Salvatore77 ha scritto:
Sii serio......
A parte gli scherzi, io dico che a occhio e croce ogni 10 mondiali 1 è per velocisti puri, 1 per scalatori puri, gli altri 8 sono per corridori forti, però l'asse si sposta verso le ruote veloci in base a molti fattori contingenti, uno su tutti è che un passista può tenere in salita se la corsa va blanda, uno scalatore verosimilmente non è che può fare granchè quando bisogna andare forte sul passo, fisicamente non può. Credo che la sostanza sia questa.
PS: Benidorm 1992 per esempio era un mondiale duro, solo che il vento a favore in salita e contrario in discesa non favorì la selezione e arrivarono 18 in volata.
Va bene, cercherò di essere serio (perché tu lo sei sempre, anche se non serioso
) e ripeterò il mio pensiero sull'argomento: il campionato del mondo è una corsa troppo importante per fare distinzioni specialistiche. In teoria (perché poi in pratica come si dice sempre con frase banale, ma ... "la corsa la fanno i corridori" ed anche un perocrso di un certo tipo poi ...).
Più che importante, anzi, è *unica*, come appunto è insito nel nome e nella maglia che viene assegnata per 365 gg.
Secondo me questi fatti escludono, per essenza, (volevo dire ontologicamente
) che uno specialista possa (sempre in teoria) pretendere di essere il favorito e quindi il percorso si deve adattare ad un corridore completo e ciò deve valere sempre, non ad anni alterni.
Gli specialisti (tranne chi eccelle in discesa) hanno altre gare: Milano Sanremo, Parigi Tours, Parigi Bruxelles, lo Schelda etc. per i velocisti, La Parigi-Roubaix etc. per gli amanti delle pietre in pianura, Il Fiandre etc. per chi, oltre alle pietre, ama anche gli strappi, i G.G. talvolta disegnati per gli scalatori, oltre che la Freccia-Vallone. Per i corridori completi, che non sono nati in Belgio o Olanda e quindi non hanno troppa confidenza con il pavé, in fin dei conti, rimangono La L-B-L e il Giro di Lombardia (che però è a fine stagione, con tutte le riserve del caso). Ultimamente (ma è cosa troppo recente per considerarla un dato definitivo) anche le corse in Canadà (voce francese) e quindi, a parer mio, è doveroso, oltre che ragionevole, per quanto detto in precedenza, lasciar loro *sempre* la corsa più rappresentativa.
P.S.
Per chi crede che il ... sia il più grande *velocista* di sempre, perché non lo invita ad iscriversi ai mondiali su pista, che si svolgono tutti gli anni nelle stesse condizioni e senza salite, cosa che non dovrebbe dispiacegli.
Potrebbe cominciare dalle Olimpiadi di Londra anche se "nemo profeta in patria".