Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
Tommeke92
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

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Babylon ha scritto: mercoledì 10 aprile 2024, 1:43
herbie ha scritto: martedì 9 aprile 2024, 20:24 Che chi lo ha seguito abbia poi perso molto tempo sarebbe una argomentazione che potrebbe reggere contro chi avesse affermato: Van Der Poel non era il più forte.

Viceversa si è affermato: Van Der Poel era in una giornata no, decisamente inferiore ad Harelbeke e soprattutto alla Roubaix della settimana dopo, ma OVVIAMENTE comunque il più forte nettamente, visto il campo partenti.

Quindi avversari che sarebbero ampiamente alla sua portata, hanno rischiato di tenerlo, e, preso vento esattamente quanto lui (NON sei coperto sulle stradine fiamminghe in gruppetti da 6 o 7 corridori!), alcuni, che avevano evitato fuorigiri, gli hanno recuperato un minuto nel finale, dopo essersi staccati per via del piede a terra sul Koppenberg.
I fuorigiri Van Der Poel li ha sempre fatti, senza dare l'impressione di fatica data sui due passaggi sul Pateberg, e senza finire in crisi nel finale, come dichiarato da lui stesso.

Faccio notare anche che le crisi peggiori di Van Der Poel sono arrivate in giornate con pioggia, come a Castelfidardo, e ad Harrogate. In due casi, ieri e Castelfidardo i minuti li aveva guadagnati andando avanti, ad Harrogate i due minuti li aveva guadagnati ricucendo il distacco da Pedersen, Kung e Moscon.

Quanto ricostruito sopra non smentisce quanto detto (cose molto semplici) ovvero:

che lo stesso Van Der Poel abbia dichiarato di essere in una giornata non eccezionale;
che nei due passaggi Kwaremont - Paterberg sia stato lontano dal suo miglior livello;
che durante il primo attacco al massimo sul Kwaremont non ha affatto atteso nessuno.
Va anche detto che le osservazioni da te riportate non tengono in conto condizioni, velocità e svolgimento di corsa se non per il Koppenberg.

Van der Poel ha dichiarato di non avere ottime sensazioni dopo il secondo Kwaremont: erano andati a ritmo record sotto la pioggia e con vento sfavorevole già per quasi 5 ore. Penso una gara così si faccia sentire anche se al mattino sei al top della forma, un po' come successe a Castelfidardo.

Il primo passaggio Kwaremont-Paterberg è sui suoi livelli soliti: i tempi sono poco superiori a quelli che fece nel 2022 ed uguali a quelli segnati nel 2023, relativi ovviamente al primo passaggio di tali gare, meno dure per clima affrontato, specie il 2022.
Il secondo passaggio fa segnare tempi decisamente più alti degli anni scorsi, +25" sul Kwaremont (+35" nel 2022) e +15" sul Paterberg (+20" nel 2022) con qualche attenuante: il solito clima, l'assolo di 30 km (il fatto di prendere uguale vento contro quando sei da solo o in 6/7 la prendo come una provocazione perchè per quanto non mi consideri assolutamente un esperto è oggettivamente falso), oltre al fatto che non hai il duello all'arma bianca con un Pogacar imbizzarrito ma hai 1'45" sui primi inseguitori, e magari ti puoi anche gestire un minimo.

Pogacar nel 2022 attacca sul Kwaremont a 55 km dalla fine, gli stanno attaccati alcuni corridori non del suo livello tipo Asgreen, Cortina etc etc. Sul Paterberg rifiata e scollina mi pare in quarta posizione senza forzare. Sul Koppenberg tira una botta assurda cui resiste solo VdP, gli altri dispersi. Ci sono parecchie analogie con quanto successo quest'anno.
Pidcock nel 2023 scollina con i Van sul Paterberg e va a prendere Pogacar collaborandoci. Poi si spegne e arriva a 8'.
Non ha rischiato di tenerli, ha rischiato A tenerli, perchè non era nelle sue possibilità ed è crollato. Altre analogie con quanto successo quest'anno.

Per inciso, io Van der Poel negli ultimi 3 anni l'ho sempre visto arrivare veramente molto provato sull'ultimo Paterberg, i fuorigiri costano sempre e si vede. Nel 2022 per stare con Pogacar, nel 2023 per rincorrerlo e nel 2024 per tutto quanto elencato. In un altro commento avevo segnalato come Harelbeke fosse gara totalmente diversa dal Fiandre: più corta di 60 km, meno dura ma molti muri in comune, e corsa con bel tempo. Tutte condizioni perfette per VdP per performare al meglio, anche da un punto di vista di spettacolarità, con attacchi e forcing da tutte le parti.

Comunque poi la smetto perchè non mi interessa convincerti a tutti i costi, è solo che non capisco perchè per certi dettagli vi è una grande attenzione e per altri un po'di sommarietà.
Interessante, quindi ci stai dicendo che se uno ha un margine di quasi due minuti sul secondo si può gestire e non è obbligato a prendere il Kom sul Paterberg? :crazy:

Potrebbe sembrare quasi scontato per chi segue il ciclismo da più di tre mesi, ma a quanto pare non tutti colgono gli stessi particolari nello stesso tempo, non possiamo farne una colpa.

A parte questo, complimenti per l'analisi, precisa e dettagliata. Anche sulle modalità con cui avviene la selezione al Fiandre, e sul confronto con Pogacar 2022. Ma vale anche per lo stesso Mathieu nel 21 (quando uno però gli rimase attaccato) o alla E3 di quest'anno, quando non è andato via al primo attacco ma al quarto mi sembra.
Non vorrei però che arrivasse qualcuno a dirci che anche ad Harelbeke non era proprio in palla, o peggio che il giovane Tadej nel 2022 ebbe una delle rare giornate storte della sua carriera per non aver staccato Asgreen sul Kwaremont quando era palesemente a tutta. D'altronde è comprensibile, era alla sua prima esperienza coi muri del Fiandre, il ragazzo si farà. :diavoletto:


herbie
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

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lucks83 ha scritto: mercoledì 10 aprile 2024, 9:18

Alla fine si è ridotto tutto ad analizzare quanto sia scivoloso il Koppenberg bagnato, rispetto agli altri muri bagnati dalla pioggia.
E a conferma ti posta un video in cui salivano sul Koppenberg negli anni 80 con il 41x23 (se va bene) al 20% di pendenza.
Grazie al cazzo che mettevi piede a terra, nel frattempo i rapporti sono solo leggermente cambiati.

Va bè, ti stringo la mano e mi taccio per sempre su questa questione, che è diventata una discussione surreale.
guarda che il Koppenberg a piedi è stato fatto negli anni 80, negli anni 90, e quando venne reinserito ai tempi di GIlbert Cancellare e Boonen.
Fattene una ragione, è nella storia del ciclismo...

Per quanto riguarda i tempi: proprio il confronto dei tempi con quelli di Pogacar l'anno scorso è rivelatore.

Per fare il primo Kwaremont allo stesso tempo del primo Kwaremont dello scorso anno di Pogacar, Van Der Poel ha aperto tutto il gas, mentre l'anno scorso Pogacar quando attaccò sul serio fece 25 secondi in meno, al secondo passaggio e con 50 km. di battaglia nelle gambe. E l'anno scorso se ne diedero di santa ragione dalla stessa distanza di quest'anno, rimanendo prima in cinque-sei e poi in tre.

Dove hai preso i tempi, poi? a me risultano cinque secondi in più di Van Der Poel sul primo Kwaremont (da video Raiplay) quest'anno...inoltre siamo certi della direzione del vento, quest'anno e l'anno scorso? da dove la prendiamo? Quale era l'intensità? L'anno scorso il vento era assente?
Su salite così brevi i tempi lasciano tendenzialmente un po' il tempo che trovano...
QUest'anno la corsa è stata forse più dura dello scorso anno(io ricordo che il Fiandre scorso veniva commentato come uno dei più duri della storia, ma ok....sono opinioni) ma i rilevamenti da fare sono con gli altri concorrenti dello stesso anno. E quest'anno Van Der Poel nel finale ha sofferto distacchi non dagli stessi corridori dell'anno scorso.
Soffre un poco la distanza, Van Der Poel sì.
Ma quando è super come alla ROubaix, come al Mondiale vinto....proprio no.

E' questo: non voler vedere la differenza di prestazione tra due corse a distanza di una settimana, guardando solo il risultato, e nemmeno i distacchi. Non voler ascoltare nemmeno il corridore stesso quando ti dice che, aperto il gas, si è accorto di non avere le gambe che si aspettava e la settimana dopo che, "stavolta", si è divertito...


Tommeke92
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

Messaggio da leggere da Tommeke92 »

herbie ha scritto: mercoledì 10 aprile 2024, 11:03
lucks83 ha scritto: mercoledì 10 aprile 2024, 9:18

Alla fine si è ridotto tutto ad analizzare quanto sia scivoloso il Koppenberg bagnato, rispetto agli altri muri bagnati dalla pioggia.
E a conferma ti posta un video in cui salivano sul Koppenberg negli anni 80 con il 41x23 (se va bene) al 20% di pendenza.
Grazie al cazzo che mettevi piede a terra, nel frattempo i rapporti sono solo leggermente cambiati.

Va bè, ti stringo la mano e mi taccio per sempre su questa questione, che è diventata una discussione surreale.
guarda che il Koppenberg a piedi è stato fatto negli anni 80, negli anni 90, e quando venne reinserito ai tempi di GIlbert Cancellare e Boonen.
Fattene una ragione, è nella storia del ciclismo...
Wikipedia:
"Il Koppenberg fu inserito per la prima volta nel percorso del Giro delle Fiandre nel 1975 e comparve ogni anno fino al 1987. Dopo questa data, a causa di un incidente occorso al danese Jesper Skibby, la salita venne tolta dal percorso per ben 15 anni. Fu reintrodotta nel 2002".

Negli anni '90 lo hanno fatto a piedi :unzunz:


Gimbatbu
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

Messaggio da leggere da Gimbatbu »

Per stabilire una volta per tutte la scivolosità del Koppenberg è possibile chiedere a Van der Poel?
Ma non al ciclista. Al pattinatore!


Babylon
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

Messaggio da leggere da Babylon »

herbie ha scritto: mercoledì 10 aprile 2024, 11:03
lucks83 ha scritto: mercoledì 10 aprile 2024, 9:18

Alla fine si è ridotto tutto ad analizzare quanto sia scivoloso il Koppenberg bagnato, rispetto agli altri muri bagnati dalla pioggia.
E a conferma ti posta un video in cui salivano sul Koppenberg negli anni 80 con il 41x23 (se va bene) al 20% di pendenza.
Grazie al cazzo che mettevi piede a terra, nel frattempo i rapporti sono solo leggermente cambiati.

Va bè, ti stringo la mano e mi taccio per sempre su questa questione, che è diventata una discussione surreale.
guarda che il Koppenberg a piedi è stato fatto negli anni 80, negli anni 90, e quando venne reinserito ai tempi di GIlbert Cancellare e Boonen.
Fattene una ragione, è nella storia del ciclismo...

Per quanto riguarda i tempi: proprio il confronto dei tempi con quelli di Pogacar l'anno scorso è rivelatore.

Per fare il primo Kwaremont allo stesso tempo del primo Kwaremont dello scorso anno di Pogacar, Van Der Poel ha aperto tutto il gas, mentre l'anno scorso Pogacar quando attaccò sul serio fece 25 secondi in meno, al secondo passaggio e con 50 km. di battaglia nelle gambe. E l'anno scorso se ne diedero di santa ragione dalla stessa distanza di quest'anno, rimanendo prima in cinque-sei e poi in tre.

Dove hai preso i tempi, poi? a me risultano cinque secondi in più di Van Der Poel sul primo Kwaremont (da video Raiplay) quest'anno...inoltre siamo certi della direzione del vento, quest'anno e l'anno scorso? da dove la prendiamo? Quale era l'intensità? L'anno scorso il vento era assente?
Su salite così brevi i tempi lasciano tendenzialmente un po' il tempo che trovano...
QUest'anno la corsa è stata forse più dura dello scorso anno(io ricordo che il Fiandre scorso veniva commentato come uno dei più duri della storia, ma ok....sono opinioni) ma i rilevamenti da fare sono con gli altri concorrenti dello stesso anno. E quest'anno Van Der Poel nel finale ha sofferto distacchi non dagli stessi corridori dell'anno scorso.
Soffre un poco la distanza, Van Der Poel sì.
Ma quando è super come alla ROubaix, come al Mondiale vinto....proprio no.

E' questo: non voler vedere la differenza di prestazione tra due corse a distanza di una settimana, guardando solo il risultato, e nemmeno i distacchi. Non voler ascoltare nemmeno il corridore stesso quando ti dice che, aperto il gas, si è accorto di non avere le gambe che si aspettava e la settimana dopo che, "stavolta", si è divertito...
Allora:

- capitolo Koppenberg chiuso, sul fatto che sia particolarmente duro e che da bagnato sia una tragedia siamo d'accordo.

- tempi presi da raiplay e su youtube: c'è l'intero fiandre 2022, ma non il primo passaggio del 2023.

- del vento e della durezza della gara hanno parlato i diretti interessati, ci fidiamo di queste dichiarazioni come di quelle riguardanti fatica sul Kwaremont, sennò facciamo due pesi e due misure.

- Pogacar ha un tempo nelle gambe, sul Kwaremont fatto al Fiandre, che Van der Poel ha avuto nel solo 2022, con gara meno dura rispetto alle ultime due edizioni. Sul Kwaremont di Harelbeke 2023 hanno sfiorato i 3' scollinando assieme.
A mio avviso a Van der Poel va bene tanto una corsa dura come una corsa meno dura: nel primo caso ha una grande resistenza e parecchio fondo, nel secondo caso è più esplosivo degli altri. In un Fiandre allo sfinimento il solo Pogacar ha probabilmente qualcosa in più.

- Sull'ultimo Kwaremont del 2023 hai detto bene: Pogacar ha ATTACCATO perchè doveva staccare Van der Poel. E ha fatto un Kwaremont da 3', una follia. Van Der Poel era da solo e con un vantaggio enorme: come ha detto Tommeke92, che senso aveva andare a tutta?

- Pedalare da solo e pedalare in 2 non è la stessa cosa; come pedalare in 2 o in 3 non è uguale, e così via. Figurarsi pedalare da solo o in 6.

- Van der Poel che soffre la distanza...possiamo parlare di Harrogate, ma era 5 anni fa, quando su strada era ancora agli albori, e in una giornata da tregenda.
Negli anni successivi: Glasgow 270 km, i Fiandre sono tra i 240 e i 270 km, ha vinto tre volte e due è arrivato secondo, ha vinto 2 Roubaix da 250 km e ad una ha fatto 3°, la Sanremo non è dura ma son quasi 300 km, 6° a 20" dai primi in una Liegi da 260 km con 80 km di fuga vittoriosa solitaria il giorno prima, Amstel da 270 km.

- Soffre il freddo e la pioggia? Non meno di altri, questo corre nel fango e nella pioggia, al freddo, per buona parte dell'inverno, vincendo abbastanza spesso. Su strada come esempio negativo abbiamo Harrogate, o Castelfidardo dove comunque vinse. Ma abbiamo pure la Roubaix del 2021, dove non al meglio fece 3° nel velodromo, Glasgow dove pioveva...

- L'anno scorso, nei 55 km conclusivi Van der Poel ha dato poco meno di 4' a Pedersen-Jorgenson-Kung-Asgreen-Wright in fuga da 90 km.
Quest'anno i succitati, correndo alla pari inizialmente e poi in gruppetti: uno Jorgenson sbocciato si prende 3'40", Kung 4'30" con attenuante di una caduta, Asgreen e Wright 7'40", Pedersen 3'. Mi paiono distacchi piuttosto in linea con lo scorso anno, se non peggiori.


Tommeke92
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

Messaggio da leggere da Tommeke92 »

Babylon ha scritto: mercoledì 10 aprile 2024, 12:30
herbie ha scritto: mercoledì 10 aprile 2024, 11:03
lucks83 ha scritto: mercoledì 10 aprile 2024, 9:18

Alla fine si è ridotto tutto ad analizzare quanto sia scivoloso il Koppenberg bagnato, rispetto agli altri muri bagnati dalla pioggia.
E a conferma ti posta un video in cui salivano sul Koppenberg negli anni 80 con il 41x23 (se va bene) al 20% di pendenza.
Grazie al cazzo che mettevi piede a terra, nel frattempo i rapporti sono solo leggermente cambiati.

Va bè, ti stringo la mano e mi taccio per sempre su questa questione, che è diventata una discussione surreale.
guarda che il Koppenberg a piedi è stato fatto negli anni 80, negli anni 90, e quando venne reinserito ai tempi di GIlbert Cancellare e Boonen.
Fattene una ragione, è nella storia del ciclismo...

Per quanto riguarda i tempi: proprio il confronto dei tempi con quelli di Pogacar l'anno scorso è rivelatore.

Per fare il primo Kwaremont allo stesso tempo del primo Kwaremont dello scorso anno di Pogacar, Van Der Poel ha aperto tutto il gas, mentre l'anno scorso Pogacar quando attaccò sul serio fece 25 secondi in meno, al secondo passaggio e con 50 km. di battaglia nelle gambe. E l'anno scorso se ne diedero di santa ragione dalla stessa distanza di quest'anno, rimanendo prima in cinque-sei e poi in tre.

Dove hai preso i tempi, poi? a me risultano cinque secondi in più di Van Der Poel sul primo Kwaremont (da video Raiplay) quest'anno...inoltre siamo certi della direzione del vento, quest'anno e l'anno scorso? da dove la prendiamo? Quale era l'intensità? L'anno scorso il vento era assente?
Su salite così brevi i tempi lasciano tendenzialmente un po' il tempo che trovano...
QUest'anno la corsa è stata forse più dura dello scorso anno(io ricordo che il Fiandre scorso veniva commentato come uno dei più duri della storia, ma ok....sono opinioni) ma i rilevamenti da fare sono con gli altri concorrenti dello stesso anno. E quest'anno Van Der Poel nel finale ha sofferto distacchi non dagli stessi corridori dell'anno scorso.
Soffre un poco la distanza, Van Der Poel sì.
Ma quando è super come alla ROubaix, come al Mondiale vinto....proprio no.

E' questo: non voler vedere la differenza di prestazione tra due corse a distanza di una settimana, guardando solo il risultato, e nemmeno i distacchi. Non voler ascoltare nemmeno il corridore stesso quando ti dice che, aperto il gas, si è accorto di non avere le gambe che si aspettava e la settimana dopo che, "stavolta", si è divertito...
Allora:

- capitolo Koppenberg chiuso, sul fatto che sia particolarmente duro e che da bagnato sia una tragedia siamo d'accordo.

- tempi presi da raiplay e su youtube: c'è l'intero fiandre 2022, ma non il primo passaggio del 2023.

- del vento e della durezza della gara hanno parlato i diretti interessati, ci fidiamo di queste dichiarazioni come di quelle riguardanti fatica sul Kwaremont, sennò facciamo due pesi e due misure.

- Pogacar ha un tempo nelle gambe, sul Kwaremont fatto al Fiandre, che Van der Poel ha avuto nel solo 2022, con gara meno dura rispetto alle ultime due edizioni. Sul Kwaremont di Harelbeke 2023 hanno sfiorato i 3' scollinando assieme.
A mio avviso a Van der Poel va bene tanto una corsa dura come una corsa meno dura: nel primo caso ha una grande resistenza e parecchio fondo, nel secondo caso è più esplosivo degli altri. In un Fiandre allo sfinimento il solo Pogacar ha probabilmente qualcosa in più.

- Sull'ultimo Kwaremont del 2023 hai detto bene: Pogacar ha ATTACCATO perchè doveva staccare Van der Poel. E ha fatto un Kwaremont da 3', una follia. Van Der Poel era da solo e con un vantaggio enorme: come ha detto Tommeke92, che senso aveva andare a tutta?

- Pedalare da solo e pedalare in 2 non è la stessa cosa; come pedalare in 2 o in 3 non è uguale, e così via. Figurarsi pedalare da solo o in 6.

- Van der Poel che soffre la distanza...possiamo parlare di Harrogate, ma era 5 anni fa, quando su strada era ancora agli albori, e in una giornata da tregenda.
Negli anni successivi: Glasgow 270 km, i Fiandre sono tra i 240 e i 270 km, ha vinto tre volte e due è arrivato secondo, ha vinto 2 Roubaix da 250 km e ad una ha fatto 3°, la Sanremo non è dura ma son quasi 300 km, 6° a 20" dai primi in una Liegi da 260 km con 80 km di fuga vittoriosa solitaria il giorno prima, Amstel da 270 km.

- Soffre il freddo e la pioggia? Non meno di altri, questo corre nel fango e nella pioggia, al freddo, per buona parte dell'inverno, vincendo abbastanza spesso. Su strada come esempio negativo abbiamo Harrogate, o Castelfidardo dove comunque vinse. Ma abbiamo pure la Roubaix del 2021, dove non al meglio fece 3° nel velodromo, Glasgow dove pioveva...

- L'anno scorso, nei 55 km conclusivi Van der Poel ha dato poco meno di 4' a Pedersen-Jorgenson-Kung-Asgreen-Wright in fuga da 90 km.
Quest'anno i succitati, correndo alla pari inizialmente e poi in gruppetti: uno Jorgenson sbocciato si prende 3'40", Kung 4'30" con attenuante di una caduta, Asgreen e Wright 7'40", Pedersen 3'. Mi paiono distacchi piuttosto in linea con lo scorso anno, se non peggiori.
:worthy: :worthy:


Babylon
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

Messaggio da leggere da Babylon »

Pavé ha scritto: mercoledì 10 aprile 2024, 9:51
Babylon ha scritto: martedì 9 aprile 2024, 15:44 Paragone con altre prestazioni:
Castelfidardo alla T-A 2021: condizioni meteo simili, con freddo e pioggia, fuga di 50 km (potrei sbagliare) in solitaria, guadagna 3' sul gruppo. Dietro attaccano Pogacar e Van Aert a 25km dalla fine. Pogacar arriverà a 10", Van Aert a 50", gli altri dispersi ed alla spicciolata. VdP all'arrivo era morto, ma manifestò una superiorità sconcertante su tutti, forse anche su un Pogacar che pure in nettissima rimonta si era fatto 30 km in più in gruppo.
Scusa se da un'analisi così articolata e interessante prendo solo un pezzetto, ma volevo riportare le mie sensazioni di quel giorno:
- l'attacco di MVDP mi sembrava una cosa "alla Floyd Landis" (almeno credo, perché fortunatamente l'originale me lo sono perso); non ha preso un vantaggio per poi andare del suo passo, andava al massimo e continuava a rilanciare;
- con quell'attacco mi sembrava che si stesse testando; non era ancora completamente maturo come corridore su strada, e quel modo di forzare gli serviva per misurare i suoi limiti;
- i limiti quel giorno li superò, tanto è vero che - secondo me - Pogi avrebbe potuto superarlo con relativa facilità, ma arrivato a pochi secondi di distacco rallentò per non togliergli la vittoria. Quindi superiorità sconcertante sul gruppo, netta su Van Aert, ma rispetto a Pogi aveva esagerato.
Anche grazie a quel test, oggi è un killer quasi infallibile: sa esattamente dove può andarsene senza che gli avversari possano raggiungerlo. Si è visto al Mondiale e anche nella settimana santa appena trascorsa; forse al Fiandre è stato sorpreso dal vento contrario ed è arrivato cotto, alla Roubaix ha dato una scrollata ad Arenberg e poi se n'è andato ai -60, continuando a incrementare il vantaggio fino alla fine.
Poi vabbè, io preferirò sempre le azioni di gruppetto con fucilata finale come quando vinse la Strade Bianche, ma al momento pare che questi supertop la vedano diversamente.
Sono d'accordo, venendo da un'altra branca della disciplina, piuttosto diversa, ha dovuto prendere le misure tanto alla strada quanto a sè stesso. Ci ha messo un po' ma ha studiato bene.
Su Pogacar non saprei, potrebbe essere che al tempo fosse magnanimo, forse sono condizionato da quello attuale :D
D'accordo pure sull'ultima considerazione: gli assoli sono una meraviglia, specie se arrivano in maglia iridata, proprio per la straordinarietà del gesto e l'indubbio fascino della cavalcata solitaria. Però tra il Fiandre 2024 e quelli 2022 e 2023, prendo questi ultimi. Assolo di un fenomeno < duello tra due o tre di questi


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Brakko
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

Messaggio da leggere da Brakko »

Babylon, le tue analisi sono puntualissime e, opinione personale, inattaccabili. Ma Herbie e' convinto che Van der Poel abbia su tutti gli altri ciclisti partenti ad Anversa la stessa straordinaria supremazia che lui stesso (herbie) ha sugli altri forumisti nel quiz delle salite ( :champion: ), quindi non riuscirai a convincerlo facilmente :diavoletto:


Babylon
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

Messaggio da leggere da Babylon »

Tommeke92 ha scritto: mercoledì 10 aprile 2024, 9:53
Babylon ha scritto: mercoledì 10 aprile 2024, 1:43
herbie ha scritto: martedì 9 aprile 2024, 20:24 Che chi lo ha seguito abbia poi perso molto tempo sarebbe una argomentazione che potrebbe reggere contro chi avesse affermato: Van Der Poel non era il più forte.

Viceversa si è affermato: Van Der Poel era in una giornata no, decisamente inferiore ad Harelbeke e soprattutto alla Roubaix della settimana dopo, ma OVVIAMENTE comunque il più forte nettamente, visto il campo partenti.

Quindi avversari che sarebbero ampiamente alla sua portata, hanno rischiato di tenerlo, e, preso vento esattamente quanto lui (NON sei coperto sulle stradine fiamminghe in gruppetti da 6 o 7 corridori!), alcuni, che avevano evitato fuorigiri, gli hanno recuperato un minuto nel finale, dopo essersi staccati per via del piede a terra sul Koppenberg.
I fuorigiri Van Der Poel li ha sempre fatti, senza dare l'impressione di fatica data sui due passaggi sul Pateberg, e senza finire in crisi nel finale, come dichiarato da lui stesso.

Faccio notare anche che le crisi peggiori di Van Der Poel sono arrivate in giornate con pioggia, come a Castelfidardo, e ad Harrogate. In due casi, ieri e Castelfidardo i minuti li aveva guadagnati andando avanti, ad Harrogate i due minuti li aveva guadagnati ricucendo il distacco da Pedersen, Kung e Moscon.

Quanto ricostruito sopra non smentisce quanto detto (cose molto semplici) ovvero:

che lo stesso Van Der Poel abbia dichiarato di essere in una giornata non eccezionale;
che nei due passaggi Kwaremont - Paterberg sia stato lontano dal suo miglior livello;
che durante il primo attacco al massimo sul Kwaremont non ha affatto atteso nessuno.
Va anche detto che le osservazioni da te riportate non tengono in conto condizioni, velocità e svolgimento di corsa se non per il Koppenberg.

Van der Poel ha dichiarato di non avere ottime sensazioni dopo il secondo Kwaremont: erano andati a ritmo record sotto la pioggia e con vento sfavorevole già per quasi 5 ore. Penso una gara così si faccia sentire anche se al mattino sei al top della forma, un po' come successe a Castelfidardo.

Il primo passaggio Kwaremont-Paterberg è sui suoi livelli soliti: i tempi sono poco superiori a quelli che fece nel 2022 ed uguali a quelli segnati nel 2023, relativi ovviamente al primo passaggio di tali gare, meno dure per clima affrontato, specie il 2022.
Il secondo passaggio fa segnare tempi decisamente più alti degli anni scorsi, +25" sul Kwaremont (+35" nel 2022) e +15" sul Paterberg (+20" nel 2022) con qualche attenuante: il solito clima, l'assolo di 30 km (il fatto di prendere uguale vento contro quando sei da solo o in 6/7 la prendo come una provocazione perchè per quanto non mi consideri assolutamente un esperto è oggettivamente falso), oltre al fatto che non hai il duello all'arma bianca con un Pogacar imbizzarrito ma hai 1'45" sui primi inseguitori, e magari ti puoi anche gestire un minimo.

Pogacar nel 2022 attacca sul Kwaremont a 55 km dalla fine, gli stanno attaccati alcuni corridori non del suo livello tipo Asgreen, Cortina etc etc. Sul Paterberg rifiata e scollina mi pare in quarta posizione senza forzare. Sul Koppenberg tira una botta assurda cui resiste solo VdP, gli altri dispersi. Ci sono parecchie analogie con quanto successo quest'anno.
Pidcock nel 2023 scollina con i Van sul Paterberg e va a prendere Pogacar collaborandoci. Poi si spegne e arriva a 8'.
Non ha rischiato di tenerli, ha rischiato A tenerli, perchè non era nelle sue possibilità ed è crollato. Altre analogie con quanto successo quest'anno.

Per inciso, io Van der Poel negli ultimi 3 anni l'ho sempre visto arrivare veramente molto provato sull'ultimo Paterberg, i fuorigiri costano sempre e si vede. Nel 2022 per stare con Pogacar, nel 2023 per rincorrerlo e nel 2024 per tutto quanto elencato. In un altro commento avevo segnalato come Harelbeke fosse gara totalmente diversa dal Fiandre: più corta di 60 km, meno dura ma molti muri in comune, e corsa con bel tempo. Tutte condizioni perfette per VdP per performare al meglio, anche da un punto di vista di spettacolarità, con attacchi e forcing da tutte le parti.

Comunque poi la smetto perchè non mi interessa convincerti a tutti i costi, è solo che non capisco perchè per certi dettagli vi è una grande attenzione e per altri un po'di sommarietà.
Interessante, quindi ci stai dicendo che se uno ha un margine di quasi due minuti sul secondo si può gestire e non è obbligato a prendere il Kom sul Paterberg? :crazy:

Potrebbe sembrare quasi scontato per chi segue il ciclismo da più di tre mesi, ma a quanto pare non tutti colgono gli stessi particolari nello stesso tempo, non possiamo farne una colpa.

A parte questo, complimenti per l'analisi, precisa e dettagliata. Anche sulle modalità con cui avviene la selezione al Fiandre, e sul confronto con Pogacar 2022. Ma vale anche per lo stesso Mathieu nel 21 (quando uno però gli rimase attaccato) o alla E3 di quest'anno, quando non è andato via al primo attacco ma al quarto mi sembra.
Non vorrei però che arrivasse qualcuno a dirci che anche ad Harelbeke non era proprio in palla, o peggio che il giovane Tadej nel 2022 ebbe una delle rare giornate storte della sua carriera per non aver staccato Asgreen sul Kwaremont quando era palesemente a tutta. D'altronde è comprensibile, era alla sua prima esperienza coi muri del Fiandre, il ragazzo si farà. :diavoletto:
Grazie mille caro :cincin:
Vero, pure all'E3...pare che ormai se non stacchi tutti al primo attacco non sei al top, Vingegaard e Pogacar stanno portando avanti un cattivo esempio :help:


lucks83
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

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Tommeke92 ha scritto: mercoledì 10 aprile 2024, 11:28
herbie ha scritto: mercoledì 10 aprile 2024, 11:03
lucks83 ha scritto: mercoledì 10 aprile 2024, 9:18

Alla fine si è ridotto tutto ad analizzare quanto sia scivoloso il Koppenberg bagnato, rispetto agli altri muri bagnati dalla pioggia.
E a conferma ti posta un video in cui salivano sul Koppenberg negli anni 80 con il 41x23 (se va bene) al 20% di pendenza.
Grazie al cazzo che mettevi piede a terra, nel frattempo i rapporti sono solo leggermente cambiati.

Va bè, ti stringo la mano e mi taccio per sempre su questa questione, che è diventata una discussione surreale.
guarda che il Koppenberg a piedi è stato fatto negli anni 80, negli anni 90, e quando venne reinserito ai tempi di GIlbert Cancellare e Boonen.
Fattene una ragione, è nella storia del ciclismo...
Wikipedia:
"Il Koppenberg fu inserito per la prima volta nel percorso del Giro delle Fiandre nel 1975 e comparve ogni anno fino al 1987. Dopo questa data, a causa di un incidente occorso al danese Jesper Skibby, la salita venne tolta dal percorso per ben 15 anni. Fu reintrodotta nel 2002".

Negli anni '90 lo hanno fatto a piedi :unzunz:
Metafisico :crazy:


Tommeke92
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

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Brakko ha scritto: mercoledì 10 aprile 2024, 12:42 Babylon, le tue analisi sono puntualissime e, opinione personale, inattaccabili. Ma Herbie e' convinto che Van der Poel abbia su tutti gli altri ciclisti partenti ad Anversa la stessa straordinaria supremazia che lui stesso (herbie) ha sugli altri forumisti nel quiz delle salite ( :champion: ), quindi non riuscirai a convincerlo facilmente :diavoletto:
Ecco spiegato l'inghippo :hammer: :clap:


Gimbatbu
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

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SpazioCiclismo


Alpecin-Deceuninck, il DS Roodhooft crede in Mathieu Van der Poel per la Liegi: “Pogacar per vincere dovrà arrivare al traguardo da solo”
Gianluca Suardi9 Aprile 2024, 14:17Ultimo aggiornamento: 9 Aprile 2024, 14:56 Tempo di lettura: 1 Minuto

© Sirotti


Dopo i successi sul pavé, Mathieu Van der Poel guarda ora alla Liegi-Bastogne-Liegi 2024. In un’intervista rilasciata a Sporza al termine della Parigi-Roubaix, il direttore sportivo della Alpecin-Deceuninck Christoph Roodhooft ha delineato quali sono le dinamiche che hanno spinto il campione del mondo a prendere parte alla quarta Monumento della stagione, alla quale già negli scorsi mesi aveva confermato di voler partecipare. Tutti sappiamo che quando il fenomeno olandese decide di schierarsi al via di una corsa lo fa per vincerla, aspettiamoci quindi di vederlo particolarmente pimpante e agguerrito ai nastri di partenza della Liegi, dove si prospetta un interessante testa a testa tra lui e lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). L’unico precedente di Van der Poel alla Liegi era stato nel 2020, quando si era piazzato al sesto posto a soli 14 secondi dal vincitore Primoz Roglic.
Sicuramente vincere La Doyenne 2024 per Van der Poel non sarà facile come lo è stato per il Fiandre o la Roubaix di quest’anno: “Trovo più difficile per noi elaborare in anticipo un piano in cui possiamo contare al 100% su noi stessi – ha specificato Roodhoft – Anche in questa gara dipendi molto da fattori esterni e dagli avversari. Non ci poniamo a un livello così alto da escluderlo, ma a Liegi dobbiamo pensare di più al percorso e agli avversari. Sarà qualcosa di diverso”.
Riguardo al possibile testa a testa tra l’olandese e uno scalatore straordinario come Pogacar, come lo era stato al Fiandre 2023, Roodhoft precisa che Van der Poel è in grandissima condizione e che ce la metterà tutta per vincere la corsa: “Normalmente nessuno può giocarsela uomo contro uomo, ma il Mathieu dell’ultima ora a Roubaix era di molto migliore rispetto a quello del Fiandre. Se questa tendenza continua per un altro po’, allora penso che tutto sia possibile. Ma comunque Pogacar per vincere dovrà arrivare al traguardo da solo“.


Salvatore77
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

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Gimbatbu ha scritto: giovedì 11 aprile 2024, 13:31 Riguardo al possibile testa a testa tra l’olandese e uno scalatore straordinario come Pogacar, come lo era stato al Fiandre 2023, Roodhoft precisa che Van der Poel è in grandissima condizione e che ce la metterà tutta per vincere la corsa: “Normalmente nessuno può giocarsela uomo contro uomo, ma il Mathieu dell’ultima ora a Roubaix era di molto migliore rispetto a quello del Fiandre. Se questa tendenza continua per un altro po’, allora penso che tutto sia possibile. Ma comunque Pogacar per vincere dovrà arrivare al traguardo da solo“.
Cosa ??? :D


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Allabersagliera
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

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Salvatore77 ha scritto: giovedì 11 aprile 2024, 13:49
Gimbatbu ha scritto: giovedì 11 aprile 2024, 13:31 Riguardo al possibile testa a testa tra l’olandese e uno scalatore straordinario come Pogacar, come lo era stato al Fiandre 2023, Roodhoft precisa che Van der Poel è in grandissima condizione e che ce la metterà tutta per vincere la corsa: “Normalmente nessuno può giocarsela uomo contro uomo, ma il Mathieu dell’ultima ora a Roubaix era di molto migliore rispetto a quello del Fiandre. Se questa tendenza continua per un altro po’, allora penso che tutto sia possibile. Ma comunque Pogacar per vincere dovrà arrivare al traguardo da solo“.
Cosa ??? :D
Eh, niente, sembrava che la discussione si fosse placata... poi invece arriva lui, con un messaggio in codice agli utenti del forum:
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Gimbatbu
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

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Allabersagliera ha scritto: giovedì 11 aprile 2024, 14:22
Salvatore77 ha scritto: giovedì 11 aprile 2024, 13:49
Gimbatbu ha scritto: giovedì 11 aprile 2024, 13:31 Riguardo al possibile testa a testa tra l’olandese e uno scalatore straordinario come Pogacar, come lo era stato al Fiandre 2023, Roodhoft precisa che Van der Poel è in grandissima condizione e che ce la metterà tutta per vincere la corsa: “Normalmente nessuno può giocarsela uomo contro uomo, ma il Mathieu dell’ultima ora a Roubaix era di molto migliore rispetto a quello del Fiandre. Se questa tendenza continua per un altro po’, allora penso che tutto sia possibile. Ma comunque Pogacar per vincere dovrà arrivare al traguardo da solo“.
Cosa ??? :D
Eh, niente, sembrava che la discussione si fosse placata... poi invece arriva lui, con un messaggio in codice agli utenti del forum:
Massimo Roodhoft Meridio...


luketaro
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

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Questo Roodhoft è attendibile o è un novello James Allison?


Gimbatbu
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

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luketaro ha scritto: giovedì 11 aprile 2024, 17:00 Questo Roodhoft è attendibile o è un novello James Allison?
?


luketaro
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

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Gimbatbu ha scritto: giovedì 11 aprile 2024, 17:37
luketaro ha scritto: giovedì 11 aprile 2024, 17:00 Questo Roodhoft è attendibile o è un novello James Allison?
?
James Allison, direttore tecnico di Mercedes. Dopo i test in Bahrein disse che sul passo gara erano la seconda forza davanti a Ferrari. Tutti gli altri addetti ai lavori (che interpolando i dati possono farsi un'idea molto precisa) la pensavano diversamente, ed anche ad occhio nudo le frecce d'argento sembravano in difficoltà.
Risultato: al momento la Mercedes vede col binocolo non solo Ferrari ma anche McLaren, e sarebbero dietro pure ad Aston Martin se solo questa avesse 2 piloti seri. In pratica è la peggior Mercedes dal 2010!


Gimbatbu
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

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luketaro ha scritto: giovedì 11 aprile 2024, 17:44
Gimbatbu ha scritto: giovedì 11 aprile 2024, 17:37
luketaro ha scritto: giovedì 11 aprile 2024, 17:00 Questo Roodhoft è attendibile o è un novello James Allison?
?
James Allison, direttore tecnico di Mercedes. Dopo i test in Bahrein disse che sul passo gara erano la seconda forza davanti a Ferrari. Tutti gli altri addetti ai lavori (che interpolando i dati possono farsi un'idea molto precisa) la pensavano diversamente, ed anche ad occhio nudo le frecce d'argento sembravano in difficoltà.
Risultato: al momento la Mercedes vede col binocolo non solo Ferrari ma anche McLaren, e sarebbero dietro pure ad Aston Martin se solo questa avesse 2 piloti seri. In pratica è la peggior Mercedes dal 2010!
:cincin: Roodhoft mi sembra un tantinello più attendibile. Mathieu vince.


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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

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lucks83 ha scritto: mercoledì 10 aprile 2024, 12:46
Tommeke92 ha scritto: mercoledì 10 aprile 2024, 11:28
herbie ha scritto: mercoledì 10 aprile 2024, 11:03

guarda che il Koppenberg a piedi è stato fatto negli anni 80, negli anni 90, e quando venne reinserito ai tempi di GIlbert Cancellare e Boonen.
Fattene una ragione, è nella storia del ciclismo...
Wikipedia:
"Il Koppenberg fu inserito per la prima volta nel percorso del Giro delle Fiandre nel 1975 e comparve ogni anno fino al 1987. Dopo questa data, a causa di un incidente occorso al danese Jesper Skibby, la salita venne tolta dal percorso per ben 15 anni. Fu reintrodotta nel 2002".

Negli anni '90 lo hanno fatto a piedi :unzunz:
Metafisico :crazy:
non amo complulsare le pagine internet, vado a memoria.
Era CHIARAMENTE per dire che, pressochè sempre, se piove, sul Koppenberg quasi tutto il gruppo sale a piedi, salvo quelli che rimangono davanti a chi mette il piede a terra per primo, mentre con le STESSE condizioni, tutti gli altri muri non pongono questi problemi.

Mi spieghi come quello che hai riportato smentisce ciò?


herbie
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

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Salvatore77 ha scritto: giovedì 11 aprile 2024, 13:49
Gimbatbu ha scritto: giovedì 11 aprile 2024, 13:31 Riguardo al possibile testa a testa tra l’olandese e uno scalatore straordinario come Pogacar, come lo era stato al Fiandre 2023, Roodhoft precisa che Van der Poel è in grandissima condizione e che ce la metterà tutta per vincere la corsa: “Normalmente nessuno può giocarsela uomo contro uomo, ma il Mathieu dell’ultima ora a Roubaix era di molto migliore rispetto a quello del Fiandre. Se questa tendenza continua per un altro po’, allora penso che tutto sia possibile. Ma comunque Pogacar per vincere dovrà arrivare al traguardo da solo“.
Cosa ??? :D
prima ve lo diceva herbie, e giustamente era preso per scemo, per ve l'ha detto Van Der Poel ma erano sensazioni distorte dal vento e dalla fatica, e ora velatamente ve lo dice pure il direttore sportivo, che forse qualche dato complessivo sui watt della corsa l'ha visto...e siamo in tre.
Nomina l'ultima ora, ma in realtà parla di una "tendenza in crescendo".


Short Arm
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Re: Paris - Roubaix 2024 (7 aprile)

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Gimbatbu ha scritto: giovedì 11 aprile 2024, 13:31 Riguardo al possibile testa a testa tra l’olandese e uno scalatore straordinario come Pogacar, come lo era stato al Fiandre 2023, Roodhoft precisa che Van der Poel è in grandissima condizione e che ce la metterà tutta per vincere la corsa: “Normalmente nessuno può giocarsela uomo contro uomo, ma il Mathieu dell’ultima ora a Roubaix era di molto migliore rispetto a quello del Fiandre. Se questa tendenza continua per un altro po’, allora penso che tutto sia possibile. Ma comunque Pogacar per vincere dovrà arrivare al traguardo da solo“.
Dichiarazione che non avrei fatto. :diavoletto:

Una gufata che manco il Fassino dei tempi d'oro si sarebbe sognato di fare.


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