Più che altro essendoci pochissimi posti per l'Olimpiade, puntare tutto sulla MTB (anche se capisco bene che, ce ne fosse anche una sola di possibilità, potrebbe essere giusto rischiare) per i nostri rischia di diventare un gioco alla roulette russa, in quanto una scelta così drastica andrebbe presa solo se si hanno veramente buone possibilità di diventare uno dei 10-15 migliori biker al mondo e a ben vedere in questi ultimi 10-15 anni ci sono riusciti solamente Marco Aurelio Fontana e Luca Braidot (non cito Gerhard Kerschbaumer perché qui stiamo parlando di atleti potenzialmente di vertice anche nel ciclocross e, com'è noto, l'altoatesino nella sua carriera si è dedicato esclusivamente alla MTB. Ci sarebbe anche il gemello di Luca, ovvero Daniele, ma spesso è andato a corrente alternata e pure il già citato Colledani non è riuscito ancora ad esprimersi su livelli di continuità tali dal poter pensare di finire sempre tra i primi 15-20 in prove di Coppa del Mondo e via dicendo).held ha scritto: ↑domenica 7 gennaio 2024, 20:07Luca Braidot ha ottimi numeri e on mtb li ha dimostrati, nel suo caso dico, a malincuore, che ha fatto bene, ma i casi son tanti, io poi ammetto la mia ignoranza in materia, non sono molto informato, mi chiedo ad esempio, Dorigoni ha mollato completamente il cross? Prometteva davvero bene.Abruzzese ha scritto: ↑domenica 7 gennaio 2024, 16:22Purtroppo nel suo caso la scelta non ha pagato. Chi veramente ha racimolato grossi risultati in MTB sacrificando il ciclocross tra i nostri è stato Luca Braidot (e in parte Colledani).Ghost biker ha scritto: ↑domenica 7 gennaio 2024, 16:17 Bertolini ci ha già provato a lasciare il cross per l' MTB ma non gli è andata bene. Ha tentato di qualificarsi per le olimpiadi ma senza successo
Per quanto riguarda Dorigoni io purtroppo credo che sia prevalsa molta confusione in queste ultime annate, a cui non so se si siano unite altre questioni (l'aumento delle pressioni e dello stress a livello mentale). Sta di fatto che ad un certo punto Jakob, soprattutto dopo il podio sfiorato a Capodarco, sembrava poter fare ottime cose anche come stradista ma le cose purtroppo non sono andate come avrebbe sperato. Già per quello ha accantonato il ciclocross (non credo definitivamente ma in questo inverno sicuramente non l'abbiamo visto né credo lo vedremo). Anche per quanto riguarda la MTB, da ragazzino si dedicava al Cross Country, tanto da aver conquistato un titolo italiano anche lì mentre nelle ultime stagioni si è dedicato alle Marathon, riuscendo a vestire la maglia azzurra ma pure lì non arrivando ancora a livelli di eccellenza tali da rivaleggiare costantemente con i grandi specialisti in determinati appuntamenti. Il tempo ci sarebbe ancora, visto che ha ancora da compiere 26 anni ma l'importante è che sappia lui in primis per davvero ciò che vuole.