Podismo in Italia
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Re: Podismo in Italia
Grazie ragazzi, al terzo tentativo l'ho portata a casa.
È stato un coast to coast solitario dall'inizio. Dopo 100 metri dalla partenza mi sono accorto di aver preso vantaggio e ho azzardato una cronoscalata a tutta da 20 e rotti chilometri. Molto pesante mentalmente.
Dietro si è classificato Lucchese, che 14 giorni fa aveva vinto una grande classica come la Pistoia-Abetone con un tempo di valore. E questo mi gratifica molto.
A livello cronometrico purtroppo il miglioramento è stato molto meno ampio di quanto dice la classifica.
Quest'anno abbiamo fatto lo stesso identico percorso della gara ciclistica, cioè partenza diretta per la strada statale dello Stelvio.
Nel 2013 e 2014 invece i podisti facevano prima un tratto pianeggiante iniziale in paese.
Da calcoli precisissimi il mio tempo parificato agli altri anni è stato 1h37'54", quindi 46 secondi meglio del 2014 (assumendo che avrei corso il parziale in pianura nello stesso tempo del 2014, cosa del tutto ragionevole).
Da questo punto di vista ne esco parzialmente deluso, perché pensavo di avere nelle gambe un minuto meglio. Credo comunque che con maggiore bagarre (come fu nel 2014) parecchi secondi li avrei tolti.
Negli ultimi 100-150 di dislivello non è mancata anche quest'anno la solita crisi, con annessa chiusura sulle ginocchia e al rallentatore.
Credo a sto punto che più che il fondo, sia la quota ad incidere. Io corro molto al limite dell'iperventilazione e venendo ad avere meno ossigeno (e non essendo acclimatato) subisco un forte handicap.
È stato un coast to coast solitario dall'inizio. Dopo 100 metri dalla partenza mi sono accorto di aver preso vantaggio e ho azzardato una cronoscalata a tutta da 20 e rotti chilometri. Molto pesante mentalmente.
Dietro si è classificato Lucchese, che 14 giorni fa aveva vinto una grande classica come la Pistoia-Abetone con un tempo di valore. E questo mi gratifica molto.
A livello cronometrico purtroppo il miglioramento è stato molto meno ampio di quanto dice la classifica.
Quest'anno abbiamo fatto lo stesso identico percorso della gara ciclistica, cioè partenza diretta per la strada statale dello Stelvio.
Nel 2013 e 2014 invece i podisti facevano prima un tratto pianeggiante iniziale in paese.
Da calcoli precisissimi il mio tempo parificato agli altri anni è stato 1h37'54", quindi 46 secondi meglio del 2014 (assumendo che avrei corso il parziale in pianura nello stesso tempo del 2014, cosa del tutto ragionevole).
Da questo punto di vista ne esco parzialmente deluso, perché pensavo di avere nelle gambe un minuto meglio. Credo comunque che con maggiore bagarre (come fu nel 2014) parecchi secondi li avrei tolti.
Negli ultimi 100-150 di dislivello non è mancata anche quest'anno la solita crisi, con annessa chiusura sulle ginocchia e al rallentatore.
Credo a sto punto che più che il fondo, sia la quota ad incidere. Io corro molto al limite dell'iperventilazione e venendo ad avere meno ossigeno (e non essendo acclimatato) subisco un forte handicap.
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Re: Podismo in Italia
Lo avevo scritto il 6 maggio e si è arrivato.Belluschi M. ha scritto: Mi sbilancio: se non trova sulla sua strada qualche africano naturalizzato a luglio vince i campionati europei juniores sui 10.000.
Pietro Riva campione d'Europa sui 10.000 in pista!al primo anno di categoria. Ha stroncatotutti con un 400 finale da 56"secondi.
Tempo di 30'20" ma in gara tattica.
Prosegue la crescita di questo straordinario motore, chapeau.
Re: Podismo in Italia
Eccezionale Pietro, mio concittadino
Speriamo sia inizio di una lunga e bella carriera.
A volte il dito indica proprio il dito, non la luna.
Dopo Campiglio qualcuno ha abbandonato il ciclismo, qualcun altro ha ripreso a seguirlo.
I veri campioni erano quelli che dicevano no [Winter]
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Re: Podismo in Italia
PS. Scusate per l'improbabile lessico. Avverato, non arrivato.Belluschi M. ha scritto:Lo avevo scritto il 6 maggio e si è arrivato.Belluschi M. ha scritto: Mi sbilancio: se non trova sulla sua strada qualche africano naturalizzato a luglio vince i campionati europei juniores sui 10.000.
Pietro Riva campione d'Europa sui 10.000 in pista!al primo anno di categoria. Ha stroncatotutti con un 400 finale da 56"secondi.
Tempo di 30'20" ma in gara tattica.
Prosegue la crescita di questo straordinario motore, chapeau.
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Re: Podismo in Italia
Questo è l' atleta in assoluto più forte in cui io mi sia imbattuto. Michele Cacaci, classe 1993, per l' età che ha potrebbe avere ancora margini sensibili.
I suoi risultati:
http://www.fidal.it/atleta/Michele-Caca ... kpKgbmM%3D
I suoi risultati:
http://www.fidal.it/atleta/Michele-Caca ... kpKgbmM%3D
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Re: Podismo in Italia
Ma è Matteo Lucchese della Valmontone Adventure?Belluschi M. ha scritto:Grazie ragazzi, al terzo tentativo l'ho portata a casa.
È stato un coast to coast solitario dall'inizio. Dopo 100 metri dalla partenza mi sono accorto di aver preso vantaggio e ho azzardato una cronoscalata a tutta da 20 e rotti chilometri. Molto pesante mentalmente.
Dietro si è classificato Lucchese, che 14 giorni fa aveva vinto una grande classica come la Pistoia-Abetone con un tempo di valore. E questo mi gratifica molto.
Ho partecipato assieme a lui ad una corsa ad inizio agosto, in un paesino della provincia di Rimini.
Lui ha stravinto con facilità e a questo punto non me ne sorprendo.
Cioè, non che mi fossi sorpreso della sua vittoria, era facile pensare si trattasse di un professionista, ma non addirittura un ultramaratoneta.
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Re: Podismo in Italia
Sì era lui.Oude Kwaremont ha scritto:Ma è Matteo Lucchese della Valmontone Adventure?Belluschi M. ha scritto:Grazie ragazzi, al terzo tentativo l'ho portata a casa.
È stato un coast to coast solitario dall'inizio. Dopo 100 metri dalla partenza mi sono accorto di aver preso vantaggio e ho azzardato una cronoscalata a tutta da 20 e rotti chilometri. Molto pesante mentalmente.
Dietro si è classificato Lucchese, che 14 giorni fa aveva vinto una grande classica come la Pistoia-Abetone con un tempo di valore. E questo mi gratifica molto.
Ho partecipato assieme a lui ad una corsa ad inizio agosto, in un paesino della provincia di Rimini.
Lui ha stravinto con facilità e a questo punto non me ne sorprendo.
Cioè, non che mi fossi sorpreso della sua vittoria, era facile pensare si trattasse di un professionista, ma non addirittura un ultramaratoneta.
Non credo comunque che faccia il professionista.
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Re: Podismo in Italia
La notizia di oggi è di quelle che lasceranno il segno, perchè arrivata in uno dei momenti peggiori per l' atletica italiana
Nello specifico, ho letto tra i 26 coinvolti i nomi di Meucci e di Pertile. Corriamo il serio rischio di rimanere scoperti anche nelle discipline in cui davvero possiamo ottenere i risultati migliori.
Nello specifico, ho letto tra i 26 coinvolti i nomi di Meucci e di Pertile. Corriamo il serio rischio di rimanere scoperti anche nelle discipline in cui davvero possiamo ottenere i risultati migliori.
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Re: Podismo in Italia
Ho scovato la classifica dei 150 atleti italiani più veloci sui 10.000 su strada nel 2015.
Al primo posto, prevedibilmente, Meucci.
Terzo, Pietro Riva.
Personalmente desidero segnalare Alberto Della Pasqua, classe 91, dell' Edera Forlì, che il 15 novembre ha fatto segnare 31:32.
Lui è tra quelli che sono cresciuti di più negli ultimi anni, dalle mie parti.
http://www.atleticalive.it/23041/10-km- ... anno-2015/
Al primo posto, prevedibilmente, Meucci.
Terzo, Pietro Riva.
Personalmente desidero segnalare Alberto Della Pasqua, classe 91, dell' Edera Forlì, che il 15 novembre ha fatto segnare 31:32.
Lui è tra quelli che sono cresciuti di più negli ultimi anni, dalle mie parti.
http://www.atleticalive.it/23041/10-km- ... anno-2015/
Re: Podismo in Italia
oggi leggendo la stampa ho letto sta notizia
http://www.lastampa.it/2016/01/25/multi ... agina.html
Mamma mia Mezza Maratona in un'ora e sei minuti (almeno cosi' c'e' scritto sulla versione cartacea della stampa)
http://www.lastampa.it/2016/01/25/multi ... agina.html
Mamma mia Mezza Maratona in un'ora e sei minuti (almeno cosi' c'e' scritto sulla versione cartacea della stampa)
Re: Podismo in Italia
Caspita Michele, che tempone!
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
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15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
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17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
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19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
Re: Podismo in Italia
Mi unisco ai complimenti!
Ma... sbaglio o conosciamo anche la prima delle signore? (scorrere la classifica...)
Ma... sbaglio o conosciamo anche la prima delle signore? (scorrere la classifica...)
Re: Podismo in Italia
Winter ha scritto:oggi leggendo la stampa ho letto sta notizia
http://www.lastampa.it/2016/01/25/multi ... agina.html
Mamma mia Mezza Maratona in un'ora e sei minuti (almeno cosi' c'e' scritto sulla versione cartacea della stampa)
gran tempo, bravissimo!
ma un idea generale degli allenamenti, senza entrare nello specifico delle tabelle, me la daresti?
molto in breve, giorni a settimana, tipologia, se fai cross training (nuoto bici ecc)
Re: Podismo in Italia
Sarah Aimee L'Epee? Chi è?Bitossi ha scritto: Ma... sbaglio o conosciamo anche la prima delle signore? (scorrere la classifica...)
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Re: Podismo in Italia
Admin ha scritto:Sarah Aimee L'Epee? Chi è?Bitossi ha scritto: Ma... sbaglio o conosciamo anche la prima delle signore? (scorrere la classifica...)
AHAHAH non ci voglio credere. Nairobi lascia strascichi anche ad anni di distanza!
https://www.youtube.com/watch?v=8Be6dL89-tM
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
Re: Podismo in Italia
Aaah, forse ho capito... ma che vuoi, non lo conoscevo il cognome!!!
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Re: Podismo in Italia
E' in questa foto... non troppo distante da te...Admin ha scritto:(Sempre se ho capito!)
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Re: Podismo in Italia
Grazie a tutti.nemecsek. ha scritto:Winter ha scritto:oggi leggendo la stampa ho letto sta notizia
http://www.lastampa.it/2016/01/25/multi ... agina.html
Mamma mia Mezza Maratona in un'ora e sei minuti (almeno cosi' c'e' scritto sulla versione cartacea della stampa)
gran tempo, bravissimo!
ma un idea generale degli allenamenti, senza entrare nello specifico delle tabelle, me la daresti?
molto in breve, giorni a settimana, tipologia, se fai cross training (nuoto bici ecc)
@Nem
Mi alleno tuttii giorni. Solo corsa, niente bici o nuoto.
Nelle settimane più dure faccio 130-140km a settimana, che ripartiti su 7 allenamenti è un ottimo volume. Molti professionisti fanno 180km con 12 sedute a settimana.
Durante la settimana esco alle 19 di sera dopo il lavoro e cerco di non fare uscite troppo dure lato intensità, andando al massimo a ritmo medio. Nel week end quando sono riposato e non lavoro infilo solitamente l'uscita più dura della settimana.
Come terreno esco quasi sempre su strada, percorsi mai completamente piatti. Vado in pista ogni tanto per qualche lavoro sui ritmi.
Una cosa che cerco di curare sempre è il livello di forza nei quadricipiti. Che non si fa in palestra, ma tirando a tutta su strappi da 0,5 km - 2 km nel corso di uscite collinari oppure sulle salite lunghe.
Re: Podismo in Italia
Tutti i giorni, invidia.Belluschi M. ha scritto: Grazie a tutti.
@Nem
Mi alleno tuttii giorni. Solo corsa, niente bici o nuoto.
Nelle settimane più dure faccio 130-140km a settimana, che ripartiti su 7 allenamenti è un ottimo volume. Molti professionisti fanno 180km con 12 sedute a settimana.
Durante la settimana esco alle 19 di sera dopo il lavoro e cerco di non fare uscite troppo dure lato intensità, andando al massimo a ritmo medio. Nel week end quando sono riposato e non lavoro infilo solitamente l'uscita più dura della settimana.
Come terreno esco quasi sempre su strada, percorsi mai completamente piatti. Vado in pista ogni tanto per qualche lavoro sui ritmi.
Una cosa che cerco di curare sempre è il livello di forza nei quadricipiti. Che non si fa in palestra, ma tirando a tutta su strappi da 0,5 km - 2 km nel corso di uscite collinari oppure sulle salite lunghe.
Io feci 120 gg consecutivi anno scorso, per fermarmi con periostite dolorosissima.
Ora ho messo il nuoto 2-3 volte settimana per alleggerire i carichi su tendini e articolazioni, ogni anno un mese di stop per infortuni vari però lo faccio
Ormai mi rassegno, io e Lance siamo le mezzeseghe della maratona....
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Re: Podismo in Italia
Vorrei farti alcune domande riguardo specialmente questo punto.Belluschi M. ha scritto: Una cosa che cerco di curare sempre è il livello di forza nei quadricipiti. Che non si fa in palestra, ma tirando a tutta su strappi da 0,5 km - 2 km nel corso di uscite collinari oppure sulle salite lunghe.
La quantità di chilometri mi sta progressivamente aumentando ed entro non molto dovrei arrivare anch' io a farne stabilmente almeno 100-110 (sempre settimanali). E anche per me i percorsi sono quasi sempre collinari.
Questi esercizi sono delle ripetute che esegui a seconda del percorso che ti ritrovi ad affrontare, oppure fai in modo di eseguirne sempre almeno un tot ad uscita? In quest' ultimo caso, le ripeti tutti i giorni?
A parte il fine settimana, che distanza percorri in media?
Grazie.
Re: Podismo in Italia
Un gran bel libro sulla Maratona, scritto dall antropologo maratoneta Paolo Maccagno.
Milioni di anni fa i nostri antenati correvano per inseguire e sfinire le prede. Oggi, scrive Maccagno, correre la maratona "è sentire l'aperto di fronte a sé. Una distanza troppo grande per essere vista, e che va immaginata. Una terra di nessuno in cui la città non esiste più, solo volumi, materia informe, senza nome". Questa terra di nessuno inizia intorno al 35° chilometro, il famigerato "muro" che deve affrontare ogni maratoneta, olimpionico o dilettante che sia. Maccagno ci spiega come non si tratti solo di un limite fisico-biologico, perché in gioco ci sono elementi culturali che chiedono al runner di cambiare "postura" davanti alla vita. Una linea che non separa, ma mette in relazione due mondi: "Il noto con l'ignoto. Dopo il tramonto, prima dell'alba".
"Il muro del maratoneta è un'esperienza trasformativa. Soltanto un cambiamento di postura corpo-mente può permettere di andare oltre. Soltanto una "pratica del limite"". Ad orientare il maratoneta non è il traguardo, non è la meta: è il movimento ritmico, ostinato e costante, "quello del passo lungo una linea. Il segreto per fare una maratona è diventare un corpo che corre all'interno di un flusso perpetuo e ridondante: andare senza andare".
Milioni di anni fa i nostri antenati correvano per inseguire e sfinire le prede. Oggi, scrive Maccagno, correre la maratona "è sentire l'aperto di fronte a sé. Una distanza troppo grande per essere vista, e che va immaginata. Una terra di nessuno in cui la città non esiste più, solo volumi, materia informe, senza nome". Questa terra di nessuno inizia intorno al 35° chilometro, il famigerato "muro" che deve affrontare ogni maratoneta, olimpionico o dilettante che sia. Maccagno ci spiega come non si tratti solo di un limite fisico-biologico, perché in gioco ci sono elementi culturali che chiedono al runner di cambiare "postura" davanti alla vita. Una linea che non separa, ma mette in relazione due mondi: "Il noto con l'ignoto. Dopo il tramonto, prima dell'alba".
"Il muro del maratoneta è un'esperienza trasformativa. Soltanto un cambiamento di postura corpo-mente può permettere di andare oltre. Soltanto una "pratica del limite"". Ad orientare il maratoneta non è il traguardo, non è la meta: è il movimento ritmico, ostinato e costante, "quello del passo lungo una linea. Il segreto per fare una maratona è diventare un corpo che corre all'interno di un flusso perpetuo e ridondante: andare senza andare".
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Re: Podismo in Italia
Secondo appuntamento personale con la Collemar athon; caldo come l' anno scorso ma c' è stato un pure certo vento contrario che contribuiva ad "asciugare" il fisico; tutto questo ha portato ad un generale peggioramento dei tempi. Il vincitore, Andrea Gargamelli (che riporta finalmente la vittoria all' Italia) ha impiegato 2h 33' 39", il tempo più alto nelle 14 edizioni finora corse.
In questo contesto mi dovrei rallegrare di aver registrato un tempo di 3h 17' 30", con un miglioramento di tre minuti e 15 posizioni guadagnate rispetto all' anno scorso, anche se c' è una certa insoddisfazione.
Comunque volevo approfittare di questo messaggio per segnalare due notizie di ben altro spessore, anche se passate già da qualche giorno: la prima è che Veronica Inglese (C.S. Esercito) ha fatto segnare un 31' 42" sui 10000, la quarta prestazione di sempre al femminile in Italia. Che le fa guadagnare il pass per le Olimpiadi
La seconda riguarda Pietro Riva. Non solo ha stampato un 30' netti sui 10000 su pista a Rubiera, ma nella gara di Oderzo svoltasi il primo maggio (che è il giorno del suo compleanno tra l' altro) ha corso i 9800 metri della gara in 29’11”, che di media fanno 2' 58"; quindi ha superato la barriera dei tre al minuto
In questo contesto mi dovrei rallegrare di aver registrato un tempo di 3h 17' 30", con un miglioramento di tre minuti e 15 posizioni guadagnate rispetto all' anno scorso, anche se c' è una certa insoddisfazione.
Comunque volevo approfittare di questo messaggio per segnalare due notizie di ben altro spessore, anche se passate già da qualche giorno: la prima è che Veronica Inglese (C.S. Esercito) ha fatto segnare un 31' 42" sui 10000, la quarta prestazione di sempre al femminile in Italia. Che le fa guadagnare il pass per le Olimpiadi
La seconda riguarda Pietro Riva. Non solo ha stampato un 30' netti sui 10000 su pista a Rubiera, ma nella gara di Oderzo svoltasi il primo maggio (che è il giorno del suo compleanno tra l' altro) ha corso i 9800 metri della gara in 29’11”, che di media fanno 2' 58"; quindi ha superato la barriera dei tre al minuto
Re: Podismo in Italia
Oude, hai fatto un tempone, hai migliorato nell edizione peggiore mai corsa... insoddisfatto deche??...
peraltro un test Conconi, che riesci a fare autonomamente, ti serve solo un amico che segni i tempi e un cardio, riesce a darti indicazioni molto precise sui possibili tempi in gara...
peraltro un test Conconi, che riesci a fare autonomamente, ti serve solo un amico che segni i tempi e un cardio, riesce a darti indicazioni molto precise sui possibili tempi in gara...
Magico Pietro! grande carriera lo attendeOude Kwaremont ha scritto: Pietro Riva. Non solo ha stampato un 30' netti sui 10000 su pista a Rubiera, ma nella gara di Oderzo svoltasi il primo maggio (che è il giorno del suo compleanno tra l' altro) ha corso i 9800 metri della gara in 29’11”, che di media fanno 2' 58"; quindi ha superato la barriera dei tre al minuto
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Re: Podismo in Italia
Puntavo a scendere sotto le 3 ore e un quarto.nemecsek. ha scritto:Oude, hai fatto un tempone, hai migliorato nell edizione peggiore mai corsa... insoddisfatto deche??...
peraltro un test Conconi, che riesci a fare autonomamente, ti serve solo un amico che segni i tempi e un cardio, riesce a darti indicazioni molto precise sui possibili tempi in gara...
Ho fatto l' errore di puntare troppo sul fondo e poco sulla velocità. Ho accumulato un gran bel serbatoio da questo punto di vista, ma non l' ho convertito adeguatamente. E' vero anche che senza vento e senza i crampi forse ce l' avrei fatta.
Ma visto l' andazzo comunque sono meno insoddisfatto ora di quanto fossi a fine gara, grazie.
Re: Podismo in Italia
PO... POPOPOPOOOOOOOOOOO.... PO... POPOPOPOOOOOOOOOOO....
http://atnews.it/attualita-albese/11234 ... -riva.html
http://atnews.it/attualita-albese/11234 ... -riva.html
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Re: Podismo in Italia
Tanto di cappello.
Però secondo me in questo caso non si è espresso al massimo delle sue potenzialità.
Questo è dovuto probabilmente a due fattori: non conosco il percorso della gara di Foligno, può darsi sia stato parecchio nervoso e tortuoso; secondo, dopo la prestazione mostruosa di Bydgoszcz a luglio, ancora deve recuperare la forma piena.
Certo, se già così corre a 30' 16" su strada...
Però secondo me in questo caso non si è espresso al massimo delle sue potenzialità.
Questo è dovuto probabilmente a due fattori: non conosco il percorso della gara di Foligno, può darsi sia stato parecchio nervoso e tortuoso; secondo, dopo la prestazione mostruosa di Bydgoszcz a luglio, ancora deve recuperare la forma piena.
Certo, se già così corre a 30' 16" su strada...
Re: Podismo in Italia
voci mi dicono in prospettiva distanze più lunghe, vedremo...Oude Kwaremont ha scritto:Tanto di cappello.
Però secondo me in questo caso non si è espresso al massimo delle sue potenzialità.
Questo è dovuto probabilmente a due fattori: non conosco il percorso della gara di Foligno, può darsi sia stato parecchio nervoso e tortuoso; secondo, dopo la prestazione mostruosa di Bydgoszcz a luglio, ancora deve recuperare la forma piena.
Certo, se già così corre a 30' 16" su strada...
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Re: Podismo in Italia
Qualcosa l' ha lasciato intravvedere lui stesso (fine intervista):nemecsek. ha scritto:voci mi dicono in prospettiva distanze più lunghe, vedremo...Oude Kwaremont ha scritto:Tanto di cappello.
Però secondo me in questo caso non si è espresso al massimo delle sue potenzialità.
Questo è dovuto probabilmente a due fattori: non conosco il percorso della gara di Foligno, può darsi sia stato parecchio nervoso e tortuoso; secondo, dopo la prestazione mostruosa di Bydgoszcz a luglio, ancora deve recuperare la forma piena.
Certo, se già così corre a 30' 16" su strada...
Re: Podismo in Italia
il club delle HH si allarga
Ivan Basso termina la maratona di Venezia in 3h 19' 43'' senza lunghi di allenamento se ho ben capito
tempo validissimo, anche se qualche vecchia ehm conoscenza del forum lo metterà con me e Lance nel club delle HH
io ho dato una buona mezz ora al rugbista Mauro Bergamasco.... Mauro, welcom home tra noi mezze seghe....
Da correre di ottobre, tanti ciclisti si sono cimentati nella 42k
a parte quel segone di Lance a newyork ciavemo Gialabert a Barcellona in 2:45' 52
Olano a Donostia in 2:39'19''
Borman quello dell ora fece londra a 3.19'27
Pure Bettini corricchia me il più grande è Cassani 2.45.27 a Pisa a 53 anni Cassani pure ultramaratoneta con il passatore di 100k
fatte servì
Ivan Basso termina la maratona di Venezia in 3h 19' 43'' senza lunghi di allenamento se ho ben capito
tempo validissimo, anche se qualche vecchia ehm conoscenza del forum lo metterà con me e Lance nel club delle HH
io ho dato una buona mezz ora al rugbista Mauro Bergamasco.... Mauro, welcom home tra noi mezze seghe....
Da correre di ottobre, tanti ciclisti si sono cimentati nella 42k
a parte quel segone di Lance a newyork ciavemo Gialabert a Barcellona in 2:45' 52
Olano a Donostia in 2:39'19''
Borman quello dell ora fece londra a 3.19'27
Pure Bettini corricchia me il più grande è Cassani 2.45.27 a Pisa a 53 anni Cassani pure ultramaratoneta con il passatore di 100k
fatte servì
Re: Podismo in Italia
Eh no, me caschi su Daniel Atienza! 2h35' a Nuova York e 2h29' a Zurigo.
Er mejo dovrebbe però essere il poco conosciuto ex Polti Leonardo Calzavara con un 2h26' e un 2h28' a Venezia http://www.fidal.it/atleta/Leonardo-Cal ... kpKhb2k%3D
Er mejo dovrebbe però essere il poco conosciuto ex Polti Leonardo Calzavara con un 2h26' e un 2h28' a Venezia http://www.fidal.it/atleta/Leonardo-Cal ... kpKhb2k%3D
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
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Re: Podismo in Italia
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Re: Podismo in Italia
Mi piacerebbe santire un parere da parte vostra.
in squadra con me c' è un ragazzo del 2002. Si dedica al pentathlon più che al podismo, ma i risultati che consegue nelle gare di atletica mi sembrano già buoni.
Domenica 6 c' era una gara nella nostra città, pianeggiante, di 10 km e 300 metri. Lui ci ha messo 42' 45". A 14 anni si può considerare un tempo interessante o rientra tutto sommato nella norma?
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Domenica 6 c' era una gara nella nostra città, pianeggiante, di 10 km e 300 metri. Lui ci ha messo 42' 45". A 14 anni si può considerare un tempo interessante o rientra tutto sommato nella norma?
Re: Podismo in Italia
Ecco i record europei per ragazzi dai 9 ai 19 anni...
Vedi tu se la prestazione è buona.
10 000 m
9 40:02.6 Hardy Wienigk GER
10 40:02.6 Hardy Wienigk GER
11 37:18.6 Per M. Hansen DEN
12 35:17.5 Torben Petersen DEN
13 33:39.5 Dalibor Balgač CRO
14 32:04.4 Hans Segerfeldt SWE
15 31:19.8 Laurie Reilly SCO
16 29:54.91 László Tóth HUN
17 29:21.92 Sondre Nordstad Moen NOR
18 28:30.80 Benoît Zwierchlewski FRA
19 28:22.48 Christian Leuprecht ITA
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MG, sai solo fregare...
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Re: Podismo in Italia
Ottimo, ti ringrazio per i dati, davvero utiliCaba ha scritto:Ecco i record europei per ragazzi dai 9 ai 19 anni...
Vedi tu se la prestazione è buona.
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Re: Podismo in Italia
I migliori classe 2002 corrono già i 2000 metri sotto i 6'00".Oude Kwaremont ha scritto:Mi piacerebbe santire un parere da parte vostra.
in squadra con me c' è un ragazzo del 2002. Si dedica al pentathlon più che al podismo, ma i risultati che consegue nelle gare di atletica mi sembrano già buoni.
Domenica 6 c' era una gara nella nostra città, pianeggiante, di 10 km e 300 metri. Lui ci ha messo 42' 45". A 14 anni si può considerare un tempo interessante o rientra tutto sommato nella norma?
10km in 42' li fanno in corsa lenta di scarico.
Con questo non voglio certo ammazzare il ragazzo, perchè a quell'età l'unica cosa importante è che "la corsa ti entri nel sangue" diventando una gran passione.
Perché poi negli anni futuri a fare la differenza sarà quello.
Quando arrivi a 18-20 anni e hai passione non ti va a pesare uscire a correre tutti i giorni. E fai miglioramenti da gigante togliendoti belle soddisfazioni.
Io ho avuto un percorso di quel tipo. Non ero forte da giovane. In valore assoluto non lo sono nemmeno adesso, però passo dopo passo sono arrivato a correre 1h06' sulla mezza maratona, che per un lavoratore è un tempo di tutto rispetto.
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Re: Podismo in Italia
Non è un problema, la mia era una curiositàBelluschi M. ha scritto:I migliori classe 2002 corrono già i 2000 metri sotto i 6'00".Oude Kwaremont ha scritto:Mi piacerebbe santire un parere da parte vostra.
in squadra con me c' è un ragazzo del 2002. Si dedica al pentathlon più che al podismo, ma i risultati che consegue nelle gare di atletica mi sembrano già buoni.
Domenica 6 c' era una gara nella nostra città, pianeggiante, di 10 km e 300 metri. Lui ci ha messo 42' 45". A 14 anni si può considerare un tempo interessante o rientra tutto sommato nella norma?
10km in 42' li fanno in corsa lenta di scarico.
Con questo non voglio certo ammazzare il ragazzo, perchè a quell'età l'unica cosa importante è che "la corsa ti entri nel sangue" diventando una gran passione.
Tra l' altro non credo che sia un problema nemmeno per lui, dato che preferisce dedicarsi al pentathlon. Molto probabilmente se si concentrasse solo sull' atletica farebbe già decisamente meglio.
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Re: Podismo in Italia
Ho visto la differita della rassegna continentale di cross a Chia, domenica.
Nel settore maschile c' è di che essere contenti. Chiappinelli e Riva il prossimo anno passeranno fra gli Under 23. Assieme a Ettaqy e Crippa formeranno una squadra mostruosa.
Già adesso è sempre incredibile constatare il valore di un atleta come Crippa (e questo nonostante in generale si sappia da un pezzo quali sono le sue capacità), che domenica è riuscito a stare appresso ad atleti più grandi di lui come Carlos Mayo (classe 1995) e Isaac Kimeli (1994). Aggiungendoci poi anche la scivolata che, poco, ma qualcosa gli ha fatto perdere.
Peccato per gli infortuni a Riva, Meucci e Lalli. La loro presenza avrebbe garantito risultati anche migliori.
Nel settore maschile c' è di che essere contenti. Chiappinelli e Riva il prossimo anno passeranno fra gli Under 23. Assieme a Ettaqy e Crippa formeranno una squadra mostruosa.
Già adesso è sempre incredibile constatare il valore di un atleta come Crippa (e questo nonostante in generale si sappia da un pezzo quali sono le sue capacità), che domenica è riuscito a stare appresso ad atleti più grandi di lui come Carlos Mayo (classe 1995) e Isaac Kimeli (1994). Aggiungendoci poi anche la scivolata che, poco, ma qualcosa gli ha fatto perdere.
Peccato per gli infortuni a Riva, Meucci e Lalli. La loro presenza avrebbe garantito risultati anche migliori.
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Classica di San Silvestro a Bolzano
Dopo un paio di secoli di dirette televisive, a tutt'oggi nel palinsesto tv Rai (ma anche nel rimando programmi del sito della Fidal), non è inserita né la diretta né la differita della Bo Classic di Bolzano.
C'è qualche sport che in Rai che se la passa peggio del Ciclismo !
C'è qualche sport che in Rai che se la passa peggio del Ciclismo !
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Re: Classica di San Silvestro a Bolzano
Avevo trovato un articolo dove si diceva che Eurosport avrebbe aumentato il numero di ore da dedicare all' atletica; si invitava caldamente la FIDAL a seguire l' esempio, ma dal tono dell' articolo si capiva che chi scriveva nutriva ben poche speranza.Road Runner ha scritto:Dopo un paio di secoli di dirette televisive, a tutt'oggi nel palinsesto tv Rai (ma anche nel rimando programmi del sito della Fidal), non è inserita né la diretta né la differita della Bo Classic di Bolzano.
C'è qualche sport che in Rai che se la passa peggio del Ciclismo !
Intanto ripropongo la classifica maschile per i 10 k su strada, ovviamente per il 2016. Rispetto all' anno scorso c' è stato un certo miglioramento complessivo.
http://www.atleticalive.it/34684/10-km- ... anno-2016/
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Re: Podismo in Italia
Oggi sul sito Fidal è sbucata una programmazione diretta Raisport 1 14.55 16.15 gara di San Silvestro a Bolzano. Sulla programmazione ufficiale di Raisport 1 però danno ancora Sci di fondo! Una bella guerra! Voglio vedere chi la spunterà!
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Re: Podismo in Italia
E alla fine ha vinto lo sci di fondo ! La Bo Classic è andata in streaming su Rai.it, con i noti problemi di buffering, re-buffering, out of line, bad streaming, ecc... ecc... Ma và a da via i ciap! Se questa è la Tv del futuro a cui ci dovremo abituare, porto tutto in discarica e ne faccio volentieri a meno, grazie.
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Re: Podismo in Italia
In queste ultime tre domeniche mi è capitato di partecipare a due gare in pista (5000 domenica 8, 3000 indoor ad Ancona ieri) e ad un cross il 15.
Praticamente erano 20 anni che non gareggiavo più in pista (dai tempi dei 1000 che si correvano alle medie) e quasi 15 che non mi cimentavo più nelle campestri (alle superiori), e avevo voglia di riprovare. E sono stato fortunato a beccare tre appuntamenti così ravvicinati.
Il cross è stato parecchio faticoso, ma me l' aspettavo. Contrariamente alle previsioni, invece i 5000 sono stati la gara più facile tra le due in pista. Forse perchè i 3000 costituiscono una prova di velocità e di resistenza maggiore, o forse perchè i 15 giri dell' indoor sono duri da digerire mentalmente con uno sforzo del genere. Dico contrariamente alle previsioni, perchè credevo che questo ostacolo sarebbe sopraggiunto con i 5000, i 10000.
In ogni caso, come dicevo prima, ero curioso di riprovare un' esperienza del genere, e posso dire di uscirne davvero soddisfatto. Non tanto per i tempi che ho fatto segnare (soddisfacenti per il mio livello attuale, trascurabili obbiettivamente), ma proprio per l' esperienza del gareggiare in pista, che ho trovato davvero avvincente e appassionante (vale anche per il cross... forse appena un pò meno, eheh).
Praticamente erano 20 anni che non gareggiavo più in pista (dai tempi dei 1000 che si correvano alle medie) e quasi 15 che non mi cimentavo più nelle campestri (alle superiori), e avevo voglia di riprovare. E sono stato fortunato a beccare tre appuntamenti così ravvicinati.
Il cross è stato parecchio faticoso, ma me l' aspettavo. Contrariamente alle previsioni, invece i 5000 sono stati la gara più facile tra le due in pista. Forse perchè i 3000 costituiscono una prova di velocità e di resistenza maggiore, o forse perchè i 15 giri dell' indoor sono duri da digerire mentalmente con uno sforzo del genere. Dico contrariamente alle previsioni, perchè credevo che questo ostacolo sarebbe sopraggiunto con i 5000, i 10000.
In ogni caso, come dicevo prima, ero curioso di riprovare un' esperienza del genere, e posso dire di uscirne davvero soddisfatto. Non tanto per i tempi che ho fatto segnare (soddisfacenti per il mio livello attuale, trascurabili obbiettivamente), ma proprio per l' esperienza del gareggiare in pista, che ho trovato davvero avvincente e appassionante (vale anche per il cross... forse appena un pò meno, eheh).
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Re: Podismo in Italia
Ho appena concluso la serie delle gare dedicate al mezzofondo-mezzofondo prolungato, con un 10.000.
Il ritorno alla pista è stato bello. E' un' esperienza formativa, allenante, e almeno per quanto mi riguarda, appassionante: per il prossimo anno penso proprio che programmerò un' attività su pista intensificandola quantitativamente (per quest' anno andrò più "a casaccio", in base a quello che i posti in cui vivo offrono).
Quindi mi sento di raccomandarla caldamente.
Come pensavo, i 10.000 sono stati un grosso ostacolo. Va detto che le condizioni erano obiettivamente difficili (vento abbastanza forte), ma comunque è proprio la modalità della corsa a farne una vera prova di resistenza mentale. Sul momento ho inevitabile sofferto, ripensandoci posso ritenermi soddisfatto. Anche in questo caso il riscontro cronometrico è relativo, la soddisfazione deriva dall' aver superato anche questo test.Oude Kwaremont ha scritto: Contrariamente alle previsioni, invece i 5000 sono stati la gara più facile tra le due in pista. Forse perchè i 3000 costituiscono una prova di velocità e di resistenza maggiore, o forse perchè i 15 giri dell' indoor sono duri da digerire mentalmente con uno sforzo del genere. Dico contrariamente alle previsioni, perchè credevo che questo ostacolo sarebbe sopraggiunto con i 5000, i 10000.
Il ritorno alla pista è stato bello. E' un' esperienza formativa, allenante, e almeno per quanto mi riguarda, appassionante: per il prossimo anno penso proprio che programmerò un' attività su pista intensificandola quantitativamente (per quest' anno andrò più "a casaccio", in base a quello che i posti in cui vivo offrono).
Quindi mi sento di raccomandarla caldamente.
Re: Podismo in Italia
http://www.lastampa.it/2017/09/08/edizi ... agina.html
Grandiosi!
Questi sono i grandi atleti.
E che il loro fratello Miculà non sia accostato storicamente a certi nomi del ciclismo recente non può che farmi piacere.
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Re: Podismo in Italia
Hai fatto bene a dirlo, ottima prestazione e ci voleva dopo l' infortunio che gli ha tagliato le gambe (quasi letteralmente) per tutto il 2017.nemecsek. ha scritto:https://www.sportface.it/ultimi-articol ... eno/262453
vola Pietrino....
a presto la 42K
Però per quel poco che posso consiglierei di ritardare l' esordio in maratona, per altri 3-4 anni ancora pista e mezze maratone.
L' esordio in maratona paventato nell' articolo per me è prematuro, non (sol)tanto per una questione di età, ma perchè un 28' (se non un 27') nei 10.000 è alla sua portata e gli garantirebbe risultati ancora maggiori nella distanza regina.
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Re: Podismo in Italia
Questa volta sono doverosi gli elogi per Sara Dossena e Alessandro Giacobazzi.
Il merito della prima, al di là dell' ottimo piazzamento e riscontro cronometrico alla maratona di New York, è di offrire una possibile soluzione al problema caratteristico dell' atletica italiana, cioè una marea di infortuni. Ancora è presto per dirlo, ma spingere gli atleti a dedicarsi al triathlon come fa lei potrebbe costituire davvero una svolta.
Lo rimarca sia pur indirettamente Luigi Del Buono, atleta anconetano, buon mezzofondista e ora dedito al triathlon. Su ciò ha scritto un articolo proprio prendendo spunto dalla prestazione di Dossena e dalla sua pratica della multidisciplinarietà.
Giacobazzi zitto zitto sta inanellando belle prestazioni un pò ovunque in questo finale di stagione. Ha vinto la 10km di Rennes, incontro internazionale riservato agli atleti under 20 e under 23 di Italia, Francia e Portogallo, con il suo primo tempo inferiore ai 30' su questa distanza su strada. E poi la vittoria alla maratona di Torino, con un tempo di due ore e un quarto che fa ben sperare per il futuro.
Il merito della prima, al di là dell' ottimo piazzamento e riscontro cronometrico alla maratona di New York, è di offrire una possibile soluzione al problema caratteristico dell' atletica italiana, cioè una marea di infortuni. Ancora è presto per dirlo, ma spingere gli atleti a dedicarsi al triathlon come fa lei potrebbe costituire davvero una svolta.
Lo rimarca sia pur indirettamente Luigi Del Buono, atleta anconetano, buon mezzofondista e ora dedito al triathlon. Su ciò ha scritto un articolo proprio prendendo spunto dalla prestazione di Dossena e dalla sua pratica della multidisciplinarietà.
Giacobazzi zitto zitto sta inanellando belle prestazioni un pò ovunque in questo finale di stagione. Ha vinto la 10km di Rennes, incontro internazionale riservato agli atleti under 20 e under 23 di Italia, Francia e Portogallo, con il suo primo tempo inferiore ai 30' su questa distanza su strada. E poi la vittoria alla maratona di Torino, con un tempo di due ore e un quarto che fa ben sperare per il futuro.