Confessioni di un ciclista mascherato
Confessioni di un ciclista mascherato
Ragazzi esce in questi giorni un libro che ha fatto, e farà discutere
Ne vogliamo qui parlare assieme?
Le accuse che questo libro lancia sono pesantissime
E da quel che si dice, pare non essere una farsa, tipo libro di luca
Insomma qui si parla di doping mafia scommesse omertà
Roba seria
Chi ne sa di più aggiunga
Ne vogliamo qui parlare assieme?
Le accuse che questo libro lancia sono pesantissime
E da quel che si dice, pare non essere una farsa, tipo libro di luca
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
non sapevo, grazie vado a comprarlo subito.
Antoine Vayer (che raccoglie le confessioni del ciclista anonimo, che sarebbe ancora in attività) è un tipo sui 60, ex-ciclista anche lui e ai suoi tempi discreto scalatore. ha vinto la classifica come miglior grimpeur alla 3 giorni di Mauges del 1983. poi ha fatto l'allenatore alla Festina dal 95 al 98. ha allenato tra gli altri Bassons Chiotti e Peraud. poi si è dedicato al giornalismo, diventano una grande firma delle cronache sportive e collaborando con Le Monde e Liberation. quindi il top. sono curioso.
Antoine Vayer (che raccoglie le confessioni del ciclista anonimo, che sarebbe ancora in attività) è un tipo sui 60, ex-ciclista anche lui e ai suoi tempi discreto scalatore. ha vinto la classifica come miglior grimpeur alla 3 giorni di Mauges del 1983. poi ha fatto l'allenatore alla Festina dal 95 al 98. ha allenato tra gli altri Bassons Chiotti e Peraud. poi si è dedicato al giornalismo, diventano una grande firma delle cronache sportive e collaborando con Le Monde e Liberation. quindi il top. sono curioso.
- barrylyndon
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
Se ne sentiva proprio la mancanza...
Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
Re: Confessioni di un ciclista mascherato
Giacomo, mio amico al bar piazza S. Giovanni, racconta le avventure del puttaniere mascherato....
..sospettiamo fortemente siano autobiografiche......
..sospettiamo fortemente siano autobiografiche......
Re: Confessioni di un ciclista mascherato
perarto sto cazzo de libbro e' roba de l anno scorso.....
http://www.gazzetta.it/Ciclismo/07-04-2 ... 6823.shtml
http://www.gazzetta.it/Ciclismo/07-04-2 ... 6823.shtml
- Tranchée d'Arenberg
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
nemecsek. ha scritto:Giacomo, mio amico al bar piazza S. Giovanni, racconta le avventure del puttaniere mascherato....
..sospettiamo fortemente siano autobiografiche......
Cobblestone 2012, 2013,2018 & 2021 - 1° Classifica Generale
Re: Confessioni di un ciclista mascherato
E' dai tempi della pubblicazione dell'autobiografia di Donatella Di Rosa alias Lady Golpe che non trepidavo così per l'uscita di un libro.
- chinaski89
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
Si esatto. Mi immagino quante "novità"barrylyndon ha scritto:Se ne sentiva proprio la mancanza...
Re: Confessioni di un ciclista mascherato
anche fosse una cosa seria, con un titolo del genere un libro merita l'oblio
"la mente è come il paracadute, funziona solo se si apre" A. Einstein
Re: Confessioni di un ciclista mascherato
Lo scorso anno è uscito in Francia credo che in questi giorni esca in Italia
L ironia è bella, però se il ciclismo è sinonimo di doping per tantissima gente ahimè è anche colpa di noi appassionati che ci chiudiamo a guscio su sti argomenti
Facendo ironia
Contenti voi
A me questi libri fanno male, e spesso limitarci all omertà e non reagire è davvero brutto
L ironia è bella, però se il ciclismo è sinonimo di doping per tantissima gente ahimè è anche colpa di noi appassionati che ci chiudiamo a guscio su sti argomenti
Facendo ironia
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- Tranchée d'Arenberg
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
muoioopeek ha scritto:E' dai tempi della pubblicazione dell'autobiografia di Donatella Di Rosa alias Lady Golpe che non trepidavo così per l'uscita di un libro.
Bah, al di là dell'enfasi che Di Luca ha messo nel descrivere alcuni episodi che immagino siano stati molto romanzati, tralasciando la sbruffonaggine che si legge chiaramente in molti passaggi, direi che almeno Danilo c'ha messo la faccia, prendendosi insulti e credo creandosi anche qualche inimicizia. Questo qui non si sa chi sia, non si sa neanche se esiste davvero, se è veramente un corridore oppure è lo stesso Vayer che scrive a suo piacimento.Serafino ha scritto:
E da quel che si dice, pare non essere una farsa, tipo libro di luca
Per quanto mi riguarda, se Danilo Di Luca era poco attendibile (o non del tutto attenbilie), questo libro qui invece ha attendibilità pari a zero. Pure di meno.
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
come prevedibile, una sfilza di reazioni rabbiose o infastidite riguardo a un libro che neppure è stato letto. il che la dice lunga sul clima di omertà nel ciclismo.
- Tranchée d'Arenberg
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
Prima di tacciare di omertà l'intero forum, andrei a rileggere anni ed anni di discussioni che evidentemente non hai mai letto.guidobaldo de medici ha scritto:come prevedibile, una sfilza di reazioni rabbiose o infastidite riguardo a un libro che neppure è stato letto. il che la dice lunga sul clima di omertà nel ciclismo.
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- chinaski89
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
Ma anche no. È l'esatto contrario, il ciclismo è sinonimo di doping per un brutto passato con cacce alle streghe e compagnia, ma nonostante anni di pax il doping nel ciclismo continua a fare notizia più che in altri sport. Gli scandali ci sono ovunque ma non vedo in libreria molti libri denuncia sul doping in atletica e nuoto, sul calcioscommesse o doping nel calcio, come mai? Evidentemente agli appassionati di ciclismo piace leggere ste cose, io avendone letti un paio sul tema direi che ho gia dato. Non è omertà, ma consapevolezza che sti libri non cambieranno mai un cazzo (come potrebbero?) e fanno soltanto male ad uno sport fin troppo sputtanatoSerafino ha scritto:Lo scorso anno è uscito in Francia credo che in questi giorni esca in Italia
L ironia è bella, però se il ciclismo è sinonimo di doping per tantissima gente ahimè è anche colpa di noi appassionati che ci chiudiamo a guscio su sti argomenti
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- chinaski89
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
Ma mi spieghi di quale accidenti di omertà parli se ci sono centinaia di libri come questo?? Che stai a ddi guido?guidobaldo de medici ha scritto:come prevedibile, una sfilza di reazioni rabbiose o infastidite riguardo a un libro che neppure è stato letto. il che la dice lunga sul clima di omertà nel ciclismo.
- Tranchée d'Arenberg
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
Qua l'unica omertà che vedo è quella dell'autore che omette il nome del (presunto) ciclista 'protanogista' del librochinaski89 ha scritto:Ma mi spieghi di quale accidenti di omertà parli se ci sono centinaia di libri come questo?? Che stai a ddi guido?guidobaldo de medici ha scritto:come prevedibile, una sfilza di reazioni rabbiose o infastidite riguardo a un libro che neppure è stato letto. il che la dice lunga sul clima di omertà nel ciclismo.
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
l'intero no. però ci sono le solite 5-6 persone che si infilano in tutte le discussioni sul doping non per trattare il tema ma solo per fare ironia svalutare mettere in ridicolo sprezzare eccetera. è evidente che sono sempre le stesse 5-6.Tranchée d'Arenberg ha scritto: Prima di tacciare di omertà l'intero forum, andrei a rileggere anni ed anni di discussioni che evidentemente non hai mai letto.
ma questo accade nell'intera società e su qualunque tema. non è uno specifico del forum. trovi le persone che hanno un atteggiamento omertoso (cioè quelle che cercano di ridurre i discorsi sgraditi al silenzio) e quelle che no. in italia poi è un comportamento diffusissimo. anche per ragioni storiche profonde, radicate e non casuali. pensiamo ad esempio al ruolo delle cosidette "arti", cioè ai mestieri, alle corporazioni. quelle che nel nord europa si chiamavano gilde. non la faccio lunga, però è storicamente vero che l'italiano si riconosce più nella corporazione di cui fa parte che nella comunità intera. senso civico un po' più basso e senso di appartenenza e di fedeltà al "gruppo" un po' più alto. è una dinamica che spiega molte cose degli italiani (e non solo). si contesta l'autorità costituita (nella quale non ci si riconosce), ma si difende fino alla morte il proprio gruppo (che può essere un partito, una fazione, una corporazione eccetera). è una società fatta di legami più orizzontali che verticali. i legami verticali sono deboli, mentre quelli orizzontali e di gruppo sono forti. e una delle espressioni di questa "solidarietà" di gruppo, forse una delle più tipiche in italia, è proprio il comportamento omertoso.
Re: Confessioni di un ciclista mascherato
mi sembra che guido abbia scritto che c'è omertà nel ciclismo (non nel forum)Tranchée d'Arenberg ha scritto:Prima di tacciare di omertà l'intero forum, andrei a rileggere anni ed anni di discussioni che evidentemente non hai mai letto.guidobaldo de medici ha scritto:come prevedibile, una sfilza di reazioni rabbiose o infastidite riguardo a un libro che neppure è stato letto. il che la dice lunga sul clima di omertà nel ciclismo.
io credo che il fatto che nel ciclismo ci sia molta omertà sui temi doping e combine sia abbastanza appurato.
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
- Tranchée d'Arenberg
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
mancava l'avvocato d'ufficio. Si sta discutendo in questo forum, le reazioni di cui parla guidobaldo sono quelle del forum, le accuse di omertà sono rivolte ai forumisti.Strong ha scritto:mi sembra che guido abbia scritto che c'è omertà nel ciclismo (non nel forum)Tranchée d'Arenberg ha scritto:Prima di tacciare di omertà l'intero forum, andrei a rileggere anni ed anni di discussioni che evidentemente non hai mai letto.guidobaldo de medici ha scritto:come prevedibile, una sfilza di reazioni rabbiose o infastidite riguardo a un libro che neppure è stato letto. il che la dice lunga sul clima di omertà nel ciclismo.
io credo che il fatto che nel ciclismo ci sia molta omertà sui temi doping e combine sia abbastanza appurato.
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
assolutamente. è omertà nel ciclismo, ed è così vasta che a volte traspare anche nel forum, e nell'atteggiamento che qualcuno ha all'interno del forum. qualcuno, non tutti.Strong ha scritto: mi sembra che guido abbia scritto che c'è omertà nel ciclismo (non nel forum)
io credo che il fatto che nel ciclismo ci sia molta omertà sui temi doping e combine sia abbastanza appurato.
dico una cosa semplice semplice. quando bardet ha preso il traino alla parigi-nizza è stato squalificato, giusto? ma andrea de luca ha fatto notare che la squalifica è arrivata non per una decisione autonoma e immediata dei giudici, ma solo quando sono uscite in tv le immagini del traino. una mostruosità, diceva de luca, perché è come se i giudici non avessero la forza di intervenire se non di fronte al fatto televisivo. il che fa pensare che persino i giudici siano coinvolti in questa "fedeltà di gruppo". e se lo sono in relazione a cose di poco conto (come un traino) figuriamoci sul resto.
- Tranchée d'Arenberg
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
hai espresso un giudizio circostanziato ed abbastanza netto sull'omertà del ciclismo. Adesso non ho capito se stai cercando di ritrattare, generalizzando e buttandola in confusione. Prima parli di omertà nel ciclismo, poi ritratti e ne fai una questione di omertà degli italiani, poi di nuovo di omertà nel ciclismo, tirando addirittura in ballo la storia di Bardet espluso dalla Pa-Ni per un traino. Un casino.guidobaldo de medici ha scritto:l'intero no. però ci sono le solite 5-6 persone che si infilano in tutte le discussioni sul doping non per trattare il tema ma solo per fare ironia svalutare mettere in ridicolo sprezzare eccetera. è evidente che sono sempre le stesse 5-6.Tranchée d'Arenberg ha scritto: Prima di tacciare di omertà l'intero forum, andrei a rileggere anni ed anni di discussioni che evidentemente non hai mai letto.
ma questo accade nell'intera società e su qualunque tema. non è uno specifico del forum. trovi le persone che hanno un atteggiamento omertoso (cioè quelle che cercano di ridurre i discorsi sgraditi al silenzio) e quelle che no. in italia poi è un comportamento diffusissimo. anche per ragioni storiche profonde, radicate e non casuali. pensiamo ad esempio al ruolo delle cosidette "arti", cioè ai mestieri, alle corporazioni. quelle che nel nord europa si chiamavano gilde. non la faccio lunga, però è storicamente vero che l'italiano si riconosce più nella corporazione di cui fa parte che nella comunità intera. senso civico un po' più basso e senso di appartenenza e di fedeltà al "gruppo" un po' più alto. è una dinamica che spiega molte cose degli italiani (e non solo). si contesta l'autorità costituita (nella quale non ci si riconosce), ma si difende fino alla morte il proprio gruppo (che può essere un partito, una fazione, una corporazione eccetera). è una società fatta di legami più orizzontali che verticali. i legami verticali sono deboli, mentre quelli orizzontali e di gruppo sono forti. e una delle espressioni di questa "solidarietà" di gruppo, forse una delle più tipiche in italia, è proprio il comportamento omertoso.
Qui, nell'intero forum, trovamene un paio che ti dicono che nel ciclismo il doping è stato debellato, che non siamo più negli anni 90 e altre amenità del genere. Poi possiamo riparlare di omertà.
Cobblestone 2012, 2013,2018 & 2021 - 1° Classifica Generale
Re: Confessioni di un ciclista mascherato
l'approccio di parte dei forumsiti in merito al doping più che omertoso lo definire "bersaglioso".guidobaldo de medici ha scritto:assolutamente. è omertà nel ciclismo, ed è così vasta che a volte traspare anche nel forum, e nell'atteggiamento che qualcuno ha all'interno del forum. qualcuno, non tutti.Strong ha scritto: mi sembra che guido abbia scritto che c'è omertà nel ciclismo (non nel forum)
io credo che il fatto che nel ciclismo ci sia molta omertà sui temi doping e combine sia abbastanza appurato.
dico una cosa semplice semplice. quando bardet ha preso il traino alla parigi-nizza è stato squalificato, giusto? ma andrea de luca ha fatto notare che la squalifica è arrivata non per una decisione autonoma e immediata dei giudici, ma solo quando sono uscite in tv le immagini del traino. una mostruosità, diceva de luca, perché è come se i giudici non avessero la forza di intervenire se non di fronte al fatto televisivo. il che fa pensare che persino i giudici siano coinvolti in questa "fedeltà di gruppo". e se lo sono in relazione a cose di poco conto (come un traino) figuriamoci sul resto.
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
in sostanza, questo ha a che vedere con la specificità del ciclismo. non è una competizione sportiva come le altre. tu vai lì, giochi, partecipi, e dopo 2 ore vai a casa al contrario, è una specie di enorme carovana di persone che si spostano tutte assieme, e si trovano a convivere da mattina a sera per giornate intere, settimane intere e persino mesi interi. non esiste niente di paragonabile. i vincoli di amicizia, il senso di appartenenza al gruppo, l'identificazione con il gruppo è qualcosa che non ha eguali. e il comportamento omertoso è l'aspetto "degenere" di questo stato di cose.
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- Iscritto il: venerdì 15 maggio 2015, 22:13
Re: Confessioni di un ciclista mascherato
parlano di una cosa ma in realtà hanno in mente un bersaglio, qualcuno che gli sta antipatico?Strong ha scritto: l'approccio di parte dei forumsiti in merito al doping più che omertoso lo definire "bersaglioso".
- chinaski89
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- Iscritto il: sabato 13 giugno 2015, 16:51
Re: Confessioni di un ciclista mascherato
Per essere degli omertosi hanno scritto un sacco di libri sull'argomento..
Re: Confessioni di un ciclista mascherato
perfetto, Strong, perfettoStrong ha scritto:
l'approccio di parte dei forumsiti in merito al doping più che omertoso lo definire "bersaglioso".
bene, guidobaldo, ed e' cosìguidobaldo de medici ha scritto:assolutamente. è omertà nel ciclismo, ed è così vasta che a volte traspare anche nel forum, e nell'atteggiamento che qualcuno ha all'interno del forum. qualcuno, non tutti.Strong ha scritto: mi sembra che guido abbia scritto che c'è omertà nel ciclismo (non nel forum)
io credo che il fatto che nel ciclismo ci sia molta omertà sui temi doping e combine sia abbastanza appurato.
omertà nel ciclismo, e certo esiste
sul forum, fino a poco tempo fa, non si poteva accostare il termine doping a un disgraziato ciclista italiano
per contro, era individuato il padre di tutte le camorre in un altro protagonista di quegli anni
ora, qualcosa anche in questo sito è cambiata
non ci sono più figli e figliastri
molte fregnacce ceh fino a poco tempo fa passavano ora non sarebbero più accettate
mi pare quindi che dare degli omertosi ai forumisti attuali sia ingeneroso
Re: Confessioni di un ciclista mascherato
simociclo ha scritto:anche fosse una cosa seria, con un titolo del genere un libro merita l'oblio
artra cosa
coraggiose denunce anonime, ma da un anno che e pubblicato in Francia denunce zero, polemiche zero, clamore zero
ergo...
- UribeZubia
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- Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 18:27
Re: Confessioni di un ciclista mascherato
Ho letto a suo tempo il libro di Di Luca e non mi è sembrato affatto una farsa,anzi.Serafino ha scritto: Le accuse che questo libro lancia sono pesantissime
E da quel che si dice, pare non essere una farsa, tipo libro di luca
Insomma qui si parla di doping mafia scommesse omertà
Roba seria
Chi ne sa di più aggiunga
PALESTINA LIBERA !
Re: Confessioni di un ciclista mascherato
Io l ho letto
mi aspettavo molto di più (come da quello di di luca)
Per chi segue il ciclismo cose stra note o quasi
mi aspettavo molto di più (come da quello di di luca)
Per chi segue il ciclismo cose stra note o quasi
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
dall'intervista a Vayer su repubblica di due giorni fa:
La sorprende il ritorno del doping al Giro?
Il doping, come racconto nel mio libro, non è mai scomparso, semmai si è modellato sui tempi, raffinato, adeguato alla superiore frequenza dei controlli, ci sono le microdosi, tutto è estremamente scientifico, poco è lasciato al caso.
Nel suo libro un capitolo è dedicato all'Italia.
Vero, il capitolo si chiama "L'Italia farà da sé", c'è una sorta di protocollo italiano al doping, raffinatissimo, fatto di cambi di sangue, connivenze, commistioni, conoscenza perfetta dei tempi di rilascio delle sostanze. Non dico che gli italiani siano peggiori degli altri, ma sicuramente conoscono alla perfezione la materia. Conconi, Ferrari, Cecchini, ma non solo, sono diversi i medici italiani inseriti nella black list stilata dall'UCI qualche anno fa.
Non le pare che troppo spesso le squadre delle categorie inferiori cadano nella rete, come se all'interno di quella categoria ci fossero maglie più larghe, maggiore irresponsabilità?
Forse, ma è anche vero che i maggiori corridori, quelli delle grandi squadre, quelli appoggiati da sponsor milionari, sono più protetti, più tutelati, hanno equipe mediche migliori a loro disposizione e rischiano meno. Questo non vuol dire che si dopino di meno, assolutamente no. Quel che è accaduto alla Bardiani, in modo così clamoroso, difficilmente potrà accadere ai piani alti.
Due corridori dopati della stessa sostanza uguale doping di squadra?
Questo non si può dire, anche perché molti corridori spesso si accompagnano a medici esterni rispetto al team e la loro "moralità" difficilmente può essere controllata dalle squadre. Ma in questo ambiente ormai più nulla mi sorprende.
La sorprende il ritorno del doping al Giro?
Il doping, come racconto nel mio libro, non è mai scomparso, semmai si è modellato sui tempi, raffinato, adeguato alla superiore frequenza dei controlli, ci sono le microdosi, tutto è estremamente scientifico, poco è lasciato al caso.
Nel suo libro un capitolo è dedicato all'Italia.
Vero, il capitolo si chiama "L'Italia farà da sé", c'è una sorta di protocollo italiano al doping, raffinatissimo, fatto di cambi di sangue, connivenze, commistioni, conoscenza perfetta dei tempi di rilascio delle sostanze. Non dico che gli italiani siano peggiori degli altri, ma sicuramente conoscono alla perfezione la materia. Conconi, Ferrari, Cecchini, ma non solo, sono diversi i medici italiani inseriti nella black list stilata dall'UCI qualche anno fa.
Non le pare che troppo spesso le squadre delle categorie inferiori cadano nella rete, come se all'interno di quella categoria ci fossero maglie più larghe, maggiore irresponsabilità?
Forse, ma è anche vero che i maggiori corridori, quelli delle grandi squadre, quelli appoggiati da sponsor milionari, sono più protetti, più tutelati, hanno equipe mediche migliori a loro disposizione e rischiano meno. Questo non vuol dire che si dopino di meno, assolutamente no. Quel che è accaduto alla Bardiani, in modo così clamoroso, difficilmente potrà accadere ai piani alti.
Due corridori dopati della stessa sostanza uguale doping di squadra?
Questo non si può dire, anche perché molti corridori spesso si accompagnano a medici esterni rispetto al team e la loro "moralità" difficilmente può essere controllata dalle squadre. Ma in questo ambiente ormai più nulla mi sorprende.
- barrylyndon
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
Bon il soggetto e' quello che mistificava sulle prestazioni di Nibali al Tour, dimenticando che l'unico che sia riuscito a tenergli testa in salita, Peraud, era da lui seguito..
Non lo trovo affidabile..proprio come tutto l'ambiente del ciclismo...
Non lo trovo affidabile..proprio come tutto l'ambiente del ciclismo...
Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
Re: Confessioni di un ciclista mascherato
oddio, peraud si è beccato 7 minuti e mezzo.barrylyndon ha scritto:Bon il soggetto e' quello che mistificava sulle prestazioni di Nibali al Tour, dimenticando che l'unico che sia riuscito a tenergli testa in salita, Peraud, era da lui seguito..
Non lo trovo affidabile..proprio come tutto l'ambiente del ciclismo...
diciamo che "tener testa" non il termine più corretto
non ricordo a memoria un distacco così ampio tra 1° e 2° al tour
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
- barrylyndon
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
Si ma Froome e Contador erano caduti....Strong ha scritto:oddio, peraud si è beccato 7 minuti e mezzo.barrylyndon ha scritto:Bon il soggetto e' quello che mistificava sulle prestazioni di Nibali al Tour, dimenticando che l'unico che sia riuscito a tenergli testa in salita, Peraud, era da lui seguito..
Non lo trovo affidabile..proprio come tutto l'ambiente del ciclismo...
diciamo che "tener testa" non il termine più corretto
non ricordo a memoria un distacco così ampio tra 1° e 2° al tour
Come mai non lo menzioni ora?
Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
Re: Confessioni di un ciclista mascherato
Considera però che 3 minuti e 30 glieli diede nella tappa del pavè, non in montagnaStrong ha scritto:oddio, peraud si è beccato 7 minuti e mezzo.barrylyndon ha scritto:Bon il soggetto e' quello che mistificava sulle prestazioni di Nibali al Tour, dimenticando che l'unico che sia riuscito a tenergli testa in salita, Peraud, era da lui seguito..
Non lo trovo affidabile..proprio come tutto l'ambiente del ciclismo...
diciamo che "tener testa" non il termine più corretto
non ricordo a memoria un distacco così ampio tra 1° e 2° al tour
FC 2017: Dwars, La Panne, Itzulia, Vuelta - Comb., Japan Cup, "L'Altro Lombardia"
FC 2018: 3° GC, Tour of the Alps, , "L'Altro Mondiale"
FC 2019: 4° GC, Limburg, California
FC 2020: 3° GC, 1° FC a Squadre, Delfinato, Tour a Squadre, Vuelta Tempo, 1° Obb. Zero Punti
FC 2021: 2° GC, Slovenia, Camp. Ita, Sett. Ita, Norvegia, Plouay
FC 2022: Kuurne, Tappa 14 Tour
FC 2018: 3° GC, Tour of the Alps, , "L'Altro Mondiale"
FC 2019: 4° GC, Limburg, California
FC 2020: 3° GC, 1° FC a Squadre, Delfinato, Tour a Squadre, Vuelta Tempo, 1° Obb. Zero Punti
FC 2021: 2° GC, Slovenia, Camp. Ita, Sett. Ita, Norvegia, Plouay
FC 2022: Kuurne, Tappa 14 Tour
- barrylyndon
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
Dove tra l'altro Peraud mi sembra che cadde..
Peroud, cosi' rispondo a chi mette zizzania gratutemente, arrivo' con Nibali in occasione delle sue scalta a Risoul e Pla d'Adet...ove il Siciliano fece tempi di scalata ragguardevoli..record a Risoul, come Amstrong a Pla d'adet...se le prestazioni sono sospette per lui, e possono certamente dare adito a maldicenze, non vedo perche' debba escludere il suo pupillo..
Quindi il soggetto che ha commentato la positivita' dei Bardiani, potrebbe anche tacere...
Peroud, cosi' rispondo a chi mette zizzania gratutemente, arrivo' con Nibali in occasione delle sue scalta a Risoul e Pla d'Adet...ove il Siciliano fece tempi di scalata ragguardevoli..record a Risoul, come Amstrong a Pla d'adet...se le prestazioni sono sospette per lui, e possono certamente dare adito a maldicenze, non vedo perche' debba escludere il suo pupillo..
Quindi il soggetto che ha commentato la positivita' dei Bardiani, potrebbe anche tacere...
Nibali sta a Froome come Thoeni stava a Klammer.
- Visconte85
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
barrylyndon ha scritto:Si ma Froome e Contador erano caduti....Strong ha scritto:oddio, peraud si è beccato 7 minuti e mezzo.barrylyndon ha scritto:Bon il soggetto e' quello che mistificava sulle prestazioni di Nibali al Tour, dimenticando che l'unico che sia riuscito a tenergli testa in salita, Peraud, era da lui seguito..
Non lo trovo affidabile..proprio come tutto l'ambiente del ciclismo...
diciamo che "tener testa" non il termine più corretto
non ricordo a memoria un distacco così ampio tra 1° e 2° al tour
Come mai non lo menzioni ora?
2024. amstel, romandia
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
da quello che leggo Vayer aveva allenato Peraud diversi anni prima. un altro dei seguaci di Vayer era Chiotti, che già nel 2013 disse che su Peraud "non poteva più mettere la mano sul fuoco".
incredibile la storia di Peraud, certamente la conoscete meglio di me. questo qui a 32 non era ancora professionista... era un ingegnere nucleare, con un normale impiego in una agenzia nucleare francese.
incredibile la storia di Peraud, certamente la conoscete meglio di me. questo qui a 32 non era ancora professionista... era un ingegnere nucleare, con un normale impiego in una agenzia nucleare francese.
Re: Confessioni di un ciclista mascherato
sì ma era pure un biker di alto livello (argento a pechino), non è che è arrivato al professionismo direttamente dalla scrivania.guidobaldo de medici ha scritto: incredibile la storia di Peraud, certamente la conoscete meglio di me. questo qui a 32 non era ancora professionista... era un ingegnere nucleare, con un normale impiego in una agenzia nucleare francese.
vero che aveva iniziato a gareggiare tardi pure in mtb, preferendo dedicarsi agli studi.
mi sono sempre chiesto che risultati avrebbe potuto ottenere se si fosse dedicato da subito allo sport.
Re: Confessioni di un ciclista mascherato
Ciao Winter,Winter ha scritto:Io l ho letto
mi aspettavo molto di più (come da quello di di luca)
Per chi segue il ciclismo cose stra note o quasi
sto leggendo in questi giorni, in effetti nulla di particolarmente interessante.
Mi sto divertendo a capire chi possa essere, all'inizio mi sembrava che fosse tutto inventato prendendo da diverse testiominanze e che non esistesse un corridore unico dietro il libro, poi pero un nome mi è venuto in mente... tu ti sei fatto un'idea?
Re: Confessioni di un ciclista mascherato
Ho pensato anch io a vari nomi
Pero secondo me son più di uno
Pero secondo me son più di uno
Re: Confessioni di un ciclista mascherato
Salve a tutti!
Qualcuno ha il libro "Dottor Mito" non riesco a trovarlo
Grazie
Qualcuno ha il libro "Dottor Mito" non riesco a trovarlo
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
Ma, in buona sostanza, chi potrebbe essere questo ciclista mascherato?
Ho letto il libro, tanti bla bla bla , tanto fumo negli occhi.
Dá dei dettagli atti a individuare il personaggio, dopo di che ne da altri che si contraddicono. Sembra il gioco delle tre carte. Cioè, sembra il serial killer che vorrebbe essere scoperto ma anche dimostrarsi furbissimo.
Sto libro è il peggiore , almeno il peana su Santuccione di
Di Luca non gettava m.... random ma parlava di sé stesso e dell'ambiente che lo circondava.
Ho letto il libro, tanti bla bla bla , tanto fumo negli occhi.
Dá dei dettagli atti a individuare il personaggio, dopo di che ne da altri che si contraddicono. Sembra il gioco delle tre carte. Cioè, sembra il serial killer che vorrebbe essere scoperto ma anche dimostrarsi furbissimo.
Sto libro è il peggiore , almeno il peana su Santuccione di
Di Luca non gettava m.... random ma parlava di sé stesso e dell'ambiente che lo circondava.
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Re: Confessioni di un ciclista mascherato
Oggi articolo di Stagi sul ciclista mascherato. Sono totalmente d'accordo con lui sul giudicarlo un prodotto escrementizio .
Re: Confessioni di un ciclista mascherato
Ma chi? Nizzolo?nemecsek. ha scritto:Giacomo, mio amico al bar piazza S. Giovanni, racconta le avventure del puttaniere mascherato....
..sospettiamo fortemente siano autobiografiche......
Dannata la pecora che si crede panda
Re: Confessioni di un ciclista mascherato
Tranchee sono daccordo con te. Ho finito da poco di leggere il libro di DiLuca. Mi è sempre stato sulle palle proprio per l'atteggiamento da sbruffone che come ha lui stesso ammesso, ha sempre avuto. Sul fatto che il libro sia romanzato mi pare abbastanza ovvio che per essere godibile ai più, un libro di 273 pagine debba necessariamente essere romanzato. Mettiamoci anche che non essendo stato scritto di suo pugno, chi lo ha fatto per lui lo avrà anche consigliato. Temo che gli episodi e il sistema narrato nel libro, non diacosti molto dalla realtà. In effetti Danilo non cerca il perdono, non chiede scusa e non elemosina la riabilitazione sociale. Si prende le sue responsabilità e vuota il sacco. Come dice nel libro non fa certi nomi, e questa forse è l'unica importante lacuna. Lui si giustifica dicendo che non se la sente di rovinare altre vite. Tutto sommato a me è piaciuto e mi è parso sufficientemente sincero. Ora mi hanno consigliato appunto il "mascherato" ma anche io nutro forti dubbi su chi non ci mette la faccia.Tranchée d'Arenberg ha scritto:muoioopeek ha scritto:E' dai tempi della pubblicazione dell'autobiografia di Donatella Di Rosa alias Lady Golpe che non trepidavo così per l'uscita di un libro.
Bah, al di là dell'enfasi che Di Luca ha messo nel descrivere alcuni episodi che immagino siano stati molto romanzati, tralasciando la sbruffonaggine che si legge chiaramente in molti passaggi, direi che almeno Danilo c'ha messo la faccia, prendendosi insulti e credo creandosi anche qualche inimicizia. Questo qui non si sa chi sia, non si sa neanche se esiste davvero, se è veramente un corridore oppure è lo stesso Vayer che scrive a suo piacimento.Serafino ha scritto:
E da quel che si dice, pare non essere una farsa, tipo libro di luca
Per quanto mi riguarda, se Danilo Di Luca era poco attendibile (o non del tutto attenbilie), questo libro qui invece ha attendibilità pari a zero. Pure di meno.