Noi e Israele: un caso di coscienza
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Ma infatti! L'ideologia sionista nasce proprio in quell'epoca e attinge a piene mani da quella degli stati coloniali di provenienza dei suoi fondatori , e Israele è ideologicamente rimasto fermo là. Un anacronismo di fine ottocento piantato nella modernità.bicycleran ha scritto: ↑giovedì 11 gennaio 2024, 18:52
Si tende a confondere liberalismo e democrazia.
Il liberalismo è una precondizione, necessaria ma non sufficiente, per le democrazie occidentali della seconda metà dell'900.
Israele mi ricorda per molti versi gli stati liberali del '800, in cui i pieni diritti non sono per tutti, e in cui vige una politica coloniale verso una nazione altra considerata inferiore.
Signori che tanto vi prodigate per Israele, vi dò una notizia: state sostenendo uno stato coloniale. Nel 2024.
Almeno non spacciatevi per democratici.
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Boh. A me sembra che molti vogliano spaccare in quattro la pellicina del dito e non si voglia guardare la luna. Come risposta ad un efferato (disumano, osceno, schifoso, vomitevole .......... portato da persone che considerano le donne bianche poco meno di puttane) attacco si sta applicando la rappresaglia/vendetta in un rapporto (per ora) di circa venti a uno. Per analogia, a vendetta della Shoah dovrebbero essere uccisi centoventi milioni di tedeschi.
La Legge del Taglione, in confronto, è un faro di civiltà.
La Legge del Taglione, in confronto, è un faro di civiltà.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Per me non è un apartheidbicycleran ha scritto: ↑giovedì 11 gennaio 2024, 14:32Ok, però ti ho postato anche un'altra fonte. Non ti sei convinto dell'apartheid? Puoi smentire i signoli punti?Winter ha scritto: ↑giovedì 11 gennaio 2024, 13:11 Appunto il 7 ottobre non c è nulla come ho scritto io
Han commentato il 12..
Nel mentre han scritto sui bombardamenti israeliani (successivi)
Dopo che avevano ricevuto critiche..5 giorni dopo esistevano anche quei morti
In Israele vivono 2 ml di arabi
Nei paesi musulmani quanti?
Altrimenti, quali fonti ritieni attendibili?
Nei paesi musulmani vinvono tanti arabi
È completamente differente da quello che avveniva in sudafrica
Nello stato di Israele i palestinesi son uguali agli ebrei? No
Son 100 anni di odio , di due popoli che vogliono la stessa cosa
Difficile che vengano trattati allo stesso modo
Vivono tanti arabi ma pochissimi ebrei
In tanti luoghi erano lì da duemila anni
Son sempre stati una minoranza
Mal visti dal resto della popolazione (che puntualmente li perseguitava)
Adesso non danno più fastidio non ci sono più
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
EsattamenteTrullo ha scritto: ↑giovedì 11 gennaio 2024, 15:06 Winter parlava di questo
https://it.wikipedia.org/wiki/Esodo_ebr ... aesi_arabi
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Modello ormai ampiamente in clamorosa crisi perché domina in lungo e largo un liberalismo finanziario non più mitigato da una parziale ridistribuzione.
È rimasto in piedi finché le briciole che cadevano dalla tavola erano grasse e abbondanti, finché la crescita economica e tecnologica si accompagnava ad una progressiva crescita del benessere diffuso e dello stato sociale.
Questo non accade da anni, è stata innestata la retromarcia.
Retromarcia vigorosa.
Con le attuali inette e indottrinate classi politiche non vedo all'orizzonte un'inversione di tendenza.
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Chiaro e evidente, bisognerebbe prenderne atto e trarre le dovute conseguenze senza stare troppo a disquisire se Israele è una democrazia o meno, come se essere una democrazia sia automaticamente una patente di civiltà.Slegar ha scritto: ↑giovedì 11 gennaio 2024, 20:29 Boh. A me sembra che molti vogliano spaccare in quattro la pellicina del dito e non si voglia guardare la luna. Come risposta ad un efferato (disumano, osceno, schifoso, vomitevole .......... portato da persone che considerano le donne bianche poco meno di puttane) attacco si sta applicando la rappresaglia/vendetta in un rapporto (per ora) di circa venti a uno. Per analogia, a vendetta della Shoah dovrebbero essere uccisi centoventi milioni di tedeschi.
La Legge del Taglione, in confronto, è un faro di civiltà.
È una democrazia che reagisce con metodi violentissimi e non tollerabili.
Ci sono stati non democratici assai meno violenti.
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Per rimanere in ambito sportivo, c'è chi ha già applicato il ban ad Israele, anche se in maniera molto ipocrita:
https://www.iihf.com/en/news/57497/isra ... ity_priori
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Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Il problema e' che non si esce dal mondo occodentale. Il vertice di hamas come la vecchia olp vuole il lusso occidentale piu che la palestina libera.galliano ha scritto: ↑giovedì 11 gennaio 2024, 21:49Modello ormai ampiamente in clamorosa crisi perché domina in lungo e largo un liberalismo finanziario non più mitigato da una parziale ridistribuzione.
È rimasto in piedi finché le briciole che cadevano dalla tavola erano grasse e abbondanti, finché la crescita economica e tecnologica si accompagnava ad una progressiva crescita del benessere diffuso e dello stato sociale.
Questo non accade da anni, è stata innestata la retromarcia.
Retromarcia vigorosa.
Con le attuali inette e indottrinate classi politiche non vedo all'orizzonte un'inversione di tendenza.
Esiste una propaganda occidentale ridicola e ipocrita ma l'alternativa non esiste e se esiste e' peggio.
Il crony capitalism l'abbiamo inventato noi e gli altri lo hanno perfettamente imitato.
Con il covid abbiamo sperimentato la forma piu' oscena di capitalismo corrotto.
Nessuna difesa. Ma gli altri sono politcamemte peggiori. Non vedo grandi idee politiche in arrivo dall'islam politico. Neanche mezza.
Nessuno vivrebbe sotto la vecchia olp, figurarsi sotto hamas.
Israele e' uno stato militarizzato non e' la democrazia moderna di montesquieu.
Si tratta di fare una scelta basata sull'utilitarismo.
Utilitarismo che non e' liberalismo, e' un'altra cosa che sta paradossalmemte erodendo l'occidente.
Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
galliano ha scritto: ↑giovedì 11 gennaio 2024, 21:49Modello ormai ampiamente in clamorosa crisi perché domina in lungo e largo un liberalismo finanziario non più mitigato da una parziale ridistribuzione.
È rimasto in piedi finché le briciole che cadevano dalla tavola erano grasse e abbondanti, finché la crescita economica e tecnologica si accompagnava ad una progressiva crescita del benessere diffuso e dello stato sociale.
Questo non accade da anni, è stata innestata la retromarcia.
Retromarcia vigorosa.
Con le attuali inette e indottrinate classi politiche non vedo all'orizzonte un'inversione di tendenza.
Ragionamento che fa a pugni con la matematica, la materia scolastica più nemica in assoluto dell'ideologia (una delle catastrofi italiane degli ultimi 100 anni è stata la riforma scolastica di quel fascistone chiamato Gentile, che con il suo considerare le materie scientifiche inferiori ha prodotto l'ignoranza italiana cronica in questo campo).
Tutti gli indici relativi alla povertà mondiale sono in forte calo e negli ultimi anni il calo è addirittura divenuto sempre più marcato, grazie soprattutto all'apertura al libero mercato di paesi prima in condizioni disperate e molto popolosi soprattutto del sudest asiatico quali Cina, Vietnam ed altri.
Certo ci sono ancora moltissime sfide da affrontare: dalla sostenibilità climatica anzitutto ma anche a condizioni di lavoro che siano giuste ed umane, ad un welfare che sia per tutti.
Ma come mi disse una volta un uomo saggio "noi abbiamo i difetti delle nostre virtù". Dobbiamo lavorare sui difetti senza buttare a mare le virtù.
Il libero mercato e il capitalismo sono una virtù, che ha anche molti, moltissimi difetti.
Lavoriamo su quelli, con una vera mentalità che sia veramente progressista e non regressista (ovvero pensando di rispolverare vetusti concetti che hanno relegato certe parti del mondo alla fame per anni).
#stand for Ukraine ! https://standforukraine.com/
#with NATO, with Ukraine. Fuck Putin
#Gaza is not hamas! Stand for Gaza!
#Jin, jiyan, azadi
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
l'ipocrisia occidentale è ridicola. non puoi farti esportatore di democrazia e proteggere i sauditi, è chiaro.
ma anche qui non c'è alternativa all'ipocrisia.
la democrazia turca in quell'esperimento politico chiamato ue.
israele sconta il fatto di essere una zona di confine in cui finisce il controllo ad est americano, è una zona di frizione est ovest e le popolazioni civili di entrambe le parti in lotta scontano questo.
c'è l'apartheid in israele. e allora?
può essere superato solamente in nome della religione laica del liberalismo non certo con l'applicazione di un islam politico che attua forme di razzismo schietto (lo schiavismo) all'interno.
questo razzismo viene tollerato dalla sx occidentale in nome non so di che ma appena si nomina l'apartheid tutti scattano in piedi, oddio che schifo l'apartheid.
e come lo superi l'apartheid? con che dottrina (ideologia!) politica?
ma anche qui non c'è alternativa all'ipocrisia.
la democrazia turca in quell'esperimento politico chiamato ue.
israele sconta il fatto di essere una zona di confine in cui finisce il controllo ad est americano, è una zona di frizione est ovest e le popolazioni civili di entrambe le parti in lotta scontano questo.
c'è l'apartheid in israele. e allora?
può essere superato solamente in nome della religione laica del liberalismo non certo con l'applicazione di un islam politico che attua forme di razzismo schietto (lo schiavismo) all'interno.
questo razzismo viene tollerato dalla sx occidentale in nome non so di che ma appena si nomina l'apartheid tutti scattano in piedi, oddio che schifo l'apartheid.
e come lo superi l'apartheid? con che dottrina (ideologia!) politica?
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Gli estremisti islamici e i loro metodi terroristici sono una conseguenza dell'occupazione, non nascono dal nulla. La segregazione c'era anche con Fatah. Si supera facendo pressione su Israele e i suoi sponsor affinché rispettino il diritto internazionale. Il processo all'Aia può essere un momento importante.castelli ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 9:37 l'ipocrisia occidentale è ridicola. non puoi farti esportatore di democrazia e proteggere i sauditi, è chiaro.
ma anche qui non c'è alternativa all'ipocrisia.
la democrazia turca in quell'esperimento politico chiamato ue.
israele sconta il fatto di essere una zona di confine in cui finisce il controllo ad est americano, è una zona di frizione est ovest e le popolazioni civili di entrambe le parti in lotta scontano questo.
c'è l'apartheid in israele. e allora?
può essere superato solamente in nome della religione laica del liberalismo non certo con l'applicazione di un islam politico che attua forme di razzismo schietto (lo schiavismo) all'interno.
questo razzismo viene tollerato dalla sx occidentale in nome non so di che ma appena si nomina l'apartheid tutti scattano in piedi, oddio che schifo l'apartheid.
e come lo superi l'apartheid? con che dottrina (ideologia!) politica?
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
A parte che dare dell'ignorante agli altri senza nemmeno conoscerne competenze e titoli di studio è un po' avventato, non basta leggere un grafico per spiegare cosa sta succedendo negli ultimi 20 anni.Tour de Berghem ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 9:33
Ragionamento che fa a pugni con la matematica, la materia scolastica più nemica in assoluto dell'ideologia (una delle catastrofi italiane degli ultimi 100 anni è stata la riforma scolastica di quel fascistone chiamato Gentile, che con il suo considerare le materie scientifiche inferiori ha prodotto l'ignoranza italiana cronica in questo campo).
Tutti gli indici relativi alla povertà mondiale sono in forte calo e negli ultimi anni il calo è addirittura divenuto sempre più marcato, grazie soprattutto all'apertura al libero mercato di paesi prima in condizioni disperate e molto popolosi soprattutto del sudest asiatico quali Cina, Vietnam ed altri.
Certo ci sono ancora moltissime sfide da affrontare: dalla sostenibilità climatica anzitutto ma anche a condizioni di lavoro che siano giuste ed umane, ad un welfare che sia per tutti.
Che l'indice complessivo di povertà sia calato è ovvio, ci mancherebbe pure che fossimo fermi all'epoca degli schiavi.
Tu citi giustamente Cina, Vietnam, ecc. che infatti sono proprio loro a dare il contributo maggiore negli ultimi decenni.
Però fai finta di non vedere che il modello di libero mercato alla cinese è ben diverso da quello che spadroneggia in occidente.
Può piacere o non piacere, ma non sono assolutamente la stessa cosa.
Con le dovute cautele a me pare che il freno posto da Xi Jinping al predominio dei grandi gruppi privati sia un'ottima notizia per la Cina, ovvio che dietro ci sia anche l'obiettivo di limitarne l'influenza politica, ma allo stesso tempo è funzionale ad una crescita dell'economia che coinvolga la gran parte della popolazione e non a discapito della popolazione.
So che non piacerà a molti, e a Castelli in particolare, ma esiste già un'alternativa al modello di liberalismo anglosassone basato ormai sul predominio della finanza, e l'alternativa non arriva certo dagli arabi ma è quella cinese, con lo stato che corregge e incanala nel giusto alveo.
In passato ero scettico ma ultimamente ho cambiato idea.
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
In Iran menano le donne a capo scoperto per colpa di quale occupazione?bicycleran ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 10:17Gli estremisti islamici e i loro metodi terroristici sono una conseguenza dell'occupazione, non nascono dal nulla. La segregazione c'era anche con Fatah. Si supera facendo pressione su Israele e i suoi sponsor affinché rispettino il diritto internazionale. Il processo all'Aia può essere un momento importante.castelli ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 9:37 l'ipocrisia occidentale è ridicola. non puoi farti esportatore di democrazia e proteggere i sauditi, è chiaro.
ma anche qui non c'è alternativa all'ipocrisia.
la democrazia turca in quell'esperimento politico chiamato ue.
israele sconta il fatto di essere una zona di confine in cui finisce il controllo ad est americano, è una zona di frizione est ovest e le popolazioni civili di entrambe le parti in lotta scontano questo.
c'è l'apartheid in israele. e allora?
può essere superato solamente in nome della religione laica del liberalismo non certo con l'applicazione di un islam politico che attua forme di razzismo schietto (lo schiavismo) all'interno.
questo razzismo viene tollerato dalla sx occidentale in nome non so di che ma appena si nomina l'apartheid tutti scattano in piedi, oddio che schifo l'apartheid.
e come lo superi l'apartheid? con che dottrina (ideologia!) politica?
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Nessunajumbo ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 10:27In Iran menano le donne a capo scoperto per colpa di quale occupazione?bicycleran ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 10:17Gli estremisti islamici e i loro metodi terroristici sono una conseguenza dell'occupazione, non nascono dal nulla. La segregazione c'era anche con Fatah. Si supera facendo pressione su Israele e i suoi sponsor affinché rispettino il diritto internazionale. Il processo all'Aia può essere un momento importante.castelli ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 9:37 l'ipocrisia occidentale è ridicola. non puoi farti esportatore di democrazia e proteggere i sauditi, è chiaro.
ma anche qui non c'è alternativa all'ipocrisia.
la democrazia turca in quell'esperimento politico chiamato ue.
israele sconta il fatto di essere una zona di confine in cui finisce il controllo ad est americano, è una zona di frizione est ovest e le popolazioni civili di entrambe le parti in lotta scontano questo.
c'è l'apartheid in israele. e allora?
può essere superato solamente in nome della religione laica del liberalismo non certo con l'applicazione di un islam politico che attua forme di razzismo schietto (lo schiavismo) all'interno.
questo razzismo viene tollerato dalla sx occidentale in nome non so di che ma appena si nomina l'apartheid tutti scattano in piedi, oddio che schifo l'apartheid.
e come lo superi l'apartheid? con che dottrina (ideologia!) politica?
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
LOL la radicalizzazione dell'Iran è stato uno dei 'capolavori' di politica estera degli Stati Uniti durante la guerra freddajumbo ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 10:27In Iran menano le donne a capo scoperto per colpa di quale occupazione?bicycleran ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 10:17Gli estremisti islamici e i loro metodi terroristici sono una conseguenza dell'occupazione, non nascono dal nulla. La segregazione c'era anche con Fatah. Si supera facendo pressione su Israele e i suoi sponsor affinché rispettino il diritto internazionale. Il processo all'Aia può essere un momento importante.castelli ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 9:37 l'ipocrisia occidentale è ridicola. non puoi farti esportatore di democrazia e proteggere i sauditi, è chiaro.
ma anche qui non c'è alternativa all'ipocrisia.
la democrazia turca in quell'esperimento politico chiamato ue.
israele sconta il fatto di essere una zona di confine in cui finisce il controllo ad est americano, è una zona di frizione est ovest e le popolazioni civili di entrambe le parti in lotta scontano questo.
c'è l'apartheid in israele. e allora?
può essere superato solamente in nome della religione laica del liberalismo non certo con l'applicazione di un islam politico che attua forme di razzismo schietto (lo schiavismo) all'interno.
questo razzismo viene tollerato dalla sx occidentale in nome non so di che ma appena si nomina l'apartheid tutti scattano in piedi, oddio che schifo l'apartheid.
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"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
I cinesi hanno copiato un modello europeo (marxista) che e' una degenerazione del liberalismo. Una deriva inevitabile del liberalismo direbbe augusto del noce.galliano ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 10:19A parte che dare dell'ignorante agli altri senza nemmeno conoscerne competenze e titoli di studio è un po' avventato, non basta leggere un grafico per spiegare cosa sta succedendo negli ultimi 20 anni.Tour de Berghem ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 9:33
Ragionamento che fa a pugni con la matematica, la materia scolastica più nemica in assoluto dell'ideologia (una delle catastrofi italiane degli ultimi 100 anni è stata la riforma scolastica di quel fascistone chiamato Gentile, che con il suo considerare le materie scientifiche inferiori ha prodotto l'ignoranza italiana cronica in questo campo).
Tutti gli indici relativi alla povertà mondiale sono in forte calo e negli ultimi anni il calo è addirittura divenuto sempre più marcato, grazie soprattutto all'apertura al libero mercato di paesi prima in condizioni disperate e molto popolosi soprattutto del sudest asiatico quali Cina, Vietnam ed altri.
Certo ci sono ancora moltissime sfide da affrontare: dalla sostenibilità climatica anzitutto ma anche a condizioni di lavoro che siano giuste ed umane, ad un welfare che sia per tutti.
Che l'indice complessivo di povertà sia calato è ovvio, ci mancherebbe pure che fossimo fermi all'epoca degli schiavi.
Tu citi giustamente Cina, Vietnam, ecc. che infatti sono proprio loro a dare il contributo maggiore negli ultimi decenni.
Però fai finta di non vedere che il modello di libero mercato alla cinese è ben diverso da quello che spadroneggia in occidente.
Può piacere o non piacere, ma non sono assolutamente la stessa cosa.
Con le dovute cautele a me pare che il freno posto da Xi Jinping al predominio dei grandi gruppi privati sia un'ottima notizia per la Cina, ovvio che dietro ci sia anche l'obiettivo di limitarne l'influenza politica, ma allo stesso tempo è funzionale ad una crescita dell'economia che coinvolga la gran parte della popolazione e non a discapito della popolazione.
So che non piacerà a molti, e a Castelli in particolare, ma esiste già un'alternativa al modello di liberalismo anglosassone basato ormai sul predominio della finanza, e l'alternativa non arriva certo dagli arabi ma è quella cinese, con lo stato che corregge e incanala nel giusto alveo.
In passato ero scettico ma ultimamente ho cambiato idea.
Non hanno inventato nulla. E' uno stato totalitario verticistico in cui la razionalita' del partito unico detta legge.
I corpi intermedi saltano, niente liberta' di parola, a rimorchio occidentale per il resto.
Dubito che la tecnologia cinese possa svilupparsi con la razionalita' del partito. E' la teoria popperiana della scoperta scientifica, niente liberta' di parola niente progresso.
Per quanto io dubiti del progresso trovo questa teoria fino ad lra non falsificata.
Sono in tanti i cinesi. Buin mercato interno.
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Storia lunga. Lo scià fu cacciato a furor di popolo per l'occidentalizzazione forzata del paese e perché ostentava sfarzo mentre il popolo moriva di fame e perché torturava gli oppositori politici.Subsonico ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 11:00LOL la radicalizzazione dell'Iran è stato uno dei 'capolavori' di politica estera degli Stati Uniti durante la guerra freddajumbo ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 10:27In Iran menano le donne a capo scoperto per colpa di quale occupazione?bicycleran ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 10:17
Gli estremisti islamici e i loro metodi terroristici sono una conseguenza dell'occupazione, non nascono dal nulla. La segregazione c'era anche con Fatah. Si supera facendo pressione su Israele e i suoi sponsor affinché rispettino il diritto internazionale. Il processo all'Aia può essere un momento importante.
Non tutti i rivoluzionari erano islamisti, anzi, ma gli uomini di Khomeini sono prevalsi e hanno fatto piazza pulita degli altri.
La guerra per procura di Saddam ha rafforzato il regime.
E oggi le sanzioni hanno un effetto analogo.
Questo però non può e non deve deresponsabilizzare i mullah.
In questi giorni sto leggendo il libro di Alessa Piperno, vicenda allucinante.
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Hanno sottovalutato khomeini. Hanno perso piu' che in vietnam. E' la grande sconfitta strategica occidentale.Subsonico ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 11:00LOL la radicalizzazione dell'Iran è stato uno dei 'capolavori' di politica estera degli Stati Uniti durante la guerra freddajumbo ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 10:27In Iran menano le donne a capo scoperto per colpa di quale occupazione?bicycleran ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 10:17
Gli estremisti islamici e i loro metodi terroristici sono una conseguenza dell'occupazione, non nascono dal nulla. La segregazione c'era anche con Fatah. Si supera facendo pressione su Israele e i suoi sponsor affinché rispettino il diritto internazionale. Il processo all'Aia può essere un momento importante.
In generale gli islamici non sono assogettabili culturalmente all'occidente non li avranno mai perche' il polmone metafisico islamico tiene in vita la parte rurale e nelle citta' conservatrice di quei paesi.
Non li avranno mai democraticamente.
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Storia lunga, infatti. Prima ancora c'era Mossadeq, abbattuto da britannici e americani con un colpo di stato perché voleva nazionalizzare le risorse del paese. Spazzando Mossadeq credevano che avrebbero avuto il controllo del paese, invece avevano aperto la strada agli Ayatollah.bicycleran ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 11:13Storia lunga. Lo scià fu cacciato a furor di popolo per l'occidentalizzazione forzata del paese e perché ostentava sfarzo mentre il popolo moriva di fame e perché torturava gli oppositori politici.
Non tutti i rivoluzionari erano islamisti, anzi, ma gli uomini di Khomeini sono prevalsi e hanno fatto piazza pulita degli altri.
La guerra per procura di Saddam ha rafforzato il regime.
E oggi le sanzioni hanno un effetto analogo.
Questo però non può e non deve deresponsabilizzare i mullah.
In questi giorni sto leggendo il libro di Alessa Piperno, vicenda allucinante.
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"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Letto e condiviso l'editoriale di Marco, secondo me la questione è un'altra: lo sport c'entra con i fatti ad esso esterni?
No, io credo.
Ero contrario all'esclusione di atleti russi e bielorussi dalle competizioni, non condivido questo embargo.
Per una ragione chiara: buttare fuori dallo sport nazioni e squadre ad esse legate a causa di crimini contro l'umanità è una piccola riduzione di libertà, di quell libertà che ci dovrebbe dare lo sport, in questo caso (e che non significa far quel che si vuole,men che meno annientare civili, ovvio).
Buon anno ciclistico (e non)!
Francesco
No, io credo.
Ero contrario all'esclusione di atleti russi e bielorussi dalle competizioni, non condivido questo embargo.
Per una ragione chiara: buttare fuori dallo sport nazioni e squadre ad esse legate a causa di crimini contro l'umanità è una piccola riduzione di libertà, di quell libertà che ci dovrebbe dare lo sport, in questo caso (e che non significa far quel che si vuole,men che meno annientare civili, ovvio).
Buon anno ciclistico (e non)!
Francesco
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Qua però stiamo a casa di Grassi.
Che ha un problema di coscienza (suo) e così ha deciso.
Non penso costi molto adeguarsi, però attendiamo il decreto attuativo.
Nel forum si potrà nominare quella squadra la?
O atleti de quella nazione o di religione icchese?
Dovremo usare perifrasi?
Alias?
Attendiamo disposizioni che il tur donander è imminente.
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Tra l'altro il Belgio è un'invenzioni dei cari amici britannici per avere un porto sicuro in continente: Anversa. Prima il Belgio faceva parte dei Paesi Bassi sotto il re d'Olanda. Leopoldo fu scelto a caso fra i vari dignitari della zona...vabbehaitutaki1 ha scritto: ↑giovedì 11 gennaio 2024, 18:57Vicenda che ha origine a fine '800, e nella storia coloniale di massacri è pieno , US inclusi
che come vittime civili dopo i nativi hanno sul groppo anche Hiroshima e Nagasaki
fino ai bambini iracheni
https://www.thenationalnews.com/world/2 ... el-at-icj/
Pensa che in Congo , non in zaire, l' ENI ha avviato di fatto una partnership , ovviamente triangolata,
con ... Lukoil
pecunia non olet
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Mah... Che i mali del mondo attuale vedano la genesi per errori macroscopici fatti in precedenza dall' Occidente, mi pare sia stato provato e riprovato dalla storia. Cosa cianciamo di democrazia, modello occidentale ecc. ecc., quando dall' Iran all' Afghanistan, dall' Africa al Medio Oriente tutto nasce da scelte dissennate fatte in nome del profitto che hanno sortito alla lunga la nascita di conflitti insanabili, teocrazie folli e instabilità ormai cronica in quasi ogni parte dell' orbe terracqueo?
Ci meritiamo tutto quello che succede e nessuno, dico nessuno, può ergersi a paladino di qualcosa quando in precedenza ha contribuito a generare caos.
Ci meritiamo tutto quello che succede e nessuno, dico nessuno, può ergersi a paladino di qualcosa quando in precedenza ha contribuito a generare caos.
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Ecco ,la seconda che hai detto.
Condivido in pieno il post di Gianbatbu. L'origine di troppi problemi è il colonialismo . Chi combina guai non può insegnare nulla .
Condivido in pieno il post di Gianbatbu. L'origine di troppi problemi è il colonialismo . Chi combina guai non può insegnare nulla .
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Comunque se si fosse davvero configurata la situazione invocata da Marco, la vicenda del velocista Mikhail Yakovlev avrebbe assunto tratti veramente grotteschi: dopo aver rinunciato al passaporto russo per poter continuare a gareggiare ai massimi livelli internazionale, si sarebbe visto chiudere le porte in faccia anche con Israele.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
San Marino o Andorra non gli avrebbero creato alcun problema.Abruzzese ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 18:54 Comunque se si fosse davvero configurata la situazione invocata da Marco, la vicenda del velocista Mikhail Yakovlev avrebbe assunto tratti veramente grotteschi: dopo aver rinunciato al passaporto russo per poter continuare a gareggiare ai massimi livelli internazionale, si sarebbe visto chiudere le porte in faccia anche con Israele.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Poteva chiedere consiglio ad Andrei Tchmilnino58 ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 20:00San Marino o Andorra non gli avrebbero creato alcun problema.Abruzzese ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 18:54 Comunque se si fosse davvero configurata la situazione invocata da Marco, la vicenda del velocista Mikhail Yakovlev avrebbe assunto tratti veramente grotteschi: dopo aver rinunciato al passaporto russo per poter continuare a gareggiare ai massimi livelli internazionale, si sarebbe visto chiudere le porte in faccia anche con Israele.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
[*]
Se dimentico qualcosa me aggiornate.
Che se non cereno i colonialisti potevamo ancora ballà intorno al foco, se manitù ce toglieva le spirochete recitando il mantra, porcodd**o
Giusto n'attimo de penicillina, cappella sistina, macchine che danno il caffè.giorgio ricci ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 17:32 Ecco ,la seconda che hai detto.
Condivido in pieno il post di Gianbatbu. L'origine di troppi problemi è il colonialismo . Chi combina guai non può insegnare nulla .
Se dimentico qualcosa me aggiornate.
Che se non cereno i colonialisti potevamo ancora ballà intorno al foco, se manitù ce toglieva le spirochete recitando il mantra, porcodd**o
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Come si suol dire hanno fatto anche cose buone.
nemecsek, seriamente, secondo te, Toro Seduto preferiva avere la penicillina (se l'avessero inventata qualche decennio prima) oppure era più contento di starsene a cacciare bisonti senza che gli venissero a rompere le palle?
Chiedo così per sapere.
nemecsek, seriamente, secondo te, Toro Seduto preferiva avere la penicillina (se l'avessero inventata qualche decennio prima) oppure era più contento di starsene a cacciare bisonti senza che gli venissero a rompere le palle?
Chiedo così per sapere.
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
han fatto le cose buone
chiedi alla moglie di Toro Seduto, quella che viveva al freddo, le malattie le facevano uscire la merda dal culo, schiaffoni se non aveva voglia di ficcare, per parlare di una privilegiata
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Eeh niente, solo chi ha inventato la penicillina e dipinto la cappella Sistina può sapere quali sono le VERE cose buone.
Gli altri non sanno una minchia di quali siano le cose buone per LORO, deve spiegarglielo qualcun'altro. Pazienza se per spiegarglielo ne mandiamo al creatore un buon numero.
Forse ho capito male, per migliorare (??) la condizione della moglie di Toro Seduto e per inventare la penicillina (le cose BUONE) bisogna per forza passare per uno o più stermini? Un lieve effetto collaterale, un piccolo sacrificio necessario per continuare nel luminoso cammino di progresso.
Mi sa che non ti rendi conto delle implicazioni di quel che dici.
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Mi sa invece che è proprio il contrario.galliano ha scritto: ↑sabato 13 gennaio 2024, 0:10Eeh niente, solo chi ha inventato la penicillina e dipinto la cappella Sistina può sapere quali sono le VERE cose buone.
Gli altri non sanno una minchia di quali siano le cose buone per LORO, deve spiegarglielo qualcun'altro. Pazienza se per spiegarglielo ne mandiamo al creatore un buon numero.
Forse ho capito male, per migliorare (??) la condizione della moglie di Toro Seduto e per inventare la penicillina (le cose BUONE) bisogna per forza passare per uno o più stermini? Un lieve effetto collaterale, un piccolo sacrificio necessario per continuare nel luminoso cammino di progresso.
Mi sa che non ti rendi conto delle implicazioni di quel che dici.
Meglio brocco che Di Rocco: Cicloweb forever!!
- barrylyndon
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Beh ...senza la tratta degli schiavi non avremmo potuto ammirare Michael Jordan..
Il fatto e' che eticamente abbiamo poche lezioni che possiamo permetterci di impartire.. Noi occidentali, intendo.
Tutto il "bene" che abbiamo fatto lo abbiamo fatto non mossi di certo dalla voglia di liberare o di educare o di civilzzare...ma solo per soldi ed espansionismo..
Il fatto e' che eticamente abbiamo poche lezioni che possiamo permetterci di impartire.. Noi occidentali, intendo.
Tutto il "bene" che abbiamo fatto lo abbiamo fatto non mossi di certo dalla voglia di liberare o di educare o di civilzzare...ma solo per soldi ed espansionismo..
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Appropiazione spartizione produzione.
Ti appropri di uno spazio nemico. Gli indiani sono il nemico degli inglesi esattamente come probabilmente non tutti gli indigeni nordafricani erano favorevoli alla conquista islamica e indietro col ragionamento ai romani e giu' fino ai greci della democratica polis.
Solo l'uomo occidentale ha una coscienza storica che gli permette di giudicare e condannarsi e assolversi.
Dai greci al dopoguerra italiano: non esiste nessuna costituzione italiana firmata da terracini che ti permette la liberta' di parola.
Nessun antifascismo metafisico trionfante e tradito.
Esiste una appropriazione di uno spazio da parte alleata che impone con la forza le proprie idee e spartisce il territorio itagliano con i suoi nuovi amici indigeni come il fascio aveva fatto in etiopia.
Nuovi amici indigeni che erano perolpiu' fasci.
Martinetti non lo era, mentre molti antifascisti erano vividamente fascisti sotto il dux.
E' sempre una questione di mezzi in primo luogo.
Ti appropri di uno spazio nemico. Gli indiani sono il nemico degli inglesi esattamente come probabilmente non tutti gli indigeni nordafricani erano favorevoli alla conquista islamica e indietro col ragionamento ai romani e giu' fino ai greci della democratica polis.
Solo l'uomo occidentale ha una coscienza storica che gli permette di giudicare e condannarsi e assolversi.
Dai greci al dopoguerra italiano: non esiste nessuna costituzione italiana firmata da terracini che ti permette la liberta' di parola.
Nessun antifascismo metafisico trionfante e tradito.
Esiste una appropriazione di uno spazio da parte alleata che impone con la forza le proprie idee e spartisce il territorio itagliano con i suoi nuovi amici indigeni come il fascio aveva fatto in etiopia.
Nuovi amici indigeni che erano perolpiu' fasci.
Martinetti non lo era, mentre molti antifascisti erano vividamente fascisti sotto il dux.
E' sempre una questione di mezzi in primo luogo.
Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Beh Galliano, però riconoscerai che c'è un nocciolo di verità. Se tu vedi uno che ha freddo e l'ammazzi, poi gli passa il freddo (o almeno possiamo ragionevolmente ipotizzarlo). Forse è andata così la "scoperta" dell'America. Si saranno detti: guarda quanto soffrono poverini. Ammazziamoli tutti così smettono di soffrire. Era un gesto umanitario.galliano ha scritto: ↑sabato 13 gennaio 2024, 0:10 Eeh niente, solo chi ha inventato la penicillina e dipinto la cappella Sistina può sapere quali sono le VERE cose buone.
Gli altri non sanno una minchia di quali siano le cose buone per LORO, deve spiegarglielo qualcun'altro. Pazienza se per spiegarglielo ne mandiamo al creatore un buon numero.
Forse ho capito male, per migliorare (??) la condizione della moglie di Toro Seduto e per inventare la penicillina (le cose BUONE) bisogna per forza passare per uno o più stermini? Un lieve effetto collaterale, un piccolo sacrificio necessario per continuare nel luminoso cammino di progresso.
Mi sa che non ti rendi conto delle implicazioni di quel che dici.
Del resto questa è una cosa, non saprei ritrovare la citazione, ma credimi che non me la invento, che suppergiù ha scritto da qualche parte anche Benedetto Croce, grande filosofo che solo la razza bianca avrebbe potuto esprimere.
- chinaski89
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
barrylyndon ha scritto: ↑sabato 13 gennaio 2024, 7:51 Il fatto e' che eticamente abbiamo poche lezioni che possiamo permetterci di impartire.. Noi occidentali, intendo.
Tutto il "bene" che abbiamo fatto lo abbiamo fatto non mossi di certo dalla voglia di liberare o di educare o di civilzzare...ma solo per soldi ed espansionismo..
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
In realtà quello che contraddistingue noi occidentali è la capacità di fare autocritica.
Chomsky è fortemente critico del modello sociale, e lo dice nelle università più famose, nei libri pubblicati dagli editori mainstream e negli editoriali dei giornali mainstream
Un Chomsky russo, cinese o iraniano nel migliore dei casi è in prigione
Chomsky è fortemente critico del modello sociale, e lo dice nelle università più famose, nei libri pubblicati dagli editori mainstream e negli editoriali dei giornali mainstream
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Secondo me è esattamente il contrario, l'occupazione è conseguenza, non causa, del terrorismo e dell'estremismobicycleran ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 10:17 Gli estremisti islamici e i loro metodi terroristici sono una conseguenza dell'occupazione,
Se gli arabi non hanno mai accettato la presenza dello stato israeliano e hanno cercato a più riprese di annientarlo, è normale che poi Israele abbia reagito in modo non proprio soft (ma penso che è quello che avrebbe fatto qualsiasi altro stato, se da Nizza fossero partite le stesse incursioni verso la riviera ligure oggi Nizza sarebbe nelle stesse condizioni di Gaza, e non parlo solo degli ultimi tre mesi)
Quanto al presunto genocidio basta vedere qualsiasi dato di fonte Onu sulla popolazione dei territori palestinesi (west bank e Gaza) la cui popolazione è aumentata negli anni in modo che ha pochi uguali nel resto del mondo (vedi per esempio qui https://en.wikipedia.org/wiki/Demograph ... e#Overview)
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Personalmente appoggio in tutto e per tutto Israele così come l'Ucraina e la NATO.
FC 2023: GP Indurain,Mont Ventoux,Ordiziako Klasika,Münsterland Giro,Lombardia
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Si parlava di islamismo. L'occupazione c'era anche ai tempi del laico Arafat. Hamas nasce con la prima intifada.Trullo ha scritto: ↑sabato 13 gennaio 2024, 17:43Secondo me è esattamente il contrario, l'occupazione è conseguenza, non causa, del terrorismo e dell'estremismobicycleran ha scritto: ↑venerdì 12 gennaio 2024, 10:17 Gli estremisti islamici e i loro metodi terroristici sono una conseguenza dell'occupazione,
Se gli arabi non hanno mai accettato la presenza dello stato israeliano e hanno cercato a più riprese di annientarlo, è normale che poi Israele abbia reagito in modo non proprio soft (ma penso che è quello che avrebbe fatto qualsiasi altro stato, se da Nizza fossero partite le stesse incursioni verso la riviera ligure oggi Nizza sarebbe nelle stesse condizioni di Gaza, e non parlo solo degli ultimi tre mesi)
Quanto al presunto genocidio basta vedere qualsiasi dato di fonte Onu sulla popolazione dei territori palestinesi (west bank e Gaza) la cui popolazione è aumentata negli anni in modo che ha pochi uguali nel resto del mondo (vedi per esempio qui https://en.wikipedia.org/wiki/Demograph ... e#Overview)
La fondazione di Israele è stata imposta ai palestinesi senza interpellarli, inoltre sono stati cacciati manu militari dalla loro case senza mai poter fare ritorno. È normale che non la accettassero.
Se collocassero uno stato palestinese in Lombardia come risarcimento dei crimini commessi da Israele, dubito che Tour de Berghem sarebbe contento.
L'argomento demografico è un classico dei negozionisti di qualsiasi genocidio. Di solito si spiega col differente tasso di fertilità e natalità. Anche in questo caso. Però se guardi tasso di mortalità e aspettativa di vita la musica cambia.
Remco addict
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Intanto, come segnalato nel thread della pista, prima medaglia israeliana con Yakovlev, bronzo nella Velocità.
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Mi sono reso conto che per tanti la vita non conta nulla
Ho avuto brutti presentimenti col greenpass, che mi ha fatto capire che bestie siamo .
Ho avute le prove , prima togliendo, poi uccidendo.
Bestie anche peggiori dei nostri avversari .
Ma vedete, anche io non sono me stesso, sapendo che tante persone sono ammazzate.
Ho da ottobre il vomito di tutto, e già lo avevo per essere stato escluso da tutto .
Poi vedo cosa fanno , quelli che mi hanno escluso...
Uccidere
Ho avuto brutti presentimenti col greenpass, che mi ha fatto capire che bestie siamo .
Ho avute le prove , prima togliendo, poi uccidendo.
Bestie anche peggiori dei nostri avversari .
Ma vedete, anche io non sono me stesso, sapendo che tante persone sono ammazzate.
Ho da ottobre il vomito di tutto, e già lo avevo per essere stato escluso da tutto .
Poi vedo cosa fanno , quelli che mi hanno escluso...
Uccidere
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
non molto tempo fa Cicloweb pubblicava un articolo intitolato: "Libertà per gli sportivi russi E DI OGNI BANDIERA"
Ora scrive, testuali parole, che gli atleti israeliani agli europei non ci dovrebbero stare.
E a me scappa molto da ridere.
Ora scrive, testuali parole, che gli atleti israeliani agli europei non ci dovrebbero stare.
E a me scappa molto da ridere.
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
bicycleran ha scritto: ↑sabato 13 gennaio 2024, 21:23 Però se guardi tasso di mortalità e aspettativa di vita la musica cambia.
Il tasso di mortalità della Cisgiordania e di Gaza è 3,4 e 2,9 (dati 2022) ogni 1000 abitanti
La Giordania è il paese vicino , senza gli israeliani è 3.6
Egitto l altro paese confinante , è 4,3
L aspettativa di vita è tra i 74 e i 75 anni
La Giordania ha la stessa aspettativa di vita
Egitto idem
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
certo! non sarebbe male dirlo, però, se si cambia idea. E per essere coerenti con le nuove idee, applicare l' "embargo informativo" (cit. Grassi) anche agli atleti russi. Altrimenti, come dicevo sopra, mi scappa da ridere.
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Tattica assai diversa quella di chi comanda in occidente, non ci vuole molto per capirla...Trullo ha scritto: ↑sabato 13 gennaio 2024, 17:37 In realtà quello che contraddistingue noi occidentali è la capacità di fare autocritica.
Chomsky è fortemente critico del modello sociale, e lo dice nelle università più famose, nei libri pubblicati dagli editori mainstream e negli editoriali dei giornali mainstream
Un Chomsky russo, cinese o iraniano nel migliore dei casi è in prigione
Chomsky certo che può parlare, pure migliaia se non milioni di altri possono lamentarsi, tanto poi non contano assolutamente una minchia.
Oh, abbiamo la Santanchè ministro e la von der leyen a capo della commissione e tu mi stai a raccontare la storiella che Chomsky può parlare liberamente.
Suvvia, siamo seri.