Nel 2003 però erano distribuiti meglio.
Quello del 1999 sarebbe fuori scala!
Nel 2003 però erano distribuiti meglio.
Guarda, mi sarei accontentato di avere il Crocedomini alla 15 e il Manghen alla 17…più magari 10 Km in più di sterrati, tanto per poter chiamare quella tappa la “tappa degli sterrati”.
Ma cosa vai dicendo???mica han costruito 20 tappe di pianura,te ne sei accorto?Gigilasegaperenne ha scritto: ↑venerdì 13 ottobre 2023, 23:36Va beh allora tracciamo da punti a caso della mappa ad altri punti a caso della mappa, tanto la corsa la fanno i corridori.barrylyndon ha scritto: ↑venerdì 13 ottobre 2023, 22:47Ma dai basta con queste lagne...siete noiosi.la corsa la fanno i corridori..se ci saranno esigenze di classifica ci sara' spettacolo decente anche con questo percorso.Duccio25 ha scritto: ↑venerdì 13 ottobre 2023, 22:37 Chi difende questo scempio si merita il greggismo che abbiamo avuto gli ultimi anni al Giro.
Prendendo le singole località di partenza/arrivo hanno scelto in ogni occasione la soluzione più semplice.
Mettere San Pellegrino e Valles prima del Rolle faceva schifo? Mettere il Pinei da Ponte Gardena o la salita di Collalbo?
Io ho criticato i giri precedenti per le tappe intermedie troppo dure: qui hanno alleggerito sia quelle intermedie che quelle di montagna.
Mancano un paio di salite dalle pendenze arcigne alla Mortirolo o Zoncolan: tolto il Grappa nessuna salita raggiunge la pendenza media dell’8%.
Chilometraggio ridotto e un dislivello complessivo da anni ‘80…. Peggio di così per me non si poteva!
Altrimenti sara' come gli ultimi 2 anni..con percorsi molto piu' tosti..
Sicuramente bisognerà vedere come lo correranno, si spera meglio delle ultime due edizioni.Erinnerung ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 4:13Guarda, mi sarei accontentato di avere il Crocedomini alla 15 e il Manghen alla 17…più magari 10 Km in più di sterrati, tanto per poter chiamare quella tappa la “tappa degli sterrati”.
Alla fine un tappone c’è, quello di Livigno..speriamo nel meteo!
Per il resto vedremo come lo correranno, senza fare drammi, ma secondo me con questo alleggerimento il Giro perde un po’ della sua identità, e non è un bene.
Aggiungo: quale potrebbe essere la motivazione di un Pogacar, uno che chiaramente ama le sfide ed è interessato ad ampliare il suo palmares, a venire a vincere il Giro più facile degli ultimi 35 anni, meno difficile dei precedenti anche a detta degli organizzatori stessi?…
Il Giro ha la fama di corsa dura, chiedetelo a Froome o Contador…
La tappa della Forcola sarebbe diversa solo col PadrioErinnerung ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 4:13Guarda, mi sarei accontentato di avere il Crocedomini alla 15 e il Manghen alla 17…più magari 10 Km in più di sterrati, tanto per poter chiamare quella tappa la “tappa degli sterrati”.
Alla fine un tappone c’è, quello di Livigno..speriamo nel meteo!
Per il resto vedremo come lo correranno, senza fare drammi, ma secondo me con questo alleggerimento il Giro perde un po’ della sua identità, e non è un bene.
Aggiungo: quale potrebbe essere la motivazione di un Pogacar, uno che chiaramente ama le sfide ed è interessato ad ampliare il suo palmares, a venire a vincere il Giro più facile degli ultimi 35 anni, meno difficile dei precedenti anche a detta degli organizzatori stessi?…
Il Giro ha la fama di corsa dura, chiedetelo a Froome o Contador…
Concordo su tutto e, come dici, BASTAVA DAVVERO POCO per fare qualcosa di buono salvando le sedi di partenza e arrivo e mantenendo pure il proposito di fare una corsa più moderna, meno dura e meno sfiancante per i corridori.lucks83 ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 8:03Sicuramente bisognerà vedere come lo correranno, si spera meglio delle ultime due edizioni.Erinnerung ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 4:13Guarda, mi sarei accontentato di avere il Crocedomini alla 15 e il Manghen alla 17…più magari 10 Km in più di sterrati, tanto per poter chiamare quella tappa la “tappa degli sterrati”.
Alla fine un tappone c’è, quello di Livigno..speriamo nel meteo!
Per il resto vedremo come lo correranno, senza fare drammi, ma secondo me con questo alleggerimento il Giro perde un po’ della sua identità, e non è un bene.
Aggiungo: quale potrebbe essere la motivazione di un Pogacar, uno che chiaramente ama le sfide ed è interessato ad ampliare il suo palmares, a venire a vincere il Giro più facile degli ultimi 35 anni, meno difficile dei precedenti anche a detta degli organizzatori stessi?…
Il Giro ha la fama di corsa dura, chiedetelo a Froome o Contador…
Il fatto è che, così com'è, ci sono solo due tappe che possono invogliare un attacco da lontano.
La prima è quella di Livigno, dove o attacchi sulla Forcola (relativamente lontana perché si scollina ai meno 25 circa dal traguardo) oppure devi aspettare l'ultimo strappo dopo il passo d'Eira.
Perché l'Eira sono 6 km al 6%, dove è difficile staccare qualcuno.
L' altra è il Grappa, ma per il semplice fatto che la seconda ascesa termina ai meno 32 da Bassano.
In tutte le altre tappe di montagna non c'è nessuna possibilità per inventarsi qualcosa, se non negli ultimi km: nemmeno se ti chiami Pogacar o Vingegaard puoi pensare di andare via prima.
Ora, l' identità della corsa si è persa con questo percorso: lo slogan "la corsa più dura del mondo, nel paese più bello del mondo " possono prenderlo, buttarlo nel W.C. e tirare l' acqua, ma almeno che si impegnino a proporre un tracciato interessante e moderno, come fanno in Francia per esempio.
Ok andare incontro ai corridori e alle squadre, ok vuoi accorciargli le tappe e diminuirgli le fatiche, ma non puoi proporre sempre il percorso peggiore che potevi scegliere, in ogni tappa.
La più emblematica è quella degli sterrati... Zio Santo....
Almeno un paio di settori in più che problemi avrebbero dato ai corridori?
Così tanto vale non metterne nemmeno uno ..
Tappe più corte -> disegni altimetrici con diverse "pause" -> pippe social o no vs accoppiamenti -> finale di tappa -> birretta con amici al bar durante il processo -> aumento natalità, economia che gira, io che vado in pensione prima
Le tappe di salita del Giro 2003 erano molto più dure di quelle del 2024. C'erano il Terminillo, lo Zoncolan (da Sutrio), il tappone dolomitico con Rolle, Valles, San Pellegrino e Alpe di Pampeago, poi quello piemontese con Esischie (Fauniera), Sampeyre e arrivo a Chianale.udra ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 1:16 Distribuiti meglio?
Nel 2003 ci furono 11 arrivi allo sprint, tutti di gruppo compatto con i velocisti puri a giocarsela, più terme luigiane dove Petacchi fece secondo o terzo.
La prima salita vera la fecero dopo 8 giorni arrivando al Terminillo, meno male che era distribuito
Prenderei l'esempio del 2010 più che altro, per fare capire che più dislivello non significa necessariamente più spettacolo.
Ok criticare il percorso ma giocare a chi la spara più grossa anche no.
Dove ho detto che ci sono 20 tappe di pianura, di grazia? E non c'è bisogno che ci siano 20 tappe di pianura perché un percorso faccia pietà, come il Giro 2024 dimostra ampiamente.barrylyndon ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 6:06Ma cosa vai dicendo???mica han costruito 20 tappe di pianura,te ne sei accorto?Gigilasegaperenne ha scritto: ↑venerdì 13 ottobre 2023, 23:36Va beh allora tracciamo da punti a caso della mappa ad altri punti a caso della mappa, tanto la corsa la fanno i corridori.barrylyndon ha scritto: ↑venerdì 13 ottobre 2023, 22:47
Ma dai basta con queste lagne...siete noiosi.la corsa la fanno i corridori..se ci saranno esigenze di classifica ci sara' spettacolo decente anche con questo percorso.
Altrimenti sara' come gli ultimi 2 anni..con percorsi molto piu' tosti..
Ad Oropa c'e' sempre stata della differenza, senza citare Pantani, alla Tirreno, a Prati di Tivo anche, sottovalutate le 2 ore in salita del doppio Grappa, ove c'e' stata grande selezione nel 2010 con una scalata sola, figurarsi con due..a Livigno potrebbero esserci anche dei distacchi considerevoli,vista la lunghezza della salita della Forcola, Sappada qualche solco potrebbeo scavarlo e potrebbe risultare anche la classica tappa trappola, le dolomitiche seppur addolcite si prestano a battaglia tra i grandi.Bocca di Selva e' meno banale di quanto non dica la sua pendenza media.
E' un Giro meno duro dei precedenti che si avvicina alla Vuelta per numero di arrivi in salita, ma ha comunque due tappe di montagna oltre o sui 200 km, kilometri a crono decenti.
Tanti dicono per Remco..Non il Remco visto all'ultima Vuelta..in ogni caso..
C'è un qualche dettaglio? Ho provato a vedere su maps ma ci sono tantissimi versanti diversi ed ho desistito subitonibali-san baronto ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 1:59 Provo a portare un minimo di ottimismo (poco perché sto per tirare fuori tutti la rabbia repressa sull'analisi di questo Giro che uscirà per Cicloweb) constatando che la tappa di Fano non è malaccio. Non tutti quegli strappi, ma molti, hanno pendenze importanti e potrebbero effettivamente animare qualcosa. Niente a che vedere con certe tappe viste alla Tirreno, ma nemmeno Pescara 2013, ma comunque meglio di Pesaro 2019 e Jesi 2022.
Con i vecchi calcoli delle salite non arriva a 5000..nurseryman ha scritto: ↑venerdì 13 ottobre 2023, 21:03la tappa di livigno passa i 5000 di dislivello vero (poi su flamme rouge saranno 7000o forse anche 8000 ) e 220 km negli ultimi tre anni non se ne erano più viste tappe così
il problema sarà la cancellazione della forcola, che ridurrebbe la tappa ad una ciofeca
di negativo c'è che ci sono 8 volate sicure con 8 fughe inutili alla partenza con una marea di discorsi insensati nel mezzo
sono quasi sparite le tappe di mezzo (rimangono solo rapolano, torino, fano, sappada,)
che poi sono quelle che mi piacciono di più
A me fa impazzire che non avete ancora imparato la lezione..Giro dai grandi dislivelli non vuol dire spettacolo...eppure ne abbiamo avuto la prova nei giri scorsi..Gigilasegaperenne ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 13:12Dove ho detto che ci sono 20 tappe di pianura, di grazia? E non c'è bisogno che ci siano 20 tappe di pianura perché un percorso faccia pietà, come il Giro 2024 dimostra ampiamente.barrylyndon ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 6:06Ma cosa vai dicendo???mica han costruito 20 tappe di pianura,te ne sei accorto?Gigilasegaperenne ha scritto: ↑venerdì 13 ottobre 2023, 23:36
Va beh allora tracciamo da punti a caso della mappa ad altri punti a caso della mappa, tanto la corsa la fanno i corridori.
Ad Oropa c'e' sempre stata della differenza, senza citare Pantani, alla Tirreno, a Prati di Tivo anche, sottovalutate le 2 ore in salita del doppio Grappa, ove c'e' stata grande selezione nel 2010 con una scalata sola, figurarsi con due..a Livigno potrebbero esserci anche dei distacchi considerevoli,vista la lunghezza della salita della Forcola, Sappada qualche solco potrebbeo scavarlo e potrebbe risultare anche la classica tappa trappola, le dolomitiche seppur addolcite si prestano a battaglia tra i grandi.Bocca di Selva e' meno banale di quanto non dica la sua pendenza media.
E' un Giro meno duro dei precedenti che si avvicina alla Vuelta per numero di arrivi in salita, ma ha comunque due tappe di montagna oltre o sui 200 km, kilometri a crono decenti.
Tanti dicono per Remco..Non il Remco visto all'ultima Vuelta..in ogni caso..
Rispondevo a un messaggio in cui dicevi che siamo noiosi perché ci lamentiamo del percorso. Il che, siccome la stragrande maggioranza delle persone ritiene che questo percorso faccia vomitare e che quindi i commenti sono negativi per forza, di fatto equivaleva a lamentarsi perché nel topic del percorso Giro si commenta il percorso del Giro.
Ti faccio una domanda semi-provocatoria. Se nel 2025 proponessero un Giro con 21 tappe di sola pianura e cronometro, lo considereresti un vero Giro?Tour de Berghem ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 12:43Ok criticare il percorso ma giocare a chi la spara più grossa anche no.
Il problema di Selva sta nel fatto che hanno scto di salire a Castelrotto da Fie, quindi un versante facile, più semplice di Crans di quest'anno per capirsi. In quella tappa si potrà fare la differenza 1) nel km dello Stelvio prima di Farle 2) nella discesa dello Stelvio 3) nei due km finale del Pinei 4) nei 2 km duri del Pana.nurseryman ha scritto: ↑venerdì 13 ottobre 2023, 21:03la tappa di livigno passa i 5000 di dislivello vero (poi su flamme rouge saranno 7000o forse anche 8000 ) e 220 km negli ultimi tre anni non se ne erano più viste tappe così
il problema sarà la cancellazione della forcola, che ridurrebbe la tappa ad una ciofeca
di negativo c'è che ci sono 8 volate sicure con 8 fughe inutili alla partenza con una marea di discorsi insensati nel mezzo
sono quasi sparite le tappe di mezzo (rimangono solo rapolano, torino, fano, sappada,)
che poi sono quelle che mi piacciono di più
Ma non c è nemmeno da paragonare il 2024 con il 2003gampenpass ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 10:10Le tappe di salita del Giro 2003 erano molto più dure di quelle del 2024. C'erano il Terminillo, lo Zoncolan (da Sutrio), il tappone dolomitico con Rolle, Valles, San Pellegrino e Alpe di Pampeago, poi quello piemontese con Esischie (Fauniera), Sampeyre e arrivo a Chianale.udra ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 1:16 Distribuiti meglio?
Nel 2003 ci furono 11 arrivi allo sprint, tutti di gruppo compatto con i velocisti puri a giocarsela, più terme luigiane dove Petacchi fece secondo o terzo.
La prima salita vera la fecero dopo 8 giorni arrivando al Terminillo, meno male che era distribuito
Prenderei l'esempio del 2010 più che altro, per fare capire che più dislivello non significa necessariamente più spettacolo.
E poi la tappa con arrivo alle Cascate del Toce era molto lunga (mi pare 239 km).
C'erano anche tappe trabocchetto come quella di Faenza con i colli romagnoli e il Monte Trebbio nel finale, un'altra tappa con il circuito sulla salita della Rosina.
Io lo preferivo al Giro disegnato da Vegni.
Anche le tue proposte (Pinei lo condivido in pieno, Manghen dal lato meno difficile nì, Crocedomini e Cesen non aggiungono molto per me) mostrano però che con queste località di arrivo è difficile creare qualcosa di veramente interessante.lucks83 ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 3:32 Allego 4 modifiche che non avrebbero di certo stravolto il concetto con cui è stato pensato il Giro 2024, ma lo avrebbero reso molto piu' interessante.
Di queste 4, ne sarebbero bastate solo due di tappe modificate, rispetto a quello che è stato presentato oggi e le altre potevano restare anche così come erano.
A voi la scelta.
Personalmente non credo che tu abbia ragione...un Moser questo Giro non lo vincerebbeLester ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 14:23Ti faccio una domanda semi-provocatoria. Se nel 2025 proponessero un Giro con 21 tappe di sola pianura e cronometro, lo considereresti un vero Giro?Tour de Berghem ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 12:43Ok criticare il percorso ma giocare a chi la spara più grossa anche no.
La mia risposta già la sai.
Un Grande Giro si può considerare tale se presenta determinate difficoltà (distanze, salite etc.). Se progressivamente viene tolto, tolto, tolto.. cosa rimane? Un Giro di Romandia lungo tre settimane.
Il Giro 24 può essere vinto da corridori che un Giro normale non lo vedrebbero neanche con il binocolo.
No Barry, in questi anni ho sempre criticato il percorso - perché quando duro o quando facile, ha presentato solo salite finali dure e praticamente mai penultime salite arcigne. Quando presentarono il Giro dell'anno scorso criticai il Bondone (infatti . ..) e applaudii Crans (che, purtroppo...).barrylyndon ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 14:22A me fa impazzire che non avete ancora imparato la lezione..Giro dai grandi dislivelli non vuol dire spettacolo...eppure ne abbiamo avuto la prova nei giri scorsi..Gigilasegaperenne ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 13:12No Barry, in questibarrylyndon ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 6:06
Ma cosa vai dicendo???mica han costruito 20 tappe di pianura,te ne sei accorto?
Ad Oropa c'e' sempre stata della differenza, senza citare Pantani, alla Tirreno, a Prati di Tivo anche, sottovalutate le 2 ore in salita del doppio Grappa, ove c'e' stata grande selezione nel 2010 con una scalata sola, figurarsi con due..a Livigno potrebbero esserci anche dei distacchi considerevoli,vista la lunghezza della salita della Forcola, Sappada qualche solco potrebbeo scavarlo e potrebbe risultare anche la classica tappa trappola, le dolomitiche seppur addolcite si prestano a battaglia tra i grandi.Bocca di Selva e' meno banale di quanto non dica la sua pendenza media.
E' un Giro meno duro dei precedenti che si avvicina alla Vuelta per numero di arrivi in salita, ma ha comunque due tappe di montagna oltre o sui 200 km, kilometri a crono decenti.
Tanti dicono per Remco..Non il Remco visto all'ultima Vuelta..in ogni caso..
Dove ho detto che ci sono 20 tappe di pianura, di grazia? E non c'è bisogno che ci siano 20 tappe di pianura perché un percorso faccia pietà, come il Giro 2024 dimostra ampiamente.
Rispondevo a un messaggio in cui dicevi che siamo noiosi perché ci lamentiamo del percorso. Il che, siccome la stragrande maggioranza delle persone ritiene che questo percorso faccia vomitare e che quindi i commenti sono negativi per forza, di fatto equivaleva a lamentarsi perché nel topic del percorso Giro si commenta il percorso del Giro.
Ma lamentatevi a fine Giro..non adesso..
Perche' magari la corsa verra' bella..ma la discriminante non e' il percorso..abbiamo avuto modo di vedere..
Concordo che le tappe cosiddette intermedie siano desolanti.Patate ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 14:33Anche le tue proposte (Pinei lo condivido in pieno, Manghen dal lato meno difficile nì, Crocedomini e Cesen non aggiungono molto per me) mostrano però che con queste località di arrivo è difficile creare qualcosa di veramente interessante.lucks83 ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 3:32 Allego 4 modifiche che non avrebbero di certo stravolto il concetto con cui è stato pensato il Giro 2024, ma lo avrebbero reso molto piu' interessante.
Di queste 4, ne sarebbero bastate solo due di tappe modificate, rispetto a quello che è stato presentato oggi e le altre potevano restare anche così come erano.
A voi la scelta.
La tappa di Livigno mi piace ed è ben collocata ed il doppio Grappa è tantissima roba alla fine. A tal proposito l'aver evitato il passaggio a Bassano tra le due ascese vale per me molto più del Cansiglio o di un'altra salita ad inizio tappa. L'unica vera delusione in relazione alle possibilità del percorso è Sappada.
La nota per me estremamente negativa è per me quella delle tappe intermedie. Tre tappe di seguito come Fossano, Andora e Lucca, identiche e tutte piatte in posti dove c'è terreno a sufficienza, sanno di presa in giro. Almeno una di queste tre avrebbe dovuto essere ben più mossa. Aggiungendoci anche i pochi sterrati a Rapolano, il solito finale di Napoli e Fano che non mi sembra terribile, il panorama delle tappe intermedie mi sembra desolante.
Credo che chiunque scriva su questo forum sappia che si può disegnare un percorso bellissimo e avere una corsa orrenda e si può disegnare un percorso orrendo e avere una bellissima corsa.barrylyndon ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 14:22A me fa impazzire che non avete ancora imparato la lezione..Giro dai grandi dislivelli non vuol dire spettacolo...eppure ne abbiamo avuto la prova nei giri scorsi..Gigilasegaperenne ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 13:12Dove ho detto che ci sono 20 tappe di pianura, di grazia? E non c'è bisogno che ci siano 20 tappe di pianura perché un percorso faccia pietà, come il Giro 2024 dimostra ampiamente.barrylyndon ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 6:06
Ma cosa vai dicendo???mica han costruito 20 tappe di pianura,te ne sei accorto?
Ad Oropa c'e' sempre stata della differenza, senza citare Pantani, alla Tirreno, a Prati di Tivo anche, sottovalutate le 2 ore in salita del doppio Grappa, ove c'e' stata grande selezione nel 2010 con una scalata sola, figurarsi con due..a Livigno potrebbero esserci anche dei distacchi considerevoli,vista la lunghezza della salita della Forcola, Sappada qualche solco potrebbeo scavarlo e potrebbe risultare anche la classica tappa trappola, le dolomitiche seppur addolcite si prestano a battaglia tra i grandi.Bocca di Selva e' meno banale di quanto non dica la sua pendenza media.
E' un Giro meno duro dei precedenti che si avvicina alla Vuelta per numero di arrivi in salita, ma ha comunque due tappe di montagna oltre o sui 200 km, kilometri a crono decenti.
Tanti dicono per Remco..Non il Remco visto all'ultima Vuelta..in ogni caso..
Rispondevo a un messaggio in cui dicevi che siamo noiosi perché ci lamentiamo del percorso. Il che, siccome la stragrande maggioranza delle persone ritiene che questo percorso faccia vomitare e che quindi i commenti sono negativi per forza, di fatto equivaleva a lamentarsi perché nel topic del percorso Giro si commenta il percorso del Giro.
Ma lamentatevi a fine Giro..non adesso..
Perche' magari la corsa verra' bella..ma la discriminante non e' il percorso..abbiamo avuto modo di vedere..
Vero, però a quei metri di dislivello del 2010 contribuivano zoncolan e mortirolo, tra le altre. Oltre a varie altre differenze nel percorso generale (sterrati per dirne una).udra ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 1:16 Distribuiti meglio?
Nel 2003 ci furono 11 arrivi allo sprint, tutti di gruppo compatto con i velocisti puri a giocarsela, più terme luigiane dove Petacchi fece secondo o terzo.
La prima salita vera la fecero dopo 8 giorni arrivando al Terminillo, meno male che era distribuito
Prenderei l'esempio del 2010 più che altro, per fare capire che più dislivello non significa necessariamente più spettacolo.
Giusto. Per me quella con lo Stelvio senza nulla fino alla fine rimaneva una mezza ciofeca. Bassano meglio ma va bene anche così volendo, mentre la tappa dolomitica in questo modo cambiava completamente spessore.lucks83 ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 3:32 download (1).pngdownload (2).pngdownload (3).png
giusto per dire.... per avere un Giro decente e che andasse incontro alle ''richieste'' delle squadre e al tentativo di convincere pogacar o vingegaard a venire in italia, bastavano questi piccoli correttivi.
Senza snaturare il disegno totale di questo Giro, la sua difficoltà generale, il dislivello totale o la durezza dell'ultima settimana, si potevano tracciare tappe di montagna molto piu' interessanti, mantenendo la stessa difficoltà. Tra l'altro senza nemmeno snaturare l'idea originale con cui sono state presentate queste frazioni: bastava cambiare veramente poco per avere un qualcosa di piu' interessante e adatto anche a, magari, qualche attacco da lontano.
Allego 4 modifiche che non avrebbero di certo stravolto il concetto con cui è stato pensato il Giro 2024, ma lo avrebbero reso molto piu' interessante.
Di queste 4, ne sarebbero bastate solo due di tappe modificate, rispetto a quello che è stato presentato oggi e le altre potevano restare anche così come erano.
A voi la scelta.
È così, non si vedono perché non ci sono. Poi c'è chi le vede, ma quella è la forza della fede.Winter ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 14:00Con i vecchi calcoli delle salite non arriva a 5000..nurseryman ha scritto: ↑venerdì 13 ottobre 2023, 21:03la tappa di livigno passa i 5000 di dislivello vero (poi su flamme rouge saranno 7000o forse anche 8000 ) e 220 km negli ultimi tre anni non se ne erano più viste tappe così
il problema sarà la cancellazione della forcola, che ridurrebbe la tappa ad una ciofeca
di negativo c'è che ci sono 8 volate sicure con 8 fughe inutili alla partenza con una marea di discorsi insensati nel mezzo
sono quasi sparite le tappe di mezzo (rimangono solo rapolano, torino, fano, sappada,)
che poi sono quelle che mi piacciono di più
Ma poi la forcola di livigno mica è il gavia
Mi pare di vedere poche salite dure in sto giro
Anzi pochissime
Vado a memoria - 1 km a Favaro verso OropaJohnCipollina ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 17:07 Quanti km con pendenza maggiore o uguale al 10% ci sono in tutto il giro ?
6.4 quindi 12.8 su due ascese, senza contare il resto della tappaMaìno della Spinetta ha scritto: ↑sabato 14 ottobre 2023, 17:11 Lascio a chi lo conosce il fatto sul grappa da Semonzo