Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
BenoixRoberti

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Raccolgo l'invito molto opportuno di Maìno di shiftare la discussione su Rcs-Gazza che solo marginalmente riguardava il "Servizio Rai" in altro 3D dedicato ad Rcs.
Sono rimasto sorpreso che non ve ne fosse uno aperto, a parte quello sulla Crisi Rcs, intesa come crisi finanziaria del gruppo, forse non proprio adatto e ben augurante.
Rimando ad Admin sulla collocazione di topic e post in via definitiva.
BenoixRoberti ha scritto:
34x27 ha scritto:
BenoixRoberti ha scritto: Il problema è che la Gazzetta ha acquisito nuovi lettori soft-porno gossipari e perso gli storici lettori hard-core sportivi.
Come in TV col telecomando, o al bar con l'avventore antipatico, basta skippare le pagine che non interessano.
Se poi in copertina scrivono due righe in un angolino sperduto su Balo-Fanny anzichè della 3^ tappa del Tour of Gila, pazienza.
Ovviamente poi ognuno è libero di scrivere la propria opinione.
La liberalità di fruizione del prodotto editoriale è connaturata alla logica stessa di prodotto.
Il mio post era focalizzato sulla figura di Monti e sulla difesa, di forma, del suo operato in Gazzetta, in linea con la richiesta del suo editore di riferimento.
Il suo prodotto non mi piace come non piace a tanti che consumano informazione sportiva di qualità. Non è lo spazio skippabile Balo-Fanny che rende il prodotto indigesto, bensì la caduta complessiva di qualità del prodotto (anche nel considerato calcio) che, purtroppo va detto, è in linea con il calo complessivo di qualità dei quotidiani, falcidiati dalla continua erosione della rete.
La rete erode per completezza e qualità lettorato dei quotidiani generalisti e nazionali e nell'ambito di una caduta quasi irreversibile si crea un prodotto adatto alla parte meno acculturata del paese, un posizionamento che purtroppo è l'anticamera della morte.
Monti dal punto di vista delle vendite ha fatto un discreto lavoro (ha perso meno di altri quotidiani), ma il suo prodotto non è più la Gazza che piacendo e meno le opinioni si faceva leggere, faceva discutere e faceva cultura sportiva.
Fino a che questo vuoto di contenuti (ma anche di servizio) rimane percepito nella lettura della Gazza poco male. Il vuoto invece si percepisce come una enorme stonatura quando il nostro viene coinvolto come opinionista in una trasmissione televisiva, sottoponendo il telespettatore ad un fuoco di fila di banalità asfissianti, palesando una scarsa preparazione sul campo.
Questo stride con le critiche rivolte qualche mese da Rcs alla Rai ed alla qualità del suo prodotto. Peccato che quest'anno appaia evidente lo sforzo Rai per migliorare il prodotto, con una produzione incalzante di buon ritmo e qualità (binomio non facile da combinare), e che nel mentre la Gazzetta snobbi il prodotto in house, seguendo il Giro con contenuti scadenti (superati dalla concorrenza esterna) e soprattutto non assecondando il più che discreto lavoro svolto quest'anno da Rcs Sport, che puntando sulla qualità incredibilmente ha ridotto in modo sensibile il gap con Aso (Tour de France).
Per il momento direi che le cose stanno così:
Rai-Rcs (Gazzetta) 3-0
Rai-Rcs Sport 3-3
e per induzione: Rcs Sport-Rcs (Gazzetta) 3-0 (retticato, grazie a Galliano :))

Ps. Ho scritto chiudendo un occhio sugli inglesismi di Acquarone :)
Pps. Quando ho parlato di lettorato "acculturato" non intendevo ovviamente il significato oggettivo, ma solo la forma utilizzata nelle analisi dei dati socio-demo tipici dei tools usati in pubblicità. Chi segue Tv Talk o i siti di Nielsen, Antonio Genna, Davide Maggio, ecc. sa bene cosa intendo.
La critica alla Gazzetta non viene solo dai terroristi contestatori, ma spesso anche da chi ha lavorato per anni in quel gruppo, o di chi ci lavora ed ha la sensibilità editoriale per valutare le scelte (dell'editore, non del direttore). E per mie ragioni personali non faccio nomi.
Una volta sulla Gazzetta scrivevano degli scrittori (uno, Alfio, è stato un carissimo collega), oggi twittano soltanto, come il pellegrino che invia il presente post.

Ppps.
La Ale DeSte a volte inciampa in palesi errori tecnici di interpretazione delle gare, ma come scrittrice (anche se twitta da Dio) è molto brava. Ed è una gran lavoratrice.
Nelle redazioni dei giornali oggi ci sono degli ottimi elaboratori di contenuti annusati in rete. Se la tv copre bene un evento e poi si accede ai contenuti in rete (soprattutto di approfondimento sui soliti siti leader del nostro settore), la Gazzetta del giorno dopo ha lo stesso appeal del catalogo della Lidl.
Evito di parlare di CW che è una casa, ma se un Wiggins ha potuto mostrare quell'elegante performance di cultura ciclistica, non penso che lo abbia fatto leggendo l'odierna rosea, ma piuttosto siti e blog eccelsi come Inner Ring.
Per fortuna sul Corriere (sempre Rcs), ad esempio, c'è ancora chi parla di ciclismo con una cultura, qualità e profondità pur rimanendo nell'ambito del costume e senza scadere nel gossip mediatico. Aldo Grasso.
E in generale le grandi firme (giornalisti/e) del ciclismo oggi non si trovano sulla Gazza, ma spaziano fra giornali vari, siti, loro blog e pure account twitter.
Non serve fare nomi, M.G., C.G., P.A.S., M.B, M.R., G.D.M. e per la passione (se non scrivesse un mare di ...) pure E.C..
Personalmente per mio gusto personale adoro la tecnica di scrittura di Francesco Sulas, ma parlo solo di tecnica di scrittura.


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cauz.
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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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allora trasferisco di qui quanto scrivevo di la' nell'ultima risposta.
Strong ha scritto: diciamo che va di moda contestare tutto quello che è popolare.
c'è chi nel suo piccolo apre un blog per esprimere le sue idee rimettendosi al giudizio critico della rete c'è chi invece preferisce solo contestare contestare contestare.
personalmente, io critico (e non contesto) la gazzetta proprio per il motivo opposto, perchè NON è popolare. è diventato un bollettino pubblicitario infarcito di pettegolezzi, motori e qualche notizia di pallone.
tornasse ad occuparsi di cultura sportiva pop, come ha fatto fino a qualche lustro fa, sarei ben contento.
e sarei pur curioso di sapere come reagirebbe il tanto celebrato "mercato", perche' non sono nemmeno cosi' convinto che questa linea funzioni dal punto di vista delle vendite (ma lo dico a sensazione, non ho i dati e credo che la crisi nera in cui è sprofondata RCS non aiuti a fare un'analisi in questa direzione).

ad ogni modo, credo sia condivisibile da tutti l'idea che avere un prodotto proprio forte come il grande ciclismo (giro, sanremo, lombardia) e non promuoverlo è un'idiozia.


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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Devo dire che il comunicato sindacale dell'altro giorno è la migliore cosa che ho letto su quelle pagine da tanto tempo :P

Sicuramente c'è a chi piace la Gazzetta oggi (lo confermano diversi utenti), e questo rientra nel campo soggettivo. Però fare il confronto con la rosea di Cannavò (ne ho tante conservate) e quella odierna è esercizio quasi imbarazzante per quest'ultima. Non è colpa di nessuno, magari, non di Monti o dei giornalisti, ma il dato di fatto c'è.
È come passare da leggere Dostoevskij a leggere Fabio Volo: la differenza di peso è evidente.
Ricordo ancora lo sgomento con cui accolsi una prima pagina che aveva come titolo "Milan, 4 pere al Bayern" (altri tempi, sì...), il momento in cui la Gazza jumped the shark :D :muro: (il direttore era Calabrese mi pare).

Il discorso delle pagine ciclistiche (le uniche che mi capita di leggere) è un altro. C'è una medietà che non si fatica a notare, e dire che il fatto che il ciclismo non sia il "core business" del giornale lascerebbe spazio a sperimentazioni... invece mai un guizzo, si va di conserva ruotando su un limitato numero di personaggi, e molto difficilmente si va oltre. E poi, come dicevo in altro thread, se spendo dei soldi per comprare un giornale, l'unico che si occupi con una certa costanza del ciclismo, mi aspetto di non leggere castronerie.
Non per fare confronti (o forse sì, con orgoglio), ma perché noi dobbiamo impegnarci a fondo per non scrivere stupidaggini (non sempre ci riusciamo, vabbè), nel proporre un prodotto editoriale GRATUITO, e lì devo leggere che la tappa di Gavia e Stelvio si riduce a "1000 metri che possono decidere il Giro"?

Tantopiù in anni in cui RCS Sport sta operando un serio rilancio del prodotto migliore dell'azienda. Ripeto, il fatto che lunedì scorso, nel giorno di maggiori vendite, a 5 giorni dalla partenza del Giro, non ci fosse un richiamo in prima pagina è a mio avviso gravissimo. Il confronto si sta facendo stridente.

Qualcuno potrà dire che la carta stampata è in crisi di sistema, il che è anche vero. Che questo ambiente non sia poi uno spazio libero, che sia soggetto a mille storture e pressioni, che serva ad altre cose più che ad informare (ma ci scordiamo i marchettoni fatti a Berlusconi in periodo elettorale?), non lo scopro certo io né oggi.
Quest'anno dopo 16 anni non sono più io a "coprire" il Giro (né il resto del ciclismo) sul Tempo, giornale a cui ho collaborato continuativamente e con molte soddisfazioni (non economiche) dal 1996. È bastato un pezzetto su Di Rocco (nemmeno pesante) in gennaio per guadagnarmi una pedata nel sedere. Così funziona la carta stampata. Come fa a non venirmi il vomito? (Ma questa è un'altra storia, avete ragione).


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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Admin ha scritto:Non per fare confronti (o forse sì, con orgoglio), ma perché noi dobbiamo impegnarci a fondo per non scrivere stupidaggini (non sempre ci riusciamo, vabbè), nel proporre un prodotto editoriale GRATUITO, e lì devo leggere che la tappa di Gavia e Stelvio si riduce a "1000 metri che possono decidere il Giro"?
pure io ci sono un pò rimasto nel leggere quella cosa, ma non ho però pensato al fatto che fosse stata scritta una stupidaggine.
Vedendo come si sono decise tante corse negli ultimi anni non è che la "previsione" sia poi così distante da una possibile realtà ed in ogni caso, trattandosi appunto di un punto di vista, non me la sento di etichettarlo come una stupidaggine.

Tornando ai contenuti della Gazzetta non capisco per quale motivo ci sia bisogno di leggere chissà quale approfondimento all'interno di un quotidiano...
Io mi leggo le classifiche le info sui corridori, le interviste....cosa dovrei invece leggere?
Tempo dedicato alla Gazza 5 minuti al bar? pure troppo ma guardo solo la pagina del ciclismo.
Poi penso ad altro.........


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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Strong ha scritto:
Admin ha scritto:Non per fare confronti (o forse sì, con orgoglio), ma perché noi dobbiamo impegnarci a fondo per non scrivere stupidaggini (non sempre ci riusciamo, vabbè), nel proporre un prodotto editoriale GRATUITO, e lì devo leggere che la tappa di Gavia e Stelvio si riduce a "1000 metri che possono decidere il Giro"?
pure io ci sono un pò rimasto nel leggere quella cosa, ma non ho però pensato al fatto che fosse stata scritta una stupidaggine.
Vedendo come si sono decise tante corse negli ultimi anni non è che la "previsione" sia poi così distante da una possibile realtà ed in ogni caso, trattandosi appunto di un punto di vista, non me la sento di etichettarlo come una stupidaggine.

Tornando ai contenuti della Gazzetta non capisco per quale motivo ci sia bisogno di leggere chissà quale approfondimento all'interno di un quotidiano...
Io mi leggo le classifiche le info sui corridori, le interviste....cosa dovrei invece leggere?
Tempo dedicato alla Gazza 5 minuti al bar? pure troppo ma guardo solo la pagina del ciclismo.
Poi penso ad altro.........
come notava Benoix (tra l'altro, anche io adoro TVTalk, competente, tanti giovani, e un clima di discussione libera)
oggi la notizia invecchia alla svelta perché web e tv hanno già detto tutto.
I giornali hanno risposto puntando forte sull'approfondimento,
con dei paradossi: mi è capitato di comprare il Corriere e di non leggere i fatti principali di una proposta di legge. Si dava per scontato che tutti sapessero com'era andata una votazione, e si parlava solo di quello che conveniva fare data quella votazione. Ma in quattro pagine di scenari nessun articolo diceva cos'era accaduto. Evidentemente tutti si muovevano avendo già letto tutto sul web - però mio padre, che non smanetta su internet, non capiva una mazza di quello che era successo. Ecco, la linea dell'approfondimento, del gossi... dei pettegolezzi , dei retroscena, è stata imposta dall'avvento del web, per tentare un ricollocamento - con alcuni abusi, come nell'esempio che ti ho citato.


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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Admin ha scritto:Qualcuno potrà dire che la carta stampata è in crisi di sistema, il che è anche vero. Che questo ambiente non sia poi uno spazio libero, che sia soggetto a mille storture e pressioni, che serva ad altre cose più che ad informare (ma ci scordiamo i marchettoni fatti a Berlusconi in periodo elettorale?), non lo scopro certo io né oggi.
Quest'anno dopo 16 anni non sono più io a "coprire" il Giro (né il resto del ciclismo) sul Tempo, giornale a cui ho collaborato continuativamente e con molte soddisfazioni (non economiche) dal 1996. È bastato un pezzetto su Di Rocco (nemmeno pesante) in gennaio per guadagnarmi una pedata nel sedere. Così funziona la carta stampata. Come fa a non venirmi il vomito? (Ma questa è un'altra storia, avete ragione).
Non sapevo di questo. Mi spiace davvero Marco.
Quanto hai detto e quanto ti è successo mi fa sorridere sul paradosso che io sia venuto a conoscenza della vicenda della richiesta milionaria di risarcimento da parte del presidente della Lega Pallavolo nei confronti del Giornalista web Luca Muzzioli proprio da parte di un blogger della Gazzetta Mario Salvini. http://chepalle.gazzetta.it/2013/05/03/ ... iocattoli/
Se alla Gazza, oltre ad offrire solidarietà ai Giornalisti coraggiosi, facessero anche un po' di giornalismo d'inchiesta e di servizio allo sport ed agli sportivi, ritroverebbero anche le buone vendite (on e offline). Poi qualcuno potrebbe anche considerare grande giornalismo d'inchiesta quella "inchiesta postuma". E vabbeh.

Ps. Ottima osservazione di Maìno. Mi ricordo un libro (del 1998!) che preconizzava come il web avrebbe soppiantato i media e come li avrebbe messi al proprio servizio.
Se vuoi è quello che è successo prima in diretta a Martinello e alla Deste. Ed è stato criticato il mancato allineamento informativo (bastava uno smartphone).
Il web è uno strumento fantastico ed i social hanno aggiunto ulteriore velocità e rincorsa compulsiva alla notizia, ma è anche terribile e selettivo ... come una gara di ciclismo. Una vera schiavitù, di cui non si riesce a fare a meno :)


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il menu del ciclismo prevede

giro al mattino
replica della tappa del giorno prima
anteprima giro
giro
giro all'arrivo
processo alla tappa
giro di sera
replica della tappa del girno

che senso ha scrivere, il giorno dopo, le stesse cose che sono state dette viste da TUTTI nelle 24 ore precedenti?

Voi parlate sempre del passato ma nel passato non c'era tutta questa copertura televisiva (quindi per tutti).


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Admin ha scritto:Non per fare confronti (o forse sì, con orgoglio), ma perché noi dobbiamo impegnarci a fondo per non scrivere stupidaggini (non sempre ci riusciamo, vabbè), nel proporre un prodotto editoriale GRATUITO, e lì devo leggere che la tappa di Gavia e Stelvio si riduce a "1000 metri che possono decidere il Giro"?
sempre al riguardo di condivisione o meno ho visto che Rabottini e Pirazzi sono stati inseriti tra gli scalatori
da quando vanno forte sulle salite?


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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Strong ha scritto:il menu del ciclismo prevede

giro al mattino
replica della tappa del giorno prima
anteprima giro
giro
giro all'arrivo
processo alla tappa
giro di sera
replica della tappa del girno

che senso ha scrivere, il giorno dopo, le stesse cose che sono state dette viste da TUTTI nelle 24 ore precedenti?

Voi parlate sempre del passato ma nel passato non c'era tutta questa copertura televisiva (quindi per tutti).
infatti, siccome dicevi che tu prendi il giornale solo per i fatti, e non capisci l'enfasi sugli approfondimenti, ti dicevo appunto che è un fenomeno molto ben studiato dagli esperti dei media. I giornali devono ricollocarsi perché web e molti canali hanno posto il consumatore al centro, mentre il giornale offre una proposta rigida, e datata di almeno una decina di ore.

Questo è un fenomeno noto, non è la mia opinione.

Il punto è che la Gazzetta - almeno, il punto secondo Maìno, questo è ben meno acclarato - per ricollocarsi cosa ha fatto:
ha abbandonato Gianni Brera e ha sposato il Sun. In breve, ha sposato la linea del pettegolezzo tipica del tabloid inglese, e ha lasciato perdere il racconto.
Aveva un modello alternativo che, date le culture idealiste, comuniste e cattoliche presenti nel nostro Paese, era più congeniale:
quello del New Yorker (non a caso il giornale dell'intellighenzia ebrea americana) e Il Foglio.
Sarà il berlusconismo, sarà che è più semplice parlare di Wags invece che dedicare due paginone alla vita di qualcuno (immaginate per ogni giorno prima del giro, per due settimane, Pastonesi che fa una paginona dedicata a un corridore, un giorno un protagonista un giorno uno scarsone generoso, sul modello degli inserti del Foglio: io son sicuro che tutti gli iscritti a questo forum comprerebbero la Gazza per gustarselo. Avevano fatto qualcosa del genere, alcuni anni fa, ma alla fine eran cose brevi, interviste, insomma, niente di eccezionale, di straordinario - ovvero quello che giustifica la spesa di un euro), ma alla fine è prevalso il voyerismo tipico del consumatore individualista gretto.

Edit. rabottini l'anno scorso qsa in salita la fece vedere, pirazzi va forte in salita, e l'avrei visto volentieri oggi all'attacco, ma non c'era - ahilui


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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Strong ha scritto:
Admin ha scritto:Non per fare confronti (o forse sì, con orgoglio), ma perché noi dobbiamo impegnarci a fondo per non scrivere stupidaggini (non sempre ci riusciamo, vabbè), nel proporre un prodotto editoriale GRATUITO, e lì devo leggere che la tappa di Gavia e Stelvio si riduce a "1000 metri che possono decidere il Giro"?
sempre al riguardo di condivisione o meno ho visto che Rabottini e Pirazzi sono stati inseriti tra gli scalatori
da quando vanno forte sulle salite?
Quell'elenco è di quelli che potrebbero/dovrebbero ambire alla maglia azzurra. Altrimenti avremmo dovuto inserire Nibali e Wiggins, non trovi?
Mi pare che la classifica dei Gpm possa essere un obiettivo sia per Rabottini (non te lo ricordi a Pian de' Resinelli?) che per Pirazzi.


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Strong ha scritto:
Admin ha scritto:Non per fare confronti (o forse sì, con orgoglio), ma perché noi dobbiamo impegnarci a fondo per non scrivere stupidaggini (non sempre ci riusciamo, vabbè), nel proporre un prodotto editoriale GRATUITO, e lì devo leggere che la tappa di Gavia e Stelvio si riduce a "1000 metri che possono decidere il Giro"?
sempre al riguardo di condivisione o meno ho visto che Rabottini e Pirazzi sono stati inseriti tra gli scalatori
da quando vanno forte sulle salite?
Non sei serio, vero? E comunque non si parlava di campioni, quanto di candidati alla maglia blu.


VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...

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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Subsonico ha scritto:
Strong ha scritto:
Admin ha scritto:Non per fare confronti (o forse sì, con orgoglio), ma perché noi dobbiamo impegnarci a fondo per non scrivere stupidaggini (non sempre ci riusciamo, vabbè), nel proporre un prodotto editoriale GRATUITO, e lì devo leggere che la tappa di Gavia e Stelvio si riduce a "1000 metri che possono decidere il Giro"?
sempre al riguardo di condivisione o meno ho visto che Rabottini e Pirazzi sono stati inseriti tra gli scalatori
da quando vanno forte sulle salite?
Non sei serio, vero? E comunque non si parlava di campioni, quanto di candidati alla maglia blu.
sono serio si, da quando pirazzi e rabottini sono degli scalatori?
sono due cacciatori di tappe che si difendono bene in salita

il fatto che uno abbia vinto a pian dei resinelli con una fuga di 150km che ha preso 10 minuti, non credo possa bastare per esser considerato uno scalatore
altrimenti potrei dire la stessa cosa di barta o kirienka o di tutti quelli che grazie a fughe lasciate andare arrivano prima dei migliori negli arrivi in salita

pirazzi non ne parliamo....


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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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E' possibile allargare il discorso in questo thread anche al sito internet "ufficiale" della gara? :vomitino:

Nei prossimi giorni, o meglio la prossima settimana, avrò del tempo libero per analizzarlo nel dettaglio.
Anticipo alcuni aspetti critici: pesantezza, scarsa fruibilità e accessibilità, "vecchiezza" della grafica e dell'impostazione generale, ridondanza (esistono in alcuni casi 37 vie diverse per arrivare allo stesso risultato... :D ), omissioni di dati o non funzionamento di link, ritardo (eufemismo) nell'aggiornamento.
Si potrebbero poi operare confronti con siti di altre competizioni, in special modo quelli degli altri due GT.

Se invece è il caso di aprire un thread apposito, fatemelo sapere... ;)


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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Subsonico ha scritto:
Strong ha scritto:
Admin ha scritto:Non per fare confronti (o forse sì, con orgoglio), ma perché noi dobbiamo impegnarci a fondo per non scrivere stupidaggini (non sempre ci riusciamo, vabbè), nel proporre un prodotto editoriale GRATUITO, e lì devo leggere che la tappa di Gavia e Stelvio si riduce a "1000 metri che possono decidere il Giro"?
sempre al riguardo di condivisione o meno ho visto che Rabottini e Pirazzi sono stati inseriti tra gli scalatori
da quando vanno forte sulle salite?
Non sei serio, vero? E comunque non si parlava di campioni, quanto di candidati alla maglia blu.
scalatore non è sinonimo di campione
che si parlasse di pretendenti per la maglia blu non lo si evince certo dal titolo in grassetto stampatello "GLI SCALATORI"


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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Strong ha scritto:sono serio si, da quando pirazzi e rabottini sono degli scalatori?
sono due cacciatori di tappe che si difendono bene in salita

il fatto che uno abbia vinto a pian dei resinelli con una fuga di 150km che ha preso 10 minuti, non credo possa bastare per esser considerato uno scalatore
altrimenti potrei dire la stessa cosa di barta o kirienka o di tutti quelli che grazie a fughe lasciate andare arrivano prima dei migliori negli arrivi in salita

pirazzi non ne parliamo....
Pirazzi quest'anno attacca meno alla cacchio e secondo me può andare molto bene (da primi 10-15 in salita)


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Bitossi ha scritto:Se invece è il caso di aprire un thread apposito, fatemelo sapere... ;)
Ho aperto il 3D anche con l'ambizione-illusione di poter dare uno strumento dialogo fra utenti e Rcs, sperando che possa funzionare splendidamente come quello di Servizio Rai.
Credo che il tuo contributo non caschi a fagiuolo, DI PIU'! ;) Parere mio.

Ps. Se leggesse pure Vegni con Acquarone :unzunz:

Voglio "spezzare un'arancia" invece in favore di Rcs Sport. Voglio fare i complimenti per come stanno disegnando tappe e gare quest'anno (anche coloro che sono stati delusi da Val Martello si ricrederanno). C'è una ricerca dei percorsi più accurata e certosina, mentre in passato si facevano gli stradoni e le salite prestabilite.
Ne guadagna lo spettacolo ciclistico e soprattutto l'Italia minore, dei paesini, bellissimi.
La tappa odierna su strade strette (il futuro dello spettacolo nel ciclismo) è di una bellezza stratosferica. Poi, ovvio, la corrono i corridori.


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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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è notizia di oggi, infatti, la paventata chiusura di max, visto e novella2000 a causa della crisi RCS.
tre pubblicazioni i cui contenuti ormai sono stati ricollocati sulla gazzetta dello sport. :diavoletto:


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Winter
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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Admin ha scritto:Devo dire che il comunicato sindacale dell'altro giorno è la migliore cosa che ho letto su quelle pagine da tanto tempo :P

Sicuramente c'è a chi piace la Gazzetta oggi (lo confermano diversi utenti), e questo rientra nel campo soggettivo. Però fare il confronto con la rosea di Cannavò (ne ho tante conservate) e quella odierna è esercizio quasi imbarazzante per quest'ultima. Non è colpa di nessuno, magari, non di Monti o dei giornalisti, ma il dato di fatto c'è.
Come non quotarti
Si puo' criticare il comportamento di Cannavo' in qualche periodo pero' la Gazzetta era veramente ben fatta
Adesso salvo poche cose , il martedi con lo speciale di calcio internazionale e gli altri sport , gli articoli di Condo' e Arturi.. (piu' di una volta ho avuto la tentazione di non comprarla piu'.. )
Sui vari direttori che si sono succeduti , stendiamo un velo pietoso
Si vede che Monti di calcio e di sport ne capisce poco , non è obbligatorio che scriva un articolo


34x27

Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Presumo lo si sia già capito, ma io continuo a leggerla nonostante tutto... è un'abitudine che non riesco ad abbandonare. Come ho già scritto in altra discussione, skippo tante cose... ma se cresci con la Gazzetta tra le mani, poi è durissima smetterla ;) :yes:


Winter
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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

Messaggio da leggere da Winter »

anche io 34x27
l'altro giorno c'era sciopero.. ho preso il corriere dello sport.. due minuti e ho letto tutto
La Gazzetta invece è sacra
Pero' c'e una notevole differenza tra l'epoca di Cannavo e l'attuale


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Deadnature
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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

Messaggio da leggere da Deadnature »

Mi associo al gruppo di lettori rosa. Che ci sia troppo gossip è innegabile, ma se si vuole informati su tutto lo sport è l'unica scelta accettabile in edicola.


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Spazi di simpatia, nel nome dell'amore che regna nella nostra splendida Terra
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BenoixRoberti

Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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cauz. ha scritto:tornasse ad occuparsi di cultura sportiva pop, come ha fatto fino a qualche lustro fa, sarei ben contento.
e sarei pur curioso di sapere come reagirebbe il tanto celebrato "mercato", perche' non sono nemmeno cosi' convinto che questa linea funzioni dal punto di vista delle vendite (ma lo dico a sensazione, non ho i dati e credo che la crisi nera in cui è sprofondata RCS non aiuti a fare un'analisi in questa direzione).
cauz. ha scritto:è notizia di oggi, infatti, la paventata chiusura di max, visto e novella2000 a causa della crisi RCS.
tre pubblicazioni i cui contenuti ormai sono stati ricollocati sulla gazzetta dello sport. :diavoletto:
Hai chiuso il cerchio e ti sei dato la risposta. Che io sappia, la qualità non ha mai alternative. Il pettegolezzo è sempre l'ultima spiaggia.

Anche il Giro sembrava una chiavica. Ormai non c'erano più soluzioni alle transumanze, squadre ferroviarie che accompagnano i leader alla zampettata finale. Ecc., ecc. ...
Bastava disegnare le tappe sulle stradine ed ecco che d'un sol boccone porti a casa spettacolo scenografico e sportivo.
Per fortuna questo Giro ne avrà parecchie di stradine ed in questo va dato atto a Vegni & co. di aver saputo cogliere nell'aria l'ispirazione per l'innovazione.
Pure la Gazza deve trovarsi (o ritrovarsi) la sua stradina.

Piccola divagazione di marketing:
Domani mattina si chiude la parentesi campana del Giro. Non so voi, ma Ischia a parte (che non ne aveva bisogno), la disastrata Campania sta facendo la sua porca figura.
Sono moltissimi i tweet di stupore e ammirazione per i luoghi percorsi, anche dei corridori.
Sarei curioso di conoscere uno studio dettagliato sui risultati della promozione della Campania effettuata tramite il Giro.
Una volta di più sono convinto del potenziale enorme di questo sport e nonostante la crisi che impone rattoppi di questo tipo:
Immagine


34x27

Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Deadnature ha scritto:Che ci sia troppo gossip è innegabile,
Ok, ma attenzione: probabilmente al 90% degli sportivi "duri e puri" non interessa, ma io ho più volte visto signore e signorine buttare un occhio sul giornale aperto in treno, metropolitana, sale d'aspetto varie... :)
Idem per le notizie generaliste a fondo giornale: per chi non tempo e/o voglia di seguire telegiornali o comprarsi quotidianamente Corriere della Sera et similia è una buona alternativa, almeno per leggere il minimo indispensabile di quello che ci accade intorno ;)


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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Io la Gazza la leggo al bar col caffè..ma ormai solo per un'abitudine ormai ultratrentennale e partendo dalle pagine del fondo come quando ancora studente (elemnentari poi medie poi superiori) avidamente andavo a ricercare le gesta di Moser, Hinault, Battaglin, Baronchelli ecc...
Purtroppo la deriva culturale, sociale, politico ecc. del nostro paese non si limita solo a qualche pagina di gossip sui giornali sportivi. E' proprio un velo d'imbecillità è piovuto come napalm sulle nostre teste che paghiamo e pagheremo (e parlo anche in termini economici) ancora per chissà quanto tempo, ma qui si rischia l'OT.
Per quanto mi riguarda penso che occorra una rivoluzione copernicana ovvero, generare domanda dall'offerta con prodotti qualitativi e non per forza scaccia audience, sempre se questa debba essere l'unico target. Oggi siamo al punto che si offre solo m.... e se solo quella si offre, la gente pernserà che solo quella esiste e te ne chiederà sempre di più...


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Deadnature
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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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34x27 ha scritto:
Deadnature ha scritto:Che ci sia troppo gossip è innegabile,
Ok, ma attenzione: probabilmente al 90% degli sportivi "duri e puri" non interessa, ma io ho più volte visto signore e signorine buttare un occhio sul giornale aperto in treno, metropolitana, sale d'aspetto varie... :)
Idem per le notizie generaliste a fondo giornale: per chi non tempo e/o voglia di seguire telegiornali o comprarsi quotidianamente Corriere della Sera et similia è una buona alternativa, almeno per leggere il minimo indispensabile di quello che ci accade intorno ;)
Certo, la logica è quella e la posso anche condividere... Chiaramente a patto che la qualità dell'informazione sportiva resti a livelli decorosi.


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Basso
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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Ben, puoi stampare per favore l'homepage attuale della Gazzetta, con le tre finestre in alto? Grazie mille come sempre :)


11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
BenoixRoberti

Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Basso ha scritto:Ben, puoi stampare per favore l'homepage attuale della Gazzetta, con le tre finestre in alto? Grazie mille come sempre :)
Quali finestre? Quelle col promo di Chi? :diavoletto:
Allegati
Gazzetta? Gazzetta Chi? E Gazzella 2000 chiude
Gazzetta? Gazzetta Chi? E Gazzella 2000 chiude
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Basso
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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Grazie mille :D

Che poi dare lo stesso spazio all'evento principale che organizzi e ad un presunto gossip non è una cosa intelligentissima.

In più usi l'anticipazione di un settimanale di un gruppo concorrente al tuo quando i settimanali del genere della tua compagnia sono a fortissimo rischio chiusura.

Proprio lungimirante la scelta di Gazzetta.it, in linea comunque con l'andamento degli ultimi anni.


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Deadnature
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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Parlando di gruppo RCS, quest'anno per il Corriere della Sera seguono il Giro Paolo Tomaselli e lo scrittore Fabio Genovesi (il cui primo romanzo, Esche vive, è ambientato nel mondo del ciclismo giovanile). Gli scrittori al seguito del Giro hanno spesso prodotto pagine notevoli (penso a Buzzati, ma anche a Gian Luca Favetto, il cui racconto del Giro del 2005 in "Italia. Provincia di Giro" è un gran bel pezzo di letteratura sportiva), perciò lo seguirò con fiducia. Se qualcuno fa altrettanto e vuole commentare...
Il primo pezzo è il seguente: http://archiviostorico.corriere.it/2013 ... 1716.shtml.


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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Basso ha scritto:Grazie mille :D
E quindi?
Noi stessi fedeli lettori della rosea abbiamo più volte scritto che probabilmente il gossip è troppo, eppure continuate e pigiare su questo tasto. :boh: BOH


BenoixRoberti

Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Deadnature ha scritto:Parlando di gruppo RCS, quest'anno per il Corriere della Sera seguono il Giro Paolo Tomaselli e lo scrittore Fabio Genovesi (il cui primo romanzo, Esche vive, è ambientato nel mondo del ciclismo giovanile). Gli scrittori al seguito del Giro hanno spesso prodotto pagine notevoli (penso a Buzzati, ma anche a Gian Luca Favetto, il cui racconto del Giro del 2005 in "Italia. Provincia di Giro" è un gran bel pezzo di letteratura sportiva), perciò lo seguirò con fiducia. Se qualcuno fa altrettanto e vuole commentare...
Il primo pezzo è il seguente: http://archiviostorico.corriere.it/2013 ... 1716.shtml.
Il trasferimento prodigioso della nostra identità in quella di un campione, la potenza del gesto atletico che riesce a stanarci dalle nostre vite ferocemente egoiste, e ci fa soffrire o saltare di gioia per imprese che con noi in realtà non c'entrano nulla. È una magia che riesce quasi solo allo sport, e nel ciclismo poi raggiunge livelli mistici. Forse perché il ciclismo somiglia così tanto alla vita (o è la vita che somiglia al ciclismo, non l'ho mai capito), corre sulle stesse strade che usiamo ogni giorno per andare a lavoro, passa davanti al nostro bar preferito e sotto le nostre finestre. E se il ciclismo somiglia alla vita, il ciclismo italiano è proprio identico all'Italia.
...
Perché l'Italia è come il suo ciclismo, e ha voglia di vedere uno di noi che stringe i denti, annaspa e sputa polvere e saliva, e quando intravede un'occasione ci si tuffa. Fortuna che di occasioni questo Giro è pieno.


Un bell'auspicio, ma per l'Italia. Stride, ma non stona, il confronto fra le "vite ferocemente egoiste" degli italiani e l'immedesimazione in chi "sputa polvere e saliva" in un generoso gesto atletico che fa immedesimare tante vite egoiste. Belli strani gli italiani.
Ma "il ciclismo somiglia alla vita, il ciclismo italiano è proprio identico all'Italia". Entrambi sono messi in effetti così ed entrambi cercano di passare oltre il guado (ed il guano).

Immagine
Il parco divertimenti di Liseberg in Svezia, a proposito di Italia, utilizza questa promozione che dice: "Alcuni bambini sono costretti ad andare in Italia quest’estate".
C'è da chiedersi il vero obiettivo di questa campagna e porsi la domanda: "cosa penseranno, cosa resterà nella mente dei bambini sottoposti a questo messaggio?"
Si convinceranno davvero il sud europa mediterraneo e l'Italia sono posti così infernali?
La pubblicità mi ricorda tanto i messaggi da bimbominkia che girano in rete su ciclismo e doping (in rete ed in tv, ultimi Ficarra e Picone).
Ne girano tanti di tweet bimbominkieski del genere e davvero da decerebrati: (es.)
- Ma c'è ancora qualcuno che segue il #Giro d'Italia o segue il #ciclismo ? #giroditalia
- Traffico in tilt per colpa di un gruppo di tossici in bicicletta
...
Una volta di più vale la pena dire che "il ciclismo somiglia alla vita, il ciclismo italiano è proprio identico all'Italia".

Ps. A volte la cultura promossa dalla rosea è assimilabile a quella che sta dietro al claim pubblicitario di questa campagna svedese.
Ultima modifica di BenoixRoberti il mercoledì 8 maggio 2013, 9:50, modificato 1 volta in totale.


Strong
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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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che poi voglio dire ci saranno minimo 10 pagine dedicate al giro tutti i giorni sulla gazza.
oggi addirittura c'è una pagina intera dedicata a diluca solo perchè ha tentato una fuga... :boh:
grande spazio a battaglin e giovani italiani....se c'è qualcosa di cui scrivere gli approfondimenti non mancano

la gazza web è sfruttata per fare cassa (mi stupisce che due internauti come voi non arrivino a fare queste valutazioni) per cui inserire contenuti differenti fa parte della strategia per attirare diverse categorie di utenti che possano quindi invogliare più aziende possibili ad acquistare spazi pubblicitari online.


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Tatranky
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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

Messaggio da leggere da Tatranky »

In tema di promozione della corsa, mi ha divertito molto l'articolo di Repubblica che riporto, in cui si lamenta, in maniera abbastanza paradossale, proprio che la Gazzetta, giornale di un gruppo editoriale concorrente, non faccia pubblicità alla corsa che organizza.

http://capodacqua.blogautore.repubblica ... romozione/

GIRO, SPETTACOLO SENZA PROMOZIONE

ISCHIA – Località, paesaggi, gente stupenda sulle strade del Giro. E’ il bello del ciclismo che ti mette ogni giorno a contatto con la gente, con l’umanità, con la vita. E quandosi dice Ischia, immersa nel sole e nel vento, si dice tutto: ovvero, un intero universo. Un abbraccio caloroso alla corsa rosa; ancorchè minimale. Certo, arrivare fin qui per pubblico e tifosi non è cosa da poco. E certe abitudini approfittatorie (il turista da “spennare”) non sono del tutto dimenticate. Ma siamo sicuri che si sia fatto di tutto perchè ci siano stati i giusti richiami e questa grande carovana abbia alla fine il risalto dovuto? I dubbi si avanzano corposi. E’ “normale” che il giornale che sponsorizza la manifestazione parli del “suo” avvenimento in prima pagina solo alla vigilia del via da Napoli? E che di “spalla” quel giorno ci sia il solito trito e ritrito dilemma da calcio mercato? Va bene: sappiamo quanto pesi il calcio nel nostro paese, ma siamo sicuri che a faccia della corsa più importante del ciclismo mondiale dopo il Tour meriti più attenzione l’interesse della Juve per Ibrahimovic? Cioè una banale notizia di mercato? “Pressing Juve Ibra jo-jo”, titolava la rosea sabato, giorno del via dal “salotto” napoletano di Piazza Plebiscito. Insomma, il dilemma da risolvere è: conta più assecondare le “passioni” dei tifosi (non facevano lo stesso i romani con il Colosseo?) oppure sostenere degnamente una propria iniziativa in nome del tanto decantato marketing? Siamo sicuri che sia stata la scelta giusta? Perchè se neppure il giornale organizzatore crede più di tanto nello sport su cui pure investe fior di euro il ciclismo è ridotto veramente male.

A dire il vero un certo sforzo si è comunque notato. Per esempio: la prova del percorso sullo splendido tracciato ischitano, una volta “pratica” condotta in forma anonima e liberamente dai corridori e dalle squadre, adesso è regolata come una vera e propria anteprima della gara vera e propria. Con tanto di speaker che descrive abilmente e “lancia” i protagonisti che poco dopo si daranno battaglia. Una sorta di acconto spettacolare che può invogliare lo spettatore distratto. Piccola goccia nel mare, ma il mare è fatto di gocce alla fine. Ovviamente non basta. Perchè ci vuole ben altro per conquistare il pubblico dei giovani, distratti nella migliore delle ipotesi nei confronti di uno sport fatto essenzialmente di sudore e fatica. Ci vorrebbe una strategia a lungo termine. Ma chi ci pensa? Un Giro di spettacolo senza promozione non va molto lontano.


Basso
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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Strong ha scritto:che poi voglio dire ci saranno minimo 10 pagine dedicate al giro tutti i giorni sulla gazza.
oggi addirittura c'è una pagina intera dedicata a diluca solo perchè ha tentato una fuga... :boh:
grande spazio a battaglin e giovani italiani....se c'è qualcosa di cui scrivere gli approfondimenti non mancano

la gazza web è sfruttata per fare cassa (mi stupisce che due internauti come voi non arrivino a fare queste valutazioni) per cui inserire contenuti differenti fa parte della strategia per attirare diverse categorie di utenti che possano quindi invogliare più aziende possibili ad acquistare spazi pubblicitari online.
Strong, quello che (mi) dà fastidio è che la Gazzetta si è letteralmente dimenticata del ruolo guida che ha sempre avuto nel mondo dello sport italiano e finanche europeo (solo l'Equipe è allo stesso livello, e loro ora continuano la missione di sviluppo dello sport transalpino).

Vorrei ricordare che la Gazzetta organizza sin dal 1979 il cosiddetto "Euroscar" del Basket, premio assegnato al miglior cestista europeo dell'anno; ebbene, questo premio è considerato il più importante del continente anche per il fatto che il premio di mvp delle finali di Eurolega è riservato (ovviamente) a chi ha disputato la gara. Ebbene, questo premio vinto solo dai fenomeni della palla a spicchi (Petrovic, Sabonis, Kukoc, Meneghin e così via) è snobbato dalla Rosea che assegna una misera paginetta alla consegna del premio* che solitamente avviene a fine dicembre, in un periodo "morto" dal punto di vista della cronaca.

Sul fatto di ieri, la Gazzaweb ha come detto dato lo stesso spazio nell'apertura all'evento fiore all'occhiello dell'azienda e ad un'anticipazione di una presunta notizia riportata da un giornale avversario. Sabato i giornalisti hanno protestato scioperando per 24 ore contro il ridimensionamento della Gazzetta e contro la chiusura annunciata di alcune testate del gruppo; cosa mi fai tre giorni dopo, citi un settimanale rivale che ha contribuito con la sua popolarità alla cessazione delle pubblicazioni di una delle riviste per cui hai appena protestato?!? Mi pare un gesto di una superficialità fanciullesca. Non parliamo poi dei cosiddetti "sport minori" (nome che mi provoca immediatamente mal di stomaco) e dello spazio loro riservato.

La non promozione adeguata degli eventi organizzati da Rcs Sport (l'unico brand aziendale in utile, se non erro) ricorda similmente il disinteresse avuto dalla Rai c.d. "centrale" nei confronti di alcune sue nicchie positive come Rai Storia e Rai 5. E ovviamente (una parte di) Rai Sport, con eventi non pubblicizzati a dovere o addirittura ignorati. In questo caso sembra che qualcosa sia cambiato. Mi auguro che lo stesso venga fatto dal gruppo Rcs.

*: il trofeo viene consegnato senza una minima cerimonia, solitamente al termine o all'intervallo di una partita. Crearci un piccolo evento no, è?


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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Basso ha scritto: Sul fatto di ieri, la Gazzaweb ha come detto dato lo stesso spazio nell'apertura all'evento fiore all'occhiello dell'azienda e ad un'anticipazione di una presunta notizia riportata da un giornale avversario.
forse pecchi di presunzione nel parlare di superficialità fanciullesca?

accanto allo spazio con il fiore all'occhiello hanno piazzato un bello spottone per un giornale (ok, avversario)...oltre alla superficialità cosa ti verrebbe da pensare?

perchè la rai fa girare (in certe fasce orarie nel bel mezzo di programmi fiore all'occhiello della rete) gli spottoni della programmazione di Sky o Mediaset?

p.s.
stessa cosa fa mediaset con gli spot di sky


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Basso
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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Strong ha scritto:forse pecchi di presunzione nel parlare di superficialità fanciullesca?

accanto allo spazio con il fiore all'occhiello hanno piazzato un bello spottone per un giornale (ok, avversario)...oltre alla superficialità cosa ti verrebbe da pensare?

perchè la rai fa girare (in certe fasce orarie nel bel mezzo di programmi fiore all'occhiello della rete) gli spottoni della programmazione di Sky o Mediaset?

p.s.
stessa cosa fa mediaset con gli spot di sky
Vabbè Strong, hai ragione tu.

(Anche se ti ricordo che gli spot Sky su Rai e Mediaset sono tornati solo nell'Agosto scorso dopo un periodo di buio deciso dalle ultime due aziende).
(Per quanto riguarda Chi, meglio che non commenti quello che hai scritto. Lo faccio per fanciullesca gentilezza).


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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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ABOUT RCS SPORT
Maìno della Spinetta ha scritto:A una tra Vicenza e Ivrea avrei rinunciato volentieri... così per velocisti c'è Napoli, Margherita di Savoia, Cherasco, Brescia, e poi? Non amo le corse troppo vueltizzate... Intendiamoci, fin qua molto bello, ma Matera, Ivrea, Vicenza son tutte piatte con sto dentello alla fine che non mi esata troppo. Comunque, de gustibus...
Il termine vueltizzazione esprime bene il concetto, ma non ravvedo nel disegno delle tappe 2013 del Giro un rischio del genere, come dice bene Galliano.
Si può invece discutere sull'equilibrio trovato fra tappe per velocisti, nervose e di media difficoltà. Io credo che tappe pure per velocisti non debbano andare oltre le quattro e che sia corretto dare spazio (come ha detto ancora Galliano) a tappe con soluzioni aperte.
Con ciò non intendo dire che voglio proporre l'inserimento di CarLemond in Rcs Sport (che eliminerebbe pure quelle quattro :crazy:), ma che i missili autostradali non sono utili a nessuno. Io, ad esempio, sposterei le tappe piatte su stradine minori (magari buttandoci dentro pure qualche strada bianca di buona qualità e sicurezza) ad una cinquantina di chilometri dal traguardo.
Il prodotto va reso televisivo e spettacolare sempre. Il tappone per il palestrato autostradale a chi giova? A nessuno. Solo al palestrato autostradale. Le sue tappe non interessano il pubblico per più di 5 minuti, non fanno promozione al territorio perché è il gesto atletico che porta interesse al territorio e mai viceversa (come invece ha detto ieri, una solenne castroneria, il giornalista calabrese nell'Anteprima Giro).
Per questo è bene che abbiano spazi anche i velocisti più eclettici, ovvero quelli che emergono anche alle classiche e non solo nei piattoni dei GT.
La logica è: "Vuoi la tappa? Sudatela sul dentello a 20-15 km, anche assieme alla tua squadra. E se ce la fai e vinci soddisfazione doppia anche per te".
La tappa sarà ricordata più di tre noiose messe assieme.
Sarà un ragionamento markettaro, ma oggi più che mai c'est l'argent qui fait la guerre.

ABOUT RCS GAZZETTA 2000
http://ondemand.mtv.it/serie-tv/soliti- ... xio-s04e03
anzi sotto il dominio roseo gazzetta.it rende meglio il pensiero e la profondità del concetto, perchè è importante essere fieri di sé stessi e del proprio portato culturale:
http://video.gazzetta.it/esclusiva-duo- ... eecdd299ac


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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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riporto uno strafalcione della gazzetta che da la colpa del buco preso da wiggins a stortoni del team cannondale:
http://www.gazzetta.it/Giroditalia/2013 ... f9c09964e4


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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Un bell'auspicio, ma per l'Italia. Stride, ma non stona, il confronto fra le "vite ferocemente egoiste" degli italiani e l'immedesimazione in chi "sputa polvere e saliva" in un generoso gesto atletico che fa immedesimare tante vite egoiste. Belli strani gli italiani.
Ma "il ciclismo somiglia alla vita, il ciclismo italiano è proprio identico all'Italia". Entrambi sono messi in effetti così ed entrambi cercano di passare oltre il guado (ed il guano).

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Il parco divertimenti di Liseberg in Svezia, a proposito di Italia, utilizza questa promozione che dice: "Alcuni bambini sono costretti ad andare in Italia quest’estate".
C'è da chiedersi il vero obiettivo di questa campagna e porsi la domanda: "cosa penseranno, cosa resterà nella mente dei bambini sottoposti a questo messaggio?"
Si convinceranno davvero il sud europa mediterraneo e l'Italia sono posti così infernali?
La pubblicità mi ricorda tanto i messaggi da bimbominkia che girano in rete su ciclismo e doping (in rete ed in tv, ultimi Ficarra e Picone).
Ne girano tanti di tweet bimbominkieski del genere e davvero da decerebrati: (es.)
- Ma c'è ancora qualcuno che segue il #Giro d'Italia o segue il #ciclismo ? #giroditalia
- Traffico in tilt per colpa di un gruppo di tossici in bicicletta
...
Una volta di più vale la pena dire che "il ciclismo somiglia alla vita, il ciclismo italiano è proprio identico all'Italia".

Ps. A volte la cultura promossa dalla rosea è assimilabile a quella che sta dietro al claim pubblicitario di questa campagna svedese.
Quells pubblicita si chiama provocazione, ma è stata usata per promuovere il turismo svedese. In pratica, per provare a credere in sé stessi in un memento di passaggio. Da noi è vietato perché abbiamo Berlusconi e la chiesa cattolica: se sei un intellettuale vero devi odiare gli italiani e cambiarli perché credono ancora in queste due cose. L'Italia, quindi, fa schifo, non ha l'eutanasia crede nella dignità della persona, eè bigotta, berlusconiana, non è liberista come il Regno Unito né ha lo stato sociale della Francia... Insomma, diciamocelo, l'Italia fa schifo, almeno questo è quello che Travaglio, giudici, Grillo e radicalchic con le rose nel pugno (2%! solo le spine vi siete beccati!) vorrebbero farmi crede: quella pubblicità svedese poteva essere in Svezia o su Repubblica


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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Basso ha scritto:
Strong ha scritto:forse pecchi di presunzione nel parlare di superficialità fanciullesca?

accanto allo spazio con il fiore all'occhiello hanno piazzato un bello spottone per un giornale (ok, avversario)...oltre alla superficialità cosa ti verrebbe da pensare?

perchè la rai fa girare (in certe fasce orarie nel bel mezzo di programmi fiore all'occhiello della rete) gli spottoni della programmazione di Sky o Mediaset?

p.s.
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Vabbè Strong, hai ragione tu.

(Anche se ti ricordo che gli spot Sky su Rai e Mediaset sono tornati solo nell'Agosto scorso dopo un periodo di buio deciso dalle ultime due aziende).
(Per quanto riguarda Chi, meglio che non commenti quello che hai scritto. Lo faccio per fanciullesca gentilezza).

come al solito appena trovi un minimo di contraddittorio.....
questo spesso sembra il forum dei monolighi (spesso infiniti), appena si replica le reazioni sono di questo tipo

sai cosa me ne frega di avere ragione, non faccio il forumista di professione e nemmeno passo le giornate alla ricerca di notizie numerini e screenshot
tu hai espresso la tua idea io ti ho risposto provando a prendere in considerazioni altri aspetti ma sembra che sia tu il primo a chiudere al pensiero altrui..


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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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matteo.conz ha scritto:riporto uno strafalcione della gazzetta che da la colpa del buco preso da wiggins a stortoni del team cannondale:
http://www.gazzetta.it/Giroditalia/2013 ... f9c09964e4
Stortoni, il fidato gregario di Scarponi che corre in Cannondale


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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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BenoixRoberti ha scritto:ABOUT RCS SPORT
Maìno della Spinetta ha scritto:A una tra Vicenza e Ivrea avrei rinunciato volentieri... così per velocisti c'è Napoli, Margherita di Savoia, Cherasco, Brescia, e poi? Non amo le corse troppo vueltizzate... Intendiamoci, fin qua molto bello, ma Matera, Ivrea, Vicenza son tutte piatte con sto dentello alla fine che non mi esata troppo. Comunque, de gustibus...
Il termine vueltizzazione esprime bene il concetto, ma non ravvedo nel disegno delle tappe 2013 del Giro un rischio del genere, come dice bene Galliano.
Si può invece discutere sull'equilibrio trovato fra tappe per velocisti, nervose e di media difficoltà. Io credo che tappe pure per velocisti non debbano andare oltre le quattro e che sia corretto dare spazio (come ha detto ancora Galliano) a tappe con soluzioni aperte.
Con ciò non intendo dire che voglio proporre l'inserimento di CarLemond in Rcs Sport (che eliminerebbe pure quelle quattro :crazy:), ma che i missili autostradali non sono utili a nessuno. Io, ad esempio, sposterei le tappe piatte su stradine minori (magari buttandoci dentro pure qualche strada bianca di buona qualità e sicurezza) ad una cinquantina di chilometri dal traguardo.
Il prodotto va reso televisivo e spettacolare sempre. Il tappone per il palestrato autostradale a chi giova? A nessuno. Solo al palestrato autostradale. Le sue tappe non interessano il pubblico per più di 5 minuti, non fanno promozione al territorio perché è il gesto atletico che porta interesse al territorio e mai viceversa (come invece ha detto ieri, una solenne castroneria, il giornalista calabrese nell'Anteprima Giro).
Per questo è bene che abbiano spazi anche i velocisti più eclettici, ovvero quelli che emergono anche alle classiche e non solo nei piattoni dei GT.
La logica è: "Vuoi la tappa? Sudatela sul dentello a 20-15 km, anche assieme alla tua squadra. E se ce la fai e vinci soddisfazione doppia anche per te".
La tappa sarà ricordata più di tre noiose messe assieme.
Sarà un ragionamento markettaro, ma oggi più che mai c'est l'argent qui fait la guerre.

ABOUT RCS GAZZETTA 2000
http://ondemand.mtv.it/serie-tv/soliti- ... xio-s04e03
anzi sotto il dominio roseo gazzetta.it rende meglio il pensiero e la profondità del concetto, perchè è importante essere fieri di sé stessi e del proprio portato culturale:
http://video.gazzetta.it/esclusiva-duo- ... eecdd299ac
Di sicuro meglio queste soluzioni trovate da Vegni e co. Della vuelta 2011, però si fa un gran parlare di ridurre i GT, di passare a 15 giorni, 3 settimane son troppe, il doping, i corridori.... Bla bla... Ora la tappa del Cilento e di Serra son state belle, però poi oltre a queste ci saranno un blocco con Pescara, Saltara e Firenze, e poi il Montasio e Vajont. Cioé prima delle grandi montagne ci saranno ben 3 blocchi impegnativi, in cui stare davanti, in cui sgasare. La soluzione in passato era di usare le tappe per velocisti come trasferimento e per far rifiatare. Il mio suggerimento va solo verso un maggiore relax, così che poi nelle tappe che contano chi vuole attaccare non abbia il braccino per le troppe fatiche precedenti. Comunque Sun qua un grande applauso a RCS, per gli ottimi tracciati, e a Hesjedal e DiLuca, per gli attributi


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Maìno della Spinetta
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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Spor

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Strong ha scritto:che poi voglio dire ci saranno minimo 10 pagine dedicate al giro tutti i giorni sulla gazza.
oggi addirittura c'è una pagina intera dedicata a diluca solo perchè ha tentato una fuga... :boh:
grande spazio a battaglin e giovani italiani....se c'è qualcosa di cui scrivere gli approfondimenti non mancano

la gazza web è sfruttata per fare cassa (mi stupisce che due internauti come voi non arrivino a fare queste valutazioni) per cui inserire contenuti differenti fa parte della strategia per attirare diverse categorie di utenti che possano quindi invogliare più aziende possibili ad acquistare spazi pubblicitari online.
Si, il web è merce di google, quindi chi mette i pezzi guarda solo i trend di ricerca. Dovrebbero favorire un po' di più il passaggio dal trend di ricerca ad una pagina del giro, per crearsi i lettori che arrivano per il calcio, ma stan nel sito poi per leggere di ciclismo.

Basso, quella del premio cestistico non la sapevo, ennesima riprova del bisogno di gente con passione ed idee alla Gazza cartacea (Zome e Vegni e Acquarone per me marcano un 3 a 0 di rcssport v. Gazza giornale .


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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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Devo spezzare una lancia nei confronti dello spot svedese...

Il cui senso è tutto meno che offensivo nei confronti dell'Italia, secondo me. (Tanto è vero che ce n'erano altre 2 versioni, dedicate mi pare a Grecia e Maiorca, non vorrei ricordare male). Semmai, lo dipinge come uno dei posti più belli al mondo in cui fare una vacanza. Non paragonabile però col parco giochi di Gøteborg... ( :D )

Come se io volessi pubblicizzare il Giro, diciamo, e ci schiaffassi una foto di un figaccione in lacrime, col claim "e pensare che c'è chi per svagarsi passa i pomeriggi facendo sesso con una top model...".

Insomma, è fuori discussione che ci siano dei posti meravigliosi, Italia in testa; il paradosso della pubblicità è che il parco giochi si mette in un'impossibile competizione con tali posti meravigliosi. E il messaggio coglie nel segno.


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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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sì Creta
Vero Marco, ma il pubblicitario (per espressa confessione) gioca anche nell'equivoco, ovvero sull'inconfessabile, ma ben presente, senso di superiorità dei nordici verso i mediterranei. Infatti è proprio questo che ha dato il là alle proteste.
Ad ogni modo, è vero che l'agenzia svedese ha avuto il risultato che voleva. Tutti a parlarne


Admin
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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

Messaggio da leggere da Admin »

Però secondo me a livello turistico i nordici adorano l'Italia e ci invidiano moltissimo.

Credo che il loro pensiero sia qualcosa del tipo "se fosse capitata in eredità a noi anziché a quei buzzurri italiani, sarebbe il paradiso in terra".

(Ora mi manca solo di scrivere che gli afroamericani hanno il ritmo nel sangue...) :D


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
BenoixRoberti

Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

Admin ha scritto:Però secondo me a livello turistico i nordici adorano l'Italia e ci invidiano moltissimo.
Credo che il loro pensiero sia qualcosa del tipo "se fosse capitata in eredità a noi anziché a quei buzzurri italiani, sarebbe il paradiso in terra".
(Ora mi manca solo di scrivere che gli afroamericani hanno il ritmo nel sangue...) :D
Confermo, è quello che penso da nordico della Puglia, solo che di pugliesi ne abbiamo più noi che voi :diavoletto:
Scherzi a parte, il 50% dei personaggi simbolo di Milano sono veramente pugliesi.

Da soggetto che vive di pubblicità, dico che inquieta il fatto che il confine fra informazione (deformazione) e pubblicità sia sempre più labile indistinto e, soprattutto, non percepito.
Ovviamente lo dico per egoismo, per paura che i giornalisti ci portino via il lavoro.
Raccontano mille volte più palle di noi epperò la gente crede ciecamente a loro. I Mentana mentono
:bll:


BenoixRoberti

Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

Non voglio appoggiare il tormentone di CarLemond contro il Cav :) però restando a ragionare su valori e qualità, io preferisco il Cav di oggi, che alla fine è rimasto indietro ma ha venduto cara la pelle, a quello di Napoli. E' un paradosso, ma nemmeno troppo. Mi spiego, anche per motivare l'inserimento in questo topic del presente post.
Oggi abbiamo assistito alla vittoria di un velocista, ma questo ragazzo (a cui io stamane non avevo creduto) ha fatto una azione stupenda, dimostrando di saper vincere anche al di fuori del proprio copione normalmente affidato.
Mi piace come è stato disegnato questo giro, proprio per questa ragione. Costringe i corridori a dare il loro meglio anche al di fuori degli stereotipi.
Se la sorpresa diviene la costante in una gara di ciclismo, lo spettacolo ne guadagna parecchio e l'interesse di conseguenza.
Per cui se un giorno Cavendish dovesse riuscire ad affermarsi anche al di fuori del suo solito copione, riducendo nel contempo il suo lato piangina, anche molti che oggi lo hanno in antipatia potrebbero rivedere opinione e sentiment.
Spero che i GT con 8-9 tappe autostradali siano terminati una volta per tutte e lasciati alla storia. Piuttosto è meglio prevedere tappe più brevi e trasferimenti di un centinaio di chilometri in auto che assistere in tv alle migrazioni autostradali, che sono la negazione dello spettacolo e dell'intelligenza.
Le tappe piane su stradoni da 8-13 metri di ampiezza hanno da sparire. Vanno bene anche gare piatte, ma solo su stradine piccole, con tante curve, mangiaebevi e pure stradine sterrate ben tenute, ovvero tutto il bello del nostro territorio, riserva naturale delle auto.
E in fondo credo che il tormentone di CarLemond sia più verso questo tipo di gare autostradali che non verso i protagonisti delle stesse.
Protagonisti che, se sono davvero grandi, cambieranno pelle e continueranno a vincere. Velocisti come John Degenkolb.

Mi pare che Rcs Sport, sollecitata anche dalla necessità di valorizzare il prodotto e dal conto economico che deve tornare, abbia capito che non si può permettere di sprecare nemmeno un giorno per concedere relax in bici ai corridori, parafrasando Maìno. Il che non vuol dire che i corridori debbano lavorare come asini, tutt'altro. Vuol dire che faranno meno ore in bici comunque e quelle comunque con grande impegno e dando spettacolo, avendo in cambio più ore per il relax, dove si fa relax: a letto o sul sofà.
Da un punto di vista economico, possiamo dire che inspiegabilmente il ciclismo ad oggi ha fatto fruttare solo le tappe di montagna, riservando alla pianura ed alla collina un ruolo secondario. Tutto ciò è inspiegabile da un punto di vista imprenditoriale. Il territorio italiano, per fortuna è di una bellezza stratosferica da nord a sud e dagli 0 metri ai 3000. Va dato un significato a tutto ciò per valorizzare il territorio attraverso le specificità che lo stesso offre. Queste specificità non sono gli stradoni occupati poi per 365 giorni all'anno dai tir, ma le stradine che trasudano di cultura contadina e di prodotti tipici, le stradine e le curve che poi gli stranieri ed i turisti bikers vorranno venire a percorrere con lo stessa ricerca spiritual-sportiva con cui vengono a fare Stelvio, Mortirolo e Zoncolan.
Con l'interattività ormai alle porte, integrazione fra tv e social, ci sono mille giochi virali che si potrebbero implementare per creare conoscenza e ricordo del nostro territorio. A quel punto avremo una competizione sanissima fra le località di pianura e collina per avere il Giro esattamente come fra le stazioni sciistiche e le località di montagna.
Probabilmente il Giro 2014 sbarcherà in Puglia dopo l'apertura irish. Il ciclismo stradale in Puglia per i prof rischia di essere un po' noioso e meno di appeal rispetto a questa fantastica frizzantissima prima settimana 2013. Ma se le tappe venissero disegnate attraverso le stradine sterrate rossastre e polverose delle masserie del Salento, spazzate dal vento, o fra le stradine verdi, strette e vallonate della valle d'Itria fra trulli e luoghi di fiaba, o ancora lungo le strade bianche ed i pendii dolci delle dimenticate Murge e dei Dauni (che hanno bisogno entrambi di rilancio) dopo aver attraversato i valloni dell'entroterra barese, che gara fantastica ne uscirebbe?
Credo sia la vera nuova frontiera, alla faccia del monotematico garagismo. Se Rcs Sport capirà questo avremo ascolti da paura in tutta Europa e saremo i primi in Italia a concepire il ciclismo ed un GT come la celebrazione del ciclismo tout court, la polivalenza del ciclismo, saper andare in salita, aver destrezza, saper andare a cronometro, guidare le curve delle stradine, guidare la bici nei tratti fuoristrada, sapere fare le volate, tutto al massimo della qualità dell'esercizio in mezzo al meglio di ciò che il nostro territorio può offrire.
Se Rcs Sport facesse questo sarebbe la volta del sorpasso al Tour de France, almeno sul piano dello spettacolo, perché i francesi non hanno ugual territorio e diffusione di testimonianze culturali così capillari sul territorio.
Vegni, Acquarone, Allocchio facciamolo prima che l'Aso possa dire che li abbiamo copiati e costringiamo il mondo a dire una volta di più:
Che noioso che è questo Tour de France. Il Giro, invece, quello sì che è bello da vedere.
Allons enfants de l'Italie ...


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Re: Galassia RCS - La Gazzetta e Rcs Sport

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BenoixRoberti ha scritto:Non voglio appoggiare il tormentone di CarLemond contro il Cav :) però restando a ragionare su valori e qualità, io preferisco il Cav di oggi, che alla fine è rimasto indietro ma ha venduto cara la pelle, a quello di Napoli. E' un paradosso, ma nemmeno troppo. Mi spiego, anche per motivare l'inserimento in questo topic del presente post.
Oggi abbiamo assistito alla vittoria di un velocista, ma questo ragazzo (a cui io stamane non avevo creduto) ha fatto una azione stupenda, dimostrando di saper vincere anche al di fuori del proprio copione normalmente affidato.
Mi piace come è stato disegnato questo giro, proprio per questa ragione. Costringe i corridori a dare il loro meglio anche al di fuori degli stereotipi.
Se la sorpresa diviene la costante in una gara di ciclismo, lo spettacolo ne guadagna parecchio e l'interesse di conseguenza.
Per cui se un giorno Cavendish dovesse riuscire ad affermarsi anche al di fuori del suo solito copione, riducendo nel contempo il suo lato piangina, anche molti che oggi lo hanno in antipatia potrebbero rivedere opinione e sentiment.
Spero che i GT con 8-9 tappe autostradali siano terminati una volta per tutte e lasciati alla storia. Piuttosto è meglio prevedere tappe più brevi e trasferimenti di un centinaio di chilometri in auto che assistere in tv alle migrazioni autostradali, che sono la negazione dello spettacolo e dell'intelligenza.
Le tappe piane su stradoni da 8-13 metri di ampiezza hanno da sparire. Vanno bene anche gare piatte, ma solo su stradine piccole, con tante curve, mangiaebevi e pure stradine sterrate ben tenute, ovvero tutto il bello del nostro territorio, riserva naturale delle auto.
E in fondo credo che il tormentone di CarLemond sia più verso questo tipo di gare autostradali che non verso i protagonisti delle stesse.
Protagonisti che, se sono davvero grandi, cambieranno pelle e continueranno a vincere. Velocisti come John Degenkolb.

Mi pare che Rcs Sport, sollecitata anche dalla necessità di valorizzare il prodotto e dal conto economico che deve tornare, abbia capito che non si può permettere di sprecare nemmeno un giorno per concedere relax in bici ai corridori, parafrasando Maìno. Il che non vuol dire che i corridori debbano lavorare come asini, tutt'altro. Vuol dire che faranno meno ore in bici comunque e quelle comunque con grande impegno e dando spettacolo, avendo in cambio più ore per il relax, dove si fa relax: a letto o sul sofà.
Da un punto di vista economico, possiamo dire che inspiegabilmente il ciclismo ad oggi ha fatto fruttare solo le tappe di montagna, riservando alla pianura ed alla collina un ruolo secondario. Tutto ciò è inspiegabile da un punto di vista imprenditoriale. Il territorio italiano, per fortuna è di una bellezza stratosferica da nord a sud e dagli 0 metri ai 3000. Va dato un significato a tutto ciò per valorizzare il territorio attraverso le specificità che lo stesso offre. Queste specificità non sono gli stradoni occupati poi per 365 giorni all'anno dai tir, ma le stradine che trasudano di cultura contadina e di prodotti tipici, le stradine e le curve che poi gli stranieri ed i turisti bikers vorranno venire a percorrere con lo stessa ricerca spiritual-sportiva con cui vengono a fare Stelvio, Mortirolo e Zoncolan.
Con l'interattività ormai alle porte, integrazione fra tv e social, ci sono mille giochi virali che si potrebbero implementare per creare conoscenza e ricordo del nostro territorio. A quel punto avremo una competizione sanissima fra le località di pianura e collina per avere il Giro esattamente come fra le stazioni sciistiche e le località di montagna.
Probabilmente il Giro 2014 sbarcherà in Puglia dopo l'apertura irish. Il ciclismo stradale in Puglia per i prof rischia di essere un po' noioso e meno di appeal rispetto a questa fantastica frizzantissima prima settimana 2013. Ma se le tappe venissero disegnate attraverso le stradine sterrate rossastre e polverose delle masserie del Salento, spazzate dal vento, o fra le stradine verdi, strette e vallonate della valle d'Itria fra trulli e luoghi di fiaba, o ancora lungo le strade bianche ed i pendii dolci delle dimenticate Murge e dei Dauni (che hanno bisogno entrambi di rilancio) dopo aver attraversato i valloni dell'entroterra barese, che gara fantastica ne uscirebbe?
Credo sia la vera nuova frontiera, alla faccia del monotematico garagismo. Se Rcs Sport capirà questo avremo ascolti da paura in tutta Europa e saremo i primi in Italia a concepire il ciclismo ed un GT come la celebrazione del ciclismo tout court, la polivalenza del ciclismo, saper andare in salita, aver destrezza, saper andare a cronometro, guidare le curve delle stradine, guidare la bici nei tratti fuoristrada, sapere fare le volate, tutto al massimo della qualità dell'esercizio in mezzo al meglio di ciò che il nostro territorio può offrire.
Se Rcs Sport facesse questo sarebbe la volta del sorpasso al Tour de France, almeno sul piano dello spettacolo, perché i francesi non hanno ugual territorio e diffusione di testimonianze culturali così capillari sul territorio.
Vegni, Acquarone, Allocchio facciamolo prima che l'Aso possa dire che li abbiamo copiati e costringiamo il mondo a dire una volta di più:
Che noioso che è questo Tour de France. Il Giro, invece, quello sì che è bello da vedere.
Allons enfants de l'Italie ...
un po' la strada presa è già questa,
le tappe marchigianopescaresi, questo sud nervoso,
le tappe con gli sterrati (quest'anno manca purtroppo).
Manca solo l'arrivo di un tappone in città e poi la trasformazione è completa :)


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