Religione e dintorni :)

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GiboSimoni
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Re: Religione e dintorni :)

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in questo momento da Corrado Augias c'è il professor Edoardo Lombardi Vallauri nella trasmissione le storie parlndo di scienza, fede e quant'altro :)


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Re: Religione e dintorni :)

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Le Storie di Augias con Odoardo Lombardi Vallauri

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... e4451.html


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

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Re: Religione e dintorni :)

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cosa ne pensi di quello che ha detto il professore Lemond?


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Re: Religione e dintorni :)

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GiboSimoni ha scritto:cosa ne pensi di quello che ha detto il professore Lemond?
Mi sembra non ci sia niente da eccepire, sono proprio d'accordo su tutto e cioè in sintesi:

a) La scommessa di Pascal rappresenta piuttosto bene la piccolezza della religione, così come i vari modi di "ordalie" che si sono succeduti nella storia medioevale.
b) i cattolici in Italia non sono tali, perché questa religione postula l'osservanza di dogmi precisi, fra cui l'infallibilità del papa "ex cathedra", mentre quasi tutti quelli che si dichiarano tali poi si costruiscono una religione "fai da te".
c) L'ateismo probabilistico, così come l'apofatismo, sono le 'uniche risposte logiche ai misteri che la scienza non è ancora in grado di svelare. Però se si pensa ai progressi che si sono fatti negli ultimi secoli, si può ben sperare che i tuoi nipoti ...
d) La religione è vero che ha prodotto una certa coesione sociale, ma quanti morti è costata tale obiettivo?
Aggiungo fuori sacco una mia considerazione, unita a quella di Padre Pizzarro: per me la religione è come il Tavor o altro medicinale che ti fa stare più tranquillo e padre Pizzarro rispondeva così alla domanda ontologica: " Segnati questa filastrocca che ci fanno studiare al primo anno di seminario. Il senso della vita è ... la Vita e il fine di essa è ... la Fine" :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:


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Re: Religione e dintorni :)

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Aggiungo la risposta di un mio amico ad una parte della questione posta da Gipo

Il senso (o il fine, che mi pare la stessa cosa) della vita mi sembra sia quello di durare in ogni individuo il più a lungo possibile e cercare anche di perpetuarsi attraverso la generazione di nuovi individui. Le due cose, però, in certo modo sono in contrasto: per potersi perpetuare attraverso la generazione, la vita implica anche la morte degli individui più anziani per far posto via via ai più giovani.
In coerenza, la vita umana non dovrebbe andare troppo oltre i quarant'anni per le femmine e gli ottant'anni per maschi (Anthony Quinn ebbe l'ultimo figlio, il tredicesimo!!!, a 81 anni. Ma che dici tu, si sarà fatto aiutare?).
D'altra parte, per durare, la vita di ogni specie animale vivente ha bisogno di cibarsi e quindi di distruggere la vita di altre specie, animali o vegetali (in qualche caso, cannibalesco, anche la vita della propria specie): non può distruggerla in toto, a rischio di estinguersi, ma distrugge la vita di singoli individui.
Sicché il fine (o senso che si preferisca dire) della vita implica anche mezzi distruttivi della stessa vita: la vita continuamente per perpetuarsi si autodistrugge (in parte).

In conclusione, la risposta alla domanda sul senso della vita resta comunque piuttosto complicata anche per i credenti nella scienza... (bisogna essere miscredenti in modo coerente, Cristo schiodato!, per trovarsi a riconoscere di capire ugualmente molto poco come stanno le cose...).
Se mi sbalio, Iemond mi corriggerà.


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Re: Religione e dintorni :)

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Giovedì 7 febbraio a Firenze.

http://www.stensen.org/?p=7177


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Re: Religione e dintorni :)

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Stasera vado qui
http://firenze.repubblica.it/cronaca/20 ... -52060775/
e allora un po' mi sono preparato.

Dato che qui si parla di "Dubbio, fede e laicità" volevo esprimere l'incertezza che coltivo dentro di me da anni: che significa credere o no in Dio? A me sembra che una simile affermazione sia priva di senso, perché i c.d. attributi di Dio o sono incomprensibili o/e impossibili. :x Fanno parte del primo tipo eterno e "uno e trino", con la conseguente distinzione fra padre, figlio e santo spirito, con il secondo generato (non creato) della stessa sostanza del Padre. Dello Spirito è dato sapere solo che procede dagli altri due e che è sua l'opera che ha portato all'incarnazione del figlio. :dubbio: Impossibili: Gesù al contempo uomo e dio, l'onnipotenza, mentre non può dire che 1+1 non fa 2.
La transustansazione poi mi sembra sia incomprensibile e impossibile. ;)
Molto giusta trovo l'espressione: "Dio è un mistero" e quindi la soluzione più giusta mi sembrerebbe racchiuderlo in una specie di "epoché husserliana" e fine del discorso. :D
Però, se ci vogliamo divertire (in senso lato della parola) possiamo dire qualcosa su quello che la ragione ci spinge a pensare (anche se non sappiamo come la materia cerebrale possa produrre il pensiero :dubbio: ). Gli assolutisti (quelli che sono contro il relativismo) hanno già la verità, rivelata loro da dei testi scritti in età in cui tutto era miracoloso, perché nessuno aveva nemmeno supposto che in futuro ci potesse essere una parola chiamata *scienza*; ad es. ancora nel sedicesimo secolo il modo migliore per guarire gli ammalati di peste, era metterli con il letto davanti ad una croce. :D :grr: Gli assolutisti in questo modo possono mandare la coscienza in vacanza e lasciar far tutto a chi di dovere, tanto più che esiste il dogma dell'infallibilità del papa quando parla "ex cathedra". In questo modo si comportamo come i primitivi nei confronti degli stregoni, uno di questi (al tempo dei Maya) aveva predetto la fine del mondo nel 2012 e forse anche nell'anno domini 2013 qualcuno ci crede ancora. :crazy: :diavoletto: :crazy:
Al di là del mistero che resta? Nulla, ma che importa, possiamo sempre ringraziarlo, come nei film americani quasi tutte le famiglie prima dei pasti. Ma per che cosa dovremmo farlo, per averci dato, in ogni secolo passato, fame, epidemie, schiavitù e guerre? Per ogni persona che potrebbe davvero ringraziarlo, quante altre (nella storia) dovrebbero maledirlo? (Se esistesse)! Quanto al senso della vita, per me è solo quello transeunte che gli diamo noi, ma se si vuole oggettivizzare, ci possiamo rifare a Corrago Guzzanti: il senso della vita è ... a vita e il fine della vita è ... a fine. :crazy: :diavoletto: :crazy:

P.S.

A proposito, qualcuno sa quale furono le parole precise che la Madonna disse alla pastorella, mi pare a Fatima?


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Re: Religione e dintorni :)

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Ieri, convegno interessante con Vito Mancuso che riusciva a sostenere, con l'enormi capacità dialettiche che possiede, tutto quello che voleva. E' un magnifico incantatore e soprattutto una persona onesta e di grande cultura, pur nella giovane età. E' un idealista a "tutto tondo" la realtà nemmeno lo sfiora, perché poi, come nel Candide" di Voltaire ogni male si trasforma per lui in qualcosa d'altro. Come ha detto Augiua lui ci crede davvero in quel che dice ed è soprattutto per questo che "incanta". In sintesi il suo pensiero è che Il mistero (le domande ultime o prime che l'uomo in quanto tale si pone) genera il dubbio ed esso, in lui, la fede nell'uomo in solitudine che si scopre capace di coltivare la speranza di ...
Certo che se si parla di speranza come fa lui, invece che di dogmi e di assoluto nel senso anche di assolutismo, come si fa a contrapporglisi? Si può certo pensarla diversamento, ma non certo negargli quel suo candore ingenuo. Augias ha risposto che è vano, secondo lui, aver speranza nel genere umano in quanto tale, perché pochissimi sono gli esseri pensanti che tendono al bene in generale e Odifreddi ha sottolineato che i "valori" assomigliano più alla "valùta" che ad altro e quindi andrebbero lasciati perdere come soggettivi e guardare ai fatti che sono l'unica cosa, entro certi limiti, misurabile. Alla fine applausi per tutti, anche se resta il gusto dell'incompiuto, ma questo era ovvio, non si può certo pretendere che ad un convegno organizzato dai gesuiti si arrivi alla conclusione che per più di duemila anni qualcuno ... aveva scherzato. :D


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Re: Religione e dintorni :)

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lemond ha scritto:A proposito, qualcuno sa quale furono le parole precise che la Madonna disse alla pastorella, mi pare a Fatima?
Carlo, devo dire che trovo un po' strano questo tuo attaccamento ai temi religiosi (però forse tutto sommato strano non lo è... da buon ateo, almeno così mi pare, il negare diventa un'affermazione di principio uguale e contraria al credere).
Sono però incuriosito da quest'ultima domanda: non capendo se è posta in modo ironico, ai miei occhi ha tutta l'aria di un'esortazione ad "esercizi di stile" dialettici.

Allora comincio io, sperando di non offendere la sensibilità di alcuno:
- "Sai tenere un segreto? Adesso te ne dico tre..." :oops:


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Re: Religione e dintorni :)

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Bitossi ha scritto:
lemond ha scritto:A proposito, qualcuno sa quale furono le parole precise che la Madonna disse alla pastorella, mi pare a Fatima?
Carlo, devo dire che trovo un po' strano questo tuo attaccamento ai temi religiosi (però forse tutto sommato strano non lo è... da buon ateo, almeno così mi pare, il negare diventa un'affermazione di principio uguale e contraria al credere).
Sono però incuriosito da quest'ultima domanda: non capendo se è posta in modo ironico, ai miei occhi ha tutta l'aria di un'esortazione ad "esercizi di stile" dialettici.

Allora comincio io, sperando di non offendere la sensibilità di alcuno:
- "Sai tenere un segreto? Adesso te ne dico tre..." :oops:
Perché strano? A me sembra che il tutto sia un po' più complesso di una questione di principio, semmai di *fine* :D, ma al contempo semplice: mi è sempre piaciuto andare alla radice delle cose (da qui l'aggettivo, come ben sai, radicale ;) ) e colà si trovano molte domande/risposte e non ultime le smentite all'asserita sapienza (una volta per tutte) di certi pastori che qualche millennio fa avevano deciso di por fine ad ogni interrogativo dell'uomo sapiens sapiens circa il ...
Ai giorni nostri in molti Stati (fra cui l'Italia) mi sembra che per la maggior parte dei cittadini gli anni siano passati invano e tu questo non lo trovi strano? :dubbio: Occorre trascurare la cosa? No, perché l'ignoranza si riflette sulla vita di tutti noi, bastino come esempi la famigerata legge 40 o quella sull'otto per mille. :grr:
Per quanto riguarda la tua curiosità, reitero la risposta che già si trovava in un mio precedente messaggio. :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:



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BenoixRoberti

Re: Religione e dintorni :)

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

Il Papa lascia il pontificato il 28 febbraio.
Anche lui si è stufato dell'aria romana. E' tutto dire. :o
Cosa può aver sconvolto in modo così traumatico un uomo così cerebrale e fine ragionatore (valga per laici e cattolici) come il Pontefice?
Comunque la si pensi è una notizia sconvolgente.


BenoixRoberti

Re: Religione e dintorni :)

Messaggio da leggere da BenoixRoberti »

Morto un Papa se ne fa un altro, ma se si dimette ... so' cazzi!
Qualunque sia la ragione, la sua fermezza teutonica è comunque ammirevole.
"non ho più le forze per adempiere al mio mandato"
Un messaggio sberla per la nostra classe dirigenziale (non solo politica) vecchia, decrepita e corrotta.
Ratzi, il potere della dignità. Enorme rispetto per l'uomo.


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Re: Religione e dintorni :)

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BenoixRoberti ha scritto:Morto un Papa se ne fa un altro, ma se si dimette ... so' cazzi!
Qualunque sia la ragione, la sua fermezza teutonica è comunque ammirevole.
"non ho più le forze per adempiere al mio mandato"
Un messaggio sberla per la nostra classe dirigenziale (non solo politica) vecchia, decrepita e corrotta.
Ratzi, il potere della dignità. Enorme rispetto per l'uomo.
Sai quante persone, dopo 40 anni di lavoro, vorrebbero poter fare come lui.
Non glielo permettono.
Tornando a Ratzi, decisione saggia per una persona anziana che sente, probabilmente, che la funzione più nobile dell'organismo, quella neurocerebrale, sta diminuendo in modo percettibile perfino all'interessato.
A differenza da tutti gli altri Conclavi, il prossimo inizia già ora, con diverse settimane di anticipo da quando, a differenza che in passato, avveniva "il fatto" .
Sotto con i pronostici.


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Un papa nero. Un papa donna.
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Re: Religione e dintorni :)

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Ma così cambiano tutti i proverbi! Vivo un papa se ne fa un altro.

Prima di Benedetto XVI solo un altro... "colui che fece di viltade il gran rifiuto".


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Re: Religione e dintorni :)

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Laura Grazioli ha scritto:Ma così cambiano tutti i proverbi! Vivo un papa se ne fa un altro.

Prima di Benedetto XVI solo un altro... "colui che fece di viltade il gran rifiuto".
In realtà altri due o tre, in verità (cfr. Wikipedia), ma solo dimissioni "concordate" per riunificare la carica, allora in contemporanea tra Papi ed Antipapi.
L'unica dimissione "vera" , per altro motivo (etico-politico), fu quella di Celestino, che tanto fece incaxxare l'Alighieri.


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Re: Religione e dintorni :)

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nino58 ha scritto:In realtà altri due o tre, in verità (cfr. Wikipedia), ma solo dimissioni "concordate" per riunificare la carica, allora in contemporanea tra Papi ed Antipapi.
L'unica dimissione "vera" , per altro motivo (etico-politico), fu quella di Celestino, che tanto fece incaxxare l'Alighieri.
Un sommo vaffa al grande Alighieri :diavoletto:


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Re: Religione e dintorni :)

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nino58 ha scritto:Tornando a Ratzi, decisione saggia per una persona anziana che sente, probabilmente, che la funzione più nobile dell'organismo, quella neurocerebrale, sta diminuendo in modo percettibile perfino all'interessato.
Un elemento ulteriore per confermare un maggiore apprezzamento a Ratzi piuttosto che al suo popolarissimo predecessore.


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

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Re: Religione e dintorni :)

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eliacodogno ha scritto:
nino58 ha scritto:Tornando a Ratzi, decisione saggia per una persona anziana che sente, probabilmente, che la funzione più nobile dell'organismo, quella neurocerebrale, sta diminuendo in modo percettibile perfino all'interessato.
Un elemento ulteriore per confermare un maggiore apprezzamento a Ratzi piuttosto che al suo popolarissimo predecessore.
Al solito sono d'accordo con te, per me il peggior pAPA di tuti i tempi è stato il bOY(a). Al confronto il pastore tedesco è una persona perbene. :diavoletto:

P.S.

Un papa (del passata remoto) che considero "in gamba", anche se ha sempre goduto di cattiva stampa (o forse proprio per questo), è stato Alessandro VI.

P.P.S.

Chiunque sia il nuovo, spero prenda il nome di ... Sisto Sesto :crazy:


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Re: Religione e dintorni :)

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lemond ha scritto:
eliacodogno ha scritto: Un elemento ulteriore per confermare un maggiore apprezzamento a Ratzi piuttosto che al suo popolarissimo predecessore.
Al solito sono d'accordo con te, per me il peggior pAPA di tuti i tempi è stato il bOY(a). Al confronto il pastore tedesco è una persona perbene. :diavoletto:

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Re: Religione e dintorni :)

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eliacodogno ha scritto:
nino58 ha scritto:Tornando a Ratzi, decisione saggia per una persona anziana che sente, probabilmente, che la funzione più nobile dell'organismo, quella neurocerebrale, sta diminuendo in modo percettibile perfino all'interessato.
Un elemento ulteriore per confermare un maggiore apprezzamento a Ratzi piuttosto che al suo popolarissimo predecessore.
Anche se la malattia del predecessore dava menomazioni motorie (fino all'ultima, quella dei muscoli respiratori) e non cognitive.
Ratzinger ha valutato che potrebbe ritrovarsi in una condizione in cui può sopravvivere (anche a lungo) ma non può firmare le dimissioni.
Forse il suo problema di salute è quello lì.


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Re: Religione e dintorni :)

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lemond ha scritto:Chiunque sia il nuovo, spero prenda il nome di ... Sisto Sesto :crazy:
Prenderà il nome di Silvio ...


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Re: Religione e dintorni :)

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lemond ha scritto:
eliacodogno ha scritto:
nino58 ha scritto:Tornando a Ratzi, decisione saggia per una persona anziana che sente, probabilmente, che la funzione più nobile dell'organismo, quella neurocerebrale, sta diminuendo in modo percettibile perfino all'interessato.
Un elemento ulteriore per confermare un maggiore apprezzamento a Ratzi piuttosto che al suo popolarissimo predecessore.
Al solito sono d'accordo con te, per me il peggior pAPA di tuti i tempi è stato il bOY(a). Al confronto il pastore tedesco è una persona perbene. :diavoletto:

P.S.

Un papa (del passata remoto) che considero "in gamba", anche se ha sempre goduto di cattiva stampa (o forse proprio per questo), è stato Alessandro VI.

P.P.S.

Chiunque sia il nuovo, spero prenda il nome di ... Sisto Sesto :crazy:
Aahahahah Sisto Sesto è bellissimo! :D


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Re: Religione e dintorni :)

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Laura Grazioli ha scritto:Aahahahah Sisto Sesto è bellissimo! :D
Non voglio dire una cretinata ma mi pare che anni fa il nostro Aurone avesse fatto la gaffe, confondendosi con Sisto IV :diavoletto:


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Re: Religione e dintorni :)

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Una semplice riflessione senza alcuna pretesa.
A me Wojtyla era piaciuto nella strenua resistenza sino alla fine mostrandosi nello strazio del corpo.
Lo dico dal punto di vista della mia religiosità avulsa da tutto quanto sia il clero e soprattutto quel posto dannato del Vaticano (cfr. Don Paolo Farinella).
Invece mi infastidiscono i ruffiani che all'epoca esaltarono appunto Woytjla ed oggi per un motivo opposto l'attuale pontefice.


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Re: Religione e dintorni :)

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desmoblu ha scritto:Un papa nero. Un papa donna.
Chissà quanti religiosi in odore di pontificato provengono daal Groenlandia, o dalle Far Oer, o dall'Antartide.
Pontificato tecnico con Monti.
Oppure per Berlusconi abbiam sbagliato colle: altro che Quirinale, vuole direttamente il Vaticano!


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Re: Religione e dintorni :)

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AlessandroCam ha scritto:Lo dico dal punto di vista della mia religiosità avulsa da tutto quanto sia il clero e soprattutto quel posto dannato del Vaticano (cfr. Don Paolo Farinella).
Solo una postilla: la tua credo sia *spiritualità* più che*religiosità*, vedi http://www.etimo.it/?term=religione. E' un errore che fanno, a parer mio, in molti perché la spiritualità è una cosa che serve a tutti, mentre la religione a pochi e poi la prima non danneggia nessuno, la seconda quasi tutti. :cincin:


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AlessandroCam ha scritto:Una semplice riflessione senza alcuna pretesa.
A me Wojtyla era piaciuto nella strenua resistenza sino alla fine mostrandosi nello strazio del corpo.
Lo dico dal punto di vista della mia religiosità avulsa da tutto quanto sia il clero e soprattutto quel posto dannato del Vaticano (cfr. Don Paolo Farinella).
Invece mi infastidiscono i ruffiani che all'epoca esaltarono appunto Woytjla ed oggi per un motivo opposto l'attuale pontefice.
La penso come te su tutto e non intendevo esaltare nessuno (né mai mi è saltato in mente in passato). A me il polacco è "dispiaciuto" in vicende lontane dalla religione (che ho conosciuto attraverso libri e documentari, prevalentemente dopo la sua morte per la verità) ed ho sempre trovato ingiusta l'immagine che è stata consegnata alla Storia, tutto qui.


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Re: Religione e dintorni :)

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E da quando il Vaticano sarebbe un colle?!? :bll:


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Subsonico
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Re: Religione e dintorni :)

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Admin ha scritto:E da quando il Vaticano sarebbe un colle?!? :bll:
http://it.wikipedia.org/wiki/Colle_Vaticano


VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...

"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
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Re: Religione e dintorni :)

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Ammazza che ciuccio!!! :hammer: :hammer: :hammer:

Mi cospargo il capo di cenere, e quasi mi dimetto dalla vergogna... :P


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lemond
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Re: Religione e dintorni :)

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Un prete, un pastore ed un rabbino sfidati da un miscredente a convertire un orso

Un prete, un pastore e un rabbino sono tutti e tre cappellani in un’università americana del Wyoming e spesso si incontrano per prendere il caffè insieme e parlare del più e del meno. Un giorno, uno studente miscredente li irride, dicendo che insegnano sciocchezze, che sono inutili, che sanno predicare solo alle persone. Perché non provano a predicare agli orsi? La cosa va talmente avanti che finisce in una sorta di sfida e i tre vanno ognuno a cercarsi un orso da convertire.
Il prete torna malconcio. È graffiato, ha un braccio rotto e cammina con una stampella, ma racconta: “Ho trovato l’orso, ho provato a leggergli il catechismo ma non mi stava ad ascoltare, anzi ha cominciato a percuotermi, mi sono visto morto, ho invocato la Madonna, l’ho asperso con l’acqua benedetta... ed è divenuto mansueto come un agnellino. La settimana prossima verrà il vescovo a battezzarlo”.
Il pastore è in condizioni peggiori. È su una sedia a rotelle, con ambedue le gambe nel gesso, lividi dappertutto e un occhio bendato. Racconta una storia analoga, leggendo la Bibbia, parla di una lotta impari ma violentissima e conclude: “Io però non ho potuto usare il trucco dell’acqua benedetta perché, come sapete non l’usiamo. Ma siamo infine caduti in un ruscello, io sono riuscito a farlo immergere totalmente e l’ho battezzato. È divenuto immediatamente un buon cristiano ed abbiamo passato il resto del giorno insieme, a cantare le lodi del signore”.
Il rabbino è in condizioni disastrose. Non solo ha tutte e quattro le membra ingessate, in trazione da qui e da là, ma respira a pena e intorno a lui lampeggiano tutti i monitor che indicano temperatura, respirazione, battito cardiaco... sopravvive grazie alle macchine. Gli chiedono come è andata a lui, ha trovato l’orso? Sì, fa il rabbino, più con gli occhi che con la voce. E come è andata?
-A ripensarci, sussurra triste il rabbino, riconosco che voler cominciare con la circoncisione non è stata una buona idea...


Fanno festa i musulmani il venerdì
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la domenica i cristiani
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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

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Re: Religione e dintorni :)

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Un prodigio empolese nella Firenze di Cosimo III

"In illo tempore" nella chiesa di Santo Spirito, dove aveva celebrato messa anche Martin Lutero durante il suo famoso viaggio a Roma, si teneva tradizionalmente una predica contro la blasfemia (o bestemmia in toscano). Al termine del sermone solenne era esposta, alla venerazione dei fedeli, una moneta raffigurante la Madonna con il bambino. Quel soldo era stato al centro di un fatto prodigioso, accaduto in Empoli il 17 gennaio del 1392.
Due soldati erano impegnati a giocare a dadi ("ad taxillos", come tiene a precisare il Lazzeri nella "Storia di Empoli"). Il giocarore soccombente, ritrovatosi con una sola moneta, un "grossone" pisano d'argento, cominciò a bestemmiare Gesù e sua madre! Al colmo della rabbia, estrasse il pugnale e trafisse al petto la madonna raffigurata. Fra lo stupore dei presenti, dalla moneta trafitta scaturì un fiotto di sangue vivo. Il grossone insanguinato fu mostrato al frate agostiniano Onofrio Visdomini, vescovo di Firenze. L'alto prelato, avvalendosi del parere di un comitato di empolesi "probi" e "ragguardevoli", il 20 febbraio 1392 attestò ufficialmente il prodigio e dispose che la miracolosa moneta fosse affidata ai frati agostiniani di Santo Spirito per essere esposta alla venerazione dei fedeli. :-)


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Re: Religione e dintorni :)

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Ma io l'ò già vista su Sky e da allora penso che Alessandro VI sia stato uno dei migliori papi che possa cvontare il cattolicesimo. Cao, Carlo
----- Original Message -----
From: Marcus Prometheus
To: undisclosed-recipients:
Sent: Monday, March 04, 2013 8:33 AM
Subject: [raz_laic_pol] Stasera in tv su La7 “I Borgia”, nuova e discussa serie - Protestano i CattoTalibani "telespettatori cattolici"




Stasera in tv su La7 “I Borgia”, nuova e discussa serie
Scritto 13 ore fa | 0 commenti


Debutta su La7 la serie tv “I Borgia”, che coincide con il periodo di conclave che la Chiesa sta per affrontare. Non sono mancate le polemiche da parte dell’Aiart, associazione di telespettatori cattolici che già in passato ha contestato La7 per uno spettacolo di Corrado Guzzanti.

In questo periodo in piena coincidenza con il conclave per la chiesa, La7 porta in esclusiva in Italia la serie tv “I Borgia”, serie ideata da Neil Jordan, candidato al premio Oscar come miglior regista e vincitore del premio Oscar per la miglior sceneggiatura nel 1993 con il film “La moglie del soldato”, co-prodotta dal network americano “Showtime” e dal canadese “Bravo!”.
La serie tratta la storia della famiglia italiana di origine aragonese dei Borgia, una delle più influenti a cavallo tra il XV e XVI secolo, la trama è ambientata a Roma nel 1492 nel periodo in cui Papa Innocenzo VIII era in fin di vita e Rodrigo Borgia e Giuliano Della Rovere già si preparano a prendere il suo posto, sarà il primo a spuntarla assumendo il nome di Alessandro VI che piazzerà i suoi figli illegittimi in posizioni prestigiose sistemando i figli: Cesare, diventa cardinale, difendendo il padre dagli attacchi all’interno del Vaticano, Juan sarà gonfaloniere dell’esercito papale e Lucrezia sarà data in sposa a Giovanni Sforza per garantire l’alleanza con il Nord Italia. Ma i Borgia dovranno fronteggiare molti nemici primi tra tutti i Della Rovere che cercheranno aiuto anche dal Re di Francia Carlo VIII.

La serie si ispira “liberamente” alla storia dei Borgia, che sono ricordati per i loro scandali, nelle puntate ci saranno scene di sesso, di violenza, di corruzione con l’obiettivo di coinvolgere lo spettatore negli intrighi della famiglia Borgia senza lasciarlo all’immaginazione. Gli appassionati e gli esperti di storia troveranno delle inesattezze dovute all’obiettivo di rendere accattivante e intrigante la narrazione.

Questa serie è stata contestata dall’Aiart, associazione dei telespettatori cattolici, che contesta la serie perchè potrebbe indurre i telespettatori non-cattolici a pensare che questo accada ancora oggi.
L’appuntamento è per la prima puntata de “I Borgia” è per questa sera alle 21.30 su La7.


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Re: Religione e dintorni :)

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«Un saggio documentato e irriverente sui soldi,

gli affari e i segreti dello Ior»


GIANLUIGI NUZZI








con la postfazione di Marco Pannella

allegata a questa mail





384 pagine, € 18,50 (€ 15,72 nelle librerie feltrinelli o sul sito www.ibs.it)





Perché non può esserci un vero cambiamento nella Chiesa se non si risolve la controversa questione Ior?

Perché tra i messaggi di rottura con il passato che il nuovo pontefice, Papa Bergoglio, sta lanciando al mondo non può mancare la riforma dell’Istituto per le Opere di Religione?

Lo spiegano gli autori di questa dura inchiesta, che scoperchia una serie di scandali ancora sconosciuti alle cronache e inaccettabili per la Chiesa.

Un libro che analizza e rende pubbliche le finanze vaticane, dalla fondazione dell’istituto fino al crack del Monte dei Paschi. Soldi, tanti soldi «sospetti» e correntisti discutibili che ingrassano da decenni i forzieri vaticani, speculazioni che voltano spesso le spalle all’etica e alla morale.

Un’accurata ricostruzione che dalle origini passa attraverso gli anni di monsignor Marcinkus e i rapporti che avrebbe intessuto con alcuni boss della Magliana; i misteri irrisolti che ruotano intorno alle morti di Calvi e Sindona; la bancarotta del Banco Ambrosiano; gli intrecci con la maxitangente Enimont e Mani Pulite.

Carte, atti parlamentari, conti correnti mai pubblicati riempiono le pagine di Paradiso Ior, un libro che svela come il Vaticano ha preso parte anche ad ambigui affari attraverso Jp Morgan e altre società finanziarie lussemburghesi e svizzere.

In queste dense pagine non mancano le rivelazioni di alcuni fondi segreti e i rapporti che lo Ior ha avuto con politici e potenti di tutto il mondo: un vero paradiso fiscale a cui il Vaticano non rinuncerà facilmente.


Maurizio, maledizione! Sono ore che cerco di buttar giù qualche riga che abbia un
senso, un significato, che possa servire, utilizzabile. Sono ore che ti affacci nella
stanza dove lavoriamo con altri compagni, non dici nulla e quella tua espressione
stampata sul viso dice tutto, dei tempi che urgono, l’editore sta già facendo degli
strappi che mai ad altri avrebbe concesso, che deve mandare in stampa questo vostro
lavoro che m’appare davvero comunque di straordinario valore ed anche efficacia, e
che – temo – proprio per questo fatto, come tutte le altre cose radicali, sarebbe in
partenza destinato a essere ignorato, nascosto, materiale pericoloso, crea conoscenza,
che – come i leggendari “men in black” - temono diventi sapere comune: chi sa, chi
conosce, ragiona, tira le somme del due + due, ne ricava, direbbe Leonardo Sciascia,
il “giusto senso”…
Ecco: questo vostro lavoro è un lavoro di “giusto senso”. Vi basta? No? Troppo
breve, troppo poco? Ma che posso dire, cosa mai posso dire che già non abbia detto,
tentato di dire (o più propriamente mi si sia impedito di dire) in questo quasi secolo
di “mia” vita?
I compagni più giovani, ma anche gli amici che credono di conoscermi più a fondo,
si dicono stupiti su questo attuale, tornare al mio insistere su “Pietro” e “Cesare”,
come evoco da tempo il mondo cattolico che storicamente stagnava attorno allo Stato
Vaticano e all’altro Stato, quel mondo, insomma, che fu concepito e nacque, ma di
rado crebbe, come di laica religiosità. Mi accorgo che mi guardano come si guarda il
nonno che in un angolo della cucina farfuglia le sue manie: sia quando affermo oggi
che Giorgio Napolitano andrebbe processato, magari per poi assolverlo, per attentato
alla Costituzione… Gridano o dicono a mezza voce che i miei sono sempre più
sproloqui che una piccola setta di semi-plagiati o di interessati (di chissà quale
interesse) spaccia per brillanti ragionamenti. Naturalmente hanno le loro ragioni e
nessuno per ora può escludere che abbiano ragione; anzi, per sgomberare subito il
campo, dico che hanno senz’altro ragione, sono sempre più logorroico, mi perdo
dietro i miei discorsi, sono monomaniaco…
Lasciamoli perdere, dunque, i miei ellittici e zoppiacanti ragionamenti, proviamo a
occuparci di cose “serie”. Un compagno cui piace nel suo poco tempo libero
immergersi nelle carte ingiallite a cercare brandelli di testi che abbiano ancora un
significato, che pur pensati e scritti oggi per l’oggi, abbiano un senso anche “a
venire”, l’altro giorno, quando ancora non mi tormentavi per avere queste due
paginette che non vengono fuori, mi ha allungato la fotocopia di un articolo che in
parte riproduco:
“…Il dato è un altro: oggi non possiamo assolutamente pensare che la
battaglia laica possa vivere nella stratosfera della filosofia politica
individuale. Una battaglia è laica se è concretamente amministrata giorno
dopo giorno e se nega al politico la proprietà sacrale della verità politica,
rifiutando alla classe dirigente costituita nello Stato, come ai dignitari
costituiti nella Chiesa, la tutela della libertà a cui nessuno ha rinunciato…”.
Molto bello, molto attuale. Ho subito chiesto a questo amico chi e quando aveva
scritto queste cose.
“Non lo so, è anonimo”, mi ha risposto. “Dalla data del ritaglio si ricava che è roba
che risale a più di quarant’anni fa”. L’infame sorrideva, e si capiva che invece
sapeva bene chi era il suo autore, e che mi stava tendendo un tranello. E infatti…
“Guarda quest’altra fotocopia”, ha poi aggiunto, allungandomi un altro foglietto.
Leggo a voce alta:
“…La libertà non è il patrimonio di una classe che distribuisce i beni senza
tener conto della realtà delle nuove indicazioni, considerando ogni proposta
simile al bracconiere che invade la riserva di caccia. La lotta per la libertà
deve essere una lotta di popolo, del popolo che ha riscoperto il volto di Pietro
e il volto di Cesare, di gente semplice che parte da una rivendicazione della
propria responsabilità, che esprime giudizi politici laici, giudizi sui fatti, non
sulle persone, senza pessimismo, senza inimicizia. La verità non va riscoperta
sui libri e nell’ideologia, ma in concreto, attraverso il dialogo…”.
Sorrideva, con un’aria che forse voleva essere sorniona, e invece lo rendeva
ebete: “C’è chi ti ha preceduto, con questa storia di Pietro e di Cesare… e anche la
gente: tu la chiami ‘comune’ contrapponendola alla ‘normale’; lui, l’autore di queste
riflessioni, la chiama ‘semplice’, ma se non è zuppa è pan bagnato…”.
Decido di stare al suo gioco: “Interessante. Chi ha detto o scritto queste cose ha
un’aria di casa…”.
“Lo credo bene”, fa lui, che forse ha capito che ho capito; o forse, semplicemente,
si è stancato nel vedere che non gli do molta soddisfazione. “Ti ho appena dato parte
del tuo intervento al convegno “Concordato e libertà civili” al teatro AMGA di
Genova del dicembre 1972…Sei noioso, Pannella, ripetitivo: dici sempre le stesse
cose”, aggiunge, col tono di chi scherza, ma ridendo dice anche una cosa vera. E poi:
“Ascolta come concludevi: ‘…Bisogna avere la capacità di protestare, di contestare
e di contrastare i volti bruti da bestia del potere, si tratti di quello di Cesare o di
Pietro, certi di portare avanti la speranza e la forza della verità, non per distruggere
nessuno, ma per poter essere diversi. Solo un po’ più felici, un po’ più responsabili e
un po’ più liberi per noi e, soprattutto, per gli altri…”.
Però è pur vero: dico, in fondo, sempre le stesse cose da sempre. E come potrebbe
essere altrimenti? Sono sessant’anni che, con le sue varie declinazioni, siamo sempre
più duramente sgovernati da un Regime apparentemente multiforme, camaleontico,
come Proteo assume di volta in volta mille volti, anche accattivanti, ma nell’essenza
sempre uguale a se stesso; e sono più di sessant’anni che la nostra lotta, il nostro
“dialogo”, il nostro Satyagraha consiste nel chiedere, nell’esigere e pretendere che
sia rispettata la Legge, quale che sia, a cominciare da quella che “loro” stessi si sono
dati, e “loro” violano. Perché siamo contro le mille piazzali Loreto che pur tanti – in
cuor loro, e non solo - invocano e giudicano auspicabili, necessarie; perché noi non
abbiamo – né siamo - nemici, ma dialoganti innanzitutto con gli “avversari”, e anche
con loro pensiamo sia doveroso cercare di comprendere, di compatire. Come tali
quindi ci sono preziosi, anche – perfino! – con loro possiamo e dobbiamo tentare di
fare quello che serve, quello che è utile e giusto…
Ma tu giustamente mi chiedi di IOR, e io invece divago… Potrei cavarmela
citando quel versetto del Vangelo di Matteo che campeggiò in quel bellissimo maxifotomontaggio
realizzato da Oliviero Toscani, che mostrava un corteo di ragazzimonaci
tibetani, avvolti nelle loro semplici tuniche e a piedi scalzi; e, al centro, un
Joseph Ratzinger di allora appena proclamato Benedetto XVI riccamente bardato, e
ai piedi le famose babbucce di Prada, con i suoi anelli e diademi… Riportando le
parole del Cristo, il passo di Matteo dice:
“Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, né
bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone…”.
E’ sempre Matteo a ricordare quel passaggio dove il Nazzareno esorta a non
affannarsi troppo, nella vita:“…Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né
mietono, né ammassano nei granai… E perché vi affannate per il vestito? Osservate
come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che
neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro…”.
Abbiamo ora il nuovo Papa Francesco venuto da “quasi la fine del mondo”, che
con le sue parole semplici e “comuni”, ha subito saputo conquistare l’attenzione e la
simpatia di tutti; questo Papa – gesuita, ricordiamolo - che ha voluto chiamarsi, ed è
già questo un evento, un progetto, “parola” come il poverello d’Assisi, sono certo
che altre “sorprese” riserverà a tanti, anche scettici; ora confido che prima o poi si
avrà anche una Chiara perché i tempi stanno maturando…
Ve lo ricordate, ancora don Luigi Verzè, il “sacerdote-manager” come un po’ tutti
lo definivano, ed era definizione che non amava? Su di lui si è scritto e detto molto:
le inchieste, le amicizie spericolate e spesso imbarazzanti, il suicidio del suo
principale collaboratore, un settimanale – come s’usa dire – “familiare” qualche
giorno fa ha fatto uno scoop, mostrandolo mentre faceva il bagno in una piscina in
Brasile assieme a una bella signora…Insomma di tutto. O meglio, quasi. Ma nessuno
mi pare, che ricordi un passaggio contenuto in un suo libro del 2004, “Pelle per
pelle”, realizzato con Giorgio Gandola, e pubblicato da Mondadori: editore non certo
di nicchia, e a cui non mancano possibilità di segnalare quello che pubblica. Eppure
le recensioni a “Pelle per pelle” si contano sulle dita della mano. A parte le insistenti
segnalazioni che facemmo da Radio radicale. Curioso? Non tanto, se si tiene conto
che in quel libro don Verzè sillaba cose che alle gerarchie vaticane dell’epoca non
devono certo essere risultate gradite. Per esempio, i “Dieci pensieri per il prossimo
Papa”, immaginati e scritti quando Karol Wojtyla stava raggiungendo “il padre” e
Joseph Ratzinger ancora non lo aveva sostituito. Il “settimo pensiero” è il manifesto
di una rivoluzione:
“Il nuovo Papa è universalmente atteso per rivedere coraggiosamente, da
padre universale, le decisioni tradizionali sugli argomenti: a) celibato del
clero cattolico latino; b) Attribuzione di poteri ministeriali ai laici “probati”,
donne comprese; c) sacramenti ai divorziati; d) uso di anticoncezionali; e)
procreazione assistita; f) non si può sonnecchiare accontentandosi di divieti
contro una scienza biologica che irresistibilmente corre. Il guarire è un
sacramento imperativo-cristologico; g) coinvolgimento dei fedeli nelle scelte
gerarchiche, episcopato compreso”.
Chissà che Papa Francesco non faccia quello che i suoi predecessori non hanno
potuto, o saputo, o voluto fare, nella direzione indicata da don Verzé. Chissà… E
sempre in omaggio alla mia logorrea – ma l’hai voluta tu, Maurizio, questa
“prefazione”, tu mi hai istigato… - il pensiero mi corre a un altro libro, ancor meno
recensito, e non meno interessante: “Siamo tutti nella stessa barca” (Editrice San
Raffaele). E’ un libro del 2009, un “colloquio” di una novantina di pagine tra due
personaggi che all’apparenza si direbbero agli antipodi: l’arcivescovo di Milano,
cardinale emerito Carlo Maria Martini, e ancora don Verzè.
A un certo punto don Verzè si domanda: “Ma Gesù, mi chiedo, andrebbe con i suoi
sandali e il suo mantello anche in piazza San Pietro?”, e già il solo fatto che si
ponga l’interrogativo, un interrogativo di sapore retorico, la dice lunga. Ne ricava,
dal cardinale Martini una risposta franca e netta: “…Credo che andrebbe con un
vestito che faccia un po’… un po’ di scalpore e produca un certo disagio nella
gente… Agire controcorrente, questa sarebbe l’opera di Cristo. E senza dubbio
troverebbe da ridire anche sui figli della Chiesa, perché non abbiamo creduto
abbastanza e non abbiamo amato abbastanza…”.
Ma c’è anche altro. “Non le sembra sconveniente che il Santo Padre sia
universalmente considerato quale capo di Stato? Il Papa per me è un grande papà;
grande perché universalmente riconosciuto come tale, forte del genuino mandato di
Cristo, pastore di tutte le pecore, soprattutto di quelle perdute… Il papà, senza vesti
sontuose, scende tra i suoi figli, ricorda, ammonisce, predice, dona, salva, perché in
sé ha il Cristo che vive nel Padre, Dio di ogni uomo…”. Non pago, insiste: “Non
crede anche Lei che un Gandhi nudo sia più eloquente di un Papa mitrato? Così
come un Francesco stigmatizzato fa sempre storia per tutti gli esseri umani di tutte
le epoche e di tutte le fedi…”.
In Brasile don Verzè non andava solo a fare il bagno in piscina: “Ricordo che nella
mia visita alle favelas del Brasile frequentemente mi incontravo con povere donne
senza marito con un bimbo in seno, un altro in braccio e una sfilza di altri che le
seguivano, tutti prodotti di diversi mariti. Era giocoforza concludere che la pillola
anticoncezionale andava consigliata e fornita… La Chiesa cattolica è troppo
lontana dalla realtà, e le fiumane di gente, quando arriva il Papa, hanno più o meno
il valore delle carnevalate e delle feste per la dea Iemanjà, l’antica Venere alla
quale tutti, compreso il prefetto cristiano, gettano tributi floreali… Penso che anche
ai sacerdoti dovrebbe essere presto tolto l’obbligo al celibato, perché temo che per
molti il celibato sia una finzione”.
Tutto questo, Maurizio, c’entra con quello che mi chiedi, con la pompa del
Vaticano, lo IOR e i suoi mille scandali, quel Paul Marcinkus colpevole di mille
colpe e tuttavia impunito e protetto, i riciclaggi e le ignobili speculazioni che denunci
così efficacemente da sempre, fin da quando eri parlamentare europeo,
guadagnandoti stima e considerazione anche da coloro che pregiudizialmente ti
avversavano, perché si rendevano poi conto che dietro ogni tua affermazione, ogni
tuo gesto, ogni tua iniziativa politica c’era sempre un paziente, metodico, preciso
lavoro di ricerca della verità, scavo, documentazione, raccolta di cifre, fatti,
testimonianze? Non lo so, e forse neppure importa molto saperlo. Ti dico quel che mi
preme.
Perché sì, accanto alla mia “mania” e attenzione a quel che si muove e si agita nel
mondo cattolico e dei credenti; accanto alle mie ricorrenti evocazioni di Lord Acton
e John Henry Newman – non foss’altro perché non se ne smarrisca il ricordo -, e con
loro don Romolo Murri, o – ancor più - “I quattro del Gesù”, il coraggioso, trepido
bel libro di Giulio Andreotti che racconta la storia, tuttora misconosciuta, più che del
modernismo, della storia cattolica italiana, attraverso quattro suoi protagonisti, che
da seminaristi avevano l’abitudine, terminati i loro studi, verso le cinque del
pomeriggio, di passeggiare e discutere tra loro (può dirsi: profeticamente?) in piena
libera gravità: sacerdoti scomodi come Ernesto Buonaiuti e Angelo Roncalli, il
primo scomunicato, l’altro che assurge a Papa col nome di Giovanni XXIII; e con
loro don Giulio Belvederi, zio della moglie di Andreotti, anche lui perseguitato dalla
curia romana senza però arrivare alla scomunica; e don Alfonso Manaresi, messo
sotto pressione dall’Inquisizione, che preferì abbandonare lo stato sacerdotale e così
proseguire con rigore e onestà intellettuale e di fede, i suoi studi storici. Accanto a
questo mondo c’è sicuramente una nuova Porta Pia da attraversare: quella
economico-finanziaria dell'unico Stato al mondo che goda di tutte le impunità
possibili, immaginabili ed inimmaginabili lo Stato-Città del Vaticano: ma in ciò, a
rappresentare e servire la tentazione (“simoniaca”) di Simon Mago, determinante, lo
Stato, il “Cesare” italiano partitocratico, delle fazioni, per un ventennio ”fascista”, un
sessantennio “antifascista”, metamorfosi dello stesso male, sua “ri-vincita”. Oggi, lo
ripeto, oggi è da Pietro, dalla sua sponda destra del Tevere, da quella di San Pietro, e
non da quella opposta, quirinalizia, come ai tempi delle catacombe, oggi come più di
allora, da laici (spiritualisti, personalisti, di religiosità senza frontiere e senza paure,
aggiungo, ad esempio contemporanei capitiniana e più ancora crociana). Siamo
insomma consapevoli che “Cesare” è di nuovo impazzito, un po’ ovunque nel mondo
di oggi: con i quasi 200 suoi “Stati” dell’Onu. Così come le grandi tragedie, quella
greca e shakespeariana, e quelle novecentesche, ci ammonirono e ci insegnano. Oggi
danno energia nuova alla attuale specie umana, i profetici annunci, via via, ora del
nuovo Vescovo di Roma, ora del Tibetano Dalai Lama di Dharamsala.
Quindi sappiamo e dobbiamo ben sapere come siano cose vive, al di là dei singoli
e gravi episodi, lo scandalo costituito dallo IOR, la colossale opera di inquinamento
e riciclaggio di denaro sporco; e per andare a vicende il cui ricordo sbiadisce: la
morte (certa) di Roberto Calvi, con i suoi complici, e probabili assassini impuniti, e
con il cardinale Marcinkus salvato dall'articolo 11 del Concordato. E certo non ha
una spiegazione o una motivazione di carattere religioso la sottrazione delle isolette
Turks and Caicos e Cayman alle rispettive Diocesi di Nassau nelle Bahamas, e di
Kingston in Giamaica, per proclamarle “Missio sui iuris”. Non a caso delle prime
venne proclamato Superiore, il Cardinale americano Theodore Edgar McCarrick,
mentre delle seconde il cardinale americano di origine polacca Adam Maida,
membro della Commissione di Vigilanza dello IOR. McCarrick era amico di
Marcinkus; Maida di Papa Wojtila; Turks and Caicos e Cayman, come sanno anche i
neonati, sono centri finanziari offshore dove convergono capitali, diciamo averi, di
ogni tipo e provenienza.
Certo, Maurizio, fai bene, facciamo bene, a ricordare testardi che lo Stato-Città del
Vaticano non ha legge antiriciclaggio; che l'unica banca operante nello Stato-Città
del Vaticano, lo IOR, è anche la Banca centrale, e di conseguenza il campo
d'applicazione delle normali misure antiriciclaggio che includono il sistema
finanziario è limitato; che il sistema bancario, economico e finanziario dello Stato-
Città del Vaticano non è mai stato oggetto di verifiche da parte di organismi
internazionali; che lo IOR partecipa indirettamente, attraverso due grosse banche,
una tedesca e una italiana, al sistema di pagamento dell'area euro, denominato
Target, e solo le banche che partecipano direttamente al sistema Target sono
sottoposte ai controlli delle autorità bancarie; che la "Convenzione monetaria tra la
Repubblica italiana, per conto della Comunità europea, e lo Stato della Città del
Vaticano, e per esso la Santa Sede", autorizza lo Stato della Città del Vaticano ad
emettere euro; che in questa convenzione lo "Stato della Città del Vaticano" è
rappresentato dalla "Santa Sede" in virtù dell'articolo 3 del Trattato del Laterano; che
questo trattato assicura agli enti centrali della Chiesa cattolica l'esenzione da "ogni
ingerenza da parte dello Stato italiano"…
Ma queste e altre cose, tu le conosci e le sai raccontare, denunciare, molto meglio
di me, e lo fai da sempre; e te ne do, te ne diamo, piena, totale fiducia. E per questo
tuo paziente, certosino lavoro, che spesso realizzi nell’ombra, a volte regalandolo
agli altri – penso al libro “La questua” di Curzio Maltese (Feltrinelli): quanto c’è di
tuo e di Carlo che ha fatto suo, col vostro consenso? Tanto, credo, e comunque
l’essenziale…
Ecco, lo vedi, mi son perso ancora. La faccio finita, torno alle mie altre
questioncelle legate alla barbarie imperante da noi: ad esempio la giustizia italiana
allo sfascio, che potrà essere sanata solo con le indispensabili riforme strutturali, la
prima delle quali è l’Amnistia, che sgomberi le scrivanie dei magistrati di milioni di
fascicoli che ne seppelliscono capacità e funzioni. Vorrei, dovremmo occuparci del
Diritto alle verità, al sapere, che dobbiamo incardinare alle Nazioni Unite, con il
collaudato sistema che ci ha già consentito successi come l’istituzione del Tribunale
Penale Internazionale, la moratoria delle esecuzioni capitali e quella contro le
Mutilazioni Genitali Femminili. C’è, poi, l’altro mio e nostro chiodo fisso, la verità
sull’invasione dell’Irak e l’assassinio del Saddam, perché convertito all’esilio, alla
pace, alla nonviolenza. Guerra fortissimamente voluta da George W.Bush e Tony
Blair, che devono essere messi in stato di accusa, perché hanno mentito ai loro
popoli e al mondo intero, i principali responsabili di centinaia di migliaia di loro
vittime, di morti.
Per quanto riguarda il suo fronte italiano, il Partito Radicale Nonviolento
Transnazionale Transpartito - Nonviolent Radical Party Transnational Transparty –
ci sono il movimento da costruire attorno a quello straordinario patrimonio politico e
umano che sono state le liste “Amnistia, Giustizia e Libertà”; l’aiuto che dobbiamo
assicurare e garantire anche agli sciagurati che ci sgovernano (i referendum per i
quali chissà se riusciremo a raccogliere in tempo utile le firme); l’iniziativa attorno
ad Emma Bonino che tutti i sondaggi demoscopici indicano da quindici anni come la
candidata ideale del popolo italiano per il Quirinale …
Maurizio, queste sono le mie, le nostre urgenze; e tra queste il tuo, vostro
splendido lavoro… E io che pigio stancamente sui tasti di una logora macchina da
scrivere queste note, che chissà se… Buon lavoro a tutti, compagne e compagni…
come si dice? Fai quel che devi, accada quel che può…


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

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Re: Religione e dintorni :)

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Noel c'èst une jolie fête païenne ...


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Re: Religione e dintorni :)

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Soprattutto per "Natura morta", ma anche Maino della Spinetta mi pare avesse espressi dubbi sulla corretteza del Sommo Luigi Lombardi Vallauri. La questione posta da Dead era che nel catechismo non trovava i tredici peccati mortali relativi al sesso, e, fra questi, il bacio “senza escalation”. Dato che ogni anno il Nostro Professore viene all'Istituto Francese di Firenze per tenere una conferanza dibattito, sabato mi sono registrato la tappa e sono andato, come sempre a godere al suono delle sue parole. ;) Di questa ora vi farò un sunto in un messaggio a parte, ma quel che mi preme dire è che gli ho consegnato la lettera che avevo scritto il 14 maggio 2012 (senza risposta). Il prof. mi ha risposto che l'originale l'aveva certamente perso, ma che sarebbe stata sua cura rispondermi quanto prima. E infatti la domenica mattina ho ricevuto una telefonata nella quale mi spiegava che a pag 114 di "Nera Luce" potevo Trovare tutte le indicazioni precise. Infatti ivi sono riportati tutti i riferimenti (ecco il mio errore) non al catechismo, bensì al Denzinger (che io non so bene che sia, ma Dead lo conoscerà :) ) I riferimenti per quanto riguarda inferno e peccati di tipo sessuale sono a D. 1124, D. 1125, D. 1200, D. 1201 ( e qui si vede che le autorità religiose hanno ben conosciuto il Don Giovanni di Mozart. :D ), D. 453 e D. 1198, D. 2239 e seg. D. 5505 e infine, quello che più interessa a te (Dead) è il D. 1140. :cincin:


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Luigi Lombardi Vallauri. Resurrezione della carne e globalizzazione. Siamo preparati a una vita eterna insieme a corpi gloriosi prevalentemente cinesi?

Forse non tutti i cristiani sanno che la dottrina non si cura dell'immortalità dell'anima, di derivazione platonica, e invece sostiene con vigore la "Resurrezione del corpo", tant'è che Saulo di Tarso (per i cristiani San Paolo) nella prima lettera ai Corinti: "Se Cristo non è resuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la nostra fede [...] Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto [...] anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti [e noi] siamo da compiangere più di tutti gli uomini" (1 Cor. 15, 12-19).

A questo proposito la rivista Testimonianze ha pubblicato un numero monotematico "Immagini della Resurrezione per gli uomini e le donne degli anni duemila" ed è stato chiesto anche al sommo Luigi Lombardi Vallauri, che quarat'anni fa si era occupato a lungo dell'argomento, di far loro conoscere le sue attuali convinzioni. Il Nostro, dopo aver scritto l'articolo, ne ha fatto oggetto di una conferenza dibattito all'Istituto francese di Firenze sabato scorso ed io ve ne farò il sunto a puntate. (continua)


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Re: Religione e dintorni :)

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Mi sono occupato della questione negli anni Sessanta, quando studiavo a Bologna al centro di scienze religiose fondato da Dossetti. Allora ero un giovane padre, profondamente cristiano che ancora portava in sé il rimorso di non essersi fatto gesuita. Sulle tracce del mio maestro Jean Guitton pensavo e sentivo nella forma drammatica dell' aut-aut e cioè che se Gesù non fosse resuscitato, vana sarebbe stata ogni fiducia che qualcosa dei miei pensieri, dei miei ricordi, dei miei amori, dei miei atti si salvasse dal nulla, vana ogni attesa della creatura di essere liberata dalla schiavitù della corruzione, per accedere alla libertà della gloria dei figli di Dio (Rom. 8, 21) e incondizionata sarebbe stata la vittoria della morte sui figli dell'uomo. :grr: (continua)


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Chiariamo subito che questa ricerca deve avere ed ebbe da parte mia, natura esclusivamente razionale; non si deve mai abbandonare il terreno rigorosamente positivo del verificabile-falsificabile scientifico "normale". Nel 1981 partivo dall'ipotesi fondamentale che una fede così estrema, come quella nel Risorto, professata dalla prima generazione cristiana, non fosse nata per così per caso, ma doveva aver avuto una causa adeguata. In altre parole la fede post-crocifissione doveva essere stata effetto, non causa, dei fatti risurrezionali testimoniati: tomba vuota, combinata con apparizioni dotate di eccezionale ascendente/varietà/potenza taumaturgica! Qualcosa di simile alla "resurrezione" della fede cristiana doveva essere accaduto. (continua)


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Oggi mi sembra meno inverosimile una sequenza causale di questo genere: come grande personalità carismatica, Gesù in vita aveva probabilmente abbagliato i sensi interni ed esterni dei discepoli, in alcuni dei quali lo "scandalo" della morte in croce non aveva estinto la la vetero-fede messianica. Esaltati da essa se lo sono visti "apparire davanti" in forma a volte anche "materiali". Quanto al non discepolo Saulo, il Gesù "risorto", da lui combattuto, poteva diventare un'ossessione antagonistica, capace di procurargli il formidabile incontro "foto-acustico" sulla via di Damasco. Mi sembra insomma verosimile che all'origine della fede nel "Risorto" ci siano dei fatti paranormali realmente vissuti dai testimoni, fatti originati dalla vetero-fede prepasquale e dalla connessa attesa smisurata di una vittoria del Signore sulla morte. ;)


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Re: Religione e dintorni :)

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Una volta passati, senza grossi iati, dalla vetero alla neo-fede in alcuni testimoni "privilegiati" la leggenda agiografica poteva fare il resto, per esempio tessere i racconti evangelici della tomba vuota. In sintesi: vetero-fede genera "apparizioni" che producono la neo-fede che, a sua volta, costruisce narrazioni leggendarie complementari. Sono sicuro che Luigi Lombardi Vallauri del 1981 avrebbe forti obiezioni a questa ipotesi e allora suggerisco: proviamo a prendere sul serio, come reale, il superfatto Resurrezione e chiederci come "sarebbe se fosse". (continua)


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Re: Religione e dintorni :)

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La coop sei tu.

Non è vero che la coop sono io, perché quando a casa mia viene un prete, o chi per lui, a chiedermi qualcosa (che sia per la benedizione o per altro) lo ringrazio, ma gli dico che per me "la religione è l'oppio dei popoli". Non per nulla mi chiamo Carlo. ;) E invece stamani a Empoli c'erano volontari della *Misericordia* (organizzazione, per chi non lo sapesse cattolica) che mi venivano a chiedere un'offerta per i poveri e/o bambini. La mia rabbia è salita al massimo, visto che il Vaticano ci ruba (tramite l'inciucio con lo Stato italiano) circa un miliardo e mezzo l'anno di euro con la famigerata legge dell'otto per mille! Senza considerare l'esenzione dalle imposte etc. E dopo tutto questo vengono a piangere miseria e voi gli date corda? Io ho sessantotto anni mi sono sbattezzato quando ho potuto, ma sarò considerato cattolico lo stesso ed ho sempre sperato di non dover morire democristiano, ma se anche la coop si comporta così, non c'è proprio speranza! Anche se sotto un altro nome, la sorte è sempre la stessa e a comandare saranno sempre i soliti noti, seppure i figli o i nipoti di costoro. :-(


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Le mie proposte saranno artigianali, anche perché ormai non sono più quello di allora e di fatto vivo ormai lontano dalla cristologia. Se dovessi dichiarare il mio luogo filosofico indicherei l'alto crinale che separa ( e unisce) le "vallate" Occidente ed Oriente. Ripeto *unisce* perché il primo lasciato a sé stesso può degenerare nella *macdonaldizzazione*, mentre l'altro nella *superstizione*. Solo un Occidente che accetti certe esigenze spirituali e un Oriente che faccia proprie le ipotesi scientifiche occidentali possono offrire la necessaria visione sapienziale della vita ad un'umanità laica/ista per sempre. Ciò detto, svilupperò due scenari della cosa "Resurrezione: uno riguarderà il Risorto medesimo, l'altro noi come "resurrecturi" e come futuri "corpi gloriosi". (continua)


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Primo scenario: il corpo divinizzato del Risorto.

a) Noi non riusciamo a rappresentarci la cosa "Dio", l'Essere necessario, eterno, immateriale, creatore "ex nihilo" di questo e di tutti i possibili universi. E allora è di rigore un radicale apofatismo.
b) Non riusciamo a rappresentarci il modo in cui il corpo di Gesù (vero uomo) in terra. Un corpo del tutto eguale al nostro, ma anche un corpo di Dio!? E' di rigore un secondo radicale apofatismo.
c) Dobbiamo ritenere, in base alla smaterializzazione del Golgotha e alle multiformi apparizioni, che il corpo del Risorto era diverso da quello fifologico, biologico o molecolare di Gesù in terra. Anzi: con l'Ascensione del Risorto all'Oltre, il suo corpo è diventato un non-più-in-alcun-modo-terreno "corpo di Dio" e precisamente il corpo del Dio Logos, del Dio Figlio, del Dio2, presente nel Dio trinità. (continua)


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Ora dobbiamo parlare delle difficoltà logiche: visto dal basso, in che senso può un corpo umano restare tale, diventando il corpo di un Dio non più "nascosto", "incarnato", ma di un Dio intieramente palese, nella sua stessa essenza, nella sua gloria divina? Non si abolisce un corpo umano comunque inteso, nell'insostenibile splendore dell'Assoluto eccedente ogni rappresentazione? E lui, Gesù uomo, cosa sente, *lì* . Come ci si trova? C'è ancora?
Visto dall'alto, con l'ascensione definitiva di Gesù all'Oltre, l'Essere Necessario (Dio2 della Trinità) diventa corporeo: si trova ad avere per sempre, imperdibilmente come suo, un corpo darwiniano. E precisamente quel corpo di sesso maschile, di lineamenti semitici, di capelli lunghi etc. Certo un corpo non fisiologico, ma pur sempre fisionomico.
Ora: come può una forma animale non sfigurare lo splendore immodificabile della non-figura divina? Non esclude, la forma divina, ogni anche immateriale, materialità? Se il Dio Secondo Persona è per sempre umanizzato, il Dio Trino è asimmetrico: La Prima e la Terza Persona si trovano a convivere con una Collega darwiniana, anche bipede, senziente etc. Dunque un corpo umano, sia pure ipertrasfigurato, aggiunge qualcosa a un Asooluto? E cosa prova, cosa esperisce, così accessoriato, l'Assoluto?
E' di rigore un terzo radicale apofatismo.


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Re: Religione e dintorni :)

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Secondo scenario: i corpi gloriosi degli uomini risorti.

Questo è lo scenario più importante, perché quello che ci concerne davvero non è che cosa sia accaduto a Gesù in quella tomba remota e poi nell'Oltre, ma quello che accadrà a noi, ai nostri eventuali corpi escatologici, o in quanto "maledetti" nel Fuoco eterno o "benedetti" nel Regno del Padre. (Matteo 25). Siccome "horresco" nel pensare l'inferno, mi limito, sorvolando sull'impossibile (matematicamente) purgatorio, all'interminabile paradiso.
Con la mia solita fissazione ontologica mi chiedo che genere di entità siano un corpo umano "glorioso" e un ambiente sociale "comunione dei santi"?
Mi è chiaro che i miliardi di corpi glorisosi suscitati dal gesto formidabile dell'Onnipotente non saranno organismi materiali nel senso biologico/elettromagnetico; ma neanche potranno essere puri spiriti, come le anime di tipo platonico o gli angeli alla San Tommaso. Occorrono entità che possano dirsi corpi, almeno in senso analogico. (continua)


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Re: Religione e dintorni :)

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Ai vecchi tempi pensavo in un certo modo e gli anni non mi hanno fatto cambiare opinione e quindi per me i corpi gloriosi dovrebbero essere *mnemobiografie corporee, cioè vite corporeo-mentali intieramente compendiate in un ricordo-istante riassuntivo, simile a quello che narrano formarsi nel momento della morte. Tutta la vita starà in un punto sovrasaturo inesteso (atemporale, aspaziale: eternale) non molto diverso da quello in cui si raduna tutto-insieme, "totum simul" il significato coscientemente compreso di ogni frase, quale che sia la sua durata nel tempo o il posto occupato nello spazio dalla frase come significante linguistico materiale. Se qualcuno non ha ben compreso, alzi la mano ;) , intanto io cerco di esemplificare: uno, ad es. Pannella, per dire qualunque cosa ci può mettere anche qualche ora, però il concetto che io mi faccio del suo discorso, sta tutto nel mio cervello, questo significa "totum simul". Riguardo allo spazio, il significante può trovarsi in onde magnetiche o di altro tipo, ma anche questo non ha importanza per il significato che appare sempre "fuori spazio" nella mia mente. Chiaro, anche se difficile? (continua)


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Re: Religione e dintorni :)

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Dato che le nostre vite sono corporee, i nostri corpi gloriosi saranno delle mnemobiografie corporee-immateriali nel senso piuttosto preciso in cui sono corporee le nostre esperienze sensoriali e immaginative, che pure non appartengono alla materia, ma alla mente. Ecco sottolineate la frase precedente o la prossima: saremo dei corpi per la mente, delle menti ricordi-di-corpi. :cincin:
Lo credevo allora e anche oggi non vedo alternative a questo tipo di pensiero. Ma è vero, reale pensiero? Queste menti, senza corpo, questi oggetti-sostanze supporti immateriali di ricordi corporei non sono loro stessi meno irrappresentabili, meno "koanici", degli spiriti puri. Credo di sì e quindi neanche loro sembrano risolvere il nostro interrogativo ontologico. :( (continua)


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Ammesso che i corpi gloriosi siano "quodammodo" (nel senso appunto specificato prima) pensabili come corpi, resta comunque oscuro in che cosa consista la loro gloriosità. Dovrebbe essere anzitutto estetica: moncherini, rughe, pancette dovrebbero sparire; ogni beato dovrebbe avere una statura dignitosa (niente nani malefici ;) ), un'età che corrisponda al tempo della sua maggiore prestanza, una veste sommamente elegante, etc. Il tutto, però, alla luce di quale sistema valutativo? Se poi, come sembra logicamente necessario, la gloriosità dei corpi ammessi alla *comunione dei santi* sarà. anche e soprattutto, morale, ci si può chiedere sul piano diceologico se sia, conforme alla giustizia, se sia proporzionata ai meriti, una glorificazione morale dei beati da parte di Dio. La mia perplessità nasce da ipotesi come "commendatore glorioso", "burocrate glorioso", "senatore glorioso" [e soprattutto, aggiunge Lemond: P.M. gloriosi :grr:].
Non credo che una gloria propriamente morale possa essere essere erogata per grazia! :dubbio: :dubbio: :dubbio:
Dunque: corpi biologici no; puri spiriti no; corpi immateriali si capisce poco; corpi gloriosi per bellezza sembra curioso; corpi gloriosi per santità sembra esagerato. Risiamo all'apofatismo, se non allo scetticismo.


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