Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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Deadnature
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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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Beh, un 7 almeno se lo merita, anche per essersi sciroppato (controvoglia) 200 km di fuga nella prima tappa del Giro...


http://www.spazidisimpatia.wordpress.com
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Mont Ventoux
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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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Purtroppo anche il disegno di questa Vuelta ha confermato una per quanto mi riguarda assolutamente deleteria tendenza da parte dei grandi giri a tappe, che è quella di sostituire di fatto una delle due classiche crono individuali per specialisti con una a squadre. Molto probabilmente con un'altra crono individuale il risultato finale sarebbe stato diverso, ma la mia considerazione prescinde totalmente dal caso specifico.
Se era sbagliato proporre due mazi crono individuali, come avveniva al Tour tanti anni, allo stesso modo (anzi di più) è inaccettabile agire in maniera uguale e contraria. Due crono individuali, per specialisti (non le cronoarrampicate che si inventano ogni anno al Giro..) per una distanza complessiva attorno agli 80 km, dovrebbero sempre esserci.
Le cronometro a squadre rappresentano nient'altro che una giornata di corsa persa, i distacchi fra le squadre migliori sono assolutamente risibili, visto che fra l'altro sono lunghe 20 o al massimo 30 km. E ne guadagnano i non specialisti, alla fine dei conti, e alla grande.

Perchè i percorsi devono essere equilibrati, ed è giusto inserire anche due crono individuali per bilanciare le tappe di montagna.
Invece si insegue una logica del tutto fasulla ed incompetente, che è quella di ricercare lo spettacolo in maniera del tutto forzata (secondo un'equazione del tutto indimostrabile per cui più montagne si inseriscono, più la corsa è divertente) assecondando o cercando di assecondare i gusti volgari di un pubblico che evidentemente in bici non ci è mai salito o che comunque ignora che da sempre chi ha voluto vincere i grandi giri ha dovuto misurarsi con due cronometro individuali vere. Succede così che si disegnino Giri d'Italia come quello del 2001, inutilmemente pieni di salite sulle quali non è successo praticamente nulla, e che trascurino del tutto l'esercizio della cronometro, le quali possono invece mischiare le carte e rendere più interessanti anche le tappe di montagna, se collocate in maniera stretegica lungo il percorso.


herbie
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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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Tanto per misurarsi con qualcosa di ancor maggiore "valore" atletico allora perchè oltre alla crono non mettiamo un bel 1500 a nuoto?
E' proprio chi è andato in bici, e a lungo, che ti può dire che troppi chilometri a crono, con le squadre comunque buone presenti nel ciclismo oggi, possono impedire al corridore realmente e nettamente più forte sulla strada di vincere la corsa.
Il cronometro è una specialità, la salita, anzi, le salite una dopo l'altra sono il ciclismo. Metti un'altra crono anche solo di 30 km. e la Vuelta la vince nettamente Wiggins, perchè Froome poi lo sacrificano per tirare. Se permetti, Cobo ha staccato Wiggins più volte e nettamente, se poi va più piano in un esercizio di un'ora da soli su strada vuota per me c'entra poco con la realtà dei rapporti di forza in campo, ciclisticamente parlando, piuttosto con i centimetri delle misure antropometriche. Poi se vogliamo vincitore un superman da decathlon, è meglio parlare di un'altro sport, che è la nobile atletica.
Vogliamo tornare a dare chance ai grandi passisti in grado di farsi 50 km. a 50 all'ora da soli? Riduciamo al minimo il numero dei componenti delle squadre cosicchè le chance di staccare il gruppo e andare al traguardo in tappe ventose o pianeggianti saranno maggiori, come accadeva un tempo. Ma in una tappa vera.

Tanto più che una crono può essere pesantemente influenzata dalle diverse condizioni di pioggia o di vento che ciascun corridore incontra, e in una crono di inizio giro i pretendenti alla vittoria possono partire anche molto distanti tra loro, ricordo un Tour dove Rominger, che poi vinse l'ultima crono battendo Indurain fu fortemente penalizzato dal fare la prima lunga crono con la pioggia mentre gli ultimi partirono con il sole. Perse il Tour probabilmente là.

La crono lunga a fine giro, proprio per questo motivo, oltre al fatto che il "peso" della specializzazione estrema è minore, invece credo che debba sempre esserci. I contendenti almeno incontrano le stesse condizioni meteo e di asfalto.
La cronosquadre è spettacolare e ha il grandissimo pregio di costringere i direttori sportive a portare meno gregari da salita, cosa che per lo meno dovrebbe tendere a rendere meno controllabile e bloccata la corsa nelle tappe di salita.
La soluzione adottata dal Tour quest'anno mi sembra la migliore.


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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herbie ha scritto: Il cronometro è una specialità, la salita, anzi, le salite una dopo l'altra sono il ciclismo. Metti un'altra crono anche solo di 30 km. e la Vuelta la vince nettamente Wiggins, perchè Froome poi lo sacrificano per tirare.
veramente Froome nella cronometro è andato meglio del suo capitano Wiggins prendendosi pure la maglia rossa. Poi la Sky decise di sacrificare nella tappa di Manzaneda (arrivo in salita) un Chris Froome leader della corsa a favore di Bradley. Il tuo ragionamento non regge poi cosi tanto..


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herbie
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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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nonstante fosse in maglia rossa e chiaramente molto competitivo in salita è stato sacrificato ugualmente. Non so, ma credo che anche con una crono più lunga e con qualche secondo in più di vantaggio sarebbe finita allo stesso modo.


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eliacodogno
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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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herbie ha scritto:nonstante fosse in maglia rossa e chiaramente molto competitivo in salita è stato sacrificato ugualmente. Non so, ma credo che anche con una crono più lunga e con qualche secondo in più di vantaggio sarebbe finita allo stesso modo.
A me sembra che con un ultima settimana seria, e anche un'altra cronometro Wiggins avrebbe perso ancora terreno rispetto al compagno, visto che a mio avviso ha vissuto un calo costante dopo la cronometro. Però manca la prova per sostenere questo.
Nei GT secondo me dovrebbero esserci almeno una 60ina di km a cronometro, a fronte di 5-6 tappe di montagna. Il modello di prova che ho in mente come ideale è ad esempio quello della crono di Torino vinta da Basso (guarda caso collocata nel Giro con il percorso più bello ed equilibrato degli ultimi 10 anni....)


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

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barrylyndon
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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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le crono fanno parte del ciclismo e sono correllate alle salite.nel senso che molte volte,la presenza di una crono puo' determinare la battaglia in salita.
a questo riguardo,reputo il giro 1998 un modello da seguire.ultima settimana: crono.3 tappe di montagna e crono finale..perfetta.
Pantani lo critico', secondo me ingiustamente.
questo percorso,per me invece fu uno dei piu' equilibrati degli ultimi anni.
regalandoci tappe in montagna che hanno fatto la storia.
grazie alle crono di Trieste e Lugano.


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meriadoc
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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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barrylyndon ha scritto:le crono fanno parte del ciclismo e sono correllate alle salite.nel senso che molte volte,la presenza di una crono puo' determinare la battaglia in salita.
a questo riguardo,reputo il giro 1998 un modello da seguire.ultima settimana: crono.3 tappe di montagna e crono finale..perfetta.
Pantani lo critico', secondo me ingiustamente.
questo percorso,per me invece fu uno dei piu' equilibrati degli ultimi anni.
regalandoci tappe in montagna che hanno fatto la storia.
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quel giro era abbastanza deludente in termini di tappe di montagne, la tappa di Pampeago, 115 km e solo l'arrivo in salita era quasi ridicola, le altre due erano sostanzialmente le uniche due tappe di montagna vere di tutto il giro
gli altri erano arrivi a san marino e lago laceno (nemmeno si poteva chiamarli arrivi in salita) e quello a piancavallo unica salita di giornata


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HOTDOG
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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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quella di Pampeago al di là della brevità fu una tappa splendida con Zuelle che fece il forcing sul San Floriano e rimasero in 4, raramente succede così oggi


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Tranchée d'Arenberg
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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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herbie ha scritto:nonstante fosse in maglia rossa e chiaramente molto competitivo in salita è stato sacrificato ugualmente. Non so, ma credo che anche con una crono più lunga e con qualche secondo in più di vantaggio sarebbe finita allo stesso modo.
con un'altra crono forse sarebbe finita con Froome in maglia rossa.


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herbie
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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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se la crono fosse stata alla fine, certamente, ma con una altra crono nei primissimi giorni al posto della cronosquadre, come auspicato da Mont Ventoux, secondo me sarebbe stato ancora Froome, seppure in maglia rossa, a far da gregario a Wiggins....
Una crono di 40 massimo 50 chilometri il penultimo giorno è l'ideale. Più chilometri o un'altra cronometro individuale vuol dire sbilanciare la corsa a favore degli specialisti. A cronometro ad ogni chilometro corrispondono tot secondi, li puoi calcolare anche in anticipo, se i corridori sono freschi dipende dai watt e dall'aerodinamicità del corridore. In una tappa di salita possono volare i minuti come anche non accadere niente, ma se il corridore non attacca non succede niente. A crono basta pedalare e il distacco si fa automaticamente....


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barrylyndon
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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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meriadoc ha scritto: quel giro era abbastanza deludente in termini di tappe di montagne, la tappa di Pampeago, 115 km e solo l'arrivo in salita era quasi ridicola, le altre due erano sostanzialmente le uniche due tappe di montagna vere di tutto il giro
gli altri erano arrivi a san marino e lago laceno (nemmeno si poteva chiamarli arrivi in salita) e quello a piancavallo unica salita di giornata
totale disaccordo.
c'erano diverse tappe nervose,anche se con arrivi non durissimi, logorano fisicamente e mentalmente i corridori(Lago Laceno S.Marino)
Arrivo in salita il sabato su una salita impegnativa(con lunghezza e pendenze paragonabili all'Alpe D'Huez)
domenica crono lunga e velocissima nella seconda parte(Trieste)
Lunedi arrivo all'altopiano di Asiago
martedi tappone dolomitico classico con Duran Staulanza,Fedaia e Sella
mercoledi tappa breve( e abbiamo visto quella di quest'anno all'Alpe quanto possano essere spettacolari)ma molto dura con pendenze arcigne
San Floriano,Lavaze' e Pampeago.e scusssa se e' poco..
Mercoledi arrivo a Montecampione,una 20 di km all'8%, con l'antipasto del Croce Domini,tappone che ha causato distacchi enormi,forse una delle piu' selettive di questi ultimi anni,e non solo tra Pantani e gli altri.
poi dopo 2 tappe interlocutorie la crono.
ho i dvd di tutte e 3 le tappe di montagna e sono assolutamente entusiasmanti e non solo per Marco.Zulle che attacca sul San Floriano,che ti sei molto colpevolmente dimenticato di citare,visto che trattasi di salita tostissima,Tonkov che accende la miccia sul Fedaia,la crisi di Zulle sul Croce Domini,la scalata di Marco e Guerini sul Fedaia e sul Sella ed infine il grande duello Pantani Tonkov a monte campione.
Un bel Giro.uno dei piu' belli degli ultimi anni.con la maglia rosa che sfilava via da un corridore all'altro sino alla crono di Trieste..
talmente poco duro era questo Giro, che Pantani ne mando' a casa una trentina, nella tappa del Selva di Val Gardena...


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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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ah, in quanto a durezza, era indubbiamente un giro mediocre, quantomeno se comparato alla tradizione del giro, nervoso sì.ù
fu un giro reso bello dai suoi protagonisti, questo sì.


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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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meriadoc ha scritto:ah, in quanto a durezza, era indubbiamente un giro mediocre, quantomeno se comparato alla tradizione del giro, nervoso sì.ù
fu un giro reso bello dai suoi protagonisti, questo sì.
secondo me ti sbagli.equilibrato,oserei dire.non certo mediocre.
mediocri per la loro durezza erano i giri di Moser e Saronni.
squilibrati sono stati questi ultimi.che infatti quanto a spettacolo,ne hanno offerto pochino.Giro 2010 a parte.grazie alla fuga dell'Aquila.


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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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sono ovviamente modi diversi di avere gusto alle cose. Per me l'equilibrio e l'incertezza non corrispondono affatto a divertimento nel seguire una corsa a tappe, perchè quando i distacchi (e le salite dove poter attaccare) sono minimi, nessuno ha bisogno di rischiare, di usare la fantasia, si aspettano per ore gli ultimi 3 o 5 km. e allora tanto vale avere le lunghe dirette. Vedi la Vuelta recente.
Invece avere una tappa che "si apre" lontano dal traguardo, nel senso che i 3-4-8- 10 protagonisti si ritrovano a diretto confronto (cosa che avviene più spesso nelle grandi classiche, ma fino a non molti anni fa anche in tutte le tappe dure dei grandi giri), a due o tre salite dal termine, vuoi perchè qualcuno ha attaccato trascinandosi dietro gli altri, vuoi per naturale selezione, per me è sinonimo di divertimento lungo e interessante, di una tappa che appassiona lungo tutta la diretta. Vedi le due tappe alpine del Tour. Divertenti e appassionanti a lungo. Dove anche distacchi importanti possono volatilizzarsi, visto che quando la tappa diventa veramente dura, chi "salta" lascia per strada minuti.....Vogliamo fare il paragone con l'incertezza paralizzante sul filo dei secondi della Vuelta, dove bastava un abbuono per ribaltare la classifica, quindi non conveniva a nessuno rischiare?


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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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barrylyndon ha scritto:
meriadoc ha scritto:ah, in quanto a durezza, era indubbiamente un giro mediocre, quantomeno se comparato alla tradizione del giro, nervoso sì.ù
fu un giro reso bello dai suoi protagonisti, questo sì.
secondo me ti sbagli.equilibrato,oserei dire.non certo mediocre.
mediocri per la loro durezza erano i giri di Moser e Saronni.
squilibrati sono stati questi ultimi.che infatti quanto a spettacolo,ne hanno offerto pochino.Giro 2010 a parte.grazie alla fuga dell'Aquila.
A parte quello del 1984 non è che i giri "di Moser e Saronni" fossero molto meno duri di quello del 1998....
Che poi lo Stelvio e le 3Cime li si facesse a "gomiti larghi", facendo andar via personaggi poco importanti per la classifica è un altro discorso.

Nel '98 la differenza l'ha fatta Pantani.
Personalmente preferisco dei Giri con una solo crono piatta con km attorno ai 50 (anche 60 purchè non sia un drittone...) e all'ultima tappa (esclusa eventuale "passerella" ovviamente), purchè preceduta da un tappone, o viceversa.
Se proprio se ne vuol fare una seconda, metterei una mista di 20 km, al termine della prima settimana o comunque prima della metà del Giro, con percorso contenente almeno una salita al 8-9% p.m. di 10/12km... o al massimo una cronosquadre di max 30 km..
Per le montagne:
2 Tapponi oltre i 200 km con salite importanti con arrivo in salita (non c'è bisogno del "Gardeccia" all'arrivo.... anche il Pordoi va bene, purchè prima...) uno dei quali, come dicevo prima, a fine Giro, e uno nella prima metà, subito dopo una tappa avvallonata e con arrivo in salita pedalabile, che tanto la prima tappa con arrivo in salita non si dannano mai l'anima, tanto vale "progettare" una tappa da fughe e vedere nel finale i big in lotta per l'abbuono e per non perder troppo.
Poi un altro paio di arrivi in salita (o discesa appena dopo) di cui almeno uno con un'altra salita a precedere l'ultima...
Il resto 50% piattoni (o quasi) e avvallonate.

Poi ci stà che un anno ci sia una tappa in più per scalatori e 10 km in meno a crono...

Come si diceva, questione di gusti insomma :)
(e ovviamente il finale della Vuelta lo avrei disegnato diversamente)


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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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eliacodogno ha scritto:secondo me dovrebbero esserci almeno una 60ina di km a cronometro, a fronte di 5-6 tappe di montagna. Il modello di prova che ho in mente come ideale è ad esempio quello della crono di Torino vinta da Basso (guarda caso collocata nel Giro con il percorso più bello ed equilibrato degli ultimi 10 anni....)
Ecco sì, infatti, hai fatto un buon esempio. In quel Giro mi pare di ricordare ci fossero due cronometro di 35 km ciascuna.
Secondo me è la quantità ideale, non oltre gli 80 complessivamente comunque.
Poi si può discutere di come devono essere, e sicuramente sono d'accordo che almeno una debba presentare un percorso accidentato e con dei tratti di salita o comunque misti. Invece non amo le maxi crono onestamente, farne solo una ma lunghissima, del tipo quella finale del Tour, è una scelta un pò scontata ormai. Al Tour sono un pò costretti a fare così perchè in Francia le montagne sono lontanissime geograficamente da Parigi e la soluzione di mettere la crono al sabato è in pratica l'unica che consenta di tenere in bilico la corsa fino alla conclusione. Lo fanno più per questo secondo me.
Meglio comunque distribuire quei km in maniera intelligente, incastrandoli fra le tappe di montagna. Poi se ne può mettere una anche come ultima tappa decisiva, però ce ne vuole una anche a metà corsa.

Poi come ho già detto il discorso che mi interessa non è se con un'altra crono vinceva Wiggins o un altro.
Ho voluto semplicemente sottolineare una tendenza che non mi piace per nulla personalmente. Meglio il classico prologo, comunque, della crono a squadre.


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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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l'Orso ha scritto: A parte quello del 1984 non è che i giri "di Moser e Saronni" fossero molto meno duri di quello del 1998....

scusa ma hai mai visto le altimetrie di quei giri? nel giro del 98 un Moser ed un Saronni a stento sarebbero arrivati nei primi 10..


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barrylyndon ha scritto:
l'Orso ha scritto: A parte quello del 1984 non è che i giri "di Moser e Saronni" fossero molto meno duri di quello del 1998....

scusa ma hai mai visto le altimetrie di quei giri? nel giro del 98 un Moser ed un Saronni a stento sarebbero arrivati nei primi 10..
Non me ne vogliano Moser e Saronni, nemmeno nei primi 20! (il primo in particolare). Orso cerco di postarti l'altimetria del 1985 con il Passo del Sempione (una autostrada) Cima Coppi. http://it.wikipedia.org/wiki/Cima_Coppi
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Ultima modifica di alfiso il giovedì 15 settembre 2011, 15:53, modificato 4 volte in totale.


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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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questo il tappone dolomitico nel giro 1979
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queste le tappe chiave del giro 1983

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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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giro 98,tralascio lago laceno san marino e piancavallo.gia' da sole,queste tappe avrebbero costituito i 3/4 della durezza di un giro moserian saronniano.ma in tre giorni consecutivi ci furono pure queste
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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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ma le chicche sono costituite dalle tappe chiave nei giri 84-85
giro 84...da far tremare i polsi :D

l'inizo non era poi malaccio:
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poi un arrivo in salita molto temuto :D
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un classico..Selva di val Gardena.un po' diversa pero' la tappa rispetto al 98..un po' piu' cortina..ma c'e' l'arrivo in salita.. :D
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poi pero'..c'e' una tappa seria..
Immagine..l'unica.
e meno male che Moser grazie alle cure dello staff di Conconi,in salita andava forte..perche' per l'epoca questo era un giro durissimo.
con pure la tappa di Merano,monca dell Stelvio,con Palade e Tonale..


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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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Giro 85..vinto da Hinault..
subito il tappone dolomitico..dove Moser perse diversi secondi da Hinault
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ed ecco il tappone appenninico...
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ohibo'..ce n'e'un'altra...aahh ma l'arrivo e' in salita..o falsopiano :D
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arriva la cima Coppi,nella tappa regina di quel Giro

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altra tappa di una 70ina di km...ma c'e' l'arrivo in salita,pero'...
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Per non sbagliare nella scalata del Gran San Bernardo manco salirono all'Ospizio (qualcuno vi sarebbe rimasto :lol:)...
Eh no, fecero il tunnelellele :lol: :lol: :lol:


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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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Si vede che "ero piccolo" e le montagne mi sembravano più alte :D
ad ogni modo non riesco a vedere le immagini per cui mi fido.

Io comunque tra il '78 e l'84 qualche giro non sproporzionato per quanto riguarda la scarsa durezza del percorso me lo ricordavo...e quello del '98 non mi sembrava un Giro esageratamente difficile ma è probabile che la mia memoria abbia fatto un minestrone :)


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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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l'Orso ha scritto:Si vede che "ero piccolo" e le montagne mi sembravano più alte :D
ad ogni modo non riesco a vedere le immagini per cui mi fido.

Io comunque tra il '78 e l'84 qualche giro non sproporzionato per quanto riguarda la scarsa durezza del percorso me lo ricordavo...e quello del '98 non mi sembrava un Giro esageratamente difficile ma è probabile che la mia memoria abbia fatto un minestrone :)
non e' stato il piu' duro..ma sicuramente uno dei piu equilibrati.gia' con quello del 99 si e' inaugurato il vezzo del "tanto piu' duro,tanto piu' spettacolare"..equazione che spesso non significa agonismo spettacolare nella corsa reale.
per quel che concerne i giri moserian saronniani:forse il giro del 1981 poteva essere un pelino piu' duro.per le dolomiti soprattutto.ma non sono in possesso delle altimetrie..
anche il 2000,secondo me fu abbastanza equilibrato anche se un po' sbilanciato verso gli scalatori.
gli ultimi son stati inguardabili per come io intendo il percorso di una grande corsa a tappe..


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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

Messaggio da leggere da alfiso »

Visto che siamo in tema di ricordi, ecco il video della tappa di Valnontey Giro 85 che sulla carta era di 68 Km, ma nell'ordine di arrivo ufficiale era di 58 Km !!!

Non perdetevi l'intervista finale di Giorgio Martino con il grande e simpaticissimo Andy Hampsten. Uno spasso, con Martino che non azzecca una parola ed Hampsten che lo corregge tutto felice!!! :D


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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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Riguardo al discorso delle cronometro, non vorrei che dietro a questa diminuzione di tali prove ci fosse anche una questione logistica: una cosa è chiudere una strada (un chilometro dopo l'altro) per mezz'ora al passaggio di una tappa normale, un'altra cosa è tenere bloccato un intero percorso di svariate decine di chilometri per 3-4 ore. (Ma magari sbaglio)


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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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herbie ha scritto:Tanto per misurarsi con qualcosa di ancor maggiore "valore" atletico allora perchè oltre alla crono non mettiamo un bel 1500 a nuoto?
E' proprio chi è andato in bici, e a lungo, che ti può dire che troppi chilometri a crono, con le squadre comunque buone presenti nel ciclismo oggi, possono impedire al corridore realmente e nettamente più forte sulla strada di vincere la corsa.
Il cronometro è una specialità, la salita, anzi, le salite una dopo l'altra sono il ciclismo. Metti un'altra crono anche solo di 30 km. e la Vuelta la vince nettamente Wiggins, perchè Froome poi lo sacrificano per tirare. Se permetti, Cobo ha staccato Wiggins più volte e nettamente, se poi va più piano in un esercizio di un'ora da soli su strada vuota per me c'entra poco con la realtà dei rapporti di forza in campo, ciclisticamente parlando, piuttosto con i centimetri delle misure antropometriche. Poi se vogliamo vincitore un superman da decathlon, è meglio parlare di un'altro sport, che è la nobile atletica.
Vogliamo tornare a dare chance ai grandi passisti in grado di farsi 50 km. a 50 all'ora da soli? Riduciamo al minimo il numero dei componenti delle squadre cosicchè le chance di staccare il gruppo e andare al traguardo in tappe ventose o pianeggianti saranno maggiori, come accadeva un tempo. Ma in una tappa vera.

Tanto più che una crono può essere pesantemente influenzata dalle diverse condizioni di pioggia o di vento che ciascun corridore incontra, e in una crono di inizio giro i pretendenti alla vittoria possono partire anche molto distanti tra loro, ricordo un Tour dove Rominger, che poi vinse l'ultima crono battendo Indurain fu fortemente penalizzato dal fare la prima lunga crono con la pioggia mentre gli ultimi partirono con il sole. Perse il Tour probabilmente là.

La crono lunga a fine giro, proprio per questo motivo, oltre al fatto che il "peso" della specializzazione estrema è minore, invece credo che debba sempre esserci. I contendenti almeno incontrano le stesse condizioni meteo e di asfalto.
La cronosquadre è spettacolare e ha il grandissimo pregio di costringere i direttori sportive a portare meno gregari da salita, cosa che per lo meno dovrebbe tendere a rendere meno controllabile e bloccata la corsa nelle tappe di salita.
La soluzione adottata dal Tour quest'anno mi sembra la migliore.
Sono d'accordo in toto. :clap: Solo che ci voleva la faccina :D, dopo un bel 1500 a nuoto :diavoletto: :D :diavoletto:


Fanno festa i musulmani il venerdì
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"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
peek
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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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Ciao Lemond, ben tornato.


pitoro
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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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alfiso ha scritto:Visto che siamo in tema di ricordi, ecco il video della tappa di Valnontey Giro 85 che sulla carta era di 68 Km, ma nell'ordine di arrivo ufficiale era di 58 Km !!!

Non perdetevi l'intervista finale di Giorgio Martino con il grande e simpaticissimo Andy Hampsten. Uno spasso, con Martino che non azzecca una parola ed Hampsten che lo corregge tutto felice!!! :D

Grazie del link. Notavo, anche se so di essere OT, come sarebbe ancora attuale il ritmo di De Zan quando si limitava alla telecronaca. Rispetto a oggi mancano solo gli interventi dalla moto.
Anche se, fatto rarissimo, questa volta ha confuso due corridori (Van de Velde e Van Impe). Forse solo per questo motivo, il filmato potrebbe passare alla storia.
Mi hanno un po' emozionato anche le inquadrature del povero Ravasio in testa al gruppo Maglia Rosa quasi all'ultimo km


alfiso

Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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pitoro ha scritto: Grazie del link. Notavo, anche se so di essere OT, come sarebbe ancora attuale il ritmo di De Zan quando si limitava alla telecronaca. Rispetto a oggi mancano solo gli interventi dalla moto.
Anche se, fatto rarissimo, questa volta ha confuso due corridori (Van de Velde e Van Impe). Forse solo per questo motivo, il filmato potrebbe passare alla storia.
Mi hanno un po' emozionato anche le inquadrature del povero Ravasio in testa al gruppo Maglia Rosa quasi all'ultimo km
Grande Milo Ravasio. Me lo ricordo da dilettante alla Passerini grande protagonista delle gare dure. Era una vera promessa al secondo anno di pro.
Come Casartelli, anche lui aveva corso da juniores nella Uc Comense. E il destino li ha tragicamente uniti nell'esito.
L'Atala in quegli anni era una fucìna di talenti (Moroni, Calcaterra, Bugno, Gisiger, ecc.), grazie a Cribiori ed a quel mago gentiluomo di De Lorenzo.
E poi c'era pure il comense versiliese :D


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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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peek ha scritto:Ciao Lemond, ben tornato.
Grazie :cincin:


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
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i barbieri il lunedì :bll:

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barrylyndon
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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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pitoro ha scritto:


Anche se, fatto rarissimo, questa volta ha confuso due corridori (Van de Velde e Van Impe). Forse solo per questo motivo, il filmato potrebbe passare alla storia.

oddio..si confondeva spesso e volentieri invece.al mondiale 91 sullo scatto decisivo identifico' Chiappucci invece che Bugno :x
La differenza e' che aveva passione ed amava il ciclismo e rispettava i ciclisti in toto..cosa che suo figlio non ha dimostrato.
era splendido anche nelle sue imperfezioni.


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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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barrylyndon ha scritto: La differenza e' che aveva passione ed amava il ciclismo e rispettava i ciclisti in toto..cosa che suo figlio non ha dimostrato.
era splendido anche nelle sue imperfezioni.
cosa che hanno dimostrato ben pochi altri giornalisti (escludo i commentatori) in italia, figli o non figli :(
quanto mi manca adriano, ancora oggi. quanto mi e' mancato in tutti questi anni.


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Celun
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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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Che pena la BMC post triofo al tour a questa Vuelta.
Il miglior piazzamente tra Santambrogio/Quinziato/Santaromita: un ventunesimo di tappa per Santambrogio

Van Avermat il migliore della squadra in classifica generale, e settimo nella dodicesima tappa!


herbie
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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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Celun ha scritto:Che pena la BMC post triofo al tour a questa Vuelta.
Il miglior piazzamente tra Santambrogio/Quinziato/Santaromita: un ventunesimo di tappa per Santambrogio

Van Avermat il migliore della squadra in classifica generale, e settimo nella dodicesima tappa!
esatto. E' anche da queste cose che si nota l'efficienza (o la totale assenza) di una federazione nazionale.
Come dalla vicenda Pozzato....la Farnese è una ottima squadra ma come federazione dovresti fare pressione dove puoi (sul corridore, perchè no? sulle squadre, perchè no?) per non permettere al migliore corridore che hai per le corse del pavè di uscire dal giro delle formazioni invitate d'ufficio.


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Michele80
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Re: Vuelta a España 2011 - Considerazioni generali

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Ciao ragazzi!
Ho letto le vostre osservazioni con molto interesse... è che sono stato lì in persona, precisamente alla tappa di Salamanca ed è stato davvero bello.
uno dei viaggi più belli che ho fatto perchè la Spagna è eccezionale e per la prima volta ci andavo seguendo la mia passione per il ciclismo.
Ho scelto la tappa di Salamanca perchè volevo vedere la città e quando ho saputo che coincideva con la tappa della vuelta sono impazzito dalla gioia!
Questo si... ho dovuto prendere i voli low cost da e per Madrid... ma ne è valsa la pena davvero! Faceva un sacco caldo e i ciclisti meritano tutti un grande applauso :clap: perchè dev'essere stata davvero dura!
Comunque non avevo mai visto né vuelta, né giro, né tour dal vivo e con questa tappa spagnoola mi sono proprio convinto ad andare a vedere qualche tappa del prossimo giro 2012!Non pensavo, ma l'emozione quando arrivano i primi ciclisti è davvero forte ;)

Ciao!


"Di incitamenti me ne sono arrivati di tutti i tipi: i più belli, se non vi dispiace, li tengo per me"
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