraversato la politica italiana
Giuliano Amato
Ex Tesoriere del PSI di Craxi, l' uomo che maneggiava il malloppo delle tangenti "stranamente" passato indenne per mani pulite.
Ideatore ed attuatore del prelievo forzoso del 6 per mille, un vero e proprio furto.
Sostenitore con i compagni di merende della tragica vicenda in cui sotto speculazione (di Soros) fu bruciato un patrimonio
per sostenere un cambio irrealistico col risultato di dover poi comunque svalutare.
Paracadutato poi alla corte costituzionale ultimo baluardo della casta contro la magistratura indipendente,
dulcis in fundo si è svegliato dopo decenni per raccontarci la verità sulla strage di Ustica, verità di comodo e taciuta al momento opportuno.
Ma aldilà di questo i governi riformisti post 1992 sono stati una sciagura, citare il reddito pro capite ...
del 1951 è una vera e propria truffa oltre ad essere privo di qualsiasi valenza economica
in allegato i dati oggettivi relativi ai parametri significativi,
ma qualsiasi over 40 può tranquillamente ricordare che una famiglia monoreddito da lavoro dipendente pre euro,
magari con sacrifici, viveva e poteva persino acquistare una casa di proprietà
Oggi una famiglia monoreddito anche se non finisce nel precariato rischia di fare qualche pasto alla caritas.
Grazie anche ad Amato, Ciampi, Monti e altri servi della finanza speculativa.
Che viene incensata dai loro media con modalità che sono un insulto per chi ancora è dotato di ragione critica.
Es. recente Spread (toh è riapparso ...) sotto i 200 punti , tutto bene ci fanno sapere Ansa/corriere /Rep e soci
Ma tutto bene una fava ! 200 punti si ma rispetto ai bond Tedeschi che adesso da negativi sono al 3% a causa del crollo (voluto da US)
della loro economia, il dato reale è altrettanto drammatico di quando lo spread occupava le prime pagine della disinformazione.
Poi vedremo come finirà quando questo quantitative easing ai cavoletti di bruxelles cesserà e i titoli toccherà collocarli.
Mai votato FDI o Lega , ma il problema non è l' elettore è che PD o FDI sono sui temi sensibili esattamente la stessa cosa,nino58 ha scritto: ↑domenica 8 ottobre 2023, 10:37
Il problema è l'elettore: da noi si votano i fasci di FdI e i trogloditi della Lega, là preferiscono Hamas (fasci) ad ANP; e pure in Israele votano un fascio come Bibi che predispone leggi in perfetto Orban style.
Perchè ? Perchè PD, ANP ed ex laburisti israeliani (dopo Rabin) hanno fatto le stesse caz...
finanziarizzazione precarizzazione , esecutori dei diktat della finanza speculativa , certo poi magari alcuni vanno al family day altri al pride
ma sono solo atteggiamenti folcloristici.
Un esempio più immediato della disamina delle leggi votate dai "differenti" schieramenti.
Lucia Annunziata, pidiota di ferro.
Schifata la Rai altezzosamente . è finita a dirigere la pubblicazione dell' Aspen institute.
Alpen Institute che nel 2021 ha accolto a braccia aperte ... Giorgia Meloni
Dandole l' imprimatur per la svolta governista.
E infatti a parte qualche fanfaronata (per fortuna) su fantasiosi blocchi navali utile per puro marketing Giorgia " governa" (con sovranità ultra limitata) esattamente come Draghi, o Letta o Schlein o Conte
- Allegati
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Uguaglianza, Fratellanza e Tolleranza
.·. Sic Semper Tyrannis .·.
Dove ... Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti, alcuni hanno diritti e altri no.
Dove questo verbo attecchisce alla fine c'è il lager. (P. Levi)
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Re: Fatti di politica 2023
https://www.repubblica.it/politica/2023 ... 417422469/
ma giusto giusto un pochetto...
ma ve lo meritate....
mai quanto il prossimo presidente anpi
che mi auguro sia il mio concittadino
per privilegi agniatizi
ma giusto giusto un pochetto...
ma ve lo meritate....
mai quanto il prossimo presidente anpi
che mi auguro sia il mio concittadino
per privilegi agniatizi
IL PIU' PULITO HA LA ROGNA.
Re: Fatti di politica 2023
E tu conosci invece le figure migliori?
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Re: Fatti di politica 2023
Si
per motivi di lavoro adesso non mi è possibile dare una risposta articolata, vado col nome
Bersani
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Re: Fatti di politica 2023
Bravo politico, anche se non di estremo rilievo, che ha comunque fatto parte dei governi riformisti "incensati" nel libro, ovvero quelli di Prodi, D'Alema e Amato II.
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Re: Fatti di politica 2023
Da Andrea Graziosi "Ragionando sull'Italia" LIDa Andrea Graziosi "Ragionando sull'Italia" LV
2001 - 2011 - L'ultima illusione: la scelta di non fare e i suoi costi
Le riforme degli anni Novanta portarono l'Italia a poter respirare, anche se tutti o quasi pensavano che il paese aveva ancora bisogno di riforme serie.
Per far ciò era stata costituita la Bicamerale, presieduta da Massimo D'Alema, che però fu ostacolata in ogni modo da Berlusconi, che in essa non vedeva alcuna garanzia riguardo ai casi giudiziari, da cui era assillato.
Ma non solo, perché il paese sperava di poter incassare i risultati conseguiti, vale a dire un maggior benessere. L'euro si trasformò in una morfina che permise di rinviare scelte, che sarebbe stato meno doloroso fare allora. In altre parole servì da sostegno a una nuova illusione, incarnata dalla retorica ottimista di Berlusconi, ma anche da Veltroni del 2008, nonché dalle contraddizioni del secondo governo Prodi e dagli sprechi e privilegi, che la politica si sentì di nuovo autorizzata a concedersi.
Certo, meglio non fare nulla, che le follie che invece furono proprie di altri paesi e politici (tipo Grecia, Irlanda e Spagna). I conti pubblici continuarono a essere, grosso modo, sotto controllo e il debito, come percentuale del PIL, continuò a scendere fino al 2007, quando toccò il minimo, con il 103,1% e riprese poi a salire, a causa della crisi del 2008.
Berlusconi aveva ripreso il comando, con quasi il 30% dei voti, tuttavia questa Forza Italia (del 2001) era molto diversa da quella del 1994 e non aveva più nulla di nuovo: il messaggio politico era ora solo nettamente di destra e trovava sicure sponde in Alleanza nazionale e negli umori dell'elettorato leghista e altresì nel patto tacito con la Chiesa e la sua contestazione alla modernità. Tutti costoro pensavano che fosse possibile rispondere alla crisi e alla globalizzazione, guardando al passato e riproponendo un'Italia monoetnica, cattolica, ordinata e, a suo modo, strapaesana!
2001 - 2011 - L'ultima illusione: la scelta di non fare e i suoi costi
Le riforme degli anni Novanta portarono l'Italia a poter respirare, anche se tutti o quasi pensavano che il paese aveva ancora bisogno di riforme serie.
Per far ciò era stata costituita la Bicamerale, presieduta da Massimo D'Alema, che però fu ostacolata in ogni modo da Berlusconi, che in essa non vedeva alcuna garanzia riguardo ai casi giudiziari, da cui era assillato.
Ma non solo, perché il paese sperava di poter incassare i risultati conseguiti, vale a dire un maggior benessere. L'euro si trasformò in una morfina che permise di rinviare scelte, che sarebbe stato meno doloroso fare allora. In altre parole servì da sostegno a una nuova illusione, incarnata dalla retorica ottimista di Berlusconi, ma anche da Veltroni del 2008, nonché dalle contraddizioni del secondo governo Prodi e dagli sprechi e privilegi, che la politica si sentì di nuovo autorizzata a concedersi.
Certo, meglio non fare nulla, che le follie che invece furono proprie di altri paesi e politici (tipo Grecia, Irlanda e Spagna). I conti pubblici continuarono a essere, grosso modo, sotto controllo e il debito, come percentuale del PIL, continuò a scendere fino al 2007, quando toccò il minimo, con il 103,1% e riprese poi a salire, a causa della crisi del 2008.
Berlusconi aveva ripreso il comando, con quasi il 30% dei voti, tuttavia questa Forza Italia (del 2001) era molto diversa da quella del 1994 e non aveva più nulla di nuovo: il messaggio politico era ora solo nettamente di destra e trovava sicure sponde in Alleanza nazionale e negli umori dell'elettorato leghista e altresì nel patto tacito con la Chiesa e la sua contestazione alla modernità. Tutti costoro pensavano che fosse possibile rispondere alla crisi e alla globalizzazione, guardando al passato e riproponendo un'Italia monoetnica, cattolica, ordinata e, a suo modo, strapaesana!
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Re: Fatti di politica 2023
Cosa definisce un politico di rilievo ?
Anche Salvini lo potrebbe essere se si collezionano felpe geolocalizzate o se lo valutasse un valligiano avinazzato.
Ho scritto Bersani proprio perchè ha svolto incarichi istituzionali, sarebbe facile indicare qualcuno che abbia solo criticato.
Nello specifico oltre ad essere una persona preparata in campo economico , e lo dico pur non condividendo sempre quanto fatto o sostenuto,
oggettivamente la riforma e semplificazione dei rapporti Cittadino/PA è stata realmente una politica riformista.
In campo economico i governi citati in questa opera disinformazione sono invece contro-riformisti e i risultati sono non solo
evidenti ma persino ammessi , basti leggere l' introduzione al PNRR.
Anche nell' ultimo capitolo si mischiano sia veri e propri capovolgimenti della realtà (Grecia) con parametri importanti (deficit/PIL)
ma che presi singolarmente non sono così significativi, senza entrare nel tecnico per esempio non lo si può slegare dall' occupazione, produzione industriale, bilancia pagamenti.
Ma dopo aver citato il reddito del 1951, una vera e propria presa per il culo , tutto pare lecito.
Ricordo lo slogan , in questo caso di Prodi:
Con l' € lavoreremo 1 giorno in meno guadagneremo come se avessimo lavorato 1 giorno in più
che fa il paio con :
Chi non si "vaccina" si ammala e muore
o Con il Green Pass ci sarà la certezza di non entrare in contatto con persone contagiose
Infatti i padroni sono gli stessi
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Re: Fatti di politica 2023
Non ha mai avuto cariche di governo importanti, a livello nazionale. È stato segretario del P.D. ma non mi pare abbia mai rappresentato un punto di riferimento per i suoi compagni. A occhio, ma posso sbagliare, perché la politica di quegli anni la rammento non più di tanto, mi pare sia al livello di Fassino.
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Re: Fatti di politica 2023
3 volte ministro, industria/trasporti/sviluppo economicolemond ha scritto: ↑mercoledì 11 ottobre 2023, 12:46Non ha mai avuto cariche di governo importanti, a livello nazionale. È stato segretario del P.D. ma non mi pare abbia mai rappresentato un punto di riferimento per i suoi compagni. A occhio, ma posso sbagliare, perché la politica di quegli anni la rammento non più di tanto, mi pare sia al livello di Fassino.
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Re: Fatti di politica 2023
Appunto.aitutaki1 ha scritto: ↑mercoledì 11 ottobre 2023, 12:563 volte ministro, industria/trasporti/sviluppo economicolemond ha scritto: ↑mercoledì 11 ottobre 2023, 12:46Non ha mai avuto cariche di governo importanti, a livello nazionale. È stato segretario del P.D. ma non mi pare abbia mai rappresentato un punto di riferimento per i suoi compagni. A occhio, ma posso sbagliare, perché la politica di quegli anni la rammento non più di tanto, mi pare sia al livello di Fassino.
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Re: Fatti di politica 2023
Da Andrea Graziosi "Ragionando sull'Italia" LVI
Ormai ci si affidava all'illusione che sarebbe bastato liberare gli "animal spirit" dalla parte attiva della popolazione, dimenticando l'invecchiamento, incluso quello degli imprenditori e il basso livello culturale, per stimolare la crescita. Certo si cercò di facilitare la nascita di nuove imprese, ma esse erano spesso troppo piccole per raggiungere i mercati aperti dalla globalizzazione, gli unici che crescevano a ritmi elevati. Avevano, per la loro dimensione, anche meno bisogno di personale altamente qualificato, producendo un circolo vizioso! Ci si nascondeva poi il modo di affrontare la gestione dell'immigrazione, che era vista purtroppo dal centro destra come una minaccia e non come la più importante opportunità per il paese!
L'auspicato boom per la nascita dell'euro non si verificò, anche perché il mercato europeo aveva già dato quasi tutto quel che poteva e poi ci fu l'attentato del settembre 2001, sotto il cui segno il governo si trovò ad agire.
Il secondo e più longevo periodo di Berlusconi (cinque anni continui, grazie alla forte maggioranza) fu un quasi fallimento totale, aggravato in particolare dalla presenza della Lega nel caso specifico dell'immigrazione!
L'illusione che, se non tutto, molto potesse tornare come prima, fece in modo che andasse sprecata l'opportunità creata dal riformismo del decennio precedente e dai bassi tassi d'interesse garantiti dall'euro.
Dal 2001 al 2007 possiamo dire che quella che si salvò meglio fu l'economia sommersa, che in Italia era molti punti superiore a quella di paesi come il Messico o la Spagna e più del doppio di quella britannica.
Non meno importante per l'Italia fu la crisi delle famiglie, all'interno delle quali c'era sempre una maggiore divaricazione fra tutelati e no e dipoi lo svilimento della lingua dal grande passato, con la sua perdita di peso del suo bacino di riferimento.
La reazione di ignorare ogni segnale, limitandosi a denunciare il dominio dell'inglese, esaltando il passato e difendendo l'identità culturale in un mondo in veloce cambiamento, erano tipiche di un paese che rifiutava di fare i conti con la realtà! Non era certo solo l'Italia a essere in crisi, ma tutta l'Europa, dove la *nazione* tornava al centro della scena e acquistava forza, perché si credeva che la minaccia ai diritti acquisiti venisse dall'esterno, dalla grande finanza o dalla fredda burocrazia e non dalle illusioni e dai comportamenti dei decenni precedenti, finanziati per lungo tempo a credito e quindi incarnatisi nei debiti pubblici.
Ormai ci si affidava all'illusione che sarebbe bastato liberare gli "animal spirit" dalla parte attiva della popolazione, dimenticando l'invecchiamento, incluso quello degli imprenditori e il basso livello culturale, per stimolare la crescita. Certo si cercò di facilitare la nascita di nuove imprese, ma esse erano spesso troppo piccole per raggiungere i mercati aperti dalla globalizzazione, gli unici che crescevano a ritmi elevati. Avevano, per la loro dimensione, anche meno bisogno di personale altamente qualificato, producendo un circolo vizioso! Ci si nascondeva poi il modo di affrontare la gestione dell'immigrazione, che era vista purtroppo dal centro destra come una minaccia e non come la più importante opportunità per il paese!
L'auspicato boom per la nascita dell'euro non si verificò, anche perché il mercato europeo aveva già dato quasi tutto quel che poteva e poi ci fu l'attentato del settembre 2001, sotto il cui segno il governo si trovò ad agire.
Il secondo e più longevo periodo di Berlusconi (cinque anni continui, grazie alla forte maggioranza) fu un quasi fallimento totale, aggravato in particolare dalla presenza della Lega nel caso specifico dell'immigrazione!
L'illusione che, se non tutto, molto potesse tornare come prima, fece in modo che andasse sprecata l'opportunità creata dal riformismo del decennio precedente e dai bassi tassi d'interesse garantiti dall'euro.
Dal 2001 al 2007 possiamo dire che quella che si salvò meglio fu l'economia sommersa, che in Italia era molti punti superiore a quella di paesi come il Messico o la Spagna e più del doppio di quella britannica.
Non meno importante per l'Italia fu la crisi delle famiglie, all'interno delle quali c'era sempre una maggiore divaricazione fra tutelati e no e dipoi lo svilimento della lingua dal grande passato, con la sua perdita di peso del suo bacino di riferimento.
La reazione di ignorare ogni segnale, limitandosi a denunciare il dominio dell'inglese, esaltando il passato e difendendo l'identità culturale in un mondo in veloce cambiamento, erano tipiche di un paese che rifiutava di fare i conti con la realtà! Non era certo solo l'Italia a essere in crisi, ma tutta l'Europa, dove la *nazione* tornava al centro della scena e acquistava forza, perché si credeva che la minaccia ai diritti acquisiti venisse dall'esterno, dalla grande finanza o dalla fredda burocrazia e non dalle illusioni e dai comportamenti dei decenni precedenti, finanziati per lungo tempo a credito e quindi incarnatisi nei debiti pubblici.
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
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Giavellotto
Re: Fatti di politica 2023
Hamas pensa che la guerra non avrà mai fine e che Israele sarà sempre odiato dai palestinesi. In un simile contesto, i consensi interni si ottengono alimentando l’odio e la guerra contro Israele, che devono essere rinnovati ciclicamente.
Re: Fatti di politica 2023
Più che pensa, s.m. vuole.Giavellotto ha scritto: ↑venerdì 13 ottobre 2023, 6:45 Hamas pensa che la guerra non avrà mai fine e che Israele sarà sempre odiato dai palestinesi. In un simile contesto, i consensi interni si ottengono alimentando l’odio e la guerra contro Israele, che devono essere rinnovati ciclicamente.
Però, a differenza della guerra in Ucraina, dove è facile distinguere, qui no, perché quei due milioni e passa, che stanno nella striscia di Gaza, sono disperati e solo Brel riesce a "Être désespéré, mais avec élégance." Fanno festa i musulmani il venerdì
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Re: Fatti di politica 2023
Anche Israele non scherza sul farsi odiare. Ordinare l' evacuazione di un 1.100.000 persone altrimenti vi seppelliamo di bombe (finora gettate solo 4000 tonnellate!) rinnova i fasti di Nabucodonosor.Giavellotto ha scritto: ↑venerdì 13 ottobre 2023, 6:45 Hamas pensa che la guerra non avrà mai fine e che Israele sarà sempre odiato dai palestinesi. In un simile contesto, i consensi interni si ottengono alimentando l’odio e la guerra contro Israele, che devono essere rinnovati ciclicamente.
Re: Fatti di politica 2023
Infatti, fra Jahwè e Allah quei poveri disgraziati si odieranno per sempre o almeno finché saranno costretti a stare così vicini e con grandi differenze di reddito e di svilippo demografico; la seconda è pura conseguenza della prima.Gimbatbu ha scritto: ↑venerdì 13 ottobre 2023, 8:43Anche Israele non scherza sul farsi odiare. Ordinare l' evacuazione di un 1.100.000 persone altrimenti vi seppelliamo di bombe (finora gettate solo 4000 tonnellate!) rinnova i fasti di Nabucodonosor.Giavellotto ha scritto: ↑venerdì 13 ottobre 2023, 6:45 Hamas pensa che la guerra non avrà mai fine e che Israele sarà sempre odiato dai palestinesi. In un simile contesto, i consensi interni si ottengono alimentando l’odio e la guerra contro Israele, che devono essere rinnovati ciclicamente.
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Re: Fatti di politica 2023
Da Andrea Graziosi "Ragionando sull'Italia" LVII
La crisi della "seconda Repubblica"
Il 2008 arrivò all'improvviso, ma era figlio delle decisioni, anche inconsce del passato e degli squilibri da esse provocati. Da noi la crisi ha innescato un materiale combustibile accumulato in trent'anni, che aveva portato a una situazione del bilancio, stretto fra un'imposizione fiscale al limite del sopportabile e spese sociali di difficile compressione e peggio di tutto, una struttura demografica con pochi giovani schiacciati, anche culturalmente e psicologicamente, da un numero crescente di anziani.
Eppure le elezioni del 2008, tenutesi in piena crisi e mentre i consumi cominciavano una caduta che non si ancora arrestata, furono una volta di più segnate da una retorica che andava dal nuovo appello agli "spiriti animali", all'"io sono ottimista".
Le elezioni furono vinte dal centro-destra che riuscì in qualche aspetto, grazie forse a ministri un po' più competenti del Berlusconi II, però aumentò il rapporto fra debito pubblico e PIL, passando al 116% nel 2008 (105,7% l'anno precedente), fino al 127% nel 2013.
Il governo era strutturalmente incapace di affrontare le ragioni della crisi e di prendere le misure necessarie e molti dei suoi esponenti finirono con l'aderire alla narrativa che imputava la colpa alla finanza internazionale, carnefice delle democrazie, dimenticando che, almeno in Europa, la crisi era partita proprio da scelte politiche nazionali, compiute per puro spirito demagogico.
Le difficoltà, anche personali, di Berlusconi fecero perdere quasi del tutto l'immagine di credibilità che il paese si era costruito nel momento di adesione all'euro, specie dopo gli imbarazzanti vertici internazionali al quale, purtroppo, il Nostro dette il "meglio" si sé!
La conseguenza fu la lettera della Banca centrale europea del 5 agosto 2011, la quale mise in moto il meccanismo che avrebbe portato a novembre alla caduta del Berlusconi III e forse fu quella la data della caduta della seconda Repubblica, vent'anni dopo la fine della prima, avvenuta nel 1992.
...
Poiché la democrazia liberale resta la meno peggio forma di governo, secondo noi, possibile, possiamo solo sperare nella sua difesa, ma perché sia effettiva si richiede la conoscenza delle difficoltà a cui si può andare incontro in un mondo in cui le risorse sembra non siano in crescita.
In primis crediamo occorrano cittadini disposti a liberarsi dalla nebbia delle illusioni, generate da un'epoca in cui le sette vacche erano grasse.
Fine
La crisi della "seconda Repubblica"
Il 2008 arrivò all'improvviso, ma era figlio delle decisioni, anche inconsce del passato e degli squilibri da esse provocati. Da noi la crisi ha innescato un materiale combustibile accumulato in trent'anni, che aveva portato a una situazione del bilancio, stretto fra un'imposizione fiscale al limite del sopportabile e spese sociali di difficile compressione e peggio di tutto, una struttura demografica con pochi giovani schiacciati, anche culturalmente e psicologicamente, da un numero crescente di anziani.
Eppure le elezioni del 2008, tenutesi in piena crisi e mentre i consumi cominciavano una caduta che non si ancora arrestata, furono una volta di più segnate da una retorica che andava dal nuovo appello agli "spiriti animali", all'"io sono ottimista".
Le elezioni furono vinte dal centro-destra che riuscì in qualche aspetto, grazie forse a ministri un po' più competenti del Berlusconi II, però aumentò il rapporto fra debito pubblico e PIL, passando al 116% nel 2008 (105,7% l'anno precedente), fino al 127% nel 2013.
Il governo era strutturalmente incapace di affrontare le ragioni della crisi e di prendere le misure necessarie e molti dei suoi esponenti finirono con l'aderire alla narrativa che imputava la colpa alla finanza internazionale, carnefice delle democrazie, dimenticando che, almeno in Europa, la crisi era partita proprio da scelte politiche nazionali, compiute per puro spirito demagogico.
Le difficoltà, anche personali, di Berlusconi fecero perdere quasi del tutto l'immagine di credibilità che il paese si era costruito nel momento di adesione all'euro, specie dopo gli imbarazzanti vertici internazionali al quale, purtroppo, il Nostro dette il "meglio" si sé!
La conseguenza fu la lettera della Banca centrale europea del 5 agosto 2011, la quale mise in moto il meccanismo che avrebbe portato a novembre alla caduta del Berlusconi III e forse fu quella la data della caduta della seconda Repubblica, vent'anni dopo la fine della prima, avvenuta nel 1992.
...
Poiché la democrazia liberale resta la meno peggio forma di governo, secondo noi, possibile, possiamo solo sperare nella sua difesa, ma perché sia effettiva si richiede la conoscenza delle difficoltà a cui si può andare incontro in un mondo in cui le risorse sembra non siano in crescita.
In primis crediamo occorrano cittadini disposti a liberarsi dalla nebbia delle illusioni, generate da un'epoca in cui le sette vacche erano grasse.
Fine
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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
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Re: Fatti di politica 2023
Ricevo e inoltro - Bipolarismo divino.
Finalmente la matrice religiosa del conflitto israelo-palestinese comincia ad emergere in molti commenti finora concentrati sulle atrocità della guerra. I fondamentalisti religiosi giudaico-messianici, costituiti in partito politico, condizionano la maggioranza pur democraticamente eletta nel parlamento israeliano, ma pretendono di annettere tutta la terra promessa dal loro presunto "dio" ai discendenti di un certo Giacobbe poi chiamato "Israel". Nello stesso tempo Ezbollah, il partito della versione islamica dello stesso "dio", fa la guerra ai primi perché quella stessa terra apparterrebbe da secoli a un altro popolo. Né più né meno delle guerre che con altre motivazioni hanno fatto per secoli i cristianisti inventati da Saul di Tarso dopo aver scippato quel "dio" ai suoi primi inventori. Quello stesso dio unico diventato "trino" con padre, figlio e spirito santo e poi moltiplicato ancora per tre da cattolici, ortodossi e protestanti, e infine arricchito con l'aggiunta di una madre divinizzata. Altro che bipolarismo divino, questa è vera e propria schizofrenia multipolare che coinvolge nelle stragi anche tutti gli altri sistemi religiosi in lotta sul pianeta Terra per la supremazia universale del loro presunto ed esclusivo "dio". Aveva ragione il premio Nobel Bertrand Russel quando affermava che "tutte le religioni sono allo stesso tempo false e dannose ("false and harmful"). E anche assassine.
Finalmente la matrice religiosa del conflitto israelo-palestinese comincia ad emergere in molti commenti finora concentrati sulle atrocità della guerra. I fondamentalisti religiosi giudaico-messianici, costituiti in partito politico, condizionano la maggioranza pur democraticamente eletta nel parlamento israeliano, ma pretendono di annettere tutta la terra promessa dal loro presunto "dio" ai discendenti di un certo Giacobbe poi chiamato "Israel". Nello stesso tempo Ezbollah, il partito della versione islamica dello stesso "dio", fa la guerra ai primi perché quella stessa terra apparterrebbe da secoli a un altro popolo. Né più né meno delle guerre che con altre motivazioni hanno fatto per secoli i cristianisti inventati da Saul di Tarso dopo aver scippato quel "dio" ai suoi primi inventori. Quello stesso dio unico diventato "trino" con padre, figlio e spirito santo e poi moltiplicato ancora per tre da cattolici, ortodossi e protestanti, e infine arricchito con l'aggiunta di una madre divinizzata. Altro che bipolarismo divino, questa è vera e propria schizofrenia multipolare che coinvolge nelle stragi anche tutti gli altri sistemi religiosi in lotta sul pianeta Terra per la supremazia universale del loro presunto ed esclusivo "dio". Aveva ragione il premio Nobel Bertrand Russel quando affermava che "tutte le religioni sono allo stesso tempo false e dannose ("false and harmful"). E anche assassine.
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"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
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"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
-
Giavellotto
Re: Fatti di politica 2023
scusate mi ero "dimenticato" di citare l'autoreGiavellotto ha scritto: ↑venerdì 13 ottobre 2023, 6:45 Hamas pensa che la guerra non avrà mai fine e che Israele sarà sempre odiato dai palestinesi. In un simile contesto, i consensi interni si ottengono alimentando l’odio e la guerra contro Israele, che devono essere rinnovati ciclicamente.
"Hamas pensa che la guerra non avrà mai fine e che Israele sarà sempre odiato dai palestinesi. In un simile contesto, i consensi interni si ottengono alimentando l’odio e la guerra contro Israele, che devono essere rinnovati ciclicamente."
Alessansdro Orsini, Giugno 2021, dopo un attacco di Hamas.