Noi e Israele: un caso di coscienza

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castelli
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Il punto 1 della carta olp.

E' una lotta per la sopravvivenza. Ora sono in campo opposti estremisti? Certo fino a che non c'e' accordo vero continuera' l'escalation.


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
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Ultimo km
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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A mio modo di vedere siamo alla resa dei conti su vari fronti.
Israele con i palestinesi,NATO e Russia sull'Ucraina,Cina e NATO su Taiwan e altre vicende come quella dello Yemen o della Guyana in Sudamerica.
È una terza guerra mondiale soft in cui i blocchi schierati sono chiarissimi vale a dire la democrazia occidentale da una parte e la dittatura orientale dall'altra.
Non vi sono vie di mezzo.
Fino a novembre questo status quo dovrebbe resistere.
Poi ci attende Donald "assalto al Congresso" Trump,l'aspirante dittatore degli USA.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Admin ha scritto: giovedì 11 gennaio 2024, 9:16 I social network boicottano questi contenuti, ma io voglio che più persone possibili leggano.

Perché Israele è ai Campionati Europei su pista?
https://www.cicloweb.it/news/2213495802 ... i-su-pista
Doppiopesismo sfacciato figlio dell'ipocrisia occidentale. Condivido in pieno l'articolo e l'iniziativa di imbargo informativo intrapresa.

Faccio notare un aspetto grottesco relativo agli ultimi europei: lo sprinter russo Mikhail Yakovlev per poter correre ha cambiato naziolalità, prendendo proprio la cittadinanza israeliana. E ha pure vinto un bronzo.


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Scattista
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 20:53
Doppiopesismo sfacciato figlio dell'ipocrisia occidentale.
sono assolutamente d'accordo. Doppiopesismo sfacciato.

Qualche mese fa 'libertà' per gli sportivi di ogni bandiera', visto che i cattivi sono gli amichetti. Ora, visto che i cattivi sono quelli che stanno sul cazzo, allora 'viva il ban agli atleti israeliani'

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jerrydrake
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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galliano ha scritto: domenica 14 gennaio 2024, 22:55
chinaski89 ha scritto: domenica 14 gennaio 2024, 16:27 Per carità del personaggio fantasy detto Dio, gli Usa fanno schifo e compiono crimini odiosi, ma per preferirgli Xi Jinping o un altro tipetto del genere ci vuole un bel coraggio.
Si ragiona sempre con gli schemi del passato, come se la Cina fosse ferma alla rivoluzione culturale o a Tienanmen.
Come se Xi Jinping invece che un grande statista fosse un Kim il Sung qualsiasi.
S'ignorano i grandi passi avanti fatti dalla Cina negli anni.
Da Deng sono cresciuti enormemente economicamente, sono convinto che stanno crescendo e cresceranno molto anche in altri campi.
Ero scettico anni fa, adesso se fossi un cinese, in prospettiva sarei molto più ottimista che se fossi un italiano. E non solo in termini di ruolo di grande potenza, ma soprattutto in termini di aspettativa di benessere.
Ah certo poi se ci fermiamo ad osservare solo i difetti o a discutere solo del partito unico ignorando tutto il resto allora mi pare assai poco utile.
Vedremo se mi sbaglierò.
Perché partito unico? Nel Parlamento USA ci sono 2 partiti, nell'Assemblea nazionale del popolo ci sono rappresentanti di 9 partiti.


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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jerrydrake ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 22:33
galliano ha scritto: domenica 14 gennaio 2024, 22:55
chinaski89 ha scritto: domenica 14 gennaio 2024, 16:27 Per carità del personaggio fantasy detto Dio, gli Usa fanno schifo e compiono crimini odiosi, ma per preferirgli Xi Jinping o un altro tipetto del genere ci vuole un bel coraggio.
Si ragiona sempre con gli schemi del passato, come se la Cina fosse ferma alla rivoluzione culturale o a Tienanmen.
Come se Xi Jinping invece che un grande statista fosse un Kim il Sung qualsiasi.
S'ignorano i grandi passi avanti fatti dalla Cina negli anni.
Da Deng sono cresciuti enormemente economicamente, sono convinto che stanno crescendo e cresceranno molto anche in altri campi.
Ero scettico anni fa, adesso se fossi un cinese, in prospettiva sarei molto più ottimista che se fossi un italiano. E non solo in termini di ruolo di grande potenza, ma soprattutto in termini di aspettativa di benessere.
Ah certo poi se ci fermiamo ad osservare solo i difetti o a discutere solo del partito unico ignorando tutto il resto allora mi pare assai poco utile.
Vedremo se mi sbaglierò.
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Non capisco se scherzi o...


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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galliano
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Perché dovrebbe scherzare?
È noto che nel partito comunista cinese ci sono correnti estremamente diverse.
Molto più diverse di quanto lo siano democratici e repubblicani.
O forza Italia e PD...


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Scattista ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 22:05
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 20:53
Doppiopesismo sfacciato figlio dell'ipocrisia occidentale.
sono assolutamente d'accordo. Doppiopesismo sfacciato.

Qualche mese fa 'libertà' per gli sportivi di ogni bandiera', visto che i cattivi sono gli amichetti. Ora, visto che i cattivi sono quelli che stanno sul cazzo, allora 'viva il ban agli atleti israeliani'

ipocrisia occidentale, hai detto bene
Beh, quantomeno ci sarebbe da riconoscere che se han messo al bando la russia, si dovrebbe fare altrettanto anche con Israele. Oppure, viceversa, evitare di bannare gli sportivi di qualsiasi bandiera. Sbaglio?


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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galliano ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 23:20 Perché dovrebbe scherzare?
È noto che nel partito comunista cinese ci sono correnti estremamente diverse.
Molto più diverse di quanto lo siano democratici e repubblicani.
O forza Italia e PD...
Ma dai su


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Ultimo km ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 20:39 A mio modo di vedere siamo alla resa dei conti su vari fronti.
Israele con i palestinesi,NATO e Russia sull'Ucraina,Cina e NATO su Taiwan e altre vicende come quella dello Yemen o della Guyana in Sudamerica.
È una terza guerra mondiale soft in cui i blocchi schierati sono chiarissimi vale a dire la democrazia occidentale da una parte e la dittatura orientale dall'altra.
Non vi sono vie di mezzo.
Fino a novembre questo status quo dovrebbe resistere.
Poi ci attende Donald "assalto al Congresso" Trump,l'aspirante dittatore degli USA.
Fare più danni di Biden la vedo ardua pure per Donald, e soprattutto non ha un figlio che fa affari "ucraini".


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 23:35
Scattista ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 22:05
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 20:53
Doppiopesismo sfacciato figlio dell'ipocrisia occidentale.
sono assolutamente d'accordo. Doppiopesismo sfacciato.

Qualche mese fa 'libertà' per gli sportivi di ogni bandiera', visto che i cattivi sono gli amichetti. Ora, visto che i cattivi sono quelli che stanno sul cazzo, allora 'viva il ban agli atleti israeliani'

ipocrisia occidentale, hai detto bene
Beh, quantomeno ci sarebbe da riconoscere che se han messo al bando la russia, si dovrebbe fare altrettanto anche con Israele. Oppure, viceversa, evitare di bannare gli sportivi di qualsiasi bandiera. Sbaglio?
esatto. Ci sarebbe quantomeno da riconoscere questo. Ma Cicloweb non l'ha fatto. Ha tranquillamente pubblicato un articolo in cui chiedeva la libertà per gli sportivi "di ogni bandiera", per poi qualche tempo dopo invocare il ban agli sportivi israeliani. Senza dire niente, sperando forse che ce ne fossimo dimenticati.
Per questo la cosa fa alzare le sopracciglia, perché da la netta impressione di una linea editoriale fortemente ideologizzata. E questo è molto triste. Una qualche spiegazione ci sarebbe stata molto bene: aver cambiato completamente linea senza dare nessuna spiegazione da l'impressione che per Cicloweb i morti civili in Ucraina contino meno di quelli in Palestina.


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jerrydrake
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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pietro ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 23:19
jerrydrake ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 22:33
galliano ha scritto: domenica 14 gennaio 2024, 22:55
Si ragiona sempre con gli schemi del passato, come se la Cina fosse ferma alla rivoluzione culturale o a Tienanmen.
Come se Xi Jinping invece che un grande statista fosse un Kim il Sung qualsiasi.
S'ignorano i grandi passi avanti fatti dalla Cina negli anni.
Da Deng sono cresciuti enormemente economicamente, sono convinto che stanno crescendo e cresceranno molto anche in altri campi.
Ero scettico anni fa, adesso se fossi un cinese, in prospettiva sarei molto più ottimista che se fossi un italiano. E non solo in termini di ruolo di grande potenza, ma soprattutto in termini di aspettativa di benessere.
Ah certo poi se ci fermiamo ad osservare solo i difetti o a discutere solo del partito unico ignorando tutto il resto allora mi pare assai poco utile.
Vedremo se mi sbaglierò.
Perché partito unico? Nel Parlamento USA ci sono 2 partiti, nell'Assemblea nazionale del popolo ci sono rappresentanti di 9 partiti.
Non capisco se scherzi o...
Ho citato un dato di fatto. Capisco possa stridere con la rappresentazione che ci viene fatta della Più Grande Democrazia del Mondo (basterebbero le basi di geografia per capire che sta da un'altra parte) e della Più Grande Dittatura del Mondo, ma i fatti sono quelli da me citati. Poi sono d'accordo che per parlare di Democrazia servirebbe altro e, aggiungo, anche per parlare di Comunismo. A me certi concetti sono chiari, ai media pare proprio di no.


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Abruzzese
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 20:53 Faccio notare un aspetto grottesco relativo agli ultimi europei: lo sprinter russo Mikhail Yakovlev per poter correre ha cambiato naziolalità, prendendo proprio la cittadinanza israeliana. E ha pure vinto un bronzo.
Una sola precisazione: Yakovlev non ha cominciato a gareggiare da israeliano da questi Europei, bensì dall'edizione precedente di Grenchen del febbraio 2023, quando ancora non si era verificato il deflagrare del conflitto. Giusto per dire che la sua "scelta di convenienza" nulla ha a che vedere con quel che è successo poi. Piuttosto, visto che non ne sono a conoscenza, mi chiedo se in Israele sia presente una cospicua presenza di persone proveniente da ex paesi sovietici, che hanno quindi scelto di trasferirsi lì e magari fungono anche da base per altri che un giorno vogliano prendere la cittadinanza. Dico questo perché agli Europei, nelle file israeliane, era presente anche Vladislav Loginov che pochi anni fa vinse a sorpresa il campionato nazionale su strada e che è nato in Ucraina (storia tutta particolare la sua, che ebbi modo di raccontare al tempo sulla mia pagina). Come pure ricordo che il povero Grabovksy si era trasferito a vivere lì dopo aver abbandonato l'attività e mi pare che pure lui avesse preso il passaporto israeliano.


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

Messaggio da leggere da chinaski89 »

pietro ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 23:56
galliano ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 23:20 Perché dovrebbe scherzare?
È noto che nel partito comunista cinese ci sono correnti estremamente diverse.
Molto più diverse di quanto lo siano democratici e repubblicani.
O forza Italia e PD...
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Ma dai su anche per me. Discussione impossibile


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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chinaski89 ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 8:54
pietro ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 23:56
galliano ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 23:20 Perché dovrebbe scherzare?
È noto che nel partito comunista cinese ci sono correnti estremamente diverse.
Molto più diverse di quanto lo siano democratici e repubblicani.
O forza Italia e PD...
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Ma dai su anche per me. Discussione impossibile
Sì, per quanti partiti possano esserci all'Assemblea Nazionale del Popolo chi decide è il Segretario di un solo partito tra questi; da noi, invece, i partiti al governo possono cambiare secondo i risultati delle elezioni ma, chiunque governi, a decidere cosa si fa e cosa no, è Washington.
In questo senso la discussione è proprio impossibile, nel senso che non c'è niente da discutere.
E' tutto scritto, catalogato.. (cit.da "quando sarai grande", Edoardo Bennato, album "Sono solo canzonette",1980)


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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chinaski89 ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 8:54
pietro ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 23:56
galliano ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 23:20 Perché dovrebbe scherzare?
È noto che nel partito comunista cinese ci sono correnti estremamente diverse.
Molto più diverse di quanto lo siano democratici e repubblicani.
O forza Italia e PD...
Ma dai su
Ma dai su anche per me. Discussione impossibile
Si può sicuramente dissentire dal punto di vista di Galliano, ma in tutta sincerità qualcuno di noi potrebbe affermare di conoscere a fondo l' attuale situazione politica cinese aldilà dei preconcetti che abbiamo da una vita?


pietro
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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jerrydrake ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 7:45
pietro ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 23:19
jerrydrake ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 22:33

Perché partito unico? Nel Parlamento USA ci sono 2 partiti, nell'Assemblea nazionale del popolo ci sono rappresentanti di 9 partiti.
Non capisco se scherzi o...
Ho citato un dato di fatto. Capisco possa stridere con la rappresentazione che ci viene fatta della Più Grande Democrazia del Mondo (basterebbero le basi di geografia per capire che sta da un'altra parte) e della Più Grande Dittatura del Mondo, ma i fatti sono quelli da me citati. Poi sono d'accordo che per parlare di Democrazia servirebbe altro e, aggiungo, anche per parlare di Comunismo. A me certi concetti sono chiari, ai media pare proprio di no.
A parte che, pur con tutti i problemi che ha, chiunque parla dell'India come della più grande democrazia del mondo, la Cina è la più grande dittatura del mondo. E negli ultimi anni lo è diventata ancora di più


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Gimbatbu ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 9:10
chinaski89 ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 8:54
pietro ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 23:56

Ma dai su
Ma dai su anche per me. Discussione impossibile
Si può sicuramente dissentire dal punto di vista di Galliano, ma in tutta sincerità qualcuno di noi potrebbe affermare di conoscere a fondo l' attuale situazione politica cinese aldilà dei preconcetti che abbiamo da una vita?
Guarda basterebbe la gestione dell' emergenza COVID per il ma dai su. Proprio solo quella senza considerare tutto il resto. Preconcetti un piffero. Comunque per chi preferisce quel modello si può sempre andarci a vivere no?


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Slegar
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

Messaggio da leggere da Slegar »

Abruzzese ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 7:58
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 20:53 Faccio notare un aspetto grottesco relativo agli ultimi europei: lo sprinter russo Mikhail Yakovlev per poter correre ha cambiato naziolalità, prendendo proprio la cittadinanza israeliana. E ha pure vinto un bronzo.
Una sola precisazione: Yakovlev non ha cominciato a gareggiare da israeliano da questi Europei, bensì dall'edizione precedente di Grenchen del febbraio 2023, quando ancora non si era verificato il deflagrare del conflitto. Giusto per dire che la sua "scelta di convenienza" nulla ha a che vedere con quel che è successo poi. Piuttosto, visto che non ne sono a conoscenza, mi chiedo se in Israele sia presente una cospicua presenza di persone proveniente da ex paesi sovietici, che hanno quindi scelto di trasferirsi lì e magari fungono anche da base per altri che un giorno vogliano prendere la cittadinanza. Dico questo perché agli Europei, nelle file israeliane, era presente anche Vladislav Loginov che pochi anni fa vinse a sorpresa il campionato nazionale su strada e che è nato in Ucraina (storia tutta particolare la sua, che ebbi modo di raccontare al tempo sulla mia pagina). Come pure ricordo che il povero Grabovksy si era trasferito a vivere lì dopo aver abbandonato l'attività e mi pare che pure lui avesse preso il passaporto israeliano.
Piccole precisazioni:
- la guerra Russia-Ucraina è iniziata nel febbraio 2022 (purtroppo alle atrocità ci si abitua in fretta e si perde la cognizione del tempo)
- Yakovlev ha gareggiato per la Russia fino agli europei di Grenchen 2021 e sotto l'egidia della Federazione Russa di Ciclismo ai mondiali di Roubaix del 2021
- Yakovlev ha iniziato a gareggiare con nazionalità israeliana dalla tappa di Palma di Maiorca della Champions League nel novembre del 2022 (non so se sia eleggibile per le olimpiadi di Parigi e se possa riuscire lo "scherzetto" che, secondo voci maligne, abbia in mente Arianna Fontana, ma qui siamo OT)
- sul fatto che in Israele ci siano molte persone provenienti dall'ex URSS, questo si deve alle aperture di Gorbaciov alla fine degli anni '80 del secolo scorso:
https://moked.it/blog/2022/08/31/michai ... sovietici/
https://www.cespi.it/it/eventi-attualit ... ti-sfide-7


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

Messaggio da leggere da castelli »

Il marxismo leninismo, ideologia che ispira il partito comunista cinese, non ha idea di quel che sia la democrazia per il semplice fatto che nell'ideologia non e' prevista la nozione di individuo, che e' figlia dello stato moderno europeo.

Percui conta la classe, il proletariato, che si impegna in parole povere attraverso la sua struttira a dire quello che e' giusto o sbagliato ma all'interno della cornice ideologico marxista leninista (con varie rivisitazioni: leggasi imitazione razionale del nemico capitalista).

Il lavoro e' al centro dell'iddologia cinese.

Le costituzioni liberali non hanno al centro il lavoro ma i diritti civili del cittadino.

E' l'abc.


Laacostituzione italiana non e' una costituzione liberale perche' ha al centro il lavoro e due perche' e' una costituzione che individua due nemici: casa savoia e il pnf.

Questa e premesse sarebbero impossibili in un paese liberale. Individuare un nemico significa loliticizzare la costituzione e individuare un nemico significa pensare in termini di gruppi organizzati e non in termini di individui.

L'italia e' rimasta sotto protezione anglo. E' stata una botta di culo che ci sia stata una costituzione materiale che non ha messo al centro il lavoro. Per quello l'italia e' un paese sviluppato.

Che la costituzione sia solo formale l ho capito veramente sotto il covis.

Non vale nulla se messa alla prova.


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

Messaggio da leggere da Trullo »

Scattista ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 6:54 da l'impressione che per Cicloweb i morti civili in Ucraina contino meno di quelli in Palestina.
e che i morti civili in Israele non contino nulla


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

Messaggio da leggere da jumbo »

Slegar ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 10:00
Abruzzese ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 7:58
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 20:53 Faccio notare un aspetto grottesco relativo agli ultimi europei: lo sprinter russo Mikhail Yakovlev per poter correre ha cambiato naziolalità, prendendo proprio la cittadinanza israeliana. E ha pure vinto un bronzo.
Una sola precisazione: Yakovlev non ha cominciato a gareggiare da israeliano da questi Europei, bensì dall'edizione precedente di Grenchen del febbraio 2023, quando ancora non si era verificato il deflagrare del conflitto. Giusto per dire che la sua "scelta di convenienza" nulla ha a che vedere con quel che è successo poi. Piuttosto, visto che non ne sono a conoscenza, mi chiedo se in Israele sia presente una cospicua presenza di persone proveniente da ex paesi sovietici, che hanno quindi scelto di trasferirsi lì e magari fungono anche da base per altri che un giorno vogliano prendere la cittadinanza. Dico questo perché agli Europei, nelle file israeliane, era presente anche Vladislav Loginov che pochi anni fa vinse a sorpresa il campionato nazionale su strada e che è nato in Ucraina (storia tutta particolare la sua, che ebbi modo di raccontare al tempo sulla mia pagina). Come pure ricordo che il povero Grabovksy si era trasferito a vivere lì dopo aver abbandonato l'attività e mi pare che pure lui avesse preso il passaporto israeliano.
Piccole precisazioni:
- la guerra Russia-Ucraina è iniziata nel febbraio 2022 (purtroppo alle atrocità ci si abitua in fretta e si perde la cognizione del tempo)
- Yakovlev ha gareggiato per la Russia fino agli europei di Grenchen 2021 e sotto l'egidia della Federazione Russa di Ciclismo ai mondiali di Roubaix del 2021
- Yakovlev ha iniziato a gareggiare con nazionalità israeliana dalla tappa di Palma di Maiorca della Champions League nel novembre del 2022 (non so se sia eleggibile per le olimpiadi di Parigi e se possa riuscire lo "scherzetto" che, secondo voci maligne, abbia in mente Arianna Fontana, ma qui siamo OT)
- sul fatto che in Israele ci siano molte persone provenienti dall'ex URSS, questo si deve alle aperture di Gorbaciov alla fine degli anni '80 del secolo scorso:
https://moked.it/blog/2022/08/31/michai ... sovietici/
https://www.cespi.it/it/eventi-attualit ... ti-sfide-7
La base inoltre è la storica presenza di comunità ebraiche nell'Europa Orientale, che risale al tempo dei Kazari (evitiamo ironie sul nome...) un migliaio di anni fa.
D'altra parte la maggior parte delle vittime dell'Olocausto viveva in Europa Orientale.


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Trullo
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

Messaggio da leggere da Trullo »

Si storicamente le comunità ebraiche della Russia e del resto dell'Europa orientale erano numericamente molto più numerose di quelle occidentali. Anche buona parte dell'immigrazione ebraica in USA venne da lì, a cavallo fra ottocento e novecento


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nemecsek.
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

Messaggio da leggere da nemecsek. »

Solo qualche anno fa tale post avrebbe avuto una serie di risposte accondiscendenti, una claque manichea.
Noto invece con piacere che più di un utente ha apparecchiato risposte argomentate che fastidieranno un poco la coscienza grassea :diavoletto:
Admin ringrazi, è segno di un forum vivo e in buona salute.

:)


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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nino58 ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 9:05
chinaski89 ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 8:54
pietro ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 23:56

Ma dai su
Ma dai su anche per me. Discussione impossibile
Sì, per quanti partiti possano esserci all'Assemblea Nazionale del Popolo chi decide è il Segretario di un solo partito tra questi; da noi, invece, i partiti al governo possono cambiare secondo i risultati delle elezioni ma, chiunque governi, a decidere cosa si fa e cosa no, è Washington.
In questo senso la discussione è proprio impossibile, nel senso che non c'è niente da discutere.
E' tutto scritto, catalogato.. (cit.da "quando sarai grande", Edoardo Bennato, album "Sono solo canzonette",1980)
Errata corrige : l'album era "Burattino senza fili".


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Gimbatbu ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 0:50
Ultimo km ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 20:39 A mio modo di vedere siamo alla resa dei conti su vari fronti.
Israele con i palestinesi,NATO e Russia sull'Ucraina,Cina e NATO su Taiwan e altre vicende come quella dello Yemen o della Guyana in Sudamerica.
È una terza guerra mondiale soft in cui i blocchi schierati sono chiarissimi vale a dire la democrazia occidentale da una parte e la dittatura orientale dall'altra.
Non vi sono vie di mezzo.
Fino a novembre questo status quo dovrebbe resistere.
Poi ci attende Donald "assalto al Congresso" Trump,l'aspirante dittatore degli USA.
Fare più danni di Biden la vedo ardua pure per Donald, e soprattutto non ha un figlio che fa affari "ucraini".
In vita mia non avevo mai visto un presidente USA invitare la folla ad assaltare il Parlamento perché aveva (clamorosamente) perso le elezioni.
Con Trump primo mandato gli USA hanno toccato il fondo.
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

Messaggio da leggere da nino58 »

Ultimo km ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 16:53
Gimbatbu ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 0:50
Ultimo km ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 20:39 A mio modo di vedere siamo alla resa dei conti su vari fronti.
Israele con i palestinesi,NATO e Russia sull'Ucraina,Cina e NATO su Taiwan e altre vicende come quella dello Yemen o della Guyana in Sudamerica.
È una terza guerra mondiale soft in cui i blocchi schierati sono chiarissimi vale a dire la democrazia occidentale da una parte e la dittatura orientale dall'altra.
Non vi sono vie di mezzo.
Fino a novembre questo status quo dovrebbe resistere.
Poi ci attende Donald "assalto al Congresso" Trump,l'aspirante dittatore degli USA.
Fare più danni di Biden la vedo ardua pure per Donald, e soprattutto non ha un figlio che fa affari "ucraini".
In vita mia non avevo mai visto un presidente USA invitare la folla ad assaltare il Parlamento perché aveva (clamorosamente) perso le elezioni.
Con Trump primo mandato gli USA hanno toccato il fondo.
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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chinaski89 ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 9:15
Gimbatbu ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 9:10
chinaski89 ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 8:54

Ma dai su anche per me. Discussione impossibile
Si può sicuramente dissentire dal punto di vista di Galliano, ma in tutta sincerità qualcuno di noi potrebbe affermare di conoscere a fondo l' attuale situazione politica cinese aldilà dei preconcetti che abbiamo da una vita?
Guarda basterebbe la gestione dell' emergenza COVID per il ma dai su. Proprio solo quella senza considerare tutto il resto. Preconcetti un piffero. Comunque per chi preferisce quel modello si può sempre andarci a vivere no?
Dire che il modello cinese non è monolitico ed è comunque in evoluzione (a mio avviso positiva) non vuol dire considerarlo l'ideale ma prendere atto che forse molti continuano a guardarlo con delle lenti belle spesse senza magari provare a coglierne gli aspetti positivi.
Se poi uno pensa che sia tutto negativo, è un parere legittimo che io non condivido.

Andarci a vivere? con un'altra età e situazione familiare diversa la cosa non mi avrebbe certo turbato. Certo la barriera linguistica non è trascurabile.
Ho un lontano parente che vive lì da venti anni e non mi pare che abbia intenzione di tornare indietro.
Il che non fa statistica, ma nemmeno gli stereotipi fanno statistica.


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

Messaggio da leggere da jerrydrake »

galliano ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 17:48
chinaski89 ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 9:15
Gimbatbu ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 9:10

Si può sicuramente dissentire dal punto di vista di Galliano, ma in tutta sincerità qualcuno di noi potrebbe affermare di conoscere a fondo l' attuale situazione politica cinese aldilà dei preconcetti che abbiamo da una vita?
Guarda basterebbe la gestione dell' emergenza COVID per il ma dai su. Proprio solo quella senza considerare tutto il resto. Preconcetti un piffero. Comunque per chi preferisce quel modello si può sempre andarci a vivere no?
Dire che il modello cinese non è monolitico ed è comunque in evoluzione (a mio avviso positiva) non vuol dire considerarlo l'ideale ma prendere atto che forse molti continuano a guardarlo con delle lenti belle spesse senza magari provare a coglierne gli aspetti positivi.
Se poi uno pensa che sia tutto negativo, è un parere legittimo che io non condivido.

Andarci a vivere? con un'altra età e situazione familiare diversa la cosa non mi avrebbe certo turbato. Certo la barriera linguistica non è trascurabile.
Ho un lontano parente che vive lì da venti anni e non mi pare che abbia intenzione di tornare indietro.
Il che non fa statistica, ma nemmeno gli stereotipi fanno statistica.
Ma l'illogicità di dire "vai a vivere là" se uno ha un'opinione diversa di una città/nazione/continente è diventata di moda di recente o è sempre esistita?


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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nino58 ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 17:44
Ultimo km ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 16:53
Gimbatbu ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 0:50

Fare più danni di Biden la vedo ardua pure per Donald, e soprattutto non ha un figlio che fa affari "ucraini".
In vita mia non avevo mai visto un presidente USA invitare la folla ad assaltare il Parlamento perché aveva (clamorosamente) perso le elezioni.
Con Trump primo mandato gli USA hanno toccato il fondo.
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pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Ultimo km ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 16:53
In vita mia non avevo mai visto un presidente USA invitare la folla ad assaltare il Parlamento perché aveva (clamorosamente) perso le elezioni.
Con Trump primo mandato gli USA hanno toccato il fondo.
Con il secondo mandato scaveranno il barile.
Anche perché non è mai successo
forse hai visto Mentana e i suoi spezzoni di videogame spacciati per informazione.
Ho seguito tutto il comizio di Trump (che non mi piace) a Washington PRIMA dell' assalto a Capitol Hill,
MAI ha invitato a comportamenti violenti , anzi si è più volte raccomandato di evitare disordini e tornare
a casa ordinatamente dopo il comizio.
Certo se credi che un vecchio malato che straparla (fin da allora) e ormai va preso per mano al termine delle conferenze
regga i destini della nazione supposta più potente , beh allora puoi credere a tutto anche a "volete la pace o il condizionatore ?"


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Non è che sia tutto negativo, ma tutto quello che fa schifo ed è distorto negli Usa o in occidente in Cina fa schifo ed è distorto x1000. Se quello è il modello stamo freschi. Poi che siano cresciuti molto e che diventeranno i padroni del mondo può essere benissimo. Di sicuro sotto lo zio Sam si sta molto meglio

La bomba atomica non la spara proprio nessuno, anzi l'unico motivo per cui non siamo alla quarta o quinta guerra mondiale sono le armi atomiche e la caghetta che impedisce a chiunque di fare l'insano gesto. Trump peraltro è isolazionista no? Quindi per i casini geopolitici tanto di guadagnato


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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pietro ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 18:03
Non userebbe l'atomica, ma sarebbe ugualmente una disgrazia di dimensioni apocalittiche
Penso Nino si riferisse a RimbamBiden epigono di Obama come guerrafondaio
Ultima modifica di aitutaki1 il martedì 16 gennaio 2024, 18:19, modificato 1 volta in totale.


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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chinaski89 ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 18:07 Non è che sia tutto negativo, ma tutto quello che fa schifo ed è distorto negli Usa o in occidente in Cina fa schifo ed è distorto x1000. Se quello è il modello stamo freschi. Poi che siano cresciuti molto e che diventeranno i padroni del mondo può essere benissimo. Di sicuro sotto lo zio Sam si sta molto meglio

La bomba atomica non la spara proprio nessuno, anzi l'unico motivo per cui non siamo alla quarta o quinta guerra mondiale sono le armi atomiche e la caghetta che impedisce a chiunque di fare l'insano gesto. Trump peraltro è isolazionista no? Quindi per i casini geopolitici tanto di guadagnato
Per noi Europei mica tanto, anzi


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Soddisfatto o ti devo fare la traduzione?


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Ultimo km ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 18:22 Soddisfatto o ti devo fare la traduzione?
:clap:

Ma è tutto inutile, purtroppo. La roba che farebbe ridere, se non ci fosse da piangere, è che a una certa parte politica Trump sta più simpatico di Biden nonostante sia un fascista dichiarato


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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pietro ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 18:26
Ultimo km ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 18:22 Soddisfatto o ti devo fare la traduzione?
:clap:

Ma è tutto inutile, purtroppo. La roba che farebbe ridere, se non ci fosse da piangere, è che a una certa parte politica Trump sta più simpatico di Biden nonostante sia un fascista dichiarato
O forse Trump gli sta simpatico proprio perché è un fascista.


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Ultimo km ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 18:22 Soddisfatto o ti devo fare la traduzione?
a parte il titolo quale sarebbe la frase incriminata ?
"walk down to Capitol Hill"
ma per favore ...
tu hai scritto "invitare la folla ad assaltare il Parlamento"
e non è mai stata pronunciata a parte che questo se non ricordo male non è il comizio a Washington ma quello prima
non esiste alcun invito ad assalto o a azioni violente


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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pietro ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 18:26
Ultimo km ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 18:22 Soddisfatto o ti devo fare la traduzione?
:clap:

Ma è tutto inutile, purtroppo. La roba che farebbe ridere, se non ci fosse da piangere, è che a una certa parte politica Trump sta più simpatico di Biden nonostante sia un fascista dichiarato
Le falsità sono tutte inutili come quella a cui hai applaudito.
A parte che Biden sia solo un fantoccio, sarebbe meno peggio Trump lo dicono i dati oggettivi
non ha iniziato nessuna guerra , a parte aver fatto eliminare Soleimani


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Ultimo km ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 18:29
pietro ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 18:26
Ultimo km ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 18:22 Soddisfatto o ti devo fare la traduzione?
:clap:

Ma è tutto inutile, purtroppo. La roba che farebbe ridere, se non ci fosse da piangere, è che a una certa parte politica Trump sta più simpatico di Biden nonostante sia un fascista dichiarato
O forse Trump gli sta simpatico proprio perché è un fascista.
Sì, certo. Ma qui in Italia anche buona parte di quelli che sono dall'altra parte esatta della barricata sembrano avere più in antipatia i Dem rispetto a Donald


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Questo è l' inizio del discorso
"peacefully and patrioctally make yor voices heard"


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Ultimo km ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 18:21
"You'll never take back our Country with weakness,but you have to show strength and you have to be strong".
Non vi riprenderete il nostro Paese con la debolezza,dovete invece mostrare forza e dovete essere forti.


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Quindi puoi postare quel che ti pare ma la verità è nel video che ho postato.


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

Messaggio da leggere da pietro »

aitutaki1 ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 18:35
pietro ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 18:26
Ultimo km ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 18:22 Soddisfatto o ti devo fare la traduzione?
:clap:

Ma è tutto inutile, purtroppo. La roba che farebbe ridere, se non ci fosse da piangere, è che a una certa parte politica Trump sta più simpatico di Biden nonostante sia un fascista dichiarato
Le falsità sono tutte inutili come quella a cui hai applaudito.
A parte che Biden sia solo un fantoccio, sarebbe meno peggio Trump lo dicono i dati oggettivi
non ha iniziato nessuna guerra , a parte aver fatto eliminare Soleimani
Eliminare Soleimani è una delle poche cose buone che ha fatto in politica estera. "Non ha iniziato nessuna guerra" è un totem completamente vuoto. Come se Biden ne avesse iniziata qualcuna fra l'altro.

Per il resto dubito che risponderò ancora, data l'evidente volontà di ignorare la realtà da parte tua


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Slegar ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 10:00
Abruzzese ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 7:58
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 15 gennaio 2024, 20:53 Faccio notare un aspetto grottesco relativo agli ultimi europei: lo sprinter russo Mikhail Yakovlev per poter correre ha cambiato naziolalità, prendendo proprio la cittadinanza israeliana. E ha pure vinto un bronzo.
Una sola precisazione: Yakovlev non ha cominciato a gareggiare da israeliano da questi Europei, bensì dall'edizione precedente di Grenchen del febbraio 2023, quando ancora non si era verificato il deflagrare del conflitto. Giusto per dire che la sua "scelta di convenienza" nulla ha a che vedere con quel che è successo poi. Piuttosto, visto che non ne sono a conoscenza, mi chiedo se in Israele sia presente una cospicua presenza di persone proveniente da ex paesi sovietici, che hanno quindi scelto di trasferirsi lì e magari fungono anche da base per altri che un giorno vogliano prendere la cittadinanza. Dico questo perché agli Europei, nelle file israeliane, era presente anche Vladislav Loginov che pochi anni fa vinse a sorpresa il campionato nazionale su strada e che è nato in Ucraina (storia tutta particolare la sua, che ebbi modo di raccontare al tempo sulla mia pagina). Come pure ricordo che il povero Grabovksy si era trasferito a vivere lì dopo aver abbandonato l'attività e mi pare che pure lui avesse preso il passaporto israeliano.
Piccole precisazioni:
- la guerra Russia-Ucraina è iniziata nel febbraio 2022 (purtroppo alle atrocità ci si abitua in fretta e si perde la cognizione del tempo)
- Yakovlev ha gareggiato per la Russia fino agli europei di Grenchen 2021 e sotto l'egidia della Federazione Russa di Ciclismo ai mondiali di Roubaix del 2021
- Yakovlev ha iniziato a gareggiare con nazionalità israeliana dalla tappa di Palma di Maiorca della Champions League nel novembre del 2022 (non so se sia eleggibile per le olimpiadi di Parigi e se possa riuscire lo "scherzetto" che, secondo voci maligne, abbia in mente Arianna Fontana, ma qui siamo OT)
- sul fatto che in Israele ci siano molte persone provenienti dall'ex URSS, questo si deve alle aperture di Gorbaciov alla fine degli anni '80 del secolo scorso:
https://moked.it/blog/2022/08/31/michai ... sovietici/
https://www.cespi.it/it/eventi-attualit ... ti-sfide-7
Si, ovvio che io sapessi perfettamente quando è iniziato il conflitto russo-ucraino e che Yakovlev fosse rimasto russo fino ad una certa data. La mia precisazione era dovuta solo al fatto che lui non avesse cominciato a gareggiare da israeliano soltanto adesso (anche perché non penso che Pierpaolo intendesse dire che, tra tante opportunità, Yakovlev abbia voluto prendere il passaporto israeliano proprio adesso che è dilagato pesantemente quel conflitto), bensì che il passaporto l'avesse già da un annetto e che quindi la situazione era slegata dagli eventi. Poi ricordandomi che altri atleti ex sovietici erano andati a vivere proprio lì mi ero posto la questione. ;)


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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pietro ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 18:35
Ultimo km ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 18:29
pietro ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 18:26
:clap:

Ma è tutto inutile, purtroppo. La roba che farebbe ridere, se non ci fosse da piangere, è che a una certa parte politica Trump sta più simpatico di Biden nonostante sia un fascista dichiarato
O forse Trump gli sta simpatico proprio perché è un fascista.
Sì, certo. Ma qui in Italia anche buona parte di quelli che sono dall'altra parte esatta della barricata sembrano avere più in antipatia i Dem rispetto a Donald
È un dato di fatto. Sorvolando il fatto che nella loro storia gli USA sono stati fuori dai conflitti bellici per pochissimi anni, il ricorso alle armi è più frequente con presidenti democratici che repubblicani non fosse altro che i secondi, lungi da me dall' elogiarli, per tenere fede al mantra di farsi i cavoli propri a volte si estraniano dal mettere bocca in vicende esterne. Purtroppo non sempre.


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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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pietro ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 18:35
Ultimo km ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 18:29
pietro ha scritto: martedì 16 gennaio 2024, 18:26
:clap:

Ma è tutto inutile, purtroppo. La roba che farebbe ridere, se non ci fosse da piangere, è che a una certa parte politica Trump sta più simpatico di Biden nonostante sia un fascista dichiarato
O forse Trump gli sta simpatico proprio perché è un fascista.
Sì, certo. Ma qui in Italia anche buona parte di quelli che sono dall'altra parte esatta della barricata sembrano avere più in antipatia i Dem rispetto a Donald
non con qualche ragione.
bisogna che i mezzi che hai a disposizione siano proporzionali ai fini che hai in mente.

non è che mi sembrano (sembrino) molto furbi.
per la ragione opposta, sapendo di avere i fucili puntati addosso, trump si è mosso più accorto (ci vuole poco).
cmq la politica si giudica dai risultati: quella di bush si è dimostrata perdente per le stesse ragioni della sproporzione mezzi fini.

credo che una vittoria di trump riaprirebbe le tensioni tra europa e stati uniti. finché sono i dem a dettare legge ai nostri tutto ok.
se sono i repubblicani i nostri tendono ad appoggiare la cosca perdente in usa.

la nostra repubblica a livello istituzionale è a rimorchio ideologico dei dem e non certo dei conservatori usa che sono anti stato.
mica sono scemi, i nostri.


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
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galliano
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Iscritto il: giovedì 14 aprile 2011, 12:53
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

Messaggio da leggere da galliano »

Veramente stare a discutere se siano meglio i democratici guerrafondai (coniugi Clinton & C) o Trump e i repubblicani è surreale.

Almeno Trump ha sponsorizzato una gara di ciclismo :P
E forse, FORSE, farebbe meno danni dei democratici all'Europa


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