Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
l'ennesima pagliacciata populista di Di Rocco sulla pelle dei corridori. Ma chi decide quanto dura una squalifica? Quante volte si deve pagare il conto?
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
speriamo che di rocco lo eleggano al coni così un po' ce lo togliamo di torno...
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
E al suo posto? Non è che ci rifilano l'Isetti?dietzen ha scritto:speriamo che di rocco lo eleggano al coni così un po' ce lo togliamo di torno...
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Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Eccola l'innovazione del Di Rocco nazionale: la pena perpetua. Manco il ciclismo fosse un girone dell'inferno.
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Questa uscita "bizzarra" di Di Rocco, sta forse a signficare che lo Tsunami che sta arrivando e' davvero grande. Si cerca comunque ed in ogni modo di pararsi il c.u.lo.
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Mah, lo Tsunami, se arriva, viene poco dopo il terremoto.
A me sa solo di chiacchiere, e di prese di posizione veramente poco condivisibili.
Quali sono le probabilità che il corridore Tizio, mai beccato, sia più pulito del corridore Caio, beccato e che ha scontato la sua pena?
A me sa solo di chiacchiere, e di prese di posizione veramente poco condivisibili.
Quali sono le probabilità che il corridore Tizio, mai beccato, sia più pulito del corridore Caio, beccato e che ha scontato la sua pena?
Un giorno potremo raccontare ai nipotini che noi siamo stati fortunati a veder correre Sagan
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Senza entrare nel merito dell'uscita di Di Rocco, mi chiedo se sia legale impedire la partecipazione a un atleta che ha scontato la sua squalifica
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
La decisione di Di Rocco (che vale solo per gli atleti squalificati dopo il 1 agosto 2008)di fatto esclude dai tricolori Rebellin e Riccò.
Peccato...Rebellin è appena rientrato alle corse...e ha proprio nel tricolore l'obiettivo centrale; Riccò sta per trovare squadra in questi giorni e aveva dichiarato di puntare alla maglia di campione italiano.
Quando si dice le coincidenze...
Peccato...Rebellin è appena rientrato alle corse...e ha proprio nel tricolore l'obiettivo centrale; Riccò sta per trovare squadra in questi giorni e aveva dichiarato di puntare alla maglia di campione italiano.
Quando si dice le coincidenze...
Ultima modifica di schwoch83 il martedì 31 maggio 2011, 17:31, modificato 1 volta in totale.
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
TIC ha scritto:Senza entrare nel merito dell'uscita di Di Rocco, mi chiedo se sia legale impedire la partecipazione a un atleta che ha scontato la sua squalifica
Nessuna legge lo prevede. Però si usa, per convenienza "politica" o per demagogia. Di solito sono gli stessi organizzatori a comportarsi così, non le federazioni (ma in Italia esiste una federazione con la F maiuscola?)
Tieni presente, per esempio, i casi del Giro 2011, quando Zomegnan ha ottenuto che non partissero corridori "avvisati", quindi neppure mai squalificati.
Oppure l'esclusione di Rasmussen dal Tour, ordinata dagli organizzatori alla Rabobank senza che ci fosse uno straccio di provvedimento in corso.
E poi le famose "quarantene" dei corridori rientrati dalle squalifiche
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
questo dettaglio me l'ero perso, dunque figli e figliastri, difficile non vederci malafede.schwoch83 ha scritto:La decisione di Di Rocco (che vale solo per gli atleti squalificati dopo il 1 agosto 2008)
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Dove viene riportato ufficialmente questo dettaglio? Perchè nel comunicato emesso e riportato anche tra le news in home page non se ne fa menzione.schwoch83 ha scritto:La decisione di Di Rocco (che vale solo per gli atleti squalificati dopo il 1 agosto 2008)
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Mi pare di aver letto o sentito in tv che la Federazione voleva escludere dalla nazionale tutti gli atleti condannati per doping dopo il 2008... Questa notizia dell'escusione dai campionati nazionali dovrebbe riguardare invece tutti gli atleti condannati per doping senza alcuna restrizione...o almeno penso...
"Il bene si fa ma non si dice e sfruttare le disgrazie degli altri per farsi belli è da vigliacchi"
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Io pure avevo capito che era per tutti...
Sarà pure populista ed un po' contro il principio della seconda possibilità ma in fin dei conti non sono ancora sicuro che mi dispiaccia del tutto...
Sarà pure populista ed un po' contro il principio della seconda possibilità ma in fin dei conti non sono ancora sicuro che mi dispiaccia del tutto...
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
A me dispiace, eccome. Se per la giustizia civile e per quella sportiva in generale la pena deve essere non solo una punizione ma anche un percorso di riabilitazione non vedo perché per la giustizia ciclistica italiana questo non debba valere; tanto vale ritornare alla legge del taglione.
Non mi ricordo per quale motivo, ma nel 2006 non venne assegnato il titolo di campione spagnolo su strada per uno sciopero dei ciclisti il giorno della gara. E' fantascienza sperare in un comportamento analogo da parte dei colleghi italiani?
Non mi ricordo per quale motivo, ma nel 2006 non venne assegnato il titolo di campione spagnolo su strada per uno sciopero dei ciclisti il giorno della gara. E' fantascienza sperare in un comportamento analogo da parte dei colleghi italiani?
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Il fatto che il divieto vale solo per gli squalificati dopo il 1/8/2008 l'ho letto qui
http://cyclingworld.it/it/component/con ... -ai-dopati
"I corridori di tutte le categorie sanzionati dopo il 1˚ agosto 2008 non potranno partecipare".
Poi non so se l'informazione è corretta, ma ad occhio e croce mi sembra verosimile
http://cyclingworld.it/it/component/con ... -ai-dopati
"I corridori di tutte le categorie sanzionati dopo il 1˚ agosto 2008 non potranno partecipare".
Poi non so se l'informazione è corretta, ma ad occhio e croce mi sembra verosimile
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Quoto. Sarebbe molto bello e giusto se i corridori organizzassero una protesta di qualche tipo, ma anche a me sembra fantascienza...Slegar ha scritto:A me dispiace, eccome. Se per la giustizia civile e per quella sportiva in generale la pena deve essere non solo una punizione ma anche un percorso di riabilitazione non vedo perché per la giustizia ciclistica italiana questo non debba valere; tanto vale ritornare alla legge del taglione.
Non mi ricordo per quale motivo, ma nel 2006 non venne assegnato il titolo di campione spagnolo su strada per uno sciopero dei ciclisti il giorno della gara. E' fantascienza sperare in un comportamento analogo da parte dei colleghi italiani?
Già questa cosa di escludere i condannati per doping mi fa schifo, poi se il divieto è rivolto solo verso alcuni di essi diventa ancora più ingiusto e sbagliato...schwoch83 ha scritto:Il fatto che il divieto vale solo per gli squalificati dopo il 1/8/2008 l'ho letto qui
http://cyclingworld.it/it/component/con ... -ai-dopati
"I corridori di tutte le categorie sanzionati dopo il 1˚ agosto 2008 non potranno partecipare".
"Il bene si fa ma non si dice e sfruttare le disgrazie degli altri per farsi belli è da vigliacchi"
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Son d'accordo sul fatto che sia contro la riabilitazione di un corridore, ma resta un segnale forte. Che può avere un suo senso. E solo in quest'ottica potrebbe essere (forse, ribadisco che non ho ancora una posizione chiara in merito) una soluzione accettabile.
Fermo restando però che non ha senso farla solo per alcuni, o vale per tutti oppure non vedo davvero il senso...
Fermo restando però che non ha senso farla solo per alcuni, o vale per tutti oppure non vedo davvero il senso...
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
è arrivata la conferma del divieto solo per coloro trovati positivi dopo il 1 agosto 2008...
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pa ... 39395&tp=n
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pa ... 39395&tp=n
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Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Si ma che ci fai? A che serve? Se io mi voglio dopare lo faccio comunque: posso pensare ai due anni di squalifica, quelli mi possono far desistere. Ma non poter fare i campionati italiani e quelli del mondo? Sticazzi.Coppel ha scritto:Son d'accordo sul fatto che sia contro la riabilitazione di un corridore, ma resta un segnale forte. Che può avere un suo senso. E solo in quest'ottica potrebbe essere (forse, ribadisco che non ho ancora una posizione chiara in merito) una soluzione accettabile.
Fermo restando però che non ha senso farla solo per alcuni, o vale per tutti oppure non vedo davvero il senso...
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
DI ROCCO... da quando è stato eletto il mio voto nei suoi confronti è passato da un 6 "tirato" in fiducia (non conoscendolo)... all'1 di qualceh settimana fa...
adesso siamo a zer(bin?)o....
2 cose:
primo, detesto le "leggi" retroattive, importanti o meno, quando valgono per il passato sono sempre ingiuste, per me ovviamente.
secondo, queste sembran fatte "ad personam".... o per Riccò o per Rebellin.... ma forse più per il secondo che per il primo.
Il perchè di quest'uscita così e adesso....
Se il motivo è Riccardo potrebbe scaturire dal fatto che non si riesce a "punirlo" per quanto si presume sia successo a febbraio perchè non ci son prove sufficienti...
Se invece l'obiettivo è Davide... lo ricollego all'uscita del sign. Petrucci che ce l'ha a morte con Rebellin e con quelli che gli rovinano la SUA reputazione pro-CIO.... Se l'esclusione riguarda i Mondiali la vedo più indirizzata a lui visto che chi deve scegliere sarebbe in imbarazzo ad escludere un eventuale Rebellin in forma, anche solo come spalla...
Ovviamente in questi giochi, l' "onorabilità" dello Sport in generale e del Ciclismo in particolare, non centran nulla, si tratta solo di modi per pararsi il... da eventuali ritorni mediatici negativi per loro stessi (Di ROcco &/o/& Petrucci).
Spero che Bugno e l'associazione corridori, sappiano difendere la categoria... ma la vedo difficile... cosa diversa se il provvedimento era indirizzato a tutti i "redenti"... (e a quel punto più giusta, anche se sempre scorretta)
Fanta cicloweb 2015:
Tour 2015 - 19a tappa - SJ M.nne - Toussuire (24 Luglio)
utenti ignorati:
Scostante_Girardengo
Tour 2015 - 19a tappa - SJ M.nne - Toussuire (24 Luglio)
utenti ignorati:
Scostante_Girardengo
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
aggiornamento sul caso
da http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pa ... 39876&tp=n
"Il promesso pugno duro della Federazione è diventato realtà: l'ultima delibera presidenziale sancisce infatti che tutti gli atletri che hanno avuto condanne per doping non potranno partecipare ai campionati italiani né indossare la maglia della nazionale, quale che sia la data della loro condanna".
Questo perlomeno restituisce il principio della parità di trattamento tra i ciclisti squalificati per doping...ma se questa delibera fosse confermata e rispettata le conseguenze sarebbe di grande rilievo...tanto per dire la prima che mi viene in mente è che Petacchi non potrà correre i mondiali quest'anno. Ma soprattutto anche per Basso, Scarponi e la Bastianelli si chiuderebbero per sempre le porte della nazionale.
da http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pa ... 39876&tp=n
"Il promesso pugno duro della Federazione è diventato realtà: l'ultima delibera presidenziale sancisce infatti che tutti gli atletri che hanno avuto condanne per doping non potranno partecipare ai campionati italiani né indossare la maglia della nazionale, quale che sia la data della loro condanna".
Questo perlomeno restituisce il principio della parità di trattamento tra i ciclisti squalificati per doping...ma se questa delibera fosse confermata e rispettata le conseguenze sarebbe di grande rilievo...tanto per dire la prima che mi viene in mente è che Petacchi non potrà correre i mondiali quest'anno. Ma soprattutto anche per Basso, Scarponi e la Bastianelli si chiuderebbero per sempre le porte della nazionale.
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Pugno duro? Di più. La Federciclismo, attraverso la delibera
presidenziale del 30 maggio, ha chiuso le porte dei campionati italiani
e della maglia azzurra a tutti gli atleti che hanno avuto sanzioni per
doping. In realtà, si pensava che il divieto valesse per i sanzionati a
partire dall’estate 2008: risalivano infatti a tre anni fa i primi
passi in questo senso della Federazione, dopo gli scandali di
quell’estate (la positività di Riccò al Tour 2008 su tutti).
Invece no.
«Il limite temporale non c’è» , dice il presidente Renato Di Rocco. Ciò
significa che Tricolori e Nazionale sono vietati anche a nomi di primo
piano come Michele Scarponi, Ivan Basso, Danilo Di Luca. Ma anche ad
Alessandro Petacchi, squalificato un anno per il caso-salbutamolo al
Giro 2007. E quello del 37enne della Lampre-Isd non è un nome fatto a
caso, visto che il Mondiale di Copenaghen (25 settembre) sembra
particolarmente adatto a uno come lui...
Polemiche
«E’ un giro di vite
molto tosto e restrittivo— dice il c. t. azzurro Paolo Bettini —. Mi
verranno sicuramente a mancare uomini importanti. Accetto la norma,
vorrà dire che sarò ancora più concentrato sui giovani promettenti che
abbiamo» . Le polemiche, c’è da scommetterci, non mancheranno. E la
Corte Federale si dovrebbe riunire a inizio della prossima settimana,
anche perché Danilo Di Luca, assistito dall’avvocato Ernesto De Toni,
ha fatto ricorso, chiedendo alla Corte un’interpretazione della norma.
Altra questione sul tappeto: stante la linea «durissima» , sarebbe
coinvolto anche chi ha ricevuto in passato solo un’ammonizione per una
questione meramente burocratica. E’ il caso per esempio di Daniele
Bennati, il cui controllo antidoping alla Gand-Wevelgem 2005 rivelò la
presenza di betametasone, contenuto in una pomata Gentalyn: mancava un
fax di comunicazione.
Fronte internazionale
A proposito di materia di
doping, ieri ha preso decisioni importanti anche il Direttivo dell’Uci,
riunito a Maastricht (Olanda). A partire dal 1 ° luglio, ma senza
effetto retroattivo, gli atleti sanzionati per doping non potranno
entrare nello staff di una squadra. Inoltre, è stata ratificata
un’altra misura: se un corridore viene squalificato per due o più anni,
i risultati dei primi due anni dal ritorno in gara non saranno
considerati per stabilire il valore sportivo della squadra. Infine,
saranno le squadre a dover pagare le spese processuali per i casi di
doping.
da «La Gazzetta dello Sport» del 18 giugno 2011 a firma Ciro Scognamiglio
che dire...? Personalmente non sono d'accordo, come ero contrario prima quando l'estromissione riguardava solamente alcuni (cosa ancora peggiore). E' il solito discorso: come è meglio trattare un corridore che ha sbagliato e che ha scontato la squalifica? Lo si continua a punire a vita non invintandolo alle grandi corse (come Zomegnan ha fatto più volte), non invintandolo ai campionati italiani e ai mondiali, neanche se lo merita, perchè ormai è un appestato e la sua presenza rovinerebbe tutto....; oppure si cerca di reinserirlo al meglio nelle corse, di fargli capire certo i suoi errori, magari anche controllarlo un pò di più, ma comunque sempre trattandolo come tutti gli altri...? Io sono per la seconda opzione.
presidenziale del 30 maggio, ha chiuso le porte dei campionati italiani
e della maglia azzurra a tutti gli atleti che hanno avuto sanzioni per
doping. In realtà, si pensava che il divieto valesse per i sanzionati a
partire dall’estate 2008: risalivano infatti a tre anni fa i primi
passi in questo senso della Federazione, dopo gli scandali di
quell’estate (la positività di Riccò al Tour 2008 su tutti).
Invece no.
«Il limite temporale non c’è» , dice il presidente Renato Di Rocco. Ciò
significa che Tricolori e Nazionale sono vietati anche a nomi di primo
piano come Michele Scarponi, Ivan Basso, Danilo Di Luca. Ma anche ad
Alessandro Petacchi, squalificato un anno per il caso-salbutamolo al
Giro 2007. E quello del 37enne della Lampre-Isd non è un nome fatto a
caso, visto che il Mondiale di Copenaghen (25 settembre) sembra
particolarmente adatto a uno come lui...
Polemiche
«E’ un giro di vite
molto tosto e restrittivo— dice il c. t. azzurro Paolo Bettini —. Mi
verranno sicuramente a mancare uomini importanti. Accetto la norma,
vorrà dire che sarò ancora più concentrato sui giovani promettenti che
abbiamo» . Le polemiche, c’è da scommetterci, non mancheranno. E la
Corte Federale si dovrebbe riunire a inizio della prossima settimana,
anche perché Danilo Di Luca, assistito dall’avvocato Ernesto De Toni,
ha fatto ricorso, chiedendo alla Corte un’interpretazione della norma.
Altra questione sul tappeto: stante la linea «durissima» , sarebbe
coinvolto anche chi ha ricevuto in passato solo un’ammonizione per una
questione meramente burocratica. E’ il caso per esempio di Daniele
Bennati, il cui controllo antidoping alla Gand-Wevelgem 2005 rivelò la
presenza di betametasone, contenuto in una pomata Gentalyn: mancava un
fax di comunicazione.
Fronte internazionale
A proposito di materia di
doping, ieri ha preso decisioni importanti anche il Direttivo dell’Uci,
riunito a Maastricht (Olanda). A partire dal 1 ° luglio, ma senza
effetto retroattivo, gli atleti sanzionati per doping non potranno
entrare nello staff di una squadra. Inoltre, è stata ratificata
un’altra misura: se un corridore viene squalificato per due o più anni,
i risultati dei primi due anni dal ritorno in gara non saranno
considerati per stabilire il valore sportivo della squadra. Infine,
saranno le squadre a dover pagare le spese processuali per i casi di
doping.
da «La Gazzetta dello Sport» del 18 giugno 2011 a firma Ciro Scognamiglio
che dire...? Personalmente non sono d'accordo, come ero contrario prima quando l'estromissione riguardava solamente alcuni (cosa ancora peggiore). E' il solito discorso: come è meglio trattare un corridore che ha sbagliato e che ha scontato la squalifica? Lo si continua a punire a vita non invintandolo alle grandi corse (come Zomegnan ha fatto più volte), non invintandolo ai campionati italiani e ai mondiali, neanche se lo merita, perchè ormai è un appestato e la sua presenza rovinerebbe tutto....; oppure si cerca di reinserirlo al meglio nelle corse, di fargli capire certo i suoi errori, magari anche controllarlo un pò di più, ma comunque sempre trattandolo come tutti gli altri...? Io sono per la seconda opzione.
"Il bene si fa ma non si dice e sfruttare le disgrazie degli altri per farsi belli è da vigliacchi"
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Per ora, a mio giudizio, è tutta fuffa perché fino a che non ci sarà la ratifica del prossimo Consiglio Federale quella delibera è carta straccia. Ratificare una deliberazione del genere vuol dire andare incontro a sicuri ricorsi con l'altissima probabilità di perdere da parte della FCI.
Per quanto riguarda la linea dura anche sulle convocazioni in nazionale mi sa tanto di "protezione di terga" a giustificazione di mancati risultati futuri (non otteniamo più niente perché non facciamo più correre quella generazione di schifosi ex-dopati) o di risultati clamorosi (avete visto anche senza gli schifosi ex-dopati e con le nuove generazioni di angeli vinciamo i titoli).
Per quanto riguarda la linea dura anche sulle convocazioni in nazionale mi sa tanto di "protezione di terga" a giustificazione di mancati risultati futuri (non otteniamo più niente perché non facciamo più correre quella generazione di schifosi ex-dopati) o di risultati clamorosi (avete visto anche senza gli schifosi ex-dopati e con le nuove generazioni di angeli vinciamo i titoli).
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Stiamo a parlare di stronzate !
E' solo una mossa dell'UCI (a cui si somo prontamente allineati i dirigenti Fci per pararsi il culo) nella guerra che da 10 anni si sta combattendo tra grandi orgaizzatori, UCI e sponsor / Team manager.
Se gli sponsor /team manger non troveranno un accordo (quelli ci son sempre) vedrete che non si disputera' nessun campionato Italiano. Ma si trovera' un accordo penso...
Ce ne fossero persone come Rijs in federazione. O forse diventerebbe come un Di rocco.
Ma Di Rocco, che ha inarichi federali da quando aveva 25-26-anni, quando e' stato assunto il dopato Ballerini come CT, non aveva niente da dire ?
Niente contro il Ballero, persona intelligente e capace, si dopava come tutti (anche meno essendo un corridore da classiche e non da GT).
E poi Petrucci, ma la sospetta doping Di Centa non ha avuto poi alti (alti alti) incarichi ?
E tutti noi imb.ci.lli a prendersela con Riccardo..., uno che ameno i numeri li aveva.
ps Qualcuno sa quanto prendono (pagati da noi) i vari Di Rocco, Petriucci e compagnia ?
Rijs e gli altri ds non solo non li paghiamo, ma ci pagano pure le tasse.
E qualcuno immagina che pensione dovremmo pagare a Di rocco e Petrucci ?
E' solo una mossa dell'UCI (a cui si somo prontamente allineati i dirigenti Fci per pararsi il culo) nella guerra che da 10 anni si sta combattendo tra grandi orgaizzatori, UCI e sponsor / Team manager.
Se gli sponsor /team manger non troveranno un accordo (quelli ci son sempre) vedrete che non si disputera' nessun campionato Italiano. Ma si trovera' un accordo penso...
Ce ne fossero persone come Rijs in federazione. O forse diventerebbe come un Di rocco.
Ma Di Rocco, che ha inarichi federali da quando aveva 25-26-anni, quando e' stato assunto il dopato Ballerini come CT, non aveva niente da dire ?
Niente contro il Ballero, persona intelligente e capace, si dopava come tutti (anche meno essendo un corridore da classiche e non da GT).
E poi Petrucci, ma la sospetta doping Di Centa non ha avuto poi alti (alti alti) incarichi ?
E tutti noi imb.ci.lli a prendersela con Riccardo..., uno che ameno i numeri li aveva.
ps Qualcuno sa quanto prendono (pagati da noi) i vari Di Rocco, Petriucci e compagnia ?
Rijs e gli altri ds non solo non li paghiamo, ma ci pagano pure le tasse.
E qualcuno immagina che pensione dovremmo pagare a Di rocco e Petrucci ?
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Dai, che i mondiali tanto li vince Guardini...
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Anche la Di Centa i numeri li aveva Purtroppo gli anni passano per tuttiTIC ha scritto:
E poi Petrucci, ma la sospetta doping Di Centa non ha avuto poi alti (alti alti) incarichi ?
E tutti noi imb.ci.lli a prendersela con Riccardo..., uno che ameno i numeri li aveva.
?
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Prendo spunto dal comunicato dell'ACCPI per delle ulteriori riflessioni sul (presunto) divieto agli ex squalificati per doping di partecipare ai campionati italiani e di essere convocati per i mondiali:
http://www.cicloweb.it/news/2011/06/19/ ... cpi-reagis
Ribatito il fatto che per ora la norma è carta straccia fino a quando non sarà ratificata dal Consiglio Federale della FCI (giovedì 23 prossimo giusto per lasciare un giorno di tempo alla giustizia sportiva per i ricorsi) una sua eventuale approvazione rischia di trasformarsi in un boomerang per la federazione stessa. L'impedire a chi ne ha diritto la partecipazione ad una manifestazione sportiva, in questo caso i Campionati Italiani, presta il fianco a ricorsi da parte degli esclusi che possono essere facilmente accolti fino al massimo grado della giustizia sportiva (TAS di Losanna); la naturale conclusione della vertenza è il sicuro annullamento delle competizioni stesse, con tutte le conseguenze anche legali che ne seguiranno, ed una possibile sanzione per i responsabili (leggi squalifica a Di Rocco ed al Consiglio Federale). Uno sciopero dei ciclisti in questo caso sarebbe facilmente attuabile e con pochi rischi per la categoria vista la quasi certezza di partecipare ad una gara fantasma.
Per quanto riguarda il divieto di convocazione in nazionale anche in questo caso la norma sarebbe attaccabile in fase di arbitrato e mi sembra strano che al CONI non fischino le orecchie visto che di recente hanno subito una sentenza avversa su una mancata convocazione in nazionale: cito la famosa sentenza del TAS n° 06/008 (Isabella Dal Balcon Vs. CONI-FISI http://jurisprudence.tas-cas.org/sites/ ... 06-008.pdf ) che fece tanto scalpore nel periodo dei Giochi Olimpici Invernali di Torino e che diede ragione all'atleta inizialmente non convocata e quindi reintegrata "di forza" in squadra. La sentenza, sostanzialmente, stabilisce che in presenza di criteri oggettivi prestabiliti che disciplinano la partecipazione ad un evento sportivo le convocazioni devono tener conto di questi criteri. Anche nel caso dei Campionati Mondiali, sembra strano ma è così, ci sono dei criteri oggettivi di partecipazione prestabiliti; in particolare per quanto riguarda l'Italia la partecipazione con 9 atleti è garantita dal fatto di essere agevolmente sempre nelle prime dieci nazioni nella classifica del WorldTour alla data del 15 agosto. Il fatto di non convocare atleti (Scarponi, Petacchi, Bennati, Basso ad esempio) che contribuiscono in maniera decisiva alla posizione dell'Italia nella classifica del WorldTour rende anche questa parte della (presunta) norma facilmente attaccabile.
http://www.cicloweb.it/news/2011/06/19/ ... cpi-reagis
Ribatito il fatto che per ora la norma è carta straccia fino a quando non sarà ratificata dal Consiglio Federale della FCI (giovedì 23 prossimo giusto per lasciare un giorno di tempo alla giustizia sportiva per i ricorsi) una sua eventuale approvazione rischia di trasformarsi in un boomerang per la federazione stessa. L'impedire a chi ne ha diritto la partecipazione ad una manifestazione sportiva, in questo caso i Campionati Italiani, presta il fianco a ricorsi da parte degli esclusi che possono essere facilmente accolti fino al massimo grado della giustizia sportiva (TAS di Losanna); la naturale conclusione della vertenza è il sicuro annullamento delle competizioni stesse, con tutte le conseguenze anche legali che ne seguiranno, ed una possibile sanzione per i responsabili (leggi squalifica a Di Rocco ed al Consiglio Federale). Uno sciopero dei ciclisti in questo caso sarebbe facilmente attuabile e con pochi rischi per la categoria vista la quasi certezza di partecipare ad una gara fantasma.
Per quanto riguarda il divieto di convocazione in nazionale anche in questo caso la norma sarebbe attaccabile in fase di arbitrato e mi sembra strano che al CONI non fischino le orecchie visto che di recente hanno subito una sentenza avversa su una mancata convocazione in nazionale: cito la famosa sentenza del TAS n° 06/008 (Isabella Dal Balcon Vs. CONI-FISI http://jurisprudence.tas-cas.org/sites/ ... 06-008.pdf ) che fece tanto scalpore nel periodo dei Giochi Olimpici Invernali di Torino e che diede ragione all'atleta inizialmente non convocata e quindi reintegrata "di forza" in squadra. La sentenza, sostanzialmente, stabilisce che in presenza di criteri oggettivi prestabiliti che disciplinano la partecipazione ad un evento sportivo le convocazioni devono tener conto di questi criteri. Anche nel caso dei Campionati Mondiali, sembra strano ma è così, ci sono dei criteri oggettivi di partecipazione prestabiliti; in particolare per quanto riguarda l'Italia la partecipazione con 9 atleti è garantita dal fatto di essere agevolmente sempre nelle prime dieci nazioni nella classifica del WorldTour alla data del 15 agosto. Il fatto di non convocare atleti (Scarponi, Petacchi, Bennati, Basso ad esempio) che contribuiscono in maniera decisiva alla posizione dell'Italia nella classifica del WorldTour rende anche questa parte della (presunta) norma facilmente attaccabile.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
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Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
grande Slegar....i miei complimenti per la tua preparazione in materia....ora ti copioooSlegar ha scritto:Prendo spunto dal comunicato dell'ACCPI per delle ulteriori riflessioni sul (presunto) divieto agli ex squalificati per doping di partecipare ai campionati italiani e di essere convocati per i mondiali:
http://www.cicloweb.it/news/2011/06/19/ ... cpi-reagis
Ribatito il fatto che per ora la norma è carta straccia fino a quando non sarà ratificata dal Consiglio Federale della FCI (giovedì 23 prossimo giusto per lasciare un giorno di tempo alla giustizia sportiva per i ricorsi) una sua eventuale approvazione rischia di trasformarsi in un boomerang per la federazione stessa. L'impedire a chi ne ha diritto la partecipazione ad una manifestazione sportiva, in questo caso i Campionati Italiani, presta il fianco a ricorsi da parte degli esclusi che possono essere facilmente accolti fino al massimo grado della giustizia sportiva (TAS di Losanna); la naturale conclusione della vertenza è il sicuro annullamento delle competizioni stesse, con tutte le conseguenze anche legali che ne seguiranno, ed una possibile sanzione per i responsabili (leggi squalifica a Di Rocco ed al Consiglio Federale). Uno sciopero dei ciclisti in questo caso sarebbe facilmente attuabile e con pochi rischi per la categoria vista la quasi certezza di partecipare ad una gara fantasma.
Per quanto riguarda il divieto di convocazione in nazionale anche in questo caso la norma sarebbe attaccabile in fase di arbitrato e mi sembra strano che al CONI non fischino le orecchie visto che di recente hanno subito una sentenza avversa su una mancata convocazione in nazionale: cito la famosa sentenza del TAS n° 06/008 (Isabella Dal Balcon Vs. CONI-FISI http://jurisprudence.tas-cas.org/sites/ ... 06-008.pdf ) che fece tanto scalpore nel periodo dei Giochi Olimpici Invernali di Torino e che diede ragione all'atleta inizialmente non convocata e quindi reintegrata "di forza" in squadra. La sentenza, sostanzialmente, stabilisce che in presenza di criteri oggettivi prestabiliti che disciplinano la partecipazione ad un evento sportivo le convocazioni devono tener conto di questi criteri. Anche nel caso dei Campionati Mondiali, sembra strano ma è così, ci sono dei criteri oggettivi di partecipazione prestabiliti; in particolare per quanto riguarda l'Italia la partecipazione con 9 atleti è garantita dal fatto di essere agevolmente sempre nelle prime dieci nazioni nella classifica del WorldTour alla data del 15 agosto. Il fatto di non convocare atleti (Scarponi, Petacchi, Bennati, Basso ad esempio) che contribuiscono in maniera decisiva alla posizione dell'Italia nella classifica del WorldTour rende anche questa parte della (presunta) norma facilmente attaccabile.
Il KILLER di Spoltore
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
la non legittimità dell'esclusione dai campionati nazionali potrebbe in effetti essere attaccata dal punto di vista legale, sia al tas che in un tibunale ordinario. un atleta ha diritto a partecipare ai campionati nazionali, credo basti solo essere tesserati per una formazione professionistica. se la federazione gli rilascia il tesserino non si capisce perchè dovrebbe impedirgli di gareggiare in questa o quella corsa, una volta scontata la squalifica. a maggior ragione per quanto riguarda la retroattività.
diverso il discorso per la convocazione in nazionale, visto che questa non può essere considerato un diritto di uno sportivo professionista, e in ogni caso è un ambito nel quale si possono prendere in considerazione anche altri aspetti (ad esempio comportamentali, come accade con la nazionale di prandelli).
l'unico caso paragonabile che mi viene in mente è il ban che la gran bretagna adotta, solo per i giochi olimpici, verso gli atleti che hanno subito una squalifica per doping. nel 2008 dwayne chambers, miglior centometrista nazionale in passato implicato nello scandalo balco, fece ricorso all'alta corte inglese per gareggiare a pechino, ma i giudici diedero ragione al comitato olimpico.
diverso il discorso per la convocazione in nazionale, visto che questa non può essere considerato un diritto di uno sportivo professionista, e in ogni caso è un ambito nel quale si possono prendere in considerazione anche altri aspetti (ad esempio comportamentali, come accade con la nazionale di prandelli).
l'unico caso paragonabile che mi viene in mente è il ban che la gran bretagna adotta, solo per i giochi olimpici, verso gli atleti che hanno subito una squalifica per doping. nel 2008 dwayne chambers, miglior centometrista nazionale in passato implicato nello scandalo balco, fece ricorso all'alta corte inglese per gareggiare a pechino, ma i giudici diedero ragione al comitato olimpico.
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Sul discorso delle convocazioni in nazionale bisogna valutare disciplina per disciplina. Nel caso di Chambers, e dell'atletica leggera in generale ma in qualsiasi disciplina individuale, i criteri di partecipazione sono stabiliti in maniera individuale e non sono trasferibili ad altri atleti mentre nella formulazione di criteri di partecipazione di squadre, come nel caso del ciclismo, la partecipazione è più complessa. Faccio l'esempio dell'atletica leggera con la gara dei 100 m. alle prossime Olimpiadi di Londra e che il tempo minimo di partecipazione, ipotesi ma è un tempo messo a caso, sia di 10.20. Di una determinata nazione un solo atleta è riuscito a soddisfare questi criteri ma il suo comitato olimpico decide di non portarlo per passate vicende di doping; in questo caso l'atleta non parteciperà alla gara olimpica ma la sua nazione non sarà rappresentata in quanto nessun'altro sarà in possesso dei titoli per partecipare.
L'esempio del ciclismo è diverso e nel caso specifico la FCI non può escludere a priori chi gli ha permesso di ottenere delle condizioni vantaggiose di partecipazione ad un campionato mondiale (leggi 9 ciclisti alla partenza). Se una eclusione di Petacchi, Di Luca o Rebellin ai prossimi mondiali è operata da Bettini nella sua carica di CT si può discutere all'infinito se sia giusto oppure no ma non è certamente attacabile a livello legale. Il discorso cambia completamente se l'esclusione viene decisa da un atto ufficiale di un Consiglio di una federazione sportiva che fa parte del CONI e di conseguenza al CIO.
L'esempio del ciclismo è diverso e nel caso specifico la FCI non può escludere a priori chi gli ha permesso di ottenere delle condizioni vantaggiose di partecipazione ad un campionato mondiale (leggi 9 ciclisti alla partenza). Se una eclusione di Petacchi, Di Luca o Rebellin ai prossimi mondiali è operata da Bettini nella sua carica di CT si può discutere all'infinito se sia giusto oppure no ma non è certamente attacabile a livello legale. Il discorso cambia completamente se l'esclusione viene decisa da un atto ufficiale di un Consiglio di una federazione sportiva che fa parte del CONI e di conseguenza al CIO.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
capisco quello che intendi, aspettiamo di leggere il 23 questa famosa delibera e vediamo come viene messa ufficialmente la questione.
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Sarebbe ora che anche Cicloweb si adeguasse !!!!!
Invito gli amministratori a bannare quegli utenti che sembrano nutrire simpatie per i corridori con un passato di doping !
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Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
HahahahahTIC ha scritto:Sarebbe ora che anche Cicloweb si adeguasse !!!!!
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Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
TIC ha scritto:Sarebbe ora che anche Cicloweb si adeguasse !!!!!
Invito gli amministratori a bannare quegli utenti che sembrano nutrire simpatie per i corridori con un passato di doping !
Credo sia sufficiente impedire a questi sconsiderati l'accesso ai 3D più importanti.
Mi autodenuncio subito, sono amico di AntiTeam. Che cosa rischio?
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Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
che scandaloo....l'ho sempre detto che ci sono corridori che fanno solo del male al ciclismoo....
domani a quanto pare si decide, se questa regola sarà valida o menoo....è mai possibile che gente come Basso, Scarponi, Petacchi, Bennatii pure ed altri non si siano degnati di fare un'intervista, un ricorsoo.....se sogna sognaaaaaa........ma come cavolo fate a tifare per questii che non hanno un briciolo di pall*?????????????????
bahhhhhhhh pur di non inimicarsi qualcuno stanno zittii....la definizione che dà sempre Donchisciotte di questi è la più rappresentativaa
"c'è solo un capitano, un capitano....DANILOOOOO DI LUCAAAAAAAAAAAAA"
in questo fine settimana potrei godere in due modii:
- Di Luca corre, vince e viene premiato da Di Roccoo....
- Cunego vince e la vittoria viene annullata in seguito al ricorso di Di Luca....RISCRIVIAMO LE CLASSIFICHE
domani a quanto pare si decide, se questa regola sarà valida o menoo....è mai possibile che gente come Basso, Scarponi, Petacchi, Bennatii pure ed altri non si siano degnati di fare un'intervista, un ricorsoo.....se sogna sognaaaaaa........ma come cavolo fate a tifare per questii che non hanno un briciolo di pall*?????????????????
bahhhhhhhh pur di non inimicarsi qualcuno stanno zittii....la definizione che dà sempre Donchisciotte di questi è la più rappresentativaa
"c'è solo un capitano, un capitano....DANILOOOOO DI LUCAAAAAAAAAAAAA"
in questo fine settimana potrei godere in due modii:
- Di Luca corre, vince e viene premiato da Di Roccoo....
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Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
CORTE FEDERALE. Legittima la disposizione sullo stop ai dopati
La Corte Federale della Federciclismo, presieduta dall'avv. Jacopo Tognon, ha emesso, al termine della riunione, tenutasi in data odierna, presso gli Uffici Federali dello "Stadio Olimpico" in Roma, la propria decisione, riguardante la richiesta di interpretazione e di valutazione della legittimità della delibera Presidenziale n° 30/2011, presentata dall'atleta professionista, Sig. Danilo Di Luca, ciò, con specifico riferimento al divieto di partecipazione ai "Campionati Italiani", di ogni specialità e categoria, per gli atleti sanzionati per doping, per come disposto dalla predetta delibera. Dopo ampia discussione ed intervento di tutti i Componenti presenti, la Corte Federale ha dichiarato, la validità ed efficacia della delibera Presidenziale, rigettando, al contempo, tutte le, ulteriori, domande proposte. La Corte, altresì, si è riservata il deposito delle motivazioni del provvedimento, nei termini stabiliti dalle normative vigenti in materia.
ACCPI. Chiesto un parere esterno sulla delibera federale
A seguito dell'odierna ed interlocutoria decisione della Corte Federale della Federazione Ciclistica Italiana, che ha confermato la validità ed efficacia della delibera Presidenziale n. 30/2011 adottata dal Presidente della FCI Renato Di Rocco in data 30 maggio 2011, l'Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani comunica di aver chiesto al Professore di Roma Piero Sandulli, presidente della 2a sezione della Corte di Giustizia Federale della Figc e membro della Corte Federale della Federnuoto, un parere circa l'illegittimità di un'eventuale interpretazione retroattiva della delibera (in relazione alle norme e ai regolamenti sportivi e, trattandosi di atleti professionisti, in rapporto al diritto al lavoro e ai principi fondamenti di accesso all'attività lavorativa).
Nelle prossime ore sarà cura dell'ACCPI pubblicare il predetto parere affinché tutti gli atleti interessati possano avvalersene laddove il Consiglio Federale decidesse di vietare la partecipazione ai Campionati Italiani ai corridori squalificati in epoca anteriore alla data di adozione della delibera stessa.
In attesa delle decisioni che verranno assunte dal Consiglio Federale nella giornata di domani e delle conseguenti ulteriori iniziative che saranno intraprese dall'ACCPI, l'Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani continua a sostenere che qualsiasi provvedimento contro il doping debba inevitabilmente muoversi nel rispetto dei principi fondamentali dell'ordinamento sportivo, ivi compreso il principio di irretroattività delle sanzioni disciplinari e accessorie.
fonte: tuttobiciweb.it
Grande Danilo hai già vintoo.....comunque devo diree che l'ACCPI si sta comportanto benee....SI VINCEE QUESTO RICORSOO
Sandulli.....mi fa tornare in mente calciopolii
La Corte Federale della Federciclismo, presieduta dall'avv. Jacopo Tognon, ha emesso, al termine della riunione, tenutasi in data odierna, presso gli Uffici Federali dello "Stadio Olimpico" in Roma, la propria decisione, riguardante la richiesta di interpretazione e di valutazione della legittimità della delibera Presidenziale n° 30/2011, presentata dall'atleta professionista, Sig. Danilo Di Luca, ciò, con specifico riferimento al divieto di partecipazione ai "Campionati Italiani", di ogni specialità e categoria, per gli atleti sanzionati per doping, per come disposto dalla predetta delibera. Dopo ampia discussione ed intervento di tutti i Componenti presenti, la Corte Federale ha dichiarato, la validità ed efficacia della delibera Presidenziale, rigettando, al contempo, tutte le, ulteriori, domande proposte. La Corte, altresì, si è riservata il deposito delle motivazioni del provvedimento, nei termini stabiliti dalle normative vigenti in materia.
ACCPI. Chiesto un parere esterno sulla delibera federale
A seguito dell'odierna ed interlocutoria decisione della Corte Federale della Federazione Ciclistica Italiana, che ha confermato la validità ed efficacia della delibera Presidenziale n. 30/2011 adottata dal Presidente della FCI Renato Di Rocco in data 30 maggio 2011, l'Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani comunica di aver chiesto al Professore di Roma Piero Sandulli, presidente della 2a sezione della Corte di Giustizia Federale della Figc e membro della Corte Federale della Federnuoto, un parere circa l'illegittimità di un'eventuale interpretazione retroattiva della delibera (in relazione alle norme e ai regolamenti sportivi e, trattandosi di atleti professionisti, in rapporto al diritto al lavoro e ai principi fondamenti di accesso all'attività lavorativa).
Nelle prossime ore sarà cura dell'ACCPI pubblicare il predetto parere affinché tutti gli atleti interessati possano avvalersene laddove il Consiglio Federale decidesse di vietare la partecipazione ai Campionati Italiani ai corridori squalificati in epoca anteriore alla data di adozione della delibera stessa.
In attesa delle decisioni che verranno assunte dal Consiglio Federale nella giornata di domani e delle conseguenti ulteriori iniziative che saranno intraprese dall'ACCPI, l'Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani continua a sostenere che qualsiasi provvedimento contro il doping debba inevitabilmente muoversi nel rispetto dei principi fondamentali dell'ordinamento sportivo, ivi compreso il principio di irretroattività delle sanzioni disciplinari e accessorie.
fonte: tuttobiciweb.it
Grande Danilo hai già vintoo.....comunque devo diree che l'ACCPI si sta comportanto benee....SI VINCEE QUESTO RICORSOO
Sandulli.....mi fa tornare in mente calciopolii
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Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Scusate ma non ho ancora capito : gli ex dopati correranno o no il campionato italiano ?
- danilodiluca87
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Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
DELIBERA FEDERALE. Chiarimenti sulla normaTIC ha scritto:Scusate ma non ho ancora capito : gli ex dopati correranno o no il campionato italiano ?
Il Consiglio Federale ha approvato stamane la delibera che vieta ai corridori squalificati per doping la partecipazione ai campionati italiani e chiude loro le porte della nazionale. Un chiarimento è stato apportato: la norma vale per i corridori che abbino subìto una squalifica per fatti di doping di almeno sei mesi. In altre parole Daniele Bennati - citato più volte nei giorni scorsi in quanto anni fa ricevette una "ammonizione" - potrà tranquillamente puntare tanto alla maglia tricolore quanto a quella azzurra e come lui in campo femminile Luisa Tamanini, mentre chi ha subìto una squalifica dovrà rinunciare.
un applausoo ai signori Basso, Scarponi, Petacchi....voi si che avete la schiena dritta, voi si che dimostrate a cosa serve l'associazione corridori,
ma se vi permette un'altra volta di fare paragoni tra calcio e ciclismo, mi incavolo come na bestia.....questi pur di non far arrabbiare "Qualcuno" si farebbero tagliare le ditaa
Danilo ci ha già buttato una barca di soldi contro sta gente, ma se oggi uscisse un altro comunicato in cui intende fare ricorso in altre sedii.....
Il KILLER di Spoltore
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Sono abbastanza d'accordo con te. Effettivamente qualche dichiarazione o azione di condanna verso la FCI potevano farla..., però alla fine a nessuno dei 3 interessano molto i campionati nazionali; e anche Di Luca in precedenza li ha sempre snobbati, solo che adesso la situazione è cambiata ... Per i Mondiali il discorso è leggermente diverso, però anche in questo caso c'è da dire che Basso e Scarponi sono corridori da corse a tappe e al massimo possono andare ai mondiali a fare i gregari (Scarponi per esempio non ha mai vinto una corsa in linea).danilodiluca87 ha scritto: un applausoo ai signori Basso, Scarponi, Petacchi....voi si che avete la schiena dritta, voi si che dimostrate a cosa serve l'associazione corridori
L'unico che sarà veramente penalizzato da questa delibera è Petacchi perchè lui quest'anno avrebbe avuto l'ultima occasione di correre un mondiale da capitano, e infatti una qualche reazione da Petacchi me la sarei aspettata, invece niente, peccato...
"Il bene si fa ma non si dice e sfruttare le disgrazie degli altri per farsi belli è da vigliacchi"
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
La Federciclismo prova a fare chiarezza con un comunicato:
http://www.cicloweb.it/news/2011/06/23/ ... meno-6-mes
http://www.cicloweb.it/news/2011/06/23/ ... meno-6-mes
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Chiarezza?Abruzzese ha scritto:La Federciclismo prova a fare chiarezza con un comunicato
Ma che razza di italiano è stato usato per scrivere la prima parte di quel comunicato?
lemond aiutaci tu.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
bene bene...tutto confermato chi ha subito squalifiche non potrà più partecipare a campionati nazionali ed indossare la maglia azzurra.
Finalmente ci adeguiamo ad una vecchia norma del CIO che impedisce agli atleti di prendere parte alle olimpiadi in caso di squalifiche per doping.
Un primo passo verso uno sport fatto più di valori che di fogli di carta ed escamotage.
Ora tutti i giovani sanno che correranno il rischio di non poter mai vestire la maglia della nazionale, e spero che a breve lo stesso ragionamento venga fatto
anche per il giro d'italia e per le principali corse italiane.
Tra l'altro il tour, se pur senza norme scritte, già da anni etichetta come "ospiti indesiderati" certi ciclisti.
Finalmente ci adeguiamo ad una vecchia norma del CIO che impedisce agli atleti di prendere parte alle olimpiadi in caso di squalifiche per doping.
Un primo passo verso uno sport fatto più di valori che di fogli di carta ed escamotage.
Ora tutti i giovani sanno che correranno il rischio di non poter mai vestire la maglia della nazionale, e spero che a breve lo stesso ragionamento venga fatto
anche per il giro d'italia e per le principali corse italiane.
Tra l'altro il tour, se pur senza norme scritte, già da anni etichetta come "ospiti indesiderati" certi ciclisti.
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
danilodiluca87 ha scritto:DELIBERA FEDERALE. Chiarimenti sulla normaTIC ha scritto:Scusate ma non ho ancora capito : gli ex dopati correranno o no il campionato italiano ?
Il Consiglio Federale ha approvato stamane la delibera che vieta ai corridori squalificati per doping la partecipazione ai campionati italiani e chiude loro le porte della nazionale. Un chiarimento è stato apportato: la norma vale per i corridori che abbino subìto una squalifica per fatti di doping di almeno sei mesi. In altre parole Daniele Bennati - citato più volte nei giorni scorsi in quanto anni fa ricevette una "ammonizione" - potrà tranquillamente puntare tanto alla maglia tricolore quanto a quella azzurra e come lui in campo femminile Luisa Tamanini, mentre chi ha subìto una squalifica dovrà rinunciare.
un applausoo ai signori Basso, Scarponi, Petacchi....voi si che avete la schiena dritta, voi si che dimostrate a cosa serve l'associazione corridori,
ma se vi permette un'altra volta di fare paragoni tra calcio e ciclismo, mi incavolo come na bestia.....questi pur di non far arrabbiare "Qualcuno" si farebbero tagliare le ditaa
Danilo ci ha già buttato una barca di soldi contro sta gente, ma se oggi uscisse un altro comunicato in cui intende fare ricorso in altre sedii.....
ma che modo di ragionare è? i signori che tu hai citato sanno di aver fatto qualcosa di proibito dalle normative e dal codice etico del loro sport e, GIUSTAMENTE, se ne stanno zitti zitti ringraziando il cielo che possono ancora correre.
Adesso siamo all'assurdo che i dopati si devono anche mettere a protestare.
E non cetra nulla che uno ha scontato la squalifica perchè non è che ci si dopa per sbaglio, uno non dovrebbe neppure avvicinarsi al doping e se lo fa è giusto che ne paghi le conseguenze per tutto il resto della sua carriera e non per solo uno o due anni
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Davvero hai un concetto ben chiaro e deciso di quello che è giusto/ingiusto etico/immorale etc. Sembra di sentire B16, che come tutti i papi, sostiene il Sommo Luigi Lombardi Vallauri, teologo e filosofoso del diritto, è infallibile nel senso che non ha mai sostenuto una tesi giusta.Strong ha scritto:ma che modo di ragionare è? i signori che tu hai citato sanno di aver fatto qualcosa di proibito dalle normative e dal codice etico del loro sport e, GIUSTAMENTE, se ne stanno zitti zitti ringraziando il cielo che possono ancora correre.
Adesso siamo all'assurdo che i dopati si devono anche mettere a protestare.
E non cetra nulla che uno ha scontato la squalifica perchè non è che ci si dopa per sbaglio, uno non dovrebbe neppure avvicinarsi al doping e se lo fa è giusto che ne paghi le conseguenze per tutto il resto della sua carriera e non per solo uno o due anni
C''è ancora qualcuno che vuole l'inferno (in terra) ... per i ciclisti: *conseguenze per sempre* Ma certo, come ha giustamente argomentato Cauz in altra discussione, perché mai ci facciamo mancare un po' di tortura, così imparano meglio a non fare sul proprio corpo quello che i benpensanti affermano che non si possa (o meglio, si può, ma non ci se ne deve far accorgere, perché altrimenti come avrebbe fatto Nadal a vincere a Wimbledon).
Tu che hai tanti discorsi, son convinto che, come quasi tutti, abbia fatto uso di droghe in vita tua (lecite o no, non importa, perché in questo paese il tutto dipende dal ministro più id... che abbia mai avuto un paese sviluppato) e nessuno ha da ridire se certe sostanze sono assunte da altri professionisti (avvocati, commercialisti) per migliorare le loro prestazioni, ma per i ciclisti, il discorso è diverso.
Anche un telecronista bravo come Bragagna, sul doping, ha idee preconcette (oltre che giustizialiste) e l'altro giorno (Campionato europeo a squadre), senza possibilità di smentita, disse che naturalmente il doping nel ciclismo viene prima di tutti gli altri sport. E vorrei vedere, con i dirigenti che si ritrova.
P.S.
Mi scuso perché queste cose le ho scritte molte altre volte, ma di fronte ad affermazioni che sul piano logico-giuridico "fanno cascare le braccia", forse (anche se non ci credo) "repetita iuvant"
P.P.S.
Forza Danilo, tu che sei uno dei pochi corridori intelligenti e di carattere
P.P.P.S.
"Il diritto è la vendetta ... che rinuncia" Horkheimer-Adorno, Dialettica dell'illuminismo.
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
questo è un forum di ciclismo e quindi faccio riferimenti al ciclismo non ad altri sport!
la penso allo stesso modo per calcio, tennis, sci di fondo, sci alpino, atletica ecc ecc. per cui ti tranquillizzo.
Ti tranquillizzo anche per quanto riguarda l'uso di droghe perchè non ho mai fumato neppure una sigaretta (mi reputo uno sportivo pertanto stò alla larga da tutto quello che può risultare dannoso), e comunque la pensere così anche se ne facessi uso abituale di in quanto l'utilizzo da parte del commercialista o del privato cittadino non va certo a creare gap prestazionali sulla strada o sulle classifiche.
In questo caso si tratta di concorrenza sleale e pertanto va punita molto più severamente di quanto si faccia ora.
troppo facile cavarsela con 1/2 anni di squalifica, molto meglio se oltre allo stop c'è anche il divieto a partecipare alle maggiori manifestazioni sportive.
Il CIO e le Olimpiadi, de questo punto di vista, insegnano che lo sport deve essere soprattutto etica e appunto sportività oltre che competizione.
E comunque c'è poco da discutere, d'ora in poi sarà così e basta, con buona pace tua di Basso, Scarponi, Petacchi (che da persone intelligenti hanno capito l'antifona) e di Di Luca (che probabilmente ha bisogno di qualcuno che gliela spieghi)
la penso allo stesso modo per calcio, tennis, sci di fondo, sci alpino, atletica ecc ecc. per cui ti tranquillizzo.
Ti tranquillizzo anche per quanto riguarda l'uso di droghe perchè non ho mai fumato neppure una sigaretta (mi reputo uno sportivo pertanto stò alla larga da tutto quello che può risultare dannoso), e comunque la pensere così anche se ne facessi uso abituale di in quanto l'utilizzo da parte del commercialista o del privato cittadino non va certo a creare gap prestazionali sulla strada o sulle classifiche.
In questo caso si tratta di concorrenza sleale e pertanto va punita molto più severamente di quanto si faccia ora.
troppo facile cavarsela con 1/2 anni di squalifica, molto meglio se oltre allo stop c'è anche il divieto a partecipare alle maggiori manifestazioni sportive.
Il CIO e le Olimpiadi, de questo punto di vista, insegnano che lo sport deve essere soprattutto etica e appunto sportività oltre che competizione.
E comunque c'è poco da discutere, d'ora in poi sarà così e basta, con buona pace tua di Basso, Scarponi, Petacchi (che da persone intelligenti hanno capito l'antifona) e di Di Luca (che probabilmente ha bisogno di qualcuno che gliela spieghi)
Ultima modifica di Strong il venerdì 24 giugno 2011, 15:10, modificato 1 volta in totale.
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
dimenticavo....
citare altri ogni tanto, può aiutare ma se ogni volta che scrivi hai bisogno del pistola di turno che ti "presti" la citazione diventi un pò scontato e soprattutto si fa fatica a capire se si stà rispondendo a Lemond oppure a Luigi Lombardi Vattelapesca Vallauri
citare altri ogni tanto, può aiutare ma se ogni volta che scrivi hai bisogno del pistola di turno che ti "presti" la citazione diventi un pò scontato e soprattutto si fa fatica a capire se si stà rispondendo a Lemond oppure a Luigi Lombardi Vattelapesca Vallauri
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Strong ha scritto:questo è un forum di ciclismo e quindi faccio riferimenti al ciclismo non ad altri sport!
la penso allo stesso modo per calcio, tennis, sci di fondo, sci alpino, atletica ecc ecc. per cui ti tranquillizzo.Codice: Seleziona tutto
Che c'entra il forum di cliclismo? La discussione sul doping è stata messa fuori, proprio perché riguarda tutti i settori. Poi parli di sport, ma ormai il concetto di diporto/diletto è stato superato dal professionismo. Qui appunto si sta parlando di persone che svolgono un lavoro e che ne sono impediti dai *fanatici*
Ti tranquillizzo anche per quanto riguarda l'uso di droghe perchè non ho mai fumato neppure una sigaretta (mi reputo uno sportivo pertanto stò alla larga da tutto quello che può risultare dannoso),Codice: Seleziona tutto
Non mi rendi tranquillo per niente, perché in altri settori agli atleti fanno fare tutto e nessuno dice niente
e comunque la pensere così anche se ne facessi uso abituale di in quanto l'utilizzo da parte del commercialista o del privato cittadino non va certo a creare gap prestazionali sulla strada o sulle classifiche.Codice: Seleziona tutto
Ecco, su questo punto, allora non posso che dirti bravo
In questo caso si tratta di concorrenza sleale e pertanto va punita molto più severamente di quanto si faccia ora.
Codice: Seleziona tutto
Qui invece non posso scrivertelo, perché la prestazione di un avvocato addormentato, rispetto ad uno ben sveglio per "merito" di (ad es. la coca o dieci caffé) può cambiare il corso di un processo. Riguardo alle classifiche, forse siete in due a pensare che ... :diavoletto:
troppo facile cavarsela con 1/2 anni di squalifica, molto meglio se oltre allo stop c'è anche il divieto a partecipare alle maggiori manifestazioni sportive.
Il CIO e le Olimpiadi, de questo punto di vista, insegnano che lo sport deve essere soprattutto etica e appunto sportività oltre che competizione.
E comunque c'è poco da discutere, d'ora in poi sarà così e basta, con buona pace tua di Basso, Scarponi, Petacchi (che da persone intelligenti hanno capito l'antifona) e di Di Luca (che probabilmente ha bisogno di qualcuno che gliela spieghi)Codice: Seleziona tutto
Ah, ah, ah, forse ai tempi di De Coubertin (ma nemmeno allora, si poteva ragionare in codesto modo, ma se poi addirittura gli Stati (menbri importanti del CIO) hanno fatto del doping una strategia. Probabilmente quel che credi tu, andrà bene sulla Luna e alle Olimpiadi selenite. :crazy:
Ovvero è la ragione che vince, o come dice un tuo amico, l'amore prevale sull'odio
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
Non capisco quale sia l'interesse di indirizzare la risposta a qualcuno in particolare. La cosa importante è, a mio parere, e, se si hanno argomenti, rispondere ad un ragionamento.Strong ha scritto:dimenticavo....
citare altri ogni tanto, può aiutare ma se ogni volta che scrivi hai bisogno del pistola di turno che ti "presti" la citazione diventi un pò scontato e soprattutto si fa fatica a capire se si stà rispondendo a Lemond oppure a Luigi Lombardi Vattelapesca Vallauri
Che poi non si possa citare qualcuno che si conosce e si ammira come una fra le persone più colte ed intelligenti d'Italia, mi pare proprio strano. C'è addirittura chi nella firma, ad es. cita berlusconi, che non è intelligente neppure per i suoi "compagni di merende".
P.S.
Fra l'altro nel vecchio "forum" ho spedito a puntate un riassunto del libro maggiore del Sommo filosofo, quindi il suo pensiero lo puoi ben distinguere dal mio. O se no, fai così: "Se e quando scrivo cose intelligenti puoi attribuirle a Lui, altrimenti il responsabile sono io."
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
Re: Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori
- Titolo del TD dove stiamo scrivendo: "Gli atleti squalificati non correranno i Tricolori"
mi sembra si stia parlando di ciclismo
- Il fatto che in altri settori (per adesso) sia ancora concesso di tutto non mi sembra un buon motivo per continuare a fare
di tutto anche nel ciclismo. (alle elementari quando venivo punito dicevo:"ma maestra non è giusto, lo stava facendo anche lui..." ecco il livello, sarebbe questo?
- l'avvocato ben sveglio per "merito" della coca non credo che possa vere grossi vantaggi in quanto con il passare del tempo sarò sempre più
rimbambito e quindi di peso per la società e "pericoloso" per i suoi clienti
Per le classifiche non siamo certo in due, non sono un tifoso di Cunego (pensa un pò lo sono di Armstrong) ma sono uno che pensa che chi sbaglia
la debba pagare cara visto che chi sbaglia non lo fà certo accidentalmente.
- la ragione va a chi ce l'ha veramente come in questo caso. Ci sono persone che sanno di averla fatta fuori dal vaso e si adeguano mentre altre
che, probabilmente per arroganza, alzano la polvere non rendendosi nemmeno conto che sono stati squalificati perchè hanno commesso un fatto molto grave.
mi sembra si stia parlando di ciclismo
- Il fatto che in altri settori (per adesso) sia ancora concesso di tutto non mi sembra un buon motivo per continuare a fare
di tutto anche nel ciclismo. (alle elementari quando venivo punito dicevo:"ma maestra non è giusto, lo stava facendo anche lui..." ecco il livello, sarebbe questo?
- l'avvocato ben sveglio per "merito" della coca non credo che possa vere grossi vantaggi in quanto con il passare del tempo sarò sempre più
rimbambito e quindi di peso per la società e "pericoloso" per i suoi clienti
Per le classifiche non siamo certo in due, non sono un tifoso di Cunego (pensa un pò lo sono di Armstrong) ma sono uno che pensa che chi sbaglia
la debba pagare cara visto che chi sbaglia non lo fà certo accidentalmente.
- la ragione va a chi ce l'ha veramente come in questo caso. Ci sono persone che sanno di averla fatta fuori dal vaso e si adeguano mentre altre
che, probabilmente per arroganza, alzano la polvere non rendendosi nemmeno conto che sono stati squalificati perchè hanno commesso un fatto molto grave.
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.