Interessante, quindi ci stai dicendo che se uno ha un margine di quasi due minuti sul secondo si può gestire e non è obbligato a prendere il Kom sul Paterberg?Babylon ha scritto: ↑mercoledì 10 aprile 2024, 1:43Va anche detto che le osservazioni da te riportate non tengono in conto condizioni, velocità e svolgimento di corsa se non per il Koppenberg.herbie ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2024, 20:24 Che chi lo ha seguito abbia poi perso molto tempo sarebbe una argomentazione che potrebbe reggere contro chi avesse affermato: Van Der Poel non era il più forte.
Viceversa si è affermato: Van Der Poel era in una giornata no, decisamente inferiore ad Harelbeke e soprattutto alla Roubaix della settimana dopo, ma OVVIAMENTE comunque il più forte nettamente, visto il campo partenti.
Quindi avversari che sarebbero ampiamente alla sua portata, hanno rischiato di tenerlo, e, preso vento esattamente quanto lui (NON sei coperto sulle stradine fiamminghe in gruppetti da 6 o 7 corridori!), alcuni, che avevano evitato fuorigiri, gli hanno recuperato un minuto nel finale, dopo essersi staccati per via del piede a terra sul Koppenberg.
I fuorigiri Van Der Poel li ha sempre fatti, senza dare l'impressione di fatica data sui due passaggi sul Pateberg, e senza finire in crisi nel finale, come dichiarato da lui stesso.
Faccio notare anche che le crisi peggiori di Van Der Poel sono arrivate in giornate con pioggia, come a Castelfidardo, e ad Harrogate. In due casi, ieri e Castelfidardo i minuti li aveva guadagnati andando avanti, ad Harrogate i due minuti li aveva guadagnati ricucendo il distacco da Pedersen, Kung e Moscon.
Quanto ricostruito sopra non smentisce quanto detto (cose molto semplici) ovvero:
che lo stesso Van Der Poel abbia dichiarato di essere in una giornata non eccezionale;
che nei due passaggi Kwaremont - Paterberg sia stato lontano dal suo miglior livello;
che durante il primo attacco al massimo sul Kwaremont non ha affatto atteso nessuno.
Van der Poel ha dichiarato di non avere ottime sensazioni dopo il secondo Kwaremont: erano andati a ritmo record sotto la pioggia e con vento sfavorevole già per quasi 5 ore. Penso una gara così si faccia sentire anche se al mattino sei al top della forma, un po' come successe a Castelfidardo.
Il primo passaggio Kwaremont-Paterberg è sui suoi livelli soliti: i tempi sono poco superiori a quelli che fece nel 2022 ed uguali a quelli segnati nel 2023, relativi ovviamente al primo passaggio di tali gare, meno dure per clima affrontato, specie il 2022.
Il secondo passaggio fa segnare tempi decisamente più alti degli anni scorsi, +25" sul Kwaremont (+35" nel 2022) e +15" sul Paterberg (+20" nel 2022) con qualche attenuante: il solito clima, l'assolo di 30 km (il fatto di prendere uguale vento contro quando sei da solo o in 6/7 la prendo come una provocazione perchè per quanto non mi consideri assolutamente un esperto è oggettivamente falso), oltre al fatto che non hai il duello all'arma bianca con un Pogacar imbizzarrito ma hai 1'45" sui primi inseguitori, e magari ti puoi anche gestire un minimo.
Pogacar nel 2022 attacca sul Kwaremont a 55 km dalla fine, gli stanno attaccati alcuni corridori non del suo livello tipo Asgreen, Cortina etc etc. Sul Paterberg rifiata e scollina mi pare in quarta posizione senza forzare. Sul Koppenberg tira una botta assurda cui resiste solo VdP, gli altri dispersi. Ci sono parecchie analogie con quanto successo quest'anno.
Pidcock nel 2023 scollina con i Van sul Paterberg e va a prendere Pogacar collaborandoci. Poi si spegne e arriva a 8'.
Non ha rischiato di tenerli, ha rischiato A tenerli, perchè non era nelle sue possibilità ed è crollato. Altre analogie con quanto successo quest'anno.
Per inciso, io Van der Poel negli ultimi 3 anni l'ho sempre visto arrivare veramente molto provato sull'ultimo Paterberg, i fuorigiri costano sempre e si vede. Nel 2022 per stare con Pogacar, nel 2023 per rincorrerlo e nel 2024 per tutto quanto elencato. In un altro commento avevo segnalato come Harelbeke fosse gara totalmente diversa dal Fiandre: più corta di 60 km, meno dura ma molti muri in comune, e corsa con bel tempo. Tutte condizioni perfette per VdP per performare al meglio, anche da un punto di vista di spettacolarità, con attacchi e forcing da tutte le parti.
Comunque poi la smetto perchè non mi interessa convincerti a tutti i costi, è solo che non capisco perchè per certi dettagli vi è una grande attenzione e per altri un po'di sommarietà.
Potrebbe sembrare quasi scontato per chi segue il ciclismo da più di tre mesi, ma a quanto pare non tutti colgono gli stessi particolari nello stesso tempo, non possiamo farne una colpa.
A parte questo, complimenti per l'analisi, precisa e dettagliata. Anche sulle modalità con cui avviene la selezione al Fiandre, e sul confronto con Pogacar 2022. Ma vale anche per lo stesso Mathieu nel 21 (quando uno però gli rimase attaccato) o alla E3 di quest'anno, quando non è andato via al primo attacco ma al quarto mi sembra.
Non vorrei però che arrivasse qualcuno a dirci che anche ad Harelbeke non era proprio in palla, o peggio che il giovane Tadej nel 2022 ebbe una delle rare giornate storte della sua carriera per non aver staccato Asgreen sul Kwaremont quando era palesemente a tutta. D'altronde è comprensibile, era alla sua prima esperienza coi muri del Fiandre, il ragazzo si farà.