Serie televisive
Re: Serie televisive
Nel frattempo ho iniziato pure True detective.
Qui lo stile e il contesto mi convincono già da subito: il noir è uno dei miei generi cinematografici preferiti.
Ok il personaggio di McConaughey.
Comunque so già che le prossime serie cambieranno ogni volta interpreti e narrazione.
(notare che avevo esordito scrivendo che in passato non avevo mai seguito una serie: solo che ad un certo punto mi sono chiesto che cosa ho Sky a fare, sport e cinema a parte... )
Qui lo stile e il contesto mi convincono già da subito: il noir è uno dei miei generi cinematografici preferiti.
Ok il personaggio di McConaughey.
Comunque so già che le prossime serie cambieranno ogni volta interpreti e narrazione.
(notare che avevo esordito scrivendo che in passato non avevo mai seguito una serie: solo che ad un certo punto mi sono chiesto che cosa ho Sky a fare, sport e cinema a parte... )
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Re: Serie televisive
Segnalo la serie Continuum. Genere fantascienza.
Ho finito la seconda stagione. Una cannonata, ottima intensità d'azione.
Piacerà sicuramente a chi ha apprezzato Fringe.
Ho finito la seconda stagione. Una cannonata, ottima intensità d'azione.
Piacerà sicuramente a chi ha apprezzato Fringe.
Re: Serie televisive
Sono terminate le prime stagioni di The Leftovers e di True Detective... wow, la prima volta in vita mia che seguo una (due) serie praticamente dall'inizio! E' proprio vero che non è mai troppo tardi...
The Leftovers: presupposti inquietanti, atmosfera da crisi epocale, mistero che (forse) sarà meglio non svelare mai. Mi è parsa tutto sommato abbastanza ben girata, con stile e tecniche dichiaratamente postmoderni (elementi che potrebbero anche aver strarotto i cojotes). A parte alcune contraddizioni e facilonerie (che c.... vogliono i rompiballe fumatori muti? ), ho comunque l'impressione che sia una serie a forte rischio involutivo, forse destinata a non durare troppo, pena la caduta nella ripetitività o nel ridicolo.
True Detective: noir classico che più classico non si può, mi ha interessato. Ho avvertito l'influenza di uno dei drammi statunitensi più vistosi ma spesso sottaciuti: la scomparsa (questa volta reale) di migliaia di persone ogni anno, soprattutto giovani e bambini delle classi meno abbienti. Si sa già che la prossima stagione cambierà scenari, personaggi e interpreti. Forse una scelta intelligente.
(curioso trait d'union tra le due serie: l'attrice che interpreta la leader dei rompicojones muti compare nell'ultimo episodio di True Detective in una piccola ma importante parte)
Nel frattempo, grazie a "on demand" mi sono portato a pari anche con The Walking Dead: qua mi pare che siamo in piena crisi. Ormai mi sembra una serie che gira a vuoto, sperando nella botta di culo...
Fra l'altro la visione delle annate precedenti mi ha svelato un aspetto che non saprei se definire citazionistico o "copionistico": il risveglio del protagonista principale all'ospedale, quando il casino è ormai cominciato (28 days later), il cannibalismo di alcuni sopravvissuti (The road), oltre ovviamente ai riferimenti un po' a tutta la copiosa produzione cinematografica zombistico/postapocalittica.
(huè, non mi pare di aver fatto grandi spoiler, se l'ho fatto, dimenticate quanto ho scritto! )
The Leftovers: presupposti inquietanti, atmosfera da crisi epocale, mistero che (forse) sarà meglio non svelare mai. Mi è parsa tutto sommato abbastanza ben girata, con stile e tecniche dichiaratamente postmoderni (elementi che potrebbero anche aver strarotto i cojotes). A parte alcune contraddizioni e facilonerie (che c.... vogliono i rompiballe fumatori muti? ), ho comunque l'impressione che sia una serie a forte rischio involutivo, forse destinata a non durare troppo, pena la caduta nella ripetitività o nel ridicolo.
True Detective: noir classico che più classico non si può, mi ha interessato. Ho avvertito l'influenza di uno dei drammi statunitensi più vistosi ma spesso sottaciuti: la scomparsa (questa volta reale) di migliaia di persone ogni anno, soprattutto giovani e bambini delle classi meno abbienti. Si sa già che la prossima stagione cambierà scenari, personaggi e interpreti. Forse una scelta intelligente.
(curioso trait d'union tra le due serie: l'attrice che interpreta la leader dei rompicojones muti compare nell'ultimo episodio di True Detective in una piccola ma importante parte)
Nel frattempo, grazie a "on demand" mi sono portato a pari anche con The Walking Dead: qua mi pare che siamo in piena crisi. Ormai mi sembra una serie che gira a vuoto, sperando nella botta di culo...
Fra l'altro la visione delle annate precedenti mi ha svelato un aspetto che non saprei se definire citazionistico o "copionistico": il risveglio del protagonista principale all'ospedale, quando il casino è ormai cominciato (28 days later), il cannibalismo di alcuni sopravvissuti (The road), oltre ovviamente ai riferimenti un po' a tutta la copiosa produzione cinematografica zombistico/postapocalittica.
(huè, non mi pare di aver fatto grandi spoiler, se l'ho fatto, dimenticate quanto ho scritto! )
- jerrydrake
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Re: Serie televisive
Non concordo: il noir classico è solo di contorno, la serie è unica perché usa il pretesto del caso per parlarci del rapporto tra i 2 detective ed è speciale e meravigliosa per il livello interpretativo, per il montaggio e per la fotografia. Peccato solo per il finale che va ad intaccare la figura di Rust Cohle.Bitossi ha scritto: True Detective: noir classico che più classico non si può, mi ha interessato. Ho avvertito l'influenza di uno dei drammi statunitensi più vistosi ma spesso sottaciuti: la scomparsa (questa volta reale) di migliaia di persone ogni anno, soprattutto giovani e bambini delle classi meno abbienti. Si sa già che la prossima stagione cambierà scenari, personaggi e interpreti. Forse una scelta intelligente.
Beh, parlare di crisi per una serie che ormai da anni guida la classifica delle serie più viste per una tv via cavo... Inoltre ogni anno guadagna ascolti (ha superato i 17 milioni di spettatori). TWD è questo, prendere o lasciare. E continuerà a essere questo tra alti (pochi) e bassi (molti). Io la seguo perché per me gli zombi sono come il ciclismo, vanno seguiti a prescindere. Solo che TWD è come una prima settimana dei Tour anni novanta, con insulsi piattoni senza emozioni, in attesa di qualcosa che arriverà (ma in TWD non arriverà).Bitossi ha scritto: Nel frattempo, grazie a "on demand" mi sono portato a pari anche con The Walking Dead: qua mi pare che siamo in piena crisi. Ormai mi sembra una serie che gira a vuoto, sperando nella botta di culo...
Fra l'altro la visione delle annate precedenti mi ha svelato un aspetto che non saprei se definire citazionistico o "copionistico": il risveglio del protagonista principale all'ospedale, quando il casino è ormai cominciato (28 days later), il cannibalismo di alcuni sopravvissuti (The road), oltre ovviamente ai riferimenti un po' a tutta la copiosa produzione cinematografica zombistico/postapocalittica.
Visto che hai "on demand" ti staconsiglio di recuperare The Americans!
Re: Serie televisive
Mmmmm... con riferimento a True Detective, leggi un po' la definizione "classica" di noir a livello letterario (non che Wikipedia sia la mia fonte abituale, eh! ):jerrydrake ha scritto:Non concordo: il noir classico è solo di contorno, la serie è unica perché usa il pretesto del caso per parlarci del rapporto tra i 2 detective ed è speciale e meravigliosa per il livello interpretativo, per il montaggio e per la fotografia. Peccato solo per il finale che va ad intaccare la figura di Rust Cohle.Bitossi ha scritto: True Detective: noir classico che più classico non si può...Beh, parlare di crisi per una serie che ormai da anni guida la classifica delle serie più viste per una tv via cavo...Bitossi ha scritto: Nel frattempo, grazie a "on demand" mi sono portato a pari anche con The Walking Dead: qua mi pare che siamo in piena crisi.
Visto che hai "on demand" ti staconsiglio di recuperare The Americans!
Solitamente si considera il noir differente dal poliziesco tradizionale, perché lo scopo del libro non è soltanto di raccontare e risolvere un crimine. Alla fine del romanzo il lettore deve riflettere, rispetto a ciò che ha letto, sulla realtà che gli sta intorno, deve analizzare il mondo che lo circonda in base alle informazioni che riesce a raccogliere dalla storia. La soluzione del crimine passa quasi in secondo piano, inoltre, a differenza del giallo classico, il noir tende ad avere come protagonista un antieroe.
[SPOILER]
Insomma, mi pare che i caposaldi del genere (o stile?) siano ben presenti; alcune scene poi mi hanno ricordato, quantomeno a livello di atmosfera, molti classici del passato recente (Il silenzio degli innocenti? Seven?).
Ti posso dare ragione se dici che i due piani narrativi sono ben sviluppati e sovrapposti/contrapposti/armonizzati, cosa che ha reso a mio avviso più che buono il prodotto finale.
Poi perché scrivi che il finale intacca la figura del coprotagonista? A me pare che sia ancora una "classica" ambiguità che si protrae per quasi tutta la serie, mentre il finale ha la funzione di riscatto magari non proprio consolatorio, ma sicuramente di parziale riappacificazione con se stessi e col mondo.
[/SPOILER]
TWD: parlavo di crisi di ispirazione (sempre che ci sia mai stata... ), non di successo. Cosa che fra l'altro mi confermi. Non vorremo mica misurare la qualità di un prodotto dal numero di spettatori che ottiene, eh?
PS: The Americans? Dammi un hint...
Re: Serie televisive
Concordo con The Americans (veramente fatto bene.. l'attrice , Keri Russel è la stessa che interpretava Felicity (telefilm di meta' anni 90) con gli anni è diventata ancora piu' carina e brava)
Ambientazione anni 80 , Coppia di Nikita (spie) russi negli States..
e d'accordo con Belluschi su Continuum , telefilm canadese interessante
Gli altri non li conosco (ce ne son troppi)
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e d'accordo con Belluschi su Continuum , telefilm canadese interessante
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Re: Serie televisive
Sabato ho finito di vedere con un amico Star Trek - Deep Space Nine.
Non sono mai stato appassionato di Star Trek, però devo ammettere che la serie è bella e m' ha incuriosito, probabile che più in là si riprenda anche The Next Generation.
L' unica critica che mi sento di muovere a Deep Space Nine è che si devia troppo dal tema principale, cioè tante, tante puntate che si occupano dei singoli personaggi; oppure puntate simpaticamente "cialtronesche", dedicate ad eventi buffi, assurdi ecc.
Di per sè mi sembra fatto tutto bene, però ripeto, il tema centrale mi sembra si perda un pò; anche se devo ammettere che le puntate finali in cui si ricompone tutte sono davvero splendide.
In generale posso dire che, sebbene non segua un filone preciso, la fantascienza è quello che mi aggrada di più.
Non sono mai stato appassionato di Star Trek, però devo ammettere che la serie è bella e m' ha incuriosito, probabile che più in là si riprenda anche The Next Generation.
L' unica critica che mi sento di muovere a Deep Space Nine è che si devia troppo dal tema principale, cioè tante, tante puntate che si occupano dei singoli personaggi; oppure puntate simpaticamente "cialtronesche", dedicate ad eventi buffi, assurdi ecc.
Di per sè mi sembra fatto tutto bene, però ripeto, il tema centrale mi sembra si perda un pò; anche se devo ammettere che le puntate finali in cui si ricompone tutte sono davvero splendide.
In generale posso dire che, sebbene non segua un filone preciso, la fantascienza è quello che mi aggrada di più.
Re: Serie televisive
Beh, da non amante (anzi: da avversatore sincero e convinto) delle serie tv, The Next Generation che ha segnato la mia adolescenza la ricordo sempre con affetto profondo... ma non ho capito: la rifanno? Nel senso che fanno nuove puntate? Ma con Picard e Ryker, Data e Worff?
Viva Jean-Luc, simbolo laico mai più tramontato!!!
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Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
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Re: Serie televisive
No, non nel senso che la rifanno (o almeno io non lo so; può darsi anche), ma che il mio amico ha il cofanetto e appena avrà voglia di riguardarsela mi convocherà per lunghe serate di spaparanzamento sul divano
Aggiungo che di Star Trek mi ha fatto vedere anche alcuni film: proprio ieri, a completamento (in un certo senso) di DS9, Primo Contatto, proprio con Picard
Aggiungo che di Star Trek mi ha fatto vedere anche alcuni film: proprio ieri, a completamento (in un certo senso) di DS9, Primo Contatto, proprio con Picard
Re: Serie televisive
Pfui, pivellini!!!
Noi all'epoca si aveva pure il giuoco da tavolo, di TNG... e si litigava per i ruoli... ci si vede al ponte ologrammi!!!
Noi all'epoca si aveva pure il giuoco da tavolo, di TNG... e si litigava per i ruoli... ci si vede al ponte ologrammi!!!
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Re: Serie televisive
Ah, e aggiungo: Troy era la MILF che tutti sognavano quando il termine MILF non esisteva neanche...
(Stasera sono un po' birbantello!)
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Re: Serie televisive
Effettivamente non posso darti torto.
Tra l' altro ho appena scoperto che ha fatto una comparsata non da poco in Stargate SG1, che per ragioni ugualmente affettive (anche a me questa ha segnato l' adolescenza) è finora la mia preferita in assoluto
Tra l' altro ho appena scoperto che ha fatto una comparsata non da poco in Stargate SG1, che per ragioni ugualmente affettive (anche a me questa ha segnato l' adolescenza) è finora la mia preferita in assoluto
Re: Serie televisive
Admin ha scritto:Ah, e aggiungo: Troy era la MILF che tutti sognavano quando il termine MILF non esisteva neanche...
(Stasera sono un po' birbantello!)
con quel nome là poi...
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
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Re: Serie televisive
Ieri in America ha debuttato "Better call Saul".
Serie TV che avrà come protagonista Saul Goodman, cioè l'avvocato di Walter White in Breaking Bad.
Aspettative altissime da parte mia, non vedo l'ora di intercettare lo streaming.
Serie TV che avrà come protagonista Saul Goodman, cioè l'avvocato di Walter White in Breaking Bad.
Aspettative altissime da parte mia, non vedo l'ora di intercettare lo streaming.
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Re: Serie televisive
Ho visto il primo episodio, non sono un fan sfegatato di Breaking Bad ma Saul meritava una chance.
Che dire, esordio piuttosto gradevole, numerosi ovviamente i richiami a BB, sia per la presenza di alcuni personaggi, sia per un generale tono di fondo (l'uomo adulto in situazione disperata che trova un appoggio in giovani dai talenti moralmente non ineccepibili, oppure il repentino evolversi in peggio di situazioni apparentemente sotto controllo).
Di Breaking Bad non mi era granché piaciuto il progressivo abbandonare l'humour nero virando verso un prendersi sul serio a tratti per me eccessivo: non credo ci sia questo pericolo con Better Call Saul (anche se quei cinque minuti iniziali in bianco e nero, ambientati DOPO la fine di BB, lasciano intendere che tutto tranquillo non sarà neanche qui), quindi continuerò a seguirlo.
Che dire, esordio piuttosto gradevole, numerosi ovviamente i richiami a BB, sia per la presenza di alcuni personaggi, sia per un generale tono di fondo (l'uomo adulto in situazione disperata che trova un appoggio in giovani dai talenti moralmente non ineccepibili, oppure il repentino evolversi in peggio di situazioni apparentemente sotto controllo).
Di Breaking Bad non mi era granché piaciuto il progressivo abbandonare l'humour nero virando verso un prendersi sul serio a tratti per me eccessivo: non credo ci sia questo pericolo con Better Call Saul (anche se quei cinque minuti iniziali in bianco e nero, ambientati DOPO la fine di BB, lasciano intendere che tutto tranquillo non sarà neanche qui), quindi continuerò a seguirlo.
http://www.spazidisimpatia.wordpress.com
Spazi di simpatia, nel nome dell'amore che regna nella nostra splendida Terra
Un blog consigliato da Basso, quello giusto.
Aderii alla campagna di garbata moral suasion per cacciare Di Rocco. E infatti...
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- Camoscio madonita
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Re: Serie televisive
Belluschi M. ha scritto:Ieri in America ha debuttato "Better call Saul".
Serie TV che avrà come protagonista Saul Goodman, cioè l'avvocato di Walter White in Breaking Bad.
Aspettative altissime da parte mia, non vedo l'ora di intercettare lo streaming.
aspetterò un pò di tempo, che trasmettano almeno tutta la prima stagione, poichè se mi prende il "raptus seriale" come per BB poi rischio di andare in astinenza.
Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
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Re: Serie televisive
Visto anch'io il primo episodio, niente male.
Da come ho capito vogliono applicare a Saul il medesimo percorso evolutivo di Walter White: da sfigato umiliato da tutti a Boss del proprio settore. Il tutto con continui intrecci con la storia di Breaking Bad: partono in un periodo antecedente alla storia di Heisenberg fino ad arrivare ad anni successivi alla sua morte.
Le premesse per andare alla grande ci sono tutte.
Da come ho capito vogliono applicare a Saul il medesimo percorso evolutivo di Walter White: da sfigato umiliato da tutti a Boss del proprio settore. Il tutto con continui intrecci con la storia di Breaking Bad: partono in un periodo antecedente alla storia di Heisenberg fino ad arrivare ad anni successivi alla sua morte.
Le premesse per andare alla grande ci sono tutte.
- jerrydrake
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Re: Serie televisive
Finito di vedere la seconda stagione di The Americans. Che dire, confermo quanto vi avevo già detto: serie da non perdere per nulla al mondo (se vi piacciono le serie TV, ça va sans dire). Forse ancor meglio la seconda stagione della prima. E con questo recupero ho chiuso le serie 2014, ecco il mio podio:
1- The Americans
2- True Detective
3- Fargo
1- The Americans
2- True Detective
3- Fargo
Re: Serie televisive
Purtroppo son di quelli che le serie TV non le reggono : al quarto minuto (al massimo) giro.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Re: Serie televisive
Grazie per il consiglio per "The Americans". Ho visto la prima stagione ed ha convinto sia me sia mia moglie. Evento epocale, perché non succede tanto spesso: ad esempio lei non ama (leggi: ha paura... ) i noir ma soprattutto gli horror, a maggior ragione quelli con componenti splatter, che invece a me fanno ridere.jerrydrake ha scritto:Finito di vedere la seconda stagione di The Americans. Che dire, confermo quanto vi avevo già detto: serie da non perdere per nulla al mondo (se vi piacciono le serie TV, ça va sans dire). Forse ancor meglio la seconda stagione della prima. E con questo recupero ho chiuso le serie 2014, ecco il mio podio:
1- The Americans
2- True Detective
3- Fargo
Alcune inverosimiglianze a parte (minispoiler: il matrimonio con la cicciona dell'FBI non sta in piedi, a mio avviso), la serie rende bene il clima dell'epoca, è ben recitata, invoglia a controllare "come va a finire", a differenza di altre cagatelle tipo TWD.
Anche la cesura degli episodi e la loro significanza autonoma mi paiono ben strutturate. C'è persino un certo equilibrio nell'analisi psicologica dei personaggi (il che induce a non parteggiare per nessuno, anche se la mia preferenza va al marito... ), cosa rara nei prodotti yankee.
Unico neo: avendo iniziato a vederla quando la seconda stagione era già inoltrata, ho volutamente ignorato quest'ultima, e sto aspettando che venga messa on demand per intero, ma la cosa si fa attendere...
- Camoscio madonita
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Re: Serie televisive
Non so se qualcuno ne ha già parlato, ma vorrei segnalare la serie ancora in corso "Vikings", che narra le vicende di Ragnarr Lothbrock, uno dei più grandi norreni (una figura quasi mitologica), autore delle prime razzie in Inghilterra nel regno di Northumbria (uno dei 7 regni dell'eptarchi Anglosassone) e della unione dei regni danesi e svedesi tra metà e fine 800.
Io ho visto finora metà della prima stagione e devo dire che la trovo appagante sia dal punto di vista storico (ben curati gli aspetti socio-culturali della società vichinga) che qualitativo (location da favola e fotografia sempre eccellente).
Io ho visto finora metà della prima stagione e devo dire che la trovo appagante sia dal punto di vista storico (ben curati gli aspetti socio-culturali della società vichinga) che qualitativo (location da favola e fotografia sempre eccellente).
Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
Re: Serie televisive
Dopo un consulto serrato con la tipa più stalinista che conosco, mi appresto a guardare the americans, cioè la prima serie televisiva dopo La Piovra.
Ieri ho guardato la prima puntata della prima serie e non mi sembra male, anche se il marito pare il rinnegato Kautsky.
Non c'entra ma c'entra. Mentre stavo in Tailandia mi sono guardato Mayday, aircrash investigation per prerararmi psicologicamente al viaggio di ritorno
Da vedere!
Ieri ho guardato la prima puntata della prima serie e non mi sembra male, anche se il marito pare il rinnegato Kautsky.
Non c'entra ma c'entra. Mentre stavo in Tailandia mi sono guardato Mayday, aircrash investigation per prerararmi psicologicamente al viaggio di ritorno
Da vedere!
Utenti ignorati: Strong, Salvatore77, beppesaronni
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Re: Serie televisive
Attenzione, perchè questa è la notizia più importante degli ultimi 25 anni!
http://www.badtv.it/2015/02/ducktales-l ... disney-xd/
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Re: Serie televisive
Ieri ho finito di vedere Gomorra (ovviamente quello che è stato realizzato finora).
Credo che si possa tranquillamente candidare a miglior serie che io abbia mai visto, tutto è semplicemente perfetto: il realismo, i dialoghi, i personaggi, l' interpretazione.
Sapere che toccherà aspettare un anno per vedere il seguito fa incazzare, perchè la prima serie finisce proprio nel momento clou.
Credo che si possa tranquillamente candidare a miglior serie che io abbia mai visto, tutto è semplicemente perfetto: il realismo, i dialoghi, i personaggi, l' interpretazione.
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- matteo.conz
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Re: Serie televisive
Addirittura? i gusti son gusti però anche la qualità oggettiva ha il suo peso. Hai mai visto The wire? non dico sia il massimo (per me si) però ha una qualità, una caratterizzazione dei personaggi, una molteplità di sfacettature e punti di vista che sono clamorose. Senza parlare di fotografia, interpretazioni,eccOude Kwaremont ha scritto:Ieri ho finito di vedere Gomorra (ovviamente quello che è stato realizzato finora).
Credo che si possa tranquillamente candidare a miglior serie che io abbia mai visto, tutto è semplicemente perfetto: il realismo, i dialoghi, i personaggi, l' interpretazione.
Sapere che toccherà aspettare un anno per vedere il seguito fa incazzare, perchè la prima serie finisce proprio nel momento clou.
Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
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Re: Serie televisive
Restando in Italia, meglio Romanzo Criminale.Oude Kwaremont ha scritto:Ieri ho finito di vedere Gomorra (ovviamente quello che è stato realizzato finora).
Credo che si possa tranquillamente candidare a miglior serie che io abbia mai visto, tutto è semplicemente perfetto: il realismo, i dialoghi, i personaggi, l' interpretazione.
Sapere che toccherà aspettare un anno per vedere il seguito fa incazzare, perchè la prima serie finisce proprio nel momento clou.
Meglio brocco che Di Rocco: Cicloweb forever!!
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Re: Serie televisive
Infatti a breve guarderò anche quella, che tra l' altro è dello stesso regista, per questo sono molto fiducioso. Comunque gente che conosco e che ha visto entrambe e che di cinema/serie se ne intende, pensa che Gomorra sia comunque un gradino sopra (e informandomi un pò mi sembra che questo sia il giudizio generale, Gomorra sta avendo un successo enorme all' estero, Don Pietro avrà un ruolo importante nella prossima stagione di Hannibal ecc.). Certo, se Romanzo è meglio, non mi dispiacerà di certo
Sì, riguardo Gomorra sono di questo parere, comunque specifico (anzi, ripeto) che "la migliore" non era in assoluto, ma proprio riferita a quelle che ho visto finora . Ed ammetto di non averne viste moltissime di serie (The Wire è tra quelle non viste), però questa m' ha veramente coinvolto in un modo che non era mai successo, per esempio inducendomi a soffermarmi su particolari tecnici (come ad esempio le fotografie) cui solitamente presto poca attenzione.matteo.conz ha scritto:Addirittura? i gusti son gusti però anche la qualità oggettiva ha il suo peso. Hai mai visto The wire? non dico sia il massimo (per me si) però ha una qualità, una caratterizzazione dei personaggi, una molteplità di sfacettature e punti di vista che sono clamorose. Senza parlare di fotografia, interpretazioni,eccOude Kwaremont ha scritto:Ieri ho finito di vedere Gomorra (ovviamente quello che è stato realizzato finora).
Credo che si possa tranquillamente candidare a miglior serie che io abbia mai visto, tutto è semplicemente perfetto: il realismo, i dialoghi, i personaggi, l' interpretazione.
Sapere che toccherà aspettare un anno per vedere il seguito fa incazzare, perchè la prima serie finisce proprio nel momento clou.
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Re: Serie televisive
Mi hai quasi invogliato a guardarla seppur boicotti quasi tutta la produzione italiana da quando non ci sono piu i nostri grandi maestri.
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Re: Serie televisive
seconda serie di utopia, comincia già bella leggera con la faccia di bruno vespa in completo rosso
http://www.guardaserie.net/utopia/
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C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
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Re: Serie televisive
Questo è vero solo in parte, ed infatti mi sembrava strano, vista la sostanziale se non categorica differenza stilistica tra le due serie.Oude Kwaremont ha scritto:Infatti a breve guarderò anche quella, che tra l' altro è dello stesso regista...
Per la precisione Gomorra-La serie è stata diretta (immagino a seconda degli episodi) dal trio Stefano Sollima, Francesca Comencini, Claudio Cupellini. Solo il primo (figlio di Sergio, regista di spaghetti western, noir all'italiana, nonchè di "Sandokan") era il regista delle due stagioni di Romanzo Criminale.
E si vede: Gomorra è indubbiamente più "attuale", nelle tematiche e nello stile, rispetto a Romanzo Criminale, che, persino a partire dalla sigla musicale, ho visto come omaggio e calco delle tematiche e ambientazioni del "poliziottesco".
C'è un elemento tecnico-narrativo decisivo: c'è per caso in Gomorra un benché minimo accenno al flash-back? In altre parole, lo stile (ambientazioni, luce, resa fotografica, musiche, ecc.) riporta in pratica ad uno sviluppo narrativo sincronico, decisamente condizionato dalla contemporaneità e dalla attualità.
Romanzo Criminale, invece, a qualcosa di "concluso" nel tempo.
Se la cosa è voluta (ed immagino di sì), questo testimonierebbe per la sostanziale buona qualità dei due prodotti, pur con tutti i limiti che hanno ai miei occhi queste realizzazioni: necessità di trovare espedienti per "allungare il brodo", il conseguente rischio di perdita di unità di senso e azione, ecc.
PS: nel frattempo mi sono sorchiato pure la prima stagione di "American Horror Story"... la summa centrifugata di quasi un secolo di cinematografia horror! (chi l'ha vista, e magari pure le altre, che mi appresto ad affrontare, in rigorosa solitudine notturna? )
- jerrydrake
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Re: Serie televisive
Iniziato a vedere "1992". Diciamo che hanno saputo creare l'evento e fomentarne l'attesa. Un mix tra recente storia italiana (non di certo un documentario di spessore) e storie di fantasia inserite nel quadro globale della serie. Mi aspettavo di più anche se gli ascolti parlano di record (nel mondo Sky, s'intende).
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Re: Serie televisive
Finita la prima serie di Gomorra, come "intermezzo" fra Romanzo Criminale e Brwaking Bad, ho iniziato a guardare Fargo.
Mi pare una buona serie, non un capolavoro ma decisamente godibile ed apprezzabile.
Entusiasmante Billy Bob Thornton, che ricordo in un favoloso Babbo Bastardo, e che qui è alle prese con un ruolo completamente diverso in cui se la cava alla grande.
Quello che colpisce di questa serie è che tra tutti i personaggi, non ce n' è uno normale.
Mi pare una buona serie, non un capolavoro ma decisamente godibile ed apprezzabile.
Entusiasmante Billy Bob Thornton, che ricordo in un favoloso Babbo Bastardo, e che qui è alle prese con un ruolo completamente diverso in cui se la cava alla grande.
Quello che colpisce di questa serie è che tra tutti i personaggi, non ce n' è uno normale.
Re: Serie televisive
Chi ha visto 1992? A me è sembrato un minestrone con attori impreparati. Qual'è il vostro giudizio'
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- jerrydrake
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Re: Serie televisive
Abbandonata dopo 5 puntate. Mi aspettavo molto. Una delusione. Recitazione scarsa e storie insulse.bartoli ha scritto:Chi ha visto 1992? A me è sembrato un minestrone con attori impreparati. Qual'è il vostro giudizio'
- matteo.conz
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Re: Serie televisive
Mi sono guardato 5 puntate di fila di better call saul, prequel di breacking bad. Non mi aspettavo molto, anzi poco...invece è una serie bellissima, pari a breacking bad! consigliatissima.
Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53
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C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
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Re: Serie televisive
Avrò visto almeno 3 volte la 1a e la 2a serie di Romanzo Criminale, spettacolo.
Deluso dalla serie Gomorra, mi aspettavo di più.
Bella serie anche i Tudors.
C'è sempre il sole a Philadelphia è la sitcom più divertente che abbia mai visto.
X-Files è la Serie Televisiva più bella di tutti i tempi
Deluso dalla serie Gomorra, mi aspettavo di più.
Bella serie anche i Tudors.
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Re: Serie televisive
Nessuno di voi vede o ha visto la serie Weeds?
Io l'ho iniziata da poco, dopo aver finito Breaking Bad (tanto per non cambiare troppo argomento), e devo dire che mi fa ridere parecchio, anche se è una comicità un po' particolare
Io l'ho iniziata da poco, dopo aver finito Breaking Bad (tanto per non cambiare troppo argomento), e devo dire che mi fa ridere parecchio, anche se è una comicità un po' particolare
Il fascismo strisciante (o manifesto?) in cucina
Piuttosto che aprire un nuovo thread, scrivo qui.
Mi chiedo se qualcuno condivide il mio imbarazzo/fastidio/orrore/schifo/tristezza/malinconia nell'assistere alla quasi quotidiana manifestazione di autoritarismo becero, para- o forse dichiaratamente fascista che promana dall'inflazione di programmi dedicati alla cucina o assimilabili.
Il mio imbarazzo è accresciuto dal fatto di intervenire in un forum dedicato al ciclismo, ma credetemi, le voci al riguardo in rete sono veramente poche, e la cosa mi preoccupa alquanto. In altre parole: non saprei dove scrivere quanto mi accingo a scrivere...
Ma li avete mai visti tali scempi? Io lo faccio solo, distrattamente, perché mia moglie è un'appassionata di cucina (dato che in genere procura delle derive personali unicamente piacevoli... ), ma quando il mio spirito critico esce dalla distrazione, non posso fare a meno di notare alcune (molte) preoccupanti implicazioni di tale inflazione.
Vediamo di analizzare brevemente il fenomeno: generalmente, un manipolo di semidecerebrati guidati da uno o più cerberi ("I tuoi genitori hanno anche dei figli normali'?" - cit. ), a volte elegantemente camuffati, gioca un gioco ad eliminazione, il cui elemento discriminante, alla lunga, diventa solo l'adesione a modelli precostituiti, precostituiti dal/dai cerbero/i, ovviamente.
Il motto unificante è, naturalmente, il grido di adesione "Sì, chef!", che mi ricorda tanto un "Ehia ehia, alalà" rivisitato.
La cosa diventa a mio modo di vedere ancora più preoccupante quando riguarda minori (Junior Masterchef... ).
To cut a long story short... mi pare che quello che si raffigura, nella teoria delle organizzazioni, è il modello della "Istituzione Totale".
Un luogo cioè dove alcune regole democratiche si rovesciano, dove imperversano figure semi-mitologiche (il colonnello Kurtz, il sergente Garcia, il commissario Montalbano... ), dove i ruoli transazionali diventano primari (nessun adulto, solo "genitori" e "bambini"), dove i conflitti si radicalizzano e polarizzano, fino ad arrivare alla semi-fantozziana rappresentazione di un universo separato, in cui si configurano prepotentemente alcune icone tipiche: il fanatico, il lecchino, i clan, le macchiette, ecc.
La domanda sorge spontanea: allora il luogo cucina, i cui prodotti rappresentano un vanto non secondario della cultura italiana, è paragonabile ad una caserma? O a un carcere? O a un ospedale psichiatrico pre-Basaglia?
E le cose "vanno fatte solo così"? (giustificazione strisciante, che ho anche sentito ribadire).
Non esistono modelli alternativi?
E che rapporto esiste tra questi fenomeni, che potrebbero riguardare unicamente il mondo dello spettacolo e le sue esigenze vere o presunte, con quello che accade nella vita di tutti i giorni, nel mondo del lavoro o della convivenza civile?
PS: visti i format imperanti e molto simili tra loro, mi pare di poter dire che queste considerazioni non riguardino solo il nostro paese, che comunque conserva nella quotidianità una tradizione di "beceraggine" forte.
PPS: scusate lo sfogo, probabilmente ampiamente OT, ma avevo 10 minuti liberi...
Mi chiedo se qualcuno condivide il mio imbarazzo/fastidio/orrore/schifo/tristezza/malinconia nell'assistere alla quasi quotidiana manifestazione di autoritarismo becero, para- o forse dichiaratamente fascista che promana dall'inflazione di programmi dedicati alla cucina o assimilabili.
Il mio imbarazzo è accresciuto dal fatto di intervenire in un forum dedicato al ciclismo, ma credetemi, le voci al riguardo in rete sono veramente poche, e la cosa mi preoccupa alquanto. In altre parole: non saprei dove scrivere quanto mi accingo a scrivere...
Ma li avete mai visti tali scempi? Io lo faccio solo, distrattamente, perché mia moglie è un'appassionata di cucina (dato che in genere procura delle derive personali unicamente piacevoli... ), ma quando il mio spirito critico esce dalla distrazione, non posso fare a meno di notare alcune (molte) preoccupanti implicazioni di tale inflazione.
Vediamo di analizzare brevemente il fenomeno: generalmente, un manipolo di semidecerebrati guidati da uno o più cerberi ("I tuoi genitori hanno anche dei figli normali'?" - cit. ), a volte elegantemente camuffati, gioca un gioco ad eliminazione, il cui elemento discriminante, alla lunga, diventa solo l'adesione a modelli precostituiti, precostituiti dal/dai cerbero/i, ovviamente.
Il motto unificante è, naturalmente, il grido di adesione "Sì, chef!", che mi ricorda tanto un "Ehia ehia, alalà" rivisitato.
La cosa diventa a mio modo di vedere ancora più preoccupante quando riguarda minori (Junior Masterchef... ).
To cut a long story short... mi pare che quello che si raffigura, nella teoria delle organizzazioni, è il modello della "Istituzione Totale".
Un luogo cioè dove alcune regole democratiche si rovesciano, dove imperversano figure semi-mitologiche (il colonnello Kurtz, il sergente Garcia, il commissario Montalbano... ), dove i ruoli transazionali diventano primari (nessun adulto, solo "genitori" e "bambini"), dove i conflitti si radicalizzano e polarizzano, fino ad arrivare alla semi-fantozziana rappresentazione di un universo separato, in cui si configurano prepotentemente alcune icone tipiche: il fanatico, il lecchino, i clan, le macchiette, ecc.
La domanda sorge spontanea: allora il luogo cucina, i cui prodotti rappresentano un vanto non secondario della cultura italiana, è paragonabile ad una caserma? O a un carcere? O a un ospedale psichiatrico pre-Basaglia?
E le cose "vanno fatte solo così"? (giustificazione strisciante, che ho anche sentito ribadire).
Non esistono modelli alternativi?
E che rapporto esiste tra questi fenomeni, che potrebbero riguardare unicamente il mondo dello spettacolo e le sue esigenze vere o presunte, con quello che accade nella vita di tutti i giorni, nel mondo del lavoro o della convivenza civile?
PS: visti i format imperanti e molto simili tra loro, mi pare di poter dire che queste considerazioni non riguardino solo il nostro paese, che comunque conserva nella quotidianità una tradizione di "beceraggine" forte.
PPS: scusate lo sfogo, probabilmente ampiamente OT, ma avevo 10 minuti liberi...
- Deadnature
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Re: Serie televisive
Ti rispondo perché sono spettatore assiduo di Masterchef (e ho guardato anche la prima stagione di quello Junior, per la verità). Che ti devo dire, ognuno ha le sue perversioni.
Perché lo guardo? Perché mi fa ridere e perché ogni tanto ci sono delle idee culinarie interessanti. Ma principalmente perché mi fa ridere, è un prodotto di intrattenimento fatto secondo me molto bene (ritmo, montaggio, idee: bravi gli autori, per una volta). Ma appunto: è un prodotto di intrattenimento. È esattamente
Per quanto riguarda gli approcci alternativi: su Netflix è da poco uscita una mini-serie "Chef's table", dove in ognuno dei sei episodi viene raccontata la storia di un grande chef (nel primo episodio c'è Massimo Bottura), la sua gavetta, le sue idee, come è arrivato al successo... Ha un taglio a tratti un po' troppo agiografico, ma secondo me riesce a esplorare in maniera interessante le vite di quelle che sono di fatto le pop-star di questi anni. Ci sono tante diverse idee di cucina, e (quasi) nessuno urla.
Ma questo è un documentario, lo guardo per imparare qualcosa di nuovo. Masterchef lo guardo per distrarmi.
Fossimo stati al DAMS, questo dialogo era già una tesi triennale...
Perché lo guardo? Perché mi fa ridere e perché ogni tanto ci sono delle idee culinarie interessanti. Ma principalmente perché mi fa ridere, è un prodotto di intrattenimento fatto secondo me molto bene (ritmo, montaggio, idee: bravi gli autori, per una volta). Ma appunto: è un prodotto di intrattenimento. È esattamente
ma il punto è che gli stessi chef non sono certo risparmiati dal processo di macchiettizzazione, bensì essi stessi diventano la propria parodia (talvolta addirittura inconsapevolmente, il che a mio avviso aumenta l'ilarità della cosa). E questo mi pare mini alla base l'idea di far passare un modello di esaltazione dell'autorità. Che poi la cucina di un ristorante non sia un luogo democratico, ma invece fortemente gerarchico, beh, non mi pare una cosa di cui scandalizzarsi; tantomeno può essere democratico un gioco televisivo (a meno che non sia la Corrida, o il Grande Fratello).la semi-fantozziana rappresentazione di un universo separato, in cui si configurano prepotentemente alcune icone tipiche: il fanatico, il lecchino, i clan, le macchiette, ecc.
Per quanto riguarda gli approcci alternativi: su Netflix è da poco uscita una mini-serie "Chef's table", dove in ognuno dei sei episodi viene raccontata la storia di un grande chef (nel primo episodio c'è Massimo Bottura), la sua gavetta, le sue idee, come è arrivato al successo... Ha un taglio a tratti un po' troppo agiografico, ma secondo me riesce a esplorare in maniera interessante le vite di quelle che sono di fatto le pop-star di questi anni. Ci sono tante diverse idee di cucina, e (quasi) nessuno urla.
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Aderii alla campagna di garbata moral suasion per cacciare Di Rocco. E infatti...
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Re: Serie televisive
Deadnature ha scritto:ma il punto è che gli stessi chef non sono certo risparmiati dal processo di macchiettizzazione, bensì essi stessi diventano la propria parodia (talvolta addirittura inconsapevolmente, il che a mio avviso aumenta l'ilarità della cosa)la semi-fantozziana rappresentazione di un universo separato, in cui si configurano prepotentemente alcune icone tipiche: il fanatico, il lecchino, i clan, le macchiette, ecc.
Bitossi ha scritto:Vediamo di analizzare brevemente il fenomeno: generalmente, un manipolo di semidecerebrati guidati da uno o più cerberi [...], a volte elegantemente camuffati...
Intanto preciso che le mie perplessità vanno soprattutto alle estremizzazioni che raggiungono alcuni format, nel manifesto tentativo di "allungare il brodo" (visto che siamo in argomento... ) di idee a volte magari non originalissime, ma almeno curiose. Però, via, Hell's Kitchen è semplicemente inguardabile, a mio avviso, proprio per quel pesante clima da caserma che finisce per essere il solo "segno" riconoscibile. E guarda caso, l'esagerazione, e se vogliamo la banalizzazione e la superficializzazione, portano inevitabilmente a scenari fortemente radicalizzati, che inviano messaggi primari. Per usare una frase fatta, lavorano allo stomaco più che alla testa. Questo vale anche per me, ovviamente, solo che il mio stomaco mi dice che questo intruglio puzza di "fascismo"...E questo mi pare mini alla base l'idea di far passare un modello di esaltazione dell'autorità. Che poi la cucina di un ristorante non sia un luogo democratico, ma invece fortemente gerarchico, beh, non mi pare una cosa di cui scandalizzarsi; tantomeno può essere democratico un gioco televisivo (a meno che non sia la Corrida, o il Grande Fratello).
Per quanto riguarda gli approcci alternativi: su Netflix è da poco uscita una mini-serie "Chef's table", dove in ognuno dei sei episodi viene raccontata la storia di un grande chef (nel primo episodio c'è Massimo Bottura), la sua gavetta, le sue idee, come è arrivato al successo... Ha un taglio a tratti un po' troppo agiografico, ma secondo me riesce a esplorare in maniera interessante le vite di quelle che sono di fatto le pop-star di questi anni. Ci sono tante diverse idee di cucina, e (quasi) nessuno urla.
Ma questo è un documentario, lo guardo per imparare qualcosa di nuovo. Masterchef lo guardo per distrarmi.
Fossimo stati al DAMS, questo dialogo era già una tesi triennale...
In ogni caso, mi stai dicendo che alcune forme di sottocultura di massa (ci metto anche la pubblicità in generale, in particolare quella televisiva) non sono anche veicolo di messaggi striscianti, già presenti nel semiconscio collettivo, da cui derivano ed insieme contribuiscono a rafforzare?
Ti faccio solo un esempio: avremmo accettato queste brutture non dico 40 anni fa, ma anche solo verso la fine del millennio passato?
Io dico di no, e chiediamoci pure se questo era un bene o un male.
PS: se invece ritieni innocue queste manifestazioni, allora vorrei condividere il tuo ottimismo...
- matteo.conz
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Re: Serie televisive
Qualcuno ha visto il finale di stagione di ganes of thrones?
Da quasi 15anni guardo una media di un film al giorno ma pensò di non aver mai visto qualcosa che scava così a fondo nel meccanismo di auto generazione dell'odio. Più ancora degli immortali registi forse....
Sono al 50% traumatizzato e al 50% affascinato.
GoT è un opera unica e per certi versi inarrivabile.
ps: 50 episodi per vedere finalmente cercei nuda, ne è valsa la pena
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- jerrydrake
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Re: Serie televisive
Sono fermo alla stagione precedente. Da sempre lettore accanito delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, non riesco ad appassionarmi della trasposizione televisiva.matteo.conz ha scritto:Qualcuno ha visto il finale di stagione di ganes of thrones?
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- Visconte85
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Re: Serie televisive
ho visto tutta la prima serie, dalla 2a in poi non l'ho più guardatajerrydrake ha scritto:Sono fermo alla stagione precedente. Da sempre lettore accanito delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, non riesco ad appassionarmi della trasposizione televisiva.matteo.conz ha scritto:Qualcuno ha visto il finale di stagione di ganes of thrones?
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Chi ha visto Supernatural?
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Re: Serie televisive
Ho gettato la tivù da sette anni, c è qualcosa di nuovo narrativamente da Dostoieschi?matteo.conz ha scritto:Qualcuno ha visto il finale di stagione di ganes of thrones?
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A volte il dito indica proprio il dito, non la luna.
Dopo Campiglio qualcuno ha abbandonato il ciclismo, qualcun altro ha ripreso a seguirlo.
I veri campioni erano quelli che dicevano no [Winter]
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Re: Serie televisive
Cominciando dalla fine, mi spiace deluderti, ma il corpo era di una comparsa (a cui faccio i complimenti, in quanto la scena era davvero impegnativa). A meno che a te non interessasse proprio *il personaggio Cersei* e non *l'ottima Lena Headey*, ovviamente.matteo.conz ha scritto:Qualcuno ha visto il finale di stagione di ganes of thrones?
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ps: 50 episodi per vedere finalmente cercei nuda, ne è valsa la pena
Detto questo, ho cominciato a vedere GoT un paio di anni fa, da non appassionato di Fantasy. Mi è da subito molto piaciuto: non è privo di pecche, inevitabilmente, ma è l'opera narrativa più interessante e ambiziosa che io conosca. Ora vedremo come gli sceneggiatori gestiranno in proprio la trama, visto che non resta molto materiale originale a cui attingere: l'auspicio è che le ultime due stagioni possano completare in maniera coerente quanto visto sinora.
Ti ha hackerato l'account un lettore di Repubblica?nemecsek ha scritto: Ho gettato la tivù da sette anni, c è qualcosa di nuovo narrativamente da Dostoieschi?
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Re: Serie televisive
hehehehe?!?!?!?!?
deadnature ma cosa vuoi provare a dirmi?!!? era una controfigura?!?!?!
la mia generazione non ha sogni e per una volta che ne avevamo uno, tu me lo distruggi così?!?!? sei più crudele dei bolton! se il mio nichilismo non era ancora completo, ora è profondo come l abisso, come le Marianne, come....
deadnature! il tuo nick ti rappresenta! assassino di sogni!
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la mia generazione non ha sogni e per una volta che ne avevamo uno, tu me lo distruggi così?!?!? sei più crudele dei bolton! se il mio nichilismo non era ancora completo, ora è profondo come l abisso, come le Marianne, come....
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Re: Serie televisive
Ti chiedo perdono, non era mia intenzione distruggere i tuoi sogni. Riformulo il concetto: tu volevi vedere la regina Cersei in tutta la sua grazia. E l'hai vista. Perché allora interrogarsi sui dettagli della finzione, se la finzione è soddisfacente abbastanza?
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Re: Serie televisive
Era chiaramente ironico però ora so che non ho visto la stessa cercei dei 50 episodi precedenti! cmq questa puntata è stata qualcosa di eccezionale davvero, anche a livello puramente tecnico e di linguaggio registico oltre che di contenuto. Ad esempio la sola battuta di varys vale mille mila stupidaggini che ho visto e a cui la maggioranza da un tono. GoT sta avendo un gran successo ed è bello quando qualcosa di valore ha pure un così largo riconoscimento. Però è bello e snob pure quando tu e solo pochi altri godi di gioiellini sconosciuti. Ad esempio un libro di questi giorni: ho bruciato la notte di Richard Wright.
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Re: Serie televisive
Ho seguito molte serie . Mi hanno appassionato molto negli anni:-
I Sopravvissuti, da ragazzino
Dallas, da ragazzino
Happy days , da ragazzino.
Spazio 1999, ragazzino
Poi dopo una parentesi adolescenziale.
Star trek, serie classica, the next generation, voyager ( bellissime le prime quattro stagioni ), meno Deep space nine.
Lost ,bellissimo con qualche caduta.
Merlin, comprato in cofanetti , molto ben fatto, ottimo passatempo con qualche spunto poetico.
C'era una volta,bella la prima stagione e forse la seconda,poi logicamente,sbraca
Heroes, bella la,prima stagione poi orrendo
E last but not least il mitico Doctor who. Seguito poco da ragazzino ho comprato i cofanetti da un anno della ,nuova serie. Ben fatto, pieno di spunti semplici ma divertenti profondi e riflessivi. Bello.
Ps. Adoro Ciclismo ,Arte ,Fantasia e film impegnati
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Merlin, comprato in cofanetti , molto ben fatto, ottimo passatempo con qualche spunto poetico.
C'era una volta,bella la prima stagione e forse la seconda,poi logicamente,sbraca
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E last but not least il mitico Doctor who. Seguito poco da ragazzino ho comprato i cofanetti da un anno della ,nuova serie. Ben fatto, pieno di spunti semplici ma divertenti profondi e riflessivi. Bello.
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Re: Serie televisive
Non per deluderti ma era una controfiguramatteo.conz ha scritto:Qualcuno ha visto il finale di stagione di ganes of thrones?
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