Stranamente? Mi sembra un ragionamento di buon sensol'Orso ha scritto: stranamente... concordo, tranne per il "forse"
I velocisti sono il male del ciclismo ?
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
davanti non c'era una moto, c'erano chavanel o fuglsang; froome non riesce a guadagnare qualche metro su questi e pochi giorni dopo li svernicia a cronometro???
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Ora io non conosco la tua età , ma quando ho iniziato a segurie il ciclismo io invece , i velocisti eran solo gente da ultimo km o quasi .majurana ha scritto:I vostri commenti "sui treni" mi portano ad una riflessione: ma quelli che indichiamo come velocisti sono effettivamente dei ciclisti?
Nel senso, ma è giusto avere in squadra un corridore da usare unicamente nell'ultimo chilometro?
Quando ho iniziato a seguire il ciclismo vi erano molti velocisti, ma non vi era alcuno che limitasse la sua essenza di ciclista ai 300 metri finali.
Forse, a questo punto, seguendo il vostro ragionamento il problema non sono i velocisti, bensì i treni costruiti per loro.
Tanto che mi ricordo che la prima tappa di montagna vera in un GT c'era na sfilzata di velocisti che si ritiravano .
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
chacha E' unajumbo ha scritto:davanti non c'era una moto, c'erano chavanel o fuglsang; froome non riesce a guadagnare qualche metro su questi e pochi giorni dopo li svernicia a cronometro???
credo che tu non abbia ben presente quale sia la differza tra il girare facendo meno di 10" al vento e farsi invece un 30/40" a tutta (vuol dire fuori soglia) contro vento se per caso non riesci a chiudere (e non è banale neppure per cancellara) sei fritto
se chiudi ma sei ad un passo dalla morte non riesci a stare dentro al ventaglio
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Froome svernicia da solo Chavanel e Fugslang (e altri) in un ventaglio???jumbo ha scritto:davanti non c'era una moto, c'erano chavanel o fuglsang; froome non riesce a guadagnare qualche metro su questi e pochi giorni dopo li svernicia a cronometro???
ma bastan 4 olandesi in graziella per staccare un Froome... forse uin Cancellara poteva chiudere da solo, ma perchè dotato di spunto veloce.
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
o signur, se ci provava quando i metri erano 10 ci riusciva, invece manco ci ha provato.
e ancora, non ha collaborato con i suoi compagni durante il successivo inseguimento in pianura, cosa che invece secondo me ci stava tutta (infatti contador e kreuziger giravano insieme agli altri).
e ancora, non ha collaborato con i suoi compagni durante il successivo inseguimento in pianura, cosa che invece secondo me ci stava tutta (infatti contador e kreuziger giravano insieme agli altri).
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
visti i rapporti che spinge, con due pedalate froome non chiude nemmeno un buco di 20cmStrong ha scritto:dubito che un buco di 20mt durante un ventaglio si chiuda con 2 pedalate
"Il male trionfa sempre, perche' il bene e' stupido" [Lord Casco]
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
e intanto abbiamo recuperato 10metrijumbo ha scritto:o signur, se ci provava quando i metri erano 10 ci riusciva, invece manco ci ha provato.
e ancora, non ha collaborato con i suoi compagni durante il successivo inseguimento in pianura, cosa che invece secondo me ci stava tutta (infatti contador e kreuziger giravano insieme agli altri).
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Strong ha scritto:e intanto abbiamo recuperato 10metrijumbo ha scritto:o signur, se ci provava quando i metri erano 10 ci riusciva, invece manco ci ha provato.
e ancora, non ha collaborato con i suoi compagni durante il successivo inseguimento in pianura, cosa che invece secondo me ci stava tutta (infatti contador e kreuziger giravano insieme agli altri).
Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? (Tour 2018)
Remco Evenelimits.
O Remco Bluffenepoel.
Sono il DMM nello scoprire i bluff del ciclismo
Beppesaronni
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
E' vero quello che dici, ma tra quelli che ricordo (come grandi) velocisti c'era gente come Jalabert e Zabel (da "hall of fame"). Poi ci sono stati quelli di contorno come Abdoujaparov, per fare un esempio.AntiGazza ha scritto:Ora io non conosco la tua età , ma quando ho iniziato a segurie il ciclismo io invece , i velocisti eran solo gente da ultimo km o quasi .majurana ha scritto:I vostri commenti "sui treni" mi portano ad una riflessione: ma quelli che indichiamo come velocisti sono effettivamente dei ciclisti?
Nel senso, ma è giusto avere in squadra un corridore da usare unicamente nell'ultimo chilometro?
Quando ho iniziato a seguire il ciclismo vi erano molti velocisti, ma non vi era alcuno che limitasse la sua essenza di ciclista ai 300 metri finali.
Forse, a questo punto, seguendo il vostro ragionamento il problema non sono i velocisti, bensì i treni costruiti per loro.
Tanto che mi ricordo che la prima tappa di montagna vera in un GT c'era na sfilzata di velocisti che si ritiravano .
La vera questione è questa: a parte la capacità di vincere le volate, fra quelli attuali c'è uno sprinter che realmente possa essere considerato un grande ciclista?
In altri termini, vedendo l'attuale panorama delle ruote veloci voi inserireste qualcuno nella "hall of fame" del ciclismo?
Nel storia passata se ne vedono tanti, in quella recente io non ne vedo nessuno.
Ancora, secondo voi Cavendish (con il suo palmares) sarà ricordato come un grandissimo al pari di Zabel e Cipollini (restando ai recenti)?
Io lo giudico inferiore, guardando al modo in cui corre e vincere (frutto dell'ormai consolidata prassi di gestire i velocisti).
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Sagan?majurana ha scritto: La vera questione è questa: a parte la capacità di vincere le volate, fra quelli attuali c'è uno sprinter che realmente possa essere considerato un grande ciclista?
In altri termini, vedendo l'attuale panorama delle ruote veloci voi inserireste qualcuno nella "hall of fame" del ciclismo?
Nel storia passata se ne vedono tanti, in quella recente io non ne vedo nessuno.
Ancora, secondo voi Cavendish (con il suo palmares) sarà ricordato come un grandissimo al pari di Zabel e Cipollini (restando ai recenti)?
Io lo giudico inferiore, guardando al modo in cui corre e vincere (frutto dell'ormai consolidata prassi di gestire i velocisti).
Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? (Tour 2018)
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Per te Sagan è un velocista al pari di Cavandesh, Greipel, Kittel, Guardini, Modolo, Farrar, Goss....Brogno ha scritto:Sagan?majurana ha scritto: La vera questione è questa: a parte la capacità di vincere le volate, fra quelli attuali c'è uno sprinter che realmente possa essere considerato un grande ciclista?
In altri termini, vedendo l'attuale panorama delle ruote veloci voi inserireste qualcuno nella "hall of fame" del ciclismo?
Nel storia passata se ne vedono tanti, in quella recente io non ne vedo nessuno.
Ancora, secondo voi Cavendish (con il suo palmares) sarà ricordato come un grandissimo al pari di Zabel e Cipollini (restando ai recenti)?
Io lo giudico inferiore, guardando al modo in cui corre e vincere (frutto dell'ormai consolidata prassi di gestire i velocisti).
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
non vedo nessuna differenza nel modo di correre di cavendish e cipollini.
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Per me la differenza c'è vedendo la storia dei due.jumbo ha scritto:non vedo nessuna differenza nel modo di correre di cavendish e cipollini.
La volata "spot" è stata l'evoluzione di Cipollini; infatti non è nato come uomo buono solamente negli ultimi 300 metri.
E poi, di Cippolini ricordo anche attacchi alla GW, oltre a scalate del Poggio fatte fra i primi 5.
A ben vedere è stato Cipollini l'ideatore del treno: tale era la sua forza che condotto in testa era imbattibile.
Cavendish è nato in questo sistema, non l'ha creato bensì si è adattato.
Inoltre, se guardiamo i velocisti citati sopra tutti hanno:
- modificato le loro caratteristiche per rendere solamente in volata (es. Kittel era un ottimo cronoman, con tanto di medaglia fra gli under. In tal senso temo per Degenkolb)
- compresso la loro carriera, visto che reggono (e vincono) solo nel momento di massima esplosività (es. Farrar, al netto di altre questioni e lo stesso Cavendish)
Ripetendomi, non sono ciclisti, ma specialisti. Un po' come nel football americano quelli che calciano la palla (entrano, calciano ed escono).
Cipollini, chiudendo, ha semplicemento prolungato la sua carriera con l'auto dei treni.
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Jalabert velocista lo è stato ad inizio carriera ,poi si è trasformato e infatti volate di gruppo non ne faceva più , Zabel è un velocista che teneva in salita ma che a lungo andare in volate di gruppo anche lui non si imponeva più.majurana ha scritto:E' vero quello che dici, ma tra quelli che ricordo (come grandi) velocisti c'era gente come Jalabert e Zabel (da "hall of fame"). Poi ci sono stati quelli di contorno come Abdoujaparov, per fare un esempio.AntiGazza ha scritto:Ora io non conosco la tua età , ma quando ho iniziato a segurie il ciclismo io invece , i velocisti eran solo gente da ultimo km o quasi .majurana ha scritto:I vostri commenti "sui treni" mi portano ad una riflessione: ma quelli che indichiamo come velocisti sono effettivamente dei ciclisti?
Nel senso, ma è giusto avere in squadra un corridore da usare unicamente nell'ultimo chilometro?
Quando ho iniziato a seguire il ciclismo vi erano molti velocisti, ma non vi era alcuno che limitasse la sua essenza di ciclista ai 300 metri finali.
Forse, a questo punto, seguendo il vostro ragionamento il problema non sono i velocisti, bensì i treni costruiti per loro.
Tanto che mi ricordo che la prima tappa di montagna vera in un GT c'era na sfilzata di velocisti che si ritiravano .
La vera questione è questa: a parte la capacità di vincere le volate, fra quelli attuali c'è uno sprinter che realmente possa essere considerato un grande ciclista?
In altri termini, vedendo l'attuale panorama delle ruote veloci voi inserireste qualcuno nella "hall of fame" del ciclismo?
Nel storia passata se ne vedono tanti, in quella recente io non ne vedo nessuno.
Ancora, secondo voi Cavendish (con il suo palmares) sarà ricordato come un grandissimo al pari di Zabel e Cipollini (restando ai recenti)?
Io lo giudico inferiore, guardando al modo in cui corre e vincere (frutto dell'ormai consolidata prassi di gestire i velocisti).
Un Sagan di oggi per dire.
Cipollini poi che ha mai fatto oltre a vincere volate di gruppo molto spesso tirato dal treno ? Anzi ti dirò che Cavendish ha vinto anche senza treno molto di più di Cipollini .
Poi vabbè i vari Minali , Abdujaparov, Leone Kirsipu valgono i Boh , Kittel ,Greipel ....anzi i secondi concludono più GT dei primi .
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
AntiGazza, vero tutto.
Però guardando indietro, al netto delle evoluzioni, Jalabert, Zabel&co vanno inseriti fra i velocisti. Poi, non dimentichiamo che anche Boonen vinceva le volate di gruppo.
In un ciclismo meno specialistico, Degelkolp (non cito Sagan perchè è un fenomeno) sarebbe considerato un velocista.
La questione dell'avversione ai veloci nasce dal fatto, per me, che sono diventati qualcosa di diverso dai "ciclisti" comunemente intesi.
Hanno un loro peculiare campo da gioco. Prima, ma posso sbagliare, non era così.
Però guardando indietro, al netto delle evoluzioni, Jalabert, Zabel&co vanno inseriti fra i velocisti. Poi, non dimentichiamo che anche Boonen vinceva le volate di gruppo.
In un ciclismo meno specialistico, Degelkolp (non cito Sagan perchè è un fenomeno) sarebbe considerato un velocista.
La questione dell'avversione ai veloci nasce dal fatto, per me, che sono diventati qualcosa di diverso dai "ciclisti" comunemente intesi.
Hanno un loro peculiare campo da gioco. Prima, ma posso sbagliare, non era così.
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Ai primi 3 sicuramente è inferiore,ma con gli altri se la gioca alla grande(tranne Guardini come spunto)majurana ha scritto:Per te Sagan è un velocista al pari di Cavandesh, Greipel, Kittel, Guardini, Modolo, Farrar, Goss....Brogno ha scritto:Sagan?majurana ha scritto: La vera questione è questa: a parte la capacità di vincere le volate, fra quelli attuali c'è uno sprinter che realmente possa essere considerato un grande ciclista?
In altri termini, vedendo l'attuale panorama delle ruote veloci voi inserireste qualcuno nella "hall of fame" del ciclismo?
Nel storia passata se ne vedono tanti, in quella recente io non ne vedo nessuno.
Ancora, secondo voi Cavendish (con il suo palmares) sarà ricordato come un grandissimo al pari di Zabel e Cipollini (restando ai recenti)?
Io lo giudico inferiore, guardando al modo in cui corre e vincere (frutto dell'ormai consolidata prassi di gestire i velocisti).
#JeSuisNizzolo
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
?? mica tantoAntiGazza ha scritto:Ora io non conosco la tua età , ma quando ho iniziato a segurie il ciclismo io invece , i velocisti eran solo gente da ultimo km o quasi .majurana ha scritto:I vostri commenti "sui treni" mi portano ad una riflessione: ma quelli che indichiamo come velocisti sono effettivamente dei ciclisti?
Nel senso, ma è giusto avere in squadra un corridore da usare unicamente nell'ultimo chilometro?
Quando ho iniziato a seguire il ciclismo vi erano molti velocisti, ma non vi era alcuno che limitasse la sua essenza di ciclista ai 300 metri finali.
Forse, a questo punto, seguendo il vostro ragionamento il problema non sono i velocisti, bensì i treni costruiti per loro.
Tanto che mi ricordo che la prima tappa di montagna vera in un GT c'era na sfilzata di velocisti che si ritiravano .
La Vuelta sara' pure stata ridicola all'epoca pero' l'ha vinta Maertens.. quell'anno vinse piu' di 50 corse..tantissime in volata
Saronni e De Vlaeminck vincevano le volate di gruppo
Idem Kelly
Vanderaerden le crono
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Stavo appunto citando la Vuelta di Kelly. Se poi per voi i velocisti sono quelli "solamente" degli ultimi metri, allora sono il male!
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
ma stiamo parlanbdo di un altro ciclismo .... per vincere volate di gruppo alla fine serve essere un velocista , e , parliamoci chiaro ,attualmente per vari motivi se fai 200 km in gruppo su una tappa completamente piatta (quindi con gruppo compatto) un ciclista esprime una velocità di punta che è la stessa che potrebbe esprimere dopo 10 km praticamente.Per cui è ovvio che gente che abbia prevalentemente fibre bianche è nettamente favorito .E da chi ha quel tipo di fibre col kaiser che vince anche in altri contesti .E' come chiedere a Bolt di vincere i 10000 .Winter ha scritto:?? mica tantoAntiGazza ha scritto:Ora io non conosco la tua età , ma quando ho iniziato a segurie il ciclismo io invece , i velocisti eran solo gente da ultimo km o quasi .majurana ha scritto:I vostri commenti "sui treni" mi portano ad una riflessione: ma quelli che indichiamo come velocisti sono effettivamente dei ciclisti?
Nel senso, ma è giusto avere in squadra un corridore da usare unicamente nell'ultimo chilometro?
Quando ho iniziato a seguire il ciclismo vi erano molti velocisti, ma non vi era alcuno che limitasse la sua essenza di ciclista ai 300 metri finali.
Forse, a questo punto, seguendo il vostro ragionamento il problema non sono i velocisti, bensì i treni costruiti per loro.
Tanto che mi ricordo che la prima tappa di montagna vera in un GT c'era na sfilzata di velocisti che si ritiravano .
La Vuelta sara' pure stata ridicola all'epoca pero' l'ha vinta Maertens.. quell'anno vinse piu' di 50 corse..tantissime in volata
Saronni e De Vlaeminck vincevano le volate di gruppo
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Dal mio punto di vista il problema del ciclismo attuale è che le stesse tappe di montagna sono in realtà spesso assai prevedibili nello svolgimento quando non anche noiose.
I motivi sono più o meno gli stessi per cui una tappa piatta sarà quasi certamente noiosa da vedere, cioè tecnici.
Stare in gruppo nel ciclismo attuale fa troppa la differenza rispetto alla ricerca delle azioni individuali, anche nelle tappe di montagna. Uno come Rodríguez è infondo il perfetto figlio di questo ciclismo, avendo intelligentemente capito che è meglio capitalizzare il profitto ottenibile grazie alle proprie doti naturali di scattista piuttosto che rischiare improbabili attacchi da lontano quasi certamente destinati a diventare autolesionistici.
E comunque non reputo più noiosa una media tappa di pianura dello spettacolo che ha offerto la tappa con arrivo sul Monte Ventoso, tanto per fare un esempio sotto gli occhio di tutti. Anzi, è molto più anti-ciclistico (nel senso di meno vicino allo spirito di avventura originario di questo sport) guardare un gruppo che brucia compatto a velocità forsennata, con uno sforzo di pura violenza che non lascia nessuno spazio alla fantasia o alla ragione, una tappa totem del Tour (con il vincitore che assomiglia ad un robot telecomandato che porta a termine la propria missione seguendo un copione scontatissimo e di una piattezza rara) piuttosto che guardare il prevedibile inseguimento del gruppo ai poveri fuggitivi, situazione che ha regalato in tante occasioni almeno dei finali di tappa davvero spettacolari, risolti sul filo dei secondi, quasi sempre a favore del gruppo ma di tanto in tanto anche con delle sorprese notevoli.
D'accordo certamente che andrebbero evitate tre tappe di seguito con arrivo per velocisti, come spesso capita di vedere al Tour, se non fosse che non bisogna dimenticare che è proprio il territorio francese ad offrire molta meno varietà rispetto a quello italiano o spagnolo.
I motivi sono più o meno gli stessi per cui una tappa piatta sarà quasi certamente noiosa da vedere, cioè tecnici.
Stare in gruppo nel ciclismo attuale fa troppa la differenza rispetto alla ricerca delle azioni individuali, anche nelle tappe di montagna. Uno come Rodríguez è infondo il perfetto figlio di questo ciclismo, avendo intelligentemente capito che è meglio capitalizzare il profitto ottenibile grazie alle proprie doti naturali di scattista piuttosto che rischiare improbabili attacchi da lontano quasi certamente destinati a diventare autolesionistici.
E comunque non reputo più noiosa una media tappa di pianura dello spettacolo che ha offerto la tappa con arrivo sul Monte Ventoso, tanto per fare un esempio sotto gli occhio di tutti. Anzi, è molto più anti-ciclistico (nel senso di meno vicino allo spirito di avventura originario di questo sport) guardare un gruppo che brucia compatto a velocità forsennata, con uno sforzo di pura violenza che non lascia nessuno spazio alla fantasia o alla ragione, una tappa totem del Tour (con il vincitore che assomiglia ad un robot telecomandato che porta a termine la propria missione seguendo un copione scontatissimo e di una piattezza rara) piuttosto che guardare il prevedibile inseguimento del gruppo ai poveri fuggitivi, situazione che ha regalato in tante occasioni almeno dei finali di tappa davvero spettacolari, risolti sul filo dei secondi, quasi sempre a favore del gruppo ma di tanto in tanto anche con delle sorprese notevoli.
D'accordo certamente che andrebbero evitate tre tappe di seguito con arrivo per velocisti, come spesso capita di vedere al Tour, se non fosse che non bisogna dimenticare che è proprio il territorio francese ad offrire molta meno varietà rispetto a quello italiano o spagnolo.
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
In realtà se parli con un appassionato nato negli anni '60, ti dirà che l'inventore è stato Saronni con la Del Tongo...majurana ha scritto: A ben vedere è stato Cipollini l'ideatore del treno: tale era la sua forza che condotto in testa era imbattibile.
Se parli con un appassionato nato negli anni '50, noterà che tutto sommato il primo era stato Maertens con la Flandria...
Ma se ti confronti con un appassionato nato negli anni '30-'40, non avrà dubbi che l'iniziatore della pratica sia stato Van Looy alla Faema.
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Io credo che i velocisti non siano assolutamente il male del ciclismo, anzi, secondo me attualmente non sono ben valorizzati. Rispetto a qualche anno fa mi pare che per quantità e qualità il gruppo delle ruote veloci sia di primissimo livello e garantisce belle sfide sia nelle corse di primo piano che in quelle minori. In più secondo me la volata ha il potenziale per essere un ottimo prodotto televisivo soprattutto in chiave post tappa: si può fare vedere e rivedere magari sfruttando telecamere in posizioni strategiche (la classica frontale, dall'alto, laterale come sui Campi Elisi, fotofinish), si presta a discussioni interessanti (vedi Cavendish-Veelers al Tour) e ad analisi tecniche sulla preparazione e sul lavoro del treno o sull'atteggiamento tattico dei velocisti magari nell'affrontare o anticipare una curva; in sostanza di può parlare di ciclismo mica come in un arrivo in salita dove pare si debba parlare solo di watt, vam e record di scalata.
Certo, in un grande giro una tappa tutta piatta senza difficoltà avrà quasi sicuramente un copione scontato e potrà facilmente risultato "noiosa" prima del finale (come detto, gli strappetti vicini all'arrivo sono un'ottima soluzione) ma magari anziché farne vedere in diretta 100 km non penso morirebbe nessuno se venissero fatti solo gli ultimi 50 km allungando un po' la trasmissione dopo l'arrivo (se la volata non offre spunti ci possono essere comunque i riempitivi di cui i telecronisti avrebbero comunque parlato nei 50 km di differenza).
Certo, in un grande giro una tappa tutta piatta senza difficoltà avrà quasi sicuramente un copione scontato e potrà facilmente risultato "noiosa" prima del finale (come detto, gli strappetti vicini all'arrivo sono un'ottima soluzione) ma magari anziché farne vedere in diretta 100 km non penso morirebbe nessuno se venissero fatti solo gli ultimi 50 km allungando un po' la trasmissione dopo l'arrivo (se la volata non offre spunti ci possono essere comunque i riempitivi di cui i telecronisti avrebbero comunque parlato nei 50 km di differenza).
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Il Giro 2014 potrebbe proporre il minimo storico di tappa per velocisti...
- jerrydrake
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
E tu che sei degli anni Venti che ci dici?Admin ha scritto:In realtà se parli con un appassionato nato negli anni '60, ti dirà che l'inventore è stato Saronni con la Del Tongo...majurana ha scritto: A ben vedere è stato Cipollini l'ideatore del treno: tale era la sua forza che condotto in testa era imbattibile.
Se parli con un appassionato nato negli anni '50, noterà che tutto sommato il primo era stato Maertens con la Flandria...
Ma se ti confronti con un appassionato nato negli anni '30-'40, non avrà dubbi che l'iniziatore della pratica sia stato Van Looy alla Faema.
- Tour de Berghem
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Non è vero, nel giro del 1909 non ci fu neanche un arrivo in volataCicloSprint ha scritto:Il Giro 2014 potrebbe proporre il minimo storico di tappa per velocisti...
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Il primo ,comunque concordo che ogni anno almeno al Giro e alla Vuelta,gli arrivi per velocisti sono diminuitiTour de Berghem ha scritto:Non è vero, nel giro del 1909 non ci fu neanche un arrivo in volataCicloSprint ha scritto:Il Giro 2014 potrebbe proporre il minimo storico di tappa per velocisti...
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Gilbert non fa più il Giro ... le corse che contano sono le classiche in aprile e il Tour, non si puo fare anche il Giro di mezzo.jumbo ha scritto:Allora rischiamo di vederlo al Giro 2014!
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
visto come sono andati i suoi ultimi due anni, chissà mai che gli faccia bene un cambio di programma.
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
bah, direi che pippo farebbe bene a studiarsi un po' di storia del ciclismo, non mi pare che le altimetrie stiano diventando sempre piu' eccessive... anzi. ormai la tendenza affermata è quella del salitone finale, che sia lungo e duro o che sia una rampa di garage... mentre prima le corse scorrono basse e pianeggianti.Pat McQuaid ha scritto:FINALMENTE QUALCUNO CHE SI FA SENTIRE
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pa ... 62696&tp=n
idem il discorso "climatico": in condizioni dove fino a 10 anni fa si correva sempre, oggi le gare vengono annullate/sospese/mutilate.
"Il male trionfa sempre, perche' il bene e' stupido" [Lord Casco]
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
per non parlare del record di lunghezza delle corse.cauz. ha scritto:bah, direi che pippo farebbe bene a studiarsi un po' di storia del ciclismo, non mi pare che le altimetrie stiano diventando sempre piu' eccessive... anzi. ormai la tendenza affermata è quella del salitone finale, che sia lungo e duro o che sia una rampa di garage... mentre prima le corse scorrono basse e pianeggianti.Pat McQuaid ha scritto:FINALMENTE QUALCUNO CHE SI FA SENTIRE
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pa ... 62696&tp=n
idem il discorso "climatico": in condizioni dove fino a 10 anni fa si correva sempre, oggi le gare vengono annullate/sospese/mutilate.
Record sì, ma a chi la fa più corta.
Pure Cancellara che si lamenta dei 57km della crono mondiale non si può sentire!
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
E' possibile, ma Saronni e Maertens non erano certo solo velocisti, così come credo anche Van Looy. Freddy Maertens (Nieuwpoort, 13 febbraio 1952) è un ex ciclista su strada e pistard belga. Professionista dal 1972 al 1987, vinse una Vuelta a España oltre a numerosissime altre gare, di Saronni è inutile parlare e Van Looy vanta il primato (ancora ineguagliato) di avere vinto tutte le grandi classiche del suo tempo (Merckx non vinse la Parigi-Tours). Pertanto mi sembra corretto sostenere che il primo treno vero, fatto per un corridore che da solo è capace di correre per un 300 metri al massimo, è stato inventato da Cipollini.Admin ha scritto: In realtà se parli con un appassionato nato negli anni '60, ti dirà che l'inventore è stato Saronni con la Del Tongo...
Se parli con un appassionato nato negli anni '50, noterà che tutto sommato il primo era stato Maertens con la Flandria...
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Una cosa va detta,meglio ora di quando nei Tour degli anni 90 facevano prima tutte le tappe per velocisti e poi le montagne,ecco uno dei motivi per cui Cipollini non hanno mai finito un Tour e vinto la maglia verde
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Però Gilbert fa una premessa abbastanza importante: "....proprio in un momento in cui il ciclismo è impegnato al massimo contro il doping". Se davvero il doping è meno influente, allora il discorso di Gilbert non sarebbe così astruso.galliano ha scritto:per non parlare del record di lunghezza delle corse.cauz. ha scritto:bah, direi che pippo farebbe bene a studiarsi un po' di storia del ciclismo, non mi pare che le altimetrie stiano diventando sempre piu' eccessive... anzi. ormai la tendenza affermata è quella del salitone finale, che sia lungo e duro o che sia una rampa di garage... mentre prima le corse scorrono basse e pianeggianti.Pat McQuaid ha scritto:FINALMENTE QUALCUNO CHE SI FA SENTIRE
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pa ... 62696&tp=n
idem il discorso "climatico": in condizioni dove fino a 10 anni fa si correva sempre, oggi le gare vengono annullate/sospese/mutilate.
Record sì, ma a chi la fa più corta.
Pure Cancellara che si lamenta dei 57km della crono mondiale non si può sentire!
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Domani quella di Rivarolo potrebbe essere l' ultima volata del Giro 2014, perchè il finale di Vittorio Veneto presenta un muro al 18%, e la tappa finale di Trieste presenta un circuito similMondiale con una salitella al 10% (che potrebbe essere molto importante se piove).
Una cosa avvenuta già nel 2011 quando i velocisti fecero l' ultima voltata a Ravenna a una settimana e mezzo dal termine della corsa rosa.
Allora con i 10 arrivi in salita e le poche volate si discriminano ancora una volta i velocisti.
Una cosa avvenuta già nel 2011 quando i velocisti fecero l' ultima voltata a Ravenna a una settimana e mezzo dal termine della corsa rosa.
Allora con i 10 arrivi in salita e le poche volate si discriminano ancora una volta i velocisti.
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Ma non diciamone...
Ci sono già state 5 volate vinte da velocisti.
A Vittorio Veneto e Trieste è molto probabile che arrivi ancora volata con molti velocisti, così come è arrivata a Salsomaggiore l'altro giorno nonostante lo strappetto nel finale.
In ogni caso i velocisti e le loro squadre devono guadagnarsi come tutti la possibilità di vittoria sul terreno che la corsa gli mette sotto le ruote.
Ci sono già state 5 volate vinte da velocisti.
A Vittorio Veneto e Trieste è molto probabile che arrivi ancora volata con molti velocisti, così come è arrivata a Salsomaggiore l'altro giorno nonostante lo strappetto nel finale.
In ogni caso i velocisti e le loro squadre devono guadagnarsi come tutti la possibilità di vittoria sul terreno che la corsa gli mette sotto le ruote.
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Guardate io mi sono innamorato del ciclismo grazie alla prima settimana del tour 2003 con Petacchi. L'amore si e' consacrato l'anno dopo al giro...vedere il treno Fassa era la cosa più spettacolare del ciclismo, più dei Cunego-Simoni- Gontchar e dei tour ammazzati da Armstrong. Adoro le volate: sono un esercizio di tattica, abilità e forza: sono ciclismo. E' spettacolare tifare un velocista, (specialmente se vinceva sempre come faceva il mio)... Vedere che prenda posizione, controllare come e' messo, se e' coperto, vedere la precisone chirurgica con cui vince il più forte (quasi sempre), vedere tutta la squadra che si batte per uno non e' un'ingiustizia, ma uno spettacolo! Il treno a ventaglio dei Fassa era una capolavoro di tattica ed estetica, tutto era chiaro e ordinato. Gli ultimi chilometri sono una prova non da scherzi per le coronarie, non parliamo delle Sanremo... Avrei fatto un giro solo per velocisti, tutto con arrivi inn pianura!
Insomma direi che il problema non sono i velocisti... Tuttavia c'è il problema dei piattoni, che sono effettivamente noiosi, come anche sono noiose le fughe di 120 km con. Un quarto d'ora di vantaggio e gli altri 170 ciclisti in vacanza...
Direi che la soluzione migliore e' costringere i velocisti e le loro aquadre a guadagnarsi le volate,(cosa che al tour 2011 è stata fatta) con le salite che lannciano gli attaccanti come alla Sanremo... Ci sarebbero tappe più vive senza eliminare le volate. Sul numero degli Uomini concordo con strong...Se la cannondale lasciava a casa viviani per basso e la trek nizzolo per kiserlowski facevano le volate in 2 quest'anno! (e guardini era ancora con Scinto)
Insomma direi che il problema non sono i velocisti... Tuttavia c'è il problema dei piattoni, che sono effettivamente noiosi, come anche sono noiose le fughe di 120 km con. Un quarto d'ora di vantaggio e gli altri 170 ciclisti in vacanza...
Direi che la soluzione migliore e' costringere i velocisti e le loro aquadre a guadagnarsi le volate,(cosa che al tour 2011 è stata fatta) con le salite che lannciano gli attaccanti come alla Sanremo... Ci sarebbero tappe più vive senza eliminare le volate. Sul numero degli Uomini concordo con strong...Se la cannondale lasciava a casa viviani per basso e la trek nizzolo per kiserlowski facevano le volate in 2 quest'anno! (e guardini era ancora con Scinto)
Sapete perché la gente ama lo sport? Perché nello sport c'è giustizia. Perché nello sport, prima o poi, trionfa la giustizia. Perché nello sport, prima o poi, i conti tornano, arrivano i nostri, vincono i buoni. (Pastonesi)
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Intanto in una recente intervista Tiralongo dice:
«Nelle tappe piatte, quelle adatte ai velocisti, giustamente la classifica viene congelata a 3 km dal traguardo. Io allargherei, sempre per la sicurezza, questo spazio a 5 chilometri».
«Nelle tappe piatte, quelle adatte ai velocisti, giustamente la classifica viene congelata a 3 km dal traguardo. Io allargherei, sempre per la sicurezza, questo spazio a 5 chilometri».
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
non tutti, Van Loy e De Vlamink ad esempio...AntiGazza ha scritto:Ora io non conosco la tua età , ma quando ho iniziato a segurie il ciclismo io invece , i velocisti eran solo gente da ultimo km o quasi .majurana ha scritto:I vostri commenti "sui treni" mi portano ad una riflessione: ma quelli che indichiamo come velocisti sono effettivamente dei ciclisti?
Nel senso, ma è giusto avere in squadra un corridore da usare unicamente nell'ultimo chilometro?
Quando ho iniziato a seguire il ciclismo vi erano molti velocisti, ma non vi era alcuno che limitasse la sua essenza di ciclista ai 300 metri finali.
Forse, a questo punto, seguendo il vostro ragionamento il problema non sono i velocisti, bensì i treni costruiti per loro.
Tanto che mi ricordo che la prima tappa di montagna vera in un GT c'era na sfilzata di velocisti che si ritiravano .
Pero' potresti obbiettare che non erano velocisti puri...
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Dopo Milano, abbiamo capito, non ci sono più i treni di una volta, e le fughe arrivano.
E le corse le fanno i corridori non il percorso...
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Non al Giro,CicloSprint ha scritto:Dopo Milano, abbiamo capito, non ci sono più i treni di una volta, e le fughe arrivano.
E le corse le fanno i corridori non il percorso...
aspetta il Tour per vedere che treno avranno Giant ed Etixx
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Ai tempi di Cipollini c'erano i treni e la volata è scontata, adesso non più!!!
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
Oggi è anche andato tutto bene ai fuggitivi, perché Sky, Giant e Trek non hanno lavorato per motivi vari.
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
mi spiego meglioCicloSprint ha scritto:Ai tempi di Cipollini c'erano i treni e la volata è scontata, adesso non più!!!
Kittel, Cavendish e in parte Kristoff avranno dei bei treni al seguito.... al Tour
Degenkold, Mezgec, Renshaw, Trentin, Tony Martin.....
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
ucci90 ha scritto:Oggi è anche andato tutto bene ai fuggitivi, perché Sky, Giant e Trek non hanno lavorato per motivi vari.
Sky, Giant e Trek non hanno lavorato per il percorso o che le squadre erano troppo deboli ?
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
La Sky ha mollato dopo la foratura di Konig, La Giant idem su quella di MezgecCicloSprint ha scritto:ucci90 ha scritto:Oggi è anche andato tutto bene ai fuggitivi, perché Sky, Giant e Trek non hanno lavorato per motivi vari.
Sky, Giant e Trek non hanno lavorato per il percorso o che le squadre erano troppo deboli ?
Nizzolo ha pensato allaa maglia rossa e non alla volata
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Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
La Sky aveva Viviani...Visconte85 ha scritto:La Sky ha mollato dopo la foratura di Konig, La Giant idem su quella di MezgecCicloSprint ha scritto:ucci90 ha scritto:Oggi è anche andato tutto bene ai fuggitivi, perché Sky, Giant e Trek non hanno lavorato per motivi vari.
Sky, Giant e Trek non hanno lavorato per il percorso o che le squadre erano troppo deboli ?
Nizzolo ha pensato allaa maglia rossa e non alla volata
E Modolo ?
Re: I velocisti sono il male del ciclismo ?
La Sky non ha lavorato perché Kopnig si era staccato, non potevano tirare davanti e dietro. Infatti il cieco ha perso un posto nella generale.