pietro ha scritto: ↑domenica 10 dicembre 2023, 11:30
Galois ha scritto: ↑domenica 10 dicembre 2023, 11:19
herbie ha scritto: ↑domenica 10 dicembre 2023, 10:29
tanto poco ha senso confrontare le carriere di Froome e Gilbert, quanto ne ha paragonare una corsa Momunmento col campionato di quinta categoria.
Il ciclismo ha una varietà di appuntamenti di livello "mondiale" che il calcio non ha. Nel calcio di quel livello per un club c'è solo la Champions, nel ciclismo non c'è affatto solo il Tour. Anzi, vincere un Tuor per un corridore con certe caratteristiche è più semplice che vincere delle corse Monumento anche per chi neè tagliato su misura.
Senza contare il fatto che ogni classica è "tagliata su misura" per corridori con caratteristiche differenti.
Mi sono spiegato male io, sono d'accordo con quello che dici.
Il mio discorso non si riferisce alle classiche monumento, ma agli altri GT aka Giro e Vuelta.
Per il resto, uno che vince 4-5 Tour è un fenomeno anche se non mette mai piede nelle classiche monumento, così come chi vince 10 classiche monumento è un fenomeno anche senza vincere il Tour de France, per cui "principio di completezza" stocippete
Ok, molto meglio
C'è però da dire che se uno riesce a vincere sia Tour che classiche è ancora più fenomeno di che vince o solo classiche o solo Tour. Anche per questo Pogacar è meglio di Vingegaard, nonostante il secondo sia superiore alla Grande Boucle
Tra l'altro è tutto da vedere che Vingegaard sia superiore, dato che hanno vinto due Tour a testa. Il fatto che Pogacar li abbia vinti quando Vingegaard non era ancora Vingegaard conta relativamente, perché la longevità di un corridore è un valore. Se Vingegaard saprà essere altrettanto longevo avrà un paio di anni senza il miglior Pogacar a battagliare con lui, se non li avrà sarà un suo demerito rispetto a Pogacar.
Sul discorso dei Tour/Giro/Vuelta io la penso come Galois. Saper allargare i propri orizzonti è un valore, ma i GT contemporanei ormai sono molto simili tra loro e vincere la tripla corona in carriera non mostra chissà quale polivalenza. Nel momento in cui un corridore vince un Tour si sa che è in grado di vincere anche un Giro o una Vuelta. Anche un corridore apparentemente da Tour come Geraint Thomas ha dimostrato in tarda età quanto le caratteristiche da Tour siano quasi sovrapponibili a quelle dei Giri moderni. Per questo credo che un palmares coi 3 grandi giri valga la semplice somma aritmetica dell'importanza dei tre titoli, il che implica di fatto che vincere 3 Tour è più rilevante della tripla corona. Tutt'altra storia associare la vittoria nei GT a vittorie in corse molto diverse come Fiandre e Sanremo (in misura minore anche Liegi e Lombardia): in quel caso il corridore mostra una reale polivalenza, che per me amplifica enormemente il valore delle singole vittorie. Discorso analogo vale per le accoppiate di GT, anche se non è più un discorso di polivalenza: un Giro e un Tour valgono molto meno di un'accoppiata Giro-Tour nella singola stagione.
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
Trullo ha scritto: ↑domenica 10 dicembre 2023, 14:31
Tutto giusto il ragionamento sulla polivalenza ma difficile da tradurre numericamente in un algoritmo
che poi , intendo questi "algoritmi" che assegnano dei punti per ogni vittoria o piazzamento a prescindere da avversari battuti, stagioni, storia della corsa, condizioni di forma, sono la cosa che più fanno prendere cantonate nell'analizzare questo sport....
Ci sono corridori che sembrano dribblare metodicamente gli avversari più forti per puntare tutto sulle corse dove probabilmente ce ne saranno di meno, tanto per dire.
per cui personalmente li eviterei proprio.
Duccio25 ha scritto: ↑domenica 10 dicembre 2023, 12:09
In diverse proporzioni e modalità ricorda molto la rivalità Pogacar-Vingegaard anche se questa è molto più diretta e accesa perché dopo di loro, in salita c’è il nulla.
Però obiettivamente Pogacar sia al Tour che nelle classiche vinte ha vinto in maniera più dominante di Nibali, io per lo meno lo vedo un po' sopra già da ora.
Altrettanto obiettivamente Froome ha vinto i Tour più nettamente di come li abbia vinti Vingegaard, a prescindere dai distacchi che sono venuti da giornate "particolari" di Pogacar. Per cui per ora vedo ancora relativamente superiore Froome. Secondo me non ci sta molto come paragone.
Froome certamente per come vinceva il Tour dava la sensazione di non avere troppi problemi a vincere anche gli altri due.
Viceversa, il Thomas del Tour vinto , per caratteristiche del corridore, ritengo che avrebbe avuto decisamente più problemi a primeggiare sulle salite del Giro e sui muri della Vuelta. E difatti così è successo, quando ci ha provato.
Froome che ha vinto i Tour più nettamente di Vingeegard non mi pare proprio, anzi: il danese ne ha vinti due demolendo letteralmente un avversario che si pensava al suo livello o superiore. I distacchi saranno anche venuti da giornate particolari ma in salita (e a cronometro) l'ha proprio schiantato di brutto per due anni consecutivi. Una volta l'ha fatto saltare addirittura l'ultima tirata di Van Aert.
Se poi mi dici che altrove non ne avrebbe vinto manco mezzo posso concordare, ma che abbia vinto i Tour meno nettamente di Froome proprio no.
Comunque sono discorsi inutili e paragoni assurdi a mio parere
herbie ha scritto: ↑domenica 10 dicembre 2023, 22:50
Duccio25 ha scritto: ↑domenica 10 dicembre 2023, 12:09
In diverse proporzioni e modalità ricorda molto la rivalità Pogacar-Vingegaard anche se questa è molto più diretta e accesa perché dopo di loro, in salita c’è il nulla.
Però obiettivamente Pogacar sia al Tour che nelle classiche vinte ha vinto in maniera più dominante di Nibali, io per lo meno lo vedo un po' sopra già da ora.
Altrettanto obiettivamente Froome ha vinto i Tour più nettamente di come li abbia vinti Vingegaard, a prescindere dai distacchi che sono venuti da giornate "particolari" di Pogacar. Per cui per ora vedo ancora relativamente superiore Froome. Secondo me non ci sta molto come paragone.
Froome certamente per come vinceva il Tour dava la sensazione di non avere troppi problemi a vincere anche gli altri due.
Viceversa, il Thomas del Tour vinto , per caratteristiche del corridore, ritengo che avrebbe avuto decisamente più problemi a primeggiare sulle salite del Giro e sui muri della Vuelta. E difatti così è successo, quando ci ha provato.
Pogacar decisamente superiore a Nibali già ora, concordo. Vingegaard invece per me ha già raggiunto livelli migliori rispetto a quelli di Froome (concorrenza non sempre di alto livello e vittorie tiratissime in certe occasioni). Ovviamente come palmares è indietro, ma non dimentichiamo che il merito principale di Froome, almeno secondo me, è stato fare quasi sempre più giri nella stessa stagione e soprattutto compiere il filotto Tour 2017-Vuelta 2017-Giro 2018. Anche lì però Jonas sembra quantomeno intenzionato a seguirne le orme.
Anticipato da chinaski
pietro ha scritto: ↑mercoledì 7 luglio 2021, 13:46
Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Trullo ha scritto: ↑domenica 10 dicembre 2023, 14:31
Tutto giusto il ragionamento sulla polivalenza ma difficile da tradurre numericamente in un algoritmo
Impossibile più che difficile. In ogni ha perfettamente ragione herbie su questi algoritmi in generale
herbie ha scritto: ↑domenica 10 dicembre 2023, 22:50
Duccio25 ha scritto: ↑domenica 10 dicembre 2023, 12:09
In diverse proporzioni e modalità ricorda molto la rivalità Pogacar-Vingegaard anche se questa è molto più diretta e accesa perché dopo di loro, in salita c’è il nulla.
Però obiettivamente Pogacar sia al Tour che nelle classiche vinte ha vinto in maniera più dominante di Nibali, io per lo meno lo vedo un po' sopra già da ora.
Altrettanto obiettivamente Froome ha vinto i Tour più nettamente di come li abbia vinti Vingegaard, a prescindere dai distacchi che sono venuti da giornate "particolari" di Pogacar. Per cui per ora vedo ancora relativamente superiore Froome. Secondo me non ci sta molto come paragone.
Froome certamente per come vinceva il Tour dava la sensazione di non avere troppi problemi a vincere anche gli altri due.
Viceversa, il Thomas del Tour vinto , per caratteristiche del corridore, ritengo che avrebbe avuto decisamente più problemi a primeggiare sulle salite del Giro e sui muri della Vuelta. E difatti così è successo, quando ci ha provato.
Pogacar decisamente superiore a Nibali già ora, concordo. Vingegaard invece per me ha già raggiunto livelli migliori rispetto a quelli di Froome (concorrenza non sempre di alto livello e vittorie tiratissime in certe occasioni). Ovviamente come palmares è indietro, ma non dimentichiamo che il merito principale di Froome, almeno secondo me, è stato fare quasi sempre più giri nella stessa stagione e soprattutto compiere il filotto Tour 2017-Vuelta 2017-Giro 2018. Anche lì però Jonas sembra quantomeno intenzionato a seguirne le orme.
Anticipato da chinaski
Quindi se terzo arriva il gregario del secondo significa che il livello è alto?
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Galois ha scritto: ↑domenica 10 dicembre 2023, 9:33
nino58 ha scritto: ↑lunedì 4 dicembre 2023, 23:04
Sulla base del principio di completezza.
Il tutto è meglio del tanto tanto d'una sola cosa, per bella che sia.
Che acciderbolina sarebbe il principio di completezza?
Quindi il Real Madrid invece di puntare alla Champions League che ha già vinto a più riprese dovrebbe andare in quinta lega per vincere tutti i campionati possibili, insomma. Molto meglio che vincere altre Champions.
pietro ha scritto: ↑domenica 10 dicembre 2023, 11:30
Galois ha scritto: ↑domenica 10 dicembre 2023, 11:19
herbie ha scritto: ↑domenica 10 dicembre 2023, 10:29
tanto poco ha senso confrontare le carriere di Froome e Gilbert, quanto ne ha paragonare una corsa Momunmento col campionato di quinta categoria.
Il ciclismo ha una varietà di appuntamenti di livello "mondiale" che il calcio non ha. Nel calcio di quel livello per un club c'è solo la Champions, nel ciclismo non c'è affatto solo il Tour. Anzi, vincere un Tuor per un corridore con certe caratteristiche è più semplice che vincere delle corse Monumento anche per chi neè tagliato su misura.
Senza contare il fatto che ogni classica è "tagliata su misura" per corridori con caratteristiche differenti.
Mi sono spiegato male io, sono d'accordo con quello che dici.
Il mio discorso non si riferisce alle classiche monumento, ma agli altri GT aka Giro e Vuelta.
Per il resto, uno che vince 4-5 Tour è un fenomeno anche se non mette mai piede nelle classiche monumento, così come chi vince 10 classiche monumento è un fenomeno anche senza vincere il Tour de France, per cui "principio di completezza" stocippete
Ok, molto meglio
C'è però da dire che se uno riesce a vincere sia Tour che classiche è ancora più fenomeno di che vince o solo classiche o solo Tour. Anche per questo Pogacar è meglio di Vingegaard, nonostante il secondo sia superiore alla Grande Boucle
tra poco,s enon già ora è superiore a Pogacar nelle corse a tappe in generale.
Primo86 ha scritto: ↑domenica 10 dicembre 2023, 11:34
jerrydrake ha scritto: ↑giovedì 7 dicembre 2023, 11:38
Covadonga ha scritto: ↑giovedì 7 dicembre 2023, 7:49
Io invece non sono tifoso di nessuno ma li ho apprezzati entrambi.Se parliamo di palmares non cè paragone.Uno ha vinto 4 tour l'altro 1.Se parliamo di scontri diretti,lo stesso non cè paragone; NIbali ha preceduto Froome esclusivamente al tour 2014.
il_panta ha scritto: ↑domenica 10 dicembre 2023, 12:11
pietro ha scritto: ↑domenica 10 dicembre 2023, 11:30
Galois ha scritto: ↑domenica 10 dicembre 2023, 11:19
Mi sono spiegato male io, sono d'accordo con quello che dici.
Il mio discorso non si riferisce alle classiche monumento, ma agli altri GT aka Giro e Vuelta.
Per il resto, uno che vince 4-5 Tour è un fenomeno anche se non mette mai piede nelle classiche monumento, così come chi vince 10 classiche monumento è un fenomeno anche senza vincere il Tour de France, per cui "principio di completezza" stocippete
Ok, molto meglio
C'è però da dire che se uno riesce a vincere sia Tour che classiche è ancora più fenomeno di che vince o solo classiche o solo Tour. Anche per questo Pogacar è meglio di Vingegaard, nonostante il secondo sia superiore alla Grande Boucle
Tra l'altro è tutto da vedere che Vingegaard sia superiore, dato che hanno vinto due Tour a testa. Il fatto che Pogacar li abbia vinti quando Vingegaard non era ancora Vingegaard conta relativamente, perché la longevità di un corridore è un valore. Se Vingegaard saprà essere altrettanto longevo avrà un paio di anni senza il miglior Pogacar a battagliare con lui, se non li avrà sarà un suo demerito rispetto a Pogacar.
Sul discorso dei Tour/Giro/Vuelta io la penso come Galois. Saper allargare i propri orizzonti è un valore, ma i GT contemporanei ormai sono molto simili tra loro e vincere la tripla corona in carriera non mostra chissà quale polivalenza. Nel momento in cui un corridore vince un Tour si sa che è in grado di vincere anche un Giro o una Vuelta. Anche un corridore apparentemente da Tour come Geraint Thomas ha dimostrato in tarda età quanto le caratteristiche da Tour siano quasi sovrapponibili a quelle dei Giri moderni. Per questo credo che un palmares coi 3 grandi giri valga la semplice somma aritmetica dell'importanza dei tre titoli, il che implica di fatto che vincere 3 Tour è più rilevante della tripla corona. Tutt'altra storia associare la vittoria nei GT a vittorie in corse molto diverse come Fiandre e Sanremo (in misura minore anche Liegi e Lombardia): in quel caso il corridore mostra una reale polivalenza, che per me amplifica enormemente il valore delle singole vittorie. Discorso analogo vale per le accoppiate di GT, anche se non è più un discorso di polivalenza: un Giro e un Tour valgono molto meno di un'accoppiata Giro-Tour nella singola stagione.
un tifoso del panta lo dice che un tour ed un giro valgono molto meno di un accoppiata.auauuauauauauauuaa
herbie ha scritto: ↑domenica 10 dicembre 2023, 22:50
Duccio25 ha scritto: ↑domenica 10 dicembre 2023, 12:09
In diverse proporzioni e modalità ricorda molto la rivalità Pogacar-Vingegaard anche se questa è molto più diretta e accesa perché dopo di loro, in salita c’è il nulla.
Però obiettivamente Pogacar sia al Tour che nelle classiche vinte ha vinto in maniera più dominante di Nibali, io per lo meno lo vedo un po' sopra già da ora.
Altrettanto obiettivamente Froome ha vinto i Tour più nettamente di come li abbia vinti Vingegaard, a prescindere dai distacchi che sono venuti da giornate "particolari" di Pogacar. Per cui per ora vedo ancora relativamente superiore Froome. Secondo me non ci sta molto come paragone.
Froome certamente per come vinceva il Tour dava la sensazione di non avere troppi problemi a vincere anche gli altri due.
Viceversa, il Thomas del Tour vinto , per caratteristiche del corridore, ritengo che avrebbe avuto decisamente più problemi a primeggiare sulle salite del Giro e sui muri della Vuelta. E difatti così è successo, quando ci ha provato.
Pogacar decisamente superiore a Nibali già ora, concordo. Vingegaard invece per me ha già raggiunto livelli migliori rispetto a quelli di Froome (concorrenza non sempre di alto livello e vittorie tiratissime in certe occasioni). Ovviamente come palmares è indietro, ma non dimentichiamo che il merito principale di Froome, almeno secondo me, è stato fare quasi sempre più giri nella stessa stagione e soprattutto compiere il filotto Tour 2017-Vuelta 2017-Giro 2018. Anche lì però Jonas sembra quantomeno intenzionato a seguirne le orme.
Anticipato da chinaski
Re Vingegard sta arrivando come un treno.Pogacar sarà costretto a correre i gt dove non ci sarà il danese?...Chi arriverà ai mitici 4 tour 1 giro 2 vuelta di Froome?.Vingegard o Pogacar.A luglio ci faremo una prima idea.
herbie ha scritto: ↑domenica 10 dicembre 2023, 22:50
Però obiettivamente Pogacar sia al Tour che nelle classiche vinte ha vinto in maniera più dominante di Nibali, io per lo meno lo vedo un po' sopra già da ora.
Altrettanto obiettivamente Froome ha vinto i Tour più nettamente di come li abbia vinti Vingegaard, a prescindere dai distacchi che sono venuti da giornate "particolari" di Pogacar. Per cui per ora vedo ancora relativamente superiore Froome. Secondo me non ci sta molto come paragone.
Froome certamente per come vinceva il Tour dava la sensazione di non avere troppi problemi a vincere anche gli altri due.
Viceversa, il Thomas del Tour vinto , per caratteristiche del corridore, ritengo che avrebbe avuto decisamente più problemi a primeggiare sulle salite del Giro e sui muri della Vuelta. E difatti così è successo, quando ci ha provato.
Pogacar decisamente superiore a Nibali già ora, concordo. Vingegaard invece per me ha già raggiunto livelli migliori rispetto a quelli di Froome (concorrenza non sempre di alto livello e vittorie tiratissime in certe occasioni). Ovviamente come palmares è indietro, ma non dimentichiamo che il merito principale di Froome, almeno secondo me, è stato fare quasi sempre più giri nella stessa stagione e soprattutto compiere il filotto Tour 2017-Vuelta 2017-Giro 2018. Anche lì però Jonas sembra quantomeno intenzionato a seguirne le orme.
Anticipato da chinaski
Quindi se terzo arriva il gregario del secondo significa che il livello è alto?
Dieci minuti si è preso. Non 30 secondi. Dieci minuti e solamente perché Pogacar e Vingegaard si sono studiati per tutta la seconda settimana, altrimenti arrivava a un quarto d'ora
pietro ha scritto: ↑mercoledì 7 luglio 2021, 13:46
Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
GregLemond ha scritto: ↑martedì 5 dicembre 2023, 9:57
Covadonga ha scritto: ↑martedì 5 dicembre 2023, 8:19
GregLemond ha scritto: ↑martedì 5 dicembre 2023, 8:14
Ma infatti ne ha vinti 2.
Vedi, non sto discutendo Vingegaard... che probabilmente è u na delle cose piu mostruose che ho visto su 2 ruote.
Dico solo che lui e Pogacar son diversi come posizionamento.
Sicuramente.Pogacar ti emoziona di più è più completo e ad oggi (ancora per poco) ha un palmares migliore di quello di Vingegard.Pogacar già è nella top 15 di sempre? Si.
Che Vingegard però sia più forte a parità di condizione non ci piove.
Vedi, per come son fatto io, avrà SEMPRE un palmares migliore finche Vinge non vince almeno una classica.
Il che non cambia il fatto che nei grandi Giri il danese è clamorosamente piu forte
Però perdonami ma conta molto di più come è percepito il palmares e lo status di come sei fatto tu e come la vediamo in 4 nerd su cicloweb , senza voler minimamente interloquire con l'utente cui rispondi, sul punto ha ragione lui
Trullo ha scritto: ↑lunedì 4 dicembre 2023, 1:43
Ma anche negli altri sport è così
Assolutamente no. Se chiedi a chiunque fa corsa in montagna ti racconta vita morte e miracoli di Kilian, ogni pro attuale di tennis è cresciuto vedendo le sfide Federer-Nadal, i calciatori sono mediamente gente malata di calcio, Marquez da piccolo guardava Rossi correre e probabilmente da buon narcisista pensava già di batterlo in futuro, ecc ecc
I ciclisti spiccano per ignoranza e disinteresse totale nella storia del loro sport.
Trullo ha scritto: ↑lunedì 4 dicembre 2023, 15:22
Siccome per me il grande giro vale 40, cinque Tour sono 40 x 5 + 40 = 240
Un corridore che vince un solo Tour ma anche una vuelta e un giro prene 40 + 40 = 80 in ognuno dei tre, quindi di nuovo 240
Già questo dovrebbe fare rivedere tutto il sistema di punteggio se la cosa avesse un senso. Come possono mai un giro un tour e una vuelta valere 5 tour? è folle anche solo pensarlo
Salvatore77 ha scritto: ↑lunedì 11 dicembre 2023, 7:57
pietro ha scritto: ↑lunedì 11 dicembre 2023, 6:43
Pogacar decisamente superiore a Nibali già ora, concordo. Vingegaard invece per me ha già raggiunto livelli migliori rispetto a quelli di Froome (concorrenza non sempre di alto livello e vittorie tiratissime in certe occasioni). Ovviamente come palmares è indietro, ma non dimentichiamo che il merito principale di Froome, almeno secondo me, è stato fare quasi sempre più giri nella stessa stagione e soprattutto compiere il filotto Tour 2017-Vuelta 2017-Giro 2018. Anche lì però Jonas sembra quantomeno intenzionato a seguirne le orme.
Anticipato da chinaski
Quindi se terzo arriva il gregario del secondo significa che il livello è alto?
Dieci minuti si è preso. Non 30 secondi. Dieci minuti e solamente perché Pogacar e Vingegaard si sono studiati per tutta la seconda settimana, altrimenti arrivava a un quarto d'ora
Ogni GT ha la sua evoluzione di corsa, i suoi distacchi e i suoi protagonisti. Vingegaard ha disintegrato il secondo che è un signor corridore, il super campione che ha già vinto 2 Tour. Il terzo non conta granchè. Alla fine quello che insidia il vincitore è il secondo.
La disciplina di pesare le corse in base agli avversari la vedo molto discrezionale.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Salvatore77 ha scritto: ↑lunedì 11 dicembre 2023, 17:25
Ogni GT ha la sua evoluzione di corsa, i suoi distacchi e i suoi protagonisti. Vingegaard ha disintegrato il secondo che è un signor corridore, il super campione che ha già vinto 2 Tour. Il terzo non conta granchè. Alla fine quello che insidia il vincitore è il secondo.
La disciplina di pesare le corse in base agli avversari la vedo molto discrezionale.
E' l'unico modo di non valutare nello stesso modo due vittorie nella stessa corsa, ma con storie diametralmente opposte e di prestigio imparagonabile l'una con l'altra.
Molto discrezionale e difficile, ulteriore ragione per gettare a mare ogni algoritmo che assegna punti uguali a vittorie e piazzamenti uguali.
Trullo ha scritto: ↑lunedì 4 dicembre 2023, 15:22
Siccome per me il grande giro vale 40, cinque Tour sono 40 x 5 + 40 = 240
Un corridore che vince un solo Tour ma anche una vuelta e un giro prene 40 + 40 = 80 in ognuno dei tre, quindi di nuovo 240
Già questo dovrebbe fare rivedere tutto il sistema di punteggio se la cosa avesse un senso. Come possono mai un giro un tour e una vuelta valere 5 tour? è folle anche solo pensarlo
auauuauauauauauuauaua...voleva dire forse 5 tour = 15 giri.
herbie ha scritto: ↑lunedì 11 dicembre 2023, 22:35
Salvatore77 ha scritto: ↑lunedì 11 dicembre 2023, 17:25
Ogni GT ha la sua evoluzione di corsa, i suoi distacchi e i suoi protagonisti. Vingegaard ha disintegrato il secondo che è un signor corridore, il super campione che ha già vinto 2 Tour. Il terzo non conta granchè. Alla fine quello che insidia il vincitore è il secondo.
La disciplina di pesare le corse in base agli avversari la vedo molto discrezionale.
E' l'unico modo di non valutare nello stesso modo due vittorie nella stessa corsa, ma con storie diametralmente opposte e di prestigio imparagonabile l'una con l'altra.
Molto discrezionale e difficile, ulteriore ragione per gettare a mare ogni algoritmo che assegna punti uguali a vittorie e piazzamenti uguali.
Valutare, discutere, mi sta bene. Ognuno dice la propria opinione. Stiamo qui per questo.
La discussione andrebbe fatta almeno avendo visto le corse e non solo leggendo gli ordini d'arrivo dopo 30 anni.
Poi resto dell'opinione che ogni corridore fa di tutto per sortire il miglior risultato (vincere) in base alle proprie caratteristiche tecniche. Lo spettacolo che solletica il cuore degli appassionati, ma poi se uno resta a finalizzare stando in gruppo fino alla fine e brucia tutti in volata è da condannare? (Leggasi Valverde o Freire)
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Salvatore77 ha scritto: ↑martedì 12 dicembre 2023, 17:01
herbie ha scritto: ↑lunedì 11 dicembre 2023, 22:35
Salvatore77 ha scritto: ↑lunedì 11 dicembre 2023, 17:25
Ogni GT ha la sua evoluzione di corsa, i suoi distacchi e i suoi protagonisti. Vingegaard ha disintegrato il secondo che è un signor corridore, il super campione che ha già vinto 2 Tour. Il terzo non conta granchè. Alla fine quello che insidia il vincitore è il secondo.
La disciplina di pesare le corse in base agli avversari la vedo molto discrezionale.
E' l'unico modo di non valutare nello stesso modo due vittorie nella stessa corsa, ma con storie diametralmente opposte e di prestigio imparagonabile l'una con l'altra.
Molto discrezionale e difficile, ulteriore ragione per gettare a mare ogni algoritmo che assegna punti uguali a vittorie e piazzamenti uguali.
Valutare, discutere, mi sta bene. Ognuno dice la propria opinione. Stiamo qui per questo.
La discussione andrebbe fatta almeno avendo visto le corse e non solo leggendo gli ordini d'arrivo dopo 30 anni.
Poi resto dell'opinione che ogni corridore fa di tutto per sortire il miglior risultato (vincere) in base alle proprie caratteristiche tecniche. Lo spettacolo che solletica il cuore degli appassionati, ma poi se uno resta a finalizzare stando in gruppo fino alla fine e brucia tutti in volata è da condannare? (Leggasi Valverde o Freire)
il motivo principale per gettare a mare algoritmi vari per valutare il palmares complessivo dei corridori e confrontarli tra loro, più che altro è che due edizioni della stessa corsa vedono al traguardo corridori spesso di livello e valore assoluto sensibilmente diverso, vuoi per la partecipazione iniziale, vuoi per le cadute, vuoi anche per lo svolgimento in sè della corsa che a volte favorisce le fughe delle seconde punte. Una cosa è battere al GIro , poniamo, il decimo corridore al mondo in salita, ed è capitato non di rado, un'altra il primo e il terzo, e pure questo è successo.
Stessa cosa dicasi per le corse in linea.