I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Covadonga
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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Winter ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 18:07
Covadonga ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 12:50
Solo che Nibali ha vinto,è salito sul podio ed ha ottenuto un 4° posto nella corsa più importante al mondo,dove Saronni praticamente non ha mai messo piede.Discorso chiuso.
A moser e saronni non interessava il Tour
Importava il calendario italiano
Il giro era la gara più importante della stagione
auuauauauauauauau il giro la corsa più importante della stagione?...Il giro forse e dico forse solo ai tempi di Coppi e Bartali era più importante del tour.
A Moser non interessava il tour?. Forse perchè come accaduto oltre ad aver indossato la maglia gialla una settimana non poteva ottenre molto altro in quanto a classifica generale e per vincere un giro è arrivato il 1984.Fignon o non Fignon.
I giri di Saronni.Erano presenti anche le salite?. Chiamato 1979 il giro delle 5 crono.

Quindi non gli interessava perchè avrebbero fatto delle magre figure senza poter far mai classifica da podio.


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Winter ha scritto: giovedì 14 dicembre 2023, 19:11
Ma dei corridori in attività nei primi 30 chi metteresti?
Froome e pogacar
Se continuano così probabilmente remco vingegaard e mvdp (ma per ora non ci sono)
Completamente d'accordo


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Maìno della Spinetta
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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Covadonga va in giro sempre col cappello ben calcato in testa per non fare vedere il tatuaggio in fronte


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Maìno della Spinetta ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 9:22 Covadonga va in giro sempre col cappello ben calcato in testa per non fare vedere il tatuaggio in fronte
pensa ho un ottima vita e non mi serve neanche votare. Comunque segnalo il post offensivo.


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Anche quest'ennesimo post segnalato.Ne ho già diversi poco regolari,molto offensivi e per nulla inerenti al topic in questione.


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Covadonga ha scritto: venerdì 15 dicembre 2023, 12:48
chinaski89 ha scritto: venerdì 15 dicembre 2023, 9:52
nurseryman ha scritto: giovedì 14 dicembre 2023, 20:33

dove li ha vinti 3 giri contador ??????? e tre tour '?????
nurseryman ha scritto: giovedì 14 dicembre 2023, 20:33

dove li ha vinti 3 giri contador ??????? e tre tour '?????
Tre Giri in Italia e tre Tour in Francia. Chiedi pure per altri dubbi :D per uno si ringrazia vivamente Cassani per il regalo :diavoletto: quello che ha sfangato prima l'ha pagato a caro prezzo dopo. Il fatto che non abbia mai potuto toccare palla contro il team Sky a posteriori fa capire tante cose di come funziona il circo. Un circo cui ha partecipato con soddisfazione comunque quindi bene così
qualche italico che esaltate e giustamente dico, ma ha partecipato al circo?
Io se mai ho il difetto di tifare contro gli italiani, che rarissimamente infatti tifo o supporto, perchè aborro il nazionalismo dei commentatori vari. Hai proprio preso il cavallo sbagliato. Il circo è un discorso ampio che qui non si può affrontare


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 20:13
Pavé ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 18:54 Però aggiungiamo pure che non ha mai battuto Contador e Froome, e non ha mai davvero battuto Valverde.
In che senso non ha mai battuto Valverde?

Lo ha battuto, per le corse di un giorno, al Lombardia, l'anno in cui il murciano volava.

E nei grandi giri gli ha dato quasi 10 minuti, nel 2014.
Non lo ha mai battuto in un duello 1 vs 1 o in un gruppo ristretto, in un'occasione in cui erano loro due a giocarsi la vittoria (o la medaglia), questo intendevo.
barrylyndon ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 22:46 Dal 2011 in poi, Contador non 'e' mai arrivato prima di Nibali in un GT...quelle volte che si sono incontrati..
Sì ma non è che corressero per arrivare quarti, almeno credo.


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Che Nibali sia stato meglio di Contador e con un palmares migliore,no.Rimango convinto che Nibali abbia il palmares migliore itaiano degli ultimi 50 anni.


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Pavé ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 10:34
Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 20:13
Pavé ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 18:54 Però aggiungiamo pure che non ha mai battuto Contador e Froome, e non ha mai davvero battuto Valverde.
In che senso non ha mai battuto Valverde?

Lo ha battuto, per le corse di un giorno, al Lombardia, l'anno in cui il murciano volava.

E nei grandi giri gli ha dato quasi 10 minuti, nel 2014.
Non lo ha mai battuto in un duello 1 vs 1 o in un gruppo ristretto, in un'occasione in cui erano loro due a giocarsi la vittoria (o la medaglia), questo intendevo.
barrylyndon ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 22:46 Dal 2011 in poi, Contador non 'e' mai arrivato prima di Nibali in un GT...quelle volte che si sono incontrati..
Sì ma non è che corressero per arrivare quarti, almeno credo.
infatti nella Vuelta 2017 Nibali arrivo' secondo sulla strada..batutto solo dal subaltamolato e dall'Uci..


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Insomma...alla fine delle fiera, uno che ha la tripla corona ed era competitivo anche nelle classiche, non puo' esser messo dietro a Saronni...questo e' il succo del discorso..il resto sono considerazioni un po' aleatorie e da arrampicatismo sugli specchi..


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Pavé ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 10:34
Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 20:13
Pavé ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 18:54 Però aggiungiamo pure che non ha mai battuto Contador e Froome, e non ha mai davvero battuto Valverde.
In che senso non ha mai battuto Valverde?

Lo ha battuto, per le corse di un giorno, al Lombardia, l'anno in cui il murciano volava.

E nei grandi giri gli ha dato quasi 10 minuti, nel 2014.
Non lo ha mai battuto in un duello 1 vs 1 o in un gruppo ristretto, in un'occasione in cui erano loro due a giocarsi la vittoria (o la medaglia), questo intendevo.
barrylyndon ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 22:46 Dal 2011 in poi, Contador non 'e' mai arrivato prima di Nibali in un GT...quelle volte che si sono incontrati..
Sì ma non è che corressero per arrivare quarti, almeno credo.
Va beh ma ogni tanto si può anche ammettere di aver preso una cantonata, senza finirsi le unghie sugli specchi.
La Tirreno 2013?
Non li ha mai battuti in un GT volevi dire? Però hai scritto una cosa diversa.
Non ha mai battuto Valverde?
Tour 2014? Giro 2016? Lombardia 2015?


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 18:16 Ricordo super Mario: "credo che si capirà quanto è forte Nibali dopo il suo ritiro".
A quanto pare si sbagliava :diavoletto:
Ma tempo ce n'è e la pazienza non ci manca :D


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Ammetto che mi era sfuggita la Tirreno 2013 (peraltro non esattamente una corsa che definisce la carriera di un corridore).

In quelle 3 corse non mi pare di ricordare un Valverde in corsa per la vittoria, ma potrei sbagliare.

Comunque, alla fine della fiera, uno come Saronni che vinceva regolarmente le volate di gruppo e le crono, che andava anche in salita al punto da vincere due Giri, che ha vinto il mondiale con un numero passato alla storia, ha fatto altri due podi mondiali e ha vinto quasi 200 corse non può stare dietro a Nibali. Il resto sono considerazioni un po' aleatorie e arrampicate sugli specchi.
:diavoletto:


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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barrylyndon ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 22:46
Pavé ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 18:54
Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 18:16 Ricordo super Mario: "credo che si capirà quanto è forte Nibali dopo il suo ritiro". Ma ancora si lotta per capire che spessore ha avuto. A Firenze e Rio era avani, tra vittoria, medaglia o caduta. A Sanremo ha accarezzato il podio in diverse occasioni, andando in fuga con alcuni tra i più forti corridori per le classiche. E poi ha pure vinto. A Liegi perse di un niente da un corridore che ha fatto poco o niente, se non è itare lantidoping quel giorno.
Vincenzo ha avuto diversi episodi sfortunati: Firenze, Rio (dove poteva andare a podio e vincere), la Liegi del 2012 e la Vuelta del 2013 con Horner (chiamiamo sfortunati anche questi).

E alcuni fortunati: la Vuelta 2010 (ritiro di Igor Antòn), il Giro 2016 (questo veramente...), un pizzico la Sanremo. Grande punto interrogativo il Tour 2014: per me avrebbe vinto anche con Contador e Froome in corsa, ma...

In pratica, secondo me, fortuna e sfortuna nella sua carriera si sono bilanciate.
Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 18:16 A questo aggiungiamo i Lombardia.

E i podi nei grandi giri.

E le maglie tricolore.

E le vittorie a Giro, Vuelta e Tour.
Però aggiungiamo pure che non ha mai battuto Contador e Froome, e non ha mai davvero battuto Valverde.
Dal 2011 in poi, Contador non 'e' mai arrivato prima di Nibali in un GT...quelle volte che si sono incontrati..
Quanto alla completezza, Salvatore, tu hai scritto anni luce lontano dall'essere un corridore completo..
non sara' completissimo, ma il tuo commento e' anni luce lontano dalla realta.. :D
Punti di vista.
Magari hai ragione tu, però se uno non ha mai vinto e corso certe gare immagino abbia ritenuto non adatte.
Per il mio modo di vedere il ciclismo, per intenderci quello che non mette al centro di tutti i GT, chi non va al nord a correre sulle pietre è un corridore incompleto.


1° Tour de France 2018
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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Pavé ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 12:09 Ammetto che mi era sfuggita la Tirreno 2013 (peraltro non esattamente una corsa che definisce la carriera di un corridore).

In quelle 3 corse non mi pare di ricordare un Valverde in corsa per la vittoria, ma potrei sbagliare.

Comunque, alla fine della fiera, uno come Saronni che vinceva regolarmente le volate di gruppo e le crono, che andava anche in salita al punto da vincere due Giri, che ha vinto il mondiale con un numero passato alla storia, ha fatto altri due podi mondiali e ha vinto quasi 200 corse non può stare dietro a Nibali. Il resto sono considerazioni un po' aleatorie e arrampicate sugli specchi.
:diavoletto:
Dovrebbero bannarti per manifesta ....blasfemia ciclopedalistica... :D
Saronni che fuori dall'Italia ha vinto solo una freccia?bah...


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Salvatore77 ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 12:12
barrylyndon ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 22:46
Pavé ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 18:54

Vincenzo ha avuto diversi episodi sfortunati: Firenze, Rio (dove poteva andare a podio e vincere), la Liegi del 2012 e la Vuelta del 2013 con Horner (chiamiamo sfortunati anche questi).

E alcuni fortunati: la Vuelta 2010 (ritiro di Igor Antòn), il Giro 2016 (questo veramente...), un pizzico la Sanremo. Grande punto interrogativo il Tour 2014: per me avrebbe vinto anche con Contador e Froome in corsa, ma...

In pratica, secondo me, fortuna e sfortuna nella sua carriera si sono bilanciate.



Però aggiungiamo pure che non ha mai battuto Contador e Froome, e non ha mai davvero battuto Valverde.
Dal 2011 in poi, Contador non 'e' mai arrivato prima di Nibali in un GT...quelle volte che si sono incontrati..
Quanto alla completezza, Salvatore, tu hai scritto anni luce lontano dall'essere un corridore completo..
non sara' completissimo, ma il tuo commento e' anni luce lontano dalla realta.. :D
Punti di vista.
Magari hai ragione tu, però se uno non ha mai vinto e corso certe gare immagino abbia ritenuto non adatte.
Per il mio modo di vedere il ciclismo, per intenderci quello che non mette al centro di tutti i GT, chi non va al nord a correre sulle pietre è un corridore incompleto.
Allora incompleto era pure Valverde..eddai Salvatore..il tuo concetto di incompleto e' un concetto novecentesco...Nibali per gli anni 2000 era un corridore sicuramente completo...


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Pavé ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 12:09 Ammetto che mi era sfuggita la Tirreno 2013 (peraltro non esattamente una corsa che definisce la carriera di un corridore).

In quelle 3 corse non mi pare di ricordare un Valverde in corsa per la vittoria, ma potrei sbagliare.

Comunque, alla fine della fiera, uno come Saronni che vinceva regolarmente le volate di gruppo e le crono, che andava anche in salita al punto da vincere due Giri, che ha vinto il mondiale con un numero passato alla storia, ha fatto altri due podi mondiali e ha vinto quasi 200 corse non può stare dietro a Nibali. Il resto sono considerazioni un po' aleatorie e arrampicate sugli specchi.
:diavoletto:
Chiaramente.


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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barrylyndon ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 12:32 Dovrebbero bannarti per manifesta ....blasfemia ciclopedalistica... :D
Saronni che fuori dall'Italia ha vinto solo una freccia?bah...
Saronni correva in Italia, Spagna e Svizzera (ha vinto Zurigo); vero, è un limite.

Però ci sarebbe quella corsetta in Inghilterra... (anche in Cecoslovacchia e Colorado).


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Maìno della Spinetta
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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Anche perché Valverde manco ha piazzamenti di rilievi a Sanremo, di che stiamo parlando? Uno che col suo colpo di pedale poteva vincere tranquillamente da Sanremo a Liegi lo ritroviamo con qualche Freccia e basta come contorno della Doyenne.

PS non ho capito perché i giri di Lombardia di Nibali e il Tour 2014 non valgono come 1-1 Nibali Valverde. Al Tour lo ha proprio strapazzato, e al Lombardia sul Civigio hanno dato scena a un bel braccio di ferro regolato dal messinese in discesa. Cos'è l'1-1 nel ciclismo, altrimenti?


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barrylyndon ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 12:32
Pavé ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 12:09 Ammetto che mi era sfuggita la Tirreno 2013 (peraltro non esattamente una corsa che definisce la carriera di un corridore).

In quelle 3 corse non mi pare di ricordare un Valverde in corsa per la vittoria, ma potrei sbagliare.

Comunque, alla fine della fiera, uno come Saronni che vinceva regolarmente le volate di gruppo e le crono, che andava anche in salita al punto da vincere due Giri, che ha vinto il mondiale con un numero passato alla storia, ha fatto altri due podi mondiali e ha vinto quasi 200 corse non può stare dietro a Nibali. Il resto sono considerazioni un po' aleatorie e arrampicate sugli specchi.
:diavoletto:
Dovrebbero bannarti per manifesta ....blasfemia ciclopedalistica... :D
Saronni che fuori dall'Italia ha vinto solo una freccia?bah...
Eh ma vuoi mettere le volate Barry? Che davvero vogliamo sottovalutare le quasi 200 corse? (su PCS sono 141 ma crepi l'avarizia!)
Nibali quante volate ha vinto in carriera? Quindi non può essere un corridore completo.
L'unica cosa su cui insisto a questo punto, ok lasciamo perdere il Tour che Saronni non ha vinto ma sono quisquilie, però mi piacerebbe che venisse rivalutata la grande vittoria al Giro di Padania.
Quello a Saronni manca.


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Maìno della Spinetta ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 12:44 Anche perché Valverde manco ha piazzamenti di rilievi a Sanremo, di che stiamo parlando? Uno che col suo colpo di pedale poteva vincere tranquillamente da Sanremo a Liegi lo ritroviamo con qualche Freccia e basta come contorno della Doyenne.

PS non ho capito perché i giri di Lombardia di Nibali e il Tour 2014 non valgono come 1-1 Nibali Valverde. Al Tour lo ha proprio strapazzato, e al Lombardia sul Civigio hanno dato scena a un bel braccio di ferro regolato dal messinese in discesa. Cos'è l'1-1 nel ciclismo, altrimenti?
Perché quel giorno Valverde correva per hobby Maino, mica voleva vincere, non ti hanno avvisato?


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Diciamo che Moser e Saronni avrebbero partecipato a più Tour se avessero militato nell'Ikea o nella Nestlè, ma Scic, Famcucine e Del Tongo i mobili li vendevano in Italia, come Sanson e Gis per i gelati.


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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barrylyndon ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 12:34
Salvatore77 ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 12:12
barrylyndon ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 22:46

Dal 2011 in poi, Contador non 'e' mai arrivato prima di Nibali in un GT...quelle volte che si sono incontrati..
Quanto alla completezza, Salvatore, tu hai scritto anni luce lontano dall'essere un corridore completo..
non sara' completissimo, ma il tuo commento e' anni luce lontano dalla realta.. :D
Punti di vista.
Magari hai ragione tu, però se uno non ha mai vinto e corso certe gare immagino abbia ritenuto non adatte.
Per il mio modo di vedere il ciclismo, per intenderci quello che non mette al centro di tutti i GT, chi non va al nord a correre sulle pietre è un corridore incompleto.
Allora incompleto era pure Valverde..eddai Salvatore..il tuo concetto di incompleto e' un concetto novecentesco...Nibali per gli anni 2000 era un corridore sicuramente completo...
Infatti in tutto il primo secolo di esistenza del ciclismo, un corridore di spessore correva di tutto. Non vale nemmeno la pena citarli chi sono. Poi c'è stato un ventennio di iper specializzazione che pare stia volgendo al termine.
La promiscuità della generazione di corridori in circolazione, in tutte le sue forme (pista- strada, strada-cross, strada MTB, GT-classiche eccetera) ne è un esempio.
Il fatto che è esistito un ciclismo diverso e che molti ignorano è un limite alla discussione.
Io sono abbastanza convinto che il ventennio in cui ha corso Nibali sia l'eccezione e quindi di fatto lo rende fra i più completi, sono d'accordo. Ma è l'eccezione. Già adesso non è più così.

Ma il ciclismo è diventato lo sport che ci piace, anche e direi soprattutto grazie a corse come la Roubaix. La storia del ciclismo è quella.


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Tommeke92 ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 12:48
barrylyndon ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 12:32
Pavé ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 12:09 Ammetto che mi era sfuggita la Tirreno 2013 (peraltro non esattamente una corsa che definisce la carriera di un corridore).

In quelle 3 corse non mi pare di ricordare un Valverde in corsa per la vittoria, ma potrei sbagliare.

Comunque, alla fine della fiera, uno come Saronni che vinceva regolarmente le volate di gruppo e le crono, che andava anche in salita al punto da vincere due Giri, che ha vinto il mondiale con un numero passato alla storia, ha fatto altri due podi mondiali e ha vinto quasi 200 corse non può stare dietro a Nibali. Il resto sono considerazioni un po' aleatorie e arrampicate sugli specchi.
:diavoletto:
Dovrebbero bannarti per manifesta ....blasfemia ciclopedalistica... :D
Saronni che fuori dall'Italia ha vinto solo una freccia?bah...
Eh ma vuoi mettere le volate Barry? Che davvero vogliamo sottovalutare le quasi 200 corse? (su PCS sono 141 ma crepi l'avarizia!)
Nibali quante volate ha vinto in carriera? Quindi non può essere un corridore completo.
L'unica cosa su cui insisto a questo punto, ok lasciamo perdere il Tour che Saronni non ha vinto ma sono quisquilie, però mi piacerebbe che venisse rivalutata la grande vittoria al Giro di Padania.
Quello a Saronni manca.
Non mi metto a fare classifiche però che Saronni all'estero non vincesse o non fosse protagonista è proprio un luogo comune.
Ha vinto un mondiale con un secondo e un terzo posto. Una Freccia Vallone quando contava come la Liegi staccando Hinault (anche due secondi posti alla Freccia). Un Campionato di Zurigo. Un Giro di Svizzera. Un Giro di Romandia. Un Midi Libre che all'epoca valeva per il Superprestige.
Piazzamenti vari tra cui secondo alla Liegi, alla Parigi Tours (all'epoca GP d'Autunno anche questa corsa importante per il Superprestige). 2 tappe alla Vuelta. Altre corse di livello inferiore in Spagna come la Ruta del Sol (oggi Vuelta a Andalucia) o tappe al Giro di Catalogna, al Giro di Germania, al Giro dell'Indre et Loire


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Gaul
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Per me Saronni suoeriore a Moser,che vinse il giro '84 perchè Saronni in quell'anno praticamente concluse una fantastica ma brevissima carriera,a 26 anni.Assurdo.
Ma anche Bugno fece lo stesso.
Tra l'altro su quel Giro '84 rimane l'ombra della mancata scalata dello Stelvio,che pare fosse transitabile,e che penalizzò Fignon .


Pavé
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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Maìno della Spinetta ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 12:44 Anche perché Valverde manco ha piazzamenti di rilievi a Sanremo, di che stiamo parlando? Uno che col suo colpo di pedale poteva vincere tranquillamente da Sanremo a Liegi lo ritroviamo con qualche Freccia e basta come contorno della Doyenne.

PS non ho capito perché i giri di Lombardia di Nibali e il Tour 2014 non valgono come 1-1 Nibali Valverde. Al Tour lo ha proprio strapazzato, e al Lombardia sul Civigio hanno dato scena a un bel braccio di ferro regolato dal messinese in discesa. Cos'è l'1-1 nel ciclismo, altrimenti?
Non ho capito che c'entrano i non piazzamenti di Valverde a Sanremo.

Onestamente non ho ricordi di un braccio di ferro al Lombardia 2015, ma andrò a riguardarmelo. Il mio ricordo più vivido, oltre all'arrivo (ero lì), è la paura che si sparse quando Dani Moreno iniziò a recuperare facendo temere che finisse come a Liegi.


Winter
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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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nino58 ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 7:38
Battaglin era un bel cavallo di razza.
Con un palmares di tutto riguardo : Giro, Vuelta, tappe al Tour (forse anche un terzo posto in generale), quasi Campione del Mondo fatto salvo l'atto criminale che glielo negò.
Gli mancano Lombardia e Liegi, quello sì.
Ma chi non vorrebbe avere oggi un Battaglin ?
Lo vorrei subito
Gran corridore

Però il diablo era un'altra corsa
Sestriere e la Sanremo sono da leggenda

Quasi sconosciuto, in maglia gialla..va all attacco..sull aspin (quando mancavano ancora tourmalet..e luz ardiden)
E conquista il cuore dei francesi
Come Bartali , Coppi e Pantani

Inspiegabilmente nel forum molto sottovalutato


Winter
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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Slegar ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 13:02 Diciamo che Moser e Saronni avrebbero partecipato a più Tour se avessero militato nell'Ikea o nella Nestlè, ma Scic, Famcucine e Del Tongo i mobili li vendevano in Italia, come Sanson e Gis per i gelati.
Esattamente


Galois
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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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barrylyndon ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 22:46
Dal 2011 in poi, Contador non 'e' mai arrivato prima di Nibali in un GT...
logica da nobel della fisica per confrontare le carriere di due ciclisti


nurseryman
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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Winter ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 19:48
nino58 ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 7:38
Battaglin era un bel cavallo di razza.
Con un palmares di tutto riguardo : Giro, Vuelta, tappe al Tour (forse anche un terzo posto in generale), quasi Campione del Mondo fatto salvo l'atto criminale che glielo negò.
Gli mancano Lombardia e Liegi, quello sì.
Ma chi non vorrebbe avere oggi un Battaglin ?
Lo vorrei subito
Gran corridore

Però il diablo era un'altra corsa
Sestriere e la Sanremo sono da leggenda

Quasi sconosciuto, in maglia gialla..va all attacco..sull aspin (quando mancavano ancora tourmalet..e luz ardiden)
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Inspiegabilmente nel forum molto sottovalutato
no no non sottovalutiamolo
io ce lo ho in firma
quella tappa fu entusiasmante ma
st. etienne - e luz ardizien mi bruciano ancora


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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nurseryman ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 20:13 st. etienne - e luz ardizien mi bruciano ancora
St. Etienne sicuramente, però se a Luz Ardizien avesse corso sulle ruote di Lemond, a mio avviso, avrebbe perso la maglia.


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Slegar ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 20:18
nurseryman ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 20:13 st. etienne - e luz ardizien mi bruciano ancora
St. Etienne sicuramente, però se a Luz Ardizien avesse corso sulle ruote di Lemond, a mio avviso, avrebbe perso la maglia.
Concordo
Almeno diede spettacolo

Su saint etienne anche l ammiraglia...


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Pavé ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 19:38
Maìno della Spinetta ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 12:44 Anche perché Valverde manco ha piazzamenti di rilievi a Sanremo, di che stiamo parlando? Uno che col suo colpo di pedale poteva vincere tranquillamente da Sanremo a Liegi lo ritroviamo con qualche Freccia e basta come contorno della Doyenne.

PS non ho capito perché i giri di Lombardia di Nibali e il Tour 2014 non valgono come 1-1 Nibali Valverde. Al Tour lo ha proprio strapazzato, e al Lombardia sul Civigio hanno dato scena a un bel braccio di ferro regolato dal messinese in discesa. Cos'è l'1-1 nel ciclismo, altrimenti?
Non ho capito che c'entrano i non piazzamenti di Valverde a Sanremo.

Onestamente non ho ricordi di un braccio di ferro al Lombardia 2015, ma andrò a riguardarmelo. Il mio ricordo più vivido, oltre all'arrivo (ero lì), è la paura che si sparse quando Dani Moreno iniziò a recuperare facendo temere che finisse come a Liegi.


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Galois ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 20:05
barrylyndon ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 22:46
Dal 2011 in poi, Contador non 'e' mai arrivato prima di Nibali in un GT...
logica da nobel della fisica per confrontare le carriere di due ciclisti
Logica della disanttenzione non capire la....logica della risposta..
e' stato detto solo che Nibali non aveva mai battuto Contador..
Non ho detto che x e' meglio di y...
Questo per la precisione.


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Gaul ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 19:04 Per me Saronni suoeriore a Moser,che vinse il giro '84 perchè Saronni in quell'anno praticamente concluse una fantastica ma brevissima carriera,a 26 anni.Assurdo.
Ma anche Bugno fece lo stesso.
Tra l'altro su quel Giro '84 rimane l'ombra della mancata scalata dello Stelvio,che pare fosse transitabile,e che penalizzò Fignon .
Lo Stelvio era ad 80 km dall'arrivo..andiamo...Moser avrebbe recuperato facilmente il distacco in salita.


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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galibier98 ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 17:01
Tommeke92 ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 12:48
barrylyndon ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 12:32

Dovrebbero bannarti per manifesta ....blasfemia ciclopedalistica... :D
Saronni che fuori dall'Italia ha vinto solo una freccia?bah...
Eh ma vuoi mettere le volate Barry? Che davvero vogliamo sottovalutare le quasi 200 corse? (su PCS sono 141 ma crepi l'avarizia!)
Nibali quante volate ha vinto in carriera? Quindi non può essere un corridore completo.
L'unica cosa su cui insisto a questo punto, ok lasciamo perdere il Tour che Saronni non ha vinto ma sono quisquilie, però mi piacerebbe che venisse rivalutata la grande vittoria al Giro di Padania.
Quello a Saronni manca.
Non mi metto a fare classifiche però che Saronni all'estero non vincesse o non fosse protagonista è proprio un luogo comune.
Ha vinto un mondiale con un secondo e un terzo posto. Una Freccia Vallone quando contava come la Liegi staccando Hinault (anche due secondi posti alla Freccia). Un Campionato di Zurigo. Un Giro di Svizzera. Un Giro di Romandia. Un Midi Libre che all'epoca valeva per il Superprestige.
Piazzamenti vari tra cui secondo alla Liegi, alla Parigi Tours (all'epoca GP d'Autunno anche questa corsa importante per il Superprestige). 2 tappe alla Vuelta. Altre corse di livello inferiore in Spagna come la Ruta del Sol (oggi Vuelta a Andalucia) o tappe al Giro di Catalogna, al Giro di Germania, al Giro dell'Indre et Loire
Ne faccio ammenda...mi erano sfuggite queste vittorie..ciononostante non credo che questo possa ribaltare il discorso.
Non voglio essere tourcentrico o altro....ma le vittorie e i piazzamenti di Nibali al Tour e Vuelta pesano un pochino di piu'..
Saronni un grandissimo..beninteso..ma si trattava di un velocista molto resistente in salita.
A parte la sua fucilata, di azioni entusiasmanti non me ne ricordo..forse la Sanremo vinta..
Nibali per vincere di queste azioni doveva farne molte.
Del resto la rivalita' con Moser nasceva proprio da questo suo essere moderatamente succhiaruote..


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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barrylyndon ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 11:50 Insomma...alla fine delle fiera, uno che ha la tripla corona ed era competitivo anche nelle classiche, non puo' esser messo dietro a Saronni...questo e' il succo del discorso..il resto sono considerazioni un po' aleatorie e da arrampicatismo sugli specchi..
Concordo.
Ha vinto un tour (la corsa di gran lunga più importante) ed ha ottenuto un 3° ed un 4° posto nella corsa francese.Aggiungiamo 2 giri ed una vulta,più una serie incredibile di podi in tutte le grandi corse a tappe.L'altro il tour non sà neanche cosa sia ed il giro del 1979 viene chiamato il giro delle crono.

Nettamente la miglior carriera del dopo Gimondi e tranquillamente nei 15 di sempre.


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Pavé ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 18:54
Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 18:16 Ricordo super Mario: "credo che si capirà quanto è forte Nibali dopo il suo ritiro". Ma ancora si lotta per capire che spessore ha avuto. A Firenze e Rio era avani, tra vittoria, medaglia o caduta. A Sanremo ha accarezzato il podio in diverse occasioni, andando in fuga con alcuni tra i più forti corridori per le classiche. E poi ha pure vinto. A Liegi perse di un niente da un corridore che ha fatto poco o niente, se non è itare lantidoping quel giorno.
Vincenzo ha avuto diversi episodi sfortunati: Firenze, Rio (dove poteva andare a podio e vincere), la Liegi del 2012 e la Vuelta del 2013 con Horner (chiamiamo sfortunati anche questi).

E alcuni fortunati: la Vuelta 2010 (ritiro di Igor Antòn), il Giro 2016 (questo veramente...), un pizzico la Sanremo. Grande punto interrogativo il Tour 2014: per me avrebbe vinto anche con Contador e Froome in corsa, ma...

In pratica, secondo me, fortuna e sfortuna nella sua carriera si sono bilanciate.
Maìno della Spinetta ha scritto: lunedì 18 dicembre 2023, 18:16 A questo aggiungiamo i Lombardia.

E i podi nei grandi giri.

E le maglie tricolore.

E le vittorie a Giro, Vuelta e Tour.
Però aggiungiamo pure che non ha mai battuto Contador e Froome, e non ha mai davvero battuto Valverde.
Nibali infatti neanche lo vede Valverde.
Come palmares che sia dietro a Froome e Contador ci sta;con Valverde il discorso neanche si pone.
Valverde ha vinto una vuelta alla centesima partecipazione,al tour (nella corsa più importante al mondo) ha ottenuto un podio nel 2015 con un distacco degno di sveglione.Un podio al giro e lo paragoniamo a NIbali?.
Ultima modifica di Covadonga il mercoledì 20 dicembre 2023, 8:18, modificato 1 volta in totale.


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Maìno della Spinetta ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 12:44 Anche perché Valverde manco ha piazzamenti di rilievi a Sanremo, di che stiamo parlando? Uno che col suo colpo di pedale poteva vincere tranquillamente da Sanremo a Liegi lo ritroviamo con qualche Freccia e basta come contorno della Doyenne.

PS non ho capito perché i giri di Lombardia di Nibali e il Tour 2014 non valgono come 1-1 Nibali Valverde. Al Tour lo ha proprio strapazzato, e al Lombardia sul Civigio hanno dato scena a un bel braccio di ferro regolato dal messinese in discesa. Cos'è l'1-1 nel ciclismo, altrimenti?
Ma a Nibali che non possiamo paragonare Saraonni,figurarsi l'altro.Nibali infatti neanche lo vede Valverde.
Valverde ha vinto una vuelta alla centesima partecipazione;al tour (nella corsa più importante al mondo) ha ottenuto un podio nel 2015 con un distacco degno di sveglione.Un podio al giro e lo paragoniamo a NIbali?.

1 tour (corsa più importante) al mondo
2 giri
1 vuelta
11 podi totali nei grandi giri.


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Ma solo io penso che Simoni sia stato un corridore enormemente sopravvalutato dal periodo storico che ne ha fatto un campione quando in realtà era solo un buon corridore ottimo scalatore?
Alla fine lui è emerso nel periodo della prima metà di questo millennio dove la corsa rosa in termini di qualità dei propri partecipanti ha toccato probabilmente il momento più basso della sua storia limitato al dopo guerra. Giri d'Italia completamente riservati ai corridoi di casa che sempre in quel periodo recitavano un ruolo di seconda fascia nei GT. Il trentino ha vinto due Giri in cui i suoi principali rivali furono in ordine cronologico Frigo e Garzelli, ma ne ha persi anche tre contro Savoldelli, Cunego e lo stesso Garzelli. Parliamo d'interpreti a distanze siderali dal duo di riferimento dell'epoca Armstrong-Ullrich, ma ci aggiungerei lo stesso Beloki. Nessuno di loro al Tour ha mai recitato la parte del protagonista. Infatti è bastato che un Basso principale rivale di Armstrong in salita nei due Tour 2004-2005 puntasse al Giro per dominarlo come raramente si è visto in epoca moderna. In sintesi, Simoni per quanto sulle strade di casa facesse il bello e cattivo tempo non apparteneva al gotha dei grandi corridori da corse a tappe dell'epoca. In salita era un grande regolarista a cui va dato il merito di aver trionfato in molti arrivi prestigiosi come lo stesso Angliru, ma non aveva minimamente il cambio di ritmo, senza scomodare Pantani, anche di un Jimenez. Tra gli scalatori della sua generazione lo metto dietro anche ad Heras, Virenque e forse presi al loro apice anche a Gotti per quanto pur essendo quasi coetanei le due carriere si sono sovrapposte. Se non altro Gotti ha avuto il merito di essere protagonista al Giro quando il livello degli avversari era ancora di tutto rispetto. In realtà non sono neanche convinto che Simoni fosse meglio di un Escartin o un Leblanc. La cosa stridente è pensare che Simoni abbia vinto due Giri d'Italia mentre un Chiappucci, corridore di bent'altro spessore, non ha mai vestito neanche per un giorno la maglia rosa, questo sempre a causa del diverso contesto storico in cui hanno gareggiato. Ovviamente cito Simoni in quanto scalatore perché pensando ai due trionfi di Savoldelli il contrasto col palmares del Diablo si fa ancora più stridente.


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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barrylyndon ha scritto: mercoledì 20 dicembre 2023, 7:14
galibier98 ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 17:01
Tommeke92 ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 12:48
Eh ma vuoi mettere le volate Barry? Che davvero vogliamo sottovalutare le quasi 200 corse? (su PCS sono 141 ma crepi l'avarizia!)
Nibali quante volate ha vinto in carriera? Quindi non può essere un corridore completo.
L'unica cosa su cui insisto a questo punto, ok lasciamo perdere il Tour che Saronni non ha vinto ma sono quisquilie, però mi piacerebbe che venisse rivalutata la grande vittoria al Giro di Padania.
Quello a Saronni manca.
Non mi metto a fare classifiche però che Saronni all'estero non vincesse o non fosse protagonista è proprio un luogo comune.
Ha vinto un mondiale con un secondo e un terzo posto. Una Freccia Vallone quando contava come la Liegi staccando Hinault (anche due secondi posti alla Freccia). Un Campionato di Zurigo. Un Giro di Svizzera. Un Giro di Romandia. Un Midi Libre che all'epoca valeva per il Superprestige.
Piazzamenti vari tra cui secondo alla Liegi, alla Parigi Tours (all'epoca GP d'Autunno anche questa corsa importante per il Superprestige). 2 tappe alla Vuelta. Altre corse di livello inferiore in Spagna come la Ruta del Sol (oggi Vuelta a Andalucia) o tappe al Giro di Catalogna, al Giro di Germania, al Giro dell'Indre et Loire
Ne faccio ammenda...mi erano sfuggite queste vittorie..ciononostante non credo che questo possa ribaltare il discorso.
Non voglio essere tourcentrico o altro....ma le vittorie e i piazzamenti di Nibali al Tour e Vuelta pesano un pochino di piu'..
Saronni un grandissimo..beninteso..ma si trattava di un velocista molto resistente in salita.
A parte la sua fucilata, di azioni entusiasmanti non me ne ricordo..forse la Sanremo vinta..
Nibali per vincere di queste azioni doveva farne molte.
Del resto la rivalita' con Moser nasceva proprio da questo suo essere moderatamente succhiaruote..
Penso che ogni corridore debba correre in base alle proprie caratteristiche quindi era normale che Saronni aspettasse la volata essendo un velocista formidabile. Però anche il Saronni succhiaruote è un luogo comune perchè poi vai a vedere le vittorie importanti e quasi tutte le ha ottenute senza aspettare la volata. Come hai detto la Sanremo l'ha vinta in solitaria. La Freccia l'ha vinta staccando Hinault sullo Stockeau a 30 km dall'arrivo per poi battere Nilsson in una volata a due. Il Campionato di Zurigo lo ha vinto battendo in una volata a due Moser dopo che avevano attaccato insieme. Il Campionato Italiano dell'80 vinto in solitaria. Il Giro di Svizzera lo vinse prendendo la maglia con l'attacco sul Furka Pass e facendo 60km di fuga con De Rooy


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Maìno della Spinetta ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 20:32
Pavé ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 19:38
Maìno della Spinetta ha scritto: martedì 19 dicembre 2023, 12:44 Anche perché Valverde manco ha piazzamenti di rilievi a Sanremo, di che stiamo parlando? Uno che col suo colpo di pedale poteva vincere tranquillamente da Sanremo a Liegi lo ritroviamo con qualche Freccia e basta come contorno della Doyenne.

PS non ho capito perché i giri di Lombardia di Nibali e il Tour 2014 non valgono come 1-1 Nibali Valverde. Al Tour lo ha proprio strapazzato, e al Lombardia sul Civigio hanno dato scena a un bel braccio di ferro regolato dal messinese in discesa. Cos'è l'1-1 nel ciclismo, altrimenti?
Non ho capito che c'entrano i non piazzamenti di Valverde a Sanremo.

Onestamente non ho ricordi di un braccio di ferro al Lombardia 2015, ma andrò a riguardarmelo. Il mio ricordo più vivido, oltre all'arrivo (ero lì), è la paura che si sparse quando Dani Moreno iniziò a recuperare facendo temere che finisse come a Liegi.


Dal Civiglio in poi
Ti ringrazio per il link ma onestamente non vedo come si possa parlare di uno contro uno Nibali-Valverde o di braccio di ferro tra i due in una situazione del genere.
Salgono in 8 (Nibali, Rosa, Nieve, Valverde, Brambilla, Pinot, Dani Moreno, Esteban Chaves)
scollinano insieme in 6 (Brambilla e Nieve staccati alla fine)
e addirittura Nibali ha un gregario, l'ottimo Diego Rosa, che va a riprendere gli altri sugli scatti. Che uno contro uno è? Al massimo 2 contro 6 (anzi, 2 contro 1+1+1+1+1+1).

Per me 1vs1 (o comunque scontro diretto) è Moser-Saronni appena citato, o Cancellara-Boonen-Ballan a Roubaix, i quattro a Firenze, il trio alla Sanremo 2023 ecc.

Questo senza nulla togliere alla bellissima vittoria di Vincenzo, eh. Ero a 100 metri dal traguardo e quando lui è arrivato picchiavo sui tabelloni al punto che mio figlio (allora settenne) mi ha detto di calmarmi ("Papi, ma cosa fai?" e sghignazzava)
:diavoletto:


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Ridicolo solamente pensare di accostare Valverde ad uno che ha vinto 1 tour-2giri-1vuelta e ben 11 podi nelle corse a tappe.


Sarà un assolo di Evenelimitissssss?
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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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barrylyndon ha scritto: mercoledì 20 dicembre 2023, 7:06 Logica della disanttenzione non capire la....logica della risposta..
e' stato detto solo che Nibali non aveva mai battuto Contador..
Non ho detto che x e' meglio di y...
Questo per la precisione.
Hai ragione
eccoti altri enunciati di simile rilevanza:
"Nibali non mi ha mai battuto al Tour de France"
"Carlsen non mi ha mai battuto a scacchi"
"Se facessimo una competizione oggi, andrei più forte di Armstrong"


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Re: I corridori italiani piu' forti dall'era post Gimondi.

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Pantani the best ha scritto: mercoledì 20 dicembre 2023, 11:23 Ma solo io penso che Simoni sia stato un corridore enormemente sopravvalutato dal periodo storico che ne ha fatto un campione quando in realtà era solo un buon corridore ottimo scalatore?
Alla fine lui è emerso nel periodo della prima metà di questo millennio dove la corsa rosa in termini di qualità dei propri partecipanti ha toccato probabilmente il momento più basso della sua storia limitato al dopo guerra. Giri d'Italia completamente riservati ai corridoi di casa che sempre in quel periodo recitavano un ruolo di seconda fascia nei GT. Il trentino ha vinto due Giri in cui i suoi principali rivali furono in ordine cronologico Frigo e Garzelli, ma ne ha persi anche tre contro Savoldelli, Cunego e lo stesso Garzelli. Parliamo d'interpreti a distanze siderali dal duo di riferimento dell'epoca Armstrong-Ullrich, ma ci aggiungerei lo stesso Beloki. Nessuno di loro al Tour ha mai recitato la parte del protagonista. Infatti è bastato che un Basso principale rivale di Armstrong in salita nei due Tour 2004-2005 puntasse al Giro per dominarlo come raramente si è visto in epoca moderna. In sintesi, Simoni per quanto sulle strade di casa facesse il bello e cattivo tempo non apparteneva al gotha dei grandi corridori da corse a tappe dell'epoca. In salita era un grande regolarista a cui va dato il merito di aver trionfato in molti arrivi prestigiosi come lo stesso Angliru, ma non aveva minimamente il cambio di ritmo, senza scomodare Pantani, anche di un Jimenez. Tra gli scalatori della sua generazione lo metto dietro anche ad Heras, Virenque e forse presi al loro apice anche a Gotti per quanto pur essendo quasi coetanei le due carriere si sono sovrapposte. Se non altro Gotti ha avuto il merito di essere protagonista al Giro quando il livello degli avversari era ancora di tutto rispetto. In realtà non sono neanche convinto che Simoni fosse meglio di un Escartin o un Leblanc. La cosa stridente è pensare che Simoni abbia vinto due Giri d'Italia mentre un Chiappucci, corridore di bent'altro spessore, non ha mai vestito neanche per un giorno la maglia rosa, questo sempre a causa del diverso contesto storico in cui hanno gareggiato. Ovviamente cito Simoni in quanto scalatore perché pensando ai due trionfi di Savoldelli il contrasto col palmares del Diablo si fa ancora più stridente.
mah simoni ha vinto due giri e è arrivato secondo in altri due dove correndo con un minimo di accortezza e sagacia tattica in più poteva tranquillamente vincere ed essere a quattro GT
poi il bello ciclismo è anche questo: non sempre vince il più forte
intendiamoci il falco vinse il giro più che meritatamente, interpretando alla perfezione ogni fase di corsa, riuscendo a sopperire alle carenze in salita con intelligenza e sagacia tattica.

con chiappucci poi per me sfondi una porta aperta


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