Se non lo è lui in questo ciclismo programmato senza emozioni né fantasia non so proprio chi potrebbe esserlo...Luca90 ha scritto:sagan non è un fenomeno?
Froome?
Se non lo è lui in questo ciclismo programmato senza emozioni né fantasia non so proprio chi potrebbe esserlo...Luca90 ha scritto:sagan non è un fenomeno?
mi pare di aver capito che galliano non lo considera fenomeno... ho capito male?Pirata81 ha scritto:Se non lo è lui in questo ciclismo programmato senza emozioni né fantasia non so proprio chi potrebbe esserlo...Luca90 ha scritto:sagan non è un fenomeno?
Froome?
No.peek ha scritto:Galliano, sei ubriaco? Se non era un fenomeno Argentin quanti fenomeni conosci?galliano ha scritto: Allora si tratta di intendersi sul termine fenomeno.
I fenomeni si contano sulle dita di due mani, forse anche su una sola.
Per gli altri possiamo parlare di grande campione che già è un livello straordinario.
Da Moscon mi aspetto che possa ripetere la carriera di un Argentin, che sarebbe comunque tanta tanta roba.
Ha vinto 4 Liegi, 3 Frecce, un Fiandre, un Lombardia, un campionato del mondo
Quanti ce ne sono che hanno questo palmares?
Non so, di corse ce ne sono tante.Salvatore77 ha scritto:Cosa avrebbe dovuto fare di più Argentin? La Sanremo, ma cambia poco.
Ecco Bobby credo sarebbe il vincitore ideale del TOur per il nostro amico Guidobaldo e anche per me, in fondo.cauz. ha scritto:È strano come, nonostante il talento cristallino, si creda così poco alla crescita di Jungels. Per quanti anni dovrà portarsi ancora la croce di quell'adattamento lento che ha sofferto alla Trek?
Un Giro delle Fiandre, podi alla Sanremo, 2 volte campione del mondo (e va per il terzo), 5 maglie verdi consecutive al Tour, se non avesse forato trecentocinquanta volte stava coi primi nella MTB alle Olimpiadi. Tutto questo avendo ancora 27 annigalliano ha scritto:No.peek ha scritto:Galliano, sei ubriaco? Se non era un fenomeno Argentin quanti fenomeni conosci?galliano ha scritto: Allora si tratta di intendersi sul termine fenomeno.
I fenomeni si contano sulle dita di due mani, forse anche su una sola.
Per gli altri possiamo parlare di grande campione che già è un livello straordinario.
Da Moscon mi aspetto che possa ripetere la carriera di un Argentin, che sarebbe comunque tanta tanta roba.
Ha vinto 4 Liegi, 3 Frecce, un Fiandre, un Lombardia, un campionato del mondo
Quanti ce ne sono che hanno questo palmares?
Mi spiace caro peek, è stato un grande campione ma non un fenomeno.
Poi una Liegi non va contata
I fenomeni sono pochissimi, limitandoci al dopoguerra: Merckx, Coppi, Hinault, Pantani e forse qualche altro come Indurain, Van Looy.
Sagan non lo è ancora anche se potrebbe avvicinarsi.
Io credo che i tanti che han scritto se lo sono semplicemente (e colpevolmente) dimenticatocauz. ha scritto:È strano come, nonostante il talento cristallino, si creda così poco alla crescita di Jungels. Per quanti anni dovrà portarsi ancora la croce di quell'adattamento lento che ha sofferto alla Trek?
Io valuto solo l'aspetto sportivo, quello mediatico esula dal mio ragionamento.Rudepravda ha scritto: Un Giro delle Fiandre, podi alla Sanremo, 2 volte campione del mondo (e va per il terzo), 5 maglie verdi consecutive al Tour, se non avesse forato trecentocinquanta volte stava coi primi nella MTB alle Olimpiadi. Tutto questo avendo ancora 27 anni
Oltre a ciò è un personaggio fortemente mediatico aka porta soldi al ciclismo.
E' vero, non è un fenomeno, è semplicemente un fuoriclasse.
Ok, adesso mi è più chiara la definizione di fenomeno. In effetti ripensando alla tripletta di Pantani sul velodromo di Roubaix, o a quando Indurain, per ben due anni consecutivi, si tolse di ruota Musseuw sul Geraardsbergen involandosi per vincere il Fiandre in solitaria capisco meglio la distinzione tra "fenomeno" e "campione".galliano ha scritto:Non so, di corse ce ne sono tante.Salvatore77 ha scritto:Cosa avrebbe dovuto fare di più Argentin? La Sanremo, ma cambia poco.
Roubaix, Giro, Tour, ecc.
Un fenomeno vince praticamente tutto.
Il campione vince quello che ha vinto Argentin.
Mica lo sto sminuendo. Sto solo cercando di non inflazionare il termine fenomeno.
Se metto argentin, allora ne dovrei aggiungere un altra ventina, tipo:
- Bobet
- Lemond
- Contador
- Froome
- Kelly
- Bugno
- Bettini
- Gaul
e tanti altri
Capisci che una lista di trenta fenomeni, mi pare poco credibile.
Non comprendo questo passaggio Tranchée. Hai dubbi che possa esprimere il suo talento nelle classiche e nei giri però sei sicuro che diventerà un campione. Allora in quali altre corse sei sicuro dimostrerà di esserlo?Tranchée d'Arenberg ha scritto: Dal mio modesto punto di vista, l'unico dubbio è se Bob riuscirà ad esprimere questo talento nei grandi giri o nelle classiche (o in entrambi gli ambiti). Non ho alcun dubbio, invece, sul fatto che diventerà un campione.
Scusami, ma non hai capito quello che ho scrittoquasar ha scritto:Non comprendo questo passaggio Tranchée. Hai dubbi che possa esprimere il suo talento nelle classiche e nei giri però sei sicuro che diventerà un campione. Allora in quali altre corse sei sicuro dimostrerà di esserlo?Tranchée d'Arenberg ha scritto: Dal mio modesto punto di vista, l'unico dubbio è se Bob riuscirà ad esprimere questo talento nei grandi giri o nelle classiche (o in entrambi gli ambiti). Non ho alcun dubbio, invece, sul fatto che diventerà un campione.
Più o meno seguo e condivido il tuo distinguo tra fenomeno e campione. Anche per me Argentin è da annoverare tra i Campioni.galliano ha scritto: Un fenomeno vince praticamente tutto.
Minch**** come sei fiscale. Peggio di equitalia, che non c'è più.peek ha scritto: Ok, adesso mi è più chiara la definizione di fenomeno. In effetti ripensando alla tripletta di Pantani sul velodromo di Roubaix, o a quando Indurain, per ben due anni consecutivi, si tolse di ruota Musseuw sul Geraardsbergen involandosi per vincere il Fiandre in solitaria capisco meglio la distinzione tra "fenomeno" e "campione".
Potrei provare a formulare una definizione di "fenomeno" anche ad uso della gente semplice che frequenta questo forum: "fenomeno è quello che viene in mente a Galliano, un po' a cazzo, a seconda di come si sveglia la mattina".
Ecco, credo che le nostre discussioni possano utilmente giovarsi di questa chiarificazione lessicale.
Semmai può dirsi che Cunego abbia avuto la carriera rovinata (ha vinto - pre-riscrittura olistica - un GT, 3 monumento, la classifica UCI, una maglia al Tour, un argento mondiale che grida ancora vendetta) la colpa non è certo della pressione ma dei suoi colleghi che non hanno i suoi stessi standard morali ed etici... Per non parlare poi dei danni che hanno fatto alcuni organi di disinformazione...Marco Gaviglio ha scritto:Da quel poco che ha fatto intravedere quest'anno, semmai, mi intriga molto quel che può combinare Soler, che per altro ha anche la fortuna di trovarsi a riempire la voragine che, inevitabilmente, lasceranno nel ciclismo spagnolo Valverde e Contador una volta appesa la bici al chiodo: certo, questo potrebbe anche essere la sua rovina perché la pressione, come insegna un piccolo principe veronese, può rovinare anche le carriere più promettenti
tu ci scherzi, ma Cunego aveva vinto una tappa del tour of Qinghai Lake l'ultima volta nel 2003, e il suo 2004 sappiamo come è andato.ciclistasiciliano ha scritto:CUNEGO!
cauz. ha scritto:tu ci scherzi, ma Cunego aveva vinto una tappa del tour of Qinghai Lake l'ultima volta nel 2003, e il suo 2004 sappiamo come è andato.ciclistasiciliano ha scritto:CUNEGO!
dopo l'ultima vittoria in quota, direi che si sente odore di slot lontano un miglio.
Non so bene allora cosa significa essere fenomeno.galliano ha scritto:Non so, di corse ce ne sono tante.Salvatore77 ha scritto:Cosa avrebbe dovuto fare di più Argentin? La Sanremo, ma cambia poco.
Roubaix, Giro, Tour, ecc.
Un fenomeno vince praticamente tutto.
Il campione vince quello che ha vinto Argentin.
Mica lo sto sminuendo. Sto solo cercando di non inflazionare il termine fenomeno.
Se metto argentin, allora ne dovrei aggiungere un altra ventina, tipo:
- Bobet
- Lemond
- Contador
- Froome
- Kelly
- Bugno
- Bettini
- Gaul
e tanti altri
Capisci che una lista di trenta fenomeni, mi pare poco credibile.
Ma bisogna andarci piano. Talento ne ha sicuramente, poi serve la testa, intesa come capacita' di applicarsi e reggere lo stress. Vedi T. Dekker, Talansky, Keldrmann, Van Garderen.. e solo negli ultimi anni. Tutti simili come caratteristiche al Lussemburghese.cauz. ha scritto:È strano come, nonostante il talento cristallino, si creda così poco alla crescita di Jungels. Per quanti anni dovrà portarsi ancora la croce di quell'adattamento lento che ha sofferto alla Trek?
galliano ha scritto:Minch**** come sei fiscale. Peggio di equitalia, che non c'è più.peek ha scritto: Ok, adesso mi è più chiara la definizione di fenomeno. In effetti ripensando alla tripletta di Pantani sul velodromo di Roubaix, o a quando Indurain, per ben due anni consecutivi, si tolse di ruota Musseuw sul Geraardsbergen involandosi per vincere il Fiandre in solitaria capisco meglio la distinzione tra "fenomeno" e "campione".
Potrei provare a formulare una definizione di "fenomeno" anche ad uso della gente semplice che frequenta questo forum: "fenomeno è quello che viene in mente a Galliano, un po' a cazzo, a seconda di come si sveglia la mattina".
Ecco, credo che le nostre discussioni possano utilmente giovarsi di questa chiarificazione lessicale.
Indurain ho scritto forse fenomeno.
Come scrive giustamente Quasar la condizione che un ciclista debba vincere ovunque è sufficiente ma non necessaria, per essere considerati fenomeni.
Il fenomeno è quello che straccia la concorrenza, che domina in maniera assoluta, che dispone degli avversari a piacimento o quasi.
Ebbene Hinault è stato un fenomeno.
Indurain lo è stato ma solo nelle corse a tappe, per questo ho scritto FORSE.
Van Looy solo nelle classiche.
Pantani è il classico caso limite: il suo palmares non è quello del fenomeno, ma le sue imprese hanno fatto IMPRESSIONE, per questo annovero nella categoria dei fenomeni.
E' ovvio che c'è discrezionalità. La mia. Mica pretendo che gli altri si adeguino.
Su una cosa credo possiamo essere tutti d'accordo, P.P. è un fenomeno.
E poi tu non mi ha risposto: se metto Argentin tra i fenomeni, a che numero arriviamo nel ciclismo del dopoguerra? trenta?
Aspettiamo fiduciosi Diego Rosa.TIC ha scritto:galliano ha scritto:Minch**** come sei fiscale. Peggio di equitalia, che non c'è più.peek ha scritto: Ok, adesso mi è più chiara la definizione di fenomeno. In effetti ripensando alla tripletta di Pantani sul velodromo di Roubaix, o a quando Indurain, per ben due anni consecutivi, si tolse di ruota Musseuw sul Geraardsbergen involandosi per vincere il Fiandre in solitaria capisco meglio la distinzione tra "fenomeno" e "campione".
Potrei provare a formulare una definizione di "fenomeno" anche ad uso della gente semplice che frequenta questo forum: "fenomeno è quello che viene in mente a Galliano, un po' a cazzo, a seconda di come si sveglia la mattina".
Ecco, credo che le nostre discussioni possano utilmente giovarsi di questa chiarificazione lessicale.
Indurain ho scritto forse fenomeno.
Come scrive giustamente Quasar la condizione che un ciclista debba vincere ovunque è sufficiente ma non necessaria, per essere considerati fenomeni.
Il fenomeno è quello che straccia la concorrenza, che domina in maniera assoluta, che dispone degli avversari a piacimento o quasi.
Ebbene Hinault è stato un fenomeno.
Indurain lo è stato ma solo nelle corse a tappe, per questo ho scritto FORSE.
Van Looy solo nelle classiche.
Pantani è il classico caso limite: il suo palmares non è quello del fenomeno, ma le sue imprese hanno fatto IMPRESSIONE, per questo annovero nella categoria dei fenomeni.
E' ovvio che c'è discrezionalità. La mia. Mica pretendo che gli altri si adeguino.
Su una cosa credo possiamo essere tutti d'accordo, P.P. è un fenomeno.
E poi tu non mi ha risposto: se metto Argentin tra i fenomeni, a che numero arriviamo nel ciclismo del dopoguerra? trenta?
Di fenomeni nel dopo Mercxk c'e' ne stato uno solo: Hinault. Ha fatto quello che ha voluto, dappertutto, vincendo addiritura uno sprint di gruppo sui campi Elisi. Tutti gli altri citati sono solo corridori molto forti, chi piu chi meno, ad eccezione di Pantani che proprio non rientra in quella schiera (ma insomma come si fa a citarlo , ha vinto solo 2 GT e un bronzo mondiale).
nino58 ha scritto:
Aspettiamo fiduciosi Diego Rosa.
Su Modolo qualche aspettativa è già andata delusa.
Sì, ma è inutile che lo dici a TIC.Montana Miller ha scritto:Pantani ha vinto 16 tappe di alta montagna equamente suddivise tra Giro e Tour.15 con arrivo solitario.Armstrong solo 8 con 8 partecipazioni in più al Tour.Se vogliamo a tutti i costi dare definizioni ai corridori potremmo dire che Pantani è stato solo uno specialista da salita nei grandi giri.Ma mi sembra a un livello toccato da pochi,forse nessuno.Per cui nel suo campo,che una certa rilevanza ricopre nel Ciclismo,direi che è stato un fenomeno.
tra le varie definizioni (fenomeno, campione ecc ecc) si rischia di perdersi.nino58 ha scritto:Sì, ma è inutile che lo dici a TIC.Montana Miller ha scritto:Pantani ha vinto 16 tappe di alta montagna equamente suddivise tra Giro e Tour.15 con arrivo solitario.Armstrong solo 8 con 8 partecipazioni in più al Tour.Se vogliamo a tutti i costi dare definizioni ai corridori potremmo dire che Pantani è stato solo uno specialista da salita nei grandi giri.Ma mi sembra a un livello toccato da pochi,forse nessuno.Per cui nel suo campo,che una certa rilevanza ricopre nel Ciclismo,direi che è stato un fenomeno.
Come forse Cruyff ?Stylus ha scritto:Anche io sono a grandi linee d'accordo con Galliani nella definizione di fenomeni. I fenomeni sono pochi nella storia di questo sport, sono le icone universalmente riconosciute capaci vincere ovunque, di ottenere meriti extra sportivi che rimangono nella storia del proprio paese, al di là dei meriti sportivi, e sono pochi: Bartali, Coppi, Merckx, forse Hinault?
Nel calcio sono i Maradona, i Messi, Cristiano Ronaldo, forse Cruyff.
Poi ci sono i fuoriclasse, quelli capaci di segnare un'epoca, quelli de "ne nasce uno ogni dieci anni", capaci di segnare una generazione, di vincere tanto ma anche di emozionare tanto (Pantani), quelli che quando inizia una corsa tutti indicano come il favorito e che tutti temono, e non per una corsa o due o per una stagione o due ma generalmente per quasi tutto l'arco della carriera, e allora per ogni generazione ce n'è almeno uno, quella famosa lista di 30 corridori in cui ci possono stare Indurain, Van Looy, Bettini, Sean Kelly, Cipollini, Hinault, forse anche Contador, sicuramente Sagan. Sagan è potenzialmente un fenomeno, ha appena ventisette anni, tempo per vincere, e per far emozionare ne ha ancora, vedremo a fine carriera.
E' in ballottaggio con Pelè per l'ultimo posto a disposizione.nino58 ha scritto: Come forse Cruyff ?
Salvatore77 ha scritto:E' in ballottaggio con Pelè per l'ultimo posto a disposizione.nino58 ha scritto: Come forse Cruyff ?
Un po' come i Beatles e i Radiohead, i primi cantavano canzonette come "she loves you yea yea yea..." i secondi invece "Paranoid android".Montana Miller ha scritto:Pelè faceva la differenza sul piano fisico,è stato il primo grande atleta della Storia del Calcio ed era avanti a tutti di 20 anni buoni.Tecnicamente non dico fosse nella media,ma era a livelli più ordinari.Molto meglio Cruyff sotto questo aspetto.Se vogliamo il brasiliano è stato il Cristiano Ronaldo dei suoi tempi e non lo sto certo sminuendo.Anche Di Stefano è in quest'ordine di idea.
Johan Cruyff e Alfredo Di Stefano non possono mancare tra i fenomeni di tutti i tempi.Montana Miller ha scritto:Pelè faceva la differenza sul piano fisico,è stato il primo grande atleta della Storia del Calcio ed era avanti a tutti di 20 anni buoni.Tecnicamente non dico fosse nella media,ma era a livelli più ordinari.Molto meglio Cruyff sotto questo aspetto.Se vogliamo il brasiliano è stato il Cristiano Ronaldo dei suoi tempi e non lo sto certo sminuendo.Anche Di Stefano è in quest'ordine di idea.
Suvvia ora non esageriamo, a mo modestissimo parere ci sono band migliori dei Beatles(Zeppelin , Genesis, Rolling Stones e Sabbath per dire alcuni nomi) al massimo sarebbe come paragonare gli Iron Maiden e i Black Sabbath i primi tecnica mostruosa i secondi ti trasmettono il senso dell'orrido e del trucculentoSalvatore77 ha scritto:Un po' come i Beatles e i Radiohead, i primi cantavano canzonette come "she loves you yea yea yea..." i secondi invece "Paranoid android".Montana Miller ha scritto:Pelè faceva la differenza sul piano fisico,è stato il primo grande atleta della Storia del Calcio ed era avanti a tutti di 20 anni buoni.Tecnicamente non dico fosse nella media,ma era a livelli più ordinari.Molto meglio Cruyff sotto questo aspetto.Se vogliamo il brasiliano è stato il Cristiano Ronaldo dei suoi tempi e non lo sto certo sminuendo.Anche Di Stefano è in quest'ordine di idea.
Zeppelin sopra tutti.antani ha scritto:Suvvia ora non esageriamo, a mo modestissimo parere ci sono band migliori dei Beatles(Zeppelin , Genesis, Rolling Stones e Sabbath per dire alcuni nomi) al massimo sarebbe come paragonare gli Iron Maiden e i Black Sabbath i primi tecnica mostruosa i secondi ti trasmettono il senso dell'orrido e del trucculentoSalvatore77 ha scritto:Un po' come i Beatles e i Radiohead, i primi cantavano canzonette come "she loves you yea yea yea..." i secondi invece "Paranoid android".Montana Miller ha scritto:Pelè faceva la differenza sul piano fisico,è stato il primo grande atleta della Storia del Calcio ed era avanti a tutti di 20 anni buoni.Tecnicamente non dico fosse nella media,ma era a livelli più ordinari.Molto meglio Cruyff sotto questo aspetto.Se vogliamo il brasiliano è stato il Cristiano Ronaldo dei suoi tempi e non lo sto certo sminuendo.Anche Di Stefano è in quest'ordine di idea.
E I Genesis di Peter Gabriel non scherzavano(poi ci ha pensatoCollins(ottimo batterista ma pessimo frontman) a smantellarli) più che altro gli Zeppelin dopo la morte di Bohnam hanno dimostrato palle e dignità visto che si son fermati e non hanno voluto continuare eppure c'era il figlio di bonzo che è un ottimo batterista ma loro per rispetto hanno preferito fermarsi .Solo rispetto per gli Zeppelinino58 ha scritto: Zeppelin sopra tutti.
concordo sugli Yates, che oltretutto mi pare si stiano differenziando abbastanza seguendo quando mostrato da dilettanti, con Adam che pare molto più tagliato per le classiche e Simon che si specializzerà sempre di più sui GT.Admin ha scritto:io ci andrei piano a definire anonimi i gemelli Yates. Perché, al di là del dubbio perfido che secondo me coglie un po' tutti (qualcuno l'ha già espresso: corrono un giorno l'uno e un giorno l'altro? ), nelle corse di un giorno si sono spesso dimostrati ottimi attaccanti. Diciamo che in questo biennio stanno prendendo confidenza coi GT, e cresceranno. E comunque almeno Adam, l'anno scorso, il muso davanti lo mise. Non è colpa sua se poi quel muso andò a incocciare in un arco/flamme rouge che era in una posizione in cui non avrebbe dovuto essere, diciamo 3-4 metri più in basso del dovuto...
Anche Fuente ha vinto un casino di tappe di montagna al Giro alla Vuelta e al Tour. E in salita era piu' forte di Pantani (in discesa no).Montana Miller ha scritto:Pantani ha vinto 16 tappe di alta montagna equamente suddivise tra Giro e Tour.15 con arrivo solitario.Armstrong solo 8 con 8 partecipazioni in più al Tour.Se vogliamo a tutti i costi dare definizioni ai corridori potremmo dire che Pantani è stato solo uno specialista da salita nei grandi giri.Ma mi sembra a un livello toccato da pochi,forse nessuno.Per cui nel suo campo,che una certa rilevanza ricopre nel Ciclismo,direi che è stato un fenomeno.