Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

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herbie
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

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Erinnerung ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 17:40
Se gli unici parametri importanti fossero altitudine, latitudine e longitudine le previsioni di neve per Milano, Cuneo o Bolzano potrebbe farle anche mia nonna, ma purtroppo non è così.
ho detto: i fattori più importanti, quelli che impattano primariamente riguardo alla quantità di precipitazioni nevose sono altitudine, temperatura e zona geografica rispetto alla latitudine. Poi ci sono altre considerazione legate a microclimi locali di una valle o dell'altra, di una zona o dell'altra, ovviamente. Secondo me legate primariamente all'esposizione solare delle località e in misura più casualmente determinata dalle correnti d'alta quota, che non sempre sono le medesime.

NON ho mai detto, e questi agli altri utenti mi pare fosse chiaro: gli unici fattori sono altitudine ecc.ecc.

C'è una differenza piuttosto facilmente comprensibile.
Ultima modifica di herbie il giovedì 16 maggio 2024, 18:03, modificato 3 volte in totale.


herbie
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

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Maìno della Spinetta ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 17:49
herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 17:08
jumbo ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 17:04 Morbegno è sul lato opposto della valle rispetto all'Adda, che passa vicino alla sponda retica. Casomai in quel caso il criterio è stato evitare le esondazioni.
che è quello che ho scritto io...
jumbo ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 17:04 Corvara è in una conca esposta a nord, ma a parte che prima dello sviluppo turistico erano quattro baite o poco più, in ogni caso è una valle ampia che pur essendo aperta verso nord, prende tanto sole.
Per dire, Gressoney La Trinite è in una valle aperta verso sud, ma talmente stretta che prende pochissimo sole ugualmente.

Il crinale spartiacque c'entra eccome. Una massa d'aria fredda anche nei bassi strati che viene da nord ha effetti ben diversi sul versante sopravento e su quello sottovento (il nostro). Per avere masse d'aria fredda continentale sul versante sudalpino occorre che arrivino da est, altrimenti per arrivare da noi devono sollevarsi per attraversare le Alpi (e dovendo attraversare lo spartiacque non ci sono "punti bassi", per quanto le valli siano "intrecciate") provocando lo stau a nord e il foehn a sud. Quando c'è foehn aumenta il gradiente termico verticale ed una massa d'aria che a quota pianura a nord delle Alpi è a 0°C a sud a parità di temperatura in quota ci regala giornate secche con 10°C anche in pieno inverno.
Infatti questo effetto è più marcato nel nord ovest dove la separazione creata dallo spartiacque alpino è più marcata (dal Colle della Scala al Lucomagno non ci sono colli inferiori ai 2000 m; così come dal GSB al Sempione non ci sono colli inferiori ai 2500 m). Se vai verso est, iniziano ad esserci colli ben inferiori a 2000 m più diffusi ed il risultato è una maggiore permeabilità (Resia, Brennero, Dobbiaco ecc. ecc.).
si, ma è il concetto, topograficamente parlando, e soprattutto il relazione ai fenomeni meteo, di "crinale alpino", che mi si deve spiegare per una catena con quella estensione sia nord-sud che est-ovest, e quella diffusione delle cime più alte.
già solo la montagna disegnata in grafica fa capire come è enormemente più complesso considerare un "crinale alpino" in questa maniera.

Va bene per la spiegazione del foehn, ma non per "stilizzare" efficacemente il complesso montuoso alpino.


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Maìno della Spinetta
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

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herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 18:00
Maìno della Spinetta ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 17:49
herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 17:08
che è quello che ho scritto io...



si, ma è il concetto, topograficamente parlando, e soprattutto il relazione ai fenomeni meteo, di "crinale alpino", che mi si deve spiegare per una catena con quella estensione sia nord-sud che est-ovest, e quella diffusione delle cime più alte.
già solo la montagna disegnata in grafica fa capire come è enormemente più complesso considerare un "crinale alpino" in questa maniera.

Va bene per la spiegazione del foehn, ma non per "stilizzare" efficacemente il complesso montuoso alpino.
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

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herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 17:58
Erinnerung ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 17:40
Se gli unici parametri importanti fossero altitudine, latitudine e longitudine le previsioni di neve per Milano, Cuneo o Bolzano potrebbe farle anche mia nonna, ma purtroppo non è così.
ho detto: i fattori più importanti, quelli che impattano primariamente riguardo alla quantità di precipitazioni nevose sono altitudine, temperatura e zona geografica rispetto alla latitudine. Poi ci sono altre considerazione legate a microclimi locali di una valle o dell'altra, di una zona o dell'altra, ovviamente. Secondo me legate primariamente all'esposizione solare delle località e in misura più casualmente determinata dalle correnti d'alta quota, che non sempre sono le medesime.

NON ho mai detto, e questi agli altri utenti mi pare fosse chiaro: gli unici fattori sono altitudine ecc.ecc.

C'è una differenza piuttosto facilmente comprensibile.
però Herbie quando ti si chiede un dato scappi. è da 18 post che ti ho fatto notare che a Entracque nevica di più che a Silandro (località prese apposta perché si parlava dell'area dello Stelvio come notoriamente non particolarmente nevosa rispetto ad altre), a pari altitudine entracque ha tutti gli elementi che sottolinei tu (diversa latitudine, diversa longitudine, entrambe a favore di Silandro), perché i fattori principali non sono quelli che dici tu.

PS Visto che le correnti varie non contano na cippa, perché in Irlanda praticamente non nevica mai e a Boston nevica spessissimo?


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

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herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 17:58
Erinnerung ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 17:40
Se gli unici parametri importanti fossero altitudine, latitudine e longitudine le previsioni di neve per Milano, Cuneo o Bolzano potrebbe farle anche mia nonna, ma purtroppo non è così.
Secondo me legate primariamente all'esposizione solare delle località e in misura più casualmente determinata dalle correnti d'alta quota, che non sempre sono le medesime.

Il punto è che questa è una cagata pazzesca, poi ok non hai detto 'solo' e grazie arcà ce mancava anche quella :lol: poi oh vai pure avanti altri due mesi che so che ti piace fare la punta al coso, tra npo colti da disperazione provano a piantartela in testa in cinese, ma nulla da fare, è incredibile :lol:


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

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herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 16:39
lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 14:47



Credo che molto dipenda anche dal corso dei fiumi, dal dove potevi trovare acqua e allo stesso tempo essere un po' più al sicuro da eventuali inondazioni....
Morbegno se ci pensi è assurdo, visto che l' altro lato della valle sta al sole...
Ma anche altri posti famosi... San Candido è sul versante "roverso" , come si dice dalle mie parti, Corvara è in una conca esposta a nord, Vipiteno di luce non ne becca chissà quanta in inverno, Coira è addossata al fianco nord ovest della montagna, andermatt l'hanno costruita sotto il versante nord del Gemmstock...
Ce ne sono così di esempi....
vedi che ci si arriva?
ovvio che la città viene fondata dove passa il fiume o comunque dove l'approvvigionamento idrico è facilitato, oppure al contrario dove si è al sicuro dalle piene, dove queste avvengono con più facilità, oppure ovviamente per motivi di sicurezza militare...altrimenti la città non sarebbe fondata a ridosso del versante nord.
Della "conca" di Corvara parliamone. Non è certo addossata ad un ripido versante, è uno dei centri più soleggiati delle dolomiti, anzi, decisamente più di Ortisei, tanto per dire.

PS: pure il concetto di "crinale"...per la Alpi...mah. Spiegatemelo.
Le cime più alte sono distribuite in una vasta area, e le vallate intrecciate lungo chilometri e chilometri estesi sia da ovest a est che da nord a sud.
Ovvio che ci sono versanti esposti a sud a nord delle Alpi e versante nord a sud delle Alpi, ma questo che c'entra con le considerazioni sulle differenze tra versanti nord e versanti sud?
Non è che ci si arriva.
E non è nemmeno così "ovvio".
Altrimenti dovresti spiegarmi perché esistono villaggi in vallate o posizioni infami per il freddo e l' ombra invernale del tipo:
-gerola alta
-albaredo per san marco
-piateda
-arigna
-tartano
-selvetta
-forcola
-fusine
-cedrasco
-albosaggia
-ambria
-agneda
-carona (BG)
-aprica (che stupidi che l' hanno costruita e sviluppata principalmente sul versante nord).
-marilleva
-dimaro
.....continua..............
Tutti alla ricerca del Nirvana, o di una pista per fare sci di fondo immagino.

Poi si può continuare tranquillamente ad avere le proprie convinzioni e nessuno perderà il sonno per questo, ma che ci siano zone delle in cui nevica di più delle altre, proprio per via della loro esposizione alle correnti e alle perturbazioni rispetto alle altre (come per esempio appunto le Orobie) è un dato di fatto e oggetto di studio da più di un secolo.

Ci sarà un motivo se la vedretta del Marovin, il glacio nevaio a più bassa quota d'Italia, sta proprio sulle Orobie e non in Val Senales, luogo nettamente più a nord, più ad est e a una quota moooolto più elevata della appunto citata vedretta.

Stay tuned per una pronta controreplica, a questo punto...


lucks83
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da lucks83 »

Maìno della Spinetta ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 18:25
herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 17:58
Erinnerung ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 17:40
Se gli unici parametri importanti fossero altitudine, latitudine e longitudine le previsioni di neve per Milano, Cuneo o Bolzano potrebbe farle anche mia nonna, ma purtroppo non è così.
ho detto: i fattori più importanti, quelli che impattano primariamente riguardo alla quantità di precipitazioni nevose sono altitudine, temperatura e zona geografica rispetto alla latitudine. Poi ci sono altre considerazione legate a microclimi locali di una valle o dell'altra, di una zona o dell'altra, ovviamente. Secondo me legate primariamente all'esposizione solare delle località e in misura più casualmente determinata dalle correnti d'alta quota, che non sempre sono le medesime.

NON ho mai detto, e questi agli altri utenti mi pare fosse chiaro: gli unici fattori sono altitudine ecc.ecc.

C'è una differenza piuttosto facilmente comprensibile.
però Herbie quando ti si chiede un dato scappi. è da 18 post che ti ho fatto notare che a Entracque nevica di più che a Silandro (località prese apposta perché si parlava dell'area dello Stelvio come notoriamente non particolarmente nevosa rispetto ad altre), a pari altitudine entracque ha tutti gli elementi che sottolinei tu (diversa latitudine, diversa longitudine, entrambe a favore di Silandro), perché i fattori principali non sono quelli che dici tu.

PS Visto che le correnti varie non contano na cippa, perché in Irlanda praticamente non nevica mai e a Boston nevica spessissimo?
Sarà forse perché la corrente del golfo mitiga il clima verso l' Irlanda e non verso Boston?
Mistero della fede.
Un po' come la storia del Tibet vs sud del versante Himalayano, anche lì qualcosa deve essere andato storto.

Tra l'altro comincio a pensare che tutti coloro che hanno fondato e risiedono attualmente nelle città della East coast degli USA, da NY in su, fino ad addentrarsi nel Minnesota e a Fargo, siano tutti buddhisti alla ricerca del Nirvana.

Poi non ti preoccupare: sulla questione Entraque-Silandro non avrai mai risposta.
Il dato non suffraga la sua tesi, indi per cui è ininfluente o di nullo valore statistico. :)


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

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herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 18:00
Maìno della Spinetta ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 17:49
herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 17:08
che è quello che ho scritto io...



si, ma è il concetto, topograficamente parlando, e soprattutto il relazione ai fenomeni meteo, di "crinale alpino", che mi si deve spiegare per una catena con quella estensione sia nord-sud che est-ovest, e quella diffusione delle cime più alte.
già solo la montagna disegnata in grafica fa capire come è enormemente più complesso considerare un "crinale alpino" in questa maniera.

Va bene per la spiegazione del foehn, ma non per "stilizzare" efficacemente il complesso montuoso alpino.
in realtà funziona abbastanza bene
prendi la Lombardia
il crinale più alto sono le Retiche
il secondo crinale più basso già in "discesa" sono le Orobie.
è più basso non solo perché le Orobie sono più basse delle Retiche, ma anche perché lo spartiacque delle Retiche ha come minimo Spluga (2115 m), Maloja (1815 m) e Bernina (2300 m) contro le Orobie che hanno l'Aprica (1100 m) da una parte e il solco del Lario (200 m) dall'altra.


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Slegar
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

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Maìno della Spinetta ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 18:25 PS Visto che le correnti varie non contano na cippa, perché in Irlanda praticamente non nevica mai e a Boston nevica spessissimo?
Meglio ancora: perché in Scozia si scia solamante sulle Grampian Higlands, verso il versante del Mare del Nord, e non sulle Northwest Highlands che sono ad una latitudine superiore?


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

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chinaski89 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 18:30
herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 17:58
Erinnerung ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 17:40
Se gli unici parametri importanti fossero altitudine, latitudine e longitudine le previsioni di neve per Milano, Cuneo o Bolzano potrebbe farle anche mia nonna, ma purtroppo non è così.
Secondo me legate primariamente all'esposizione solare delle località e in misura più casualmente determinata dalle correnti d'alta quota, che non sempre sono le medesime.

Il punto è che questa è una cagata pazzesca, poi ok non hai detto 'solo' e grazie arcà ce mancava anche quella :lol: poi oh vai pure avanti altri due mesi che so che ti piace fare la punta al coso, tra npo colti da disperazione provano a piantartela in testa in cinese, ma nulla da fare, è incredibile :lol:
Prima del cinese mandarino provo con un altro esempio (già sapendo che sto sprecando il mio tempo), questa volta puramente estivo, visto che il ragazzo non è molto ferrato sulla stagione invernale.
Tre località a caso:
-Biasca 350 MT s.l.m.
-chiavenna 330 MT s.l.m.
-Bolzano 260 MT s.l.m.

Chissà perché, nelle calde giornate estive di bel tempo, queste tre località si trasformano in autentiche fornaci, con una temperatura mediamente più alta di quella di località come Como che sta a 250 MT s.l.m.
Eppure stanno tutte più a nord e un paio pure più ad est, e l' altitudine è la stessa.
Ah già...
Le maledette correnti d'aria.....


aleph
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da aleph »

Se le correnti in quota durante un evento nevoso non contassero nulla in relazione alla disposizione dei rilievi, come si spiega la nevosità media più che doppia delle pedemontane emiliane e romagnole rispetto a quelle venete, a parità di altitudine.

Vedi questa mappa http://marcopifferetti.altervista.org/2 ... -nuova.gif

Chi ha memoria del febbraio 2012 ricorderà i 65 cm medi di accumulo a Bologna città mentre in Veneto, negli stessi giorni, splendeva il sole.


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da Alpe.di.Siusi »

Previsioni horror per settimana prossima. È ancora presto ovviamente, ed è solo una tendenza, ma al momento danno maltempo prossimo martedi, con neve sul Umbrail. Speriamo che si sbaglino.


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da Road Runner »



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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

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aleph ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 19:15 Se le correnti in quota durante un evento nevoso non contassero nulla in relazione alla disposizione dei rilievi, come si spiega la nevosità media più che doppia delle pedemontane emiliane e romagnole rispetto a quelle venete, a parità di altitudine.

Vedi questa mappa http://marcopifferetti.altervista.org/2 ... -nuova.gif

Chi ha memoria del febbraio 2012 ricorderà i 65 cm medi di accumulo a Bologna città mentre in Veneto, negli stessi giorni, splendeva il sole.
Nessuno ha mai scritto questo , in questa discussione.


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

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lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 18:39
herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 16:39
lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 14:47



Credo che molto dipenda anche dal corso dei fiumi, dal dove potevi trovare acqua e allo stesso tempo essere un po' più al sicuro da eventuali inondazioni....
Morbegno se ci pensi è assurdo, visto che l' altro lato della valle sta al sole...
Ma anche altri posti famosi... San Candido è sul versante "roverso" , come si dice dalle mie parti, Corvara è in una conca esposta a nord, Vipiteno di luce non ne becca chissà quanta in inverno, Coira è addossata al fianco nord ovest della montagna, andermatt l'hanno costruita sotto il versante nord del Gemmstock...
Ce ne sono così di esempi....
vedi che ci si arriva?
ovvio che la città viene fondata dove passa il fiume o comunque dove l'approvvigionamento idrico è facilitato, oppure al contrario dove si è al sicuro dalle piene, dove queste avvengono con più facilità, oppure ovviamente per motivi di sicurezza militare...altrimenti la città non sarebbe fondata a ridosso del versante nord.
Della "conca" di Corvara parliamone. Non è certo addossata ad un ripido versante, è uno dei centri più soleggiati delle dolomiti, anzi, decisamente più di Ortisei, tanto per dire.

PS: pure il concetto di "crinale"...per la Alpi...mah. Spiegatemelo.
Le cime più alte sono distribuite in una vasta area, e le vallate intrecciate lungo chilometri e chilometri estesi sia da ovest a est che da nord a sud.
Ovvio che ci sono versanti esposti a sud a nord delle Alpi e versante nord a sud delle Alpi, ma questo che c'entra con le considerazioni sulle differenze tra versanti nord e versanti sud?
Non è che ci si arriva.
E non è nemmeno così "ovvio".
Altrimenti dovresti spiegarmi perché esistono villaggi in vallate o posizioni infami per il freddo e l' ombra invernale del tipo:
-gerola alta
-albaredo per san marco
-piateda
-arigna
-tartano
-selvetta
-forcola
-fusine
-cedrasco
-albosaggia
-ambria
-agneda
-carona (BG)
-aprica (che stupidi che l' hanno costruita e sviluppata principalmente sul versante nord).
-marilleva
-dimaro
.....continua..............
Tutti alla ricerca del Nirvana, o di una pista per fare sci di fondo immagino.

Poi si può continuare tranquillamente ad avere le proprie convinzioni e nessuno perderà il sonno per questo, ma che ci siano zone delle in cui nevica di più delle altre, proprio per via della loro esposizione alle correnti e alle perturbazioni rispetto alle altre (come per esempio appunto le Orobie) è un dato di fatto e oggetto di studio da più di un secolo.

Ci sarà un motivo se la vedretta del Marovin, il glacio nevaio a più bassa quota d'Italia, sta proprio sulle Orobie e non in Val Senales, luogo nettamente più a nord, più ad est e a una quota moooolto più elevata della appunto citata vedretta.

Stay tuned per una pronta controreplica, a questo punto...
ok, il versante nord è più salubre, ospitale e favorevole all'insediamento umano del versante sud. Si vive meglio all'ombra e al freddo, sulle Alpi.

Tra un po' cominciamo a dire che le case costruite sugli alberi, sono più stabili di quelle con fondamenta.

Se cerchi controesempi , troverai anche che qualcuno pedala su bici con ruote quadre, se è per quello....ogni fatto marginale ha una sua spiegazione che tuttavia non inficia ciò che funzioan nella maggioranza dei casi.


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

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lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 19:06
chinaski89 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 18:30
herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 17:58

Secondo me legate primariamente all'esposizione solare delle località e in misura più casualmente determinata dalle correnti d'alta quota, che non sempre sono le medesime.

Il punto è che questa è una cagata pazzesca, poi ok non hai detto 'solo' e grazie arcà ce mancava anche quella :lol: poi oh vai pure avanti altri due mesi che so che ti piace fare la punta al coso, tra npo colti da disperazione provano a piantartela in testa in cinese, ma nulla da fare, è incredibile :lol:
Prima del cinese mandarino provo con un altro esempio (già sapendo che sto sprecando il mio tempo), questa volta puramente estivo, visto che il ragazzo non è molto ferrato sulla stagione invernale.
Tre località a caso:
-Biasca 350 MT s.l.m.
-chiavenna 330 MT s.l.m.
-Bolzano 260 MT s.l.m.

Chissà perché, nelle calde giornate estive di bel tempo, queste tre località si trasformano in autentiche fornaci, con una temperatura mediamente più alta di quella di località come Como che sta a 250 MT s.l.m.
Eppure stanno tutte più a nord e un paio pure più ad est, e l' altitudine è la stessa.
Ah già...
Le maledette correnti d'aria.....
Se è per quello, pure Praga sta a 235 metri sul livello del mare. Non mi pare si rilevino le stesse temperature.
Si vede che dipende tutto dal microclima di Praga, simile a quello di Como, altrimenti non si spiega.

Tutti i fondovalle alpini molto bassi, e chiusi da monti intorno molto più alti si trasformano in fornaci, in estate. E con ciò?

Che c'entra col fatto che la media della temperatura di un luogo non sia per lo più in inversa proporzionalità con la sua nevosità? Ovvero quanto maggiormente è bassa la temperatura media di un luogo, tanto più alta sarà PER LO PIU' la sua nevosità?
Nessuno nega che esistano molti fattori che influenzano i microclimi di determinate località, tuttavia mi pare esistano di fattori più direttamente determinanti, e altri più aleatori, dipendenti da svariate situazioni, che certamente determinano differenze anche notevoli nella nevosità di luoghi a pari altezza e pari latitudine.


herbie
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da herbie »

lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 18:45
Maìno della Spinetta ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 18:25
herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 17:58

ho detto: i fattori più importanti, quelli che impattano primariamente riguardo alla quantità di precipitazioni nevose sono altitudine, temperatura e zona geografica rispetto alla latitudine. Poi ci sono altre considerazione legate a microclimi locali di una valle o dell'altra, di una zona o dell'altra, ovviamente. Secondo me legate primariamente all'esposizione solare delle località e in misura più casualmente determinata dalle correnti d'alta quota, che non sempre sono le medesime.

NON ho mai detto, e questi agli altri utenti mi pare fosse chiaro: gli unici fattori sono altitudine ecc.ecc.

C'è una differenza piuttosto facilmente comprensibile.
però Herbie quando ti si chiede un dato scappi. è da 18 post che ti ho fatto notare che a Entracque nevica di più che a Silandro (località prese apposta perché si parlava dell'area dello Stelvio come notoriamente non particolarmente nevosa rispetto ad altre), a pari altitudine entracque ha tutti gli elementi che sottolinei tu (diversa latitudine, diversa longitudine, entrambe a favore di Silandro), perché i fattori principali non sono quelli che dici tu.

PS Visto che le correnti varie non contano na cippa, perché in Irlanda praticamente non nevica mai e a Boston nevica spessissimo?
Sarà forse perché la corrente del golfo mitiga il clima verso l' Irlanda e non verso Boston?
Mistero della fede.
Un po' come la storia del Tibet vs sud del versante Himalayano, anche lì qualcosa deve essere andato storto.

Tra l'altro comincio a pensare che tutti coloro che hanno fondato e risiedono attualmente nelle città della East coast degli USA, da NY in su, fino ad addentrarsi nel Minnesota e a Fargo, siano tutti buddhisti alla ricerca del Nirvana.

Poi non ti preoccupare: sulla questione Entraque-Silandro non avrai mai risposta.
Il dato non suffraga la sua tesi, indi per cui è ininfluente o di nullo valore statistico. :)
la questione Entraque-Silandro.

Sulla questione Entraque-Silandro sarà rivoluzionata la teoria della relatività, scherziamo?
Questione assolutamente centrale, ma non in questo dibattico, nel dibattito scientifico internazionale....

Ripeto quanto sopra, se cerchi controesempi, troverai pure quelli che pedalano su bici a ruote quadre, e allora giù a dire che in effetti le ruote quadre hanno una loro indubbia scorrevolezza...

PS: Entracque e moltissime altre località montane del cuneese stanno sul "crinale " nord delle Alpi marittime. Entracque poi sta in una vera e propria conca, altra località dove arriva poca luce d'inverno e infatti è pieno di piste di sci di fondo....
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lucks83
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da lucks83 »

herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 20:30
lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 18:39
herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 16:39

vedi che ci si arriva?
ovvio che la città viene fondata dove passa il fiume o comunque dove l'approvvigionamento idrico è facilitato, oppure al contrario dove si è al sicuro dalle piene, dove queste avvengono con più facilità, oppure ovviamente per motivi di sicurezza militare...altrimenti la città non sarebbe fondata a ridosso del versante nord.
Della "conca" di Corvara parliamone. Non è certo addossata ad un ripido versante, è uno dei centri più soleggiati delle dolomiti, anzi, decisamente più di Ortisei, tanto per dire.

PS: pure il concetto di "crinale"...per la Alpi...mah. Spiegatemelo.
Le cime più alte sono distribuite in una vasta area, e le vallate intrecciate lungo chilometri e chilometri estesi sia da ovest a est che da nord a sud.
Ovvio che ci sono versanti esposti a sud a nord delle Alpi e versante nord a sud delle Alpi, ma questo che c'entra con le considerazioni sulle differenze tra versanti nord e versanti sud?
Non è che ci si arriva.
E non è nemmeno così "ovvio".
Altrimenti dovresti spiegarmi perché esistono villaggi in vallate o posizioni infami per il freddo e l' ombra invernale del tipo:
-gerola alta
-albaredo per san marco
-piateda
-arigna
-tartano
-selvetta
-forcola
-fusine
-cedrasco
-albosaggia
-ambria
-agneda
-carona (BG)
-aprica (che stupidi che l' hanno costruita e sviluppata principalmente sul versante nord).
-marilleva
-dimaro
.....continua..............
Tutti alla ricerca del Nirvana, o di una pista per fare sci di fondo immagino.

Poi si può continuare tranquillamente ad avere le proprie convinzioni e nessuno perderà il sonno per questo, ma che ci siano zone delle in cui nevica di più delle altre, proprio per via della loro esposizione alle correnti e alle perturbazioni rispetto alle altre (come per esempio appunto le Orobie) è un dato di fatto e oggetto di studio da più di un secolo.

Ci sarà un motivo se la vedretta del Marovin, il glacio nevaio a più bassa quota d'Italia, sta proprio sulle Orobie e non in Val Senales, luogo nettamente più a nord, più ad est e a una quota moooolto più elevata della appunto citata vedretta.

Stay tuned per una pronta controreplica, a questo punto...
ok, il versante nord è più salubre, ospitale e favorevole all'insediamento umano del versante sud. Si vive meglio all'ombra e al freddo, sulle Alpi.

Tra un po' cominciamo a dire che le case costruite sugli alberi, sono più stabili di quelle con fondamenta.

Se cerchi controesempi , troverai anche che qualcuno pedala su bici con ruote quadre, se è per quello....ogni fatto marginale ha una sua spiegazione che tuttavia non inficia ciò che funzioan nella maggioranza dei casi.
Signore mio, non mi pare di aver detto che si sta meglio dai versanti roversi e freddi.

Se tu che qualche post fa hai dato per assodato che i paesi alpini sorgono sui versanti sud, affermando che (riporto fedelmente le tue parole) :

”differenza tra versanti montuosi sud e versanti montuosi nord fa parte della storia delle popolazioni alpine e delle loro migrazioni nei secoli, almeno con questo credo dovresti fare pace....a meno che andassero a cercare la sofferenza e la minore quantità di luce per raggiungere il Nirvana, ma lo credo poco probabile.”
Ti ho solo fatto degli esempi di paesi che realmente sorgono sui versanti ombreggiati, chiedendoti se puoi spiegarmi perché secondo te si sono insediati lì.
Alcuni di questi manco stanno vicini ai fiumi...

Se poi per avere ragione a prescindere devi mettermi in bocca parole non mie, va bene lo stesso.
Sono munito di patatine, fruttini e popcorn e mi godo comunque lo spettacolo.


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da lucks83 »

herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 20:35
lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 19:06
chinaski89 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 18:30

Il punto è che questa è una cagata pazzesca, poi ok non hai detto 'solo' e grazie arcà ce mancava anche quella :lol: poi oh vai pure avanti altri due mesi che so che ti piace fare la punta al coso, tra npo colti da disperazione provano a piantartela in testa in cinese, ma nulla da fare, è incredibile :lol:
Prima del cinese mandarino provo con un altro esempio (già sapendo che sto sprecando il mio tempo), questa volta puramente estivo, visto che il ragazzo non è molto ferrato sulla stagione invernale.
Tre località a caso:
-Biasca 350 MT s.l.m.
-chiavenna 330 MT s.l.m.
-Bolzano 260 MT s.l.m.

Chissà perché, nelle calde giornate estive di bel tempo, queste tre località si trasformano in autentiche fornaci, con una temperatura mediamente più alta di quella di località come Como che sta a 250 MT s.l.m.
Eppure stanno tutte più a nord e un paio pure più ad est, e l' altitudine è la stessa.
Ah già...
Le maledette correnti d'aria.....
Se è per quello, pure Praga sta a 235 metri sul livello del mare. Non mi pare si rilevino le stesse temperature.
Si vede che dipende tutto dal microclima di Praga, simile a quello di Como, altrimenti non si spiega.

Tutti i fondovalle alpini molto bassi, e chiusi da monti intorno molto più alti si trasformano in fornaci, in estate. E con ciò?

Che c'entra col fatto che la media della temperatura di un luogo non sia per lo più in inversa proporzionalità con la sua nevosità? Ovvero quanto maggiormente è bassa la temperatura media di un luogo, tanto più alta sarà PER LO PIU' la sua nevosità?
Nessuno nega che esistano molti fattori che influenzano i microclimi di determinate località, tuttavia mi pare esistano di fattori più direttamente determinanti, e altri più aleatori, dipendenti da svariate situazioni, che certamente determinano differenze anche notevoli nella nevosità di luoghi a pari altezza e pari latitudine.
Già che non sai che la temperatura media più bassa di una località montana rispetto ad un altra non è sinonimo di maggior nevosità ma, anzi, per certi versi ne impedisce lo sviluppo, è tutto dire.


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da lucks83 »

herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 20:55
lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 18:45
Maìno della Spinetta ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 18:25

però Herbie quando ti si chiede un dato scappi. è da 18 post che ti ho fatto notare che a Entracque nevica di più che a Silandro (località prese apposta perché si parlava dell'area dello Stelvio come notoriamente non particolarmente nevosa rispetto ad altre), a pari altitudine entracque ha tutti gli elementi che sottolinei tu (diversa latitudine, diversa longitudine, entrambe a favore di Silandro), perché i fattori principali non sono quelli che dici tu.

PS Visto che le correnti varie non contano na cippa, perché in Irlanda praticamente non nevica mai e a Boston nevica spessissimo?
Sarà forse perché la corrente del golfo mitiga il clima verso l' Irlanda e non verso Boston?
Mistero della fede.
Un po' come la storia del Tibet vs sud del versante Himalayano, anche lì qualcosa deve essere andato storto.

Tra l'altro comincio a pensare che tutti coloro che hanno fondato e risiedono attualmente nelle città della East coast degli USA, da NY in su, fino ad addentrarsi nel Minnesota e a Fargo, siano tutti buddhisti alla ricerca del Nirvana.

Poi non ti preoccupare: sulla questione Entraque-Silandro non avrai mai risposta.
Il dato non suffraga la sua tesi, indi per cui è ininfluente o di nullo valore statistico. :)
la questione Entraque-Silandro.

Sulla questione Entraque-Silandro sarà rivoluzionata la teoria della relatività, scherziamo?
Questione assolutamente centrale, ma non in questo dibattico, nel dibattito scientifico internazionale....

Ripeto quanto sopra, se cerchi controesempi, troverai pure quelli che pedalano su bici a ruote quadre, e allora giù a dire che in effetti le ruote quadre hanno una loro indubbia scorrevolezza...

PS: Entracque e moltissime altre località montane del cuneese stanno sul "crinale " nord delle Alpi marittime. Entracque poi sta in una vera e propria conca, altra località dove arriva poca luce d'inverno e infatti è pieno di piste di sci di fondo....
In pratica non riesci a rispondere nel merito alla differenza di precipitazioni nevose tra Entraque-Silandro, non sai come confutare il dato rispetto alla tesi che hai sempre sostenuto e non entri nel merito della questione.

Anzi, rigiri la frittata a tuo piacimento, dicendo che Entracque sorge in una conca esposta a nord, quando fino a 5 minuti fa sostenevi contro il parere di tutto questo forum che, per stabilire la nevosità di una determinata località, contano principalmente e nell' ordine:

-latitudine
-altitudine
-posizionamento ad est piuttosto che ad ovest nell' arco alpino
-vicinanza all' Adriatico che mitiga di meno il clima rispetto al mar ligure e mediterraneo
-esposizione.
Solo un seguito e, marginalmente, consideri le correnti d'aria.

Quando ti si fa notare che Entracque raccoglie più neve di Silandro , nonostante secondo i tuoi parametri la seconda dovrebbe essere più avvantaggiata sulla prima, allora magicamente per te conta solo l' esposizione sul crinale nord di un tratto di arco Alpino che sta comunque a Sud.

Sempre più cervellotico.
Ma divertente.
Ultima modifica di lucks83 il giovedì 16 maggio 2024, 21:32, modificato 1 volta in totale.


herbie
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da herbie »

lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:09
herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 20:55
lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 18:45
Sarà forse perché la corrente del golfo mitiga il clima verso l' Irlanda e non verso Boston?
Mistero della fede.
Un po' come la storia del Tibet vs sud del versante Himalayano, anche lì qualcosa deve essere andato storto.

Tra l'altro comincio a pensare che tutti coloro che hanno fondato e risiedono attualmente nelle città della East coast degli USA, da NY in su, fino ad addentrarsi nel Minnesota e a Fargo, siano tutti buddhisti alla ricerca del Nirvana.

Poi non ti preoccupare: sulla questione Entraque-Silandro non avrai mai risposta.
Il dato non suffraga la sua tesi, indi per cui è ininfluente o di nullo valore statistico. :)
la questione Entraque-Silandro.

Sulla questione Entraque-Silandro sarà rivoluzionata la teoria della relatività, scherziamo?
Questione assolutamente centrale, ma non in questo dibattico, nel dibattito scientifico internazionale....

Ripeto quanto sopra, se cerchi controesempi, troverai pure quelli che pedalano su bici a ruote quadre, e allora giù a dire che in effetti le ruote quadre hanno una loro indubbia scorrevolezza...

PS: Entracque e moltissime altre località montane del cuneese stanno sul "crinale " nord delle Alpi marittime. Entracque poi sta in una vera e propria conca, altra località dove arriva poca luce d'inverno e infatti è pieno di piste di sci di fondo....
In pratica non riesci a rispondere nel merito alla differenza di precipitazioni nevose tra Entraque-Silandro, non sai come confutare il dato rispetto alla tesi che hai sempre sostenuto e non entri nel merito della questione.

Anzi, rigiri la frittata a tuo piacimento, dicendo che Entracque sorge in una conca esposta a nord, quando fino a 5 minuti fa sostenevi contro il parere di tutto questo forum che, per stabilire la nevosità di una determinata località, contano principalmente e nell' ordine:

-latitudine
-altitudine
-posizionamento ad est piuttosto che ad ovest nell' arco alpino
-vicinanza all' Adriatico che mitiga di meno il clima rispetto al mar ligure e mediterraneo
-esposizione.

Quando ti si fa notare che Entracque raccoglie più neve di Silandro , nonostante secondo i tuoi parametri la seconda dovrebbe essere più avvantaggiata sulla prima, allora magicamente per te conta solo l' esposizione sul crinale nord di un tratto di arco Alpino che sta comunque a Sud.

Sempre più cervellotico.
Ma divertente.
Ti dimentichi di dire che ho SEMPRE sostenuto che nei parametri direttamente influenti c'è anche la temperatura della località che dipende appunto dall'essere su versante nord e poco raggiunta dalla luce solare d'inverno.
Sempre scritto che il fatto di essere su un versante nord influenza anche se in misura minore la nevosità della località, per via della temperatura più fredda.
Capisco si contrapponga l'effetto foehn, ma questo è appunto un fenomeno irregolare e legato a particolari situazioni atmosferiche.

QUadra tutto con quello che ho sostenuto, se si vuole leggere senza pregiudizi e astio.

Qui c'è una carta molto grossolana della nevosità alpina. Certo nel dettaglio non è molto indicativa. Tra l'altro tra le zone con maggiore nevosità c'è proprio quella dello Stelvio e del Foscagno. Lo Spluga e il nord della val Chiavenna sono indicati dai dati con minore nevosità. Mi pare si noti facilmente la minore nevosità dei versanti tirrenici.

http://www.nimbus.it/liguria/rlm15/dida ... e/Fig2.jpg

Immagine

a me pare di non rilevare grosse anomalie, rispetto ai fattori maggiormente determinanti, ovvero altitudine, temperatura, zona geografica.
L'est Europa è nettamente più freddo e nevoso dell'ovest da sempre, basta cercare in rete, non credo ci voglia molto.


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da Erinnerung »

herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:28
lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:09
herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 20:55

la questione Entraque-Silandro.

Sulla questione Entraque-Silandro sarà rivoluzionata la teoria della relatività, scherziamo?
Questione assolutamente centrale, ma non in questo dibattico, nel dibattito scientifico internazionale....

Ripeto quanto sopra, se cerchi controesempi, troverai pure quelli che pedalano su bici a ruote quadre, e allora giù a dire che in effetti le ruote quadre hanno una loro indubbia scorrevolezza...

PS: Entracque e moltissime altre località montane del cuneese stanno sul "crinale " nord delle Alpi marittime. Entracque poi sta in una vera e propria conca, altra località dove arriva poca luce d'inverno e infatti è pieno di piste di sci di fondo....
In pratica non riesci a rispondere nel merito alla differenza di precipitazioni nevose tra Entraque-Silandro, non sai come confutare il dato rispetto alla tesi che hai sempre sostenuto e non entri nel merito della questione.

Anzi, rigiri la frittata a tuo piacimento, dicendo che Entracque sorge in una conca esposta a nord, quando fino a 5 minuti fa sostenevi contro il parere di tutto questo forum che, per stabilire la nevosità di una determinata località, contano principalmente e nell' ordine:

-latitudine
-altitudine
-posizionamento ad est piuttosto che ad ovest nell' arco alpino
-vicinanza all' Adriatico che mitiga di meno il clima rispetto al mar ligure e mediterraneo
-esposizione.

Quando ti si fa notare che Entracque raccoglie più neve di Silandro , nonostante secondo i tuoi parametri la seconda dovrebbe essere più avvantaggiata sulla prima, allora magicamente per te conta solo l' esposizione sul crinale nord di un tratto di arco Alpino che sta comunque a Sud.

Sempre più cervellotico.
Ma divertente.
Ti dimentichi di dire che ho SEMPRE sostenuto che nei parametri direttamente influenti c'è anche la temperatura della località che dipende appunto dall'essere su versante nord e poco raggiunta dalla luce solare d'inverno.
Sempre scritto che il fatto di essere su un versante nord influenza anche se in misura minore la nevosità della località, per via della temperatura più fredda.
Capisco si contrapponga l'effetto foehn, ma questo è appunto un fenomeno irregolare e legato a particolari situazioni atmosferiche.

QUadra tutto con quello che ho sostenuto, se si vuole leggere senza pregiudizi e astio.

Qui c'è una carta molto grossolana della nevosità alpina. Certo nel dettaglio non è molto indicativa. Tra l'altro tra le zone con maggiore nevosità c'è proprio quella dello Stelvio e del Foscagno. Lo Spluga e il nord della val Chiavenna sono indicati dai dati con minore nevosità. Mi pare si noti facilmente la minore nevosità dei versanti tirrenici.

http://www.nimbus.it/liguria/rlm15/dida ... e/Fig2.jpg

Immagine

a me pare di non rilevare grosse anomalie, rispetto ai fattori maggiormente determinanti, ovvero altitudine, temperatura, zona geografica.
L'est Europa è nettamente più freddo e nevoso dell'ovest da sempre, basta cercare in rete, non credo ci voglia molto.
Ti faccio una domanda semplice:
Perché, come si evince da questa carta, Reggio Emilia è più nevosa di Brescia?
(Tra l’altro della zona dello Spluga da questa mappa non mi pare meno nevosa dalla zona dello Stelvio, stessi colori)


herbie
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da herbie »

semmai, di Verona.
La differenza è minima.
Che c'entra?
Non ho mai detto che la latitudine, IN ASSOLUTO è il fattore determinate per la nevosità media. Ho detto che è uno dei fattori più direttamente determinanti.
E' diverso.

Se è per quello pure il Gran Sasso è più nevoso di Brescia.


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da lucks83 »

herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:28
lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:09
herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 20:55

la questione Entraque-Silandro.

Sulla questione Entraque-Silandro sarà rivoluzionata la teoria della relatività, scherziamo?
Questione assolutamente centrale, ma non in questo dibattico, nel dibattito scientifico internazionale....

Ripeto quanto sopra, se cerchi controesempi, troverai pure quelli che pedalano su bici a ruote quadre, e allora giù a dire che in effetti le ruote quadre hanno una loro indubbia scorrevolezza...

PS: Entracque e moltissime altre località montane del cuneese stanno sul "crinale " nord delle Alpi marittime. Entracque poi sta in una vera e propria conca, altra località dove arriva poca luce d'inverno e infatti è pieno di piste di sci di fondo....
In pratica non riesci a rispondere nel merito alla differenza di precipitazioni nevose tra Entraque-Silandro, non sai come confutare il dato rispetto alla tesi che hai sempre sostenuto e non entri nel merito della questione.

Anzi, rigiri la frittata a tuo piacimento, dicendo che Entracque sorge in una conca esposta a nord, quando fino a 5 minuti fa sostenevi contro il parere di tutto questo forum che, per stabilire la nevosità di una determinata località, contano principalmente e nell' ordine:

-latitudine
-altitudine
-posizionamento ad est piuttosto che ad ovest nell' arco alpino
-vicinanza all' Adriatico che mitiga di meno il clima rispetto al mar ligure e mediterraneo
-esposizione.

Quando ti si fa notare che Entracque raccoglie più neve di Silandro , nonostante secondo i tuoi parametri la seconda dovrebbe essere più avvantaggiata sulla prima, allora magicamente per te conta solo l' esposizione sul crinale nord di un tratto di arco Alpino che sta comunque a Sud.

Sempre più cervellotico.
Ma divertente.
Ti dimentichi di dire che ho SEMPRE sostenuto che nei parametri direttamente influenti c'è anche la temperatura della località che dipende appunto dall'essere su versante nord e poco raggiunta dalla luce solare d'inverno.
Sempre scritto che il fatto di essere su un versante nord influenza anche se in misura minore la nevosità della località, per via della temperatura più fredda.
Capisco si contrapponga l'effetto foehn, ma questo è appunto un fenomeno irregolare e legato a particolari situazioni atmosferiche.

QUadra tutto con quello che ho sostenuto, se si vuole leggere senza pregiudizi e astio.

Qui c'è una carta molto grossolana della nevosità alpina. Certo nel dettaglio non è molto indicativa. Tra l'altro tra le zone con maggiore nevosità c'è proprio quella dello Stelvio e del Foscagno. Lo Spluga e il nord della val Chiavenna sono indicati dai dati con minore nevosità. Mi pare si noti facilmente la minore nevosità dei versanti tirrenici.

http://www.nimbus.it/liguria/rlm15/dida ... e/Fig2.jpg

Immagine

a me pare di non rilevare grosse anomalie, rispetto ai fattori maggiormente determinanti, ovvero altitudine, temperatura, zona geografica.
L'est Europa è nettamente più freddo e nevoso dell'ovest da sempre, basta cercare in rete, non credo ci voglia molto.
In realtà adesso dici che nei fattori da considerare c'è ANCHE la temperatura dovuta alll' esposizione del versante, fattore tra l'altro che ti abbiamo spiegato in metà di mille essere rilevante solo per la conservazione della neve al suolo e non per la quantità di neve che cade durante una perturbazione, in quanto la temperatura dell' aria in una vallata sottoposta a perturbazione non varia tra un versante esposto a sud piuttosto che a nord, mentre hai cominciato il tuo sermone vari post fa affermando che quello che conta di più sono (ripeto nuovamente le tue parole):
-latitudine
-altitudine
-ovest o est
-mar mediterraneo o mar adriatico
-vicinanza o meno ai balcani.

Se poi mi pubblichi quella cartina, mi sembra abbastanza palese e lampante che vengano evidenziati di più i punti con accumuli nevosi in prossimità delle vette più alte dell' arco alpino.
Grazie al piffero che nella zona dello Stelvio vedi più scuro...son tutte vette sopra i 3000 e arrivi a quasi 4000.
Infatti a centro Italia puoi notare accumuli molto consistenti proprio nella zona del gran Sasso.
Strano eh?


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da herbie »

Paragonerei inoltre la carta della nevosità media, con quella delle precipitazioni medie.

E qui le discrepanze sono notevoli.
Il che significa che un luogo può avere maggiori precipitazioni di un altro, ma non maggiore nevosità, la quale guardando la carta, è sostanzialmente sovrapponibile a quella orografica....
https://it.wikipedia.org/wiki/Clima_ita ... Italia.jpg

Immagine


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

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lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:44
In realtà adesso dici che nei fattori da considerare c'è ANCHE la temperatura dovuta alll' esposizione del versante, fattore tra l'altro che ti abbiamo
sei estremamente scorretto.

Ho SEMPRE scritto che tra i fattori determinanti c'è la temperatura della località!!
Altrimenti per quale motivo tirerei in ballo l'espoosizione a nord??


herbie
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

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lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:44
Grazie al piffero che nella zona dello Stelvio vedi più scuro...son tutte vette sopra i 3000 e arrivi a quasi 4000.
Infatti a centro Italia puoi notare accumuli molto consistenti proprio nella zona del gran Sasso.
Strano eh?
Toh!
E allora come mai l'altitudine non sarebbe uno, se non IL fattore principale della nevosità di un luogo?
Per altro, nello "scuro" è compreso lo Stelvio...non solo l'Ortles...

Il discorso era iniziato commentando il fatto che lo Stelvio sarebbe in una delle zone poco nevose delle Alpi, o mi sbaglio?


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da lucks83 »

Erinnerung ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:37
herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:28
lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:09
In pratica non riesci a rispondere nel merito alla differenza di precipitazioni nevose tra Entraque-Silandro, non sai come confutare il dato rispetto alla tesi che hai sempre sostenuto e non entri nel merito della questione.

Anzi, rigiri la frittata a tuo piacimento, dicendo che Entracque sorge in una conca esposta a nord, quando fino a 5 minuti fa sostenevi contro il parere di tutto questo forum che, per stabilire la nevosità di una determinata località, contano principalmente e nell' ordine:

-latitudine
-altitudine
-posizionamento ad est piuttosto che ad ovest nell' arco alpino
-vicinanza all' Adriatico che mitiga di meno il clima rispetto al mar ligure e mediterraneo
-esposizione.

Quando ti si fa notare che Entracque raccoglie più neve di Silandro , nonostante secondo i tuoi parametri la seconda dovrebbe essere più avvantaggiata sulla prima, allora magicamente per te conta solo l' esposizione sul crinale nord di un tratto di arco Alpino che sta comunque a Sud.

Sempre più cervellotico.
Ma divertente.
Ti dimentichi di dire che ho SEMPRE sostenuto che nei parametri direttamente influenti c'è anche la temperatura della località che dipende appunto dall'essere su versante nord e poco raggiunta dalla luce solare d'inverno.
Sempre scritto che il fatto di essere su un versante nord influenza anche se in misura minore la nevosità della località, per via della temperatura più fredda.
Capisco si contrapponga l'effetto foehn, ma questo è appunto un fenomeno irregolare e legato a particolari situazioni atmosferiche.

QUadra tutto con quello che ho sostenuto, se si vuole leggere senza pregiudizi e astio.

Qui c'è una carta molto grossolana della nevosità alpina. Certo nel dettaglio non è molto indicativa. Tra l'altro tra le zone con maggiore nevosità c'è proprio quella dello Stelvio e del Foscagno. Lo Spluga e il nord della val Chiavenna sono indicati dai dati con minore nevosità. Mi pare si noti facilmente la minore nevosità dei versanti tirrenici.

http://www.nimbus.it/liguria/rlm15/dida ... e/Fig2.jpg

Immagine

a me pare di non rilevare grosse anomalie, rispetto ai fattori maggiormente determinanti, ovvero altitudine, temperatura, zona geografica.
L'est Europa è nettamente più freddo e nevoso dell'ovest da sempre, basta cercare in rete, non credo ci voglia molto.
Ti faccio una domanda semplice:
Perché, come si evince da questa carta, Reggio Emilia è più nevosa di Brescia?
(Tra l’altro della zona dello Spluga da questa mappa non mi pare meno nevosa dalla zona dello Stelvio, stessi colori)
Dovrebbe spiegare anche perché, secondo la cartina, sulle Orobie si verificano accumuli maggiori rispetto alla zona della Val Pusteria e dello spartiacque con l' Austria e il trentino.
Eppure le Orobie sono più a sud, più ad ovest e sono pure notevolmente più basse delle dolomiti, delle vedrette di Ries e delle montagne che fanno parte del gruppo del gran Pilastro.


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da lucks83 »

herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:48
lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:44
In realtà adesso dici che nei fattori da considerare c'è ANCHE la temperatura dovuta alll' esposizione del versante, fattore tra l'altro che ti abbiamo
sei estremamente scorretto.

Ho SEMPRE scritto che tra i fattori determinanti c'è la temperatura della località!!
Altrimenti per quale motivo tirerei in ballo l'espoosizione a nord??
La scorrettezza non fa parte del mio essere.
Riporto solo quello che ho letto.

Non sono di certo io che, a un certo punto della discussione, si è dimenticato di aver nominato per prime (ripeto nuovamente, parole tue) la latitudine, l' altitudine, l' est e l' ovest, i mari e i balcani.
Adesso è diventata principalmente una questione di esposizione del versante?
Io ho sempre parlato di nevosità in base all' esposizione alle perturbazioni di una zona, rispetto ad un' altra.
Non ho mai cambiato "linea editoriale".
E sarei io quello scorretto?
Bene così, avanti.


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

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herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:42 semmai, di Verona.
La differenza è minima.
Che c'entra?
Non ho mai detto che la latitudine, IN ASSOLUTO è il fattore determinate per la nevosità media. Ho detto che è uno dei fattori più direttamente determinanti.
E' diverso.

Se è per quello pure il Gran Sasso è più nevoso di Brescia.
Beh non vorrai paragonare una cima di quasi 3000 m con una città che sta a 100 m di altitudine…
Resta il fatto che anche Cesena è più nevosa della città di Brescia…il che non è proprio intuitivo come dato.
Cesena è più a sud, è leggermente più bassa come altitudine e sta vicino al mare…eppure!
La spiegazione sta nella posizione rispetto alle catene montuose (Appennino vicino nel caso di Cesena) ed erosione del cuscino freddo padano durante una nevicata da scorrimento, che avviene sempre da est verso ovest per il richiamo caldo che arriva da est e che svantaggia città come Verona e Brescia.
Le prime località in cui la neve si trasforma in pioggia sono sempre quelle più a est nella fascia a nord del corso del Po.
Spesso a Cremona e ancora più a Piacenza continua a nevicare mentre a Verona o a Brescia è già girata in pioggia da un po’.
Oltretutto Cesena beneficia spesso di situazioni nevose che colpiscono la fascia adriatica in cui il nord ovest rimane a secco..
Detto ciò non credo che Cesena abbia una temperatura media invernale più bassa di Brescia, anzi. Ma è più nevosa statisticamente.


Erinnerung
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

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lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:52
Erinnerung ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:37
herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:28

Ti dimentichi di dire che ho SEMPRE sostenuto che nei parametri direttamente influenti c'è anche la temperatura della località che dipende appunto dall'essere su versante nord e poco raggiunta dalla luce solare d'inverno.
Sempre scritto che il fatto di essere su un versante nord influenza anche se in misura minore la nevosità della località, per via della temperatura più fredda.
Capisco si contrapponga l'effetto foehn, ma questo è appunto un fenomeno irregolare e legato a particolari situazioni atmosferiche.

QUadra tutto con quello che ho sostenuto, se si vuole leggere senza pregiudizi e astio.

Qui c'è una carta molto grossolana della nevosità alpina. Certo nel dettaglio non è molto indicativa. Tra l'altro tra le zone con maggiore nevosità c'è proprio quella dello Stelvio e del Foscagno. Lo Spluga e il nord della val Chiavenna sono indicati dai dati con minore nevosità. Mi pare si noti facilmente la minore nevosità dei versanti tirrenici.

http://www.nimbus.it/liguria/rlm15/dida ... e/Fig2.jpg

Immagine

a me pare di non rilevare grosse anomalie, rispetto ai fattori maggiormente determinanti, ovvero altitudine, temperatura, zona geografica.
L'est Europa è nettamente più freddo e nevoso dell'ovest da sempre, basta cercare in rete, non credo ci voglia molto.
Ti faccio una domanda semplice:
Perché, come si evince da questa carta, Reggio Emilia è più nevosa di Brescia?
(Tra l’altro della zona dello Spluga da questa mappa non mi pare meno nevosa dalla zona dello Stelvio, stessi colori)
Dovrebbe spiegare anche perché, secondo la cartina, sulle Orobie si verificano accumuli maggiori rispetto alla zona della Val Pusteria e dello spartiacque con l' Austria e il trentino.
Eppure le Orobie sono più a sud, più ad ovest e sono pure notevolmente più basse delle dolomiti, delle vedrette di Ries e delle montagne che fanno parte del gruppo del gran Pilastro.
Beh sulla Val Pusteria abbiamo già parlato ampiamente.
Zona tra le più fredde d’Italia. Ma NON tra le più nevose


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da lucks83 »

herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:51
lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:44
Grazie al piffero che nella zona dello Stelvio vedi più scuro...son tutte vette sopra i 3000 e arrivi a quasi 4000.
Infatti a centro Italia puoi notare accumuli molto consistenti proprio nella zona del gran Sasso.
Strano eh?
Toh!
E allora come mai l'altitudine non sarebbe uno, se non IL fattore principale della nevosità di un luogo?
Per altro, nello "scuro" è compreso lo Stelvio...non solo l'Ortles...

Il discorso era iniziato commentando il fatto che lo Stelvio sarebbe in una delle zone poco nevose delle Alpi, o mi sbaglio?
Mettiti d'accordo con te stesso: un secondo fa il fattore principale era la temperatura dovuta all' esposizione, adesso improvvisamente è diventata l' altitudine.

Noi altri, nel frattempo, abbiamo sempre sostenuto che si tratta più di un fattore dovuto all' esposizione di una località rispetto alle correnti che portano le perturbazioni.
Poi che a 3000 metri accumuli più neve che a 1500 mi sembra la scoperta dell' acqua calda.
Sta diventando una discussione surreale.


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da aleph »

Per riportare qualche dato, Reggio Emilia ha una nevosità media doppia rispetto a Brescia ma vabbè.

Tra l'altro dalla prima carta, se si osserva l'arco alpino orientale, si vede bene come le Dolomiti, montagne che a malapena superano i 3000 metri e per superfici molto limitate, siano tra le zone più nevose delle Alpi proprio per il fatto, più volte ribadito, di essere ortogonali alle direttrici delle correnti delle principali perturbazioni.


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Maìno della Spinetta
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:59
herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:51
lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:44
Grazie al piffero che nella zona dello Stelvio vedi più scuro...son tutte vette sopra i 3000 e arrivi a quasi 4000.
Infatti a centro Italia puoi notare accumuli molto consistenti proprio nella zona del gran Sasso.
Strano eh?
Toh!
E allora come mai l'altitudine non sarebbe uno, se non IL fattore principale della nevosità di un luogo?
Per altro, nello "scuro" è compreso lo Stelvio...non solo l'Ortles...

Il discorso era iniziato commentando il fatto che lo Stelvio sarebbe in una delle zone poco nevose delle Alpi, o mi sbaglio?
Mettiti d'accordo con te stesso: un secondo fa il fattore principale era la temperatura dovuta all' esposizione, adesso improvvisamente è diventata l' altitudine.

Noi altri, nel frattempo, abbiamo sempre sostenuto che si tratta più di un fattore dovuto all' esposizione di una località rispetto alle correnti che portano le perturbazioni.
Poi che a 3000 metri accumuli più neve che a 1500 mi sembra la scoperta dell' acqua calda.
Sta diventando una discussione surreale.
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da lucks83 »

Maìno della Spinetta ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 22:22
lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:59
herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:51

Toh!
E allora come mai l'altitudine non sarebbe uno, se non IL fattore principale della nevosità di un luogo?
Per altro, nello "scuro" è compreso lo Stelvio...non solo l'Ortles...

Il discorso era iniziato commentando il fatto che lo Stelvio sarebbe in una delle zone poco nevose delle Alpi, o mi sbaglio?
Mettiti d'accordo con te stesso: un secondo fa il fattore principale era la temperatura dovuta all' esposizione, adesso improvvisamente è diventata l' altitudine.

Noi altri, nel frattempo, abbiamo sempre sostenuto che si tratta più di un fattore dovuto all' esposizione di una località rispetto alle correnti che portano le perturbazioni.
Poi che a 3000 metri accumuli più neve che a 1500 mi sembra la scoperta dell' acqua calda.
Sta diventando una discussione surreale.
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:D davvero...


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da Allabersagliera »

lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 20:57
Sono munito di patatine, fruttini e popcorn e mi godo comunque lo spettacolo.
Patatine, fruttini e popcorn insieme??? :dubbio:
scusate, ma qui la discussione è diventata ormai di cattivo gusto


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da lucks83 »

Allabersagliera ha scritto: venerdì 17 maggio 2024, 0:15
lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 20:57
Sono munito di patatine, fruttini e popcorn e mi godo comunque lo spettacolo.
Patatine, fruttini e popcorn insieme??? :dubbio:
scusate, ma qui la discussione è diventata ormai di cattivo gusto
Mi son fatto prendere la mano...
Ho fatto mie le parole che Buffon pronunciò dopo quella famosa partita di Champions...
Lo stato d'animo, comprendimi, comincia ad essere il medesimo.


herbie
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

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lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:59
herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:51
lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:44
Grazie al piffero che nella zona dello Stelvio vedi più scuro...son tutte vette sopra i 3000 e arrivi a quasi 4000.
Infatti a centro Italia puoi notare accumuli molto consistenti proprio nella zona del gran Sasso.
Strano eh?
Toh!
E allora come mai l'altitudine non sarebbe uno, se non IL fattore principale della nevosità di un luogo?
Per altro, nello "scuro" è compreso lo Stelvio...non solo l'Ortles...

Il discorso era iniziato commentando il fatto che lo Stelvio sarebbe in una delle zone poco nevose delle Alpi, o mi sbaglio?
Mettiti d'accordo con te stesso: un secondo fa il fattore principale era la temperatura dovuta all' esposizione, adesso improvvisamente è diventata l' altitudine.

Noi altri, nel frattempo, abbiamo sempre sostenuto che si tratta più di un fattore dovuto all' esposizione di una località rispetto alle correnti che portano le perturbazioni.
Poi che a 3000 metri accumuli più neve che a 1500 mi sembra la scoperta dell' acqua calda.
Sta diventando una discussione surreale.
nemmeno quando ci si mette di fronte ai dati, riflettete.

Ok.
La nevosità dipende principalmente dalla esposizione alle perturbazioni.

Fa niente se le zone dove avvengono più precipitazione sono radicalmente differenti da quelle dove la nevosità è più alta.

Ho sempre scritto in ogni post e ovunque in questa discussione, che la nevosità eè direttamente proposrzionale ad alcuni parametri direttamente influenti, tra i quali altezza e temperatura.

Penso che chiunque legga questa discussione senza pregiudizi comprenda chi stia perdendo il filo logico della discussione e con esso la razionalità.
Ultima modifica di herbie il venerdì 17 maggio 2024, 2:42, modificato 1 volta in totale.


herbie
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da herbie »

Erinnerung ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:56
herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:42 semmai, di Verona.
La differenza è minima.
Che c'entra?
Non ho mai detto che la latitudine, IN ASSOLUTO è il fattore determinate per la nevosità media. Ho detto che è uno dei fattori più direttamente determinanti.
E' diverso.

Se è per quello pure il Gran Sasso è più nevoso di Brescia.
Beh non vorrai paragonare una cima di quasi 3000 m con una città che sta a 100 m di altitudine…
Resta il fatto che anche Cesena è più nevosa della città di Brescia…il che non è proprio intuitivo come dato.
Cesena è più a sud, è leggermente più bassa come altitudine e sta vicino al mare…eppure!
La spiegazione sta nella posizione rispetto alle catene montuose (Appennino vicino nel caso di Cesena) ed erosione del cuscino freddo padano durante una nevicata da scorrimento, che avviene sempre da est verso ovest per il richiamo caldo che arriva da est e che svantaggia città come Verona e Brescia.
Le prime località in cui la neve si trasforma in pioggia sono sempre quelle più a est nella fascia a nord del corso del Po.
Spesso a Cremona e ancora più a Piacenza continua a nevicare mentre a Verona o a Brescia è già girata in pioggia da un po’.
Oltretutto Cesena beneficia spesso di situazioni nevose che colpiscono la fascia adriatica in cui il nord ovest rimane a secco..
Detto ciò non credo che Cesena abbia una temperatura media invernale più bassa di Brescia, anzi. Ma è più nevosa statisticamente.
sì signor maestro, cosa che corrisponde esattamente a quanto già scritto in precendenza.
Per altro, le città emiliane, si trovano, più semplicemente, a ridosso dell'appennino che limita l'influsso mitigante tirrenico, e viceversa assai meno protette da nord est rispetto a quelle vicine alla catena alpina.
E ancora entra nella questione il versante nord e sud...

Sono pochi chilometri tra Reggio Emilia e Brescia, e per altro l'accumulo medio di neve è di poco differente.
Guardiamo piuttosto le località di cui si discuteva in precedenza...


herbie
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

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aleph ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 22:03 Per riportare qualche dato, Reggio Emilia ha una nevosità media doppia rispetto a Brescia ma vabbè.

Tra l'altro dalla prima carta, se si osserva l'arco alpino orientale, si vede bene come le Dolomiti, montagne che a malapena superano i 3000 metri e per superfici molto limitate, siano tra le zone più nevose delle Alpi proprio per il fatto, più volte ribadito, di essere ortogonali alle direttrici delle correnti delle principali perturbazioni.
quanta capziosità....
"doppia"...
è scarsa la nevosità di Brescia, quanto quella di Reggio Emilia. I due dati sono uno doppio dell'altro semplicemente perchè sono emtrambi molto bassi.
Il dito e la luna.

Confrontiamo le precipitazioni nella zona altoatesina-dolomitica , che sono notevolmente minori rispetto alla zona dei laghi lombardi, e la nevosità media delle stesse zone.
Con metà delle precipitazioni c'è maggiore nevosità media.
Se non parla in maniera evidente questo...
Significa che, con buona pace di tutte le fondate e condivisibili considerazioni sulle precipitazioni di un luogo, la nevosità dipende NON ESCLUSIVAMENTE MA MAGGIORMENTE da altri fattori.
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Maìno della Spinetta
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

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herbie ha scritto: domenica 12 maggio 2024, 14:49
lucks83 ha scritto: domenica 12 maggio 2024, 12:51
herbie ha scritto: domenica 12 maggio 2024, 12:23

questa cosa delle "zone più o meno nevose" mi lascia molto perplesso. Io detesto la neve, ma comunque le perturbazioni passano ovunque, non su "corridoi" prestabiliti da chissà che correnti e le temperature dipendono dalle isoterme legate all'altezza. Se lo zero è a 1700 metri e passa la perturbazione nevica sullo Stelvio come sul Finestre, come sul Pordoi.
Ovviamente più stai vicino al mare e più l'isoterma è tendenzialmente alta.

Semmai c'è un grande differenza tra VERSANTI esposti a nord o a sud, nord est sud est, nord ovest sud ovest, NON tra zone diverse.
Ovviamente dal versante nord , nord est o nord ovest la neve va via molto dopo.
Eh no caro Herbie.
Lasciatelo dire da qualcuno che ha qualche annetto di esperienza per quanto riguarda la neve.
Non è solo questione di temperature e perturbazioni.
Ci sono zone delle alpi in cui nevica statisticamente di più e altre in cui lo fa di meno, per una questione di correnti d'aria e vicinanza al mare piuttosto che altro .
La zona del Sestriere non è conosciuta per essere la più ricca di neve durante l' inverno, al contrario Sella Nevea in Friuli è chiamata così proprio a causa delle abbondanti nevicate che la interessano a causa dei venti che dall' Adriatico vicino portano le perturbazioni nevose fin lì.
Già solo in valle d Aosta nevica più (statisticamente) a la Thuile piuttosto che a inizio valle.

Certo, capisco che a volte non si può essere professori in tutto ..
se non mi sbaglio qualche piccola esperienza in alta montagna e in geografia ce l'avrei anch'io, visto che non abito malauguratamente a Rio de Janeiro. Anche il fatto di presumere le conoscenze altrui senza nemmeno sapere che faccia abbiano non è molto serio....
Ovvio che Sella Nevea è più nevosa del col de la Cayolle.
E' MOLTO PIU' A NORD e più distante dal mare. Le regioni del nord est sono notevolmente più a nord di quelle del nord ovest per ovvie ragioni geografiche.
Ma che lo Stelvio sia in una zona poco nevosa a me suona molto strano. Sul Sestriere meno nevoso del Friuli è ovvio, sta alla latitudine di Parma, mentre Sella Nevea a quella di Lucerna.
Ma che ci siano correnti d'aria e chissà che altro che rendono sensibilmente più nevosa una zona di un'altra a parità di altezza, latitudine ed esposizione solare, per l'azione di misteriosi spiriti delle rocce, in generale mi pare una teoria poco sostenibile. Quello che fa la differenza, e molta, è l'esposizione solare dei diversi versanti.
Herbie rileggiti, guarda quella carta, rileggi, guarda quella carta, rileggi, guarda quella carta, rileggi, guar...


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

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herbie ha scritto: venerdì 17 maggio 2024, 2:35
lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:59
herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:51

Toh!
E allora come mai l'altitudine non sarebbe uno, se non IL fattore principale della nevosità di un luogo?
Per altro, nello "scuro" è compreso lo Stelvio...non solo l'Ortles...

Il discorso era iniziato commentando il fatto che lo Stelvio sarebbe in una delle zone poco nevose delle Alpi, o mi sbaglio?
Mettiti d'accordo con te stesso: un secondo fa il fattore principale era la temperatura dovuta all' esposizione, adesso improvvisamente è diventata l' altitudine.

Noi altri, nel frattempo, abbiamo sempre sostenuto che si tratta più di un fattore dovuto all' esposizione di una località rispetto alle correnti che portano le perturbazioni.
Poi che a 3000 metri accumuli più neve che a 1500 mi sembra la scoperta dell' acqua calda.
Sta diventando una discussione surreale.
nemmeno quando ci si mette di fronte ai dati, riflettete.

Ok.
La nevosità dipende principalmente dalla esposizione alle perturbazioni.

Fa niente se le zone dove avvengono più precipitazione sono radicalmente differenti da quelle dove la nevosità è più alta.

Ho sempre scritto in ogni post e ovunque in questa discussione, che la nevosità eè direttamente proposrzionale ad alcuni parametri direttamente influenti, tra i quali altezza e temperatura.

Penso che chiunque legga questa discussione senza pregiudizi comprenda chi stia perdendo il filo logico della discussione e con esso la razionalità.
Certamente.
Penso sia chiarissimo a tutti che c'è chi è rimasto fedele a ciò che dice da una settimana e viceversa c'è chi ha cambiato versione 257.673 volte , prima dicendo che è più importante una cosa, poi un' altra e poi un'altra ancora, mentre ciò che era importante durante la prima ora, viene dimenticato per strada.

Altroché se è chiaro chi è che ha mantenuto il filo logico e la razionalità. :drink:


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da chinaski89 »

È un herbie in forma smagliante, probabilmente ha raggiunto un picco di condizione mai raggiunto in precedenza, che si sia convertito ai 100g carbo/ora? :gnam: :gnam: :lol:


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da White Mamba »

chinaski89 ha scritto: venerdì 17 maggio 2024, 8:48 È un herbie in forma smagliante, probabilmente ha raggiunto un picco di condizione mai raggiunto in precedenza, che si sia convertito ai 100g carbo/ora? :gnam: :gnam: :lol:
muoio. il picco di forma di herbie sulla nevosità, quando tutti lo davano per la stagione delle nonèungranvdp


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da lucks83 »

White Mamba ha scritto: venerdì 17 maggio 2024, 9:20
chinaski89 ha scritto: venerdì 17 maggio 2024, 8:48 È un herbie in forma smagliante, probabilmente ha raggiunto un picco di condizione mai raggiunto in precedenza, che si sia convertito ai 100g carbo/ora? :gnam: :gnam: :lol:
muoio. il picco di forma di herbie sulla nevosità, quando tutti lo davano per la stagione delle nonèungranvdp
Eh, è cambiato come è cambiato il ciclismo.
Una volta erano tutti o quasi Tourcentrici, oggi si è scoperto che si possono programmare più picchi di forma in una stessa stagione.
La domanda è: ne vedremo un terzo, di questi picchi, da qui a questo inverno?


jumbo
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da jumbo »

herbie ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:51
lucks83 ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 21:44
Grazie al piffero che nella zona dello Stelvio vedi più scuro...son tutte vette sopra i 3000 e arrivi a quasi 4000.
Infatti a centro Italia puoi notare accumuli molto consistenti proprio nella zona del gran Sasso.
Strano eh?
Toh!
E allora come mai l'altitudine non sarebbe uno, se non IL fattore principale della nevosità di un luogo?
Per altro, nello "scuro" è compreso lo Stelvio...non solo l'Ortles...

Il discorso era iniziato commentando il fatto che lo Stelvio sarebbe in una delle zone poco nevose delle Alpi, o mi sbaglio?
Lo Stelvio è una delle zone poco nevose delle Alpi, ma il confronto ovviamente si fa a parità di quota.
La cartina che hai postato una una risoluzione orrenda e quindi utilizzarla per valutare situazioni "micro" per quella scala è inutile, ma a parte quello, indica le precipitazioni in senso assoluto e non relative ad una certa quota. Guarda a caso i massimi sono sui 4000...


CicloSprint
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da CicloSprint »

E rischia anche il Passo Sella per mercoledì 22, vero ?


Tommeke92
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da Tommeke92 »

CicloSprint ha scritto: venerdì 17 maggio 2024, 10:51 E rischia anche il Passo Sella per mercoledì 22, vero ?
Davvero?


jumbo
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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

Messaggio da leggere da jumbo »

herbie ha scritto: venerdì 17 maggio 2024, 2:54
aleph ha scritto: giovedì 16 maggio 2024, 22:03 Per riportare qualche dato, Reggio Emilia ha una nevosità media doppia rispetto a Brescia ma vabbè.

Tra l'altro dalla prima carta, se si osserva l'arco alpino orientale, si vede bene come le Dolomiti, montagne che a malapena superano i 3000 metri e per superfici molto limitate, siano tra le zone più nevose delle Alpi proprio per il fatto, più volte ribadito, di essere ortogonali alle direttrici delle correnti delle principali perturbazioni.
quanta capziosità....
"doppia"...
è scarsa la nevosità di Brescia, quanto quella di Reggio Emilia. I due dati sono uno doppio dell'altro semplicemente perchè sono emtrambi molto bassi.
Il dito e la luna.

Confrontiamo le precipitazioni nella zona altoatesina-dolomitica , che sono notevolmente minori rispetto alla zona dei laghi lombardi, e la nevosità media delle stesse zone.
Con metà delle precipitazioni c'è maggiore nevosità media.
Se non parla in maniera evidente questo...
Significa che, con buona pace di tutte le fondate e condivisibili considerazioni sulle precipitazioni di un luogo, la nevosità dipende NON ESCLUSIVAMENTE MA MAGGIORMENTE da altri fattori.
Immagine
Perdonami ma i laghi lombardi si trovano a 200 metri di quota, circondati da cime che solo in alcuni casi superano i 2000 m e non di molto, mentre i fondovalle delle valli dolomitiche sono a 1000-1500 m e sono circondati da cime che superano i 3000 m.
Nessuno ha mai pensato nemmeno lontanamente di paragonare la nevosità di due località con una tale differenza di quota.
Peraltro le Dolomiti non sono certo una zona con scarse precipitazioni.
I paragoni sulla nevosità si fanno a parità di quota, e facendoli correttamente si vede che in alcune zone la maggiore o minore esposizione alle precipitazioni per caratteristiche geografiche fa sì che questo fattore possa ribaltare l'effetto dell'altitudine nel confronto tra località più o meno esposte alle precipitazioni.
Nessuno ha detto che lo Stelvio è un posto poco nevoso in assoluto, come se mediamente vi nevicasse meno che a Cesena. Si sta dicendo che, considerando che si trova a 2760 m slm, vi cade meno neve di quanta ne cada in tante altre zone delle Alpi a parità di quota, al punto che vi sono altre località a quote inferiori dove mediamente ne cade di più, in zone più predisposte alle precipitazioni (ad esempio allo Spluga).
Conoscendo e frequentando spesso la zona, non si tratta di una esclusiva dello Stelvio in quell'area delle Alpi, ma è una considerazione che si può estendere a tutta la zona.

Infine, con nevosità si intende la somma delle precipitazioni in forma nevosa durante l'anno. Non si intende la quantità di neve che rimane al suolo, che è influenzata a parità di precipitazioni, da effetti locali quali esposizione, ripidezza dei versanti ecc. ecc..


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Re: Psicodrammi meteo e smottamenti Giro 2024

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Tommeke92 ha scritto: venerdì 17 maggio 2024, 10:55
CicloSprint ha scritto: venerdì 17 maggio 2024, 10:51 E rischia anche il Passo Sella per mercoledì 22, vero ?
Davvero?
Nella notte tra martedì 21 e mercoledì 22 la quota neve si abbasserà..... :(


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