Primo86 ha scritto: ↑mercoledì 29 novembre 2023, 17:58
Ma chi si sta convincendo che Pioli vada cacciato per quanto accaduto nell'ultimo mese non si rende conto che i problemi partono da molto lontano.
Qualcuno crede che la rottura sia avvenuta l'anno scorso con la rimonta subita nella partita con la Roma, in realtà la squadra aveva mandato segnali ben prima, solo che il gruppo era coeso.
I palesi segnali di ammutinamento si erano già visti un anno fa (quando Maldini diceva che la squadra era nei suoi parametri e la curva esultava per il gol del 2a4 o 2a5, ora non ricordo, di Origi).
Una spaccatura del genere, al di là del disastro infortuni e del disastro tattico, è una roba che non può essere superata. È chiaro che può riproporsi.
Arrivare a fine stagione con Pioli aveva senso l'anno scorso (forse), adesso siamo ben oltre il tempo massimo e una situazione del genere può stupire chi non riesce a mettere in fila presupposti e sviluppi che hanno portato a questo.
Personalmente non ho mai visto una squadra andare così giù di testa per quello che sarebbe un banale infortunio muscolare di un centrale, ma il livello di saturazione è tale che una circostanza del genere non può appunto stupire.
Mi spiace che si arriva al punto da doversi augurare uno sprofondo perché risulti chiara quella che già sarebbe un'evidenza ma, evidentemente, quello scudetto ha generato una linea di credito più grande di quanto io possa immaginare.
Per me il calcio non funziona così e resto sempre più convinto che il lavoro di Pioli, guardati tutti gli elementi a disposizione, sia stato ben inferiore a quello di un altro allenatore scudettato a cui lo sto vedendo associato negli ultimi tempi.
E che ritengo abbia fatto un lavoro tecnicamente superiore che gli è valso lo scudetto e che non l'ha messo al riparo da un perentorio siluramento non appena le sue capacità di gestire la baracca sono apparse non più spendibili.
I discorsi che fai non sono sbagliati.
Il motivo per cui ha senso aspettare molto con un allenatore prima di esonerarlo è che il calcio è profondamente diverso dal ciclismo.
Diciamo che nel calcio la squadra è formata da almeno 25 giocatori in rosa, allenatore, preparatori ecc ecc
Ci sono molte figure fondamentali anche senza essere capaci nel loro lavoro, solo perché riescono a creare legami positivi.
I giocatori in campo devono riuscire a giocare bene insieme. Non è che ci sia una graduatoria per gli allenatori e i 10 migliori riescono e gli altri no.
Semplicemente ci sono uomini giusti al posto giusto.
Zidane era davvero l'allenatore migliore o tra i migliori quando ha vinto 3 anni di fila la Champions?
E guardiola era meno forte quando falliva ripetutamente?
E klopp che l'anno scorso non andava e quest'anno è tornato magicamente?
La questione vale anche per i giocatori. E non è solo un determinato modulo a farli giocare bene, ma un contesto intorno.
Poi ovviamente c'è anche il valore tecnico, di giocatori e allenatori, che cambia nel tempo.
Ma non puoi affrontare il discorso squadra di calcio come squadra di ciclismo, cambia davvero tutto