prof ha scritto:Caro Huck, ti faccio presente che quanto riporti, a proposito del "Chernobyl Forum", precede di 3 anni l'uscita del Report vero e proprio: il Summary "Chernobyl Forum 2003-2005" è disponibile al seguente link http://http://www.iaea.org/Publications ... rnobyl.pdf
Successivamente, nel 2008 è uscito il Report finale (Vol. II) - "Sources and Effects of Ionizing Radiation - UNSCEAR 2008 - Report to the General Assembly with Scientific Annexes", disponibile all'indirizzo http://http://www.unscear.org/docs/repo ... nnex_D.pdf. Le cose che vi puoi elggere sono quelle che ti ho riportato io, ma già nel rapporto del 2003 (quello che citi tu) si dicevano sostanzialmente le stesse cose, avanzando il condizionale sulla possibilità che si fossero verificati o si potessero verificare eventi che, come dimostrato successivamente, non si sono poi prodotti.
Le tragedie sono tragedie ma, anch'esse, hanno varie gradazioni; L'evacuazione di una popolazione per misure precauzionali è una tragedia ma di proporzioni enormemente piu' ridotte rispetto a qualsiasi evento che comporti decessi di popolazioni e crolli di paesi. Il terremoto dell'anno scorso a casa mia ha lasciato cumuli di macerie e diverse migliaia di persone senza tetto ma è sostanzialmente ormai quasi dimenticato da tutti, mentre invece la tromba della propaganda antinuclearista post Chernobyl continua a raccontare cazzate, a rimbambire gli ingenui e tutta la grande platea di chi non è semplicemente ben informato.
Ieri parlavo con un amico italiano che è emigrato in USA e vive a Pittsburgh PE, con la famiglia, in una casa di 250 mq con giardino di 2000 mq (pagata meno di 300K Euri) e confrontavamo le bollette di energia e gas degli ultimi 4 mesi (quelli invernali). Io ho pagato 3,400 Euri, lui ha pagato 800 USD (155/mese per gas e 50/mese per energia). Fai tu.
Molto spesso (quasi sempre) ho la sensazione di vivere in un paese (ed in una regione, l'Europa) che, per effetto dei due grandi totalitarismi che vi hanno imperversato, ha generato cittadini incapaci di concepire la propria vita nella libertà.
Se chiedi al tuo droghiere: "ma scusa, secondo te, visti 10 anni di risultati, non hai il sospetto che uscire dall'Europa, forse, potrebbe anche arrecarci qualche vantaggio ?", nove volte su 10 ti risponderà: "Se non ci fossimo entrati sarebbe stato peggio". Di fronte a certezze cosi' granitiche (e cosi' poco motivate) non rimane che alzare le mani.
Abbiamo capito che a te piace il nucleare, che per te il nucleare è bello, è buono è tutto, che con queste cose ci hai lavorato per anni e quindi ne sai a pacchi e molto più di noi, ti leggo e rispetto il tuo pensiero a favore del nucleare. Ti dico la verità: sarei a favore del nucleare in Italia pure io, non fosse che siamo in Italia. Non darei mai e poi mai una centrale nucleare in mano a un'amministrazione pubblica italiana. Abbiamo distrutto una città, Taranto, con un acciaieria (grazie politica!), chissà che danni saremmo capaci di fare con una centrale nucleare. Probabilmente anche le altre nazioni europee non vogliono che noi cominciamo a costruire centrali: certo, ci guadagnano a venderci energia, ma secondo me si cacano sotto anche un po' al pensiero di una centrale in mano a degli italiani. Inorridisco al solo pensiero di cosa potrebbero fare i costruttori italiani con in mano una centrale nucleare.
Quindi, visto che sono ignorante e mi piace leggere la gente che ne sa più di me, spiegami, per favore, quali benefici ci porterebbe il nucleare se partissimo adesso con la costruzione delle centrali, quanto tempo ci vorrebbe per costruire queste centrali, quando cominceremmo a contrarre dei benefici e sopratutto perchè tutte le altre fonti di energia ci fanno tanto schifo.