Bogaert ha scritto:La BMC ha nuovamente sospeso dall'attività agonistica Alessandro Ballan e Mauro Santambrogio, i due corridori ex Lampre coinvolti nell'inchiesta di Mantova.
In un comunicato ufficiale si legge: «Il presidente e direttore generale della BMC Jim Ochowitz ha ricevuto nuove informazioni a riguardo e tenendo conto della politica di lotta al doping della squadra e del codice di Comportamento dell'UCI, i due corridori saranno sospesi dall'attività in attesa di chiarimenti. Entrambi hanno cooperato attivamente con gli inquirenti e, come già abbiamo fatto lo scorso anno, noi intendiamo rispettare la presunzione di innocenza. La società seguirà con attenzione l'inchiesta e naturalmente i due corridori, che all'epoca dei fatti non vestivano la maglia della BMC, dovranno rispondere personalmente a tutte le accuse che li riguardano».
Per i due corridori italiani, quindi, niente Giro d'Italia. Ricordiamo che il team aveva già sospeso i due un anno fa, quando partì l'inchiesta, per reintegrarli dopo qualche settimana.
Tuttobiciweb
Spero si faccia presto chiarezza: chi li rimpiazza?
lacabala ha scritto:
la bmc fa rimpiangere la europcar e l'assenza di ballan e santambrogio non è un alibi.. l'indagine è in atto già da un bel po' di tempo eppure questa squadra ha in rosa corridori come evans (che vabbè farà il tour) hincapie, kroon, moinard, morabito, l'interessante phinney, quinziato, van avermaet, uno di questi anche per finta lo potevano schierare però vabbè..le regole sono queste.. bisogna accettare anche la raccolte differenziate delle squadre world tour... e non aggiungo altro
sopra leggevo di kessiakov ma sinceramente non la vedo un assenza di rilievo lo svedese mi da l'idea di essere un po' sopravvalutato
Scrivevo dell'assenza più per curiosità mia che perché lo ritenga un fenomeno.
Quanto alla mia BMC preferisco non commentare... Sostituire Ballan e Santambrogio con Barton e Butler è un insulto al Giro; per quanto io consideri Kristoff un potenziale fenomeno delle volate lo ritengo insufficiente per una corsa di questa importanza: spero che Frank e Tschopp facciano bene, altrimenti ci sarebbe da lamentarsi molto di più di loro che dei Leopard
Anche la Rabobank che mi mette un cronoman in declino come Clement al posto di qualche scalatore in piu'.....
magari un Ten Dam o un aficionados come Ardila Cano che correva e finiva il Giro consecutivametne dal 2004
lacabala ha scritto:
la bmc fa rimpiangere la europcar e l'assenza di ballan e santambrogio non è un alibi.. l'indagine è in atto già da un bel po' di tempo eppure questa squadra ha in rosa corridori come evans (che vabbè farà il tour) hincapie, kroon, moinard, morabito, l'interessante phinney, quinziato, van avermaet, uno di questi anche per finta lo potevano schierare però vabbè..le regole sono queste.. bisogna accettare anche la raccolte differenziate delle squadre world tour... e non aggiungo altro
sopra leggevo di kessiakov ma sinceramente non la vedo un assenza di rilievo lo svedese mi da l'idea di essere un po' sopravvalutato
Scrivevo dell'assenza più per curiosità mia che perché lo ritenga un fenomeno.
Quanto alla mia BMC preferisco non commentare... Sostituire Ballan e Santambrogio con Barton e Butler è un insulto al Giro; per quanto io consideri Kristoff un potenziale fenomeno delle volate lo ritengo insufficiente per una corsa di questa importanza: spero che Frank e Tschopp facciano bene, altrimenti ci sarebbe da lamentarsi molto di più di loro che dei Leopard
Anche la Rabobank che mi mette un cronoman in declino come Clement al posto di qualche scalatore in piu'.....
magari un Ten Dam o un aficionados come Ardila Cano che correva e finiva il Giro consecutivametne dal 2004
Ardila ha cambiato squadra: ora è alla Geox e farà il Giro
lacabala ha scritto:bocciatissima la leopard.. ok non si può pretendere di avere gli schleck e i cancellara in tutte le corse del calendario world tour ci mancherebbe... comprensibile la scelta di prediligere il tour per prestigio e visibilità (non è la prima squadra che snobba il giro e non sarà neanche l'ultima)... però schierare al giro uno scarso 15% del potenziale della squadra mi sembra riduttivo e offensivo... se si vuol far grande una corsa bisogna avere le palle e il potere di escludere quelle squadre a cui la corsa non interessa e che la corsa la disonorano.. con questo non voglio dire che la leopard sia l'ultima squadra di questo giro..presenta comunque corridori rispettabili a scanso di equivoci.. il discorso è legato a quello che questa squadra poteva offrire rispetto a ciò che poi in realtà offrirà... sicuramente i leopard faranno un gran giro.. i risultati di sicuro mi smentiranno.. ma l'assenza di andy schleck, franck schleck, cancellara, fulgsang, monfort, voigt, gerdemann e o'grady è un dato di fatto.
quelli nominati da te vanno tutti in california.
pecunia non olet.
una volta c'erano i "convocati" e c'era "la rosa", oggi scopro che c'è la "Lista", termine poco poetico, ma che i giornalisti abbastanza provincialotti di casa nostra, forse attratti dalla presunzione stile SKY, pensano di rivalutare scrivendolo in inglese: "roster". Usatissimo in home page anche da Cicloweb. Così non vale: nel concetto di poetica, di innovazione linguistica, non vale usare l'inglese. Se Rosa o Convocati vi hanno annoiato, non vale utilizzare termini stranieri, innovate in altro modo. "Home page" è una parola che arriva da internet, il cui linguaggio è l'inglese, ed è perciò accettabile: ma perché usare "roster" per commentare la composizione delle squadre al giro?
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
mah, a me da molto più fastidio leggere Tour de Suisse malgrado in Svizzera l'italiano sia una lingua ufficiale oppure Tour de Pologne quando il francese con la Polonia non c'entra niente
Maìno della Spinetta ha scritto:una volta c'erano i "convocati" e c'era "la rosa", oggi scopro che c'è la "Lista", termine poco poetico, ma che i giornalisti abbastanza provincialotti di casa nostra, forse attratti dalla presunzione stile SKY, pensano di rivalutare scrivendolo in inglese: "roster". Usatissimo in home page anche da Cicloweb. Così non vale: nel concetto di poetica, di innovazione linguistica, non vale usare l'inglese. Se Rosa o Convocati vi hanno annoiato, non vale utilizzare termini stranieri, innovate in altro modo. "Home page" è una parola che arriva da internet, il cui linguaggio è l'inglese, ed è perciò accettabile: ma perché usare "roster" per commentare la composizione delle squadre al giro?
Roster mi è invece molto familiare per aver giocato a PCM
Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)
'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
mi potete dire tutti i corridori che vogliono vincere la maglia bianca?
grazie mille
Disordinatamente guardando la start list direi che concorrono:
Acqua e Sapone: Sarmiento
Androni: De Marchi
Colnago Csf: Pirazzi, Brambilla
Geox: Duarte, Valls
Lampre: Ulissi, Spilak
Liquigas: Capecchi
Movistar: Amador
Astana: Kreuziger, Masciarelli, Kiserlovski
Quickstep: Cataldo, Malacarne, Seeldraeyers
Rabobank: Kruijswik, Slagter
Saxo Bank: Porte
Sky: Appollonio
poi forse altri che non conosco ad esempio della Ag2r e della Omega Pharma
Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)
'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
I grandi nomi del ciclismo molisano
Scritto da Donato Giannini
Mancano pochi giorni al Giro d’Italia. La gara a tappe più attesa e più importante della nazione è l’occasione per molti ciclisti di mettersi in mostra, di affermarsi e di confermarsi. Anche la nostra regione farà da palcoscenico al “Giro”. Martedì 17 maggio Termoli sarà la partenza della decima tappa che si concluderà a Teramo. Una grande occasione per la regione e una grande giornata per gli appassionati di ciclismo. Davide Appollonio è il corridore che ci rappresenterà. Ripercorriamo la storia delle personalità più importanti del ciclismo molisano dagli anni ’80 ad oggi, con uno sguardo anche a chi di molisano ha solo i genitori.
Partiamo da Graziano Recinella di Petacciato. Vanta il primato di primo professionista (a cavallo del nuovo millennio). Maglia Rosa al Giro d’Italia per dilettanti, passato ai professionisti alla corte del team manager Stefano Giuliani detto Monzon. Per problemi extra ciclistici si tirò fuori, lasciando un vuoto nel ciclismo professionista molisano.
Poi ci sono i professionisti contemporanei.
Le tre punte di diamante: Davide Appollonio, Rino Zampilli e Antonio Testa. Il primo di Isernia, o meglio, di Colle Palumbo, in forza al Team Sky, Davide Appollonio detto Appojet (per i fans toscani, Guerriero Sannita per i molisani). Il più giovane dei tre. Si mette in sella per caso, preferendo la bici al calcio. Sin dai quattordici anni domina le corse (la prima a Stornarella (FG), accumulando numerose vittorie da allievo. Sbarca in Toscana alla corte di Mirko Ragoni alla Vangi di Empoli. Nel 2009 è stagista nella Cervelo, iniziando così la sua avventura all’estero, la svolta della sua vita. Piazza bei risultati nelle categorie superiori mettendosi in mostraAppojet_ok e guadagnando un posto da professionista nel 2010. Dopo il Giro di Gran Bretagna e il Giro di Irlanda, l’Europa diventa la sua casa. Numerose le convocazioni in nazionale e maglia azzurra tra i giovani. Quest’anno ha partecipato al Giro del Mediterraneo, Volta Catalunya, la Ruta del Sol, alla prestigiosa Amstel Gold Race, alla Freccia Vallone (entrambe classiche del nord) e ora si prepara al Giro d’Italia. Ha un obiettivo e un “conto in sospeso” - come lui stesso dice – “con la Sanremo”.
Il secondo, il ventisettenne Rino Zampilli, detto dal suo d.s. Tortoli, “piccolo Saronni”. Ha iniziato ad andare in bici a nove anni con il “Gruppo Ciclistico Pedale 91”, del suo paese, guidato dal maresciallo di Mariana (zio Ugo), per passare in seguito alla Molise Ricambi di Bojano. A sedici anni lascia il Molise per la “Gragnano” in Toscana. Annovera grandi foto_Rino_Zampilli_okprestazioni e grandi vittorie e diverse convocazioni in nazionale. Rino ha corso nel campionato europeo, in Belgio e nel mondiale di Madrid nel 2005. La sorte gli riserva cattive sorprese nel suo primo anno da professionista: prima l’appendicite, poi la caduta nella “Quattro Giorni”, che gli procurò una frattura alla spalla. Tutto questo alla “Naturino Sapore di mare”. Da qui in poi è tutto in salita. Rino vola prima in Ungheria, poi in Bulgaria. Ma la sfortuna lo segue. I problemi economici della squadra sono l’ostacolo maggiore. Mantenere alte le aspettative in un team che non dà sicurezze è difficile. Prima il Katay poi la Hemus 1986, ma le cose non cambiano. Rino è in difficoltà e porta con sé la voglia di tornare in Italia. Eccolo allora nel 2011 tornare a casa. Rino chiude un contratto nel team di Venafro (la Cercaziende.it Cycling Team), per non arrugginire, per provarci di nuovo. Come lui stesso afferma: «Non ho mai perso la speranza, anche perché non accettavo l'eventualità di dover smettere di correre per delle colpe non mie e cercavo quindi di far di tutto per dimostrare di continuare».
Dopo diversi anni di stop, e una laurea in più, ecco spuntare il nome della terza punta. Antonio Testa, ventisette anni di Cercemaggiore. Il dottore Antonio Testa. Una personalità importante, una storia particolare. Detto il “Saraceno Testa_okvolante”, sale sulla bici a soli sette anni. La prima vittoria a Roccapipirozzi. La Cicli Di Niro lo accompagna nell’esperienza degli esordienti per poi cederlo alla Sc Monforte di Campobasso. Nel 1998 Antonio scende dalla bici, lasciando vuote le tappe degli allievi e juniores. Studia a Perugia dove consegue la laurea in tecniche pubblicitarie ma il richiamo è forte e con il team amatoriale Testi Cicli Perugia il Saraceno ottiene da subito numerosi successi dimostrando che ha ancora molto da dire, e da dare. Viene lanciato nella serie “B” dalla Us Fracor di Mercatale Valdarno finendo spesso tra i primi venti. Nel 2010 arriva lo stage con “Acqua e Sapone”. Ecco che il sogno si è avverato. Antonio è tornato a pedalare, tra i professionisti. Di tanto in tanto si allena con Appollonio sulle strade molisane con il quale ha stretto un rapporto di amicizia. Tre vite, tre percorsi diversi ma che portano allo stesso risultato. Davide, Rino e Antonio sono insieme l’elite del ciclismo molisano.
Un salto nel passato e uno sguardo a chi molisano lo è nel sangue per i genitori. Negli anni ’80 correva un certo Elio Festa. Con papà di Fossalto, Festa ha attraversato alcune stagioni ciclistiche tra i professionisti. Ricordiamo inoltre Moreno Di Biase di Lanciano con mamma di Pozzilli. Tra i migliori giovani del ciclismo, ha vestito la maglia azzurra nei dilettanti, passato poi nei professionisti dove ha raccolto alcuni piazzamenti nei Pro. Le salite erano il suo debole. Ha smesso di correre qualche anno fa. Due fratelli una passione. Sono Guglielmo e Ivan De Nobile. Con madre di Santacroce di Magliano si sono fatti onore nel mondo dei professionisti per diverse stagioni.
Ma i molisani non sono stati solo ciclisti. Anzi. È il caso di Dino Formichelli di Isernia, massaggiatore alla Mercatone Uno di Marco Pantani e di Dimitri Konishev. Un ruolo di prestigio e di responsabilità quello ricoperto dall’isernino. Concludiamo con un ex ciclista diventato meccanico. Matteo Cornacchione classe ‘77, figlio di molisani di Fossalto ora residente a Castel Bolognese (RA).Una parentesi da dilettante e si è dedicato alle bici Liquigas di Ivan Basso. Meccanico di Nibali (favorito al Giro D’Italia), è stato fondamentale per la vittoria di quest’ultimo nella Vuelta di Spagna 2010 quando, in pochissimi secondi, ha riparato una gomma a colui che si aggiudicherà la gara. Appunto Nibali. Come per Appollonio anche per lui c’è il Giro d’Italia.
Una storia, una tradizione, tanti protagonisti che regalano e hanno regalato a una regione ricca di cicloamatori tante soddisfazioni. Per un Molise desideroso di fama.
Giusto, queste quote mi sembrano meglio rispondenti dell'articolo in prima pagina, ove fra i favoriti si mette Sella e si trascura Anton.
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
lemond ha scritto:
Giusto, queste quote mi sembrano meglio rispondenti dell'articolo in prima pagina, ove fra i favoriti si mette Sella e si trascura Anton.
Pensando alla Vuelta dell'anno scorso, avrei messo tranquillamente Anton tra i favoriti.
Pensando all'inizio di quest anno, lo escluderei anche io.
Quale è il vero valore di Anton? E quanto gli interessa il giro?
Vedremo...
Un giorno potremo raccontare ai nipotini che noi siamo stati fortunati a veder correre Sagan
mah, Anton ha una squadra scarsissima Nieve a parte, ha dichiarato che punterà solo alle tappe, rischia di perdere minuti in pianura e/o di cadere e ha dei limiti nella resistenza che in tappe come Gardeccia potrebbero venire fuori, però in salita va forte e non è andato piano in stagione, semmai mi sembra altissima la quota di Menchov che ha la squadra più forte e non ha certo paura delle salite dure, vedi Pampeago 2008
lemond ha scritto:
Giusto, queste quote mi sembrano meglio rispondenti dell'articolo in prima pagina, ove fra i favoriti si mette Sella e si trascura Anton.
Pensando alla Vuelta dell'anno scorso, avrei messo tranquillamente Anton tra i favoriti.
Pensando all'inizio di quest anno, lo escluderei anche io.
Quale è il vero valore di Anton? E quanto gli interessa il giro?
Vedremo...
A dire il vero Anton ha più volte dichiarato che il suo obiettivo in questo Giro è vincere una tappa senza preoccuparsi della generale: ha detto che non perderà tempo volontariamente ma che non si dannerà l'anima e non rischierà per tenere duro nelle tante tappe insidiose delle prime due settimane. Quello che ha fatto nell'avvicinamento al Giro non mi è sembrato poi così male ma se ci vogliamo fidare di ciò che dice (e ribadisce) sarà molto dura vederlo lottare per una buona posizione nella generale, anche con un condizione buona
A dire il vero Anton ha più volte dichiarato che il suo obiettivo in questo Giro è vincere una tappa senza preoccuparsi della generale: ha detto che non perderà tempo volontariamente ma che non si dannerà l'anima e non rischierà per tenere duro nelle tante tappe insidiose delle prime due settimane. Quello che ha fatto nell'avvicinamento al Giro non mi è sembrato poi così male ma se ci vogliamo fidare di ciò che dice (e ribadisce) sarà molto dura vederlo lottare per una buona posizione nella generale, anche con un condizione buona[/quote]
...un pò come la volpe con l'uva......secondo me proverà a fare classifica ...eccome!!! poi da li a riuscirci ...beh è un altra cosa. Se sta bene è fortissimo.
Casomai mi sembra che MENCHOV passi un pò....in sordina.....magari li frega tutti
Fantaciclismo 2012:
3° Tour de France
Fantaciclismo 2023:
2° Vuelta Espana
Sono d'accordo anch'io che Menchov è in teoria il secondo favorito del Giro, per quanto riguarda ciò che dicono i corridori, mi sembra un po' da ridere, no?
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
lemond ha scritto:Sono d'accordo anch'io che Menchov è in teoria il secondo favorito del Giro, per quanto riguarda ciò che dicono i corridori, mi sembra un po' da ridere, no?
le salite forse sono un pò troppe per lui.....ma è un duro, ha esperienza da vendere......e magari tra i 3 litiganti (contador-scarponi-nibali).....
Fantaciclismo 2012:
3° Tour de France
Fantaciclismo 2023:
2° Vuelta Espana
perchè la Vacansoleil manda lo scalatore Anzà, che oltre che specialista delle salite è pure italiano, alla 4 Giorni di Dunkerque (!) invece che al Giro? L'ha ingaggiato per far il Pozzato del sud e per fargli visitare i litorali del mare del nord?