Marco Pantani.

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nino58
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Re: Marco Pantani.

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matteo.conz ha scritto:Nino secondo me le scommesse sono solo derivate dal fatto che c'era chi sapeva della manovra che era in cantiere. Mentre spianare la strada ad investimenti di multinazionali che aggrediscono un nuovo mercato è la regola. In parte si è visto anche con l'inghilterra perchè non c'è da dimenticare che dietro i prof ci sono i produttori di bici, uno dei pochi settori in crescita in questi anni. Le marche americane quanto sn cresciute negli anni armstrong. E le vendite nel commonwelt con i prof odierni? sono piani che hanno molti livelli, dalle infrastrutture al marketing (corse comprese) fino al far fuori possibili problemi alla vittoria delle corse come era pantani. Non succede solo nel ciclismo o nello sport.
D'accordissimo.
Però, ora, è necessario stare sul punto.
Tu dici che c'era chi sapeva della manovra che era in cantiere.
Questo, come dicevo sopra, è materia sulla quale P.M. di buona volontà hanno praterie sterminate verso cui cavalcare.


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barrylyndon
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Re: Marco Pantani.

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questo potrebbe starci..ma per me, Bugno e' stato condizionato da altre cose per il suo calo di rendimento..e soprattutto tendo a considerarlo una delle vittime del doping ematico( non travisare le mie parole.non dico che non si dopasse)


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nino58 ha scritto:
matteo.conz ha scritto:Nino secondo me le scommesse sono solo derivate dal fatto che c'era chi sapeva della manovra che era in cantiere. Mentre spianare la strada ad investimenti di multinazionali che aggrediscono un nuovo mercato è la regola. In parte si è visto anche con l'inghilterra perchè non c'è da dimenticare che dietro i prof ci sono i produttori di bici, uno dei pochi settori in crescita in questi anni. Le marche americane quanto sn cresciute negli anni armstrong. E le vendite nel commonwelt con i prof odierni? sono piani che hanno molti livelli, dalle infrastrutture al marketing (corse comprese) fino al far fuori possibili problemi alla vittoria delle corse come era pantani. Non succede solo nel ciclismo o nello sport.
D'accordissimo.
Però, ora, è necessario stare sul punto.
Tu dici che c'era chi sapeva della manovra che era in cantiere.
Questo, come dicevo sopra, è materia sulla quale P.M. di buona volontà hanno praterie sterminate verso cui cavalcare.

nino però non si può neppure dimenticare che si sapeva anche quando sarebbero stati fatti i controlli
in quell'ambiente si sapeva tutto prima ed anche la Mercatone sapeva con debito anticipo date ed orari dei controlli
tutti sapeva tutto e si prendevano il tempo per "aggiustare" il sangue di certi atleti


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Re: Marco Pantani.

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Siamo ot quindi scrivo questo e in caso continuiamo altrove.
Quello a contador non fu un avvertimento anzi. Appena tornato gli hanno fatto 2 controlli in una notte, uno a mezzanotte uno alle 5 e mezza: mai sentito!!!
Si vocifera che c'era un insider infame che fu scoperto (sicuro da riis, per esclusione) e che veniva pagato per dire il momento per fregare alberto. A questo tipo gli venne data un'info sbagliata e arrivarono i controlli...tipo come per il teknival di questo weekend...tutto il mondo è paese


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Re: Marco Pantani.

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Strong ha scritto:
nino58 ha scritto:
matteo.conz ha scritto:Nino secondo me le scommesse sono solo derivate dal fatto che c'era chi sapeva della manovra che era in cantiere. Mentre spianare la strada ad investimenti di multinazionali che aggrediscono un nuovo mercato è la regola. In parte si è visto anche con l'inghilterra perchè non c'è da dimenticare che dietro i prof ci sono i produttori di bici, uno dei pochi settori in crescita in questi anni. Le marche americane quanto sn cresciute negli anni armstrong. E le vendite nel commonwelt con i prof odierni? sono piani che hanno molti livelli, dalle infrastrutture al marketing (corse comprese) fino al far fuori possibili problemi alla vittoria delle corse come era pantani. Non succede solo nel ciclismo o nello sport.
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Però, ora, è necessario stare sul punto.
Tu dici che c'era chi sapeva della manovra che era in cantiere.
Questo, come dicevo sopra, è materia sulla quale P.M. di buona volontà hanno praterie sterminate verso cui cavalcare.

nino però non si può neppure dimenticare che si sapeva anche quando sarebbero stati fatti i controlli
in quell'ambiente si sapeva tutto prima ed anche la Mercatone sapeva con debito anticipo date ed orari dei controlli
tutti sapeva tutto e si prendevano il tempo per "aggiustare" il sangue di certi atleti
Il tuo ragionamento rafforza l'ipotesi dell'agguato.
Se le cose stanno come dici tu, è improbabile che Pantani (o chiunque altro al suo posto) si sarebbe fatto trovare "in difetto".
Il difetto occorreva "ottenerlo".
Metti insieme il tuo ragionamento con la provetta rotta e l'incongruenza delle piastine e tira le logiche conseguenze alla vicenda.


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Re: Marco Pantani.

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matteo.conz ha scritto:Siamo ot quindi scrivo questo e in caso continuiamo altrove.
Quello a contador non fu un avvertimento anzi. Appena tornato gli hanno fatto 2 controlli in una notte, uno a mezzanotte uno alle 5 e mezza: mai sentito!!!
Si vocifera che c'era un insider infame che fu scoperto (sicuro da riis, per esclusione) e che veniva pagato per dire il momento per fregare alberto. A questo tipo gli venne data un'info sbagliata e arrivarono i controlli...tipo come per il teknival di questo weekend...tutto il mondo è paese
ferma matteo
i controlli sono veri le squalifiche pure
ma poi posso decidere di squalificarti dicendo che ti ho beccato a rubare una caramella, lasciandoti la possibilità di far finta che ti è caduta nella tasca per sbaglio oppure posso accusarti di aver rubato il tir non tutto il carico portando le prove con i filmati con te alla guida mentre scappi.

il primo per me ha tutta l'aria di essere un avvertimento ( ma è ovvio che ti voglio beccare e fermare) il secondo invece è il modo giusto per stroncarti la carriera.

secondo me non siamo ot perchè sono tutte situazioni riconducibili alla vicenda pantani


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Re: Marco Pantani.

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mah..in pochi lo dicono.ma non escludo che Madonna di Campiglio fosse la conseguenza di Lugano 1998..ma non lo sapremo mai..a proposito di avvertimenti.


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Re: Marco Pantani.

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a contador lo volevano stroncare, non l'hanno piu fatto immagino perchè hanno raggiunto un accordo. Questa vicenda dei due controlli in una notte e dell'insider è appena finito la squalifica tipo agosto 2012 o al limite dopo la vuelta non ricordo esattamente.
Cosa successe a lugano? io so che squinzi la prese molto male che pantani non accetto il contratto con mapei ma non capi che nn era un discorso di soldi.


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Re: Marco Pantani.

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a Lugano fu fermato un compagno di squadra(mi pare fosse Forconi) di Pantani per ematocrito alto..qualcuno disse(Tonkov) che forse non era forse Forconi ad esser fuori norma.ma Squinzi lo riprese subito per quelle dichiarazioni.
io quel dubbio però ce l'ho avuto sin dal primo momento.
questo ovviamente non vuol dire che le cose siano andate come diceva Tonkov..
non lo sapremo mai.lo sanno casomai solo certe persone,tra cui Martinelli,Pantani e Forconi, o chi per lui...


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Re: Marco Pantani.

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barrylyndon ha scritto:mah..in pochi lo dicono.ma non escludo che Madonna di Campiglio fosse la conseguenza di Lugano 1998..ma non lo sapremo mai..a proposito di avvertimenti.
E' per questo che è importante eliminare quel "ma non lo sapremo mai" .
Perchè non si dimostrerebbe soltanto una "ritorsione" ma "ogni ritorsione" o ricatto che dir si voglia, precedente o successiva a quella - e verso chiunque.


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Re: Marco Pantani.

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matteo.conz ha scritto:a contador lo volevano stroncare, non l'hanno piu fatto immagino perchè hanno raggiunto un accordo. Questa vicenda dei due controlli in una notte e dell'insider è appena finito la squalifica tipo agosto 2012 o al limite dopo la vuelta non ricordo esattamente.
Cosa successe a lugano? io so che squinzi la prese molto male che pantani non accetto il contratto con mapei ma non capi che nn era un discorso di soldi.
a lugano successe che in una crono per passistoni l'ordine d'arrivo fu questo

1. Gontchar (Ucr, Cantina Tollo - Alexia) che percorre i 34 km in 39'54" (media 51,128 km / h);
2. Podenzana a 29"; - MERCATONE
3. Pantani a 30"; - MERCATONE
4. Velo a 31"; - MERCATONE
5. Tonkov (Rus) a 35";
6. Serpellini a 1'01";
7. Camenzind (Svi) a 1'14";
8. Savoldelli a 1'15";
9. Zuelle (Svi) a 1'32";
10. Moller (Dan) a 1'40";

in più mi sembra che ci fu l'ipotesi dello scambio di provette tra lui e forconi che venne squalificato proprio per un controllo in quella crono (doping EPO)


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Re: Marco Pantani.

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Strong ha scritto:forconi che venne squalificato proprio per un controllo in quella crono (doping EPO)
Sospeso 15 giorni per ematocrito fuori norma, per la precisione. L'EPO la tiri in ballo tu, ma in tribunale perderesti nettamente la causa. :)


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Re: Marco Pantani.

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Strong ha scritto:
dietzen ha scritto:
Strong ha scritto: bugno e chiappucci non sono mai stati al livello di pantani ma passare dalla top 10 alla 50ma 60ma posizione è un bel salto
penso che tu capisca abbastanza di ciclismo per capire che fra arrivare decimo e arrivare cinquantesimo non c'è molta differenza fra chi in passato ha lottato per la vittoria...
bugno già dopo il giro del 93 si capiva che come corridore da grandi giri era finito... chiappucci nel 97 era ormai al crepuscolo della carriera, e infatti già nel 96 vedi un po' che risultati ha fatto a giro e tour...
arrivae decimo significa che parti per giocartela perchè sai che ti sei "preparato" per giocartela
arrivare 50mo significa che non ti sei "preparto" per giocartela

bugno: positivo nell'agosto del '94
giro d'italia 94: 8° nella generale
tour 95: 53°
giro 96: 29°
tour 97: 75°


chiappucci fermato nel maggio del '96
giro '94: 5°
giro '95: 4°
tour '95: 11°
giro '98: 60°
puoi arrivare nei 10 per un sacco di motivi... se uno che negli anni precedenti ha lottato per la vittoria o il podio arriva decimo, vuol dire che qualcosa non è andato e non è preparato per niente...
quando sono avvenuti i fatti che dici, sia bugno che chiappucci erano ormai fuori dai giochi che contano nei grandi giri, bugno per ragioni caratteriali e chiappucci per l'anagrafe... fare un paragone con un atleta al top della carriera non ha molto senso.

tu forse sei troppo giovane e non ti ricordi cosa era il miglior bugno, perché altrimenti capiresti che indicare l'ottavo posto al giro 94 come risultato degno di nota per il monzese è una bestemmia dal punto di vista sportivo...
comunque se ti vuoi rifare ai risultati potresti controllare bugno al giro e tour 93 o anche al tour 94 per vedere come fosse ormai lontano dai migliori nei grandi giri...
mentre chiappucci fu fermato nel maggio 97, non 96, e i suoi giro e tour di quell'anno furono piuttosto anonimi. (mentre alla vuelta 97, dopo lo stop, fu invece 11esimo o 12esimo).


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Re: Marco Pantani.

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Admin ha scritto:
Strong ha scritto:forconi che venne squalificato proprio per un controllo in quella crono (doping EPO)
Sospeso 15 giorni per ematocrito fuori norma, per la precisione. L'EPO la tiri in ballo tu, ma in tribunale perderesti nettamente la causa. :)
è vero mi sono fatto ingannare da wiki (li parla di EPO)
qui invece è corretto http://www.dopeology.org/


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Re: Marco Pantani.

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Su Bugno, Chiappucci e compagnia è corretto quello che dice Dietzen.
Bugno, se pure ancora valente uomo da corse di un giorno, nel '94 dava già nettamente la sensazione di non poter mai più competere per un grande giro. Chiappucci, quando venne fermato, era da tempo del tutto fuori dal novero dei possibili protagonisti di GT.


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Re: Marco Pantani.

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Admin ha scritto:Su Bugno, Chiappucci e compagnia è corretto quello che dice Dietzen.
Bugno, se pure ancora valente uomo da corse di un giorno, nel '94 dava già nettamente la sensazione di non poter mai più competere per un grande giro. Chiappucci, quando venne fermato, era da tempo del tutto fuori dal novero dei possibili protagonisti di GT.
se è per quello a parte lo strano giro del '90 bugno non ha mai dato l'impressione di poter competere per la vittoria
stesso discorso per chiappucci con l'aggravante che lui un giro non l'ha mai vinto

e comunque per come la state mettendo voi il tutto diventa ancora più interessante perchè porterebbe a pensare che bugno e chiappucci si sono messi ad andare piano proprio in concomitanza con l'inizio di partiche dopanti


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Re: Marco Pantani.

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Come spesso ti accade,scrivi secondo le tue simpatie,strong.bugno era forte anche nel tour 1991..forse ancor di più rispetto al giro 1990..un pelino più forte di Indurain in salita.ma troppo poco,e troppo meno forte a crono..,ma tolto il Navarro nel biennio 90-91,credo non ci fosse nessuno più forte di lui..


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Re: Marco Pantani.

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barrylyndon ha scritto:Come spesso ti accade,scrivi secondo le tue simpatie,strong.bugno era forte anche nel tour 1991..forse ancor di più rispetto al giro 1990..un pelino più forte di Indurain in salita.ma troppo poco,e troppo meno forte a crono..,ma tolto il Navarro nel biennio 90-91,credo non ci fosse nessuno più forte di lui..
ti sbagli
sono stato tifosisssimo di Bugno (per un pò ho avuto anche la dichiarazione in firma sul forum)
ma non posso non mettere in evidenza la realtà mantenendo coerenza nelle analisi
io da tifoso di bugno ho sempre iniziato le corse a tappe con grandissime aspettative per poi vederle sistematicamente crollare
dalle mazzate inflitte dal navarro
a mia memoria non ricordo di aver mai pensato, "siamo ad un pelo dalla vittoria del tour/giro" (dopo il 1990)

bugno, armstrong, Malori (ho tifato, tifo solo per loro)
Ultima modifica di Strong il lunedì 17 febbraio 2014, 17:00, modificato 1 volta in totale.


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Re: Marco Pantani.

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barrylyndon ha scritto:Come spesso ti accade,scrivi secondo le tue simpatie,strong.bugno era forte anche nel tour 1991..forse ancor di più rispetto al giro 1990..un pelino più forte di Indurain in salita.ma troppo poco,e troppo meno forte a crono..,ma tolto il Navarro nel biennio 90-91,credo non ci fosse nessuno più forte di lui..
Di quegli anni ricordo un memorabile disegnino sulla Gazza che illustrava la straordinaria capacità (nel senso di volume d'aria) della cassa toracica del
navarro, che ovviamente rendeva lo stesso navarro praticamente imbattibile per chiunque (secondo la scienza "in rosa")...diavolo: pagherei per rivederlo quel disegnino...mi aveva fatto ridere allora, quando di ciclismo sapevo poco e nulla, chissà oggi... :)


"Il tempo è un servo, se tu sei il suo padrone. Il tempo è il tuo dio, se tu sei il suo cane. Noi siamo i creatori del tempo, le vittime del tempo e gli assassini del tempo [...] Il tempo è senza tempo..."
(Willem Dafoe/Wim Wenders, 1993)
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Re: Marco Pantani.

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Strong perdonami, con profondo rispetto, ma come puoi disseminare dubbi sulla carriera di un predestinato, definendo addirittura "strano" il suo giro vinto,replicato con podi al tour nei due anni successivi, ed inalberarti contro chi ti fa notare che nella vuelta 2013 e' successa una cosa fuori dal comune e senza precedenti?.. se e' strano il giro di Bugno, secondo il tuo (discutibile) metodo, la veulta di Horner cosa sarebbe? fantascientifica?


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Re: Marco Pantani.

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barrylyndon ha scritto:Strong perdonami, con profondo rispetto, ma come puoi disseminare dubbi sulla carriera di un predestinato, definendo addirittura "strano" il suo giro vinto,replicato con podi al tour nei due anni successivi, ed inalberarti contro chi ti fa notare che nella vuelta 2013 e' successa una cosa fuori dal comune e senza precedenti?.. se e' strano il giro di Bugno, secondo il tuo (discutibile) metodo, la veulta di Horner cosa sarebbe? fantascientifica?

Strano per il disegno. Partenza da sud con poche dolomiti/alpi tanta tanta crono e non troppa concorrenza


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Re: Marco Pantani.

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insomma,non ci vedo nulla di strano..c'era Figno,Giupponi e le salite non mancavano.


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Re: Marco Pantani.

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Strong ha scritto:
se è per quello a parte lo strano giro del '90 bugno non ha mai dato l'impressione di poter competere per la vittoria

Lascia che Indurain, nella tappa di Gap '91, non avesse trovato la "Santa Alleanza" di Spagna, e Jeff Bernard che lo tirava su con le corde all'Alpe e poi te lo dico io se Gianni non poteva competere per la vittoria.


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Re: Marco Pantani.

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nino58 ha scritto:
Strong ha scritto:
se è per quello a parte lo strano giro del '90 bugno non ha mai dato l'impressione di poter competere per la vittoria

Lascia che Indurain, nella tappa di Gap '91, non avesse trovato la "Santa Alleanza" di Spagna, e Jeff Bernard che lo tirava su con le corde all'Alpe e poi te lo dico io se Gianni non poteva competere per la vittoria.
infatti..la tappa di Gap e' stata emblematica su certi meccanismi che vengono a crearsi in corsa..come il Sestrierre 2005..


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Re: Marco Pantani.

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Strong ha scritto: Fa strano sentire Martinelli, che probabilmente sapeva di dover gestire una "bomba a mano" dire una cosa del tipo: a marco ad inizo anno ho detto di stare tranquillo, di fare esperienza, ma lui voleva essere protagonista da subito altrimenti sarebbe andato a fare piadine a cesenatico.
Ma come? hai in mano un crack come pantani e lo tieni frenato ? per quale motivo?
per me i motivi sono evidenti, c'erano degli equilibri da rispettare e Pantani non l'ha fatto agendo di testa sua.
Ah sì? Chi è il complottista ora?


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Re: Marco Pantani.

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Questa discussione è interessante per me che di ciclismo so poco...mi sarebbe piaciuto seguire bene gli anni 90 come voi ma seguo solo dal 98 e gia ero un ragazzino.
Non per farmi i fatti tuoi Diezen (un gentleman come mi definisco, non chiede l'età ad una signora :D ) ma quanti anni hai? da qualche post pensavo fossi nato poco prima di me ma mi fai venir un dubbio...io compio 28anni il 4 marzo.


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Re: Marco Pantani.

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matteo.conz ha scritto:Questa discussione è interessante per me che di ciclismo so poco...mi sarebbe piaciuto seguire bene gli anni 90 come voi ma seguo solo dal 98 e gia ero un ragazzino.
Non per farmi i fatti tuoi Diezen (un gentleman come mi definisco, non chiede l'età ad una signora :D ) ma quanti anni hai? da qualche post pensavo fossi nato poco prima di me ma mi fai venir un dubbio...io compio 28anni il 4 marzo.
ne ho quasi 10 più di te. ;)

gli anni 90 li ricordo molto bene perché sono quelli in cui ho seguito di più il ciclismo, da scarso studente liceale e universitario avevo un sacco di tempo libero... :D


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Re: Marco Pantani.

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quasar ha scritto:
Bitossi ha scritto:Scusate, ma a me 'sta cosa del tirare in ballo la famiglia pare del tutto distonica rispetto alla comprensione di quanto successo all'uomo Pantani, soprattutto nell'ultimo periodo. E' poi un ragionamento incongruo anche perché frutto di un'inversione logica: si coinvolge la famiglia perché c'è stato un dramma (la morte) in loro assenza. Non ci fosse stato questo episodio, alla famiglia non avrebbe pensato nessuno. Sembra quasi manifesto e noto a tutti che l'uomo Pantani stesse cercando la morte, cosa di cui personalmente non sono per niente convinto. Col tempo ne ho tratto un insegnamento, mettendolo nel bagaglio professionale: il più delle volte tirare in ballo la famiglia, i suoi intrinseci "doveri", i suoi errori veri o presunti (chi non ne fa, in ogni campo?), è un altrettanto comodo alibi per scaricare su altri l'incapacità/impossibilità di analizzare un fenomeno. Semplificando, è colpire l'anello debole della catena sociale. E' aggiungere colpa alla sofferenza, rispetto ad un tema in cui nessuno può ergersi a maestro.
nel caso specifico è accaduto l'esatto opposto: tutti a scaricare le responsabilità all'esterno senza mai, e ribadisco mai, interrogarsi su eventuali responsabilità interne. perdonami bitossi, hai decontestualizzato completamente il tema "pantani-famiglia", inevitabile in tal modo scivolare nella demagogia più spinta, contro la quale, in queste vicende, si può solo soccombere. mi pare di aver chiarito il motivo per cui ho sfiorato questo aspetto della vicenda pantani, nessuno qua si erge a maestro. ribadisco con convinzione che, nel momento in cui la famiglia accusa in continuazione il mondo intero di aver voltato le spalle al pantani ormai sottomesso alla dipendenza, è lecito porsi quantomeno il dubbio se la famiglia non abbia essa stessa commesso lo stesso errore. Come ho premesso, l'argomento è spinoso, il confine tra il consentito e l'irrispettoso è alquanto sfumato e indeterminato. basta poco, come il tuo interevento dimostra, per agevolare lo sconfinamento. Penso sia proprio per questo motivo che in 10 anni quasi nessuno ha provato a trattare l'argomento.
Senza polemica, mi piacerebbe sapere che cosa ci sia di demagogico nell'affermare che in questa vicenda la famiglia è semplicemente ingiudicabile, sulla base di esperienze personali e professionali... :dubbio:
Per la verità, e se la memoria mi soccorre, sicuramente la famiglia era stata più volte citata, nei giorni successivi, nei chiacchiericci televisivi da bar alla Maurizio Mosca, requiescat in pace.
Ricordo distintamente domande tipo "ma che ci facevano in Grecia?", "ma perché lo lasciavano andare a Cuba?", ecc. Ora, a parte il fatto che mi pare proprio di ricordare che il viaggio in Grecia fosse stato consigliato da qualcuno, e che stiamo parlando di un uomo di 34 anni e non di un adolescente, a me risulta che il coinvolgimento della famiglia nella vicenda fosse stato pesante, stando a sentire alcune interviste e leggendo le varie pubblicazioni al riguardo. In un cammino costellato sicuramente da errori, magari anche di tipo educativo precedenti, ma qui siamo dalle parti, appunto, del "nessuno può ergersi a maestro" e del terno al lotto creato dal mix educazione ricevuta/carattere personale/vicende esistenziali. Quindi, se per una volta la famiglia non fosse stata caricata di colpe (ma come detto, a me pare non fosse propriamente andata così), una volta chiarito il perché della loro assenza temporanea, non ci sarebbe niente di strano.
Secondo me è tutto abbastanza inquadrabile in questo modo: l'ohibò nasce dal fatto che non fossero presenti in un momento fatale, e forse nasconde un retropensiero moralistico, oltre che del tutto funzionale rispetto ad un'immagine del "tossico perso", bisognoso di assistenza continua perché destinato a morte certa, che a posteriori ci hanno ammannito (sapeste quanti "persi" ho conosciuto negli ultimi 30 anni, che sono ancora qui a rompere i coyotes, e mi si scusi per il cinismo).
Con questo non sto ovviamente negando che Pantani avesse intrapreso un cammino sicuramente autodistruttivo, che avrebbe potuto eventualmente anche portarlo alla morte, in quella o in successive circostanze: sto solo dicendo che questa linea di pensiero contribuisce a riportare sul filo del rasoio di Occam una vicenda che invece di punti oscuri ne contiene a bizzeffe.


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matteo.conz
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da matteo.conz »

cosa significa non si puo dedicare un monumento ad un uomo morto in quel modo? tralaltro non si sa come è morto...io non ho mai sentito "mangiare cocaina" e sarei curioso di fare una ricerca nei testi medici se ci sono casi del genere. Non ha senso e poi non c'è modo di non vomitare...anche brunel nel suo libro riconosce che è una cosa possibile.
http://video.gazzetta.it/pantani-monume ... e919454f4d


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quasar
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da quasar »

Bitossi ha scritto: Senza polemica, mi piacerebbe sapere che cosa ci sia di demagogico nell'affermare che in questa vicenda la famiglia è semplicemente ingiudicabile, sulla base di esperienze personali e professionali
l'ingiudicabilità della famiglia è una rispettabilissima opinione, opinabile dal mio punto di vista , ma che non posso tacciare in alcun modo di demagogia. le condizioni al contorno trovo invece che lo siano, perchè rimarcare sempre la sofferenza di una madre che perde un figlio impedisce inevitabilmente di andar oltre nella discussione, facendo passare per irrispettoso chi nutre dei dubbi sulla vicenda. dubbi a mio avviso leggitimi, dal momento che su entrambe le vicende che hanno segnato negativamente l'esistenza di pantani, Campiglio e Rimini, aleggia l'ombra del sospetto; e, cosi come chi non nutre sospetti relativamente al primo scenario prende atto che una parte dei tifosi e dell'opinione pubblica propendono per il complotto, allo stesso modo ci dovrebbe essere la stessa predisposizione sulla seconda vicenda.
se fai caso, tu stesso hai ricordato due questioni, Grecia e Cuba, non propriamente marginali nel contesto che ha portato alla scomparsa del povero pantani; le hai poste nella forma interrogativa, ricorrendo ai mi pare e stando a sentire nell'articolare la risposta. e, aggiungo io, sempre stando ai sentito dire (riferibili comunque a pubblicazioni di giornalisti solitamente attendibili che hanno studiato a fondo la vicenda) ci sarebbe pure la vicenda del patrimonio economico che avrebbe (uso il condizionale) inasprito i rapporti in seno alla famiglia. converrai sul fatto che lo scenario non è evidentemente dei più distinti e si presta facilmente ad alimentare qualche ragionevole dubbio.

ripeto, per evitare fraintendimenti. sono dell'idea che la cosa migliore sarebbe il silenzio in merito ad entrambe le vicende, vuoi perchè nella prima, in ordine temporale, continuo a non riscontrare anomalie, vuoi perchè l'altra, il triste epilogo di un atleta che ho amato e sentito mio, non vorrei mai che si arrivasse a strumentalizzarla più di quanto già fatto, sezionandola in ogni particolare, dandola in pasto ai tritatutto di cronaca nera che imperversano tra periodici e tv generalista. e proprio per tale motivo continuo a non condividere le uscite della signora Tonina in merito a Rimini, perchè è lei stessa, con il voler riaprire l'inchiesta e con la tesi dell'omicidio, a legittimare chi pretende totale chiarezza, sollevando inevitabilmente la questione famiglia.


donchisciotte
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da donchisciotte »

Scusa Admin, non c'entra nulla con la discussione che state facendo , ma mi è venuta in mente la storia della volpe e dell'uva.
Oddio quanto fa schifo l'uva che non ho potuto avere !- dice la volpe.
Ma cara volpe, io ho 56 anni, non te la prendere così...
Sai, nel 2004, dieci anni fa, su un blog che avevo aperto io scrissi Il capro espiatorio e, toh, guarda un po' che scrivevo nel 2004 ( poi Tonina Pantani l'ha stampato), pensa un po' . E con questo non vi tedio più con la triste storia della volpe frustrata perché non ha potuto avere l'uva, ho tante frustrazioni a cui pensare ( dice la volpe) mettermi a seguire le contorsioni di una volpe senza nome, di un nick name ( e non solo uno)che mi ama così tanto da essere ossessionato da me, sinceramente è troppo. Quando ero adolescente mi avrebbe fatto piacere, chissà.
Ciao, volpe! La tua uva

Variazioni sul tema.

Guardiamo la vicenda di Marco da un altro punto di vista, forse il più importante, la storia del Prof. Francesco Conconi.


Seguiamo la vicenda di Conconi sul giornale Repubblica.
Fissiamo, per comodità, una data simbolica: il 1996 .
Durante il Giro d’Italia si verifica l’oscuro episodio del blitz fallito dei Nas, il blitz fallisce perché qualcuno avverte i direttori sportivi delle squadre dell’imminenza della perquisizione.
In realtà , nel 1996, il ciclismo non aveva il seguito che avrà nel 1998/99, lo scandalo del doping nel calcio non era ancora scoppiato, nessuno reclamava che il ciclismo sacrificasse qualcosa per salvare lo sport italiano: perciò l’iniziativa del magistrato che ordina il blitz è bloccata sul nascere, dallo stesso ambiente ciclistico,probabilmente.

Il Prof. Conconi, prima vice e poi rettore dell’Università di Ferrara, studioso geniale e anticonformista, privo dei tratti seriosi dei baroni universitari, ciclista praticante, modi simpatici , è un personaggio già molto chiacchierato. Ha ammesso di aver praticato l’autoemotrasfusione prima che il Cio la dichiarasse pratica illegale ma si sospetta che abbia smesso solo quando questa tecnica viene superata dall’utilizzazione di una sostanza ( l’Epo) molto più potente, da lui studiata per fini terapeutici: ma uno scienziato ha sempre curiosità ulteriori.
Ad aprile 1996 l’Ulivo vince le elezioni, Prodi, molto amico di Conconi, pensa di nominarlo , nel suo governo, sottosegretario con delega allo sport. Sulla Repubblica esce un articolo contrariato di Gianni Mura, la contrarietà è dovuta soprattutto al fatto che Conconi non avrebbe la necessaria esperienza per questa carica.

Alla fine del 1996 esce , sulla Gazzetta dello Sport, un articolo che rende pubblica l’esistenza di un dossier DI DUE ANNI E MEZZO PRIMA , preparato da Sandro Donati, membro della Commissione scientifica del CONI , in cui si denunciava la diffusione capillare dell’Epo nello sport e il ruolo di Conconi e della sua équipe in questa diffusione, Donati chiedeva l’intervento della magistratura. Il dossier giace per due anni e mezzo nei cassetti dei dirigenti del Coni ( cioè, presumibilmente, dai primi mesi del 1994) fino alla pubblicazione della Gazzetta dello Sport.

A quel punto lo scandalo non può essere ignorato e Repubblica segue le indagini del Coni, le prime perquisizioni a Ferrara, il tono è, tuttavia, moderato rispetto a quello che vedremo qualche tempo dopo, in pochi mesi ,dell’indagine su Conconi non si parla più.
Tanto che il 7 giugno 1998, Repubblica, in occasione della cronometro di Lugano al Giro che sarà vinto da Pantani, manda Marco Marozzi a seguire la corsa in casa Prodi,presidente del Consiglio.
Nell’articolo si parla di Conconi come amico e compagno di pedalate di Prodi. Conconi viene definito “ medico sportivo famosissimo, ulivista tifosissimo”, senza alcun accenno al dossier di Donati e alle indagini che non si sono concluse.
Il 19 luglio 1998 , viene intervistato dal giornale sullo scandalo doping al Tour, in qualità di Presidente della Commissione medica UCI ( senza accenni all’indagine giudiziaria).

Ma tra la fine di settembre e i primi di ottobre 1998 va in crisi il governo Prodi, tanto che il 9 ottobre si verifica la caduta del governo stesso.
Su questo sono stati scritti fiumi di inchiostro , soprattutto sui sospetti sul ruolo di D’Alema nella caduta di Prodi per poterlo sostituire, cosa che, in effetti, accade., Non bisogna avere l’ingenuità di credere che il potere funzioni secondo strategie occulte razionali, elaborate e messe in atto intenzionalmente attraverso ordini espliciti, non sempre è così, spesso il potere funziona per inerzia, per sussulti, per impulsi irrazionali, per segnali, per eccessivo zelo di qualche portaborse, non c’è un disegno , un piano, un complotto ma, a un certo punto, ciò che è prodiano, dentro l’Ulivo, diventa attaccabile, il segnale è che “si può fare”, il fine è consolidare e legittimare il “dalemiano” ( che governa , legittimamente dal punto di vista costituzionale, ma senza essere confortato dal voto degli elettori che avevano votato Prodi).

Comunque stiano le cose, c’è una coincidenza di date, nei primi giorni di ottobre va in crisi il governo ( il 9 ottobre cade), il 2 ottobre si comincia a sapere che l’inchiesta giudiziaria su Conconi sta arrivando a delle conclusioni e Repubblica ricorda, dopo quasi tre anni, il dossier Donati e i finanziamenti del Coni a Conconi, in quel dossier, scrive il giornale, Francesco Conconi e Michele Ferrari ( collaboratore poi divisosi da Conconi) sono indicati come il punto di partenza del doping in Italia.
Il 4 ottobre il linguaggio si fa pesante, le accuse non sono più sospetti ma certezze, sentenze di condanna già pronunciate, Emanuela Audisio definisce Conconi “ il Professor sangue”, sono passati solo quattro mesi da quando veniva definito famosissimo professore ( il dossier Donati era noto a tutti già dal 1996).

Il 30 ottobre 1998, Conconi e Pescante ricevono l’avviso di garanzia , l’indagine giudiziaria, sotterranea dal 1996 all’ottobre 1998, esplode con virulenza.
Perquisizioni a Ferrara, perquisizioni e interrogatori di atleti, soprattutto ciclisti, inizia un incalzare incessante di nomi, eppure ,MAI, in più di due anni di numeri di Repubblica consultati, viene sfiorato quello di Pantani .
E’ vero che l’indagine è all’inizio, che nulla si sa ancora (ufficialmente) del file che diventerà famoso, ma i nomi degli altri vengono fatti, se si cita un medico indagato si scrive di chi è medico.

Fra i collaboratori di Conconi c’è il Dott. Grazzi , medico della Carrera del 1994/96, presto Grazzi entrerà fra gli indagati ma Repubblica non dice MAI i nomi Pantani e Carrera. Pantani è ancora la gallina dalle uova d’oro del ciclismo, è presentato come il simbolo del ciclismo pulito, quello che ha salvato il Tour del 1998.
I primi nomi sono quelli dei corridori della Gewiss-Ballan di Riis su cui si dice ogni particolare sull’epo, sui valori di ematocrito, la sentenza che condanna è pronunciata sui giornali.

Ma in pochi mesi l’intero mondo del ciclismo è oggetto di perquisizioni e interrogatori: Gotti, Axel Merckx, Savoldelli, Tonkov, Cipollini, Chiappucci, Bartoli, Bugno, Fusi e tanti altri : vengono rivelati valori di ematocrito, le indagini si intrecciano ( quella di Ferrara, quella sulla farmacia dei Giardini Margherita a Bologna), il ciclismo, fra gli sport, è il più bersagliato ( visto che solo dei ciclisti si conoscono i valori di ematocrito) ma vengono fuori anche nomi di altri sportivi seguiti da Conconi.
Mai quello di Pantani.

Eppure , mentre i ciclisti coinvolti esibiscono una finta tranquillità e esprimono la loro tensione in forme private, l’unico che esce allo scoperto per denunciare l’accanimento sui ciclisti è colui che si sente, e viene considerato dagli altri, il capo del branco: Marco Pantani.
Il 29 gennaio 1999, Pantani rilascia una rabbiosa intervista, il cui titolo su Repubblica è: Pantani si ribella,non siamo delinquenti.
......................
In quel periodo Conconi ,che ha una sincera curiosità e genialità scientifica, sta studiando il metodo per trovare l’epo ai controlli.
Il 4 aprile 1999 Francesco Moser dichiara: l'epo la prendono tutti.
Il ciclismo non è il solo sport a cadere nella polvere, il calcio è sempre più nel mirino per il doping e le indagini su Conconi fanno emergere responsabilità pesantissime del Coni e dei suoi dirigenti

Abbiamo già visto come , sommersi dallo scandalo e dalle indagini, i dirigenti del Coni rispolverino frettolosamente la Commissione scientifica sul doping a cui affidano il progetto “Io non rischio la salute” per ridare al massimo organo di governo dello sport un minimo di credibilità e di respiro.
Abbiamo visto il fallimento della campagna a causa del rifiuto degli atleti e delle federazioni di aderirvi, a quel punto il ciclismo ( e la FCI che, politicamente, sono notoriamente schierati) diventa indispensabile. La FCI accetta i controlli del Coni ( anche se i ciclisti sono gli unici atleti a sottoporsi già ai controlli dell’UCI), i corridori si ribellano ( naturalmente allo scoperto esce solo Pantani al Giro 1999).
La campagna “Io non rischio la salute”, non basta più,emerge,forse, la necessità di un segnale fortissimo, che restituisca credibilità al Coni e, soprattutto, ai suoi dirigenti, che mostri la volontà di colpire anche “gli dei”, un segnale di rinnovata pulizia perché lo scandalo perda visibilità, lo scandalo deve concentrarsi su uno solo: un capro espiatorio, popolarissimo ma appartenente a uno sport poco importante per il Coni: il ciclismo professionistico che vive di sponsor, un ciclismo che, grazie a Marco, ha tolto sponsor e visibilità ad altri sport, ha modificato i rapporti di forza fra le federazioni, il ciclismo deve immolare il suo rappresentante più grande per salvare lo sport italiano ( e i suoi dirigenti). La FCI proclama che la generazione dei Pantani deve sparire......................................
I blitz non falliscono più.
Il momento richiede il massimo della visibilità dello scandalo sul ciclismo e su Pantani ,
deve diventare il dopato d’Italia: e lo diventa.

Il nome che non è stato mai fatto viene offerto al pubblico ludibrio: il 12 giugno 1999, per la prima volta, Repubblica parla del Dott. Grazzi come del medico della Carrera di Pantani.
Guardiamo come il 20 novembre 1998, quando Pantani era lo sport pulito, il sito di Eugenio Capodacqua annunciava ulteriori avvisi di garanzia dell’inchiesta di Ferrara ( notare i nomi degli atleti, loro vengono citati, e come viene presentato Grazzi).
“Gli ultimi sviluppi dell' inchiesta condotta dal Pm Pierguido Soprani giungono dopo che tre settimane fa vennero fatte una serie di perquisizioni, tra cui quelle delle abitazioni del prof.Francesco Conconi, del suo ex allievo Michele Ferrari e dell' ex presidente del Coni Mario Pescante. Gli ultimi avvisi di garanzia hanno raggiunto, oltre al dott.Mazzoni, altri due ferraresi, il biologo Ilario Casoni e Giovanni Grazzi che di Conconi è collaboratore stretto; il belga Jean Vanmol, preparatore di ciclisti, fra cui Chioccioli e Museeuw; il padovano Fabio Schiavo, ex allenatore di Francesca Delon; il funzionario del Coni Michele De Lauretis; l' ex campione di decathlon ed ora medico sportivo Daniele Faraggiana; Carlo Santuccione, preparatore atletico, fra gli altri, del ciclista Rodolfo Massi; Luigi Cecchini, preparatore di Bartoli e Luperini; Jakob Lechthaler, massaggiatore della Federazione italiana di canoa."

Dopo Campiglio, per Capodacqua , è “risaputo che la Carrera e Pantani erano seguiti da Conconi fino al 1995” .
Il 10 giugno 1999 ( cinque giorni dopo Campiglio), inizia l’indagine di Guariniello sull’incidente alla Milano- Torino, poco dopo la situazione di Pantani (vedi www.sportpro.it) diventa quella di chi è indagato già da tre procure , due, in realtà, perché quella del PM Soprani che indaga sul caso Conconi manterrà fermissima la linea degli atleti solo testimoni al processo. TUTTI GLI ATLETI TESTIMONI, NON ALCUNI TESTIMONI E ALTRI IMPUTATI.

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
In pochissimo tempo l’esempio di sport pulito è seguito già da tre procure ( alla fine saranno sette), Quando, frettolosamente , si dice che, in fondo, era stato condannato solo a 15 giorni di sospensione e che volendo poteva continuare a correre già al Tour, si faccia attenzione alle date e a quello che succede: già meno di una settimana dopo Campiglio Pantani era perduto.


Alla fine della vicenda Conconi, guardiamo cosa è realmente accaduto: Conconi è stato assolto ( questo conta, non le motivazioni della sentenza e la prescrizione), la sua carriera non è stata sfiorata dallo scandalo ( non ha mai cessato di essere rettore dell’Università di Ferrara, professore universitario e ricercatore); i dirigenti del Coni coinvolti nell’inchiesta ( tutti prosciolti e assolti) sono ai loro posti di potere, nemmeno scalfiti dalle motivazioni della sentenza, per difendere Ceruti si mosse l’Ulivo con un’interrogazione parlamentare sui metodi duri degli inquirenti, i giornalisti sono tutti lì, pochissimi ciclisti hanno avuto ripercussioni sulla loro carriera ( erano personaggi troppo piccoli,compreso Cipollini, per divenire capri espiatori).

Nel 1997 , Marco Pantani , in un’intervista televisiva a Gianni Minà, parlando del doping diceva testualmente: E’ tutto alla conoscenza di tutti……….
In questo gioco delle parti, aveva ragione lui………


Verità e giustizia per Marco Pantani, una battaglia di civiltà.
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Maìno della Spinetta
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

non capisco, ma il male non era Berlusconi? Non riusciamo a incatrarlo anche per sta cosa? Che c'entra Prodi?

A parte gli scherzi, la caduta di Prodi e di Conconi lette in parallelo hanno solo un rischio,
dimenticare che tra Donati e il 1999 son successe tante cose, tra cui l'affaire Festina. Il ciclismo aveva tanta pressione addosso.


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furslide
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da furslide »

donchisciotte ha scritto: In pochissimo tempo l’esempio di sport pulito è seguito già da tre procure ( alla fine saranno sette), Quando, frettolosamente , si dice che, in fondo, era stato condannato solo a 15 giorni di sospensione e che volendo poteva continuare a correre già al Tour, si faccia attenzione alle date e a quello che succede: già meno di una settimana dopo Campiglio Pantani era perduto.

E tutti a sostenere che a Pantani bastava andare al Tour e tutto si sarebbe risolto.

Grazie donchisciotte per questa cronaca brillante che aiuta molto bene a comprendere certe cose.
Saresti stato té il miglior avvocato per Marco!


Admin
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Re: Marco Pantani.

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Apriamo insieme una finestra di nostalgia?

http://www.cicloweb.it/articolo/2014/05 ... classe-70-


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robby
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da robby »

Meraviglia! Che ricordi quel giro!
Forse é proprio colpa di quel giro se la mia passione per questo sport é diventata così smisurata e la mia voglia di pedalare così grande da portarmi a fare tutto quanto in sella sono riuscito a fare nel mio piccolo.
A un km dalla vetta del mortirolo quel 5 giugno di venti anni fa c'eravamo. Io il mio babbo e la mia mamma e al passaggio di quel pelatino io e il babbo urlammo "quello di ieri, quello di ieri" ancora non conoscevamo nemmeno il nome del Panta e lo e lo riconoscemmo solo dal fatto che aveva vinto a Merano 24 ore prima.
Viva Pantani,SEMPRE!


"Vai Marco, o salti tu, o salta lui...è saltato lui"
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da paolo117 »

Admin ha scritto:Apriamo insieme una finestra di nostalgia?

http://www.cicloweb.it/articolo/2014/05 ... classe-70-
Admin mi permetto di segnalare un errore nell'articolo..il mortirolo dal versante di mazzo era gia stato affrontato nel giro del 1991...per il resto la tappa del 5 giugno rimane per mela piu bella di tutti i tempi. Giro splendidamente disegnato peccato che le ultime 2 tappe erano praticamente inutili...se al posto di quelle due ci fossero state due tappe serie di montagna, pantani avrebbe vinto il giro senza problemi...Berzin immenso talento , ma sulla gewiss di ferrari di quegli anni purtroppo è stato detto gia tutto. Chisà se Bugno non avesse messo la sua squadra a tirare (senza successo) Pantani a merano poteva arrivare vvon 2 minuti di vantaggio invece che con 40 secondi e magari gli sarebbe bastato attaccare sull ultima salita di les deux alpes...


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Re: Marco Pantani.

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Grazie Paolo, sapevo che qualche sfondoncello lo prendevo! :hammer: :hammer: :hammer:

Ho corretto l'imprecisione, ti ringrazio ancora. :cincin:


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Re: Marco Pantani.

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:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:

Admin, che Giri erano quelli! E come sei bravo tu a rievocarli...quei pomeriggi non torneranno più...


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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da matteo.conz »

Quello è stato il primo giro che vidi a 8anni...mia mamma era in ferie, stavamo imbiancando casa e lei (che non capisce niente di ciclismo) si appassiono al biondino berzin (bei tempi senza caschi) e così quei pomeriggi guardavamo tutta la diretta...
nostalghia!


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Mystogan
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Re: Marco Pantani.

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Bravissimo Admin :clap:


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Re: Marco Pantani.

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robby ha scritto:Meraviglia! Che ricordi quel giro!
Forse é proprio colpa di quel giro se la mia passione per questo sport é diventata così smisurata e la mia voglia di pedalare così grande da portarmi a fare tutto quanto in sella sono riuscito a fare nel mio piccolo.
A un km dalla vetta del mortirolo quel 5 giugno di venti anni fa c'eravamo. Io il mio babbo e la mia mamma e al passaggio di quel pelatino io e il babbo urlammo "quello di ieri, quello di ieri" ancora non conoscevamo nemmeno il nome del Panta e lo e lo riconoscemmo solo dal fatto che aveva vinto a Merano 24 ore prima.
Viva Pantani,SEMPRE!
idem!!!!

Avevo 14 anni,
a trovare un amico a Gattinara.
Bombe d'acqua, gran caldo. Ping pong. Io avevo preso una Girardengo in acciaio, modello Stablinski, un paio di anni prima. sognavo la libertà, e pedalavo. Quel giorno non stavo bene, c'era lo Stelvio. Mi ricordavo Chiappucci Bugno, Indurain. Ma il giorno prima verso Merano un giovincello mi aveva fatto sognare. Belo stare fuori, ma lo Stelvio, e quelle montagne "Luca, senti, ma non hai una TV?" Ma con sto sole? "è presto" Ma lo stelvio è presto "accendo?" Chiappucci attacca? No, Vona, che dici? Ah, ma i big - ehy aspetta, c'è lo scatto, cazzo questo va - va, e non rispondono. Dentro fuori tra ping pong e TV, "no, è scoppiato! lo hanno ripreso" "ma va, si è fatto riprendere. Mentre eri fuori lo hanno inquadrato" "Ehy cazzo scatta ancora".

Nacque un amore. Tra il ping pong le bombe d'acqua e la voce di De Zan Jr., mi innamorai di Pantani.

PS Vedo Pantani alto come thread e non capisco - lo guardo perché proprio in questi giorni... Un'amica fa fatica sul lavoro. Gli mando bombe motivazionali, tipo Montecampione 98, Ventoux 2000. All'inizio mi dà del matto (odia lo sport, l'amore è per la musica). Un giorno mi poppa la chat "Non hai ancora del Pantani per favore? Stamattina è troppo dura" Le somministro ancora un po' di tenacia, ed io, da solo (2 giorni fa) mi riguardo Morzine 2000, apoteosi dell'incoscienza.


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Re: Marco Pantani.

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Maìno della Spinetta ha scritto:Non hai ancora del Pantani per favore?
Spettacolo!!! :D :clap: :champion:


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da nino58 »

Ricordo che quel giorno a Milano tirava un ventaccio.
Era sereno e tirava un ventaccio.
Maìno, a Gattinara no ?


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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matteo.conz
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da matteo.conz »

Maìno della Spinetta ha scritto:
robby ha scritto:Meraviglia! Che ricordi quel giro!
Forse é proprio colpa di quel giro se la mia passione per questo sport é diventata così smisurata e la mia voglia di pedalare così grande da portarmi a fare tutto quanto in sella sono riuscito a fare nel mio piccolo.
A un km dalla vetta del mortirolo quel 5 giugno di venti anni fa c'eravamo. Io il mio babbo e la mia mamma e al passaggio di quel pelatino io e il babbo urlammo "quello di ieri, quello di ieri" ancora non conoscevamo nemmeno il nome del Panta e lo e lo riconoscemmo solo dal fatto che aveva vinto a Merano 24 ore prima.
Viva Pantani,SEMPRE!
idem!!!!

Avevo 14 anni,
a trovare un amico a Gattinara.
Bombe d'acqua, gran caldo. Ping pong. Io avevo preso una Girardengo in acciaio, modello Stablinski, un paio di anni prima. sognavo la libertà, e pedalavo. Quel giorno non stavo bene, c'era lo Stelvio. Mi ricordavo Chiappucci Bugno, Indurain. Ma il giorno prima verso Merano un giovincello mi aveva fatto sognare. Belo stare fuori, ma lo Stelvio, e quelle montagne "Luca, senti, ma non hai una TV?" Ma con sto sole? "è presto" Ma lo stelvio è presto "accendo?" Chiappucci attacca? No, Vona, che dici? Ah, ma i big - ehy aspetta, c'è lo scatto, cazzo questo va - va, e non rispondono. Dentro fuori tra ping pong e TV, "no, è scoppiato! lo hanno ripreso" "ma va, si è fatto riprendere. Mentre eri fuori lo hanno inquadrato" "Ehy cazzo scatta ancora".

Nacque un amore. Tra il ping pong le bombe d'acqua e la voce di De Zan Jr., mi innamorai di Pantani.

PS Vedo Pantani alto come thread e non capisco - lo guardo perché proprio in questi giorni... Un'amica fa fatica sul lavoro. Gli mando bombe motivazionali, tipo Montecampione 98, Ventoux 2000. All'inizio mi dà del matto (odia lo sport, l'amore è per la musica). Un giorno mi poppa la chat "Non hai ancora del Pantani per favore? Stamattina è troppo dura" Le somministro ancora un po' di tenacia, ed io, da solo (2 giorni fa) mi riguardo Morzine 2000, apoteosi dell'incoscienza.
:clap: :clap: :clap:
hahaha grande


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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

nino58 ha scritto:Ricordo che quel giorno a Milano tirava un ventaccio.
Era sereno e tirava un ventaccio.
Maìno, a Gattinara no ?
eh, ricordare... Ricordo che non stavo benissimo. Per il troppo sole? Per il vento? Il sole lo ricordo di sicuro, il ventaccio non mi ricordo - però portammo il tavolo dietro la casa, al riparo, dove venivamo cucinati dal riverbero sulla parete bianca e il gres per terra.

Quel Giro fu splendido. Avevo tutte le gazzette - poi ritagliai solo le pagine di ciclismo. Ricordo in particolare...
Ricordo che c'era un album delle figurine. Ricordo la vittoria di Argentin, vecchiotto ma scattante. Quella di Bugno, il grande idolo, che scattava e si voltava. Ricordo la narrazione di Campitello, e la De Rosa al titanio di Berzin a Follonica, con la schiena perfetta di Berzin, e la Pinarello che correva lungo la linea bianca. Ricordo l'infernale saliscendi di Fiuggi. L'attacco di Bartoli, la delusione e la noia della pioggia delle dolomiti - tifando Richard, che almeno ci provava, e ammirando un discesista folle con le chiappe sulla ruota e la pancia sulla sella. Ricordo la folla straripante su santa cristina e aprica. Ricordo un Passo Bocco RICOLMO di persone. Ricordo Pantani e Argentin sull'Agnello e Izoard. Ricordo la maledizione del Lautaret (che benedisse poi Monfort e Schleck, molti anni dopo) e la flebile speranza del Sestriere ("Se Ugrumov a Oropa, perché non Pantani a Sestriere?".
Che meraviglia di Giro


PS Giro disegnato nella sua forma perfetta - prima settimana con arrivo appenninico, crono, e qualche tappa non solo per velocisti, ma per scattisti. 2 tappone durissime alla fine sella seconda settimana, con terreno per attaccare da lontano. Una tappa dura, una più morbida e una cronoscalata alla fine della terza.


“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Subsonico
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da Subsonico »

Il Pantani motivazionale mi mancava, dovrei sfruttarlo anch'io :D


VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...

"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
CicloSprint
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da CicloSprint »

Cesena, presentate le nuove maglie: la terza è rosa in onore di Pantani

http://www.repubblica.it/sport/calcio/s ... -91736613/


donchisciotte
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da donchisciotte »

http://www.repubblica.it/sport/2014/08/ ... ref=HREA-1



Eravamo complottisti e visionari?

Quello che mi dispiace è che, senza tante liti, esitazioni, incomprensioni ecc., si sarebbe riaperto il caso già anni fa, visto che molto di quanto ha convinto i giudici si sapeva già ed era stato scritto, solo in parte, in un articolo di BS.

E, comunque, Marco in quella stanza a farsi uccidere non ci sarebbe stato senza l'agguato di Campiglio. E questo pesi sulla coscienza di chi con quell'agguato, in qualsiasi modo, c'entra.
Speriamo solo che, almeno adesso, si sappia gestire la cosa.


Verità e giustizia per Marco Pantani, una battaglia di civiltà.
Lasciamolo in pace un cazzo!
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nino58
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da nino58 »

Un'indagine finalmente seria su Rimini potrebbe/dovrebbe anche riaprire un'indagine seria su Campiglio.

E vorrei aggiungere, anche se l'apertura dell'inchiesta non vuol certamente ancora dire soluzione del "caso giudiziario", che sono da ringraziare la testardaggine di tutti coloro che non si sono mai arresi.
Molti , fra loro, hanno anche litigato, si son parlati e poi non si son parlati più, sono stati, a turno, nelle grazie e nelle disgrazie di Tonina, anche ora e non sempre a ragione.
Anzi, mai a ragione per coloro che la battaglia l'hanno fatta con disinteresse personale.
I miei sentimenti di oggi credo siano simili a quelli di Paolo Ferdinando, che abbraccio con affetto.


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
cicloturista
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Re: Marco Pantani.

Messaggio da leggere da cicloturista »

Forza! Massimo risalto a queste notizie, che si parli di questa riapertura di indagini, salta il tappo e viene fuori la verità.....


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