Qual'è stata la prestazione in montagna che più vi ha impressionato?

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GregLemond
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Re: Qual'è stata la prestazione in montagna che più vi ha impressionato?

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lucks83 ha scritto: domenica 7 gennaio 2024, 22:51
GregLemond ha scritto: domenica 7 gennaio 2024, 22:48 Ho scritto altrove…
Dove Greg?
Sezione apposita 😃

(Purtroppo ce l ho nell’ avatar, ho avuto l imprinting quel giorno li 😂😂😂)


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Lampiao
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Re: Qual'è stata la prestazione in montagna che più vi ha impressionato?

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Pantani the best ha scritto: domenica 7 gennaio 2024, 16:22 Poi una volta forato poco prima dell'inizio dell'ultima salita verso Les Deux Alpes quando il ritardo grazie al contributo di Serrano(Dio benedica i Kelme e la condotta di Escartin di quel giorno) e lo stesso Massi nel tratti di falsopiano aveva superato i 3 minuti(dopo che invece in discesa era pericolosamente sceso a 2 minuti dei quasi 3 conquistati in vetta al Galibier), semplicemente il tedesco ormai totalmente sfiduciato entrò in quel cortocircuito mentale accennato anche ieri inerente alla discussione su Hautacam 2000.
Il distacco in discesa era diminuito principalmente perchè Pantani ebbe problemi con la mantellina e dovette a un certo punto fermarsi, sistemarla e ripartire. Senza quell'inconveniente avrebbe fatto più o meno gli stessi tempi


O fuzil de Lampião, tem cinco laços de fita
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PassistaScalatore
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Re: Qual'è stata la prestazione in montagna che più vi ha impressionato?

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Vengono colpevolmente dimenticate, o almeno sottovalutate, la prima apparizione di Froome e la sua consacrazione, quindi:

- Froome, Vuelta, Pena Cabarga 2011
- Froome, Tour, Mont Ventoux 2013

Nella prima non interviene il valore assoluto, come certificato anche dal tempo di scalata che è lontano dal record, ma si parla di sensazioni e allora la sorpresa di vedere questo mezzo britannico mezzo kenyota, con l'altezza che per contrasto faceva risaltare la sua magrezza eccessiva, salire con quello stile di pedalata inedito; oltre alla spettacolarità dell'ascesa, con lui e Cobo che si sono sorpassati almeno tre o quattro volte quasi a farla sembrare più una gara di Moto GP che un'ascesa di ciclismo, fece una certa impressione.

Sul Ventoux invece ha concorso al mito la sopravvalutazione di Contador, che quell'anno era anche sottotono. Ma quel modo di condurre l'attacco e la rapidità di recupero, perché nel giro di un chilometro fece due frullate che schiantarono prima Contador e poi Quintana, che riuscì a riagganciarsi ma pagò nell'ultimo chilometro e si sentì male dopo la linea d'arrivo per lo sforzo fatto.
Sul Ventoux c'è anche un velo di mistero perché i dati dei battiti che vennero pubblicati in seguito, e che credo si trovino ancora su YouTube, sono palesemente incompatibili con le accelerazioni che Froome fece in quella salita. I battiti salgono appena, mentre attacca a 120 pedalate al minuto producendo uno sforzo massimale. Certamente sbagliati, ed è meglio così perché se non lo fossero, e se i battiti fossero giusti, l'unica risposta credibile sarebbe l'aiuto elettronico.

A proposito di Froome e Contador, anche il primo arrivo in salita del Delfinato 2014 colpì molto, con quegli scatti continui, e dava grandi aspettative per il Tour.

Merita di essere ricordato anche

- Horner, Pena Cabarga, Vuelta 2013

Quella è una salita che si presta a essere spettacolare e a rimanere impressa, per la frenesia con cui si corre, venti minuti circa di sforzo massimo, con un tratto intermedio in contropendenza che permette di recuperare energie per lo sforzo finale.

In passato le salite per gli show erano più lunghe, come l'Alpe d'Huez, che però ultimamente quando si è fatta ha deluso. Quintana fece una bella cosa nel 2015, proporzionata ad un ciclismo più umano rispetto agli anni novanta, ma si è visto poco altro. Probabilmente perché, rispetto al passato, annacquata in percorsi decisamente più duri che la declassano da tappa regina a una delle tante occasioni in cui si può fare la differenza.


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bicycleran
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Re: Qual'è stata la prestazione in montagna che più vi ha impressionato?

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PassistaScalatore ha scritto: lunedì 8 gennaio 2024, 12:16 Vengono colpevolmente dimenticate, o almeno sottovalutate, la prima apparizione di Froome e la sua consacrazione, quindi:

- Froome, Vuelta, Pena Cabarga 2011
- Froome, Tour, Mont Ventoux 2013

Nella prima non interviene il valore assoluto, come certificato anche dal tempo di scalata che è lontano dal record, ma si parla di sensazioni e allora la sorpresa di vedere questo mezzo britannico mezzo kenyota, con l'altezza che per contrasto faceva risaltare la sua magrezza eccessiva, salire con quello stile di pedalata inedito; oltre alla spettacolarità dell'ascesa, con lui e Cobo che si sono sorpassati almeno tre o quattro volte quasi a farla sembrare più una gara di Moto GP che un'ascesa di ciclismo, fece una certa impressione.

Sul Ventoux invece ha concorso al mito la sopravvalutazione di Contador, che quell'anno era anche sottotono. Ma quel modo di condurre l'attacco e la rapidità di recupero, perché nel giro di un chilometro fece due frullate che schiantarono prima Contador e poi Quintana, che riuscì a riagganciarsi ma pagò nell'ultimo chilometro e si sentì male dopo la linea d'arrivo per lo sforzo fatto.
Sul Ventoux c'è anche un velo di mistero perché i dati dei battiti che vennero pubblicati in seguito, e che credo si trovino ancora su YouTube, sono palesemente incompatibili con le accelerazioni che Froome fece in quella salita. I battiti salgono appena, mentre attacca a 120 pedalate al minuto producendo uno sforzo massimale. Certamente sbagliati, ed è meglio così perché se non lo fossero, e se i battiti fossero giusti, l'unica risposta credibile sarebbe l'aiuto elettronico.
Caspita, che dimenticanza. Quello scatto va senz'altro citato tra le azioni più impressionanti.


Remco addict
Pantani the best
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Re: Qual'è stata la prestazione in montagna che più vi ha impressionato?

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Lampiao ha scritto: lunedì 8 gennaio 2024, 11:56
Pantani the best ha scritto: domenica 7 gennaio 2024, 16:22 Poi una volta forato poco prima dell'inizio dell'ultima salita verso Les Deux Alpes quando il ritardo grazie al contributo di Serrano(Dio benedica i Kelme e la condotta di Escartin di quel giorno) e lo stesso Massi nel tratti di falsopiano aveva superato i 3 minuti(dopo che invece in discesa era pericolosamente sceso a 2 minuti dei quasi 3 conquistati in vetta al Galibier), semplicemente il tedesco ormai totalmente sfiduciato entrò in quel cortocircuito mentale accennato anche ieri inerente alla discussione su Hautacam 2000.
Il distacco in discesa era diminuito principalmente perchè Pantani ebbe problemi con la mantellina e dovette a un certo punto fermarsi, sistemarla e ripartire. Senza quell'inconveniente avrebbe fatto più o meno gli stessi tempi
In cima al Galibier aveva 2'49 di vantaggio sul gruppo Ullrich, nel tratto dove iniziò il lungo falsopiano del Lautaret il vantaggio scese a 2'04.
45 secondi non si spiegano solo con quel breve stop per aggiustarsi la mantellina(cosa per dire che nel gruppo Ullrich fece pure Julich che a momenti si andava pure a schiantare contro un camper). No, quel vantaggio scese parecchio perché prima che rientrassero Escartin, Massi e Serrano, solo Pantani dei 3 fuggitivi collaborò, Jimenez sostanzialmente non gli diede mai un cambio, idem Rinero, anche se il suo modus operandi di quest'ultimo era giustificato essendo compagno di Julich. Per questo il rientro del trio Escartin-Massi-Serrano fu una benedizione, considerando che nel lungo tratto di falsopiano che porta all'ascesa di Les Deux Alpes trovarsi da "solo" sarebbe stata una situazione controproducente a 360 gradi.


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Maìno della Spinetta
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Re: Qual'è stata la prestazione in montagna che più vi ha impressionato?

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bicycleran ha scritto: lunedì 8 gennaio 2024, 12:30
PassistaScalatore ha scritto: lunedì 8 gennaio 2024, 12:16 Vengono colpevolmente dimenticate, o almeno sottovalutate, la prima apparizione di Froome e la sua consacrazione, quindi:

- Froome, Vuelta, Pena Cabarga 2011
- Froome, Tour, Mont Ventoux 2013

Nella prima non interviene il valore assoluto, come certificato anche dal tempo di scalata che è lontano dal record, ma si parla di sensazioni e allora la sorpresa di vedere questo mezzo britannico mezzo kenyota, con l'altezza che per contrasto faceva risaltare la sua magrezza eccessiva, salire con quello stile di pedalata inedito; oltre alla spettacolarità dell'ascesa, con lui e Cobo che si sono sorpassati almeno tre o quattro volte quasi a farla sembrare più una gara di Moto GP che un'ascesa di ciclismo, fece una certa impressione.

Sul Ventoux invece ha concorso al mito la sopravvalutazione di Contador, che quell'anno era anche sottotono. Ma quel modo di condurre l'attacco e la rapidità di recupero, perché nel giro di un chilometro fece due frullate che schiantarono prima Contador e poi Quintana, che riuscì a riagganciarsi ma pagò nell'ultimo chilometro e si sentì male dopo la linea d'arrivo per lo sforzo fatto.
Sul Ventoux c'è anche un velo di mistero perché i dati dei battiti che vennero pubblicati in seguito, e che credo si trovino ancora su YouTube, sono palesemente incompatibili con le accelerazioni che Froome fece in quella salita. I battiti salgono appena, mentre attacca a 120 pedalate al minuto producendo uno sforzo massimale. Certamente sbagliati, ed è meglio così perché se non lo fossero, e se i battiti fossero giusti, l'unica risposta credibile sarebbe l'aiuto elettronico.
Caspita, che dimenticanza. Quello scatto va senz'altro citato tra le azioni più impressionanti.
Io non mi ero dimenticato della Froollata 2013, però rimase isolata e non mandò tutti nell'angolo come alla pietra di san Martino nel 2015. Fu impressionante la froollata in sé, ma l'ascesa nel complesso non la trovai terrificante


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