BenoixRoberti ha scritto:
Mi auguro che questo sport arrivi al più presto al mondiale ed alle elezioni Uci.
Se potessi le farei tenere domani per dare subito una nuova autorevole guida a questo sport che sta perdendo la Trebisonda ed evitare le conseguenza della guerra in questi 4 mesi che si preannunciano disseminati di pericoli.
veramente credi che le nuove elezioni uci si daranno una svolta? a me non pare ci sia nell'aria tutta sta voglia di cambiamento, spero di sbagliarmi...
Nell'aria c'è tanto veleno perché le regole non esistono più, e con questa dirigenza ci manterremmo di certo il veleno, sino alla morte di questo sport.
Cambiando, resta la speranza. Cookson, come ho scritto di là, ha fatto grande UK e ha in programma l'affidamento a terzi della gestione dell'antidoping ed una commissione d'inchiesta sulla gestione dell'Uci. Io non ci spero, ci voglio sperare.
BenoixRoberti ha scritto:Cookson, come ho scritto di là, ha fatto grande UK e ha in programma l'affidamento a terzi della gestione dell'antidoping .........
E lo affida ad un ente finanziato magari dalle squadre stesse? Se c'è UN COMPITO che deve svolgere una federazione è quello del vigilare sul rispetto delle regole, anche in materia di antidoping. Se i vertici della federazione internazionale hanno infranto le regole si cambiano i vertici non le regole.
Se per caso uno come Makarov mette le mani sulla gestione "terza" dell'antidoping è la volta che smetto di seguire il ciclismo.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
BenoixRoberti ha scritto:
Io non ci spero, ci voglio sperare.
ok, sperare ci spero anch'io, ma sono realista e non ci credo + di tanto. cookson ha fatto quel che ha fatto in britannia ma aveva l'appoggio di tutti, governo in primis; all'uci invece dovrà lottare come un matto contro tutti quelli che lo vorranno giuliocesarizzare che mi sembra siano abbastanza. dovrà trovarsi alleati forti che lo sostengano e che remino nella stessa direzione....
BenoixRoberti ha scritto:Cookson, come ho scritto di là, ha fatto grande UK e ha in programma l'affidamento a terzi della gestione dell'antidoping .........
E lo affida ad un ente finanziato magari dalle squadre stesse? Se c'è UN COMPITO che deve svolgere una federazione è quello del vigilare sul rispetto delle regole, anche in materia di antidoping. Se i vertici della federazione internazionale hanno infranto le regole si cambiano i vertici non le regole.
Se per caso uno come Makarov mette le mani sulla gestione "terza" dell'antidoping è la volta che smetto di seguire il ciclismo.
Tu fai un processo alle intenzioni però. Non penso che quello possa essere all'orizzonte. Makarov lo conoscono tutti, anche Cookson; dalle tue parole deduco che il messaggio affidato da McQuaid alla rubrica Q&A, domanda e risposta di CyclingNews ha funzionato. Accidenti!
Riesce a far passare Cookson come un alleato di Makarov (con quanto di negativo questo comporti).
L'antidoping, attualmente, è finanziato dalle squadre stesse e gestito da McQuaid. Un domani sarà probabilmente gestito credo da un ente di diritto privato, sotto controllo "pubblico" come la Wada. Le nuove regole e la loro efficacia pratica andranno criticate al momento della loro presentazione.
Di certo, così com'è il giocattolo non funziona più.
Anche se non mi piacciono mai le "liste dei cattivi potenziali", devo dire che comprendo il senso del topic di Belluschi e in buona parte lo condivido: se ti esponi "gratuitamente", attraverso i social network, per stigmatizzare ulteriormente e in modo pesante un "baro" già beccato e giustamente avviato a una dura punizione, allora significa che ti senti tradito nelle tue intime convinzioni di atleta...bene: la coerenza ce l'aspettiamo fino in fondo, allora...sarebbe un buon modo per cambiare le cose in meglio, finalmente!
"Il tempo è un servo, se tu sei il suo padrone. Il tempo è il tuo dio, se tu sei il suo cane. Noi siamo i creatori del tempo, le vittime del tempo e gli assassini del tempo [...] Il tempo è senza tempo..."
(Willem Dafoe/Wim Wenders, 1993)
"Essere competitivi non è mai facile, ma se non riuscirò più ad esserlo non sarà un problema come non lo è mai stato prima. Vado a testa alta" (Vincenzo Nibali)
KITTEL. «Vino e Riis rovinano l'immagine del ciclismo»
«La loro presenza desta sempre dei sospetti»
Sin dal suo approdo al professionismo, Marcel Kittel è stato uno dei corridori che si sono maggiormente esposti contro il doping e continua a farlo. «Il ciclismo è sporcato da ex corridori con un passato di doping che oggi fanno i team manager. Gente come Vinokourov e Riis, con la loro storia, continuano a macchiare il ciclismo, ce ne accorgiamo bene in Germania, dove è difficile far capire che le cose sono cambiate. La loro presenza desta sempre dei sospetti» ha detto il velocista della Giant in un'intervista alla Frankfurter Allgemeine.
- ...pronto?!...pronto!!... ma chi parla?!?..
- sono Kittel!
-Kittel chi?
.**********!!!!!!
A volte il dito indica proprio il dito, non la luna.
Dopo Campiglio qualcuno ha abbandonato il ciclismo, qualcun altro ha ripreso a seguirlo.
I veri campioni erano quelli che dicevano no [Winter]
nemecsek ha scritto:KITTEL. «Vino e Riis rovinano l'immagine del ciclismo»
«La loro presenza desta sempre dei sospetti»
Sin dal suo approdo al professionismo, Marcel Kittel è stato uno dei corridori che si sono maggiormente esposti contro il doping e continua a farlo. «Il ciclismo è sporcato da ex corridori con un passato di doping che oggi fanno i team manager. Gente come Vinokourov e Riis, con la loro storia, continuano a macchiare il ciclismo, ce ne accorgiamo bene in Germania, dove è difficile far capire che le cose sono cambiate. La loro presenza desta sempre dei sospetti» ha detto il velocista della Giant in un'intervista alla Frankfurter Allgemeine.
Il meraviglioso 2014 di Vincenzo Nibali. «E pensare che ero partito male... Forse ho vinto a Parigi proprio perché l’antidoping funziona. Vincere non mi ha cambiato Cosa vedo nel mio futuro? Il bis al Tour e Rio 2016»
Ha mai temuto di dover cambiare squadra quando il suo team Astana rischiava l’esclusione dall’élite mondiale per fatti di doping?
«Un po’ sì, ma sarebbe stato ingiusto perché la positività dei due fratelli Iglinskij è stato un doping di famiglia, che non c’entrava con la squadra. E poi lo sapete che cosa penso dei controlli: per me più se ne fanno e meglio è. Forse ho vinto il Tour anche perché l’antidoping funziona. A chi fa ancora il furbo darei 4 anni subito e multe salatissime».
A volte il dito indica proprio il dito, non la luna.
Dopo Campiglio qualcuno ha abbandonato il ciclismo, qualcun altro ha ripreso a seguirlo.
I veri campioni erano quelli che dicevano no [Winter]