Marco Pantani.

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miloty
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da miloty »

quasar ha scritto:Il rischio era che la giornata di ieri si potesse trasformare nel solito processo televisivo, fondato su complotti e cospirazioni. e purtroppo cosi è stato.
Mi auguravo che il 2014 venisse celebrato non tanto come il decennale dalla scomparsa, quanto piuttosto come il ventennale dalla nascita sportiva del campione, ripercorrendone la carriera, l'esplosione e la caduta, ma limitandosi a riportare la cronoca oggettiva dei fatti. e, sotto questo punto di vista, nel pomeriggio ho assistito ad un ottimo speciale condotto da bulbarelli, con cassani, mura, martinelli e alcuni vecchi compagni della mercatone uno. cronistoria intermezzata da piacevoli aneddoti. contemporaneamente mediaset ha scelto una strada alternativa, altrettanto valida, riproponendo integralmente le due tappe del Giro 94 in cui il Campione si è fatto conoscere al mondo intero.
la giornata si sarebbe potuta concludere cosi, senza il seguito della programmazione.
non comprendo la scelta di riproporre spezzoni del processo alla tappa 99... ferretti, enrico luci, tafi, mapei, miceli, non rischio la salute. la pagina più nera, squallida, marcia dei miei primi 40 ani di ciclismo. ma il peggio doveva ancora venire.
Non ho motivo di dubitare sui buoni propositi dello speciale in prima serata su raisport, sono saltati fuori aneddoti interessanti, come l'incontro tra armstrong e pantani raccontato da Bergonzi. Ma il collegamento da cesenatico ha inevitabilmente fatto scadere la discussione.
In ogni caso, il momento più sgradevole e fastidioso della giornata è stato l'epilogo, con lo speciale della premiata ditta Brachino-Dezan jr. agghiacciante. scene del crimine, complotti, tentativo di far passare una tesi ben precisa fondata sul nulla....neppure Salvo Sottile, con tanto di generale Garofano e Roberta Bruzzone al seguito avrebbero potuto fare di peggio.
E' una mia personalissima sensazione, probabilmente cinica ed impopolare, ma resto dell'idea che ogni qualvolta si concede ai familiari di pantani l'opportunità di parlare, non si fa altro che infangare ulteriormente la sua memoria. in questi ultimi 10 anni, ho letto tanto su questo argomento, forse troppo. tutti a fanculizzare e fucilare il sistema, i giornalisti che hanno voltato le spalle a pantani, i suoi ex colleghi e amici perchè lo hanno scaricato e ghettizzato, i tifosi che lo hanno insultato. mai nessuno, invece, che abbia tirato in ballo le responsabilità, presunte o tali che siano, della famiglia.
E' fottutamente astuto e strategico tirare in ballo solo ed esclusivamente le testimonianze e le inchieste che avvalorano e rafforzano un certo scenario reltivo agli ultimi mesi di vita di Pantani. ma non ci sto al tiro al bersaglio. Perchè, quando si tratta la questione abbandono, non si parla mai di quanto fatto emergere in merito ai rapporti tra pantani e la famiglia nel suo ultimo periodo di vita?
mi rendo conto che in tal modo si rischia di mancare di sensibilità e rispetto alla famiglia. ma si è raggiunto il limite col politicamente corretto, con il volere sempre e comunque gridare al complotto e cercare scenari irreali puntando il dito sugli estranei, senza prima aver guardato in casa propria.
molti di noi hanno purtroppo vissuto sulla propria pelle drammi di cari caduti nella spirale maledetta della dipendenza. ciascuno di noi in quelle situazioni si comporta secondo la propria coscienza. e la mia coscienza mi porta a non giustifciare mai, in alcun modo, l'abbandonare (nel senso più materiale del termine) il proprio caro proprio nella fase più acuta del suo calvario, prendendo macchina e bagagli e partendo il più lontano possibile. il voler poi gridare al mondo intero la propria rabbia, accusando tutti e nessuno, cercando mandanti e colpevoli, mi sento di interpretarlo come il modo, forse anche inconsapevole, per cercare altrove le responsabilità e volersi autoconvincere di non averne delle proprie.
Nessuno, in questa vicenda, è esente da responsabilità.
Quoto e condivido pienamente quanto scritto da quasar che non conosco ma che per quanto scritto mi sembra di conoscere da sempre...
Sono anni che non scrivo in forum di ciclismo e non perchè mi sia dimenticata di quanto ho amato e quanto amerò sempre Pantani e ciò che lui ha significato per me.... ma non potevo esimermi oggi notando che nonostante gli anni passati le cose non cambiano mai, ma voi credete veramente che Marco a dieci anni dalla sua morte avrebbe voluto tutte queste chiacchiere, polemiche, accuse per ricordarlo...io credo invece che avrebbe voluto che lo ricordassimo tutti per le sue grandi imprese e magari che i suoi compagni di allora raccontassero a tutti gli aneddoti divertenti che lo riguardavano nella sua vita in squadra, nell'aspetto più intimo dell'uomo-amico-capitano Pantani...
Certo che il rimpianto e la rabbia per quanto successo non si dimenticano ma credete forse che Pantani se avesse avuto accuse precise da fare a qualcuno del 5 giugno 1999 in poi non le avrebbe fatte? Pensate forse che non ne avrebbe avuto il coraggio??? E allora basta...purtroppo indietro non si torna e non è certo dicendo fesserie su persone come Martinelli che la dignità di Marco verrà rivendicata...Perfavore, tacete se non conoscete i fatti e sopratutto le persone a cui sparate accuse e sentenze...


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Re: Marco Pantani.

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Donchi, mi spiace che la nostra scelta non ti sia piaciuta, ma non ci andava di commemorare la morte di Pantani... a meno di non trovare una formula particolarmente originale per non scadere nel già visto/letto (e non l'abbiamo evidentemente trovata).

Come suggerisce quasar, ci son tanti momenti che possono e potranno essere ricordati come si conviene. ;)


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Re: Marco Pantani.

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Sulle responsabilità della famiglia, non so Quasar, non puoi sottovalutare la portata dirompente che una dipendenza da cocaina può portare in una famiglia. Non si sa che pesci pigliare.

Se poi culturalmente siamo a livelli abbastanza rozzi, tale problema si amplifica parecchio. Tonina ha palesato tutti i suoi limiti, più che prima, in questi 10 anni in cui più volte è stata nei pressi della verità, ma se ne è sempre allontanata sul più bello, perché non le piace pagare gli avvocati, e pensa che tutti la vogliano truffare. Il livello è questo.


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cauz.
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Re: Marco Pantani.

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Admin ha scritto: Tonina ha palesato tutti i suoi limiti, più che prima, in questi 10 anni in cui più volte è stata nei pressi della verità, ma se ne è sempre allontanata sul più bello, perché non le piace pagare gli avvocati, e pensa che tutti la vogliano truffare. Il livello è questo.
purtroppo i genitori che perdono un figlio in maniera così drammatica, non riescono quasi mai (comprensibilmente) a seguire un lucido percorso di ricerca. il che non significa che vadano per forza allo sbando, tutt'altro, ma come dice bene admin capita spesso che si buttino su strade che allontanano anzichè avvicinare una possibile verità.
è un percorso che ho visto fare spesso anche ai genitori di carlo giuliani, anche loro -come tonina- persone splendide e intelligenti ma accecate dal dolore.
personalmente, non riesco a fargliene una colpa.

non riesco invece a commentare il discorso di quasar. le forme della dipendenza variano tantissimo da persona a persona, e credo che solo chi l'ha vissuta direttamente possa sapere come sia stata la vita di pantani in quegli anni.


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furslide
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Re: Marco Pantani.

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quasar,
guarda che é proprio la parte di Campiglio che interessa,
il resto, il bello, le imprese tutti ricordano.

Ma Pantani é morto perché sono successe delle cose molto gravi, un ingiustizia enorme.
E questo non sono fantasie e fantasmi o demoni.


donchisciotte
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Re: Marco Pantani.

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Mah, a me è piaciuto stare ieri per ore davanti alla televisione per Marco, mi è piaciuto telefonarmi con Tex mentre guardavamo la televisione e commentare le immagini come se stesse correndo adesso.
Mi è piaciuto fare notte per la trasmissione di Italia1 , mi sono incazzata per la pessima qualità di alcuni dibattiti ( Bergonzi non mi è piaciuto per nulla) e mi è proprio piaciuto rivedere le interviste di Marco fino a notte fonda, era tanto che non vedevo così tanto Pantani.
Mi è piaciuta l'imponenza del ricordo.
Mi piace che escano libri ( quello di Pastonesi l'ho quasi finito e non mi piace).
Mi piace che, nonostante gli auspici di alcuni, non cada il silenzio, non cada l'oblio.
Trovo piuttosto incomprensibile da sempre il richiamo " lasciamolo in pace", era quando viveva che si doveva lasciarlo in pace, adesso la pace è l'ambigua ( e , per alcuni, non in questo forum, ovviamente), interessata richiesta di dimenticarlo.
Sull'intervento del medico, c'è anche da dire, ricordando gli accenni che se ne fa negli atti giudiziari del processo di Tione ( quello per Madonna di Campiglio) che ala voce anticoagulante presente nella provetta ci sono molte lacune e incongruenze.
Come sul fatto che a quel controllo non ha assistito nessuno, nemmeno il controllore ufficiale.
Io penso che sia importantissimo quello che è stato detto ieri, certo, da approfondire.
E penso anche che se Marco avesse saputo difendersi, visto che il Prof. Sante Tura, il suo consulente ematologo nei processi, aveva subito rilevato l'assurdità del valore delle piastrine solo in quel controllo, andava lui in televisione con Sante Tura a mostrare il trucchetto.
E gli avrebbero dato la prima serata su Rai uno. Non il silenzio di oggi, perché sono passati 15 anni, perché il ciclsmo è sputtanato.
Poi io la penso come sempre.
Si deve dare una risposta convincente ai dubbi sulla morte e su Madonna di Campiglio, poi si potrà ricordare solo il campione.
Altrimenti la richiesta di pace è solo richiesta di pace per chi, eventualmente, avesse delle colpe.
Adesso c'è un altro avvocato, c'è la consulenza del criminologo che ha risolto il caso Bergamini ( il calciatore). Purtoppo sono passati 15 anni da Campiglio e 10 dalla morte e tutto è più difficlile.
Ma da ieri notte io qualche certezza in più ce l'ho.
Non mi trovo sempre d'accodo con certe scelte ( ricordare con la Gazzetta, scrivere un libro con Ceniti dove si difende Cannavò ecc.) però ieri notte ho visto due genitori anziani, molto provati dal giorno particolare e realmente sconvolti da quello che ha mostrato il medico interpellato da De Zan.
Io credo che gli errori maggiori nella ricerca della verità siano stati fatti quando Pantani era in vita, una difesa che non mi ha mai convinta e che ieri notte ha mostrato i suoi limiti, perché Sante Tura lo aveva detto 15 anni fa: quel valore delle piastrine fa pensare a un trucchetto.
Dopo ieri notte ( certo, da approfondire, da studiare) penso che non si possa più dire: se fosse andato al Tour...
Se fosse andato al Tour lo scherzetto si sarebbe ripetuto.
Perché sacrificare la gallina dalle uova d'oro era, appunto, il modo di fargli fare la gallina dalle uova d'oro.
Per produrre ancora uova d'oro doveva essere sacrificato.
Per salvare la faccia del Coni, del calcio, per far guadagnare le scommesse clandestine ( Vallanzasca è stato di recente riarresto per attività con la camorra), per permettere all'Uci di non avere impicci con la creazione di Robocop che doveva vincere tutti i Tour e non farsi agitare da un cavallo pazzo come Pantani perché fosse giustificato l'investimento di Big Pharma, degli sponsor multinazionali, della US Postal ecc.
Pantani l'ha capito subito che quello era un agguato, un'operazione politica e che se avesse rialzato la testa lo avrebbero rifatto.
E, comunque, non lo invitarono più al Tour e allora il disegno gli fu più chiaro e cominciò ad essere durissimo con Armstrong.
Ma, d'altronde, solo se si ha una grande fantasia ( nel migliore dei casi) si può pensare che uno stia per cinque anni a torturarsi con Madonna di Campiglio se fosse successo solo che un controllo da quindici giorni di sospensione era andato male.
L'ho sempre pensato e continuo a penarlo.
Admin è questo il momento di battere il ferro.
Scusate se vi ho tediato con Pantani.


Verità e giustizia per Marco Pantani, una battaglia di civiltà.
Lasciamolo in pace un cazzo!
furslide
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Re: Marco Pantani.

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Brava donchisciotte,
hai detto tutto quello che é da dire.....
Pantani non si aspettava questa manovra dal sistema ciclistico, lui é uscito malato e traumatizzato dal fatto di essere il capro espiatorio.
è quello che esce anche da tutte le interviste: la ferita era talmente grave che la luce nei suoi occhi si é spenta a partire da Campiglio. Guardatevi gli occhi di Pantani prima e dopo Campiglio. Lui é diventato un altra persona. Si é malato di depressione. La cocaina era la conseguenza dell'anima ferita e della malattia. Perché la depressione, cioé la malattia che aveva sviluppato, deriva da quell'ossessione che portava dentro, l'ossessione dell'ingiustizia che ha subito. E secondo me, nel corso della malattia, si é dato anche un po di colpa a lui stesso di aver partecipato ad un sistema che obbliga gli atleti all'assunzione di sostanze dopanti. Lui metteva in discussione la sua intera carriera ciclistica: essersi dedicato per 20 anni ad uno Sport dove il risultato finale non erano le imprese, ma il conto di dover pagare il prezzo piú alto sulla propria pelle, incluso gli errori dell'intero sistema. Rendetevi conto: Dopo tutte le imprese e le pagine belle che ha scritto per questo sport ricevere un conto del genere.

e per chi non l'avesse ancora capito:
IL CASO PANTANI RESTA GRAVE: é morto per depressione in questo albergo. Chi non ha mai vissuto quella malattia dell'anima non puó comprendere quanto male uno puó stare, quanto vuoto esiste. Non poteva neanche guarire perché vedeva sfuggire la possibilitá di fare chiarezza su Campiglio. Lui era malato, non aveva piú la forza e le energie necessarie per affrontare la vendetta. Era arrivato a un punto fermo, dove tornare era impossibile ed andare avanti era inaccettabile perché non possedeva la dignitá dell'uomo. La sua morte era in un certo senso, forzata....e la cosa piú tragica era che lui allo stesso tempo non voleva morire, perché in fondo Pantani era una persona che amava la vita. Ma la ferita lo ha ucciso.

Non c'è altro da aggiungere.


Gianluca Avigo - bove

Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da Gianluca Avigo - bove »

donchisciotte ha scritto:, per permettere all'Uci di non avere impicci con la creazione di Robocop che doveva vincere tutti i Tour e non farsi agitare da un cavallo pazzo come Pantani perché fosse giustificato l'investimento di Big Pharma, degli sponsor multinazionali, della US Postal ecc.
Prendendo spunto da questa frase, provate a fare un esercizio di memoria. Quante bici americane c'erano in una gran fondo o gara amatoriale 15 anni fa? Quante ce ne sono oggi? Le case americane nel periodo pre Robocop erano una goccia nel mare, oggi con tre marchi credo, ad occhio e croce, si siano prese il 50% o giù di lì del mercato. Almeno questo è quello che vedo io nelle gare amatoriali dalle mie parti.


pescedimare
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Re: Marco Pantani.

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SE NE SO DETTE TANTE...SU PANTANI....IO CREDO CHE PURTROPPO ABBIA FATTO USO COME ..GLI ALTRI DI EPO...MA UNA COSA ...MI SONO CHIESTO...MA SE LA SIGNORA TONINA QUALCOSA SA Perché L ALTRA SERA SI è TIRATA INDIETRO SUL PIU BELLO? SECONDO ME IL CICLISMO...E TUTTO LO SPORT IN GENERALE è UN MONDO OMERTOSO...X ME LO SBAGLIO DELLA FAMIGLIA è STATO QUELLO DI CAPIRE TROPPO TARDI...QUELLO CHE INVECE..ANDAVA CAPITO PRIMA..E CIOè CHE INTORNO ALLE SQUADRE GIRA UN CARROZZONE...DI Complicità E DI INTERESSI....E SU QUESTO LA COLPA è PURE DEI GIORNALISTI...CHE CONTINUANO AD INCENSARE PERSONAGGI CHE HANNO FATTO DEL MALE ALLO SPORT
POI MI RICOLLEGO AD ALTRO CASO...MA COME MAI ADESSO SI DICE CHE IL CICLISMO è PIU PULITO...E POI NELL AMBIENTE CI SONO SEMPRE QUELLI CHE HANNO CONTRIBUITO ALLA ROVINA?..e poi se il ciclismo è CAMBIATO IO MI SAREI ASPETTATO UNA BELLA DENUNCIA VERSO DI LUCA X DIFFAMAZIONE SENZA DARGLI DEL CEREBROLESO....


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barrylyndon
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Re: Marco Pantani.

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pescedimare ha scritto:SE NE SO DETTE TANTE...SU PANTANI....IO CREDO CHE PURTROPPO ABBIA FATTO USO COME ..GLI ALTRI DI EPO...MA UNA COSA ...MI SONO CHIESTO...MA SE LA SIGNORA TONINA QUALCOSA SA Perché L ALTRA SERA SI è TIRATA INDIETRO SUL PIU BELLO? SECONDO ME IL CICLISMO...E TUTTO LO SPORT IN GENERALE è UN MONDO OMERTOSO...X ME LO SBAGLIO DELLA FAMIGLIA è STATO QUELLO DI CAPIRE TROPPO TARDI...QUELLO CHE INVECE..ANDAVA CAPITO PRIMA..E CIOè CHE INTORNO ALLE SQUADRE GIRA UN CARROZZONE...DI Complicità E DI INTERESSI....E SU QUESTO LA COLPA è PURE DEI GIORNALISTI...CHE CONTINUANO AD INCENSARE PERSONAGGI CHE HANNO FATTO DEL MALE ALLO SPORT
POI MI RICOLLEGO AD ALTRO CASO...MA COME MAI ADESSO SI DICE CHE IL CICLISMO è PIU PULITO...E POI NELL AMBIENTE CI SONO SEMPRE QUELLI CHE HANNO CONTRIBUITO ALLA ROVINA?..e poi se il ciclismo è CAMBIATO IO MI SAREI ASPETTATO UNA BELLA DENUNCIA VERSO DI LUCA X DIFFAMAZIONE SENZA DARGLI DEL CEREBROLESO....
anche Di Luca potrebbe farli nei cofronti di chi l'ha definito tale.


Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
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nino58
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Re: Marco Pantani.

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donchisciotte ha scritto:Mah, a me è piaciuto stare ieri per ore davanti alla televisione per Marco, mi è piaciuto telefonarmi con Tex mentre guardavamo la televisione e commentare le immagini come se stesse correndo adesso.
Mi è piaciuto fare notte per la trasmissione di Italia1 , mi sono incazzata per la pessima qualità di alcuni dibattiti ( Bergonzi non mi è piaciuto per nulla) e mi è proprio piaciuto rivedere le interviste di Marco fino a notte fonda, era tanto che non vedevo così tanto Pantani.
Mi è piaciuta l'imponenza del ricordo.
Mi piace che escano libri ( quello di Pastonesi l'ho quasi finito e non mi piace).
Mi piace che, nonostante gli auspici di alcuni, non cada il silenzio, non cada l'oblio.
Trovo piuttosto incomprensibile da sempre il richiamo " lasciamolo in pace", era quando viveva che si doveva lasciarlo in pace, adesso la pace è l'ambigua ( e , per alcuni, non in questo forum, ovviamente), interessata richiesta di dimenticarlo.
Sull'intervento del medico, c'è anche da dire, ricordando gli accenni che se ne fa negli atti giudiziari del processo di Tione ( quello per Madonna di Campiglio) che ala voce anticoagulante presente nella provetta ci sono molte lacune e incongruenze.
Come sul fatto che a quel controllo non ha assistito nessuno, nemmeno il controllore ufficiale.
Io penso che sia importantissimo quello che è stato detto ieri, certo, da approfondire.
E penso anche che se Marco avesse saputo difendersi, visto che il Prof. Sante Tura, il suo consulente ematologo nei processi, aveva subito rilevato l'assurdità del valore delle piastrine solo in quel controllo, andava lui in televisione con Sante Tura a mostrare il trucchetto.
E gli avrebbero dato la prima serata su Rai uno. Non il silenzio di oggi, perché sono passati 15 anni, perché il ciclsmo è sputtanato.
Poi io la penso come sempre.
Si deve dare una risposta convincente ai dubbi sulla morte e su Madonna di Campiglio, poi si potrà ricordare solo il campione.
Altrimenti la richiesta di pace è solo richiesta di pace per chi, eventualmente, avesse delle colpe.
Adesso c'è un altro avvocato, c'è la consulenza del criminologo che ha risolto il caso Bergamini ( il calciatore). Purtoppo sono passati 15 anni da Campiglio e 10 dalla morte e tutto è più difficlile.
Ma da ieri notte io qualche certezza in più ce l'ho.
Non mi trovo sempre d'accodo con certe scelte ( ricordare con la Gazzetta, scrivere un libro con Ceniti dove si difende Cannavò ecc.) però ieri notte ho visto due genitori anziani, molto provati dal giorno particolare e realmente sconvolti da quello che ha mostrato il medico interpellato da De Zan.
Io credo che gli errori maggiori nella ricerca della verità siano stati fatti quando Pantani era in vita, una difesa che non mi ha mai convinta e che ieri notte ha mostrato i suoi limiti, perché Sante Tura lo aveva detto 15 anni fa: quel valore delle piastrine fa pensare a un trucchetto.
Dopo ieri notte ( certo, da approfondire, da studiare) penso che non si possa più dire: se fosse andato al Tour...
Se fosse andato al Tour lo scherzetto si sarebbe ripetuto.
Perché sacrificare la gallina dalle uova d'oro era, appunto, il modo di fargli fare la gallina dalle uova d'oro.
Per produrre ancora uova d'oro doveva essere sacrificato.
Per salvare la faccia del Coni, del calcio, per far guadagnare le scommesse clandestine ( Vallanzasca è stato di recente riarresto per attività con la camorra), per permettere all'Uci di non avere impicci con la creazione di Robocop che doveva vincere tutti i Tour e non farsi agitare da un cavallo pazzo come Pantani perché fosse giustificato l'investimento di Big Pharma, degli sponsor multinazionali, della US Postal ecc.
Pantani l'ha capito subito che quello era un agguato, un'operazione politica e che se avesse rialzato la testa lo avrebbero rifatto.
E, comunque, non lo invitarono più al Tour e allora il disegno gli fu più chiaro e cominciò ad essere durissimo con Armstrong.
Ma, d'altronde, solo se si ha una grande fantasia ( nel migliore dei casi) si può pensare che uno stia per cinque anni a torturarsi con Madonna di Campiglio se fosse successo solo che un controllo da quindici giorni di sospensione era andato male.
L'ho sempre pensato e continuo a penarlo.
Admin è questo il momento di battere il ferro.
Scusate se vi ho tediato con Pantani.
Come sempre, analisi lucida che porta al nocciolo della questione.
Madonna di Campiglio fu un agguato a Pantani, fu una truffa verso noi tutti.
Al di là dell'utilizzo o meno di epo del singolo o di tutti, nel periodo in questione.
L'alterazione di un esame ematico (di quell'esame ematico) è un crimine, semplicemente un crimine che abbiamo sempre denunciato e che si dovrà pur riuscire a svelare pubblicamente.
Al di là di come la si pensi su Pantani.
Perchè dire che a Madonna di Campiglio non è successo nulla di anomalo solo perchè Pantani sta antipatico è disonestà intellettuale.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
donchisciotte
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Re: Marco Pantani.

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Comunque sui tempi la risposta potrebbe essere questa.
A me sarebbe arrivata lunedì perché ho chiesto a un amico medico e le sue considerazioni corrispondo a quanto copierò sotto ma lui voleva essere certo e chiedere a un medico di laboratorio.
Invece un amico su facebook mi ha linkato alcuni suoi interventi su... l'altro forum ciclopassione e lì ho trovato ( oltre a insulti vari a me e al solito noto, oltre a imprecisioni sul fatto che Pantani non avesse avuto un consulente ematologo e che questi non avesse fatto rilevare la storia delle piastrine)) la risposta che l'amministratore di quel luogo aveva chiesto, a sua volta, a un esperto ( l'EDTA è, appunto, l'anticoagulante di cui si parla nei processi):
- con eparina (EDTA) tra 1,5 e 2 ore
- senza eparina (EDTA) tra 30 e 35 minuti
- con procedimenti elementari di aferesi: 10 minuti.


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donchisciotte
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da donchisciotte »

Non riesco a correggere il post precedente aggiungo che dal 1999 si sapeva, se solo la difesa di Pantani avesse colto l'importanza della cosa e a fare il giochetto della provetta in televisione ci fosse andato Pantani con il suo ematologo. Gli davano la prima serata su Rai uno.


http://archiviostorico.corriere.it/1999 ... 6526.shtml


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quasar
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da quasar »

Admin ha scritto:Sulle responsabilità della famiglia, non so Quasar, non puoi sottovalutare la portata dirompente che una dipendenza da cocaina può portare in una famiglia. Non si sa che pesci pigliare.
cauz. ha scritto:non riesco invece a commentare il discorso di quasar. le forme della dipendenza variano tantissimo da persona a persona, e credo che solo chi l'ha vissuta direttamente possa sapere come sia stata la vita di pantani in quegli anni.
faccio mie entrambe le considerazioni. la critica profonda che mi permetto di fare è una sola, ben precisa, figlia di una situazione simile vissuta in passato. non è mia intenzione trattare nello specifico il rapporto tra pantani e la famiglia nel suo ultimo periodo di vita, ho una mia opinione che proprio in quanto tale sarebbe questo si irrispettoso esternare in toto trattandosi di una vicenda privata. d'accordo con cauz, le forme di dipendenza non sono mai le stesse, ma sovente l'epilogo della vicenda è il medesimo: il rifiuto insistente di chi ti sta attorno e la necessità, quasi ossessiva, di isolarsi, con tutto ciò che ne consegue. e, se lo assecondi, lo perdi per sempre. senza girarci intorno, domanda cruda ma inevitabile: dov'erano i genitori di pantani quel 14 febbraio? nella risposta è racchiuso il senso del mio post precedente e si ricollega all'intrevento di admin. marco, non potrei mai sottovalutare la furia devastante con cui situazioni del genere si abbattono in una famiglia, cosi come però non si possono ignorare le differenti reazioni e atteggiamenti con cui la stessa famiglia affronta il problema. c'è chi si stringe attorno al proprio caro, non assecondandolo e forzando la sua volonta, non abbandonandolo neppure per un solo attimo; c'è chi pur standogli vicino non riesce ad essere materialmente d'aiuto; ma, se vogliamo essere moralmente onesti nell'affrontare il problema, c'è pure chi, per svariati motivi, arriva al punto di non sopportare più la situazione, provando esclusivamente insofferenza ed ostilità per il soggetto, direi pure risentimento, rifiutandolo e lasciandolo al proprio destino.
Non ci possiamo permettere di associare con certezza la vicenda pantani a nessuno di questi casi, non sappiamo esttamente cosa accadde nei suoi ultimi mesi di vita. qualche ombra tuttavia c'è, alcue testimonianze mi pare siano altamente attendibili a riguardo, ed è per tale motivo che non ci sto a leggere e sentire che pantani, nel momento del bisogno, è stato abbandonato da tutti senza mai porsi neppure il dubbio che all'interno della famiglia la situazione potrebbe non essere stata gestita nel modo corretto.
se si parla della vicenda, allora che se ne parli nella sua interezza, senza tralasciare nulla e nessuno. in caso contrario, se l'intento è quello di tacere su alcuni aspetti, è preferibile tacere del tutto.


donchisciotte
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da donchisciotte »

Ah, scusate, non avevo letto Miloty. Qualche volta ritornano.
Sì, penso che Pantani sarebbe contento di quanto ha fatto vedere De Zan.
Sì, penso che a Pantani piacerebbe proprio sapere cosa fosse successo a Madonna di Campiglio.
Sì, penso che Pantani non abbia smesso un minito di pensare a Madonna di Campiglio e penso anche che la sua difesa, in generale, il comportamento di chi doveva chiedere l'annullamento di quel test per manifesta violazione delle regole non sia stato dei migliori, visto che quanto ha fatto vedere De Zan si sapeva dal 1999.
Penso che se la madre di Pantani ha avuto quella reazione nei confronti di Martinelli avrà delle motivazioni che io non conosco e se Pantani non lo ha più voluto avrà avuto le sue.
Comunque quello che conta è che si arrivi ( spero) a capire che è successo a Campiglio, questo voleva Pantani in vita, dopo la vita mi pare un esercizio assurdo pensare di sapere cosa vuole, forse nulla, forse dopo la vita non c'è nulla e lui non c'è più e basta. Non lo so. Conta quello che voleva in vita, l'oltrevita lasciamolo ai teologi.


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Winter
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Re: Marco Pantani.

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bove ha scritto:
Prendendo spunto da questa frase, provate a fare un esercizio di memoria. Quante bici americane c'erano in una gran fondo o gara amatoriale 15 anni fa? Quante ce ne sono oggi? Le case americane nel periodo pre Robocop erano una goccia nel mare, oggi con tre marchi credo, ad occhio e croce, si siano prese il 50% o giù di lì del mercato. Almeno questo è quello che vedo io nelle gare amatoriali dalle mie parti.
No , nessuna delle 3 piu' grosse case ciclistiche al mondo son americane..
1 Giant (taiwan) 2 Merida (taiwan) 3 Dorel (canadese)


Belluschi M.
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da Belluschi M. »

Quello che non mi spiego è questo:
Pantani nel 1999 di soldi ne aveva parecchi immagino. Se l'evidenza dei fatti a suo favore era così netta come sto leggendo/ascoltando in questi giorni, non mi capacito come sia stato possibile non attrezzarsi con un'equipe di difesa composta da eccellenze nei vari campi coinvolti per riabilitare nel più breve tempo possibile la figura di Pantani.


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Re: Marco Pantani.

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Si scatenò un putiferio che lo stroncò, Belluschi. Non hai idea di cosa si scatenò.

E chi gli era vicino (parlo della Ronchi, non della famiglia) non fu in grado (per dolo o colpa, chi lo sa...) di fare quello che dici tu.


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matteo.conz
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da matteo.conz »

La provetta l'hanno modificata ma il mio dubbio resta. Per esami seri, tipo patente, le provette son 2 (ok) e si si applica un sigillo che te firmi. Se la provetta viene riaperta si rompe il sigillo firmato.
Su martinelli, io non gli do colpe. Si è già esposto andando in tv (anche l'anno scorso con Pat ancora presidente) e si è capito come sono andate le cose, per chi voleva capire.
Chi non è stata tirata in ballo è la manager. Per fare un'operazione come è stata fatta (non solo a campiglio) serviva un insider. Lui si fidava di lei, dormiva da lei e lei ha gestito da vicino la situazione degli ultimi anni.


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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da matteo.conz »

Admin ha scritto:Si scatenò un putiferio che lo stroncò, Belluschi. Non hai idea di cosa si scatenò.

E chi gli era vicino (parlo della Ronchi, non della famiglia) non fu in grado (per dolo o colpa, chi lo sa...) di fare quello che dici tu.
Scrivevamo della manager in contemporanea. A me, per quel poco che l'ho sentita intervistata, ha dato una brutta impressione.


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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da Admin »

Principe, se ci tieni tanto a esprimere quel concetto, sei pregato di riformularlo. Ma non farmi perdere la pazienza, ricordati che questo non è un thread sul doping.

Matteo, da' un po' un'occhiata a questa intervista che la Ronchi ci rilasciò nel 2006: http://www.cicloweb.it/articolo/2009/12 ... onchi.html
Non è quasi sorprendente come getti in qualche modo (in maniera sottile) acqua sul fuoco su Madonna di Campiglio e complotto?


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matteo.conz
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Re: Marco Pantani.

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Non è sorprendente perchè il suo interesse non era l'interesse di pantani, martinelli,ecc. Chi sono i manager? cosa fanno? guadagnano sulle trattative contrattuali. E' stata fatta una manovra, per farla serviva corrompere qualcuno in posti chiave, solita storia. Riuscevi a corrompere martinelli o altri? probabilmente no perchè per loro non era solo una questione di soldi. La manager invece copriva gli occhi colpevoli dietro gli occhiali. La sua famiglia lo sa e tonina poteva fare l'ultimo passo l'altra sera, non accusare martinelli che si è esposto essendo in ballo con nibali ed il tour. Ora lei cosa fa? non lo so ma qualcosa mi dice che probabilmente non è piu nell'ambiente ma mi è sistemata con qualche rendita...dai è tutto così chiaro e semplice. Anche il discorso scommesse. Qualcuno sapeva della manovra che si preparava e ha detto: se c'è la combine perchè non scommetterci e farci qualche soldo sopra? ormai lo dico anche un amico che ci mette qualche soldo e mi paga l'info...da amico ad amico è arrivata anche al napoletano in carcere a milano l'info...belluschi, senza polemica, io ho 28anni e non so niente...come fai ad avere tutte queste certezze sui massimi sistemi? piu imparo e piu dubbi mi vengono...occhio che la vita può ribaltare in un secondo le tue convinzioni così inscalfibili: basta un colpo di vento, parte un ventaglio e tu in maglia gialla non ci sei dentro...


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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da matteo.conz »

Le 4 ore di diretta di quel giorno, cannavò compreso:
(come mi immaginavo la manager ha svoltato nel frattempo...meno male che non cita pantani come case history di successo: http://goo.gl/PAQyrb)


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Emit Flesti
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da Emit Flesti »

quasar ha scritto:
Admin ha scritto:Sulle responsabilità della famiglia, non so Quasar, non puoi sottovalutare la portata dirompente che una dipendenza da cocaina può portare in una famiglia. Non si sa che pesci pigliare.
cauz. ha scritto:non riesco invece a commentare il discorso di quasar. le forme della dipendenza variano tantissimo da persona a persona, e credo che solo chi l'ha vissuta direttamente possa sapere come sia stata la vita di pantani in quegli anni.
faccio mie entrambe le considerazioni. la critica profonda che mi permetto di fare è una sola, ben precisa, figlia di una situazione simile vissuta in passato. non è mia intenzione trattare nello specifico il rapporto tra pantani e la famiglia nel suo ultimo periodo di vita, ho una mia opinione che proprio in quanto tale sarebbe questo si irrispettoso esternare in toto trattandosi di una vicenda privata. d'accordo con cauz, le forme di dipendenza non sono mai le stesse, ma sovente l'epilogo della vicenda è il medesimo: il rifiuto insistente di chi ti sta attorno e la necessità, quasi ossessiva, di isolarsi, con tutto ciò che ne consegue. e, se lo assecondi, lo perdi per sempre. senza girarci intorno, domanda cruda ma inevitabile: dov'erano i genitori di pantani quel 14 febbraio? nella risposta è racchiuso il senso del mio post precedente e si ricollega all'intrevento di admin. marco, non potrei mai sottovalutare la furia devastante con cui situazioni del genere si abbattono in una famiglia, cosi come però non si possono ignorare le differenti reazioni e atteggiamenti con cui la stessa famiglia affronta il problema. c'è chi si stringe attorno al proprio caro, non assecondandolo e forzando la sua volonta, non abbandonandolo neppure per un solo attimo; c'è chi pur standogli vicino non riesce ad essere materialmente d'aiuto; ma, se vogliamo essere moralmente onesti nell'affrontare il problema, c'è pure chi, per svariati motivi, arriva al punto di non sopportare più la situazione, provando esclusivamente insofferenza ed ostilità per il soggetto, direi pure risentimento, rifiutandolo e lasciandolo al proprio destino.
Non ci possiamo permettere di associare con certezza la vicenda pantani a nessuno di questi casi, non sappiamo esttamente cosa accadde nei suoi ultimi mesi di vita. qualche ombra tuttavia c'è, alcue testimonianze mi pare siano altamente attendibili a riguardo, ed è per tale motivo che non ci sto a leggere e sentire che pantani, nel momento del bisogno, è stato abbandonato da tutti senza mai porsi neppure il dubbio che all'interno della famiglia la situazione potrebbe non essere stata gestita nel modo corretto.
se si parla della vicenda, allora che se ne parli nella sua interezza, senza tralasciare nulla e nessuno. in caso contrario, se l'intento è quello di tacere su alcuni aspetti, è preferibile tacere del tutto.

Ciao a tutti, rientro anche qui dopo lunga assenza: un saluto sincero.
Replico a Quasar, in amicizia.
La premessa è la solita: sulla vicenda di Marco Pantani sono probabilmente il più ignorante qui dentro e ancor meno conosco nel dettaglio ciò che la sua famiglia, e in particolare la madre, ha fatto o non fatto allora.
Quello che posso dire è che nelle trasmissioni andate in onda negli ultimi giorni, la signora Pantani è apparsa come una persona di grande dignità e buon senso...in una contesto culturale/televisivo solitamente dominato da urla e sceneggiate, ha mantenuto un contegno mirabile (con un paio di momenti di "rabbia", brevi, che possiamo e forse dobbiamo concederle), rispondendo in modo semplice, ma chiaro e diretto, anche all'ultima terrificante e tristemente "tipica" domanda che il conduttore di Italia 1 le ha posto in chiusura.
QUASAR...io per fortuna, nella vita, non ho mai vissuto direttamente o di riflesso storie terribili legate a forme di dipendenza, ma ho vissuto come testimone storie altrettanto terribili legate a malattie gravi o forme di disabilità...in queste storie mi è capitato di vedere persone meravigliose (che stimavo e ancora oggi stimo), che avevano dedicato se stesse alla cura del soggetto in difficoltà, fuggire di colpo: a un certo punto, improvvisamente, si era creato un cortocircuito totale tra la loro volontà (assistere) e l'esaurimento di ogni risorsa psico-fisica. Le ho viste fuggire per qualche giorno, perchè quei giorni erano indispensabili a ricaricarsi, e le ho viste tornare e riprendere la loro usuale attività di cura e assistenza con rinnovata energia e voglia. A volte mi chiedo quale dramma terribile e ulteriore avrebbero vissuto se la persona assistita fosse mancata proprio nei giorni della loro assenza. Si sarebbero sentite in colpa è per tutta la vita. Si sarebbero auto-dilaniate negli anni a venire.
Non ho idea se la signora Pantani si sia trovata esattamente nella condizione che ho descritto, oppure no. Però so che ci vuole grande delicatezza e comprensione nel trattare le tragedie umane altrui.
QUASAR, ribadisco: ho scritto queste righe in totale amicizia e senza intenti polemici...ti auguro una buona serata.


"Il tempo è un servo, se tu sei il suo padrone. Il tempo è il tuo dio, se tu sei il suo cane. Noi siamo i creatori del tempo, le vittime del tempo e gli assassini del tempo [...] Il tempo è senza tempo..."
(Willem Dafoe/Wim Wenders, 1993)
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Bitossi
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Re: Marco Pantani.

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Scusate, ma a me 'sta cosa del tirare in ballo la famiglia pare del tutto distonica rispetto alla comprensione di quanto successo all'uomo Pantani, soprattutto nell'ultimo periodo. E' poi un ragionamento incongruo anche perché frutto di un'inversione logica: si coinvolge la famiglia perché c'è stato un dramma (la morte) in loro assenza. Non ci fosse stato questo episodio, alla famiglia non avrebbe pensato nessuno. Sembra quasi manifesto e noto a tutti che l'uomo Pantani stesse cercando la morte, cosa di cui personalmente non sono per niente convinto.
La prima cosa che mi viene in mente è che forse la famiglia fosse lontana dietro suggerimento di qualcuno, come capita a volte in questo casi, a livello di estrema ratio... anzi, ripensandoci, non andò proprio così?
Ho lavorato a lungo nel campo educativo, anche in quello relativo alle dipendenze. Sono passati diversi anni, e quindi posso fornire un aneddoto: scusate se introduco un elemento di ironia, ma mi viene in mente un nostro consulente che, quando su un caso non si sapeva che pesci pigliare, se ne usciva puntualmente con la frase "Eh, lì è la mamma, eh...". Non sto a sottolineare le ironiche occhiate di intesa tra gli operatori.
Col tempo ne ho tratto un insegnamento, mettendolo nel bagaglio professionale: il più delle volte tirare in ballo la famiglia, i suoi intrinseci "doveri", i suoi errori veri o presunti (chi non ne fa, in ogni campo?), è un altrettanto comodo alibi per scaricare su altri l'incapacità/impossibilità di analizzare un fenomeno. Semplificando, è colpire l'anello debole della catena sociale. E' aggiungere colpa alla sofferenza, rispetto ad un tema in cui nessuno può ergersi a maestro.
In ultima analisi, è svalutare ancor di più l'uomo adulto, con le sue risorse e debolezze. Un uomo che può trovarsi ad affrontare drammi risolvibili con o senza aiuto della famiglia e degli affetti, e a volte invece semplicemente irrisolvibili.
Questo, aldilà di quanto possa essere effettivamente successo a Madonna di Campiglio e a Rimini, fatti sui quali ho le mie idee, che tengo per me.


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nino58
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Re: Marco Pantani.

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Bitossi ha scritto: Questo, aldilà di quanto possa essere effettivamente successo a Madonna di Campiglio e a Rimini, fatti sui quali ho le mie idee, che tengo per me.
Lorenzo, non tenerle per te.


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furslide
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Re: Marco Pantani.

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La famiglia non poteva aiutare Marco.
Il dolore era suo. Era la sua dignitá che é stata calpestata.
In certe situazioni, i genitori non possono aiutare.
Quando uno si ammala come Marco, solo lui stesso puó salvarsi. Le malattie dell'anima son fatte cosí. Sei te stesso a dover guarire.
E Marco é diventato unaltro non perché lui lo voleva, ma perché il suo passato l'ha reso tale.
Si doveva restituire la dignitá all'uomo risolvendo l'ingiustizia di cui é stato vittima, era l'unico modo per uscirne da quell'incubo.

Marco con gli anni si é reso conto di essere sempre piú solo con i suoi problemi, mancavano le persone forti, competenti attorno a lui per affrontare il mistero Campiglio.
Questo era il punto.


Norman7
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Re: Marco Pantani.

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Belluschi M. ha scritto:Quello che non mi spiego è questo:
Pantani nel 1999 di soldi ne aveva parecchi immagino. Se l'evidenza dei fatti a suo favore era così netta come sto leggendo/ascoltando in questi giorni, non mi capacito come sia stato possibile non attrezzarsi con un'equipe di difesa composta da eccellenze nei vari campi coinvolti per riabilitare nel più breve tempo possibile la figura di Pantani.
Admin ha ragione. Si mise in moto un putiferio totalmente inarrestabile, e fu una "prima volta" perchè una macchina del fango come quella non era mai stata aizzata contro nessuno sportivo, soprattutto per una misera questione di presunto doping.
E comunque Campiglio fu solo l'inizio, ma la persecuzione durò fino alla morte.
Per un ematocrito alto, questione per cui erano già stati fermati decine e decine di atleti senza nessuna conseguenza, per un ematocrito alto Pantani è stato inquisito da 7 (sette) procure, e condannato in base ad una legge che NON ESISTEVA, quando perfino la pubblica accusa ne chiedeva l'assoluzione. Tutti gli anni, a ridosso del Giro, gli veniva recapitato un nuovo avviso di garanzia ad orologeria, per farlo deragliare mentalmente.
L'opinione pubblica era cavalcata da Cannavò e i suoi colleghi ipocriti, quindi anche se Pantani e Tura fossero andati in TV a fare il giochetto della provetta, li avrebbero relegati in differita, tagliuzzati a piacimento, con chiosa finale del fariseo Cannavò e il suo ritornello Pantani pentiti!
Io ho un'idea di quello che si sarebbe dovuto fare all'ora per scoprire la verità, ma è un'idea che mi sono fatto a posteriori, con la vicenda già tutta svolta, invece all'epoca non potevo neanche lontanamente immaginare il putiferio che si sarebbe sviluppato.


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Re: Marco Pantani.

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furslide ha scritto: Quando uno si ammala come Marco, solo lui stesso puó salvarsi. Le malattie dell'anima son fatte cosí. Sei te stesso a dover guarire.
furslide ha scritto: Marco con gli anni si é reso conto di essere sempre piú solo con i suoi problemi, mancavano le persone forti, competenti attorno a lui per affrontare il mistero Campiglio.

be', o è l'una o l'altra.
(anche se faccio molta fatica a parlare di "ammalarsi" e "malattia" nel caso di pantani. ma qui si andrebbe davvero troppo OT.


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Re: Marco Pantani.

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Emit Flesti ha scritto: ...
Replico a Quasar, in amicizia.
...
Ciao Emit, diciamo che hai smussato e reso meno aspro l'aspetto che ho provato a far emergere. pertanto mi sento di condividere quanto scrivi, trattandosi di uno scenario (ulteriore) indubbiamente verosimile. Ripeto, trattandosi di un aspetto particolare della vicenda pantani, mi son sentito di sfiorarlo per il motivo che ho ampiamente spiegato, ma non penso sia possibile approfondirlo ulteriormente, come dimostrano alucni interventi in questa discussione. ma forse è meglio cosi.
Bitossi ha scritto:Scusate, ma a me 'sta cosa del tirare in ballo la famiglia pare del tutto distonica rispetto alla comprensione di quanto successo all'uomo Pantani, soprattutto nell'ultimo periodo. E' poi un ragionamento incongruo anche perché frutto di un'inversione logica: si coinvolge la famiglia perché c'è stato un dramma (la morte) in loro assenza. Non ci fosse stato questo episodio, alla famiglia non avrebbe pensato nessuno. Sembra quasi manifesto e noto a tutti che l'uomo Pantani stesse cercando la morte, cosa di cui personalmente non sono per niente convinto. Col tempo ne ho tratto un insegnamento, mettendolo nel bagaglio professionale: il più delle volte tirare in ballo la famiglia, i suoi intrinseci "doveri", i suoi errori veri o presunti (chi non ne fa, in ogni campo?), è un altrettanto comodo alibi per scaricare su altri l'incapacità/impossibilità di analizzare un fenomeno. Semplificando, è colpire l'anello debole della catena sociale. E' aggiungere colpa alla sofferenza, rispetto ad un tema in cui nessuno può ergersi a maestro.
nel caso specifico è accaduto l'esatto opposto: tutti a scaricare le responsabilità all'esterno senza mai, e ribadisco mai, interrogarsi su eventuali responsabilità interne. perdonami bitossi, hai decontestualizzato completamente il tema "pantani-famiglia", inevitabile in tal modo scivolare nella demagogia più spinta, contro la quale, in queste vicende, si può solo soccombere. mi pare di aver chiarito il motivo per cui ho sfiorato questo aspetto della vicenda pantani, nessuno qua si erge a maestro. ribadisco con convinzione che, nel momento in cui la famiglia accusa in continuazione il mondo intero di aver voltato le spalle al pantani ormai sottomesso alla dipendenza, è lecito porsi quantomeno il dubbio se la famiglia non abbia essa stessa commesso lo stesso errore. Come ho premesso, l'argomento è spinoso, il confine tra il consentito e l'irrispettoso è alquanto sfumato e indeterminato. basta poco, come il tuo interevento dimostra, per agevolare lo sconfinamento. Penso sia proprio per questo motivo che in 10 anni quasi nessuno ha provato a trattare l'argomento.

Belluschi M. ha scritto:Quello che non mi spiego è questo:
Pantani nel 1999 di soldi ne aveva parecchi immagino. Se l'evidenza dei fatti a suo favore era così netta come sto leggendo/ascoltando in questi giorni, non mi capacito come sia stato possibile non attrezzarsi con un'equipe di difesa composta da eccellenze nei vari campi coinvolti per riabilitare nel più breve tempo possibile la figura di Pantani.
Belluschi, non c'era e non c'è affatto alcuna evidenza dei fatti così netta.
fanno più rumore 100 persone che manifestano, rispetto a 100 che restano in silenzio. e, in questa vicenda, è chi vuole dimostrare qualcosa che alza la voce e cerca di farsi sentire quintuplicando l'effettiva portata delle protesta, costruendo teoremi, tesi e teorie dal loro punto di vsta evidenti ed incofutabili. allo stesso tempo, chi resta in silenzio non lo fa per mancanza di argomenti validi, bensì perchè non crede a complotti e cospirazioni, e perchè non deve dimostrare nulla, essendoci già una verità, chiamiamola ufficiosa. entrambe le parti sono in grado di far valere le proprie ragioni, appellandosi all'evidenza dei fatti.
100 da una parte, 100 dall'altra.

nino58 ha scritto: Perchè dire che a Madonna di Campiglio non è successo nulla di anomalo solo perchè Pantani sta antipatico è disonestà intellettuale.
penso invece sia intellettualmente disonesto (termine che non amo particolarmente, che utilizzo solo per riprendere il tuo intervento) considerare unici e veri tifosi di pantani solo coloro che cavalcano l'onda complottistica. tra coloro che ritengono che la responsabilità maggiore sia dell'atleta, ci saranno indubbiamente tanti che hanno colto la palla al balzo per esasperare la propria avversione a pantani, ma ti assicuro (ma so per certo che ne sei consapevole) che ce ne sono tanti altri che lo hanno amato e lo amano tuttora.


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Re: Marco Pantani.

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quasar ha scritto:
nino58 ha scritto: Perchè dire che a Madonna di Campiglio non è successo nulla di anomalo solo perchè Pantani sta antipatico è disonestà intellettuale.
penso invece sia intellettualmente disonesto (termine che non amo particolarmente, che utilizzo solo per riprendere il tuo intervento) considerare unici e veri tifosi di pantani solo coloro che cavalcano l'onda complottistica. tra coloro che ritengono che la responsabilità maggiore sia dell'atleta, ci saranno indubbiamente tanti che hanno colto la palla al balzo per esasperare la propria avversione a pantani, ma ti assicuro (ma so per certo che ne sei consapevole) che ce ne sono tanti altri che lo hanno amato e lo amano tuttora.
E' evidente che se parlo di coloro che, in base al fatto che Pantani risultava loro antipatico, si bevono il "a Campiglio non è successo nulla di anomalo"non sto parlando di coloro che lo pensano senza pregiudizio.
Questi ultimi ritengo siano in errore, ma ogni parere è legittimo.
Poi, sai, il problema è accertare i fatti, non pensarla così o cosà.


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Re: Marco Pantani.

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cauz. ha scritto:
furslide ha scritto: Quando uno si ammala come Marco, solo lui stesso puó salvarsi. Le malattie dell'anima son fatte cosí. Sei te stesso a dover guarire.
furslide ha scritto: Marco con gli anni si é reso conto di essere sempre piú solo con i suoi problemi, mancavano le persone forti, competenti attorno a lui per affrontare il mistero Campiglio.

be', o è l'una o l'altra.
(anche se faccio molta fatica a parlare di "ammalarsi" e "malattia" nel caso di pantani. ma qui si andrebbe davvero troppo OT.
Beh, la depressione è una malattia, e Marco Pantani era depresso abbastanza da aver interrotto la sua carriera agonistica, forse abbastanza per morirne (lo sapremo se e quando i fatti del 14/02/2004 verranno chiariti). Su questo avrei voluto scrivere qualcosa, visto che mi è capitato da vicino di seguire una vicenda di depressione, in queste ultime settimane. Una vicenda non ancora conclusa, e molto simile, visto che al centro ci sono un'ingiustizia subita (in questo caso senza malafede delle autorità competenti, anche se il soggetto in questione ha avuto fasi complottiste dettate più dalla sua frustrazione), e anche una donna, una relazione malata che sta finendo male.
Nel rispetto della privacy di Pantani si è parlato sempre meno di Christine, eclissatasi dopo la sua morte, ma mi viene da pensare a quanto gli avrebbe fatto bene, a Marco, avere una donna che lenisse le sue pene piuttosto che aumentarle. Qualcuno tempo fa scrisse sul vecchio forum che un figlio forse avrebbe salvato Pantani dall'autodistruzione (che ripeto, indipendentemente dai fatti del 14/02/2004, stava avvenendo), e non mi sento di dargli torto.
Lungi da me distrarre l'attenzione da Campiglio, chi mi conosce sa che a riguardo ho idee nette, ma credo che Pantani avrebbe potuto reagire, ed essere ancora qui tra noi, se avesse avuto quella motivazione in più data da un amore ricambiato e disinteressato.

Amen. Magari è solo una suggestione data da San Valentino.


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Re: Marco Pantani.

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credo sia corretto partire dalle cose semplici cercando di vedere anche quello che era accaduto negli anni precedenti.

Bugno positivo ad un controllo antidoping nel 1994, sospeso per 3 mesi.
Rientra vincendo ancora tappe al giro ed alla vuelta più un campionato italiano ma non riesce più a fare classifica

Chiappucci trovato con l'ematocrito quasi a 52 viene sospeso come pantani
Rientra vincendo ancora tappe ma non riesce più a fare classifica

Praticamente i due corridori più importanti in italia prima di lui hanno avuto lo stesso trattamento e dal punto di vista sportivo
il post sospensione, ha avuto gli stessi sviluppi sportivi.
Non potendo più far uso di pratiche dopanti non sono più riusciti a fare classifica nei grandi giri.
La differenza è che Pantani è caduto da altezze che gli altri due non hanno mai raggiunto.

Che Pantani faccesse uso massiccio di doping come la maggior parte dei suo colleghi non credo sia neppure da mettere in discussione.
Pantani non sapeva e non voleva perdere e sapeva benissimo che senza doping non sarebbe più stato al livello dei sui avversari per cui non sopportava l'idea
di non poter più fare quello che facevano la maggior parte dei suoi colleghi.

Per Pantani correre in bici senza essere il migliore non aveva senso. L'aveva detto a più riprese al suo ds Martinelli ed hai compagni (Cassani) :"se quest'anno non vinco, smetto e vado a fare piadine con mamma e papà" (ed era il 1994)
Queste sono frasi "malate" di un "male" che colpisce tutti i grandi campioni dello sport professionistico, se non le hai dentro non diventi il migliore ma se non sei in grado di gestire il tuo essere migliore i rischi sono tanti e la depressione anche nelle sue forme più pericolose è il rischio più diffuso tra gli atleti di altissimo livello.

Anche vedere complotti ovunque è una malattia


i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Re: Marco Pantani.

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Strong ha scritto: Anche vedere complotti ovunque è una malattia
... mentre vederli dove esistono è saggezza.
E negarli (sempre dove esistano) è disonestà.


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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da Strong »

nino58 ha scritto:
Strong ha scritto: Anche vedere complotti ovunque è una malattia
... mentre vederli dove esistono è saggezza.
E negarli (sempre dove esistano) è disonestà.
è vero, ma casi come quello di pantani ci sono sempre stati nel ciclismo e nel mondo professionistico in generale
per me è ed è stato sbagliato credere di essere (stato) al centro del mondo anche quando si crede di essere vittime di ingiustizie

prima di lui è toccato a Merckx
poi in forme diverse anche a bugno e chiappucci (e non a indurain)
poi a pantani (e non ad armstrong o Ullrich)
poi a contador (e non a menchov o schleck o nibali)
e vedremo chi sarà il prossimo

tutte situazioni complottistiche? può essere, ma a me vien più da pensare che il professionismo sia semplicemente un mondo di merda


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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da dietzen »

Strong ha scritto:credo sia corretto partire dalle cose semplici cercando di vedere anche quello che era accaduto negli anni precedenti.

Bugno positivo ad un controllo antidoping nel 1994, sospeso per 3 mesi.
Rientra vincendo ancora tappe al giro ed alla vuelta più un campionato italiano ma non riesce più a fare classifica

Chiappucci trovato con l'ematocrito quasi a 52 viene sospeso come pantani
Rientra vincendo ancora tappe ma non riesce più a fare classifica

Praticamente i due corridori più importanti in italia prima di lui hanno avuto lo stesso trattamento e dal punto di vista sportivo
il post sospensione, ha avuto gli stessi sviluppi sportivi.
Non potendo più far uso di pratiche dopanti non sono più riusciti a fare classifica nei grandi giri.
la base di partenza del tuo discorso non regge, ad agosto 94 e maggio 97 (mi pare le date delle situazioni da te citate), bugno e chiappucci non erano già più in grado di lottare per la classifica nei grandi giri.


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Re: Marco Pantani.

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Però, anche mettendomi duecento chili di fette di salame sugli occhi non posso pensare che a Madonna di Campiglio sia stato effettuato un controllo regolare.
Poi, togliendomele/cele, posso/iamo comprendere tutti, senza grande fatica, l'evidenza dei fatti.


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Re: Marco Pantani.

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nino58 ha scritto:Però, anche mettendomi duecento chili di fette di salame sugli occhi non posso pensare che a Madonna di Campiglio sia stato effettuato un controllo regolare.
Poi, togliendomele/cele, posso/iamo comprendere tutti, senza grande fatica, l'evidenza dei fatti.
e chi esclude che il controllo possa essere stato irregolare
partendo dal presupposto che il mondo sportivo professionistico è sempre stato un mondo di merda, non escludo che ci possano essere state situazioni poco chiare ed illecite. (ma non solo con Pantani)
è però allora poco chiaro ed illecito anche che al cospetto di una maggioranza di atleti che si affidano costantemente al doping ce ne sia una minoranza che non può (vuole) farlo e che è quindi perdente in partenza.


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dietzen ha scritto:
Strong ha scritto:credo sia corretto partire dalle cose semplici cercando di vedere anche quello che era accaduto negli anni precedenti.

Bugno positivo ad un controllo antidoping nel 1994, sospeso per 3 mesi.
Rientra vincendo ancora tappe al giro ed alla vuelta più un campionato italiano ma non riesce più a fare classifica

Chiappucci trovato con l'ematocrito quasi a 52 viene sospeso come pantani
Rientra vincendo ancora tappe ma non riesce più a fare classifica

Praticamente i due corridori più importanti in italia prima di lui hanno avuto lo stesso trattamento e dal punto di vista sportivo
il post sospensione, ha avuto gli stessi sviluppi sportivi.
Non potendo più far uso di pratiche dopanti non sono più riusciti a fare classifica nei grandi giri.
la base di partenza del tuo discorso non regge, ad agosto 94 e maggio 97 (mi pare le date delle situazioni da te citate), bugno e chiappucci non erano già più in grado di lottare per la classifica nei grandi giri.
bugno e chiappucci non sono mai stati al livello di pantani ma passare dalla top 10 alla 50ma 60ma posizione è un bel salto


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Re: Marco Pantani.

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nino58 ha scritto:Però, anche mettendomi duecento chili di fette di salame sugli occhi non posso pensare che a Madonna di Campiglio sia stato effettuato un controllo regolare.
Poi, togliendomele/cele, posso/iamo comprendere tutti, senza grande fatica, l'evidenza dei fatti.
leggendo le varie tesi sembra che sia tutto chiaro e semplice " pantani è stato fregato in questo modo:....."
e tra l'altr sembra anche che gli errori siano grossolani

per cui faccio ancora più fatica a spiegarmi come mai con tutte queste evidence nessuno sia mai riuscito a trovare la quadratura del cercio.


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barrylyndon
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Re: Marco Pantani.

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come ti ho gia' detto,Strong, si vociefera che Bugno sia stato vittima del periodo.sono voci..ma se per te 4 pastiglie di caffeina non prese piu' cambiano il rendimento del campione..tutto puo' essere ma permettimi di ritenere forzata questa tua considerazione..


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dietzen
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Re: Marco Pantani.

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Strong ha scritto: bugno e chiappucci non sono mai stati al livello di pantani ma passare dalla top 10 alla 50ma 60ma posizione è un bel salto
penso che tu capisca abbastanza di ciclismo per capire che fra arrivare decimo e arrivare cinquantesimo non c'è molta differenza fra chi in passato ha lottato per la vittoria...
bugno già dopo il giro del 93 si capiva che come corridore da grandi giri era finito... chiappucci nel 97 era ormai al crepuscolo della carriera, e infatti già nel 96 vedi un po' che risultati ha fatto a giro e tour...


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Emit Flesti
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Re: Marco Pantani.

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dietzen ha scritto:
Strong ha scritto:credo sia corretto partire dalle cose semplici cercando di vedere anche quello che era accaduto negli anni precedenti.

Bugno positivo ad un controllo antidoping nel 1994, sospeso per 3 mesi.
Rientra vincendo ancora tappe al giro ed alla vuelta più un campionato italiano ma non riesce più a fare classifica

Chiappucci trovato con l'ematocrito quasi a 52 viene sospeso come pantani
Rientra vincendo ancora tappe ma non riesce più a fare classifica

Praticamente i due corridori più importanti in italia prima di lui hanno avuto lo stesso trattamento e dal punto di vista sportivo
il post sospensione, ha avuto gli stessi sviluppi sportivi.
Non potendo più far uso di pratiche dopanti non sono più riusciti a fare classifica nei grandi giri.
la base di partenza del tuo discorso non regge, ad agosto 94 e maggio 97 (mi pare le date delle situazioni da te citate), bugno e chiappucci non erano già più in grado di lottare per la classifica nei grandi giri.
Credo anch'io che il naturale "invecchiamento" dei due li mise progressivamente fuori dalla lotta per le posizioni di vertice e che, a quel punto, poteva sembrare loro irrilevante la posizione in classifica generale. Però, se presa per buona, se accettata così come formulata, la riflessione di STRONG è micidiale e rende inevitabile porgli una domanda: quale logica/strategia/vantaggio sarebbe potuto derivare, e per chi, da questa ipotetica "serie infernale" di sospensioni di atleti di vertice?


"Il tempo è un servo, se tu sei il suo padrone. Il tempo è il tuo dio, se tu sei il suo cane. Noi siamo i creatori del tempo, le vittime del tempo e gli assassini del tempo [...] Il tempo è senza tempo..."
(Willem Dafoe/Wim Wenders, 1993)
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nino58
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da nino58 »

Strong ha scritto:
nino58 ha scritto:Però, anche mettendomi duecento chili di fette di salame sugli occhi non posso pensare che a Madonna di Campiglio sia stato effettuato un controllo regolare.
Poi, togliendomele/cele, posso/iamo comprendere tutti, senza grande fatica, l'evidenza dei fatti.
leggendo le varie tesi sembra che sia tutto chiaro e semplice " pantani è stato fregato in questo modo:....."
e tra l'altr sembra anche che gli errori siano grossolani

per cui faccio ancora più fatica a spiegarmi come mai con tutte queste evidence nessuno sia mai riuscito a trovare la quadratura del cercio.
Sulla dinamica dell'irregolarità direi che ci siamo.
Su movente e mandanti ci stiamo ragionando.
Penso che la questione scommesse abbia un peso notevolissimo.
Ai P.M. l'onere di dare volti e nomi.


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matteo.conz
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Re: Marco Pantani.

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Nino secondo me le scommesse sono solo derivate dal fatto che c'era chi sapeva della manovra che era in cantiere. Mentre spianare la strada ad investimenti di multinazionali che aggrediscono un nuovo mercato è la regola. In parte si è visto anche con l'inghilterra perchè non c'è da dimenticare che dietro i prof ci sono i produttori di bici, uno dei pochi settori in crescita in questi anni. Le marche americane quanto sn cresciute negli anni armstrong. E le vendite nel commonwelt con i prof odierni? sono piani che hanno molti livelli, dalle infrastrutture al marketing (corse comprese) fino al far fuori possibili problemi alla vittoria delle corse come era pantani. Non succede solo nel ciclismo o nello sport.


Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53 :champion:
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
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Re: Marco Pantani.

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Emit Flesti ha scritto:
dietzen ha scritto:
Strong ha scritto:credo sia corretto partire dalle cose semplici cercando di vedere anche quello che era accaduto negli anni precedenti.

Bugno positivo ad un controllo antidoping nel 1994, sospeso per 3 mesi.
Rientra vincendo ancora tappe al giro ed alla vuelta più un campionato italiano ma non riesce più a fare classifica

Chiappucci trovato con l'ematocrito quasi a 52 viene sospeso come pantani
Rientra vincendo ancora tappe ma non riesce più a fare classifica

Praticamente i due corridori più importanti in italia prima di lui hanno avuto lo stesso trattamento e dal punto di vista sportivo
il post sospensione, ha avuto gli stessi sviluppi sportivi.
Non potendo più far uso di pratiche dopanti non sono più riusciti a fare classifica nei grandi giri.
la base di partenza del tuo discorso non regge, ad agosto 94 e maggio 97 (mi pare le date delle situazioni da te citate), bugno e chiappucci non erano già più in grado di lottare per la classifica nei grandi giri.
Credo anch'io che il naturale "invecchiamento" dei due li mise progressivamente fuori dalla lotta per le posizioni di vertice e che, a quel punto, poteva sembrare loro irrilevante la posizione in classifica generale. Però, se presa per buona, se accettata così come formulata, la riflessione di STRONG è micidiale e rende inevitabile porgli una domanda: quale logica/strategia/vantaggio sarebbe potuto derivare, e per chi, da questa ipotetica "serie infernale" di sospensioni di atleti di vertice?

gli interessi negli sport professionistici sono, da sempre, enormi e molteplici
è bene ricordare che il ciclimo è fatto di accordi tra avversari e team avversari è fatto di corse comprate (vedi vinokourov) è fatto di "lasciami vincere questo che io ti aiuto (o non ti ostacolo) per vincere quello" ed è bene ricordare che pantani è entrato nel mondo del ciclismo professionistico a bomba senza guardare in faccia a nessuno. Pantani, da subito, non piacque ad indurain che non lo accolse molto bene sul podio del Tour.

Fa strano sentire Martinelli, che probabilmente sapeva di dover gestire una "bomba a mano" dire una cosa del tipo: a marco ad inizo anno ho detto di stare tranquillo, di fare esperienza, ma lui voleva essere protagonista da subito altrimenti sarebbe andato a fare piadine a cesenatico.
Ma come? hai in mano un crack come pantani e lo tieni frenato ? per quale motivo?
per me i motivi sono evidenti, c'erano degli equilibri da rispettare e Pantani non l'ha fatto agendo di testa sua.
Ultima modifica di Strong il lunedì 17 febbraio 2014, 15:23, modificato 1 volta in totale.


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Re: Marco Pantani.

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dietzen ha scritto:
Strong ha scritto: bugno e chiappucci non sono mai stati al livello di pantani ma passare dalla top 10 alla 50ma 60ma posizione è un bel salto
penso che tu capisca abbastanza di ciclismo per capire che fra arrivare decimo e arrivare cinquantesimo non c'è molta differenza fra chi in passato ha lottato per la vittoria...
bugno già dopo il giro del 93 si capiva che come corridore da grandi giri era finito... chiappucci nel 97 era ormai al crepuscolo della carriera, e infatti già nel 96 vedi un po' che risultati ha fatto a giro e tour...
arrivae decimo significa che parti per giocartela perchè sai che ti sei "preparato" per giocartela
arrivare 50mo significa che non ti sei "preparto" per giocartela

bugno: positivo nell'agosto del '94
giro d'italia 94: 8° nella generale
tour 95: 53°
giro 96: 29°
tour 97: 75°


chiappucci fermato nel maggio del '96
giro '94: 5°
giro '95: 4°
tour '95: 11°
giro '98: 60°


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barrylyndon
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Re: Marco Pantani.

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strong,quindi per te l'assunzione di caffeina e' stata determinante per la carriera di Bugno?
sembri surreale alle volte..te lo dico in amicizia forumistica.. ;)


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barrylyndon ha scritto:come ti ho gia' detto,Strong, si vociefera che Bugno sia stato vittima del periodo.sono voci..ma se per te 4 pastiglie di caffeina non prese piu' cambiano il rendimento del campione..tutto puo' essere ma permettimi di ritenere forzata questa tua considerazione..
sul si vocifera non ha senso ragionare
ancora oggi c'è chi ha il coraggio di vociferare che alcuni non si sono mai dopati quando tutti sappiamo come stanno le cose.

con tutto quello che "si facevano" in quegli anni non ti pare strano che Bugno sia stato squalificato per 4 pastiglie?
e come mai allora è stato fermato proprio lui che tu ritieni essere un "penalizzato" per via di ematocrito "naturalmente alto" mentre indurai è stato lasciato libero di dominare ?
allora è stato vittima come pantani?


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barrylyndon ha scritto:strong,quindi per te l'assunzione di caffeina e' stata determinante per la carriera di Bugno?
sembri surreale alle volte..te lo dico in amicizia forumistica.. ;)
no, dico che è stato squalificato per la caffeina per non tirare in ballo cose più pesanti
secondo te contador si dopa con il clembuterolo?
sono avvertimenti per non condizionare troppo l'altleta dal punto di vista mediatico
ma dopo l'avvertimento non può più gigioneggiare come prima ed i risultati sono evidenti


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