Lasciare le tappe
Re: Lasciare le tappe
Dipende dalle situazioni ma io tendo a rispondere di si. Ovviamente il caso che mi viene in mente è quello del corridore in lizza per la generale che trova alleati per strada e li ringrazia con la vittoria di tappa, penso a Guerini-Pantani per dirne una. Condivido anche gesti meno interessati come quello che fece Contador a Tiralongo al Giro. In generale penso che se il lascito sia fatto nel pieno rispetto dell'avversario possa essere un gesto nobile.
Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? (Tour 2018)
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Sono il DMM nello scoprire i bluff del ciclismo
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Re: Lasciare le tappe
Su Pantani-Guerini e Contador-Tiralongo concordo,anche se Contador secondo me le lasciava un po' troppe prima della squalifica,Indurain le lasciava troppeBrogno ha scritto:Dipende dalle situazioni ma io tendo a rispondere di si. Ovviamente il caso che mi viene in mente è quello del corridore in lizza per la generale che trova alleati per strada e li ringrazia con la vittoria di tappa, penso a Guerini-Pantani per dirne una. Condivido anche gesti meno interessati come quello che fece Contador a Tiralongo al Giro. In generale penso che se il lascito sia fatto nel pieno rispetto dell'avversario possa essere un gesto nobile.
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Re: Lasciare le tappe
Indurain lexlaaciava tutte ! Nel 1993 al tour , nella tappa di isola 2000 freno adirottura per lasciare passare Rominger.
Re: Lasciare le tappe
Secondo me la domanda andrebbe ribaltata: sareste d'accordo a farvi omaggiare di una tappa da chi è palesemente piu' forte ? O preferireste conquistarvela anche a costo di perdere ?
Inutile dire che, sempre secondo me, il quesito manco si dovrebbe porre ...
Inutile dire che, sempre secondo me, il quesito manco si dovrebbe porre ...
Re: Lasciare le tappe
Sottoscrivo in toto.prof ha scritto:Secondo me la domanda andrebbe ribaltata: sareste d'accordo a farvi omaggiare di una tappa da chi è palesemente piu' forte ? O preferireste conquistarvela anche a costo di perdere ?
Inutile dire che, sempre secondo me, il quesito manco si dovrebbe porre ...
Infatti, non sempre ma nella maggior parte dei casi, il "lasciar vincere" presuppone un calcolo che dovrebbe portare ad un debito di gratitudine da parte del soggetto o, più frequentemente, del team beneficiato.
Ovviamente la questione si pone soltanto per le corse a tappe.
In una gara in linea "lasciar vincere" è semplicemente demenziale.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Lasciare le tappe
Troppo facile...prof ha scritto:Secondo me la domanda andrebbe ribaltata: sareste d'accordo a farvi omaggiare di una tappa da chi è palesemente piu' forte ? O preferireste conquistarvela anche a costo di perdere ?
Inutile dire che, sempre secondo me, il quesito manco si dovrebbe porre ...
nel senso che la risposta pare scontata, ma non lo è affatto.
Credo che il 99% dei corridori accetterebbe il regalo senza problemi.
A mio avviso vale lo stesso ragionamento che tu facevi per terpstra al giro delle fiandre, ovvero che un secondo posto è degno di grande rispetto, ecc.
Quindi per un corridore di seconda schiera, anche una vittoria "regalata" non si disprezza così facilmente.
Poi mi viene in mente la vittoria di Pantani sul Ventoux. Ma quella è un caso limite, una mosca bianca.
Nella storia del ciclismo è raro trovare uno arrogante come il texano.
Quella voleva essere un'umiliazione, non certo un regalo.
Re: Lasciare le tappe
Io comunque accetterei senza problemi.
Se sei inferiore rispetto all'avversario, è quasi un gesto di cortesia quello che fai accettando il regalo.
Sempre che questo non sia fatto con latente arroganza.
RIfiutare il regalo a mio avviso è un inutile mancanza di stile nel ricosnoscere la superiorità dell'avversario.
Se sei inferiore rispetto all'avversario, è quasi un gesto di cortesia quello che fai accettando il regalo.
Sempre che questo non sia fatto con latente arroganza.
RIfiutare il regalo a mio avviso è un inutile mancanza di stile nel ricosnoscere la superiorità dell'avversario.
Re: Lasciare le tappe
Anche quella di Andy Schleck sul Tourmalet secondo me era un'umiliazione,cavolo avevi appena perso il Tour senza mai attaccare Contador che ti lascia la tappa e tu esulti pure.......
Re: Lasciare le tappe
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Re: Lasciare le tappe
Io trovo invece degradante accettare il regalo. Sic et simpliciter.galliano ha scritto:Io comunque accetterei senza problemi.
Se sei inferiore rispetto all'avversario, è quasi un gesto di cortesia quello che fai accettando il regalo.
Sempre che questo non sia fatto con latente arroganza.
RIfiutare il regalo a mio avviso è un inutile mancanza di stile nel ricosnoscere la superiorità dell'avversario.
Pantani, nella tappa seguente a Les Deux Alpes, quella della Madeleine, in fuga con Ullrich in piena reazione da orgoglio ferito, fece la volata fino al colpo di reni: vinse Ulrich ma non sapremo mai se fu un regalo di Pantani o no. In ogni caso la vittoria di Ullrich fu vittoria vera e Pantani un vero signore.
Simoni invei' contro Basso che non gli lasciò la tappa dell'Aprica: Simoni non fece la figura del barbone per il semplice motivo che il barbone possiede in genere enorme classe e dignità.
Re: Lasciare le tappe
oddio che poi fra i due in quanto a stile...prof ha scritto: Simoni invei' contro Basso che non gli lasciò la tappa dell'Aprica: Simoni non fece la figura del barbone per il semplice motivo che il barbone possiede in genere enorme classe e dignità.
Re: Lasciare le tappe
Il primo esempio che fai però dimostra che non sempre accettare il regalo è degradante, molto dipende dalla situazione, a volte il gesto è semplicemente un riconoscimento del lavoro svolto, una stretta di mano metaforica tra due persone che si rispettano, soprattutto nel caso di Pantani-Ullrich, Pantani fece si la volata, ma lasciò la tappa volontariamente, e secondo me anche giustamente, e in quella tappa penso che entrambi uscirono vincitori.prof ha scritto:Io trovo invece degradante accettare il regalo. Sic et simpliciter.galliano ha scritto:Io comunque accetterei senza problemi.
Se sei inferiore rispetto all'avversario, è quasi un gesto di cortesia quello che fai accettando il regalo.
Sempre che questo non sia fatto con latente arroganza.
RIfiutare il regalo a mio avviso è un inutile mancanza di stile nel ricosnoscere la superiorità dell'avversario.
Pantani, nella tappa seguente a Les Deux Alpes, quella della Madeleine, in fuga con Ullrich in piena reazione da orgoglio ferito, fece la volata fino al colpo di reni: vinse Ulrich ma non sapremo mai se fu un regalo di Pantani o no. In ogni caso la vittoria di Ullrich fu vittoria vera e Pantani un vero signore.
Simoni invei' contro Basso che non gli lasciò la tappa dell'Aprica: Simoni non fece la figura del barbone per il semplice motivo che il barbone possiede in genere enorme classe e dignità.
Il discorso Simoni-Basso invece fu degradante a prescindere.
Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? (Tour 2018)
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Re: Lasciare le tappe
Dipende:
Se e` una ricompensa per un aiuto dato a vincere la classifica generale (es: Basso-Scarponi sull'Aprica) e` un bel gesto oltre che un fatto di convenienza per garantirsi la piena collaborazione dell'altro corridore.
Se e` un regalo gratuito spesso addirittura ad un rivale (es: Contador-Schleck sul Tourmalet) e` sciocco e degradante per chi lo riceve.
Se e` una ricompensa per un aiuto dato a vincere la classifica generale (es: Basso-Scarponi sull'Aprica) e` un bel gesto oltre che un fatto di convenienza per garantirsi la piena collaborazione dell'altro corridore.
Se e` un regalo gratuito spesso addirittura ad un rivale (es: Contador-Schleck sul Tourmalet) e` sciocco e degradante per chi lo riceve.
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Re: Lasciare le tappe
Quoto Prof, anzi stralquoto .
Simoni all'aprica fece una figura da vero .A cascate del toce Simoni fece arrabbiare mezza Italia, non doveva andare lui a prendere Pantani . La tappa di Albertville del Tour 1998 invece fu un comportamento normale , ricordiamoci favorito da il finale che prevedeva 40 km di pianura dopo la Madeleine .Onorevole pure il comportamento di Bugno sul Pordoi che lasciò la vittoria a Mottet O di Contador sul Tourmalet . Ad uno la corsa allo sfidante la tappa, un logico gentleman agreement.
Non parlo di Armstrong, esempio assoluto di arroganza, in quanto inoltre personaggio antistorico per il ciclismo .Anche hinault lascio alcune vittorie , (Delgado a Pau 86, Herrera ,Morzine 85.), ma possiamo anche dire che chi tirava di più non faceva lo sprint .
Simoni all'aprica fece una figura da vero .A cascate del toce Simoni fece arrabbiare mezza Italia, non doveva andare lui a prendere Pantani . La tappa di Albertville del Tour 1998 invece fu un comportamento normale , ricordiamoci favorito da il finale che prevedeva 40 km di pianura dopo la Madeleine .Onorevole pure il comportamento di Bugno sul Pordoi che lasciò la vittoria a Mottet O di Contador sul Tourmalet . Ad uno la corsa allo sfidante la tappa, un logico gentleman agreement.
Non parlo di Armstrong, esempio assoluto di arroganza, in quanto inoltre personaggio antistorico per il ciclismo .Anche hinault lascio alcune vittorie , (Delgado a Pau 86, Herrera ,Morzine 85.), ma possiamo anche dire che chi tirava di più non faceva lo sprint .
Re: Lasciare le tappe
Sono d'accordo sugli esempi in questione, ma come sottolineato da Brogno non mi pare siano calzanti con la tua domanda iniziale, ovvero se è giusto o meno accettare una tappa regalata.prof ha scritto:Io trovo invece degradante accettare il regalo. Sic et simpliciter.galliano ha scritto:Io comunque accetterei senza problemi.
Se sei inferiore rispetto all'avversario, è quasi un gesto di cortesia quello che fai accettando il regalo.
Sempre che questo non sia fatto con latente arroganza.
RIfiutare il regalo a mio avviso è un inutile mancanza di stile nel ricosnoscere la superiorità dell'avversario.
Pantani, nella tappa seguente a Les Deux Alpes, quella della Madeleine, in fuga con Ullrich in piena reazione da orgoglio ferito, fece la volata fino al colpo di reni: vinse Ulrich ma non sapremo mai se fu un regalo di Pantani o no. In ogni caso la vittoria di Ullrich fu vittoria vera e Pantani un vero signore.
Simoni invei' contro Basso che non gli lasciò la tappa dell'Aprica: Simoni non fece la figura del barbone per il semplice motivo che il barbone possiede in genere enorme classe e dignità.
Siamo d'accordissimo che il regalo non VA PRETESO (vedi caso Simoni - anche se l'interessato sostenne che c'era un accordo implicito con Basso), ma non ci trovo nulla di umiliante o degradante se un ciclista accetta in regalo una tappa da un suo collega.
L'unico che forse potrebbe non essere d'accordo potrebbe essere lo spettatore che vorrebbe vedere competizione fino all'ultimo metro.
Ovviamente è molto importante il modo in cui avviene il regalo.
Personalmente trovo molto più fastidioso e più degradante, l'arrivo in parata Mapei style.
Infine, per rispondere alla tua domanda, te la ribalto: se tu fossi stato al posto di Bert Dietz (sottolineo Bert Dietz che in carriera avrà vinto forse qualche tappa in giri minori), dopo 200km di fuga, non avresti accettato il regalo di Jalabert? Avresti invitato jalabert a prendersi la tappa?
Tendenzialmente io non amo i regali nelle competizioni sportive, ma mettendomi nei panni di Dietz non so se avrei rinunciato a cuor leggero, forse sì, ma non me la sento di essere categorico.
Re: Lasciare le tappe
Se io fossi stato al posto di Dietz, avrei fatto la mia volata e l'altro avrebbe fatto quel che piu' gli fosse piaciuto, semplice no ? Di certo non avrei sollecitato ne', tampoco, preteso regali. Se Jalabert non avesse fatto la volata nessuno avrebbe mai saputo perchè. Non ne aveva piu' ? Ne aveva ancora e mi ha lasciato vincere ? Boh !?!galliano ha scritto:Sono d'accordo sugli esempi in questione, ma come sottolineato da Brogno non mi pare siano calzanti con la tua domanda iniziale, ovvero se è giusto o meno accettare una tappa regalata.prof ha scritto:Io trovo invece degradante accettare il regalo. Sic et simpliciter.galliano ha scritto:Io comunque accetterei senza problemi.
Se sei inferiore rispetto all'avversario, è quasi un gesto di cortesia quello che fai accettando il regalo.
Sempre che questo non sia fatto con latente arroganza.
RIfiutare il regalo a mio avviso è un inutile mancanza di stile nel ricosnoscere la superiorità dell'avversario.
Pantani, nella tappa seguente a Les Deux Alpes, quella della Madeleine, in fuga con Ullrich in piena reazione da orgoglio ferito, fece la volata fino al colpo di reni: vinse Ulrich ma non sapremo mai se fu un regalo di Pantani o no. In ogni caso la vittoria di Ullrich fu vittoria vera e Pantani un vero signore.
Simoni invei' contro Basso che non gli lasciò la tappa dell'Aprica: Simoni non fece la figura del barbone per il semplice motivo che il barbone possiede in genere enorme classe e dignità.
Siamo d'accordissimo che il regalo non VA PRETESO (vedi caso Simoni - anche se l'interessato sostenne che c'era un accordo implicito con Basso), ma non ci trovo nulla di umiliante o degradante se un ciclista accetta in regalo una tappa da un suo collega.
L'unico che forse potrebbe non essere d'accordo potrebbe essere lo spettatore che vorrebbe vedere competizione fino all'ultimo metro.
Ovviamente è molto importante il modo in cui avviene il regalo.
Personalmente trovo molto più fastidioso e più degradante, l'arrivo in parata Mapei style.
Infine, per rispondere alla tua domanda, te la ribalto: se tu fossi stato al posto di Bert Dietz (sottolineo Bert Dietz che in carriera avrà vinto forse qualche tappa in giri minori), dopo 200km di fuga, non avresti accettato il regalo di Jalabert? Avresti invitato jalabert a prendersi la tappa?
Tendenzialmente io non amo i regali nelle competizioni sportive, ma mettendomi nei panni di Dietz non so se avrei rinunciato a cuor leggero, forse sì, ma non me la sento di essere categorico.
Per Pantani/Ullrich, credo che non sapremo mai cosa avesse inteso fare Pantani e questa è la cosa piu' bella che potesse accadere in quella situazione. In genere queste son cose che capitano tra campioni di levatura superiore. Merckx non avrebbe mai umiliato nessuno con "regali" di quel tipo.
Re: Lasciare le tappe
Giustissimo; uno che tira tutto il giorno e lotta per la classifica, fa bene poi a non sprecare energie nello sprint che, è bene ricordarlo, non è propriamente un esercizio a costo zero ma uno sforzo intenso e sfiancante.giorgio ricci ha scritto: ...
... ma possiamo anche dire che chi tirava di più non faceva lo sprint .
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Re: Lasciare le tappe
Ve la ricordate Hinault che cedette a Bernadeu la tappa di Sondrio con lo Stelvio ?
Re: Lasciare le tappe
Sfido io, era suo compagno di squadra e fido luogotenente.CicloSprint ha scritto:Ve la ricordate Hinault che cedette a Bernadeu la tappa di Sondrio con lo Stelvio ?
Re: Lasciare le tappe
personalmente preferirei conquistare una vittoria piuttosto che riceverla in regalo, ma ovviamente dipende da caso e caso. ad esempio ricordo che anni fa Voigt lasciò a Garate una tappa al Giro perché il tedesco collaborò poco avendo Basso in rosa (vedo che nessuno ha citato quella gara) ed in quel caso non ci fu niente di male a prendersi la vittoria
Re: Lasciare le tappe
Certo, giusto, comportamento ineccepibile.prof ha scritto:Se io fossi stato al posto di Dietz, avrei fatto la mia volata e l'altro avrebbe fatto quel che piu' gli fosse piaciuto, semplice no ? Di certo non avrei sollecitato ne', tampoco, preteso regali. Se Jalabert non avesse fatto la volata nessuno avrebbe mai saputo perchè. Non ne aveva piu' ? Ne aveva ancora e mi ha lasciato vincere ? Boh !?!galliano ha scritto: Infine, per rispondere alla tua domanda, te la ribalto: se tu fossi stato al posto di Bert Dietz (sottolineo Bert Dietz che in carriera avrà vinto forse qualche tappa in giri minori), dopo 200km di fuga, non avresti accettato il regalo di Jalabert? Avresti invitato jalabert a prendersi la tappa?
Tendenzialmente io non amo i regali nelle competizioni sportive, ma mettendomi nei panni di Dietz non so se avrei rinunciato a cuor leggero, forse sì, ma non me la sento di essere categorico.
Ma io non sono certo fautore delle suppliche per vincere una tappa. O, ancora peggio, delle pretese di avere una tappa in regalo.
Tra l'altro non mi pare di ricordare, all'epoca, un Bert Dietz sollecitare il regalo di Jalabert (ma potrei benissimo sbagliare); Dietz non aveva nemmeno più la forza di sprintare e contro un Jalabert in netta rimonta, improvvisare uno sprint sarebbe stato quasi cadere nella farsa. Invece si fece accompagnare all'arrivo da jalabert che gli lasciò la vittoria.
Non ho un ricordo di un gesto di genuflessione di fronte al più forte e nemmeno di un regalo umiliante.
Per certi versi la penso come te: meglio giocarsela piuttosto che elemosinare.
Una volta che non c'è richiesta di elemosina, sprintare o arrivare assieme per me pari sono.
Re: Lasciare le tappe
Per certi versi è simile all'episodio tra Rodriguez e Rabottini al Giro 2012galliano ha scritto:Certo, giusto, comportamento ineccepibile.prof ha scritto:Se io fossi stato al posto di Dietz, avrei fatto la mia volata e l'altro avrebbe fatto quel che piu' gli fosse piaciuto, semplice no ? Di certo non avrei sollecitato ne', tampoco, preteso regali. Se Jalabert non avesse fatto la volata nessuno avrebbe mai saputo perchè. Non ne aveva piu' ? Ne aveva ancora e mi ha lasciato vincere ? Boh !?!galliano ha scritto: Infine, per rispondere alla tua domanda, te la ribalto: se tu fossi stato al posto di Bert Dietz (sottolineo Bert Dietz che in carriera avrà vinto forse qualche tappa in giri minori), dopo 200km di fuga, non avresti accettato il regalo di Jalabert? Avresti invitato jalabert a prendersi la tappa?
Tendenzialmente io non amo i regali nelle competizioni sportive, ma mettendomi nei panni di Dietz non so se avrei rinunciato a cuor leggero, forse sì, ma non me la sento di essere categorico.
Ma io non sono certo fautore delle suppliche per vincere una tappa. O, ancora peggio, delle pretese di avere una tappa in regalo.
Tra l'altro non mi pare di ricordare, all'epoca, un Bert Dietz sollecitare il regalo di Jalabert (ma potrei benissimo sbagliare); Dietz non aveva nemmeno più la forza di sprintare e contro un Jalabert in netta rimonta, improvvisare uno sprint sarebbe stato quasi cadere nella farsa. Invece si fece accompagnare all'arrivo da jalabert che gli lasciò la vittoria.
Non ho un ricordo di un gesto di genuflessione di fronte al più forte e nemmeno di un regalo umiliante.
Per certi versi la penso come te: meglio giocarsela piuttosto che elemosinare.
Una volta che non c'è richiesta di elemosina, sprintare o arrivare assieme per me pari sono.
Re: Lasciare le tappe
dipende quanto ti è simpatico l'altro....prof ha scritto: Merckx non avrebbe mai umiliato nessuno con "regali" di quel tipo.
In generale non la ritengo una umiliazione, anche perchè esiste una differenza tra prestatività allo sprint che può sempre determinare un esito differente dalle reali forze in campo.
Quindi, riguardo a ciò che è palese, il dubbio rimane in ogni caso.
A meno che uno tiri proprio il freno, e per quanto ne so io, può anche capitare, in questo caso sì diventa una presa per i fondelli fatta ad arte...
Inoltre, chi "riceve" la tappa 99 volte su 100 ha anche dato un impulso decisivo alla riuscita dell'azione, quindi non è che gli si "regali" un gran che.
In quell'arrivo tra Pantani e Ullrich però secondo me il Pirata tirò così lungo la volata non certo per "gentilezza" ma per farla sudare fino all'ultimo metro, anzi per fargli temere di perderla....come a dire...sì vinci, ma occhio.
Inoltre, se regalo fu, di certo la tappa la meritava assai più Ullrich, visto che aveva tirato come un leone su tutta la Madeleine cercando invano di staccare Marco, che comunque dovette faticare non poco..."sbuffava come una locomotiva" diceva nel dopo tappa...insomma...altro che regalo!
La questione Simoni-Basso mi sembra assai particolare e poco attinente alla presente discussione. Il punto centrale di quella situazione era che Simoni aveva evitato di attaccare nella discesa del Mortirolo su Monno, che metteva molta paura a Basso.
Basso poi quell'anno in salita era nettamente più forte, forse non attaccò a fondo sul Mortirolo, per carità, ma avrebbe dovuto staccare Simoni là.
Re: Lasciare le tappe
no, jajà raggiunse dietz a poco meno di 200m dal traguardo... l'impressione è che non volesse nemmeno raggiungerlo ma fu costretto a forzare un attimo per distanziare il gruppetto di olano che stava rientrando dietro. cio' che fece il campione francese pero' fu il gesto di chiudere sempre più piano, a sufficienza per non affiancare mai il tedesco, che arrivo' in fuga solitaria con mezzo metro di vantaggio su jajàgalliano ha scritto: Tra l'altro non mi pare di ricordare, all'epoca, un Bert Dietz sollecitare il regalo di Jalabert (ma potrei benissimo sbagliare); Dietz non aveva nemmeno più la forza di sprintare e contro un Jalabert in netta rimonta, improvvisare uno sprint sarebbe stato quasi cadere nella farsa. Invece si fece accompagnare all'arrivo da jalabert che gli lasciò la vittoria.
per quanto mi riguarda, questo è l'esempio migliore (tra quelli che ho visto) di tappa "lasciata" con pieno merito: non c'è alcuna umiliazione ne' arroganza, c'è anzi il riconoscimento del merito di chi si è fatto un'intera giornata in fuga. chiaro che se jalabert non avesse avuto sufficiente vantaggio in classifica, avrebbe fatto benissimo a bersi dietz già all'ultimo km e vincere con il necessario distacco.
no, è diversissimo. rabottini tirò il fiato nel finale quando rodriguez stava rientrando, seppe gestirsi bene raccogliendo le energie e lasciando rientrare purito per poi bruciarlo allo sprint. lì non ci fu alcun regalo (pure a detta di rodriguez stesso, che si stava giocando il giro e non avrebbe certo perso secondi per strada).Mystogan ha scritto: Per certi versi è simile all'episodio tra Rodriguez e Rabottini al Giro 2012
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Re: Lasciare le tappe
Insomma,Rodriguez non fece nemmeno la volata,e in quel Giro non c'erano gli abbuonicauz. ha scritto:no, jajà raggiunse dietz a poco meno di 200m dal traguardo... l'impressione è che non volesse nemmeno raggiungerlo ma fu costretto a forzare un attimo per distanziare il gruppetto di olano che stava rientrando dietro. cio' che fece il campione francese pero' fu il gesto di chiudere sempre più piano, a sufficienza per non affiancare mai il tedesco, che arrivo' in fuga solitaria con mezzo metro di vantaggio su jajàgalliano ha scritto: Tra l'altro non mi pare di ricordare, all'epoca, un Bert Dietz sollecitare il regalo di Jalabert (ma potrei benissimo sbagliare); Dietz non aveva nemmeno più la forza di sprintare e contro un Jalabert in netta rimonta, improvvisare uno sprint sarebbe stato quasi cadere nella farsa. Invece si fece accompagnare all'arrivo da jalabert che gli lasciò la vittoria.
per quanto mi riguarda, questo è l'esempio migliore (tra quelli che ho visto) di tappa "lasciata" con pieno merito: non c'è alcuna umiliazione ne' arroganza, c'è anzi il riconoscimento del merito di chi si è fatto un'intera giornata in fuga. chiaro che se jalabert non avesse avuto sufficiente vantaggio in classifica, avrebbe fatto benissimo a bersi dietz già all'ultimo km e vincere con il necessario distacco.
no, è diversissimo. rabottini tirò il fiato nel finale quando rodriguez stava rientrando, seppe gestirsi bene raccogliendo le energie e lasciando rientrare purito per poi bruciarlo allo sprint. lì non ci fu alcun regalo (pure a detta di rodriguez stesso, che si stava giocando il giro e non avrebbe certo perso secondi per strada).Mystogan ha scritto: Per certi versi è simile all'episodio tra Rodriguez e Rabottini al Giro 2012
Re: Lasciare le tappe
Grande Jaja
"...esiste Doping dove esiste Antidoping....."
2023- Larciano-Giro Polonia-1 Tappa Vuelta
2024-Trofeo Ses Salines-Freccia Brabante-! Tappa Giro
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Re: Lasciare le tappe
mamma mia come andava quell'anno...Bogaert ha scritto:
Grande Jaja
il lasciare la vittoria a dietz fu molto bello, l'ho sempre pensato come un tributo alla sofferenza di chi non nasce campione.
Re: Lasciare le tappe
Il gesto di jaja lo ricordo benissimo e gli fece onore: altrettanto bello mi e' sembrato il gesto di Contador nei confronti di Tiralongo...
Armstrong sul ventoux lascio' vincere Pantani ?
Come qualcuno giustamente ha detto le situazioni di corsa nono sono mai identiche..
ciao
el_condor
Armstrong sul ventoux lascio' vincere Pantani ?
Come qualcuno giustamente ha detto le situazioni di corsa nono sono mai identiche..
ciao
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Re: Lasciare le tappe
Per me Armstrong sul Ventoux fece vincere Pantani ma lo fece per fargli una cattiveria e basta,personalmente di Contador non mi è piacque la tappa regalata a Schleck sul Tourmaletel_condor ha scritto:Il gesto di jaja lo ricordo benissimo e gli fece onore: altrettanto bello mi e' sembrato il gesto di Contador nei confronti di Tiralongo...
Armstrong sul ventoux lascio' vincere Pantani ?
Come qualcuno giustamente ha detto le situazioni di corsa nono sono mai identiche..
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Re: Lasciare le tappe
Per me il gesto di Jalabert alla Vuelta e quello di Contador nei confronti di Tiralongo hanno esaltato un valore valori che, purtroppo, nello sport non sempre viene apprezzato: la generosità e, direi, la sportività- Mi limito a questi due casi...
Ciao
el_condor
Ciao
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Re: Lasciare le tappe
Ricapitolando :
lasciare la tappa a quello che ti segue in classifica è sbagliato e, a volte, anche offensivo ( es. Armstrong-Pantani, Contador-Schlek, Bugno-Mottet, Indurain-Rominger),
lasciare la tappa ad uno che si è fatto il mazzo per una vita ma che non ha potuto raccogliere quasi nulla è da gentiluomini (es. Contador-Tiralongo, Jalabert-Dietz),
lasciare la tappa ad un compagno di squadra che si è fatto il mazzo per te è il minimo ( es.Hinault-Bernaudeau), però se non ci sono gli abbuoni.
Poi ci sono i fuoriclasse (es. Pantani-Ullrich), dove nessuno potrà mai capire se la tappa sia stata lasciata o meno.
lasciare la tappa a quello che ti segue in classifica è sbagliato e, a volte, anche offensivo ( es. Armstrong-Pantani, Contador-Schlek, Bugno-Mottet, Indurain-Rominger),
lasciare la tappa ad uno che si è fatto il mazzo per una vita ma che non ha potuto raccogliere quasi nulla è da gentiluomini (es. Contador-Tiralongo, Jalabert-Dietz),
lasciare la tappa ad un compagno di squadra che si è fatto il mazzo per te è il minimo ( es.Hinault-Bernaudeau), però se non ci sono gli abbuoni.
Poi ci sono i fuoriclasse (es. Pantani-Ullrich), dove nessuno potrà mai capire se la tappa sia stata lasciata o meno.
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Re: Lasciare le tappe
Sulla cattiveria non sono d'accordo. Secondo me lo fece in buona fede, dopo aver dimostrato comunque di averne di più. Pecco' poi nelle dichiarazioni post arrivo, perché a uno come Pantani non gli potevi dire che gli avevi regalato la tappa, non quella tappa, e infatti Pantani poi se la prese a cuore tanto che a Courchevel e poi a Morzine cerco di far capire che non aveva bisogno di regali da nessuno. Ma secondo me Lance lo fece in buona fede.Mystogan ha scritto:Per me Armstrong sul Ventoux fece vincere Pantani ma lo fece per fargli una cattiveria e basta,personalmente di Contador non mi è piacque la tappa regalata a Schleck sul Tourmaletel_condor ha scritto:Il gesto di jaja lo ricordo benissimo e gli fece onore: altrettanto bello mi e' sembrato il gesto di Contador nei confronti di Tiralongo...
Armstrong sul ventoux lascio' vincere Pantani ?
Come qualcuno giustamente ha detto le situazioni di corsa nono sono mai identiche..
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Re: Lasciare le tappe
Come no ... Basso avrebbe dovuto pensarci bene, non è stato molto intelligente: avrebbe dovuto attaccare sul Mortiolo, così' non correva il rischio di offendere Simoni ... Non male davvero ...herbie ha scritto: ...
La questione Simoni-Basso mi sembra assai particolare e poco attinente alla presente discussione. Il punto centrale di quella situazione era che Simoni aveva evitato di attaccare nella discesa del Mortirolo su Monno, che metteva molta paura a Basso.
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Re: Lasciare le tappe
E nibali che lasciò la Bola du mundo a mosquera? Il ciclismo è pieno di queste situazioni . Io non sono d'accordo sul fatto che siano gesti fatti con cattiveria. Solo quando il texano fece quelle dichiarazioni in conferenza stampa il gesto si trasformò in una cafonata.
Re: Lasciare le tappe
Lo può anche avere fatto in buona fede(con Basso sul Tourmalet lo fece sicuramente in buona fede)però se sei in un buona fede non puoi fare quelle dichiarazioni all'arrivo,oltretutto fatte contro PantaniBrogno ha scritto:Sulla cattiveria non sono d'accordo. Secondo me lo fece in buona fede, dopo aver dimostrato comunque di averne di più. Pecco' poi nelle dichiarazioni post arrivo, perché a uno come Pantani non gli potevi dire che gli avevi regalato la tappa, non quella tappa, e infatti Pantani poi se la prese a cuore tanto che a Courchevel e poi a Morzine cerco di far capire che non aveva bisogno di regali da nessuno. Ma secondo me Lance lo fece in buona fede.Mystogan ha scritto:Per me Armstrong sul Ventoux fece vincere Pantani ma lo fece per fargli una cattiveria e basta,personalmente di Contador non mi è piacque la tappa regalata a Schleck sul Tourmaletel_condor ha scritto:Il gesto di jaja lo ricordo benissimo e gli fece onore: altrettanto bello mi e' sembrato il gesto di Contador nei confronti di Tiralongo...
Armstrong sul ventoux lascio' vincere Pantani ?
Come qualcuno giustamente ha detto le situazioni di corsa nono sono mai identiche..
ciao
el_condor
Re: Lasciare le tappe
Quella di Mosquera possa anche capirla perchè non fu come Schleck sul Tourmalet che rimase incollato a Contador senza neanche provare ad attaccarlo,lui cercò in tutti i modi di staccare Nibali,ma Nibali gli rientrava sempre,e giustamente Nibali gli ha reso l'onore delle armi,non concordo molto con la tappa lasciata a Santambrogio al Giro 2013giorgio ricci ha scritto:E nibali che lasciò la Bola du mundo a mosquera? Il ciclismo è pieno di queste situazioni . Io non sono d'accordo sul fatto che siano gesti fatti con cattiveria. Solo quando il texano fece quelle dichiarazioni in conferenza stampa il gesto si trasformò in una cafonata.
- Camoscio madonita
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Re: Lasciare le tappe
ricordo benissimo quel finale, anche perchè ci lasciai 10 anni di vita.Mystogan ha scritto:Quella di Mosquera possa anche capirla perchè non fu come Schleck sul Tourmalet che rimase incollato a Contador senza neanche provare ad attaccarlo,lui cercò in tutti i modi di staccare Nibali,ma Nibali gli rientrava sempre,e giustamente Nibali gli ha reso l'onore delle armi,non concordo molto con la tappa lasciata a Santambrogio al Giro 2013giorgio ricci ha scritto:E nibali che lasciò la Bola du mundo a mosquera? Il ciclismo è pieno di queste situazioni . Io non sono d'accordo sul fatto che siano gesti fatti con cattiveria. Solo quando il texano fece quelle dichiarazioni in conferenza stampa il gesto si trasformò in una cafonata.
In realtà Nibali ridusse il gap da Mosquera (che fu al massimo di 20-25") non più volte ma un'unica volta in maniera progressiva ed entusiasmante. Il gap fu scavato dallo spagnolo dai meno 3 ai meno 2, poi Nibali mostrò una grinta mostruosa e rientrò negli ultimissimi metri. Lì è difficile dire se l'abbia lasciata o meno: facile èpropendere per il si, visto che esultò lo stesso sul traguardo per la vittoria della Vuelta.
Concordo sul quanto riassunto da Nino. L'esempio di Jaja sulla Sierra Nevada è forse il più bello e significativo.
Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
Re: Lasciare le tappe
Rientrò una sola volta,quella definitiva,ma se ricordo bene spesso si avvicina ma poi Mosquera riallungavaCamoscio madonita ha scritto:ricordo benissimo quel finale, anche perchè ci lasciai 10 anni di vita.Mystogan ha scritto:Quella di Mosquera possa anche capirla perchè non fu come Schleck sul Tourmalet che rimase incollato a Contador senza neanche provare ad attaccarlo,lui cercò in tutti i modi di staccare Nibali,ma Nibali gli rientrava sempre,e giustamente Nibali gli ha reso l'onore delle armi,non concordo molto con la tappa lasciata a Santambrogio al Giro 2013giorgio ricci ha scritto:E nibali che lasciò la Bola du mundo a mosquera? Il ciclismo è pieno di queste situazioni . Io non sono d'accordo sul fatto che siano gesti fatti con cattiveria. Solo quando il texano fece quelle dichiarazioni in conferenza stampa il gesto si trasformò in una cafonata.
In realtà Nibali ridusse il gap da Mosquera (che fu al massimo di 20-25") non più volte ma un'unica volta in maniera progressiva ed entusiasmante. Il gap fu scavato dallo spagnolo dai meno 3 ai meno 2, poi Nibali mostrò una grinta mostruosa e rientrò negli ultimissimi metri. Lì è difficile dire se l'abbia lasciata o meno: facile èpropendere per il si, visto che esultò lo stesso sul traguardo per la vittoria della Vuelta.
Concordo sul quanto riassunto da Nino. L'esempio di Jaja sulla Sierra Nevada è forse il più bello e significativo.
Re: Lasciare le tappe
Pensieri appassionati sull'argomento. In generale lasciare la tappa se hai o prendi la maglia e' da signori. Fa parte delle cose del strane ciclismo, quelle che devi spiegare davanti alla tv perchè non ne capisci subito il senso (non e' che se nei motori sei in testa al hai già vinto il mondiale lasci un GP a un altro...) Più che questione di generosita' a volte e' anche logica: quando spieghi che non serve a niente farsi la guerra se a te servono i secondi e a lui le posizioni, ma ci si può alleare e spartire il bottino, capisci che non e' uno sport semplice come gli altri. Ma e' affascinante: o ti immamori o decidi che e' uno sport di m... Poi certo, vai tu a spiegare la delusione di chi ha visto due ore di tappa per poi vedere un no-contest sul traguardo (mi trovai in quella situazione alla coppi e bartali 2008 -se non sbaglio- quando vinse Scarponi lasciando la tappa a Ricco'). Poi mi viene l'orticaria quando uno fa certe dichiarazione: se sei generoso non te ne vanti! Anche perchè se eri davvero in grado di vincere nessuno lo saprà mai e i risultati parlano. Idem scarponi al giro 2010 quando collaboro' con Basso Nibali che erano ineterssati a incrementare su Arroyo e poi si disse soddisfatto di aver tenuto e vinto: era stato così solo perchè non volevano staccarlo, anzi gli serviva per dare qualche cambio.
Sapete perché la gente ama lo sport? Perché nello sport c'è giustizia. Perché nello sport, prima o poi, trionfa la giustizia. Perché nello sport, prima o poi, i conti tornano, arrivano i nostri, vincono i buoni. (Pastonesi)
Re: Lasciare le tappe
Esatto. Inoltre, ci sono dei casi, vedi l'esempio di Jalabert, in cui la tappa è STRA-meritata e la si lascia doverosamente. Anche perchè chi la lascia spesso è stato portato in carrozza....Arme ha scritto:Pensieri appassionati sull'argomento. In generale lasciare la tappa se hai o prendi la maglia e' da signori. Fa parte delle cose del strane ciclismo, quelle che devi spiegare davanti alla tv perchè non ne capisci subito il senso (non e' che se nei motori sei in testa al hai già vinto il mondiale lasci un GP a un altro...) Più che questione di generosita' a volte e' anche logica: quando spieghi che non serve a niente farsi la guerra se a te servono i secondi e a lui le posizioni, ma ci si può alleare e spartire il bottino, capisci che non e' uno sport semplice come gli altri. .
forse non mi sono spiegato bene. Se tu hai paura in discesa, ne parliamo e visto che interessa a tutti e due collaborare poi sul FALSOPIANO dell'Aprica, e io TI ASPETTO, poi se mi attacchi in salita, mi hai semplicemente imbrogliato, facendomi aspettare quando ti faceva comodo e poi andandotene quando non ti servivo più.prof ha scritto: Come no ... Basso avrebbe dovuto pensarci bene, non è stato molto intelligente: avrebbe dovuto attaccare sul Mortiolo, così' non correva il rischio di offendere Simoni ... Non male davvero ...
Inoltre c'è anche la versione di Simoni, riguardo il dialogo avvenuto sull'Aprica....ma questa è ancora un'altra faccenda che fa parte comunque anch'essa del ciclismo a tutto tondo.
Ora, ragionando con un minimo sindacale di logica, era strachiaro che se Basso voleva vincere la tappa, fermo restando che Simoni lo avrebbe facilmente staccato in discesa, doveva andarsene SUL Mortirolo. Cosa che POTEVA benissimo fare, rischiando qualcosa perchè avrebbe dovuto aprire tutto il gas più lontano dal traguardo. Se però ti tieni insieme Simoni perchè hai paura di chissachè, ti aiuta in discesa e ti da una mano sul falsopiano, poi gli devi cedere la tappa, è logico.
Altrimenti, parlavi chiaro, io Simoni provavo a staccarti in discesa, e tu Basso poi provavi a staccarmi in salita.
Avrebbe vinto comunque Basso facendo così'. Però nel momento in cui ti fai assurdamente irretire dal timore della discesa e parli con l'altro, poi devi avere la correttezza di agire di conseguenza.
Re: Lasciare le tappe
Nelle corsette podistiche a cui indegnamente partecipo, spesso i ragazzi magrebini si accordano per dividersi i magri premi: oggi a me, domenica prossima a te; che è poi quello che fanno i keniani nel circuito delle grandi maratone.
In questo il ciclismo non mi pare diverso da altri sport.
Certo che, tralasciando la ridicola farsa Basso Simoni, quello si orrendo spot, quello che successe sul Ventù mi pare molto differente dall episodio di Gialaber....
In questo il ciclismo non mi pare diverso da altri sport.
Certo che, tralasciando la ridicola farsa Basso Simoni, quello si orrendo spot, quello che successe sul Ventù mi pare molto differente dall episodio di Gialaber....
A volte il dito indica proprio il dito, non la luna.
Dopo Campiglio qualcuno ha abbandonato il ciclismo, qualcun altro ha ripreso a seguirlo.
I veri campioni erano quelli che dicevano no [Winter]
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- Camoscio madonita
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Re: Lasciare le tappe
contributo youtube: dal minuto 16:30 inizia la fase clouMystogan ha scritto:Rientrò una sola volta,quella definitiva,ma se ricordo bene spesso si avvicina ma poi Mosquera riallungavaCamoscio madonita ha scritto:ricordo benissimo quel finale, anche perchè ci lasciai 10 anni di vita.Mystogan ha scritto: Quella di Mosquera possa anche capirla perchè non fu come Schleck sul Tourmalet che rimase incollato a Contador senza neanche provare ad attaccarlo,lui cercò in tutti i modi di staccare Nibali,ma Nibali gli rientrava sempre,e giustamente Nibali gli ha reso l'onore delle armi,non concordo molto con la tappa lasciata a Santambrogio al Giro 2013
In realtà Nibali ridusse il gap da Mosquera (che fu al massimo di 20-25") non più volte ma un'unica volta in maniera progressiva ed entusiasmante. Il gap fu scavato dallo spagnolo dai meno 3 ai meno 2, poi Nibali mostrò una grinta mostruosa e rientrò negli ultimissimi metri. Lì è difficile dire se l'abbia lasciata o meno: facile èpropendere per il si, visto che esultò lo stesso sul traguardo per la vittoria della Vuelta.
Concordo sul quanto riassunto da Nino. L'esempio di Jaja sulla Sierra Nevada è forse il più bello e significativo.
Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
Re: Lasciare le tappe
a me, dite quello che volete, entusiasmò tantissimo anche l'Angliru dove Nibali provò a vincere la vuelta contro Horner. Fu li che per me Nibali fece il salto di qualità, nonostante la sconfitta.Mystogan ha scritto:Che emozioni rivedere quest'arrivo
chiudo OT!
Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? (Tour 2018)
Remco Evenelimits.
O Remco Bluffenepoel.
Sono il DMM nello scoprire i bluff del ciclismo
Beppesaronni
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Beppesaronni
Re: Lasciare le tappe
Si,il vero Nibali si è visto sull'Angliru,ancora sulla Bola del Mundo era un giovane di grande prospettiva,nonostante il terzo posto al GiroBrogno ha scritto:a me, dite quello che volete, entusiasmò tantissimo anche l'Angliru dove Nibali provò a vincere la vuelta contro Horner. Fu li che per me Nibali fece il salto di qualità, nonostante la sconfitta.Mystogan ha scritto:Che emozioni rivedere quest'arrivo
chiudo OT!
Re: Lasciare le tappe
Penso stiate parlando di due Vuelta diverseMystogan ha scritto:Si,il vero Nibali si è visto sull'Angliru,ancora sulla Bola del Mundo era un giovane di grande prospettiva,nonostante il terzo posto al GiroBrogno ha scritto:a me, dite quello che volete, entusiasmò tantissimo anche l'Angliru dove Nibali provò a vincere la vuelta contro Horner. Fu li che per me Nibali fece il salto di qualità, nonostante la sconfitta.Mystogan ha scritto:Che emozioni rivedere quest'arrivo
chiudo OT!
- Maìno della Spinetta
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- Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 15:53
Re: Lasciare le tappe
Hai dimenticato l'ipotesi principe,Win winnino58 ha scritto:Ricapitolando :
lasciare la tappa a quello che ti segue in classifica è sbagliato e, a volte, anche offensivo ( es. Armstrong-Pantani, Contador-Schlek, Bugno-Mottet, Indurain-Rominger),
lasciare la tappa ad uno che si è fatto il mazzo per una vita ma che non ha potuto raccogliere quasi nulla è da gentiluomini (es. Contador-Tiralongo, Jalabert-Dietz),
lasciare la tappa ad un compagno di squadra che si è fatto il mazzo per te è il minimo ( es.Hinault-Bernaudeau), però se non ci sono gli abbuoni.
Poi ci sono i fuoriclasse (es. Pantani-Ullrich), dove nessuno potrà mai capire se la tappa sia stata lasciata o meno.
A me la tappa a te la maglia
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Re: Lasciare le tappe
Giusto.Maìno della Spinetta ha scritto:Hai dimenticato l'ipotesi principe,Win winnino58 ha scritto:Ricapitolando :
lasciare la tappa a quello che ti segue in classifica è sbagliato e, a volte, anche offensivo ( es. Armstrong-Pantani, Contador-Schlek, Bugno-Mottet, Indurain-Rominger),
lasciare la tappa ad uno che si è fatto il mazzo per una vita ma che non ha potuto raccogliere quasi nulla è da gentiluomini (es. Contador-Tiralongo, Jalabert-Dietz),
lasciare la tappa ad un compagno di squadra che si è fatto il mazzo per te è il minimo ( es.Hinault-Bernaudeau), però se non ci sono gli abbuoni.
Poi ci sono i fuoriclasse (es. Pantani-Ullrich), dove nessuno potrà mai capire se la tappa sia stata lasciata o meno.
A me la tappa a te la maglia
Possiamo classificarla nella categoria "normalità".
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!